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IL CINEMA 2.

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Pubblicato in origine su Ticho, sett.2007 http://www.cinema-invisibile.com/index.php?method=section&action=zoom&id=41

...il bello e il nuovo nasceranno, stanno gi nascendo, dai miliardi di cellulari con cui ogni terrestre pu fare il suo film. [Marco Bellocchio, in La Repubblica, 31 agosto 2007]

WEB 2.0. NOI, IL WEB

Non esiste una definizione univoca ed universalmente riconosciuta di che cosa sia realmente il Web 2.0. La sua natura di fenomeno emergente rende questa nuova entit tecno-sociale, liquida e sfumata, soggetto di innumerevoli analisi e discussioni volte ad identificarne caratteristiche e peculiarit. Qualche aspetto saliente pu per essere individuato. Partecipazione, collaborazione, condivisione trasformano utenti e navigatori del Web in soggetti attivi, consumatori e nello stesso tempo produttori di contenuti (prosumers). Internet mobile, blog, wiki , communities, mondi virtuali persistenti, consentono uninterazione a-geografica che permette uno scambio reticolare di informazioni, di esperienze, di conoscenze. Le nuove pratiche sociali supportate dallinfrastruttura informatica, modulare e distribuita, fanno emergere nuovi modelli di produzione, orizzontali e condivisi produzione orizzontale basata sui beni comuni, secondo la definizione di Yochai Benkler. Al mercato di massa si affianca una massa di mercati, che scivolano dal regno degli hit planetari e dei blockbusters plurimilionari alla coda lunga dei prodotti di nicchia, il settore trascurato dalla cultura mainstream ma ricco di potenzialit ed opportunit.

CINEMA 2.0

Le filosofie, le dinamiche e le tecnologie associate a questo fenomeno emergente stanno contaminando anche il mondo del cinema. Hollywood ed il cinema indipendente si muovono, ciascuno a suo modo, per sperimentare e testare le potenzialit offerte dal nuovo Web. Connettiamoci ed iniziamo una rapida (e necessariamente incompleta) esplorazione delle nuove frontiere del cinema 2.0.

HOLLYWOOD

Le grandi major hollywoodiane, sempre pronte ad intercettare trend e nuove opportunit di marketing, cercano di sviluppare strategie che, interpretando liberamente (e furbescamente) le filosofie alla base del Web 2.0, sostengano anche in questo passaggio cruciale i loro consolidati modelli di business in ambiente controllato. C da notare per

inciso che Hollywood, insieme allindustria discografica, al settore farmaceutico e a parte dellindustria informatica in prima linea nella richiesta di legislazioni sempre pi rigide e restrittive in materia di brevetti e copyright.

BUSINESS NETWORKING

Utilizzare le dinamiche del social networking e delle comunit online una strada che gli studios stanno percorrendo. Lobbiettivo dichiarato ridurre le distanze, o se si vuole i gradi di separazione, tra spettatori ed addetti ai lavori. Questo vuol dire costruire uno spazio in Rete in cui permettere ai fan un dialogo non si sa quanto reale molto pi ravvicinato ed immediato rispetto al passato con attori e registi e nello stesso tempo offrire notizie, opinioni, discussioni e pettegolezzi riguardanti il film di prossima uscita. Naturalmente il vero risultato che si vuole ottenere quello di creare interesse per un film anche molto tempo prima delluscita e mantenere viva lattenzione sul prodotto il pi a lungo possibile. Questo tipo di promozioni il primo ad applicarle stato X-Men III aprendo il proprio spazio su MySpace appaiono ormai mosse obbligate.

SECOND KINGDOM

Un altro territorio da esplorare per chi si occupa di marketing sono gli universi virtuali persistenti. Per ora le grandi media companies utilizzano le iniziative da loro promosse nei mondi virtuali come le conferenze stampa su Second Life per il lancio dei film, ultimi dei quali Transformers e lultimo Die Hard pi come escamotage per ottenere titoli e servizi sui media tradizionali che per sperimentare seriamente le eventuali potenzialit di queste piccole e primitive matrici. Anche altri cosiddetti ambienti immersivi online sono di supporto alla promozione: nel Virtual Magic Kingdom della Disney vengono sviluppati attrazioni legate a film come I pirati dei Caraibi e Alla ricerca di Nemo che hanno la funzione di incuriosire e fidelizzare i piccoli spettatori.

