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Roma, 29 dicembre 2011 Circolare n. 348/pt Oggetto: Legge 214/2011 - Decreto Monti

Il Decreto Legge n. 201/2011, contenente Disposizioni urgenti per la crescita, lequit e il consolidamento dei conti pubblici, pubblicato sul supplemento 251 alla Gazzetta Ufficiale n. 284 del 6 dicembre scorso, stato convertito in legge n. 214/2011 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 300 del 27 dicembre 2011 con supplemento ordinario n. 276. Qui di seguito analizziamo le strutturali modifiche introdotte dal Decreto in materia previdenziale, per rafforzare la sostenibilit di lungo periodo del sistema pensionistico, e fiscale. PREVIDENZA Art. 24 Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici A decorrere dal 1 gennaio 2012, la contribuzione maturata successivamente a tale data, calcolata con il sistema contributivo in pro-quota. Qualora il lavoratore maturi i requisiti di et e di anzianit contributiva entro il 31 dicembre 2011, si applica la normativa previgente. A tal fine si pu chiedere allente di appartenenza la relativa certificazione, che, come ha precisato anche lInps, ha funzione dichiarativa e non costitutiva del diritto. Coloro che maturano i requisiti, con il sistema misto e contributivo, dal 1 gennaio 2012 potranno conseguire solo pensioni di vecchiaia e pensioni anticipate con i seguenti requisiti:

Federazione Nazionale Pensionati Cisl - Via Castelfidardo 47, 00185 Roma Telefono 06/448811 - Fax 06/4440376 - E-mail posta@fnp.cisl.it - www.pensionati.cisl.it

