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CARO NIKITA...

TUO DINU

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Lettere inedite di Dim
a Nikita Magdoff

ubblichiamo alcune importanti lettere organizzarle qualche concerto a Bucarest ed

P del grande pianista rumeno Dinu Lipatti


a Nikita Magaloff, scritte fra il 1944 e il
1948, periodo in cui si consolidò l'amicizia e la
in provincia.
Clara Haskil ha trascorso da poco qualche
giorno a Montana. Le auguro tutti i successi
stima fra i due artisti. Si tratta di rarissimi do­ che Ella merita e spero vivamente di avere il
cumenti storici ancora inediti e che pubbli­ piacere di fare la Sua conoscenza al più pre­
chiamo per gentile concessione della Signora sto.
Irene Szigeti Magaloff. Voglia presentare i miei omaggi alla Signora
Magaloff e gradisca l'espressione dei miei più
Si tratta della prima lettera scritta da Lipatti a amichevoli sentimenti di ammirazione
Magaloff. I due artisti, come si rileva dal conte­ Dinu Lipatti
sto, non si conoscevano personalmente.
Lipatti aveva ascoltato alla radio il Concerto K
Montana, Hotel Mirabeau, 18 gennaio 1944 467 di Mozart eseguito da Magaloff. Madeleine è
Caro Signore, la moglie di Lipatti. Clara è Clara Haskil, molto
mi permetta di inviarle tutte le mie felicitazio­ amica sia di Lipatti che di Magaloff.
ni per il suo successo in Spagna, come per la
trasmissione radiofonica di Berna. Montana, 23 gennaio 1945
Purtroppo l'ho sentita molto male, perché la Mio caro Nikita,
radio di quest'Hotel è molto debole e vecchia; solo oggi le scrivo, essendo influenzato fin dal
tuttavia ho potuto rendermi conto, fin dall'ini­ mio ritorno a Montana. L'ho ascoltata a letto,
zio, che ascoltavo un pianista di gran classe, avendo intorno a me i nostri amici, gli Yssel-
fornito di una tecnica meravigliosa, d'una Muyden e Madeleine.
grande sensibihtà, d'una fine intelligenza mu­ Lei ha suonato meravigliosamente bene, in
sicale. Io ho un solo desiderio: poterla cono­ modo straordinario, con un fascino avvincen­
scere e ascoltarla da vicino. Da Mr. Meylan te, senza alterare un solo istante l'architettura
sento che partirà per l'Ungheria e pensando e la behezza di questo concerto così beethove-
che di là le sarebbe più facile fare un salto in niano, che amo tanto. Gradisca dunque le no­
Romania, le consigho vivamente di suonare stre più calde ed entusiastiche felicitazioni.
nel mio paese dove, ne sono certo. Ella avrà Mi dispiace di annunciarle che nonostante il
un successo meraviglioso. Ho già scritto al mio desiderio di non suonare il Do Maggiore
suo collaboratore Mr. Costache Pupa, mio im­ di Mozart 467, vi sarò costretto per Bâle il 4
presario, il solo in Romania che sia serio, (ho maggio, e poiché frattanto ho accettato di suo­
fatto l'esperienza di tutti gli altri e non li con­ nare a Berna il 23 aprile con Mr. Kletzki, in un
siglierò più a nessuno), che sarebbe felice di festival per la Croce Rossa, ho proposto lo
stesso Mozart anche per Berna, non avendo Sous l'oeil du Général Dudour.
potuto farci entrare né il Grieg, né un'altra Adieu fossiles détestables,
Panthès, Lipatti et autres gueux,
Bon débarras, êtres coupables,
Vipères lubriques et rats visqueux.
Nous sommes à l'aube héroïque
D'une belle école de piano
Vive "Niky le Magnifique",
Grand spécialiste du tremolo, etc...

Viva l'eroe della tastiera


che viene verso noi in questo bel giorno
per insegnare al "Clapier"
sotto l'occhio del generale Dufour.
Una celebre foto di NIKITA MAGALOFF a Divonne nel 1959
Addio fossili detestabili
con CLARA HASKIL, la moglie IRENE e la figlia Wanda Panthés, Lipatti e altri poveracci.