PASSAPAROLA DIGITALE

Affidarsi al passaparola della Rete per suscitare curiosit ed interesse nei confronti di un film stata una strategia che qualche anno fa ha portato fortuna al real fiction The Blair Witch Project. La stessa tecnica, riveduta, corretta ed addizionata di pratiche di social networking e di richiami alle filosofie partecipative viene utilizzata per creare una comunit di fan sin dalle prime fasi di vita di un progetto, prendendo come spunto anche il caso del film Snakes on Plane. Il suo bizzarro titolo ha incuriosito ed interessato migliaia di cittadini della Rete molto prima della sua uscita: tale stato linteresse generato attorno a questo film forum, discussioni, video, musiche, testi e parodie autoprodotte dai fan che la casa di produzione, la New Line Cinema, ha deciso di accettare il feedback e di rigirare alcune scene che sono state poi aggiunte alla versione definitiva. Malgrado ci, comunque, il film stato un flop ai botteghini. Forse maggior fortuna avr la strategia di fan marketing adottata per il secondo episodio della nuova serie di Batman, The Dark Knight, o la fino ad ora misteriosa iniziativa di JJ Lost Abrams che da qualche tempo fa circolare su YouTubeun video, indistinguibile da un qualunque video amatoriale o comunque user generated, in cui una festa di ragazzi si interrompe di colpo per cause misteriose. La firma di Abrams ed il logo Paramount sono gli unici indizi che suggeriscono di trovarci di fronte ad un trailer di un film serio.

CINEMA INDIPENDENTE

Ma il cinema indipendente che trova nel Web di seconda generazione, con le sue caratteristiche di facile accessibilit a spazi e risorse, un prezioso alleato. Come svegliatosi da un lungo torpore indotto dalle megaproduzioni standardizzate e ripetitive anche il fruitore del prodotto cinematografico si accorto di avere un mezzo con il quale trasformarsi in soggetto attivo ed affiancare artisti, filmmakers e cinefili nella ricerca di un nuovo modo di fare cinema. Partecipazione, collaborazione e condivisione al servizio della libera creativit. Progetti multi-autoriali open source con canali promozionali e distributivi alternativi. Un nuovo flusso di immagini, suoni, parole che scorre nella Rete, in cui ciascuno pu immergersi per dare il suo contributo, creativo e/o economico. Perch anche per quanto riguarda le risorse finanziare si esplorano nuove strade: non pi pochi finanziatori che investono grosse somme ma una miriade di piccoli produttori che mettono a disposizione cifre modeste, avendo in cambio la possibilit di aver voce in capitolo in tutte le fasi, dalla pre alla post-produzione.

SWARM OF ANGELS - SCIAME DI ANGELI

A Swarm of Angels il nome di un film un thriller fantascientifico che sar realizzato con un modello collaborativo ed open source guidato da logiche creative e post-capitalistiche. Liniziativa stata lanciata nel 2006 dal regista inglese Matt Hanson, un visionario dellera digitale inserito dalla rivista Forbes nella lista 2007 dei dieci uomini che potrebbero cambiare il mondo. Il progetto, basato su licenza Creative Commons e giunto alla fase di pre-produzione, prevede di creare una comunit di 50.000 filmmakers ed appassionati da tutto il mondo. Con una spesa minima di 25 sterline ciascun membro della community potr partecipare attivamente al progetto, mettendo a disposizione la sua professionalit o intervenendo nel processo decisionale tramite votazioni. Lopera, anche alla fine del suo processo produttivo, non dovr essere considerata compiuta nel senso classico del termine ma guardata come una versione beta (definizione ripresa dal linguaggio informatico) permanente, perch potr sempre essere liberamente scaricata, condivisa, modificata e remixata.

