Sei sulla pagina 1di 7

CAPITOLO C LE FRONTIERE

13 DELLA MEDICINA

DAT I I N A G E N DA DIMMI LA TUA!


Farmaci per tutti Omeopatia

Ho un po’ di febbre, quale


farmaco potrei prendere?

Ti consiglio questi sali


minerali: sono omeopatici.

Ma l’omeopatia
non è una cura!

I farmaci tradizionali intossicano il


nostro fegato, quelli omeopatici no.
Guarda il video, poi rispondi alle domande.
1. Quante dosi di farmaci sono consumate ogni Domande:
giorno in Italia? 1. Con quale posizione sei d’accordo e perché?
2. In quale fascia d’età le donne consumano più 2. Quali affermazioni non ti convincono di una o
farmaci degli uomini? dell’altra opinione e perché?
3. Quanto spende in farmaci un italiano in un anno? 3. Sottolinea i titoli dei paragrafi che potrebbero
4. Che percentuale del costo dei farmaci consumati a aiutarti ad approfondire questo argomento, cerca
testa in Italia è a carico del servizio informazioni in Rete per argomentare la
sanitario nazionale? tua posizione e discutine in classe.

N AV I G A I L C A P I TO LO
La medicina molecolare

indaga consente di applicare aiuta ad affrontare

le cause genetiche e nuove strategie vecchie e nuove


molecolari delle malattie terapeutiche epidemie
LEZIONE 1 LEZIONE 2 e pandemie
LEZIONE SALUTE 4

come

vaccini di ultima
generazione
LEZIONE 3

C292
LEZIONE 1
LA BASE MOLECOLARE
DELLE MALATTIE
Le cause delle malattie

oggi sono possono essere

studiate mutazioni infezioni da


a livello del DNA 2 patogeni 4 Figura 1 Il giuramento dei medici
genetico- Illustrazione che mostra il momento del giuramento di Ippocrate.
molecolare 1
che influenzano
per il sollievo dei malati, e mi asterrò da ogni offesa e
la risposta alle terapie 3 danno volontario, e fra l’altro da ogni azione corruttrice
sul corpo delle donne e degli uomini, liberi e schiavi.».
Dai tempi di Ippocrate a oggi, la medicina ha com-
1 La medicina molecolare indaga piuto enormi progressi, ma è soprattutto negli ultimi
i meccanismi delle malattie cinquant’anni, con l’avvento della genetica e della bio-
Una malattia è causata da qualsiasi evento in grado di logia molecolare, che si è spinta a cercare le cause che de-
danneggiare i nostri organi. A questo evento, il corpo terminano l’insorgere di una malattia a livello molecolare.
reagisce provocando segni caratteristici, i sintomi, che Queste scoperte hanno portato allo sviluppo di una
possono coinvolgere anche organi diversi da quelli in cui nuova branca delle scienze mediche: la medicina mole-
si è verificato il danno originario. Perché succede questo? colare, che si occupa di identificare i meccanismi geneti-
Studiando le caratteristiche dei principali organi e co-molecolari alla base delle malattie. Queste alterazioni
apparati del corpo umano, hai capito come le loro fun- molecolari possono essere di natura sia endogena, cioè
zioni siano strettamente interconnesse e l’importanza di partire dall’interno dell’organismo, sia esogena, ovvero
mantenere l’omeostasi, cioè il corretto equilibrio di tutte le derivare dal contatto con patogeni o con agenti fisici e
funzioni dell’organismo. Proprio perché sono dipendenti chimici. Le malattie da avvelenamento da sostanze chi-
tra di loro, una disfunzione a livello di un organo o di un miche, per esempio, sono dovute a precisi eventi mo-
apparato provoca spesso reazioni di tipo sistemico, cioè che lecolari. Il cianuro, uno dei veleni più potenti, inibisce
coinvolgono l’intero organismo. Questa è la condizione selettivamente l’enzima citocromo C ossidasi, bloccando
che comunemente chiamiamo malattia (o patologia). così la catena respiratoria e rendendo inutilizzabile l’os-
Nell’antichità, si pensava che la malattia fosse dovuta sigeno trasportato dall’emoglobina. Questo evento cau-
al cattivo influsso di qualche divinità o fosse una puni- sa la morte per anossia cerebrale, una condizione in cui
zione per colpe personali. Fu Ippocrate, medico greco vis- l’organismo è come fosse privato di aria. Il padre dell’in-
suto nel V secolo a.C., il primo a intuire che le malattie formatica, il matematico Alan Turing, utilizzò proprio
fossero dovute a squilibri dell’armonia interna dell’orga- il cianuro per suicidarsi. Negli anni Trenta, Turing for-
nismo. Per questo Ippocrate è considerato uno dei padri malizzò il concetto di algoritmo e durante la Seconda
fondatori della medicina , nonché autore del Giuramento Guerra Mondiale lavorò come crittoanalista del Regno
di Ippocrate (Figura 1), che viene prestato dai medici prima Unito riuscendo nell’impresa di violare i codici tedeschi.
di intraprendere la professione, «Giuro per Apollo medi-
co e Asclepio e Igea e Panacea e per tutti gli dei e per tutte RICORDA Le cause che portano a sviluppare una
le dee, chiamandoli a testimoni, che eseguirò, secondo malattia sono state indagate dai tempi di Ippocrate.
le forze e il mio giudizio, questo giuramento e questo Oggi, grazie alle nuove scoperte, è possibile studiarne
impegno scritto… In qualsiasi casa andrò, io vi entrerò le cause genetico-molecolari.

