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Il ragazzo di cui mi sono innamorata se la fa con gente importante (Mazzini), grado

di falsificazione sociale,
Sogna il prestigio sociale, come Madame Bovary, sogna il mondo dei vip, è falsificato
il desiderio di Carlotta, e finalmente Speranza chiede Carlotta, sei innamorato? e eli
risponde che versi divini’, (riascolta gli ultimi minuti).

25/09/2023 (4)

Quello che fa Gozzano è decostruire l'immaginario romantico, le agazze non sono a


capire che l’amore di Carlotta deriva dal prestigio che ha il poeta ai suoi occhi (quello
28enne di cui si innamora) è come se non vedesse la persona ma lo stereotipo.
E lui stesso, lo descrive con degli stereotipi romantici, c’è un fenomeno di parodia
dell’immaginario romantico, quello che è più di tutto ha instillato l’idea che i desideri
fossero immediati e che ciascuno in esso esprimeva se stesso, nella cultura europea,
in realtà Gozzano decostruisce questa i desideri sono sempre costruiti, e le ragazza
sono ingenue perché credono a cose che riprendono gli stessi stereotipi ai quali si
conformano.
Gozzano non può credere a quegli stereotipi, ma le ragazze si, e vediamo un
atteggiamento simile a quello della prima sezione un atteggiamento di minorità e di
rimpianto perché le ragazze vivono passioni che a lui sono precluse.
Nella terza sezione c’è questo dialogo tra i genitori e gli zii di Speranza, e questo è un
discorso fasullo, perchè i gradni temi vengono ridotti in pettegoelzzi, quella
conversazione cosi vuota è come se gettasse in luce quella di Carlotta e Speranza
perché sono due grandi conversazioni falsificate.
Saggio famoso che decostruisce il romanticismo, “menzogne romantiche e verità
romanzesca" di Girard il desiderio stesso non è autentico ma dato dall’imitazione di
qualcos’altro.
In qualche modo Gozzano è debitore di tutta la cultura romanzesca, che dimostrano
che i nostri sono indotti e non sono spontanei.
V
Carlotta un nome non fine (il nome di Carlotta, non è un nome fine, da quel che di
pienotto) ma dolce che come i profumi, riportano alle luci le redini del secolo
precedente (diligenze), lo scialle (come un fiore che Carlotta e Speranza indossano),
e le crinoline (accessori della biancheria intima femminile usata nel XIX secolo)
Io conosco il giardino, dove hai letto la triste storia di Jacopo Ortis, nel romanzo di
Foscolo che intenerisce anche.
Vediamo che lui cerca di restituire una prossimità a se stesso.
Di Carlotta non viene detto nulla.
Cos’è Carlotta per Gozzano, una foto, potremmo dire un fantasma, l'immagine di
una persona assente e passata, la Carlotta di 90 anni non è sicuramente quella di 17
anni, perico è un fantasma irraggiungibile,
Laura o Beatrice, erano delle donne reali o immagini non raggiungibili?
Schopenhauer, dice che sarebbe stato il canto di Petrarca se Laura avesse
accondisceso ai suoi desideri?, questo per dire che l’amore lirico vive dell’assenza
dell’amata, non può essere soddisfatto e in qualche modo Gozzano è un erede di
questa tradizione, la donna amata è un immagine sognata, non ha un corpo e la sua
proiezione, è ciò che ha immaginato questa scena.
Ti fisso nell’albo con tanta tristezza (perché lontana), dove nell'album c'è scritta la
data del giorno in cui hai visitato la nonna, 8 giugno 1850.
Descrive la posa che Carlotta vede nella fotografia, la classica posa romantica, la
falsificazione il modo in cui Carlotta è plasmata dall'immaginario del suo tempo, lei è
completamente fatta dalla cultura del tempo stesso.
Posa in cui lei imita l’atteggiamento che le donne sognanti dovevano avere.
Quel giorno, tu avevi indossato un abito rosa, per farti ritrarre una foto (cosa
straordinaria, nuovissima!).
Però non ti vedo te nel fiore dei tuoi anni, amica di nonna! Dove sei tu la sola che
forse potrei amare d’amore?
Che vuol dire che questa ragazza è l’unica che lui potrebbe amare veramente? L’unica
che potrei amare, è una donna che non esiste, perché l’amica di nonna non c’è più,
quindi l’unico amore che potrebbe vivere è impossibile, è un dei temi ricorrenti nei
testi che analizzeremo.
E solo questo potrebbe essere il vero amore, lui lo vede in maniera molto
contemporanea, lo declina nel senso della sua incapacità di amare, come la sua
secchezza esistenziale, sono io l’incapace di amare, io non ho mai amato nessuno
quindi l’unico amore è impossibile.
Questo tema però nasconde un altra cosa.
Che cosa ci sta dicendo alla lettera?
