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Screenshot 2023-06-29 (10.10.14)
Screenshot 2023-06-29 (10.10.14)
Il Bonus Barriere Architettoniche con detrazione al 75% è una opzione molto recente, istituita
dalla legge di bilancio 2022 e prorogata fino al 2025 dalla legge di bilancio 2023.
Nonostante la pubblicazione di alcune documentazioni di chiarimento da parte della Agenzia
delle Entrate, in particolare la recentissima Circolare 17/E del 26 giugno 2023, su questo tema
rimangono ancora alcuni aspetti applicativi che non sono chiari.
Per questa ragione nella redazione di questo manuale abbiamo svolto una attenta ed accurata
ricerca e, sulle questioni dubbie, abbiamo chiesto conferma alle fonti più autorevoli.
Laddove non siamo riusciti ad ottenere i chiarimenti desiderati, abbiamo adottato la soluzione
più prudente e cautelativa nei confronti sia del fornitore che del cliente
Tuttavia, siamo consapevoli che, per arrivare ad un quadro definitivo, saranno necessari ancora
ulteriori approfondimenti e, in questo contesto, vogliamo informarvi che sulle questioni ancora
dubbie stiamo aspettando la risposta ad alcuni interpelli che abbiamo mandato all’Agenzia delle
Entrate.
Non si può pertanto escludere che, nel divenire, alcune informazioni possano ancora cambiare.
Rimane però la necessità di avere una guida operativa da utilizzare subito, stante la grande
richiesta da parte del mercato di usufruire di una agevolazione così vantaggiosa come mai
avevamo avuto nel nostro settore.
Detrarre infatti la spesa al 75% in 5 anni sia per i serramenti esterni che per le porte interne
costituisce una argomentazione di vendita molto efficace e quindi c’era urgenza di sapere come
poterla attuare anche dal punto di vista operativo, indagando tutti gli aspetti che normalmente
vengono trascurati anche dagli interlocutori più specializzati sul tema.
La Accademia AmbrosiPartner non poteva sfuggire a questa richiesta ed ha scritto questa guida
proprio con questo scopo.
Tuttavia, gli autori declinano ogni responsabilità nel merito del contenuto perché allo stato
attuale delle cose non è possibile prevedere i prossimi sviluppi.
L’applicazione di quanto riportato rimane quindi nella responsabilità dell’imprenditore e del
beneficiario che decidono di fruire di questa detrazione.
Sarà nostro preciso impegno continuare a studiare l’argomento e fornire tramite la nostra
pagina Facebook eventuali modifiche o precisazioni.
Buona lettura
Si tratta dunque della detrazione più conveniente e rivoluzionaria che il nostro settore abbia
mai avuto ma, poiché è una opzione molto nuova, rimaneva difficile capire nel dettaglio gli
aspetti operativi.
Per questa ragione agli inizi di maggio l’Accademia AmbrosiPartner ha predisposto una bozza di
interpello da inviare all’Agenzia delle Entrate e l’ha messa gratuitamente a disposizione di tutti
coloro che ne hanno fatto richiesta chiedendo in cambio solo la condivisione delle risposte
pervenute.
Ad oggi ci risulta che circa una ventina di contribuenti hanno utilizzato tale bozza per inviare un
interpello alla propria Agenzia Regionale.
La prima a rispondere è stata l’Agenzia delle Entrate della Valle d’Aosta e nella sua risposta ha
confermato alcuni punti che erano già chiari ma contestualmente ha fornito anche la soluzione
ad alcune questioni che fino a quel momento erano dubbie.
Di seguito riassumiamo gli aspetti più salienti di questa risposta:
• il contribuente può usufruire di una detrazione dall’imposta lorda sui redditi pari al 75%
da ripartire in 5 quote annuali in relazione alle spese sostenute per l’eliminazione delle
barriere architettoniche, fino al 31 dicembre 2025.
In alternativa, se il fornitore è disponibile, può avere lo sconto in fattura o fare la cessione
del credito per un pari importo relativamente alle spese sostenute però solo fino al 31
dicembre 2024.