Pensione di vecchiaia REQUISITI di ETA Lavoratrici dipendenti settore privato: - 62 anni dal 2012; - 63 anni e 6 mesi dal 1/1/2014; - 65 anni dal 1/1/2016; - 66 anni dal 1/1/2018. Lavoratrici settore autonomo nonch quelle iscritte alla gestione separata dei parasubordinati: - 63 anni e 6 mesi dal 2012; - 64 e 6 mesi dal 2014; - 65 anni e 6 mesi dal 2016; - 66 anni dal 2018. Lavoratori dipendenti settore privato e lavoratrici settore pubblico: - 66 anni dal 1/1/2012. Lavoratori settore autonomo: - 66 anni dal 1/1/2012. In ogni caso, dallanno 2021 let minima di pensionamento, per tutti i lavoratori e le lavoratrici che maturano il diritto alla prima decorrenza utile per il pensionamento entro il predetto anno, non potr essere inferiore a 67 anni. Dal 2021, se gli adeguamenti alla speranza di vita non dovessero garantire let di 67 anni, let minima di accesso al pensionamento di vecchiaia resta comunque fissata a 67 anni. Per tutti i lavoratori resta fermo lincremento relativo alla speranza di vita, previsto dal Decreto n. 78/2010, convertito nella legge n. 122/2010, che, dal 2019, verr applicato, con cadenza biennale anzich triennale, come previsto dalla precedente normativa. E introdotto un incentivo per il proseguimento dellattivit lavorativa mediante il meccanismo dei coefficienti di trasformazione calcolati sino allet di 70 anni, fatti salvi gli adeguamenti alla speranza di vita. Soppressione finestre mobili Sono soppresse le decorrenze ai trattamenti pensionistici, cosiddette finestre, per chi, dal 1 gennaio 2012, matura il diritto, essendo di fatto inglobate nei nuovi requisiti. Requisiti contributivi Il requisito per il diritto alla pensione di vecchiaia si consegue con unanzianit minima di 20 anni a condizione che limporto di pensione non risulti inferiore a 1,5 volte il valore dellassegno sociale, importo che annualmente rivalutato in base alla variazione media del PIL nel quinquennio precedente, calcolata dallIstat. Al compimento dei 70 anni la pensione viene comunque liquidata a prescindere dal suo importo, ferma restando lanzianit contributiva effettiva di cinque anni. Pensioni anticipate A decorrere dal 1 gennaio 2012, per accedere alla pensione anticipata occorre unanzianit contributiva di 42 anni ed 1 mese per gli uomini e 41 anni e 1 mese per le donne, con riferimento ai soggetti che maturano i requisiti nellanno 2012.
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Tali requisiti contributivi sono aumentati di un mese per lanno 2013 e di un ulteriore mese per lanno 2014. Sulla quota di anzianit maturata prima del 1 gennaio 2012 applicata una riduzione percentuale di 1 punto per ogni anno di anticipo rispetto ai 62 anni, tale percentuale sale di due punti se lanticipo maggiore di due anni. Sono abolite le cosiddette quote. I lavoratori per i quali il primo accredito contributivo decorre dal 1 gennaio 1996, conseguono il diritto al compimento dei 63 anni, a condizione che vantino 20 anni di contribuzione effettiva e semprech la pensione risulti essere non inferiore, per lanno 2012, a 2,8 volte limporto mensile dellassegno sociale, rivalutato dallISTAT sulla base della variazione media quinquennale del PIL. Deroghe Continuano ad applicarsi i requisiti di accesso e di regime delle decorrenze vigenti prima della data di entrata in vigore del presente decreto legge: ai lavoratori che maturano i requisiti entro il 31 dicembre 2011; alle lavoratrici di cui allart. 1, c.9 della legge 243/2004 e successive modificazioni e integrazioni (via sperimentale); nei limiti delle risorse stabilite in 240 milioni di Euro per lanno 2013, 630 milioni di Euro per lanno 2014, 1.040 milioni di Euro per lanno 2015, 1.220 milioni di Euro per lanno 2016, 1.030 milioni di Euro per lanno 2017, 610 milioni di Euro per lanno 2018 e 300 milioni di Euro per lanno 2019, e ancorch maturino i requisiti per la pensione successivamente al 31 dicembre 2011, ai lavoratori: 1. collocati in mobilit, di cui agli artt. 4 e 24 della L. 223/91 e successive modificazioni, sulla base di accordi sindacali stipulati prima del 4 dicembre 2011 e che maturino il diritto a pensione entro il periodo di fruizione dellindennit di mobilit (art. 7, cc. 1 e 2, L. 223/91); 2. collocati in mobilit lunga, di cui allart. 7, cc. 6 e 7, L. 223/91 e successive modificazioni e integrazioni, in seguito ad accordi collettivi, stipulati entro il 4 dicembre 2011; 3. che, alla data del 4 dicembre 2011, sono titolari di prestazione straordinaria a carico dei fondi di solidariet di settore, di cui allart. 2, c. 28, L. 662/1996, nonch ai lavoratori per i quali stato previsto da accordi collettivi stipulati entro la stessa data, il diritto di accesso ai predetti Fondi fino al compimento di almeno 59 anni di et, ancorch maturino i requisiti per il pensionamento previsti dalla normativa previgente; 4. che, alla data del 4 dicembre 2011, sono stati autorizzati alla prosecuzione dei versamenti volontari;
