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STEPAN (STIVA) E DARIA (DOLLY)

Stepan Arkadjevic Oblonskji e Daria Alexandrovna Scerbatje sono la coppia con cui
si apre il romanzo “Anna Karenina”. Sono in profonda crisi perché Stepan ha tradito
la moglie con la governante dei bambini e sembra esserne intensamente innamorato,
sebbene neghi questo alla moglie. Spiega invece all’amico Levin che, pur stimandola,
non prova più per lei alcun desiderio e che non può stare senza amore. Sente il
conflitto tra la necessità di estrinsecare la sua energia vitale e il desiderio di una
serena vita famigliare ma percepisce come unica soluzione condurre vite parallele,
proteggendo Daria dalla verità, inaccettabile ma reale. Finirà infatti per ammettere il
tradimento, farsi perdonare ( anche grazie alla mediazione di Anna K, sorella di
Stepan) e ricominciare la sua vita “vivace” in segreto.
Sono una coppia che si è sposata in giovane età e si intuisce che al momento del
matrimonio erano entrambi innamorati ma che le difficoltà della vita hanno agito da
elemento perturbatore su questo amore. La quotidianità, i numerosi figli,le diverse
occupazioni sembrano dividere continuamente Stepan e Daria che non hanno mai una
vera comunicazione sentimentale. Trascorrono anche poco tempo insieme ed abitano
per lo più in case diverse: si spostano, lei in campagna , lui a Pietroburgo, e quando
condividono la casa di Mosca raramente sono soli perché ricevono ospiti. Il
significato della vita per Stepan e Daria risiede in cose diverse: per lei il nucleo
centrale è la famiglia, inclusa la sua famiglia di origine con cui mantiene un forte
legame, la crescita dei figli, l’illusione; per lui la vita sociale e mondana, far sorridere
gli altri, l’ambiente dei club e dei teatri, l’amicizia, la buona cucina , la convivialità, il
gusto delle piccole cose pur nella interiore disillusione. Mentre Daria ricerca il
compimento di un progetto ( essere autonoma, adulta e allevare in modo eccellente i
figli) ed è mamma fortemente orgogliosa di esserlo, Stepan ricerca la felicità, sua e
del prossimo, in ogni occasione e lo si può definire un un seduttore di mente aperta e
illuminata..
Apparentemente è la convenienza a tenerli uniti: Stiva ha le mani bucate ed ha
bisogno dei soldi della moglie, Dolly non sarebbe in grado di sedurre nessun altro,
sfiorita e spenta, vivace solo nel suo ruolo di madre. Tuttavia se si legge a fondo la
loro relazione emerge che l’elemento predominante nel loro rapporto è l’amicizia:
quando Stepan arriva ( per subito ripartire) ha sempre una parola di elogio per Dolly,
quando non può esserci , manda a lei telegrammi di commento per avvenimenti
politici, o manda un amico a risolvere problemi pratici. E’ presente pur nell’assenza e
quanto più è felice per le sue avventure amorose tanto più è affettuoso e sereno.
Daria, non facendo molto affidamento sul marito, svolge il suo ruolo di madre
autonomamente e con gioia e quando esce, per brevi momenti di consapevolezza,
dalla routine famigliare, non trova nulla di entusiasmante “fuori” ed è fiera di
realizzarsi nel progetto di crescere figli e di farcela da sola e con grande dignità.
Una coppia, quindi, che resta insieme facendo cose diverse, solidale a modo suo, in
cui ciascuno sperimenta la propria autonomia, seguendo un proprio percorso con

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significati propri. Il loro doppio nome fa di Stepan-Stiva e Daria-Dolly l’emblema di
persone che sono si elementi di una coppia ma anche persone singole.
Nel loro radicamento alla realtà concreta cosi com’è, hanno rinunciato a ricercare una
perfezione impossibile e accettato che la vita si compone di luci e ombre, unione e
solitudine. Quello che più accomuna le anime Stiva e Dolly è una profonda
autonomia di pensiero e apertura mentale . Saranno gli unici a mantenere,
indipendentemente, ciascuno per conto proprio, una relazione forte, leale, senza
giudizi e pregiudizi con Anna, quando tutta la società la condanna. Sarà Daria ad
andarla a trovare nel suo “esilio” in campagna e a gioire della sua bellezza luminosa
di donna innamorata. Sarà Stiva a confortarla teneramente con sorrisi e balsami di
speranza, e a portare amici nella sua casa per alleviare la sua solitudine.
Stiva è critico verso le istituzioni e mostra grande apertura verso la condizione
femminile: afferma che è Anna è infelice, pur avendo una bambina, perché una donna
non può essere solo una chioccia, ha altri bisogni di realizzazione. E’consapevole che
la donna è priva di diritti perché priva di istruzione, che le ragazze devono poter
lavorare in ambiti diversi dalla famiglia e lamenta l’ineguaglianza giuridica nel
matrimonio offrendo aiuto concreto nel mediare il divorzio con Karenin, verso il
quale mantiene stima e affetto immutati.
Stepan si relaziona alle sue amanti con amore, dedica tempo, baci, regali. Si capisce
che si vuole fare in quattro per accontentare tutti. Cerca l’unione anziché la
separazione e si sforza di semplificare ciò che è complesso cercando di contrapporre
alle sofferenze altrui ed ai litigi la sua benevola allegria.
Dolly e Stiva sono altruisti: si realizzano prevalentemente nei rapporti col prossimo,
si prendono cura di chi ha dispiaceri non giudicando, elargendo quell’indulgenza che
nasce dalla coscienza della propria ed umana imperfezione. Vivono nel presente. La
vita che ha negato loro che amore e vita famigliare possano coesistere ha però
insegnato loro varie forme di amore, e in questa varietà c’è tutta la sofferenza, la
complessità e la bellezza della vita.

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