• La detrazione è applicabile anche alle spese sostenute nelle singole unità immobiliari non
funzionalmente indipendenti, cioè a tutti gli appartamenti dei condomini.
• Si possono mettere in detrazione le sole spese per la sostituzione di serramenti esterni
o interni che abbiano le caratteristiche descritte dal DM 236/1989 anche in assenza di
ulteriori interventi per l’eliminazione di altre eventuali barriere presenti.
• Per fruire della detrazione sulle spese gli interventi devono essere qualificati per
l’eliminazione delle barriere architettoniche secondo il DM 236/1989.
Vediamo dunque di seguito di esplorare tutti i dettagli operativi per fruire di questa detrazione.
ATTENZIONE
Altezza maniglia porte finestre: per portare l’altezza della maniglia a questa quota si deve
ualizzare una ferratura del perimetro che talvolta è diversa rispedo a quella standard e quindi il
montaggio potrebbe non essere meccanizzabile. Questo significa che il fornitore potrebbe
applicarvi un supplemento nel prezzo d’acquisto del manufado con il posizionamento della
maniglia a quota ridoda. Verificate dunque preliminarmente con il vostro produdore la fabbilità
di questa caraderisaca e l’eventuale maggiorazione di costo.
Altezza soglia inferiore nelle porte finestre: verificate preliminarmente che nei manufab che
fornirete l’altezza della soglia della portafinestra o alzante scorrevole sia realmente inferiore a
25 mm perché in caso contrario quel manufado non potrà godere della detrazione per
l’eliminazione delle barriere architedoniche
Detraibilità dei sistemi con movimentazione “complanare parallelo”: la porta finestra con il
sistema di apertura complanare parallelo a causa della conformazione specifica della traversa
inferiore non potrà mai essere detrada con il Bonus Barriere Architedoniche.
Porte finestre a doppia anta: per determinare la luce neda nelle porte finestre a doppia anta va
considerata la luce totale con entrambe le ante aperte. Lo sblocco della seconda anta deve essere
posto ad un’altezza compresa tra gli 85 e i 95 cm.
Alzan[ scorrevoli: adualmente non esiste la possibilità tecnica di montare la maniglia di un
alzante scorrevole ad una altezza inferiore o uguale a 95 cm.
NOTA MOLTO IMPORTANTE: qualche “esperto” ha ipo<zzato che l’altezza delle maniglie nelle porte
finestre potesse essere collocata a 130 cm dal piano di calpes<o perché le porte finestre sono infissi esterni
e quindi dovrebbero applicare questa regola, che invece, come vedremo, vale solo per le finestre.
Per interpretare correJamente le norme e le leggi, che spesso sono poco deJagliate, bisogna infaL
conoscere le ragioni che soJendono alla loro disposizione.
Nelle finestre si deroga alla altezza della maniglia perché c’è sempre un bancale a quota 100 cm e si devono
aggiungere altri 30 cm per lo spazio di rotazione della maniglia.
Nelle porte finestre questa deroga, che costringerebbe un invalido in carrozzina ad allungarsi in alto per
azionare la chiusura, non avrebbe alcun senso, non essendoci l’impedimento del bancale.
Per questa ragione le porte finestre, pur essendo infissi esterni (come peraltro il portoncino d’ingresso),
devono rispeIare il limite di altezza delle maniglie previsto per le porte.
Ad ulteriore conferma basta andare a leggere i regolamen< di recepimento regionale del DM 236/1989
dove questa indicazione è più deJagliata.
Giusto per fare un esempio, il Decreto Presidente della Giunta Regionale della Toscana (d.p.r.g) n.
41/R/2009 nel recepimento delle indicazioni per l’eliminazione delle barriere architeJoniche precisa “Per
le finestre, l'altezza delle maniglie o disposi<vo di comando è compresa tra 1 metro e 1,30 metri e, ove
possibile, è preferita la misura di 1,15 metri” omeJendo in modo assoluto che tale altezza possa valere
anche per le porte finestre.
È inoltre u<le evidenziare che, se si assumesse che l’altezza delle maniglie nelle porte finestre debba essere
entro i 130 cm, quasi mai si potrebbe mai applicare la detrazione per l’eliminazione delle barriere
architeIoniche alla sosLtuzione delle vecchie porte finestre!