C13 | Le frontiere della medicina | C293


LEZIONE 3 9 Da Jenner
ai vaccini di oggi
Fu il medico inglese Edward Jenner che, nel 1796, ideò
I VACCINI
Il termine vaccino
il primo vero vaccino antivaioloso. Jenner era un medico deriva dal vaiolo
di campagna e aveva notato che le mungitrici che contra- dei bovini, il vaiolo
I vaccini sono oggetto di bufale 13 vaccino; la prima
evano una forma benigna di vaiolo vaccino, che causava malattia per cui è
la comparsa di vesciche sierose sulle mani ma non dava stato messo a punto
anche se sono sicuri 14 un vaccino alla fine
altri sintomi, avevano una minore tendenza ad amma- del XVIII secolo.
hanno avuto
origine con larsi del vaiolo umano. Ipotizzò, quindi, che la malattia
stimolano la memoria
vaccina potesse conferire protezione nei confronti del
immunologica contro
terribile morbo. Ai tempi non si sapeva nulla né della
la variolizzazione 8 un patogeno 10
risposta immunitaria, né tantomeno dell’esistenza dei
virus, per cui l’ipotesi di Jenner fu davvero rivoluzionaria.
fino ad
consentono l’immunità
Per dimostrarla, prelevò del siero da una pustola di una
arrivare di gruppo 11
mungitrice e lo iniettò in un bambino di 8 anni, a cui
ai vaccini attuali 9 poi inoculò il virus tramite variolizzazione. Il bambino
contengono adiuvanti 12
non si ammalò. La vaccinazione di Jenner incontrò molte
resistenze, ma poi venne resa obbligatoria in Inghilterra
8 Le origini della a partire dalla metà del XIX secolo e rimase alla base delle
vaccinazione preparazioni dei successivi vaccini antivaiolo.
Come abbiamo visto nel Capitolo C6, un vaccino è una Il vaccino antivaioloso era basato sull’inoculazione
preparazione farmaceutica che stimola le difese immu- di un virus vivo, cioè ancora in grado di replicarsi, ma
nitarie e conferisce una resistenza all’infezione di uno non patogeno per l’essere umano. Tuttavia, per molte
specifico agente patogeno, senza indurre la malattia. malattie umane non esiste un corrispondente patogeno
La nascita della vaccinazione è legata a una del- animale con proprietà simili al vaiolo vaccino. Un passo
le malattie infettive più diffuse e pericolose nei secoli in avanti per la messa a punto di vaccini contro molte
passati: il vaiolo. Causata dal virus Variola virus, questa malattie umane si deve al microbiologo francese Luis
malattia era già presente ai tempi dell’Antico Egitto e Pasteur (1822-1895). Pasteur si interessò, tra le altre cose,
se ne trovano tracce sulla mummia del faraone Ramses. alla rabbia: una malattia virale trasmessa dagli animali
Si stima che, solo nel XX secolo, il vaiolo abbia ucciso con esiti spesso fatali. Nel 1885 Pasteur prelevò del tes-
oltre 300 milioni di persone. Anche chi guariva spesso suto cerebrale da conigli infetti e, dopo essiccazione, lo
rimaneva sfigurato, in quanto il vaiolo causa la comparsa inoculò in un bambino che era stato morsicato da un
di vesciche su tutto il corpo. Le prime testimonianze di cane rabbioso; il bimbo non si ammalò.
una vaccinazione contro il vaiolo risalgono alla Cina e Il trattamento per essiccazione aveva reso il virus mol-
all’India di oltre mille anni fa e venivano effettuate ina- to meno patogeno, mantenendo tuttavia la sua capacità
lando le croste polverizzate prelevate dalle cicatrici delle di stimolare il sistema immunitario (di cui Pasteur non
persone sopravvissute alla malattia, in particolare quelle sapeva nulla, ovviamente). Si trattava di un vaccino a
che avevano contratto la forma meno grave (Variola mi- virus attenuato. Questa tecnica venne ulteriormente
nor) del vaiolo. Nei secoli successivi in Oriente si iniziò a migliorata da un medico italiano, Claudio Fermi (1862-
inoculare direttamente questa polvere nella cute. Questo 1952), che agli inizi del XX secolo mise a punto una pro-
materiale conteneva ancora virus, ma il trattamento lo cedura di attenuazione del virus tramite trattamento con
aveva reso meno infettivo, per cui le persone sviluppava- acido fenico. Il vaccino antirabbico attuale è basato su di
no un’immunità, anche se in circa il 2% dei casi potevano un virus inattivato, cioè reso completamente innocuo
ammalarsi. All’inizio del XVIII secolo, due medici italia- tramite trattamenti chimici.
ni che operavano a Costantinopoli, Emanuele Timoni e Tra i vaccini di maggiore impatto per la salute umana
Jacopo Pilarino, introdussero questa tecnica in Europa. va annoverato certamente quello contro la poliomielite.
Questa pratica, detta variolizzazione, continuò a essere Questa malattia è causata dal poliovirus e, in una ridotta
utilizzata in molti Paesi fino al XX secolo. percentuale di casi, è in grado di causare paralisi musco-
lare flaccida, portando alla perdita di funzione degli arti
RICORDA La vaccinazione è stata una vera conquista o, se a essere colpiti sono i muscoli della respirazione, a
contro malattie come il vaiolo. morte. La poliomielite, ancora alla metà del XX secolo,

