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(Ann Arbor, Mi, 24/05/2004) Booom!! Un boato fortissimo. La porta sul retro era spalancata. Venite a prendermi grandissimi figli di puttana! inveiva Carl Reven imbracciando il fucile a pompa. Booom! Sal si guard le scarpe. Lo faceva sempre quando era nervoso. Booom! Aveva preso tutto. Gir la maniglia della porta dingresso e via in strada. Cos? Vi siete mangiati le palle? Forza stronzi! Vi sto aspe. Sal era gi allincrocio con Miller Ave. Boom. Sent un altro sparo in lontananza. Gir a sinistra. Non sentiva le gambe, correva. Era anestetizzato dalla paura. Stingeva le fasce dello zaino, le mani erano gi rosse. Non si volt mai. Non controll la strada. Se qualcuno lo stava seguendo, se qualcuno lo stava per afferrare, beh, che cos fosse. Sal sent lo zaino sempre pi pesante. La tensione gli piombava i polmoni. Corri Sal, corri! La testa gli si faceva leggera, lo stomaco non gli dava tregua. Le gambe iniziarono a rallentare. Un conato di vomito. Si trattenne. Non si ferm. Di nuovo. Si arrest di colpo. Appoggiato ad un albero, vomit quel poco di autocontrollo che gli restava. Era allincrocio con Arborview. Si pul la bocca con la manica. Alz gli occhi. Non vide nessuno. Non cerano auto ferme, no Men in Black. Solo una signora lo guardava dallaltra parte della strada. Sal non indugi. Respiro profondo e via. 7th, Miner, Fountain, Chapin, Spring, Kingsley e ora a destra, sulla Ashley. Sal si ricordava la strada. Era quasi sulla Huron, fermata dellautobus a sinistra, stazione di polizia a trecento metri sulla destra. Sent le ruote di una macchina che urlavano sullasfalto. Il motore grugniva alle sue spalle. Gir appena la testa. Era la Crown Vic nera. Sal acceler. Lauto lo super, ignor lo stop e fece per tagliargli la strada. Sal si butt nellincrocio. Una macchina lo sfior, unaltra inchiod, ruote fumati. Bum, tamponata da dietro. Concerto di clacson. Sal era gi sul marciapiede opposto. La Crown Vic ripart. Sal attravers il parcheggio allangolo con Huron. Gir la testa, lauto nera lo seguiva . Urt con la spalla un passante. Fai attenzione cazzo!. Niente tempo per le scuse. Alcune persone si fermarono e seguirono con lo sguardo il ragazzo che correva incurante di tutto e tutti. La Crown Vic fece la sua mossa. Acceler e gir violentemente a sinistra, lungo 4th Ave. Trench Man scese. Si mosse verso Sal. Teneva la mano destra nascosta, altezza cintura. Sal inchiod. Si butt a destra. Attravers la strada. Trench Man fece lo stesso. Intim ad unauto che stava passando di fermarsi. Sal recuper qualche secondo di vantaggio. Fece in tempo a guardare avanti che unaltra Crown Vic nera rugg lungo la 5th. Parcheggi allangolo, due ruote sul marciapiede. Scese un Man in Black. Allung la mano. Riusc per un istante ad afferrare una fascetta che pendeva dallo zaino di Sal. Sal perse lequilibrio. Luomo gli si avvent addosso. Sal si rimise in piedi e si butt in strada. Un camion lo sfior, questione di centimetri. Sal raggiunse il marciapiede e sal i gradini. I due inseguitori lo tallonavano. Vide le porte di vetro della stazione di polizia. Trench Man si arrest ed intim al collega di fare lo stesso. Sal indugi poi si butt precipitosamente a sinistra. Ce laveva fatta. Spinse la porta e si rintan ansimando dietro il bancone della reception. - Cosa c? chiese allarmato lagente alzandosi di scatto in piedi per osservare Sal. - Nulla agente nulla, solo che - prov a rispondere Sal prendendo fiato.

solo che cosa? incalz. Le altre persone che si erano fermate ad osservare la scena, persero interesse e se ne andarono. Oh nulla agente. Stavo facendo una corsa. Cos Senti, non ho tempo da perdere. Levati da qui prima che ti faccio passare la voglia di scherzare.No, no, signore. si affrett a dire Sal ricomponendosi al meglio Mi scusi. Non voglio farle perdere del tempo. Sono venuto a costituirmi. E sentiamo... coshai fatto? Signore eh, per gioco, per sfida con un mio compagno, non sono andato in gita. Nel senso, la mia classe in gita e io sono scappato. stata una cosa molto stupida, i miei mi ammazzeranno Stupida e pericolosa! Voi ragazzini Da quella parte. Seconda porta a destra. Parla con lagente Burke. Spero che i tuoi genitori ti raddrizzino a calci nel culo!