InfaL, anche nei vecchi infissi, l’altezza della maniglia è normalmente a 105 cm e quindi inferiore a 130
cm, la luce neJa è superiore a 75 cm, quasi mai c’è la traversa inferiore e lo sforzo di manovra è inferiore
agli 8Kg.
Stan< queste condizioni le vecchie porte finestre sarebbero già state a norma e quindi non ci sarebbe stata
alcuna ragione per richiedere la detrazione per l’eliminazione delle barriere architeJoniche.
Automazioni
• Per tub gli accessori motorizzaa, apo tapparelle e persiane oppure per portoni dei garage, i
requisia per l’eliminazione delle barriere architedoniche riguardano la sola verifica relaava
all’altezza del disposiavo di comando (il pulsante di apertura) che deve essere compresa tra i
60 e i 130 cm da terra.
Nel portone per garage dovrebbe esserci anche la luce neda minima di 75 cm ma chiaramente
si riaene logicamente soddisfada per la apologia di prododo.
In merito alla detraibilità delle motorizzazioni va però tenuto conto quanto descrido nei
capitoli precedena
ATTENZIONE: se i vecchi manufab erano già motorizzaa, la sosatuzione con nuovi manufab
motorizzaa non elimina le barriere architedoniche, in quanto non erano presena in origine e
quindi non possono fruire di questa agevolazione.
LARGHEZZA LUCE NETTA: La dimensione della luce neda dei serramena, conforme a quanto
richiesto dal DM236/1989, è un requisito indispensabile per fruire della detrazione per
l’eliminazione delle barriere architedoniche.
Prima di proporre al cliente questa detrazione è necessario verificare questa misura già in fase
di prevenavo e, nel caso non sia adeguata, verificare se, con adeguaa intervena edilizi, potrà
essere portata a misura.
Nel caso delle porte interne, ad esempio, si potrebbero allargare senza opere murarie
togliendo il vecchio controtelaio che ingombra 2 cm per parte.
In qualsiasi caso, se dopo la sosatuzione le porte non avranno la luce neda richiesta (es porte
interne dei bagni nelle case costruite negli anni ‘70/’90) dovranno essere fadurate a parte.
Ricordatevi di verificare eventuali restrizioni aggiunave dei regolamena Regionali
ATTENZIONE: nel caso siano necessari degli intervena edilizi per allargare la porta sarà
necessario presentare la praaca in Comune ed acquisire un atolo abilitaavo
ATTENZIONE: se i vecchi manufab rispedavano già i requisia richiesa dal DM 236/1989 per
l’eliminazione delle barriere architedoniche la spesa per la loro sosatuzione non potrà fruire
di tale detrazione. Fare quindi verifica iniziale ed informare il cliente prima di fare la fadura
ATTENZIONE: sulla scorta dei requisia sopra indicaa per le nuove apologie di manufab,
controllate con i vostri fornitori se possono fornirvi i serramena con tali specifiche e gli
eventuali aumena di prezzo. Solo dopo potrete proporre al vostro cliente la fornitura di
serramena idonei all’abbabmento delle barriere architedoniche.
ATTENZIONE: dal punto di vista esteaco l’abbassamento della maniglia ha certamente un
impado rispedo a quanto siamo abituaa a vedere.
Per evitare contestazioni, nella vostra showroom, suggeriamo di applicare ad una porta o porta
finestra e ad una finestra una ulteriore maniglia (solo maniglia e mostrina senza quadro) per
mostrare come saranno i serramena che devono rispedare i requisia richiesa per
l’eliminazione delle barriere architedoniche.
Poiché sono obbligatori a prescindere, tali requisiti sono da rispettare anche quando il cliente
intende fruire del bonus barriere architettoniche.
Ricordiamo anche che, per avere la detrazione Ecobonus che è un premio a chi esegue una
riqualificazione energetica, i limiti da rispettare sono invece più severi.