C13 | Le frontiere della medicina | C303


eterologhi, ha inoltre reso possibile la realizzazione di
vaccini a subunità clonate, in cui i geni delle proteine
responsabili dell’attivazione immunitaria vengono iso-
lati e fatti esprimere in batteri o lieviti, da cui sono poi
purificati. Altre strategie attualmente allo studio sono
quelle basate su vaccini a DNA (o ricombinanti), in cui a
essere iniettato non è l’antigene, ma il gene corrisponden-
te sotto forma di molecola di DNA. Una volta all’interno
delle cellule, il gene viene espresso e l’antigene esposto
Figura 14 alla superficie, stimolando così la risposta immunitaria
Il primo vaccino in modo più simile al meccanismo naturale. Si stanno
iniettabile sperimentando anche vaccini virali, in cui agenti virali
anti-polio
vengono «disarmati», cioè resi non patogeni, grazie alla
Jonas Salk
mentre
rimozione di tratti del loro genoma codificanti funzio-
somministra il ni essenziali per la loro replicazione. Al posto di queste
vaccino contro la sequenze vengono inseriti i geni per gli antigeni di in-
poliomelite a una teresse. Questi virus così modificati agiscono da vettori,
bambina.
cioè sono ancora in grado di penetrare nelle cellule, ma
non danno luogo a un’infezione. Tuttavia, il gene esogeno
colpiva oltre 10 000 persone nel nostro Paese, soprattut- da loro portato viene espresso e l’antigene corrisponden-
to bambini, con numerosi casi di paralisi. Nel 1952, il te presentato al sistema immunitario. Questa strategia
medico americano Jonas Salk (1914-1995) mise a punto attualmente è sperimentata, per esempio, per i vaccini
un vaccino iniettabile basato su virus della poliomielite contro l’HIV.
inattivati con trattamenti chimici; il vaccino venne au-
torizzato per l’uso nella popolazione nel 1955 (Figura 14). RICORDA Il primo vaccino fu ideato da Jenner e da
Nel giro di due anni i casi di poliomielite diminuirono allora sono stati fatti numerosi passi in avanti.
drasticamente. Nel 1962, un altro medico americano,
Albert Sabin (1906-1993), introdusse un vaccino a ba-
se di virus attenuati. Questo vaccino, somministrabile 10 Come funzionano
per via orale, era molto efficace anche nel prevenire la i vaccini
trasmissione del patogeno ed è stato impiegato per la Quando un agente patogeno invade le cellule del nostro
campagna di vaccinazione globale che oggi ha quasi del organismo, si attiva una complessa serie di eventi mo-
tutto eradicato la poliomielite nel mondo. lecolari che portano all’attivazione del sistema immu-
I vaccini oggi. Attualmente sono disponibili vaccini nitario. Cellule specializzate sono in grado di fagocitare
contro numerose patologie sia virali sia batteriche. l’agente patogeno e processare le sue proteine generando
Grazie alle politiche di vaccinazione di massa, malattie corti peptidi che sono poi esposti sulla superficie tramite
un tempo molto diffuse sono quasi del tutto scomparse le proteine MHC e agiscono da antigeni. Queste cellule