Bella liberazione, esseri colpevoli,
cosa. Vista questa tegola che mi cade sulla vipere lubriche e topi vischiosi!
testa (Clara potrà dirle quanto mi dispiace Noi siamo all'alba eroica
di suonare un pezzo che fa parte del suo d'una bella scuola di piano
repertorio, benché la letteratura pianistica viva "Niky" il Magnifico,
sia così ampia), ho approfittato di una notte gran specialista del tremolo, ecc...
insonne, per scrivere due cadenze che que­
sta sera ho terminato. Tuttavia sono certo Ma ritorniamo a cose più serie. Forse sarebbe
che le sue sono migliori. Ci suoneremo reci­ bene che vi associaste a Hiltbrand, perché ha
procamente le nostre cadenze al prossimo avuto, in questi ultimi tempi, molte domande
incontro. Ed ora che ho confessato il mio di allievi e mi sembra che, per cominciare, sa­
malestro, la mia coscienza è un po' più tran­ rebbe bene che tutte queste domande vi giun­
quilla e mi ritiro, cedendo il posto a Made­ gessero automaticamente. Diversamente, mi
leine con tutta la mia ammirazione per la piacerebbe che evitaste di iniziare con un nu­
sua bella interpretazione dell'altra sera. mero ristretto; bisogna avere la quantità, per
Il suo devotissimo Dinu scegliere.
Inoltre Hiltbrand ha fatto le sue prove con gli
Marie Tanthès aveva insegnato nel Conservatorio esami di questi ultimi giorni e sono persuaso
di Ginevra prima di Lipatti. Hiltbrand fu assi­ che voi potreste intendervi molto bene con
stente di Magaloff e professore nel Conservatorio. lui.
Quando ci rivedremo? Come state? Per voi e
Montana, 27 giugno 1949 Irene, la nostra viva e devota amicizia.
Carissimo Nikita, Vostro Dinu
Se non m'inganno, giovedì prossimo sarete
nominato Professore durante la consegna del Ginevra, 1 settembre 1947
Premio a Génève. Bisognerà che vi vestiate col Mio caro Nikita,
costume tradizionale del Conservatorio, com­ mi è dispiaciuto molto, poiché l'orchestra ed
posto di pantaloni corti verde-blu, tunica ros­ io abbiamo suonato nel modo più ansioso, per
sa e gilé di lamé. ragioni di insicurezza ritmica, dovute al co­
Quando il vostro nome sarà pronunciato e mando del direttore.
l'allocuzione di Me. Jacquoud sarà terminata, Dove c'è dell'imbarazzo non vi è più il piace­
voi salirete con un saltello sulla predella per re. Mi rincresce, tanto più che il pubblico era
ricevere dalla mano del vostro Direttore una scelto.
corona d'alloro sulla testa. In quel momento Invece, io non penso come voi, al soggetto
tutta la sala intonerà il canto così concepito: dell'abbellimento che a voi non piace e che,
contrariamente a ciò che voi pensate, mi è sta-
Vive le Héros du Clavier to suggerito da Hindemith.
Qui vient vers nous en ce beau jour ^ , secondo
Pour enseigner au "Clapier"
lui (che possiede la vecchia e pura tradi­
zione ted esca) non può in te rp re ta rs i re prima, poiché sono stato di nuovo grave­
che così poiché mente ammalato. Dopo tre settimane di
- dice lui - l'abbellimento, su una nota col Montana dove tutto andava a meraviglia, ho
punto, deve esser fatto prima del valore del creduto di dover riprendere i miei concerti,
punto, e no poiché tutti gli esami concordavano nel gri­
che sarebbe dopo il valore di questo. dare "vittoria". Ahimè, è stata di breve dura­
Ho applicato, di conseguenza, questo princi­ ta. Dopo dei "recitals" nelle mie capitali
pio, che mi sembra molto verosimile anche amatissime svizzero-tedesche, siamo partiti
per Amsterdam, dove ci attendevano nume­
rosi concerti, da solo e con Igor.