READ/WRITE/SHOOT WEB

Focalizzato sulle tematiche dellopen source e della critica al copyright il progetto OpenSourceCinema di Brett Gaylor. Il manifesto ispirato alle idee di Lawrence Lessig, padre delle licenze Creative Commons e fervente sostenitore della cultura read/write contrapposta a quella read-only. Preferendo un approccio pratico pi che teorico, Gaylor ha scelto di realizzare un documentario collaborativo sul copyright e sulle sue alternative dal titolo The Basement Tapes, in cui coinvolta tutta la community raccolta intorno ad OpenSourceCinema. Questo lavoro, coprodotto dalla National Film Board of Canada avr una distribuzione multicanale, televisiva, cinematografica e, ovviamente, via Web. Partecipazione, condivisione, video sharing, remixing, mashup sono le parole chiave anzi i tag che tratteggiano la filosofia alla base del progetto; una visita alla sezione Watch del sito permette di compiere un percorso non obbligato tra video raw e remixes creati dagli utenti sulla base dei lavori gi in archivio.

ORA!

La realizzazione di un documentario sullo stato del pianeta Terra lobbiettivo del progetto Now!, diretto da Matt Black, dj multimediale e leader dei Coldcut e da Ed Gillespie, biologo marino ed esperto di comunicazione e di sviluppo sostenibile. Diviso in tre capitoli Celebrazione, Attenzione, Azione il film, co-prodotto dallagenzia pubblica inglese Nesta, sar un collage di contributi inviati da filmmakers di ogni parte del mondo e costituir la rappresentazione audio-visiva del flusso di coscienza collettivo sui temi ambientali. In questo caso si tratta di un ibrido analogico/digitale, in quanto i lavori dovranno essere fisicamente spediti e non inviati tramite Internet. Il film sar distribuito nelle sale e in DVD; parte dei proventi sar divisa con gli autori/contributori.

LECO SOSPESO

LEcho Chamber Project era un documentario investigativo open source molto atteso in Rete. Avrebbe dovuto raccogliere materiale per dimostrare come i media americani avessero trattato in modo acritico largomento della guerra in Iraq, allineandosi sostanzialmente alla linea del presidente Bush e venendo meno al loro ruolo di watchdogs. Sembra per, a giudicare dal sito e dal rispettivo blog non aggiornato da diversi mesi, che il progetto si sia arenato. Comunque interessante osservare nel sito lo schema che sintetizza il modello di unopera collaborativa.

JATHIA'S WAGER - LA SCOMMESSA DI JATHIA

Il regista Solomon Rothman, dopo aver esordito con il free movie Boy Who Never Slept di cui ha reso disponibile il codice sorgente, ha lanciato il progetto di filmmaking collaborativo Jathias Wager, film di fantascienza il cui script iniziale appena stato rilasciato online.

E SOLO LINIZIO

Un altro embrione di film collaborativo filmforay, che si avvale di un sito dalla grafica essenziale ma molto accattivante ed intuitiva.

CARTONI APERTI

Il nascente filone degli open movie non poteva non contagiare il mondo dellanimazione e degli effetti digitali. Il lungometraggio argentino Plumferos ed il film collettivo Elephant Dreams, realizzati entrambi con software open source e il fantasy inglese Bloodspell sono solo alcuni esempi cos come i cortometraggi prodotti dal progetto PSST!. In

questo caso ogni cortometraggio diviso in tre sezioni, ognuna realizzata da un diverso team di disegnatori, registi e animatori.Psst!

UN SECONDO

Tra il goliardico e limpegnato il progetto non-profit del pi grande piccolo film del mondo: The One Second Film. Sfruttando il social networking e la (micro) collaborazione il film avr una struttura insolita: un secondo di animazione e novanta minuti di credits nei quali verranno citati tutti coloro che, donando un dollaro, avranno contribuito alla sua realizzazione. I proventi saranno devoluti in beneficienza. Tra i produttori Kevin Bacon (non poteva essere altrimenti...), Kiefer Sutherland e svariate bisnonne

HAMBURGER-WESTERN

Innovative strategie di distribuzione, promozione virale, uso massivo delle opportunit comunicative offerte dal Web sono alla base del film online a puntate, The West Side, un raffinato hamburger-western metropolitano nato da un idea di Ryan Bilsborrow-Koo e Zachary Lieberman.

