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I SANGHA LOCALI
NELLA TRADIZIONE DI PLUM VILLAGE

Un sangha è una comunità di resistenza: resiste all’accelerazione, alla violenza,


agli stili di vita non salutari che prevalgono nella nostra società.
La consapevolezza ha la funzione di proteggere noi stessi e gli altri.
Un buon sangha può portarci nella direzione dell’armonia e della consapevolezza.
─ Thich Nhat Hanh1

Questo testo, a cura del Consiglio degli insegnanti di Dharma laici italiani, ha la funzione di:
• offrire un quadro comune e risorse utili ai sangha locali non residenziali;
• permettere a ogni praticante di ritrovare in tutti i sangha che seguono la tradizione di Plum
Village le stesse pratiche e lo stesso spirito che trovano a Plum Village;
• offrire chiarezza e sostegno a chi facilita gli incontri di pratica e a sua volta si trova ad
offrire orientamento e informazioni ai nuovi praticanti.
È destinato ai sangha locali già esistenti o in via di formazione che si riconoscono nella tradizione
di Plum Village e desiderano comparire nel relativo elenco nazionale e internazionale.

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“Un sangha è una comunità locale di persone che praticano la consapevolezza, che si riuniscono per
meditare, condividere gioie e difficoltà e incoraggiarsi a vicenda sul sentiero della pratica.”
─ da Sangha Building Resources, Thich Nhat Hanh Foundation.

Un sangha locale può definirsi “nella tradizione di Plum Village” quand’è costituito da persone che
intendono praticare e integrare nella propria vita gli insegnamenti trasmessi dal Maestro Thich
Nhat Hanh (“Thay”), in gioia e in armonia, sostenendosi a vicenda nella crescita spirituale. (Per
una sintesi della biografia e dell’insegnamento di Thich Nhat Hanh, https://www.interessere.it/thich-
nhat-hanh/ . Il sito di Plum Village, in inglese: https://plumvillage.org/)

Sangha (“comunità”, in sanscrito) è il terzo dei “Tre Gioielli” e si manifesta pienamente soltanto
sulla base dei primi due: il Buddha – il contatto con la propria “mente del risveglio” e la sua
coltivazione – e il Dharma – gli insegnamenti, intesi non come oggetti di studio ma come strumenti
di crescita, come guide concrete per la pratica e per la vita. Insegna Thay: Un vero sangha è una
comunità che pratica gli insegnamenti sulla liberazione e si libera; un vero sangha pratica gli
insegnamenti della comprensione e diventa più capace di comprendere; un vero sangha pratica la
compassione e diventa più compassionevole.2

1
Da Toccare la pace, Ubaldini, Roma 1994.
2
Friends on the Path, Parallax Press, Berkeley U.S.A. 2002.
2

I punti fondamentali:

1) La comunità locale pratica nella tradizione di Plum Village, di cui fa esperienza anche in altri
contesti (ritiri, week-end, giornate di consapevolezza), in contatto con altri sangha locali e
nazionali, utilizzando i suoi tanti mezzi e modi:
negli incontri di pratica brevi (un paio d’ore o meno): meditazione seduta (silenziosa,
guidata), meditazione camminata, condivisione - e/o rilassamento profondo, Toccare la
Terra, Pratica delle 4 posizioni del Buddha ecc.
negli incontri più lunghi (giornate, week-end): oltre alle precedenti, altre pratiche: di
movimento in consapevolezza (10 movimenti, Qi Gong coi bastoni ecc.); del cibo (pasto o
merenda in consapevolezza); “fare in consapevolezza” eccetera.3

2) Gli incontri si tengono negli orari e con le tempistiche che risulteranno più appropriate alla sede
e alle necessità locali. È utile dedicarli a un tema specifico che faccia da filo conduttore. Le quattro
pratiche che non possono mancare in ogni incontro, quale che sia la sua durata:
 meditazione seduta (silenziosa e/o guidata);
 meditazione camminata;
 insegnamento (lettura o registrazione audio o video)
 condivisione sul Dharma.

3) Periodicamente (se possibile almeno una volta al mese) si recitano insieme i 5 Addestramenti
alla Consapevolezza.

