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FONTI L
Il Liber expensarum
del Comune di Bologna
del 1288
Edizione, introduzione e indici
a cura di
Armando Antonelli e Marco Conti
Il Liber expensarum
del Comune di Bologna
del 1288
Edizione, introduzione e indici
a cura di
Armando Antonelli e Marco Conti
PREMESSA VII
Sabrina Mingarelli
PRESENTAZIONE XI
Candida Carrino
I. INTRODUZIONE
Marco Conti, Il contesto politico, costituzionale ed economico XVII
Armando Antonelli, Indagini sul Liber expensarum XLI
II. EDIZIONE
a cura di Armando Antonelli 1
III. INDICI
a cura di Marco Conti
Avvertenze agli indici 369
Indice dei nomi di persona 371
Indice dei nomi di luogo 405
PREMESSA
Il Liber expensarum del 1288 è un manoscritto cartaceo attualmente smembrato in
due spezzoni conservati in due fondi archivistici distinti dell’Archivio di Stato di Bo-
logna. L’edizione che qui si presenta ha quindi il merito di ricostruire virtualmente
l’unitarietà di questa preziosa fonte per la storia del Comune di Bologna nell’ultimo
quarto del secolo XIII. Il testo, già segnalato da Gianfranco Orlandelli nel 1954, ri-
ferisce di pagamenti a capitani e custodi al servizio del Comune di Bologna, inviati a
presidiare lo spazio giurisdizionale organizzato intorno alla città, il quale faceva conto
su una cerniera perimetrale di castelli posti ai confini del contado bolognese, capisaldi
della difesa del territorio del comune felsineo.
Questo volume esce nella collana Fonti delle pubblicazioni della Direzione gene-
rale Archivi a diversi anni dall’ultima pubblicazione del 2016 e conferma la volontà di
proseguire nella pubblicazione di fonti inedite conservate negli Archivi di Stato.
Il Liber offre un significativo saggio delle prassi di gestione documentale del Co-
mune di Bologna, contribuendo alla conoscenza della modalità di funzionamento dei
suoi uffici. Si tratta di un contributo che prosegue nel solco di una antica tradizione
che valorizza il valore delle fonti storiche quali indispensabile strumento per la storia
istituzionale.
La Direzione generale Archivi si è impegnata nel sostenerne la pubblicazione che
rendere tangibile l’eccellenza del complesso degli studi storici, culturali, archivistici
della nostra Nazione.
Sabrina Mingarelli
Dirigente del Servizio II
Patrimonio archivistico
PRESENTAZIONE
Il volume che qui si presenta rientra tra le numerose iniziative di tutela, valorizzazione
e promozione del patrimonio archivistico bolognese che l’Archivio di Stato di Bologna
persegue da anni tra i suoi compiti precipui, mentre si accinge a celebrare il prossimo
anno i 150 anni dalla sua fondazione (1874-2024).
Come è noto, il patrimonio documentario italiano è tra i più antichi e maggior-
mente consistenti al mondo.
Fin dall’alto Medioevo, il dinamismo dei Comuni al Centro-nord, dei Regni al
Sud, la prosperità delle istituzioni ecclesiastiche favorirono un grande sviluppo dell’or-
ganizzazione amministrativa, con una correlata produzione di documentazione.
Per il periodo rappresentato dal testo qui proposto si verificò una forte struttura-
zione degli uffici in Cancellerie sempre più articolate, che fanno oggi registrare forti
rapporti tra la formazione e la gestione della documentazione, attività fino a un certo
momento inseparabili e condotte all’interno di specifici uffici deputati a produrre, ri-
cevere e conservare documenti in funzione delle mutevoli esigenze delle istituzioni.
Ma quali erano queste esigenze?
Quelle di un’amministrazione efficiente ed efficace (termini molto moderni, eppu-
re praticati nei fatti): bisognava predisporre strumenti amministrativi appropriati ad
imporre le tasse, gestire informazioni provenienti dai territori sotto il loro controllo e
dall’estero, organizzare una leva di milizie o sanzionare azioni criminali.
Il Liber expensarum del Comune di Bologna mostra come l’utilizzo e la gestione
degli archivi da parte delle autorità siano stati fenomeni più complessi e diversificati di
quanto possiamo oggi immaginare.
Armando Antonelli, raffinato ricercatore, mette in campo tutte le sue competenze,
estremamente trasversali, per proporre a noi lettori questo prezioso documento: dalla
storia delle istituzioni alla storia della cultura scritta, alla storia – politica, sociale e
culturale – della gestione dell’informazione.
Di estremo interesse le notazioni sulle pratiche di produzione dei documenti da
parte delle officine dei cartolai bolognesi e sullo sviluppo e specializzazione delle can-
cellerie, fenomeno già tardo-antico, per quanto riguarda la tradizione monastica e la
XIV Il Liber expensarum del Comune di Bologna del 1288
Curia Apostolica, databile tra la fine dell’XI secolo e l’inizio del successivo per l’Italia
normanna, e riconducibile al passaggio tra XII e XIII secolo per i Comuni dell’Italia
centro-settentrionale.
Si tratta di argomenti di studio ampiamente consolidati nel panorama storiografico
italiano e non solo, come la storia delle Cancellerie, ma qui Antonelli ci fa toccare con
mano questo fenomeno, approfondendo interessanti particolari.
Non meno intrigante è il racconto del vincolo tra mercatura e matematica e la strut-
turazione del Liber, ovvero sull’analisi dei “supporti materiali utilizzati nella redazione
delle scritture, illustrando il processo di assimilazione e di sovrapposizione tra produ-
zione documentaria pubblica e professionale”.
Né sfugge ai curatori come la fruizione e il conseguente accrescimento degli archivi
hanno avuto molteplici logiche, motivi e intenti, non solo di ordine pratico e ammi-
nistrativo, ma anche più ampiamente politico, sociale e culturale, tanto che numerosi
studi hanno svelato le forti relazioni tra archivi e potere politico, così come l’interesse
dei governanti per la conservazione e gli usi delle pubbliche scritture come fonte di
conoscenza sui territori e sulla popolazione sotto il loro controllo.
Dinastie e istituzioni affermarono e mantennero il proprio potere anche median-
te l’accumulazione, l’elaborazione e l’organizzazione del sapere in archivi di propria
esclusiva competenza, tanto che dall’analisi della fonte, che qui si pubblica, si può
ricostruire al contrario il work flow del procedimento amministrativo che porta alla
compilazione del Liber.
Il valore aggiunto al testo è dato anche dalla capacità di Marco Conti di descriverci
mirabilmente, in poche pagine, attraversando altri documenti dell’Archivio di Stato di
Bologna, il contesto politico, costituzionale ed economico della società bolognese e dei
suoi organi di governo nel XIII secolo.
Che aggiungere, se non una notazione sulla straordinaria cura ad intervenire sul testo
originale il meno possibile, facendo grande attenzione nel restituire al lettore l’aspetto
del testo e della pagina, per quanto è stato possibile con i limiti delle esigenze editoriali.
In fin dei conti, si può senza dubbio sostenere che la stampa di questo prezioso volu-
me è un’ulteriore occasione di riflessione su come gli archivi permettevano al regime che
li produceva di supervisionare - o finanche di manipolare - documenti capaci di influen-
zare la distribuzione delle risorse, contenere l’opposizione politica, costruire l’itinerario
della propria storia e tramandare una immagine di sé costruita ad hoc. Un’anticipazione
interessante di uno storytelling di regime che non è solo limitato ai giorni nostri.
Pertanto non può dirsi altro che: “Bravi, bravi, bravi!” ai curatori, incoraggiandoli
a offrirci nuovi gioielli di studio, approfondimento e riflessione.
Candida Carrino
Direttore ad interim Archivio di Stato di Bologna
I
INTRODUZIONE
MARCO CONTI
Nel 1228, i milites bolognesi furono sbaragliati dalle truppe imperiali in Romagna. Que-
sti milites a Bologna, come in altri comuni, costituivano la base sociale e politica del re-
gime consolare. I suoi membri provenivano dall’aristocrazia o dalla nobiltà urbana, che
controllava il consiglio del comune e monopolizzavano gli uffici cittadini1. Il loro potere
era contestato da quella parte di popolazione che le fonti definiscono pedites, perché ser-
vivano il comune come fanti o, più in generale, populares. Una parte di questi populares
era organizzata nelle societates cittadine. Dopo la sconfitta militare del 1228, i populares
pretesero di essere ammessi al consiglio generale della città. Al rifiuto del podestà, occupa-
rono il palazzo del podestà e bruciarono parte dell’archivio comunale. L’operazione ebbe
successo e si decise di aprire il consiglio ai rappresentanti del popolo. Da quel momento
in poi, gli uomini iscritti alle società professionali e territoriali, delle arti e delle armi,
costituirono il popolo2. Su questa ampia base, i rappresentanti del popolo riuscirono a
ottenere diverse riforme, in particolare nei settori della fiscalità e dell’amministrazione
della giustizia3. Il popolo, nel senso istituzionale appena citato, acquisì sempre più potere,
tanto che i membri delle societates cittadine più importanti raggiunsero i vertici delle isti-
tuzioni comunali e diressero la politica interna ed estera della città. Dalla metà del XIII
1
Per delle sintesi sulla storia di Bologna medievale si veda almeno: Storia di Bologna. Bologna nel
Medioevo, a cura di O. Capitani, Bologna 2007; M. Giansante, Il Comune di Popolo a Bologna (1228-
1327), in Bologna 1116-1327, due secoli di autonomia comunale, a cura di M. Giansante, D. Tura,
Bologna 2020, pp. 99-174. Per la questione milites/pedites si veda: J.-C. Maire Vigueur, Cavalieri e
cittadini: guerra, conflitti e società nell’Italia comunale, Bologna 2004.
2
Statuti delle Società del popolo di Bologna, a cura di A. Gaudenzi, Roma 1889-1896; G. Fasoli, Le
compagnie delle Armi a Bologna, Bologna 1933, pp. 275-276; Id., Le compagnie delle Arti a Bologna fino al
principio del secolo XV, in «L’Archiginnasio», 30 (1935), pp. 237-280; D. Bortoluzzi, Una città davanti
alla guerra. Gestione dell’emergenza e comando dell’esercito a Bologna alla fine del Duecento (1296-1306),
Tesi di dottorato, Università degli Studi di Firenze e Università degli Studi di Siena, 2017, pp. 54-56.
3
G. Milani, L’esclusione dal comune: conflitti e bandi politici a Bologna e in altre città italiane tra XII e
XIV secolo, Roma 2003, p. 73; Id., Bologna, Spoleto 2012, pp. 41-42.
XX Il Liber expensarum del Comune di Bologna del 1288
secolo in poi, come a Firenze e a Perugia, il potere del popolo si riflette nella creazione di
nuove istituzioni e assemblee. Nel 1255 si registra la prima nomina di un capitano del po-
polo di Bologna, posto al vertice di un nuovo consiglio, il consiglio del popolo4. Questo
binomio, capitano e consiglio del popolo, faceva da contraltare al podestà e al consiglio
del comune, istituiti precedentemente.
A Bologna, come in molti altri comuni, alla divisione tra milites e populares si af-
fiancò una contrapposizione, nata dal conflitto tra Federico I e il papato, tra la fazione
filo-imperiale e quella filo-papale. La politica di Federico II nell’Italia settentrionale e
poi l’intervento degli angioini nella penisola giocarono un ruolo essenziale nella cri-
stallizzazione di queste fazioni nel corso del XIII secolo5. Negli anni 1260-1263, la
questione di Imola, piccola città filoimperiale oggetto dei tentativi egemonici di Bolo-
gna, ebbe conseguenze per i guelfi e i ghibellini bolognesi, divisi sulla questione. Que-
sta divisione portò alla creazione di due partes, ognuna delle quali prendeva il nome da
una famiglia importante: i lambertazzi (ghibellini) e i geremei (guelfi). Nel 1274, la
decisione dei lambertazzi di inviare aiuti militari al Comune di Modena provocò scon-
tri violenti in città. Con il sostegno del popolo, i geremei prevalsero sui lambertazzi,
e una parte di questi fu espulsa dalla città. I geremei fecero dell’esclusione e dell’esilio
strumenti di azione politica, identificando i propri avversari con i nemici del comune.
Nel 1276, sotto la podesteria di Riccardo di Beauvoir, un ufficiale angioino, la lotta
contro i lambertazzi divenne più strutturata. Furono istituiti diversi uffici e strumenti
documentari per gestire le conseguenze del bando politico: l’allontanamento dei ban-
diti dalla città, la confisca e la gestione da parte del comune dei loro beni e l’introdu-
zione di tasse specifiche6.
Gli anni che seguirono la vittoria dei geremei videro alternarsi periodi di repressio-
ne e altri di conciliazione, questi ultimi realizzati soprattutto grazie all’intervento dei
legati papali. Gli eventi del 1274 ebbero anche conseguenze sul piano regionale. I ge-
remei e il popolo perseguirono una politica molto dura contro i lambertazzi, che portò
la città di Bologna a dare la caccia ai banditi che si erano rifugiati nelle città vicine. È
in questo contesto che papa Nicola III decise di pacificare la regione, costringendo
il popolo e i geremei a far rientrare i lambertazzi in città. Il popolo fu il principale
beneficiario di questa politica di pacificazione guidata dal papa. Nel 1282 e nel 1284
furono emanate leggi di proscrizione, con il duplice scopo di piegare la resistenza dei
4
A. Hessel, Storia della città di Bologna, Bologna 1975, pp. 177-178; Milani, Bologna, cit., pp. 41-45;
V. Braidi, Il contributo delle Riformagioni del consiglio del Popolo e della massa (1273-1337), in «Atti
e memorie della Deputazione di storia patria per le province di Romagna», LIII (2002), pp. 145-182.
5
P. Terenzi, Gli Angiò nell’Italia centrale. Potere e relazioni politiche in Toscana e nelle terre della Chiesa
(1263-1335), Roma 2019.
6
Milani, L’esclusione dal Comune, cit., pp. 185-192; Milani, Bologna, cit., pp. 43-45.
I. Introduzione XXI
7
G. Fasoli, La Pace del 1279 tra i partiti bolognesi, in «Archivio storico italiano», XCI (1933), pp. 49-
68; Milani, L’esclusione dal Comune, cit.
8
R. Dondarini, Bologna Medievale, Bologna 2004, pp. 231-236; Milani, Bologna, cit., pp. 45-47.
9
A. Antonelli, Fabbricare e trasmettere la storia nel Medioevo. Cronachistica, memoria documentaria e
identità cittadina nel Trecento italiano, Pisa-Roma 2021.
10
Statuti di Bologna dell’anno 1288, cit., I, p. 308; Sulla questione si veda: M. Giansante, Retorica e
politica nel Duecento. I notai Bolognesi e l’ideologia comunale, Roma 1998.
11
E. Artifoni, I podestà professionali e la fondazione retorica della politica comunale, in «Quaderni
storici», 63 (1983), pp. 687-719; J.-L. Gaulin, Ufficiali Forestieri Bolonais: Itinéraires, origines et
carrières, in Podestà dell’Italia comunale, I, Reclutamento e circolazione degli ufficiali forestieri ( fine XII
sec.-metà XIV sec.), a cura di J.-C. Maire Vigueur, Roma 2000, p. 319.
12
Statuti di Bologna dell’anno 1288, cit., I, pp. 5-28; G. Milani, I comuni italiani, Roma-Bari 2005,
pp.62-63; F. Menant, L’Italie des communes (1100-1350), Paris 2005, pp. 69-75.
XXII Il Liber expensarum del Comune di Bologna del 1288
tra le partes, oltre ad essere responsabile del regolare svolgimento delle riunioni del
consiglio comunale13.
La carica di capitano del popolo invece fu adottata in un gran parte dei comuni
italiani a partire dalla seconda metà del XIII secolo14. Egli condivideva il potere esecu-
tivo (anche se c’erano differenze da città a città) con gli anziani (un comitato esecutivo,
composto dai rappresentanti delle corporazioni della città)15. Era incaricato di presie-
dere il consiglio del popolo; guidava la milizia popolare, era responsabile dell’ordine
pubblico, gestiva il tribunale davanti al quale potevano ricorrere in appello i condanna-
ti dal podestà. In breve, il capitano del popolo doveva difendere gli interessi del popolo
all’interno delle istituzioni. Come il podestà, inizialmente era nominato per un anno,
ma alla fine del XIII secolo la sua carica fu ridotta ad una durata di sei mesi. Anche
lui arrivava in città con la sua familia16. Alla fine del Duecento, Bologna fece ricorso
a capitani del popolo e podestà forestieri provenienti dai circuiti delle città guelfe, so-
prattutto toscani (Pistoia, Lucca, Firenze) e lombardi (Brescia, Piacenza, Cremona)17.
Come detto, il podestà era responsabile dell’amministrazione della giustizia, che veni-
va esercitata dai giudici della sua familia. Inizialmente i giudici erano due, aumentando
progressivamente fino ad arrivare al numero di sei, nel 1265. Uno di questi giudici era
incaricato del controllo degli uffici contabili della città (ad sindacatum); due si occupa-
vano dei processi civili per le cause che potevano essere sanzionate con multe superiori
alle 20 lire, gli altri dell’amministrazione della giustizia penale (ad maleficia)18.
A Bologna come in tutti gli altri comuni italiani, il sistema politico era basato sulla
partecipazione ai consigli cittadini. Alla fine del XIII secolo, dopo due secoli di evo-
luzione delle istituzioni comunali, esistevano quattro consigli (tre grandi consigli e un
consiglio ristretto di anziani e consoli), senza dimenticare, per questioni specifiche, la
creazione di commissioni di sapientes che lavoravano insieme agli ufficiali e ai consi-
gli comunali. Dei tre grandi consigli (consiglio dei duemila, consiglio degli ottocento,
consiglio del popolo), quello degli ottocento, che prima del 1282 era costituito da sei-
cento persone, era l’organo collegiale del comune. Inizialmente si occupava dell’elezio-
ne delle cariche cittadine, ma quando questo compito passò al consiglio dei duemila,
acquisì un ruolo legislativo, condiviso con il consiglio del popolo19.
13
J.-C. Maire Vigueur, E. Faini, Il sistema politico dei comuni italiani, Milano 2010, pp. 36-51.
14
J.P. Grundman, The Popolo at Perugia (1139-1309), Perugia 1992, p. 99.
15
Menant, L’Italie des communes, cit., pp. 84-85.
16
Maire Vigueur, Faini, Il sistema politico, cit., pp. 77-79.
17
M. Vallerani, Ufficiali forestieri a Bologna (1200-1325), in Podestà dell’Italia comunale, cit., pp. 289-
309.
18
Hessel, Storia della città di Bologna, cit., p. 182; M. Vallerani, La giustizia pubblica medievale,
Bologna 2005, p. 115.
19
G. Tamba, Consigli elettorali degli ufficiali del Comune bolognese alla fine del secolo XIII, in «Rassegna
I. Introduzione XXIII
Il consiglio del popolo era composto dai rappresentanti delle societates cittadine,
la cui influenza crebbe in seguito alla rivolta del 1228. Grazie a un frammento degli
statuti del popolo del 1274, sappiamo che in quell’anno il consiglio del popolo era
composto da 600-650 membri. Questi membri provenivano dalle società delle arti e
delle armi20. Per quanto riguarda il potere legislativo del consiglio del popolo, prima
dell’anno 1282, sappiamo che poteva legiferare, ma le delibere dovevano essere appro-
vate, anche se si trattava di una formalità, dagli altri consigli del comune. D’altra parte,
dalle deliberazioni prese contro i lambertazzi nel 1282, il consiglio del popolo acquisì
piena autonomia legislativa21.
Il consiglio dei duemila, che prese il nome, come gli altri, dal numero di membri che
ne facevano parte, fu istituito nel 1261 e si occupò principalmente dell’elezione degli
ufficiali bolognesi del comune. Qualche anno dopo, il numero dei membri di questo
consiglio fu raddoppiato e diventò il consiglio dei quattromila. Le ragioni di questo
cambiamento erano due: il desiderio di ampliare la partecipazione dei cittadini alla
vita politica della città e una ragione fiscale, in quanto per partecipare a questi consigli
era necessario pagare una certa somma al comune22. In diversi comuni italiani, l’isti-
tuzione dei consigli degli anziani concise con l’ascesa al potere del popolo in città23.
Il caso di Bologna è molto simile a quello di Firenze, dove il consiglio degli anziani
(chiamato consiglio dei priori) aveva il monopolio dell’iniziativa legislativa, lascian-
do agli altri consigli comunali tutti gli altri compiti24. A Bologna, infatti, gli anziani
potevano convocare il consiglio del popolo e presentare proposte anche in assenza del
capitano del popolo. Avevano il potere di inviare ambasciatori comunali in missione e
di assoldare mercenari, e per sottoporre a tortura giudiziaria i membri del popolo era
richiesta la loro autorizzazione25. Il consiglio degli anziani era dunque l’espressione del
potere politico del popolo.
Affinché ogni membro delle societates avesse almeno teoricamente voce in capitolo,
la durata della carica di anziano era limitata ad un mese. Erano ventiquattro: venti
anziani che rappresentavano tutte le corporazioni, e quattro che provenivano esclusi-
vamente dalla corporazione dei mercanti e cambiatori, chiamati consoli (consules mer-
catorum, consules campsorum)26.
Grazie alle ricerche di Sarah Rubin Blanshei, è anche possibile determinare il pro-
filo sociale di questi anziani. La ricercatrice americana ha individuato, tra il 1281 e il
1326, 146 famiglie i cui membri hanno partecipato almeno nove volte al consiglio
degli anziani. Se invece prendiamo in esame solo le famiglie che hanno partecipato al
consiglio degli anziani almeno 20 volte, il numero delle famiglie si riduce a 5027. Si trat-
ta soprattutto di famiglie coinvolte nel commercio e nel credito, o di grandi famiglie
di giuristi28. Vale la pena notare che nel registro in cui sono registrate tutte le persone
coinvolte nel commercio e nel credito della città, il liber matricularum del 1294, ci
sono 615 nomi. Di questi, il 40% proviene da sole dodici famiglie bolognesi: Arte-
nisi, Beccadelli, Cacitti, Gozzadini, Pepoli, Poeti, Rodaldi, Rossi, Sabatini, Soldaderi,
Tettalasini, e Zovenzoni29. I membri di queste famiglie, pur facendo parte dell’élite
urbana, riuscirono a sfuggire alla legislazione antimagnatizia grazie alla loro influenza
e presenza nelle istituzioni popolari30. Si può quindi parlare di un gruppo dominante
di anziani, composto principalmente da rappresentanti del popolo grasso o della gente
mezzana, come veniva chiamata a Siena. A Firenze come a Bologna, le grandi famiglie
dell’aristocrazia labertazza erano tenute fuori dall’ufficio degli anziani31. Allo stesso
tempo le famiglie più modeste del popolo erano escluse da questo tipo di cariche.
L’idea di far parte del popolo «essere popolo» è stata, come ha scritto Mario Ascheri:
«il cemento antropologico di questa cultura urbana, creando un’ebbrezza di sovrani-
tà” più forte delle divisioni che ha generato»32.
Nei primi registri che documentano l’attività degli anziani a partire dal 1254, tro-
viamo anche attestazioni della presenza dei sapientes. Essi compaiono continuamente
26
Statuti di Bologna dell’anno 1288, cit., I, pp. 297-299 e 529; Fasoli, Le compagnie delle Armi a
Bologna, cit., pp. 275-276; Fasoli, Le compagnie delle Arti a Bologna, cit., pp. 237-280; Neppi,
Riformagioni e Provvigioni del Comune di Bologna, cit., p. XIV; Tamba, Consigli elettorali, cit., pp. 55-57.
27
S.R. Blanshei, Politics and justice in Late medieval Bologna, Leiden-Boston 2010, pp. 557-559.
28
S. Menzinger, Giuristi e politica nei comuni di Popolo: Siena, Perugia e Bologna, tre governi a confronto,
Roma 2006, p. 147.
29
M. Giansante, L’usuraio onorato. Credito e potere a Bologna in età comunale, Bologna 2008, pp. 81-
85.
30
G. Milani, Da “milites” a magnati. Appunti sulle famiglie aristocratiche bolognesi nell’età di Re Enzo, in
Bologna, Re Enzo e il suo mito, a cura di A.I. Pini, A.L. Trombetti Budriesi, Bologna 2001, pp. 133-
135; Giansante, L’usuraio onorato, cit., pp. 93-96.
31
S. Diacciati, Popolani e magnati. Società e politica nella Firenze del Duecento, Spoleto 2001, p. 159.
32
M. Aschieri, Un popolo di lunga durata, in «Ricerche Storiche», 32 (2002), p. 175.
I. Introduzione XXV
accanto agli anziani o in commissioni speciali create per discutere di questioni po-
litiche, fiscali ed economiche33. Sara Menzinger, che ha studiato il ruolo dei giuristi
e delle commissioni di sapientes nel Comune di Bologna, ha potuto dimostrare che
questi esperti erano quasi tutti membri di famiglie aristocratiche. Un registro delle de-
liberazioni del maggio 1282 mostra che gli anziani non si riunivano quasi mai da soli,
ma erano assistiti da commissioni di esperti. Questi sapientes venivano eletti principal-
mente dagli anziani, dai consigli del popolo e del comune, e talvolta anche da magi-
strati forestieri, secondo criteri che non sembrano essere definiti, se non per il fatto che
questi esperti dovevano provenire in numero uguale da ciascuno dei quattro quartieri
della città per preservare un equilibrio territoriale34. Nel registro delle deliberazioni
del 1284 è trascritto un elenco di 40 esperti, che non costituivano una commissione
ma un vero e proprio consiglio che si riuniva con gli anziani. Questo è il segno di una
reale istituzionalizzazione dei sapientes nella vita politica del comune35. Per le grandi
famiglie del popolo, i cui membri avevano competenze giuridiche, queste commissioni
erano un’opportunità per partecipare alle istituzioni comunali in modo continuati-
vo36. Inoltre, come ha dimostrato Sara Menzinger, i verbali delle delibere successive alle
proclamazioni delle ordinanze antimagnatizie del 1284 e del 1285 rivelano che l’ap-
partenenza a queste commissioni di esperti era anche l’unico modo per accedere alla
gestione del potere per quelle famiglie che ne erano escluse37, in quanto ai membri delle
famiglie aristocratiche era vietato ricoprire cariche pubbliche. È chiaro che le com-
missioni sono diventate il mezzo per queste famiglie escluse dal potere per continuare
a partecipare alla vita politica del comune. Se per certi aspetti il governo di Bologna
sembrava monopolizzato da un’élite di popolo, non si può negare che la partecipazio-
ne dei cittadini al sistema politico fosse massiccia. È stato calcolato che, nella seconda
metà del XIII secolo, ogni anno un terzo degli uomini adulti ricopriva una carica in
un consiglio pubblico. In media, ogni cittadino partecipava a uno dei consigli ogni
due anni38. Passiamo ora ad analizzare più da vicino gli uffici che gestivano il denaro
pubblico e quelli che si occupavano del loro controllo.
33
Tamba, Consigli elettorali, cit., p. 38; Menzinger, Giuristi e politica nei comuni nei comuni di Popolo,
cit., p. 251.
34
Menzinger, Giuristi e politica nei comuni di Popolo, cit., p. 253.
35
Ivi, pp. 254-257.
36
Ivi, p. 259.
37
Ivi, pp. 251-263.
38
M. Conti, La spesa pubblica bolognese alla fine del XIII secolo. Prime indagini sul Liber expensarum
del 1288, in «Mélanges de l’École française de Rome - Moyen Âge», 128/2 (2016). Disponibile online
all’indirizzo: https://journals.openedition.org/mefrm/3329.
XXVI Il Liber expensarum del Comune di Bologna del 1288
Gli statuti del 1288 non forniscono molte informazioni sugli uffici che gestivano il
denaro pubblico. Tuttavia, diverse scritture pragmatiche ci permettono di presentare
e distinguere questi diversi uffici. Cominciamo con il Liber summarum introituum et
expensarum del 1288, prodotto dal giudice al sindacato39. Lo studio di questo registro,
che è in realtà una revisione dei conti degli uffici finanziari, ci permette di capire che gli
uffici finanziari del comune si dividevano in due gruppi: quelli ordinari, ben inquadrati
dagli statuti, che ne fissano la composizione e le prerogative e stabiliscono gli stipendi
dei funzionari; e quelli straordinari, creati per un tempo limitato per eseguire delle
operazioni ad hoc. Nel 1288 gli uffici ordinari sono i seguenti: l’officium domini depo-
sitarii generalis; il disco dell’orso; l’ufficio dei mulini; l’ufficio delle gabelle; l’ufficio
del grano e l’officium porti et navigii seu canalis40. Gli uffici straordinari documentati
nel 1288 sono invece uffici in attività per brevi periodi nati per gestire e finanziare
operazioni di manutenzione e di riparazione delle chiuse dei fiumi, dei ponti e delle
mura cittadine41.
Avendo già trattato in altra sede funzioni e personale di tutti questi uffici, possia-
mo qui limitarci a presentare solo l’ufficio del dominus depositarii generalis, in quanto
produttore del registro edito nel presente lavoro42. L’officium domini depositarii gene-
ralis è l’ufficio finanziario centrale della città, raccoglie il denaro incassato dagli uffici
che gestiscono i diversi introiti del comune e dagli ufficiali che riscuotono le tasse del
contado. Questo ufficio centrale era gestito da un funzionario chiamato massarius o
depositarius. Gli statuti del 1288 riportano il giuramento che egli dovette fare al mo-
mento dell’assunzione della carica, promettendo di «proteggere e tutelare in buona
fede il denaro e i beni a lui affidati per l›uso del Comune di Bologna»43. Gli fu chiesto
39
Per i dettagli si veda: Archivio di Stato di Bologna (d’ora in poi ASBo), Comune, Curia del Podestà,
Ufficio del giudice al sindacato, b. 5, Liber summarum del 1288. Un frammento del liber summarum del
1291 è conservato in ASBo, Comune, Camera del comune, Soprastanti, depositari e conduttori dei dazi,
b. 111.
40
ASBo, Comune, Curia del podestà, Ufficio del giudice al sindacato, b. 5, Liber summarum del 1288,
cc. 2r-5v.
41
Ibidem.
42
Gli altri uffici sono presentati nei dettagli in: M. Conti, Gouverner l’argent public: Finances et fiscalité
à Bologne, de la commune du Peuple (1288) à la seigneurie des Visconti (1360), Tesi di dottorato, Université
de Lyon 2, 2021. La tesi sarà prossimamente pubblicata presso le Éditions Ausonius.
43
«[…] recipere totam pecuniam comunis Bononie que michi datibur, ex quacumque de causa vel
quocumque modo, et etiam omnes alias res pertinentes comuni Bononie que michi designabuntur, et
ipsam pecuniam que ad me pervenit et res quam recipiam custodire et salvare bona fide ad utilitatem
comunis Bononie», in Statuti di Bologna dell’anno 1288, cit., I, p. 113. Per uno studio della carica del
massaro dal XIII al XIV secolo si veda: M. Conti, Providus et discretus vir. La charge du depositari-
I. Introduzione XXVII
di dare una cauzione di 10.000 lire prima di assumere l’incarico, come garanzia che il
suo lavoro sarebbe stato svolto correttamente44. Un notaio lo assisteva nella riscossione
delle tasse del contado, tenendo un registro scritto delle entrate di tutte le gabelle45.
Gli statuti non specificano il numero preciso di notai agli ordini del massaro46. Non ci
dilunghiamo sulla sua produzione documentaria dato che sarà ampiamente descritta
in seguito.
L’officium depositarii generalis, come tutti gli altri uffici contabili del comune in-
dicati sopra, erano sottoposti al controllo contabile della loro attività. Gianfranco
Orlandelli è stato il primo a richiamare l’attenzione sull’istituzione di un controllo
finanziario pubblico a Bologna a cavallo tra XII e il XIII secolo. Questa importante
novità intendeva rispondere alla grave crisi del governo cittadino, verificatasi quando il
vescovo Gherardo Ghisla tentò di prendere il potere. Nel 1195, in un contesto molto
teso, il podestà della città, un certo Guidottino da Pistoia, fu accusato di malversazio-
ne47. Scacciati dalla città, lui e i suoi ufficiali furono comunque inseguiti, consegnati
al vescovo e sottoposti a tortura. Al suo arrivo a Bologna, il nuovo podestà, Guido da
Vimercate, ordinò una verifica dei quattro mesi di attività del suo predecessore e degli
otto mesi in cui lui stesso era stato in carica. Orlandelli è riuscito a risalire a questa pri-
ma revisione dei conti grazie a due documenti conservati presso l’Archivio di Stato di
Bologna48. La prima rivela l’ammontare del deficit delle casse comunali di cui Guidot-
tino da Pistoia era responsabile. La seconda contiene una revisione completa dei conti e
un esame preciso dei registri contabili, oltre all’indicazione delle entrate e delle uscite.
Questi documenti dimostrano che si trattava della prima revisione dei conti del Comu-
ne di Bologna. Da allora in poi, questa operazione venne eseguita sistematicamente49.
A partire da questo momento i procuratori del comune si occuparono principal-
mente della gestione e dell’affitto dei beni pubblici50. Prima del 1195, questo compito
era prerogativa del massaro. Non conosciamo la data esatta della creazione dell’ufficio
dei procuratori, ma probabilmente è posteriore agli eventi del 1195. I procuratori rap-
presentavano il comune in questioni legali stipulando per suo conto contratti per la
us des comptes à Bologne de la fin du XIII e siècle au début du XV e siècle, in «Comptabilités», 9 (2017).
Disponibile online all’indirizzo: http://comptabilites.revues.org/2146.
44
Statuti di Bologna dell’anno 1288, cit., I, p. 115.
45
Ivi, II, p. 179.
46
Ivi, I, p. 115.
47
G. Orlandelli, Gli uffici economici e finanziari del comune dal XII al XV secolo, Roma 1954,
pp. VIII-IX.
48
Id., La revisione del bilancio nel comune di Bologna dal XII al XV secolo, in «Atti e memorie della
Deputazione di Storia Patria per la Provincia di Romagna», 2 (1951), pp. 157-218.
49
Ibidem.
50
Orlandelli, Gli uffici economici e finanziari del comune, cit., p. XIII.
XXVIII Il Liber expensarum del Comune di Bologna del 1288
gestione di proprietà pubbliche affittate a privati dopo una decisione favorevole dei
consigli comunali51. Amministravano case, negozi, mulini, tutti i tipi di beni e pro-
prietà del comune. Erano inoltre responsabili dell’assegnazione o della messa all’in-
canto delle imposte indirette, funzione documentata anche in altri comuni italiani,
come Treviso o Vercelli52. Gli statuti 1250-1253 specificano tutte le loro funzioni e
spiegano in cosa consiste il controllo contabile che esercitano sull’attività del tesoriere
comunale. I procuratori rivedono i conti ogni mese: si tratta di una revisione della con-
tabilità ordinaria, un semplice controllo dell’amministrazione corrente. Tuttavia, non
effettuano la revisione straordinaria dei conti degli anni precedenti: questo compito è
assegnato ad altri ufficiali53. Dopo la promulgazione degli statuti del 1288 e la creazio-
ne della funzione di giudice del podestà incaricato del controllo contabile della città, i
procuratori si occupavano solo dei contratti e della gestione dei beni della città54.
Oltre ai procuratori del comune, vi erano quattro ufficiali della città (chiamati do-
mini quatuor o illi quattuor qui sunt rationibus tractandis) responsabili del controllo
ordinario e straordinario dei conti. La loro istituzione fu ancora una volta una con-
seguenza degli eventi del 1195. Questi funzionari sono i veri controllori della con-
tabilità, in quanto verificano i conti del massaro in carica ma anche quelli dell’anno
precedente. Sono eletti per un anno e sono responsabili del loro operato nei confronti
dei loro successori. Per il controllo ordinario assistono i procuratori del comune nel
loro lavoro quotidiano, come già avviene per altri sedici ufficiali (quattuor pro quolibet
quarterio) che dovevano assistere alla lettura, davanti ai consigli comunali, di tutte le
entrate e le uscite registrate dal tesoriere nei loro registri. Se questi funzionari mette-
vano in discussione l’operato del massaro, si procedeva a una votazione: se l’entrata
o la spesa non veniva approvata, veniva menzionata in un altro registro. In realtà, la
presenza di questi funzionari è una mera formalità, poiché i procuratori del comune e
i quattro funzionari che effettuano il controllo ordinario dei conti controllano già la
contabilità della masseria55. La riforma del controllo contabile prevista dagli statuti del
1288 affidava a un unico giudice del podestà il compito di controllare i conti ordinari
e straordinari degli uffici comunali56. In pratica, questo giudice controllava tutti i conti
51
Ivi, pp. XIII-XIV. Sulla gestione dei dazi si veda anche: G. Vendittelli, Interessi privati e finanza
pubblica in un comune italiano. Bologna 1260-1310, Tesi di dottorato, Università La Sapienza Roma, 2017.
52
P. Torelli, Studi e ricerche di storia giuridica e diplomatica comunale, Mantova 1915, II, pp. 225-226.
53
Orlandelli, Gli uffici economici e finanziari del comune, cit., p. XV.
54
Orlandelli, La revisione del bilancio nel Comune, cit.; Statuti di Bologna dell’anno 1288, cit., I, pp.
131-133.
55
Orlandelli, Gli uffici economici e finanziari del comune, cit., p. XIV.
56
Per altri esempi si veda: V. Crescenzi, Il sindacato degli ufficiali nei comuni medievali italiani,
in L’educazione giuridica, IV/I, Perugia 1981, pp. 383-529; W.M. Bowsky, The constitution and
administration of a tuscan republic in the middle ages and early renaissance: the Maggior Sindaco in Siena, in
I. Introduzione XXIX
degli uffici comunali che gestiscono il denaro pubblico. Doveva riferire del suo lavoro
al consiglio degli ottocento, dando una lettura esaustiva delle spese e delle entrate rice-
vute dagli ufficiali. In caso di frode istituiva il processo contro il responsabile57. Ma in
concreto che tipo di entrate e uscite controllava?
Il Liber expensarum del 1288, oggetto principale del presente lavoro ci fornisce un
quadro dettagliato delle spese del comune durante la seconda metà dell’anno, spesa che
ammonta a poco più di 41.500 lire bolognesi58. Per quanto riguarda le spese ordinarie,
il comune era in grado di preventivare almeno due tipi di spesa: gli stipendi degli uffi-
ciali e le elemosine. Il funzionamento degli uffici comunali rappresentava il 19,7% del
totale semestrale. La macchina comunale era gestita da una forza lavoro di 1.300-1.500
uomini, cioè un quarto della popolazione di Bologna, che per età (compresa tra i 18
e i 70 anni) e per appartenenza politica potevano assumere la maggior parte di queste
cariche59. I costi principali erano di gran lunga gli stipendi degli ufficiali stranieri: il po-
destà, il capitano del popolo e le loro curie60. Tra gli ufficiali bolognesi, i più numerosi
erano i notai coinvolti in tutte le fasi della produzione documentaria e presenti in ogni
ufficio comunale. Una sezione specifica dello statuto è dedicata al loro stipendio. Il più
pagato era il notaio del cancelliere, che riceveva 25 lire61. C’erano anche vari agenti
come i messaggeri, il boia, i custodi delle porte cittadine, ecc.. Sempre tra le spese or-
dinarie e ricorrenti, l’1,6% era destinata alle elemosine per le istituzioni religiose, ben
regolate dagli statuti del 128862.
La parte relativa alle spese straordinarie comprendeva alcuni costi relativi alle co-
municazioni diplomatiche. Il 3,9% delle spese del semestre è destinato al pagamento di
ambasciatori e spie inviate per negoziare e tenersi aggiornati sulla situazione politica. Il
«Studi Senesi», LXXX (1968), pp. 8-22; M.A. Ceppari Ridolfi, Il sindacato degli ufficiali del Comune
di Siena nel Trecento, in Scrivere il Medioevo. Lo spazio, la santità, il cibo. Un libro dedicato ad Odile Redon,
a cura di B. Laurioux, L. Moulinier-Brogi, Roma 2001, pp. 77-95. A Firenze anche gli ufficiali
forestieri lavorano alla Camera del Comune: L. Tanzini, Il più antico ordinamento della Camera del
Comune di Firenze: le Provvisioni Canonizzate del 1289, in «Annali di Storia di Firenze», I (2016),
pp. 148-149.
57
Statuti di Bologna dell’anno 1288, cit., I, pp. 18-22.
58
Conti, La spesa pubblica bolognese, cit.
59
Ivi.
60
ASBo, Comune, Camera del comune, Tesoreria e contrallatore di tesoreria, reg. 3, c. 46v.
61
Statuti di Bologna dell’anno 1288, cit., II, pp. 187-190.
62
Ivi, II, pp. 190-191.
XXX Il Liber expensarum del Comune di Bologna del 1288
1,60%
3,90% 0,60 %
3,90%
18,10%
52,20%
19,70%
63
ASBo, Comune, Camera del comune, Tesoreria e contrallatore di tesoreria, reg. 3, cc. 5r e 12v.
64
Ivi, c. 106r.
65
Ivi, cc. 40v, 41r e 108v; M. Conti, Lavori pubblici, pratiche amministrative e distribuzione delle risorse
nel comune di Bologna alla fine del XIII secolo, in «Ædificare», 7 (2021), pp. 203-220.
66
ASBo, Comune, Camera del comune, Tesoreria e contrallatore di tesoreria, reg. 3, cc. 88r e 106r.
67
Ivi, cc. 26v, 34v e 59v.
I. Introduzione XXXI
Le spese più importanti di Bologna sono legate alle operazioni militari: stipendi dei
mercenari, difesa del territorio, ecc.68. Rappresentano più della metà delle spese se-
mestrali, cioè il 52,2%. Una parte di queste spese era considerata ordinaria, poiché
gli statuti stabilivano gli stipendi degli uomini che prestavano servizio nei castelli
e nelle varie fortificazioni del contado. Notiamo, tuttavia, delle discrepanze tra le
informazioni contenute negli statuti e quelle contenute nel registro delle spese del
1288. Mentre gli statuti prescrivono un salario di 5 soldi al giorno per un capitano e
di 2 soldi e 6 denari al giorno per un custode, il registro menziona salari più modesti
di 4 soldi al giorno per un capitano e di 2 soldi al giorno per gli altri69. La necessità
di limitare le spese militari in un periodo difficile spiegherebbe queste differenze. Le
altre uscite riguardano il reclutamento di mercenari. Per quanto riguarda il servizio
militare la città applicava il sistema delle venticinquine: ogni capitano riceveva 4
soldi al giorno, gli altri 3 soldi70. I mercenari venivano pagati da 8 a 12 lire al mese, a
seconda del loro equipaggiamento militare; un cavaliere riceveva poco più di 3 lire
al mese, ma poteva ottenere un risarcimento medio di 20 lire in caso di ferimento o
morte del cavallo71. Anche se il costo dei pedites bolognesi è molto inferiore a quello
del reclutamento dei cavalieri, la mobilitazione di un gran numero di uomini pesa
sulle finanze del comune.
Infine, analizziamo l’ultima fonte di spesa pubblica: l’acquisto di grano. Nella se-
conda metà del 1288, la città spendeva il 18,1% del suo bilancio per questa ragione.
Nel registro sono annotati solo tre pagamenti: uno di 4.883 lire a settembre, uno di
2.500 lire ad ottobre e uno di 117 lire a novembre72. A differenza di altre città italiane,
la politica annonaria di Bologna era piuttosto rigida e limitava le speculazioni dei mer-
canti73. L’acquisto di grano era un onere per la città, e secondo la logica dell’epoca si
68
Per altri esempi: L. Bertoni, Costi e profitti della guerra, in Guerre ed eserciti nel Medioevo, a cura di P.
Grillo, A. Settia, Bologna 2018, pp. 231-233.
69
ASBo, Comune, Camera del comune, Tesoreria e contrallatore di tesoreria, reg. 3, cc. 52v-64v e 78r-79r.
70
Ivi, cc. 79v-80v. Per il reclutamento militare dei bolognesi si veda: Bortoluzzi, Una città davanti
alla guerra, cit.
71
Ivi, cc. 22r, 22v, 23v, 26v, 27r, 91v e 95v. Sugli eserciti comunali nel XIII secolo si veda: Cittadini
in Armi. Eserciti e guerre nell’Italia comunale, a cura di P. Grillo, Soveria Mannelli 2011; D. Waley,
Condotte and Condottieri in the Thirteenth century, in «Proceedings of the British Academy», 61 (1975),
pp. 337-371; J.-C. Maire Vigueur, Cavalieri e Cittadini, cit., pp. 126-140; A. jamme, Mécanismes
dirigés, mécanismes spontanés. Notes sur les réseaux de travail des cavaliers d’Outremont en Italie (XII-
Ie-XIVe s.), in Espaces et réseaux en Méditerranée (VIe-XVIe s.), I, La configuration des réseaux, a cura di
D. Coulon, C. Picard, D. Valérian, Paris 2007, pp. 177-204.
72
ASBo, Comune, Camera del comune, Tesoreria e contrallatore di tesoreria, reg. 3, cc. 37r, 66r e 76r.
73
G. Pinto, Il libro del Biadaiolo. Carestie e annona a Firenze dalla metà del 200’ al 1348, Firenze
1978; Les disettes dans la conjoncture de 1300 en Méditerranée occidentale, a cura di M. Bourin, J.
Drendel e F. Menant, Roma 2011; S.G. Magni, Politica degli Approvvigionamenti e controllo
XXXII Il Liber expensarum del Comune di Bologna del 1288
trattava di una spesa straordinaria, in quanto non prevista dagli statuti. Sappiamo che
i comuni italiani incontrano sistematicamente difficoltà nella gestione e nell’approvvi-
gionamento del grano: devono acquistarne costantemente una quantità considerevole.
Pertanto, senza conoscere gli importi esatti degli acquisti di cereali, riteniamo che la
natura abituale del problema sia ben nota agli uffici e alle amministrazioni comunali,
che anticipano la necessità di destinare parte delle loro entrate a questi acquisti. Senza
meraviglia, da questi dati sembra evidente come siano le spese straordinarie a causare i
maggiori problemi alle finanze della città nel 1288, ma questa constatazione vale anche
per gli altri comuni italiani74.
Sebbene si conosca l’ammontare totale delle entrate del 1288 (indicato nel Liber
summarum), non esiste alcuna fonte che specifici l’origine delle entrate della città nel
1288. A Bologna come negli altri comuni italiani del XIII secolo le imposte dirette e in-
dirette erano i principali modi di finanziamento della spesa pubblica. Per quanto riguar-
da la tassazione diretta questa implicava anche la conoscenza da parte del comune della
valutazione dei beni di ogni persona, l’estimo, per definire un’aliquota fiscale applicata a
ogni lira d’estimo dichiarato. Dopo il primo estimo del 1235, sappiamo indirettamente
che un nuovo estimo degli abitanti della città di Bologna fu realizzato nel 1279, 1282
e 1287. Per gli anni di nostro interesse, i registri del disco dell’orso ci forniscono infor-
mazioni sulle quattro collette effettuate tra il 1286 e il 1288: una nel secondo semestre
del 1286 (un denaro per lira); una nel secondo semestre del 1287 (2 denari per lira);
due nel primo semestre del 1288 (un denaro per lira e due denari per lira)75. L’aliquota
di tassazione è modesta e va da un minimo di 0,4% (un denaro per lira d’estimo) ad un
massimo di 0,8% per lira (due denari per lira d’estimo), ma è la frequenza dei prelievi che
attira l’attenzione. Le due collette effettuate nella prima metà del 1288 dimostrano che il
comune aveva bisogno di denaro per saldare le operazioni militari in corso, in particolare
l’invio di soldati a Reggio. Ogni colletta permetteva di raccogliere in breve tempo somme
di cui la masseria aveva bisogno per risanare il deficit di cassa.
Per riempire le casse comunali, il comune si finanziava principalmente con tasse
riscosse sulle attività economiche. Gli statuti del 1288 e alcuni altri documenti atte-
stano l’esistenza di 45 gabelle tra il 1284 e il 128876. Questa cifra elevata dimostra che
queste gabelle, di tipo molto diverso, ricadevano quotidianamente su gran parte degli
del commercio dei cereali nell’Italia dei comuni nel XIII e XIV secolo: alcune questioni preliminari, in
«Mélanges de l’École française de Rome - Moyen Âge», 127/1 (2015). Disponibile online all’indirizzo:
https://mefrm.revues.org/2473.
74
Conti, Gouverner l’argent public, cit.
75
ASBo, Comune, Curia del podestà, Ufficio del disco dell’orso, b. 16, fasc. 6, cc. 15r, 22v, 34r, 34v e 64v.
76
ASBo, Comune, Camera del comune, Liber contractuum, regg. 24 e 28; ASBo, Comune, Camera del
comune, Liber securitatum et actorum, reg. 32; Statuti di Bologna dell’anno 1288, cit., I, pp. 123-129; ivi,
II, pp. 185-187.
I. Introduzione XXXIII
abitanti della città. In effetti sono proprio queste gabelle la fonte di finanziamento più
importante per il comune. Come in tutte le città europee, queste imposte gravavano
su prodotti di base come il grano, il sale o il vino77. Vi erano anche numerose tasse sui
servizi, come ad esempio la produzione di documenti ufficiali da parte dei notai del
comune. Purtroppo non è possibile sapere con precisione quali siano le gabelle che
fruttano di più in termini assoluti, poiché si conosce solo il reddito totale dell’ufficio.
Per ogni gabella, gli statuti stabiliscono chiaramente la tariffa da pagare. Ad esempio,
per ogni animale venduto, la gabella era di due denari per lira, cioè lo 0,8% del prezzo
di vendita, mentre l’affitto di un immobile era tassato allo 0,4%78.
Veniamo ora rapidamente alla tassazione del contado. Gli statuti del 1288 intro-
dussero una nuova importante misura fiscale per i nobili abitanti del contado, che
persero i loro precedenti privilegi e furono considerati allo stesso modo degli abitanti
della città79. Inoltre, il comune scelse di riscuotere le tasse delle comunità del contado
senza passare attraverso intermediari per evitare frodi ed estorsioni. La tassa è gene-
ricamente chiamata gabella: senza ulteriori informazioni, pensiamo che debba essere
il sussidio annuale versato in cambio della protezione militare, dell’amministrazione
della giustizia, della libertà di commercio, ecc., che la città garantisce80. Gli statuti del
1288 stabilirono l’imposta che ogni comunità del contado (terra comitatus) doveva
pagare al comune. Ad esempio, San Giovanni in Persiceto, il principale contribuente
del contado, paga al comune 860 lire all’anno, che può versare in quattro rate81. Tutte
le località del contado sono elencate negli statuti con le rispettive somme da versare,
tranne Pegola e Uccellino, che sono porti e quindi seguono una diversa tassazione82.
Nel 1288, le comunità del contado versano complessivamente alla città la cifra totale di
2.805 lire e 5 soldi83, che rappresenta una modesta entrata rispetto la totalità del denaro
ricevuto dal massaro.
Per concludere, notiamo che le imposte indirette sono molto numerose e pesano
sui contribuenti più delle imposte dirette, essendo queste ultime applicate più rara-
mente e con un’aliquota di tassazione bassa. Le somme di denaro recuperate delle ga-
belle dalle comunità del contado sono piuttosto esigue, ma non bisogna dimenticare
77
Si veda: La fiscalité des villes au Moyen Âge (Occident méditerranéen), 2, Les systèmes fiscaux, a cura di
D. Menjot, M. Sánchez Martínez, Toulouse 1999; La redistribution de l’impôt, 3, L’impôt dans les
villes de l’occident méditerranéen XIIIe-XVe, a cura di D. Menjot.
78
Statuti di Bologna dell’anno 1288, cit., II, p. 186.
79
Ivi, II, p. 116.
80
Ivi, II, pp. 179-185.
81
Ivi, II, p. 180.
82
F. Bocchi, Le imposte dirette a Bologna nei secoli XII-XIII, in «Nuova Rivista Storica», LVII (1973),
p. 309.
83
Statuti di Bologna dell’anno 1288, cit., II, pp. 180-185.
XXXIV Il Liber expensarum del Comune di Bologna del 1288
Passiamo ora ad analizzare due questioni chiave che concernono la gestione del denaro
pubblico. La prima, chi ha il potere di spendere il denaro pubblico e in quale quantità?
La seconda, qual è il processo documentario della circolazione del denaro pubblico?
Gli statuti del 1288 consentono al podestà e al capitano del popolo di sostenere
determinate spese e sempre per importi limitati. Il ruolo di questi magistrati è quin-
di marginale nel funzionamento delle finanze. Le uscite più importanti venivano ef-
fettuate su richiesta dei consigli e sempre sotto lo stretto controllo degli anziani. Gli
statuti cittadini del 1288 regolano gran parte delle spese pubbliche. Ad esempio, nella
terza sezione dell’undicesimo libro di questi statuti, sono elencati gli stipendi a cui
hanno diritto tutti gli ufficiali, i notai e i messaggeri della città e del contado che lavo-
rano per l’amministrazione comunale84. La sezione IV dello stesso libro indica l’im-
porto che il podestà o il capitano del popolo può pagare per determinate festività85.
La sezione V specifica la quantità di grano e denaro che può essere data in elemosina
agli istituti religiosi della città e del contado86. Potremmo moltiplicare gli esempi, ma
questi sono sufficienti a dimostrare che intere sezioni degli statuti stabiliscono il livello
di spesa pubblica per molte situazioni preventivabili (De expensis ordinariis). Questo
è un aspetto innovativo degli statuti del 1288, che cercano di stabilire quello che oggi
chiameremmo un «bilancio provvisorio». Tutti questi dati raccolti negli statuti fa-
cilitano il lavoro di controllo contabile svolto dagli uffici comunali che gestiscono il
denaro pubblico.
Il podestà e il capitano del popolo, potevano ordinare le spese previste dagli statuti
o altre diverse, purché inferiori a 25 lire. Tutte le spese che superano questo importo e
che non sono espressamente indicate negli statuti richiedono un mandato di pagamen-
to da parte degli anziani87. Per fare un esempio concreto, il 7 luglio 1288, il capitano
del popolo inviò al massaro un mandato di pagamento di 200 lire per farsi pagare parte
del salario88. Il 9 novembre 1288 il notaio del podestà inviò al massaro un mandato di
84
Il titolo della rubrica è il seguente: «De expensis ordinariis faciendis per comune Bononia», in Statuti
di Bologna dell’anno 1288, cit., II, pp. 187-190.
85
Ad esempio: «Quod potestas et capitaneus teneantur ire cum cereis et baldachinis ad certas festivitates»,
ivi, II, pp. 190-191.
86
Per le elemosine: «De ellimoxinis ad pia loca concessis», ivi, II, pp. 191-194.
87
Ivi, I, pp. 113-114.
88
ASBo, Comune, Camera del comune, Tesoreria e contrallatore di tesoreria, reg. 3, c. 2v.
I. Introduzione XXXV
pagamento per degli stipendi per un totale di 250 lire89. Il massaro convalidò questi
ordini di pagamento perché previsti dagli statuti del 1288.
Poiché conosciamo l’esatto ammontare delle spese pubbliche della seconda metà
del 128890 e chi ha inviato un mandato di pagamento per ogni singola spesa, possiamo
affermare che le spese effettuate su richiesta del podestà e del capitano del popolo rap-
presentano meno del 2,5% del totale. In effetti sono gli anziani ad ordinare la maggior
parte delle spese per conto del consiglio del popolo. In questo modo, il comune po-
polare intende limitare il potere dei magistrati forestieri91. La strategia è riscontrabile
anche in altri comuni, a Perugia, ad esempio, i poteri degli ufficiali forestieri vennero
progressivamente ridotti a favore dei rappresentanti del popolo, il cui ambito di com-
petenza finanziaria, giuridica e militare venne notevolmente ampliato92.
Come abbiamo appena visto, il podestà e il capitano del popolo ordinavano una
parte molto piccola della spesa pubblica. La maggior parte delle spese erano ordinate
dai consigli: principalmente il consiglio del popolo, ma talvolta anche da altri consigli
comunali. In ogni caso, gli anziani partecipano alle delibere di queste diverse assemblee
quando riguardano la spesa pubblica. Ogni spesa decretata dal consiglio del popolo
viene quindi convalidata dagli anziani prima di essere trasmessa al massaro del comu-
ne93. Attraverso l’intermediazione degli anziani, i consigli hanno quindi la capacità
di inviare dei mandati dei pagamenti non previsti dagli statuti, e senza limiti, è il caso
dei pagamenti dei mercenari, l’acquisto di cereali, le spese diplomatiche, ecc.. Nella
seconda metà del 1288, quindi gli anziani hanno ordinato più del 97,5% delle spese94.
Questi dati mostrano chiaramente chi dispone del denaro pubblico. Anche questa
situazione non è tipica di Bologna, in quanto ad esempio a Pisa e a Perugia, gli anziani
partecipano alle delibere finanziarie. A Firenze, sebbene in teoria i priori non ordinas-
89
Ivi, c. 73r.
90
Conti, La spesa pubblica bolognese, cit.
91
Statuti di Bologna dell’anno 1288, cit., I, pp. 113-114; M. Conti, Écritures et Argent. Le contrôle des
comptabilités à Bologne à la fin du XIIIe siècle, in Gouverner les hommes, gouverner les âmes (46e congrès de
la SHMESP, Montpellier 2015), Paris 2016, pp. 217-224; Id., Diviser pour mieux gouverner. La gestion de
l’argent public dans la commune de Bologne ( fin XIIIe s. – début XIVe s.), in «I quaderni del m.ae.s.», 20
(2022). Disponibile online all’indirizzo: https://maes.unibo.it/article/view/15093.
92
J.-C. Maire Vigueur, L’ufficiale forestiero, in Ceti, modelli, comportamenti nella società medievale
(Secoli XIII-metà XIV). Atti del diciassettesimo Convegno Internazionale di studi tenuto a Pistoia nei giorni
16-19, 1997, Pistoia 2001, pp. 75-97; Grundman, The Popolo at Perugia (1139-1309), cit., p. 104.
93
Statuti di Bologna dell’anno 1288, cit., I, pp. 113-114.
94
ASBo, Comune, Camera del comune, Tesoreria e contrallatore di tesoreria, reg. 3; Conti,
La spesa pubblica bolognese, cit.; M. Conti, Comptabilité et officiers forains. Une première étude des Libri
preceptorum du podestat et du capitaine du Peuple (Bologne, 1296-1297), in «Documenta», 4 (2021),
pp. 31-43.
XXXVI Il Liber expensarum del Comune di Bologna del 1288
95
F. Rizzelli, Gli anziani nel Governo del Comune Pisano, in «Archivio Storico Italiano», 39 (1907), pp.
78-82; Grundman, The Popolo at Perugia (1139-1309), cit., p. 230; Tanzini, Il più antico ordinamento,
cit., pp. 143 e 147; Diacciati, Popolani e magnati, cit., p. 201.
96
«[…] contineatur quantitas qua mandabitur solvi et persona cui debuerit fieri solutio et ex qua causa,
nisi de ipsa pecunia solvenda sit statutum vel reformatio, de quo statuto seu reformatione fiat mentio in
precepto, dum tamen solutio non excedat quantitatem vigintiquinque librarum bononinorum, vel sine
speciali reformatione facta ad scrutinium, secundum formam statuti, de summa vingintiquinque librarum
bononinorum vel ab inde supra», in Statuti di Bologna dell’anno 1288, cit., I, pp. 113-114.
97
ASBo, Comune, Curia del podestà, Ufficio del giudice al sindacato, b. 5, Liber preceptorum del 1288.
98
ASBo, Comune, Curia del podestà, Ufficio del giudice al sindacato, b. 5, Liber preceptorum 1288.
99
Si tratta di un personaggio importante per la storia fiorentina, citato nella Commedia, che come
Dante Alighieri ebbe numerosi contatti con la città felsinea: S. Raveggi, Corso Donati, in Dizionario
biografico degli italiani, 41 (1992). Disponibile online all’indirizzo: http://www.treccani.it/enciclopedia/
corso-donati_(Dizionario-Biografico); Dante e Bologna. Istituzioni, convergenze e saperi, a cura di
A. Antonelli, F. Meier, Ravenna 2022.
I. Introduzione XXXVII
100
ASBo, Comune, Curia del podestà, Ufficio del giudice al sindacato, b. 5, Liber preceptorum del 1288, c.
1v; ASBo, Comune, Camera del comune, Tesoreria e contrallatore di tesoreria, reg. 3, c. 14v.
101
ASBo, Comune, Ufficio dei fortilizi e delle munizioni dei castelli, b. 5, reg. del 1288, c. 6v.
102
ASBo, Comune, Curia del podestà, Ufficio del giudice al sindacato, b. 5, Liber preceptorum del 1288,
c. 2v; ASBo, Comune, Camera del comune, Tesoreria e contrallatore di tesoreria, reg. 3, c. 21r; Statuti di
Bologna dell’anno 1288, cit., II, pp. 187-189.
103
ASBo, Comune, Camera del comune, Tesoreria e contrallatore di tesoreria, reg. 3, c. 21r.
104
ASBo, Comune, Curia del podestà, Ufficio del giudice al sindacato, b. 5, Liber preceptorum del 1288.
Per documentazione simile si veda: A. De Bouard, Documents en Français des Archives Angevines de
Naples (Règne de Charles Ier), Les Comptes des trésoriers, Paris 1935, p. 4.
105
ASBo, Comune, Camera del comune, Tesoreria e contrallatore di tesoreria, reg. 3, c. 81r.
XXXVIII Il Liber expensarum del Comune di Bologna del 1288
stesura della cedola, le informazioni sono state registrate sul Liber preceptorum del primo
semestre del 1288. Il precetto è scritto da Giacomo Montecatini a favore di Bettino Guic-
ciardini106. Il podestà non effettua spese straordinarie, poiché si occupa principalmente
dei pagamenti previsti dagli statuti o, più raramente, da una delibera. Come abbiamo
detto, questo registro dei precetti è l’unico conservato per l’anno 1288.
Riguardo i Libri preceptorum del capitano del popolo non se ne sono conservati per
il 1288. Tuttavia, quelli che abbiamo consultato per gli anni successivi mostrano che la
procedura e la circolazione delle informazioni erano identiche. È questa doppia traccia
scritta che permetterà al giudice incaricato della revisione dei conti di controllare la vali-
dità e la realizzazione delle spese previste dal podestà una volta terminato il suo incarico.
Come abbiamo visto, sono il consiglio del popolo, e di conseguenza gli anziani ad
essere responsabili di quasi tutte le spese. Dobbiamo quindi rivolgerci ai registri delle
delibere di questo consiglio per verificare il sistema dei mandati di pagamento inviati
dagli anziani. Il notaio agli ordini degli anziani partecipava alle deliberazioni del con-
siglio del popolo e annotava, in un quaderno, il contenuto dei dibattiti e le decisioni
prese. Trascriveva poi queste decisioni su dei registri di pergamena107. In questi registri
abbiamo in effetti trovato ordini di pagamento inviati al massaro per le seguenti spese:
remunerazione di ambasciatori, cavalieri o messaggeri inviati nel contado, prolunga-
mento della durata dell’ingaggio dei soldati incaricati di difendere i castelli, realizza-
zione di opere pubbliche, ecc.108.
Per l’anno 1288, abbiamo i registri delle riformagioni del secondo. Inizialmente è il
notaio Gregorio Gazzeri a riportare tutte le delibere dei consigli tra aprile e settembre
1288109, poi per la fine dell’anno sarà il notaio Benvenuto Oliveri a sostituirlo110. In
questo registro sono riportati tutti i mandati di pagamento che troviamo anche nel li-
bro delle spese del depositarius generalis del comune, secondo lo stesso meccanismo che
abbiamo spiegato prima a proposito del podestà e del capitano del popolo. Facciamo
alcuni esempi. Il 20 agosto viene deciso di rimborsare un cavaliere a causa dei danni
subiti dal suo cavallo durante un’operazione militare111. Il 30 agosto il massaro registrò
106
Ivi, c. 47r.
107
Neppi, Riformagioni e Provvigioni del Comune, cit., p. XVIII.
108
ASBo, Comune, Governo, Riformagioni e provvigioni, reg. 128, cc. 82r-82v e 85r-90r.
109
Ivi, reg. 216.
110
Neppi, Riformagioni e Provvigioni del Comune, cit., p. 11.
111
ASBo, Comune, Governo, Riformagioni e provvigioni, reg. 216, c. 147r; ASBo, Comune, Camera del
comune, Tesoreria e contrallatore di tesoreria, reg. 3, c. 23r. A proposito del rimborso dei cavalieri si veda:
Statuti di Bologna dell’anno 1288, cit., II, p. 19; Maire Vigueur, Cavalieri e cittadini, cit., pp. 175-205;
T. Lazzari, Milites a Imola: la lista dei cavalli (1319) e la struttura sociale urbana, in Studi sul Medioevo
per Andrea Castagnetti, a cura di M. Bassetti, A. Ciaralli, M. Montanari, G. M. Varanini,
Bologna 2011, pp. 219-240; P. Grillo, Cavalieri e popoli in armi: le istituzioni militari dell’Italia
I. Introduzione XXXIX
fettamente. L’analisi delle caratteristiche interne dei registri della masseria ci permette
di concludere che ne esistono tre tipi. Nel primo tipo si registrano quotidianamente le
note che concernono gli introiti e le spese, nel secondo contiene le stesse note, accu-
ratamente organizzate, e infine, una versione definitiva dei registri del secondo tipo è
inviata all’archivio comunale (la camera actorum)115.
Iniziamo a descrivere i registri della prima categoria, che interpretiamo come una
versione di lavoro. Le carte di questi registri sono strutturate in una colonna centrale
e due margini laterali. La colonna centrale riporta la data, la natura della transazione
finanziaria, il nome dell’ufficio che riceve il denaro e il nome della persona che lo paga.
La sottoscrizione del notaio del massaro attesta la validità di ciascun documento. Sul
margine destro è indicato l’importo ricevuto. Il margine sinistro fornisce brevi detta-
gli sui pagamenti e non viene utilizzato sistematicamente116. La successione di diverse
grafie dimostra che le registrazioni sono state effettuate da più notai in servizio nella
masseria del comune. La mise en page e la grafia non sono molto ordinate. Si tratta di
una sorta di bozza in cui i vari notai registrano, man mano che arrivano le informazio-
ni, le somme di denaro spese o ricevute. Questo tipo di registro è chiaramente la prima
fase della registrazione dei movimenti di denaro della masseria del comune.
Il secondo tipo di registro è più elaborato e la sua struttura diversa, e varia in fun-
zione del registro in questione (introiti o spese). In questi registri sono presenti diverse
correzioni, ma anche le summe pagine su ogni carta, la summa mensis alla fine di ogni
mese e delle summe ricapitolative alla fine del registro117.
Riteniamo che questo tipo di registro servisse al massaro a organizzare le spese e
gli introiti in un unico documento, al fine di inviare queste informazioni al giudice al
sindacato, incaricato del controllo contabile, e per eseguire l’audizione dei conti nei
consigli cittadini. Cosi organizzati i registri permettevano un controllo più preciso
dalla parte dello stesso massaro e una revisione dei conti più rapida. Questa ipotesi è
confermata da un frammento del registro degli introiti 1303-1304, sul quale alla fine
115
Per le caratteristiche dei registri della masseria si veda: M. Conti, La documentation comptable
de la commune de Bologne et ses normes (XIIIe s. - XIVe s.), in Écritures normées et professions (Moyen-
Âge-XVIe s.), a cura di M. Conti, C. Panzera, Bordeaux 2019, pp. 59-71. Sulla camera actorum si veda:
G. Cencetti, Camera Actorum Comunis Bononiae, in «Archivi», II (1935), pp. 87-120; A. Romiti,
L’Armarium Comunis della Camera actorum di Bologna. L’inventariazione archivistica nel XIII secolo,
Roma 1994; Camera Actorum. L’archivio del comune di Bologna dal XIII al XVIII secolo, a cura di
M. Giansante, G. Tamba, D. Tura, Bologna 2006.
116
ASBo, Comune, Camera del comune, Miscellanea di tesoreria, XXX/3, Liber introituum del 1294-
1295 e Liber introituum del 1296.
117
ASBo, Comune, Camera del comune, Tesoreria e contrallatore di tesoreria, regg. 3, 6 e 7. Sulle summe
si veda anche: A. Antonelli, La mente organizzatrice dell’uomo comunale. Approssimazioni intorno al
nesso Potere-Archivi-Cultura, Milano 2023.
I. Introduzione XLI
del registro una nota indica che quel registro era stato inviato ai difensori dell’avere
(ufficiali che si occupavano del controllo contabile degli uffici urbani all’inizio del XIV
secolo) che erano: Villano Guastavillani, Giovanni di Ignazio, Romeo Pepoli e Orso
Bianchetti118. Per quanto riguarda i registri degli introiti, grazie alla documentazione
restante della fine del XIII secolo, è possibile constatare che il massaro nei suoi registri
degli introiti doveva separare per tipologia i vari cespiti119. Una riformagione aggiunta
agli statuti del 1288, indica chiaramente che gli introiti devono essere ordinati per ca-
pitulum, inoltre si danno anche delle indicazioni sul supporto da utilizzare, ma questa
disposizione non fu sempre rispettata120.
Per quanto riguarda i registri delle spese dobbiamo segnalare che i pagamenti sono
sempre ordinati in ordine cronologico, con delle summe ricapitolative, ma questi regi-
stri hanno un’altra caratteristica, assente nei registri delle entrate: ogni pagamento è
numerato da un numero romano nel margine sinistro121. In effetti lo studio di un regi-
stro di spesa del 1297 (erroneamente indicato come Pagamento degli stipendiari negli
inventari dell’Archivio di Stato di Bologna), ci permette di capire la loro utilità122. In
effetti in un margine sinistro, accanto ad un numero romano si legge la seguente nota:
reperiuntur isti quinque precepti in dicto signo. Si parla di cinque pagamenti a Benvenu-
to Gerardini, custode della prigione della città. Questa procedura potrebbe indicare
che la numerazione romana viene utilizzata per designare il preceptus/mandato di pa-
gamento che ha portato al pagamento. Il tesoriere utilizza sicuramente questo sistema
per semplificare le operazioni di controllo. Questo sistema facilita anche il riconteggio
dei vari elementi nella versione finale destinata all’archivio comunale, perché come ve-
dremo di seguito, nelle indicazioni archivistiche è indicato anche il numero di poste
dei registri.
Concludiamo questo excursus con i registri del terzo tipo. Un registro degli introiti
dell’anno 1298 (1° semestre) servirà da esempio123. Questo registro è composto da di-
versi quaterni in pergamena, la cui particolarità è che ognuno di essi è numerato, reca
la data e specifica l’indizione, cosa assente negli altri registri, e le summe indicate prece-
dentemente non vengono più annotate. Ad esempio, si indica: «tercius quaternus .III.
anno domini millesimo ducentesimo nonagesimo octavo indictione undecima». Le
118
ASBo, Comune, Camera del comune, Tesoreria e contrallatore di tesoreria, b. 4a, Liber introituum del
1303-1304, c. 15v.
119
Ivi, Liber introituum del 1296.
120
Statuti di Bologna dell’anno 1288, cit., I, p. 115.
121
ASBo, Comune, Camera del comune, Tesoreria e contrallatore di tesoreria, regg. 3 e 4.
122
ASBo, Comune, Camera del comune, Miscellanea di tesoreria, Pagamenti degli stipendiari (1297-
1525).
123
ASBo, Comune, Camera del comune, Tesoreria e contrallatore di tesoreria, b. 4bis, Liber introituum
del 1298.
XLII Il Liber expensarum del Comune di Bologna del 1288
entrate sono in ordine cronologico e riguardano tutte l’ufficio delle gabelle e i massari
del contado, che rispettano la separazione in capitoli come indicato sopra. L’ultima
carta del registro contiene una nota che ci permette di capire meglio il ruolo di questo
registro. Si legge: «Liber […] continens in se treginta quatuor cartas inter scriptas et
non scriptas, viginti octo et due dimidie sunt scripte et alie non scripte, in quibus cartis
sunt scripte septuagentas tregintas postem […]. Ego, idem, Petrus Bonfantini notarius
predictus»124. Questo tipo di indicazioni, che riguardano il numero delle carte che
compongono il registro e il numero delle carte lasciate in bianco, sono tipiche informa-
zioni registrate negli inventari della camera actorum.
In effetti, abbiamo trovato menzione di questo registro nell’inventario della camera
actorum redatto sotto il podestà Oddolino di Mandello. L’inventario conferma che nel
1299 Pietro Petrizzoli, notaio del massaro, consegnò alla camera actorum un registro
pergamenaceo da lui redatto e contenente 34 carte, di cui sono scritte solo 28 carte e
mezzo125. Questo registro delle entrate del 1298 è quindi la versione definitiva desti-
nata alla camera actorum e presenta tutte le caratteristiche (estrinseche e intrinseche)
indicate nella riformagione aggiunta agli statuti126.
Questi tre registri rispondono a diverse esigenze della masseria del comune: ad una
rapida annotazione da parte dei notai dell’ufficio all’atto della riscossione o dell’e-
rogazione del denaro pubblico; segue una prima organizzazione delle informazioni
contabili per consentire un primo controllo dei conti e delle correzioni, ai fini della
rendicontazione del proprio lavoro; per infine realizzare un registro definitivo, senza
correzioni e annotazioni di lavoro, destinato alla camera actorum e quindi alla memoria
amministrativa del comune127. Si noti che il registro oggetto della presente edizione è
un registro del terzo tipo.
124
Ivi, c. 14v.
125
Romiti, L’Armarium Comunis, cit., p. 307.
126
Statuti di Bologna dell’anno 1288, cit., I, pp. 79-80.
127
Sul sistema documentario del periodo comunale si veda: A. Antonelli, Sulla presenza dei bianchi a
Bologna, amici di Dante nei primi anni del suo esilio. “Tanto crebbe la baldanza de neri che si composono col
marchese di Ferrara di torre Bologna”. Logica della documentazione, esegesi delle fonti e sistema documentario
nell’età comunale, in «Culture del testo e del documento», 59 (2019), pp. 21-82; Id., Sistema documentario,
tradizione archivistica e ideologia di Popolo nel Trecento, in «Archivio storico italiano», 178 (2020), pp.
263-310. Più in generale: Archivi e archivisti in Italia tra Medioevo ed età moderna, a cura di F. de Vivo,
A. Guidi, A. Silvestri, Roma 2015.
ARMANDO ANTONELLI
Il fascicolo è contenuto in una camicia cartacea che presenta nella parte anteriore
esterna diverse indicazioni di mani diverse. La più risalente nel tempo, senza data e ade-
spota, giustifica la presenza del frammento nella busta: «Custodi di castelli, mandati
di pagamento, sec. XIII», l’altra datata 19 luglio 2000 è stata siglata da chi scrive, che,
in veste di studioso dell’Archivio di Stato, l’ha aggiunta, firmandola, per consentire di
raccordare il documento con la sua fonte originaria: «Parte di registro che si trova in
Comune, Tesoreria e contr. di tesoreria, busta 1, reg. 1288».
Il resto del manoscritto è conservato, con altri documenti duecenteschi e primo
trecenteschi, siglato con il numero di corda 3 nel fondo Comune, Camera del Comu-
ne, Tesoreria e contrallatore di tesoreria (1244-1441 e 1503-1506), costituito di bb. 2
e regg. 107. Fa parte cioè di un più ampio complesso di carte prodotte e raccolte dagli
uffici economici-finanziari del Comune di Bologna, che è stato studiato e descritto
ottimamente da Gianfranco Orlandelli, nel 1954.
Del nostro spezzone, che da ora contraddistingueremo nell’edizione con la sigla A,
Orlandelli fornisce nel suo inventario una sintetica descrizione accompagnata da una
trascrizione del protocollo.1
Il registro, che ha perduto nel corso del tempo la coperta originale, si trova in uno
stato di conservazione nel suo complesso discreto, così che non pare temeraria la pro-
spettiva di una sua futura solidale saldatura.
Il registro di una taglia media è costituito di cc. 124, anche se due fogli fungono da
carta di guardia, che sigleremo rispettivamente A e B (A,122, B). I bifogli sono realiz-
zati con carta spessa di circa un millimetro o poco meno e non presentano, forse anche
per questa ragione, alcuna filigrana. Misurano pressappoco mm. 340x260. Le carte
non esibiscono una cartulazione originale, ma, per lo spezzone A, una numerazione a
lapis niger posta, nel corso della seconda metà del Novecento, in cifre arabe sul margine
di destra del recto di ciascuna carta.
Il manoscritto è costituito di 13 fascicoli, formati regolarmente da 5 bifogli, 10
carte e 20 pagine, fatta eccezione per l’ultimo che risulta formato da 2 bifogli, 4 carte e
8 pagine, come ci si può facilmente rendere conto osservando lo schema:
1
Gli uffici economici e finanziari del comune dal XII al XV secolo, a cura di G. Orlandelli, Bologna
1954, pp. 63-178, in particolare p. 65.
I. Introduzione XLV
13 62 124 248
Il Liber rivela i tratti codicologici delle officine dei cartolai bolognesi al servizio
dell’amministrazione comunale che, data la prossimità degli ambienti dello studium
con gli atelier che alimentavano il fiorente mercato librario petroniano, assorbivano
naturalmente novità strutturali. Tali fenomeni sono, come è noto, innovativi rispetto
alla lunga tradizione precedente del codice occidentale di derivazione monastica (na-
turalmente membranacea e libraria), che aveva caratterizzato la fabbrica del manoscrit-
to sino al sec. XII.
Fig. 1. Bologna, Biblioteca Universitaria, ms. 456, c. 4r. I cartolai bolognesi Pietro e Floriano
da Villola intenti nella loro bottega nei pressi del comune a fabbricare registri.
I. Introduzione XLVII
Il registro testimonia, per certi versi, il generale savoir-faire librario al contempo locale
e internazionale, dal momento che la fattura del libro giuridico viaggiava per tutt’Eu-
ropa, essendo la città crogiuolo di un tipo di cultura universitaria e un laboratorio in
cui sperimentare innovatrici pratiche editoriali. Consuetudini che si traducevano ve-
rosimilmente nella prassi di composizione dei registri cartacei di tipo amministrativo
realizzati nelle botteghe dei cartolai, cui venivano commissionati, e che sono all’origine
del tipico registro comunale petroniano.
Nel caso specifico vediamo attivi alcuni fenomeni da qualche decennio in azione
a proposito del libro amministrativo comunale. Assistiamo così alla avvenuta sostitu-
zione del quaternione con il quinione, quale cardinale dei fascicoli; in ciò Bologna si
differenziava da quanto avveniva in altre parti d’Europa, in cui andava imponendosi il
senione. Quanto alla taglia essa tende ad avvicinarsi approssimativamente a un formato
in-quarto.
Al fine di formulare una teoria del numero applicabile al nostro manufatto, appare
necessario scartare l’ultimo fascicolo, verosimilmente aggiunto per ragioni contingen-
ti. L’addizione sembra infatti un evento non previsto, verificatosi durante le fasi finali
di registrazione, che costrinsero ad un’aggiunta non altrimenti contemplata. Se si ac-
cettasse questa ipotesi, sarebbe possibile fare alcune osservazioni sul progetto editoria-
le alla base del Liber.
Complessivamente, esso appare legato alle competenze mercantesche di chi lo ha
ideato. Vi è infatti un’analogia che correla le proporzioni esprimibili in numeri tra
fascicolo, carte e bifogli e tra lira, soldi e denari, confortata da una lunga tradizione
enciclopedica che a partire dalla definizione proposta da Isidoro di Siviglia nelle sue
Etymologiae, riteneva di fare derivare la parola numerus da nummus manifestando ap-
pieno la percepita relazione medievale tra matematica e denaro, la sovrapposizione tra
unità di misura universale delle cose, dei fatti e delle persone (cioè il denaro) e la sua
descrizione tramite numeri.
Questa forma di pensiero matematico s’inserisce in un più ampio fenomeno di nu-
meracy-literacy, un processo, cioè, di alfabetizzazione matematica della società urbana
duecentesca portato alla luce negli ultimi anni come parte di un più vasto processo di
svecchiamento dei paradigmi e degli strumenti tecnologici che ammodernava la cultu-
ra comunale.2
Si tratta di un fenomeno tipico del momento, in cui assistiamo al passaggio dal la-
tino al volgare, allo slittamento progressivo dal sistema tradizionale numerico romano
a quello moderno in cifre arabe, alla nascita della scrittura mercantesca. Sono fatti in-
2
G Arrighi, La matematica nell’Età di Mezzo. Scritti scelti, a cura di F. Barbieri, R. Franci, L. Toti
Rigatelli, Pisa 2004; J. Høyrup, Select Essays on Pre- and Early Modern Mathematical Practice, New
York 2019.