Che non può amare nessuna donna, espressione di impossibilità di amare o meglio
fuga dalle donne reali, dei miei tempi.

Le due strade
Stesso tema, declinato in maniera diversa ma Gozzano continua a lavorare sugli
stereotipi della tradizione lirica.
Gozzano e una amica stanno passeggiando, si trova d Avese, località in Piemonte,
donna di mezz’età, è la sua amante, e incontrano Graziella, una ragazza 18enne, che
conosce la signora, e presenta Gozzano, e prende la bicicletta alla ragazza che
conduce lui mentre le donne parlano
Tra bande verdigialle di ginestre innumerevoli,( evidentemente le ginestre che
erano gialle, avevano una specie di strisce), la bella strada alpestre scendeva nella
valle.
Ecco nel lento oblio, (perché Gozzano e la donna sono assorti), improvvisamente
apparve in vista, una ciclista in alto sulla collina.
Prima volta che appare una donna che fa sport, una ciclista, il fatto che sia sportiva ci
dice tante cose :
● una donna attiva, non solo l’oggetto del desiderio
● donna alla moda
Rima Grazia..Grazia, equivoca, identica se avesse lo stesso significato, i versi sono,
cesura cade con gialle che fa rima con, valle e ginestre con alpestre, quindi sono
settenari doppi cioè alessandrini.
Tu? sei Grazia? quella che ho visto bambina?
Ma si ricorda ancora? risponde Graziella.
Ma certo! E la signora baciò la signorina.
La bimba Graziella! hai già 18 anni? come sta tua madre? come sei diventata bella?
(è diventata una signorina) La bimba Graziella che da bambina era così cattiva,
capricciosa e golosa di dolci!
Signora si ricorda di quegli anni?
L’incontro tra le donne è giocato sulla contrapposizione signora/signorina.
Così bella te ne vai senza fidanzato?
Beh vede!
Scendi dalla bicicletta e fai una passeggiata con noi?
Signora, volentieri!
Ah aspetta ti presento l'avvocato, un caro amico di mio marito
C’è una menzogna,Gozzano, né avvocato, né amico del marito.
In tutto il corso della poesia Graziella non rivolge la parola a Gozzano
Portai con me nella salita la bicicletta che era illuminata da un mazzo di rose rosse.
II
L’una era un adolescente, con ancora la gonna corta, eppur già donna (le gambe
sono un elemento di sessualizzazione, perciò è qualcosa che va celato, sia per i
ragazzi che per le ragazze, il fatto che abbia la gonna corta, è una cosa un pò
inconsueta).
Modello femminile diverso rispetto a quello della tradizione lirica, è bella, forte,
vivace, è di carattere e questo stupisce, bruna, è vestita con questo colletto rigido e
una cravatta, è vestita un pò maschile, tratto mascolino confermato, dalle sue
caratteristiche.
La donna tende a mascolinizzarsi un pò, inizia ad affermarsi un modello femminile,
che esalta sia la femminilità sia dei tratti maschili.
Tocco cappello, circolare molto piccolo, quindi è sportiva, e l’acconciatura un po '
disfatta, perché andava velocemente in bicicletta.
E io mi godevo senza che dicessimo nulla non solo l’aroma degli abeti (erano in
montagna), anche il profumo di quella adolescenza.
Palesmente sedotto sessualmente da Graziella,
Lui si mette a pensare e pensa queste cose :
Tu che saresti la via della mia salute, tu che sei una vergine che mi è apparsa, tu che
sei uan vai tutta quanta cosparsa di fiori che sei come le gioie che nessuno ha
raccolto, forse davvero saresti una buona strada per il passaggio della mai vita e
una dolce bevanda per la mia malinconia, (un farmaco per la mia tristezza).
Qui compare uno dei due grandi stereotipi tipici dell'immaginario maschile delle
donne donna salutifera, ci ricorda Dante quando celebra Beatrice nella vita nova,
solo che in Dante si intende salvezza spirituale per la vita eterna.
Ma per Gozzano no perché lui immagina una donna che possa darle la salute in
questa vita, perché lui si rappresenta come malato fisicamente, ma anche
spiritualmente, di incapacità d’amare e forse Graziella potrebbe salvarlo, lui da anche
un nome alla sua malattia “malinconia”, la nostra espressione.
Forse tu in questa vita potresti riscattare l’esistenza e darmi qualche cosa.
C’è la ripresa, del tema, modo in cui la poesia stilnovistica presenta la donna, ma è
una ripresa prosaicizzata perché si parla di salute in vita non di una salvezza
spirituale eterna, ma c’è anche una lieve parodia, lo vedremo meglio dopo.
Beatrice, muore di parto, quindi non era vergine e Dante non ci dice niente su di lei,
però diamo per scontato che queste donne siano vergni, ritorna qui questo stereotipo
che rimanda la Madonna, perché qui palesemente la Madonna che prende le
sembianze di Graziella e si mette la gonna scozzesse è effettivamente una parodia.