4) La pratica si svolge nelle modalità proprie della tradizione, con fiducia nella loro funzione,
meglio ancora conoscendone la funzione:
 con l’aiuto della campana, conoscendone l’uso e il senso (v.
https://www.interessere.it/pratiche-presenza/la-pratica-della-presenza-mentale/la-campana-
consapevolezza/ o discorso di Dharma “La voce del Buddha”, video in inglese in
https://tnhaudio.org/2014/03/30/voice-buddha/; file audio e testo in italiano in
https://www.interessere.it/insegnamenti/la-voce-del-buddha/ )

 disponendosi nella sala: per la meditazione, in file parallele alle pareti della sala, rivolti
verso l’esterno (com’è uso nella Scuola d’origine Thien, lo zen vietnamita, per poter
meditare senza fonti di distrazione anche con gli occhi semiaperti o aperti), lasciando lungo
le pareti lo spazio necessario per la meditazione camminata; per le letture, le recitazioni e

3
Sulle le varie pratiche, v. Thich Nhat Hanh, Pratiche di consapevolezza, ed. Terra Nuova 2012, o in
https://www.interessere.it/pratiche-presenza/la-pratica-della-presenza-mentale/).
3

la condivisione rivolti verso l’interno della sala; per quest’ultima ci si può disporre anche in
cerchio o ovale, per potersi vedere meglio a vicenda.

5) Insegnamenti:
 di Thay e di insegnanti ordinati nella tradizione di PV, tratti da libri, discorsi di Dharma
trascritti, registrazioni audio, video;
 Sutra.

Ci esponiamo agli insegnamenti (“come il terreno riceve una pioggia benefica”, suggerisce Thay)
non per coltivare la conoscenza intellettuale ma per ricevere strumenti di comprensione e di
saggezza, di grande potere trasformativo per la nostra vita.

Nel discorso del 10-5-2012 I Quattro Sigilli del Dharma di Plum Village Thay ha esposto quelli che
considera fondamenti essenziali e caratterizzanti della Scuola di Plum Village da lui fondata.4

La Scuola di Plum Village mantiene vivo il collegamento con le proprie radici spirituali tramite i
sutra, discorsi del Buddha o a lui attribuiti, i più antichi contenuti nel Canone Pali come quelli
compilati nei secoli successivi. Alcuni sono considerati fondamentali da Thay, che li ha spiegati e
approfonditi in numerosi ritiri e libri (v. Sutra in https://www.interessere.it/indicazioni-bibliografiche-
la-pratica/).

Dove si trovano gli insegnamenti:


Libri: v. la bibliografia per titoli https://www.interessere.it/bibliografia-italiano/ e quella per soggetto
https://www.interessere.it/indicazioni-bibliografiche-la-pratica.
Discorsi di Dharma trascritti: in italiano nel sito Interessere https://www.interessere.it/gli-
insegnamenti/ e in altri siti (https://sites.google.com/site/sanghapistoia/home-1,
www.esserepace.org , http://www.semidirisveglio.it/?page_id=466); in inglese nel sito di
Plum Village, https://plumvillage.org/ digitando “Dharma Talks” nella funzione di ricerca.
Registrazioni audio e video, anche con sottotitoli italiani o con traduzione consecutiva in italiano,
sono disponibili nel sito Interessere https://www.interessere.it/gli-insegnamenti/, nei siti
Essere Pace https://www.esserepace.org/video-insegnamenti-thay/ e Passi di Pace
http://www.passidipace.org/index.php/risorse/video.html, in www.tnh.audio.org, sui canali
Youtube del Centro Avalokita,
https://www.youtube.com/channel/UCLsyADbuVT7s2GHXqUOl-CA,
di Plum Village https://www.youtube.com/user/plumvillageonline e del monastero Deer Park,
https://www.youtube.com/playlist?list=PLaX_vxbhs8fg6Ptk9qWMRNsADuW8Lmrs .

4
(https://thay.justdharma.com/2012/05/10/four-dharma-seals-of-plum-village-plum-village-may-2012/).
4

Il vasto patrimonio di libri, registrazioni audio e video dei discorsi di Thay e dei tanti insegnanti di
Dharma ordinati, monastici e laici, ci mette a disposizione una gran varietà di approcci e di
insegnamenti su ogni tema. Per poter conoscere meglio questa ricchezza e coglierne tutti i
benefici, gli insegnamenti portati negli incontri dei sangha locali sono da ricercare al suo interno.
Possiamo osservare a fondo con gli strumenti della pratica l’eventuale desiderio di proporre letture
o pratiche di altre scuole e tradizioni. Sulla base dell’esperienza, sappiamo che questo può
coltivare la mente comparativa e l’interesse intellettuale, più che offrire una chiara guida
esperienziale, alimentando la confusione tra incontri di sangha (comunità di pratica) e incontri
culturali su insegnamenti spirituali; a volte rischia anche di dare indicazioni differenti e magari
contraddittorie fra loro. Naturalmente, letture dharmiche di altre tradizioni fatte individualmente, al
di fuori dell’incontro di sangha, possono essere fonte di arricchimento personale e offrire intuizioni
felici da condividere con i compagni di pratica in sede di condivisione.