XLVIII Il Liber expensarum del Comune di Bologna del 1288
3
J. Kaye, Histoire de l’équilibre (1250-1375). L’apparition d’un nouveau modèle d’équilibre et son impact
sur la pensée, Paris 2017.
4
C. Bartocci, P. Martin, A. Tagliapietra, Zerologia. Sullo zero, il vuoto e il nulla, Bologna 2016.
Fig. 2. Bologna, Archivio di Stato, Comune, Ufficio dei memoriali, volume 69 (1287),
registro del notaio Enrichetto delle Querce, c. 267v. Mise en page e mise en texte:
impaginazione del testo che ruota intorno all’equilibrio tra la visualizzazione degli elementi
disegnati con l’inchiostro (compresi i numerosi elementi paratestuali) e il bianco della pagina.
L Il Liber expensarum del Comune di Bologna del 1288
In molti studi recenti emerge il nesso vincolante che nel mondo cittadino s’instaura tra
mercatura e matematica. Non vi è chi non abbia notato come la storia del mercante e
quella della matematica abbiano avuto molto in comune, così che anche il calendario,
attento al computo della Pasqua e della Quaresima, trova posto tanto nei trattati di
aritmetica, quanto nei libri di mercatura. Tale interdipendenza tra mercante-banchiere
italiano e il suo ruolo nello sviluppo della matematica (ragioneria) sono stati al centro
di numerose ricerche.5
Sei erano i mesi in cui, secondo quanto previsto dalle norme statutarie, doveva ri-
manere in carica il depositario generale comunale. Tale durata è pari alla metà esatta di
un anno e costituisce la suddivisione principale in cui si articola il testo del nostro Li-
ber. La numerazione delle poste riprende, infatti, da capo, ricominciando da 1, a ogni
cambio di mese. Le spese sono organizzate cronologicamente, nel progressivo naturale
procedere del tempo, e si articolano in una sequenza ordinata da una serie numerica,
che s’instaura all’apertura di ogni mese.
L’ideatore del Liber, nella copia destinata alla sua conservazione permanente, con-
gegna un parallelismo tra divisione del tempo e organizzazione del testo (oltre quella
già anticipata tra parti di nummus e Liber). Vengono previsti, infatti, 2 fascicoli per
ciascun mese e 2 registri per ogni anno. Si poteva quindi immaginare per i 12 mesi di
ciascun anno la predisposizione a priori di 2 libri e 24 fascicoli, con una soddisfacente
approssimazione proporzionale tra tempo e Liber. L’oggetto concreto che ne risulta,
composto di 12 fascicoli, 60 bifogli, 120 carte e 240 pagine, esibisce una mentalità
immersa in una visione numerica del mondo, immaginato in progressioni aritmetiche,
algebriche e geometriche a cui non sfuggono valenze simboliche e sacrali evidente-
mente collegate al numero 12 e al numero 10. Questa evoluzione del pensiero si in-
nervava in una riflessione filosofica e matematica che aveva preso le mosse dall’assorbi-
mento e dal superamento delle tesi aristoteliche, a partire da quelle presenti in un testo
di enorme successo, quale fu l’Etica Nicomachea. Da tale assunzione (di partenza) ari-
stotelica di una proporzionalità tra grandezze diverse prenderà vigore lo sviluppo del
pensiero scolastico duecentesco impegnato a discutere tematiche di natura teologica
e filosofica. Ciò consentirà la nascita di una riflessione gnoseologica trecentesca intor-
no a qualità, proporzionalità, intensità, equilibrio e approssimazione delle entità, dei
fenomeni, delle forze, delle immagini su basi epistemologiche innovative, innescando
un’inarrestabile curiosità per la lettura del mondo e dei fenomeni fisici o inattingibili,
reali e mentali, naturali e spirituali attraverso impalcature di pensiero costruite su basi
aritmetiche, geometriche, logaritmiche.6
5
L. Travaini, Monete, mercanti e matematica. Le monete medievali nei trattati di aritmetica e nei libri di
mercatura, Roma 2020, cit., p. 60.
6
J. Høyrup, In Measure, Number and Weight. Studies in Mathematics and Culture, New York 1999;
I. Introduzione LI
T. Gregory, Speculum naturale. Percorsi del pensiero medievale, Roma 2007; J. Kaye, Economia e natura
nel XIV secolo. Moneta, mercato e l’ascesa del pensiero scientifico, Milano 2022; G. Ausiello, Algoritmi,
monaci e mercanti. Il calcolo nella vita quotidiana del Medioevo, Torino 2022.
7
E. Melandri, La linea e il circolo. Studio logico-filosofico sull’analogia, Quodlibet 2004; C. Ginzburg,
Miti emblemi spie. Morfologia e storia, Torino 1986; G. Agamben, Filosofia pima filosofia ultima. Il sapere
dell’Occidente fra metafisica e scienze, Torino 2023.
8
G. Todeschini, Come l’acqua e il sangue. Le origini medievali del pensiero economico, Roma 2021.
9
E. Panofsky, Architettura gotica e filosofia scolastica, Milano 2014.
10
E. Panofsky, La prospettiva come “forma simbolica”, Milano 2013; U. Eco, Arte e bellezza nell’estetica
medievale, Milano 1988; A. Antonelli, La mente organizzatrice dell’uomo comunale. Approssimazioni
intorno al nesso Potere-Archivi-Cultura, Milano 2023.
11
E. Ornato, Apologia dell’apogeo. Divagazioni sulla storia del libro nel tardo medioevo, Roma 2000, p.
68: «In tutti i paesi dell’Europa occidentale si osservano, di fatto, i risultati ambivalenti della coabitazione
di una numerazione a dieci cifre con unità di misure a base duodecimale: così la moneta di conto – la lira
– valeva dappertutto 20 soldi, ma il soldo valeva 12 denari; in Italia, il peso valeva 25 libbre, ma la libbra
valeva 12 once. Il piede era prevalentemente diviso in 12 pollici di 12 punti ciascuno, ma in Belgio e nel
nord della Francia esso era spesso diviso in 10 pollici».
12
Dal secolo XIII si infittirono i programmi educativi predisposti per l’apprendimento dei fondamenti
della matematica ad usum dei mercanti italiani. Si veda W. van Egmond, Practical mathematics in the
Italian Renaissance. A catalog of Italian abbacus manuscripts and printed books to 1600, Firenze 1981;
Travaini, Monete, mercanti e matematica, cit., p. 60.
LII Il Liber expensarum del Comune di Bologna del 1288
3. La sostanza e la forma
Con l’eccezione dei due fogli di guardia, le carte del registro sono state integralmente
utilizzate, salvo il verso della carta finale: c. 122v.
Per quanto riguarda il supporto documentario andrà evidenziata la scelta di fare
ricorso per allestire il Liber a bifogli cartacei al posto di quelli membranacei, tradizio-
nalmente impiegati per comporre tale tipologia di documento pubblico.
Si tratta, occorrerà sottolinearlo, di una svolta nevralgica, anche se non di immedia-
to successo, dettata da motivazioni ideologiche, dato che oggettive ragioni di garanzia
inducevano a fare affidamento per la conservazione permanente di documentazione di
interesse pubblico su materiale resistente come era la membrana animale. Tale opzione
s’inquadra in una più vasta strategia portata avanti dal ceto dirigente popolare, nel
momento in cui andavano ponendosi le basi, chiaramente espresse nelle loro compo-
nenti etiche e pratiche negli statuti del comune del 1288, per la creazione di un vero e
proprio sistema documentario, un dispositivo di governo efficace, efficiente, pervasivo,
capillare, ordinato e preciso; un meccanismo assicurato dal controllo esercitato su di
esso dai notai, prefigurato nelle sue fasi genetiche ed embrionali dai più alti livelli del
gruppo dirigente popolare, cioè da Rolandino Passageri, e coordinato per tutti gli anni
Ottanta dai vertici della società dei notai, sino alla reazione innescata da un campo
di forze composite che miravano a ridimensionare tale preminenza sociale, almeno a
partire dagli anni Novanta del sec. XIII; opposizione a cui non furono aliene anche
componenti del popolo.13
13
Intorno ai significati e alle pratiche espresse dal sintagma «preminenza sociale» si veda A. Fiore,
Forme e riti della preminenza, in La Storia, diretta da A. Barbero, II, Dal medioevo all’età della
globalizzazione, IV, Il medioevo (secoli V-XV), a cura di S. Carocci, Roma-Milano 2023, pp. 271-321.
Per le complesse vicende relative all’affermazione del regime popolare rimando supra alla prima parte del
I. Introduzione LIII
17
Ivi, p. 242.
18
L. Nuti, Cartografia senza carte. Lo spazio urbano descritto dal medioevo al Rinascimento, Milano 2008.
19
Su questi aspetti, anche per ricavare ciò che è stato scritto in passato, in particolare i numerosi e
significativi saggi di Giorgio Tamba, si veda Antonelli, La mente organizzatrice dell’uomo
comunale, cit. Sulla tomba monumentale finanziata dalla società dei notai nei primi anni del Trecento si veda
R. Grandi, Il Mausoleo di Rolandino Passaggeri, in «Arte a Bologna. Bollettino dei musei civici d’arte
antica», VI (2007), pp. 129–132.
20
Sulla complessa interazione dei meccanismi che informano (e che si irradiano dal) il sistema delle
comunicazioni del Comune di Bologna si veda A. Antonelli, Le parole trascritte dei banditori comunali,
in corso di stampa.
I. Introduzione LV
era che all’inizio e nel caso del nostro Liber si caricava di un significato strategico. La
rottura con la tradizione comunale antecedente tutta rivolta verso la pelle animale, si
profilava quale snodo del cambiamento impresso, anche su questo particolare aspet-
to. La sostanza delle cose e la loro forma divenivano segnali dei cambiamenti in atto
nella società comunale.21 La preferenza accordata alla carta avvicinava il documento
pubblico alle pratiche, alle forme e ai supporti consueti tra gli operatori professionali
al vertice della società del popolo: mercanti e cambiatori. Si dimostrava di attingere di-
rettamente alle tipologie impiegate normalmente da tali categorie di mestiere, che ogni
giorno ricorrevano alla scrittura, durante lo svolgimento delle proprie attività. I registri
dei memoriali, al pari del Liber expensarum del 1288, si trasformarono negli anni Ot-
tanta del Duecento da pergamenacei a cartacei, divenendo, anche nelle dimensioni gli
uni più simili ai protocolli, modificando notevolmente l’aspetto che avevano assunto
negli anni Sessanta e Settanta (forma, dimensione e sostanza che recupereranno negli
anni Novanta del sec. XIII), gli altri (i libri dei conti), analogamente, adottavano le
caratteristiche tipiche dei registri contabili di mercatura.
Si tratta di un altro piccolo tassello che chiarisce quel processo di assimilazione e di
sovrapposizione tra produzione documentaria pubblica e professionale, condensatosi
negli anni Ottanta del Duecento, che stiamo cercando di osservare. Tale processo ebbe
una battuta d’arresto, non appena mutarono, a partire dagli anni Novanta, le condi-
zioni delle forze in campo e il peso dei ceti egemoni in competizione anche all’interno
della società di popolo. Condizioni che segnarono, tra l’altro, il ritorno alla membrana
animale e alle grandi dimensioni dei registri pubblici: ciò avvenne tanto per i memoria-
li, quanto per i registri delle uscite di cassa del comune bolognese.
Per queste ragioni – nel 1288, pur riconoscendo nella decisa virata verso la carta
un’anticipazione di un processo di più vasta portata e di lunga durata, che deve inqua-
drarsi all’interno di un cambiamento generalizzato tangibile a livello europeo soprat-
tutto nei due secoli seguenti per motivi legati ai vantaggi economici che il ricorso sia
alla carta (tra XIV e XV secolo), sia alla stampa assicurava, visto pure l’impiego sempre
più massiccio tra la fine del medioevo e la prima età moderna della produzione docu-
mentaria cartacea in tutti i settori nevralgici degli apparati burocratici delle nascenti
entità statuali (semipubbliche e private) - non si può non notare che la preferenza del
gruppo dirigente popolare per la carta negli anni Ottanta del Duecento fosse marcata
da motivazioni anche di altra natura. Per questo motivo rimarchiamo come una que-
stione politica il fatto che l’uso della carta subisse a Bologna un brusco arresto negli
anni immediatamente prossimi alla fine del sec. XIII, depotenziando di ogni sovra-
21
Su questi aspetti rimando al saggio di D. Internullo, Senato sapiente. L’alba della cultura laica
a Roma nel medioevo (secoli XI-XII), Roma 2022. Ringrazio Enrico Faini per avermi ricordato questo
volume estremamente interessante per i temi che tratto.
LVI Il Liber expensarum del Comune di Bologna del 1288
senso ideale quella che era apparsa una scelta, tutt’altro che inconsapevole per quanto
riguarda il nostro Liber e i memoriali.
Tutto ciò è vero, a nostro parere, fino a quando il successo della carta confluì nell’al-
veo di un più generale e progressivo rinnovamento dei supporti scrittori, tramite la
sostituzione, mai definitiva per lunghissimo tempo, della membrana animale intorno
al Quattrocento, allorché (nel sec. XV), però, era divenuto del tutto impercepibile e
sfumato il surplus ideologico insito (nel 1288) in tale sostituzione, perdendo ogni si-
gnificato di tipo simbolico. Ciò vale anche, nel corso del sec. XV, per le multiformi
dimensioni dei registri, che rispondevano ad esigenze puramente pragmatiche, ma sia-
mo in un momento in cui il valore etico e politico intrinseco della scrittura e del libro
avevano perduto la loro carica icastica, castale e sapienziale, cosa (cioè svalutazione di
tali fattori appiccicati alle scritture e ai loro supporti) che ancora negli ultimi anni del
Duecento non era avvenuta.
Nel 1288 il ricorso alla carta poteva suscitare forti resistenze; perciò, la sua scel-
ta non poteva che essere intenzionale e significativa, come del resto è stato più volte
sottolineato:
Per quanto denigrata sul piano ideologico e funzionale, la carta non cessa per questo, grazie ai suoi
vantaggi sul piano economico di guadagnare proseliti. L’avanzata si farà gradualmente. All’inizio,
la carta si limita ad occupare la nicchia dell’«effimero», contrapposta al regno del «duraturo»;
quella, cioè, della produzione destinata, per definizione, a non sopravvivere […] Ben presto,
tuttavia, la nicchia dell’effimero si allarga fino a riempire il territorio del volume «provvisorio»
o «preparatorio», contrapposto al volume «definitivo» destinato ad arricchire il patrimonio
culturale. L’uomo di cultura comincia ad accettare sulla punta di piedi, per i manoscritti
«di lavoro»; vere e proprie cenerentole senza rilievo, da cui verranno tratti i libri «che contano»
e che, grazie alla pergamena, dovranno essere capaci di sfidare i secoli. Il momento cruciale del
processo evolutivo è quello in cui la carta si appresta ad invadere il territorio del libro «che conta».22
22
Ornato, Apologia dell’apogeo, cit., p. 26.
I. Introduzione LVII
individuasse nell’opzione per la carta una precisa risoluzione da parte di quel multifor-
me ceto di professionisti della scrittura, avvezzo nelle pratiche quotidiane del proprio
mestiere a scrivere e a conteggiare. Una decisione che ci pare si rivelasse naturale, spon-
tanea e al contempo ideologica e politico-propagandistica, rivolta come fu al comune
per il fatto che ne avrebbe dovuto caratterizzare in modo innovativo la produzione
documentaria, sottolineando anche con la materia di cui erano costituiti i registri pub-
blici quella che appariva a tutti gli effetti un’intercambiabilità tra prassi professionali
e prassi istituzionali incardinate nel regime popolare, che nell’assumere le redini della
cosa pubblica identificava i principi etici del buon governo comunale con quelli che
presiedevano la facies sociale del mestiere del notaio e del mercante o cambiatore.
Si proponeva sostanzialmente alle istituzioni un’assimilazione delle virtù etiche e
delle capacità tecniche prestate al servizio del buon governo delle cose comuni, pro-
muovendo un assorbimento da parte dell’intera communitas, della collettività dei cives
dei caratteri tangibili e intangibili propri della gestione del denaro e della documenta-
zione, realizzata nelle aziende dei mercanti, presso i banchi dei cambiatori e negli studi
(stationes) dei notai.
Le virtutes professionali del popolo potevano così rifluire nell’organizzazione am-
ministrativa del comune. Tra gli anni Settanta e Ottanta del Duecento giungevano
a maturazione, realizzandosi in gran parte, le idee su potere, economia e società e le
idealità antropologiche di una generazione di notai, che giovani, negli anni Quaranta
e Cinquanta dello stesso secolo, erano stati in grado di farsi largo tra le maglie della
compagine popolare e all’interno delle istituzioni comunali. Scrittori e ideologi, quei
notai, si erano messi a disposizione con le loro idee nuove dei vertici della società del
cambio e del comune intorno alla metà del sec. XIII per poi emergere tra le schiere
degli ufficiali comunali nei decenni seguenti.
Negli anni Quaranta, dopo avere allentato il legame che per un lungo periodo l’a-
veva accostata al ceto egemonico magnatizio petroniano, la società del cambio era di-
ventata la corporazione-guida del popolo, prima della irresistibile ascesa della società
dei notai.
Nel proemio premesso allo statuto della società del cambio composto nel 1245 da
Rolandino Passageri si legge: «Summus machine condictor mundialis post singula
genus humanum, ut legitur, procreavit. Illi equidem primi generis eiusdem, per quos
ipsum terrarum orbem disposuit deitas gubernandum, et a quibus nos sumus licet mi-
serabiliter derivati, totis viribus dilectionem servabant, loquebantur pacem, fidem et
veritatem omnibus immittari cordium intentionibus conabantur, et sic tunc in sum-
mo gradu dilectio, pax, fides et veritas consistebant». Un preambolo che ci cala «nel
cuore di un’originale ed audace argomentazione, lucidamente in bilico fra economia e
politica, fra egemonia sociale e metafisica del potere. Fede, verità e legalità sono virtù
LVIII Il Liber expensarum del Comune di Bologna del 1288
talmente connaturate in chi esercita il cambio e il grande commercio, che la sola parola,
il semplice gesto vengono considerati da quei professionisti un impegno assoluto, al cui
rispetto in ogni circostanza li costringerà una fede comunque illibata. Costanti nella
legalità, ogni loro parola o azione procede dalla sola verità».23
Quei giovani notai avevano messo alla prova, affilandole anche retoricamente,
quelle idealità sociali riversandole nei prologhi del Liber Paradisus a metà degli anni
Cinquanta del Duecento, costruendole a vantaggio del comune, in un momento dram-
matico della storia bolognese, che rappresentò uno spartiacque per l’intera vicenda
della città, allorché le autorità cittadine giunsero a riscattare i servi dai loro antichi
padroni.24
Penso si possa ragionevolmente credere, accogliendo i risultati delle numerose ri-
cerche a questo riguardo avanzate da diversi studiosi, che la rivoluzione documentaria
e scritturale bolognesi degli anni Ottanta del Duecento, come pure le numerose in-
novazioni emerse in quegli anni in materia di documentazione siano spie piuttosto
evidenti del successo del dispositivo coerente elaborato in diversi decenni da un élite,
che agiva consapevolmente organizzando una rete archivistica efficiente ed efficace, in
grado d’incidere sull’amministrazione del governo cittadino e di tradursi in reali prati-
che di controllo e di dominio, le cui ricadute furono permanenti, con tempi e modalità
graduali, sulla vita di tutti giorni dell’uomo europeo.
Due fonti contribuiscono ad evidenziare ulteriormente la correlazione tra sistema
comunale e sistema archivistico. Nel primo caso rivolgiamo la nostra attenzione al
prologo degli statuti cittadini del 1288, che furono al centro della strategia legislativa
popolare:25
23
M. Giansante, Retorica e politica nel Duecento. I notai bolognesi e l’ideologia comunale, Roma 1999,
pp. 22 e 43-44.
24
Per il testo e il contesto si veda Il Liber Paradisus con un’antologia di fonti bolognesi in materia di
servitù medievale (942-1304), a cura di A. Antonelli, Venezia 2007, per il commento dei prologhi e la
biografia dei loro autori si vedano i contributi di Massimo Giansante e di Diana Tura in Il Liber Paradisus e le
liberazioni collettive nel XIII secolo. Cento anni di studi (1906-2008), a cura di A. Antonelli,
M. Giansante, Venezia 2008.
25
Si veda la centralità che gli statuti comunali riformati nel 1288 acquisiscono nei piani di governo del
regime popolare – si tratta di un aspetto diffuso nella concezione comunale popolare del potere presente
in molte città comunali – che traspare indirettamente anche da una posta del nostro Liber expensarum
(partita 60 di dicembre): «Solvit dictus depositarius treginta duos solidos bononinorum magistro
Iohanni custodi massarie comunis Bononie pro pretio catenarum, quibus catenatum est statutum populi
Bononie in pallatio novo».
I. Introduzione LIX
impossibile invenire: in hoc volumine redacta, ordinata, clara, utiliter et breviter ex predicto inmenso
librorum numero, resecatis supervacuis, prefacionibus, similibus, contrariis et inutilibus et que in
desuetudinem abierunt, detrahendo, immo etiam mutando verba eorum ubi hoc rei commoditas
exigebat, prout imbecilitati eorum que naturaliter inest in homine possibile fuit et que memorie
omnium etiam in nullo peccare penitus homini non permisit.26
Inspice camerarie Rei publice custoditor ne Liber iste quavis macula deformetur, ne etiam
interlineaturis vel cancellationibus polluatur, exceptis illis que in hoc Prologus continentur, nec
etiam aliqua instrumenta indebite per spatia conscribantur; et etiam ut non possit cartis aliquibus
denudari quoniam liquet hunc Librum ducentarum sex cartarum numerum continere, cum carta
preposita principio Libri huius, in quaternorum decem et otto numero colligatum, munitorum
continuationibus infrascriptis. Cum ex dictis ducentis sex cartis scripte possint continue reperiri
ducente due, resciduum vero, silicet quatuor cum carta principio Libri preposita, non debent
reperiri conscripte scriptura que vigorem cuiusvis habeat instrumenti. Constat etiam omnes
infrascriptas interlineaturas et cancellationes debere per paginas reperiri, quibus premissis, si
alique alie cancellature vel interlineationes fuerint aliquatenus adimente, pro falso conscriptis
habeantur et illicite cancellatis […] Igitur fideli custodia muniaris archahivis Libri curam et
diligentem diligentiam adhibendam ne de tuo defectu fraudium sectatores possent huius Libri
munditiam aliquatenus conmuctare, male suorum scelerum concedente, quoniam si secus fieret
tua in inscipientiam verteretur et in tui dampnum, detrimentum et aliprobrium redundaret.
Ego Henrigiptus de Querçiis, imperiali auctoritate notarius et prepositus officio memorialium
26
Statuti di Bologna dell’anno 1288, a cura di G. Fasoli, P. Sella, I, Città del Vaticano 1937, p. 5.
Si veda oltre al proemio generale, anche quello speciale che precede il V libro degli stessi statuti del 1288,
che precede l’edizione degli ordinamenta sacrata e sacratissima, la cui ideazione risale rispettivamente al
1282 e al 1284 e che ebbero larga diffusione al di fuori del perimetro urbano, proprio per volontà del
regime popolare (cfr. Liber expensarum, partita 44 di novembre: «Solvit dictus depositarius quadraginta
solidos bononinorum domino Petro Banbagloli notario pro remuneratione laboris quem substinuit in
scribendo quedam ordinamenta sacrata et sacratissima delata per ambaxatores bononienses imperatori
romanorum occasione terre Medicine ex precepto domini capitanei scripto manu domini Benvenuti notarii
domini capitanei»): «Constat quod ordinamenta sacrata et sacratissima, et ex eis dependentia vel
occasionata, sunt et fuerunt a die sue compositionis usque nunc eiusdem populi et communis tocius ac
districtus Bononie robur, salus et vita, velut etiam ubilibet veridica fama docet. Qua re, dictus populus
Bononie non ambigens quod sine ipsis ordinamentis eidem populo, comuni et districtum multorum
dissidiorum pericula facile poterant imminere, non sepositis sua constantia, prudentia et providentia
consuetis, eadem ordinamenta voluit presentis renovate firmitatis et firmate renovationis robore stabilire
et stabilita renovare […]» (Statuti di Bologna dell’anno 1288, cit., p. 283). Le peculiarità del documento
e della prassi documentaria notarili sono prese a fondamenta della saldezza politica e istituzionale del
popolo e del comune come appare dal commento che fa della fonte Massimo Giansante, in Giansante,
Retorica e politica, cit., pp. 110-112.
LX Il Liber expensarum del Comune di Bologna del 1288
comunis Bononie, hunc Librum fideliter conscripsi et instrumenta que in eo continentur legaliter
et sine fraude aliqua registravi.27
Vi è infine, una terza testimonianza, lo statuto della società dei notai del 1288, che
amplifica tutto quanto sin qui detto individuando nei notai e nel loro preconsole un
modello esemplare valido per l’intera civitas:
Hec sunt statuta, ordinamenta et leges societatis notariorum civitatis Bononie ad honorem
Dei et sue matris virginis gloriose et omnium sanctorum edita pro conservatione boni status et
pacifice unionis ipsius societatis et omnium sociorum nec non tocius communis et populi Bononie.
Si homo a Deo creatus in lege sue creationis et creatoris obediencia permansisset immobilis, eius
solius se perpetuo, subdi dominio exultaret, sed quoniam per inhobedientiam a vero et immobili
corruit, mendacio et mutabilitati subiectus est, prolapsus exinde ad devia et iurgia infinita, qua re
oportuit ipsum salubris cura regiminis discipline vinculis et loris iustitie refrenari. Et ideo propter
ipsius hominis actus et affectus noxios cohercendos providentia divina, ut graciosior esset
conditionis consimilis prelatura, constituit ut non angelus, non quevis alia creatura, set homo
dumtaxat homini preferatur, homo siquidem virtute precellens homini devio et eranti. Hiis igitur
racionibus viri prudentes, qui a toto tabelionum civitatis Bononie collegio super universalibus
eius negociis potestatis plenitudinem acceperunt, volentes societatem et socios suos, quorum
esse debent mores et victa ceteris hominibus speculum et exemplar, per vie rectitudinem ad
meliora dirigere ac salubribus dispositionibus regulare, providerunt et ordinaverunt quod ex octo
consulibus societatis nostre unus specialiter assumatur et eligatur, vir utique prudens, constans,
magnanimus et fidelis qui ceteris consulibus et toti consorcio et universitati tabelionum civitatis
Bononie preferatur et illa specialiter onera subeat que sunt et erunt ei speciali proviscione decreta,
quem quidem dici et nominari preconsulem voluerunt […] Dabit etiam operam tote posse quod
statuta, ordinamenta et reformationes consiliorum communis et populi Bononie, quibus certa
forma constituta est vel constituetur in posterum super solucionibus scripturarum, debeant per
tabeliones efficaciter observari et adinpleri et quod, ubi certa forma constituta non est, tabeliones
honestis et moderatis solutionibus sint contenti. Et si quos contrafatientes invenerit, plenam
adversus illos habeat potestatem et arbitrium inquirendi et puniendi secundum enormitatem
delicti et ad observationem omnium predictorum eos penis debitis coercendi. Et hoc ideo quia
propter huiusmodi excessus possit de facili tabellionum collegio infamie macula irrogari. Insuper
fideliter et solicite operam exhibebit quod ad acta communis Bononie exemplanda, scribenda et
hiis quorum intererit exibenda eligantur et supersint duo tabeliones.28
27
ASBo, Comune, Ufficio dei memoriali, Memoriale 69, cc. 402r, 405v.
28
Tamba, L’Archivio della società dei notai, cit., pp. 239-241.
I. Introduzione LXI
mente obliterata dalle forze che non vi trovavano spazio politico e che non si allinearono
sulle posizioni popolari. Né quel predominio appariva scevro da conflitti, pattuizioni e
compromessi con altri gruppi di pressione rilevanti, che esercitavano la loro influenza
sulla scena della politica e dell’economia petroniane. Né tale egemonia fu immune da
tentativi di infiltrazione, tra le maglie direttive della società, da parte di chi portatore
di interessi alternativi o mosso da ambizioni personali, tentava di strumentalizzare e
volgere a proprio vantaggio la capillare presenza notarile nei gangli burocratico-ammi-
nistrativi del comune e del popolo; cosa che vedremo accadere nel Trecento.29
Ma in quel nono decennio del secolo Tredicesimo i notai non rinunciavano a rife-
rimenti altisonanti mediante immagini iperboliche che connettevano la sacralità della
parola dettata da Dio agli evangelisti celebrati in quanto scribi e notai di Dio: «Ad
honorem Dei et beate Marie virginis gloriose et beatorum evangelistarum, scribarum
et notariorum Dei, Mathei, Luche, Iohannis e Marchi […]».30
All’interno di questo stesso movimento, in cui si devono collocare le pratiche della
scrittura e della custodia degli archivi, anche il passaggio dalla membrana alla carta, ac-
quisisce un certo significato, assume una qualche rilevanza, è un segno del messaggio di
più ampia portata collegato alla nuova tecnologia del potere, basata su un dispositivo
comunicativo complesso che aveva il suo perno, indiscutibilmente, nella realizzazione
di un sistema documentario e di un meccanismo di controllo innovativo per la storia
medievale delle società urbane.
Per queste ragioni era necessario rimarcare la convergenza tra virtù e pratiche
professionali, tra etica comunale e processi di documentazione e di conservazione,
accentuando l’apprendimento da parte delle istituzioni comunale delle abitudini do-
cumentarie tipiche dei ceti corporativi al vertice del comune. Un cambiamento che
rappresentò una vera rivoluzione perché modificò rapidamente anche le abitudini dei
cives e il loro rapporto con la documentazione e il potere, determinando la creazione,
conservazione e trasmissione degli archivi familiari e personali. Fatto davvero inusitato
nelle sue dimensioni e per la sua capillarità, impensabile anche solo al principio del
Duecento. Una necessarietà documentaria che, negli anni Ottanta, ha ormai pervaso
ogni aspetto della vita in città, coinvolgendo larghi settori della civitas.
Terminata la spinta propulsiva di quella generazione di intellettuali, le cose cam-
29
Di contro, nel 1288, gli statuti societari ci parlano di una capacità ancora incisiva dei vertici di
allontanare gli elementi ritenuti per varie ragioni pericolosi ed estranei alla nuova corporazione di
matrice rolandiana. Cfr. Tamba, L’Archivio della società dei notai, cit., pp. 257-258, le rubriche nrr. xvi-xvii.
La capillare presenza dei notai all’interno degli uffici comunali è repertoriata, per ragioni contributive,
nella rubrica xviii, in ivi, pp. 259-260.
30
Tamba, L’Archivio della società dei notai, cit., p. 257. Debbo a Giuliano Milani l’avermi ricordato
un contributo fondamentale a questo proposito. Si tratta del famoso saggio sulla «formula d’onore»
di A. Bartoli Langeli ora in Notai. Scrivere documenti nell’Italia medievale, Roma 2006.
LXII Il Liber expensarum del Comune di Bologna del 1288
In primis cum in statutis veteribus comunis Bononie continebatur quod expense et introytus
massarii et depositarii comunis Bononie scriberentur per notarios deputatos officio massarii
in cartis pecudinis, et per statutarios obmissa fuerint scribi facere verba exenplationis in novis
statutis, propter quod multe fraudes in introitu et expensis ipsius massarii possint comitti, et
comisse sint per depositarios olim dicto officio pro comuni Bononie deputatos. Quod placet
consilio populi et masse populi quod notarii tunc presidentes dicto officio massario, qui pro
tempore fuerint dicto officio, teneantur et debeant scribere introytus et expensas dicti massarii
in cartis pecudinis […]31
31
Statuti di Bologna dell’anno 1288, cit., p. 79.
32
Tamba, L’Archivio della società dei notai, cit., p. 246. L’intera rubrica riguardante il giuramento
del massaro della società è estremamente interessante perché ci permette di capire meglio anche il
procedimento relativo ai libri di entrate e di uscite del comune bolognese. Tale lettura risulta ancora più
efficace se arricchita dalla rubrica dello statuto corporativo dedicata alla produzione, conservazione e
trasmissione di tali documenti. Cfr. ivi, p. 266.
I. Introduzione LXIII
anche a proposito di un altro aspetto caratterizzante del mestiere notarile. Infatti, si impo-
neva ai notai addetti alla composizione dei registri delle uscite un tipo di scrittura preciso.
Si prescriveva, cioè, che la scrittura delle poste registrate in quei libri comunali non fosse
lasciata all’arbitrio del notaio, che usualmente era solito fare riferimento a un abbondante
sistema di abbreviazioni e di segni tachigrafici. Il comune gli richiedeva esplicitamente di
scrivere le parole per intero, cioè gli imponeva implicitamente di allontanarsi, amplificando
in maniera decisa quanto dettato nelle norme statutarie già del 1288, da quei dettami di
scuola, che costituivano le tipiche marche della cultura grafica notarile.33
Questa prescrizione fu richiamata nella deliberazione del 21 marzo 1295, verosimil-
mente, in nome di un’avvertita esigenza di chiarezza del testo e del suo contenuto, che
non doveva in alcun modo dare adito a interpretazioni controverse, o al bisogno di ricor-
rere alla spiegazione del notaio. Negando l’impiego di elementi tachigrafici e di abbre-
viazioni evidentemente si rifiutava il primato della scrittura notarile, in cui si riconosceva
invece un tipo specialistico, castale. Non tutti riconoscevano un valore positivo a questa
cultura, manifestando la stessa diffidenza, attivata già nel 1288,34 tipica degli uomini che
provenivano dal mondo della mercatura nei confronti di un documento mediato da una
tecnicalità grafica e linguistica (il latino) notarile. Questi fattori condussero alla messa in
atto di un sistema documentario mercantile alternativo, caratterizzato dallo sganciamen-
to dalla dipendenza del notaio, da una nuova scrittura mercantesca, dal ricorso al volgare,
dalla rapida assunzione del sistema numerico indo-arabo, dall’uso della carta, dalla cre-
azione, insomma, di un coerente e originale sistema documentario, strutturato intorno
al concetto di fiducia e a una diplomatica altrettanto ferrea, propria del documento mer-
cantile: «[…] et ipsos introitus et expensas exemplare per ordinem eorum propria manu
in uno alio libro cartis pecudinis, scribendo quantitates per silabas [variante del testimo-
ne siglato V: filas], dictiones, integras et non per abreviaturam […]».35
Difficile essere certi che tale ritirata dalla prassi notarile non fosse dettata anche da
altri motivi. Arduo è sapere se con tale imposizione si volesse più o meno recidere, al-
meno in parte, quella sovrapposizione tra notariato e comune. Certo è che le decisioni
prese nel marzo 1295, minando la magniloquenza notarile, insinuavano il dubbio sulla
veritas del testo notarile, su cui era stato innalzato l’edificio retorico della propaganda
33
Statuti di Bologna dell’anno 1288, cit., p. 76: «Et si fuero notarius depositarii seu massarii comunis,
bona fide, sine fraude, scribam omnem pecuniam et quidquid aliud quod pervenerit ad manus
depositarii sive massarii ratione dicti sui officii. Et expensas quas faciet scribam et per ordinem ponam
in libro, secundum mandatum et voluntatem dicti depositarii. Et continuus ero ad dictum offitium
exercendum, et scribam quantitatem tam introitus quam exitus et non per abreviaturam vel signa, set per
silabas et dictiones integras».
34
M. Conti, Providus et discretus vir. La charge du depositarius des comptes à Bologne de la fin du XIIIe
siècle au début du XVe siècle, in «Comptabilités», 9 (2017).
35
Statuti di Bologna dell’anno 1288, cit., p. 80.
LXIV Il Liber expensarum del Comune di Bologna del 1288
36
Gli uffici economici e finanziari del comune dal XII al XV secolo, cit., p. 65.
I. Introduzione LXV
prima esperienza di governo del popolo di quasi cento anni prima aveva guardato, cer-
cando ispirazione e un illustre precedente, dopo che una rivoluzione aveva rinnovato
in tal senso (popolare) i vertici del comune: nel 1376 si poneva, pur per breve tempo
(vista l’affermazione oligarchica prima, quasi signorile poi, e del governo misto che
segneranno la storia di Bologna nel Quattrocento e poi dal Cinquecento sino a Napo-
leone), a una lunga sequenza di governi monocratici di tipo signorile.
In conclusione, il registro del 1288 si pone come un’anomalia rispetto al passato
e rispetto a quello che accadrà nei decenni seguenti, suggerendo che l’opzione per la
carta recasse un surplus di senso che travalicasse la sostanza delle cose, ponendosi in una
posizione se non di aperta contrapposizione rispetto alla tradizione antecedente, certo
di profondo ammodernamento della documentazione comunale. Un esperimento che
identifica il nostro registro e che lo distingue da quelli anteriori e posteriori.
Ora venendo ad esaminare le dimensioni del registro, annoteremo che il formato non
modesto del nostro Liber lo avvicina a tipologie documentarie monumentali in membra-
na, anche se tale taglia deve essere ricondotta a una funzione del tutto differente rispetto
alla volontà di monumentalizzazione documentaria, stante nella necessità, ravvisata ben
presto all’interno delle botteghe dei mercanti, di potere contare su una superficie abbon-
dante per impaginare il testo delle poste contabili in maniera razionale, maggiore rispetto
a quella di molti altri registri comunali; uno spazio disponibile che permettesse di conte-
nere una sequenza non ridotta al minimo di unità reiterabili e numerabili da cui ricavare
una somma provvisoria per pagina che facilitasse la computazione complessiva del totale
esborsato in un determinato tempo (mese e/o semestre).37
Se l’aspetto modesto del registro, insieme con un apparato decorativo praticamente
assente, una ornamentazione severa ancor più che semplice, il ricorso ad una scrittura
corsiva professionale notarile senza presunzioni di eleganza artificiale (tesa alla chia-
rezza testuale e alla limpidezza del tratto) sono tutti elementi che indicano, nel Liber
expensarum, la componente del ceto notarile, il minor pregio della carta (rispetto alla
membrana animale), le dimensioni discrete del registro, la sua impaginazione tipica dei
libri di conti mercanteschi, la presenza della razionalità contabile a fini ragionieristici
caratterizzano la presenza dal ceto mercantile.
Questo altro aspetto del Liber del 1288 va sottoposto a ulteriore verifica. La ta-
37
Antonelli, La mente organizzatrice dell’uomo comunale, cit., pp. 26-27: «L’elenco parlava di un
insieme discreto relativo a elementi la cui natura poteva apparire se non identica, almeno simile o analoga,
distinti l’uno dall’altro, ma numerabili, che in quanto tali fornivano valori sintetici facili da computare
dal momento che si distinguevano per variazioni di grandezza minima. Si ricordi che elenco è parola che
deriva dal greco ἔλεγχος (èlenchos) e che ricopre un campo di senso vasto ed esclusivo come il significato
di ‘dimostrazione’ e di ‘prova’, che fu ripreso dal tardo latino elenchus. Il termine è stato in anni recenti
recuperato, naturalmente dai dialoghi platonici dove era già presente, dalla logica formale per indicare
l’argomentazione socratica in grado di confutare gli errori presenti nelle affermazioni degli interlocutori».
LXVI Il Liber expensarum del Comune di Bologna del 1288
glia del registro contabile, maggiore rispetto alla media dei registri cartacei prodot-
ti negli stessi anni all’interno degli uffici comunali, anticipa, non unicamente nelle
dimensioni, le peculiarità specifiche che caratterizzano i libri contabili prodotti tra
Trecento e Quattrocento (e nei secoli seguenti). Questi ci sono giunti in gran copia
perché venivano conservati per la custodia permanente, dal momento che conteneva-
no i fatti economici più significativi dell’attività aziendale in maniera sintetica. Quei
registri inaugurano negli archivi di molti enti pubblici e privati di natura economica le
grandiose serie monumentali dei Libri di Cassa, Libri Giornale e Libri Mastri (con al
proprio interno i bilanci annuali aziendali) all’origine della ragioneria basso medievale
e alla base della contabilità a partita doppia della prima età moderna. Al contrario di
queste cose preziose, parte consistente della documentazione analitica (sciolta e in filza
oppure in vacchette, straccetti, quaderni autonomi o in mazzi) provvisoria e servile
prodotta in progress giornalmente, pezze d’appoggio (come i mandati di pagamenti)
necessarie a certificare i procedimenti e vari passaggi decisionali, amministrativi e con-
tabili, veniva conservata per il tempo necessario e poi solitamente selezionata, dopo
gli avvenuti controlli e la cessazione degli affari e lo spegnimento delle poste tramite
tagli e biffature (una prassi di annullamento consueta) per lo scarto: non veniva, cioè,
conservata a lungo (né ciò avveniva al di fuori dell’ufficio).
Anche in questo ambito il nostro registro appare eccezionale. Esso fa parte del
gruppo di documenti destinati a essere conservati. Una scrittura definitiva in bella co-
pia, che si poneva al termine di un complesso procedimento descritto negli statuti del
comune del 1288 (in Appendice), che prevedeva una casistica di processi deliberativi
e un controllo ordinario e straordinario di verifica da parte di organismi comunali,
affioranti nella prassi che emerge nel Liber expensarum.38
La più volte citata addizione statutaria del 21 marzo 1295 è, probabilmente, una
delle prime fonti che chiarisce l’aspetto archivistico del processo di custodia della do-
cumentazione. In essa si fa cenno al numero delle copie e ai luoghi in cui preservarle:
«[…] Ita quod sint duo libri eiusdem tenoris, unus quorum remaneat et remanere de-
beat penes dictos notarios depositarii, alter vero per dictos notarios ad cameram acto-
rum deponatur infra unum mensem a die exitu eorum officii».39
Tale precisazione, estremamente rilevante, si muove nel solco di quanto prefigura-
to nelle norme statutarie del 1288, che chiarivano il vincolo archivistico esistente tra
documentazione analitica, la cui durata era condizionata esclusivamente dalla perma-
nenza più o meno lunga presso l’ufficio di produzione, e documentazione sintetica, co-
stituita da quei registri (libri) cui era riconosciuta validità probatoria in una proiezione
38
Per un inquadramento puntuale si vedano la premessa di Marco Conti e i numerosi contributi in essa
citati.
39
Statuti di Bologna dell’anno 1288, cit., p. 80.
I. Introduzione LXVII
temporale in teoria senza termine. Non per caso tali libri sono giunti sino a noi.
Le fonti che ora qui ci interessano mostrano bene la rete documentaria integrata dal
sistema comunale in materia di bilancio, facendo emergere le varie fasi di vita del fondo:
1) quella della produzione e dell’archivio corrente costituita di documentazione sciolta,
raccolta in filza e di scritture in registro con annotazioni sintetiche registrate quotidia-
namente su supporti resi disponibili al depositario e al suo notaio, utili sino all’edizione
definitiva in bella copia di una (poi duplice) copia autentica e originale, come nel caso del
nostro Liber expensarum; 2) quella del versamento e del deposito presso l’ufficio e presso
la camera actorum attivata grazie alla compilazione e alla consegna di designationes,40 cioè
verbali di consegna rilasciati nel momento di passaggio di responsabilità dai funzionari di
ufficio agli archivisti comunali; 3) quella di custodia, presso una sezione d’archivio, che
a partire dal Trecento fu destinata a custodire separatamente il complesso di documenti
vertenti su materie patrimoniali, fiscali e contabili-amministrative, anche grazie a descri-
zioni inventariali analitiche riportate in instrumenta.
A questo deposito specializzato fu assegnato, almeno a partire dal 1335, un nota-
io-archivista, in modo del tutto analogo a quanto avveniva per la camera comunis e per la
camera populi, anche se le sue funzioni si esercitavano su una consistenza archivistica mi-
nore rispetto a quelle della camera comunis e della camera populi, e meno complicata data
la tipologia della documentazione,41 oltre che meno risalente nel tempo, rispetto a quella
dei due restanti depositi, che richiedevano, infatti, la compresenza di due ufficiali.42
Nella fase corrente, al notaio era appunto ordinato di rimanere a disposizione dei
depositari presso l’ufficio per svolgere anche una funzione di servizio di copia rivolto
alla comunità cittadina «scribere clare et aperte sub suis mensibus et diebus et titulis
40
Si veda nel Liber expensarum la posta nr. 77 del mese di luglio: «[…] Bernardino de Banbaglolis
notario occasione designationis librorum camere actorum facte per Paulum Bellondini notarium dicte
camere notarium dicti capitanei. De qua designatione facta fuerunt quinque instrumenta per ipsum
Bernardinum in servitio comunis ex precepto dicti domini capitanei scripto manu domini Gregorii
notarii predicti».
41
Lo Statuto del Comune di Bologna dell’anno 1335, a cura di A.L. Trombetti Budriesi, I, Roma
2008, p. 122: «Item ad cameram actorum populi duo notarii, quorum quilibet sit etatis treginta annorum
ad minus pro primis sex mensibus. Item ad cameram actorum comunis duo motarii etatis predicte pro
primis sex mensibus. Item ad cameram novam librorum comunis unus notarius etatis predicte pro primis
sex mensibus». Si veda, anche per avere un’idea delle capacità di metodo e descrittive degli archivisti
bolognesi del periodo tardo-comunale l’inventario («Inventtario di tutti li libri de la chamara de Bologna
posti in la texoreria apresso li chalchuli […]») organizzato per ufficio di provenienza (articolato intorno
alle carte prodotte negli uffici di gabella) redatto in volgare nel 1341, in Gli uffici economici e finanziari
del comune dal XII al XV secolo, cit., pp. 141-161. Ancora si osservino le descrizioni interne dei registri
di entrate e di uscite che vennero conservate, a partire dalla seconda metà del Trecento per mezzo secolo
almeno, che riflettono chiaramente l’altissimo livello degli ufficiali comunali a riguardo delle loro capacità
di custodia e delle loro raffinate competenze descrittive, in ivi, pp. 68-135.
42
Lo Statuto del Comune di Bologna dell’anno 1335, cit., p. 122.
LXVIII Il Liber expensarum del Comune di Bologna del 1288
[…] libros introitus, expensarum suarum ad cameram novam libros comunis Bononie designare
tenerentur et deberent ut rationes comunis Bononie melius videri et calculari possint et ut
singulares persone pro eorum solutionibus et factis ad ipsos libros possent habere recursum […]
Et multi ex ipsis libris non sint ad ipsam cameram designati, nec depositi quod cedere posset in
43
Ivi, p. 142: «Et finito suo officio, libros introytus et expensarum, quos et quas scripserint in cartis
menbranis in forma publicha, facere et dare depositariis predictis si hoc petient, ita quod illos possint in
cameram et penes cameram novam librorum depositariorum et officiallium comunis Bononie consignare
et dimitere infra terminum ordinatum, quibus libris plena fides adhibeatur et detur». In questo nuovo
archivio comunale, come detto, veniva regolarmente versata per la sua custodia permanente la
documentazione non solo finanziaria e contabile della cassa comunale, ma anche quella di molti altri
uffici cosiddetti di camera, come la documentazione patrimoniale prodotta nell’ufficio dei difensori
dell’avere (De officio et iurisdicitione dominorum defensorum averis), ivi, p. 147: «Et finito eorum officio
infra duos menses libros actorum preceptorum, provixionum et aliarum scripturarum, que suo tempore fieri
occurerint, in forma publica per suos notarios in cartis membranis scribi facere, et eos consignare et
deponere teneantur ad cameram novam librorum comunis Bononie et penes officialem ipsius camere»,
ma cfr. ivi, p. 148. La medesima procedura valeva per gli officia dominorum bladi (ivi, pp. 152 e 155),
ad granarium comunis (ivi, p. 156), maxenatarum (ivi, p. 167), salis (ivi, p. 184), depositarii sigilini
merchacionum (ivi, p. 188), ad recipiendum pecuniam que solvitur pro dacio vel gabella eorum
qui cançelantur de banno (ivi, p. 211), ad discum Ursii (ivi, p. 231), ad zippum gabelle (ivi, p. 234),
depositarii pecunie collectarum et prestanciarum (una copia, tra le due prodotte, doveva essere consegnata
all’ufficio dell’Orso, ivi, pp. 246 e 248), massaroli pignorum (ivi, p. 251). Responsabile della gestione
permanenta della documentazione era il servizio archivistico comunale: «De officio notariorum ad cameras
actorum et librorum depositariorum. Item quod notarii ad cameram actorum comunis, populi et librorum
depositariorum teneantur et debeant a suis predecessoribus petere sibi consignari libros et scripturas
omnes, qui et que in ipsa camera ad quam elligerentur esse deberent vel dictis suis predecessoribus
consignati et consignate essent, et ipsam consignationem recipere ipsosque bene custodire et salvare, et
de eis cuicumque inspiciendi et describendi copiam gratis facere in cameris supradictis, et ipsos libros
et scripturas et allios et allia, quoscumque et quascumque suo tempore consignandos et consignandas
ad ipsam cameram, recipere et suis sucessoribus statim, finito suo officio, consignare de quibus
consignationibus fieri debet publica instrumenta» (ivi, p. 235).
44
Ringrazio l’amica Giovanna Morelli per avere sottoposto alla mia attenzione questo documento.
I. Introduzione LXIX
danum comunis Bononie et singularium personarum ipsius idcirco placeat vobis dominis
vicecapitaneo, ançianis et consulibus civitatis Bononie providere et domino nostro notificare
ut providere dignetur quod omnes et singuli ad quorum manus pervenit de pecunia, avere
vel bonis comunis Bononie, qui libros suos introitus et expensarum ad dictam camaram non
consignaventur secundum formam dictarum reformationum hinc ad decem dies proximas
venturas ipsos libros deponere et consignare teneantur et debeant notario seu officiali ad dictam
camaram deputato sub penis in dictis reformationibus continentis; et hii ad quorum manus
perveniet in futurum infra unum mensem a die finis eorum officii sub simili pena suos libros
consignare teneantur ad cameram antedictam et quod dominus rector civitatis Bononie vel eius
vicarius punire et condenare teneatur et debeat non designantes et deponentes libros suos. ut
dictum est, in penis predictis contra eos procedere, secundum formam dictarum reformationum.
Et quillibet possit acusare et denunciare palam et secrete dicto domino rectori vel eius vicario
omnes et singulos non deponentes et consignantes libros predictos, prout dictum est, et habeat
medietatem condenacionis seu pene.
Anche nel caso del Liber expensarum il depositarius aveva acquisito la documentazione
provvisoria, analitica presso di sé. Tale materiale poteva essere utilizzato durante le fasi
di composizione del registro. Il significato probatorio di tale documentazione cessava
una volta terminata la verifica di sindacato e consegnato il registro alla camera actorum.
Una volta estinti gli affari e spente le poste, le cedole diventavano obsolete, pleona-
stiche ed erano mantenute presso il depositario solo per essere rapidamente eliminate.
Questa documentazione non è infatti giunta sino a noi, con l’eccezione di alcune
cedole conservate all’interno di registri. Nonostante ciò, è possibile rintracciare il vin-
colo archivistico che collegava il Liber con tale documentazione.
Esaminiamo il flusso documentario previsto dal procedimento amministrativo, che
è ricavabile tanto dal dettato statutario (in Appendice) quanto da una posta registrata
mercoledì 29 settembre 1288 nel Liber relativa a un pagamento di ufficiali eletti a custo-
dia del castello di Bisano: «[…] secundum formam trium refformationum conscilii viiic
et populi scriptarum manu domini Bonvixini Bologniti notarii supradicti et trium pre-
ceptorum domini potestatis scriptorum manu domini Bonaiuti notarii domini potesta-
tis et quia placuit anzianis et consulibus mense presenti setenbris ex instrumentis scriptis
manu Gerardi de Plastellis notarii anzianorum et consulum mense presenti setenbris».
Pare plausibile che i mandati insieme con le deliberazioni assembleari fossero con-
servati in modo solidale in filze ordinate cronologicamente mese per mese: «Dicta
refformatio est in filum presentis mensis inter preceptos signatos signo XLI et XLII»
(Liber expensarum, partita 42 di settembre),45 per poi essere condizionati in sacchi:
«[…] pro uno sacho quem dedit domino Iacobo iudice potestatis pro retinendis scrip-
45
Per altri casi analoghi cfr. la posta 9 di ottobre: «[…] secundum formam refformationis conscilii populi
facte de dicto mense iullii signate in LXXXXIIII, que est in filo dicti mensis iullii» e la posta che apre
c. 62r (martedì 12 ottobre): «Requiratur dicta refformatio in filo iullii in signo xv dicti mensis».
LXX Il Liber expensarum del Comune di Bologna del 1288
turis» (Liber expensarum, partita 75 di agosto); «[…] pro duabus taschis quas fieri
fecit in quibus acta et scriptas comunis Bononie coram domino capitanei recondan-
tur» (Liber expensarum, partita 13 di dicembre). Certo quei dossier erano corposi per
ciascuna uscita di cassa come pare documenti una posta di sabato 11 dicembre (partita
30bis di dicembre): «Quod preceptum et consensus anzianorum sunt in una cedula
cum solutione supradicti domini capitanei».
Ancora a proposito del procedimento amministrativo è utile vedere un caso emble-
matico, quello della partita 92 di sabato 18 settembre 1288, riguardante il pagamento
di una missione a Castel Franco tesa a pacificare le parti in conflitto degli intrinseci
e degli estrinseci del comune di Reggio Emilia: «[…] exequendo formam refforma-
tionis conscilii populi scripte manu Henrigipti de Querciis notarii populi de mense
augusti preterito et exequendo formam duorum preceptorum dominorum potestatis
et capitanei qui sunt in uno taglolo scriptorum manu dominorum Gregorii de Gazeris
notarii domini capitanei et Bonaiuti notarii domini potestatis et quia placuit anzianis
et consulibus mense presenti setenbris ex instrumento scripto manu Gerardi de Plastel-
lis notarii anzianorum et consulum. Requiratur dicta refformatio in mense augusti in
signo cxii» (Liber expensarum, partita 92 di settembre).46
Ora terminata questa analisi tutta interna al registro, anche grazie al confronto con
quanto prescritto negli statuti (in Appendice), non è, forse, del tutto inutile, cercare
approssimativamente di documentare i vincoli tra uffici coinvolti nel procedimento
amministrativo, che conduceva al pagamento di una somma dalle casse comunali.
Prendiamo ad esempio un registro delle riformagioni del comune di Bologna co-
evo al nostro registro, in cui il protocollo è oramai illeggibile.47 A c. 114v si leggono
le decisioni prese il 5 luglio introdotte da un protocollo «Consilium populi et masse
populi fecit nobilis miles dominus Brixianus de Salis honorabilis capitaneus populi
Bononie in pallatio novo comunis Bononie ad sonum campane et voce preconis more
46
Per altri casi analoghi cfr. le poste di settembre: 16 («[…] pro satisfactione medietatis extimationis
XL libras bononinorum unius sui equi bagli schuri cum una strella in fronte et albi in muxo et balçani de
ambobus pedibus posterioribus designatione signo S»), 57 («Que sunt duo precepta in uno taglolo»),
71 («Que precepta sunt duo in una cedula»), 75 («Requiratur dicta refformatio in signo XV mense
iullii ellapso»), 79: («[…] pro abbecedariis faciendis de libris bannitorum comunis Bononie tam civium
quam forensium et tam pro debito quam pro mallefficio sicut etiam continetur in refformatione populi
et comunis Bononie in libris statutorum comunis conscripta exequendo formam refformationis conscilii
VIIIC et popolli Bononie»). Cfr. le poste di ottobre: 27 («Requiratur dicta refformatio in filo augusti
signato signo cxii»), 28 («[…] secundum formam refformationis conscilii viiic et populi et
preceptorum domini potestatis et capitanei et consensu anzianorum et consulum ex alia parte scriptorum.
Quantitas peccuniarum soluta scripta est cum aliis stipendiariis ab alia parte scriptis»), 30 (cedola duplice
«que est in xxviii signo»). Cfr. le poste di novembre: 70 («Quod preceptum et consensus anzianorum
est in una cedula cum preterita solutione dicti capitanei»).
47
ASBo, Comune, Governo, 128, Riformagioni e provvigioni, serie cartacea, reg. 5 (segn. orig. F).
I. Introduzione LXXI
solito congregatu in quo quidem consilio fuerit plus quam duo partes ancianorum et
consulum et de eorum consilio proposuit infrascripta […]»:
Cum refformatum fuit in consilio et masse populi quod ad custodiam Montis Vegli eligentur et
mitterentur xx balisterios et xl custodes et duo ambaxatores pro uno mense solum et dicti custodes
sint iuxta finem, quid placet consilio et masse populi providere et fieri super custodia dicti castri
ultra terminum faciendum et unde habeatur peccunias pro dictis custodibus persolvendis.
La decisione viene richiamata a distanza di tempo, sabato 31 luglio nel nostro Liber
del 1288:
Montisbellii. Solvit dictus depositarius sex libras bononinorum Guidoni Benedicti cappelle Sancte
Marie de Templo, Dominico Andree cappelle Sancti Barbaciani, Usepo Aspectati cappelle Sancti
Archangeli, Michilino Alberti Gualterini cappelle Sancte Marie, Alberto Comtis cappelle Sancti
Egidii, Mixino Tercii cappelle Sancte Marie Maioris, Michilino Iohannis cappelle Sancti Thomaxii,
Rainerio pelipario quondam Bernardi, Fino de Muxiglano cappelle Sancti Iosep, Albertano Zepie
cappelle Sancte Marie de Turlionibus, Phylippo de Guircino capitaneo, Petro Açonis cappelle
Sancti Iohannis in Monte, Francischo Petri cappelle Sancte Marie Magioris, Guidoni Margarite
cappelle Sancti Thome de Mercato, Bernardino de Parma cappelle Sancte Marie de Baronçella,
Bolognito Nicholai cappelle sancti * * *, Ysinardo zavaterio cappelle Sancti Felicis, Dominico
Magnani cappelle Sancti Columbani, Guillielmino de Malpiglis cappelle Sancti Michaelis,
Bertholo pellipario cappelle Sancti Thome et Benino Petriçoli cappelle predicte capitaneo et
custodibus castri Montisvelii videlicet dicto capitaneo pro decem diebus quibus stetit ultra
terminum sue solutionis et dictis custodibus pro duobus diebus quibus steterunt ultra terminum
eorum solutionis ad rationem quatuor solidorum bononinorum pro quolibet die dicto capitaneo
et dictis custodibus ad rationem duorum solidorum bononinorum pro quolibet eorum et qualibet
die ex forma refformationis conscilii viiic et populi scripte manu domini Bonvixini notarii
predicti et precepti dicti domini potestatis scripti manu domini Palealogi predicti notarii et quia
placuit anzianis et consulibus dicti mensis ex instrumento Anthonii de Policino notarii predicti.
Die mercurii tertio exeunte iulio. Nos Expenses facte per dominum depositarium
Cursius de Donatis potestas Bononie vobis tempore domini Cursii de Donatis potestatis
domino Guillielmo de Pavanensibus Bononie sub dicto millesimo et indictione.
depositario generali comunis Bononie Solvit dictus depositarius treginta octo
precipiendo mandamus quatinus detis solidos, quatuor denarios bononinorum Iohanni de
et solvatis Iohanni de Scanello custodi Schanello custodi massarie comunis Bononie pro
massariciorum ex quacumque pecunia ducentis treginta panibus a duobus denariis pro
habetis penes vos comunis Bononie pro qualibet quos dare debet captivis carceris qui sunt
pane carceratorum qui sunt numero xvli numero XLVI pro V diebus videlicet pro hodierna
pro v diebus soldos triginta octo et denarios die merchurii, iovis, veneris, sabbati et dominice
quatuor.48 futuris sequentibus ad rationem unius pro quolibet
eorum et quolibet die secundum formam
statutorum ex precepto dicti domini Bonachursii
potestatis scripto manu domini Palealoghi notarii
dicti domini potestatis.
48
ASBo, Curia del podestà, Ufficio al giudice del sindacato, b. 5, reg. 587, c. 1r. Il registro è denominato
«Liber preceptorum factorum per dominum Cursium potestatem Bononie», c. 1r: «Liber preceptorum
factus et conpositus tempore nobilis et magnifici viri domini Cursi de Donatis de Florentia honorabilis
potestatis civitatis et populi Bononie et mei Palealogi notarii de denariis solvendis, curente millesimo
ducentesimo optuagesimo octavo, indictione prima, ad cameram comunis Bononie per dictum
Guillielmum de Pavanensibus depositarium comunis Bononie homnibus infrascriptis».
49
ASBo, Comune-Governo, 128, Riformagioni e provvigioni, Riformagioni del consiglio del popolo
e della massa, reg. 1/3, protocollo, c. 77r: «In nomine Domini, amen. Anno eiusdem millesimo
ducentesimo octuagesimo ottavo, indictione prima, tempore capitaneatus nobilis domini Bindi Bascherie de
La Tosa honorabilis capitanei populi civitatis Bononie. Hic est Liber continens petitiones, propositiones
et reformationes consiliorum populi Bononie porrictas, propositas et factas tempore dicti capitaneatus
scriptas, extractas et exemplatas de libris reformationum consiliorum populi Bononie scriptas per
notarium dominorum anzianorum et consulum dicti populi per me Benvenutum Oliverii de Sexto
notarium dicti domini capitanei ad hoc officium specialiter deputatum anno et indictione predictis
mensibus, diebus et forma inferius adnotatis. Continet etiam hic Liber nomina anzianorum et
consulum populi Bononie et notariurum suorum necnon ministralium societatum debentium preesse aliis
societatibus et dominorum sapientium pro qualibet societate artium et armorum, cambii et mercadandie
populi Bononie qui debent presidere ad conservationem ordinamentorum sacratorum et sacratissimorum
de mense ad mensem ut inferius per ordinem sunt conscripta […] Die martis quinto ottubris. Consilium
populi et masse populi civitatis Bononie fecit vir prudens et nobilis dominus Bindus Bascherie de La Tosa
honorabilis capitaneus dicti populi voluntate anzianorum et consulum in pallatio novo dicti comunis ad
sonum campane et voce preconum more solito congregari. In quo quidem consilio interfuerunt due partes
anzianorum et consulum et ultra et de ipsorum voluntate idem dominus capitaneus proposuit infrascripta
petitiones sibi consilium exhiberi». Segue l’elenco dei nomi alla c. 78v.
I. Introduzione LXXIII
Item placuit quid consilium et masse populi generali provisione ordinatur et reformatur
qualiter quomodo et unde pro solutione facienda pro uno mense infrascriptis ducentis peditibus
ituris pro comuni Bononie ad custodiam civitatis Regii et castrorum episcopatus eiusdem centum
stipendiariis equitibus ituriis in servitium ecclesie romane ad exercitum factum per dominum
comitem provincie Romandiole pro xv diebus et etiam sallarii ambaxatoribus comunis
Bononie qui iverunt et sunt presentes in Lombardiam pro discordia reginorum intrinsecorum et
extrisecorum tractanda et facienda moneta et pecunia necessaria et sufficiens habeantur […]50
Item placuit maiori parti dicti consili facto partito per dictum vicarium de sedendo ad levandum
et eciam ad scrutinium cum fabis albis et nigris datis hominibus dicti consilii per bannitorem
et nuntium populi et postmodum restitutis per dictos consiliarios fratribus herimitanis ordinis
Sancti Augustini conventus Sancti Iacobi apostoli de Strata Sancti Donati; placuit ponentibus
fabas albas, que fuerunt numero ducente nonaginta quinque numeratas per duos ex anzianis et
consulibus in presentiam dictorum fratrum secundum formam ordinamentorum, quod ducenti
pedites vere de parte ecclesie et geremiensium civitatis Bononie ad custodiam civitatis Regii et
castrorum episcopatus eiusdem pro uno mense per comune Bononie destinentur et sit ab eis procul
averis parva condictio ghibellina eligantur comuniter dicti pedites in consilio duorum milium
ad brevia, extimum habentes et sient de societatibus civitatis Bononie artium et armorum et
quicumque breve habuit de novo ponere debeat iuramentum boni sufficientis et ydonei
electionem peditis cellebrare teneatur insuper dicti pedites et quilibet ipsorum bonis armis et
sufficientibus non carere set bonam et sufficientem habeant armaturam et habeant a comuni
Bononie pro unoquoque ipsorum pro quolibet die supradicti mensis pro eorum soldo et sallario
quatuor solidos bononinorum. Liceat michi Yvano Bentivogle notario nomina et cognomina
dictorum peditum eligendorum infra in hac reformatione scribere auctoritate presentis consilii
sine pena et quod dictus Guillielmus de Pavanensibus generalis massarius et depositarius
comunis Bononie possit teneatur et debeat absque suo preiudicio et gravamine dare et solvere in
solutionem et solutionem facere infrascriptis peditibus silicet cuiulibet ipsorum sex libras
bononinorum ad rationem iiior solidorum bononinorum pro quolibet ipsorum et quolibet die de
omni pecunia et avere comunis Bononie que et quid est vel erit pene ipsum quacumque ratione
et causa pro soldo et sallario unius mensis quo ad dictam custodiam pro comuni Bononie sunt
ituri preterea preponantur predictis peditibus otto qui sint de numero ducentorum quibus ceteri
tanquam capitanei prestare debitam obedientiam teneantur fabe nigre in contrarium posite
fuerunt numero novem, nomina dictorum peditum sunt hec.51
50
Ivi, c. 79r.
51
Ivi, posta introdotta dalla rubrica De cc peditibus Regium destinandis (martedì 5 ottobre 1288).
La lista dei nomi dei duecento fanti inviati da Bologna a Reggio Emilia è riportata, ivi, cc. 79v-80r.
52
ASBo, Comune, Capitano del popolo, Giudici del capitano del popolo, reg. 124. Cfr. il prologo:
«In nomine Domini amen. Infrascripta sunt precepta facta per nobilem virum dominum Bindum
Bascherie de La Tosa honoramilem capitaneum populi Bononie pro faciendis solutionibus infrascriptis,
scripta per me Benevenutum Oliverii de Sexto notarium ipsius domini capitanei ad hoc officium specialiter
demandatum sub annis Domini millesimo ducemntesimo octavo, indicitione prima, mensibus diebus et
LXXIV Il Liber expensarum del Comune di Bologna del 1288
Die nono ottubris, stipendiariorum. Nobilis vir dominus Bindus Bascherie de La Tosa capitaneus
populi Bononie mandat vobis domino Guillielmo de Pavanensibus generali massario et
depositario comunis Bononie quantitate de quacumque pecuniarum ad vestras manus perventa
detis et solvatis conostabile et militibus stipendiariis in reformatione scripta manu Bonvisini
Bolognetti nunc notarii pro comuni Bononie deputati ad reformationes comunis scribendas
nominatis et specificatis prout in ipsa reformatione plenius continetur […]53 Die xii ottubris.
Dominus Bindus Bascherie de La Tosa capitaneus populi Bononie mandat vobis domino
Guillielmo de Pavanensibus generali depositario et massario comunis Bononie quantitate de
quacumque pecuniarum ad vos perventa detis et solvatis peditibus ituris ad custodiam civitatis
Regii, castrorum episcopatus eiusdem in reformatione scripta manu Yvani Bentivogli notarii
dominorum anzianorum et consulum declaratis pro eorum salario unius mensis ad rationem
solidorum iiiior bononinorum pro quolibet de quolibet die libras sex bononinorum pro quolibet
eorundem.54
Solvit dictus depositarius mille centum nonaginta quatuor libras bononinorum infrascriptis
capitaneis et custodibus qui ituri sunt pro comuni Bononie pro uno mense ad civitatem Regii.
Nomina quorum capitaneorum et custodum sunt hic videlicet […] omnibus predictis capitaneis
et custodibus qui sunt numero clxxxxviiii, qui ituri sunt pro comuni Bononie pro uno mense
in servitio comunis et hominum civitatis Regii videlicet cuilibet eorum sex libras bononinorum
ad rationem quatuor solidorum bononinorum pro quolibet eorum et qualibet die secundum
formam refformationis conscilii populi super hoc facto scripte manu domini Yvani Bentivogli
notarii anzianorum et consulum mense presenti octubris et precepti domini Bindi capitanei
predicti scripti manu domini Benvenuti Oliverii notarii dicti domini capitanei et quia placuit
anzianis et consulibus mense presenti octubris ex instrumento scripto manu dicti domini Yvani
notarii. Qui custodes et capitanei iverunt ad ipsam custodiam dicta die merchurii.
Come ha scritto Marco Conti, il lavoro del depositario era sottoposto alla verifica or-
dinaria (cioè mensile) e straordinaria (a chiusura dell’incarico semestrale) del giudice
del podestà deputato al sindacato. Il nostro registro documenta una modalità di sinda-
cato che coinvolge gli ufficiali comunali, prima che venisse affidata, tale operazione di
verifica, esclusivamente ad un giudice podestarile. Leggiamo quanto viene scritto nella
registrazione del Liber expensarum del pagamento di martedì 12 ottobre (la posta 31)
della commissione di controllo che era stata eletta nel consiglio dei duemila 10 giorni
prima (sabato 2 ottobre):55
[…] domino Brandelixio de Gozadinis iudici, domino Ursolino de Ursiis, domino Bertholomeo
56
ASBo, Curia del podestà, Ufficio al giudice del sindacato, b. 5, Reg. 593 (segnatura originale BB),
c. 1r: «In Christi nomine, amen. Hic est Liber summarum et introytuum et expensarum factorum et
perventarum et factarum per officiales comunis Bononie et lectorum et recitatorum in generali consilio vii-
ic comunis et populi Bononie in palatio veteri ipsius comunis singulis quindecim diebus tempore regiminis
honorabilis et potentis viri domini Cursi de Donatis potestatis Bononie sub examine sapientis et discreti
viri domini Gerardi de Pisis iudicis dicti domini potestatis ad dicti comunis sindicatus officium deputati
per ipsum domini potestatis et scriptus per me Bonaiutum Iohannis Cellaldolensis notarium et scribam
dicti domini potestatis ad sindicatus officium una cum dicto iudice deputatum et etiam Liber alliorum
diversarum et variarum scripturarum in m° cc° lxxx viii indictione et singulis mensibus ut invene subtus
continetur». Cfr. ivi, cc. 1r (31 agosto 1288), 6v (martedì 2 novembre 128), 11v (31 dicembre 1288),
23v-24r: «Die martis ultimo mensis augusti. Summa summarum omnium denariorum perventorum ad
manus domini Guillielmi de Pavanensibus massarii et generalis depositarii pecuniarum et averis comunis
Bononie tam de ghabella quam aliorum diversorum introytuum est Ma xxxviii librarum, v solidorum
et xi° bononinorum parvorum scilicet a die xxvi° mensis iulii et cum ipso die usque ad diem xxx mensis
augusti et cum ipso die. Summa summarum omnium expensarum per dictum dominum Guillielmum
massarium et generalem depositarium pecuniarum et averis comunis Bononie a die xxvi° mensis iulii et
cum ipso die usque ad diem xxx mensis augusti et cum ipso die capit et est mm viiiic lxxxxiiii librarum,
xv solidorum et unum bononinorum. Unde visa et solidata ratione introytus cum expensis videtur superare
introytus ab expensis xliii librarum, viiii solidorum et ii denariorum bononinorum, salvo incerte
calculi […] Die martis secundo mensis novembris. Summa summarum omnium denariorum perventorum
ad manus domini Guillielmi de Pavanensibus massarii et gemeralis depositarii pecuniarum et averis
[comunis] Bononie tam de diversis gabbellis quan de aliis diversis introytibus a die xvi° mensis septembris
proxime preterito et cum ipso die usque ad diem xxxi° mensis octubris et cum ipse die capit et est xiiiiM
lxxxxiii librarum et ii solidorum bononinorum. Summa summarum omnium expensarum factarum
per dictum depositarium a die predicta xvi° mensis septembris et cum ipso die usque ad diem predictum
xxxi mensis octubris et cum ipso die capit et est xiiiiM iiiC xvi librarum et solidorum xviiii et iiii
bononinorum, salvo errore calculi. Unde visa dicta ratione et diligenter examinata omnium introytuum
et expensarum a dictis temporibus citra videtur plus expendisse quam recepisse ccxxiii librarum, xvii
solidorum et iiii denariorum bononinorum, salvo erore calculi […] Die xxxi° mensis dicembris. Summa
totius introytus perventi ad manus domini Guillielmi de Pavenensibus massarii et generalis depositarii
pecuniarum et averis comunis Bononie per totum mensem dicembris presentem tam ghabbellarum quam
aliorum introytuum capit et est librarum xiiiim ccc lxxxxv, solidorum xiii et denariorum septem
bononinorum. Summa summarum omnium expensarum totius mensis decembris et primi diei kalendarum
ianuarii factarum per me supradictum Guillielmum depositarium pro comuni Bononie est et capit
librarum xviiim ccc lxxxv, solidorum octo et denariorum vii bononinorum, salvo errore calculi.
Die xxxi° mensis decembris lecte et publicate fuerunt predicte summe per me Bonaiutum Iohannis
Cellaldolensis notarium dicti domini potestatis in consilium viiic et populi et eorum presentia in palatio
LXXVI Il Liber expensarum del Comune di Bologna del 1288
ficio del depositario generale per essere passata al suo successore, che ne prendeva pos-
sesso, dove il registro poteva essere aggiornato, come dimostrano le note aggiunte tra
gennaio e giugno 1289 al termine del Liber expensarum:
Summa summarum omnium expensarum factarum per dictum depositarium toto tempore sue
depositarie incipiendo a die veneris secundo iullii proximo ellapso et cum ipsa die usque a[d]
die[m] sabbati primo ianuarii mense presenti et cum ipsa die capit et est, salvo erore calcholi xlim
vc lxx.
Millesimo ducentesimo octuagesimo nono, indictione secunda, die iovis tertia decima
intrante ianuario, recipiunt domini Millançius de Çovençonibus et frater Iacobus de Caçano
depositarii comunis ducentas viginti quatuor librarum, quatuordecim solidorum et novem
denariorum bononinorum a domino Guillielmo de Pavanensibus massario comunis Bononie
tempore domini Bonacursii Donati olim potestatis Bononie pro sex mensibus proxime
preteritis de denariis superatis eidem depositario ab officio sue massarie sive depositarie
presentibus Francesco Cleravalla familiari domini Bindi capitanei populi Bononie et domino
Yvano Bentivogli notario.
Et Ego Michael magistri Adami nunc notarii dictorum depositariorum scripsi.
Millesimo ducentesimo octuagesimo nono, indictione secunda, die martis vigesimo octavo
veteri comunis Bononie infrascriptibus testibus Martino quondam Dondei bannitore comunis et domino
Sclarito Corradini notario et pluribus […] In Dei nomine, amen. Hec sunt absolutiones facte tempore
domini Cursi de Donatis potestatis Bononie de infrascriptis officialibus, hominibus et personis per
discretum et sapientem virum dominum Gherardinum Raffaldi iudicem dicti domini potestatis pro
comuni Bononie ad sindicatus officium deputatum per eundem dominum potestatem et scripte et lecte per me
Bonaiutum Iohannis Cellaldolensis notarium dicti domini potestatis una cum dicto iudice ad sindacatus
officium deputatum sub anno Domini a nativitate Domini millesimo ducentesimo octuagesimo octavo,
indictione prima […] In Dei nomine, amen. Ego Gherardus de Raffaldis iudex domini Cursi de Donatis
potestatis Bononie et sindicus dicti comunis deputatus ad videndum, diffiniendum et terminamdum rationes
introytum et expensarum domini Gherardi Bochafocaccie olim generalis massarii et depositarii comunis
Bononie tempore denominatus domini Curradi de Monte Magno olim potestatis Bononie visa,
calculata et diligenter examinata ratione suprascripti domini Gherardi tam introytuum quam expensarum
perventorum ad eum per dictum tempus et per ipsum factarum dico, assero et affirmo atque pronuntio
ipsum dictum Gherardum prefatum officium bene et legaliter fecisse et exercuisse et quicquid ad manus
eius occasione dicti officii de pecuniis et avere comunis Bononie pervenit in eiusdem comunis utilitatem
et prout debuit convertisse reliqua domino Guillielmo de Pavanensibus nunc generali massario et
depositario comunis Bononie presentasse, consignasse et restituisse qua propter ex virtute et vigore nostri
officii et omni alio iure et modo quo melius et efficaciter possum dictam rationem seu rationes eiusdem
domini Gherardi et omnia per eum in dicto officio et occasione dicti officii acta tamquam bene et legaliter
et utiliter ac debite pro dicto comuni giesta adprobo, pronuntio et ratifico et quod ipsum Gherardum
de certo vel ex nunc propter dictis rationibus sive ratione vel eorum occaxione non posse molestari vel
modo aliquo adgravari per aliqeum seu aliquis sindicus vel officialis comunis Bononie aut per dictum
comune et ipsum Gherardum Dei nomine invocato absolvo, pronuntio et finaliter in hiis scriptis absolvo.
Lata et pronuntiata fuit dicta sententia per predictum dominum Gherardum iudicem et lecta et publicata
per me Bonaiutum Iohannis notarium dicti domini potestatis in consilio viiic et populi comunis Bononie
presentibus testibus domino Bertholomeo domine Clare et Iacobino Francholi notariis die xxv° octubirs
sub annis Domini m° cc° lxxxviii°, indictione prima».
I. Introduzione LXXVII
iunii recepit frater Iacobus de Caçano massarius et depositarius comunis Bononie viginti novem
librarum, tres solidorum et quatuor {denariorum} bononinorum a domino Guillielmo de
Pavanensibus olim massario comunis Bononie tempore domini Cursii de Donatis potestatis
Bononie de denariis et pecunia ad eius manus pervenutis occasione dicti sui officii.
Ego Michael magistri Adami nunc notarius dicti depositarii scripsi.
È proprio il nostro Liber expensarum a dimostrare come tale verifica si fosse conclusa
positivamente e come l’esercizio del depositario generale fosse stato giudicato corretto
e di conseguenza venisse remunerato sabato 11 dicembre 1288, insieme con i notai
deputati a tale ufficio, per il suo servizio svolto presso la cassa del Comune di Bologna,
a vantaggio del pubblico (partita 29 di dicembre):
Mi pare che queste integrazioni ci spingano a credere che il testimone giunto nelle
nostre mani fosse la copia destinata a rimanere presso l’ufficio di depositaria, a meno
che tali estratti non fossero stati accolti in entrambe le copie prodotte, anche in quella
perduta (se davvero due esemplari furono realizzati).
Fig. 3. Bologna, Archivio di Stato, Comune, Camera del Comune, Tesoreria e contrallatore
di tesoreria, reg. 3, Liber expensarum, pagina di apertura. Organizzazione razionale delle poste
sulla pagina, precedute dal protocollo e chiuse nel bas de page dalla Summa pagine.
Fig. 4. Bologna, Archivio di Stato, Comune, Camera del Comune,
Tesoreria e contrallatore di tesoreria, reg. 3, Liber expensarum, cc. 52v-53r.
Rappresentazione di liste elencate su 2 o 3 colonne.
Fig. 5. Bologna, Archivio di Stato, Comune, Camera del Comune,
Tesoreria e contrallatore di tesoreria, reg. 3, Liber expensarum, cc. 45v-46r.
Inizio del mese di ottobre e impaginazione ad abaco.
I. Introduzione LXXXI
Per quanto attiene alla mise en page, bisogna osservare come essa risulti realizzata grazie
ad una duplice rigatura alla mina di piombo che la struttura in tre finche di dimensioni
non regolari che determinano una colonna centrale, la quale pur variando, risulta pari
alla somma delle restanti due colonne (mm. 40/60 la prima finca, mm. 60/80 l’ulti-
ma) o quasi. L’organizzazione della pagina e la distribuzione del testo si complicano in
qualche modo allorché il notaio vi comprenda delle liste di nomi, articolate su due o
più colonne (Cfr. Fig. 4). In genere, però, il grosso del testo delle poste occupa la parte
centrale della pagina. Ciascuna partita è preceduta dalla data cronica. Nella prima co-
lonna, quella di sinistra si trova regolarmente il numero progressivo di ciascuna partita,
espresso in numeri romani, in una sequenza continua a partire da 1, ricominciando
ogni volta ad apertura di ciascuno dei sei mesi compresi nel Liber, accompagnato sal-
tuariamente da una rubrica esprimente in estrema sintesi il tema di ciò che è contenuto
nella posta. Nella terza colonna, quella di destra, si trova regolarmente la cifra dell’u-
scita, espressa il più delle volte in lettere. Nel bas de page si trova la summa pagine, cioè
il totale parziale delle somme che compongono l’insieme delle uscite registrare per
ciascuna pagina, tranne quei casi in cui una posta sia caratterizzata da lunghi elenchi di
nomi distribuiti su più di una pagina (Cfr. Fig. 4, c. 53r).