PRATICA ENEA
Come succede con il Bonus Casa, che pur non è una detrazione per riqualificazione energetica, la
pratica ENEA è sempre obbligatoria quando si sostituiscono serramenti (finestre e porte finestre
o portoncini o cassonetti) che separano caldo da freddo.
L’ENEA ha infatti il compito preciso di monitorare il risparmio di emissioni derivanti dagli
interventi che godono di qualsiasi Bonus Fiscale emesso dallo Stato e controllare il rispetto del
protocollo di Kyoto.
Tuttavia, al momento, il portale dell’ENEA non è abilitato per trasmettere le pratiche che
derivano dal Bonus barriere architettoniche e quindi si dovrà prima attendere l’adeguamento.
Riteniamo che sarà pronto a breve e quindi suggeriamo di anticipare al cliente che sarà molto
probabilmente necessario assolvere anche a questo adempimento.
ALTRI DETTAGLI INERENTI ALLE VOCI DA INSERIRE NELLA FATTURA E L’IMPORTO DETRAIBILE
Costo della asseverazione
Per fruire del Bonus Barriere architettoniche sarà obbligatorio avere l’asseverazione di un
tecnico, il quale dovrà asseverare al termine dei lavori che l’intervento realmente elimina le
barriere architettoniche relativamente ai manufatti forniti.
Essendo obbligatoria questa asseverazione, in analogia a quanto stabilito per gli altri Bonus fiscali,
si potrà inserire anche questo costo nella fattura detraibile.
Attenzione: nella asseverazione sarà riportata la tipologia ed il numero dei manufatti che saranno
effettivamente asseverati e che devono corrispondere a quelli che vengono inseriti nella fattura
che sarà portata in detrazione.
Coloro che usano il programma “fattura infissi” elaborato dalla Accademia AmbrosiPartner
potranno avere a breve un modulo aggiuntivo che considererà in automatico tutte le spese
detraibili con il “Bonus barriere architettoniche” evitando qualsiasi errore di attribuzione in
fattura.
IL MASSIMALE GLOBALE
In base a quanto precisato dall’Agenzia delle Entrate nella recentissima Circolare 17/E del
26/06/2023 il massimale globale di spesa per l’intervento di eliminazione delle barriere
architettoniche (sia nel caso di detrazione diretta che di eventuale sconto in fattura) è diverso a
seconda che gli interventi riguardino:
• le singole unità immobiliari (di qualsiasi tipo anche se all’interno dei condomini)
• le parti comuni.
Sulle singole unità immobiliari, il massimale globale di spesa é pari a:
• € 50.000,00
Sulle parti comuni (finestre del giro scala o ascensori ecc..) il massimale globale dipende dal
numero di unità immobiliari che compongono il condominio e precisamente:
• € 40.000,00 moltiplicati per il numero delle U.I. che compongono l'edificio per interventi
su edifici costituiti da 2 fino a 8 U.I.
• € 30.000,00 moltiplicati per il numero delle U.I. che compongono l'edificio per interventi
su edifici con più di 8 U.I.
Questi massimali si aggiungono ai massimali globali attualmente (2023) previsti per le altre
detrazioni fiscali ovvero:
• per Ecobonus detrazione massima € 60.000 pari ad una spesa massima di € 120.000,00
• per Bonus Casa e/o Bonus Sicurezza spesa massima € 96.000,00
ATTENZIONE: per lo stesso manufatto (ad esempio per una finestra o una porta interna) non si
può usufruire di più detrazioni contemporaneamente. Per gli accessori o per i manufatti che non
rientrano nel bonus barriere per via delle loro caratteristiche, si può sfruttare un’altra detrazione.
Tenendo gli interventi separati e sfruttando più bonus si può quindi arrivare ad un massimale
globale molto elevato.
I MASSIMALI UNITARI
Preliminarmente desideriamo precisare che, anche relativamente alla questione dei massimali
unitari, come per l’aliquota IVA, il quadro è abbastanza chiaro ma mancano ancora le conferme
specifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Alla luce delle nostre attuali interpretazioni per capire quando, e quale, massimale unitario si
dovrà applicare è necessario distinguere due casi:
1° CASO: il cliente detrae direttamente il 75% delle spese sostenute compensandole nella
propria dichiarazione dei redditi in 5 quote annuali di pari importo:
In questo caso non si applicano i massimali unitari di spesa sui singoli manufatti, sia che si tratti
di un intervento di edilizia libera, sia nel caso ci sia un titolo abilitativo, e indipendentemente dal
fatto che l’importo complessivo dell’intervento superi o meno € 10.000,00.