TREK WARS

Una citazione deve essere fatta per tutti quei lavori amatoriali ma spesso di buona qualit che, grazie alla crescente disponibilit di hardware e software grafici a basso costo ma di livello semiprofessionale, consentono ai fan, in particolare di serie di fantascienza come Star Trek o di saghe cinematografiche come quella di Star Wars, di produrre e distribuire i propri episodi, sotto forma di corti o mediometraggi. Spesso scaricabili gratuitamente in Rete (come litaliano Dark Resurrection) sono a volte anche dei piccoli successi commerciali, come il finlandese Star Wreck.

TRAUMATICO

Il concetto di mashup si fuso nel mondo fisico con quello di contaminazione tra espressioni artistiche e tra esperienze multimediali nel tour del film Head Trauma. La proiezione cinematografica di questo horror con tecnologie avanzate permette di creare una performance in cui musica dal vivo, elementi teatrali e giochi interattivi tramite telefonino si mescolano in unatmosfera estremamente coinvolgente per lo spettatore.

CINE-COMUNIT

Riattivando la connessione con il Web di seconda generazione dobbiamo accennare a tutte le innumerevoli communities che si sono create attorno al mondo del cinema, sia quelle generaliste come Flixter o Criticker che quelle dedicate a generi particolari, ai film in bianco e nero, ai top movies, ai musical e ad ogni nicchia immaginabile. Ultimo arrivato in ordine di tempo I Heart Movies, la risposta cinefila ai siti dedicati agli amanti dei libri, come aNobii e LibraryThings. Tramite questo sito possibile catalogare, gestire e condividere la propria collezione di DVD.

WIKICINEMA

Lenciclopedia collaborativa Wikipedia dedica particolare attenzione al cinema, con progetti che mirano a coordinare i vari contributi e con un portale dedicato, Portal Film (Portale Cinema nelledizione italiana) che potrebbe essere visto come unevoluzione completamente open source del famoso IMDB.

ITALIA 2.0

Ed in Italia? Quali sono le iniziative, i progetti in qualche modo legati alla nuova visione ed alle nuove strategie suggerite dal Web 2.0?

FILMOIDI
Da sempre attento al cinema indipendente ed alle produzioni audiovisive sperimentali e di confine il festival internazionale Arcipelago ha iniziato fin dal 1999 lesplorazione del dominio digitale. Con una sezione dedicata agli eMovie opere brevi realizzate mediante lausilio di tecnologie digitali e con lideazione, nel 2000, del concorso Corto.Web dedicato a lavori visionabili attraverso Internet Arcipelago pu sicuramente essere considerato tra i precursori ed oggi tra i pi assidui promotori dellinterazione tra cinema e Web. Il termine filmoide, coniato sempre nel 2000 da uno degli organizzatori, Stefano Martina, identifica un ibrido tecnoaudiovisivo che anticipa gli oggetti multimediali e multiformato prodotti e diffusi adesso tramite la Rete (fissa e mobile): i video di YouTube, i mashup di OpenSourceCinema, il film online a puntate stile The West Side, le scene girate col telefonino di Tigri di Carta ed altro ancora.

LO SPAZIO DELLA FESTA

La Festa del Cinema di Roma dedica una sezione a cortometraggi della durata inferiore a 5 minuti che per entrare nella selezione dovranno essere caricati su MySpace. Il concorso Corti MySpace contenuto allinterno della sezione Extra, diretta da Mario Sesti; cinque sono le categorie di partecipazione individuate: miglior corto narrativo, miglior videoclip musicale, miglior corto realizzato con telefono cellulare, miglior corto di animazione, miglior mashup.

