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NICOLA CAPONE
Le commissioni sono un organismo tecnico che produce dei piccoli dossier da
portare poi in assemblea del forum che poi li discute.
Per le bonifiche c’è una fase di mappatura prendendo ed eventualmente
integrando quello che è stato già fatto.
Questi materiali li ha prodotti L’Arpac, l’Astir e la Regione che ha fatto un piano
di caratterizzazione.
Con questi organismi bisogna prendere contatti e presentare IL NOSTRO
PROGETTO DI FITODEPURAZIONE.
Su suggerimento di Spartaco Vitiello si farà sul sito una sezione alla quale si
può accedere
Con password che costituirà un archivio fruibile a tutti quelli che fanno parte
delle commissioni. In seguito, i documenti che diventano ufficiali verranno
pubblicati sul sito.
De Vivo arriva in ritardo ma è molto critico sulle analisi che vengono fuori
dall’arpac.
L’arpac non ha certificazioni per lavorare su nulla e spesso subappalta ad
aziende che poi a loro volta non sono credibili.
Un laboratorio x che opera nel settore si certifica per l’analisi di un elemento per
es. il piombo e si presenta alle gare come laboratorio certificato. E’ UNA
TRUFFA.
La caratterizzazione dei siti deve essere fatta su criteri certi perché si deve
lavorare su dati certi. Si dovrebbe lavorare con laboratori esterni.
Nel nostro criterio procedurale è importante fare anche una analisi dei costi ,
anche se quando poi le analisi le fa lo stato i costi lievitano enormemente e
anche i tempi.
Gia il prof. De Vivo ha fatto un atlante di mappatura che possiamo chiedere al
sito www.aracneeditrice.it Atlante geochimico ambientale dei suoli dell’Area
urbana e della provincia di Napoli/d’Italia.ed. Aracne De Vivo/ Lima/ Cicchella/
Albanese.
La commissione dovrebbe mettere in relazione tutti questi dati.
Si dovrebbe formalizzare una richiesta di dati ufficiali alla Regione, Nicola
sollecita un incontro con Ganapini su questi temi e interrogarlo sull’Astir,
questo perché le bonifiche vanno verso una normalizzazione dato che si sta
passando dalla gestione commissariale alla gestione ordinaria.
Nicola.
1. Raccolta dati disponibili
2. Controllo a campione
3. Certificazione 17025
4. Poi elaborare controdati e controproposte.
Il prossimo affare è la bonifica. Abbiamo la possibilità di intervenire prima. Si
può partecipare alle scelte.
Il nostro progetto è la fito-bonifica in collaborazione con le istituzioni e i tecnici
(ad esempio l’Università).
Sergio.
Rispetto all’incontro con Ganapini va considerato anche perché ha una laurea in
chimica industriale, ed anche per un rapporto tra forum bonifiche e
l’assessorato.
Sugli orti urbani è più possibilista perché gli orti urbani sono alti, cioè sulla
fascia collinare e quindi nonostante i tassi di piombo etc c’è meno inquinante di
quello che c’è nelle basse fasce urbane.
Riassumendo:
Occorre avere una mappatura del territorio:
Piano generale per le bonifiche regionali, su studi dell’ARPAC, che gestirà poi la
ASTIR.
Esistono varie tecnologie per il rilevamento dei suoli inquinati, fra cui:
Il prof. De Vivo ritiene che i dati dell’ARPAC non siano attendibili poiché l’ARPAC
non lavora in regime di qualità 17025, ossia non lavora con certificazioni per
singolo analitico.
CONCLUSIONI
PROPOSTE
• acquisizione dei dati
• controllo a campione dei dati su aree atte alla fitodepurazione
• procedure di protocollo per singolo elemento
PRIORITA’
• Riportare i suoli agricoli alla loro vocazione
• Individuare e circoscrivere i siti ad alto rischio per proposte alternative non
speculative.