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WONDER

Wonder è il libro che tutti dovrebbero leggere, sia i ragazzi che gli adulti. Il libro è stato redatto dalla
scrittrice R.J.Palacio nel 2013. Il suo primo romanzo, Wonder, è immediatamente balzato in cima alle
classifiche dei bestseller mondiali e dal libro è stato tratto l’omonimo film si Stephen Chbosky, con Julia
Roberts e Owen Wilson. L’autrice successivamente con insistenza del pubblico ha scritto altri tre capitoli
della storia di Auggie: il libro di Julian, il libro di Christopher e il li ro di Charlotte. Wonder è un dramma che
parla della storia di Auggie , nato con una tremenda deformazione facciale, il suo sogno è quello di essere
come gli altri bambini, non essere fissato e preso in giro quando cammina per strada. Ha subito ventisette
operazioni chirurgiche e non è mai andato a scuola. I suoi genitori un giorno gli propongono di andare a
scuola. Auggie però è terrorizzato. Sa quanto possono essere crudeli ragazzini ed insegnanti ma, alla fine
accetta. Le persone che lo circonderanno non sono mai solo buone o cattive. Qualcuno che reputava amico
lo ferirà per la vergogna di essere amico con lui. Comincerà per lui un’avventura impegnativa, raccontata in
prima persona, che lo porterà a fare delle scelte, a subire delusioni ma a trovare anche tanto amore. I
genitori di Auggie sono costretti a sopportare numerose difficoltà, ma sono un grande esempio di tenacia e
determinazione, non nascondono le loro debolezze e riescono addirittura a farne un punto di forza.
Ignoreranno gli adulti che faranno photoshoppare la foto di classe per nascondere il loro bambino deforme,
ignoreranno le cattiverie, gli sguardi spaventati e invadenti. L’autrice ci racconta inoltre come le sia venuta
in mente l’idea di scrivere questo capolavoro, dicendo che si trovava su una panchina con i suoi due figli e
ha visto passare una bambina che aveva evidentemente la sindrome di Treacher Collins, una malattia che
colpisce la fattezza di una persona lasciando inalterato il resto. Ciò che l’ha colpita non fu tanto la ragazzina
ma la sua reazione, fu colpita da un attacco di panico e prendendo in mano i due figli scappo di corsa. Una
volta tornata a casa si è sentita come un verme e non riusciva a dimenticarsi quell’esperienza. Il messaggio
che ci vuole dare l’autrice è che non esiste una definizione di normalità e di diversità e nemmeno una
teoria, quindi forse la normalità non esiste. Siamo tutti uguali, ma tutti diversi, l'uno dall'altro. Leggendo
questo libro mi sono accorto di quanto la società in cui viviamo giudichi solamente le apparenze, senza
conoscere fino in fondo una persona. Inoltre ho capito quanti amici o persone false si possono incontrare
nella vita; che finché non ci sono problemi ti restano affianco e ti trattano come la persona migliore del
mondo, poi alla prima difficoltà ti lasciano da solo in mezzo al mare, pieno di persone che ti giudicano e ti
escludono, fino a farti isolare. Consiglio la lettura di questo libro soprattutto ai ragazzi, perché può far
capire che bisogna stare accanto anche alle persone “meno fortunate” di noi e soprattutto non lasciarle mai
sole o ancora peggio prenderle in giro.

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