nei Paesi industrializzati, mentre molte altre (come mor- presentanti l’antigene, o APC, possono spostarsi dal sito
billo, parotite e pertosse) hanno subito una riduzione dell’infezione per andare a incontrare i linfociti T helper,
nell’incidenza di oltre il 90%. Inoltre, il vaccino antin- che sono dotati di speciali recettori in grado di ricono-
fluenzale consente, ogni anno, di ridurre significativa- scere uno degli antigeni presenti sulle APC, formando
mente il numero di persone colpite da questa malattia. così un complesso cellula-cellula. Come conseguenza,
Per la preparazione dei vaccini, alle strategie classiche vengono rilasciate molecole di segnale (citochine), che
oggi si affiancano metodiche più sofisticate. Dato che attivano i linfociti T citotossici e i linfociti B. I primi sono
spesso solo alcune componenti (proteine o lipidi) dei in grado di aggredire le cellule infette che espongono l’an-
patogeni sono responsabili della risposta immunitaria, tigene corrispondente e distruggerle, mentre i linfociti B
cioè agiscono da antigeni, sono stati introdotti i vaccini producono anticorpi in grado di legarsi specificamente
a subunità purificate, in cui le porzioni immunologica- all’agente patogeno che possiede l’antigene che le ha sti-
mente attive vengono isolate e purificate con tecniche molate, neutralizzandolo. Una parte dei linfociti B che
chimico-fisiche. L’avvento delle moderne biotecnologie, producono questi anticorpi specifici permane nell’orga-
che consentono di clonare ed esprimere i geni in sistemi nismo sotto forma di cellule della memoria. In occasione

C304
Non vaccinato Vaccinato Non vaccinato,
di un successivo incontro con lo stesso agente infettivo e sano e sano ammalato e contagioso
che le ha stimolate, queste cellule sono rapidamente in
grado di produrre anticorpi contro di esso, bloccandone
la diffusione.
Il principio su cui si basa la vaccinazione è proprio
quello di stimolare la memoria immunologica nei con-
fronti di un agente patogeno, senza però provocare la
malattia. Esponendo l’organismo a un virus o batterio Nessun individuo
è vaccinato.
attenuato o inattivato, così come agli antigeni purificati, Il patogeno si diffonde facilmente
si innesca la stessa cascata di segnali che verrebbe attivata nella popolazione.
in caso di infezione, portando così alla formazione di una
popolazione di cellule della memoria. Quando la persona
vaccinata viene a contatto con il vero agente infettivo, il
suo sistema immunitario è già «avvertito» e in grado di
neutralizzare rapidamente l’aggressore, prima che riesca
a diffondersi nell’organismo provocando la malattia. Alcuni individui
sono vaccinati.
Il patogeno si diffonde nella popolazione
RICORDA Il principio su cui si basa la vaccinazione è attraverso gli individui non vaccinati.
quello di stimolare la memoria immunologica contro
un patogeno, senza provocare la malattia.