Mentre Sal andava al confessionale, si sent sollevato, protetto. Per quanto male avrebbero fatto gli schiaffi di Mitch, le parole di Kelly e le minacce di questo Burke, erano nulla in confronto al trattamento Trench Man CIA. O almeno cos pensava. - D disse uno sbirro, troppo grosso per essere umano, avvolto in una nuvola di fumo. - Ehm signor agente, io io ho fatto una cosa stupida. Oggi la mia classe in gita a Detroit e io sono venuto da solo qui. Sono di Marshall. Lho fatto per sfida, per gioco con un mio compagno. Non volevo- Sal aggiungeva parole a rilento, aspettando una reazione che non arrivava mai volevo beh, niente. Non so perch lho fatto. Ora non so come tornare a casa - Quanti anni hai? si decise a dire Burke chiudendo gli occhi. - Diciassette signore. - Diciassette mmm io a diciassette anni avevo gi ucciso un uomo. Un ladro, entrato in casa, ho preso la pistola di mio padre e gli ho sparato un una gamba Burke estrasse la sua pistola e la mise sulla scrivania poi gli ho messo la canna in bocca e gli ho fatto saltare quella testa di cazzo. Sai cosa si sente quando si uccide un uomo? - no signore esit Sal - Il rumore di uno sparo, e basta. ridacchi lo sbirro. Come ti chiami stronzetto? - Salvador Wheeley, signore - Che cazzo di nome Salvador? tirata di sigaretta hai mai ucciso un uomo Salvador Wheeley? - No no signore balbett Sal - Certo che no! tuon Burke tu sei solo un viziato figlio di puttana che pensa di essere un uomo e di impressionare i suoi amici frocetti scappando durante una gita scolastica. - S signore

Potrei lasciarti andare, dirti di saltare su un autobus e di tornare a casa a piagnucolare dalla mammina. Ma non impareresti un cazzo. Voglio darti una lezione! Sal si pietrific chiamer i tuoi, dir loro quello che hai fatto. Voglio che te la facciano pagare! perfetto! Sal tir un sospiro di sollievo.