Tu mi permetteresti un'esistenza tutta cosparsa di gioie non mietute
Io non ho mai avuto una vita illuminata dall'amore e dalle gioie, mietute perché
nessuno ha mai goduto delle sue grazie e nemmeno lui ha goduto di queste cose.
O bimba nelle tue mani chiudi il mio destino, (se tu mi amassi io guarirò), e il
destino sarebbe, terminare la mia vita attraverso un cammino tranquillo, la
serenità.
Graziella è vista come una giovane donna e come bambina, oscillazione tipica
dell'immaginario maschile.
Scende fino all'una della notte attraverso la vita di uomo.
Vuole segnalarci che la salute di questa donna è mondana non ha niente a che fare
con la spiritualità.
Però scende verso la morte accompagnato da te per mano o dolcesorridente.
“dolcesorridente”, ricalco verso di Catullo, si vedono attaccate come un epiteto poesia
classica.
Così dicevo tra me, e nel frattempo vedevo non Graziella ma la mai amante e mi
sembrava triste davanti alla giovinezza della diciottenne.
La donna è stata bella per troppi anni, ora si sta avvicinando alla vecchiaia.
Ci sta descrivendo la donna, i suoi occhi erano belli ma si stavano offuscando,
segnala con amarezza il declino fisico della donna.
i suoi bei occhi strani, sguardo turbato, originale, erano belli ancora della bellezza
di un fiore che sta per sfiorire, e che appassirà e non sarà più bello.
Sotto il cielo aperto, alla piena luce che la colpisce in pieno e fa vedere tutti i
particolari, vicino alla ragazza adolescente, mi apparve in quel modo terribile, il
disastro della bellezza che stava per sfiorire.
Niente di più tetro che la sua bocca troppo rossa, per il rossetto, le ciglia tinte, e il
segno della matita nera, bistro, intorno all’occhio stanco, anche se sono truccati,
probabilmente ha le rughe.
La piega delle sue labbra, bocca con una specie di smorfia, l'inganno del trucco che
si metteva sulle guance, che ormai era pallido,
I capelli troppo biondi accesi dal veleno, che in altro tempo erano belli d'un bel
biondo naturale.
“labri”, per la rima con…cinabri, rima difficile, ed è un latinismo aulico.
“veleno”, la pittura dei capelli, indebolisce i capelli.
● emerge un topos molto antico che depreda le donne truccate deriva
soprattutto dalla cultura cristiana, Tertulliano, padre della chiesa, depredava
le donne che si truccano perché seducevano gli uomini e li facevano cadere in
tentazioni.
● una donna attraente è solo bella e giovane una che invecchia, non è più
attraente.
Il risultato è un esortazione misogina.
Chi disprezza compra perché alla fine lui sta con l'amante, lui era un ammiratore
acritico di D’Annunzio che si comporta nello stesso modo nei confronti di eleonora,
tanto che nel Trionfo e nel fuoco descrive la fine della relazione perché la donna con
cui sta (oscarina), sta invecchiando.
Dopo aver visto la propria amante il discorso cambia.
O cuore mio, che senso ha avuto che la luce del mattino ha fatto risplendere nel
momento che scendevi tutte le strade che erano false?
A te è sembrato che a un certo punto risplendesse una luce mattutina, l’incontro con
Graziella e questa luce mi ha illuminato ma in realtà, la strada che hai preso è falsa
non potrai percorrerla con Graziella.
La strada che ha preso è falsa, non la percorrerà con Graziella l'incontro è servito per
fare i conti con la realtà, lui non avrà mai Graziella.
Ripresa topos stilnovistico la donna salutifera porta la luce, ma questa luce mattutina
non porta nessuna salvezza.
O mio cuore che non sei mai fiorito, non hai mai conosciuto l’amore.
Qui le carte sono scoperte, lui sta con l'amante ma non la ama davvero, sarà un
unione più che altro sessuale e opportunistica, la relazione meno poetica che si possa
immaginare.
Lui sta lavorando sulla figura del poeta lirico e sta ironizzando sulla figura di esso, il
poeta lirico è uomo come tutti che vive esperienze deludenti e le relazioni con le
donne e le ha ma senza tanto entusiasmo.
Per rovesciare questa figura maschile Gozzano però ha bisogno di confrontarla con
quella fmeminile, l’io maschile si definisce nel riflesso di quella femminile si capisce
solo se si misura con una donna.
La benedizione del femminile ne comporta anche una del femminile, e la sua
immagine non è molto più esaltante della signora, anche lui è sfiorito spiritualmente,
mentre la signoria sta sfiorendo per la vecchiaia.