6) La facilitazione degli incontri è offerta a rotazione dai più stabili e anziani nella pratica –
compresi i membri della Comunità Nucleo dell’Ordine dell’Interessere (Tiep Hien), se ce ne sono –
che abbiano fatto esperienza di ritiri, possibilmente che abbiano ricevuto la Trasmissione dei 5
Addestramenti. Occorre che sia chiara la funzione del facilitatore, delle pratiche e specificatamente
delle condivisioni, per questo all’inizio è utile ricorrere all’esperienza di un Tiep Hien o di un
praticante anziano che possa fornire sostegno, esperienza e indicazioni chiare.
L’alternanza nella facilitazione e le scelte riguardanti i temi, la sede e altro si decidono
collegialmente tra i facilitatori, con il metodo proprio della tradizione di Plum Village: consenso e
anzianità combinati insieme. È utile raccogliere periodicamente fra tutti i partecipanti suggerimenti
e indicazioni sui temi che si desiderano approfondire e praticare.
È bene che i facilitatori si preparino a offrire un orientamento alle persone che si avvicinano alla
pratica per la prima volta.
I possibili nuovi facilitatori vengono invitati dai facilitatori già attivi che ne riconoscono
collegialmente la stabilità, la frequenza costante, la crescita nella pratica e la disponibilità a
imparare. Se accolgono l’invito, con loro imparano gradualmente, con periodi di affiancamento
nelle serate.

7) I partecipanti di un sangha locale sono resi consapevoli di far parte di una Comunità più vasta a
livello regionale, nazionale e internazionale e sono incoraggiati a frequentare ritiri, giornate o week-
end di consapevolezza, affidandosi con fiducia al sostegno e all’esperienza dei praticanti più
anziani, monastici o laici, nei diversi contesti di pratica che costituiscono comunque un’unica,
grande “famiglia spirituale”.
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8) La Condivisione sul Dharma è una pratica di comunicazione da cuore a cuore, che si realizza
nell’intera gamma dell’espressione umana (parole, intonazioni, espressioni facciali, gestualità,
pause...) accolta nel campo amorevole dell’ascolto collettivo. Ha luogo dunque negli incontri
collettivi dal vivo oppure in collegamento audiovisivo telematico (“sangha on line”). Per le
caratteristiche della pratica della condivisione v. https://www.interessere.it/pratiche-presenza/la-
pratica-della-presenza-mentale/la-condivisione-sul-dharma/
Al di fuori degli incontri di pratica, eventuali canali telematici collettivi del sangha locale - come lista
di posta elettronica o chat whatsapp – sono utili per comunicazioni “di servizio” o per trasmettere,
se richiesto, un testo di Dharma (un sutra, un insegnamento, una meditazione guidata) che è stato
offerto nella serata. Qualunque eventuale scambio di riflessioni, commenti, citazioni o dibattito è
bene che avvenga in altra sede e a livello privato.

9) Insegna Thay: “L’essenza di un Sangha è la consapevolezza, la comprensione, l’accettazione,


l’armonia e l’amore. Quando non vedete queste qualità in una comunità, non è un vero Sangha, e
dovete avere il coraggio di dirlo. Quando trovate che questi elementi sono presenti in una
comunità, sapete di avere la felicità e la fortuna di essere in un vero Sangha.” 5 In caso di conflitti o
difficoltà interpersonali che non si è riusciti a sciogliere a livello individuale o locale, la comunità
può ricorrere con fiducia al consiglio e al sostegno di “anziani” nella pratica – monaci, insegnanti di
Dharma monastici o laici, Tiep Hien - per mettere in pratica gli strumenti che la tradizione Plum
Village offre per la risoluzione dei conflitti, primo tra i quali la pratica del “Ricominciare”.

9) Nessuno ha un interesse economico individuale nelle attività del sangha. Le spese per la sede
si suddividono tra i partecipanti; l’utilizzo di eventuali rimanenze (per esempio: donazioni, acquisto
di libri o di materiali per la sede, sostegno economico per la partecipazione a ritiri) viene
concordato tra i facilitatori e poi comunicato a tutti.

10) I praticanti si impegnano reciprocamente al rispetto della vita privata di ognuno; gli indirizzi e-
mail e i numeri di telefono dei partecipanti sono conservati dai facilitatori per necessità “di servizio”
e condivisi con altri solo dietro esplicita autorizzazione.

Felice pratica a tutti!


Un sangha che pratica con gentilezza amorevole e compassione è il Buddha di cui abbiamo bisogno
per il 21° secolo. (…) Il prossimo Buddha, forse non prenderà forma di singola persona:
nel ventunesimo secolo, il sangha potrebbe essere il corpo del Buddha.
Abbiamo il potere di dare vita al prossimo Buddha in questo nostro secolo,
se sediamo insieme e pratichiamo l’osservazione profonda.
Abbiamo tutti il dovere di portare in essere quel Buddha,
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non solo per il nostro bene ma per il bene dei nostri figli e del pianeta Terra.

5 6
, Thich Nhat Hanh, Friends on the Path. [maggio 2020]

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