Tutto questo è ravvisabile nella riproduzione della prima carta del nostro registro,
che si apre con il protocollo estremamente significativo per la diplomatica del docu-
mento pubblico comunale (Cfr. Fig. 3):
Liber generalis expensarum diversarum et variarum factarum per virum providentem dominum
Guillielmum de Pavanensibus civem et mercatorem civitatis Bononie depositarium generalem
comunis Bononie tempore regiminis nobilis viri domini Bresani de Salis potestatis et capitanei
civitatis Bononie sub millesimo ducentesimo octuagesimo octavo indictione prima et scriptus per
me Paulum Bellondini notarium dicto officio deputatum.
Per quanto attiene alla mise en texte, la distribuzione del testo, pur variando il numero
delle poste per pagina, segue una modalità razionale reiterata in modo costante nel
corso della trascrizione, come del resto previsto negli statuti del 1288.57
La verticalità delle tre finche, che corrono parallele, non delinea uno specchio della
scrittura. Questa impaginazione viene infatti integrata dalla distribuzione orizzontale
della scrittura delle singole poste delimitate da linee orizzontali disegnate che scan-
discono la costruzione della pagina. L’impostazione risponde evidentemente a un
principio di logica organizzazione di questo particolare genere di testo, facilitando la
57
Rimando ai primi punti del testo riportato in Appendice.
LXXXII Il Liber expensarum del Comune di Bologna del 1288
comprensione immediata visiva dei dati essenziali delle partite (e la loro memorizza-
zione spaziale), astrattamente pensate e concretamente organizzate in maniera seriale,
mediante un’articolazione gerarchizzata dei dati informativi reiteratamente raggrup-
pati in parti principali e secondarie graficamente ben distinte, grazie a un sapiente bi-
lanciamento tra l’atramento della scrittura e il bianco della pagina.
La posta appare sempre allo stesso modo. La formulazione si apre su una riga oriz-
zontale che connette il soggetto (depositarius) e il verbo (solvit) all’uscita esborsata,
espressa di regola non in numeri, per ragioni di certezza giuridica, ma in parole al caso
accusativo, svolta in lire, soldi e denari. La formula è connessa al corpo del testo in-
trodotto dal nome del beneficiato al caso dativo preceduto da un segno di paragrafo
a forma di piede di mosca. Il contenuto è registrato in forma di estratto indicando la
ragione del pagamento, il suo valore unitario, che può essere aumentato o moltiplica-
to nel valore a seconda della durata di tempo, della distanza di spazio, della funzione
dell’incarico e del ruolo assuntovi. La posta si chiude con la ricapitolazione essenziale,
assai ristretta (ridotta all’osso rispetto ad altri casi, come quelle registrate nei memoria-
li), del procedimento decisionale che ha portato al mandato di pagamento e all’uscita
dalle casse comunali. Ciò è reso possibile dall’esistenza di un efficace servizio archivi-
stico che rende percorribili concretamente i riferimenti che vengono fatti alla docu-
mentazione pubblica proveniente da altri fondi comunali, a differenza ad esempio di
quelli meno sintetici dei memoriali, che sono connessi con documentazione di natura
privata. Gli atti sono immediatamente a disposizione presso la camera actorum negli
armarium comunis, armarium populi e armarium novorum librorum, o nei depositi
archivistici di sicurezza dislocati presso gli archivi dei maggiori complessi religiosi cit-
tadini (come ad esempio San Pietro, San Francesco, San Domenico o a San Giacomo
Maggiore), consentendo di avere il polso della gestione documentale del sistema archi-
vistico comunale.58
58
Si vedano come esemplari due poste del nostro Liber expensarum in cui emerge chiaramente il controllo
sul sistema documentario comunale. Nel primo caso abbiamo un esempio tratto dalla camera populi
nella prima posta del mese di ottobre: «[…] domino Petro de Banbaglolis notario pro eo et ex eo quod
ipse fecit scripturas et cartas presentium librorum et scripturarum, facte per dominum Brixanum de Salis
capitaneum populli Bononie, notariis qui sunt ad acta populi et in conscilio populi Bononie de libris
et scripturis notarii ipsius domini capitanei […]». Nel secondo caso si recuperano carte giudiziarie già
depositate, nella posta 35 di novembre: «[…] Iacobino Federici notario qui exemplavit et autenticavit
quedam acta, mandato domini Ferri iudicis ad mallefficia, que supersint de actis depositis qualiter
dominis Lambertino et Paci de Pacibus doctoribus legum fuit satisfactum a comuni Bononie et pro
quibus diebus, cum ipsi essent advocati in facto Saragotie […]».
I. Introduzione LXXXIII
In conclusione, possiamo dire che il Liber expensarum del 1288 sia il frutto di una
sinergica collaborazione tra tecniche grafiche e giuridiche di matrice notarile e prassi
contabili e compositive di tipo mercantile, le quali sono alla base della forma e della
distribuzione del testo e, più in generale, dell’ideazione dell’intero progetto editoriale,
che, nel suo insieme, appare l’esito di un’esperienza collettiva in cui si saldano compe-
tenze divergenti di due ceti professionali e pratiche sociali documentarie e di scrittura
divenute abituali presso gli uffici cittadini.
La peculiarità notarile principale risiede nella struttura diplomatica del documento
comunale da rintracciarsi nel protocollo, che introduce gli atti registrati in forma di
estratto, nelle modalità di scrittura ad estratto e nel tipo di scrittura.
Le marche ragionieristiche tipiche della documentazione mercantile sono da re-
cuperarsi nella suddivisione per mese dei conti (Fig. 5); nelle «Summa pagine […]»,
«Summa summarum omnium expensarum factarum per dictum depositarium de
dicto mense […]», «Summa summarum omnium expensarum factarum per dictum
depositarium toto tempore sue depositarie […]»; nell’incolonnamento della cifra in
lire, soldi e denari, che diventerà predominante nei libri di conti trecenteschi e quat-
trocenteschi da leggere anche a pagine di registro aperte, cui si è già fatto cenno, e che
ricordano le rettrici che caratterizzano la tavola dell’abaco, un’immagine mentale, for-
se, all’origine dell’impaginazione di questo tipo di testi.
Si dirà subito che tali operazioni riflettono un cambiamento culturale epocale, in
atto almeno dal XII secolo, la razionalizzazione della società, la sua computabilità e
visualizzazione, grazie all’esito principale di quella che fu una rivoluzione filosofica, lo-
gica e matematica intorno alla natura, centrata principalmente sulla computazione del
mondo attraverso il numero e la misurazione dello spazio, del tempo, delle cose e delle
azioni dell’uomo mediante il denaro, che diviene l’unità di misura della società urbana.
All’interno di questo impianto, mi pare infatti si possa pensare che l’immagine di
una tavola d’abaco, tanto familiare al mondo della mercatura, si proiettasse sulla pagi-
na tramite quelle rettici verticali che non disegnano uno specchio di scrittura perime-
trato sulla carta, ma semplicemente determinano delle colonne che corrono parallele.
La dialettica tra orizzontalità e verticalità costituisce un altro aspetto rilevante della
spazializzazione della mentalità ordinatrice di questi uomini e del loro spirito simbo-
lico. Nel caso specifico, infatti, quelle linee che corrono parallele sulla pagina vengono
intersecate e delimitate orizzontalmente da una linea ad inchiostro e dalla impagina-
zione ordinata graficamente degli elementi della posta.
Si tratta di novità editoriali germinate lentamente a partire dal XII secolo, ma-
turate intensamente e rapidamente nel corso del Duecento. Esse denotano la nascita
dell’uomo occidentale urbanizzato e dell’ammodernamento razionale del suo outillage
LXXXIV Il Liber expensarum del Comune di Bologna del 1288
gnoseologico, che passa attraverso il volgarizzamento della lingua, dei numeri, della
grafia e l’invenzione di nuovi strumenti di sintesi, sviluppando le capacità logiche di
individuare unità di misura generali in un sistema globalizzato variamente particolare.
Il volgarizzamento dei simboli numerici, dal sistema latino a quello arabo, avvenne
molto lentamente, come l’analogo passaggio dal latino al volgare. Ma anche se si con-
tinuò a lungo a scrivere in latino, il volgare fu la lingua praticata, anche se si continuò a
scrivere i risultati in numeri romani o in forma di parola, da tempo invece si procedeva
a contare e a calcolare con i nuovi segni indo-arabi.
Si tratta di cambiamenti che trovarono agio all’interno di nuovi generi di scrittura
pragmatica (come la partita doppia: uno dei fatti più eclatanti dello sviluppo ragionie-
ristico europeo), di nuove forme dei supporti scrittori (come il sistema documentario
costituito dai grandi libri contabili: cassa, giornale, mastro, bilancio), di nuove scrittu-
re (come la mercantesca).
Tutto questo germinare di idee e di cose si amplificò in particolar modo nel «fe-
condo ambiente mercantile del Duecento [dove si sviluppò] la scienza matematica e
contabile, fino all’invenzione, più tardi, della partita doppia; era lo stesso ambiente
che creava anche un nuovo modo di scrivere con una scrittura corsiva che dava nuovo
ordine e rapida consultabilità ai testi, e questa scrittura “mercantesca” adatta a regi-
strare dati commerciali e finanziari fu usata anche per il più antico patrimonio della
lirica in lingua italiana […] i mercanti dovevano per prima cosa imparare l’abaco e
l’algoritmo, cioè l’aritmetica dei numeri romani e quella decimale». La grande novi-
tà fu la possibilità di fare ricorso alla notazione posizionale grazie all’insegnamento
impiantato da Leonardo Fibonacci dell’abaco, al principio del Duecento, consen-
tendo di sviluppare in maniera meccanica attraverso regole definite un algoritmo.
L’espressione salvo errore calculi è un altro riflesso del rilievo significativo che ebbe
questo antico strumento di calcolo nella società occidentale. È noto che l’abaco dei
romani era costruito con una tavola di legno o terracotta con delle scanalature che
correvano parallele, definendo colonne (ognuna una finca, nella pagina del docu-
mento) che grazie alle lettere del sistema di numerazione romano individuavano a
partire da destra le unità semplici (I), le decine (X), le centinaia (C) e così in progres-
sione, come nel nostro Liber. Quelle colonne, all’interno di ciascuna scanalatura,
ospitavano dei sassolini, denominati calculi, che erano utilizzati per computare le
quantità relative a ciascuna colonna. Si ricordi che anche il termine abaco subì un
allargamento di significato, passando dall’indicare, in un contesto tecnico-professio-
nale, un preciso strumento pratico di calcolo specifico, a comprendere l’aritmetica
pratica. Nacquero così le scuole d’abaco, prima a Pisa e poi in tutti i centri urbani
italiani. «Prima della diffusione dell’uso della matematica araba, nel medioevo si
usava comunemente il sistema di espressione numerica ereditato dai romani, con nu-
merali espressi da combinazioni di I, V, X, L, C, M. Si scriveva con i numeri romani,
I. Introduzione LXXXV
ma si contava con le mani: 20 dita tra mani e piedi sono alla base del sistema di conto
più diffuso. Istruzioni per contare con le dita sono fornite in numerose fonti di tipo
eterogeneo, cui potevano sommarsi mani, braccia e gomiti, con una gesticolazione
simile a quella di danzatori».59
Tutti questi elementi ridimensionano notevolmente la lettura di un medioevo ostile
all’economia monetaria urbana proposta da Jacques Le Goff, secondo cui sarebbe pre-
valsa la cultura del dono rispetto a quella del profitto. Questa interpretazione era stata
fondata dallo storico francese anche sulla diffusione della raffigurazione di avari con la
borsa al collo. Recentemente tuttavia Giuliano Milani ha dimostrato come tale imma-
gine non fosse riservata in esclusiva agli avari, ma più estesamente a chi metteva in peri-
colo i valori della comunità, la civitas, spezzando il vincolo di fiducia tra i cives, venendo
accusato di essere falsario, corrotto o traditore.60 Proprio questa ossessione dell’adul-
teramento della verità pare essere al centro delle riflessioni e delle paure dell’uomo co-
munale, che associa a tutto ciò che in qualche modo possa essere ricondotto nel campo
semantico della falsità-finzione e in quello ideologico-religioso del non-vero l’innesco
della disarticolazione della communitas, di una società retta da legami fiduciari.61
La rilettura di Milani rafforza ed è confortata dalle posizioni espresse da altri stu-
diosi di recente a riguardo del ruolo del denaro e del suo significato sociale ed economi-
co, già a partire da quelle che indagano il pensiero di alcuni intellettuali contemporanei
di Dante o della generazione successiva, che con i loro scritti superavano le considera-
zioni aristoteliche di estroflessione del denaro dalla società e la condanna di una parte
del mondo religioso dell’economia finanziaria.62
Scrive ad apertura di una sua introduzione Raffaele Pinto: «Tale definizione [di
capitale da parte di Pietro di Giovanni Olivi] da una parte distingue implicitamente il
denaro in quanto strumento di calcolo del valore dei beni (finalizzato al loro scambio),
dal denaro in quanto strumento di creazione del profitto (lucrum); dall’altra considera
59
Per le citazioni cfr. Travaini, Monete, mercanti e matematica, cit., pp. 61-62; Un ponte sul Mediterraneo.
Leonardo Pisano, la scienza araba e la rinascita matematica in Occidente, a cura di E. Giusti, Firenze,
2002; R. Franci, L’insegnamento dell’Aritmetica nel medioevo, in Scienze matematiche e insegnamento in
epoca medievale, a cura di P. Freguglia, L. Pellegrini, R. Paciocco, Napoli-Roma 2000, pp. 111-
132.
60
J. Le Goff, La borsa e la vita. Dall’usuraio al banchiere, Roma-Bari 1987; Id., Lo sterco del diavolo.
Il denaro nel Medioevo, Roma-Bari 2010; G. Milani, L’uomo con la borsa al collo. Genealogia e uso di
un’immagine medievale, Roma 2017.
61
P. Preto, Falsi e falsari nella Storia, Roma 2020; H. Harry Bresslau, Manuale di diplomatica per
la Germania e l’Italia, Roma 1998, pp. 14-47; U. Eco, Tipologie della falsificazione, in Fälschungen im
Mittelalter, I, Hannover 1988, pp. 69-82; Antonelli, La mente organizzatrice dell’uomo comunale, cit.
62
G. Todeschini, I mercanti e il tempio. La società cristiana e il circolo virtuoso della ricchezza fra
medioevo ed età moderna, Bologna 2002; Id. Come Giuda. La gente comune e i giochi dell’economia
all’inizio dell’epoca moderna, Bologna 2011.
LXXXVI Il Liber expensarum del Comune di Bologna del 1288
la forma di capitale del denaro come una modalità legittima di produzione della ric-
chezza. In quanto capitale, suscettibile di produrre un valore superadiunctus a quello
originario, il denaro può essere venduto, e, nel caso dei prestiti, deve essere restituita
non solo la somma prestata ma anche il denaro che la somma iniziale avrebbe prodotto
se fosse stato investito nella produzione o nella circolazione dei beni, cioè, banalmente,
gli interessi. Contro la condanna con cui il pensiero antico, da Aristotele a S. Tommaso,
stigmatizzava la ‘crematistica’, cioè il commercio finalizzato non allo scambio dei beni,
ma alla produzione di profitto (che per il Filosofo non è neppure degna di figurare in
una riflessione sulla economia)».63
A questo processo di cambiamento contribuì la nuova aritmetica che nel giro di un
secolo modificherà i metodi per indagare la natura e per pre-definire la conoscenza del
mondo, che apriranno la strada a una sua visione geometrica, alla sua matematizzazio-
ne. Lo sviluppo dello studio della matematica prima in Italia e poi nelle sedi universi-
tarie di tutta Europa portò all’abbandono dell’abaco nelle pratiche di calcolo, all’as-
sunzione dei numeri indo-arabi e dello zero, mentre una nuova visione dell’economia
si faceva largo tra i predicatori degli ordini mendicanti, in particolar modo all’interno
del dibattito intorno a povertà, carità e usura.64
6. Criteri editoriali
Per quanto riguarda i criteri editoriali adottati nella presente trascrizione sono conser-
vativi e intendono riproporre correttamente il testo anche se necessariamente debbono
rinunciare a seguirne la distribuzione nella pagina. S’interviene il meno possibile sul
testo, ad esempio in quei pochi casi in cui è necessario trascrivere le parole secondo l’u-
so moderno sciogliendo le unità di scrittura originali, introducendo la punteggiatura
e il ricorso a segni diacritici. Si distingue graficamente la u dalla v, si è normalizzato ad
i il ricorso alla j, anche nel caso dei numerali romani e anche nel caso potesse il segno
rappresentare un valore semiconsonantico.
La cartulazione virtuale del testo tende a ricostruire l’originale, ma è presente una
63
R. Pinto, Introduzione, in Id., La maladetta lupa del capitale: il pensiero economico-politico di Dante,
Firenze 2022.
64
A proposito delle modalità pratiche di computazione, compreso il ricorso alla esplicitazione nelle
somme del concetto di sottrazione, resta testimonianza nel nostro registro in alcune poste dove si può
leggere ad esempio: «Summa pagine clxxxxv librarum minus xii denariorum bononinorum».
Si veda a questo riguardo S. Tognetti, Una civiltà di ragionieri. Archivi aziendali e distinzione sociale nella
Firenze basso medievale e rinascimentale, in «Reti Medievali Rivista», 21, 2 (2020), pp. 221-250
(ringrazio Enrico Faini per avermi segnalato questo saggio importante); P. Legrenzi, Quando meno
diventa più. La storia culturale e le buone pratiche della sottrazione, Milano 2022.
I. Introduzione LXXXVII
seconda cartulazione che permette di avere l’idea concreta della consistenza dello spez-
zone A e dello spezzone B, attualmente conservati in due fondi distinti. Con r s’inten-
de indicare il recto di una carta con v il suo verso.
Le integrazioni dell’editore sono riportate all’interno di due parentesi quadrate [].
Le integrazioni dovute a guasto meccanico sono riportate all’interno di due parentesi
graffe {}. Le espunzioni di unità di scrittura o di lettere da parte del notaio sono indica-
te in nota e/o segnalate all’interno di due parentesi uncinate <>. Le segnalazioni pre-
senti nelle note a piè di pagina contribuiscono a chiarire gli eventi accaduti al ms. o al
testo, come gli interventi del notaio e le particolari configurazioni grafiche garantendo
in questo modo la perspicuità dell’originale e indicando al contempo le scelte editoriali
e gli interventi sul testo anche dell’editore.
Nelle note, data l’importanza attribuita dalle istituzioni alla scrittura per esteso
delle parole, si è preferito introdurre le parentesi tonde per indicare il sistema abbre-
viativo adottato dallo scrivente () e la segnalazione di quei segnali della punteggiatura
impiegati per indicare lo spezzarsi di una parola e il suo andare a capo. Inoltre, sempre
nell’apparato si è tentato di rendere edotto il lettore dei fenomeni principali di orga-
nizzazione del testo sulla pagina e dei segnali che costituiscono il sistema interpuntivo
del notaio impiegato in modo reiterato e costante per rappresentare le modalità ecce-
zionali, ma non inconsuete, d’impaginare il testo come gli elenchi, la summa pagine
ecc. Con tre asterischi * * * si indica uno spazio lasciato in bianco dal notaio per essere
compilato in un secondo momento, ma poi mai completato. Con tre punti fermi … si
indica una parola non compresa dall’editore. Con la barra | si indica la cesura nel ms.
tra due righe e l’andata a capo di una unità di scrittura.
Il tentativo anche per quanto riguarda la mise en page e la mise en texte è stato quello
di restituire il più possibile l’aspetto del testo e della pagina del nostro manoscritto, nei
limiti della ragionevolezza di cui una trascrizione così complessa e ampia ha dovuto
necessariamente tenere conto, ricorrendo, per questo scopo, anche alle note.
Il testo è affiancato da una duplice cartulazione la prima ricostruisce la costruzione
originale del ms., seppure virtualmente, la seconda dà conto della presente cartulazione
dello spezzone siglato A e dello spezzone siglato B.
Si ringrazia la collega e amica Giovanna Morelli per avere coadiuvato il terzo con-
trollo del testo sul ms.
APPENDICE
[ 1 ] Iuro ego massarius seu depositarius comunis Bononie recipere totam pecuniam
comunis Bononie que michi debitur, ex quacumque de causa vel quocumque modo, et
etiam omnes alias res pertinentes comuni Bononie que michi designabuntur, et ipsam
pecuniam que ad me perveniet, et res quas recipiam, custodire et salvare bona fide ad
utilitatem comunis Bononie.
[ 2 ] Et de pecunia seu avere comunis Bononie non expendere vel solutionum facere,
sine licentia et mandato domini potestatis vel domini capitanei vel vicarii alterius eo-
rum, de quo mandato sit publica scriptura facta per manus unius ex notarii[s] domini
potestatis vel domini capitanei. In qua scriptura contineatur quantitas que mandabitur
solvi et persona cui debuerit fieri solutio et ex qua causa, nisi de ipsa pecunia solvenda
sit statutum vel reformatio, de quo statuto seu reformatione fiat mentio in precepto,
dum tamen solutio non excedat quantitatem vigintiquinque librarum bononinorum,
vel sine speciali reformatione facta ad scrutinium, secundum formam statuti, de sum-
ma vigintiquinque librarum bononinorum vel ab inde supra.
[ 4 ] Salvo quod de mandato domini potestatis vel domini capitanei vel vicarii alteri-
us eorum possim facere solutionem usque ad quantitatem quadraginta solidorum bo-
noninorum vel ab inde infra sine reformatione aliqua vel bulita, dum tamen dictum
preceptum sit scriptum per unum ex notariis spetialibus domini potestatis vel domini
65
Statuti di Bologna dell’anno 1288, cit., pp. 113-115.
XC Il Liber expensarum del Comune di Bologna del 1288
capitanei, in quo declaretur quantitas que mandabitur solvi per depositarium vel mas-
sarium, et nomen cui fieri debuerit solutio et causa. Et si eligere debuero tabellionem
unum vel plures ad predictum officium operandum, elligam bonum legalem et exper-
tum notarium in scribendo et litteratura.
[ 6 ] Et domino potestati vel domino capitaneo vel alteri pro eis aliquo modo non
dare ultra feudum sibi concessum per formam statutorum, quantucumque eis vel alteri
eorum concederetur.
[ 7 ] Nec solutionem aliquem permittere notarios meos alicui accipere ultra feudum
sibi concessum.
[ 8 ] Et furtum, dolum vel fraudem non committam in pecuniam seu de rebus comu-
nis, nec lucrum occasione mei offitii faciam nec sinam alium facere ultra feudum michi
concessum pro me et notariis meis.
[ 9 ] Tenear etiam ego depositarius seu nassarius comunis facere comburere omni nocte
continue unam anpulam coram pictura beate Marie Virginis in capella comunis, et facere
quod duo cerei stent super altare ipsius capelle et comburant tempore missarum. Et dare
tenear incensum oportunum et quatuor libras candellarum in festo sancte Marie mensis
februarii, que dari debent per sacerdotem domino potestati et domino capitaneo et eorum
familiis et aliis ad missam existentibus. Et facere ablui pannos altaris. Et hec omnia expen-
sis comunis Bononie et de avere comunis Bononie. Et credentias mihi impositas tenere.
[ 10 ] Et tenear prestare bonam et idoneam securitatem [de] decem milibus libris bo-
noninorum coram procuratore comunis Bononie de custodiendo et salvando avere
comunis Bononie quod ad meas pervenerit manus, et de illo non expendendo vel sol-
vendo alicui, nisi secundum formam mei sacramenti.
[ 13 ] Et hoc statutum sit precisum in qualibet parte sui. Et dicimus quod depositarius et eius
notarius morari debeant ad massariam comunis Bononie ad suum offitium exercendum.
VI
II. EDIZIONE
1 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
1r 1r
Eodem die
iii Item solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Nicholao Phylippi, Iohanni Petri cartholarii, Ugolino
1
Lacuna materiale del supporto, una macchia di umidità che ha in parte fatto svanire l’inchiostro della
parola, ricostruita con molte incertezze per via congetturale.
2
Segue cassato con tratto di penna e punto sottoscritto: n[obilis].
3
Segno di riempimento.
4
Segno di riempimento.
5
Nel ms. sc(r)iptum.
6
Segno di riempimento.
7
Un segno paratestuale a forma di parentesi tonda tiene uniti i due nomi elencati.
8
Segue cassato con tratto di penna: ep.
II. Edizione 2
[Eodem die]
iiii Item solvit dictus depositarius sex solidos bononinorum
Iohanni Symonis nuntio anzianorum populi Bononie pro
solutione duorum dierum ad rationem trium solidorum
bononinorum pro quolibet die9 quibus ivit ad castrum
Crevalchoris cum anzianis iluc misis ad providendum laborerium
quod fieri oportebat in foveis dicti castri ex precepto facto per
dictum dominum potestatem scripto manu supradicti notarii.
1v 1v
9
Aggiunto in interlinea con segno di rimando ^.
10
Segno - che indica l’andata a capo: cap|tivis.
11
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: heri.
12
Segno - che indica l’andata a capo: hodi|erna.
13
Segno di riempimento.
3 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
vi Item solvit dictus depositarius undecim solidos bononinorum
domino Bendideo Ugolini custodi massarie comunis Bononie
equos idem dominus Bendideus expendit de suis propriis
denariis in servitio comunis Bononie in tribus taschis in quibus
recunduntur libri actorum notariorum dicti domini potestatis
et capitanei quando portantur ad banchis officiorum suorum
ex precepto14 per dictum dominum potestatem et capitaneum
scriptum manu dicti notarii.
Eodem die
viii Item solvit dictus depositarius xl solidos [bononinorum]
infrascriptis capitaneo et custodibus castri Stagni videlicet
Martino Pini capitaneo dicti castri sedecim solidos
bononinorum ad rationem iiii solidorum bononinorum
pro quolibet die15 et Dominico Anthonii cappelle Sancte
Cecilie, Dominicho sartori cappelle Sancti Benedicti et Cecho
Iohannis cappelle Sancti Thome Strate Maioris custodibus dicti
castri scilicet cuilibet ipsorum viii solidos bononinorum16 pro
quatuor diebus quibus steterunt quilibet eorum ultra terminum
eorum solutionis ad rationem ii solidorum bononinorum pro
quolibet die et quolibet ipsorum ex precepto scripto manu
dicti Gregorii notarii.
14
Segue cassato con tratto di penna: for.
15
Aggiunto in interlinea: pro q(u)olib(et) die.
16
Segue cassato con punti sottoscritti: ad.
II. Edizione 4
2r 2r
Eodem die
xi Item solvit dictus depositarius sex solidos bononinorum
Brexanino nuntio et portitori literarum transmissarum
per notarium qui est Mutine pro comuni Bononie ad
ipsum comune pro eius labore et vie ex eo quod aportavit18
dictas literas ex precepto dicti domini potestatis et capitanei
scripto manu dicti notarii.
Eodem die
xii Item solvit dictus depositarius tres solidos bononinorum
Iohannino Symonis nuntio ançianorum et consulum populi
quos expendit de suis19 propriis denariis in cartis bo[n]bicinis
et in medio quaterno cartarum peccudis operatis in servitio
17
Aggiunto in interlinea con segno di rimando ^.
18
Segno di riempimento.
19
Segno di riempimento.
5 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
xiii Item solvit dictus depositarius quinque solidos bononinorum
Ambrosio Petriçoli latori literarum transmissarum comuni
Bononie per dominum episcopum mutinensem et per
dominum Antholinum de Tebaldis notarium qui pro comuni
Bononie in civitate Mutine perseverat pro ipsius comunis
negotii[s] et mandatis ex precepto dicti domini potestatis et
capitanei scripto manu dicti domini Gregorii.
2v 2v
20
Segno - che indica l’andata a capo: Mo(n)tema|gno.
21
Nel ms. obses.
22
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
23
Segue cassato con tratti di penna: p.
II. Edizione 6
Eodem die
in Solvit depositarius predictus treginta unam libras bononinorum
eodem xv Beri de Caçago, Albertino de Cazago, Petro Pichoti, Honebene
de Castraxonno26, Iohanino Parola27, Gerardino de Arbusto,
Iacobino sedazario, Petriçano barberio, Asiato de Pallaçolo
et Zanono de Belletreçe28 beroariis dicti domini Brexani
capitanei pro eorum salario presenti mense iullii habentis
xxxi dies ad rationem duorum solidorum bononinorum
pro quolibet eorum et quolibet die secundum formam
refformationis29 conscilii et masse populi Bononie scripte
manu Anthonii de Poliçino notarii ançianorum et consulum
mense presenti iullii et30 quia placuit anzianis et consulibus
dicti mensis iullii ex instrumento scripto manu dicti Anthonii
et secundum formam precepti dicti domini capitanei scripti
manu Gregorii predicti.
24
Lettura incerta.
25
Un segno paratestuale a forma di parentesi tonda collega questa alla posta successiva.
26
Lettura incerta.
27
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i cinque nomi elencati, ciascuno
preceduto da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
28
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i cinque nomi elencati, ciascuno
preceduto da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
29
Segue cassato con tratti di penna: s.
30
Segue cassato con tratti di penna: p.
7 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
3r 3r
Eodem die
xvi Solvit dictus depositarius quadraginta solidos bononinorum
domino Laurentio Bonacapti pro completura et confectione
literarum transmissarum domino Bindo Baschere ellecto primo
in capitaneria31 populi Bononie et statuta eidem missa ex eo
quod scripsit dictas literas et dicta statuta in servitio comunis
Bononie secundum preceptum dicti domini potestatis et
capitanei scripto manu domini Gregorii notarii predicti.
Eodem die
in eodem Solvit depositarius predictus quadraginta solidos bononinorum
xvi domino Laurentio Bonacapti notario pro confectione et
conpletura literarum missarum domino Guillielmo de
Oddonis secundo ellecto in capitaneria populi Bononie
et statuta eidem missa ex eo quod ipse scripsit dictas literas
et32 dicta statuta in servitio comunis Bononie secundum
preceptum dicti domini potestatis et capitanei scriptum33
manu domini Gregorii [notarii] predicti.
Eodem die
xviii Solvit depositarius predictus duodecim libras bononinorum
Matheo de Lastignano notario et ambaxatori et Dominico
Benvenuti35 bannitori populi syndico ituri ad denuciandum
31
Segno di riempimento.
32
Segno di riempimento.
33
Nel ms. scripti.
34
Nel ms. scripti.
35
Segno - che indica l’andata a capo: Ben|venuti. Segue cassato con tratti di penna: s.
II. Edizione 8
3v 3v
Eodem die
xviiii Solvit depositarius predictus decem solidos bononinorum
Alberto Miglatio pro solutione pretii unius libri magni
bonbacini quem ipse dedit et vendidit domino Bertholomeo
Labie notario ad officium multarum in servitio comunis
Bononie secundum preceptum dicti domini Brexani scriptum
manu domini Gregorii notarii predicti.
Eodem die
xx Solvit depositarius predictus sex solidos bononinorum
Bençevene Iacobi nuntio comunis Bononie pro tribus diebus
ad rationem duorum solidorum bononinorum pro quolibet
die quibus ire debet ad terram Cedricle ad cytandum quosdam
homines coram domino Guillielmo Confanonerio iudice dicti
domini Brexani ad mallefficia secundum preceptum dicti domini
Brexani scriptum manu domini Gregorii predicti notarii.
Eodem die
xxi Solvit dictus depositarius sex solidos bononinorum
Argumento Bonfigloli nuntio comunis Bononie pro tribus
diebus ad36 rationem duorum solidorum bononinorum
36
Segno di riempimento.
9 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
xxii Solvit dictus depositarius sex solidos bononinorum
Rolandino Raynuçoli nuntio comunis Bononie pro tribus diebus
ad rationem duorum solidorum bononinorum pro quolibet
die quibus ivit ad terram Cedricle ad appellandum quosdam
homines qui dicuntur commisisse quoddam homicidium
ut deberent venire coram dicto iudice mallefficiorum
secundum preceptum dicti domini potestatis et capitanei
scriptum persupradictum dominum Gregorium notarium.
4r 4r
Eodem die
xxiii Solvit depositarius predictus decem solidos bononinorum
Tedaldo fratris Ariti nuntio domini episcopi Bononie ex eo
quod ipse debet portare literas comunis Bononie ex parte
ipsius comunis domino Iacobo37Aymonitti et fratribus qui sunt
in curia romana pro factis comunis Bononie ex precepto dicti
domini potestatis et capitanei scripto manu domini Gregorii
predicti notarii.
Eodem die
xxiiii Solvit depositarius predictus octo libras et sedecim solidos bononinorum
domino Alberto Iohannis Vixine et Bertholomeo domini
Iacobi de Lago suprastantibus laborerii castri Alegralcoris
et fovee et rodofossi ipsius pro viginti duobus diebus quibus
steterunt ad dictum laborerium faciendum ad rationem
quatuor solidorum bononinorum pro quolibet die et quolibet
37
Segno - che indica l’andata a capo: Iaco|bo.
II. Edizione 10
Eodem die
xxv Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Ubertino Guidonis nuntio comunis Bononie pro uno
die ad rationem duorum solidorum bononinorum
pro ipso die ex eo quod ipse ivit ad terram Ceule ad
appellandum dominum Nicholaum de Galiana pro
quodam negotio spectante ad officium domini Guillielmi
vicarii domini potestatis predicti secundum preceptum
dicti domini potestatis et capitanei scriptum manu
domini Gregorii notarii predicti.
4v 4v
Eodem die
xxvi Solvit dictus depositarius viginti tres solidos bononinorum
domino Bendideo Ugolini custodi massarie comunis
pro centum treginta octo panibus a duobus denariis pro
quolibet quos dare debet captivis carceris comunis Bononie pro
tribus diebus videlicet pro hodierna die iovis, veneris38 et sabbati
proximis sequentibus qui captivi sunt numero xlvi ad rationem
unius panis pro quolibet eorum et quolibet die secundum formam
statutorum et secundum preceptum dicti domini capitanei
scriptum manu domini Gregorii notarii predicti domini
potestatis.
38
Segno - che indica l’andata a capo: vene|ris. Segno a forma di virgola alta / e di punto fermo reiterato
con la funzione di segnalare una pausa breve.
11 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
xxviiii Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Açolino Zacharie nuntio comunis Bononie pro eius solutione
et labore duorum40 dierum ad rationem duorum solidorum
bononinorum pro quolibet die quibus ivit ad cytandum
Aymum supradictum ut veniret pro secunda vice ad se
defendendum occasione41 cuiusdam mallefficii secundum
preceptum dicti domini potestatis et capitanei scriptum manu
domini Gregorii notarii supradicti.
39
Segno di riempimento.
40
Segue cassato con tratti di penna e punti sottoscritti: sol(idorum) bon(oninorum).
41
Segno - che indica l’andata a capo: occa|sio(n)e.
II. Edizione 12
5r 5r
Eodem die
xxx Solvit depositarius predictus quatuor solidos bononinorum
Iohanni domini Petri cartholarii, Ugolino Aymerici, Bertho
Petri et Iacobo Iacobini pueris qui dederunt brevia in conscilio
duorum millium ex quibus ellecti fuerunt saltuarii vinearum
et quidam alii officiales hodie ellecti ad officium deveti bladi
ad rationem xii denariorum pro quolibet eorum secundum
preceptum dicti domini potestatis et capitanei scriptum manu
domini Gregorii notarii predicti.
Eodem die
xxxii Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
domino Bendideo Ugolini custodi massarie comunis Bononie
videlicet duos solidos bononinorum pro aptatione unius
clavaturie hostii camere domini Federici militis dicti domini
capitanei et pro una clave et alios duos solidos bononinorum
pro aptatione42 hostii camere beroariorum dicti domini
capitanei secundum preceptum dicti domini potestatis et
capitanei scriptum manu domini Gregorii notarii supradicti.
Eodem die
xxxiii Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Alberto Rophini nuntio comunis Bononie pro sua solutione et
mercede ex eo quod ivit eques in servitio comunis Bononie cum
42
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: camere.
13 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
5v 5v
Eodem die
xxxiiii Solvit dictus depositarius viginti unam libras bononinorum
domino Dondideo de Corbelariis, domino Richardino domini
Cambii de Vitreis iudici, domino Symoni domini Petri de
Papaçonibus cui dicitur «Valente», domino Visconti domini
Iacobini de Viscontibus, domino Ugolino Speçane45 sindico,
Martino de Vernatia et Egidio de Aççis notariis et sindiciis
ad sindicandum dominum Coradum de Montemagno olim
potestatem Bononie et eius familiam videlicet cuilibet eorum
tres libras bononinorum secundum modum consuetum et
secundum refformationem conscilii viiic et populi scriptam
manu domini Bonvixini Bologniti notarii ad refformationes
comunis et preceptum46 dicti domini potestatis et capitanei
scriptum manu domini Gregorii notarii supradicti et quia
placuit anzianis et consulibus dicti mensis ex instrumento
scripto manu Anthonii de Pollicino notarii anzianorum et
consulum populi Bononie.
Eodem die
xxxv Solvit dictus depositarius viginti tres solidos bononinorum
domino Bendideo Ugolini custodi massarie comunis pro
centum triginta octo panibus a duobus denariis pro quolibet
43
Segno - che indica l’andata a capo: rumo|re.
44
Segno - che indica l’andata a capo: Cla|rissimi.
45
Una macchia d’inchiostro rende assai incerta la leggibilità della parola.
46
Nel ms. p(re)cepti, che sottintende secundum formam.
II. Edizione 14
Eodem die
xxxvi Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Iohanni Iacobi nuntio comunis Bononie pro solutione
duorum dierum ad rationem duorum solidorum
bononinorum pro quolibet die quibus ire debet mandato
iudicis mallefficiorum ad terram Mongodoris ad cridandum
Aymum Auxilitti ut veniret coram dicto iudice ad se
deffendendum de notificatione facta d[e] eo secundum
preceptum dicti domini potestatis et capitanei scriptum
manu domini Gregorii notarii supradicti.
6r 6r
47
Segno di riempimento.
48
Segno di riempimento.
49
Segno di riempimento.
50
Aggiunto in interlinea con segno di rimando ^.
15 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
xxxviiii Solvit dictus depositarius septem solidos et tres denarios bononinorum
domino Brunetto de Ferro recipienti pro Thomaxio nuntio et
portitori literarum que transmisse fuerunt per comune Bononie
potestati et comuni Ferarie de mense iunii proxime preterito ex
eo quod aportavit dictas52 literas in servitio comunis Bononie
ex precepto dicti domini potestatis et capitanei scripto manu
domini Gregorii notarii predicti.
51
Segue cassato con tratti di penna: s.
52
Segno di riempimento.
53
Lettura incerta.
54
Segue cassato con tratti di penna: p(ro).
II. Edizione 16
6v 6v
Eodem die
xli Solvit dictus depositarius duodecim libras et duodecim solidos
bononinorum
domino Benedicto de Fulianis et Gerardo Dentamis notariis
56
Eodem die
xlii Solvit depositarius predictus quadraginta solidos bononinorum
domino Petro domini Benvenuti de Sancta Maria in Donis
notario ad cassam pro mense iullii presenti pro eius sallario et
merito dicti sui officii et temporis antescripti ex precepto dicti
domini potestatis et capitanei scripto manu domini Gregorii
notarii predicti.
Eodem die
xliii Solvit dictus depositarius viginti tres solidos bononinorum
domino Bendideo Ugolini custodi massarie comunis Bononie
55
L’inchiostro è in parte svanito e ciò rende non semplice la leggibilità del segno grafico.
56
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: Denta.
57
Segue cassato con tratti di penna e punti sottoscritti: viiiC.
17 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
7r 7r
Eodem die
xliiii Solvit dictus depositarius viginti solidos bononinorum
domino Dominico Mascharonis notario pro remuneratione
scripturarum quas fecit in servitio comunis Bononie in
ellectione capitaneorum populi ellectorum de mense iunii
proxime ellapso ut moris est videlicet in ellectione domini
Bindi60 Bascherie et alliorum qui ellecti fuerunt tunc in
capitaneria populi antescripti secundum preceptum dicti
domini potestatis et capitanei scriptum manu domini Gregorii
notarii predicti.
Eodem die
xlvi Solvit dictus depositarius treginta sex solidos bononinorum
domino Vinçiguerre Rovixii notario pro tribus diebus ad
rationem duodecim solidorum bononinorum pro quolibet
58
Segno - che indica l’andata a capo: tre|ginta.
59
Segno - che indica l’andata a capo: capti|vis.
60
Segno di riempimento.
II. Edizione 18
Eodem die
xlvii Solvit dictus depositarius treginta sex solidos bononinorum
Henrigipto Pacis de Brayna pro tribus diebus ad rationem
duodecim solidorum bononinorum pro quolibet die
quibus ivit et stetit mandato domini potestatis predicti et
anzianorum et consulum ad inquirendum ad castra Sancti
Pauli, Scharegaglasini, Sancti Petri et Bixani si potestates,
iudices et notarii et capitanei et custodes dictorum62
castrorum perseverant ad ipsius officia ex precepto dicti
domini potestatis et capitanei scripto manu domini Gregorii
notarii antedicti.
7v 7v
61
Vengono cassate con punti sottoscritti due lettere: castra<ta>.
62
Segno di riempimento.
63
Segno di riempimento.
19 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
Stagni64
xlviiii Solvit dictus depositarius novem libras bononinorum
Nicholao Gratiani cappelle Sancti Leonardi, Aççoni Mychaelis
cappelle Sancti Iuliani et Guidone de Boytulis custodibus castri
Stagni pro eorum sallario et mercede qui ituri sunt ad custodiam
dicte terre pro comuni Bononie pro uno mense ad rationem
duorum solidorum bononinorum pro quolibet eorum et
quolibet die exequendo formam refformationis conscilii viiiC
et populi scripte manu domini Bonvixini Bologniti notarii ad
refformationes comunis et precepti dicti domini potestatis et
capitanei scripti manu domini Gregorii notarii predicti et quia
placuit anzianis et consulibus dicti mensis ex instrumento scripto
manu domini Anthonii de Pollicino notarii65 anzianorum et
consulum.
Eodem die
l Solvit dictus depositarius viginti solidos bononinorum
Guillielmo de Padua et Recupro Ugolini nuntiis comunis
pro eorum salario et mercede videlicet pro solutione decem
dierum ad rationem duodecim denariorum bononinorum
pro quolibet eorum et quolibet die quibus steterunt in
servitio comunis Bononie in pallatio veteri cum syndicis qui
syndicaverunt66 dominum Conradum de Montemagno olim
potestatem Bononie ex precepto dicti domini potestatis et
capitanei scripto manu domini Gregorii notarii predicti.
8r 8r
Eodem die
li Solvit dictus depositarius viginti tres solidos bononinorum
domino Bendideo Ugolini custodi massarie comunis Bononie
pro centum treginta octo panibus a duobus denariis pro
64
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
65
Segno di riempimento.
66
Segno - che indica l’andata a capo: syndicave|ru(n)t.
II. Edizione 20
Eodem die
lii Solvit dictus depositarius quinquaginta quatuor solidos bononinorum
domino Bunino de Sardellis ambaxatori comunis Bononie pro
tribus diebus quibus ivit et stetit in servitio comunis Bononie
in civitatem Ymole de mandato domini potestatis et capitanei
predicti scripto manu domini Gregorii notarii predicti et ex
forma refformationis populi scripte manu domini Anthonii de
Polliçino notarii anzianorum et consulum.
Eodem die
liii Solvit dictus depositarius sedecim69 denarios bononinorum
Deomelde Raymundini quos expendit de suis propriis denariis
in aptatione Porte Gallerie ex precepto domini potestatis
et capitanei predicti scripto manu domini Gregorii notarii
antedicti.
Eodem die
liiii Solvit dictus depositarius sex solidos bononinorum
Pergolano nuntio comunis Bononie pro duobus70 diebus
quibus71 ivit eques ad terram72 Sancti Marini pro remuneratione
multi laboris quem passus fuit eodem in servitio comunis
Bononie cum Beltramino notario dicti domini potestatis et
capitanei pro inquisitione facienda de quadam notifficatione
data dicto domino potestati et capitaneo de Paulo Sucii de
67
Aggiunto in interlinea con segno di rimando ^.
68
Segno di riempimento.
69
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: sol(idos).
70
Corretto su uno modificando la u iniziale in d e aggiungendo al termine b(us).
71
Nel ms. quo.
72
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: scii.
21 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
8v 8v
73
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
74
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
75
Segue cassato con tratto di penna: c(apelle).
II. Edizione 22
9r 9r
Eodem die
lvi De castro Sancti Petri79
Solvit dictus depositarius sexaginta novem libras bononinorum
Paci Boninsegne cappelle Sancti Thome, Andree Pasqualis
cappelle Sancti Christofori, Lencio Gerardi cappelle
predicte, Roberto Richardi cappelle Sancte Marie Maioris,
Iacobello fratris Nasinbenis80 cappelle Sancti Michaelis,
76
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
77
Segno di riempimento.
78
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: sc[ri]pt[e].
79
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
80
Nel ms. Nasinbene.
23 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
9v 9v
Eodem die
De Castro Francho83
lvii Solvit dictus depositarius septuaginta duas libras bononinorum
Bernardino Thomaxini cappelle Sancti Laurentii, Benvenuto
81
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
82
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: Bolognitti.
83
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
II. Edizione 24
84
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
85
Segue cassato con tratto di penna: c(appelle) S(ancti).
86
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
25 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
10r 1r
Eodem die
De Bixano 87
87
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
88
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: Godel.
89
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
90
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
II. Edizione 26
Eodem die
{De Bar}gi91
{lviiii} Solvit dictus depositarius duodecim libras bononinorum
Zunte Coradi cappelle Sancte Marie Maioris, Phylippo
Bonaçunte cappelle Sancte Cecilie92, Faciolo barberio cappelle
Sancti Mammi, Mathyolo Facii cappelle Sancti Leonardi
custodibus terre Bargi qui ituri sunt93 per comune Bononie
ad custodiam dicte terre pro uno mense ad rationem trium
librarum bononinorum pro quolibet eorum scilicet ad
rationem duorum solidorum bononinorum pro quolibet
eorum et quolibet die ex forma refformationis conscilii viiiC
et populi scripte manu dicti domini Bonvixini notarii ad
refformationes comunis et precepti dicti domini potestatis
et capitanei scripti manu domini Gregorii notarii predicti et
quia placuit anzianis et consulibus mense presenti iullii ex
instrumento scripto manu dicti Anthonii.94
10v 1v
91
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta. Una lacuna materiale del
supporto, stante in uno strappo del margine della carta, ha determinato la perdita di parte del testo della
rubrica e del numero romano assegnato alla posta, ricostruibili entrambi esclusivamente per via indiziaria.
92
Un segno paratestuale a forma di parentesi tonda tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
93
Aggiunto in interlinea con segno di rimando ^.
94
Segue cassato: q(ue) r(eformationes).
95
Una lacuna materiale del supporto, stante in uno strappo del margine della carta, non consente che la
ricostruzione congetturale della cifra romana assegnata alla posta.
96
Un segno paratestuale a forma di parentesi tonda tiene uniti i tre nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
97
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata collega nell’elenco questo ai tre nomi precedenti.
27 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
{lx}i 103
Solvit dictus depositarius novem solidos bononinorum
Egidio de Aççis quos expendit de suis propriis denariis
in duobus quaternis peccorinis et in cartis banbacinis et
aliis operatis per eum et socium suum existentibus notariis
syndicorum qui syndicaverunt dominum Coradum de
Montemagno olim potestatem Bononie de mense iullii
presenti ex precepto dicti domini potestatis et capitanei
scripto manu domini Gregorii notarii predicti.
98
Segno di riempimento.
99
Aggiunto in interlinea con segno di rimando ^.
100
Segno - che indica l’andata a capo: do|cuit.
101
Aggiunto in interlinea con segno di rimando ^: (et) dece(m) s(olidos) bon(oninorum).
102
Segno di riempimento.
103
Una lacuna materiale del supporto, stante in uno strappo del margine della carta, non consente che
la ricostruzione congetturale della cifra romana assegnata alla posta.
104
Segno - che indica l’andata a capo: oc|to.
II. Edizione 28
11r 2r
Eodem die
lxiii Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Petro de Roffeno nuntio comunis pro uno die quo ivit et
stetit ad terram Montisbellii in servitio comunis Bononie ad
appellandum105 massarium dicte terre ut veniret coram dicto
domino potestati et capitaneo cum duobis ex vicinis suis pro certis
negotiis comunis Bononie ex precepto dicti domini potestatis et
capitanei scripto manu domini Gregorii notarii predicti.
Eodem die
lxiiii Solvit dictus depositarius quatuor libras bononinorum
Iohanni Amighiti, Iohanni Symonis106, Dominico Ghiberti,
Symoni Ubaldini107, Acharixio Guidonis canpanario
pro emptione quinque capuceorum frodatorum nuntiis
anzianorum et consulum populi Bononie et canpanarium dicti
comunis et populi Bononie secundum modum consuetum
ex formam refformationis populi scripte manu Anthonii de
Policino notarii anzianorum et consulum et precepti dicti
domini potestatis et capitanei scripti manu domini Gregorii
notarii predicti et quia placuit anzianis et consulibus mense
presenti ex instumento scripto manu Anthonii predicti.
Eodem die
lxv Solvit dictus depositarius treginta solidos bononinorum
Bernardino de Banbaglolis, Petriçolo Albanixie et Henrigipto
domini Pacis Cavedonis notariis videlicet cuilibet eorum
decem solidos bononinorum pro eorum merito et mercede ex
105
Segno - che indica l’andata a capo: appel|land(um).
106
Un segno paratestuale a forma di parentesi tonda tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
107
Un segno paratestuale a forma di parentesi tonda tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
29 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Summa librarum v,
solidorum xii bononinorum
11v 2v
Eodem die
lxvii Solvit dictus depositarius sedecim solidos bononinorum
Iacobo de Navis nuntio et portitori literarum que mittuntur
per comune Bononie ad civitatem Florentie domino Bindo
Baschere futuro capitaneo populi Bononie ex precepto dicti
domini potestatis et capitanei scripto manu domini Gregorii
notarii predicti.
Eodem die
lxviii Solvit dictus depositarius sex solidos bononinorum
Alberto de Panicho nuntio comunis Bononie pro tribus diebus
ad rationem duorum solidorum bononinorum pro quolibet die
108
Segno - che indica l’andata a capo: sc(r)ip|seru(n)t.
109
Segno di riempimento.
110
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
111
Una lacuna materiale del supporto, stante in uno strappo del margine della carta, non consente che la
ricostruzione congetturale della cifra romana assegnata alla posta.
II. Edizione 30
Eodem die
lxviiii Solvit dictus depositarius sedecim solidos bononinorum
Step[h]ano de Gisso et Guidoni de Roffeno nuntiis comunis
Bononie pro quatuor diebus ad rationem duorum solidorum
bononinorum pro quolibet eorum et quolibet die quibus
ire debent ad terram Camognani de Sancto Martino ad
appellandum et cridandum Cosolum quondam Petri et
Recevutum et Iacobum fratres Cursii pro quodam homicidio
et ad terram Capognani pro quadam inquisitione unius
robationis facte in eorum teratorio ex precepto dicti domini
potestatis et capitanei scripto manu domini Gregorii antedicti.
12r 3r
Eodem die
lxx Solvit dictus depositarius treginta octo solidos et quatuor denarios
bononinorum
Iohanni de Schanello custodi massarie comunis Bononie pro
ducentis treginta panibus a duobus denariis pro quolibet quos
dare debet captivis carceris comunis qui sunt numero xlvi
pro v diebus113 videlicet114 pro hodierna die veneris, sabati,
dominice lune115 et martis futuris sequentibus ad rationem
unius pro quolibet eorum et quolibet die secundum formam
statutorum comunis ex precepto dicti domini potestatis et
capitanei scripto manu domini Gregorii notarii predicti.
112
Segno di riempimento.
113
Segue cassato con punti sottoscritti: videlil.
114
Segno - che indica l’andata a capo: videli|cet.
115
Segno a forma di punto fermo reiterato con la funzione di segnalare una pausa breve.
31 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
lxxi Solvit dictus depositarius tres solidos bononinorum
Medico Nasinbenis quos expendit de suis propriis denariis
in una soga posita ad campanellam que est in pallatio veteri
comunis Bononie in servitio dicti comunis ex precepto dicti
domini potestatis et capitanei scripto manu domini Gregorii
notarii predicti.
Eodem die
lxxiii Solvit dictus depositarius treginta libras bononinorum
Bombologno de Corbelariis, Ugolino de Dongellis et
Iacobo Falchonis118 videlicet cuilibet eorum decem libras
bononinorum pro ipsorum salario et mercede qui fuerunt
ad recipiendum frumentum comunis in granario comunis a
conductoribus molendinorum tempore domini Coradi de
Montemagno olim potestatis Bononie et etiam vendiderunt
illud de mandato dicti domini potestatis in dicto granario
et in platea comunis et etiam in platea Porte Ravenatis ex
forma refformationis viiiC et populi scripte manu domini
Bonvixini notarii ad refformationes comunis et precepti dicti
domini potestatis et capitanei scripti manu domini Gregorii
notarii predicti et quia placuit anzianis et consulibus mense
presenti ex instrumentis scriptis manu domini Gregorii
116
Nel ms. q(ui)b(us).
117
Segno - che indica l’andata a capo: ma|nu.
118
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i tre nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
II. Edizione 32
12v 3v
Eodem die
lxxv Solvit dictus depositarius viginti quinque solidos bononinorum
magistro Vandino magistro muri et lignaminis pro laborerio
quod fecit et posuit ad cameram actorum populi Bononie
videlicet in tribus cistellis et gisso pro terlixio ibi facto et
operibus et manualibus et laboramento facto per eum ad
dictam cameram ex precepto dicti domini potestatis et
capitanei scripto manu domini Gregorii notarii predicti.
Eodem die
lxxvi Solvit dictus depositarius decem libras et sedecim solidos bononinorum
Millançolo de Zovençonibus et Lançaloto de Goçadinis120
ambaxatoribus qui ituri sunt ad dominum comitem Romaniole
pro comuni Bononie121 occasione permitendi venire bladum
119
Segno - che indica l’andata a capo: per|sona(m).
120
Un segno paratestuale a forma di parentesi tonda tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
121
Segno di riempimento.
33 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
lxxvii Solvit dictus depositarius decem solidos bononinorum
Bernardino de Banbaglolis notario occasione designationis
librorum camere126 actorum facte per Paulum Bellondini
notarium dicte camere notarium dicti capitanei. De qua
designatione facta fuerunt quinque instrumenta per ipsum
Bernardinum in servitio comunis ex precepto dicti domini
capitanei scripto manu domini Gregorii notarii predicti.
13r 4r
Eodem die
lxxviii Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Paulo Pelegrini nuntio comunis Bononie pro suo salario et
mercede pro uno die quo ipse ivit ad Castrum Sancti Petri
ad appellandum massarium dicte terre et quosdam alios ad
Gaçum occasione cuiusdam notifficationis ex precepto dicti
domini capitanei scripto manu domini Gregorii notarii
predicti.
122
È verosimilmente saltata una forma verbale, probabilmente il verbo ‘essere’ alla terza persona singolare.
123
Segno di riempimento.
124
Segno - che indica l’andata a capo: An|thonii.
125
Segno - che indica l’andata a capo: An|thonii
126
Segno di riempimento.
II. Edizione 34
Eodem die
lxxx Solvit dictus depositarius quinque solidos bononinorum
domino Iacobo de Cospis notario pro suo merito et sua
solutione unius refformationis quam scripsit et registravit in
statutis comunis Bononie mandato dicti domini potestatis et
capitanei scripto manu domini Gregorii notarii predicti.
Eodem die
lxxxi Solvit dictus depositarius duodecim libras bononinorum
sorori Dulci pietatis intuitu et misericordie pro subventione
pauperum128, infirmorum, viduarum, horphanorum129 et
baiulandis infantibus sive pueris inepte eiectis ad hospitalia
loca et per extractas130 ex forma refformationis conscilii viiiC
et populi scripte manu domini Bonvixini Bolognitti notarii
ad refformationes comunis et precepti dicti domini potestatis
et capitanei scripti manu domini Gregorii notarii predicti
et quia placuit anzianis et consulibus mense presenti iullii
ex instrumento scripto manu Anthonii de Pollicino notarii
anzianorum et consulum.
127
Segno di riempimento.
128
Segno - che indica l’andata a capo: pa|up(er)um.
129
Soprascritta in interlinea con segno di rimando / la seconda h.
130
Lettura incerta, fortemente condizionata da un guasto meccanico della carta.
35 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
13v 4v
Eodem die
{lx}xxii Solvit dictus depositarius quadraginta duas libras bononinorum
Michaeli Bonmartini et Matheo de Saliceto131 notariis et
officialibus ad inquirendum confinatos partis lambertaciorum
civitatis Bononie qui mandato dicti domini potestatis et
capitanei et domini Guillielmi eiusdem iudicis et assessoris
ad132 terras Anchone, Padue, Placentie133 et Luche occasione
faciendi inquisitionis de predictis confinatis videlicet cuilibet
eorum viginti unam libras bononinorum pro xxxv diebus
quibus iverunt, steterunt et redierent ad rationem duodecim
solidorum bononinorum pro quolibet eorum et quolibet die
ex forma duarum refformationum scriptarum manu Anthonii
de Policino notarii predicti et precepti dicti domini potestatis
et capitanei scripti manu domini Gregorii notarii predicti
et quia placuit ançianis et consulibus mense presenti iulli ex
ixstumentis scriptis manu dicti Anthonii.
Eodem die
lxxxiii Solvit dictus depositarius duodecim solidos bononinorum
magistro Iacobo quondam Rodulfi medici, Marcho et
Bertholacio videlicet dicto magistro Iacobo x solidos
bononinorum pro suo merito et labore secundum formam
statutorum ex eo quod ipse ivit ad videndum de mandato
dicti domini potestatis sive domini Guillielmi eius iudicis
Ugonem de Chachegnano vulneratum, qui vulneratus fuit in
platea comuni[s] de presenti mense iullii, et predictis Marcho
et Bertholacio duos solidos bononinorum qui extraserunt
eundem Ugonem iam sepultum de sepultura ad hoc ut videretur
per dictum medicum134 ex precepto dicti domini capitanei et
potestatis135 scripto manu domini Gregorii notarii predicti.
131
Un segno paratestuale a forma di parentesi tonda tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
132
Segno di riempimento.
133
Segno a forma di punto fermo reiterato con la funzione di segnalare una pausa breve.
134
Segue cassato con tratti di penna: q.
135
Segno di riempimento.
II. Edizione 36
Eodem die
lxxxiiii Solvit dictus depositarius decem solidos bononinorum
magistro Iohanni medico de medicis pro suo labore et merito
secundum formam statutorum ex eo quod ipse ivit cum
supradicto medico [ad videndum] supradictum Ugonem
vulneratum ex precepto dicti potestatis et capitanei scripto
manu domini Gregorii predicti.
Eodem die
lxxxv Solvit dictus depositarius octo solidos bononinorum
Tuscheto qui ivit in Romaniam in servitio comunis Bononie
pro arduis et secretis negotiis dicti comunis mandato dicti
domini capitanei, anzianorum et consulum pro suo merito
et labore dicte vie ex precepto dicti domini capitanei scripto
manu domini Gregorii notarii predicti.
14r 5r
Eodem die
Supraguardie noctis136
lxxxvi Solvit dictus depositarius quingentas quadraginta libras bononinorum
Iacobo calçolario cappelle Sanctorum Petri et Marçelini,
Matheo sartori cappelle Sancti Ambroxii, Paltonerio calçolario
cappelle Sancte Chateline, Ugolino Martini cappelle Sancti
Ysaie, Alexandro Uguicionis cappelle Sancti Mami, Iohanni
Iacobi cappelle Sancte Marie de Muradelis, Bencevene Andree
cappelle Sancte Catherine, Iohanni Arlotini cappelle Sancti
Ysaie, Iohanni Iuliani de Coloreto eiusdem cappelle, Dominico
Dondidei cappelle Sancte Catherine, Petriçolo sartori cappelle
Sancti Barbaciani, Bergognono fabro cappelle Sancte Marie
de Muradelis137, Naxo Alberti cappelle Sancte Catherine,
Dominico de Labante cappelle Sancti Laurentii, Martino
Octaviani cappelle Sancte Marie de Templeriis, Octaviano
136
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
137
Segno - che indica l’andata a capo: Mu|radelis.
37 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
138
Nel ms. Petriçola.
139
Continua l’elenco preceduto dal sintagma: E(odem) d(ie). I nomi sono distribuiti su due colonne
come nella carta precedente, ciascuno preceduto da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
II. Edizione 38
140
Segue cassato con tratti di penna: S(ancti).
141
Segue cassato con tratti di penna: S(ancti).
142
Continua l’elenco preceduto dal sintagma: E(odem) d(ie). I nomi sono distribuiti su due colonne
come nella carta precedente, ciascuno preceduto da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
39 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
lxxxviii Solvit dictus depositarius quinque solidos bononinorum
Tedaldo quondam fratris Henrici pro eius salario et mercede
ex eo quod aportavit literas a curia romana ex precepto domini
Cursii de Donatis potestatis Bononie scripto manu domini
Palialogi notarii dicti domini potestatis.
143
Nel ms. p(re)cepti, sottintendendo secundum formam.
144
Nel ms. ripetuto l(i)b(rarum).
145
La cifra è trascritta a c. 14r (5r).
146
Segno di riempimento.
II. Edizione 40
15v 6v
Eodem die
Expenses facte per dominum depositarium tempore domini Cursii de Donatis potestatis
Bononie sub dicto millesimo et indictione.
147
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: de[bet].
148
Segue cassato con tratto di penna e punto sottoscritto: (et).
149
Segno a forma di punto fermo reiterato con la funzione di segnalare una pausa breve.
150
Segno - che indica l’andata a capo: se|que(n)tibus.
151
Un segno paratestuale a forma di parentesi tonda tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
152
Aggiunto in interlinea con segno di rimando ^.
153
Segno - che indica l’andata a capo: Pali|alogi.
154
Segue cassato con tratti di penna: p.
41 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
lxxxxi Solvit dictus depositarius novem libras bononinorum
domino Martino de Canitulo ambaxatori comunis Bononie
pro x diebus quibus ivit et stetit in servitio comunis Bononie
in partibus Romaniole pro certis negotiis comunis Bononie
ad rationem xviii solidorum bononinorum pro quolibet die
ex forma refformationis populi scripte manu Anthonii de
Policino notarii anzianorum et consulum populi et precepti
dicti domini Brexani capitanei scripti manu domini Gregorii
notarii supradicti et quia placuit anzianis et consulibus mense
presenti iullii ex instrumento scripto manu Anthonii predicti.
16r 7r
Eodem die
lxxxxii Solvit dictus depositarius sex libras bononinorum
domino Anthonio de Policino notario anzianorum et consulum
populi presenti mense iullii pro suo feudo et salario dicti sui
officii dicti mensis secundum formam statutorum ex forma
refformationis populi scripte manu Anthonii notarii predicti
et precepti dicti capitanei scripti manu domini Gregorii notarii
predicti et quia placuit anzianis et consulibus mense presenti
iullii ex instumento scripto manu dicti Anthonii.
Eodem die
Solutionis domini Bresani de Salis potestatis et capitanei156
lxxxxiii Solvit dictus depositarius ducentas quinquaginta novem libras
bononinorum
et duodecim solidos bononinorum
domino Bresano de Salis capitaneo populi Bononie pro suo
feudo et sallario officii et regiminis potestarie quam fecit et
155
Segue cassato con tratto di penna: bo[noninorum].
156
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
II. Edizione 42
Eodem die
lxxxxiiii Solvit dictus depositarius sex solidos bononinorum
Phylippo Bencevenis pro duabus clavis et duabus clavaturiis
quas posuit de mandato dicti domini potestatis ad hostia
camararum Mixini domicelli161 dicti domini potestatis et
Nichole eius notarii ex precepto dicti domini potestatis scripto
manu domini Paliologi notarii dicti domini potestatis.
Eodem die
lxxxxv Solvit dictus depositarius tredecim denarios bononinorum
domino Bendideo Ugolini quondam custodi massarie
162
157
Segue cassato con tratto di penna: p(re).
158
Segno di riempimento.
159
Aggiunto in interlinea con segno di rimando ^.
160
Nel ms. p(re)cepti, sottintendendo secundum formam.
161
Segno - che indica l’andata a capo: domi|celli.
162
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: mass(arie).
43 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
16v 7v
Eodem die
lxxxxvi Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Anthonio quondam Petri pro una clavi quam fecit domino
Gerardo de Pisis iudice domini potestatis et pro aptatura unius
clavaturie venetice163 ex precepto dicti domini potestatis164
scripto manu domini Palialogi notarii dicti domini potestatis.
163
Segno - che indica l’andata a capo: veneti|ce.
164
Aggiunto in interlinea con segno di rimando ^.
165
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
166
Segno - che indica l’andata a capo: Lu|cie.
167
Segno di riempimento.
II. Edizione 44
Eodem die
lxxxxviii Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Alberto Roffini et Naxo Alberti nuntiis comunis scilicet duos
solidos pro quolibet eorum pro eorum viatico quod fecerunt169
cum familia domini Petri de Petra ad capiendum Bertholucium
de Ramisinis in villa Cadriani ex precepto dicti domini
potestatis scripto manu domini Palealoghi notarii predicti.
17r 8r
Eodem die
lxxxxviiii Solvit dictus depositarius quadraginta quinque libras bononinorum
Coradino de Alixandris, Iacobo Guidonis, Conpagnino
Ramberti, Rolandino Alberti, Dominico Gratiadei170, Zanino
de Sanbro, Pergolano Thomaxini, Albertino Henrigipti,
Ugolino Rolandi et Alberto de Briçanella171 nuntiis comunis
Bononie deputatis ad serviendum dominum capitaneum et eius
familiam172 de die et nocte scilicet dictis Coradino et Iacobo de
nocte et omnibus aliis de die videlicet cuilibet eorum xii denarios
bononinorum pro quolibet die173 incipiendo a kallendis mense
iullii presenti usque ad kallendas mense octubris venturo ex forma
duarum refformationonum populi174 scriptarum manu Anthonii
168
Segno di riempimento.
169
Segue cassato con tratto di penna: q(uod) fe[cerunt].
170
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i cinque nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
171
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i cinque nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
172
Segno - che indica l’andata a capo: fa|milia(m).
173
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: ex for(ma).
174
Aggiunto in interlinea con segno di rimando ^.
45 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
Montisbellii 175
175
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
176
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
177
Segno - che indica l’andata a capo: Micha|elis.
178
Segno - che indica l’andata a capo: Palealo|gi.
II. Edizione 46
17v 8v
Eodem die
ci Solvit dictus depositarius quatuor libras et octo solidos bononinorum
Riçardo sive Zardolo Andree Naparii et Bertholomeo
Guidonis179 custodibus pro comuni Bononie ellectis ad
custodiam Guidonis filii domini Symonis de180 Foglano pro
xxii diebus quibus eum custodierunt in pallatio comunis
Bononie ubi soliti erant morari carcerati partis lambertaciorum
ad rationem duorum solidorum bononinorum pro quolibet
eorum et qualibet181 die ex forma refformationis conscilii viiiC
et populi scripte manu domini Bonvixini182 notarii predicti et
precepti dicti domini potestatis scripti manu domini Palealogi
notarii predicti et quia placuit anzianis et consulibus mense
presenti iullii ex instrumento scripto manu Anthonii de
Policino notarii predicti.
Eodem die
cii Solvit dictus depositarius novem libras et quatuor solidos bononinorum
Naxo Alberti, Alberto Rofini, Medico Nasinbenis, Petro
Nasinbenis183, Michaeli Severii, Merchadello Nasinbenis,
Andree Ugolini et Bernardino Bellicti184 nuntiis comunis
Bononie dicto domino potestati et185 capitaneo die186 notuque
179
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno
preceduto da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
180
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: Folano.
181
Segno - che indica l’andata a capo: qua|libet.
182
Segno - che indica l’andata a capo: Bonvixi|ni.
183
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i quattro nomi elencati, ciascuno
preceduto da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
184
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i quattro nomi elencati, ciascuno
preceduto da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
185
Segue cassato con tratto di penna: pot[estati].
186
Nel ms. segue: (et).
47 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
ciii Solvit dictus depositarius viginti quinque libras bononinorum
fratri Iacobi de Ramixinis deputato officio gabelle pro expensis
faciendis in libris molendinorum, pristinorum, locorum et
stationum comunis Bononie exe[m]plandis et faciendis et in
aliis expensis opportunis faciendis in cera, inclaustro, vernice et
refformationibus recuperandis pertinentibus ad officium gabelle
ex forma refformationis conscilii viiiC et populi scripte manu
domini Bonvixini notarii predicti et precepti dicti domini Cursii
potestatis predicti scripti manu domini188 Palealoghi notarii
predicti et quia placuit anzianis et consulibus dicti mensis iullii [ex
instrumento] scripto manu Anthonii de Policino notarii predicti.
187
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: xxxi iull(ii).
188
Segue cassata con tratti di penna una lettera.
189
Aggiunto in interlinea con segno di rimando ^: cu(m) ip(s)a die.
190
La descrizione monetaria è isolata nella colonna di destra della pagina, come usuale nella mise en
texte del ms.
II. Edizione 48
18r 9r
augusti191
Eodem die
ii Solvit depositarius suprascriptus quindecim libras bononinorum
Nicholao domini Rodolfini iudici et avochato et Royço de
Royçis procuratori domini Lamberti Artuxini194 pro decem
diebus ut moris est scilicet dicto domino Nicholao ad rationem
decem et octo solidorum bononinorum pro quolibet die et
dicto Royço195 duodecim solidos bononinorum pro quolibet
die. Qui ituri sunt pro comuni Bononie coram domino vicario
domini archiepiscopi ravenatis occasione questionis pontis
Ydicis ex forma refformationis populi scripte manu Anthonii de
Policino notarii anzianorum et consulum mense iulli preterito
et precepti dicti domini capitanei scripti manu domini Gregorii
notarii predicti et quia placuit anzianis et consulibus mense
augusti presenti ex instrumento scripto manu Henrigipti de
Querçiis notarii dictorum anzianorum et consulum.
191
Lettere di modulo maggiore e artificiosamente tracciate nel margine superiore di sinistra della pagina,
in perfetto isolamento.
192
Lettere di modulo maggiore e artificiosamente tracciate.
193
Segno - che indica l’andata a capo: ive|ru(n)t.
194
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
195
Segno di riempimento.
49 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
iii Solvit dictus depositarius tres libras et tres solidos bononinorum
Prinçivalli de Cremona nuntio qui portavit literas comuni
Bononie ex parte domini Iacobi Aymoniti et aliorum
ambaxatorum comunis qui sunt in curia romana secundum
continentiam literarum predicti domini Iacobi transmissarum
ex forma refformationis conscilii viiiC et populi scripte manu
domini Bo[n]vixini Bolognicti notarii ad refformationes
comunis et precepti dicti domini Cursii potestatis Bononie
scripti manu domini Palealogi notarii predicti et quia placuit
anzianis et consulibus mense iullii preterito ex instrumento
scripto manu Henrigipti de Querçiis notarii anzianorum et
consulum mense augusti presenti.
18v 9v
Eodem die
iiii Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Rolandino Raynuçoli nuntio comunis Bononie pro duobus
diebus quibus ire debet ad terram Cydricle ad cytandum
massarium dicte terre cum octo ex convicinis suis ut compareat
coram domino Amadore iudice ad mallefficia deputato196
occasione unius mallefficii conmissi in dicta terra ex precepto
dicti domini potestatis scripto manu domini Palealoghi
notarii prefati.
Eodem die
v Solvit dictus depositarius treginta solidos bononinorum
Prinçivalli nuntio syndici comunis Bononie qui est in curia
romana pro comuni Bononie pro diebus decem videlicet tres
solidos bononinorum pro qualibet die quibus stetit Bononie
ultra terminum et hoc secundum tenorem refformationis
predicte scripte manu dicti domini Bonvixini notarii ex
196
Segno - che indica l’andata a capo: de|putato.
II. Edizione 50
Eodem die
vi Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Andree Benintendi, Nicholao Phylippi, Bertholo Petri et
Iuliano Ugolini pueris qui dederunt brevia hodie in conscilio
duorum millium in quo fuit ellectio facta fratrum gabelle qui
debent scribere et ponendum bladum et custodiendum turris
inferioris ex precepto dicti domini potestatis scripto manu
domini Palealoghi notarii predicti.
Eodem die
vii Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Francisco Ugolini, Bertho Petri, Paci Alberti, Petro Iohannis
et Iohanni Petri calçolarii pueris qui dederunt heri brevia in
conscilio duorum millium in [quo] facta fuit ellectio conscilii
novi duorum millium quod esse debet in futuro anno ex
precepto dicti domini potestatis scripto manu domini Palealogi
notarii predicti.
19r 10r
197
Segno di riempimento.
51 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
viiii Solvit dictus depositarius duodecim denarios bononinorum
Iohanni de Scanello custodi massarie comunis quos expendit
de suis propriis causa faciendi reaptari schalas per quas itur
super turrim populi ex precepto dicti domini capitanei scripto
manu domini Gregorii notarii supradicti.
Eodem die
xii Solvit dictus depositarius quadraginta solidos bononinorum
Henrigipto de Querciis nunc notario anzianorum et consulum
pro libris, cartis198, cera, vernice, inclaustro et aliis rebus
neccesariis emendis pro suo officio exercendo apud anzianos
et consules ex precepto dicti domini capitanei scripto manu
domini Gregorii notarii predicti.
Eodem die
x Solvit dictus depositarius treginta solidos bononinorum
Lançalotto de Goçadinis, Milançolo de Zovençonibus
ambaxatoribus comunis Bononie qui iverunt ad partes
Romaniole ad dominum comitem, quos expendunt200 notariis
dicti comitis pro literis inpetrandis occasione eorum anbasate
ex precepto dicti domini capitanei scripto manu dicti domini
Gregorii.
19v 10v
Eodem die
xi Solvit dictus depositarius treginta sex solidos bononinorum
Petro domini Rainuçini olim capitaneo castri Bixani pro
novem diebus quibus stetit ultra terminum sue solutionis in
198
Segno di riempimento.
199
La precisazione è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
200
Segno - che indica l’andata a capo: ex|pend(unt).
II. Edizione 52
Eodem die
xiiii Solvit dictus depositarius decem libras bononinorum
Nicholucio campanario comunis Bononie pro eius salario et
mercede secundum formam statutorum comunis Bononie ex
forma [refformationis] conscilii viiiC et populi scripte manu
dicti domini Bonvixini Bologniti notarii et precepti dicti
domini potestatis scripti manu domini Palealogi206 notarii
predicti et quia placuit ançianis et consulibus presenti mense
augusti ex istrumento scripto manu dicti Henrigipti notarii
anzianorum et consulum dicti mensis presentis.
Eodem die
xv Solvit dictus depositarius decem solidos bononinorum
Iohanni Damiani notario ad acta comunis Bononie pro
emendo unum quaternum207 cartarum peccudis causa scribendi
locationes contractum et pactorum comunis Bononie, que
201
Aggiunto in interlinea con segno di rimando ^: i(n) s(er)vit(i)o co(mun)is Bon(onie).
202
Segno - che indica l’andata a capo: qua|tuor.
203
Segno di riempimento.
204
Segno - che indica l’andata a capo: Brexa|ni.
205
Segno di riempimento.
206
Segno - che indica l’andata a capo: Palea|logi.
207
Segno - che indica l’andata a capo: qua|t(er)num.
53 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
20r 10r
Eodem die
{x}vii210 Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Nasinbeni Alberti nuntio comunis Bononie ex eo quod vadit
ad Sanctum Iohannem in Persiceto cytandum massarium dicte
terre cum x conviçinis suis ut conparerent coram domino iudice
mallefficiorum pro quadam inquisitione facienda ex precepto
dicti domini potestatis scripto manu domini Palealogi notarii
predicti.
Eodem die
xviii Solvit dictus depositarius viginti solidos bononinorum
Aldrevando Bonagratie custodi camere superioris pro morte
Aulverii de Montebellio cui anputatum fuit capud die ultimo
iullii secundum formam statutorum ex precepto dicti domini
208
Segno di riempimento.
209
Segno - che indica l’andata a capo: Pa|lealogi.
210
La lacuna materiale del supporto, a seguito della perdita di un lembo del margine del foglio di carta,
spinge a ricostruire per via indiziaria il numero della posta.
II. Edizione 54
Eodem die
xviiii Solvit dictus depositarius viginti quinque solidos bononinorum
Aldrevando Bonagratie custodi camere superioris pro morte
Bernardi Ingheleschi cui anputatum fuit capud dicta die et
pro quadam muliere que vocatur «Bexe» que fuit fusticata
per civitatem videlicet xx solidos bononinorum pro morte
dicti Bernardi et v solidos bononinorum pro dicta Bexe que
fuit fusticata211 secundum formam statutorum ex precepto
dicti domini potestatis scripto manu domini Palealogi212
notarii predicti.
20v 10v
Eodem die
xx Solvit dictus depositarius octo libras bononinorum
Iacobo de Bagno notario pro Porta Steri, Iohanni Butrigario
notario pro Porta Sancti Proculi, Sclarito domini Coradini
notario pro Porta Sancti Petri, Iacobo Benzevenis Sementis pro
Porta Ravignane213 notariis ad faciendum et scribendum brevia
conscilii novi duorum millium quilibet pro suo quarterio
quod factum fuit die primo augusti videlicet cuilibet eorum
xl solidos bononinorum ex forma preceptorum dicti domini
potestatis214 scriptorum manu domini Palealoghi notarii
predicti. Que precepta sunt quatuor in una cedula.
Eodem die
xxi Solvit dictus depositarius decem solidos bononinorum
Petro de Sancto Iohanne pro mullo suo qui trainavit Bernardum
Ingheleschi de pallatio comunis usque ad iudicium mortis sue,
211
Segno - che indica l’andata a capo: fustica|ta.
212
Segno di riempimento.
213
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i quattro nomi elencati, ciascuno
preceduto da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
214
Aggiunto in interlinea con segno di rimando ^.
55 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
xxii Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Açoni Benvenuti nuntio comunis Bononie pro una die qua
vadit ad216 terram Piçani ad cytandum massarium dicte terre
ut veniret cum x ex viçinis217 suis coram iudice mallefficiorum
pro quodam mallefficio inquirendo ex precepto dicti domini
potestatis scripto manu dicti domini Palealoghi notarii
predicti.
Eodem die
Solutionis beroariorum 218
215
Segno - che indica l’andata a capo: Pale|ologhi.
216
Segno di riempimento.
217
Segno - che indica l’andata a capo: vi|çinis.
218
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta. Salta la numerazione
consueta della posta in numeri romani.
219
Cassata con punto sottoscritto una lettera: Caza<l>go.
220
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i cinque nomi elencati, ciascuno
preceduto da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
221
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i cinque nomi elencati, ciascuno
preceduto da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
222
Segno - che indica l’andata a capo: p(re)|d(i)c(t)i.
223
Segno - che indica l’andata a capo: sa|lario.
II. Edizione 56
21r 11r
Eodem die
xxiii Solvit dictus depositarius octo solidos bononinorum
Zanino de Parma, Alexandro Iacobi, Rogerio Aymerici, Iacobo
Leonis225, Martino Aymeriçi, Petro Nasinbenis, Michaeli
Severii et Rainerio Aymerici226 nuntiis comunis Bononie
scilicet cuilibet eorum xii denarios bononinorum pro morte
Bernardi Bergognonis227 qui iudicatus fuit die predicta
sententia capitali secundum morem ex precepto dicti domini
potestatis scripto manu dicti domini Palealoghi notarii.