Quando venite a Génève? Ne ho dato uno solo a Leyden e dovetti ri­
Vi aspettiamo con gioia per continuare le tornare in tutta fretta con 39° di febbre, ab­
nostre discussioni e per alimentare nuove bandonando così, per questa stagione, 56
diatribe (è questa l'epoca degli incontri in­ concerti su 60. Riconoscete che faccio le
ternazionali seguiti da diatribe pubbliche). cose in grande: fortunatamente per me, il 18
I miei omaggi a Irene, per voi tutta la mia febbraio, dopo penose sofferenze, ho potuto
amicizia. finalmente cominciare il famoso trattamen­
Molti affettuosi pensieri per voi due da par­ to a base d'ipérite, che sembra assai effica­
te di Madeleine. ce, poiché mi porta di nuovo a star bene
Vostro Dinu come nel buon tempo passato, prima della
malattia. È certo che questa nuova pleurite
Lipatti intende proporre Magaloff come suo mi ha molto scosso e che occorreranno mesi
successore nel Conservatorio di Ginevra. Il di­ d'aria e di riposo ancora, per migliorare de­
segno di Lipatti andò presto a buon fine, e finitivamente. È per questo motivo che fra
Magaloff assunse l'incarico nel Conservatorio, una settimana partirò per sei mesi per La
di cui Henri Gagnebin era il direttore. Moubra (chi l'avrebbe detto!) e là mi ripro­
metto di immagazzinare tutto l'ossigeno
Génève, 26 marzo 1949 possibile, di farmi un repertorio più conve­
Mio carissimo Nikita, niente e di comporre fra le gocce [di medici­
come cominciare se non col dirvi che ci ne].
mancate assai, voi ed Irene, e che siamo fe­ Con Brigitte, gli Igor e tutti i vostri comuni
lici di rivedervi in un futuro non troppo amici, abbiamo partecipato alla gioia di sa­
lontano? pere che avete soggiogato in una maniera
Grazie per la vostra gentile lettera del 13 così splendida i vostri pubblici e i critici
febbraio, alla quale non ho potuto risponde­ nord-americani col vostro bel récital e quelli
che certamente sono seguiti. Bravo! Come mille motivi per farvi disgustare non solo
sono contento! Questo mi conferma una vol­ del Conservatorio in sé, ma di ogni insegna­
ta di più che non bisogna mai abbandonare mento terrestre. A questo io risponderò che
il desiderio di vincere. i tempi sono molto mutati, che al tempo del
soggiorno a Génève del Maestro Szigeti
c'erano troppi allievi e troppo pochi profes­
sori, che lui stesso diventava matto per af­
frontare un'orda enorme di candidati ecc.
ecc. Mentre ora si accetta più volentieri che
un artista dia solamente un quarto della sua
attività all'insegnamento, che egli limiti la
sua classe, come io ho fatto in questi ultimi
anni e che infine egli parta (come ho fatto
anch'io), ogni volta che la sua carriera di
virtuoso lo reclama.
Personalmente sarei molto felice che questo
NIKITA MACÌALOFI coi direttore svizzero ERNEST ANSERMET possa realizzarsi, pensando che forse Igor
in seguito si unirebbe a noi con un corso da
Sono felice che abbiate incontrato Enesco, direttore d'orchestra, a fianco di Grumiaux
ahimè, molto affaticato, poveretto. Ma ci di­ che è stato appena invitato ad insegnare per
spiace di apprendere che Schnabel sia così la classe di violino. Pensateci, e se c'è la mi­
sofferente. Ansermet, di ritorno, ci ha con­ nima possibilità che possiate dire di sì, dite­
fermato il vostro successo, raccontandoci lo senza ritardo, perché io possa cominciare
mille cose sugli avvenimenti di laggiù. a tastare il terreno e a organizzarlo secondo
Quanto alla mia venuta da quelle parti, è il mio desiderio.
troppo noioso spiegarvi le mie tribolazioni, Ed ora qualche altra notizia. Di Florica nul­
ma lo farò se ciò vi interessa, appena ci in­ la da mesi. Lo si attende sempre, ma io non
contreremo. Sapete che non sono mai stato ci credo più. Igor grande successo qui e al­
ansioso di andarci e che pur essendo favo­ trove; ha avuto una splendida e assai fatico­
revolmente disposto a questa nuova impre­ sa attività in questa stagione.