11 L’importanza sociale
dell’immunità di gruppo
Una cosa importante da ricordare è che la vaccinazione La maggior parte
non protegge solo l’individuo che la fa, ma rappresenta della popolazione è vaccinata.
La diffusione del patogeno è limitata.
uno strumento fondamentale per limitare la diffusione
di malattie infettive all’interno della popolazione. È il
Figura 15 Come agisce l’immunità di gruppo
concetto dell’immunità di gruppo (o di gregge). Per com-
Le vaccinazioni di massa impediscono
prendere questo aspetto fondamentale delle vaccinazio-
la diffusione delle malattie infettive.
ni, è necessario ricordare che gli agenti infettivi hanno
una diversa capacità di diffondersi. Ogni agente infet-
tivo è caratterizzato da uno specifico parametro detto un individuo che può contrarre la malattia. Lo scopo del-
numero di riproduzione o R0. Questo numero riflette la le vaccinazioni di massa è proprio quello di aumentare
capacità infettiva, cioè il numero di individui che possono il grado di immunità generale all’interno della popola-
contrarre la malattia a partire da una singola persona in- zione, così che l’agente patogeno non possa diffondersi
fettata. L’influenza ha un R0 pari a 3-4, mentre il morbillo causando un’epidemia. In generale, una quota di persone
pari a 16. Questo vuol dire che, mediamente, una persona immuni pari o superiore al 95% è in grado di evitare il
affetta da influenza può infettare 3-4 persone, mentre chi diffondersi di qualunque malattia infettiva.
ha il morbillo può passare la malattia a circa 16 persone. È importante ricordare che gli agenti infettivi non
Quindi, il morbillo è molto più infettivo dell’influenza. scompaiono con le vaccinazioni, ma sono sempre pre-
Per controllare la diffusione dell’agente infettivo ed evi- senti nell’ambiente, quindi è essenziale mantenere nel
tare un’epidemia, è necessario ridurre il valore R0 per la tempo l’immunità di gruppo continuando a vaccinare la
popolazione bersaglio al di sotto di 1 (non c’è trasmis- popolazione suscettibile. Per questa ragione si vaccinano
sione). La strategia più efficace è aumentare il numero regolarmente i nuovi nati, che altrimenti farebbero au-
di persone immuni vaccinandole (Figura 15). mentare il numero di persone non immuni consentendo
Questi valori si riferiscono a una popolazione «idea- alle malattie di diffondersi nella popolazione.
le» in cui tutti gli individui siano ugualmente suscetti-
bili al virus. Se, però, una percentuale significativa delle RICORDA L’immunità di gruppo è importante per
persone è immune all’infezione, allora il singolo paziente proteggere quelle persone che per età o problemi di
avrà una probabilità inferiore di entrare in contatto con salute non possono vaccinarsi.