Eodem die
xxiiii Solvit dictus depositarius octo solidos bononinorum
Alberto Roffini, Dominico Alberti, Petro Nasinbenis, Medico
Nasinbenis228, Naso Alberti, Michaeli Severii, Aççolino
Zacharie et Iohanino de Parma229 nuntiis comunis Bononie
scilicet duodecim denarios bononinorum pro quolibet eorum
ut moris est occasione mortis230 Oliverii de Montevellio ad
quam iverunt die penultimo iullii, qui iudicatus fuit sententia
capitali ex precepto dicti domini potestatis scripto manu
224
Segno di riempimento.
225
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i quattro nomi elencati, ciascuno
preceduto da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
226
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i quattro nomi elencati, ciascuno
preceduto da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
227
Segno - che indica l’andata a capo: Be(r)gogno|nis.
228
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i quattro nomi elencati, ciascuno
preceduto da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
229
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i quattro nomi elencati, ciascuno
preceduto da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
230
Segno di riempimento.
57 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
xxv Solvit dictus depositarius tres libras et decem et octo solidos
bononinorum
Marchixino Bonazunte, Maxio sive Thomaxino Alberti de Ello
et Ugolino Uguicionis232 custodibus pro comuni Bononie qui
fuerunt ad custodiam castri Stagni scilicet cuilibet eorum pro
xiii diebus quibus steterunt ad dictam custodiam ultra quam
eis solutum foret233 a comuni Bononie et nullam solutionem
receperunt ad rationem duorum solidorum pro quolibet
eorum et qualibet die ex forma refformationis conscilii viiiC
et populi scripte manu domini Bonvixini Bolognitti notarii
predicti ad refformationes comunis et precepti dicti domini
potestatis scripti manu domini Palealoghi notarii predicti et
quia placuit234 anzianis et consulibus mense presenti augusti
ex instrumento scripto manu Henrigipti de Querçiis notarii
anzianorum et consulum presenti mense.
21v 11v
Eodem die
xxvi Solvit dictus depositarius quinque libras, quatuor solidos
bononinorum
Zante Coradi, Paci Ysinardi, Ugolino Francischi et Benvenuto
Bonandree235 custodibus terre Barzi qui steterunt pro
comuni Bononie ad custodiam dicte terre xiii diebus ultra
terminum prime solutionis ad rationem duorum solidorum
bononinorum pro quolibet eorum et qualibet die secundum
231
Segno - che indica l’andata a capo: Pale|alogi.
232
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i tre nomi elencati, ciascuno
preceduto da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
233
Segno - che indica l’andata a capo: fo|ret.
234
Segno di riempimento.
235
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i quattro nomi elencati, ciascuno
preceduto da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
II. Edizione 58
Die predicta
xxviii Solvit dictus depositarius octo solidos bononinorum
Ugolino Aimerici, Nicholao Phylippi, Iuliano Ugolini,
Iohanni Petri, Stephano Zagniboni, Andree Petri, Bertholo
Petri et Bunino Petri pueris qui dederunt brevia in conscilio
duorum millium die octavo239 augusti in pallatio veteri et novo
in quo facta fuit ellectio custodum castrorum ad rationem xii
denariorum bononinorum pro quolibet eorum ex precepto
dicti domini potestatis scripto manu dicti domini Palealoghi.
236
Segno di riempimento.
237
Segno - che indica l’andata a capo: ma|nu.
238
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno
preceduto da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
239
Segno - che indica l’andata a capo: oc|tavo.
59 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
22r 12r
Eodem die
xxx Solvit dictus depositarius sex solidos bononinorum
magistro Rolandino Andree pro suo merito et mercede pro
conciatura porte Burgi Sancti Mammi comunis Bononie que
non poterat claudi aliqua de causa ex precepto dicti domini
Cursii potestatis scripto manu dicti domini Palealoghi242
notarii.
Eodem die
xxxi Solvit dictus depositarius treginta tres solidos bononinorum
magistro Bene scilicet xv solidos bononinorum pro aptatura
duarum schallarum novarum243 ad manzatorias pallatii comunis
et pro aptatura alliarum duarum schallarum mançaturiarum
240
Segno di riempimento.
241
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: sc[ri]p[te].
242
Segno di riempimento.
243
Segno - che indica l’andata a capo: no|va(rum).
II. Edizione 60
dicti pallatii et pro una schala quam fecit ubi reconditur vinum
domini potestatis solidos viii bononinorum et pro xiiii
subclellis et duabus solidarum clavorum244 quos posuit ad
fenestras pallatii novi solidos x bononinorum ex precepto dicti
domini Cursii potestatis scripto manu dicti domini Palealoghi
notarii.
Eodem die
Solvit dictus depositarius 245
ducentas libras bononinorum
domino Brexano de Salis capitaneo populi Bononie dante
et solvente pro salario mensis augusti presentis dicti domini
capitanei secundum formam statutorum populi Bononie
et secundum formam refformationis conscilii246 et masse
populi Bononie scripte manu Anthonii de Policino notarii
anzianorum et consulum247 mense iullii et precepti dicti
domini capitanei scripti manu domini Gregorii notarii dicti
domini capitanei et quia placuit anzianis et consulibus dicti
mensis iullii ex instrumento scripto manu dicti Anthonii de
Policino notarii.
Requiratur dicta refformatio in signo xv mense iullii.
22v 12v
244
Segno - che indica l’andata a capo: clavo|ru(m).
245
Salta la numerazione consueta della posta in numeri romani.
246
Segno - che indica l’andata a capo: co(n)|scil(ii).
247
Segno - che indica l’andata a capo: co(n)|sul(um).
248
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
249
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
61 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
xxxiii Solvit dictus depositarius centum libras minus duodecim denarios
bononinorum
fratri Alberto syndico et procuratori fratrum heremitanorum
recipienti vice et nomine capituli et conventus dictorum
fratrum heremitanorum ad honorem et reverentiam festivitatis
Beati Iacobi Strate Sancti Donati facte de mense iullii videlicet
pro ceriis, dopleriis et paliis habendis pro ipso festo faciendo et
aliis oportuniis sicut consuetum est per comune et popullum
Bononie et maxime252 quia dicti fratres omnem peccuniam
festi et cuiuscumque condictionis ad eos pervenit ponunt et
expendunt in253 constitutione et laboreriis dicti loci eorum254
ex forma refformationis conscilii populi facte de mense iullii
ellapso scripte manu Anthonii de Policino notarii dicti mensis
iullii anzianorum et consulum et precepti dicti domini255
Brexani potestatis et capitanei scripti manu dicti domini
Gregorii notarii et quia placuit anzianis et consulibus dicti
mensis iullii ex instrumento scripto manu dicti Anthonii de
Policino notarii.
250
Segno di riempimento.
251
Segue nel ms. (et).
252
Segno - che indica l’andata a capo: ma|xime.
253
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: (con)stito.
254
Segno - che indica l’andata a capo: e|o(rum).
255
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: Cursii.
II. Edizione 62
Eodem die
xxxiiii Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Albertino Henrigipti nuntio comunis Bononie pro eius
merito et labore quo ivit ad terram Sancte Marie in Donis
mandato domini Guillielmi iudicis dicti domini capitanei
ad appellandum Iacopinum de Parma et quosdam dicte terre
occasione cuiusdam notificationis et hoc pro solutione sua
unius diei ex precepto dicti domini capitanei scripto manu
dicti domini Gregorii notarii dicti domini capitanei predicti.
23r 13r
Eodem die
xxxv Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Azolino Zacharie nuntio comunis Bononie pro duobus diebus
quibus ivit ad castrum Oxilini cytandum massarium dicti castri
cum decem convicinis ut incontinenti256 compareant coram
domino Amadore iudice mallefficiorum deputato occasione
mallefficii facti in dicta terra ex precepto dicti domini potestatis
scripto manu dicti domini Palealoghi notarii ad rationem
duorum solidorum bononinorum pro qualibet die.
Eodem die
xxxvi Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Azzolino Zacharie nuntio comunis Bononie pro duobus
diebus quibus ivit ad terram Gallerie cytandum massarium
cum decem convicinis suis dicte terre ut compareant coram
iudice257 mallefficiorum pro quadam inquisitione facienda ad
rationem duorum solidorum bononinorum pro qualibet die
ex precepto dicti domini potestatis scripto manu dicti domini
Palealoghi258 notarii.
256
Segno - che indica l’andata a capo: in co(n)|tinenti.
257
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: mas.
258
Segno di riempimento.
63 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
xxxviii Solvit dictus depositarius viginti solidos bononinorum
Iohanni Bencevenis notario pro suo labore quem substinuit
pluribus diebus in stando cum domino Gardino de Gardinis
legum doctore et cum domino Nicholao de Soldaderiis iudice
ad scribendum instrumentum concordie, finis et remisionis263
faciendarum inter comune Bononie et dominum264
Bertholdum de filiis Ursiis olim comitem Romaniole de
omni eo quod petere posset vel habere debet a dicto comuni
quacumque de causa et etiam in exemplando sindicatum dicti
comunis occasione predicta ex precepto dicti domini potestatis
scripto manu dicti domini Palealoghi notarii.
259
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
260
Nel ms. quo.
261
Segno - che indica l’andata a capo: duode|ci(m).
262
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: vi[iiC].
263
Segno - che indica l’andata a capo: re|misionis.
264
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: B(er)tholomeu(m).
II. Edizione 64
23v 13v
Eodem die
xxxviiii Solvit dictus depositarius quadraginta solidos bononinorum
domino Gardino de Gardinis legum doctori pro suo labore
quem substinuit pluribus diebus in dictando et examinando
contractum absolutionis, concordie et liberationis
faciendarum inter comune Bononie et dominum Bertholdum
comitem Romaniole de omni eo quod habere vel petere posset
a dicto comuni quacumque265 de causa et etiam in dictando
instrumentum sindicatus dicti comunis facti occasione
predicta ex precepto dicti domini potestatis scripto manu dicti
domini Palialoghi notarii dicti domini potestatis.
Eodem die
xl Solvit dictus depositarius quadraginta solidos bononinorum
domino Nicholao de Soldaderiis iudici pro suo labore quem
substinuit pluribus diebus in dictando et examinando
contractum concordie, absolutionis et liberationis
faciendarum inter comune Bononie et dominum Bertholdum
olim comitem Romaniole266 de omni eo quod habere debet
vel petere posset a dicto comuni quacumque de causa et etiam
in dictando instrumentum syndicatus dicti facti occasione
predicta ex precepto dicti domini potestatis scripto manu
domini Palealoghi notarii predicti.
Eodem die
xli Solvit dictus depositarius decem et octo libras bononinorum
Nasinbeni Guidocti et Iohanni de Bagno267 nuntiis comunis
Bononie et nuntii dominorum qui268 presunt ad corigendum
statuta comunis Bononie pro quatuor mensibus quibus
steterunt et stare debent cum dictis dominis ad rationem
decem et octo denariorum bononinorum pro quolibet eorum
265
Segno - che indica l’andata a capo: qua|cu(m)q(ue).
266
Segno - che indica l’andata a capo: Ro|maniole.
267
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
268
Segno di riempimento.
65 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
xlii Solvit dictus depositarius octo solidos bononinorum
domino Symoni de Clavaturiis pro eius salario scilicet pro una
clavatura et clave archobanchi unius domiçelli domini potestatis
solidos iii et pro duabus clavibus et cunçatura unius clavaturie
solidos ii et vi denarios et pro una clave camere Bonaiuti notarii
domini potestatis xviii denarios bononinorum et pro una clave
porte pallatii comunis Bononie xii denarios bononinorum ex
precepto dicti potestatis scripto manu dicti domini Palealoghi
notarii.
24r 14r
Eodem die
xliii Solvit dictus depositarius viginti septem solidos et sex denarios
bononinorum
Iohanni Petri fabri scilicet tres solidos et sex denarios
bononinorum pro una clavatura camere domini potestatis et
pro tribus clavaturiis positis tribus archobanchis271 in camara
dicti domini potestatis solidos novem et pro tribus clavaturiis
positis tribus archobanchis canipe272 domini potestatis viiii
269
Segno - che indica l’andata a capo: ser|vire.
270
Segue cassato d(i)c(t)i.
271
Segno - che indica l’andata a capo: archo|banchis. Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti:
in trib(us) cameris archobanchis.
272
Segno - che indica l’andata a capo: cani|pe.
II. Edizione 66
Eodem die
xliiii Solvit dictus depositarius viginti unum solidos bononinorum
Trivixano qui debet ire pro spia comunis Bononie
versus Mantuam et Curiam275 Quarantule pro merito et
remuneratione dicte sue vie ex precepto dicti domini capitanei
scripto manu dicti domini276 Gregorii notarii.
Eodem die
xlv Solvit dictus depositarius decem et octo solidos bononinorum
magistro Vandino pro eius merito et mercede quod substinuit
in servitio comunis videlicet277 duodecim solidos bononinorum
pro lapidibus et gisso quos et quod posuit ad manzaturias pallatii
comunis Bononie pro conciatura dictarum mangaturiarum et
sex solidos bononinorum pro uno manoali qui sibi iuvit facere
dictum laborerium ex precepto dicti domini potestatis scripto
manu domini Palealoghi notarii predicti.
Eodem die
xlvi Solvit dictus depositarius octo solidos bononinorum
Nicholao Phylippi, Andree Benintendi, Iohanni Petri calçolarii,
Iuliano278 Ugolini, Berto Petri, Bonino Petri, Iacobino
Beltramis et Iohanni Petri [pueris] videlicet xii denarios
bononinorum pro quolibet eorum qui dederunt brevia279 in
conscilio duorum millium in quo facta fuit ellectio officialium
273
Segue cassata con due tratti di penna una lettera.
274
Segno - che indica l’andata a capo: cla|vatura.
275
Segno - che indica l’andata a capo: Cu|ria(m).
276
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: Palialoghi not(arii).
277
Segno - che indica l’andata a capo: vi|delicet.
278
Segno - che indica l’andata a capo: Iu|liano.
279
Segno - che indica l’andata a capo: brevi|a.
67 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
24v 14v
Eodem die
xlvii Solvit dictus depositarius treginta octo solidos, quatuor denarios
bononinorum
Iohanni de Schanello custodi massarie comunis Bononie pro
ducentis triginta panibus a duobus denariis pro quolibet,
quos dare debet captivis280 carceris comunis Bononie qui sunt
numero xlvi pro v diebus videlicet pro die lune secundo
augusti, martis tercio augusti, merchurii281 quarto augusti,
iovis quinto augusti282, veneris sexto augusti proximis preteritis
de quibus nudum est sibi facta solutione ad rationem283 unius
panis pro quolibet eorum et qualibet die secundum formam
statutorum comunis Bononie ex precepto dicti domini
potestatis scripto manu dicti domini Palealoghi notarii.
Eodem die
xlviii Solvit dictus depositarius treginta octo solidos, quatuor denarios
bononinorum
Iohanni de Schanello custodi massarie comunis Bononie pro
ducentis treginta panibus a duobus denariis pro quolibet quos
dare debet captivis carceris comunis Bononie qui sunt numero
xlvi pro quinque diebus scilicet pro die sabati284 setimo
augusti, dominice viii augusti, lune nono augusti, martis
x° augusti et merchurii xi° augustii285 proximis preteritis de
280
Segno - che indica l’andata a capo: capti|vis.
281
Segno - che indica l’andata a capo: m(er)chu|rii.
282
Segno a forma di punto fermo reiterato con la funzione di segnalare una pausa breve.
283
Segno di riempimento.
284
Aggiunto in interlinea con segno di rimando ^ su parola cassata con tratto di penna e punti sottoscritti:
sexto.
285
Segno a forma di punto fermo reiterato con la funzione di segnalare una pausa breve.
II. Edizione 68
Eodem die
xlviiii Solvit dictus depositarius treginta octo solidos, quatuor denarios
bononinorum
Iohanni de Schanello custodi massarie comunis Bononie
pro ducentis treginta panibus a duobus denariis pro quolibet
quos dare debet captivis carceris comunis Bononie qui sunt
numero xlvi pro v diebus scilicet pro die iovis xii augusti,
veneris xiii augusti proximis preteritis, sabbati xiiii augusti,
dominice xv augusti et lune xvi augusti286 proximis venturis
ad rationem unius panis pro quolibet eorum et qualibet die
secundum formam statutorum comunis Bononie ex precepto
dicti domini potestatis scripto manu dicti domini Palialoghi
notarii.
25r 15r
286
Segno a forma di punto fermo reiterato con la funzione di segnalare una pausa breve.
287
Segno di riempimento.
288
Nel ms. sc(r)ipta.
69 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
li Solvit dictus depositarius treginta sex solidos bononinorum
domino Nicholao domini Rodolfini iudici et avochato
domini Lamberti prepositi hospitalis pontis Ydicis pro duobus
diebus quibus stetit Ravenne ultra terminum sue solutionis
pro questione mota dicto domino Lamberto pro iuribus
dicti pontis ad rationem xviii solidorum bononinorum
pro quolibet die tamquam anbaxatori comunis Bononie ex
precepto dicti domini capitanei scripto manu dicti domini
Gregorii289 notarii.
Edodem die
Bargi 290
289
Segno - che indica l’andata a capo: Grego|rii.
290
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
291
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i cinque nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
292
Segno di riempimento.
293
Segno - che indica l’andata a capo: cu|stodia(m).
294
Nel ms. d(i)c(t)us.
295
Nel ms. d(i)c(t)i.
296
Segno di riempimento.
II. Edizione 70
25v 15v
Eodem die
liii Solvit dictus depositarius treginta quatuor solidos bononinorum
domino Royço de Royçis procutatori domini Lamberti
Artuxini rectoris ecclesie et hospitalis pontis Ydicis et
ambaxatori comunis Bononie pro solutione298 duorum
dierum ad rationem xii solidorum bononinorum pro
quolibet [die] quibus stetit Ravenne ultra terminum sue
solutionis pro questione iurium hospitalis299 et ecclesie pontis
Ydicis et decem solidos bononinorum quos expendit de suis
propriis denariis in scripturis opportunis in dicta causa et in
uno quaterno300 ex precepto dicti domini capitanei scripto
manu dicti domini Gregorii301 notarii.
Eodem die
liiii Solvit dictus depositarius decem libras bononinorum
Bonucio Guidonis de Florentia, Ferucio Migloris302 nuntiis
partis guelforum de Florentia303 qui portaverunt literas304
comuni Bononie ex parte comunis et partis Florentie
continentes conflictum millitum qui ibant ad civitatem
297
Segue cassato con tratto di penna: aug(usti).
298
Segno - che indica l’andata a capo: so|lutio(n)e.
299
Segno - che indica l’andata a capo: hospita|lis.
300
Segno - che indica l’andata a capo: qua|t(er)no.
301
Segno di riempimento.
302
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
303
Segno - che indica l’andata a capo: Flo|rentia.
304
Segno di riempimento.
71 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
26r 16r
305
Nel ms. Ferito.
306
Nel ms. u(n)iu(s).
307
Segno - che indica l’andata a capo: capu|tius.
308
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: si quid i.
309
Segno - che indica l’andata a capo: Bon|vixini.
310
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
II. Edizione 72
26v 16v
311
Segue cassato con tratto di penna: Ioh[annis].
312
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: duob(us).
313
Segno di riempimento.
314
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
73 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
lvii Solvit dictus depositarius treginta solidos bononinorum
Petro de Banbaglolis notario pro suo merito et mercede qui320
scripsit cedulas delatas per societates occasione inquisitionum
faciendarum321 per dominum potestatem et eius familiam ex
precepto dicti domini capitanei scripto manu domini Gregorii
de Gazerris notarii predicti.
315
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i tre nomi elencati dei custodi,
ciascuno preceduto da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca. Un segno paratestuale a forma
di parentesi quadrata collega tali nomi a quello del capitano.
316
Segno - che indica l’andata a capo: cu|stod(iam).
317
Segno - che indica l’andata a capo: quat|uor.
318
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: ad.
319
Segno di riempimento.
320
Segno di riempimento.
321
Segno - che indica l’andata a capo: facien|da(rum).
II. Edizione 74
27r 17r
Eodem die
Castri Sancti Petri 322
322
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
323
Riga di riempimento.
324
Riga di riempimento.
325
Aggiunto nell’interlinea inferiore all’interno di una specie di cartiglio.
326
Aggiunto nell’interlinea inferiore all’interno di una specie di cartiglio: -ciani.
327
Riga di riempimento.
328
Riga di riempimento.
329
Riga di riempimento.
330
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: ad ra[tionem].
75 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
27v 17v
Eodem die
lx Solvit dictus depositarius viginti solidos bononinorum
domino Michaeli de Schalanis custodi camere superioris carceris
comunis Bononie pro morte Vignonis Lanfranchi de Laguna
banniti comunis Bononie pro homicidio. Qui decapitatus fuit
die xii augusti ex precepto dicti domini potestatis scripto
manu dicti domini Palialo notarii.
331
Segno di riempimento.
332
Segno di riempimento.
333
Da questo punto in poi la trascrizione del nome del notario si contrae. Data la frequenza del fenome-
no si è ritenuto preferibile non intervenire mediante integrazione, ma segnalare qui in nota il fenomeno
grafico una volta per tutte.
334
Segno di riempimento.
335
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
II. Edizione 76
Eodem die
lxi Solvit dictus depositarius treginta octo solidos et quatuor denarios
bononinorum
Iohanni de Schanello custodi massarie comunis Bononie
pro ducentis treginta panibus a duobus denariis pro quolibet
quos dare debet captivis carceris comunis Bononie qui sunt
numero xlvi pro quinque diebus scilicet pro die martis xvii
augusti, die merchurii xviii augusti, [die] iovis xviiii augusti,
die veneris xx augusti336 et sabbati hodierna dies ad rationem
unius panis337 pro quolibet eorum et qualibet die secundum
formam statutorum ex precepto dicti domini potestatis scripto
manu domini Palialo notarii predicti.
Eodem die
lxii Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Rugerio Iohannis nuntio comunis Bononie pro eius merito et
labore qui ivit ad Crevalchore cytandum duos homines dicte
terre ut compareant coram domino iudice mallefficiorum
pro quadam notificatione facta de eis ad rationem duorum
solidorum bononinorum pro quolibet die ex precepto dicti
domini potestatis scripto manu dicti domini Palialo notarii.
28r 18r
Eodem die
lxiii Solvit dictus depositarius quatuor libras et sedecim solidos
bononinorum
domino Royço de Royçis ambaxatori comunis Bononie,
procuratori domini Lamberti Artuxini338 rectoris ecclesie
et hospitalis pontis Ydicis pro octo diebus quibus debet ire
et stare Ravenne pro deffensione iurium dicte ecclesie et
hospitalis ad rationem xii solidorum bononinorum pro
336
Segno a forma di punto fermo reiterato con la funzione di segnalare una pausa breve.
337
Segue cassato con tratti di penna: quali[bet].
338
Segno - che indica l’andata a capo: Ar|tuxini.
77 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
lxiiii Solvit dictus depositarius viginti unam libras, duodecim solidos
bononinorum
domino Iohanni de Baxacomatribus, domino Iacobino
Artuximi, domino Francischo Gatti, domino Millançollo
de Zoveçonibus340 ambaxatoribus comunis Bononie pro sex
diebus qui ituri sunt ad terram Faventie ut intersint paci que fieri
debet in civitate Faventie inter amicos provincie Romaniole ad
rationem xviii solidorum bononinorum pro quolibet eorum
et quolibet die ex forma refformationis conscilii populi scripte
manu Henrigipti de Querciis notarii anzianorum et consulum
mense presenti augusti et precepti domini capitanei scripti
manu domini Gregorii de Gazeris notarii et quia placuit
anzianis et consulibus mense presenti ex instrumento scripto
manu Henrigipti de Querciis notarii predicti.
Eodem die
Bixani 341
339
Segue cassato con tratti di penna: d[omini].
340
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
341
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
342
Riga di riempimento.
343
Riga di riempimento.
II. Edizione 78
28v 18v
344
Riga di riempimento.
345
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti gli ultimi otto nomi elencati, ciascuno
preceduto da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca e tutti elencati in una colonna di testo.
346
Segno di riempimento.
347
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
79 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
29r 19r
348
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: Bello.
349
Aggiunto in interlinea con segno di rimando ^.
350
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: p(ro) duob(us) m(en)s(ibus).
351
Lettura incerta.
352
Segno - che indica l’andata a capo: Bon|vixini.
353
Segue cassato con tratti di penna: d[omini].
II. Edizione 80
Eodem die
lxviii Solvit dictus depositarius treginta octo solidos, quatuor denarios
[bononinorum]
domino Iohanni de Schanello custodi massarie comunis
Bononie pro ducentis treginta354 panibus a duobus denariis
pro quolibet quos dare debet captivis carceris comunis qui
sunt numero xlvi pro v diebus videlicet pro die dominica
xxii augusti, die lune, martis, merchurii355 hodierna die et die
iovis sequenti ad rationem unius panis pro quolibet eorum
et qualibet die secundum formam statutorum comunis ex
precepto dicti domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti
Iohannis notarii domini potestatis.
Eodem die
lxviiii Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Bonazunte Venture nuntio comunis Bononie pro eius merito
et labore qui ire debet de mandato domini Ferri iudicis
ad malleficia ad l’Uxilinum et Rognategum ad cytandum
massarios dictarum terrarum et locorum pro quadam
inquisitione facienda ex precepto dicti domini potestatis
scripto manu dicti domini Bonaiuti notarii.
Eodem die
lxx Solvit dictus depositarius quadraginta solidos bononinorum
Bonachursio de Cadenellis curerio et portitori literarum que
mituntur ad curiam romanam per comune Bononie Iacobo
Aymoniti et fratribus ibi existentibus pro dicto comunis ex eo
quod ipse debet portare dictas literas ex precepto dicti domini
capitanei scripto manu domini Gregorii notarii predicti.
354
Segno di riempimento.
355
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: m(er)churi[i].
81 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
29v 19v
Eodem die
lxxi Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Argumento Bonfigloli nuntio comunis Bononie pro una
die qua vadit356 Poliçinum et ad Castagnolum Maiorem ad
cytandum massarios357 dictarum terrarum ut quilibet eorum
compareat cum viii conviçinis suis coram iudice mallefficiorum
pro quadam inquisitione facienda ex precepto dicti domini
potestatis scripto manu domini Palialo notarii predicti.
Eodem die
lxxii Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Ubertino Guidonis nuntio comunis Bononie pro suo sallario et
mercede qui ivit ad Ceulam de mandato iudicis mallefficiorum
ad citandum massarium cum viii hominibus dicte terre
occasione quorumdam bannitorum et inquisitionum de eis
faciendorum ex precepto dicti domini potestatis scripto manu
domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
lxxiii Solvit dictus depositarius treginta duos solidos bononinorum
Alberto Rophyni, Medico Nasinbenis358, Naso Alberti et
Petro Nasinbenis359 nuntiis comunis Bononie qui serviverunt
ad discum mallefficiorum360 octo diebus exeunte mense
iullii proxime preterito scilicet octo solidos bononinorum
pro quolibet eorum ad rationem duodecim denariorum
bononinorum pro quolibet die incipiendo nostrum regimen
a die Sancti Iacobi citra inceptis die dominico septima
exeunte361 iullio et finiendo die dominico proximo mense
augusti ex precepto dicti domini potestatis scripto manu
356
Segue cassato con punti sottoscritti: Policin(um).
357
Segue ripetuto nel ms. mass(arios).
358
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
359
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
360
Segno - che indica l’andata a capo: mall(e)|ffic(i)o(rum).
361
Segno di riempimento.
II. Edizione 82
Eodem die
lxxiiii Solvit dictus depositarius treginta duos solidos bononinorum
Michaeli Siverii, Aççolino Zacharie362, qui serviverunt
ad discum domini potestatis de die, Andree Ugolini et
Bernardino Bellocti363, qui steterunt et serviverunt comune de
nocte, nuntiis comunis Bononie scilicet cuilibet eorum octo
solidos bononinorum ad rationem duodecim denariorum
bononinorum pro quolibet qui servivit de die et duodecim
denariorum bononinorum pro quolibet qui servivit de nocte
et qualibet nocte incipiendo nostrum regimen a die Sancti
Iacobi citra incepta364 die dominico septima365 exeunte iullio
et finiendo die dominico prossimo augusti ex precepto dicti
domini potestatis scripto manu domini Pallialo notarii predicti.
30r 20r
Eodem die
lxxv Solvit dictus depositarius366 tres solidos et sex denarios bononinorum
Iohanni de Schanello custodi massarie comunis Bononie pro
uno sacho quem dedit domino Iacobi iudici potestatis pro
retinendis scripturis ex precepto dicti domini potestatis scripto
manu domini Palialo notarii predicti.
Eodem die
lxxvi Solvit dictus depositarius decem et novem solidos bononinorum
Iohanni de Schanello predicto scilicet undecim solidos
bononinorum pro remondando puteum367 curtilis domini
362
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
363
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
364
Segno di riempimento.
365
Segue cassato con tratti di penna: ex(eu)nt(e).
366
Nel ms. mass(arius).
367
Segno - che indica l’andata a capo: pu|teu(m).
83 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
lxxviii Solvit dictus depositarius sex libras et octo solidos bononinorum
Maynardo Bonomi370, Dominico Albertini, Ugolino Petri371,
Martino de Ugiano372 nuntiis comunis373 Bononie scilicet
cuilibet eorum treginta duos solidos bononinorum pro duabus
sedecinis quibus steterunt374 et serviverunt de mense iullii
proxime preterito ad discum Ursii iudici domini potestatis et
officialibus presidentibus dicto officio ad rationem duodecim
denariorum bononinorum pro quolibet375 eorum et quolibet
die incipiendo die tercio mense iullii usque ad diem secundum
mense376 augusti ex forma refformationis conscilii viiiC et
populi scripte manu domini Bonvixini Bologniti377 notarii
predicti et precepti dicti domini potestatis scripti manu
domini Palialo notarii predicti et quia placuit anzianis et
consulibus mense presenti augusti ex instrumento scripto
368
Segno - che indica l’andata a capo: Mo(n)|te(m).
369
Segno di riempimento.
370
Riga che unisce questo al nome seguente.
371
Riga che unisce questo al nome seguente.
372
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene unite le due coppie di nomi, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
373
Segno di riempimento.
374
Segno - che indica l’andata a capo: stete|ru(n)t.
375
Segno di riempimento.
376
Segno di riempimento.
377
Segno - che indica l’andata a capo: Bolo|gniti.
II. Edizione 84
30v 20v
Eodem die
lxxviiii Solvit dictus depositarius quindecim libras bononinorum
domino Guidoni Bontalenti378, domino Petro de Floranis,
domino Petro Albanixie379, domino Symoni Iacobini, domino
Prinçivalli Canitulo380, domino Bertholo Bonaventure381
notariis deputatis officio bannitorum comunis Bononie quos
habere debent pro eorum sallario et mercede a comuni Bononie
pro abbecedariis faciendis de libris bannitorum comunis
Bononie tam civium quam forensium et tam pro debito382 quam
pro mallefficio sicut etiam continetur in refformatione populi
et comunis Bononie in383 libris statutorum comunis conscripta
exequendo formam refformationis conscilii viiiC et populli
Bononie scripte manu domini Bonvixini Bolognitti notarii et
precepti domini potestatis scripti manu domini Palialo notarii
domini potestatis et quia placuit anzianis et consulibus populi
Bononie mense presenti augusti ex instrumento scripto manu
Henrigipti de Querçiis notarii.
Eodem die
lxxx Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Guidoni Ugolini nuntio comunis Bononie pro uno die quo
ivit de mandato domini Ferri iudicis ad mallefficia ad terram
Lignani ad cytandum Martinellum384 Iacobini Palmerii pro
378
Riga che unisce questo al nome seguente.
379
Riga che unisce questo al nome seguente.
380
Riga che unisce questo al nome seguente.
381
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene unite le tre coppie di nomi, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
382
Segno di riempimento.
383
Segno di riempimento.
384
Segno - che indica l’andata a capo: Ma(r)tinel|lu(m).
85 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
{lxxxi386} Solvit dictus depositarius sedecim solidos et sex denarios
bononinorum
Alberto Miglatio qui façit libros pro libris et cartis quos et quas
387
31r 21r
Eodem die
lxxxii Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Bertholomeo Albertini nuntio comunis Bononie pro una
die qua ivit de mandato388 domini Amadoris tunc iudicis ad
mallefficia ad terram Argelate ad cytandum massarium dicte
terre cum xii bonis hominibus eiusdem terre super facto
inquisitionis faciendo de ipsis ex precepto domini potestatis
scripto manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
lxxxiii Solvit dictus depositarius septem solidos bononinorum
Acharixio campanario populi pro duabus corigiis et soghis
sive cordis emendis pro aptando martello campane populi
ex precepto domini capitanei scripto manu domini Gregorii
notarii domini capitanei.
385
Segue cassata con tratti di penna la lettera p.
386
La lacuna materiale del supporto, a seguito della perdita di un lembo del margine del foglio di carta,
spinge a ricostruire per via indiziaria il numero della posta.
387
Lettura incerta.
388
Nel ms. ma(n)data. Segno - che indica l’andata a capo: ma(n)|data.
II. Edizione 86
Eodem die
lxxxiiii Solvit dictus depositarius viginti novem solidos bononinorum
Nicholucio campanario scilicet viginti duos solidos
bononinorum pro po[r]tatura xi plaust[r]orum389
predacii et terracii ad rationem duorum solidorum
bononinorum pro plaustro quod terratium erat in
pallatio comunis et in cortili pallatii et pro spaçatura
predacolore390 solidos quinque et pro actatura campanelle
pallatii que erat destructa duos solidos bononinorum ex
precepto dicti domini potestatis scripto manu domini391
Palialo notarii domini potestatis.
Eodem die
lxxxv Solvit dictus depositarius quindecim libras bononinorum
domino Rodaldo Lamandine procuratori societatis
mercadandie recipienti suo nomine392 et nomine et vice
socii sui procuratorum dicte societatis. Quos denarios dare
debent uni ambaxatori et uni notario, quos ipsi ellegerint et
nominaverint ad eorum voluntatem, qui ituri sunt domino
marchioni pro negotiis dominorum Martini Alexii393 et
Bonromei de Calçina ex forma refformationis conscilii394
populi Bononie scripte manu Henrigipti de Querciis notarii
anzianorum et395 consulum mense presenti augusti et precepti
domini capitanei scripti manu domini Palialo notarii dicti
domini capitanei et quia396 placuit anzianis et consulibus
mense presenti augusti ex instrumento scripto manu dicti
Henrigipti de Querciis notarii.
389
Segno - che indica l’andata a capo: pla|ust[r]o(rum).
390
Segno - che indica l’andata a capo: preda|colore.
391
Segue cassato con punti sottoscritti: pote(statis).
392
Segno - che indica l’andata a capo: no|mine.
393
Segno - che indica l’andata a capo: Ale|xii.
394
Segue cassato con tratto di penna: viii[C].
395
Segue cassata con tratti di penna la lettera q.
396
Segno di riempimento.
87 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
31v 21v
Eodem die
lxxxvi Solvit dictus depositarius duodecim solidos bononinorum
Stephano Iohannis nuntio comunis Bononie pro eo quod
portare debet literas comunis Bononie in servitio dicti comunis
ad civitatem Regii ex precepto domini capitanei scripto manu
domini Gregorii notarii domini capitanei.
Eodem die
lxxxviiii Solvit dictus depositarius viginti solidos bononinorum
Clerighino curerio de Bononia pro eius merito et labore qui
397
Segue cassato con tratto di penna: videlicet.
398
Nel processo di copia lo scrivente ha omesso di trasformare il dettato dell’antigrafo, non indicando la
località del contado, che in questo modo viene omessa, a meno che non si tratti di un implicito riferimento
alla comunità di Trasserra, nominata nella posta precedente.
II. Edizione 88
32r 22r
Eodem die
lxxxx Solvit dictus depositarius octo solidos bononinorum
Bonzagni Bernardini399, Michaeli Severii, Marsilio Guidonis 400,
Stephano Iohannis, Zino Pandeboni401, Iuliano Iohannis,
Ubertino Guidi402, Henricho Dalmaxini403 nuntiis comunis
Bononie pro eorum salario et mercede qui fustigaverunt
omnes meretrices404 que erant in carcere comunis ex precepto
domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti notarii
domini potestatis.
Eodem die
lxxxxi Solvit dictus depositarius treginta octo solidos, quatuor denarios
[bononinorum]
domino Iohanni de Schanello405 custodi massarie comunis
Bononie pro ducentis treginta panibus a duobus denariis pro
quolibet quos dare debet captivis carceris comunis Bononie qui
sunt numero xlvi406 pro quinque diebus videlicet pro die veneris
xxvii augusti, die sabbati, die dominico, die lune407 et die martis
sequentibus proximis venturis ad rationem unius panis pro
quolibet eorum et qualibet die ex precepto domini potestatis
scripto manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
399
Riga che unisce questo al nome seguente.
400
Riga che unisce questo al nome seguente.
401
Riga che unisce questo al nome seguente.
402
Riga che unisce questo al nome seguente.
403
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene unite le quattro coppie di nomi, ciascuno
preceduto da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
404
Segno - che indica l’andata a capo: me|retrices.
405
Segue cassato con tratti di penna: s(cilicet) chutodi.
406
Segue cassato con tratto di penna: ad.
407
Segno a forma di punto fermo reiterato con la funzione di segnalare una pausa breve.
89 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
lxxxxii Solvit dictus depositarius duodecim denarios bononinorum
dicto domino Iohanni custodi massarie comunis pro duobus
capistris pro guarnendis leis comunis Bononie ad discum Ursi
ex precepto domini potestatis scripto manu Bonaiuti notarii
domini potestatis.
Eodem die
lxxxxiii Solvit dictus depositarius decem et novem libras, decem solidos
bononinorum
domino Rolando de Foscharariis pro satisfactione medietatis
extimationis unius sui equi bruni cum aliquot pilis albis in
fronte et cum pede dextro anteriori408 balzano et cum pede
sinistro posteriori balzano qui extimatus fuit per extimatores
comunis Bononie xl libras bononinorum exequendo formam
refformationis conscilii popoli scripte409 manu Henrigipti
de Querciis notarii anzianorum et consulum populi mense
presenti augusti et precepti dicti domini capitanei scripti manu
domini Gregorii notarii domini410 capitanei et411 quia placuit
anzianis et consulibus mense presenti augusti ex instrumento
scripto412 manu Henrigipti de Querciis notarii predicti.
32v 22v
Eodem die
lxxxxiiii Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Guidoni Ugolini nuntio comunis Bononie pro una die quo
ivit ad Castrum Sancti Petri ad cytandum massarium cum
x hominibus dicte terre de mandato domini Ferri iudicis ad
mallefficia domini potestatis ex precepto domini potestatis413
408
Segno - che indica l’andata a capo: a(n)te|riori.
409
Segno di riempimento.
410
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: pote(estatis).
411
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: p(recepti) d[omi]n[i].
412
Segno di riempimento.
413
Segno di riempimento.
II. Edizione 90
Eodem die
lxxxxv Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Iohanni Petri calzolario414, Francho Blaxii, Iacobo Iacobini415,
Coloe Phylippi, Berto Petri416, Iuliano Ugolini, Andree
Benitendi417, Francischo Ugolini418 pueris qui dederunt
brevia in conscilio duorum millium in pallatio veteri et novo
comunis Bononie in quo facta fuit ellectio suprastantium
et notariorum canalium419 comunis et exstimatorum et
marischalcorum equorum comunis Bononie420 ad rationem
vi denariorum bononinorum pro quolibet eorum ex
precepto domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti
notarii domini potestatis.
414
Riga che unisce questo al nome seguente.
415
Riga che unisce questo al nome seguente.
416
Riga che unisce questo al nome seguente.
417
Riga che unisce questo al nome seguente.
418
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene unite le quattro coppie di nomi, ciascuno dei
nomi è preceduto da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
419
Segno - che indica l’andata a capo: ca|nal(ium).
420
Segue cassato con punti sottoscritti: ex.
421
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
422
Segue cassato con tratti di penna e punti sottoscritti: Re.
423
Segno - che indica l’andata a capo: An|thonii.
91 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
33r 23r
Eodem die
lxxxxvii Solvit dictus depositarius viginti libras bononinorum
Mayno quondam domini Bendidei de Canitulo pro emendo
et satisfactione424 medietatis extimationis unius sui equi bruni
balzani in fronte et muso quem assignaverat425 in comuni
Bononie tempore presenti inpositionis equorum facte in civitate
Bononie tempore domini Gerardi426 de Iosano potestatis
Bononie. Qui equus427 eximatus fuit xl libras bononinorum ex
forma refformationis conscilii populi scripte manu Henrigipti
de Querciis notarii populi et precepti domini capitanei scripti
manu domini Gregorii de Gazerris notarii domini capitanei et
quia placuit428 anzianis et consulibus mense augusti presenti429
ex instrumento scripto manu dicti Henrigipti de Querciis
notarii.
424
Segno di riempimento.
425
Segno - che indica l’andata a capo: assigna|verat.
426
Segno - che indica l’andata a capo: Ge|rardi.
427
Segue cassato con punti sottoscritti: mo(r)tuus.
428
Segno - che indica l’andata a capo: Plac|uit.
429
Aggiunto in interlinea con segno di rimando ^.
430
Segue cassato con tratto di penna: int(rante).
431
Segno - che indica l’andata a capo: Ve|degheto.
432
Segno - che indica l’andata a capo: Giral|dini.
II. Edizione 92
Eodem die
lxxxxviiii Solvit dictus depositarius octo solidos bononinorum
Petro Bonachose nuntio comunis Bononie qui iturus est
mandato domini Ferri433 iudicis ad malleficia ad Panichum
et Val de Roncho et A Le Mogne ad434 cytandum omnes
suprascriptos propter duo homicidia ibi conmissa videlicet pro
quatuor diebus ad rationem duorum solidorum bononinorum
pro qualibet die secundum formam statutorum ex precepto
dicti domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti notarii
domini potestatis.
33v 23v
Eodem die
c Solvit dictus depositarius centum libras minus duodecim denarios
bononinorum
fratri Paci priori Sancte Marie435 Carminis recipienti suo nomine
et vice et nomine totius conventus dicte ecclesie pro elimosinis
et celebratione festivitatis Sancte Marie de mense augusti ex
forma refformationis conscilii populi scripte436 manu Anthonii
de Pollicino notarii anzianorum et consulum mense437 iullii
preterito et scruptinii celebrati in ipso conscilio populi scripti
manu Henrigipti de Querciis notarii anzianorum et consulum
mense presenti augusti et precepti domini capitanei scripti manu
domini438 Gregorii de Gazerris notarii domini capitanei et
quia placuit anzianis et consulibus mense presenti augusti ex
instrumento scripto manu Henrigipti predicti notarii.
433
Segno - che indica l’andata a capo: Fe(r)|ri.
434
Segno di riempimento.
435
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: Ca(r)mins.
436
Segno di riempimento.
437
Segue cassato con tratti di penna: in.
438
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: Bonaiuti no[tarii].
93 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
ci Solvit dictus depositarius septuaginta quinque libras bononinorum
domino Buvalello de Artinixiis, domino Petro de Scalanis,
domino Ugolino de Querciis, domino Francischo de
Bonaventure439 domini, domino Thomaxio domini
Bertholomei de Schiva eorum notario440 officiallibus comunis
Bononie ad reducendum in scriptis omnia et singula caxamenta
et hedifficia partis lambertaciorum que sunt in civitate et
suburbiis et pro quantitate [solidorum] locata sunt dicta
caxamenta que locata sunt et ad reducendum in scriptis omnes
et singulas banchas et loca comunis et partis ieremiensium441
ubicumque sunt et ad examinandum predicta caxamenta,
stationes, banchas et loca comunis Bononie [pro] quantitate
solidorum [que] possunt comuni Bononie annuatim pro
pensione ad442 rationem xv librarum bononinorum pro
quolibet eorum ex forma refformationis conscilii populi scripte
manu Henrigipti de Querciis notarii anzianorum et consulum
mense presenti augusti et precepti dicti capitanei scripti manu
domini Gregorii notarii domini capitanei et quia placuit
anzianis et consulibus mense presenti augusti ex instrumento
scripto manu Henrigipti de Querciis notarii predicti.
Eodem die
cii Solvit dictus depositarius viginti libras bononinorum
domino Francischo de Gatto pro emendo et satisfactione
medietatis [extimationis] unius sui equi cum una balçana
in testa et in ambobus pedibus443 posterioribus et anteriori
sinistro sibi mortui morte naturali. Qui extimatus fuit xl
libras bononinorum per extimatores comunis Bononie ex
forma refformationis conscilii populi scripte manu Henrigipti
de Querciis notarii et precepti dicti capitanei scripti manu
439
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i quattro nomi elencati.
440
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata unisce i quattro nomi dei domini (al nominativo
plurale) con quello del notaio al loro servizio, ciascuno dei nomi è preceduto da un segno di paragrafo
a forma di piede di mosca.
441
Segno – che indica l’andata a capo: ie|remiens(ium).
442
Segno di riempimento.
443
Segue cassato con tratti di penna: posterib.
II. Edizione 94
34r 24r
Eodem die
ciii Solvit dictus depositarius quindecim solidos bononinorum
Gaudencio de Faventia et Milano de Mediolano, Guercio
444
444
Riga che unisce questo al nome seguente.
445
Riga che unisce questo al nome seguente.
446
Riga che unisce questo al nome seguente.
447
Riga che unisce questo al nome seguente.
448
Riga che unisce questo al nome seguente.
449
Riga che unisce questo al nome seguente.
450
Riga che unisce questo al nome seguente.
451
Riga di riempimento.
452
Segue cassato con tratto di penna: d(ome)n(i)ca iii ex(e)u(n)t(e) aug(usto).
453
Segno - che indica l’andata a capo: duo|deci(m).
454
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: unot[aglolo].
95 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
ciiii Solvit dictus depositarius septem solidos bononinorum
Gaudentio de Ravenna455, Gerardo de Mutina, Mirano de
Milano456, Iohannino de Regio, Giliolo457 de Cremona458,
Paxino de Milano459 marochis460 et Bonaventure Petri nuntio
comunis Bononie scilicet cuilibet marocho xii denarios
bononinorum. Qui iverunt cum supradicto domino
Peregrino notario domini potestatis per civitatem die ultimo
augusti causa capiendi porchos et pro aliis utilitatibus
comunis et dicto nuntio xii denariorum bononinorum pro
una clavi posita ad hostium ubi reponuntur porci et pro
capistris causa conducendi dictos po[r]chos ex precepto
domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti notarii
domini potestatis.
Eodem die
cv Solvit dictus depositarius octo solidos bononinorum
Rolandino Rainucioli nuntio comunis Bononie pro quatuor
diebus quibus ivit ad terram Stagni mandato domini461 Ferri
iudicis domini potestatis ad malleficia ad rationem ii solidorum
bononinorum pro qualibet die ad cytandum Guillielmucium
filium quondam comitis Alexandri de Mangone occasione
malleficii462 ut se conpareat ad excusandum coram eo ex
precepto dicti domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti
notarii domini potestatis.
455
Riga che unisce questo al nome seguente.
456
Riga che unisce questo al nome seguente.
457
Cassata la lettera l con punto sottoscritto: Gili<l>olo.
458
Riga che unisce questo al nome seguente.
459
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene unite le tre coppie di nomi, ciascuno dei
nomi è preceduto da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
460
Segno che indica l’andata a capo: maro|chis.
461
Segue cassato con tratti di penna: p(er)e.
462
Segno - che indica l’andata a capo: mall(e)|ficii.
II. Edizione 96
34v 24v
Eodem die
cvi Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Bertholomeo Iohannis nuntio comunis Bononie pro uno die
quo ivit ad terram Liglani mandato domini Ferri ad cridandum
Martinellum filium Iacobini de dicta terra463 ad sententiam464
capitanei ex precepto domini potestatis scripto manu domini
Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
cvii Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Gerardo Iohannis nuntio comunis Bononie pro duobus
diebus in duabus vicibus quibus ivit ad Castrum Franchum
mandato domini Guillielmi Confaloneri iudicis et vicarii dicti
domini capitanei una vice ad appellandum Guiducium filium
Guidolini medici et alia ad appellandum Petrum Gondum
pro diversis causis ad eius officium spectantibus ad rationem
duorum solidorum bononinorum pro qualibet die ex precepto
domini capitanei scripto manu domini Gregorii notarii domini
capitanei.
Eodem die
cviii Solvit dictus depositarius octo solidos bononinorum
Iacobo Leonis, Alexandro Iacobi, Zanino de Parma, Rogerio
Iohannis465, Petro Nasinbenis, Martino Feragallo, Medico
Nasinbenis et Naso Alberti466 nuntiis comunis Bononie ad
rationem xii denariorum bononinorum pro quolibet eorum
qui iverunt ad iustitiam Vignani qui fuit de Laguna die xii
augusti. Qui iudicatus fuit sententia capitali ex precepto
domini potestatis scripto manu domini Palialo notarii domini
potestatis.
463
Segno - che indica l’andata a capo: te(r)|ra.
464
Lettura incerta.
465
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i quattro nomi elencati, ciascuno
preceduto da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
466
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i quattro nomi elencati, ciascuno
preceduto da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
97 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
cviiii Solvit dictus depositarius septem libras, quatuor solidos bononinorum
domino Deutalevi Zambraxii ambaxatori comunis Bononie
qui de mandato dominorum potestatis et capitanei,
anzianorum et consulum ivit ad dominum comitem
Romaniole et stetit octo diebus pro factis comunis Bononie
ad rationem xviii solidorum bononinorum pro qualibet die
ex forma refformationis conscilii viiiC et populi scripte manu
domini Bonvixini Bologniti notarii ad refformationes comunis
scribendum et precepti domini potestatis scripti manu domini
Bonaiuti notarii domini potestatis et quia placuit anzianis
et consulibus populi mense presenti augusti ex instrumento
scripto manu Henrigipti de Querciis notarii anzianorum et
consulum mense presenti augusti.
35r 25r
Eodem die
cx Solvit dictus depositarius decem et octo libras et quindecim solidos
[bononinorum]
domino Guidoni de Stiphunti notario qui ivit ad inquirendum
confinatos comunis467 Bononie pro parte lambertaciorum
pro xxv diebus quibus ivit cum Vinçiguerra de Gozadinis468
notario mandato domini Brexani de Salis capitanei populi
Bononie ad rationem xv solidorum bononinorum pro
qualibet die secundum formam refformationis conscilii populi
scripte manu Henrigipti de Querciis notarii anzianorum et
consulum mense augusti presenti et precepti domini capitanei
scripti manu domini Gregorii de Gazerris notarii domini469
capitanei et470 quia placuit anzianis et consulibus mense
presenti augusti ex instrumento scripto manu dicti Henrigipti
de Querciis notarii.
467
Segno di riempimento.
468
Segno - che indica l’andata a capo: Goza|dinis.
469
Segue cassata con tratti di penna una lettera.
470
Segue cassato con tratti di penna: p(re)[cepti].
II. Edizione 98
Eodem die
cxi Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Bernardo Bellocti nuntio comunis Bononie pro duabus
diebus quibus ivit mandato domini Federici de Ello militis
dicti domini capitanei presidentis super aquis et stratis ad
appellandum471 massarium et comunia Centi, Gambararii et
Plebis472 Centi et Sancti Vincetii ut irent ad faciendum suam
partem Strate de Fraxino qua itur Galleriam473 ad rationem
duorum bononinorum pro qualibet die ex precepto domini
capitanei scripto manu domini Gregorii notarii domini
capitanei.
Eodem die
cxii Solvit dictus depositarius centum quadraginta libras bononinorum
domino Lambertino Rampone, domino Pace de Pace, domino
Guillielmo de Ronbodevino, domino Anthonio de Migarano
iudicibus474 et domino Alberto de Asinellis, domino Cervo
de Boateriis ambaxatoribus, domino Petro Merlino eorum
notario ellectis per anzianos et consules populi Bononie qui
ituri sunt ad Castrum Franchum ad475 tractandum pacem
reginorum intrinsecorum et extrinsecorum de parte ecclesie
una cum parmensibus et cremonensibus pro x diebus476 cuilibet
scilicet domino Lambertino477 xxx libras bononinorum ad
rationem iii librarum bononinorum pro qualibet die, aliis
quinque ambaxatoribus cuilibet xx libras bononinorum ad
rationem xl solidorum bononinorum pro quolibet eorum
et qualibet die478, notario vero x libras bononinorum ad
rationem xx solidorum bononinorum pro qualibet die ex
forma refformationis conscilii populi scripte manu Henrigipti
471
Segno - che indica l’andata a capo: ap|pelland(um).
472
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: Certi.
473
L’inchiostro è in parte svanito, così da non rendere perfattemente leggibili le lettere. Segno - che indica
l’andata a capo: Galle{r}i|am.
474
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i quattro nomi elencati, ciascuno
preceduto da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
475
Segno di riempimento.
476
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: cuib.
477
Segno di riempimento.
478
Aggiunto in interlinea con segno di rimando ^.
99 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
35v 25v
Kallende Setenbris481
Eodem die
ii Solvit dictus depositarius sex solidos bononinorum
Iacobo Leonis nuntio comunis Bononie pro tribus483 diebus
479
Aggiunto in interlinea con segno di rimando ^: cu(m) ip(s)a die.
480
La descrizione monetaria è isolata nella colonna di destra della pagina, come usuale nella mise en texte del ms.
481
Lettere di modulo maggiore e artificiosamente tracciate.
482
Lettere di modulo maggiore e artificiosamente tracciate.
483
Aggiunto in interlinea.
II. Edizione 100
Eodem die
iii Solvit dictus depositarius decem et novem libras et quatuordecim
solidos bononinorum
pro emendis uno ronzino, uno accipitre, una po[r]chetta et
guantis pro facienda prova equorum in festo Sancti Bertholomei
proxime preterito ex forma refformationis conscilii populi
scripte per Henrigiptum de Querciis notarium anzianorum et
consulum mense augusti presenti ellapso et precepti domini
capitanei scripti manu domini Gregorii notarii domini
capitanei et quia placuit anzianis et consulibus mense augusti
preterito ex instrumento scripto manu Henrigipti predicti.
Que expense facte fuerunt hoc modo scilicet in uno roncino
xiii libras et xiii solidos bononinorum et in accipitre cum
apparatu et guantis iii libras et xvii solidos bononinorum et
in porchetta cum cuzitura et aliis neccesariis circha eam xliiii
solidos bononinorum.
Eodem die
iiii Solvit dictus depositarius sex libras bononinorum
Henrigipto de Querciis notario anzianorum et consulum mense
augusti preterito pro eius salario et mercede dicti sui officii
dicti mensis augusti ex forma refformationis conscilii populi
scripte manu dicti Henrigipti de Querciis notarii anzianorum
et consulum populi mense augusti et precepti domini capitanei
scripti manu domini Gregorii notarii domini capitanei et quia
placuit anzianis et consulibus mense484 augusti preterito ex
instrumento scripto manu supradicti Henrigipti notarii.
484
Segue cassato con punti sottoscritti: aug(usti).
101 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
36r 26r
Eodem die
vi Solvit dictus depositarius quinque libras, decem et octo solidos
bononinorum
Laurentio Bonaçunte olim capitaneo castri Stagni cappelle
Sancte Marie de Muradellis487, Azzoni Michaelis cappelle
Sancti488 Iuliani, Nicholao Gratiani cappelle Sancti
Leonardi, Guidoni de Boyculis cappelle Sancti Laurentii
custodibus dicti castri489 videlicet dicto capitaneo tres
libras bononinorum et quatuor solidos bononinorum pro
sedecim diebus490 quibus stetit ad custodiam491 dicti castri
ultra492 terminum unius mensis de quibus nullam solutionem
485
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
486
Segno - che indica l’andata a capo: ste|teru(n)t.
487
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata unisce il nome del capitano a quelli dei custodi,
ciascuno dei nomi elencati è preceduto da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
488
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: Leonardi.
489
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i tre nomi elencati.
490
Segno - che indica l’andata a capo: die|bus.
491
Segno - che indica l’andata a capo: custo|dia(m).
492
Segno di riempimento.
II. Edizione 102
Eodem die
vii Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Nasinbeni de Gisso nuntio comunis Bononie pro una die qua
ivit Scovetum mandato domini Ferri iudicis ad mallefficia
ad cytandum [massarium] dicte terre cum octo497 bonis
hominibus498 eiusdem terre coram eo [ut] se presentaret ex
precepto domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti
notarii domini potestatis.
Eodem die
viii Solvit dictus depositarius duodecim denarios bononinorum
Phylippo fabro pro una clavi quam fecit camere domini Valentis
notarii domini potestatis ex precepto dicti domini potestatis
scripto manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
493
Segno di riempimento.
494
Segue cassato con tratti di penna: p(o)p(uli).
495
Segno - che indica l’andata a capo: Bon|vixini.
496
Segno - che indica l’andata a capo: Bonaiu|ti.
497
Soprascritto con segno di rimando ^.
498
Nel ms. bonos ho(m)i(n)es.
103 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
36v 26v
Eodem die
x Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Zino Pandeboni nuntio comunis Bononie pro duobus diebus
quibus ivit Savignum ad cytandum Contisellum de Savigno
pro robaria et homicidio facto in dicta terra ad rationem
duorum solidorum bononinorum pro qualibet die secundum
formam statutorum ex precepto domini potestatis scripto
manu domini Bonaiuti notarii dicti domini potestatis.
Eodem die
xi Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Richo filio Dalmaxini nuntio comunis Bononie pro una die
qui ivit Salicetum ad cytandum Minum filium quondam
domini Dandi de Saliceto pro quodam mallefficio secundum
formam statutorum ex precepto domini potestatis scripto
manu domini Bonaiuti eius notarii.
Eodem die
xii Solvit dictus depositarius quindecim libras bononinorum
domino Nicholao domini Rodolfini de499 Lameriis iudici et
ambaxatori, domino Royço de Royçis notario procuratori500
qui ituri sunt pro501 comuni Bononie Ravennam tanquam
ambaxatori pro questione pontis Ydicis pro domino
Lambertio Artuxino videlicet dicto domino Nicholao viiii
499
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: Lane[riis].
500
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata unisce i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
501
Segno di riempimento.
II. Edizione 104
37r 27r
Eodem die
xiii Solvit dictus depositarius septem solidos bononinorum
domino Royço de Royçis quos expendit de suis propriis
denariis in scripturis factis505 occasione questionis506 iurium
pontis Ydicis in civitate Ravenne ex precepto dicti domini
capitanei507 scripto manu domini Gregorii notarii dicti domini
capitanei.
Eodem die
xiiii Solvit dictus depositarius viginti libras bononinorum
domino Gerardo quondam domini Bolognitti de Cocha pro
mendo et satisfatione medietatis508 extimationis unius sui
equi liardi cum una strella in fronte albi in muxo et balzani509
pedis sinistri posteriori sibi mortui in stabulo morte naturali.
502
Segno di riempimento.
503
Seguono cassate con tratto di penna un paio di lettere di difficile lettura.
504
Nel ms. sc(r)ipta concordando il caso con forma invece che, come di solito previsto dal formulario
burocratico reiterato, con refformationis. Segno - che indica l’andata a capo: sc(r)ip|ta.
505
Segno di riempimento
506
Nel ms. questeio(n)is.
507
Aggiunto in interlinea con segno di rimando ^ su parola cassata con tratto di penna e punti sottoscritti:
pot[estatis].
508
Segue cassato con punti sottoscritti: un[ius].
509
Segno - che indica l’andata a capo: balz|ani.
105 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
xvi Solvit dictus depositarius viginti libras bononinorum
domino Iacobo domini Iachoboni Becharii pro satisfactione
515
510
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i tre nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
511
Segno di riempimento.
512
Segno di riempimento.
513
Segno di riempimento.
514
Segue cassato con tratti di penna: sc(r)ipt(i).
515
Nel ms. Iachoboni aggiunto in interlinea con segno di rimando ^ su parola cassata con punti sottoscritti:
Iacobini.
516
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: uni(us).
517
Nel ms. balcani.
II. Edizione 106
37v 27v
Eodem die
xvii Solvit dictus depositarius quinquaginta libras bononinorum
Bitino Guidolini, Ugolino Cavaza qui dicitur «Scarpellatus»,
Ghino de Vachitinis518, Ture qui dicitus «Savorinus»,
Francischino Iacobini sartori domine Zalice et Garello
bechario519 qui520 ceperunt et in forcia comunis Bononie et
domino potestati presentaverunt et consignaverunt personam
Oliverii qui occidit Ugonem famulum Pauli de Lambertinis in
platea comunis Bononie. Qui Oliverius decapitatus521 fuit dicta
de causa ex forma refformationis conscilii populi scripte manu
Henrigipti de Querciis notarii anzianorum et consulum mense
augusti et precepti domini capitanei scripti manu domini522
Gregorii de Gazeris notarii domini capitanei et523 quia placuit
anzianis et consulibus mense augusti ex instrumento scripto
manu Henrigipti notarii dictorum524 anzianorum et consulum
mense augusti.
518
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i tre nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
519
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i tre nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
520
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: p(re)sentaveru(n)t d(omino) pot(est)ati.
521
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: m.
522
Segno di riempimento.
523
Segue cassato con tratti di penna: p.
524
Segue cassato con tratto di penna: d[ominorum].
107 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
xviii Solvit dictus depositarius quadraginta solidos bononinorum
domino Rolando de Foscharariis pro quadam anbaxata secreta
quam ipse fecit mandato dominorum potestatis et capitanei
Bononie et anzianorum et consulum civitatis eiusdem ex
precepto domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti
notarii domini potestatis.
Eodem die
xviiii Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Zanuchullo de Forlivio et Albertino de Forlivio525 marochis
scilicet cuilibet eorum xii denarios bononinorum pro
eorum526 merito et labore quo substinuerunt pro una die,
primo setenbris, qua iverunt per civitatem cum domino
Bergamino notario domini potestatis per civitatem Bononie
ad capiendum porchos secundum formam statutorum ex
precepto domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti
notarii domini potestatis.
Eodem die
xx Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Bertholino de Brixia, Gerardino de Mutina527, Zanino de
Brixia et Francisco Cor de Lione de Bononia528 marochis pro
eorum merito et mercede. Qui iverunt per civitatem Bononie
cum dicto domino Peregrino notario domini potestatis
pro una die scilicet pro die iii setenbris ad rationem xii
denariorum bononinorum pro quolibet529 eorum secundum
formam statutorum530 ad capiendum porchos per civitatem
Bononie ex precepto domini potestatis scripto manu domini
525
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
526
Segno di riempimento.
527
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
528
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
529
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: die.
530
Segue cassato con tratto di penna: ex p(re)[cepto].
II. Edizione 108
38r 28r
Eodem die
xxii Solvit dictus depositarius sex solidos bononinorum
Alberto Ariverii nuntio comunis Bononie pro tribus diebus
quibus ivit ad cridandum Guilliemucium domini comitis
Alexandri ad rationem duorum solidorum bononinorum pro
quolibet die ex precepto domini potestatis532 scripto manu
domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
Bixani533
xxiii Solvit dictus depositarius undecim libras et quatuor solidos
bononinorum
Petro quondam Richardi cappelle Sancte Marie Maioris
[tam] pro se et suo nomine quam procuratorio nomine
infrascriptorum534, Nicholao Receputi cappelle Sancti Ysaie,
531
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: Bon[aiuti].
532
Segno di riempimento.
533
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
534
Segno di riempimento.
109 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
38v 28v
Eodem die
xxiiii Solvit dictus depositarius treginta octo solidos et quatuor denarios
bononinorum
domino Iohanni de Schanello custodi massarie comunis
Bononie pro ducentis treginta panibus a duobus denariis pro
quolibet quos dare debet captivis carceris comunis qui sunt
numero xlvi pro quinque diebus videlicet pro hodierna die
535
Lettera o corretta su i.
536
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i nomi elencati, ciascuno preceduto da
un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
II. Edizione 110
Eodem die
Montisbellii 538
537
Segno a forma di punto fermo reiterato con la funzione di segnalare una pausa breve.
538
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
539
Scioglimento non certo.
540
Segue cassato con tratti di penna: q(ui)b[us].
541
Segno di riempimento.
111 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
39r 29r
542
Segue cassato: augu(sti).
543
Segno - che indica l’andata a capo: se|te(n)br(is).
544
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
545
La lacuna materiale del supporto, a seguito della perdita di un lembo del margine del foglio di carta,
spinge a ricostruire per via indiziaria il numero della posta.
II. Edizione 112
Eodem die
xxvii Solvit dictus depositarius quatuor libras, octo solidos bononinorum
Locto de Ferro capitaneo olim castri Barçi, Zunte548
Choradi, Lippo Bonazunte, Faciolo ba[r]berio, Mathyolo
Facii custodibus et capitaneo549 dicti castri qui steterunt ad
custodiam dicte terre ultra terminum unius mensis scilicet
dicto550 capitaneo per xiiii dies lvi solidos bononinorum ad
rationem quatuor solidorum bononinorum pro qualibet551
die et dictis custodibus pro quatuor diebus viii solidos
bononinorum pro quolibet eorum ad rationem ii solidorum
bononinorum pro quolibet eorum ex forma refformationis
conscilii viiiC et populi scripte manu dicti domini Bonvixini
notarii et precepti domini potestatis scripti manu domini
Bonaiuti notarii domini potestatis et quia placuit anzianis
et consulibus populi Bononie mense augusti ex instrumento
scripto manu Henrigipti de Querciis notarii dictorum
anzianorum et consulum dicti mensis augusti.
546
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: d(e) q(ui)bus solut(ionem).
547
Segno di riempimento.
548
Segue cassato: Gerardi.
549
Aggiunto in interlinea con segno di rimando ^: (et) capit(aneo).
550
Nel ms. d(i)c(t)us.
551
Segno - che indica l’andata a capo: qua|libet.
113 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
39v 29v
Eodem die
xxviii Solvit dictus depositarius octo solidos bononinorum
Bonzanne Bernardini, Bertho Ruphini, Bertholomeo de
Sancto Georgio, Maynardo Bonomi, Iohanni Ugolini,
Iohannino de Parma, Ubaldino de Sancta Elena et Bonaventure
Petri nuntiis comunis Bononie qui interfuerunt iusticie et
truncaptioni capitis Ugolini de Schoveto die iovis secundo
setenbris ad rationem duodecim denariorum bononinorum
pro quolibet eorum secundum formam statutorum ex
precepto domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti
notario domini potestatis.
Eodem die
xxviiii Solvit dictus depositarius decem solidos bononinorum
Guidoni de Roffeno nuntio comunis Bononie pro eius merito
et labore pro v diebus quibus ivit Panichum, Val de Roncho,
Monseverio, Samodia, Tignanum, Castrum Episcopi,
Aglanun, ad Montem Achutum et A Le Mogne ad cridandum
quosdam homines dictorum locorum et terrarum pro552
quibusdam mallefficiis et excessis ad rationem553 duorum
solidorum bononinorum pro qualibet die secundum formam
statutorum ex precepto domini potestatis scripto manu
domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
xxx Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Petro Albertini nuntio comunis Bononie pro duobus diebus
qui iturus est Ciriolam mandato domini Ferri iudicis ad
mallefficia ad cridandum Lambertum Ubalducii pro quodam
mallefficio ad rationem duorum solidorum bononinorum
pro quolibet die ex precepto domini potestatis scripto manu
domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
552
Segno di riempimento.
553
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: duos.
II. Edizione 114
Eodem die
xxxi Solvit dictus depositarius quinque solidos bononinorum
Iohannino de Brixia554, Iohanni de Seravalle555, Iohannino
de Ypra556, Paxino de Mediolano557, Baynino de Mediolano
marochis pro una die pro quolibet eorum qui iverunt die lune
sexto setenbris per civitatem Bononie ad capiendum porchos
cum domino Peregrino notario domini potestatis ad rationem
duodecim denariorum bononinorum pro quolibet eorum ex
precepto domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti
notarii domini potestatis.
40r 29bisr
Eodem die
Castri Sancti Petri 558
554
Riga che unisce questo al nome seguente.
555
Riga di riempimento.
556
Riga che unisce questo al nome seguente.
557
Riga di riempimento.
558
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
559
Nel ms. Benaco.
115 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
xxxiii Solvit dictus depositarius decem libras bononinorum
fratri Iohanni et fratri Guillielmo563 qui eddifficaverunt in
terra Veçole, que est prope Farnetum, quandam ecclesiam
que vocatur «Santa Maria de La Veçola» ut possint dictam
ecclesiam complere et calicem et mesalem emere pro divino
officio celebrando ex forma refformationis conscilii populi
scripte564 manu Henrigipti de Querciis notarii anzianorum
et consulum mense augusti ellapso et quia placuit anzianis
560
Segno di riempimento.
561
Segno - che indica l’andata a capo: Bolo|gniti.
562
Segno - che indica l’andata a capo: Bona|iuti.
563
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
564
Segno di riempimento.
II. Edizione 116
40v 29bisv
Eodem die
xxxiiii Solvit dictus depositarius octo solidos bononinorum
Iohanni domini Petri, Nicholao Phylippi, Andree Andree,
Iuliano Ugolini, Dandolo Gandulfi, Checcolo Blaxii, Berto
Petri et Checholo Ugolini pueris qui dederunt brevia in
conscilio duorum millium in pallatio veteri et novo comunis
Bononie die veneris tercio setenbris in quo conscilio facta
fuit ellectio dominorum et notariorum565 bladi et aliorum
officialium comunis ex precepto domini potestatis scripto
manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis ad rationem
duodecim denariorum pro quolibet eorum.
Eodem die
xxxv Solvit dictus depositarius trescentas nonaginta sex libras bononinorum
fratri Marcho de Sancto Georgio, fratri Guillielmo Pançono,
fratri Benvenuto Lovati566 ad staderiam podialis; fratri
Grimaldo de Bonpetris, fratri Bolognitto notario, fratri Egidio
scriptore567 ad staderiam Sancti Spiritus; fratri Rolandino de
Vallis, fratri Michaeli Petri de Varegnana, fratri Bolognino,
fratri Iacobino Braçii, fratri Calamono de Butrio568 ad staderiam
de tubatis569 versus Aposam; fratri Iohanni de Albertonis,
fratri Iuliano de Goçadinis570 ad staderiam Machagnani; fratri
565
Segno di riempimento.
566
Un segno paratestuale a forma di parentesi tonda tiene uniti i tre nomi elencati, ciascuno preceduto da
un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
567
Un segno paratestuale a forma di parentesi tonda tiene uniti i tre nomi elencati, ciascuno preceduto da
un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
568
Un segno paratestuale a forma di parentesi tonda tiene uniti i cinque nomi elencati, ciascuno
preceduto da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
569
Segno di riempimento.
570
Un segno paratestuale a forma di parentesi tonda tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
117 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
41r 30r
571
Un segno paratestuale a forma di parentesi tonda tiene uniti i tre nomi elencati, ciascuno preceduto da
un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
572
Un segno paratestuale a forma di parentesi tonda tiene uniti i cinque nomi elencati, ciascuno
preceduto da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
573
Segno di riempimento.
574
Segno di riempimento.
575
Segue cassato con tratti di penna: sc(r)ipt(i).
II. Edizione 118
Eodem die
xxxvii Solvit dictus depositarius duodecim denarios bononinorum
Argumento Bonfigloli nuntio comunis Bononie pro una die
qua ivit ad Burgum Panichalis mandato domini Ferri iudicis
ad mallefficia ad cytandum massarium cum decem hominibus
dicte terre pro quadam inquisitione facienda ex precepto
domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti notarii
domini potestatis.
Eodem die
xxxviii Solvit dictus depositarius quatuor libras et quinque solidos
bononinorum
magisto Finitto fabro pro eius labore pro reaptatione martelli
campanelli576 comunis destructi et reffectione dicti martelli
ex forma refformationis conscilii viiiC et populli scripte
manu domini Bonvixini notarii ad refformationes comunis
et precepti domini potestatis scripti manu domini Bonaiuti
notarii domini potestatis et quia placuit anzianis et consulibus
populi mense setenbris577 presenti ex instrumento scripto
manu Gerardi de Plastellis notarii anzianorum et consulum
mense setenbris presenti.
Eodem die
xxxviiii Solvit dictus depositarius quadraginta solidos bononinorum
Michaeli de Schalanis pro se et sociis suis suprastantibus et
custodibus captivorum camere comunis Bononie videlicet
xx solidos bononinorum pro quatuor meretricibus, que
fuerunt578 fustichate per civitatem Bononie, ad rationem
v solidorum bononinorum pro qualibet earum et alios xx
solidos bononinorum pro trunchaptione et amputatione
capitis Ugolini de Schoveto secundum formam statutorum ex
preceptis domini potestatis qui sunt duo in una cedula scriptis
manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
576
Segno di riempimento.
577
Segno di riempimento.
578
Segno di riempimento.
119 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
41v 30v
Eodem die
xl Solvit dictus depositarius treginta duos solidos bononinorum
Guidoni Zanelli et Martino Feragallo579 nuntiis comunis
Bononie qui serviverunt xvi diebus pro quolibet eorum
ad discum notarii sallegatarum et fanghi scilicet cuilibet
eorum sedecim solidos bononinorum ad rationem xii
denariorum bononinorum pro quolibet eorum et qualibet
die secundum formam statutorum videlicet dictus Guido
incipiendo die tercio augusti et finiendo die merchurii
xviii dicti mensis augusti et dictus Martinus580 incipiendo
die quinto augusti et finiendo die sabbati xxi dicti mensis
ex forma duorum preceptorum qui581 sunt in una cedula
domini potestatis scriptorum manu dicti Bonaiuti notarii
domini potestatis.
Eodem die
xli Solvit dictus depositarius sex solidos bononinorum
Petro Albertini nuntio comunis Bononie pro tribus diebus
quibus ivit in servitio comunis Bononie ad Traseram ad
cytandum Martinum de dicta terra pro morte Belle sue582
uxoris ex precepto dicti domini potestatis scripti manu domini
Bonaiuti notarii domini potestatis ad rationem duorum
solidorum bononinorum pro quolibet die secundum formam
statutorum.
Eodem die
xlii Solvit dictus depositarius tres libras, quatuor solidos bononinorum
Ubertino Guidonis pro quarterio Sancti Proculi, Iacobo
Iohannis pro porta Steri, Albertino Amighitti pro porta
Ravegnana, Bencevenni Clerfantis pro porta Sancti Petri
579
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
580
Salto logico dopo videlicet ‘cioè’ con il brusco passaggio dal dativo al nominativo, probabilmente
derivato dalla fonte.
581
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: fue(run)t.
582
Segno di riempimento.
II. Edizione 120
Eodem die
xliii Solvit dictus depositarius tres libras, quatuor solidos bononinorum
Guiducio de Romaniola, Alexandro Iacobi584, Rugerio
Iohannis et Iacobo Leonis585 nuntiis comunis Bononie. Qui
nuntii servierunt ad discum mallefficiorum586 xvi diebus de
mense augusti proxime preterito inceptis die martis iii augusti
et conpletis die iovis587 xx augusti scilicet cuilibet eorum
xvi solidos bononinorum ad rationem xii denariorum pro
quolibet eorum et qualibet die secundum formam statutorum
et precepti domini potestatis scripti manu domini Bonaiuti
notarii domini potestatis.
583
Segno di riempimento.
584
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
585
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
586
Segno di riempimento.
587
Segno - che indica l’andata a capo: io|vis.
121 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
42r 31r
Eodem die
xliiii Solvit dictus depositarius tres libras et quatuor solidos bononinorum
Albertino Rofini, Cino Pandeboni, Alberto Aymerii et
Guramonte Venture nuntiis comunis Bononie qui servierunt
ad discum Ursii sedecim diebus videlicet cuilibet588 eorum xvi
solidos bononinorum ad rationem duodecim denariorum pro
quolibet eorum et qualibet die secundum formam statutorum
inceptis die martis iii augusti et finitis die iovis xx589 augusti
ex duobus preceptis domini potestatis scriptis in una cedula
manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
xlv Solvit dictus depositarius decem et octo libras, quindecim solidos
bononinorum
Vinciguerre de Goçadinis notario ad inquirendum confinatos
comunis Bononie pro xxv diebus quibus ivit et stetit in servitio
comunis Bononie ad inquirendum confinatos predictos590 partis
lambertaciorum ad rationem xv solidorum bononinorum pro
qualibet die ex forma refformationis conscilii populli scripte
manu Henrigipti de Querciis notarii anzianorum et consulum
populi mense augusti preterito et precepti domini capitanei
scripti manu domini Gregorii notarii domini potestatis et quia
placuit591 anzianis et consulibus mense augusti ex instrumento
scripto manu Henrigipti notarii predicti.
588
Segno - che indica l’andata a capo e cassata con un punto sottoscritto una lettera: cu|il<l>ibet.
589
Segno di riempimento.
590
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: ad rat(ionem).
591
Segno - che indica l’andata a capo: pla|cuit.
592
Segue cassato con tratti di penna: pp.
II. Edizione 122
Eodem die
xlvii Solvit dictus depositarius treginta duos solidos bononinorum
Bonaventure Petri, Iohanni de Pragatuli593 nuntiis comunis
Bononie qui servierunt et steterunt cum domino Peregrino
notario domini potestatis ad selegatas deputato cuilibet
eorum pro sedecim594 diebus595 xvi solidos bononinorum
pro quolibet eorum ad rationem xii denariorum pro quolibet
eorum et qualibet die secundum formam statutorum et
precepti domini potestatis scripti manu domini Bonaiuti
notarii potestatis.
Eodem die
xlviii Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Guidoni de Roffeno nuntio comunis Bononie pro duobus
diebus quibus ivit Savignum mandato domini Ferri iudicis ad
mallefficia ad cridandum Ubertinum cui dicitur «Contexelus»
occasione cuiusdam malleffcii ad rationem duorum solidorum
pro qualibet die ex precepto domini potestatis scripto manu
domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
42v 31v
Eodem die
xlviiii Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Step[h]ano Iohannis nuntio comunis Bononie pro una die
qua ivit ad terram Lignani596 mandato domini Ferri iudicis
ad mallefficia ad cytandum massarium cum l hominibus
dicte terre occasione cuiusdam mallefficii ex precepto domini
potestatis scripto manu domini Bonaiuti notarii domini
potestatis.
593
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
594
Segno di riempimento.
595
Segue cassato con tratto di penna: ad rat(ionem).
596
Segno - che indica l’andata a capo: Lig(n)a|ni.
123 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
l Solvit dictus depositarius treginta duos solidos bononinorum
Gerardo de Lixerna et Petro de la Strata597 nuntiis comunis
Bononie pro xvi diebus quibus servierunt598 et steterunt ad
discum domini potestatis videlicet599 cuilibet eorum xvi solidos
bononinorum ad rationem xii denariorum bononinorum
pro quolibet et600 qualibet die secundum formam statutorum
inceptis die merchurii iiii augusti et finitis die veneris xx
augusti ex precepto domini potestatis scripto manu domini
Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
li Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Petro de Varegnana nuntio comunis Bononie pro una die qua
ivit601 Lignanum mandato domini Ferri iudicis ad mallefficia
ad cytandum Martinellum Iacobini Palmerii602 pro quodam
mallefficio ex precepto domini potestatis scripto manu domini
Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
lii Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Iohanni Andree603, Bertho Petri, Nicholao Phylippi604,
Francischo Ugolini605 pueris qui dederunt brevia in quatuor
quarteriis in conscilio duorum millium die nono606 setenbris
in quo facta fuit ellectio dominorum bladi et officialium
ad sigelandum et bulandum607 castellatas ad rationem xii
denariorum bononinorum pro quolibet eorum secundum
597
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
598
Segno - che indica l’andata a capo: s(er)vi|eru(n)t.
599
Segno - che indica l’andata a capo: videli|cet.
600
Segno di riempimento.
601
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: Vareg[nana].
602
Segno - che indica l’andata a capo: Palme|rii.
603
Riga che unisce questo al nome seguente.
604
Riga che unisce questo al nome seguente.
605
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene unite le due coppie di nomi elencati, ciascuno
preceduto da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
606
Segno - che indica l’andata a capo: no|no.
607
Segno - che indica l’andata a capo: bula(n)|du(m).