Quindi in caso di detrazione diretta in 5 anni, non si applica alcun massimale unitario ma solo i
massimali globali previsti in funzione del tipo di immobile.
2° CASO: il fornitore concede lo sconto in fattura oppure il cliente cede il credito ad un
compratore
In questo caso vale quanto stabilito dal Decreto MITE che all’art 2 chiarisce che le sue
disposizioni si applicano agli interventi elencati al comma 2 dell’art. 121 del Decreto Rilancio “ai
fini dell’asseverazione della congruità della spesa in caso di sconto in fattura”.
Quindi queste indicazioni si applicano quando:
• è richiesta l’asseverazione di congruità della spesa
• quando c’è sconto in fattura
Tra gli interventi a cui si applicano le sopraindicate prescrizioni del comma 2 ci sono anche quelli
dell’art.119.ter ovvero gli interventi volti alla eliminazione delle barriere architettoniche, e
quindi, se c’è lo sconto in fattura, relativamente ai casi in cui serve l’asseverazione, vanno
applicati i massimali di spesa previsti del Decreto MITE.
Il punto, dunque, è chiarire quando è richiesta l’asseverazione e, a questo riguardo, bisogna
vedere cosa dice l’art. 121 del Decreto Rilancio.
La lettera b, comma 1.ter dell’art.121 del Decreto Rilancio chiarisce che l’asseverazione è
richiesta solo al verificarsi contemporaneamente di 3 condizioni:
• c’è sconto in fattura
• non è edilizia libera
• l’importo è superiore a € 10.000,00.
Se manca anche solo una di queste condizioni (ad esempio siamo in edilizia libera) l’asseverazione
non è necessaria!
Un altro esempio è la sostituzione dei serramenti esterni inseriti in un titolo abilitativo con
importo globale dei lavori superiore a € 10.000,00.
In questo caso il committente potrebbe addirittura scegliere tra tre detrazioni: Ecobonus, Bonus
Casa e Bonus barriere architettoniche.
Solitamente, se sussistono i requisiti, sceglierà il Bonus barriere architettoniche per due ragioni:
• la detrazione è maggiore (75% invece di 50%)
• in detrazione diretta non ci sono massimali unitari che sono invece sempre previsti per
l’Ecobonus anche se la spesa viene detratta direttamente (vedi dichiarazione di congruità
della spesa fatta dal fornitore)
Se invece vuole ed ottiene lo sconto in fattura (che dopo per gli interventi iniziati dopo il 16
febbraio 2023 sarà applicabile solo al Bonus barriere architettoniche) poiché sarà necessaria
l’asseverazione in quanto sussistono contemporaneamente i 3 requisiti previsti, potrà mettere in
detrazione, come indicato nel Decreto Mite, solo la spesa unitaria per i singoli manufatti come
risulterà dalla necessaria asseverazione di congruità della spesa.
In questo caso l’importo massimo unitario detraibile per i singoli infissi sarà quello inferiore tra i
due importi rilevati nel listino DEI e sulla tabella A del Decreto Mite.
Va comunque detto che in via generale gli interventi di sostituzione di porte e finestre che si
porteranno in detrazione con il Bonus Barriere Architettoniche si eseguono quasi sempre in
edilizia libera ed in questo caso non ci saranno massimali unitari da applicare sia per la detrazione
diretta che per lo sconto in fattura.
ATTENZIONE NOTA MOLTO IMPORTANTE: nonostante gli interventi in edilizia libera non
richiedano il rispetto dei massimali unitari, quando c’è lo sconto in fattura i compratori, a propria
tutela, richiedono quasi sempre e comunque l’asseverazione di congruità della spesa ed il visto
di conformità.