sa, essa resta per ora in secondo piano, poi­ Grumiaux pure grande successo. Speriamo
ché ciò che mi interessa in primo luogo è la che accetti questo invito. Bianca Tarjus, una
mia salute, poi i dischi, e infine i concerti. violinista di 15 anni, ha suonato Mozart (il
E ora voglio dirvi ciò che mi è passato per concerto in la maggiore) con Ansermet in
la testa questa mattina. Avendo rinunciato
alle classi regolari di Conservatorio, a causa
della mia salute, per tenere solo un corso
annuale di interpretazione, di durata deli­
mitata, sapendo d'altra parte che non siete
pazzo del clima spirituale extraeuropeo e
che, per conseguenza, avete una stupenda
casa nella Svizzera francese che dovrete abi­
tare, io vi chiedo, a titolo strettamente pri­
vato, se l'idea di essere professore delle
classi superiori e di virtuosismo del Conser­
vatorio di Génève potrebbe sorridervi.
Badate bene che questa non è che un'idea.
Bisognerà prima sapere la vostra opinione,
per poi parlarne a Enrico Gagnebin che, a
sua volta, parlerà al suo comitato. Ma ho la
ferma convinzione che, se autorizzato da
voi, io proporrò la vostra candidatura: essi
l'accetteranno subito. So che cosa potete ri­ N IK IT A M A G A L O FF in v ia g g io per una tou rn ée in
spondermi: che il vostro suocero avrà più di Giappone col violinista JOSEPH SZIGETI (1931)
sul Clavicembalo ben temperato, proponen­
domi di fare ogni sera tutto il ciclo dei 48
Preludi e Fughe... per chi avrà il coraggio di
ascoltarmi. E attenzione al bicentenario di
questo povero Bach, ne vedrà di tutti i colo­
ri lui e il suo clavicembalo assai intempesti­
vo!
A questo punto, caro Nikita, vi lascio, augu­
rando a voi una brillante fine tournée, sen­
za troppa fatica, e buon ritorno per voi e
Irene, alla quale vi prego di trasmettere i
miei devoti omaggi.
Da parte di Madeleine mille buone cose per
entrambi.
Vostro devotissimo Dinu.

Egon e Igor Markevitch. Dovevano esserci dei


progetti di incisioni di dischi con la Philhar-
monia di Londra, fondata da Walter Lesse,
progetti che non vennero realizzati. Fioria è
NIKITA MAGALI )FI con FRIEDRICH GULDA (Berlino, 1966) Fioria Musicesum, insegnante di pianoforte di
Lipatti a Bucarest.
una maniera commovente. Se continuerà
così sarà una straordinaria artista e virtuosa. Génève, 28 marzo 1948
Guida sostituendom i mercoledì scorso Mio carissimo Nikita,
all'OSR ha fatto uno Schumann se non tra­ la sua gentile lettera così bollente di rabbia,
scendente, però molto poetico e sensibile. mi ha fatto piacere, mi ha commosso, mi ha
Egli conferma le speranze, cioè: profonda rattristato e infine mi ha illuminato sul ban­
sensibilità e musicalità - mezzi tecnici nor­ ditismo umano.
mali - tendenza verso la poesia, verso la Sono profondamente desolato per lei, per i
contemplazione, a detrimento della forza e tiri sleali che le hanno giocato e le auguro
del brio. Grande successo a Génève. Kara­ vivamente che questo sia l'ultimo. La cosa
jan brillante, sicuro, olimpico, ma un tanti­ essenziale è avere successo e questo lei ora
no troppo freddo. Grande successo anche l'ha in pieno, pertanto lei ha dalla sua parte
dappertutto in Svizzera. la sola e vera potenza: il plebiscito del pub-
Peter Pears, tenore di rara musicalità - voce
splendida, insieme di qualità di prim'ordi-
ne, equilibrate a meraviglia. Dappertutto
récitals di Chopin. Mi hanno anche propo­
sto di darne il ciclo completo a Parigi, in
primavera. E in più, un concerto di Chopin
all'Hotel Lambert, riproduzione totale del
suo ultimo concerto: costumi, illuminazione
di candele, ecc. Si voleva spingere la rico­
struzione fino a farmi suonare su uno dei
Pleyel dell'epoca vestendomi come Chopin?
Lo temo assai.