II. Edizione 124
43r 32r
Eodem die
liii Solvit dictus depositarius viginti quinque libras bononinorum
fratri Uguicioni ordinis servorum Sancte Marie pro
celebratione festivitatis Beate Marie mense608 setenbris
presenti et pro constructione domus eorum secundum formam
refformationis conscili populi609 [scripte] manu Henrigipti de
Querciis notarii populi mense augusti preterito et precepti
domini capitanei scripti manu domini Gregorii notarii domini
capitanei et quia placuit anzianis et consulibus mense augusti
ex instrumento scripto manu Henrigipti de Querciis notarii
iam dicti.610
Eodem die
liiii Solvit dictus depositarius treginta duos solidos bononinorum
Iuliano Iohannis et Iohanello Vitte611 nuntiis comunis
Bononie sedecim solidos bononinorum pro quolibet eorum
pro sedecim612 noctibus in quibus steterunt et servierunt super
pallatio comunis613 Bononie ad rationem xii denariorum
bononinorum pro qualibet nocte et quolibet eorum secundum
formam statutorum ex forma duorum preceptorum domini
potestatis qui sunt in una cedula614 scriptorum manu domini
Bonaiuti615 notarii domini potestatis inceptis die xx° augusti
et conpletis nocte diei sabbati iiii setenbris.
608
Segno di riempimento.
609
Segue cassato con tratto di penna: m(en)s(e) sete(n)br(is) p(re)s(enti) sc(r)ipt(e).
610
Nel ms. d(i)c(t)o.
611
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
612
Segno - che indica l’andata a capo: sede|cim.
613
Segno di riempimento.
614
Segue cassata con tratti di penna la lettera d.
615
Segno - che indica l’andata a capo: Bo(n)a|iuti.
125 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
lv Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Iohannino de Brisia, Baxanino de Mediolano616 marochis qui
iverunt die nono cum notario stratarum per civitatem Bononie
ad capiendum porchos in servitio comunis Bononie ad
rationem duodecim denariorum bononinorum pro quolibet
eorum ex precepto domini potestatis scripto manu domini
Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
lvi Solvit dictus depositarius tres libras, quatuor solidos bononinorum
Ubaldino Petriçoli, Ugolino de Sancto Marino, Paulo Pelegrini,
Bertholomeo de Sancto Georgio nuntiis comunis Bononie qui
servierunt ad curiam mallefficiorum comunis Bononie pro xvi
diebus videlicet cuilibet eorum sedecim solidos bononinorum
ad rationem xii denariorum pro quolibet eorum et qualibet die
secundum formam statutorum ex precepto domini potestatis
scripto manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis
inceptis die xx° augusti elapso et completis die quinto mense
setenbris presenti.
43v 32v
616
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
617
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
618
Segno - che indica l’andata a capo: pa|llat(io).
II. Edizione 126
Eodem die
lviii Solvit dictus depositarius quinquaginta duos solidos bononinorum
Michaeli Bentevogli olim capitaneo Castri Franchi pro xiii
diebus quibus stetit ad custodiam dicte terre ultra terminum
unius mensis ad rationem quatuor solidorum bononinorum
pro qualibet die ex forma refformationis conscilii viiiC et
populi scripte manu domini Bonvixini Bologniti notarii ad
refformationes comunis et precepti domini potestatis scripti
manu domini Bonaiuti notarii domini619 potestatis et quia
placuit anzianis et consulibus mense presenti620 setenbris
ex instrumento scripto621 manu Gerardi de Plastellis notarii
anzianorum et consulum mense presenti augusti.
Eodem die
lviiii Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Alexandro Marçolini nuntio comunis Bononie pro una die
qua ivit mandato domini Ferri iudicis ad mallefficia622 ad
Caxaglam et Caxaliclum ad cridandum Mathyolum et Ducium
Floravantis et quosdam alios occasione unius notificationis ex
precepto domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti
notarii domini potestatis.
Eodem die
lx Solvit dictus depositarius treginta octo solidos, quatuor denarios
bononinorum
Iohanni de Schanello custodi massarie comunis Bononie pro
ducentis xxx panibus a duobus denariis pro quolibet quos
dare debet captivis carceris comunis qui sunt numero xlvi pro
v diebus videlicet pro hodierna die sabbati, dominico, lune,
martis623 et merchurii futuris sequentibus ad rationem unius
619
Segue cassata con tratto di penna una lettera.
620
Segue cassata con tratti di penna una lettera.
621
Segno di riempimento.
622
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti, forse: nova.
623
Segno a forma di punto fermo reiterato con la funzione di segnalare una pausa breve.
127 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
44r 33r
Eodem die
lxi Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Orlandino Raynuçoli nuntio comunis Bononie pro duobus
diebus quibus ivit ad Savignum ad cytandum Ubertinum
vocatur «Contixellus de terra Savigni» mandato domini Ferri
iudicis ad mallefficia pro quadam inquisitione que sit contra
eum ut se ad excusandum conpareat ad rationem ii solidorum
bononinorum pro qualibet die secundum formam statutorum
ex precepto domini625 potestatis scripto manu domini Bonaiuti
notarii domini potestatis.
Eodem die
lxii Solvit dictus depositarius viginti libras bononinorum
Alberto Iohannis Vixine et Bertholomeo Iacobi de Laygo626
suprastantibus laborerii Alegralcoris videlicet627 culibet
eorum pro quinquaginta diebus quibus steterunt ad dictum
laborerium fieri faciendum ad rationem quatuor solidorum
bononinorum pro quolibet eorum et qualibet die de quibus
nullam solutionem habuerunt a comuni Bononie secundum
formam refformationis conscilii viiiC et populi scripte manu
domini Bonvixini Bologniti notarii ad refformationes comunis
et precepti domini potestatis scripti manu domini Bonaiuti
notarii domini potestatis et quia placuit anzianis et consulibus
populi mense presenti setenbris ex instrumento scripto manu
624
Segno di riempimento.
625
Segno di riempimento.
626
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
627
Segno - che indica l’andata a capo: videli|cet.
II. Edizione 128
Eodem die
lxiiii Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Gratiolo de Lerro nuntio comunis Bononie qui portavit
635
628
Segno - che indica l’andata a capo: Plaste|llis.
629
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i tre nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
630
Segno di riempimento.
631
Segno di riempimento.
632
Segno di riempimento.
633
Segno di riempimento.
634
Cassato con tratto di penna: p(re)ss[enti].
635
Nel ms. Lauro.
129 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
44v 33v
Eodem die
lxv Solvit dictus depositarius octo solidos bononinorum
Mirano de Milano, Prevede de Parma, Bertholino de Brixia,
Paxino de Milano, Azzitto de Regio, Ubertino de Placentia,
Rolando de Regio et Martinello marochis scilicet cuilibet
[eorum] xii denarios bononinorum qui iverunt xii die
setenbris cum domino Peregrino notario domini potestatis
ad capiendum porchos per civitatem Bononie ex precepto
domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti notarii
domini potestatis.
Eodem die
lxvi Solvit dictus depositarius quinque solidos bononinorum
Prinçivalli curerio de Cremona qui apportavit636 literas
comuni Bononie a curia romana ex parte fratrum et sindici
comunis Bononie qui sunt in dicta curia ex precepto domini
potestatis scripto manu domini Bonaiuti notarii domini
potestatis.
Eodem die
lxvii Solvit dictus depositarius viginti quinque solidos bononinorum
Petro magistri Alberti, Matheo Andrioli637 pro reaptatione
et reparatione unius muri et fenestre existentis in camera
domini Ferri iudicis ad mallefficia et pro gisso ad
perfectionem ipsius operis opportuno pro duobus diebus
ad rationem v solidorum bononinorum pro quolibet eorum
et qualibet die ex precepto domini potestatis scripto manu
domini Bonaiuti notarii domini potestatis et v solidos
bononinorum in gisso operato per dictos magistros in
dicto laborerio conputato in dicta somma xxv solidorum
bononinorum.
636
Cassate con tratti di penna due lettere.
637
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
II. Edizione 130
Eodem die
lxviii Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Bernardino Belicti nuntio comunis Bononie pro duobus diebus
quibus ivit Cento et Galleria638 ad requirendum Aymericum
Albertini de Cento mandato domini Ferri iudicis occasione
mallefficii commissi per eum ad rationem duorum solidorum
bononinorum pro qualibet die secundum formam statutorum
ex precepto domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti
notarii domini potestatis.
Eodem die
lxviiii Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Ansalo Iacobi nuntio comunis Bononie pro una die qua ivit
mandato domini Ferri iudicis ad mallefficia A la Padule de
Sala ad requirendum iiiior homines dicte terre pro quadam639
inquisitione secundum formam statutorum ex precepto
domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti notarii
domini potestatis.
45r 34r
Eodem die
lxx Solvit dictus depositarius treginta duos solidos bononinorum
Guillielmo de Padua, Richovero Ugolini640 nuntiis comunis
Bononie pro sedecim diebus quibus steterunt et servierunt
sindico comunis Bononie et eius notario ad rationem xii
denariorum bononinorum pro qualibet die et quolibet
eorum secundum formam statutorum inceptis die xxvi
augusti preteriti et conpletis die sabbati xi setenbris ex
preceptis domini potestatis scriptis manu domini Bonaiuti641
638
Nel ms. con segno - che indica l’andata a capo: Ga|lleria.
639
Segue ripetuto nel ms. p(ro) quadam.
640
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
641
Segno - che indica l’andata a capo: Bonaiu|ti.
131 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
lxxii Solvit dictus depositarius viginti solidos bononinorum
Clerichino cursori pro eius merito et mercede qui iturus
est ad civitatem642 Arecii et alia diversa loca - si opus fuerit -
mandato domini643 potestatis ad explorandum, investigandum
et reducendum adque recuperandum vera nova de illis partibus
ex precepto domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti
notarii domini potestatis.
Eodem die
lxxiii Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Gerardo Guazonis de Castro Francho qui apportavit literas
comuni Bononie644 ex parte ambaxatorum, qui sunt in terra
Castri Franchi, pro concordia reginorum ex precepto domini
potestatis scripto manu domini Bonaiuti notarii domini
potestatis.
642
Segno di riempimento.
643
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: Fe(r)ri.
644
Segno di riempimento.
II. Edizione 132
Eodem die
lxxiiii Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Laurentio Peregrini nuntio comunis Bononie pro una die qui
ivit ad Caxaliclum ad cridandum viii personas dicte terre
occasione unius homicidii mandato domini Ferri iudicis ad
mallefficia secundum formam statutorum ex precepto domini
potestatis scripto manu domini Bonaiuti notarii domini
potestatis.
45v 34v
Eodem die
lxxv Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Laurentio Peregrini nuntio comunis Bononie pro una
die qua ivit ad Tignanum645 ad requirendum et cytandum
Bastardum de Tignano mandato domini Ferri iudicis ad
mallefficia secundum formam statutorum ex precepto
domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti646 notarii
domini potestatis.
Eodem die
Solutionis beroariorum domini capitanei647
Solvit dictus depositarius treginta unam libras bononinorum
Beri de Cazago, Albertino de Caçago, Petro Pichotti,
Honebene de Castraxonno, Iohannino Parola, Gerardino
de Arbusto, Iacobino sedazario, Petriçano barberio, Asiato
de Pallaço et Zanono de Belletrezze beroariis648 domini
Brexani de Salis capitanei populi Bononie presentis pro
eorum sallario649 et mercede presenti mense setenbris
645
Segno - che indica l’andata a capo: Tigna|num.
646
Segno di riempimento.
647
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta. Salta la numerazione
consueta della posta in numeri romani.
648
Cassata con punto sottoscritto una lettera: bero<r>ariis.
649
Segno - che indica l’andata a capo: salla|rio.
133 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
lxxvi Solvit dictus depositarius decem solidos bononinorum
magistro Iacobo medico pro medicamento cruris et pedis
Faraonis cui per sententiam comunis Bononie fuit pes
amputatus dicta die ex precepto domini potestatis651 scripto
manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
lxxvii Solvit dictus depositarius duodecim solidos bononinorum
Iohanni Damiani notario ad cameram comunis Bononie pro
faciendo fieri unum librum in cartis peccudinis et pro cartis
banbuzinis pro registrandis daciis, pactis, promissionibus652 et
securitatibus prestitibus comuni Bononie occasione daciorum
qui venduntur ad incantum653 in conscilio viiiC et populi ex
precepto domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti
notarii domini potestatis.
46r 35r
Eodem die
lxxviii Solvit dictus depositarius sexcentas octuaginta quatuor libras
bononinorum
Iacobo Mediglaltri cappelle Sancti Felicis, Bernardino
650
Nel ms. f(a)c(t)a(m).
651
Segno di riempimento.
652
Segno - che indica l’andata a capo: p(ro)|missio(n)ib(us).
653
Segno - che indica l’andata a capo: in|cantu(m).
II. Edizione 134
654
All’interno di questa complessa lista le qualifiche riferite ai nomi degli ufficiali, siano essi responsabili
delle chiavi delle porte d’accesso cittadine (claverii) o di esse custodi (custodes), sono espresse al caso nomi-
nativo plurale o singolare in un caso (claverius, in fine di carta), probabilmente quale residuo di copia della
fonte. Per tale ragione le qualifiche non risultano concordate al caso dativo, in cui sono invece espressi i
nomi di persona. Ciascuno dei nomi elencati è preceduto da un segno di paragrafo a forma di piede di
mosca. Ciascuna coppia di nomi è resa solidale da un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata.
Infine, un ulteriore segno paratestuale a forma ancora di parentesi quadrata associa la coppia doppia,
formata da claverii e custodes, ad un luogo preciso della città relativo ad una porta urbana. La dispositio del
testo prefigura una distribuzione su due colonne di tali informazioni. L’elenco di questi ufficiali continua
anche nella pagina seguente, senza alcun apparente rimando, anche se ciò non modifica il fatto contabile,
per cui la cifra relativa al costo complessivo dei claverii e dei custodes cittadini assomma in modo integrato
tutti gli ufficiali i cui nomi risultano distribuiti sulle due carte in un unico conto che travalica lo spazio ma-
teriale di una singola carta. Per tale ragione la cifra viene computata una volta in modo univoco, mancando
di conseguenza somme parziali in ciascuna delle due carte interessate dalla corposa lista.
655
Nel ms. Petriçinus.
656
Segno - che indica l’andata a capo: Ma|dalene.
135 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
657
Segno - che indica l’andata a capo: Kate|rine.
658
Segno - che indica l’andata a capo: An|dree.
659
Segue cassato con punti sottoscritti, anche se la lettura è resa quasi impossibile da un guasto meccanico
della carta costituito da un foro: c{ha}l.
II. Edizione 136
Eodem die
lxxx Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Astolfo Mathey nuntio comunis Bononie pro duobus diebus
quibus ivit mandato domini Ferri iudicis ad mallefficia
Monçonem et Aguglatam ad requirendum Bitinum et
quosdam alios et massarium de Munçini occasione unius
iuquisitionis faciendi ex precepto domini potestatis scripto
manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
660
La cifra è trascritta a c. 46r (35r).
137 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
47r 36r
Eodem die
lxxxi Solvit dictus depositarius octo solidos bononinorum
Nicholao Phylippi, Guidoni domini Ugolini, Francischo
Ugolini, Francischo Blaxii, Ugolino Chinerici, Bertho Petri,
Iuliano Ugolini et Iacobo Iacobini pueris qui dederunt brevia
die xv setenbris in pallatio veteri et novo comunis in conscilio
duorum millium in quatuor quarteriis in quo fuerunt ellecti
officiales et custodes et capitanei castrorum et terrarum comunis
Bononie ad rationem duodecim denariorum bononinorum
pro quolibet eorum ex precepto domini potestatis scripto
manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
lxxxii Solvit dictus depositarius quadraginta solidos bononinorum
Lanzalotto quondam Guidonis Taraffi, Bellocto quondam
Iacobini Bellocti notario661 officialibus ellectis pro comuni
Bononie ad exstimandum662 equos domini potestatis Bononie
videlicet pro quolibet ipsorum xx solidorum bononinorum
secundum formam statutorum ex precepto domini potestatis
scripto manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
lxxxiii Solvit dictus depositarius tres solidos bononinorum
Prevede, Gerardino de Parma663, Baxanino de Mediolano664
marochis. Qui marochi iverunt dicta die per civitatem
Bononie cum domino Peregrino notario domini potestatis
super selegatis deputato665 ad capiendum porchos pro utilitate
et comodo666 comunis Bononie ad rationem xii denariorum
bononinorum pro quolibet eorum ex precepto domini
661
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
662
Segno - che indica l’andata a capo: exti|mandu(m).
663
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati.
664
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i tre nomi elencati, i due di Parma e il
terzo di Milano, ciascuno dei nomi è preceduto da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
665
Segno - che indica l’andata a capo: deputa|to.
666
Segno di riempimento.
II. Edizione 138
Eodem die
lxxxiiii Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Prevede de Parma, Mirando de Parma, Dominico de Feraria,
Albertino de Forlivio marochis qui iverunt per civitatem
Bononie die xv setenbris cum domino Peregrino notario
domini potestatis ad capiendum porchos in utilitate et servitio
comunis Bononie ex precepto domini potestatis scripto manu
domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
47v 36v
Eodem die
lxxxv Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Iacobo Leonis nuntio comunis Bononie pro duobus diebus qui
iturus est ad terram Mançolini ad precipiendum massario dicte
terre quod conpareat coram domino potestate vel eius iudice
sub pena c librarum bononinorum cum duodecim hominibus
legalioribus668 et melioribus sue terre occasione vulneris illati in
quendam qui vocatur «Albertus» per quosdam de Mançolino
ex precepto domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti
notarii domini potestatis.
Eodem die
lxxxvi Solvit dictus depositarius treginta octo solidos, quatuor denarios
bononinorum
Iohanni de Schanello custodi massarie comunis Bononie pro
ccxxx panibus a duobus denariis pro quolibet quos dare debet
captivis carceris comunis Bononie qui sunt numero669 xlvi
pro v diebus scilicet pro hodierna die iovis, veneris, sabbati,
667
Segno - che indica l’andata a capo: ma|nu.
668
Cassata una lettera con punto sottoscritto: legalio<l>rib(us).
669
Segno - che indica l’andata a capo: nu|mero.
139 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
lxxxviii Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Bernardino Bellitti nuntio comunis Bononie pro duobus
diebus quibus ivit ad Dalmançatighi673, Sancti Alberti,
Ronchori, Bertalie, Sivratiçi674 et ad Castagnolum Maiorem
ad cytandum massarios illarum terrarum ut venirent coram
domino Federico de Ello milite domini capitanei occasione
strate qua itur Galleriam pro certis calanchis aptandis ex
precepto domini capitanei scripto manu domini Gregorii
de Gazeris notarii domini capitanei ad rationem duorum
solidorum bononinorum pro qualibet die.
670
Segno a forma di punto fermo reiterato con la funzione di segnalare una pausa breve.
671
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i tre nomi elencati, ciascuno preceduto da
un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
672
Segno di riempimento.
673
Segno - che indica l’andata a capo: Dalma(n)çati|ghi. Come in altri casi la preposizione ad non pare
necessariamente reggere l’accusativo.
674
Segno a forma di punto fermo reiterato con la funzione di segnalare una pausa breve.
II. Edizione 140
48r 37r
Eodem die
lxxxviiii Solvit dictus depositarius duodecim solidos bononinorum
magistro Iohanni de Brixia et magistro Bertholino Michaelis675
videlicet cuilibet eorum sex solidos bononinorum ex eo quod
ipsi iverunt mandato domini capitanei, anzianorum et consulum
populi Bononie ad providedum et extimandum laborerium
quod fieri debet in clusa Reni ex precepto domini capitanei
scripto manu domini Gregorii notarii domini capitanei.
Eodem die
lxxxx Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Nasinbeni Alberti nuntio comunis Bononie pro suo
merito, qui portavit literas ex parte comunis Bononie
ambaxatoribus existentibus in terra Castri Franchi pro
concordia reginorum pro duabus diebus ad rationem
duorum solidorum bononinorum pro qualibet die ex
precepto domini capitanei scripto manu domini Gregorii
notarii domini capitanei.
Eodem die
lxxxxi Solvit dictus depositarius quatuor millia octingentas
octuaginta tres libras bononinorum
domino Leonardo de Guirçino depositario dominorum
bladi pro solvendo dacio bladi forensis conducti ad civitatem
Bononie exequendo formam refformationis conscilii populi
scripte manu Anthoni de Policino notarii anzianorum et
consulum populi mense iullii proxime preterito et precepti
domini capitanei scripti manu domini Gregorii notarii
domini capitanei et quia placuit anzianis et consulibus mense
presenti setenbris ex instrumento scripto manu Gerardi de
Plastellis notarii anzianorum et consulum mense presenti
setenbris.
675
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
141 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
lxxxxii Solvit dictus depositarius centum quadraginta libras bononinorum
domino Lambertino Rampone, domino Pace de Pace, domino
Guillielmo Ronbodevino, domino Anthonio de Migarano676
iudicibus, domino Alberto de Asinellis, domino Cervo de
Boateriis677 millitibus, domino Petro Merlino eorum notario
ambaxatoribus comunis Bononie qui sunt apud Castrum
Franchum pro concordia reginorum intrinsecorum678 et
extrinsecorum partis ecclesie tractando et faciendo pro
decem diebus cuilibet scilicet dicto domino Lambertino
Rampone treginta libras bononinorum ad rationem trium
librarum bononinorum pro qualibet die et dictis quinque
ambaxatoribus et iudicibus xx libras bononinorum pro
quolibet eorum ad rationem xl solidorum bononinorum pro
quolibet eorum et quolibet die et dicto eorum notario x libras
bononinorum ad rationem xx solidorum bononinorum
exequendo formam refformationis conscilii populi scripte
manu Henrigipti de Querciis notarii679 populi de mense
augusti preterito et exequendo formam duorum preceptorum
dominorum potestatis et capitanei qui sunt in uno taglolo
scriptorum manu dominorum Gregorii de Gazeris notarii
domini capitanei et Bonaiuti680 notarii domini potestatis et
quia placuit anzianis et consulibus mense presenti setenbris
ex instrumento scripto manu Gerardi de Plastellis notarii
anzianorum et consulum.
Requiratur dicta refformatio in mense augusti in signo cxii.
676
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i quattro nomi elencati collegandoli
alla parola iudicibus, ciascuno dei nomi è preceduto da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
677
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
678
Segno - che indica l’andata a capo: int(r)in|seco(rum).
679
Segno di riempimento.
680
Segno di riempimento.
II. Edizione 142
48v 37v
Eodem die
lxxxxiii Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Petro Albertini nuntio comunis Bononie pro una die qua ivit
ad Tignanum ad cridandum Bastardum de Tignano secundum
formam statutorum ex precepto domini potestatis scripto
manu domini Bonaiuti681 notarii domini potestatis.
Eodem die
lxxxxiiii Solvit dictus depositarius viginti solidos bononinorum
Castagnolo filio Bertholi Avançaroli officiali ellecto ad brevia
pro comuni Bononie ad exstimandum equos dicti domini Cursii
potestatis Bononie ex precepto domini potestatis scripto manu
domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
lxxxxvi Solvit dictus depositarius viginti solidos bononinorum
Danieli Petri fabri pro infrascriptis causis, laboreriis, feramentis
et clavibus per eum factis et positis in pallatio comunis
Bononie videlicet pro duabus685 clavaturiis positis ad hostium
Predecholorii octo solidos bononinorum, [pro] una clavaturia
681
Segno - che indica l’andata a capo: Bo|naiuti.
682
Segno - che indica l’andata a capo: Ma(n)|zolini.
683
Segno di riempimento.
684
Segno di riempimento.
685
Segue cassato con tratti di penna: clavibus.
143 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
lxxxxvii Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Medico Nasinbenis nuntio comunis Bononie pro una die qua ivit
Pollicinum a mane Reni687 ad cytandum massarium et homines
dicte terre ut conpareant coram domino Ferro iudice ad mallefficia
occasione cuiusdam inquisitionis ex precepto domini potestatis
scripto manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
49r 38r
Eodem die
lxxxxviii Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Iacobo Leonis nuntio comunis Bononie pro una die qua
iturus est Poleçenum a mane Reni ad requirendum Bixellum
de Poleceno occasione unius inquisitionis et malleficii
secundum688 formam statutorum ex precepto domini potestatis
scripto manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
686
Segno - che indica l’andata a capo: cochi|na(m).
687
Segno - che indica l’andata a capo: Re|ni.
688
Segno di riempimento.
II. Edizione 144
Eodem die
lxxxxviiii Solvit dictus depositarius tres solidos bononinorum
Mirano et Paxino689 de Mediolano, Zanuchulo de Forlivio690
marochis scilicet xii denarios bononinorum pro quolibet
eorum qui iverunt dicta die cum domino Peregrino notario
domini potestatis per civitatem Bononie ad capiendum
porchos pro utilitate et comodo comunis Bononie ex precepto
domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti notarii
domini potestatis.
Eodem die
c Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Açolino Zacharie nuntio comunis Bononie pro una die qua
ivit A la Padule Sale ad requirendum massarium dicte terre
et omnes homines dicte terre ut conpareant coram domino
Ferro iudice domini potestatis ad mallefficia occasione unius
malleficii ex precepto domini potestatis scripto manu domini
Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
cii Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Toschetto cursori de Casentino pro suo merito et labore qui
reduxit literas ab ambaxatoribus dicti comunis qui sunt Alle
Cha’ de dicto districto Parme ex precepto domini potestatis
689
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati.
690
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i tre nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
691
Segno - che indica l’andata a capo: officia|liu(m).
692
Segno di riempimento.
145 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
49v 38v
Eodem die
ciii Solvit dictus depositarius treginta octo solidos, quatuor denarios
bononinorum
Iohanni de Schanello custodi massarie comunis Bononie pro
ducentis tregi[n]ta panibus a duobus denariis pro quolibet
quos dare debet captivis carceris comunis qui sunt numero
xlvi pro quinque diebus videlicet pro693 herina die martis694,
hodierna die merchurii, iovis, veneris695 et die sabbati futuris
sequentibus ad rationem unius [panis] pro quolibet et qualibet
die ex precepto domini potestatis scripto manu domini
Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
ciiii Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Iacobo Leonis nuntio comunis Bononie pro duobus diebus
quibus ivit ad terram Mançolini696 ad requirendum Andream
Martini Cavalli propter quedam vulnera, contra quem
procedit per inquisitionem ad rationem duorum solidorum
bononinorum pro qualibet die secundum formam statutorum
ex precepto domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti
notarii domini potestatis.
Eodem die
cv Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Graciolo Erri nuntio comunis Bononie pro una die qua ivit
ad Poliçinum a mane Reni mandato domini Ferri iudice ad
mallefficia ad cridandum Blaxium cui dicitur «Baxilio»
693
Segue cassato con tratto di penna: d.
694
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: die.
695
Segno a forma di punto fermo reiterato con la funzione di segnalare una pausa breve.
696
Segno - che indica l’andata a capo: Ma(n)ço|lini.
II. Edizione 146
Eodem die
cvii Solvit dictus depositarius sedecim solidos bononinorum
Guidocto Iohannis nuntio comunis Bononie pro sedecim
diebus quibus servivit et stetit ad discum domini potestatis
inceptis die xx° augusti proxime preterito et finitis die lune
sexto mense setenbris presenti ad rationem xii denariorum
bononinorum pro qualibet die secundum formam statutorum
ex precepto domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti
notarii domini potestatis.
50r 39r
Eodem die
cviii Solvit dictus depositarius sedecim solidos bononinorum
Iohanni Iacobi nuntio comunis Bononie pro sedecim diebus
quibus stetit et servivit ad discum domini potestatis inceptis die
vigesimo augusti proxime preterito et finitis die lune vi mense
setenbris presenti ad rationem xii denariorum bononinorum
pro qualibet die secundum formam699 statutorum ex precepto
domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti notarii
domini potestatis.
697
Segno di riempimento.
698
Segue cassato con tratto di penna: pot(estatis).
699
Segno di riempimento.
147 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
cviiii Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Argomento Bonfigloli nuntio comunis Bononie pro duobus
diebus quibus ivit ad Manzolinum700 ad cridandum Andream
Martini Cavalli mandato domini Ferri iudicis potestatis per701
quedam vulnera ad rationem duorum solidorum bononinorum
pro qualibet die ex precepto domini potestatis scripto manu
domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
cx Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Ubaldino Petriçoli nuntio comunis Bononie pro duobus
diebus quibus ivit ad Scovetum702 mandato domini Ferri iudicis
potestatis ad mallefficia ad requirendum xii homines dicte terre
occasione unius homicidii ad rationem duorum solidorum
bononinorum pro qualibet die ex precepto domini potestatis
scripto manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
cxi Solvit dictus depositarius quadraginta solidos bononinorum
domino Iohanni quondam domini Zanboni notario officio
casse pro presenti mense setenbris pro eius salario et mercede
dicti offici mense presenti ex precepto domini potestatis scripto
manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
cxii Solvit dictus depositarius decem solidos bononinorum
Michaeli Schalani custodi carçeratorum [camere] superioris
recipienti pro se et sociis suis703 pro amputatione pedis Faraonis
filii quondam Faraonis de Lastignano ex precepto domini
potestatis scripto manu domini Bonaiuti notarii domini
potestatis.
700
Segno - che indica l’andata a capo: Ma(n)|zolinu(m).
701
Nel ms. p(ro).
702
Segno - che indica l’andata a capo: Scove|tu(m).
703
Segno - che indica l’andata a capo: su|is.
II. Edizione 148
50v 39v
Eodem die
cxiiii Solvit dictus depositarius octo solidos bononinorum
Laurentio Peregrini capitaneo Sancti Felicis nuntio comunis
Bononie pro quatuor diebus quibus ivit Parmam704 cum
literis transmisis ambaxatoribus comunis Bononie in eundo
et redeundo ad rationem duorum705 solidorum bononinorum
pro qualibet die ex precepto domini potestatis scripto manu
domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
cxv Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Bernardino Gerardini nuntio comunis Bononie pro una die
qua ivit ad terram Padulis Sale ad requirendum massarium cum
xii hominibus dicte terre quod compareant coram domino
Ferro iudice ad mallefficia pro quadam inquisitione facienda
ex precepto domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti
notarii domini potestatis.
Eodem die
cxvi Solvit dictus depositarius octo solidos bononinorum
Açolino Zacharie et Iuliano Iohannis706 nuntiis comunis
Bononie videlicet cuilibet eorum quatuor solidos
bononinorum pro duobus diebus quibus iverunt ad Aybum
704
Segno - che indica l’andata a capo: Pa(r)|ma(m).
705
Segno - che indica l’andata a capo: du|o(rum).
706
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
149 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
cxvii Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Ubaldino Petriçoli nuntio comunis Bononie pro una die qua
ivit ad terram Predose707 ad requirendum Iacobum Pançonis et
massarium dicte terre cum x hominibus de Predosa mandato
domini Ferri iudicis mallefficiorum pro quadam inquisitione
ex precepto domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti
notarii domini potestatis.
51r 40r
Eodem die
cxviiii Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Nicholao Phylippi, Andree Benintendi, Iohanni domini
707
Segno di riempimento.
708
Segno - che indica l’andata a capo: Monte(m)|belliu(m).
709
Segno - che indica l’andata a capo: require(n)|du(m).
II. Edizione 150
Eodem die
cxx Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Iacobo Leonis nuntio comunis Bononie pro una die qua ivit
mandato domini Ferri iudicis mallefficiorun ad requirendum
massarium de Puçichalvuli cum xx hominibus dicte terre
et massarium terre Russi cum xii hominibus dicte terre pro
quadam inquisitione ex precepto domini potestatis scripto
manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis ad rationem
duorum solidorum bononinorum pro qualibet die.
Eodem die
cxxi Solvit dictus depositarius sex solidos bononinorum
Spinello Zanbonini nuntio comunis Bononie pro tribus diebus
quibus ivit ad Savignanu[m]713 ad cridandum Iohennem
Bondidei714 massarium dicte terre pro quadam robaria ad
rationem duorum solidorum bononinorum pro qualibet die
secundum formam statutorum ex precepto domini potestatis715
scripto manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
710
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i quattro nomi elencati, ciascuno
preceduto da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
711
Nel ms. (con)sciliar(um).
712
Segno di riempimento.
713
Integrazione non sicura poiché ad potrebbe reggere, come già accaduto in altri luoghi del testo, anche
altro caso obliquo diverso dall’accusativo. A quel punto la u finale potrebbe essere indicativa di una tale
uscita del caso, accettabile dal punto di vista fonetico nel bolognese medievale. Si preferisce propendere,
nonostate ciò, per un banale lapsus calami.
714
Lettura incerta.
715
Segno di riempimento.
151 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
51v 40v
Eodem die
cxxii Solvit dictus depositarius quadraginta solidos bononinorum
Thome de Brayna notario pro eius salario et mercede pro
eo et ex eo quod ipse fecit instrumentum liberationis et
absolutionis sallarii domini Uberti Freschobaldi de Florentia
ellecti in potestatem Bononie Martino Bagnarole sindico
comunis Bononie quod instrumentum idem716 Thomax
debet etiam scribere et exemplare in registro comunis
Bononie pro deffensione comunis Bononie ex precepto
domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti notarii
domini potestatis.
716
Segno di riempimento.
717
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i quattro nomi elencati, ciascuno
preceduto da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
718
Nel ms. q(ui)b(us).
719
Segno - che indica l’andata a capo: Henrigi|pti.
720
Segno di riempimento.
II. Edizione 152
Eodem die
Ursii721
cxxiiii Solvit dictus depositarius treginta duos solidos bononinorum
Nasinbeni de Gisso, Gerardo Zanboni722 nuntiis comunis
Bononie pro sedecim diebus quibus servierunt et steterunt
ad discum Ursii inceptis die vii setenbris et conpletis die
merchurii xxii dicti mensis ad rationem xii denariorum
bononinorum pro quolibet eorum et qualibet die ex precepto
domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti notarii
domini potestatis.
Eodem die
Bargi723
Solvit dictus depositarius octingentas quinquaginta libras bononinorum
Rubeo Iacobelli de Argellata qui conduxit a comuni
Bononie ad aptandum et faciendum laborerium terre
Bargi exequendo formam refformationis conscilii populi
scripte manu Anthonii de Puliçino724 notarii anzianorum
et consulum mense iullii ellapso et precepti domini Brexani
de Salis potestatis et capitanei725 scripti manu domini
Gregorii notarii dicti capitanei et potestatis et quia placuit
anzianis et consulibus populli Bononie dicti mensis iullii ex
instrumento scripto manu Anthonii de Poliçino726 notarii
predicti.
Requiratur dicta refformatio in mense iullii in signo lxvi.
721
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
722
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i quattro nomi elencati.
723
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta. Salta la numerazione
consueta della posta in numeri romani.
724
Segno - che indica l’andata a capo: Puliçi|no.
725
Segno - che indica l’andata a capo: capi|tanei.
726
Segno di riempimento.
153 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
52r 41r
Eodem die
cxxv Solvit dictus depositarius ducentas libras bononinorum
domino Iohanni quondam domini Bonachursii Lodoyci,
domino Gerardo domini Albertini de Ghisleriis727
suprastantibus deputatis et ellectis pro comuni Bononie ad
laboreria sive reaptationem728 pontis et circle Burgi Lamarum
et barachani sive turis dicte circle et etiam turris sive circle
Burghi Sancti Felicis ac etiam domunchulle sive circle Pontis
Merlorum e[xe]quendo formam refformationis conscilii viiiC
et populi scripte manu domini Bonvixini domini Bolognitti
notarii729 ad refformationes comunis Bononie scribendum
et precepti domini potestatis scripti manu domini Bonaiuti
notarii domini potestatis et quia placuit anzianis et consulibus
populi mense presente setenbris ex instrumento scripto manu
Gerardi de Plastellis notarii anzianorum et consulum mense
setenbris presenti.
Eodem die
Noctis730
cxxvi Solvit dictus depositarius treginta duos solidos bononinorum
Henrigipto de Policino et Bertholomeo Iohannis731 nuntiis
comunis Bononie pro sedecim noctibus quibus quilibet eorum
stetit et servivit super pallatio comunis Bononie ad rationem
xii denariorum bononinorum pro quolibet eorum et qualibet
nocte secundum formam statutorum inceptis nocte diei xxiiii
mense augusti et conpletis die mercurii viii mense setenbris
ex precepto domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti
notarii domini potestatis.
727
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
728
Segno - che indica l’andata a capo: rea|ptat(i)o(n)em.
729
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: d(omi)ni.
730
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
731
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
II. Edizione 154
Eodem die
Selegatarum732
cxxvii Solvit dictus depositarius treginta duos solidos bononinorum
Bonangratie Guidolini, Guidone Rustighelli733 nuntiis comunis
Bononie scilicet cuilibet eorum sedecim solidos bononinorum
pro sedecim diebus quibus servierunt et steterunt cum domino
Peregrino734 notario domini potestatis ad selegatas ad rationem
xii denariorum bononinorum pro quolibet eorum et qualibet
die735 secundum formam statutorum ex precepto domini
potestatis scripto manu domini Bonaiuti notarii domini
potestatis i[n]ceptis die nono setenbris presenti et finitis die
xxiiii dicti mensis presentis.
Eodem die
Ursii 736
732
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
733
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
734
Segno di riempimento.
735
Aggiunto in interlinea con segno di rimando /.
736
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
737
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
738
Segno - che indica l’andata a capo: Bona|iuti.
155 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
Mallefficii739
cxxviiii Solvit dictus depositarius tres libras, quatuor solidos bononinorum
Petro Bonaschose , Iohannino Benvenuti, Astone de
740
52v 41v
Eodem die
cxxx Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Iohanni Aldrevandi nuntio comunis Bononie pro duobus
diebus quibus ivit Schovetum, Montefraschuni744 et Al Sasso
ad cytandum et requirendum omnes homines illarum terrarum
occasione unius mallefficii de mandato domini Ferri iudicis ad
mallefficia ad rationem ii solidorum bononinorum pro qualibet
[die] secundum formam statutorum ex precepto domini potestatis
scripto manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
cxxxi Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Martino Iohannis et Ubertino Guidonis745 nuntiis comunis
739
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
740
Riga che unisce questo al nome seguente.
741
Riga che unisce questo al nome seguente.
742
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
743
Segno - che indica l’andata a capo: cuili|bet.
744
Segno - che indica l’andata a capo: Mo(n)tefras|chuni.
745
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
II. Edizione 156
Eodem die
cxxxii Solvit dictus depositarius octo solidos bononinorum
Michaeli Severii, Benceveni Bonachose, Alberto Rofini,
Medicho Nasinbenis, Alberto Iohannis, Boniohanni
Bernardini, Ianino de Parma et Bernardino Boniohannis
nuntiis comunis Bononie750 scilicet cuilibet eorum xii denarios
bononinorum. Qui nuntii fuerunt presentes751 iustitie et
amputationi capitis Pergolani ex precepto domini potestatis
scripto manu domini Bonaiuti752 notarii domini potestatis.
Eodem die
cxxxiii Solvit dictus depositarius duodecim libras bononinorum
Iohanni de Schanello custodi massarie comunis Bononie pro
eius merito et labore quod substinuit et substinere debet in
presentibus sex mensibus in dicto officio suo massarii faciendo
et exercendo ad rationem xl solidorum bononinorum pro
quolibet mense secundum formam refformationis conscilii
viiiC et populi scripte753 manu domini Bonvixini Bologniti
notarii ad refformationes comunis Bononie scribendum754
746
Segue cassato con tratto di penna: p(ro).
747
Segno - che indica l’andata a capo: p(re)cipi|end(um).
748
Segno - che indica l’andata a capo: La|vini.
749
Segno - che indica l’andata a capo: Bonaiu|ti.
750
Aggiunto in interlinea con segno di rimando ^.
751
Segno di riempimento.
752
Segno - che indica l’andata a capo: Bona|iuti.
753
Segue cassato con tratto di penna: manum.
754
Segno - che indica l’andata a capo: scri|bend(um).
157 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
53r 42r
Eodem die
Solutionis Castri Sancti Petri756
cxxxv Solvit dictus depositarius septuaginta duas libras bononinorum
Thomaxino Petri, Iacobo de Ferro, Albertino Iacobi tintoris,
Gardolo Iacobi, Bertholino Alberti Venture, Nicholao
Iohannis, Mino Maltalento, Machaferro de Sancta Maria de
Turlionibus, Benvenuto Blanchi, Bazalerio Gratiani, Laurentio
Iohannis schudarii, Matheo sartori, Paxolino Bonazunte,
Guillielmo Benvenuti, Bonbello Rolandini, Bolognito
Nicholay, Guillielmucio calçolario, Guidocto Henrec, Petro
magistri Dominici, Bonmartino Albertini, Raynerio coregario,
Octonello sartori, Albertucio de Beveraria, Nicholao Ca[m]
bii omnibus custodibus Castri Sancti Petri qui ituri sunt ad
custodiam dicte terre pro uno mense scilicet cuilibet ipsorum
tres libras bononinorum ad rationem duorum solidorum
755
Segno - che indica l’andata a capo: placu|it.
756
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
II. Edizione 158
53v 42v
Eodem die
Solutionis Castri Franchi759
cxxxvi Solvit dictus depositarius septuaginta duas libras bononinorum
Ugolino Francischi, Coradino Gilioli, Iuliano Ribaldini,
Yvano Ubertini, Bonamicho Quinçani, Cambio
Guidonis, Guillielmo Petri, Petro Rodulfi, Simoni qui
dicitur «Monzellus», Phylippo Bonaçunte, Benvenuto
Ugolini, Bonaventure Iacobini, Vinçigure Benvenuti,
Iohanni zavaterio, Vinturino Marchoaldi, Albertinello
de Tiçano, Richardo Iohannis, Guillielmo Ghiberti,
Octobono calçolario, Iacobo Petri, Francischo Iacobini,
Petro Raynaldini, Mathyolo Francischi, Iacobino Ubaldini
omnibus custodibus Castri Franchi qui ituri sunt pro comuni
Bononie ad custodiam dicte terre pro uno mense videlicet
cuilibet ipsorum tres libras bononinorum ad rationem ii
solidorum bononinorum pro quolibet eorum et qualibet
die secundum formam refformationum conscilii viiiC et
populi scriptarum manu domini Bonvixini Bologniti notarii
supradicti, que refformationes sunt tres, et preceptorum
domini potestatis scriptorum manu domini Bonaiuti notarii
domini potestatis et quia placuit anzianis et consulibus
757
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: reffo(rmationis).
758
Segno di riempimento.
759
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
159 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
Solutionis Stagni760
cxxxvii Solvit dictus depositarius novem libras bononinorum
Benvenuto Bonandree, Guidoni Rolandini, Marchixino
Bonazu[n]te761 custodibus Stagni qui ituri sunt pro comuni
Bononie ad custodiam762 dicte terre pro uno mense videlicet
cuilibet ipsorum tres libras bononinorum ad rationem
duorum solidorum bononinorum pro quolibet763 eorum et
qualibet die secundum formam refformationis conscilii viiiC
et populi scripte manu domini Bonvixini Bologniti notarii
supradicti et precepti domini potestatis scripti manu domini
Bonaiuti notarii domini764 potestatis et quia placuit anzians
et consulibus populi Bononie mense presenti setenbris
ex instrumento scripto manu Gerardi de Plastellis notarii
anzianorum et consulum mense presenti setenbris.
54r 43r
760
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
761
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i tre nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
762
Segno - che indica l’andata a capo: cu|stodiam.
763
Segno - che indica l’andata a capo: quo|libet.
764
Segno di riempimento.
765
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
II. Edizione 160
Eodem die
Solutionis Bargi769
cxxxviiii Solvit dictus depositarius duodecim libras bononinorum
Iacobino Bixella, Petro Aççonis, Zanino Bonagratie,
Megloramento de Sancto Columbano custodibus castri Bargi
qui ituri sunt pro comuni Bononie ad custodiam dicte terre pro
uno mense videlicet cuilibet ipsorum tres libras bononinorum
ad rationem duorum solidorum bononinorum pro quoli[bet]
eorum et qualibet die exequendo formam refformationis
conscilii viiiC et populi scripte manu domini Bonvisini770
Bologniti notarii supradicti et precepti domini potestatis
scripti manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis et quia
placuit anzianis et consulibus populli Bononie mense presenti
setenbris ex instrumento scripto manu Gerardi de Plastellis
notarii supradicti.
766
Segno - che indica l’andata a capo: ref|format(ionum).
767
Segno di riempimento.
768
Segno di riempimento.
769
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
770
Segno - che indica l’andata a capo: Bo(n)vi|sini.
161 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
54v 43v
Eodem die
Solutionis Montisbellii 771
Eodem die
cxli Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Ubaldino Petriçoli nuntio comunis Bononie pro duobus
diebus quibus ivit ad Sanctam Aghatam776 ad requirendum
Albertum filium Zannis de Spezano pro quodam homicidio
ad rationem duorum solidorum bononinorum pro qualibet
die secundum formam statutorum ex precepto domini
771
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
772
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: soll.
773
Segno di riempimento.
774
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: eo(rum) (et) quo die.
775
Segno di riempimento.
776
Segno - che indica l’andata a capo: Agha|tam.
II. Edizione 162
Eodem die
cxlii Solvit dictus depositarius quadraginta solidos bononinorum
Achuriglaltri Guidonis nuntio comunis Bononie et
dominorum Buvalelli de Artinixiis et Ugolini777 de Querciis et
sociorum qui presunt ad extimandum caxamenta bannitorum
partis lambertaciorum et stationes et loca comunis Bononie
pro merito et sallario suo quadraginta dierum inceptorum
in medio mensis iullii ad rationem duodecim denariorum
bononinorum pro qualibet die quibus servivit et stetit cum
dictis dominis in officio antedicto ex precepto dicti domini
capitanei scripto manu domini Gregorii de Gazeris notarii
domini capitanei.
55r 44r
777
Segno - che indica l’andata a capo: Ugoli|ni.
778
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati.
779
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i tre nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
780
Segno di riempimento.
781
Segno di riempimento.
163 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
cxliiii Solvit dictus depositarius quinquaginta libras bononinorum
Lapo et Nicholao fratribus et filiis Saglinbene de Caxaliclo,
787
782
Segno - che indica l’andata a capo: qua|tuor.
783
Segno di riempimento.
784
Segno di riempimento. Segue cassato con tratto di penna: anz[ianorum].
785
Segno - che indica l’andata a capo: pla|cuit.
786
Segno di riempimento.
787
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
788
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati. ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
789
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene unite le due coppie di nomi.
790
Segno - che indica l’andata a capo: p(re)sente|veru(n)t.
791
Segno - che indica l’andata a capo: famu|lum.
792
Lacuna materiale del supporto, lacerazione della carta, che ha creato un foro.
II. Edizione 164
Eodem die
cxlv Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Bernardino Gerardini nuntio comunis Bononie pro duobus
diebus quibus ivit ad Montem793 Veglum ad cridandum
Segnorettum Avenantis de dicto loco ad rationem duorum
solidorum bononinorum pro qualibet die ex precepto domini
potestatis scripto manu domini Bonaiuti notarii domini
potestatis.
55v 44v
Eodem die
Nuntiorum potestatis 794
Eodem die
cxlvii Solvit dictus depositarius quadraginta solidos bononinorum
Gerardo domini Richoboni de Plastellis notarii anzianorum et
consulum populi Bononie pro presenti mense setenbris quos
habere et recipire debet a comuni Bononie pro libris, cartis,
cera, vernice et inclaustro797 et aliis rebus neccesariis ad dictum
suum oficium exercendum et in eius officio operatis tempore
793
Segno di riempimento.
794
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
795
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, ciascuno preceduto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
796
Segno di riempimento.
797
Segno a forma di virgola alta / reiterato con la funzione di segnalare una pausa breve.
165 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
cxlviii Solvit dictus depositarius treginta octo solidos bononinorum, quatuor
denarios798 [bononinorum]
Iohanni de Scanello custodi massarie comunis Bononie pro
ducentis treginta panibus a duobus denariis pro quolibet quos
dare debet captivis carceris comunis Bononie qui sunt numero
xl sex799 pro quinque diebus videlicet pro dominica xxvi
setenbris, lune, martis, merchurii800 et iovis futuris sequentibus
ad rationem unius panis pro quolibet eorum et qualibet die
secundum formam statutorum comunis Bononie ex precepto
domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti notario
domini potestatis.
Eodem die
cxlviiii Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Iohanni de Pragatuli nuntio comunis Bononie pro duabus
diebus quibus ivit ad Sanctam Aghatam801 ad cridandum
Albertum filium Zannis de Spezano pro quodam homicidio ad
rationem duorum solidorum bononinorum pro qualibet die
ex precepto domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti
notarii domini potestatis.
Eodem die
cl Solvit dictus depositarius octo solidos bononinorum
Alberto Ariverii nuntio comunis Bononie pro quatuor
diebus quibus ivit mandato domini Ferri iudicis ad
requirendum infrascriptis de Capognano: massarium dicte
terre, Ugolinellum, Mellum, Clarençuolum et Manducium
798
Aggiunto nell’interlinea inferiore all’interno di una specie di cartiglio.
799
Nel ms. il notaio scrive la seconda parte del numero con le lettere dopo essere andato a capo, reputando
che fosse meno ambiguo per la leggibilità della cifra non proseguire con la trascrizione dei numeri romani:
xl|sex.
800
Segno a forma di virgola alta / reiterato con la funzione di segnalare una pausa breve.
801
Segno - che indica l’andata a capo: Agha|tam.
II. Edizione 166
56r 45r
Eodem die
cli Solvit dictus depositarius octo solidos bononinorum
Petro de Roffeno nuntio comunis Bononie pro quatuor
diebus quibus ivit mandato domini Ferri iudicis ad cridandum
infrascriptis de Capognano scilicet: massarium dicte
terre, Ugolinellum803 cui dicitur «Malabestia», Mellum,
C[l]arenzuolum, Manducium de Pedona, Palmerium Ghiberti
occasione unius robarie ad rationem duorum solidorum
bononinorum pro qualibet die804 secunudm formam
statutorum ex precepto domini potestatis scripto manu domini
Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
clii Solvit dictus depositarius treginta duos solidos bononinorum
Medico Nascinbenis, Rolandino Raynucii805 nuntiis comunis
Bononie scilicet pro quolibet eorum xvi solidos bononinorum
pro sedecim diebus quibus servierunt et steterunt cum syndico
domini potestatis comunis Bononie et eius notario ad eorum
officium syndicatus inceptis die martis xiiii setenbris et
finitis die ultimo dicti mensis ad rationem xii denariorum
bononinorum pro quolibet eorum et qualibet die secundum
formam statutorum ex precepto domini potestatis scripto
802
Segno di paragrafo a forma di piede di mosca reiterato con la funzione di segnalare una pausa breve.
803
Segno di riempimento.
804
Segno di riempimento. Segno di paragrafo a forma di piede di mosca reiterato con la funzione
di segnalare una pausa breve.
805
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
167 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
cliii Solvit dictus depositarius duodecim libras bononinorum
Paci Iacobini Pegolotti et Iohanni Bendidei suprastantibus
laborerii Castri Franchi pro uno mense pro quolibet
eo[rum] videcilet cuilibet ipsorum sex libras bononinorum
ad rationem quatuor solidorum bononinorum pro quolibet
ipsorum et qualibet die exequendo806 formam refformationis
conscilii viiiC et populi scripte manu domini Bonvixini
notarii supradicti et precepti domini potestatis manu domini
Bonaiuti notari domini potestatis et quia placuit anzianis et
consulibus mense presenti setenbris ex instrumento scripto
manu Gerardi de Plastellis notarii anzianorum et consulum
predictorum.
56v 45v
Kalende Octubris810
806
Segno di riempimento.
807
Aggiunto in interlinea con segno di rimando ^.
808
Segno di riempimento.
809
La descrizione monetaria è isolata nella colonna di destra della pagina, come usuale nella mise en texte
del ms.
810
Lettere di modulo maggiore e artificiosamente tracciate.
II. Edizione 168
Eodem die
ii Solvit dictus depositarius sex solidos bononinorum
Ugheto Provinçiali, Albertino de Furlivio, Prevede de Parma,
Paxino de Mediolano, Gerardino de Parma, Mirano de
Mediolano marochis scilicet pro quolibet eorum xii denarios
bononinorum. Qui marochi iverunt die811 ultimo septenbris per
civitatem Bononie ad capiendum porchos cum Peregrino notario
domini potestatis super selegatis ex precepto domini potestatis
scripto manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
iii Solvit dictus depositarius sex solidos bononinorum
Alberto de Panicho nuntio comunis Bononie pro tribus diebus
quibus ivit ad Pietram Coloram ad requirendum Dinam et
Zanni de dicto loco occasione unius homicidii ad rationem
duorum solidorum bononinorum pro qualibet die ex precepto
domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti notarii
domini potestatis.
Eodem die
iiii Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Açolino Zacharie nuntio comunis Bononie pro duobus diebus
quibus ivit ad Montemveglum ad requirendum Signoretum
Avenantis de dicto loco ad rationem duorum solidorum
bononinorum pro qualibet die secundum formam statutorum
ex precepto domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti
notarii domini potestatis.
811
Segno di riempimento.
812
Precede cassato con tratto di penna, in seguito a banale errore di copia, poiché trascrive in questa carta
la somma di denaro riguardante le poste della pagina successive: S(umma) pag(ine) l(i)b(rarum) xxvii,
s(olidorum) xii, den(ariorum) iiii bon(oninorum).
169 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
57r 46r
Eodem die
v Solvit dictus depositarius sex solidos bononinorum
Marxilio Guidi nuntio comunis Bononie pro tribus diebus
quibus ivit ad Pietracoloram ad requirendum Dinam et Zanni
de dicto loco occasione unius homicidii ad rationem813 duorum
solidorum bononinorum pro qualibet die secundum formam
statutorum ex precepto domini potestatis scripto manu814
domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
vi Solvit dictus depositarius treginta octo solidos, quatuor denarios
bononinorum
Iohanni de Schanello custodi massarie comunis Bononie pro
815
813
Segue cassato con punti sottoscritti: uni(us).
814
Segno - che indica l’andata a capo: ma|nu.
815
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: mass[ario].
816
Il copista fa ricorso ad una serie di segni interpuntivi, come la virgola alta / e il punto fermo, in funzione
di pausa breve così da distinguere i nomi dei giorni.
817
Segno - che indica l’andata a capo: ve|teri.
II. Edizione 170
Eodem die
viii Solvit dictus depositarius viginti quinque libras bononinorum
domino Bertholomeo domine Clare notario cançellerio
comunis Bononie pro eius merito et labore dicti sui819 officii
pro sex mensibus presentibus quos habere debet a comuni
Bononie pro dicto suo officio exercendo, exequendo formam
refformationis conscilii viiiC et populi scripte manu domini
Bonvixini Bologniti820 notarii821 ad refformationes comunis et
precepto domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti822
notari domini potestatis et quia placuit anzianis et consulibus
mense setenbris ellapso ex instrumento823 Gerardi de Plastellis
notarii anzianorum et consulum dicti mensis setenbris.
57v 46v
Eodem die
viiii Solvit dictus depositarius mille centum quadradraginta libras,
octo solidos bononinorum
domino Bonachursio de Donatis potestati civitatis Bononie
pro merito, salario et mercede dicte sue potestarie videlicet
lxxxx libras et octo solidos bononinorum pro conplemento
mensis iullii proxime ellapsi. Superfluum sallarii dicti mensis,
quod fuit cclviiii librarum, xii solidorum bononinorum,
solutum fuit domino Bresano de Salis capitaneo qui exercuit
818
Segno - che indica l’andata a capo: capi|taneu(m).
819
Soprascritta i su o.
820
Segno - che indica l’andata a capo: Bo|logniti.
821
Segue cassato con tratto di penna: de.
822
Segno di riempimento.
823
Segno - che indica l’andata a capo: inst|rume(n)to.
171 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
Solvit dictus depositarius826 ducentas libras bononinorum
Baldaxino Attaviani, Cionino Maynitti, Guillielmo Iacobi,
Petrucio Martini, Bello Capitonis, Montone Baldancie, Zono,
Bancho, Lapo fratribus et filiis Martini827, Palono Ugolini828,
Zecho Gregorii, Meglore Gardi, Chele Bonfigloli, Muntino
Buoni, Paulo de Sancto Petro Maiore, Bertino de Sancto
Geminiano, Arrughino de Trento, Amadaxio de Mantua,
Cursio Fabri, Cambio Rexalli829 beroariis domini Bonachursii
Donati potestatis Bononie pro tribus mensibus et octo diebus
quibus serviverunt et servire debent comune Bononie cum
dicto domino potestate pro eorum merito et labore scilicet
octo diebus mense iullii proxime preterito et mensibus
824
Segno di riempimento.
825
Segno - che indica l’andata a capo: Bo(n)vi|sini.
826
Un segno paratestuale a forma di parentesi tonda collega questa alla posta precedente, giustificando
l’omissione della numerazione della posta, altrimenti consueta.
827
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i nomi elencati.
828
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i nomi elencati preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
829
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i nomi elencati preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
II. Edizione 172
58r 47r
Eodem die
xi Solvit dictus depositarius viginti solidos bononinorum
Bandino Bernardi magistro lapidum pro eius merito et
mercede qui834 substinuit in murando et aptando fenestrum
ad dischum Aquile de propriis lapidibus et calçina835 et gisso
dicti magistri Bandini. Que fenestra est super pallatio veteri
comunis Bononie ex precepto domini potestatis scripto manu
domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
xii Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Ubaldino Petriçoli nuntio comunis Bononie pro duobus diebus
830
Segno a forma di punto fermo reiterato con la funzione di segnalare una pausa breve.
831
Segue cassato con punti sottoscritti: eo(rum).
832
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: sc(r)ipt(e).
833
Segno - che indica l’andata a capo: Bo|naiuti.
834
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: substinit.
835
Segno - che indica l’andata a capo: calçi|na.
173 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
xiii Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Orlandino Rainuçoli nuntio comunis Bononie pro
duobus diebus quibus ivit ad Tignanum et Monseverium
ad requirendum Bastardum de Tignano et Petrum de
Monseverio pro conbustione domorum et de[ro]baria quam
fecerunt ad presens in terra Schoveti ad rationem duorum
solidorum bononinorum pro qualibet die ex precepto
domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti837 notarii
domini potestatis.
Eodem die
xiiii Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Bonaventure Petri nuntio comunis Bononie pro duobus
diebus quibus ivit ad Centum Episcopi Bononie ad
requirendum massarium dicte terre et xxv bonos homines
dicte terre et etiam hos testes dicte terre scilicet Iohanellum
Iacobi, Albertonzellum de Solaria et Boniiacobum Andree de
dicto loco pro testestificationibus cuiusdam risse ad rationem
duorum solidorum pro qualibet die secundum formam
statutorum ex precepto domini potestatis scripto manu domini
Bonaiuti notarii domini potestatis.
836
Segno - che indica l’andata a capo: Mo(n)seve|rio.
837
Segno - che indica l’andata a capo: Bona|iuti.
II. Edizione 174
58v 47v
Eodem die
xvi Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Nasinbeni Alberti nuntio comunis Bononie pro duobus
[diebus] quibus ivit ad Sanctum Andream in Curiglano
mandato domini Ferri iudicis ad malleficia ad cytandum
quosdam testes pro quadam inquisitione839 facienda ad
rationem duorum solidorum bononinorum pro qualibet die ex
precepto domini potestatis840 scripto manu domini Bonaiuti
notarii domini potestatis.
Eodem die
xvii Solvit dictus depositarius octo solidos bononinorum
Nicholao Phylippi, Berto Petri, Francho Petri, Iacobo Iacobini,
Andree Benintendi, Iohanni Andree, Francischo Blaxii et
Ugolino Aymeriçi pueris qui dederunt brevia in conscilio
iiM in quatuor quarteriis in pallatio veteri et novo comunis
Bononie in quo ellecti fuerunt capitaneus et custodes qui ituri
sunt pro comuni Bononie ad custodiam Regii ad rationem xii
denariorum bononinorum pro quolibet eorum ex precepto
domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti notarii
domini potestatis.
838
Segno - che indica l’andata a capo: Ay|gonu(m).
839
Segno - che indica l’andata a capo: inq(ui)|sit(i)o(n)e.
840
Segno di riempimento.
175 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
xviii Solvit dictus depositarius treginta octo solidos, quatuor denarios
bononinorum
Iohanni de Schanello custodi massarie comunis Bononie pro
ducentis treginta panibus a duobus denariis pro quolibet quos
dare debet841 captivis carceris comunis qui sunt numero xlvi
pro quinque diebus videlicet pro hodierna die merchurii,
iovis, veneris, sabbati et die842 dominico futuris sequentibus
ad rationem unius panis pro quolibet eorum et qualibet die
secundum formam statutorum ex precepto domini potestatis
scripto manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
59r 48r
Eodem die
xx Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Zanino de Brixia et Ugheto Provinciali844 marochis scilicet
cuilibet eorum xii denarios bononinorum qui iverunt die vi
octubris cum domino Peregrino notario domini potestatis ad
capiendum porchos per civitatem Bononie ex precepto domini
potestatis scripto manu domini Bonaiuti notarii domini
potestatis.
841
Segue cassato con tratti di penna: d.
842
Segno di riempimento.
843
Segno - che indica l’andata a capo: (con)bu|stione.
844
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati.
II. Edizione 176
Eodem die
xxi Solvit dictus depositarius viginti solidos bononinorum
Paulo Advocati pittori pro eius merito et labore pro pictura
aquile disci et curie ad quam sedet dominus Amadore assessor
domini potestatis ad iura redendo in pallatio veteri comunis
Bononie. Quam dictus Paulus pi[n]xit et fecit ex precepto
domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti notarii
domini potestatis.
Eodem die
xxii Solvit dictus depositarius treginta sex solidos bononinorum
Dominico Venture notario cappelle Sancte Marie Maioris
pro eius merito et salario sex dierum quibus ivit in servitio
comunis Bononie in Lonbardiam ad rationem vi solidorum
bononinorum pro qualibet die ex precepto domini Bindi
Bascherie capitanei populi Bononie scripto manu domini
Clari quondam Lamberti de Florentia notarii dicti domini
capitanei.
59v 48v
845
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
846
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: Bonaiuti not(arii) d(omi)ni pot(estatis) (et).
177 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
xxiiii Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Berto Petri, Nicholao Phylippi, Bonino Petri, Francischo
Blaxii848 pueris qui dederunt brevia in conscilio duorum
millium in pallatio veteri comunis Bononie in quatuor
quarteris in quo conscilio ellecti fuerunt pedites et capitaneus
[qui] debentur ire Regium loco illorum qui cassati fuerunt ire
Regium ex precepto domini potestatis scripto manu domini
Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
xxv Solvit dictus depositarius viginti tres solidos, quatuor denarios
bononinorum
Corra Rolandini pro infrascriptis rebus per eum venditis et
datis occasione mitendi et reponendi, custodiendi et salvandi
pignora de discho Ursi in quadam camera super pallatio
comunis et reaptatione et reparatione ipsius camere scilicet
in duabus stanghis iii solidos, in quatuor ferlis de ferro duos
solidos, in quatuo[r] capistris et quatuor parasidibus xl
denarios bononinorum, in claudi[s] parvis pro se[s] storiis
fungendis denarios xii, in quatuor storiis magnis et duabus
minoribus xii solidos bononinorum et magistro qui fecit
dictum laborerium et conficavit ferlas et stangas pro suo salario
ii solidos bononinorum ex precepto domini potestatis scripto
manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
847
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: sete[nbris].
848
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i quattro nomi elencati preceduti
ciascuno da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
II. Edizione 178
60r 49r
Eodem die
xxvii Solvit dictus depositarius centum treginta quatuor libras bononinorum
domino Lambertino Ra[m]pone doctori legum, domino
Paci de Pace850 cuilibet istorum pro novem diebus, domino
Guillielmo de Ronbodevino doctori legum, domino Alberto
de Asinellis, domino Cervo de Boateriis et domino Anthonio
de Migarano851 cuilibet eorum pro decem diebus, Petro
Merlino eorum notario pro novem diebus852 ambaxatoribus et
notario qui iverunt et ste[te]runt in servitio comunis Bononie
in anbaxata in partibus Lonbardie occasione conpositionis
et pacis reginorum tractande ultra viginti dies, pro quibus
solutiones receperunt a comuni Bononie scilicet dicto
domino Lambertino pro novem diebus viginti septem libras
bononinorum ad rationem trium librarum bononinorum pro
qualibet die et dicto domino Paci xviii libras bononinorum
pro dictis novem diebus ad rationem xl solidorum
bononinorum pro qualibet die et predictis aliis quatuor
anbaxatoribus lxxx libras bononinorum scilicet cuilibet
eorum xx libras bononinorum pro dictis decem diebus ad853
rationem xl solidorum bononinorum pro quolibet eorum et
849
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i cinque nomi elencati preceduti
ciascuno da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
850
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati.
851
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i quattro nomi elencati.
852
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i tre gruppi di nomi elencati, ciascuno
preceduto da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
853
Segno di riempimento.
179 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
60v 49v
Eodem die
xxviii Solvit dictus depositarius quingentas sexaginta quatuor libras
bononinorum
domino Argotto de Corbano conestabili, [domino] Romeo
Alberti, domino Beltramo de Traus856, domino Guillielmo de
La Mota, domino Raymundo de Mayneto, domino Guidoni
de Castro Forti, domino Nardo de La Motta, domino Ugoni
Savino, domino Beltramo de Mirlino, domino Cervasio de
Mirlino, domino Fredericho de Mirlino, domino Ughetto
de Verçena, domino Stephano Trafini, domino Poncio de
Aquilano, domino Raymundo de La Gorça, domino Guillielmo
de Villanova, domino Guillielmo de Palaraga, domino Ponzio
Aldigherii, domino Andree Belboni, domino Bernardo de
Sancto Pontio, domino Guarino de Maleto, domino Raymundo
de Ragna, domino Arnoldo de Malamorte, domino Falchetto
de Barda, domino Raymundo Arnaldi, domino Petro Arnaldi,
domino Beltramo de Manuascha, domino Beltramo de
Vacheriis, domino Raimundo de Uglacietis, domino Verlione
de Turtoreto, domino Petro Gualfredi, domino Guillielmo
de Sancto Anthonio, domino Iohanni de Frichorte, domino
Lencio de Muglano, domino Petruçolo de Fano, domino
Bulgaro de Badalo, domino Armano de Sauleto, domino
854
Segno - che indica l’andata a capo: no|ve(m).
855
Nel ms. f(a)c(t)a(m), concordando, diversamente dal solito, con formam invece che con refformationis.
856
Lettura incerta dell’ultima lettera.
II. Edizione 180
857
Segno - che indica l’andata a capo: cui|libet.
858
Segue cassata una parola, forse: ass[essoris].
859
Continua l’elenco di cavalieri con unico cavallo a disposizione, integrando la lista iniziata nella posta
della carta precedente, in cui i cavalieri avevano a disposizione due cavalli.
860
Segno di riempimento
181 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
61v 50v
861
Sottintende precepti vergato nella carta precedente, con cui concorda al caso genitivo singolare.
862
Segno di riempimento.
863
La cifra complessiva legata alla posta che si estende sulle due carte si trova vergata al termine
di c. 60v (49v).
864
Segno di rimepimento
865
Nel ms. hordie(r)na.
866
Segno a forma di virgola alta / reiterato con la funzione di segnalare una pausa breve.
II. Edizione 182
867
Aggiunto in interlinea con segno di rimando ^.
868
Segue cassato con punti sottoscritti: ce.
869
Seguono cancellate alcune lettere di cui l’inchiostro sbiadito rende complicata l’identificazione,
forse: eq.
870
Segue cassato con tratto di penna: d(i)c(t)e.
871
Segue cassato con punti sottoscritti: Eccl(es)a.
183 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
62r 51r
Eodem die
Solvit dictus depositarius 872
ducentas libras bononinorum
domino Bresano de Salis olim capitaneo populi Bononie
recipienti pro conplemento sallarii dicti sui officii capitanei
mense setenbris proximo ellapso quos habere et recipere
debebat a comuni Bononie pro dicto suo officio capitanei
exercendo, exequendo formam refformationis conscilii populi
super hoc facto scripte manu Anthonii de Pollicino notarii
anzianorum et consulum mense iullii proximo ellapso.
Requiratur dicta refformatio in filo iullii in signo xv dicti mensis.
Eodem die
xxxi Solvit dictus depositarius viginti unam libras bononinorum
domino Brandelixio de Gozadinis iudici, domino Ursolino
de Ursiis, domino Bertholomeo de Pavanensibus, domino
Petro de Crespelano, domino Vilanello Bonaveris, domino
Vinciguerre Rovixii et domino Petro Gerardi de Butrio
notariis873, syndici[s] et notariis ellectis per comune Bononie
ad sindicandum dominum Brexanum de Salis874 olim
capitaneum populi Bononie et eius familiam videlicet cuilibet
eorum tres libras bononinorum secundum formam statutorum
scriptorum manu Petri Gerardi de Butrio notarii et precepti
domini potestatis scripti manu domini Bonaiuti notarii dicti
domini potestatis et quia placuit875 anzianis et consulibus
mense presenti octubris ex instrumento scripto manu domini
Yvani Bentivogli notarii anzianorum et consulum dicti mensis
presentis.
Eodem die
xxxii Solvit dictus depositarius sex libras bononinorum
domino Gerardo domini Richoboni de Plastellis olim notario
872
Salta la numerazione consueta della posta in numeri romani.
873
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi dei notai elencati, che
vengono collegati con anche gli altri nomi elencati da una seconda e maggiore parentesi quadrata.
874
Segue cassato con tratti di penna e punti sottoscritti: ca.
875
Segno - che indica l’andata a capo: pla|cuit.
II. Edizione 184
62v 51v
Eodem die
xxxiiii Solvit depositarius supradictus quadraginta solidos bononinorum
domino Gregorio de Navi notario et officiali ad cassam pro
comuni Bononie pro presenti mense octubris pro eius sallario
et mercede dicti sui officii ex precepto domini potestatis scripto
manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
876
Segno di riempimento.
877
Segno di riempimento.
878
Segno - che indica l’andata a capo: s(er)vi|vit.
879
Segno - che indica l’andata a capo: nul|lam.
185 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
xxxv Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Ubertino de Papia et Zanuchulo de Furlivio880 marochis881
scilicet cuilibet eorum xii denarios bononinorum pro eorum
merito et salario qui iverunt882 per civitatem Bononie die xi
dicto mense ad capiendum porchos883 cum domino Peregrino
notario domini potestatis ex precepto884 domini potestatis
scripto manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
xxxvi Solvit dictus depositarius tres solidos bononinorum
Mirano de Mediolano et Zanuchulo de Furlivio885 marochis886
videlicet dicto Mirano xii denarios bononinorum qui ivit
[pro] una die cum dicto domino Peregrino887 ad capiendum
porchos per civitatem Bononie et dicto Zanuchulo solidos
duos bononinorum pro888 duabus vicibus quibus ivit die xii
octubris cum dicto domino Peregrino notario ad capiendum889
porchos per civitate Bononie ex precepto domini potestatis
scripto manu domini Bonaiuti notarii antedicti.
63r 52r
Eodem die
xxxvii Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Gratiolo de Lerro nuntio comunis Bononie pro eius salario
et mercede duorum dierum quibus ivit in servitio comunis
880
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati.
881
Segue cassato con tratto di penna: q(ui).
882
Segue cassato con tratti di penna: p(ro).
883
Segue cassato con tratto di penna: p(er).
884
Segno di riempimento.
885
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati.
886
Segue cancellata una lettera di cui l’inchiostro sbiadito rende complicata l’identificazione, forse: q(uod).
887
Segno di riempimento.
888
Segno di riempimento.
889
Segno - che indica l’andata a capo: ca|piendum.
II. Edizione 186
Eodem die
xxxviii Solvit dictus depositarius octo solidos bononinorum
Bernardino Gerardini nuntio comunis Bononie pro eius
salario et mercede pro quatuor diebus qui iturus est in servitio
comunis Bononie cum literis dicti comunis ad terram Bargi
et Stagni ad rationem duorum solidorum bononinorum
pro qualibet die secundum formam statutorum ex precepto
domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti notarii dicti
domini potestatis.
Eodem die
xxxviiii Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Rugerio Iohannis nuntio comunis pro suo merito et labore
pro una [die] qua ivit in servitio890 comunis Bononie891 cum
literis892 dicti comunis ad terram Castri Sancti Petri secundum
formam statutorum ex precepto domini potestatis scripto
manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
xl Solvit dictus depositarius viginti solidos bononinorum
Michaeli Schalani custodi carceratorum carceris comunis
superioris recipienti pro se et sociis suis pro iustitia et
amputatione capitis Pergolani quondam Paxitti becharii
secundum formam statutorum ex precepto domini potestatis
scripto manu domini Bonaiuti notarii predicti.
Eodem die
xli Solvit dictus depositarius decem et octo libras bononinorum
domino Raynerio domini Leonardi de Tuscholis procuratori
890
Segno di riempimento.
891
Cassate con tratto di penna tre lettere: cul.
892
Nel ms. literas.
187 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
63v 52v
Eodem die
xlii Solvit dictus depositarius mille centum nonaginta quatuor libras
bononinorum
infrascriptis capitaneis et custodibus qui ituri sunt pro
comuni Bononie pro uno mense ad civitatem Regii. Nomina
quorum capitaneorum et custodum sunt hec videlicet898: de
quarterio Porte Sancti Petri Step[h]ano Petri, Bonacapto
sartori, Benedicto Vicentii, Petro pellippario, Paulo Raynaldi,
Iacobino Schagni, Iohanni Anthonii Auliverii, Bertholomeo
Francisci, Berthalotto Iacobi, Palmirolo Cambii, Paulo
Lanfranchini, Ture Rolandini de Ferro, Bonachose Ghisilberti,
Iacobo Nasinbenis, Iacobo Gnocho, Dominico Acharixii,
Petriçolo Merchati, Iacobo Bernardi Predarii, Iohanni Blondi,
Petro Barone, Ubertino Donadei, Martino beccario, Andree
Iohannis Cavalerii, Thoulino Alpexani, Alberto Daynixii,
Bonafidei Guidotii, Zuzo Marchixelli, Benedicto Pauli
893
Segno - che indica l’andata a capo: sindi|co.
894
Aggiunto in interlinea con segno di rimando ^: d(omini).
895
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: d(omi)ni.
896
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: lolo.
897
Segno di riempimento.
898
I nomi, a differenza di quanto ci si sarebbe potuto attendere sono trascritti al caso dativo.
II. Edizione 188
899
Continua l’elenco. La distribuzione del testo passa dalle due colonne della carta precedente a tre
colonne distinte. Ciascun nome è denotato da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
900
La i è stata aggiunta in interlinea.
901
Continua l’elenco.
189 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
902
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: Ioha(nn)is.
903
Continua l’elenco. La distribuzione del testo avviene su due colonne. I casi dei nomi tutti al nominativo
vengono adeguati al dativo. Viene cassata la s finale di ogni nome sia della I, sia della II, sia della III con
un punto sottoscritto. Viene corretta anche la penultima lettera del nome. Ad esempio: a in e nel caso dei
nomi della I, u in o nel caso dei nomi della II, e in i nel caso dei nomi della III.
II. Edizione 190
904
Corretto om(n)ib(us) su om(n)es integrato con b(us) in fine e p(re)d(i)c(t)i(s) corretto su p(re)d(i)c(t)i
con la integratazione di s aggiunta in interlinea.
905
Segno di riempimento.
906
Segno di riempimento. Segue ripetuto nel ms. script(i) manu.
907
Segno di riempimento.
908
La cifra complessiva legata alla posta che si estende su più carte è al termine di c. 64r (53r).
909
Aggiunto in interlinea con segno di rimando ^ su parola cassata con tratto di penna e punti sottoscritti:
ordin(e).
910
Segue cassato con punti sottoscritti: recipienti.
911
Segno di riempimento
191 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
65v 54v
Eodem die
xliiii Solvit dictus depositarius quindecim libras bononinorum
domino Nicholao Rodolfini iudici et ambaxatori, domino
Royço de Roycis notario syndico912 a[m]baxatori et syndico
qui ituri sunt pro comuni Bononie pro x diebus Ravenam913
pro causa et questione que monetur comuni Bononie de
ponte et possessionibus pontis Ydicis scilicet dicto domino
Nicholao iudici novem libras bononinorum ad rationem
xviii solidorum bononinorum pro qualibet die et dicto
Royço914 sindico et ambaxatori sex libras bononinorum
ad rationem xii solidorum bononinorum pro quolibet
[die] secundum formam refomationis conscilii viiiC et
populi scripte manu domini Bonvixini notarii predicti
et915 precepti domini potestatis scripti manu domini
Bonaiuti notarii domini potestatis et quia placuit anzianis
et consulibus populi mense presenti ex instrumento
scripto manu domini Yvani Bentivogli notarii dictorum
anzianorum et consulum.
Eodem die
xlv Solvit dictus depositarius tres solidos et sex denarios bononinorum
Danieli fabro pro infrascriptis rebus et clavibus scilicet pro una
clavi camere domini Ferri iudicis ad mallefficia et conficatura
ipsius clavaturie xviii denarios bononinorum et pro duabus
clavibus camere et casse beroariorum neccesariis et uno
catenaço ad ipsam cassam posito duos solidos bononinorum
912
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati.
913
Segno - che indica l’andata a capo: Ra|ven(am).
914
Nel ms. Royco.
915
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: q(ui)a placuit anz(ianis) et (con)sul(ibus).
II. Edizione 192
Eodem die
xlvi Solvit dictus depositarius tredecim solidos bononinorum
Danieli Petri fabri pro pretio et reparatione clavium et
seraturarum in pallatio comunis916 ex parte domini capitanei
oppurtunarum et positarum ex precepto dicti domini Bindi917
capitanei918 scripto manu domini Benvenuti notarii domini
capitanei.
66r 55r
Eodem die
xlviii Solvit dictus depositarius trescentas quadraginta sex libras, tredecim
solidos, quatuor denarios bononinorum
domino Bonangratie domini Armani, domino Iuliano Cambii
iudicibus921, domino Richobono de Plastellis, domino Iacobo
de Lastignano, domino Laurentio Scharii et domino Guidoni
916
Aggiunto in interlinea con segno di rimando /.
917
Segue cassato: nota(rii).
918
Segno di riempimento.
919
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i tre nomi elencati, ciascuno introdotto
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
920
Segno di riempimento.
921
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, collegandoli alla
parola iudicibus.
193 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
xlviiii Solvit dictus depositarius viginti solidos bononinorum
Azolino muratori pro eius merito et labore quod substinuit
922
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i quattro nomi elencati, collegandoli
alla parola notariis.
923
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i quattro nomi elencati, collegandoli
alla parola laycis. Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata collega le tre coppie distinte di nomi
elencati, ciascuno preceduto da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
924
Nel ms. (con)de(n)pda.
925
Segno - che indica l’andata a capo: t(er)mi|nu(m).
926
Segno di riempimento.
927
Segno di riempimento.
II. Edizione 194
Eodem die
l Solvit dictus depositarius decem et octo solidos bononinorum
Iohanni de Schanello custodi masserie comunis pro expensis
per eum factis in candelis et cartis occasione ellectionis future
potestatis ex precepto domini Bindi capitanei predicti scripto
manu domini Benvenuti sui notarii.
66v 55v
Eodem die
lii Solvit dictus depositarius sex libras bononinorum
fratri Renoardo Bernardi cappelle Sancte Catheline, fratri
Henrigipti fratris Blanchi931 videlicet cuilibet eorum tres libras
bononinorum pro eorum merito et labore quod substinuerunt
et substinere debent in faciendum bullari castellatas et alia
assagia civitatis932 Bononie exequendo formam refformationis
928
Corretto su Bo(n)aiuti.
929
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: pot(estatis).
930
Segno - che indica l’andata a capo: por|tand(um).
931
Un segno pararatestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
932
Segue ripetuto nel ms. et civitat(is).
195 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
liii Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Gerardo Iohannis nuntio comunis Bononie pro duobus diebus
quibus ivit ad Sanctam Aghatam933 [ad cridandum] Bitinellum
et Sighifredum et quosdam alios dicti loci contra quos
proceditur per inquisitionem pro morte Alberti et Guidonis
eius filii ad rationem duorum solidorum bononinorum pro die
ex precepto domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti
sui notarii.