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5. che, alla data del 4 dicembre 2011, sono stati esonerati dal servizio in base allart. 72, c. 1, d.lgs. 112/2008, convertito nella L. 133/2008. Si tratta del personale dello Stato, Agenzie fiscale, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, degli Enti pubblici non economici, delle Universit, delle Istituzioni ed Enti di ricerca, nonch degli Enti di cui allart. 70, c. 4 del D.lgs. n. 165/2001. Ai fini della presente lettera lesonero si considera comunque in corso quando il provvedimento di concessione emanato prima del 4 dicembre 2011. E affidata ad un successivo decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministro dellEconomia e delle Finanze, da emanarsi entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, la definizione delle modalit di determinazione del limite massimo numerico dei soggetti interessati ai fini della concessione del beneficio. Gli Enti gestori di previdenza provvedono al monitoraggio delle domande di pensionamento in base alla data di cessazione del rapporto di lavoro o dellinizio del periodo dellesonero, tenendo conto del tetto massimo di risorse messe a disposizione ogni anno. Nellambito del limite numerico sono compresi anche i 10.000 lavoratori gi derogati ai sensi dellart. 12 c. 5 della Legge 122/2010. Sono previste, inoltre, delle deroghe, per: - i dipendenti del settore privato che entro il 31 dicembre 2012 maturino i vecchi requisiti dellanzianit ( minimo 35 anni di contributi e 60 anni di et, con quota 96), possono andare in pensione anticipata al compimento dei 64 anni e non 66 anni; - le dipendenti del settore privato che maturino entro il 31 dicembre 2012 unanzianit contributiva di almeno 20 anni e unet anagrafica di almeno 60 anni, se pi favorevole, possono conseguire la pensione di vecchiaia con unet anagrafica di 64 anni. Coefficiente di trasformazione Dal 1 gennaio 2013, con apposito Decreto Direttoriale, con cadenza triennale, sar aggiornato il coefficiente di trasformazione, tenendo conto anche delle et corrispondenti a 70 anni ed, in base alle variazioni dellaspettativa di vita, anche per le et corrispondenti a valori superiori. Dal 1 gennaio 2019 gli aggiornamenti saranno effettuati con periodicit biennale. Assegno sociale A decorrere dal 1 gennaio 2018 il requisito anagrafico per il conseguimento dellassegno sociale incrementato di un anno passando da 65 a 66 anni. Usuranti Per gli addetti alle lavorazioni particolarmente faticose ed usuranti, ai fini del riconoscimento della pensione anticipata, il periodo 2008-2012 viene sostituito da quello 2008-2011,
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(lavoratori notturni); cos anche dal 2012 i requisiti fissati (D.lgs. 67/2011) sono sostituiti da quelli previsti dalla Tab. B contenuta nello stesso D.lgs. 67/2011; infine, i lavoratori che svolgono attivit per un numero di giorni inferiori a 78 e che maturano i requisiti dal 1 gennaio 2012, subiranno un aumento dei requisiti di et e di contribuzione. Armonizzazioni Con Decreto da emanare entro il 30 giugno 2012, si prevede larmonizzazione delle norme regolanti laccesso al pensionamento allo scopo di eliminare le differenze oggi esistenti tra i vari regimi rispetto a quelli contemplati nellAGO; si tratta dei lavoratori occupati nelle miniere, nelle Cave e Torbiere, i Vigili del Fuoco, le Forze Armate ed i Ferrovieri. Totalizzazione Dal 1 gennaio 2012 viene eliminato il vincolo dei tre anni di contribuzione minima per aver diritto allutilizzo dell istituto della totalizzazione. Personale dipendente prossimo al compimento dei limiti di et per il collocamento a riposo A decorrere dal 1 gennaio 2012, i requisiti per il pensionamento dei dipendenti della Pubblica Amministrazione prossimi al collocamento a riposo, saranno rideterminati in considerazione dei nuovi requisiti previsti dal Decreto in esame. Sono fatti salvi i provvedimenti di collocamento a riposo gi adottati prima dellentrata in vigore del presente provvedimento, anche se con effetto successivo al 1 gennaio 2012. Contributo di solidariet Oltre al contributo di solidariet del 5% sulle pensioni di importo superiore ai 90 mila euro e del 10% per gli importi superiori ai 150mila euro previsto dalla precedente normativa, il Decreto istituisce un ulteriore contributo del 15% per la parte eccedente i 200mila euro. Contributo di solidariet Fondi Speciali Dal 1 gennaio 2012 e fino al 31 dicembre 2017 istituito un contributo di solidariet, a carico degli iscritti e dei pensionati (Telefonici, Trasporti, Elettrici, Fondo Volo ed ex INPDAI) confluiti nel Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti. Sono escluse dallassoggettamento del contributo le pensioni fino a 5 volte il trattamento minimo, le pensioni e gli assegni di invalidit e le pensioni di inabilit, nonch quelle per le quali applicando il contributo di solidariet risultano inferiori a 5 volte il trattamento minimo. Di seguito la tabella che illustra le percentuali del contributo di solidariet.