Cortot, infaticabile, suona ogni sera davanti
a sale piene zeppe, e in più riprende il suo
corso d'interpretazione al Conservatorio di
Losanna, durante il periodo del Concorso
internazionale con... le 32 Sonate di Beetho­
ven! Roso da un'acuta gelosia e da uno spi­ NATHAN M IL ST E IN , IG O R M ARK EVITCH , PIERRE
rito d'imitazione, mi lancio furiosamente FOURNIER, NIKITA MAGALOFF, JACQUES FEVRIER
blico. Per raggiungere anche il successo ma­ assai devoto - sembra - e proprio del genere
teriale, occorre molto tempo, là dove la mac­ "Europa", e miracolosamente in rapporti
china amministrativa, fiscale, economica e perfettamente cordiali con i grossi coccodril­
sociale mette tanti ostacoli, come avviene li della Columbia Corporation.
nel paese che lei attualmente attraversa. Sono convinto che il Messico e soprattutto
Dunque pazienza, ma ottimismo. l'America del Sud sarà per lei non solo un
Non mi dice nulla delle sue realizzazioni terreno meraviglioso, ma una fonte di gros­
artistiche se non altro, alcun dettaglio; per si guadagni. Ad un tratto lei loderà tutto il
Waldhaus per lei solo, mettendoci fuori, noi
poveri musicisti pagati in natura alla setti­
mana! Come è dura la vita!
Grazie per il fatto di aver preparato così
bene il terreno presso Steinway, ma non mi
dice se è riuscito a consegnare il messaggio,
firmato anche da lei, spero. Se non lo ha
fatto, lo faccia senza indugio, la prego. Da
Hamburg i tecnici Steinway si sono com­
mossi fino al punto di accondiscendere a
fare una tournée d'ispezione e di ringiova­
nimento attraverso l'Europa. Non so se i
loro strumenti ringiovaniranno, ma i tecnici
di sicuro, a forza di uscire dal loro inferno
quotidiano e soggiornare in Svizzera, in
Belgio, Olanda, Spagna, Portogallo, ecc...
Dunque: il solo ed efficace intervento in
questo senso non potrà venire che dalla
parte della ricchezza, pertanto da New
York. La prego di metterci tutto il suo fasci­
no, caro Nikita, per ottenere degli strumen­
ti, dei salterelli, e degli uomini qualificati
per Testate prossima, affinché l'ottobre 1948
Caricatura di EUGENIO AM ADORI (Bologna, 1961) possa offrire a tutti i servitori Steinway del­
le macchine più docili e più fedeli.
fortuna Brigitte, di recente rientrata a Mies, Con Igor (Markevitch n.d.r.) lei suonerà
mi dà sue notizie più ampiamente di quanto molto più di me ed io non penso affatto di
non faccia lei, avaro e cattivo ragazzo! soppiantarla proditoriamente, come mi ac­
Tutto ciò che mi dice sui banditi di laggiù io cusa, cattivo! Del resto come potrei farlo?
l'ho sempre subodorato ed è la causa prin­ Indipendentemente da questo, malgrado il
cipale per cui ho sempre avuto orrore di in­ mio grande desiderio (ed anche il suo, io
traprendere trattative in questo senso. Biso­ credo) noi non potremmo incontrarci spes­
gnerà che un giorno mi ci decida, ma, so, poiché: 1) quando un direttore attira, gli
specialmente per gli Stati Uniti, non ne farò si appioppa un solista locale e 2) viceversa.
niente fino al giorno in cui loro mi chiede­ Noi faremo, tuttavia, non male, dei dischi
ranno di andarci. E ancora. Non crede che i insieme poiché sono riuscito, coi miei ma­
miei successi di Burgdorf e Zofingue mi ab­ neggi macchiavellici, ad allontanare Decca
biano dato alla testa fino al punto di di­ da Igor, proprio la sera del concerto parigi­
sprezzare una tournée negli USA; è sempli­ no in cui questa firma avrebbe dovuto atti­
cem ente una tattica greco-rum ena rarlo nelle sue grinfie, spingendo Legge a
impostami dall'esperienza che ne ricavo prenderlo subito, cosa che è avvenuta.