Eodem die
Ursii934
liiii Solvit dictus depositarius treginta duos solidos bononinorum
Stephano Iohannis et Iohanni Ugolini935 nuntiis comunis
Bononie videlicet cuilibet eorum xvi solidos bononinorum
[pro sedecim diebus] quibus quilibet eorum stetit et servivit
ad descum Ursii inceptis die xxiii setenbris et conpletis die
nono octubris ad rationem xii denariorum bononinorum
pro quolibet eorum et qualibet die secundum statuta comunis
Bononie ex precepto domini potestatis scripto manu domini
Bonaiuti notarii domini potestatis.
933
Segno - che indica l’andata a capo: Agha|ta(m).
934
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
935
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
II. Edizione 196
67r 56r
Eodem die
Ursii 936
Eodem die
Mallefficiorum938
lvi Solvit dictus depositarius tres libras, quatuor solidos bononinorum
Michaeli Severii et Alberto Iohannis, Boniohanni Bernardini
et Benzevenni Bonachose939 nuntiis comunis Bononie
videlicet cuilibet eorum940 xvi solidos bononinorum
[pro diebus] quibus quilibet stetit et servivit ad discum
mallefficiorum comunis Bononie inceptis die xxiii setenbris
et finitis die octavo octubris presenti ad rationem xii
denariorum bononinorum pro quolibet eorum et qualibet
die941 secundum formam statutorum ex duobus preceptis in
una cedula domini potestatis scriptis manu domini Bonaiuti
notarii domini potestatis.
936
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
937
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
938
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
939
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i quattro nomi elencati, preceduti
ciascuno da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
940
Segno di riempimento.
941
Aggiunto in interlinea con segno di rimando ^: (et) q(u)alib(et) die.
197 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
Nuntiorum noctis942
lvii Solvit dictus depositarius treginta duos solidos bononinorum
Medico Nasinbenis et Alberto de Rofeno943 nuntiis comunis
Bononie videlicet cuilibet eorum sedecim944 solidos
bononinorum pro sedecim noctibus quibus quilibet eorum
stetit et servivit super pallatio comunis Bononie ad rationem
xii denariorum bononinorum pro quolibet eorum et qualibet
nocte secundum formam statutorum ex precepto domini
potestatis scripto manu domini Bonaiuti notarii domini
potestatis inceptis die xxiii setenbris et conpletis nono [die]
octubris.
Eodem die
lviii Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Medico Nasinbenis nuntio comunis Bononie pro duobus
diebus quibus ivit Panichum ad cridandum Martinum et
Iohannem domini Aldini pro homicidio perpetrato in
personam presbiteri Martini ad rationem duorum solidorum
bononinorum pro quolibet die secundum statuta comunis
Bononie ex precepto domini potestatis scripto manu domini
Bonaiuti notarii domini potestatis.
67v 56v
Eodem die
lviiii Solvit dictus depositarius treginta octo solidos, quatuor denarios
[bononinorum]
Iohanni de Schanello custodi massarie comunis Bononie
pro ducentis treginta panibus a duobus denariis pro quolibet
quos dare debet captivis ca[r]ceris comunis qui sunt numero
xlvi pro quinque diebus videlicet pro hodierna die sabbati,
942
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
943
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
944
Seguono due lettere illeggibili a causa di una macchia di inchiostro e cassate con punti sottoscritti.
II. Edizione 198
Eodem die
lxi Solvit dictus depositarius quadraginta solidos bononinorum
Iacobino Federici notario pro remuneratione sui laboris quem
substinuit et substinere debet in intrumentis faciendis omnibus
solventium affictum possessionum lambertaciorum946 domino
Ugolino iudice domini capitanei presentatis et presentandis
ex precepto domini Bindi capitanei scripto manu domini
Benvenuti notarii domini capitanei.
Eodem die
lxii Solvit dictus depositarius tres libras bononinorum
domino Betucio de Pavanensibus, domino Falchono de
Venetiis947 scilicet dicto Betucio xl solidos bononinorum pro
pretio octo brachiorum et dimidii zindonis ab eo e(m)ptorum
pro faciendo penonem delato per pedites pro comuni Bononie
destinatos ad custodiam948 civitatis Regii et castrorum ipsius
civitatis et dicto domino Falchono xx solidos bononinorum
945
Segno a forma di virgola alta / reiterato con la funzione di segnalare una pausa breve.
946
Segno - che indica l’andata a capo: lam|b(er)tac(i)o(rum).
947
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
948
Ripetuto nel ms. ad custod(iam).
199 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
68r 57r
Eodem die
lxiii Solvit dictus depositarius tredecim libras, decem solidos bononinorum
domino Mathyolo de Ronchore notario ambaxatori comunis
Bononie pro quindecim diebus quibus iturus est pro comuni
Bononie in provinciam Romaniole ad p[re]sentandum domino
comiti Romaniole centum stipendiarios ad dictum dominum
comitem per comune Bononie destinatos et ad faciendum
circam de stipendiariis supradictis ad rationem decem et octo
solidorum bononinorum pro qualibet die secundum formam
refformationis conscilii populii scripte manu domini Yvani
Bentivogli notarii anzianorum et consulum mense presenti
octubris et precepti dicti domini Bindi capitanei scripti manu
domini Benvenuti notarii domini capitanei et quia placuit
anzianis et consulibus mense presenti octubris ex instrumento
scripto manu domini Yvani notarii predicti.
Eodem die
lxiiii Solvit dictus depositarius duodecim solidos bononinorum
Guidoni Zanelli, Iohannino Benvenuti, Rolandino Alberti
et Rolandino de Vedegheto952 nuntiis comunis Bononie
videlicet cuilibet ipsorum tres solidos bononinorum pro
949
Segno - che indica l’andata a capo: pur|purei.
950
Segno - che indica l’andata a capo: cu|stodia(m).
951
Segno - che indica l’andata a capo: Be(n)|venuti.
952
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i quattro nomi elencati, preceduti
ciascuno da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
II. Edizione 200
Eodem die
lxv Solvit dictus depositarius viginti unam libras, quatuor solidos
[bononinorum]
domino Alberto Boniohannis Vixine et domino Bertholomeo
Iacobi de Lago955 suprastantibus laborerii Alegralcoris pro
quinquaginta956 tribus diebus quibus steterunt et stabunt ad
dictum laborerium fieri faciendum videlicet cuilibet ipsorum
decem libras, duodecim solidos bononinorum ad rationem
quatuor solidorum bononinorum pro quolibet eorum et
qualibet die secundum formam refformationis conscilii
viiiC et populi scripte manu domini Bonvixini Bologniti
notarii ad refformationes comunis scribendum et precepti
domini potestatis scripti manu domini Bonaiuti notarii
domini potestatis et quia placuit anzianis et consulibus
mense setenbris proximo ellapso ex instrumento scripto manu
Gerardi de Plastellis notarii anzianorum et consulum dicti
mensis setenbris.
953
Segno di riempimento.
954
Segno - che indica l’andata a capo: p(re)si|dent(ibus).
955
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
956
Segno - che indica l’andata a capo: qui(n)|quagi(n)ta.
201 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
68v 57v
Eodem die
Nuntiorum sindicatus 957
957
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
958
Segue cassato con punti sottoscritti: duos.
959
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
960
Seguono cassate alcune lettere non intellegibili a causa di una macchia di inchiostro che le ricopre.
961
Segue cassato con tratto di penna: stet(it).
962
Aggiunto in interlinea con segno di rimando ^.
963
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: cum.
964
Segno - che indica l’andata a capo: Gerar|di.
965
Le vocali finali risultano corrette da o ad i modificando il caso delle tre parole da dativo a genitivo:
d(omi)n<o>i Gerard<o>i syndic<o>i.
II. Edizione 202
Eodem die
lxviii Solvit dictus depositarius tres libras, decem solidos bononinorum
Leonardo, Bonvixino et Iohanni966 notariis ad dischum domini
potestatis videlicet xl solidos bononinorum pro quinque
instrumenta sy[n]dicatus de pace Regii, que habuerunt
anbaxatores civitatis Parme, Regii et Cremone et anbaxatores
Bononie qui iverunt Regium, et treginta solidos bononinorum
quos dicunt se expendisse967 in cartis tam peccudinis quam
banbuçinis pro brevibus omnium consciliariorum de conscilio
duorum millium scilicet in tribus mensibus preteritis et
in ellectione officialium et peditum ellectorum ex duobus
preceptis in una cedula domini potestatis scriptis manu domini
Bonaiuti968 notarii domini potestatis.
69r 58r
Eodem die
lxviiii Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Alexandro Iacobi nuntio comunis Bononie pro una die qua
ivit ad Salam969 Aygonum ad requirendum quosdam testes
occasione unius inquisitionis faciendi secundum formam
statutorum ex precepto domini potestatis scripto manu domini
Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
Nuntiorum potestatis 970
966
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i tre nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
967
Segno - che indica l’andata a capo: expen|diss(e).
968
Segno - che indica l’andata a capo: Bonaiu|ti.
969
Segno di riempimento.
970
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
971
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
203 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
lxxi Solvit dictus depositarius duodecim denarios bononinorum
Mirano de Mediolano qui ivit die xviiii octubris per
civitatem Bononie cum Peregrino notario domini potestatis ad
capiendum porchos per civitatem Bononie ex precepto domini
potestatis scripto manu domini Bonaiuti notarii domini
potestatis.
Eodem die
lxxii Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Iacobo Leonis nuntio comunis Bononie pro una die qua ivit ad
Castrum Episcopi mandato domini Ferri iudicis ad mallefficia
ad requirendum Beninum de dicto loco pro furto cere
secundum formam statutorum ex precepto domini potestatis
scripto manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
lxxiii Solvit dictus depositarius quadraginta solidos bononinorum
Anthonio filio Selvagni cursori qui reduxit literas victoriosas
comunis Luche973 comuni Bononie de expugnatione et invaxione
Castri Asciani dudum comunis Pisarum974 ex precepto domini
potestatis scripto manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
972
Segno di riempimento.
973
Segno - che indica l’andata a capo: Lu|che.
974
Segno - che indica l’andata a capo: Pi|sca(rum).
II. Edizione 204
69v 58v
Eodem die
lxxiiii Solvit dictus depositarius octo solidos bononinorum
Iohanni de Schanello custodi massarie comunis Bononie
pro emendo oleum et quamdam975 lampadem pro lumine
redendo et faciendo in cappellam pallatii976 comunis Bononie
secundum formam statutorum ex precepto domini potestatis
scripto manu domini Bonaiuti977 notarii domini potestatis.
Eodem die
lxxv Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Iohanni Aspectati nuntio comunis Bononie pro una die qua
ivit ad Sanctum Iohanem978 in Persiceto ad requirendum
Ghibertinum qui fuit de Mutina, qui moratur in molendino
dicte terre, occasione unius inquisitionis que fit ex officio iudicis
mallefficiorum ad rationem duorum solidorum bononinorum
secundum formam statutorum ex precepto domini potestatis
scripto manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
lxxvi Solvit dictus depositarius quadraginta solidos bononinorum
domino Bertholomeo domine Clare notario cancellerio
comunis Bononie qui fecit scribi literas missas domino
Anthonio de Fucirago979 potestatis comunis Bononie
secundum statuta comunis Bononie ex precepto domini
potestatis scripto manu domini Bonaiuti notarii domini
potestatis.
Eodem die
lxxvii Solvit dictus depositarius viginti quinque libras bononinorum
fratri Petro domini Guillielmi napparii deputato per comune
975
Segno - che indica l’andata a capo: qua(m)|dam.
976
Segue ripetuto nel ms. pallatii.
977
Segno di riempimento.
978
Segno - che indica l’andata a capo: Ioha|nem.
979
Lettura incerta.
205 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
70r 59r
Eodem die
lxxviii Solvit dictus depositarius sex libras bononinorum
Dondideo Guidonis de Castro Britonum et Bonrecupero filio
domini Petroboni983 officialibus comunis Bononie ellectis
ad vendendum res mobiles dicti comunis pro sex mensibus
proximis scilicet cuilibet eorum tres libras bononinorum
secundum formam statutorum comunis Bononie ex precepto
domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti notarii
domini potestatis et quia placuit anzianis et consulibus984
mense presenti octubris ex instrumento scripto manu domini
Yvani Bentevogli notarii dominorum anzianorum et consulum
predictorum.
Eodem die
lxxviiii Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Albertino de Montorio et Magnano Nasinbenis985 nuntiis
980
Segno - che indica l’andata a capo: faci|end(um).
981
Segno di riempimento.
982
Segue cancellato: s.
983
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
984
Segno di riempimento.
985
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
II. Edizione 206
Eodem die
lxxx Solvit dictus depositarius sex solidos bononinorum
Iohanello Ugolini nuntio comunis Bononie pro tribus diebus
quibus ivit ad Rognaticum987, Podium et L’Uxelinum ad
precipiendum massariis dictarum terrarum ut ad citationem
testium conpareant coram domino potestate vel domino
Ferro eius iudice ex eo quod dicitur eos receptare988 banitos
comunis Bononie ad rationem ii solidorum bononinorum
pro quolibet die secundum formam statutorum ex precepto
domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti notarii
domini potestatis.
Eodem die
lxxxi Solvit dictus depositarius sexaginta septem libras, decem solidos
bononinorum
domino Bonaprese quondam domini Michaelis Lamandine
ambaxatori olim comunis Bononie in989 curia romana pro
septuaginta quinque diebus ad rationem decem et octo
solidorum bononinorum pro quolibet die quibus stetit in
servitio comunis Bononie in curia romana occasione interdicti
et excomunicationis cum fratre Iohanne de Anchona et
socio exequendo formam refformationis conscilii populi
scripte manu domini Yvani Bentivogli notarii anzianorum et
consulum mense presenti et precepti domini Bindi Bascherie
capitanei populi scripti manu domini Benvenuti notarii
domini990 capitanei et quia placuit anzianis et consulibus
986
Segno di riempimento.
987
Segno - che indica l’andata a capo: Ro|gnaticu(m).
988
Segno - che indica l’andata a capo: re|ceptar(e).
989
Segno di riempimento.
990
Segue cassato con punti sottoscritti: pot(estatis).
207 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
70v 59v
Eodem die
lxxxiii Solvit dictus depositarius treginta duos solidos bononinorum
Zunte Venture et Zacherie Guidonis991 nuntiis comunis
Bononie videlicet xvi992 solidos cuilibet993 eorum pro sedecim
diebus quibus quilibet ipsorum servivit et stetit ad discum
domini potestatis inceptis die xxiiii mense setenbris et
conpletis die xi mense octubris ad rationem xii denariorum
bononinorum pro quolibet eorum et quolibet die secudum
statuta comunis Bononie ex precepto domini potestatis scripto
manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
lxxxiiii Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Petro Bonachose nuntio comunis Bononie pro una die qua
ivit ad Castrum994 Episcopi ad requirendum Beninum dicte
terre contra quem proceditur per inquisitionem pro furto
cere995 ad rationem duorum solidorum bononinorum pro
qualibet die secundum formam statutorum ex precepto
991
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
992
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: int.
993
Segno - che indica l’andata a capo: cuili|bet.
994
Segno di riempimento.
995
Segno - che indica l’andata a capo: ce|re.
II. Edizione 208
Eodem die
lxxxv Solvit dictus depositarius duodecim denarios bononinorum
Bernardino Gerardini nuntio comunis Bononie pro eius
merito et labore quia cytavit die nono997 octubris xxviiii
homines pro quadam denunciatione super qua proceditur
ex officio coram Palealogo notario domini potestatis super
coronis ex precepto domini potestatis scripto manu domini
Bonaiuti notarii domini potestatis.
71r 60r
Eodem die
lxxxvii Solvit dictus depositarius sexaginta libras bononinorum
domino Bonaventure de Savignano, domino Nigro Genarii
dominis999, Ugoni Bo[r]ghexani eorum notarii officalibus
ad granaria comunis Bononie pro sex mensibus presentibus
videlicet cuilibet ipsorum1000 viginti libras bononinorum
996
Segno di riempimento.
997
Segue cassata con tratto di penna e punti sottoscritti una parola di lettura incerta.
998
Segno - che indica l’andata a capo: ce|re.
999
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca. Questi nomi sono collegati a quello del notaio tramite
una seconda parentesi quadrata.
1000
Segno di riempimento.
209 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
lxxxviii Solvit dictus depositarius quinquaginta libras bononinorum
domino Petro de Funi cappelle Sancti Laurentio et domino
Sachetto domini Iacobini Sachitti1002 notariis et officialibus
ad armaria populli videlicet cuilibet ipsorum viginti quinque
libras bononinorum pro1003 merito et sallario dicti eorum
officii pro sex mensibus presentibus secundum formam
statutorum et precepti domini potestatis scripti manu domini
Bonaiuti notarii domini potestatis et quia placuit anzianis
et consulibus mense presenti octubris ex instrumento
scripto manu domini Yvani Bentivogli notarii dictorum1004
anzianorum et consulum.
Eodem die
lxxxviiii Solvit dictus depositarius viginti quinque libras bononinorum
fratri Iohanni ordinis fratrum appostollorum procuratori
et sindici dicti conventus fratrum appostolorum recipienti
suo nomine et vice et nomine conventus dictorum fratrum
appostollorum1005 de Bononia pro festivitate dictorum
fratrum celebranda, exequendo formam refformationis
conscilii populi scripte manu1006 domini Yvani Bentevogli
notarii anzianorum et consulum mense presenti et precepti
domini capitanei predicti scripti manu domini Benvenuti
notarii dicti capitanei et quia placuit anzianis et consulibus
1001
Segno - che indica l’andata a capo: ex(er)|cendo.
1002
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1003
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: d(i)c(t)o.
1004
Segno di riempimento.
1005
Segno - che indica l’andata a capo: apposto|lo(rum).
1006
Segno - che indica l’andata a capo: ma|nu.
II. Edizione 210
71v 60v
Eodem die
lxxxx Solvit dictus depositarius treginta septem solidos bononinorum
magistro Foldo pro pretio lignaminis opportuni a
reparacionem1007 dischorum ad scribendum1008 et fenestrarum
pallatii novi et stabuli domini capitanei ab eo empti et pro
magisterio1009 suo ex precepto domini capitanei scripto manu
domini Benvenuti notarii domini capitanei.
Eodem die
lxxxxi Solvit dictus depositarius treginta octo solidos, quatuor denarios
bononinorum
Iohanni de Schanello custodi massarie comunis Bononie
pro ccxxx panibus a duobus denariis pro quolibet quos
dare debet captivis carceris comunis qui sunt numero xlvi
pro v diebus scilicet pro die iovis xxi octubris, hodierna die
veneris, sabbati, dominico1010 et die lune futuris sequentibus
ad rationem unius panis pro quolibet eorum et quolibet die
secundum formam statutorum comunis Bononie ex precepto
domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti notarii
domini potestatis.
Eodem die
lxxxxii Solvit dictus depositarius quatuor solidos, sex denarios bononinorum
Iohanni de Schanello custodi massarie comunis Bononie
quos dedit et solvit de suis denariis uni magistro qui reparavit
et reaptavit situlam que est in claustro1011 pallatii comunis
1007
Così nel ms. rep(ar)acio(n)em.
1008
Segno - che indica l’andata a capo: scri|bend(um).
1009
Segno - che indica l’andata a capo: ma|gisterio.
1010
Segno a forma di virgola alta / reiterato con la funzione di segnalare una pausa breve.
1011
Segno - che indica l’andata a capo: clau|stro.
211 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
72r 61r
Eodem die
lxxxxiiii Solvit dictus depositarius viginti septem solidos, sex denarios
bononinorum
Alberto et Gerardo1013 assazatoribus qui sazaverunt
frumentum comunis venditum et datum fornariis civitatis
Bononie secundum formam refformationis conscilii populi
scilicet mcvi corbes frumenti ad rationem duorum solidorum
bononinorum et sex denariorum pro quolibet centonario ex
precepto domini capitanei scripto manu domini1014 Benvenuti
notarii domini capitanei.
1012
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1013
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1014
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: Bonaiuti not(arii).
II. Edizione 212
Eodem die
lxxxxvi Solvit dictus depositarius quinque libras, octo solidos bononinorum
domino Iacobino de Medicina ambaxatori1017 pro sex diebus
quibus ivit ad dominum comitem Romaniole ad excusandum
comune Bononie si ad presens de mitendo ad ipsum miliciam
Bononie1018 sua1019 petitione non audita sive adimpleta ad
rationem decem et octo solidorum bononinorum pro qualibet
die secundum formam statutorum exequendo formam
refformationis conscilii viiiC et populi scripte manu domini
Bonvixini notarii supradicti et precepti domini potestatis
scripti manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis et quia
placuit anzianis et consulibus populi mense presenti octubris
ex instrumento scripto manu domini1020 Yvani Bentivogli
notarii dictorum anzianorum et consulum.
Eodem die
lxxxxvii Solvit dictus depositarius treginta sex solidos bononinorum
Veneticho domini Michaelis Aymerii pro duobus diebus1021
quibus ivit et stetit ultra [terminum] de quibus nullam
1015
Segno - che indica l’andata a capo: Bolo|gniti.
1016
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: Bonaiuti not(arii) d(omi)ni.
1017
Aggiunto in interlinea con segno di rimando ^.
1018
Segue cassato con tratto di penna e punto sottoscritto: b.
1019
Segno di riempimento.
1020
Segue cassato con tratto di penna e punto sottoscritto: b.
1021
Aggiunto in interlinea con segno di rimando ^.
213 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
72v 61v
Eodem die
lxxxxviii Solvit dictus depositarius quinque solidos bononinorum
Spinabello Giambonelli nuntio comunis Bononie. Qui nuntius
ivit Galleriam in servitio comunis Bononie mandato domini
potestatis pro domino Veneticho de Cazanimiçis et pro
duobus anzianis et domino Alberto de Asinellis ut sociarent
ipsum dominum potestatem ad castra comunis Bononie ex
precepto domini potestatis scripto manu Bonaiuti notarii
domini potestatis.
Eodem die
lxxxxviiii Solvit dictus depositarius quinque solidos bononinorum
Cato Guillielmi pro remuneratione sui laboris, qui1022 reduxit
literas de pace reginorum1023 ex precepto domini1024 capitanei
scripto domini Benvenuti notarii domini capitanei.
1022
Lettura incerta.
1023
Segno - che indica l’andata a capo: re|gino(rum).
1024
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: pot(estatis) sc[ri]pt[o].
II. Edizione 214
Eodem die
ci Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Stephano de Bagno nuntio comunis Bononie pro una die qua
ivit ad Sala Aygonum ad requirendum quosdam homines dicti
loci qui sunt numero xv pro quodam mallefficio ex precepto
domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti notario
domini potestatis.
Eodem die
cii Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Baxanino de Mediolano et Bonamicho de Cremona1025
marochis scilicet pro quolibet eorum xii denarios
bononinorum. Qui marochi iverunt dicta die cum Peregrino
notario domini potestatis per civitatem Bononie ad capiendum
porcos ex precepto domini potestatis scripto manu dicti
domini Bonaiuti notarii
73r 62v
Eodem die
ciii Solvit dictus depositarius viginti quatuor solidos bononinorum
Dondideo bannnitori comunis Bononie sindico dicti comunis
pro duobus diebus quibus superstetit in servitio comunis
Bononie quando ivit Florentiam ad denuntiandum potestati
domino Anthonio de Fixirago, de quibus duobus diebus
nullam solutionem recepit a comuni Bononie ad rationem1026
duodecim solidorum bononinorum pro qualibet die ex
precepto domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti
notarii domini potestatis.
Eodem die
ciiii Solvit dictus depositarius decem solidos bononinorum
Iohannino Benvenuti nuntio comunis Bononie pro v
1025
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1026
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: duo(rum) s[olidorum].
215 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
cv Solvit dictus depositarius decem solidos bononinorum
Ianino de Sanbro nuntio comunis Bononie pro v diebus
quibus ivit de mandato dicti domini capitanei ad requirendum
xxvi comunia1027 pro facto strate Ronchastaldi ad rationem
duorum solidorum bononinorum pro qualibet die ex precepto
domini capitanei scripto manu domini Benvenuti1028 notarii
predicti.
Eodem die
cvi Solvit dictus depositarius quadraginta solidos bononinorum
domino Bertholomeo de Labia notario pro remuneratione sui
laboris, quem substinuit in conficiendo quoddam magnum
instrumentum continens precepta facta comuni Bononie per
venerabilem presulem dominum Bernardum cardinalem olim
apostolice sedis legatum ex precepto domini capitanei scripto
manu domini Benvenuti notarii domini capitanei.
Eodem die
cvii Solvit dictus depositarius octo solidos, octo denarios bononinorum
magistro Beni pro uno discho et una bancha ad scribendum
pro notario domini capitanei ex precepto dicti domini
capitanei scripto manu domini Benvenuti notarii domini
capitanei.
1027
La a finale risulta corretta su altra lettera non distinguibile.
1028
Segno - che indica l’andata a capo: Be(n)venu|ti.
II. Edizione 216
73v 62v
Eodem die
cviii Solvit dictus depositarius treginta octo solidos, quatuor denarios
[bononinorum]
Iohanni de Schanello custodi massarie comunis Bononie
pro ducentis treginta panibus a duobus denariis pro quolibet
quos dare debet captivis carceris comunis Bononie qui sunt
numero xlvi pro quinque diebus scilicet pro hodierna
die martis, merchurii, iovis, veneris1029 et sabbati futuris
sequentibus ad rationem unius panis pro quolibet eorum et
quolibet die secundum statuta Bononie ex precepto domini
potestatis scripto manu domini Bonaiuti notarii domini
potestatis.
Eodem die
cviiii Solvit dictus depositarius quatuordecim solidos bononinorum
magistro Iohanni [de] Schanello pro stanghis de suo lignamine
factis et aptatis in pallatio1030 novo apud discum ubi sedet
dominus Ugolinus iudex domini capitanei ex precepto ipsius
domini capitanei scripto manu domini Benvenuti notarii dicti
domini capitanei.
Eodem die
cx Solvit dictus depositarius decem et octo libras bononinorum
domino Ysnardo domini Iohannis de Argele, domino
Gualengo domini Aldrevandini, domino Michilino domini
Cambii, domino Lapo de Grecis, domino Petro de Argele,
domino Cavalchaleone magistri Uxeppi, domino Donato
Cambii, domino Aldrevandino domini Caravite, domino
Alberico domini Sydonii, domino Hostexano domini
Hostexani Diarolimi, domino Uguicioni de Sabbatinis,
domino Iohanni Anthonii, domino Bonbologno de
Culforatis, domino Perolino de Sala, domino Rodaldo
quondam Petroboni, domino Ribaldino Petriçoli, domino
1029
Segno a forma di virgola alta / reiterato con la funzione di segnalare una pausa breve.
1030
Segno - che indica l’andata a capo: pal|lat(i)o.
217 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
74r 63r
1031
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
1032
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: Petri.
II. Edizione 218
Eodem die
cxii Solvit dictus depositarius sex solidos bononinorum
Iohanni Ugolini qui dicitur «Rubeus» nuntio comunis
Bononie pro tribus diebus quibus ivit Mutinam mandato
domini Ferri cum literis comunis Bononie nomine et occasione
unius inquisitionis que fit pro abbate et abbatia de Nunantula
ex precepto domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti
notarii domini potestatis.
1033
Segno di riempimento.
1034
Segno di riempimento.
1035
Segue ripetuto nel ms. nulla(m).
1036
Nel ms. sc(r)ipto(rum).
219 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
74v 63v
Eodem die
Stagni 1037
Eodem die
Bargi1041
cxiiii Solvit dictus depositarius sex libras, octo solidos bononinorum
Verardino de Baragaça, Boniohanni Useppi, Alberto Bonafidei,
Petro Placiti1042 custodibus castri Bargi pro sedecim diebus
quibus steterunt pro comuni Bononie ad dictam custodiam
ultra terminum eorum primi mensis, de quibus solutionem
aliquam non habuerunt a comuni Bononie ad rationem
duorum solidorum bononinorum pro quolibet eorum et
qualibet die secundum formam refformationis conscilii viiiC
et populi scripte manu domini Bonvixini1043 notarii predicti
1037
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
1038
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i tre nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1039
Segno - che indica l’andata a capo: di|ebus.
1040
Segno - che indica l’andata a capo: ma|nu.
1041
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
1042
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i quattro nomi elencati, preceduti
ciascuno da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1043
La lettera i in fine di parola è stata soprascritta alla lettera o.
II. Edizione 220
Eodem die
Bixani 1044
1044
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
1045
Continua l’elenco.
1046
Segno di riempimento.
1047
Segno - che indica l’andata a capo: quoli|b(et).
1048
Segno - che indica l’andata a capo: Bo(n)vi|sini.
1049
Segno di riempimento.
1050
La notazione contabile si trova a c. 74v (63v).
221 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
Castri Franchi1051
cxvi Solvit dictus depositarius viginti quatuor libras, quatuor solidos
[bononinorum]
Ugolini Bonaventure, Symoni Michaelis Predarii, Iacobo
Iuliani, Dominico Martini, Iohanni Recevuti, Alexio Açolini,
Bertholo Gratioli, Aldrevandino Ubertini, Montorio Iohannis,
Petro Bonazunte, Paulo Benedicti, Aldrevando de Raxuriis,
Iacobino Bixella, Dono Iohannis Fantalocii, Dominico Egidii,
Charolo Arienti, Francischo domine Lixe, Petro Rudulfi,
Benvenuto Ugolini, Paulo quondam Rovixii, Fino Guidonis
de Muxiglano, Zunte Bavoxo1052 custodibus qui pro comuni
Bononie steterunt ad custodiam Castri Franchi pro undecim
diebus ultra terminum primi mensis, de quibus nullam
solutionem recepererunt a comuni Bononie ad1053 rationem
duorum solidorum bononinorum pro quolibet eorum et
quolibet die secundum formam refformationis conscilii viiiC
et populi scripte manu domini Bonvixini Bologniti notarii
supradicti et precepti domini potestatis scripti manu domini
Bonaiuti notarii domini potestatis et quia placuit anzianis
et consulum populi mense presenti octubris ex instrumento
scripto manu domini Yvani Bentevogli notarii dictorum
anzianorum et consulum.
75v 64v
Eodem die
Castri Sancti Petri 1054
cxvii Solvit dictus depositarius viginti sex libras, octo solidos bononinorum
Michilino Alberti, Iohanni de Sabluni, Ugolino Benvenuti,
Bandino Petri, Bertholino Sylvestri, Cambiolo Benlafaremo,
1051
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
1052
Aggiunta in interlinea la prima o.
1053
Segno di riempimento.
1054
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
II. Edizione 222
76r 65r
1055
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: Bona[iuti].
1056
Segno - che indica l’andata a capo: Be(n)tevo|gli.
1057
Segno di riempimento.
223 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
cxx Solvit dictus depositarius viginti quatuor solidos bononinorum
Laurentio de Magistris ingegnerio ituro de mandato militis
domini capitanei ad providendum opus et laborerium fiendum
de ponte L’Uxelini qui debet reffici per formam refformationis
ad incantum pro tribus diebus ad rationem octo solidos
bononinorum pro qualibet die ex precepto domini capitanei
scripto manu domini Benvenuti notarii domini capitanei.
Eodem die
cxxi Solvit dictus depositarius viginti quatuor solidos bononinorum
Guidoni domini Nicholai notario pro tribus diebus quibus ire
debet cum magistris Paganello1060 et Laurentio ingeniariis de
mandato militis domini capitanei ad reducendum in scriptis
quid provisum fuerit de laborerio fiendo circa reaptationem
pontis L’Uxelini1061 debentis reffici ad incantum ad rationem
octo solidorum bononinorum pro die1062 ex precepto domini
capitanei1063 scripto manu domini Benvenuti notarii domini
capitanei.
Eodem die
cxxii Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Astoni de Panico nuntio comunis Bononie pro una die qua ivit
ad Pradori et La Laguna1064 ad requirendum Aldebrandinum
de dicto loco occasione unius inquisitionis que fit ex officio
1058
Segno di riempimento.
1059
Segno - che indica l’andata a capo: qua|libet.
1060
Segno - che indica l’andata a capo: Pa|ganello.
1061
Segno - che indica l’andata a capo: Luxe|lini.
1062
Aggiunto in interlinea con segno di rimando ^: p(ro) die.
1063
Segno - che indica l’andata a capo: ca|pitanei. Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti:
not(arii) d[omini].
1064
Segno - che indica l’andata a capo: La|laguna.
II. Edizione 224
Eodem die
cxxiii Solvit dictus depositarius treginta sex solidos bononinorum
domino Nicholao Rodolfini Ursi iudice olim ambaxatori
comunis Bononie pro duobus diebus1065 quibus superstetit in
civitate Ravenne pro comuni Bononie ultra dies, pro quibus,
secundum refformationem iudicis, secundam solutionem
recepit occasione questionis pontis Ydicis, que coram
domno ravenati1066 archiepiscopo ventilata ad rationem
xviii solidorum bononinorum pro qualibet die ex precepto
domini1067 capitanei scripto manu domini Benvenuti notarii
domini capitanei.
76v 65v
Eodem die
cxxiiii Solvit dictus depositarius treginta quinque solidos bononinorum
Royço de Roycis syndico et ambaxatori comunis Bononie
pro duobus diebus quibus stetit Ravennam occasione
questionis pontis Ydicis ultra terminum sibi per comune
Bononie asignatum videlicet xxiiii solidos bononinorum
pro dictis duobus diebus occasione dicte questionis pontis
Ydicis ad rationem xii solidorum bononinorum pro quolibet
die et undecim solidos bononinorum, quos1068 ipse de suo
pro scripturis pro comuni Bononie opportunis in predicta
questione se expendisse1069 iuravit ex precepto domini
capitanei scripto manu domini Benvenuti notarii domini
capitanei.
1065
Segno - che indica l’andata a capo: die|bus.
1066
Segno di riempimento.
1067
Segno di riempimento.
1068
Lettura incerta.
1069
Segno - che indica l’andata a capo: ex|pendiss(e).
225 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
cxxvi Solvit dictus depositarius quatuor libras, sedecim solidos bononinorum
domino Brandelixio de Richadonis et domino Anthonio
de Richolis1071 ambaxatoribus, domino Bernardino de
Ba[m]baglolis eorum notario1072 ambaxatoribus et notario
pro duobus diebus quibus steterunt1073 pro comuni Bononie
ultra terminum eis inpositis in provinciam Romaniole a[d]
dominos episcopos Faventie et Ymole et pro ipsius comunis
Bononie negotiis pertractandis videlicet dictis ambaxatoribus
ad rationem xviii solidorum bononinorum pro quolibet eorum
et quolibet die et dicto Bernardino notario ad rationem xii
solidorum bononinorum pro quolibet die secundum formam
refformationis conscilii viiiC et populi scripte manu domini
Bonvixini Bologniti notarii1074 ad refformationes comunis et
precepti domini potestatis scripti manu domini Bonaiuti notarii
domini potestatis et quia placuit anzianis et consulibus populi
mense presenti octubris ex instrumento1075 scripto manu domini
Yvani Bentevogli notarii anzianorum et consulum predictorum.
1070
Segno di riempimento.
1071
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati.
1072
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i nomi dei due ambasciatori con quello
del notaio, preceduti ciascuno da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1073
Segno - che indica l’andata a capo: ste|teru(n)t.
1074
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: d(omi)ni.
1075
Segno di riempimento.
II. Edizione 226
77r 66r
Eodem die
cxxviii Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Baxanino et Potella 1076
marochis de Mediolano videlicet
cuilibet eorum xii denarios bononinorum. Qui marochi
iverunt per civitatem Bononie die xxx octubris cum domino
Peregrino notario domini potestatis ad capiendum porchos
ex precepto domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti
notarii domini potestatis.
Eodem die
cxxviiii Solvit dictus depositarius duomillia quingentas libras bononinorum
domino Guillielmo de Monteumbrario nuntio1077 massarii
et depositarii dominorum bladi pro solvendo dacio bladi
forensis conducti ad civitatem Bononie exequendo formam
refformationis conscilii populi scripte manu domini
Gerardi de Plastellis notarii anzianorum et consulum
mense setenbris ellapso …1078 facti per dominum Bindum
Bascheriam capitaneum populi Bononie scripti manu
domini Yvani Bentevogli notarii anzianorum et consulum
mense presenti octubris et precepti domini capitanei scripti
manu domini Benvenuti notarii domini Bindi capitanei
predicti et quia placuit anzianis et consulibus mense
presenti octubris ex instrumento scripto manu domini
Yvani notarii predicti.
1076
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1077
Aggiunto in interlinea con segno di rimando ^.
1078
Unità di scrittura non compresa.
227 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
cxxx Solvit dictus depositarius ducentas viginti quinque libras bononinorum
domino Bindo Bascherie de La Tosa capitaneo populi Bononie
videlicet ducentas libras bononinorum pro ipsius domini
capitanei salario presenti mense octubris et viginti quinque
libras bononinorum pro cartis, incaustro, pennis et vernice
secundum formam statutorum ex duobus preceptis dicti
domini capitanei scriptis manu domini Benvenuti notarii dicti
domini capitanei in una cedula1079 et quia placuit anzianis et
consulibus populi mense presenti octubris ex instrumento
scripto manu domini Yvani Bentevogli notarii dictorum
anzianorum et consulum.
77v 66v
Eodem die
Solvit dictus depositarius 1080
treginta libras bononinorum
Bindo Baldronis, Pagno Bandini, Fiorucio Guidi, Gualberto
Bonafedis, Ianucio Martini, Symoni Michaelis, Bonizzo
Meglorati, Betto Iunte, Zane Mannucii, Zacha Rinaldi
beroariis ipsius domini capitanei pro eorum salario et mercede
xxx dierum mense presenti octubris ad rationem duorum
solidorum bononinorum pro quolibet eorum et qualibet
die secundum formam statutorum ex precepto dicti domini
capitanei scripto manu domini Benvenuti notarii domini
capitanei1081 et quia placuit anzianis et consulibus mense
presenti octubris ex instrumento scripto manu domini Yvani
Bentevogli notarii dictorum anzianorum et consulum. Quod
preceptum et consensus anzianorum et consulum sunt in una
cedula cum precepto solutionis sallarii domini capitanei ex
alio latere istius folii in signo cxxx.
1079
Aggiunto in interlinea con segno di rimando ^: i(n) una cedula.
1080
Salta la numerazione consueta della posta in numeri romani.
1081
Nel ms. pot(estatis).
II. Edizione 228
Eodem die
cxxxi Solvit dictus depositarius ducentas setuaginta tres libras bononinorum
domino Morando notario de Zexena procuratori
infrascriptorum conistabilis et stipendiariorum, qui pro
comuni Bononie sunt in servitio domini comitis Romaniole,
recipienti procuratorio nomine eorum scilicet pro domino
Alberto de Verona conistabili, domino Guillielmo de Verona,
domino Petriçolo de Ponticlo, domino Blaxio Malvicio,
domino Iohanni de Ravenna, domino Thorixendo domini
Alberti, domino Fulchitto de Barda, domino Lencio de
Moglano, domino Petriçolo de Fano, domino Bulgaro de
Badalo, domino Gigletto Beltramis, domino Richobono
Donadei, domino Iohanni Aynaldi, domino Andree de
Belbono omnibus predictis cum duobus equis videlicet equum
armigerum et ronzinum, qui sunt numero xiiii et infrascripti
78r cum uno equo armigero qui sunt numero xxii: | domino 67r
Nordiglo de Nordiglis , domino Guidoni de Primadiciis,
1082
1082
Continua l’elenco preceduto da: E(odem) d(ie).
1083
La i corregge precedente a.
1084
Segue cassato con tratto di penna: d(i)c(t)o.
1085
Segno di riempimento.
229 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
78v 67v
Kalende1093 Novembris1094
1086
Segno di riempimento.
1087
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: ad rat(ionem) xii s(olidorum) bon(oninorum).
1088
Segno di riempimento.
1089
Corretto su precedente non più leggibile.
1090
La cifra è vergata a c. 77v (66v).
1091
Segno di riempimento.
1092
La descrizione monetaria è isolata nella colonna di destra della pagina, come usuale nella mise en texte
del ms.
1093
Segue cassato con tratti di penna: octu[bris].
1094
Lettere di modulo maggiore e artificiosamente tracciate.
II. Edizione 230
Eodem die
Ursii 1096
Eodem die
iii Solvit dictus depositarius viginti quatuor libras, quindecim solidos
bononinorum
Iohanni Bencevennis notario, procuratori et sindico
dominarum et sororum Sancti Salvatoris recipienti nomine et
vice dictarum dominarum Sancti Salvatoris extra circla Sancti
Stephani pro reaptatione domorum dicte ecclesie et ecclesie
dictarum dominarum in qua celebratur divinum officium
exequendo formam refformationis conscilii populi scripte
manu domini Yvani Bentevogli1099 notarii anzianorum et
consulum mense octubris ellapso et precepti domini capitanei
1095
Segno di riempimento.
1096
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
1097
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i quattro nomi elencati, preceduti
ciascuno da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1098
Segno - che indica l’andata a capo: Bo|naiuti.
1099
Segno - che indica l’andata a capo: Be(n)te|vogli.
231 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
79r 68r
Eodem die
v Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Gerardo Iohannis nuntio comunis Bononie pro una die qua
ivit Corvariam et ad Sanctum Rophyllum ad requirendum
1100
Segno di riempimento.
1101
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i tre nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1102
Segno di riempimento.
II. Edizione 232
Eodem die
vi Solvit dictus depositarius quatuordecim libras, tredecim solidos,
quatuor denarios bononinorum
Iohanni Uguicionis, Iohanni de Roffeno, Duzolo Federici
zavaterio, Laurentio Zagonello1104 custodibus turris comunis
de subtus videlicet cuilibet eorum tres libras, xiii solidos,
quatuor denarios bononinorum pro xxii diebus quibus ultra
terminum sex mensium steterunt ad custodiam dicte turris,
de quibus solutionem aliquam non habuerunt a comuni
ad rationem pro rata treginta librarum bononinorum pro
quolibet secundum tenorem refformationis conscilii populi
facte tempore domini Brexani de Salis capitanei olim populi
Bononie exequendo formam refformationis conscilii viiiC
et populi scripte manu domini Bonvixini notarii predicti
et precepti domini potestatis scripti manu domini Bonaiuti
notarii domini potestatis et quia placuit anzianis et consulibus
populi Bononie mense octubris ellapso ex instrumento
scripto manu domini Yvani notarii dictorum anzianorum et
consulum dicti mensis octubris.
79v 68v
Eodem die
vii Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Ubaldino Petriçoli nuntio comunis pro duobus diebus quibus
de mandato domini capitanei ivit ad terram Sancte Aghate
1103
Segno di riempimento.
1104
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i quattro nomi elencati, preceduti
ciascuno da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
233 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
viii Solvit dictus depositarius sex solidos bononinorum
Laurentio Peregrini nuntio comunis Bononie pro tribus
diebus quibus de mandato domini Ferri iudicis ivit Mutinam
cum literis comunis Bononie et ipsas presentavit potestati et
capitaneo Mutine ex precepto domini potestatis scripto manu
domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
viiii Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Guidoni Ugolini nuntio comunis Bononie pro una die qua
ivit Corvariam et ad Sanctum Rophyllum ad requirendum
massarios et syndicos dictarum terrarum mandato domini
Ferri iudicis ad rationem ii solidorum bononinorum pro die
secundum statuta comunis ex precepto domini potestatis
scripti manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
x Solvit dictus depositarius treginta octo solidos, quatuor denarios
bononinorum
domino Iohanni de Scanello custodi massarie comunis
Bononie pro ducentis treginta panibus a duobus denariis pro
quolibet quos dare debet captivis carceris comunis Bononie
qui sunt numero xlvi pro quinque diebus videlicet pro die
dominico ellapso ultimo octubris, lune, martis hodierna die1106,
merchurii et iovis futuris sequentibus ad rationem unius panis
pro quolibet eorum et quolibet die secundum statuta comunis
Bononie ex precepto domini potestatis scripto manu domini
Bonaiuti notarii domini potestatis.
1105
Segue cancellato l’inchiostro della lettera p.
1106
Segno a forma di virgola alta / reiterato con la funzione di segnalare una pausa breve.
II. Edizione 234
80r 69r
Eodem die
xii Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Petro Bonachose nuntio comunis Bononie pro una die qua
ivit ad terram Gleole1107 ad requirendum Zanni Alberti dicti
loci pro quodam mallefficio ad rationem duorum solidorum
bononinorum pro qualibet die ex precepto domini potestatis
scripto manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
xiii Solvit dictus depositarius tres solidos bononinorum
Potella et Baxanino de Mediolano1108, Petro de Bononia1109
marochis scilicet pro quolibet eorum xii denarios
bononinorum, qui iverunt dicta die per civitatem Bononie ad
capiendum porchos cum Peregrino notario domini potestatis
super selegatis ex precepto domini potestatis scripto manu
domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
Solvit dictus depositarius1110 trescentas quinquaginta libras
bononinorum
domino Cursio de Donatis potestati civitatis Bononie
pro merito et salario dicte sue potestarie mense presenti
1107
Segno - che indica l’andata a capo: Gleo|le.
1108
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati collegandoli alla
città di provenienza. Un segno paratestuale a forma di parentesi tonda collega questa alla posta precedente.
1109
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i tre nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1110
Salta la numerazione consueta della posta in numeri romani.
235 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
Solvit dictus depositarius 1111
sexaginta libras bononinorum
Baldixino Attaviani, Cionino Mainitti, Guillielmo Iacobi,
Petrucio Martini, Bello Capitonis, Montone Baldantie, Zono,
Bancho, Lapo fratribus et filiis Martini1112, Palono Ugolini, Zecho
Gregorii, Meglore Gardi, C[h]ele Bonfigloli, Muntino Buoni,
Paulo de Sancto Petro Maiore, Bertino de Sancto Geminiano,
Arugino de Trento, Amadaxio de Mantua, Cursio Fabri, Cambio
Rexalli beroariis dicti domini Bonachursii potestatis Bononie
pro merito et sallario eorum presenti mensi novembris habenti
xxx dies ad rationem ii solidorum bononinorum pro quolibet
eorum et quolibet die secundum formam refformationis conscilii
viiiC et populi scripte manu domini Bonvisini Bologniti notarii
supradicti facte de mense octubris ellapso.
Requiratur dicta refformatio in mense octubris cum illa domini
potestatis in viiii signo.
80v 69v
Eodem die
xiiii Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Laurentio Peregrini nuntio comunis Bononie pro merito et
labore sue vie qui ivit Parmam cum literis1113 comunis Bononie
ad ambaxatores dicti comunis mandato domini potestatis pro
una die de qua nullam solutionem recepit a comuni scilicet
pro ipsa una die ex precepto domini potestatis scripto manu
domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
1111
Salta la numerazione consueta della posta in numeri romani.
1112
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1113
Ripetuto nel ms. cu(m) lict(er)is.
II. Edizione 236
Eodem die
xv Solvit dictus depositarius quinquaginta libras bononinorum
Sclarito domino Coradini, Iohanni Damiani1114 notariis ad
armaria et acta comunis Bononie scilicet viginti quinque libras
bononinorum pro quolibet eorum pro merito et sallario1115
eorum dicti eorum officii pro sex mensibus presentibus
secundum formam statutorum ex precepto domini potestatis
scripto manu domini Bonaiuti notarii dicti domini potestatis
et quia placuit anzianis et consulibus populi Bononie mense
octubris ellapso ex instr[umen]to scripto manu domini Yvani
Bentevogli notarii anzianorum et consulibus mense octubris
preterito.
1114
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1115
Segno di riempimento.
1116
Un duplice segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i quattro nomi elencati,
preceduti ciascuno da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1117
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1118
Lettura incerta.
1119
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata e delle righe di collegamento tengono uniti i sei
nomi elencati su due colonne; ciascuno dei nomi è preceduto da un segno di paragrafo a forma di piede
di mosca.
1120
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata e delle righe di collegamento tengono uniti i
quattro nomi elencati; ciascuno dei nomi è preceduto da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
237 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
1121
Un segno paratestuale a forma di parentesi tonda tiene uniti i due nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1122
Contina l’elenco preceduto dal sintagma: E(odem) d(ie).
1123
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata e delle righe di collegamento tengono uniti i
quattro nomi elencati; ciascuno dei nomi è preceduto da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1124
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1125
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata e delle righe di collegamento tengono uniti i sei
nomi elencati; ciascuno dei nomi è preceduto da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1126
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1127
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1128
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1129
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1130
Segno - che indica l’andata a capo: speci|ficatis.
1131
Nel ms. d(i)c(t)is eo(rum) officiis.
II. Edizione 238
Eodem die
xvii Solvit dictus depositarius decem solidos bononinorum
Spinabello Iambonini nuntio pro quinque diebus quibus
ivit Cesenam et Faventiam cum literis comunis Bononie ad
rationem duorum solidorum bononinorum pro qualibet die
secundum formam statutorum ex precepto domini capitanei
scripto manu domini Benvenuti notarii domini capitanei.
81v 70v
Eodem die
xviii Solvit dictus depositarius treginta novem solidos bononinorum
magistro Benvenuto pro pretio lignaminis, stangarum et
achutorum unius dischi1134 noviter facti in pallatio novo, ubi
sedeat milex domini capitanei deputatus super viis et aquis et eius
notarius, et pro assidibus pro duabus fenestris in stabulo domini
capitanei factis et pro laborerio suo ex precepto domini capitanei
scripto manu domini Benvenuti notarii dicti domini capitanei.
Eodem die
xviiii Solvit dictus depositarius decem solidos bononinorum
1132
Segno di riempimento.
1133
La cifra è vergata a c. 80v (69v).
1134
Segno - che indica l’andata a capo: dis|chi.
239 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
xx Solvit dictus depositarius quadraginta solidos bononinorum
magistro Azolino qui reaptavit et reperavit cum suis pallanchis
et gisso et clavis et clappis domum pallatii comunis Bononie
quam inhabitant beroarii1137 domini potestatis et etiam pro
laborerio et operibus qui misit in dicto opere perficiendo1138
ex precepto domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti
notarii domini potestatis.
Eodem die
xxi Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Rolandino Raynuçoli nuntio comunis Bononie pro duobus
diebus quibus ivit mandato domini capitanei ad Bazanum ad
videndum verum in castro Bazani aliqua fortilicia1139 de novo
fabricentur ad rationem duorum solidorum bononinorum
pro die secundum preceptum domini capitanei scriptum
manu domini Benvenuti notarii dicti capitanei.
Eodem die
xxii Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Albertino Henrigipti nuntio comunis Bononie qui de mandato
domini capitanei ivit ad Burgum Panichalis et Unçolam ad
cytandum massarios ipsarum terrarum ex precepto domini
capitanei1140 scripto manu domini Benvenuti notarii domini
capitanei.
1135
Segue cassato con tratto di penna e una macchia d’inchiostro: p(ro).
1136
Segno - che indica l’andata a capo: re|dux(it).
1137
Segno - che indica l’andata a capo: bero|arii.
1138
Segno - che indica l’andata a capo: p(er)fi|ciendo.
1139
Segno - che indica l’andata a capo: fo(r)|tilicia.
1140
Segno di riempimento.
II. Edizione 240
82r 71r
Eodem die
xxiii Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Nasinbene Principini nuntio comunis Bononie pro una die
qua ivit ad Quartum de Super ad requirendum massarium et
sindicum de dicto loco occasione unius inquisitionis de falso
ex precepto domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti
notarii domini potestatis.
Eodem die
xxv Solvit dictus depositarius decem et octo denarios bononinorum
Iohanni de Schanello custodi massarie comunis Bononie pro
una clave quam ipse emit pro camera Duci notarii domini
potestatis ex precepto domini potestatis scripto manu domini
Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
xxvi Solvit dictus depositarius treginta octo solidos, quatuor denarios
bononinorum
Iohanni de Scanello custodi massarie comunis Bononie pro
ccxxx panibus a duobus denariis pro quolibet quos dare debet
captivis carceris comunis Bononie qui sunt1142 numero xlvi
pro quinque diebus videlicet pro hodierna die veneris, sabbati,
dominico, lune1143 et martis futuris sequentibus ad rationem
unius panis pro quolibet eorum et quolibet die secundum
statuta comunis Bononie ex precepto domini potestatis scripto
1141
Segno di riempimento.
1142
Segno di riempimento.
1143
Segno a forma di punto fermo reiterato con la funzione di segnalare una pausa breve.
241 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
xxvii Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Azolino Zacharie nuntio comunis Bononie pro una die qua
ivit ad Puçichalvuli1144 ad requirendum massarium dicti loci et
Thomaxium Bonefideis pro quadam inquisitione de vulneribus
que fit ex officio ex precepto domini potestatis scripto manu
domini Bonaiuti notarii domini potestatis
82v 71v
Eodem die
xxviiii Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Gratiolo de Lerro nuntio comunis Bononie pro duobus
diebus quibus ivit ad Sanctum Iohannem in Persiceto et
ad Sanctam Agatam et Unçolam et Burgum Panicalis ad
requirendum massarios et sindicos dictorum locorum pro
quadam inquisitione que fit ex officio1145 domini Palialoghi
notarii domini potestatis ad rationem duorum solidorum
bononinorum pro quolibet1146 die secundum formam
statutorum ex precepto domini potestatis scripto manu domini
Bonaiuti notarii domini potestatis.
1144
Segno - che indica l’andata a capo: Puçi|chalvuli.
1145
Segno - che indica l’andata a capo: offi|cio.
1146
Segno - che indica l’andata a capo: q(u)oli|bet.
II. Edizione 242
Eodem die
xxx Solvit dictus depositarius quindecim solidos bononinorum
magistro Açolino qui reaptavit et reffecit quochinam pallatii1147
comunis Bononie et salam dicti pallatii super qua homines
condolantur cum suis lappidibus integris, gisso1148 et calçina
et allis rebus neccesariis ex precepto domini potestatis scripto
manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
xxxi Solvit dictus depositarius novem libras, duodecim solidos
bononinorum
domino Guidoni de Stiphunti, domino Vinçiguerre de
Goçadinis1149 notariis pro comuni Bononie destinatis
Paduam ad faciendam inquisitionem confinatorum
partis lambertaciorum1150 de mense setenbris proximo
ellapso pro octo diebus quibus dicta de causa steterunt1151
in eundo, stando et redeundo ut declararunt eorum
iuramento1152 prestito corporali ad rationem duodecim
solidorum bononinorum pro quolibet eorum et quolibet
die secundum formam statutorum et precepti domini
capitanei scripti manu domini Benvenuti notarii domini
capitanei1153 et quia placuit anzianis et consulibus populi
Bononie mense presenti novembris ex instrumento scripto
manu domini Uguicionis de Soldaderiis1154 notarii anzianorum
et consulum predictorum.
1147
Segno di riempimento.
1148
Segno a forma di virgola alta / reiterato con la funzione di segnalare una pausa breve.
1149
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca. Nel ms. Gocadinis.
1150
Segno - che indica l’andata a capo: la(m)b(er)taci|o(rum).
1151
Segno - che indica l’andata a capo: ste|terunt.
1152
Segno di riempimento.
1153
Corretto su parola cassata tramite assorbimento dell’inchiostro: p[otestatis].
1154
Segno - che indica l’andata a capo: Sol|daderiis.
243 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
83r 72r
Eodem die
Nuntiorum mallefficiorum1155
xxxii Solvit dictus depositarius tres libras, quatuor solidos bononinorum
Nasinbene de Gisso, Aççolino Zacharie, Beninchase Martini
et Azzetto Benvenuti1156 nuntiis comunis Bononie scilicet
sedecim solidos bononinorum pro1157 quolibet ipsorum
[pro sedecim diebus] quibus quilibet servivit et stetit1158 ad
discum mallefficiorum de mense octubris ellapso1159 inceptis
die viiii octubris et finitis die dominico1160 xxiiii dicto mense
ad rationem duodecim denariorum pro quolibet eorum et
quolibet die secundum1161 statuta comunis Bononie ex duobus
preceptis domini potestatis in una cedula scriptis manu domini
Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
Nuntiorum noctis1162
xxxiii Solvit dictus depositarius treginta duos solidos bononinorum
Iacobo Stephani et Petro de Varignana1163 nuntiis comunis
Bononie scilicet cuilibet ipsorum sedecim solidos
bononinorum pro sedecim noctibus quibus quilibet eorum1164
servivit et stetit super pallatio comunis Bononie de mense
octubris preterito inceptis nocte precedenti diei decimo
octubris et completis nocte precedenti diei lune xxv octubris
ad rationem xii denariorum pro quolibet eorum et qualibet
nocte ex precepto domini potestatis scripto manu domini
1155
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
1156
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i quattro nomi elencati, preceduti
ciascuno da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1157
Segno di riempimento.
1158
Segue nel ms. sedecim dieb(us).
1159
Segno di riempimento.
1160
Segno di riempimento.
1161
Segno di riempimento.
1162
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
1163
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1164
Segno di riempimento.
II. Edizione 244
Eodem die
xxxiiii Solvit dictus depositarius sex solidos bononinorum
Berto Petri, Michilino Ugolini, Iuliano Ugolini, Checho
Ugolini, Nicholao Phylippi, Andree Benintendi pueris qui
dederunt brevia dicta die in tribus quarteriis in pallatio veteri1165
et novo comunis Bononie. In quo conscilio ellecti fuerunt
officiales comunis Bononie scilicet unus frater ad cavandum
ramum de Reno et unus custos ad Castrum Franchum ad
rationem duodecim denariorum bononinorum pro quolibet
et quolibet die ex precepto domini potestatis scripto manu
domini Bonaiuti notarii dicti potestatis.
83v 72v
Eodem die
xxxvi Solvit dictus depositarius tres solidos bononinorum
Argumento Bonfigloli nuntio comunis Bononie scilicet
duodecim denarios bononinorum, qui de mandato domini
Ferri iudicis ad mallefficia ivit ad Burgum Panicalis ad
1165
Segno - che indica l’andata a capo: ve|teri.
1166
Segno - che indica l’andata a capo: quali|ter.
1167
Nel ms. quos.
1168
Segno - che indica l’andata a capo: Sa|ragotie.
245 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
xxxvii Solvit dictus depositarius tres libras, quatuor solidos bononinorum
Ubaldino Petriçoli, Guidolino de Bagnarola, Bernardino
Bonzagnis et Michaeli Ugolini1171 nuntiis comunis Bononie
scilicet cuilibet ipsorum1172 sedecim solidos bononinorum
pro sedecim diebus quibus quilibet servivit et stetit ad discum
domini potestatis inceptis die x° octubris et conpletis die
xxvi octubris ad rationem xii denariorum bononinorum pro
quolibet eorum et quolibet1173 die ex duobus preceptis domini
potestatis in una cedula scriptis manu domini Bonaiuti notarii
domini potestatis.
Eodem die
xxxviii Solvit dictus depositarius duos solidos, sex denarios bononinorum
Phylippo domini Bonaventure pro conçatura unius clavis rutte
et duabus clavibus1174 positis ad unum scrineum et pro guercitis
ipsius scrinei quod est comunis Bononie in quo Bernardinus
domiçellus domini potestatis tenet panem ex precepto domini
potestatis scripto manu domini Bonaiuti notarii domini
potestatis.
1169
Segno - che indica l’andata a capo: req(ui)|rendu(m).
1170
Segno di riempimento.
1171
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i quattro nomi elencati, preceduti
ciascuno da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1172
Segno di riempimento.
1173
Segno - che indica l’andata a capo: q(u)o|libet.
1174
Segno - che indica l’andata a capo: cla|vibus.
II. Edizione 246
84r 73r
Eodem die
xl Solvit dictus depositarius ducentas quadraginta libras bononinorum
domino Bicerno beccario, domino Bongerardo domini
Iacobini Bongerardi, Petro domini Gilii cappelle Sancte Marie
de Muradellis, Bitino Gerardini cappelle Sancti Martini de
Sanctis1178, domino Teste de Rodaldis, domino Candaleoni de
Gozadinis, domino Iohanni Nicholai de Bertalia et domino
Cambio domini Petri cappelle Sancti Iosep aprobatoribus
securitatum videlicet cuilibet eorum treginta libras
bononinorum secundum formam statutorum pro merito et
labore eorum quod substinuerunt et substinuere debent in
dicto eorum officio exercendo pro sex mensibus secundum
preceptum domini potestatis scriptum manu domini Bonaiuti
notarii domini potestatis.
1175
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i quattro nomi elencati, preceduti
ciascuno da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1176
Segno - che indica l’andata a capo: me|rito.
1177
Segno di riempimento.
1178
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i quattro nomi elencati, preceduti
ciascuno da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
247 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
xli Solvit dictus depositarius quatuor libras, decem et septem solidos
[bononinorum]
domino Yvano domini Bentevogli notario videlicet xl solidos
bononinorum pro remuneratione laboris quem substinuit
in exemplando refformationes conscilii viiiC et populi ad
romanam curiam destinatas et alios xl solidos bononinorum
pro remuneratione laboris quem substinuit in [exemplando]
refformationes conscilii populi super facto interdicti et
excomunicationis et Medicine1179 per eum scriptas et
publicatas et ad romanam curiam destinatas et decem et
septem solidos bononinorum pro cartis operatis in officio
anzianorum de mense octubris proximo preterito, quo ipse
fuit notarius anzianorum ex tribus preceptis domini capitanei
in una cedula scriptis manu domini Benvenuti notarii domini
capitanei.
84v 73v
Eodem die
xlii Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Guidoni Ugolini nuntio comunis Bononie pro duobus diebus
quibus stetit cum domino capitaneo cum ivit ad Castrum
Sancti Petri ad rationem duorum solidorum bononinorum
pro quolibet die ex precepto domini capitanei scripto manu
domini Benvenuti notarii domini capitanei.
Eodem die
xliii Solvit dictus depositarius viginti quinque solidos bononinorum
magistro Symoni Ubaldini pro eius salario et labore unius
fenestre per eum noviter1180 facte in sala pallatii domini
capitanei et pro pretio gissi ibidem opportuni ex precepto
1179
Segno - che indica l’andata a capo: Me|dicine.
1180
Segno di riempimento.
II. Edizione 248
Eodem die
xliiii Solvit dictus depositarius quadraginta solidos bononinorum
domino Petro Banbagloli notario pro remuneratione laboris
quem substinuit in scribendo quedam ordinamenta sacrata et
sacratissima delata per ambaxatores bononienses1181 imperatori
romanorum occasione terre Medicine ex precepto domini
capitanei scripto manu domini1182 Benvenuti notarii domini
capitanei.
Eodem die
xlv Solvit dictus depositarius quatuor libras, quinque solidos
bononinorum
domino Iacobino Federici notario1183 scilicet xl solidos
bononinorum pro remuneratione laboris quem substinuit
de mandato ipsius domini capitanei in scribendo omnia
comunia1184 comitatus Bononie et gabellas per ipsa communia
debitas comuni Bononie et1185 xl solidos bononinorm pro
remuneratione sui laboris quem substinuit de mandato1186
ipsius domini capitanei in scribendo omnes securitates
massariorum comunium et terrarum comitatus1187 Bononie
occasione gabellarum comuni Bononie debitarum et v solidos
bononinorum pro remuneratione laboris quem substinuit in
scribendo nomina ducentorum hominum debentium ire ad
brevia occasione custodie Regii ex tribus preceptis domini
capitanei in una cedula scriptis manu domini Benvenuti notarii
domini capitanei.
1181
Segno di riempimento.
1182
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: Yva[ni].
1183
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: co(mun)is Bon(onie).
1184
Segno - che indica l’andata a capo: co|munia.
1185
Segno di riempimento.
1186
Segno di riempimento.
1187
Segno - che indica l’andata a capo: co|mitat(us).
249 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
85r 74r
Eodem die
xlvi Solvit dictus depositarius decem solidos bononinorum
Astisano Iacobi nuntio pro v diebus quibus ivit cum literis
comunis Bononie Cesenam1188, Favenciam et Forlivium ad
rationem ii solidorum bononinorum pro quolibet die ex
precepto domini capitanei scripto manu domini Benvenuti
notarii domini capitanei.
Eodem die
xlvii Solvit dictus depositarius treginta sex solidos bononinorum
domino Royço de Royçis procuratori domini Lambertini
Artuxini administratoris pro comuni1189 Bononie
possessionum hospitalis et pontis Ydicis, qui iturus est
Ravennam tanquam ambaxator comunis Bononie occasione
questionis ipsius pontis et hospitalis pro tribus diebus
ad rationem1190 duodecim solidorum bononinorum pro
quolibet die ex precepto domini capitanei scripto manu
domini Benvenuti notarii domini capitanei.
Eodem die
xlviii Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Michaeli Ugolini nuntio comunis Bononie pro una die qua
ivit Maranum ad cridandum Iacobum vocatum «Minarellus»
de dicto loco de mandato domini Ferri iudicis ad mallefficia
pro quodam mallefficio ex precepto domini potestatis scripto
manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
1188
Segno - che indica l’andata a capo: Ce|sena(m).
1189
Segno di riempimento.
1190
Segno di riempimento.
II. Edizione 250
Eodem die
l Solvit dictus depositarius sex solidos bononinorum
Danieli Petri pro una clave porte claustri pallatii et reaptatione
ipsius firmadure et clavis et pro duabus aliis clavibus positis ad
arcibanchum quod est beroariorum domini potestatis in quo
tenent panem et est comunis Bononie ipsum arçibanchum1192
ex precepto domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti
notarii domini potestatis.
85v 74v
Eodem die
li Solvit dictus depositarius octo solidos bononinorum
Berto Petri, Bonino Petri, Chicho1193 Ugolini1194, Iohanni
Petri, Andree Benintendi, Francisco Blaxii, Iacobo Iacobini,
Nicholao Phylippi pueris qui dederunt [brevia] dicta die
in conscilio duorum millium in pallatio1195 veteri et novo
comunis Bononie in quo fuerunt ellecti officiales super blavo
et mensuratores et aliqui custodes ad L’Uxolinum ad rationem
duorum solidorum bononinorum pro quolibet eorum ex
precepto domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti
notarii domini potestatis.
1191
Segno di riempimento.
1192
Segno - che indica l’andata a capo: ar|çibanchu(m).
1193
Segue cassato con punti sottoscritti: Petri.
1194
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1195
Segno di riempimento.
251 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
liii Solvit dictus depositarius treginta octo solidos, quatuor denarios
bononinorum
Iohanni de Scanello custodi massarie comunis Bononie pro
ducentis treginta panibus a duobus denariis pro quolibet quos
dare debet captivis carceris comunis qui sunt numero xlvi
pro quinque diebus videlicet pro herina die merchurii1201,
pro hodierna die iovis, veneris, sabbati1202 et dominico futuris
sequentibus1203 ad rationem unius panis pro quolibet eorum et
quolibet die secundum formam statutorum ex precepto domini
potestatis scripto manu domini Bonaiuti notarii predicti.
1196
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i quattro nomi elencati, preceduti
ciascuno da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1197
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1198
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: et quolib(et).
1199
Segno di riempimento.
1200
Segno di riempimento.
1201
Segno - che indica l’andata a capo: m(er)chu|rii.
1202
Segni a forma di virgola alta / o di punto fermo reiterati con la funzione di segnalare una pausa breve.
1203
Segno - che indica l’andata a capo: se|que(n)tib(us).
II. Edizione 252
86r 75r
Eodem die
lv Solvit dictus depositarius septingentas quadraginta quinque libras
[bononinorum]
fratri Raynerio de Ghisileriis ellecto 1206
ad faciendum fieri
laborerium cluse de Reno et canalis et saiguatorii exequendo
formam refformationis conscilii populi1207 scripte manu
Uguicionis de Soldaderiis notarii anzianorum et consulum
populi Bononie presenti mense novembris et precepti domini
capitanei scripti manu domini Benvenuti notarii eiusdem
domini capitanei et quia placuit anzianis et consulibus populi
Bononie presenti mense novembris ex instrumento scripto
manu Uguicionis Soldaderii notarii anzianorum et consulum
predictorum secundum provixionem factam super dicto
laborerio faciendo et conplendo per dominos magistrum1208
Iohannem de Brisia, magistrum Bertholinum de Campo
Bovum una cum domino Pace de Saliceto, domino Acharixio
Raymundini et domino Laurentio Rolandi1209 missos1210
per dominum capitaneum anzianorum et consulum ad
providendum quid sit faciendum super utilitate cluse capitalis
ipsius et super canale et saiguatorio1211.
1204
Ripetuto nel ms. in sp(r)angis.
1205
Segno - che indica l’andata a capo: subste(n)|tat(i)o(n)e.
1206
Nel ms. ellec(t)us.
1207
Segno di riempimento.
1208
Segno - che indica l’andata a capo: ma|gistru(m).
1209
Segno – che indica l’andata a capo: Rola|n(di).
1210
Nel ms. missi.
1211
Segno - che indica l’andata a capo: saiguato|rio.
253 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
lvi Solvit dictus depositarius viginti solidos bononinorum
magistro Iohanni custodi massarie comunis Bononie pro pretio
duarum learum quas pro comuni Bononie fecit fieri et ferari
ex precepto domini capitanei scripto manu domini Benvenuti
notarii domini capitanei.
86v 75v
Eodem die
lvii Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Ubaldino Petriçoli nuntio comunis Bononie pro duobus
diebus quibus ivit mandato domini Ferri iudicis ad mallefficia
ad Badalum ad cridandum Francischum de dicto loco pro
quodam mallefficio ex precepto domini potestatis scripto
manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
lviii Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Bertholomeo Iohannis nuntio comunis Bononie destinato ad
Castrum Sancti Petri per dominum Ugolinum iudicem domini
capitanei ad cytandum massarium dicti castri pro una die ex
precepto domini capitanei scripto manu domini Benvenuti
notarii domini capitanei.
Eodem die
lviiii Solvit dictus depositarius decem solidos bononinorum
Petriçolo Beloni nuntio comunis Bononie per dominum
capitaneum destinato cum literis comunis Bononie
Faventiam et Forlivium pro labore ipsius v dierum ad
rationem duorum solidorum pro qualibet die ex precepto
domini capitanei1212 scripto manu domini Benvenuti notarii
domini capitanei.
1212
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: not(arii).
II. Edizione 254
Eodem die
lx Solvit dictus depositarius tres libras bononinorum
domino Egidio de Foscharariis doctori decretorum, domino
Leonardo fratris Bonvixini notario1213 scilicet dicto domino
Egidio xl solidos bononinorum pro allegatis per eum factis
et per ambaxatorem comunis Bononie ad romanam curiam
transmissis et viginti solidos bononinorum dicto domini
Leonardo pro remuneratione laboris quem substinuit in
scribendo alegationes predictas ex duobus preceptis domini
capitanei scriptis in una cedula manu domini Benvenuti notarii
domini capitanei.
87r 76r
Eodem die
Solvit dictus depositarius 1214
centum decem et septem libras
bononinorum
domino Guillielmo de Monteumbrario nunc massario et
depositario dominorum bladi pro solvendo datio bladi
forensis conducti ad civitatem Bononie exequendo formam
refformationis conscilii populi scripte manu domini Gerardi
de Plastellis notarii anzianorum et consulum mense setenbris
ellapso et precepti domini capitanei scripti manu domini
Benvenuti notarii domini capitanei et quia placuit anzianis et
consulibus populi mense octubris ellapso ex instrumento scripto
manu domini Yvani Bentivogli tunc notarii anzianorum et
1213
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1214
Salta la numerazione consueta della posta in numeri romani.
255 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
lxii Solvit dictus depositarius tres solidos bononinorum et
sex denarios bononinorum
Zoanino de Parma, Zomfredo de Parisio, Benciveni
Clerfantis1215 marochis scilicet dicto Zohanino duos solidos
bononinorum in pluribus vicibus et dicto Zomfredo xii
denarios bononinorum. Qui marochi dicta die iverunt cum
Peregrino notario domini potestatis ad capiendum porchos
per civitatem Bononie et dictus Benzevenne1216 vi denarios
bononinorum qui emit cordas de suis denariis pro ligandis1217
porçis et ducendis ad pallatium comunis Bononie ex precepto
domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti notarii
domini potestatis.
Eodem die
lxiii Solvit dictus depositarius treginta octo solidos, quatuor denarios
bononinorum
Iohanni de Scanello custodi massarie comunis Bononie pro
ducentis treginta panibus a duobus denariis pro quolibet
quos dare debet captivis carceris Bononie qui sunt1218 numero
xlvi pro quinque diebus videlicet pro hodierna die lune,
martis, merchurii, iovis1219 et veneris futuris sequentibus
ad rationem unius panis pro quolibet eorum et qualibet
die secundum formam statutorum comunis Bononie ex
precepto domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti
notarii predicti.
1215
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i tre nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1216
Sottinteso recepit o analogo.
1217
Segno - che indica l’andata a capo: liga(n)|dis.
1218
Segno di riempimento.
1219
Segno a forma di punto fermo reiterato con la funzione di segnalare una pausa breve.
II. Edizione 256
Eodem die
lxiiii Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Nasinbeni de Gisso nuntio comunis Bononie qui ivit mandato
iudicis mallefficiorum Ceulam ad requirendum iiii homines
de dicta terra occasione unius mallefficii ex precepto domini
potestatis scripto manu domini Bonaiuti notarii domini
potestatis.
87v 76v
Eodem die
lxv Solvit dictus depositarius quadraginta solidos bononinorum
domino Guidoni Bontalenti notario pro se et sociis pro
remuneratione laboris quem1220 substinuerunt in exemplando
publice banna illorum de Medicina que nuper ad romanam
curiam per ambaxatam comunis Bononie sunt delata ex
precepto domini capitanei scripto manu domini Benvenuti
notarii domini capitanei.
Eodem die
lxvi Solvit dictus depositarius quinque solidos bononinorum
Iacobo Zençoris1221 Melice notario qui scripsit refformationem
de libro refformationum de absolutione1222 dicti domini
potestatis et eius familie de laboreriis Machagnani et Cortixelle
et quibusdam clavichis et pontibus, ad que dominus potestas
et eius familia faciendum et fieri faciendum tenebantur ut in
ipsa refformatione et absolutione plenius sunt expressa, ex
precepto domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti
notarii domini potestatis.
1220
Lettura incerta.
1221
Nel ms. Zencoris.
1222
Segno - che indica l’andata a capo: abso|lut(i)o(n)e.
257 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
lxviii Solvit dictus depositarius sex solidos bononinorum
Iacobo Gilioli nuntio pro tribus diebus quibus ivit ad
Montemveglum et ad Castrum Franchum cum literis comunis
Bononie ad rationem duorum solidorum bononinorum
pro quolibet die secundum formam statutorum ex precepto
domini capitanei scripto manu domini Benvenuti notarii
domini potestatis.
Eodem die
lxviiii Solvit dictus depositarius viginti solidos bononinorum
domino Leonardo Bonvixini notario pro remuneratione
instrumenti per eum confecti de absolutione excomunicationis
facta per dominum Bernardum prepositum de Carpineta de
potestate et comuni Bononie occasione detemptionis de eo
facte pro concordia reginorum ex precepto domini capitanei
scripto manu domini Benvenuti notarii domini capitanei.
88r 77r
Eodem die
lxx Solvit dictus depositarius ducentas libras bononinorum
domino Bindo Bascherie de La Tosa capitaneo populi
Bononie pro ipsius domini capitanei salario1223 presente mense
novembris secundum formam statutorum exequendo formam
1223
Segno - che indica l’andata a capo: sala|rio.
II. Edizione 258
Eodem die
Solvit dictus depositarius1225 treginta libras bononinorum
Bindo Boldeonis, Pagno Bandini, Fiorucio Guidi, Gualberto
Bonafedis, Zacha Rinaldi, Ianutio Martini, Symoni Michaellis,
Bonuntio Meglorati, Berto Iunte, Zane Mannucii beroariis
domini Bindi capitanei predicti pro eorum sallario presenti
mense novembris habente xxx dies ad rationem duorum
solidorum bononinorum pro quolibet eorum et qualibet die
secundum1226 formam statutorum ex precepto dicti domini
capitanei scripto manu domini Benvenuti notarii domini
capitanei et quia placuit anzianis et consulibus populi mense
novembris ex instumento1227 scripto manu domini Uguicionis
de Soldaderiis notarii anzianorum et consulum predictorum.
Quod preceptum et consensus anzianorum est in una cedula
cum preterita solutione dicti capitanei.
Eodem die
lxxi Solvit dictus depositarius quadraginta solidos bononinorum
magistro Benvenuto Auliverii pro pretio assidum et factura
1228
1224
Segno - che indica l’andata a capo: capi|tanei.
1225
Un segno paratestuale a forma di parentesi tonda collega la presente posta, non numerata, a quella
precedente.
1226
Segno di riempimento.
1227
Segno di riempimento.
1228
Segue cassato con punti sottoscritti: Al.
1229
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: sup(er).
259 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
lxxii Solvit dictus depositarius quadraginta solidos bononinorum
Alberto Boniohannis cappelle Sancti Laurentii, Bertholomeo
Iacobi cappelle Sancti Ysaie1230 videlicet cuilibet eorum
viginti solidos bononinorum pro duabus diebus quibus
iverunt mandato domini potestatis ut suprastantes operis et
laboreriorum terre Alegralcoris et ad ipsam1231 terram iverunt
ad hostendendum ipsi domino potestati opera et laboreria
dicte terre ad rationem decem solidorum bononinorum pro
quolibet eorum et qualibet die ex precepto domini potestatis
scripto manu domini Bonaiuti notarii domini1232 potestatis.
88v 77v
Eodem die
lxxiii Solvit dictus depositarius octo solidos bononinorum
Ubertino Guidonis nuntio comunis pro salario quatuor dierum
quibus ivit cum1233 literis comunis Bononie ad Castrum Sancti
Petri et Regium ad rationem duorum solidorum bononinorum
pro qualibet die secundum formam statutorum ex precepto
domini capitanei scripto manu domini Benvenuti1234 notarii
domini capitanei.
Eodem die
lxxiiii Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Nasinbeni nuntio comunis destinato de mandato domini
capitanei Casaliclum ad1235 cytandum massarium dicte terre ex
precepto domini capitanei scripto manu domini Benvenuti1236
notarii domini capitanei.
1230
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1231
Segno di riempimento.
1232
Nel ms. d(omi)no.
1233
Segno di riempimento.
1234
Segno - che indica l’andata a capo: Be(n)venu|ti.
1235
Segno di riempimento.
1236
Segno di riempimento.
II. Edizione 260
Eodem die
lxxv Solvit dictus depositarius viginti sex solidos bononinorum
Iohanni portonario comunis Bononie quos recipere et habere
debet a comuni Bononie pro purgatura schalarum pallatii et
claustri comunis Bononie et domini potestatis ex precepto
domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti notarii
domini potestatis.
89r 78r
Eodem die
lxxvii Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Rolandino Alberti nuntio comunis pro salario duorum
dierum quibus de mandato domini1238 capitanei ivit Bixanum
cum literis comunis Bononie ad rationem duorum solidorum
bononinorum pro1239 quolibet1240 die secundum formam
statutorum comunis Bononie ex precepto domini capitanei
scripto manu domini Benvenuti notarii domini capitanei.
1237
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i quattro nomi elencati, preceduti
ciascuno da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1238
Segno di riempimento.
1239
Segno di riempimento.
1240
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: eor(um).
261 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
lxxviii Solvit dictus depositarius treginta octo solidos, quinque denarios
bononinorum
magistro Benvenuto Iohannini de Ferro pro pretio corigiarum
ferearum ponendarum portis Castri Sancti Petri et duarum
clavaturiarum et clavorum pro ipsius portis muniendis ex
precepto domini capitanei scripto manu domini Benvenuti
notarii domini capitanei.
Eodem die
Castri Franchi 1242
1241
Segno - che indica l’andata a capo: de|stinat(o).
1242
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
II. Edizione 262
89v 78v
Eodem die
Castri Bixani1243
lxxxii Solvit dictus depositarius septuaginta quinque libras bononinorum
Guillielmo de Malpiglis, Petriçino de Riçiis, Galiçiano
Bonaçunte, Thome Iacobi, Dominico Iohannis, Bonzagni
Lambertini1244, Petro Placiti, Nicholao de Varegnana,
Bertholino Martini cartholario, Dominicho Boni custodibus
qui ituri sunt pro comuni Bononie ad custodiam terre Bixani
pro duobus mensibus scilicet cuilibet eorum1245 septem libras et
decem solidos bononinorum ad rationem decem imperialium
pro quolibet eorum et quolibet die secundum formam
quatuor refformationium conscilii viiiC et populi Bononie
scriptarum manu domini Bonvixini notarii predicti et quatuor
preceptorum domini potestatis scriptorum manu domini
Bonaiuti notarii domini potestatis et quia placuit anzianis
1243
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
1244
Lettura incerta.