IL CELLULARE DELLE TIGRI

Lanciato da qualche mese il progetto NseriesLovesCinema di Nokia. Cogliendo frammenti della filosofia del cinema partecipativo lazienda finnica vuole legare il suo marchio alla realizzazione di un noir surreale, Tigri di Carta, serialmovie in 14 puntate della durata di 3 minuti ciascuna prodotto da Play The Lab. Il film sar una sorta di graphic novel costruita su una struttura tradizionale contaminata dalle invenzioni di due famosi autori di fumetti, Lorenzo Bartoli e Daniel Zezelj. Gli utenti della Rete potranno partecipare al progetto o contribuendo alla stesura della trama o proponendosi come attori da affiancare ad Alessandro Haber e Rocco Papaleo. Peccato che non possano essere inseriti nel film spezzoni girati dagli utenti, considerando anche che alcune scene del film saranno girate con telefonini della casa finlandese. Su Second Life una community dedicata alle tigri.

CANIDI SOCIALI

I Licaoni, un collettivo cinematografico e teatrale, ha prodotto, insieme a Overlook Prod, il film comico-demenziale Kiss Me Lorena, girato con moderni strumenti tecnici ed informatici di facile reperimento e di costo contenuto. La distribuzione avviene su Internet, dove possibile scaricare lintero film (rilasciato sotto licenza Creative Commons) insieme ad approfondimenti e backstage. Forum, podcasting e area su MySpace completano lapproccio social Web.

UNA BUONA STRADA

Dopo 13 Variazioni su un tema barocco Ballata ai petrolieri in Val Noto riparte la sfida della produzione dal basso di malastrada film, casa di produzione/diffusione di cinema di ricerca. La rete di collaborazioni creatasi grazie al Web per il precedente progetto il punto di partenza per il nuovo lavoro, Mme pre mme mre, un film di viaggio ambientato nel Burkina Faso. Anche qui la licenza adottata la Creative Commons mentre si scelto, per i diritti dautore, linnovativa modalit del Copyzero. Per diventare coproduttori del documentario basta effettuare un versamento minimo di 12 euro per prenotare il DVD. La maggior parte dei proventi sar devoluto al Centro Ghlaw.

TENTATIVI I

Un vero spirito innovativo anima, fin dal nome, il progetto CineTma - a cinema 2.0 generation crowdmovie. Anche in questo caso le parole chiave scelte, crowdsourcing, disintermediation, social production, collaborative creation/art, Creative Commons, User Generated Content, commons wisdom evidenziano il tentativo di realizzare un film in cui il pubblico entri a far parte del processo creativo, diventando autore e produttore. Un modello di produzione orizzontale, non commerciale, resosi possibile anche e soprattutto grazie allinfrastruttura modulare e interattiva della Rete viene unito ad una distribuzione alternativa, basata sui diritti di fruizione e non su quelli di propriet. Purtroppo il progetto, che fa parte della Piattaforma Creativa realizzata da Finpiemonte e dalla Regione Piemonte, sembra essersi arenato a giudicare dalla timeline ferma e dallassenza di aggiornamenti del sito; questo vale comunque la pena di essere visitato per la presenza di unottima analisi del fenomeno cinema 2.0.

TENTATIVI II

TheBlogTV e Vivo film, in collaborazione con lUniversit di Roma La Sapienza, hanno recentemente lanciato il progetto Il mio paese 2.0, sulla scia del documentario omonimo di Daniele Vicari. Linvito, rivolto in particolare agli studenti universitari, quello di presentare dei video autoprodotti che raccontino la loro quotidianit, il loro rapporto con politica e cultura, con una societ sempre pi multiculturale senza dimenticare di farsi portavoce della memoria familiare e generazionale. I video proposti saranno selezionati e montati dallo stesso Vicari.

E VOI?

Se volete provare a realizzare il vostro film 2.0 date unocchiata a questo post di Josh Catone su Read/WriteWeb che vi offre consigli e vi segnala software, risorse e link utili per sperimentare la vostra attitudine al filmmaking del XXI secolo.