dopo i tentativi eroici dei miei predecessori Del resto Igor non dovrà che esserne con­
come lei. Ansermet, ritornato entusiasta dal tento, poiché l'Orchestra Filarmonica di
suo viaggio laggiù, mi parla con entusia­ Legge è, attualmente, la migliore di Londra,
smo del suo manager, un tale che si chiama e questo insieme in futuro sarà diviso, assai
Schulhof (stavo per scrivere Schulthess!), probabilmente, fra Igor, e Karajan. Con que-
sti due lei può vedere da lontano come Florica non verrà là, nonostante tutti i mi­
quest'orchestra diverrà tre volte ancora più glioramenti materiali che le ho procurato,
stupefacente. E poi io sono persuaso che al essa ha troppo a lungo esitato. E ora è deci­
massimo entro due anni, dovremo rifare tut­ samente troppo tardi. Ne sono dispiaciuto,
te le registrazioni, per ricominciarle, in con­ ma non posso farci più nulla.
dizioni migliori, su nastro di carta, l'ultima Di salute stiamo bene, ma siamo molto
scoperta alla quale (a condizione che se ne stanchi di questa vita che è diventata anco­
mantenga il segreto) Columbia lavora feb­ ra più agitata che prima della sua partenza.
brilmente, promettendoci già entro qualche Ora mi stanno davanti 2 o 3 récitals già
mese i nuovi apparecchi. Hanno appena dif­ pronti, e 4 concerti, cosa che per me è uno
fuso il loro nuovo tipo di Marconi, 14 valvo­ sforzo sovrumano. E questo Schumann che
le e due altoparlanti, che è semplicemente
una meraviglia. Questo collegato col loro
apparecchio di registrazione su carta, per
giunta portatile, farà la mia felicità e quella
di molti mortali. Pensi, Nikita, avere con sé
questo apparecchio, farlo andare sempre
durante il proprio lavoro (praticamente ine­
sauribile), avere dei nastri di 60 minuti sen­
za interruzione, ascoltarsi in seguito e cor­
reggersi così mille volte meglio che dopo
tutte le critiche degli amici o "dotti trasmet­
titori di tradizioni". Farsi registrare ogni
volta che il Concerto sarà ritrasmesso da
dei Béromunster, Sottens & Comp. (è ben il
nostro turno, ora, di farci "rubare" una stri­
scia sonora, loro l'hanno già fatto abbastan­
za prima di noi!). E meglio ancora: fare la
tournée col proprio apparecchio, collocarlo
nella Künstler Zimmer, prima di dare il pro­
prio récital, nascondendo accuratamente il
microfono accanto al piano, sulla scena, e
prima di cominciare, avviare il nastro e dare NIKITA MAGALOFF (a destra) con JOSEPH SZIGETI e sua
libero corso alla propria fantasia. Tornare a figlia IRENE (1931)
casa con due piccole bobine che rappresen­
tano non solo tutto il récital, con la reazione mi tormenta. Le ho detto che ho avuto un
del pubblico per di più, ma anche una ricca grande successo con lui a Bâle, dove Legge
esperienza di ciò che si fa in pubblico. Dun­ è venuto appositamente ad ascoltarlo prima
que lei lo vede: ne sono entusiasta e farò la della registrazione. Ora sarà ciò che Dio vor­
pazzia di comprare tutto questo per mezzo rà. Se può procurarsi tutto il materiale d'or­
di Legge. Ho provato il piccolo portatile We­ chestra dei Concerti del suo repertorio, non
ber-Chicago che non è male, ma secondo me esiti a farlo, anche se è caro. Bisogna impa­
bisogna attendere il Marconi, infinitamente rare tutto a memoria, avere la propria musi­
più fedele, secondo le informazioni raccolte. ca indispensabile con sé ed esser pronto a
Quest'ultimo costerà circa 2800 fr. s. tutto, come l'uccello sul ramo. Ecco la mia
Apprendo con gioia (e una certa sorpresa, divisa attuale! Purché io non sia in gabbia
visto "i suoni e i profumi che volteggiano prima d'avere avuto il tempo di pensarci.
nelTaria della sera") che ha deciso di ritor­ Ma basta con le chiacchiere. Tutti i nostri au­
nare in questa vecchia e stupida Europa. guri l'accompagnino, caro Nikita, omaggi
Sarà per caso quest'estate dalle parti di Sils? affettuosi a Irene da parte mia, affettuosità
Che fortuna sarebbe! Vi soggiornerò per per voi due da Madeleine.
due interi mesi, dal primo luglio al primo Suo devotissimo Dinu.
settembre, poi probabilmente andrò 15 gior­
ni nella nuova casa di Markevitch. (traduzione dal francese di Anna Benoffi)

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