1245
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: decem imp(er)ial(ium).
263 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
Montisbellii1247
lxxxiii Solvit dictus depositarius septuaginta quinque libras bononinorum
Gratiano Bazerle, Rodulfo Zacharie, Vandolino Iohannis,
Iacobo Uguicionis, Maxio Iohannis, Martino Ugolini,
Benvenuto Bertholomee domine St[r]elle, Michaeli
Bonachose, Adhygerio domini Alberti Aghinulfi, Michaeli
Iohannis custodibus castri Montisbellii qui ituri sunt pro
comuni Bononie ad custodiam dicte terre pro1248 duobus
mensibus scilicet cuilibet eorum custodi septem libras et
decem solidos bononinorum ad rationem decem imperialium
pro quolibet die secundum formam trium1249 refformationum
conscilii viiiC et populi scriptarum manu domini Bonvixini
notarii supradicti et trium preceptorum domini potestatis
scriptorum manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis
et quia placuit anzianis et consulibus populi presenti mense
novembris ex tribus instrumentis scriptis manu dicti Uguicionis
de Soldaderiis notarii.
90r 79r
Eodem die
Barçi1250
lxxxiiii Solvit dictus depositarius quadraginta quinque libras bononinorum
Paulo Rovixii capitaneo, Santo Cambii, Alberto Bonafidei,
Francisco domine Marie, Berto Petriçoli capitaneo et
custodibus castri Barçi qui ituri sunt ad custodiam dicte terre
1246
Segno di riempimento.
1247
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
1248
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: quatuor me(n)s(ibus).
1249
Segue cassato con tratti di penna e punti sottoscritti: p(re)cept(orum).
1250
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
II. Edizione 264
Eodem die
Castri Sancti Petri 1255
1251
Segno di riempimento.
1252
Segno - che indica l’andata a capo: Bo(n)vixi|ni.
1253
Segno - che indica l’andata a capo: Bona|iuti.
1254
Segno - che indica l’andata a capo: no|ve(m)br(is).
1255
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
1256
Segno - che indica l’andata a capo: q(u)o|libet.
1257
Segno di riempimento.
265 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
90v 79v
Eodem die
Stagni1259
lxxxvi Solvit dictus depositarius quadraginta quinque libras bononinorum
Bertholomeo domini Benvenuti capitaneo, Dondo Zanini
Zuzii, Gerardino domini Beldimandi, Bertholomeo
Gandolfini, Zunte Coradini capitaneo et custodibus castri
Stagni qui ituri sunt pro comuni Bononie ad custodiam dicte
terre pro duobus mensibus scilicet dicto capitaneo xl libras
bononinorum ad rationem quinque solidorum bononinorum
pro quolibet die et cuilibet dictorum custodum septem
libras et decem solidos bononinorum ad rationem decem
imperialium pro quolibet eorum esequendo formam duarum
refformationum conscilii viiiC et populi scriptarum manu
domini Bonvixini notarii antedicti1260 et duorum preceptorum
domini potestatis scriptorum manu domini Bonaiuti notarii
domini potestatis et quia placuit anzianis et consulibus populi
Bononie mense presenti novembris ex duobus instrumentis
scriptis manu Uguicionis Soldaderii notarii anzianorum et
consulum predictorum.
Eodem die
Peditum Regii1261
lxxxvii Solvit dictus depositarius quadrigentas quinquaginta sex libras
[bononinorum]
domino Nicholao domini Allamanni de Guarinis capitaneo
1262
1258
Segno di riempimento.
1259
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
1260
Segno - che indica l’andata a capo: ante|d(i)c(t)i.
1261
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
1262
Segno - che indica l’andata a capo: Gauri|nis.
II. Edizione 266
1263
Lettura incerta.
1264
Cassato con tratti di penna s in fine di parola: Beccario<s>.
1265
Continua l’elenco. I nomi vengono distribuiti su tre invece che su due colonne di testo, come avviene
nella pagina che precede. L’elenco è preceduto dal sintagma: E(odem) d(ie).
267 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
1266
Abbreviazione sopranumeraria.
1267
Tre righe di riempimento servono a colmare lo spazio bianco rimasto a disposizione nella parte
conclusiva dell’ultima colonna di testo all’interno di una mise en texte della lista di nomi articolata su tre
colonne.
1268
Continua il testo relativo alla posta, preceduto dal sintagma: E(odem) d(ie).
1269
Segno di riempimento.
1270
Segno di riempimento.
1271
Segno - che indica l’andata a capo: Be(n)venu|ti.
1272
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: d(omi)ni.
1273
La cifra è vergata a c. 90v (79v).
II. Edizione 268
Eodem die
lxxxviii Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Corbelano Thomaxini nuntio comunis Bononie pro eius
sallario duorum dierum quibus de mandato domini Gualandi
militis domini capitanei ivit Centum et ad Plebem1274 ad
cytandum massarios ipsarum terrarum occasione strate Gallerie
ad rationem duorum solidorum bononinorum pro qualibet die
secundum formam statutorum ex precepto domini capitanei
scripto manu domini Benvenuti notarii domini capitanei.
Eodem die
Solutionis ambaxatorum Regii1275
lxxxviiii Solvit dictus depositarius ducentas septuaginta quatuor libras
bononinorum
domino Guillielmo de Ronbodevino legum doctori, domino
Cervo de Boateriis et domino Anthonio de Migarano, domino
Petro Merlino eorum notario1276 ambaxatoribus et notario pro
comuni Bononie in partibus Lombardie pro conpositione
et pace reginorum pertractanda videlicet1277 dicto domino
Guillielmo lxvi libras bononinorum pro xxxiii diebus
quibus stetit1278 in servitio comunis Bononie in ambaxata
in partibus Lombardie occasione compositionis dicte pacis
reginorum ultra treginta dies pro quibus solutionem recepit
a comuni Bononie ad rationem xl solidorum bononinorum
pro quolibet die et supradictis dominis Cervo et Anthonio
pro quolibet eorum lxxxiiii libras bononinorum pro xlii
diebus quibus steterunt in servitio comunis Bononie ultra
solutionem xxx dierum pro quibus solutionem receperunt
a comuni Bononie ad rationem xl solidorum bononinorum
pro quolibet eorum et quolibet1279 die et dicto notario pro xl
diebus xl libras bononinorum quibus stetit ultra solutionem
1274
Segno - che indica l’andata a capo: Ple|bem.
1275
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
1276
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i quattro nomi elencati, preceduti
ciascuno da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1277
Segno - che indica l’andata a capo: vide|licet.
1278
Segno - che indica l’andata a capo: ste|tit.
1279
Segno - che indica l’andata a capo: quo|libet.
269 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
Nuntiorum mallefficii
lxxxxi Solvit dictus depositarius tres libras, quatuor solidos bononinorum
Mercadello Nasinbenis, Benino Anthonii, Guidoni
Dianeli1283, Bertholo Viviani1284 nuntiis comunis Bononie
1280
Il testo continua ed è preceduto dal sintagma: E(odem) d(ie).
1281
Segno di riempimento.
1282
La cifra è vergata a c. 91v (80v).
1283
Il nome viene modificato cassando con un punto sottoscritto una lettera i e una lettera s: Danielis
diviene così Dianeli, con la i aggiunta con segno di rimando /.
1284
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i quattro nomi elencati, preceduti
ciascuno da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
II. Edizione 270
Eodem die
lxxxxii Solvit dictus depositarius quadraginta solidos bononinorum
magistro Arigo magistri lignaminis pro aptatione facienda de
muro et assidibus1285 camere in qua stat notarius stratarum in
pallatio sive domibus pallatii comunis Bononie ex precepto
domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti notarii
domini potestatis.
92v 81v
Eodem die
lxxxxiii Solvit dictus depositarius tres libras bononinorum
Petro de Vetrana, Stephano de Gisso 1286
nuntiis comunis
Bononie scilicet xxx solidos bononinorum pro quolibet eorum
pro treginta diebus quibus quilibet1287 eorum ivit per civitatem
Bononie et bu[r]gos de mandato domini Gerardi iudicis
domini potestatis et sindici comunis Bononie et eius notarii ad
sindicati officium deputatis inceptis die xviii intrante octubri
proxime preterito et finitis die merchurii xvii presenti mense
novembris ex duobus preceptis domini potestatis scriptis in
una cedula manu1288 domini Bonaiuti notarii domini potestatis
1285
Segno di riempimento.
1286
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1287
Segno - che indica l’andata a capo: quili|bet.
1288
Segno - che indica l’andata a capo: ma|nu.
271 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
lxxxxiiii Solvit dictus depositarius quadraginta solidos bononinorum
Iacobino Federici notario pro eius merito et labore quod
substinuit in scribendo mandatum domini Tebaldi iudicis
domini potestatis ad discum Ursi omnes debitores comunis
Bononie tam daciorum circlarum quam aliorum daciorum
diversorum et gabellarum terrarum comitatus Bononie cum
eorum securitatibus ex precepto domini potestatis scripto
manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
lxxxxv Solvit dictus depositarius treginta octo solidos, quatuor denarios
bononinorum
Iohanni de Scanello custodi massarie comunis Bononie pro
ducentis treginta1290 panibus a duobus denariis pro quolibet
quos dare debet captivis carceris comunis qui sunt numero
xlvi pro quinque diebus videlicet pro die sabbati ellapso xx
mense presenti novembris, dominica sequenti, hodierna die
lune, martis1291 et merchurii futuris sequentibus ad rationem
unius panis pro quolibet eorum et quolibet die secundum
formam statutorum ex precepto domini potestatis scripto
manu domini Bonaiuti1292 notarii domini potestatis.
Eodem die
lxxxxvi Solvit dictus depositarius treginta octo denarios bononinorum
Bonaventure de Candelis pro oleo et soga et duobus clovis.
Que omnia sunt apposita in cappella comunis Bononie ex
precepto domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti
notarii domini potestatis.
1289
Segno - che indica l’andata a capo: eo|ru(m).
1290
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: di|ebus.
1291
Segno a forma di punto fermo reiterato con la funzione di segnalare una pausa breve.
1292
Segno - che indica l’andata a capo: Bonaiu|ti.
II. Edizione 272
93r 82r
Eodem die
Nu[n]tii domini potestatis1298
lxxxxviii Solvit dictus depositarius treginta duas solidos bononinorum
Iohanni de Pragatuli, Alberto Genoini1299 nuntiis comunis
Bononie scilicet xvi solidos bononinorum pro quolibet eorum
pro sedecim diebus quibus quilibet ipsorum stetit et servivit ad
discum domini potestatis inceptis die xvii octubris proxime
preterito et finitis die x° novembris presenti ad rationem xii
1293
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i cinque nomi elencati, preceduti
ciascuno da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1294
Segno - che indica l’andata a capo: ive|ru(n)t.
1295
Segno - che indica l’andata a capo: Alegral|coris.
1296
Segno - che indica l’andata a capo: di|ebus.
1297
Segno - che indica l’andata a capo: Bo(n)|vixini.
1298
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
1299
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
273 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
lxxxxviiii Solvit dictus depositarius treginta duos solidos bononinorum
Iohanino de Parma, Guidoni de Vado1300 nuntiis comunis
Bononie scilicet xvi solidos bononinorum pro quolibet
eorum1301 pro sedecim noctibus quibus quilibet eorum stetit et
servivit iudicem et notarium domini potestatis inceptis die xxv
octubris et finitis die iovis xi novembris presenti ad rationem xii
denariorum bononinorum pro quolibet eorum et qualibet nocte
secundum formam statutorum ex precepto domini potestatis
scripto manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
c Solvit dictus depositarius duodecim denarios bononinorum
Baxanino de Mediolano marocho qui ivit die xxii dicti
mensis cum Peregrino notario domini potestatis per civitatem
Bononie ad capiendum porchos ex precepto domini potestatis
scripto1302 manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
93v 82v
1300
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1301
Segno di riempimento.
1302
Segno di riempimento.
1303
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
1304
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
II. Edizione 274
Eodem die
cii Solvit dictus depositarius quadraginta solidos bononinorum
magistro Symoni Ubaldini pro eius salario et mercede laboris
quem ipse cum tribus manoalibus et sex barateriis substinuit
in destruendo muros existentes in sala et camara pallatii
superioris domini capitanei et disgonborando ex1307 ipsis muris
ipsas salam et cameram ex precepto domini capitanei scripto
manu domini Benvenuti notarii domini capitanei.
Eodem die
ciii Solvit dictus depositarius quadraginta solidos bononinorum
Petrobono de Bagno pro pretio treginta duarum corbium gissi
ab eo empti pro constructione muri noviter facti inter salam
et camaram pallatii superioris domini capitanei ad rationem
xv denariorum bononinorum pro qualibet corbe ex precepto
domini capitanei scripto manu domini Benvenuti notarii
domini capitanei.
Eodem die
ciiii Solvit dictus depositarius quadraginta solidos bononinorum
magistro Galvano Manelli pro suo sallario et sex manoalibus
constructionis muri noviter facti inter salam et camaram
pallatii superioris dicti domini capitanei ex precepto domini
capitanei scripto manu domini Benvenuti notarii domini
capitanei.
1305
Segno - che indica l’andata a capo: no|ve(m)br(is).
1306
Segno - che indica l’andata a capo: Bonaiu|ti.
1307
Segno di riempimento.
275 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
94r 83r
Eodem die
cv Solvit dictus depositarius octo solidos bononinorum
Vicentio Honebenis, Ture quondam Amadoris, Iohanni
Andree, Andree Benintendi, Raynerio Iohannis, Iacobo
Iacobini1308 pueris qui dederunt brevia die xxiiii novembris1309
in conscilio duorum millium in1310 quatuor1311 qua[r]teriis in
pallatio veteri et novo comunis Bononie, in quo conscilio ellecti
fuerunt officiales comunis Bononie, ad rationem duorum
solidorum bononinorum pro quolibet dictorum Vicentii1312
et Ture1313, qui dederunt brevia in1314 dicto conscilio duorum
millium in quarterio Porte Ravegnane et Steri, et dictis1315
aliis quatuor ad rationem xii denariorum bononinorum pro
quolibet ipsorum qui dederunt brevia1316 in conscilio duorum
millium in iiii1317 quarteris ex precepto domini potestatis
scripto manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
cvi Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Guidoni Ugolini nuntio comunis Bononie destinato per
dominum Iohannem iudicem domini capitanei ad Castrum
Sancti Petri ad cytandum quosdam inhobedientes domini
capitanei pro eius sallario duorum dierum ad rationem duorum
solidorum bononinorum pro quolibet die secundum formam
statutorum ex precepto domini capitanei scripto manu domini
Benvenuti notarii domini capitanei.
1308
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i sei nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca. Corretto l’ultimo nome, tramite l’espunzione della
lettera finale s, modificando il caso: Iacobini<s>.
1309
Segno - che indica l’andata a capo: nove(m)|bris.
1310
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: quo (con)scili(o).
1311
Segno - che indica l’andata a capo: quatu|or.
1312
Segno - che indica l’andata a capo: Vicen|tii. L’ultima i corretta su o, modificando il caso da dativo a
genitivo: Vicenti<o>i.
1313
Segue cassato con tratto di penna: (et) xii d[enarios].
1314
Segue ripetuto nel ms. in.
1315
Segno di riempimento.
1316
Segno - che indica l’andata a capo: b(re)|via.
1317
Aggiunto in interlinea su parola cassata: qua(r)teriis.
II. Edizione 276
Eodem die
cvii Solvit dictus depositarius octo solidos bononinorum
Ubaldino Petriçoli nuntio comunis Bononie destinato per
dominum capitaneum cum literis1318 comunis Bononie Caxum
ad dominum comitem Spinellum pro eius salario quatuor
dierum ad rationem duorum solidorum bononinorum per
diem secundum formam statutorum ex precepto domini
capitanei scripto manu domini Benvenuti notarii domini
capitanei.
Eodem die
cviii Solvit dictus depositarius sex solidos bononinorum
Spinabello Zanbonini nuntio comunis Bononie pro tribus
diebus quibus ivit1319 mandato iudicis mallefficiorum ad
cridandum Dominicum Belle ad rationem duorum solidorum
bononinorum pro quolibet die secundum statuta comunis
Bononie ex precepto domini potestatis scripto manu domini
Bonaiuti notarii domini potestatis.
94v 83v
Eodem die
cviiii Solvit dictus depositarius viginti solidos bononinorum
magistro Iohanni custodi massarie comunis Bononie pro
pretio quinque librarum candellarum1320 de cera, de quibus tres
libras habuerunt domini ellectores anzianorum et consulum
futurorum pro eorum officium exercendo et due libre conbuste
fuerunt in conscilio populi noturno die ad rationem quatuor
solidorum bononinorum pro libra ex precepto domini
capitanei scripto manu domini Benvenuti notarii domini
capitanei.
1318
Segno - che indica l’andata a capo: li|teris.
1319
Segno di riempimento.
1320
Segno - che indica l’andata a capo: ca(n)del|lar(rum).
277 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
cx Solvit dictus depositarius sedecim solidos bononinorum
Alexandro fabro de Bononia pro reaptatione et reparatione
catene et gabie et sitularum putei existentis in claustro pallatii
veteris comunis Bononie et pro eius feudo dicti operis ex
precepto domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti1321
notarii domini potestatis.
Eodem die
cxi Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Bertholo Dominici nuntii comunis Bononie pro duobus diebus
quibus ivit ad terram Alegralcoris ad requirendum quosdam
homines dicte terre ex inquisitione que fit ex officio domini
Ferri iudicis ad mallefficia pro quadam scriptura missa in capsa
ad rationem duorum solidorum bononinorum pro quolibet die
secundum formam statutorum ex precepto domini potestatis
scripto manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
cxii Solvit dictus depositarius quindecim solidos bononinorum
Açolino de Bononia pro reparatione et muramento unius
hostii domus pallatii1322 comunis Bononie in qua morantur
beroarii domini potestatis quod laborerium fecit de lapidibus
et gisso ipsius Açolini et pro reparatione et aptatura unius
fenestre camere in qua moratur dominus Guido notarius
domini potestatis et pro operibus1323 et feudo ipsius domini
Açolini ex precepto domini potestatis scripto manu domini
Bonaiuti1324 notarii domini potestatis.
Eodem die
cxiii Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Mercadello Nasinbenis nuntio comunis Bononie per dominum
Iohannem iudicem domini capitanei destinato Gessum ad
1321
Segno - che indica l’andata a capo: Bonaiu|ti.
1322
Segno - che indica l’andata a capo: pal|latii.
1323
Segno - che indica l’andata a capo: ope|ribus.
1324
Segno - che indica l’andata a capo: Bona|iuti.
II. Edizione 278
95r 84r
Eodem die
cxiiii Solvit dictus depositarius treginta octo solidos, quatuor denarios
bononinorum
Iohanni de Scanello custodi massarie comunis Bononie pro
ducentis treginta panibus a duobus denariis pro quolibet quos
dare debet captivis carceris comunis qui sunt numero xlvi
pro quinque diebus videlicet pro hodierna die iovis, veneris,
sabbati, dominico1327 et lune futuris sequentibus ad rationem
unius panis pro quolibet1328 eorum et pro quolibet die
secundum formam statutorum comunis Bononie ex precepto
domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti notarii
domini potestatis.
1325
Sottinteso homines.
1326
Segno di riempimento.
1327
Segno a forma di punto fermo reiterato con la funzione di segnalare una pausa breve.
1328
Segno - che indica l’andata a capo: quoli|b(et).
1329
Segue cassato con tratto di penna: xxvii.
1330
Segno di riempimento.
279 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
cxvi Solvit dictus depositarius quadraginta solidos bononinorum
magisto Benvenuti Oliverii pro pretio unius novi hostii nuper
facti in introitu1333 camere comunis seu comunalis pallatii
domini capitanei et unius1334 hostii noviter facti in capitanei
scallas1335 iuxta turrim domini capitanei et unius fenestre nove
facte in camara inferiori dicte turris et pro accutis et feramentis
dictorum hostiorum et pro una stangha et pro remuneratione
unius fenestre et pro eius magisterio ex precepto domini
capitanei scripto manu domini1336 Benvenuti notarii domini
capitanei.
Eodem die
cxvii Solvit dictus depositarius sedecim solidos bononinorum
Iacobo Petri cartholario pro pretio unius quaterni cartarum
banbuçinorum1337 et octo cartarum peccudis pro scribendis
nominibus futurorum anzianorum et consulum et pro
brevibus1338 faciendis ex precepto domini capitanei scripto
manu domini Benvenuti notarii domini capitanei.
1331
Segno di riempimento.
1332
Segno - che indica l’andata a capo: Bona|iuti.
1333
Segno - che indica l’andata a capo: introi|tu.
1334
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: fenestre nove f(a)c(t)e in cam(ar)a inferiori.
1335
Nel ms. scalla(rum).
1336
Segno di riempimento.
1337
Nel ms. banbuçinu(m).
1338
Segno - che indica l’andata a capo: brevi|bus.
II. Edizione 280
95v 84v
Eodem die
cxviii Solvit dictus depositarius viginti quinque libras bononinorum
Iacobello quondam Benivegne converso syndico et procuratori
dominarum sororum et conventus ecclesie Sancte Marie de
Virginibus civitatis Bononie recipienti vice et nomine dictarum
dominarum pro1339 reaptandis domibus et dormitorio1340 dicte
ecclesie exequendo formam refformationis conscili populi
scripe manu domini Uguicionis1341 de Soldareriis notarii
anzianorum et consulum populi civitatis Bononie et precepti
domini capitanei scripti manu domini Benvenuti notarii
domini capitanei et quia placuit1342 anzianis et consulibus
populi presenti mense novembris ex instrumento scripto manu
dicti Uguicionis de Soldareriis notarii supradicti.
Eodem die
cxviiii Solvit dictus depositarius treginta libras bononinorum
domino Bertholomeo Labie notario et officiali comunis
Bononie ad dandum et scribendum multas pro comuni
Bononie pro eius sallario et mercede dicti sui officii pro sex
mensibus presentibus secundum formam refformationis
conscili viiiC et populi scripte manu domini Bonvixini
Bologniti1343 notarii ad refformationes comunis scribendum
et precepti domini potestatis scripti manu domini Bonaiuti
notarii domini potestatis et quia placuit anzianis et consulibus
populi Bononie mense presenti novembris ex instrumento
scripto manu Uguicionis de Soldaderiis notarii anzianorum et
consulum predictorum.
Eodem die
cxx Solvit dictus depositarius viginti libras bononinorum
fratri Petro nappario preposito et ellecto pro comuni Bononie
1339
Segue cassato con tratti di penna e punti sottoscritti: rep(r)e.
1340
Nel ms. do(r)mitori(or)um.
1341
Segno - che indica l’andata a capo: Ugui|tionis.
1342
Segno - che indica l’andata a capo: pla|cuit.
1343
Segno - che indica l’andata a capo: Bo|logniti.
281 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
cxxi Solvit dictus depositarius treginta quinque solidos bononinorum
magistro Guidoni Michaelis pro pretio asidum, planellarum et
acutorum, ex quibus facte sunt nuper panche in sala superiori
pallatii domini capitanei, ab eodem Guidone emptis1344 ex
precepto domini capitanei scripto manu domini Benvenuti
notarii domini1345 capitanei.
96r 85r
1344
Nel ms. e(m)ptas. Se invece si riferisce alle panche sarà da intendersi empte e sarà da spostare dopo tale
parola la virgola.
1345
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: pot(estatis).
1346
Segue cassato con tratti di penna e punti sottoscritti: cx bon(oninorum).
1347
Segno - che indica l’andata a capo: faci|end(um).
1348
Segno - che indica l’andata a capo: sc(r)ip|to.
II. Edizione 282
Eodem die
cxxiii Solvit dictus depositarius treginta duos solidos, sex denarios
bononinorum
magistro Iohanni custodi massarie comunis Bononie scilicet
treginta solidos bononinorum pro purgatione platee iuxta
portam pallatii domini capitanei, quam de mandato ipsius
domini capitanei fieri fecit de lapidibus, calcinaciis et aliis
ibidem existentibus, et decem et octo denarios bononinorum
pro reactatione quam fieri fecit de duobus cistellis in scrineum
massarie et xii denarios bononinorum pro candellis cere
combustis in conscilio ex duobus preceptis domini1349 capitanei
scriptis in una cedula manu domini Benvenuti notarii domini
capitanei.
Eodem die
cxxiiii Solvit dictus depositarius quadraginta solidos bononinorum
domino Iacobo de Cosppis notario deputato cum dominis octo
ad ellectiones futurorum1350 anzianorum et consulum anni
futuri proxime deputatorum pro remuneratione scripturarum
et laboris quem substinuit in ipso officio secundum formam
statutorum populi Bononie ex precepto domini capitanei
scripto manu domini Benvenuti notarii domini capitanei.
Eodem die
cxxv Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Nasinbeni Alberti nuntio comunis Bononie pro una die qua
ivit mandato domini Ferri iudicis ad mallefficia ad terram
Paderni et de Caybola ad requirendum quosdam homines
dictorum locorum pro quadam inquisitione fienda ex officio
ex precepto domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti
notarii dicti potestatis.
Eodem die
cxxvi Solvit dictus depositarius quadraginta solidos bononinorum
domino Petro Iacobelli ambaxatori pro comuni Bononie ituro
1349
Segno di riempimento.
1350
Segno - che indica l’andata a capo: futuro|rum.
283 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
96v 85v
Eodem die
cxxviii Solvit dictus depositarius quadraginta solidos bononinorum
[domino] Rolando domini B[er]nardini et domino Dominico
domini Bertholi1353 notariis pro remuneratione laboris quem
substinuerunt in scribendo pro comuni Bononie xli cedulas
nuper destributas inter ministrales omnium societatum
civitatis Bononie ex precepto domini capitanei scripto manu
domini Benvenuti notarii domini capitanei.
Eodem die
cxxviiii Solvit dictus depositarius decem solidos bononinorum
Dominico Albertini nuntio comunis Bononie destinato cum
1351
Segno - che indica l’andata a capo: qua|libet.
1352
Segue cassato con tratti di penna: pot[estatis].
1353
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
II. Edizione 284
97r 86r
Eodem die
cxxxi Solvit dictus depositarius quadraginta solidos bononinorum
Petro domini Gerardelli de Butrio notario quos recipere
debet a comuni Bononie nomine sui sallarii et mercedis.
Qui notarius stetit pro comuni Bononie officialis ad cassam
de mense novembris presenti1357 secundum statuta comunis
Bononie ex precepto domini potestatis scripto manu domini
Bonaiuti notarii domini potestatis.
1354
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
1355
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i quattro nomi elencati, preceduti
ciascuno da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1356
Segno - che indica l’andata a capo: Bona|iuti.
1357
Segue cassato con tratti di penna: ex p(recepto).
285 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
cxxxii Solvit dictus depositarius treginta octo solidos, quatuor denarios
bononinorum
Iohanni de Scanello custodi massarie comunis Bononie pro
ducentis treginta panibus a duobus denariis pro quolibet
quos dare debet captivis carceris qui sunt numero xlvi1358
pro quinque diebus videlicet pro hodierna die martis,
merchurii, iovis, veneris1359 et sabbati futuris sequentibus
ad rationem unius panis pro quolibet eorum et quolibet
die secundum statuta comunis Bononie ex precepto domini
potestatis scripto manu domini Bonaiuti notarii domini
potestatis.
Eodem die
Nuntiorum mallefficiorum1360
cxxxiii Solvit dictus depositarius tres libras, duos solidos bononinorum
Naso Alberti, Iuliano Iohannis, Paulo Pellegrini, Henrigipto
de Policino1361 nuntiis comunis Bononie scilicet xvi solidos
bononinorum dictis Naso, Iuliano1362 et Paulo pro xvi
diebus quibus quilibet ipsorum stetit et servivit ad discum
mallefficiorum pro comuni Bononie inceptis die decimo
novembris et finitis die xxvi dicti mensis ad1363 rationem xii
denariorum bononinorum pro quolibet eorum et quolibet
die secundum formam statutorum et dicto Henrigipto1364
de Policino xiiii solidos bononinorum pro xiiii diebus
quibus1365 stetit et servivit ad dictum officium inceptis die
decimo novembris et finitis die xxiiii novembris ad rationem
xii denariorum bononinorum pro quolibet die ex duobus
1358
Seguono cassate con tratti di penna, verosimilmente, due lettere non distinguibili con chiarezza,
forse: ad.
1359
Segno a forma di punto fermo reiterato con la funzione di segnalare una pausa breve.
1360
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
1361
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i quattro nomi elencati, preceduti
ciascuno da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1362
Segno - che indica l’andata a capo: Iuli|ano.
1363
Segno di riempimento.
1364
Segno - che indica l’andata a capo: H(e)nrigip|to.
1365
Segue nel ms. quilibet eo(rum).
II. Edizione 286
Eodem die
Nuntiorum noctis1367
cxxxiiii Solvit dictus depositarius tregintas duos solidos bononinorum
Iohanni Ugolini cappelle Sancte Lucie, Iacobo Gerardi1368
nuntiis comunis Bononie scilicet xvi solidos bononinorum
pro quolibet eorum pro xvi noctibus quibus quilibet1369
eorum stetit et servivit comune Bononie in pallatio comunis
ad rationem xii denariorum bononinorum pro quolibet
eorum et qualibet nocte secundum formam statutorum ex
precepto domini potestatis scripto1370 manu domini Bonaiuti
notarii predicti inceptis die x° novembris et finitis die xxvii
novembris.
97v 86v
Eodem die
cxxxv Solvit dictus depositarius quinque solidos bononinorum
Vicentio Benamati, Iacobo Iacobini, Iohanni Petri, Guidoni
Ugolini, Nicholao Phylippi1371 pueris qui dederunt brevia
die lune penultimo mensis novembris in conscilio duorum
millium in utroque pallatio comunis Bononie in quatuor1372
quarteriis, in quo ellecti fuerunt officiales pro comuni Bononie
scilicet depositarius bladi et nuntius et alii officiales ad
rationem xii denariorum bononinorum pro quolibet eorum
1366
Segno - che indica l’andata a capo: ce|dula.
1367
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
1368
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1369
Segno - che indica l’andata a capo: q(ui)li|bet.
1370
Segno di riempimento.
1371
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i cinque nomi elencati, preceduti
ciascuno da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1372
Segno di riempimento.
287 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
cxxxvi Solvit dictus depositarius tres libras, quatuor solidos bononinorum
Alexandro Iacobi, Petro Bonachose, Bencevenni Clerfantis,
Deutachorre Frugerii1373 nuntiis comunis Bononie pro quolibet
ipsorum xvi solidos bononinorum pro secedim diebus quibus
quilibet eorum stetit1374 et servivit comune Bononie ad discum
domini potestatis inceptis1375 die duodecimo novembris
proxime preterito et finitis die lune penultimo dicti mensis ad
rationem xii denariorum bononinorum pro quolibet eorum
et quolibet die ex duobus preceptis domini potestatis scriptis
manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis in una cedula.
98r 87r
Kalende Decembris1378
1373
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i quattro nomi elencati, preceduti
ciascuno da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1374
Segno - che indica l’andata a capo: ste|tit.
1375
Segno - che indica l’andata a capo: in|cept(is).
1376
Dal momento che ultimo è concordato con die, non si può presumere un lapsus calami dello scrivente
per die(m) e, come si è potuto constatare in altri luoghi del testo, ad si trova a reggere il caso dativo o
ablativo.
1377
La descrizione monetaria è isolata nella colonna di destra della pagina, come usuale nella mise en texte
del ms.
1378
Lettere di modulo maggiore e artificiosamente tracciate.
II. Edizione 288
Eodem die
ii Solvit dictus depositarius ducentas quinquaginta libras bononinorum
domino Upiçino de Lamandinis et domino Iacobo Berardi
notario1381 prepositis pro comuni Bononie ad faciendum
fieri campanas populi pro expensis faciendis in faciendo
fieri dictas campanas et aliis laboreriis et rebus opportunis
pro dictis campanis1382 exequendo formam refformationis
conscilii populi bononinorum scripte manu domini Yvani
Bentevogli1383 notarii anzianorum et consulum populi
Bononie mense octubris ellapso et precepti domini capitanei
scripti manu domini Benvenuti notarii dicti capitanei et quia
placuit anzianis et consulibus populi Bononie dicti mensis
octubris ex instrumento scripto manu Yvani Bentevogli1384
notarii predicti.
Eodem die
iii Solvit dictus depositarius septem solidos bononinorum
Bonzani Bernardini, Laurentio Pellegrini, Iacobo Gerardi,
Zanino de Parma1385, Iohanni vocato1386 «Rubeus», Iohanni
1379
Segue cassato con tratti di penna: officii.
1380
Segno di riempimento.
1381
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1382
Segno - che indica l’andata a capo: ca(m)|panis.
1383
Segno - che indica l’andata a capo: Be(n)|tevogli.
1384
Segno - che indica l’andata a capo: Be(n)te|vogli.
1385
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i quattro nomi elencati, preceduti
ciascuno da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1386
Nel ms. vocatus.
289 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
98v 87v
Eodem die
iiii Solvit dictus depositarius quadraginta solidos bononinorum
Rodaldo domini Iacobini Bellavare pro victura unius ronzini
et pro remuneratione laboris quem substinuit in portando
quadrigentas sexaginta1390 libras bononinorum capitaneis et
custodibus existentibus pro comuni Bononie in servitio1391
reginorum ex precepto domini capitanei scripto manu domini
Benvenuti notarii domini capitanei.
Eodem die
vi Solvit dictus depositarius decem solidos bononinorum
domino Boniiacobo domini Ugolini Guiçardini notario pro
1387
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i tre nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1388
In alternativa: «Gue(r)cius» de C(re)mona.
1389
Segno di riempimento.
1390
Segno - che indica l’andata a capo: se|xagi(n)ta.
1391
Segno - che indica l’andata a capo: s(er)|vit(i)o.
1392
Segno - che indica l’andata a capo: ca(m)|panelle.
II. Edizione 290
Eodem die
vii Solvit dictus depositarius quatuor libras bononinorum
domino Guillielmo de Ronbodevino, domino Gardino de
Gardinis legum doctoribus1394, domino Nicholao Soldaderii,
domino Iuliano Cambii iudicibus1395 scilicet viginti solidos
bononinorum pro quolibet eorum. Qui iudices aprobaverunt
officiales nuper1396 ellectos pro comuni Bononie in conscilio
duorum millium et ipsis aprobatores interfuerunt et hoc
secundum statuta comunis Bononie ex duobus preceptis
domini potestatis scriptis in una cedula manu domini Bonaiuti
notarii domini potestatis.
99r 88r
1393
Segno - che indica l’andata a capo: la|boris.
1394
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1395
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati. Un secondo segno
paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i quattro nomi elencati, preceduti ciascuno da un
segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1396
Segno - che indica l’andata a capo: nu|per.
1397
Segno di riempimento.
1398
Segue cassata con tratto di penna e punto sottoscritto una lettera.
291 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
viiii Solvit dictus depositarius quadraginta solidos bononinorum
magistro Gerardino pictori quondam Gerardini de Bononia
pro eius merito et labore1402 pro pictura quam pinsit super
arengheriam pallatii veteris comunis Bononia ex precepto
domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti notarii dicti
potestatis.
Eodem die
x Solvit dictus depositarius quadraginta solidos bononinorum
magistro Açolino Petriçini pro suo laborerio et feudo et pro
gisso quem emit de suis denariis in aptatione et reparatione
et smaltatione arengherie pallatii veteris comunis Bononie
ex precepto domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti
notarii domini potestatis.
Eodem die
xi Solvit dictus depositarius quinquaginta libras bononinorum
fratri Liazario de Boccafogaciis ambaxatori comunis Bononie
expendendis per eum super reaptatione razalis quod est in
navigio comunis Bononie apud Cortixellam et per reaptatione
viarum de restariis secundum refformationem populi scriptam
manu Uguicionis1403 de Soldaderiis notarii anzianorum
et consulum populi Bononie mense novembris ellapso et
preceptum domini capitanei scriptum manu domini Benvenuti
notarii dicti capitanei et quia placuit anzianis et consulibus
1399
Segno di riempimento.
1400
Segue cassato con tratti di penna: d[omini].
1401
Segno - che indica l’andata a capo: Pa|cis.
1402
Segno - che indica l’andata a capo: la|bore.
1403
Segno - che indica l’andata a capo: Uguiti|onis.
II. Edizione 292
99v 88v
Eodem die
xiii Solvit dictus depositarius octo solidos bononinorum
magitro Iohanni custodi massarie comunis Bononie pro
duabus taschis quas fieri fecit in quibus acta et scriptas comunis
Bononie coram domino capitanei recondantur ex precepto
domini capitanei scripto manu domini Bonaiuti notarii dicti
capitanei.
Eodem die
xiiii Solvit dictus depositarius treginta septem solidos bononinorum
Astigiano de Asti, Benvenuto Quatropani1405 scilicet dicto
Astigiano xxii solidos bononinorum, qui ivit Florentiam
cum literis comunis Bononie, et dicto Benvenuto xv solidos
bonononinorum, qui ivit Ferariam cum literis comunis
1404
Segno di riempimento.
1405
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
293 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
xv Solvit dictus depositarius treginta octo solidos bononinorum
Donino de Regio, Neri filio Brexani de Brixia1406 scilicet dicto
Donino xvi solidos bononinorum, qui ivit ad dominum
comitem Romaniole cum literis comunis Bononie, et dicto
Nerio xxii solidos bononinorum, qui ivit cum literis comunis
Bononie Mutinam, Regium, Parmam et Cremonam1407 ex
duobus preceptis domini potestatis scriptis in una cedula
manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
100r 99r
Eodem die
xvii Solvit dictus depositarius treginta octo solidos, quatuor denarios
bononinorum
Iohanni de Scanello custodi massarie comunis Bononie pro
ducentis treginta panibus a duobus denariis pro quolibet quos
dare debet captivis carceris comunis Bononie qui sunt numero
1406
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1407
Segno a forma di punto fermo reiterato con la funzione di segnalare una pausa breve.
Nel ms. P(ar)me et C(re)mone.
1408
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: remutat(i)o(n)e.
1409
Nel ms. arenghenria(m).
II. Edizione 294
Eodem die
xviii Solvit dictus depositarius tregintas sex solidos bononinorum
magistro Iohanni custodi massarie comunis Bononie pro pretio
xlviii librarum stupinorum de seppo1412 conbustorum nocte
sabbati iiii huius mensis in pallatio comunis occasione rumoris
ad rationem viii denariorum bononinorum pro qualibet libra
ex precepto domini capitanei scripto manu domini Benvenuti
notarii dicti capitanei.
100v 89v
1410
Segno a forma di punto fermo reiterato con la funzione di segnalare una pausa breve.
1411
Segno di riempimento.
1412
Segno - che indica l’andata a capo: se|ppo.
1413
Segno - che indica l’andata a capo: vici|bus.
1414
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
295 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
xxi Solvit dictus depositarius viginti solidos bononinorum
magistro Iohanni custodi massarie comunis Bononie pro
quadam fenestra nuper facta in turi et remuratione alterius
fenestre in pallatio domini capitanei et pro gisso et pretio
laborature seu magisterii ex precepto domini capitanei
scripto1416 manu domini Benvenuti notarii domini
capitanei.
Eodem die
xxiii Solvit dictus depositarius treginta unum solidos bononinorum
Leonardo de Magnanis notario videlicet soldos octo
bononinorum quos dedit de1419 sua propria peccunia uni
nuntio qui ivit Ferariam pro negotiis comunis et residuum pro
cartis ab eo emptis pro scribendis militibus comunis Bononie
1415
Sottinteso homines.
1416
Segno di riempimento.
1417
Segno di riempimento. Il notaio corregge il sintagma, non evitando comunque una certa confusione
dei casi.
1418
Segno di riempimento.
1419
Segno di riempimento.
II. Edizione 296
101r 90r
Eodem die
xxv Solvit dictus depositarius octo solidos bononinorum
Corbellano Thomaxini nuntio comunis Bononie per
dominum Gualandum militem domini capitanei destinato
Centum et ad Plebem et alias partes ad cytandum massarios
Centi et Plebis et xiiii alio occasione strate Pescarole pro eius
solutione iiii dierum ad rationem duorum solidorum Bononie
pro qualibet die secundum formam statutorum ex precepto
domini capitanei scripto manu domini Benvenuti notarii
domini capitanei.
1420
Segno di riempimento.
1421
Segno di riempimento.
297 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
xxvii Solvit dictus depositarius treginta octo solidos, quatuor denarios
bononinorum
Iohanni de Scanello custodi massarie comunis Bononie pro
ducentis treginta panibus a duobus denariis pro quolibet
quos debet dare captivis carceris comunis Bononie qui sunt
numero xlvi pro quinque diebus scilicet pro hodierna
die veneris, sabbati, dominica, lune1422 et martis futuris
sequentibus ad rationem unius panis pro quolibet eorum et
quolibet die1423 secundum formam statutorum ex precepto
domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti notarii
potestatis.
Eodem die
xxviii Solvit dictus depositarius octo solidos bononinorum
Iohannino Iohannis Caxarii1424, Iacobo de Unçola, Iohanni
Ugolini1425, Nasinbene Albertini nuntiis comunis Bononie
scilicet duos solidos Bononie pro quolibet eorum pro una
die presenti1426 mense decembris presentis, qua iverunt cum
domino Ferro iudice mallefficiorum pro comuni Bononie
extra circlas comunis Bononie occasione inquisitionis facte
per dictum iudicem super facto rumoris nuper1427 inimici in
Burgo Sancti Felicis ex precepto domini potestatis scripto
manu domini Bonaiuti1428 notarii domini potestatis.
1422
Segno a forma di punto fermo reiterato con la funzione di segnalare una pausa breve.
1423
Segno di riempimento.
1424
Riga che unisce questo al nome seguente.
1425
Riga che unisce questo al nome seguente.
1426
Segno di riempimento.
1427
Lettura incerta. Segno di riempimento.
1428
Segno di riempimento.
II. Edizione 298
101v 90v
Eodem die
xxx Solvit dictus depositarius ducentas libras bononinorum
domino Bindo Bascera de La Tosa capitaneo populi Bononie
pro eius salario capitanerie presente mense decembris ex
precepto dicti domini capitanei scripto manu domini
Benvenuti notarii capitanei secundum formam statutorum et
quia placuit anzianis et consulibus1434 populi Bononie presenti
mense decembris ex instrumento scripto manu Rigucii Pacis
notarii anzianorum et consulum predictorum.
Eodem die
Solvit dictus depositarius1435 treginta unam libras bononinorum
Bindo Boldronis, Pagano Bandini, Fiorucio Guidi, Gualiberto
Bonafidei, Zacha Rainaldi, Ianutio Martini, Symoni Michaelis,
1429
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati.
1430
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata collega il nome del depositario con quello dei due
notai, preceduti ciascuno da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1431
Segno - che indica l’andata a capo: cui|libet.
1432
Segno - che indica l’andata a capo: tre|gi(n)ta.
1433
Segue cassato con tratti di penna: d[omini].
1434
Segno - che indica l’andata a capo: (con)su|lib(us).
1435
Un segno paratestuale a forma di parentesi tonda unisce questa alla posta precedente.
299 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
102r 91r
Eodem die
xxxi Solvit dictus depositarius novem libras bononinorum
domino Petro Belino de Dongellis ambaxatori comunis
Bononie pro decem diebus quibus ivit et stetit in partibus
Romaniole pro quibusdam arduis1436 negotiis comunis
Bononie pertractandis de mandato domini capitanei
anzianorum et consulum ad rationem1437 xviii solidorum
bononinorum pro qualibet die ex forma refformationis
conscilii viiiC et populi scripte manu domini Bonvixini
notarii predicti et precepti domini potestatis scripti manu
domini Bonaiuti1438 notarii potestatis et quia placuit anzianis
et consulibus populi Bononie1439 ex instrumento scripto
manu Rigucii Pacis notarii anzianorum et consulum mense
decembris presenti.
Eodem die
xxxii Solvit dictus depositarius nonaginta novem libras bononinorum
Iohanni Albertini, Alberto de Briçanella, Dominico
1436
Nel ms. arduinis.
1437
Segno di riempimento.
1438
Segno - che indica l’andata a capo: Bo|naiuti.
1439
Segue cassato con tratti di penna: sc(ri)p[to].
II. Edizione 300
1440
Segno - che indica l’andata a capo: octu|br(is).
1441
Nel ms. tote, quasi come fosse un avverbio.
1442
Segno - che indica l’andata a capo: fa|milia(m).
1443
Segno a forma di punto fermo reiterato con la funzione di segnalare una pausa breve.
1444
Segno - che indica l’andata a capo: duode|cim.
1445
Espunta tramite un punto sottoscritto la vocale i e modificata l’uscita del nome per cambiare il caso
da dativo a nominativo, trasformando la o in u e aggiungendo una s: Io<i>h(ani)n<o>us.
301 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
102v 91v
Eodem die
xxxiiii Solvit dictus depositarius sex libras bononinorum
Prinzivalli de Cremona nuntio destinato a domino Iacobo
Aymoniti cum literis de curia romana ad civitatem Bononie
scilicet viginti quatuor toronensium1446 grossorum et xlii
solidos bononinorum pro xiiii diebus quibus stetit in civitate
Bononie1447 pro responsione habenda de literis supradictis quas
portavit comuni Bononie secundum formam refformationis
conscilii populi scripte manu Uguicionis Soldaderii notarii
anzianorum et consulum mense novembris preterito et precepti
domini capitanei scripti manu domini Benvenuti notarii domini
capitanei et quia placuit anzianis et consulibus populi Bononie
presenti mense decembris ex instrumento scripto manu1448
Rigucii Pacis notarii anzianorum et consulum predictorum.
Eodem die
xxxv Solvit dictus depositarius quindecim libras, decem et septem solidos,
sex denarios [bononinorum]
Guillielmo Butiglerio, domino Petro Iohannis Specialis scilicet
dicto Guillielmo Butiglerio xii libras bononinorum pro eius
1446
Segno di riempimento.
1447
Nel ms. Bononie.
1448
Segue cassato con tratto di penna: d(omi)ni.
II. Edizione 302
103r 92r
Eodem die
xxxvi Solvit dictus depositarius viginti octo solidos bononinorum
Petriçolo Belonis nuntio ituro cum literis comunis Florentie
pro eius salario et mercede ex precepto domini capitanei
scripto manu domini Benvenuti notarii domini capitanei.
Eodem die
xxxvii Solvit dictus depositarius duodecim libras, decem et octo solidos
bononinorum
domino Blancho Cose, domino Iacobo Baldoini, domino
Richobono de Plastellis1454 ambaxatoribus pro comuni
1449
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: relasa[t](i)o(n)e.
1450
Lettura incerta.
1451
Segno di riempimento.
1452
Segno di riempimento.
1453
Segue cassato con tratti di penna: d[omini].
1454
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i tre nomi elencati preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
303 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
xxxviii Solvit dictus depositarius viginti libras bononinorum
Bonbologno de Corbellariis et Ugolino de Dongellis
notario1459 una cum Iacobo Falconi deputati[s]1460 officio
granariorum pro comuni Bononie pro eorum1461 sallario et
mercede quinque millium corbium venditorum per eos de
mense madii et iunii exequendo formam refformationis populi
scripte manu Uguicionis Soldaderii notarii anzianorum et
consulum mense novembris preterito et precepti domini
capitanei scripti manu domini Benvenuti notarii dicti capitanei
et quia placuit anzianis et consulibus mense presenti decembris
ex instrumento scripto manu Rigucii Pacis notarii anzianorum
et consulum predictorum.
1455
Segno di riempimento.
1456
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: viiiC.
1457
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: Uguit(i)o(n)is.
1458
Segno di riempimento.
1459
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1460
Segno di riempimento.
1461
Segno di riempimento.
II. Edizione 304
Eodem die
xxxviiii Solvit dictus depositarius treginta septem solidos bononinorum
magistro Iohanni custodi massarie comunis Bononie pro
pretio unius dischi ad scribendum et unius hostii facti in
pallatio domini capitanei et pro feraturiis et aliis feramentis
et pro magisterio ipsorum laboreriorum, que ipse magister
Iohannes fieri procuravit ex precepto domini capitanei scripto
manu domini Benvenuti notarii capitanei.
103v 92v
Eodem die
xli Solvit dictus depositarius quinque solidos bononinorum
domino Royço de Royçis notario quos de suo solvit Ravenne
pro scripturis in causa pontis Ydicis ex precepto domini
capitanei scripto manu domini Benvenuti notarii domini
capitanei.
1462
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
305 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
xlii Solvit dictus depositarius quinquaginta solidos bononinorum
domino Bonvixino Bologniti notarii ad discum domini
potestatis scilicet viginti solidos bononinorum pro instrumentis
sindicatus scriptis per eum et missis ad romanam curiam pro
negotiis comunis Bononie ibidem expediendis et treginta
solidos bononinorum pro refformationis factis per eum et
exhybitis ambaxatoribus comunis et Parme et ambaxatoribus
qui venerunt pro tractando compositione reginorum et
ambaxatoribus Cremone pro dicto negotio expediendo1463
ex duobus preceptis domini potestatis scriptis manu domini
Bonaiuti notarii potestatis in una cedula.
Eodem die
xliii Solvit dictus depositarius quadraginta solidos bononinorum
magistro Açolino Petriçini de Bononia pro suo feudo et
sallario et suis lappidibus et gisso et hediffictio et muratione
per eum factis sub porthicu et curtili pallatii comunis Bononie
et pro una ducia ligni quam posuit supra ipsam portichum
ex precepto domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti
notarii domini potestatis.
104r 93r
1463
Segno - che indica l’andata a capo: expedie(n)|do.
1464
Segno - che indica l’andata a capo: Ra|ve(n)na(m).
1465
Segno - che indica l’andata a capo: Solda|der(iis).
II. Edizione 306
Eodem die
xlv Solvit dictus depositarius decem octo libras bononinorum
domino Anthonio de Richolis ambaxatori comunis Bononie
ituro Mutinam, Savignanum1467, Parmam et Cremonam pro
comuni Bononie occasione tractandi1468 conpositionem inter
mutinenses intrinsecos et extrinsecos, qui sunt de parte ecclesie
et Aygonum civitatis predicte, et quod mutinenses intrinseci et
extrinseci se debeant conpromitere in civitatibus1469 Bononie,
Parme et Cremone, pro quindecim diebus ad rationem xxiiii
solidorum bononinorum pro qualibet die secundum formam
statutorum, secundum formam refformationis [conscilii] viiiC
et populi scripte1470 manu domini Bonvixini1471 Bologniti
notarii supradicti et precepti domini potestatis scripti manu
domini Bonaiuti notarii potestatis et quia placuit anzianis
et consulibus populi Bononie mense presenti decembris ex
instrumento scripto manu Rigucii Pacis notarii anzianorum et
consulum predictorum.
Eodem die
xlvi Solvit dictus depositarius decem et octo libras bononinorum
domino Rolando de Sabadinis ambaxatori comunis Bononie
pro quindecim diebus quibus ivit Mutinam, Savignanum,
Parmam1472 et Cremonam pro comuni Bononie occasione
tractandi conpositionem1473 inter mutinenses intrinsecos et
1466
Segno di riempimento.
1467
Segno - che indica l’andata a capo: Savi|gnanu(m).
1468
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: pace(m).
1469
Segue ripetuto nel ms. civit(atibus).
1470
Segno di riempimento.
1471
Aggiunto in interlinea con segno di rimando ^.
1472
Segno a forma di virgola alta / reiterato con la funzione di segnalare una pausa breve.
1473
Segno - che indica l’andata a capo: (con)po|sit(i)o(n)em.
307 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
xlvii Solvit dictus depositarius decem et octo solidos bononinorum
Laurentio Benvenuti cappelle Sancte Marie de Mascharella
lactori seu portatori quarundam literarum missarum Cremone
pro comuni Bononie et pro responsione habenda pro suo
salario1477 et feudo dicti ytineris ex precepto domini potestatis
scripto manu domini Bonaiuti notarii potestatis.
104v 93v
1474
Segno di riempimento.
1475
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: Bon(onie).
1476
Segue cassato con tratti di penna: q(ui)a.
1477
Segno - che indica l’andata a capo: sa|lar(io).
II. Edizione 308
Eodem die
xlviiii Solvit dictus depositarius octo solidos bononinorum
Laurentio Peregrini nuntio comunis Bononie pro quatuor
diebus quibus ivit1478 ad terram Prade ad cridandum
Maridellum Maynitti pro quodam mallefficio ad rationem
duorum solidorum bononinorum pro qualibet die secundum
formam statutorum ex precepto domini potestatis scripto
manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
l Solvit dictus depositarius decem et octo solidos bononinorum
Bernardino Gherardini, Iacobo Gerardi, Boniohanni
Bernardini1479 nuntiis comunis Bononie scilicet cuilibet eorum
sex solidos bononinorum pro tribus diebus quibus quilibet
ipsorum ivit ad Scaregalasenum, scilicet duo nuntii1480 a[d]
requirendum et tercius ad cridandum Zachariam filium olim
Ausilitti de dicta terra de popolo Mongodoris pro quadam
inquisitione facienda de mandato domini Ferri iudicis1481 ad
mallefficia ad rationem duorum solidorum bononinorum
pro qualibet die secundum formam statutorum ex precepto
domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti notarii
potestatis.
Eodem die
li Solvit dictus depositarius quadraginta solidos bononinorum
Iacobo Blasemaltorti notario et officiali ad cassam pro comuni
Bononie pro presenti mense decembris pro sallario dicti sui
officii ex precepto domini potestatis scripto manu domini
Bonaiuti notarii predicti.
1478
Segno di riempimento.
1479
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i tre nomi elencati preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1480
Sottinteso iverunt.
1481
Segno di riempimento.
309 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
105r 94r
Eodem die
liii Solvit dictus depositarius decem et septem solidos bononinorum
magistro Açolino Petriçini pro reaptatione et remuratione
camini pallatii superioris domini capitanei et pro gisso ex
precepto domini capitanei scripto manu domini Benvenuti
notarii capitanei.
1482
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
1483
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i cinque nomi elencati preceduti
ciascuno da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1484
Segno - che indica l’andata a capo: Ba(r)|gi.
1485
Nel ms. dictus.
1486
Segno - che indica l’andata a capo: Rigu|cii.
1487
Segue cassato con tratti di penna: p[otestatis].
1488
Segno di riempimento.
II. Edizione 310
Eodem die
liiii Solvit dictus depositarius viginti tres solidos et sex denarios
bononinorum
Alberto Viviani de Bononia quos habere et recipere debet
a comuni Bononie pro lapidibus et gisso et magisterio unius
hostii murati inter salam domini capitanei e domini potestatis.
Quas res omnes predictus Albertus emit de sui denario pro
ipso opere faciendo ex precepto domini potestatis scripto
manu domini1489 Bonaiuti notarii potestatis.
Eodem die
lv Solvit dictus depositarius viginti tres solidos, sex denarios
bononinorum
Alberto Viviani pro remuratione hostii quod erat inter
pallatium domini potestatis1490 et pallatium domini capitanei
nuper facti ex parte ipsius domini capitanei1491 ex precepto
domini capitanei scripto manu domini Benvenuti notarii
domini capitanei.
105v 94v
Eodem die
lvii Solvit dictus depositarius quadraginta solidos bononinorum
Soldo magistro filio Raulis pro pretio hostiorum unius magne
1489
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: Ben(venuti).
1490
Segno - che indica l’andata a capo: po|testat(is).
1491
Segno di riempimento.
311 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
lviii Solvit dictus depositarius octuaginta novem libras bononinorum
domino Bertholomeo de Scappis, domino Matheo domini
Bonvixini dominis1494, domino Ugolino domini Ambroxii,
domino Bencevenne de Saliceto notariis1495, Spinabello Petenarii
eorum nuntio1496 officialibus et dominis, notariis et nuntio
p[re]sidentibus pro comuni Bononie officio molendinorum1497
pro presentibus sex mensibus in dicto1498 officio scilicet cuilibet
dictorum dominorum et notariorum viginti libras bononinorum
et dicto nuntio novem libras bononinorum pro feudo et sallario
ipsorum dicti eorum officii secundum1499 formam statutorum
exequendo formam refformationis conscillii viiiC et populi
Bononie scripte manu domini Bonvixini notarii supradicti
et precepti domini potestatis scripti manu domini Bonaiuti
notarii domini potestatis et quia placuit anzianis et consulibus
populi Bononie mense novembris preterito ex instrumento
scripto manu domini Uguicionis Soldaderii notarii anzianorum
et consulum predictorum.
Eodem die
lviiii Solvit dictus depositarius decem libras bononinorum
Iacobo Falconis una cum Bobologno de Corbellariis et
Ugolino de Dongellis deputatis officio granariorum pro
comuni Bononie pro suo sallario et mercede quinque millium
corbium * * * venditorum per eum una cum predictis de
1492
Segno - che indica l’andata a capo: fe|nestre.
1493
Segno - che indica l’andata a capo: ca|pitan(ei).
1494
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati.
1495
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati.
1496
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata collega i cinque nomi elencati, preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1497
Segno - che indica l’andata a capo: mol(e)n|dino(rum).
1498
Segno di riempimento.
1499
Segno di riempimento.
II. Edizione 312
106r 95r
Eodem die
lx Solvit dictus depositarius treginta duos solidos bononinorum
magistro Iohanni custodi massarie comunis Bononie pro pretio
catenarum, quibus catenatum est statutum populi Bononie in
pallatio novo et unius magne clavaturie cum clavi et clodis
posite porte Castri Sancti Petri et duarum clavium positarum
in scrineis existentibus in camara massarii comunis et pro
portatura c stupinorum de sepo ad Castrum Sancti Petri. Que
omnia idem magister Iohannes fieri fecit ex precepto domini
capitanei scripto manu domini Benvenuti notarii capitanei.
Eodem die
lxi Solvit dictus depositarius treginta octo solidos, quatuor denarios
bononinorum
Iohanni de Scanello custodi massarie comunis Bononie pro
cc treginta panibus a duobus denariis pro quolibet quos dare
debet captivis carceriis comunis Bononie qui sunt numero xlvi
pro quinque diebus scilicet pro die merchurii xv decembris,
iovis, veneris, sabbati1501 et dominico [futuris] sequentibus
ad rationem unius panis pro quolibet eorum et quolibet die
secundum formam statutorum ex precepto domini potestatis
scripto manu domini Bonaiuti notarii potestatis.
1500
Segno di riempimento.
1501
Segno a forma di punto fermo reiterato con la funzione di segnalare una pausa breve.
313 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
lxii Solvit dictus depositarius quatuordecim denarios bononinorum
Danieli fabro pro una clavi et aptatura unius catenacii ad
hostium Melioris et Cursii beroariorum domini potestatis
positum1502 in domo pallatii comunis Bononie in qua dicti
beroarii hospitantur ex precepto domini potestatis scripto
manu domini Bonaiuti notarii potestatis.
Eodem die
lxiii Solvit dictus depositarius viginti quatuor solidos, decem denarios
bononinorum
Nicholutio campanario pro xxviiii libris stupinorum quos
denarios debet habere a comuni Bononie pro ipsis stupinis
ex precepto domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti
notarii potestatis.
Eodem die
lxiiii Solvit dictus depositarius viginti quatuor solidos, decem denarios
bononinorum
Iacobo de Muglolis de Bononie pro xxviiii libris stupinorum
quos habere et recipere debet a comuni Bononie pro ipsis
stupinis quos reduci fecit in pallatio comunis ex precepto
domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti notarii
potestatis.
106v 95v
1502
Segue nel ms. (et).
II. Edizione 314
Eodem die
lxvi Solvit dictus depositarius septem libras, quatuor solidos
bononinorum
domino Blancho Cose ambaxatori comunis Bononie pro viii
diebus quibus ivit et stetit in servitio comunis Bononie ad
civitatem Ferarie de mandato domini capitanei anzianorum
et consulum ad rationem xviiii solidos bononinorum pro
quolibet die secundum formam refformationis conscilii populi
scripte manu Rigucii Pacis notarii anzianorum et consulum
populi Bononie presenti mense decembris et precepti domini
capitanei scripti manu domini Benvenuti notarii capitanei et
quia placuit anzianis et consulibus populi Bononie presenti
mense decembris ex instrumento scripto manu dicti Rigucii
Pacis notarii.
Eodem die
lxvii Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Primerano Martinelli nuntio comunis Bononie per dominum
capitaneum destinato ad Castrum Franchum cum literis
ipsius domini capitanei pro eius salario duorum dierum ad1503
rationem ii solidorum bononinorum per diem secundum
formam statutorum ex precepto domini capitanei scripto
manu domini Benvenuti notarii domini capitanei.
1503
Segno di riempimento.
1504
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i nomi elencati preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
315 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
107r 96r
Eodem die
lxviiii Solvit dictus depositarius undecim millia octuagentas quadraginta
septem libras, quatuor solidos,
novem denarios bononinorum
De quarterio Porte Sancti Petri die xxv decembris domino
Petro domini Ursolini de Ursiis, domino Laurentio
Zagonelli, domino Montanario domini Iacobi Montanarii,
domino Petro domini Nasini, domino Nicholao domini
Aymerii, domino Ugolino de Garixindis, domino Alberto de
Sabbadinis, domino Iuliano de Sabbadinis, domino Nicholao
Borghexani, domino Zangarello de Burgo, domino Nicholao
de Scappis; die xxvii setenbris domino Iohanni de Garixindis,
domino Ugolino domini Ottoboni, domino Cabrieli de
Calamatonibus, domino Benino Iacobini Cavalerii, domino
Rumiolo quondam Yvani de Sancto Georgio, domino
Bra[n]delixio de Garixindis; die xxviii setenbris domino
Gandolino domini Zanelli de Regio, domino Bitino domini
Dionixii, domino Prinçivalli de Ariostis, domino Gregorio
Aççoguidi, domino Iohanni Petrini, domino Matheo de
Saliceto, domino Francischo Gatti, domino Zino de Vitris,
domino Guittofredo domini Colini, domino Bertholomeo
de Soris, domino Dionisio domini Bitini Dionixii, domino
1505
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: duos sol(idos) bon(oninorum).
1506
Lettura incerta.
1507
Lettura incerta.
II. Edizione 316
1508
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: Iacobini.
1509
Nel ms. Pa(n)conib(us).
1510
Cassato con tratto di penna: (et) vi den(arios) bon(oninorum).
1511
Segue cassato con tratto di penna: xv s(olidos).
1512
Segue cassato con punto sottoscritto: d[omino].
1513
Continua l’elenco, preceduto dal sintagma: E(odem) d(ie).
317 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
1514
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: Ger.
1515
Aggiunto nell’interlinea inferiore all’interno di una specie di cartiglio: -cho.
II. Edizione 318
1516
Nel ms. Gocadinis.
1517
Continua l’elenco preceduto dal sintagma: E(odem) d(ie).
1518
Lettura incerta.
1519
Lettura incerta.
319 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
1520
Segue cassato con tratto di penna e punto sottoscritto: b.
1521
Nel ms. de Sala domini Alberti.
1522
Segno - che indica l’andata a capo: Ca|zanimiçis.
1523
Segno - che indica l’andata a capo: Ghi|sileriis.
II. Edizione 320
1524
Aggiunto nell’interlinea inferiore all’interno di una specie di cartiglio: -miçis.
1525
Continua l’elenco preceduto dal sintagma: E(odem) d(ie).
1526
Segno di riempimento.
321 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
1527
Segno - che indica l’andata a capo: Lo|bia.
1528
Continua l’elenco preceduto dal sintagma: E(odem) d(ie).
II. Edizione 322
1529
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: d.
1530
Segno di riempimento.
1531
Continua l’elenco preceduto dal sintagma: E(odem) d(ie). I nomi sono, a differenza delle carte
precedenti, distribuiti su due colonne. I nomi dell’intera lista sono preceduti da un segno di paragrafo
a forma di piede di mosca.
1532
Un segno paratestuale a forma di parentesi tonda tiene uniti i due nomi elencati preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
323 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
lxx Solvit dictus depositarius novem libras bononinorum
domino Benedicto de Fulianis pro xxx diebus quibus stetit
in servitio comunis Bononie pro ambaxatori in terra Castri
Sancti Petri pro certis negotiis dicti comunis ad rationem
sex solidorum bononinorum pro qualibet die secundum
formam refformationis conscilii populi Bononie scripte
manu Uguicionis Soldaderii notarii anzianorum et consulum
populi Bononie mense novembris preterito et precepti domini
capitanei scripti manu domini Benvenuti notarii dicti capitanei
et quia placuit anzianis et consulibus populi Bononie presenti
1533
Segno - che indica l’andata a capo: Mi|chael(is).
1534
Segno di riempimento.
1535
Segno di riempimento.
1536
La cifra si trova trascritta alla c. 107r (96r).
II. Edizione 324
110r 99r
Eodem die
Castri Franchi1539
lxxii Solvit dictus depositarius sexaginta quatuor libras, octo solidos
bononinorum
Apolonio domini Cambii Gratiadei capitaneo, Ugolino
Francischi, Coradino Gilioli, Iuliano Ribaldini, Yvano
Ubertini, Bonamicho Quinçani, Cambio Guidonis, Petro
Rodulfi, Symoni qui dicitur «Monçellus», Phylippo
Bonazunte, Benvenuto Ugolini, Bonaventure Iacobi
Bergençonis, Vinçiguerre Benvenuti, Guillielmo Petri,
Iohanni zavaterio, Vinturino Marchoaldi, Albertinello de
Tiçano, Riçardo Iohannis, Guillielmo Ghiberti calçolario,
Octobono calcolario, Iacobo Petri, Francischo Iacobini,
Iacobino Ubaldini, Petro Raynaldini, Mathyolo Francischi
capitaneo et custodibus Castri Franchi qui pro comuni
Bononie steterunt ad custodiam dicte terre ultra terminum
1537
Segno a forma di punto fermo reiterato con la funzione di segnalare una pausa breve.
1538
Nel ms. feneris.
1539
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
325 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
110v 99v
Eodem die
Castri Bixani1541
lxxiii Solvit dictus depositarius treginta octo libras, octo solidos
bononinorum
Gratiolo Michaelis cappelle Sancte Cecilie, Iohanni Gerardi
cappelle Sancti Remedii, Bertholomeo zavaterio cappelle
Sancti Bertoli, Malatigne Nicholai cappelle Sancti Leonardi,
Guillielmo de Malpiglis cappelle Sancti Michaelis, Iohanni
Iacobi Berghençonis1542 cappelle Sancti Nicholai, Thomaxio
Bonmartini de Equis, Bondi Guidonis calçolario cappelle
Sancte Caterine, Dominico Guidonis Rube, Iacobo Bartholi
cappelle Sancte Cristine, Ugolino Amirati cappelle Sancti
Leonardi, Symoni Iacobini cappelle Sancti Donati, Baxio
Federici cappelle Sancte Marie de Mascharella, Petro Bonandi
cappelle Sancti Dominici, Benvenuto Gilioli Sachacii, Iohanni
Iacobi cappelle Sancte Catherine custodibus castri Bixani qui
pro comuni Bononie steterunt ad custodiam dicte terre ultra
terminum prime solutionis pro xxiiii diebus ad rationem
1540
Segno - che indica l’andata a capo: ra|tio(ne)m.
1541
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
1542
Nel ms. B(er)ghenconis.
II. Edizione 326
Eodem die
Castri Sancti Petri1545
lxxiiii Solvit dictus depositarius sexaginta quatuor libras, octo solidos
bononinorum
domino Zanbonino de Fosato qui dicitur «Raibeta»
capitaneo, Benvenuto Blanchitti, Baçalerio Gratiani1546,
Laurentio Iohanini sedazarii, Mateo sartori, Paxolino
Bonazunte, Guillielmo Benvenuti, Bonbello Rolandini,
Bolognito Nicholai, Guillielmo calçolario, Guidocto Henrec,
Petro magistri Dominici, Bonmartino Albertini, Raynerio
corezario, Octonello sartori, Albertucio de Beveraria, Nicholao
Cambii, Thomaxino Petri, Iacobo de Ferro, Albertino Iacobi
tintoris, Gerardo Iacobi, Bertholino Alberti Venture, Nicholao
Iohannis, Machaferro de Turlionibus, Mino Maltalenti
capitaneo et custodibus Castri Sancti Petri qui pro comuni
111r Bononie steterunt ad custodiam | dicte1547 terre ultra terminum 100r
prime solutionis videlicet dicto Zanbonino capitaneo pro
xxxiiii diebus ad rationem quatuor solidorum bononinorum
pro qualibet die et dictis1548 custodibus pro xxiiii diebus
ad rationem duorum solidos bononinorum pro quolibet
ipsorum et quolibet die secundum formam refformationis
conscilii populi Bononie scripte manu Uguicionis Soldaderii
notarii predicti et precepti domini capitanei scripti manu
1543
Segno di riempimento.
1544
Segno di riempimento.
1545
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
1546
Lettura incerta.
1547
Continua il testo della posta, preceduto dal sintagma: E(odem) d(ie).
1548
Segno di riempimento.
327 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
Castri Montisbelii1550
lxxv Solvit dictus depositarius viginti quatuor libras bononinorum
Bertholo Petri de Unçola, Phylippo Michaelis, Laurentio
Bonazu[n]te, Iohanni Gerardini, Guidoctino Parixii, Gerardo
Guillielmi de Liuciis, Francischo Iacobi, Iacobo Cavalchantis,
Iohanni de Regio calçolario, Iohanni Guidocti custodibus
Montisbellii qui pro comuni Bononie steterunt ad custodiam
dicte terre ultra terminum1551 prime solutionis pro xxiiii diebus
ad rationem duorum solidorum bononinorum pro quolibet
eorum et quolibet die secundum formam refformationis
conscilii populi Bononie scripte manu Uguicionis de
Soldaderiis notarii predicti et precepti domini capitanei scripti
manu domini Benvenuti notarii domini capitanei et quia
placuit anzianis et consulibus populi Bononie presenti mense
decembris ex instrumento scripto manu Rigucii Pacis notarii
anzianorum et consulum predictorum.
Eodem die
Stagni 1552
1549
La cifra si trova trascritta alla c. 110v (99v).
1550
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
1551
Segno - che indica l’andata a capo: t(er)|minu(m).
1552
La rubrica è vergata nel margine di sinistra della pagina accanto alla posta.
1553
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i quattro nomi elencati preceduti
ciascuno da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
II. Edizione 328
111v 100v
Eodem die
lxxvii Solvit dictus depositarius septem libras, quatuor solidos
bononinorum
Bonaventure Ugolini Pauli, Ubaldino fratris Arduini, Bertholo
Iacobi, Rumiolo Lamberti, Thomaxio1554 Alberti Adelli, Fucio
Gerardini, Bertholocto Petriçoli, Gerardino Albini et Contro
Iohanitti custodibus pro comuni Bononie ad civitatem
Regii et missi fuerunt ad custodiam terre Raçoli pro quatuor
diebus1555 quibus steterunt ad custidiam dicte terre Raçoli
ultra terminum eorum prime solutionis ad rationem quatuor
solidorum bononinorum pro quolibet eorum et quolibet die
secundum formam refformationis conscilii populli scripte
manu Uguicionis Soldaderii notarii anzianorum et consulum
mense novembris preterito et precepti domini capitanei
scripti manu domini Benvenuti notarii capitanei et quia
placuit anzianis et consulibus populi Bononie presenti mense
1554
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: Ade[lli].
1555
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: ultra.
329 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
lxxviii Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Bertolo et Bunino1556 fratribus et filiis Petri cuilibet eorum
duodecim denarios bononinorum, qui dederunt brevia in
conscilio duorum millium quando cercha facta fuit in Campo
Fori ex precepto domini potestatis scripto manu domini
Bonaiuti notarii domini potestatis.
Eodem die
lxxviiii Solvit dictus depositarius treginta duos solidos bononinorum
Bernardino Gerardini, Bertholomeo Iohannis1557 nuntiis
comunis Bononie scilicet cuilibet eorum xvi solidos
bononinorum pro sedecim noctibus quibus quilibet eorum
servivit et stetit super pallatio comunis Bononie pro ipso
comuni incipiendo die xxviii novembris proxime preterito et
finitis xiiii decembris presentis ad rationem xii denariorum
bononinorum pro quolibet eorum et qualibet nocte secundum
formam statutorum ex precepto domini potestatis scripto
manu domini Bonaiuti notarii potestatis.
Eodem die
lxxx Solvit dictus depositarius tres libras, quatuor solidos bononinorum
Bertholo Dominici, Iohanino Iohannis1558, Orlanducio
Albertini1559, Nasinbene Alberti1560 nuntiis comunis Bononie
scilicet cuilibet1561 eorum xvi solidos bononinorum
quibus quilibet servivit et stetit pro xvi diebus ad discum
1556
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1557
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1558
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1559
Cassata una vocale con un punto sottoscritto: Alb(er)<i>tini.
1560
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1561
Segno - che indica l’andata a capo: cui|lib(et).
II. Edizione 330
112r 101r
Eodem die
lxxxi Solvit dictus depositarius quatuor solidos bononinorum
Bertholomeo Uguicionis nuntio comunis Bononie pro
duobus diebus quibus ivit Varegnanam ad cridandum
quinque homines dicti loci pro mallefficio mandato
domini Ferri iudicis mallefficiorum ad rationem duorum
solidorum bononinorum pro quolibet die secundum formam
statutorum ex precepto domini potestatis scripto manu dicti
domini Bonaiuti notarii.
Eodem die
lxxxii Solvit dictus depositarius tres libras, decem solidos bononinorum
magistro Henricho quondam Anselmi scilicet xl solidos
bononinorum quos recipere et habere debebat1562 a comuni
Bononie pro reaptatione et exbasatione discorum et stangarum
pallatii veteris comunis Bononie, que reducta sunt ad mensuram
trium pedum secundum formam statutorum et xxx solidos
bononinorum pro dischis et stanghis pallatii novi comunis
Bononie et pro dischis et stanghis que sunt in domo1563, in qua
moratur dominus capitaneus, et sub portichu domus, in qua
moratur dominus potestas, pro comuni Bononie. Que omnia
sunt reducta ad menssuram predictam ex duobus preceptis
domini potestatis in una cedula scriptis manu domini Bonaiuti
notarii domini potestatis.
1562
Segno di riempimento.
1563
Segno di riempimento.
331 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
lxxxiii Solvit dictus depositarius duos solidos bononinorum
Iohannino Benvenuti nuntio comunis Bononie destinato per
militem domini capitanei Cadrianum1564 ad citandum massarium
occasione cuiusdam strate ex precepto domini capitanei scripto
manu domini Benvenuti notarii domini capitanei.
Eodem die
lxxxiiii Solvit dictus depositarius quatuordecim libras, octo solidos
bononinorum
domino Anthonio de Richolis et [domino] Rolando de
Sabbatinis1565 ambaxatoribus comunis Bononie pro sex diebus
quibus steterunt in Lombardiam pro comuni Bononie ultra
terminum1566 prime solutionis ad rationem xxiiii solidorum
bononinorum pro quolibet eorum secundum formam
statutorum exequendo1567 formam refformationis conscilii
viiiC et populi scripte manu domini Bonvixini Bologniti
notarii ad refformationes comunis et precepti domini
potestatis scripti manu domini Bonaiuti notarii potestatis et
quia placuit anzianis et consulibus presenti mense decembris
ex instrumento scripto manu Rigucii Pacis notarii anzianorum
et consulum predictorum.
Eodem die
lxxxv Solvit dictus depositarius decem solidos bononinorum
domino Anthonio de Richolis iudici quos de suo expendit
causa significandi comuni Bononie nova que erant in partibus
Lombardie ipso existente pro ambaxata comunis Bononie
in partibus memoratis ex precepto domini capitanei scripto
manu domini Benvenuti notarii dicti capitanei.
1564
Segno - che indica l’andata a capo: Ca|drianu(m).
1565
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1566
Segno - che indica l’andata a capo: t(er)mi|nu(m).
1567
Segno - che indica l’andata a capo: exe|quend(o).
II. Edizione 332
112v 101v
Eodem die
lxxxvi Solvit dictus depositarius duo millia quadraginta octo libras
bononinorum
infrascriptis stipendiariis qui habent et habere debent equum
armigerum et ronzinum, in primis domino Guillielmo
catelano, domino Guarino de Veis provinciali, domino Maynel
de Arbeorena picardo, domino Belingherio de Burgo Bono1568,
domino Guillielmo Malfanec, domino Rostagno Malsanghus
provinciali, domino Petro de Sallo provinciali, domino Petro
de Nerbona provinciali, domino Fulcherio de Castronovo
provinciali, domino Henrigipto de Maldecho, domino
Restanino de Sancto Marino, domino Benedicto de Ronchati,
domino Beltrami de Chel, domino Martino Petri provinciali,
domino Bastardo de Dallo, domino Restagno de Speroni
provinciali, domino Petrucio de Corneta, domino Berardo
Montaleo provinciali, domino Raymundo Cavoglono, domino
Guillielmo de Panpaglano, domino Ugoni Sordo provinciali,
domino Ughetto de La Guarda, domino Bertholomeo
Raynaldi, domino Berardo de Buto de Campagna, domino
Hostagno Ghigho, domino Galano domini Pasqualini, domino
Corado de Landres, domino Crispolo de Torenes, domino
Bertholagla de Riva, domino Buillando de Totona1569, domino
Corado de Unisobres, domino Ghiberto de Busco, domino
Bernardo de Salo, domino Iohanni de Costa, domino Zacheis
de Nerbona, domino Duranti de Rubione, domino Bonfantino
de Aposegla, domino Zanocho de Landes, domino Ugoni de
Belfort, domino Bonaventure de Roma, domino Raynaldo
de Sancto Georgio, domino Iacobino de Lambro, domino
Teduno de Sancta Rosuna, domino Andree de L’Aquila,
domino Andree domini Aymonti de Monteausello1570, domino
Raynerio de Gentilis, domino Nicholao de Turena, domino
Petro sive Peruchulo de Vio, domino Rolino de Salice, domino
1568
Lettura incerta.
1569
Lettura incerta.
1570
Spostato al segno di rimando a forma di uguale attraversato da una piccola barra =≠.
333 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
1571
La trascrizione di questi nomi e di quelli seguenti presenta non infrequenti casi di incertezza.
1572
Continua l’elenco, preceduto dal sintagma: E(odem) d(ie). I nomi sono distribuiti su due colonne,
a differenza della carta precedente, in cui sono articolati su tre. Tutti i nomi sono preceduti da un segno
di paragrafo a forma di piede di mosca.
1573
Aggiunto in interlinea con segno di rimando ^.
II. Edizione 334
1574
Segno di riempimento.
1575
La cifra si trova trascritta alla c. 112v (101v).
1576
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1577
Nel ms. p(ro) corretto in p(er).
335 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
lxxxviii Solvit dictus depositarius tres libras, quatuor solidos bononinorum
Bonaventure Bertholomei, Ansalo Iacobi1579, Iohanni Ubaldini,
Maynardo de Mutina1580 nuntiis comunis Bononie cuilibet
eorum xvi solidos bononinorum pro xvi diebus quibus
quilibet eorum servivit et stetit ad discum Ursii inceptis die
xxviiii mense novembris et finitis die xv decembris presentis
ad rationem xii denarios pro quolibet [eorum] et quolibet die
secundum formam statutorum ex precepto domini potestatis
scripto manu domini Bonaiuti notarii predicti. Que precepta
sunt duo scripta in una1581 cedula.
113v 102r
Eodem die
lxxxviiii Solvit dictus depositarius quindecim libras bononinorum
Iuliano Mediglaltri de Tederixiis capitaneo ituro ad castrum
Bixani1582 pro duobus mensibus ad rationem v solidorum
bononinorum pro quolibet die secundum formam statutorum
exequendo formam refformationis conscilii populi scripto
manu Rigucii Pacis notarii anzianorum et consulum populi
Bononie presenti mense decembris et precepti domini capitanei
scripti manu domini Benvenuti notarii capitanei et quia placuit
1578
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: Rigucii Pacis not(arii).
1579
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1580
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1581
Segno di riempimento.
1582
Segno di riempimento.
II. Edizione 336
Eodem die
lxxxx Solvit dictus depositarius quadraginta quinque libras bononinorum
domino Deodato Benedicti coaiutori Iohannis sui fratris
capitanei L’Uxolini pro presentibus sex mensibus pro suo
feudo et salario dicti capitanei secundum formam statutorum
exequendo1583 formam refformationis conscilii populi scripte
manu Uguicionis de Soldaderiis notarii anzianorum et
consulum mense novembris preterito et precepti domini
capitanei scripti manu domini Benvenuti notarii capitanei et
quia placuit anzianis et consulibus populi Bononie presenti
mense decembris ex instrumento scripto manu Rigucii Pacis
notarii anzianorum et consulum predictorum.