Di questo adempimento si dovrà tenerne conto e capire prima di fare il preventivo se il proprio
compratore richiederà la asseverazione dei massimali unitari perché la spesa asseverata
detraibile potrebbe essere inferiore a quella che il cliente dovrà sostenere.
In tal caso si dovranno fare due fatture, quella congrua e quella di conguaglio.
ATTENZIONE NOTA MOLTO IMPORTANTE: quando è necessario asseverare i massimali unitari di spesa
detraibile va contattato preliminarmente l’asseveratore prima ancora di fare la fattura per capire quale
sarà l’importo asseverabile.
Se emerge che una parte della spesa non sarà asseverabile, e quindi non sarà detraibile, va avvisato anche
il cliente che potrà, in base alla sua convenienza, decidere di rinunciare allo sconto in fattura e mettere
l’intera spesa in detrazione diretta o accettare di perdere la detrazione su parte della spesa.
Vi ricordiamo inoltre che l’Accademia AmbrosiPartner dispone anche di una divisione specializzata sulle
asseverazioni di congruità della spesa e può rendere questo servizio.
Per essere certi se l’intervento ricade in edilizia libera o in manutenzione straordinaria l’unica
soluzione sicura è consultare l’ufficio tecnico del Comune di pertinenza, o più semplicemente
scaricare e leggere il Regolamento Edilizio Comunale.
Calcolo dell’importo non detraibile a carico del cliente nel caso di sconto in fattura
Supponiamo che nel prezziario Dei il massimale detraibile per quella tipologia di porta sia
€ 593,28.
Il cliente riceverà lo sconto in fattura del 75% su € 593,28 (massimale unitario detraibile per la
porta) + € 300,00 (costo dei visti detraibili) totale € 893,28 sulla quale pagherà solo il 25% ovvero
€ 223,32 e cederà l’importo restante, pari a € 669,96 al suo fornitore.
Riceverà però contestualmente anche una fattura di conguaglio a compensazione dell’importo
totale della fornitura pari a € 2.600,00 - € 893,28 = € 1.706,72 che non sono detraibili.
In pratica, quindi, avrà recuperato solo € 669,96 (la quota ceduta) su € 2.600,00 pari al 25% del
costo della fornitura (meno della metà rispetto al 75% che sarebbe stata la percentuale detraibile
del bonus barriere architettoniche) mentre rimane a suo carico tutto il resto ovvero € 223,32
(quota del 25% sulla fattura detraibile) + la parte non detraibile € 1.706,72 per un totale quindi
di € 1.930,04
Si tratta di un recupero molto basso, anche se in taluni casi la percentuale potrà essere superiore.
Calcolo dell’importo non detraibile a carico del cliente nel caso di detrazione diretta
Se invece il cliente mettesse in detrazione diretta l’intera spesa nella sua dichiarazione dei redditi
da recuperare in 5 quote annuali, anticiperebbe tutta la spesa di € 2.000,00 (in questo caso non
c’è la maggiorazione per gli oneri finanziari e per i visti) ma recupera il 75% del totale ovvero
€ 1.500,00
Al termine della compensazione a suo carico rimarrebbe quindi una spesa di soli € 500,00 contro
€ 1.706,72 se richiede lo sconto in fattura.
Voi cosa scegliereste? Lo sconto in fattura con un importo non detraibile di € 1.706,72 o la
detrazione diretta con un importo non detraibile che è solo 1/4 ovvero € 500,00?
ATTENZIONE: i contenuti sono coperti da diritto d’autore per cui sono a diposizione solo di coloro
che lo acquistano.