Burke estrasse un blocchetto. Strapp una pagina e la porse a Sal. Nome dei tuoi e numero di casa. Sal ubbid. Lagente compose il numero. Sono lagente speciale Burke della polizia di Ann Arbor bla bla bla. S, signora (era Kelly al telefono). Queste cose non devono succedere bla bla bla. Lo rimandiamo a casa.. Sal si lasci scortare sul retro. Voleva sorridere ma non ne aveva il coraggio. Continu a recitare la parte dello scappato di casa. Fortunatamente nessuno gli aveva toccato lo zaino, n fatto domande. Si erano bevuti la sua storia. Nessuno poteva immaginare che Sal, il viziato figlio di puttana, aveva con s diecimila dollari in contanti e un fascicolo Top Secret della CIA. Burke lo spinse con eccessiva generosit sul sedile posteriore della volante. La mano pesante della legge!. Un altro agente, smilzo paragonato a Burke, accese il motore e part. Dove abiti?. 614 Brich St, Marshall. Sal non era mai stato cos contento di tornare a casa. La radio gracchiava comunicazioni in codice. Cose concitate che Sal non capiva. Codice 187, ripeto codice 187!. Agente Smilzo abbass il volume, le voci si sciolsero nel brusio della strada. Sal sent allentarsi la tensione. Poi guard lo zaino. Ripens alla sua giornata. Abbandon lidea ai primi sintomi di emicrania. Dopo Albion inizi a riconoscere la strada. Mancava poco. Pens al ritorno a casa. Avrebbe rivisto i suoi genitori. Lavrebbero abbracciato, sgridato, picchiato, punito, baciato. Avrebbero continuato a mentirgli. Lavevano venduto. Ecco, Sal non riusciva ad afferrare pienamente questo concetto. Ma si sentiva superiore, terrorizzato ma forte, pi forte di prima. Gli schiaffi, gli insulti, i baci, le carezze, tutto sarebbe stato attenuato dal fatto che era una messa inscena. Almeno stando al fascicolo, stando a Carl Reven. Sal annaspava cercando il suo Credo. Ma finora il piano di Carl era stato ineccepibile, perch smettere proprio con quellatto di fede? Uscirono su Partello. Sal vide in lontananza la fermata dellautobus dove era partito. Sembrava fossero passati anni, secoli. Agente Smilzo non interruppe mai il proprio silenzio. La radio non aveva mai smesso di gracchiare. A destra su Linden, e poi di nuovo destra su Birch. Sal prese lo zaino. Capolinea gente! Si schiacci contro il finestrino. Trov la sua casa. Fece un cenno a Smilzo. Accosta. Cera unauto della polizia parcheggiata davanti al vialetto. Sal la osserv. La conosceva, era la macchina dello sceriffo. I miei avranno chiamato lui per fare il lavoro sporco pens. Smilzo parcheggi. Scese. Le porte della macchina erano bloccate. Sal forz la maniglia. Niente. Smilzo fece il giro e apr la portiera. Lo guard con una smorfia, dove credi di scappare?. Gli strinse il braccio e lo accompagn verso la porta di casa. Uscirono i signori Wheeley. Dietro di loro Bruce Huges. Li stavano aspettando. - Signori, ecco il teppistello, ve lho - bofonchi Smilzo. - Grazie agente lo interruppe Huges prendendo il braccio di Sal in consegna ora me ne occupo io. sorriso di cordialit infastidita tutto. E grazie per lottimo lavoro!

Smilzo indugi qualche istante. Lo sceriffo stringeva con fermezza il braccio di Sal. Mitch e Kelly osservavano muti, immobili. Smilzo abbozz una toccatina alla visiera del cappello in segno di congedo, ehmmmm daccordo. Ripart sulla sua volante taxi. - Mi dispiace moltissimo, io - si precipit a dire Sal battendo tutti sul tempo. - Tu ora vieni con me sentenzi Huges. Sal cerc disperatamente lo sguardo dei genitori. I suoi erano insolitamente privi di emozioni. Non sembravano arrabbiati. Nemmeno mani pesanti Mitch pareva in vena di perdonare con le sue nocche. Sal percep disagio. Un fremito fugace di inevitabilit. Non capiva. - Magari magari domani mattina potremmo prov a dire timidamente Kelly. - Ho detto che ora viene con me. tronc Bruce minacciando con lo sguardo i Wheeley. Sal si sent trascinare via. La porta della macchina si apr e si richiuse pesantemente. Non stacc mai lo sguardo dai suoi genitori che restarono immobili. Mentre lauto si incamminava lungo Birch, a Sal parve di vedere sua madre asciugarsi una lacrima. - Zio io, beh, era solo una cazzata, niente di grave, ho gi detto che mi dispiace moltissimo - Ne parliamo quando arriviamo. Ti avevo detto di stare attento Le parole dello sceriffo rimasero sospese tra i brevi respiri di Sal. Non sapeva pi cosa pensare. Inizi ad avere paura. Poi si ricord dello zaino, del suo contenuto, delle parole di Carl Reven: prendi il fascicolo, se sei nella merda, magari ti torna utile!. Avrebbe vuotato il sacco con Huges, gli avrebbe raccontato tutto. Lo zio avrebbe capito, avrebbe elogiato il suo coraggio. Avrebbero incastrato i cattivi, il bene trionfa sul male, e vissero tutti felici e contenti. Parcheggio. Bruce fece scendere Sal. Lo scort dentro. Gli stringeva il braccio con eccessiva premura. Tutti gli agenti presenti si fermarono. Fissarono i due. Troneggiava sulla scena unambigua solennit. Sal cerc gli occhi dello sceriffo, senza esito. Entrarono in ufficio. Silenzio. Huges inizi a fumare. Cercava nel fumo le parole che gli sfuggivano. - Ok, dimmi disse dopo aver lasciato bruciacchiare Sal nella nicotina. - vero, ero ad Ann Arbor ma non per gioco. Ho mentito alla polizia, avevo bisogno di tornare a casa al sicuro. Huges non si scompose Zio, ho trovato Carl Reven. Sal fece una pausa cercando sul volto di Bruce i solchi delle sue rivelazioni. Ancora niente. - I federali. No, prima ho trovato lindirizzo del signor Reven in tasca. Me lo aveva dato Railes, prima dellincidente, prima di morire. Poi sono andato ad Ann Arbor e mi hanno seguito i federali. Mi hanno dato la caccia. Con la pistola in mano. Poi ho trovato Carl. Mi ha difeso. Mi ha detto delle cose assurde. Non ci credevo. Mha dato un fascicolo. Un fascicolo della CIA, con nomi, date, tutto.-