Eodem die
lxxxxi Solvit dictus depositarius sex solidos bononinorum
Benceveni Iacobi nuntio comunis Bononie ituro ad Castrum
Franchum1584 cum literis comunis Bononie ad cytandum
quosdam homines de mandato domini capitanei quod
conparerent coram eo pro eius salario trium dierum ad
rationem duorum solidorum bononinorum pro quolibet
die1585 secundum formam statutorum ex precepto domini
capitanei scripto manu domini Benvenuti notarii capitanei.
Eodem die
lxxxxii Solvit dictus depositarius treginta duos solidos bononinorum
Viviano Iacobi, Laurentio Peregrini1586 nuntiis comunis
Bononie cuilibet eorum xvi solidos bononinorum pro xvi
diebus quibus quilibet eorum stetit et servivit ad discum
domini potestatis incipiendo die xxviii novembris et finitis1587
1583
Segno - che indica l’andata a capo: exe|quendo.
1584
Aggiunto in interlinea con segno di rimando ^.
1585
Segno di riempimento.
1586
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca. Lettura incerta.
1587
Segno - che indica l’andata a capo: fi|nit(is).
337 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
lxxxxiii Solvit dictus depositarius octo solidos bononinorum
Açolino Zacharie et Gerardo Zanboni1588 nuntiis comunis
Bononie scilicet dicto Açolino iiii solidos bononinorum pro
duabus diebus quibus ivit mandato domini Ferri iudicis ad
mallefficia ad requirendum comites de Panico et dicto Gerardo
iiii solidos bononinorum pro duobus diebus quibus ivit ad
cridandum mandato dicti iudicis dictos comites ut conparere
deberent coram domino potestate vel eius iudice ad rationem
ii solidorum bononinorum pro quolibet eorum et quolibet die
secundum formam statutorum ex precepto domini potestatis
scripto manu domini Bonaiuti notarii potestatis.
114r 103r
Eodem die
lxxxxiiii Solvit dictus depositarius decem solidos bononinorum
Iohanni Ugolini nuntio comunis Bononie misso mandato
domini potestatis Ferrariam pro comuni Bononie
ambaxatoribus dicti comunis ibi existentibus pro v diebus
ad rationem ii solidorum bononinorum pro quolibet die
secundum formam statutorum ex precepto domini potestatis
scripto manu domini Bonaiuti notarii dicti potestatis.
Eodem die
lxxxxv Solvit dictus depositarius sex solidos bononinorum
Azetto Benvenuti et Iohanni Ugolini 1589 nuntiis comunis
1588
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1589
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
II. Edizione 338
Eodem die
lxxxxvi Solvit dictus depositarius treginta duos solidos bononinorum
Guillielmo de Padua, Paci Iohanini1591 nuntiis comunis
Bononie cuilibet eorum xvi solidos bononinorum pro1592
xvi diebus quibus quilibet eorum stetit et servivit ad discum
domini potestatis incipiendo die xxviii novembris et finitis
die xiiii decembris presentis1593 ad rationem duodecim
denariorum pro quolibet [eorum] et quolibet die secundum
formam statutorum ex precepto domini potestatis scripto
manu domini Bonaiuti notarii potestatis.
Eodem die
lxxxxvii Solvit dictus depositarius septem libras, quatuor solidos bononinorum
Uguicionis de Soldaderiis notario anzianorum et consulum
pro comuni Bononie de mense novembris proxime preterito
scilicet sex libras bononinorum pro salario dicti sui officii
secundum formam statutorum et xxiiii solidos bononinorum
pro cartis per eum emptis in dicto officio operatis ex precepto
domini capitanei scripto1594 manu domini Benvenuti notarii
capitanei et quia placuit anzianis et consulibus populi Bononie
1590
Segno - che indica l’andata a capo: coro|nis.
1591
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1592
Segno di riempimento.
1593
Segue cassato: s(ecundu)m for(mam) stat(utorum).
1594
Segno di riempimento.
339 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
lxxxxviii Solvit dictus depositarius novem solidos bononinorum
Guidoni1595 Michaelis pro pretio unius stanghete ferate posite
ad discum1596 sale pallatii domini capitanei ubi ius reditur et
pro una feratura posita hostio1597 camere domini Iohannis ex
precepto domini capitanei scripto manu domini Benvenuti
notarii capitanei.
114v 103v
Eodem die
lxxxxviiii Solvit dictus depositarius decem libras bononinorum
fratri Donusdeo quondam domini Zannis de Burgo Gallerie
ellecto pro suprastante ad faciendum fieri molendina
cupporum, que de novo facta sunt per comune Bononie,
pro eius merito et sallario centum dierum quibus stetit in
dicto officio seu opere fieri1598 faciendo ad rationem duorum
solidorum bononinorum pro qualibet die secundum formam
refformationis populi scripte manu Henrigipti de Querciis
notarii anzianorum et consulum mense augusti preterito et
precepti domini1599 capitanei scripti manu domini Gregorii de
Gaçeris notarii1600 [domini] Bresani de Salis tunc capitanei1601
populi1602 Bononie et quia placuit anzianis et consulibus
supradictis ex instrumento scripto manu Henrigipti de
Querciis notarii predicti.
1595
Nel ms. Guidonis.
1596
Segno di riempimento.
1597
Segno - che indica l’andata a capo: ho|stio.
1598
Segno di riempimento.
1599
Segno di riempimento.
1600
Cassato con tratti di penna: anz(ianorum) (et) (con)sul(um).
1601
Cassato con tratti di penna: anz(ianorum) (et) (con)sul(um).
1602
Nel ms. precede (et).
II. Edizione 340
Eodem die
c Solvit dictus depositarius tredecim libras, decem solidos bononinorum
domine Sibilie quondam domini Iacobini domini Simonberti
de Ubertis, domine Laurentie, domine Diane et domine
Simone1603 sororum et filiarum quondam dicti domini
Iacobini1604 quas habere debebant et recipere a comuni pro
pensione [domus], in qua dominus potestas tenet fenum et
paleam pro equis, secundum formam refformationis populi
scripte manu Rigucii Pacis notarii anzianorum et consulum
presenti mense decembris et precepti domini capitanei scripti
manu domini Benvenuti notarii domini capitanei et quia
placuit anzianis et consulibus mense presenti decembris ex
instrumento scripto manu dicti Rigucii Pacis notarii.
Eodem die
ci Solvit dictus depositarius decem solidos bononinorum
Nasinbeni nuntio pro una fenestra quam fieri fecit in turri
domini capitanei ex precepto domini capitanei scripto manu
domini Benvenuti notarii domini capitanei.
Eodem die
cii Solvit dictus depositarius octo solidos bononinorum
Iohanni Petri, Iuliano Ugolini, Binino Petri, Alberto Petri,
Checho Ugolini, Guidoni Ugolini, Michaeli Ugolini,
Bunino Michaelis pueris qui dederunt1605 brevia die xxiii
unius mensis in conscilio duorum millium in pallatio veteri
comunis Bononie, in quo fuerunt ellecti capitanei, custodes et
alii officiales ad rationem xii denariorum bononinorum pro
quolibet eorum1606 ex precepto domini potestatis scripto manu
domini1607 Bonaiuti notarii domini potestatis.
1603
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i nomi.
1604
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata collega i quattro nomi elencati preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1605
Segue cassata parola con tratti di penna.
1606
Segue nel ms. (et) q(u)olib(et) eo(rum).
1607
Segue cassato con tratti di penna: Benvenuti.
341 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
115r 104r
Eodem die
ciiii Solvit dictus depositarius decem et octo libras, quindecim solidos
bononinorum
Thomaxino Gerardini Vagucii merçario pro pretio centum
librarum cere combuste in servitio comunis Bononie ad
rationem trium solidorum et viiii denariorum bononinorum
pro qualibet libra secundum formam refformationis conscilii
populi scripte manu Rigucii Pacis notarii anzianorum et
consulum presenti mense decembris et precepti domini
capitanei scripti manu domini Benvenuti notarii capitanei et
quia placuit anzianis et consulibus populi Bononie presenti
mense decembris ex instrumento scripto manu Rigucii Pacis
notarii predicti.
Eodem die
cv Solvit dictus depositarius quatuor libras, decem solidos
bononinorum
domino Bertholo Bellondini notario et ambaxatori comunis
Bononie pro quinque diebus quibus ivit et stetit ad civitatem
Regii cum duobus equis in servitio comunis Bononie
causa faciendi pagam custodum populi Bononie pro uno
mense, qui sunt ad custodiam dicte terre, ad rationem
1608
Segno - che indica l’andata a capo: me|rito.
1609
Segno - che indica l’andata a capo: Benvenu|ti.
II. Edizione 342
Eodem die
cvi Solvit dictus depositarius quinquaginta libras bononinorum
sibi ipsi Guillielmo depositario pro remuneratione duorum
millium librarum bononinorum, quas1611 prestitit comuni
Bononie pro faciendo paga domino Guillielmo catelano cum
suis stipendiariis pro duobus mensibus secundum formam
refformationis conscilii populi scripte manu Rigucii Pacis1612
notarii anzianorum et consulum presente mense decembris et
precepti domini capitanei scripti manu domini1613 Bonaiuti
notarii capitanei et quia placuit anzianis et consulibus populi
Bononie prensenti mense decembris ex instrumento scripto
manu Rigucii Pacis notarii predicti.
115v 104v
Eodem die
cvii Solvit dictus depositarius octo libras, quatuor solidos bononinorum
Clerighino et Princivalli de Cremona cureriis qui de precepto
domini capitanei anzianorum et consulum iverunt pro
eorum merito et remuneratione cum literis et scripturis
1610
Segno di riempimento.
1611
Segno di riempimento.
1612
Segno di riempimento.
1613
Segno di riempimento.
343 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
cviii Solvit dictus depositarius decem libras bononinorum
domino Bonvixino Bologniti notario ad refformationes
comunis Bononie scribendum pro remuneratione sui salarii
et laboris quod substinuit et substinere debet in exemplandis
refformationibus comunis Bononie in cartis peccudinis et ipsas
in armario comunis Bononie ponere post depositum officii1615
ipsius secundum formam refformationis conscilii1616 populi
scripte1617 manu Uguicionis de Soldaderiis notarii anzianorum
et consulum mense novembris preterito et precepti domini
capitanei scripti manu domini Benvenuti notarii domini
capitanei et quia placuit anzianis et consulibus presenti mense
decembris ex instrumento scripto manu Rigucii Pacis notarii
anzianorum et consulum predictorum.
Eodem die
cviiii Solvit dictus depositarius duodecim libras bononinorum
Iuliano fratris Paxini, Iohanni Petri Pistoris1618, Gerardino
Bonazunte, Rigucio domini Pacis1619 notariis ad inventaria
pro comuni Bononie ellectis et deputatis, cuilibet eorum
tres libras bononinorum pro cartis emendis in dicto eorum
officio operatis secundum formam statutorum ex precepto
domini potestatis scripto1620 manu domini Bonaiuti notarii
1614
Segno - che indica l’andata a capo: am|baxator(ibus).
1615
Nel ms. offitiu(m).
1616
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: viiiC (et).
1617
Segno di riempimento.
1618
Trascrizione alternativa: pistoris.
1619
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i quattro nomi elencati preceduti
ciascuno da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1620
Segno di riempimento.
II. Edizione 344
Eodem die
cx Solvit dictus depositarius septem libras duodecim denarios
bononinorum
domino Rigucio Pacis notario dominorum anzianorum
et consulum mense presenti decembris scilicet sex libras
bononinorum pro eius merito et salario dicti sui officii
secundum formam statutorum et xxi solidos bononinorum
pro cartis ab eo emptis pro dicto suo officio secundum
preceptum domini capitanei scriptum manu domini Benvenuti
notarii domini capitanei et quia placuit anzianis et consulibus
presenti mense decembris ex instrumento scripto manu Rigucii
Pacis notarii anzianorum et consulum predictorum
116r 105r
Eodem die
cxi Solvit dictus depositarius viginti quinque libras bononinorum
domino Iohanni fratris Bolognitti de Artinixiis quos
expendidit in cereis et dopleriis offerendis1621 per dominum
potestatem et capitaneum anzianis et consulibus et officialibus
comunis Bononie festivitatibus Sancti Stephani, Petronii
et Floriani factis de presenti mense decembris secundum
formam statutorum de mandato domini potestatis scripto
manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis et quia
placuit anzianis et consulibus mense presenti decembris ex
instrumento scripto manu Rigucii Pacis notarii anzianorum et
consulum predictorum.
1621
Segno - che indica l’andata a capo: of|ferendis.
345 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
cxii Solvit dictus depositarius decem libras bononinorum
domino Petriçolo Albanixie quos expendit in faciendo
fieri cereos et dopleria causa1622 offerendi per potestatem
et capitaneum anzianis et consulibus et eius familiis1623 et
officialibus comunis Bononie festivitati1624 Sancti Iohannis
in Monte facte1625 de presenti mense decembris secundum
formam statutorum ex precepto domini potestatis scripto
manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis et quia
placuit anzianis et consulibus populli Bononie ex instrumento
scripto manu Rigucii Pacis notarii anzianorum et consulum
mense presenti decembris.
Eodem die
cxiii Solvit dictus depositarius octo solidos bononinorum
Iacobo Gerbini nuntio comunis Bononie pro quatuor
diebus quibus ivit mandato domini Ferri scilicet pro duobus
diebus1626 quibus ivit Panichum ad requirendum comites de
Panicho quod conparerent certo termino coram domino
potestate vel eius iudice et aliis duobus diebus quibus ivit1627
ad Castrum Episcopi ad requirendum Beninum et pro una die
qua ivit Policinum ad requirendum massarium dicte terre ad
rationem duorum solidorum bononinorum pro qualibet die
secundum formam statutorum ex precepto domini potestatis
scripto manu domini Bonaiuti notarii potestatis.
Eodem die
cxiiii Solvit dictus depositarius duodecim libras bononinorum
Rigucio Pacis notario anzianorum et consulum presenti mense
decembris pro remuneratione1628 sui laboris que[m] substinuit
in scribendis provisionibus et ponendis in libro statutorum
1622
Segno di riempimento.
1623
Lettura incerta.
1624
Segno - che indica l’andata a capo: festi|vitati.
1625
Nel ms. f(a)c(t)i.
1626
Aggiunto in interlinea con segno di rimando ^.
1627
Nel ms. ripetuto: quib(us) ivit.
1628
Nel ms. remun(er)ac(i)o(n)is.
II. Edizione 346
116v 105v
1629
Segno di riempimento.
1630
Segno di riempimento.
1631
Nel ms. uni(u)s.
1632
Segno - che indica l’andata a capo: ce|reorum.
1633
Segno di riempimento.
347 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
cxvi Solvit dictus depositarius septem solidos bononinorum
Symoni Iacobi pro gisso opportuno focholario faciendo in
pallatio1634 primicereorum ex precepto domini capitanei
scripto manu domini Benvenuti notarii capitanei.
Eodem die
cxvii Solvit dictus depositarius decem libras, sedecim solidos bononinorum
domino Bonagratie Armani et domino Petrobelino de
Dongellis, domino Petriçolo de Medicina1635 ambaxatoribus
comunis Bononie scilicet predictis dominis Bonagratie
et Petrobelino, qui iverunt Ferariam1636 mandato domini
potestatis et capitanei pro ambaxatoribus, tres libras et xii
solidos bononinorum pro quolibet eorum pro quatuor
diebus ad1637 rationem xviii solidorum bononinorum
pro quolibet eorum et quolibet die et predictis dominis
Bonangratie1638 et Petriçolo de Medicina, qui iverunt ad
sociandum1639 dominum potestatem ad Castrum Sancti
Petri pro ambaxatoribus, treginta sex solidos bononinorum
cuilibet eorum pro duobus diebus ad rationem xviii
solidorum bononinorum pro quolibet eorum et quolibet
die secundum formam refformationis conscilii viiiC et
populi Bononie scripte manu domini Bonvixini notarii ad
refformationes comunis et precepti domini potestatis scripti
manu domini Bonaiuti notarii potestatis et quia placuit
anzianis et consulibus populi Bononie presenti mense
decembris ex instrumento scripto manu Rigucii Pacis1640
notarii anzianorum et consulum predictorum.
1634
Segno di riempimento.
1635
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i tre nomi elencati preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1636
Segno - che indica l’andata a capo: Fe|raria(m).
1637
Segno di riempimento.
1638
Segno - che indica l’andata a capo: Bona|gr(ati)e.
1639
Nel ms. adsociatu(m).
1640
Segno - che indica l’andata a capo: Ri|gucii.
II. Edizione 348
Eodem die
cxviii Solvit dictus depositarius treginta octo solidos, quatuor denarios
bononinorum
Iohanni de Scanello custodi massarie comunis Bononie pro
ccxxx panibus a duobus denariis pro quolibet quos dare
debet captivis carceris comunis Bononie qui sunt numero xlvi
pro quinque die scilicet pro die sabbati xxv intrante decembri,
dominica, lune, martis1641 et merchurii futuris sequentibus ad
rationem unius pro quolibet eorum et quolibet die secundum
formam statutorum ex precepto domini potestatis scripto
manu domini Benvenuti notarii potestatis.
117r 106r
Eodem die
cxx Solvit dictus depositarius duodecim libras bononinorum
domino Francisco de Gatto, domino Martino de Piçoli[s],
domino Rolandino de Ceroplano, domino Lombardo de
Montumbrario qui fuerunt ad estimandum iiiC equos militum
comunis Bononie pro presente anno pro eorum metiro et labore
cuilibet, secundum provisionem anzianorum et consulum
super hiis factam, tres libras bononinorum secundum formam
refformationis [conscilii] viiiC et populi scripte manu domini
Bonvixini Bologniti notarii ad refformationes comunis et
precepti domini potestatis scripti manu domini Bonaiuti notarii
1641
Segno a forma di punto fermo reiterato con la funzione di segnalare una pausa breve.
349 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
cxxi Solvit dictus depositarius duodecim libras bononinorum
domino Gardino de Gardinis, domino Iacobino Sassolini,
domino Iacobo Berardi, domino Matheo Blanchitti, domino
Thebalducio de Tebaldis, domino Alberto de Marxiliis,
domino Ardicioni de1643 Libris, domino Ugolino de
Montombrario cuilibet eorum treginta solidos pro expensis
factis per eos cum steterunt in pallatio domini capitanei in
servitio comunis Bononie a[d] ponendum in sachitis nomina
hominum societatum pro ellectione anzianorum et consulum
facienda ex viii preceptis domini capitanei in una cedula1644
scriptis manu1645 domini capitanei et quia placuit anzianis et
consulibus presenti mense decembris ex instrumento scripto
manu Rigucii Pacis notarii predicti.
Eodem die
cxxii Solvit dictus depositarius viginti quinque libras bononinorum
magistro Bene filio1646 Baldensis, magitro Dominico
filio Albertini scilicet dicto magistro Bene decem libras
bononinorum pro operatura et reffectione pallatiorum et
domorum1647 comunis Bononie, in qua mora[n]tur dominus
potestas et eius familia, videlicet pro fenestris, hostiis1648
et porticibus dictorum domorum et pallatiorum et pro
reffectione scalarum et pro labrenchis et aliis lignis et dicto
magistro Dominico xv libras bononinorum pro copertura et
reaptatione1649 domorum et pallatiorum comunis Bononie,
1642
Segno di riempimento.
1643
Segue cassato con tratti di penna: m.
1644
Segno di riempimento.
1645
È verosimile credere che nelle operazioni di copia sia saltata una parte del periodo: domini Benvenuti
notarii.
1646
Corretta in o la i finale, trasformando il caso da genitivo a dativo.
1647
Segno di riempimento.
1648
Segno - che indica l’andata a capo: ho|stiis.
1649
Segno - che indica l’andata a capo: re|aptat(i)o(n)e.
II. Edizione 350
117v 106v
Eodem die
cxxiii Solvit dictus depositarius sex libras bononinorum
domino Soldano de Aççis officiali ellecto claverio Pontis
Merlati pro eius salario sex mensibus ad rationem xx solidos
pro quolibet mense secundum formam statutorum ex precepto
domini capitanei scripto manu domini Benvenuti1651 notarii
domini capitanei et quia placuit anzianis et consulibus populi
Bononie presenti mense decembris ex instrumento scripto
manu Rigucii1652 Pacis notarii anzianorum et consulum
predictorum.
Eodem die
cxxiiii Solvit dictus depositarius duos solidos, quatuor denarios bononinorum
Bonaventure de Candelis pro oleo quod emit de suis denariis
pro lampade cappelle pallatii comunis Bononie et lumine in ea
redendo ex precepto domini potestatis scripto manu domini
Bonaiuti notarii potestatis.
1650
Nel ms. duob(us).
1651
Segue cassato con punti sottoscritti: ma[nu].
1652
Segno - che indica l’andata a capo: Rigu|cii.
351 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
cxxv Solvit dictus depositarius quinquaginta quatuor libras bononinorum
domino Iuliano Cambii Gratiadei, domino Nicholao de
Rodaldis, domino Iacobino Petri Grassi anziano, domino
Francischo Gatti, domino Petrobelino de Dongellis, domino
Paci de Saliceto anziano, domino Robaconti de Pançonibus,
domino Petrobono de Batagluciis, domino Bonachursio
Ayghini anziano, domino Iacobo de Baldoynis, domino
Iohanni domini Conforti, domino Boniohanni de Zevenini
de Zovençonibus anziano1653 anzianis et ambaxatoribus ituris
pro comuni Bononie Ferariam ad dominum marchionem
hestensem pro negotiis comunis, cuilibet eorum pro quinque
diebus ad rationem xviii solidorum bononinorum pro
quolibet eorum et quolibet die secundum formam statutorum
exequendo formam refformationis populi Bononie scripte
manu Rigucii Pacis notarii anzianorum et consulum presenti
mense decembris et precepti domini capitanei scripti manu
domini Benvenuti notarii capitanei et quia placuit1654 anzianis
et consulibus dicti mensis decembris ex instrumento scripto
manu Rigucii Pacis notarii predicti.
1653
Aggiunto nell’interlinea inferiore all’interno di una specie di cartiglio: -bus anz(iano).
1654
Segno - che indica l’andata a capo: pla|cuit.
1655
Segno - che indica l’andata a capo: fu|tur(is).
II. Edizione 352
118r 107r
Eodem die
cxxvii Solvit dictus depositarius viginti solidos bononinorum
Petro Nasinbenis nuntio comunis Bononie pro x diebus
quibus ivit et stetit cum literis comunis de mandato domini
capitanei Ferarie pro eius salario et mercede ad1656 rationem
duorum solidorum bononinorum pro qualibet die secundum
formam statutorum ex precepto domini1657 capitanei scripto
manu domini Benvenuti notarii capitanei.
Eodem die
cxxviii Solvit dictus depositarius quadraginta solidos bononinorum
Zechonie et Corvo pictoribus1658 scilicet cuilibet eorum xx
solidos bononinorum pro eorum merito et labore1659 quod
substinuerunt in pi[n]gendo dominum Rambertum de
Baçaleriis in pallatio veteri et novo comunis Bononie ex forma
precepto domini potestatis scripto1660 manu domini Bonaiuti
notarii potestatis.
Eodem die
cxxviiii Solvit dictus depositarius quatuor libras bononinorum
domino Iacobo de Despersonaldis, domino Bellotto Iacobini
Bellotti, domino La[n]çalocto Guidonis Taraffi, domino
Castagnolo Bertholi Avançaroli officialibus ellectis pro
comuni Bononie ad extimandum equos dominorum potestatis
et capitanei et ambaxatorum comunis Bononie, qui sunt
apud romanam curiam, scilicet cuilibet eorum xx solidos
bononinorum. Qui extimatores extimaverunt equos domini
Alberti Oddofredi, domini Beccadini de Artinisiis1661 et
Gerardi Ferarii notarii eorum ex duobus preceptis domini
1656
Segno di riempimento.
1657
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: pot(testatis) sc(ri)p[to].
1658
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1659
Segno - che indica l’andata a capo: labo|re.
1660
Segno di riempimento.
1661
Segno - che indica l’andata a capo: A(r)tini|siis.
353 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
cxxx Solvit dictus depositarius viginti solidos bononinorum
domino magistro Amorocto et Guillielmo1663 medicis cuilibet
eorum decem solidos bononinorum quia iverunt de mandato
domini Ferri iudicis ad mallefficia ad videndum Cosolam
domini Petri de Verona si erat mortuus necne ex precepto
domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti notarii
potestatis.
118v 107v
Eodem die
cxxxi Solvit dictus depositarius tres libras, duodecim solidos bononinorum
Stephano de Gisso et Petro de Vetrana1664 nuntiis comunis
Bononie cuilibet eorum treginta1665 sex solidos bononinorum
pro xxxvi diebus quibus quilibet eorum servivit et ivit in
servitio comunis Bononie per civitatem et burgos de mandato
domini Gerardi iudicis potestatis et sindici comunis Bononie
et eius notarii ad sindicati officium deputati inceptis die
iovis xviii mense novembris proxime preterito et finitis die
veneris xxiiii huius mensis ad rationem xii denariorum
bononinorum pro quolibet eorum et quolibet die secundum
formam statutorum comunis1666 ex duobus preceptis domini
potestatis scriptis manu domini Bonaiuti notarii domini
potestatis in una cedula.
1662
Segno di riempimento.
1663
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1664
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1665
Segno - che indica l’andata a capo: tregi(n)|ta.
1666
Aggiunto al termine della posta con un segno di rinvio ≠: s(ecundu)m for(mam) stat(utorum)
co(mun)is.
II. Edizione 354
Eodem die
cxxxii Solvit dictus depositarius tres libras et quatuor solidos bononinorum
Ugolino Petri, Gerardo Zaniboni, Nasinbeni de Gisso,
Nicholao Guidonis nuntiis comunis Bononie cuilibet eorum
xvi solidos bononinorum pro xvi diebus1667 quibus quilibet
eorum stetit et servivit pro comuni Bononie ad discum
Ursii incipiendo die xv decembris et finitis die xxx dicti
mensis decembris presentis ad rationem xii denariorum
bononinorum pro quolibet eorum et quolibet die secundum
formam statutorum ex duobus [preceptis] domini potestatis
in una cedula scriptis manu domini Bonaiuti notarii
potestatis.
Eodem die
cxxxiii Solvit dictus depositarius tres libras, quatuor solidos bononinorum
Guidoni de Rofeno, Cursulo Guasconis, Iacobo Stephani,
Stephano Iohannis nuntiis comunis scilicet cuilibet eorum
xvi solidos bononinorum quibus quilibet ipsorum stetit
et servivit ad discum domini potestatis incipiendo die xiii
decembris et finitis die xxviii dicti mensis ad rationem xii
denariorum bononinorum pro quolibet eorum et quolibet
die secundum formam statutorum ex duobus preceptis
domini potestatis in una cedula1668 scriptis manu domini
Bonaiuti notarii predicti.
Eodem die
cxxxiiii Solvit dictus depositarius treginta duos solidos bononinorum
Michaeli Severii, Ubaldino Petriçoli1669 nuntiis comunis
Bononie scilicet cuilibet eorum xvi solidos bononinorum
quibus quilibet ipsorum stetit et servivit ad discum
malleficiorum pro comuni Bononie incipiendo die xiii
decembris et finitis die xxviii dicti mensis decembris
presentis ad rationem xii denariorum bononinorum pro
quolibet eorum et quolibet die secundum formam statutorum
1667
Segno di riempimento.
1668
Segno di riempimento.
1669
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
355 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
119r 108r
Eodem die
cxxxv Solvit dictus depositarius treginta duos solidos bononinorum
Argomento Bo[n]figloli, Iacobo Nasinbenis1670 nuntiis
comunis Bononie scilicet cuilibet eorum xvi solidos
bononinorum pro sedecim diebus quibus quilibet ipsorum
stetit et servivit ad discum mallefficiorum pro comuni Bononie
incipiendo die lune xiii mense decembris presenti et finitis die
xxviii dicti mensis decembris ex precepto domini potestatis
scripto manu domini Bonaiuti notarii domini potestatis ad
rationem xii denariorum bononinorum pro quolibet eorum
et quolibet die secundum formam statutorum.
Eodem die
cxxxvi Solvit dictus depositarius treginta duos solidos bononinorum
Dominico Albertini, Iohanni Bertholomei1671 nuntiis
comunis Bononie scilicet cuilibet eorum xvi solidos
bononinorum pro xvi noctibus quibus quilibet eorum
stetit et servivit super1672 pallatio comunis Bononie inceptis
die xiii decembris et conpletis die xxviiii dicti mensis ad
rationem xii denariorum bononinorum pro quolibet eorum
et qualibet nocte secundum1673 formam statutorum ex
precepto domini potestatis scripto manu domini Bonaiuti
notarii potestatis.
1670
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1671
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1672
Segno di riempimento.
1673
Segno di riempimento.
II. Edizione 356
Eodem die
cxxxvii Solvit dictus depositarius treginta novem solidos bononinorum
Clerichino Guidonis curerio qui reduxit literas ab
ambaxatoribus comunis Bononie in romanam curiam
existentibus pro eius salario et mercede ex precepto domini
capitanei scripto manu domini Benvenuti notarii capitanei.
Eodem die
cxxxviiii Solvit dictus depositarius sex libras1675 et decem solidos bononinorum
domino Ugolino Iohannis Gozoli capitaneo castri Bixani pro
xxvi diebus quibus stetit in servitio comunis Bononie ultra
{termi}num1676 eius solutionis ad dictam custodiam dicte
terre ad rationem v solidorum bononinorum pro qualibet
die secundum formam statutorum ex forma refformationis
conscilii populi scripte manu Rigucii Pacis tunc notarii
populi Bononie et precepti domini capitanei scripti manu
domini Benvenuti notarii capitanei et quia placuit anzianis
et consulibus populi Bononie presenti mense decembris ex
instrumento scripto manu Rigucii notarii predicti.
1674
Segno - che indica l’andata a capo: qua|tuor.
1675
Aggiunto in interlinea con segno di rimando ^.
1676
La lacuna materiale del supporto, a seguito dello strappo della carta e della perdita dell’inchiostro,
non rende leggibile parte della parola.
357 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
119v 108v
Eodem die
{cx}l 1677
Solvit dictus depositarius ducentas libras bononinorum
fratri Tiberto qui moratur1678 ad locum Sancte Agnetis pro
labarerio1679 fieri faciendo unius clavige1680 longitudinis xl
pedum et in bocca sex pedum et totidem in altitudine ante
posterlam contrate Saragoçie ex averso loco dominarum Sancte
Agnetis splanando rivam fossati in1681 quantum protenditur
dicta claviga ab utraque parte dicte clavige faciendo alipas de
muro ita quod homines dicte contrate possint ire et redire cum
personis, bestiis et curibus per dictam posterlam et clavigham et
etiam persone que vadunt ad locum dominarum Sancte Agnetis
secundum formam refformationis conscilii populi scripte manu
Rigucii Pacis notarii supradicti et precepti domini capitanei
scripti manu domini Benvenuti notarii capitanei et quia
placuit anzianis et consulibus populi Bononie presenti mense
decembris ex instrumento scripto manu Rigucii notarii predicti.
Eodem die
cxli Solvit dictus depositarius quindecim libras bononinorum
Michaeli Petri de Duglolo capitaneo terre Montisbellii pro
duobus mensibus quibus ire et stare debet ad custodiam dicte
terre ad rationem quinque solidorum bononinorum pro
qualibet die secundum formam statutorum exequendo formam
refformationis conscilii populi scripte manu Rigucii Pacis
notarii populi presenti mense decembris et precepti domini
capitanei scripti manu domini Benvenuti notarii capitanei et
quia placuit1682 anzianis et consulibus populi Bononie presenti
mense decembris ex instrumento scripto manu Rigucii notarii
predicti.
1677
La lacuna materiale del supporto, a seguito della perdita di un lembo del margine del foglio di carta,
spinge a ricostruire per via indiziaria il numero della posta.
1678
Seguono cassate con tratto di penna e punti sottoscritti alcune lettere, forse ab (poi corretto in ad) lo[co].
1679
Segno - che indica l’andata a capo: la|borerio.
1680
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: lond.
1681
Segno di riempimento.
1682
Segno di riempimento.
II. Edizione 358
Eodem die
{cxliii1685} Solvit dictus depositarius duo millia libras bononinorum
sibi ipsi domino Guillielmo {depositario} predicto quos
dedit et prestitit comuni Bononie causa dandi et {solvendi}
domino Guillielmo cathelano et s{ui}s stipendiariis pro
duobus mensibus secundum formam refformationis consiclii
populi scripte manu Rigucii Pacis notarii predicti et precepti
domini capitanei scripti manu1686 domini Benvenuti {notarii}
capitanei et quia placuit anzianis et consulibus populi presenti
mense decembris ex instrumento scripto manu Rigucii notarii
predicti.
Requiratur dicta refformatio in filo mense presenti decembris
in cvi signo.
1683
La lacuna materiale del supporto, a seguito di uno strappo della carta, non rende perfettamente
intellegibile il testo.
1684
La lacuna materiale del supporto, a seguito della smarginatura del foglio di carta, costringe a ricostruire
per via indiziaria il numero della posta.
1685
La lacuna materiale del supporto, a seguito della smarginatura del foglio di carta, costringe a ricostruire
per via indiziaria il numero della posta. La carta in questa parte finale presenta numerose lacerazioni,
strappi e parti di testo in cui l’inchiostro è svanito.
1686
Segue cassato con tratti di penna: Rigucii.
1687
Lettura per via ipotetica di molte unità di scrittura di questa posta a causa delle cattive condizioni
del supporto.
359 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
120r 109r
Eodem die
Solvit dictus depositarius 1688
centum octuaginta quinque libras
1 6 8
{bononinorum
9 1689
}
fratri Petriçolo sindico et procuratori capitulli et conventus Sancte
Marie de Val de Preta vigintiquinque libras bononinorum, fratri
Alberto Antholini syndico et procuratori capitulli et conventus
fratrum Sancti Iacobi Strate Sancti Donati quinquaginta libras
bononinorum, Gerardo Bertholi Fabri sindico et procuratori
capitulli et conventus Sancte Marie ordinis cistellorum1690 extra
circlam Porte Steri decem libras bononinorum, domino Iacobino
Gerardelli notario sindico et procutatori capituli et conventus
monasterii dominarum et sororum Sancti Petri Martiris
duodecim libras, decem solidos bononinorum, Viviano de
Usvegis cappelle Sancti Leonardi sindico et procuratori capituli
et conventus monasterii Sancte Marie de Veça de Nugareto
septem libras, decem solidos bononinorum, Iohanni Bencevenis
notario sindico et procuratori capituli et conventus dominarum
et sororum [Sancti] Eusebii seu Sancti Salvatoris quinque
libras bononinorum, Ugoni Admirati sindico et procuratori
dominarum et sororum Sancte Marie de Misericordia viginti
quinque libras bononinorum, fratri Iacobello Benevengni
converso sindico et procuratori dominarum et sororum
Sancte Marie de Virginibus duodecim libras, decem solidos
bononinorum, domino Iacobo de Lastignano notario sindico et
procuratori dominarum et sororum de convertitis Sancte Marie
Magdalene viginti quinque libras bononinorum, fratri Uguicioni
ordinis servorum Sancte Marie duodecim libras, decem solidos
bononinorum, cuilibet dictorum sindicorum pro medietate eius
quod habere et recipere debent a comuni Bononie occasione
ellimosinarum secundum formam statutorum loquentium de
elimosinis recipienti vice et nomine dictorum1691 monasteriorum,
1688
Salta la numerazione consueta della posta in numeri romani.
1689
La lacuna materiale del supporto, a seguito di uno strappo della carta, non rende intellegibile il testo
ricostruito per via indiziaria.
1690
Segno - che indica l’andata a capo: ci|stello(rum).
1691
Segno di riempimento.
II. Edizione 360
Eodem die
cxliiii Solvit dictus depositarius viginti quinque libras bononinorum
sibi ipsi domino Guillielmo depositario supradicto pro
emendis cartis pro libris faciendis1692, cera, vernice, inclaustro
et aliis officio sue massarie opportunis secundum formam
refformationis conscilii populi scripte manu domini Yvani
Bentivogli notarii anzianorum et consulum mense octubris
ellapso et precepti domini capitanei scripti manu domini
Benvenuti notarii domini capitanei et quia placuit1693 anzianis
et consulibus poppulli Bononie mense novembris preterito
ex instrumento Uguicionis Soldaderii notarii anzianorum et
consulum predictorum.
120v 109v
Eodem die
Solvit dictus depositarius 1694
trescentas quinquaginta libras
[bononinorum]
domino Cursio de Donatis potestati civitatis Bononie
pro merito et salario dicte sue potestarie mense presenti
decembris exequendo formam refformationis conscilii viiiC
et populi scripte manu domini Bonvixini Bologniti notarii ad
refformationes comunis Bononie scribendum facte de mense
octubris preterito.
Requiratur dicta refformatio in filo octubris in signo viiii1695.
1692
Segno di riempimento.
1693
Segno di riempimento.
1694
Salta la numerazione consueta della posta in numeri romani.
1695
Un segno paratestuale a forma di parentesi tonda collega questa alla posta successiva, che per questa
ragione non viene numerata.
361 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
Solvit dictus depositarius1696 sexaginta quatuor libras bononinorum
Baldixino Attaviani, Cionino Maynicti, Guillielmo Iacobi,
Petrucio Martini, Bello Capitonis, Montone Baldantie, Zono,
Bancho, Lapo1697 fratribus et filiis Martini, Polono Ugolini1698,
Zecho Gregorii, Meglor Gardi, Chele Bonfigloli, Martino Buoni,
Paulo de Sancto Petro Maiore, Bertino de Sancto Geminiano,
Arughino de Trento, Amadixio de Mantua, Cursio Fabri, Cambio
Rexalli1699 beroariis domini Cursii Donati potestatis supradicti
pro merito et sallario eorum presenti mense decembris habenti
xxxi dies et pro prima dies mensis ianuarii. Qua dies est dictorum
beroariorum1700 ad rationem II solidorum bononinorum pro
quolibet eorum et quolibet die secundum formam statutorum
exequendo formam refformationis conscilii viiiC et populi scripte
manu domini Bonvixini Bologniti notarii ad refformationes
comunis Bononie scribendum facte de mense octubris ellapso.
Requiratur dicta refformatio1701 in mense octubris cum illa
domini potestatis in viiii signo.
Eodem die
cxlv Solvit dictus depositarius quadraginta solidos bononinorum
Paulo Bellondini notarii pro remuneratione sui laboris quem
substinuit1702 in scribendo carticellas missas1703 omnibus
societatibus pro comuni Bononie pro arbitrio dando dominis
anzianis et sapientibus ex precepto domini capitanei scripto
manu1704 domini Benvenuti notarii dicti domini capitanei.
1696
Salta la numerazione consueta della posta in numeri romani.
1697
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i nomi.
1698
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i dieci nomi elencati preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1699
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i dieci nomi elencati preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1700
Segno - che indica l’andata a capo: be|reoario(rum).
1701
Segue cassato con tratto di penna e punti sottoscritti: cum.
1702
Segno - che indica l’andata a capo: substi|nuit.
1703
Segue cassato con punti sottoscritti: o(mn)ib(us).
1704
Segno - che indica l’andata a capo: ma|nu.
II. Edizione 362
121r 110r
Eodem die
{cxlvi} Solvit dictus depositarius decem solidos bononinorum
domino Paulo de Cazano notario pro remuneratione1705 laboris
quem substinuit in exemplando quadam statuta ex statuto
comunis Bononie de mandato domini Gualandi militis domini
capitanei1706 seu eius notarii ex precepto domini capitanei
scripto manu domini Benvenuti notarii domini capitanei.
Eodem die
{cxlvii} Solvit dictus depositarius decem et septem so{lidos bononinorum1707}
1707
Eodem die
{cx}lviii Solvit dictus depositarius
1708
treginta solidos bononinorum
Iohanni Bondiei quos Costolus de Piçichotis pro eo solvatur
ultra quam debuerat per erorem in solvendo die xxiii decembris
pro conplemento affictus possessionum domini Amadoris de
Piçichotis contentorum in xii brevi[bus] cum in veritate appareat
eos solvisse ultra debitam1709 quantitatem ex precepto domini
capitanei scripto manu domini Benvenuti notarii capitanei.
Eodem die
cxlviiii Solvit dictus depositarius octo libras bononinorum
[domino] Leonardo de Magnanis notario pro quarterio Porte
Ravenatis, domino Bonvixino Bologniti notario pro Porta
1705
Aggiunto in interlinea con segno di rimando ^: p(ro) remun(er)at(i)o(n)e.
1706
Segno di riempimento.
1707
La lacuna materiale del supporto, a seguito di uno strappo della carta, non rende intellegibile il testo
ricostruito per via indiziaria.
1708
La lacuna materiale del supporto, a seguito di uno strappo della carta, non rende intellegibile il testo
ricostruito per via indiziaria.
1709
Segno - che indica l’andata a capo: de|bita(m).
363 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
121v 110v
Eodem die
{cl1712} Solvit dictus depositarius octo libras bononinorum
[domino] Leonardo de Magnanis notario ad discum domini
potestatis, domino Bonvixino Bologniti notario ad discum
domini potestatis, domino Iacobino Fra[n]choli notario
ad discum domini potestatis, domino Iohanni de Roffeno
notario ad discum domini potestatis1713 notariis ad discum
domini potestatis presentis scilicet dicto Leonardo1714 xl
solidos bononinorum pro exemplatura conscilii1715 duorum
millium et conscilii viiiC tam in cartis peccudinis quam
1710
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i quattro nomi elencati preceduti
ciascuno da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1711
Segno di riempimento.
1712
La lacuna materiale del supporto, a seguito di uno strappo della carta, non rende possibile avere
neppure la certezza che il testo ricostruito per via indiziaria fosse presente.
1713
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i quattro nomi elencati preceduti
ciascuno da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1714
Segno - che indica l’andata a capo: Leo|nardo.
1715
Segno di riempimento.
II. Edizione 364
Eodem die
Solvit dictus depositarius quatuor libras bononinorum
Leonardo de Magnanis notario, Iohanni de Roffeno
notario1719 scilicet dicto Leonardo xl solidos bononinorum
pro suo sallario et mercede laboris, quem substinuit in
scribendo milites comunis Bononie omnium portarum de
mandato domini potestatis et eorum nomina et cognomina,
assignantiones et conscignationes equorum ipsorum millitum,
et dicto1720 Iohanni de Roffeno xl solidos bononinorum pro
remuneratione sui laboris, quem substinuit1721 in scribendo
consignationes equorum factes1722 a militibus comunis
Bononie et ipsorum extimationes in quatuor libris et pro
1716
Nel ms. quos.
1717
Segno - che indica l’andata a capo: Bona|iuti.
1718
Un segno paratestuale a forma di parentesi tonda collega questa alla posta successiva, per questa ra-
gione non viene numerata.
1719
Un segno paratestuale a forma di parentesi quadrata tiene uniti i due nomi elencati preceduti ciascuno
da un segno di paragrafo a forma di piede di mosca.
1720
Segno di riempimento.
1721
Segno - che indica l’andata a capo: sub|stinuit.
1722
Nel ms. f(a)ctis.
365 Il Liber Expensarum del Comune di Bologna del 1288
Eodem die
{c}li 1724
Solvit dictus depositarius novem solidos et sex denarios bononinorum
Azzolino Petriçini scilicet vii solidos bononinorum pro
reactatione camini et presepii1725, stabuli domini capitanei et
duos solidos et sex denarios bononinorum pro una clavi ex
precepto domini1726 capitanei scripto manu domini Benvenuti
notarii domini capitanei.
122r 111r
1723
Segno - che indica l’andata a capo: qua|tuor.
1724
La lacuna materiale del supporto, a seguito di uno a strappo della carta, non rende intellegibile l’intero
numero assegnato alla posta ricostruito per via indiziaria.
1725
Segno di riempimento.
1726
Segue cassato con tratti di penna: pot(estatis) sc(ri)pto manu d(omi)ni.
1727
La lacuna materiale del supporto, a seguito di uno strappo della carta, non rende intellegibile la parte
finale della cifra ricostruibile con alcuni dubbi per via indiziaria. La somma è isolata nella colonna di destra
della pagina.
1728
La lacuna materiale del supporto, a seguito di uno strappo della carta, non consente di trascrivere
correttamente il testo. La descrizione monetaria è isolata nella colonna di destra della pagina, come usuale
nella mise en texte del ms.
II. Edizione 366
Millesimo ducentesimo octuagesimo nono, indictione secunda, die iovis tertia decima
intrante ianuario, recipiunt domini Millançius de Çovençonibus et frater Iacobus
de Caçano depositarii comunis ducentas viginti quatuo{r} librarum, quatuordecim
sol{idorum}1729 et novem denariorum bononinorum1730 a domino Guillielmo de
Pavanensibus massario comunis Bononie tempore domini Bonacursii Donati olim
potestatis Bononie pro sex mensibus proxime preteritis de denariis superatis eidem
depositario ab officio sue massarie sive depositarie presentibus Francesco Cleravalla1731
familiari domini Bindi capitanei populi Bononie et domino Yvano Bentivogli notario.
Et Ego Michael magistri Adami nunc notarii dictorum depositariorum scripsi.
1729
La lacuna materiale del supporto, a seguito di uno strappo della carta, non impedisce di congetturare
verosimilmente il testo perduto.
1730
La descrizione monetaria è isolata nella colonna di destra della pagina, come usuale nella mise en texte
del ms.
1731
Aggiunte in interlinea con segno di rimando ^ le lettere: ra.
1732
La lacuna materiale del supporto, a seguito di uno strappo della carta, non impedisce di congetturare
verosimilmente il testo perduto.
1733
La descrizione monetaria è isolata nella colonna di destra della pagina, come usuale nella mise en texte
del ms.
1734
Nel ms. pervenire.
III
INDICI
l in apicel = luglio
a in apicea = agosto
s in apices = settembre
o in apiceo = ottobre
n in apicen = novembre
d in apiced = dicembre
* Segue un numero in apice per indicare una posta non numerata nell’originale che
segue il numero seguito da asterisco
n = scritture vergate nell’ultima carta del Liber
pr = protocollo
d. = domini/domine
f. = filius
q. = quondam
s./S. = sanctus/Sanctus, Sanctum, Sancta
ss. = Sancti
INDICE DEI NOMI DI PERSONA
Abbaluffis, Abalufis (de), Armaninus 42o, Albertonis (de), Iacobus 85n; Iohannes f.
87n; Ugolinus 42o de Albertonis 35s
Acharixius Andree 42o Albertonzellus de Solaria 14o
Acharixius de Savignano 69d Albertucius Astanove 78s
Acharixius Guidonis 27l, 64, 87, 83a Albertucius de Beveraria 135s, 74d
Acharixius Raymundini 55n Albertucius de Montorio 86l
Achuriglatri Guidonis 142s Albertus f. Antholini 33a, 143d
Adelaxia de Camugnano 74l Albertus Ariverii 22s, 150
Adhygerius d. Alberti Aghinulfi 83n Albertus assazator 94o
Albericus d. Laygonis de Ceula 69d Albertus Aymerii 44s
Albericus d. Sydonii 110o Albertus Bonafidei 52a, 114o, 84n
Alberixius Zanini 128s Albertus Boniohannis 72n
Albertanus Zepie 100l Albertus Chabrielis (Cabrielis) 42o, 87n
Albertinellus de Tiçano 136s, 72d Albertus Daynixii 42o, 87n
Albertinus Amighitti 42s Albertus de Briçanella 99l, 32d
Albertinus Ardiçionis 78s Albertus de Castagnolo 69d
Albertinus Blaxie (Blaxii) 65a, 115o Albertus de Flexo 48o
Albertinus cui dicitur Tuschus 78s Albertus de Mançolinus 85s
Albertinus de Caçago 15l, 22a, 75s Albertus de Panicho 68l, 3o
Albertinus de Forlivio (Furlivio) 19s, 84, Albertus de Rofeno 57o
2o, 26 Albertus de Sancta Aghata 53o
Albertinus de Montorio 79o, 101n Albertus de Verona 30o, 131
Albertinus de Trombeta 86d Albertus Genoini 98n
Albertinus Henregipti (Henrigipti) 79l, Albertus Iacobi 55a, 111o
99, 34a, 66o, 22n Albertus Iohannis 132s, 56o
Albertinus Iacobi doctor 56l Albertus Iohannis (Boniohannis) Vixine
Albertinus Iacobi tintor 32s, 135, 74d 24l, 62s, 65o
Albertinus Rainaldini 42o Albertus Laurentii 16n
Albertinus sartor 55a, 111o Albertus Miglatio 19l, 81a
III. Indici 372
140d 115o
Baldiçionis (de), Iohaninus 42o Bellottus (Belloctus) q. Iacobini Bellocti
Baldinus Bertholomei Scardevelle 42o (Bellotti) 76n, 129d
Baldoynis, Baldoinis (de), Iacobus Bellus Capitonis 9o, 13n, 140d
Baldoini 37d, 125 Beltraminus notarius 54l
Balducius de Caym 86d Beltramus Botto 28o
Bambaglolis, Banbaglolis, (de), Beltramus de Chel 86d
Bernardinus 65l, 77, 143s, 126o; Petrus Beltramus de Manuascha 28o
d. Uguicionis 14l, 13a, 57, 1o, 44n, 26d; Beltramus de Mirlino 28o
Uguicio 69d Beltramus de Traus 28o
Banchus de Mognis 98a Beltramus (Beltrame) de Vacheriis
Banchus f. Martini 9o, 13n, 140d (Vachis) 28o, 86d
Bandinus Bernardi 11o Beltramus provincialis 30o
Bandinus Petri 58a, 117o Benamatus Bernardi 86l
Bardus d. Ariverii de Muxiglano 42o Benaxaia Guidonis 42o
Bastardus de Dallo 86d Bencevene Andree 86l
Bastardus de Tignano 98a, 71s, 75, 93, Bencevene (Benzevenne) Bonachose
12o, 13, 19 132s, 56o
Batagluciis (de), Petrobonus 125d Bencevene Gillioli Saccacii 138s
Baxacomatribus (de), Bonachose 69d; Bencevene (Bençevene) Iacobi 20l , 91d
Guillielmus d. Iohannis 69d; Iohannes Bencevenne Clerfantis nuntius 42s, 136n
64a, 69d; Nicholaus 69d; Ubertus 69d Bencevenne de Saliceto 58d
Baxaninus de Mediolano 103a, 55s, 83, Bençevenne Guidonis 80n
102o, 128, 13n, 100, 19d Bencivene Clerfantis marochus 62n
Baxianinus de Mediolano 103a Bendideus Albertucii 78s
Baxilius Egidii Ambroxii 69d Bendideus calçolarius 42o
Baxius (Boxius) Federici 55l, 25s, 138, 73d Bendideus Ugolini 5l, 6, 9, 26, 32, 35, 43,
Bayninus de Mediolano 31s 51, 95
Bazalerius (Baçalerius) Gratiani 135s, 74d Bene Baldensis 122d
Beccadellis, Bechadellis (de), Beccadinus Bene magister 31a, 107o
4n, 69d; Nicholaus 69d; Riçardus 69d; Benedictus calçolarius 57l, 26s
Zanochus 69d Benedictus de Ronchati 86d
Becharius (Beccarius) d. Landulfi Benedictus Pauli Amodei 42o
(Lamdulfi) 42o, 87n Benedictus Vicentii 42o, 87n
Beldoinus Bertholomei Stardovelle 87n Beninchasa Martini 32n
Belingherius de Burgo Bono 86d Beninus Anthonii 91n
Bella uxor Martini 87a, 41s Beninus de Castro Episcopi 72o, 84, 113d
Bellamore Ricii 74l Beninus (Bononius) Guidonis 55l, 25s
Bellottus (Belitus) Dominici Alberti 65a, Beninus Iacobini Cavalerii 69d
375 Il Liber expensarum del Comune di Bologna del 1288
101, 102, 103, 104, 105, 106, 107, 108, Bonaventura de Brixia 86d
109, 110, 111, 112, 113, 114, 115, 116, Bonaventura de Candelis 96n, 124d
117, 118, 119, 120, 121, 122, 124, 125, Bonaventura de Roma 86d
126, 127, 128, 129, 130, 131, 132, 133, Bonaventura de Savignano 87o, 138d
134, 135, 136, 137, 138, 139, 140, 141, Bonaventura Gabarolo (Ganbari) 58l, 23s
143, 144, 145, 146, 148, 150, 151, 152, Bonaventura Iacobi Bergençonis 72d
153, 2o, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, Bonaventura Iacobi Sinibaldi 78s
15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 23, 24, 25, 26, Bonaventura Iacobini 136s
27, 28, 29, 31 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, Bonaventura Petri 104a, 28s, 47, 14o, 32d
40, 43, 45, 47, 48, 51, 52, 53, 54, 55, 56, Bonaventura Saglinbenis (Saglinbeni)
57, 58, 59, 60, 65, 66, 67, 68, 69, 70, 71, 58a, 117o
73, 74, 75, 76, 77, 78, 79, 80, 83, 84, 85, Bonaventura Ugolini Pauli 42o, 77d
86, 87, 88, 91, 92, 93, 95, 97, 98, 100, 101, Bonaveris Gerardi 56a, 113o
102, 103, 108, 110, 111, 112, 113, 114, Bonaveris (de), Vilanellus 31o
115, 116, 117, 118, 122, 126, 127, 128, 2n, Bonavogla f. Paxini 69d
5, 6, 8, 9, 10, 12, 13, 14, 15, 16, 19, 20, 23, Bonazunta (Zunta) Venture 69a, 83o
24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 32, 33, 34, 35, Bonbellus Petriçoli 58a, 117o
36, 37, 38, 39, 40, 48, 50, 51, 52, 53, 54, Bonbellus Rolandini 135s, 74d
57, 62, 63, 64, 66, 72, 75, 80, 82, 83, 84, Bonbolognius (Bologninus) Boninsegne
85, 85, 89, 90, 91, 92, 93, 94, 95, 96, 97, 42o, 87n
98, 99, 100, 101, 105, 108, 110, 111, 112, Bondominichus Thomaxini 29a
114, 115, 119, 120, 125, 127, 130, 131, Bondus Guidonis 138s, 73d
132, 133, 134, 135, 136, 1d, 3, 7, 9, 10, 13, Bonfantinus de Aposegla 86d
14, 15, 16, 17, 19, 23, 24, 27, 28, 29, 31, Bonfantinus gonfalonerius 86d
40, 42, 43, 45, 46, 47, 48, 49, 50, 51, 54, Bonfantis (de), Iacobinus 58l, 23s
56, 58, 61, 62, 63, 64, 65, 68, 71, 79, 80, Bongerardus d. Iacobini Bongerardi 40n
81, 82, 84, 88, 92, 93, 94, 95, 96, 102, 106, Bongerardus f. Ugolini 35s
109, 111, 112, 113, 120, 122, 124, 126, Bonifatius assessor 88a, 131
128, 129, 130, 131, 132, 133, 134, 135, Boniiacobus Andree 14o
136, 138, 142, 149, 150 Boniiacobus d. Ugolini Guiçardini 6d
Bonamichus de Cremona 102o Boninchuntrus Cambii 16n
Bonamichus de Guinçano (Quinçano) Boninsegna Beliçonis 70o
58l, 23s Boninus de Mirlino 28o
Bonamichus Quinçani 136s, 72d Boninus d. Petri 119s, 24o, 51n
Bonangratia d. Armani 48o, 117d Boninus Ubertini 86o
Bonangratia Guidolini 127s Boniohannes d. Aççi Ramenghi 69d
Bonatus (Benaçus) Dominici 56l, 32s Boniohannes Bonaventure Cambii 69d
Bonaventura Albergipti 42o Boniohannes de Casto Episcopi 28n
Bonaventura Bertholomei 88d Boniohannes Useppi 52a, 114o
379 Il Liber expensarum del Comune di Bologna del 1288
Bonmartinus Albertini 135s, 74d Bresanus (Brexanus) de Salis pr, 1l, 10, 14,
Bonnollus Bonixini 23s 15, 18, 19, 20, 24, 27, 91, 93, 1a, 13, 22,
Bonrecuperus Gerardini 69d 29, 31, 33, 110, 75s, 124, 1o, 9, 30, 31, 32,
Bonrecuperus f. d. Petroboni 78o 6n, 99d
Bonromeis (de), Guido 5s, 69d; Nicholaus Brexaninus nuntius 11l
69d Brunettus de Ferro 39l
Bonromeus de Calçina 85a Bruninus d. Blanchi Cose 69d
Bonsavere Geminiani 42o Buillandus de Totona 86d
Bonucius (Benucius) Guidonis de Bulgarus de Badalo 28o, 131
Florentia 54a Buninus (Boninus) Petri 28a, 46, 67o, 78d
Bonuntius (Bonizus, Bonizzus) Meglorati Buninus Michaelis 102d
130o, 70n, 30d Burellis (de), Manfredoctus 69d
Bonus Iohannis 69d Buvalellus Iohannis 86l
Bonvisinus (Bonvixinus) Bologniti Buvalellus d. Lambertini Buvallelli 69d
(Bolognicti, Bolognitti) 18l, 24, 34, 37, Buvalinus d. Guidonis Inide 69d
49, 55, 56, 57, 58, 59, 73, 81, 97, 100, Buvalinus de Sala 69d
101, 102, 103, 3a, 5, 14, 25, 26, 29, 54,
55, 56, 58, 65, 66, 78, 79, 109, 3s, 6, 15, Cabrinus de Placentia 86d
23, 25, 26, 27, 32, 38, 42, 52, 58, 62, 125, Cadenellis (de), Bonachursius 70a
133, 135, 136, 137, 138, 139, 140, 143, Calamatonibus (de), Cabriele 69d
144, 153, 8o, 9, 23, 28, 30, 41, 43, 48, 52, Calamonus f. de Butrio 35s
65, 68, 77, 95, 96, 110, 111, 113, 114, Caldarariis (de), Bonaventura 69d
115, 116, 117, 126, 6n, 13, 16, 80, 82, 83, Cambiolus (Cambius) Benlafaremmo
84, 85, 86, 97, 119, 120, 31d, 40, 42, 45, (Benlafaremo) 58a, 42o, 117, 87n
46, 58, 65, 84, 108, 117, 120, 122, 140, Cambius barberius 78s
149, 150 Cambius Guidonis 136s, 72d
Bonzagnis (de), Bernardinus 37n; Petrus Cambius Mathei 42o, 87n
69d Cambius d. Petri 40n
Bonzagnus (Bonazaninus, Boniohannes, Cambius Rexalli 9o, 13n, 140d
Bonzaninus, Bonzanne, Bonzanus) Cambius Rolandi 80n
Bernardini 90a, 28s, 79, 129, 132, 56o, 3d, Candaleo d. Egidii de Lobia 69d
50 Carbonus calçolarius 80n
Bonzagnus Lambertini 82n Carbonus Florii 97l
Boytis (de), Boytus 69d; Nicholaus d. Castagnolus Bertholi Avançaroli 94s,
Iacobini 80n; Petrus 69d 129d
Boytulis, Boyculis (de), Guido 49l, 6s Castagnolus Iacobi 76n
Brandelixius Benutii (Bennutii) 66a, 25s Castelanus Francischi de cappelle Sancti
Brandelixius de Argele 69d Thome 86l, 65a
Brandilixius Benacii 55l Castelanus Francisci 115o
III. Indici 380
Piçolus Gerardi d. Anthonio de Castro 55, 56, 58, 63, 64, 65, 66, 78, 79, 85, 93,
Novo 30o 97, 100, 101, 102, 109, 110, 112, 3s, 4, 5,
Piçolus Michaelis 85n 6, 12, 14, 15, 16, 17, 21, 24, 26, 27, 33, 35,
Placitus Caladrini (Calandrinis) 55a, 111o 45, 53, 63, 78, 92, 123, 27o, 41, 89n, 32d,
Planellis (de), Bondius Ugolini 86l 99; Thomaxinus 69d; Tucius (Tuçolinus,
Plantavignis (de), Cervaxinus 69d Tuzolinus) q. Ugolini 55l, 111o; Ugolinus
Plastellis (de), Gerardus d. Richoboni 101a, 142s
25s, 32, 38, 58, 62, 91, 92, 125, 133, Quiriagus Alerarii 32a
135, 136, 137, 138, 139, 140, 143, 144,
147, 153, 8o, 9, 32, 48, 65, 129, 61n, 69d; Raimundus de Uglacietis 28o
Richobonus 48o, 37d, 69 Raimundus de Villa 28o
Polonus de Panicho 98a Rainerius Aymerici 23a
Poncius de Aquilano 28o Rainerius q. Bernardi 100l
Potella de Mediolano 128o, 13n Rainerius (Raynerius) Mancharolus 42o,
Precatius de Bixano 69d 87n
Prendipartibus (de), Petrus d. Iacobini Rainerius Nasi 78s
69d Ramisinis, Ramixinis (de), Bertholucius
Prevede de Parma 65s, 83, 84, 87, 2o 98l; Iacobus f. 103l
Preyte capellarius 78s Ramixinus cui dicitur Lilus 60l
Preytis (de), Francischus 57l, 26s; Rau de Porta 86d
Iacobucius d. Amadoris 69d Raxuriis (de), Aldrevandus 66a, 116o;
Primadiciis (de), Guido 30o, 131 Bernardus 97l
Primeranus Martinelli 2n, 67d Raymundus Arnaldi 28o
Princivalle barberius 86l Raymundus Arnolfi 86d
Princivalle d. Canitulo (Canitullo) 79a, Raymundus Cavoglonus 86d
16n Raymondus Cofredi 86d
Princivalle (Prinçivalle, Prinzivalle) de Raymundus de La Gorça 28o
Cremona 3a, 5, 66s, 34d, 107 Raymundus de Mayneto 28o
Princivalle de L’Ausimo 86d Raymundus de Ragna 28o
Princivalle de Lausone (Lauxone) 30o, Raymundus qui dicitur Guercius de
131 Cremona 3d
Prinçivalle Sovrani 55a, 111o Raynaldus bergognonus 86d
Prindipartibus (de), Prividinus 69d Raynaldus de Sancto Georgio 86d
Prioris (de), Dalfinus 69d Raynerius Alberti 42o, 87n
Provinçalinus de Ugono 28o Raynerius Bernardi 86l
Purpuribus (de), Bonachose 69d Raynerius (Rainerius) corezarius 135s,
85n, 74d
Querciis, Querçiis (de), Henrigiptus 2a, 3, Raynerius de Monseverio 98a
12, 14, 25, 26, 29, 32, 37, 41, 50, 52, 54, Raynerius d. Frulani 69d
399 Il Liber expensarum del Comune di Bologna del 1288
Rugerius Iohannis 62a, 43s, 39o Sinibaldus qui dicitur Benvenutus 110o
Rumiolus Lamberti 55l, 25s, 42o, 77d Soldareriis, Soldaderiis (de), Nicholaus
Rumiolus q. Yvani de Sancto Georgio 69d 38a, 40, 7d; Uguicione 16n, 31, 55, 70, 80,
Rustighellus Timidei 101n 82, 83, 84, 85, 86, 87, 89, 97, 118, 119,
Rustighinus Raynerii de Layguna 63s 120, 1d, 11, 12, 33, 34, 35, 37, 38, 44, 58,
59, 70, 72, 73, 74, 75, 76, 77, 87, 90, 97,
Sabadinis, Sabbadinis, Sabbatinis (de), 108, 144
Albertus 69d; Gerardus 69d; Iulianus 69d; Soldus Raulis 57d
Munsius 69d; Uguicione 110o; Rolandus Soris (de), Bertholomeus 69d; Lentius 16n
46d, 84 Sosicis, Sosizis, Sosize (de), Oxeletçus
Sachettus d. Iacobini Sachitti 88o (Oxilittus) Iacobini 55l, 55a, 25s, 111o
Sallaroli (de), Perolinus d. Aliotti 69d Specialis (de), Petrus Iohannis 35d;
Samaritanis (de), Bonifatius 69d Rofinus de Symonis 69d
Sandrus de Rofeno 48d Spinabellus Gambonini (Iambonini,
Sanguinius q. d. Laygonis Açonis Agnexie Giambonelli) 98o, 118, 17n
69d Spinabellus Petenarii 58d
Santus Bertholotti (Bertollotti) 42o, 87n Spinabellus q. Ribaldini 69d
Santus Cambii 84n Spinellus comes 107n
Santus Petriçoli 58l, 23s Spinellus Zaniboni (Zambonini,
Sardellis (de), Buninus (Boninus) 52l, Zanbonini) 79s, 121, 108n
69d; Maiolinus 69d; Zochus Paxolini 78s Stephanus s. 111d
Savinus (Salinus) q. Damgli (Domghi) Stephanus de Bagno 101o
30o, 131 Stephanus de Gisso 69l, 93n, 131d
Scalanis, Schalainis, Schalanis (de), Stephanus de Verçuni 28o
Benedictus 97l, 26s; Petrus d. 101a; Stephanus Geminiani 65a, 115o
Michael 60a, 39s, 112, 40o, 39n Stephanus Iacobi 69d
Scappis, Schappis (de), Bertholomeus Stephanus Iohannis 86a, 90, 49s, 54o, 60,
58d; Capucius 69d; Lambertinus 69d; 133d
Nicholaus 69d Stephanus Petri 42o, 87n
Sclaritus d. Coradini 20a, 15n Stephanus Ruffe (Ruffi) 55a, 111o
Segnorettus (Signoritus, Signoretus) Stephanus Trafini 28o
Avenantis 134s, 145, 4o Stephanus Zagniboni 28a
Sementis (de), Iacobus Benzevenis 20a Symon de Nugareto q. Iacobi 66l
Serenariis (de), Iohannes 42o, 87n Symon Iacobi 116d
Sibilia q. d. Iacobini d. Simonberti de Symon Iacobini Bellitti 65a, 138s, 115o,
Ubertis 100d 73d
Sighifredus de Sancta Agatha 53o Symon Iacobini notarius 79a, 16n
Sighizellus Bugli (Bagli) 55l, 25s Symon Michaelis (Michaellis) 130o, 70n,
Simona Iacobini 100d 30d
401 Il Liber expensarum del Comune di Bologna del 1288
57l, 26s
Zanuchullus (Zanuchulus) de Forlivio
(Furlivio) 19s, 99, 35o, 36, 52n
Zanus (Zane, Zonus) Mannucii
(Manutii) 70n, 130o, 30d
Zarabudanus miles 86d
Zauletus de Altari 28o
Zaça de castro Episcopi 28n
Zecholus puer 48l
Zechonia pictor 128d
Zechus Gregorii 9o, 13n, 140d
Zeffalus (Zessabus) d. Bertholomei
Zenna Scharpa 42o
Zensabonis (Zessabonis) 42o, 87n
Zenus Longus 31l
Zipiranus Algarde 69d
Zogolus Petriçoli 42o
Zohennes (Zannus) Damiani Rophyni
52a, 52d
Zomfredus de Parisio 62n
Zonus f. Martini 9o, 13n, 140d
Zovençonibus, Çovençonibus,
Çovenzonibus (de), Bitinus d. Zunte
69d; Boniohannes de Zevenini 48o, 125d;
Milançolus (Millançolus) 76l, 10a, 64, n;
Ugolinus d. Zunte 69d
Zubonibus (de), Iohannes 42o
Zunte (Iunte) Bavoxo (Bavoxio) 66a, 116o
Zunte (Zante) Coradi (Choradi,
Coradini) 59l, 26a, 27s, 86n
Zuçus (Zuzus) Marchixelli 42o, 87n
INDICE DEI NOMI DI LUOGO
Aglanum (Castel d’Aiano) 29s 107, 108, 109, 110, 111, 112; 1s, 2, 5, 9, 10,
Aglugata (Gugliara di Monzuno) 80s 11, 12, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23,
Alegralcore cfr. Crevalchore 24, 25, 26, 28, 29, 30, 31, 32, 34, 35, 37,
Anchona (Ancona) 82l; 32a 39, 40, 41, 42, 43, 44, 45, 47, 49, 50, 51,
Aragona (Aragona) 35d 52, 54, 55, 56, 57, 59, 60, 61, 62, 63, 64,
Arecium, Arectium (Arezzo) 77a, 89; 72s 65, 66, 68, 69, 70, 71, 73, 74, 75, 76, 77,
Argelata (Argelato) 82a 78, 79, 80, 81, 82, 83, 84, 85, 86, 87, 88, 89,
Aybum (Aibo di Monteveglio) 116s 90, 91, 92, 93, 94, 95, 96, 97, 98, 99, 100,
101, 103, 104, 105, 106, 107, 108, 109,
Badalum (Bàdalo) 57n 110, 113, 114, 115, 116, 117, 118, 119,
Bargi, Barçi, Barzi (Bargi) 59l; 26a, 52; 120, 121, 122, 123, 124, 125, 126, 127,
27s, 124, 139; 38o, 114; 79n, 84; 8d, 52 128, 129, 130, 131, 132, 133, 134, 135,
Bazanum (Bazzano) 21n 136, 137, 138, 139, 140, 142, 143, 144,
Bertalia (Bertalia) 88s 145, 146, 147, 148, 149, 150, 151, 152; 1o,
Bixanum (Bisano) 47l, 58; 11a, 59, 65; 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15,
23s, 138; 51o, 115; 77n, 82; 73d, 89, 139 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 26, 27,
Bononia (Bologna) pr; 1l, 4, 5, 6, 10, 13, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38,
14, 15, 16, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 25, 26, 39, 41, 42, 43, 44, 47, 48, 51, 52, 53, 54,
27, 28, 29, 31, 32, 33, 34, 36, 37, 38, 39, 55, 56, 57, 58, 59, 60, 62, 63, 64, 66, 67,
40, 41, 43, 44, 50, 51, 54, 60, 61, 62, 63, 68, 69, 70, 71, 72, 73, 74, 75, 76, 77, 78,
64, 68, 69, 70, 71, 72, 73, 74, 75, 76, 78, 79, 80, 81, 83, 84, 85, 86, 87, 89, 91, 92,
79, 80, 85, 86, 88, 89, 90, 91, 93, 97, 101, 93, 94, 95, 96, 97, 98, 100, 101, 102, 103,
102, 103; 2a, 3, 4, 8, 10, 11, 13, 14, 15, 16, 104, 105, 106, 108, 112, 113, 114, 115,
17, 22, 23, 26, 27, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 116, 117, 118, 119, 120, 122, 123, 124,
35, 36, 39, 40, 41, 42, 44, 45, 47, 48, 49, 125, 126, 128, 129, 130, 131; 1n, 2, 4, 5, 6,
51, 58, 59, 60, 61, 62, 63, 64, 66, 68, 69, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 19, 20,
70, 71, 72, 73, 74, 75, 77, 78, 79, 80, 81, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31,
82, 85, 86, 87, 88, 89, 90, 91, 92, 93, 94, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 42, 45, 46,
95, 96, 97, 98, 99, 101, 103, 104, 105, 106, 48, 49, 50, 51, 52, 53, 54, 55, 56, 57, 58,
III. Indici 406
59, 60, 61, 62, 63, 64, 65, 67, 68, 69, 70, – S. Andree de Platisiis 86l
73, 74, 75, 76, 77, 79, 80, 82, 83, 84, 85, – S. Antholini 56l; 32s
86, 87, 88, 89, 91, 92, 93, 94, 95, 96, 97, – S. Anthonii 55l, 86
98, 99, 100, 101, 102, 105, 106, 107, 108, – S. Archangeli 86l, 100; 55a
109, 110, 111, 112, 113, 114, 115, 118, – S. Barbaciani (Barbaçiani, Barbatiani)
119, 120, 123, 124, 125, 126, 127, 128, 55l, 86, 100; 58a; 78s
129, 130, 131, 132, 133, 134, 135, 136; 1d, – S. Benedicti 8l, 56; 65a; 32s, 78
2, 3, 4, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, – S. Bertholomei Porte Ravennatis
17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 25, 26, 27, 28, 97l; 66a
29, 30, 31, 32, 34, 37, 38, 39, 40, 42, 43, – S. Bertholi, Bertoli 86l; 32s; 73d
44, 45, 46, 47, 48, 50, 51, 52, 54, 56, 58, – S. Blaxii 55l, 56, 57, 58, 86; 55a, 66;
59, 60, 61, 62, 63, 64, 65, 66, 68, 69, 70, 23 , 26, 32, 78
s
71, 72, 73, 74, 75, 76, 77, 79, 80, 81, 82, – S. Cataldi 57l; 26s
83, 84, 85, 86, 87, 88, 89, 90, 91, 92, 93, – S. Caterine, Chatarine, Chateline,
94, 95, 96, 97, 99, 102, 103, 104, 105, 106, Katerine, Katherine 57l, 58, 86, 97; 55a,
107, 108, 109, 111, 112, 113, 114, 115, 56, 65; 23s, 26, 78; 52o, 113; 73d
117, 118, 119, 120, 121, 122, 123, 124, – S. Cecilie, Cicilie 8l, 55, 56, 59, 86;
125, 126, 127, 128, 129, 131, 132, 134, 58 ; 32s; 73d
a
135, 136, 137, 139, 140, 141, 142, 143, – S. Christine 55l, 57, 97; 52a, 55, 58,
144, 145, 146, 150, n 65, 66; 26s, 32; 73d
Bononia, burgus: – S. Christofori 55l, 56, 58, 86; 55a,
– Gallerie 78s 58; 23s, 32, 78
– Lamarum 1a; 78s, 125 – S. Colombani, Colonbani 55l, 58,
– Malpertuxum 78s 100; 55a; 23s, 78, 139
– Mascharelle 78s – S. Damiani 78s
– Panichalis 37s, 131; 22n, 29, 36 – S. Dominici 78s; 73d
– Peradelli 78s – S. Donati 55l, 57; 58a; 26s; 73d
– S. Felicis 1a; 78s, 124; 28d – S. Egidii (Sant’Egidio) 100l; 78s
– S. Mamme 30a – S. Fabiani 58l; 66a; 23s
– S. Petri 78s – S. Felicis 55l, 57, 86, 97, 100; 52a,
– S. Ysaie 78s 55, 66; 26s, 78
– Strate Maioris 77o; 120n – S. Georgii 86l, 97; 58a; 78s
Bononia, campus: – S. Gillii (Sant’Egidio) 86l
– Fori 78d – S. Homoboni 86l; 55a, 56, 58, 65,
Bononia, cappella (parrocchia): 66; 78s; 113o
– S. Alberti 55a – S. Iohanni in Monte 55l, 58, 100;
– S. Ambroxii 86l 23s
– S. Andree 55a, 58; 78s – S. Iosep 56l, 86, 100; 55a, 58, 65, 66,
– S. Andree de Ansaldis 78s 32; 40n
407 Il Liber expensarum del Comune di Bologna del 1288
– S. Iuliani 49l, 55, 57, 86; 55a; 6s, 26, 78; 73d
78 – S. Proculi 55l, 56, 57, 86; 55a, 58, 66;
– S. Laurentii 57l, 86; 6s, 78; 88o; 72n 26 , 78
s
– S. Leonardi 49l, 55, 56, 57, 58, 59, – S. Prosperi 56l; 32s
86, 97; 55a, 65, 66; 6s, 23, 26, 32; 73d, 143 – S. Remedii 73d
– S. Lucie 55l, 57, 86, 97; 52a, 55; 26s, – S. Senixii, Sinixii 55l, 86; 65a
78; 134n – S. Sismundi, Sysmundi 86l, 97; 55a,
– S. Malgarite 57l; 26s 66
– S. Mamme, Mame 59l, 86 – S. Spiriti 78s
– S. Marchi 86l – S. Stephani 55l, 86, 97; 58a
– S. Marie 100l; 66a; 32s – S. Tecle 86l
– S. Marie de Apoxa 26s – S. Thome 55l, 56, 57, 58, 86, 97,
– S. Marie de Baroncella, Baronçella, 100; 52a, 55, 58, 65, 66; 23s, 26, 32, 78
Baronzella 86l, 100; 78s – S. Thome de Mercato 55l, 57, 100;
– S. Marie de Bulgaris 86l 26 , 78
s
Bononia, loca religiosa (abatia, ecclesia, 119; 42o; 87n, 105; 69d, 149, 150
conventus, locum, monasterium): – S. Petri 20a; 42s; 42o; 87n; 69d, 149,
– S. Agnetis (Sant’Agnese) 140d 150
– S. Ambroxii 115d – S. Proculi 20a; 42s; 42o; 87n; 69d,
– S. Felicis 35d 149, 150
– S. Eusebii 143d – Sterii 20a; 42s; 42o; 87n, 105; 69d,
– S. Iacobi Strate S. Donati 143d 143, 149, 150
– S. Marie Carminis 100a Bononia, strata:
– S. Marie de Misericordia 143d – Castilionis 14s, 78
– S. Marie de Val de Preta 143d – de Fraxino 111a
– S. Marie de Virginibus 118n; 143d – Maior 78s, 119
– S. Marie extra circlam Porte Steri – S. Donati 33a; 78s
143d – S. Stephani 78s
– S. Marie Magdalene 143d – S. Vitalis 78s
– S. Petri Martiris 143d
– S. Salvatoris 143d Cha’ de dicto districto Parme, A la (A
Bononia, palatium: Cha’ de Deo) 112s, 113
– Capitani 43n, 49, 71, 102, 103, 104, Cadrianum (Cadriano) 98l; 83d
106, 121, 122, 123; 5d, 21, 39, 53, 55, 57, Camugnanum, Camugnanum de S.
98, 121 Martino (Camugnano) 68l, 69, 74
– Comunis 42a, 45; 46s, 54, 57, 96, Capognanum (Capugnano) 69l; 150s,
126; 10o, 25, 46, 74, 92; 30n, 62, 92, 112, 151
134, 135; 16d, 18, 43, 62, 64, 79, 122, Carpineta (Carpineta) 69n
124, 136 Casaliclum, Caxaliclum (Casalecchio)
– Comunis et populi 27l; 122d 59l; 59s, 74, 144, 119, 74n
– Novus 17o, 67, 109; 18n, 51; 82d, Castagnolus Maior (Castelmaggiore)
128, 145 71a; 88s
– Populi 10l Castrum Asciani (Asciano) 73o
– Vetus 50l, 71; 59a, 95; 119s; 7o, 11, Castrum Britonum (Castel dei Britti)
17, 21, 24, 67; 51n, 54, 110; 9d, 10, 82, 78o; 68d
102, 128, 138, 145 Castrum Episcopi (Castel del Vescovo)
Bononia, pons, portus: 29s; 14o, 72, 84, 86, 28; 113d
– Apose 1a; 78s Castrum Franchum (Castelfranco
– Machagnani 66n Emilia) 46 , 57, 97; 37 , 66, 107, 112; 26s,
l a
– Navilii 90l 58, 64, 73, 90, 92, 136, 153; 33o, 37, 116;
Bononia, quarterium, porta: 34n, 68, 80, 97; 67d, 72, 91
– Gallerie 53l Castrum S. Petri (Castel San Pietro
– S. Iacobi 78s Terme) 47l, 56, 78; 8a, 58, 94; 32s, 90,
– Ravignane, Ravegnane 73l; 20a; 42s, 135; 39o, 117; 42n, 58, 73, 78, 81, 85, 106,
409 Il Liber expensarum del Comune di Bologna del 1288
Ravenna (Ravenna) 51a, 53, 63; 12s, 13; Scovetum, Schovetum (Scopeto) 7s, 110,
44o, 123, 124; 47n; 41d, 44 130; 12o, 13, 19
Regium (Reggio Emilia) 86a; 17o, 24, 42, Serravallis (Castello di Serravalle) 46l
62, 68, 100; 45n, 73, 87; 15d, 40, 77, 105 Sivraticum (Siviratico) 88s
Rognatecum, Rognaticum (Poggio Spisum (Spiso) 24n
Renatico) 69a; 80o Stagnum (Stagno) 8l, 49, 66; 25a, 56, 105;
Romaniola (Romagna) 41l, 76, 85; 64a, 2s, 6, 137; 38o, 113; 86n; 76d
38, 39, 40, 109; 28o, 30, 63, 96, 126, 131;
411 Il Liber expensarum del Comune di Bologna del 1288