ALLEGATO 1: circolare 15/E del 26 giugno 2023 parte rela[va all’eliminazione delle barriere
architeYoniche
ALLEGATO 2: limitazioni specifiche e non esaus[ve delle Regioni Italiane nel recepimento del
DM 236
ALLEGATO 4: esempio guarnizione per proteggere lo spigolo inferiore nel caso di finestre in
allumino
ALLEGATO 5: tabella riassun[va sulla applicazione della detrazione per l’eliminazione delle
barriere architeYoniche
Art 48 Porte
Le porte devono essere di facile manovrabilità anche da parte di persone con ridotte o impedite
capacità motorie o sensoriali. Esse devono corrispondere ai seguenti requisiti:
1. la soglia della porta e gli spazi antistanti e retrostanti devono essere complanari;
2. le porte d’ingresso degli edifici e delle unità abitative devono avere una luce netta non
inferiore a 0,90 m;
3. le porte interne di accesso ai vari locali, comprese quelle di accesso ai servizi igienici,
devono avere una luce netta non inferiore a 0,80 m;
4. nel caso di porte a due o più battenti, deve essere sempre garantito un passaggio con
luce netta minima di 0,80 m, realizzato con un unico battente o con due battenti a
manovra unica;
5. nel caso di porte successive, deve essere assicurato uno spazio libero intermedio tra le
porte stesse, che può variare in funzione della larghezza della superficie libera
lateralmente al lato di apertura della porta. Lo spazio libero intermedio tra due porte
successive può variare da 0,60 a 1,20 m oltre lo spazio interessato dalle ante di apertura,
se la larghezza laterale al lato di apertura della porta varia da 0,20 a 0,60 m;
6. le porte e gli stipiti devono essere realizzati in materiali resistenti all'urto e all'usura,
specialmente le parti comprese entro un'altezza di 30 cm dal pavimento;
7. le porte interamente realizzate con materiali trasparenti devono presentare
accorgimenti grafici atti ad assicurare l'immediata percezione dell’ostacolo;
8. eventuali sistemi automatici di apertura e chiusura, devono essere temporizzati in modo
da permettere un passaggio agevole anche a persone su sedia a ruote;
9. le maniglie devono consentire una facile manovra e non richiedere l’uso di entrambe le
mani per l’apertura della porta; sono da preferire quelle del tipo a leva opportunamente
curvate ed arrotondate; la maniglia deve essere posta ad un'altezza di 0,85-0,95 m;
10. per i locali destinati a spogliatoi, docce e servizi igienici, devono essere utilizzate porte
preferibilmente di tipo scorrevole o con apertura verso l’esterno.
[…] Nei locali nei quali normalmente si verifica la permanenza di persone devono essere adoJa<:
sistemi di apertura e di chiusura di infissi che prendano in considerazione tuJe le soluzioni che, pos< ad
altezza di m. 0,90 nelle porte e di m. 1,20 nelle finestre, ne facilitano la percezione, le manovre di
apertura e chiusura da parte dei soggeL con ridoJe o impedite capacità fisiche e che non siano di
impedimento al passaggio, è da preferire l'uso di maniglie di leva […]
Per garan<re la visitabilità di un alloggio alle persone disabili è necessario siano rispeJate le seguen<
minime prescrizioni:
a) le porte di ingresso alle unità abita<ve devono permeJere il passaggio di una carrozzina e comunque
avere la larghezza non inferiore a m. 0,90;
b) le porte interne di accesso alla zona giorno e ad un servizio igienico devono avere una dimensione non
inferiore a m. 0,80
FOTO PORTE INTERNE: richieste 2 foto per ogni nuova porta interna installata, faYe nel can[ere
al termine della posa:
A - foto altezza maniglia
Sul tema delle detrazioni fiscali nel se4ore dei serramen- ed accessori
• Vademecum per le detrazioni Ecobonus di schermature solari e chiusure oscuran<
• Manuale sulla correJa detrazione fiscale dei serramen< in Ecobonus, Bonus Casa e Bonus
Sicurezza
• Manuale come massimizzare la spesa detraibile in ecobonus
• Vademecum per la compilazione delle dichiarazioni Requisi< Tecnici per Ecobonus e bonus casa
• Vademecum per la sos<tuzione degli infissi in Bonus Casa
• Vademecum IVA e Detrazioni Fiscali per gli interven< di fornitura e posa in opera delle porte
interne
• Porte blindate, porte per garage, avvolgibili in metallo, grate di sicurezza e cancelli: le detrazioni
per la sicurezza
BONUS BARRIERE ARCHITETTONICHE AL 75%: tuIo quello che devi sapere per meIere in praLca
questa detrazione