RIFLESSIONI

Web 2.0Il fermento, le iniziative, le sperimentazioni che accompagnano e guidano la nascita dei modelli orizzontali di produzione distribuita, collaborativa e non commerciale vanno osservati e valutati con attenzione ma anche con spirito critico, come ogni sostenitore delle stesse filosofie Web 2.0 inviterebbe a fare.

Scardinare il modello produttivo hollywoodiano, capitalistico e centralizzato, appartiene alla categoria delle utopie rivoluzionarie e nella maggior parte dei casi non riflette il pensiero di chi crede nel modello della sharing economy; affiancare un sistema di produzione artistica incentrato soprattutto sul profitto con uno in cui la componente creativa e partecipativa venga liberata un obbiettivo non solo condivisibile ma auspicabile.

Il punto fondamentale sfruttare le tecnologie e le architetture informatiche reticolari che ci avvolgono per offrire nuove e molteplici opportunit di scelta agli utenti, in questo caso agli spettatori: non solo consentire loro di poter vedere e giudicare l altro cinema, superando il collo di bottiglia della distribuzione ufficiale con i canali distributivi alternativi offerti dalla Rete vedi linnovativo servizio di Ticho Film ma incoraggiarli a partecipare attivamente alla realizzazione delle opere cinematografiche e multimediali. E chiaro che non sempre da queste sperimentazioni o da questi approcci amatoriali usciranno capolavori ma altrettanto vero, per esempio, che il girare un semplice cortometraggio magari con un cellulare da mettere su YouTube costringe lutente a rapportarsi con tutte le dinamiche e le problematiche necessarie per la realizzazione di unopera audiovisiva. Questo gli consente, una volta tornato nel ruolo di spettatore, di sviluppare un senso critico pi consapevole che gli far giudicare con occhio diverso i prodotti pi professionali, siano essi le commedie hollywoodiane, le opere impegnate europee, i film di paesi e culture lontane come la Cina o lAfrica o le sperimentazioni di registi davanguardia. Si potrebbe ipotizzare una ridefinizione dei parametri di giudizio e dei criteri estetici che possa, ad un certo punto, interessare una massa critica di pubblico sufficiente da modificare anche la proposta degli agglomerati multimediali americani.

Lemergente citizen journalism pu trovare nella formula dei documentari user generated un potente complemento audiovisivo alle denunce che nascono o vengono raccolte nella blogosfera. La possibilit per inchieste e reportage autoprodotti di bypassare i media mainstream attraverso la distribuzione in Rete costituisce un ottimo valore aggiunto.

Il tentativo di creare nuovi artefatti audiovisivi, nuovi modi di documentare la realt attraverso progetti collaborativi globali forse riuscir a sviluppare rapidamente un nuovo linguaggio dellindagine documentarista, una moltiplicazione dei punti di vista sulla nostra realt che nello stesso tempo faccia emergere bisogni,visioni e speranze comuni a culture e popoli diversi. I documentari collettivi, opere dinamiche e beta perpetui, collage di contributi provenienti da varie parti del mondo e quindi specchio di diverse sensibilit e contesti culturali, potrebbero, meglio di molte indagini sociologiche o di opere pi mediate (e meditate), diventare strumenti importanti per catturare ed osservare i mutamenti dello Zeitgeist planetario.

E difficile prevedere quale sar levoluzione di questo movimento, open cinema o cinema 2.0 che dir si voglia, che fa viaggiare le sue idee, le sue speranze, le sue intuizioni e le sue realizzazioni attraverso quella ragnatela digitale che il Web. Ci sono esempi un po preoccupanti, come lesperienza delle radio e televisioni libere italiane negli anni 70. Nate anche loro con una vocazione reticolare, non commerciale, sperimentale e partecipativa sono state ben presto trasformate in entit broadcast, centralizzate e commerciali. Ma oggi lalleanza tra ideali e tecnologia digitale pu consentire di guardare con fiducia a queste sperimentazioni che utilizzano la Rete come un medium capace di trasferire non solo dati ed informazioni ma anche empatie e creativit.

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