C13 | Le frontiere della medicina | C305


13 Miti da sfatare
sui vaccini
Sebbene le vaccinazioni di massa negli ultimi decenni
Figura 16 abbiano salvato la vita a milioni di persone e abbiano con-
Dentro i sentito la riduzione drastica delle epidemie da parte di
vaccini molti agenti infettivi, ancora oggi nell’opinione pubblica
Gli adiuvanti si avverte una certa diffidenza nei confronti dei vaccini,
presenti nelle
composizioni
spesso alimentata da vere e proprie bufale, relative alla
vaccinali non loro presunta pericolosità. Vediamone alcune.
comportano I vaccini causano l’autismo. Si tratta di una delle bufale
rischi per la più diffuse su Internet. L’origine di questa notizia falsa
salute.
è un lavoro scientifico, pubblicato sulla rivista Lancet
nel 1998 dal medico inglese Andrew Wakefield, in cui si
12 Che cosa c’è sosteneva che la vaccinazione morbillo-parotite-rosolia
in un vaccino? provocasse un’infiammazione cronica in grado di causare
I vaccini hanno come principio attivo componenti mole- l’autismo. Già al momento della pubblicazione, vennero
colari dei patogeni dai quali devono proteggere. Si tratta mosse critiche sulla qualità dei dati che si riferivano a
di componenti presenti naturalmente nei batteri o nei soli 12 bambini e non paragonavano i casi di autismo
virus e non sintetizzati artificialmente. Questa caratteri- tra vaccinati e non vaccinati. Immediatamente dopo la
stica distingue i vaccini dalla maggior parte dei farmaci, pubblicazione dell’articolo di Wakefield, numerosi centri
che hanno come princìpi attivi molecole non presenti di ricerca avevano iniziato studi clinici rigorosi per verifi-
in natura o modificate in laboratorio rispetto ai corri- carne l’esattezza. Oltre 20 studi clinici effettuati in tutto il
spondenti composti naturali. In alcuni vaccini possono, mondo su decine di migliaia di bambini hanno indagato
però, essere aggiunti altri componenti, detti adiuvanti, la relazione tra autismo e vaccini. Il risultato unanime di
con lo scopo di potenziare l’effetto immunostimolante tutti questi studi è che non esiste alcuna correlazione tra
(Figura 16). Gli adiuvanti sono necessari per fare sì che la la somministrazione di vaccinazioni e insorgenza della
risposta immunitaria sia la più simile possibile a quella sindrome da malattia autistica. Inchieste successive han-
che si svilupperebbe naturalmente durante l’infezione. no dimostrato che Wakefield aveva falsificato i suoi dati
Infatti, la somministrazione degli antigeni sotto forma di e che aveva ricevuto un compenso da parte di avvocati
vaccino non sempre è in grado di stimolare una risposta di famiglie di bambini affetti da autismo che volevano
ugualmente efficace, soprattutto nelle persone con un intentare una causa di risarcimento, per produrre dati a
sistema immunitario più debole, come gli anziani. I van- sostegno del presunto legame tra vaccino e autismo. Il
taggi degli adiuvanti sono quindi quelli di consentire una lavoro è stato sconfessato dagli stessi coautori e ritirato
riduzione della dose di antigeni da somministrare, una dalla rivista. Wakefield è stato processato per frode scien-
riduzione del numero di somministrazioni per vaccino, tifica e radiato dall’albo dei medici.
e di indurre una risposta immunitaria più duratura. I vaccini contengono sostanze tossiche. Si tratta di
Il principale adiuvante oggi utilizzato in alcuni vac- un’altra notizia spesso usata per dimostrare che i vac-
cini è il sale di alluminio. Questo adiuvante in passato ha cini sono dannosi per la salute a causa della presenza
suscitato timori, rispetto al fatto che l’alluminio è un me- di mercurio e formaldeide. Innanzitutto, il mercurio cui
tallo e in alte dosi può essere tossico. Ma i dubbi relativi si fa spesso riferimento è il sale di etilmercurio chiama-
al suo utilizzo sono del tutto ingiustificati. Innanzitutto, to anche tiomersale, utilizzato come antibatterico per
per legge il contenuto di alluminio nei vaccini è com- evitare contaminazioni nelle preparazioni vaccinali e
preso tra 0,25 e 2,5 mg. Per confronto, ogni giorno con assicurarne la sterilità. Il tiomersale, tuttavia, non va
la dieta assumiamo dai 5 ai 20 mg di alluminio, che è un confuso con il sale di metilmercurio. Quest’ultimo è un
componente naturale di molti alimenti. L’OMS non an- composto tossico che si accumula nell’organismo, men-
novera alcun rischio per la salute in conseguenza dell’as- tre il tiomersale viene eliminato dall’organismo senza
sunzione giornaliera di queste dosi di alluminio, che sono causare danni. In ogni caso, da oltre 10 anni il tiomer-
superiori a quelle somministrate in una vaccinazione. sale non viene più utilizzato nei vaccini che, quindi, ne
sono completamente privi. La formaldeide, invece, è un
RICORDA Le sostanze adiuvanti consentono di composto chimico prodotto naturalmente dal metabo-
potenziare l’effetto immunostimolante dei vaccini. lismo di molti organismi animali e vegetali. Ad alte dosi

C306

Potrebbero piacerti anche