Tabella A - Contributo di solidariet

Anzianit contributive al 31/12/1995 Pensionati Ex Fondo trasporti Ex Fondo elettrici Ex Fondo telefonici Ex Inpdai Fondo volo Lavoratori Ex Fondo trasporti Ex Fondo elettrici Ex Fondo telefonici Ex Inpdai Fondo volo 0,5% 0,5% 0,5% 0,5% 0,5% 0,5% 0,5% 0,5% 0,5% 0,5% 0,5% 0,5% 0,5% 0,5% 0,5% 0,3% 0,3% 0,3% 0,3% 0,3% 0,6% 0,6% 0,6% 0,6% 0,6% 1,0% 1,0% 1,0% 1,0% 1,0% Da 5 a fino a15 anni Oltre 15 fino a 25 anni Oltre 25 anni

Aumento contributi lavoratori autonomi e coltivatori diretti, mezzadri e coloni Il Decreto ha previsto, con effetto dal 1 gennaio 2012 la contribuzione dei lavoratori autonomi aumentata dello di 1,3 punti percentuali dallanno 2012 e successivamente di 0,45 punti percentuali ogni anno fino a raggiungere il 24% nel 2018. Allo stesso modo le aliquote di computo per i coltivatori diretti sono aumentate secondo le tabelle qui di seguito elencate. Tabella B Aliquote di finanziamento
Zona normale Anno 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Dal 2018 Maggiore di 21 anni 21,6% 22,0% 22,4% 22,8% 23,2% 23,6% 24,0% Minore di 21 anni 19,4% 20,2% 21,0% 21,8% 22,6% 23,4% 24,0% Zona svantaggiata Maggiore di 21 anni 18,7% 19,6% 20,5% 21,4% 22,3% 23,2% 24,0% Minore di 21 anni 15,0% 16,5% 18,0% 19,5% 21,0% 22,5% 24,0%

Tabella C Aliquote di computo

Anno 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Dal 2018 Aliquota di computo 21,6% 22,0% 22,4% 22,8% 23,2% 23,6% 24,0%

Casse Professionali Al fine di assicurare lequilibrio finanziario delle Gestioni di cui al D. Lgs. n. 103/96 e n. 509/94, i relativi Enti Previdenziali, entro il 31 marzo 2012, devono adottare le misure necessarie al fine di garantire lequilibrio economico, nellarco temporale di 50 anni. Le delibere sono sottoposte allapprovazione dei Ministeri Vigilanti. Nel caso in cui le delibere non siano adottate nei predetti termini o vi siano pareri negativi dei Ministeri, dal 1 gennaio 2012 si applicano le norme del pro-rata contributivo ed un contributo di solidariet dell1% a carico dei pensionati, per gli anni 2012-2013. Perequazione La rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici, secondo il meccanismo di cui alla L. 448/98 art. 34, riconosciuta nella misura del 100%, per il biennio 2012 2013, esclusivamente ai trattamenti pensionistici di importo complessivo fino a tre volte il trattamento minimo INPS. Per le pensioni di importo superiore a tre volte il minimo ma inferiore a tale limite incrementato della quota di rivalutazione spettante, laumento attribuito fino a concorrenza del predetto limite maggiorato. Estensione tutele per lavoratori iscritti alla gestione Separata INPS Dal 1 gennaio 2012, ai professionisti iscritti alla Gestione Separata INPS, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, sono estese le tutele di cui alla L. 296/2006 art. 1 c. 788 (indennit di malattia, indennit di congedo parentale). Commissione per accesso graduale al pensionamento Dovr essere istituita una apposita Commissione di esperti deputata alla verifica, entro il 31 dicembre 2012, di possibili forme di uscita ed accesso graduale al pensionamento. Entro lo stesso termine, dovranno essere analizzate forme di decontribuzione parziale dellaliquota contributiva verso forme previdenziali integrative. Informazione previdenziale Il Ministero del Lavoro, unitamente agli Enti gestori di Previdenza, elaborer iniziative di informazione ed educazione previdenziale.

ART. 6 - EQUO INDENNIZZO E PENSIONI PRIVILEGIATE Facendo salva la tutela derivante dallassicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali, sono abrogati gli istituti: - dellaccertamento della dipendenza dellinfermit da causa di servizio; - del rimborso delle spese di degenza per causa di servizio; - dellequo indennizzo; - della pensione privilegiata. La predetta norma non si applica al personale appartenente al comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico. Non si applica, altres, ai procedimenti in corso alla data di entrata in vigore del decreto ed ai procedimenti per i quali, alla predetta data, non sia ancora scaduto il termine di presentazione della domanda, nonch ai procedimenti instaurabili dufficio per eventi occorsi prima della data di entrata in vigore del provvedimento in esame. ART. 21 - SOPPRESSIONE DI ENTI E ORGANISMI Dallentrata in vigore del decreto in esame sono soppressi gli Istituti Previdenziali INPDAP ed ENPALS ed accorpati allINPS. Con successivi Decreti di natura regolamentare del Ministro del Lavoro, di concerto con il Ministro dellEconomia e della Pubblica Amministrazione, che dovranno essere emanati entro 60 giorni dallapprovazione dei Bilanci di chiusura degli Enti Soppressi, le risorse umane e strumentali saranno trasferite allINPS. Cordiali saluti. Mario Menditto (Segretario Nazionale)