A questo punto lo sceriffo scatt in posizione dallerta. Usc dalla nuvola di fumo e si protese in avanti. Naso contro naso con Sal. Il ragazzo intimidito frug nello zaino e consegn il malloppo. Lo consegn a Huges. - Parla di Strout. Parla dei miei genitori. Lo vedi che cazzo dice? Mi hanno venduto. Non so come, non so a chi, ma c scritto che channo fatto un milione di dollari cazzo! Bruce non stava nemmeno ascoltando, fissava con astio i fogli. E guarda le foto. Foto mie, recenti. Perch la CIA ha le mie foto? Il signor Reven mi ha detto di scappare. Mi ha dato questi busta di soldi di usarli per andare lontano, il pi lontano possibile. Aveva ragione Railes, cazzo! E noi non gli abbiamo creduto. I federali mi hanno rincorso. Per un pelo sono arrivato alla stazione di polizia. Io io non so pi cosa fare, cosa pensare dobbiamo fargliela pagare Mentre parlava, Sal riviveva ci che diceva. Inizi ad annaspare. Le lacrime iniziarono ad allagargli la gola. Il mal di testa non si fece attendere. Si mise gli occhi davanti agli occhi. Huges continuava a sfogliare il fascicolo. Poi pass alla busta e controll i contanti. Sal attendeva ansioso un segno di conforto. Huges scuoteva la testa. - Ti prego dimmi qualcosa - invoc Sal dopo troppo silenzio e fumo. - Che schifo pazzesco - lo sguardo dello sceriffo era in orbita. Prese con mano ferma il fascicolo e vi inser la busta. Si alz e si diresse verso la porta. Appoggi la mano sulla spalla di Sal, il suo tocco era incomprensibile precario. Arrivato sulla porta si volt ad osservare Sal che lo fissava. - Non ti preoccupare. Andr tutto bene, aspettami qui. Ci penso io. Sal si fiss le gambe che tremavano. Le ferm accavallandole. Il piede destro inizi a tamburellare contro la scrivania. Ora esce e arresta tutti. Sal si sentiva riparato dietro la mano dello sceriffo. Si sent al sicuro. Finalmente si era liberato del suo segreto e laveva affidato a qualcuno che sapeva esattamente cosa farne. A qualcuno che ha tante pallottole quanto i federali. Non avrebbe pi dovuto scappare. Carl Reven aveva ragione, di nuovo: quel fascicolo gli era aveva salvato la vita. Passarono circa venti minuti. La porta si spalanc. Entrarono due agenti. Uno prese per il braccio Sal e lo costrinse in piedi. Laltro si mise di guardia alla porta. Sal non oppose alcuna resistenza, non aveva motivo di farlo. Un istante dopo entr lo sceriffo. Si avvicin a Sal. Gli prese le mani. Estrasse le manette. Gliele strinse con forza attorno ai polsi. Sal sent il ferro freddo premergli contro le ossa. Inizi a guardarsi intorno spaventato. - Cosa cosa succede? tartagli - Salvador Wheeley? chiese Huges sfuggendo agli occhi di Sal - ti dichiaro in arresto
per lomicidio di Carl Reven. Hai diritto a non parlare. Tutto ci che dirai potr essere usato contro di te in tribunale. Hai diritto ad un avvocato, se non puoi, te ne sar affidato uno d'ufficio. -

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