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Lo STORTO: la genesi

In antichità la terra era abitata da molti dei, migliaia di umani e molte altre razze.
Zeus, il re degli dei, si innamorò di una ninfa di nome Antonella, ma questa era già
innamorata di un umano, il cui nome era walter. Zeus per vendicarsi di Antonella lanciò
tante saette a walter, egli però le fermò col cazzo, ne parò cosi tante che egli diventò
storto. Zeus perciò lanciò una maledizione a Walter: “tutti i tuoi figli maschi avranno il
cazzo storto come il tuo”. Zeus non avrebbe mai potuto immaginare che da tutta quella
storteria sarebbe nato un dio potentissimo di nome MUFASA, cosi Walter e tutta la
sua stirpe maschile, cioè i Parodi divennero sacerdoti e oracoli di mufasa. Egli era
sempre preso in giro dagli altri dei, infatti era lo storto fra i dritti, allora Mufasa
arrabbiato uccise tutti gli dei tranne uno: :il dio della Ganja, perché egli era
praticamente invisibile perché ricoperto dal fumo del suo cannone. Dopo aver
commesso una strage Mufasa si mise a piangere e da quel nettare bianco che sgorgava
nacque il suo primogenito il dio labbro dall’occhio storto protettore dei chirurghi
plastici e degli oculisti (storti), allora Mufasa continuò a piangere e cosi nacquero
molti altri dei: il dio della protuberanza sacra, la dea dall’apertura sacra e il dio dei
jamaicani protettore dei prati (storti), Mufasa vedendo gli dei che ebbe creato fu
felice perché non era più l’unico storto e per molto tempo visse in felicità e armonia
con i suoi figli-dei storti.
Arrivo però il giorno in cui Mufasa fece un viaggio per diffondere il culto del MUFASA
FARENISM tra gli umani. Ritornato trovo molti dei suoi figli uccisi e ai sopravvissuti
chiese chi era colui che si era macchiato di tale crudeltà, gli fu riferito che era stato
il dio della ganja. Mufasa grazie ai suoi poteri riportò in vita gli dei morti e poi insieme
al suo primogenito discussero e decedettero che bisognava uccidere il dio della ganja
per porre fine a queste stragi. Mufasa e il dio Labbro dall’occhio storto andarono dal
dio della ganja nel suo covo e si fusero per dare vita a LABBRUFASA DOUBLE STORT
e affrontarono il dio nemico. Labbrufasa con gli occhi lanciava i suoi raggi di energia,
usò anche le bombe bianche e infine, il getto inondante bianco. Ma tutto questo in
vano perché non riuscivano a colpire il nemico, in quanto non riuscivano a vederlo
perché era ricoperto dalla sua nuvola nera. Il dio contrattaccò con la sua mossa più
potente, aspirò più che potette il suo cannone e mandò la sua micidiale nube tossica
che colpì labbrufasa e lo sconfisse, per fortuna egli raccolse le sue ultime energie e
riuscì a scappare mettendosi in salvo. Dopo pochi giorni Mufasa e il dio labbro
dall’occhio storto capirono che per sconfiggere il dio della ganja bisognava
neutralizzare quella CAZZO di nube protettrice, quindi intrapresero un viaggio per il
mondo in cerca di una soluzione.
Arrivati in Egitto sentirono parlare di un rubino azzurro che vedeva attraverso le nubi
e che esso era custodito in una piramide in mezzo al Sahara. Dopo mesi di
perlustrazione nel deserto trovarono un uccello dal becco storto che li condusse fino
alla piramide in cui era contenuto il rubino azzurro.
Impossessarsi del rubino azzurro di Rà fu facile per Mufasa e il dio Labbro
dall’occhio storto, perché vi erano molte trappole preparate per esseri dritti e
siccome i due dei erano esseri perfettamente storti erano immuni a tali trappole.
Impadronitosi del rubino Mufasa e il suo primogenito si avventurarono nel covo del dio
della ganja. Prima di entrare Mufasa e il dio Labbro dall’occhio storto si fusero tra
loro insieme al rubino azzurro di Rà dando vita all’essere più potente che esistesse a
quel tempo, il suo nome era: LABBRUFASA DOUBLE STORT DELUXE OCCHIO DI Rà,
ed entrarono nel castello. Labbrufasa (cosi lo chiameremo perché ci sarebbe stato
troppo difficile riportare il nome per intero) con il suo occhio di Rà riuscì a vedere
attraverso la nube tossica del dio della ganja e sferrò il suo più micidiale attacco: il
maremoto di sborra bianca e colpì il dio nemico uccidendolo. Da quel giorno fino a noi si
trasmette attraverso la nostra religione il mito di Mufasa e di tutti gli dei storti, e
del mitico e fortissimo Labbrufasa.

Andrea Parodi, l’oracolo e


l’incarnazione di Mufasa

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