Inutile è che ti affretti verso i bei raggi in giada meno tristi in cui sei, l'orto triste , è
la relazione con la signora.
Tu senti che non è di nessuna utilità per l’uomo fermarsi, buttare via i sogni, in cui
non crede più in nome di una vita nuova, (tanto sono impossibilitato ad una vita
romantica)
Andrai verso la morte, senza nessuna possibilità di salvezza spirituale e non avrai
per mano Graziella.
Citazione del titolo di Dante “Vita Nova”.
Potrebbe essere la relazione che ha con questa donna che un po 'addolcisce, la via
verso la morte, ma non guarisce veramente la sua secchezza spirituale.
Tu potrai anche avere coraggio ad affrontare la morte, ma il tempo è molto più
forte, tu morirai la donna con cui sta invecchiando, e quindi per te non ci sarà
nessuna salvezza spirituale.
Pensavo queste cose, guidando nella salita in bicicletta illuminata dal gran mazzo
di rose.
A questo punto c’è una consolazione, nella contemplazione del paesaggio.
Intorno c’erano gli abeti che si accalcavano sui pendii scoscesi, gli abeti crescono
come seaffollassero questi pendii, fino all’alto nevaio, intanto sparsi sulle pendici
scoscese, belvano, emettevano il loro verso e brucavano ai cespugli il latte ricco di
menta. (Si bruca la menta, non il latte, quindi figura retorica che sostituisce l'effetto
alla causa metonimia).
Si univano sonnolenti al ritmo dei torrenti.
Via i pensieri cupi se non verrà l’amore, in fondo che importa, in fondo al cuore
giunge il buon odore dei boschi
Prima mescolava l’odore dei boschi a quello della ragazza, ora si deve accontentare
dell'odore dei boschi.
Di quale odore ricco di quale aroma non si sa, di resina di timo o odore della
serenità?
Forse, perché si accontenta delle cose che ha, da un certo punto di vista ci dice che
l'uomo è felice se si accontenta dei beni che si ha come gli stoici, in realtà però si sta
presentando come che rinuncia all'amore che non ha mai vissuto l’amore.
Uno che saggiamente va verso la serenità, ma anche che rinuncia a qualcosa che non
ha mai vissuto, si comporta così.
IV
Sostando vicino ad un prato e la mai amante baciò la signorina sorridendo mentre
si congedarono.
Mi raccomando ti aspetto!
Prendere insieme un tè, e chiacchieriamo un pò
Gozzano mette in versi una conversazione banale.
Certo, verrò signora, la ringrazio!
E in fretta dalle mie mani tolse la bicicletta.
Lei da sola prende la bicicletta e non gli dice neanche grazie.
Cosa c’è di scioccante che la ragazza non ha degnato d unos guardo Gozzano,
stereotipo dell’amore lontano, Graziella, questo conduce a una parodia perche la
figura femminile diventare un po altezzosa, Gozzano si fissa su una che nemmeno lo
guarda.
Non mi parlò con un salto salì sulla bicicletta e se ne andò.
Si sottolinea di nuovo, l'atletismo di questa ragazza.
La bicicletta, produsse il fruscio d'un piede scalzo che cammina, (scalzo, perché si
erotizza la figura femminile).
Ebbe un suono leggero come quello di ali che non si vedono, come se fosse seguito
da qualcosa di alato che ruota insieme alle ruote.
Viene evocato il tema dell'immaginario sulla donna in maniera parodica, perché
viene evocata la donna angelo, ma che però va in bicicletta, lei vola in bicicletta, come
se volasse via ma è un'immagine parodica.
Tra l'altro anche Montale in una poesia dice “pedala angelo mio”, ma quello che
conta è che la figura femminile acquista le caratteristiche di una bellezza atletica,
mascolinizzata e che non esercita nessuna funzione salutifera anche se è una donna
angelo.
Rimangono indietro alle sue spalle, la strada era bella come un sottile nastro color
alabastro giallo oro, viottolo di montagna, scendeva lungo la valle.
Si volta e dice “Signora, arrivederci", lo grida da lontano ai venti.
Da lontano i suoi denti ebbero un brillare di perle,
Di spalle tra una vegetazione folta, ancora una volta apparve e poi si udi ancora
"signora", l'ultima volta.
Grazia è scomparsa la sua bicicletta dove va non lo sappiamo
Amica, non mi ha detto nemmeno una parola! Dice Gozzano.
Ti dispiace? Risponde l’amante
Chissà!
Per te è stata muta come un dolore.
Strana complicità tra amante Gozzano, si capisce che lei è consapevole dei propri
declino che lui può essere attratto da altre donne, e accetta questo, è l'amante
perfetta, per l'immaginario maschile.
Gozzano però risponde 01.11.19 h
Lui la felicità non ce l'avrà mai, Graziella è stata l'immagine di felicità che non avrà
mai.
Gozzano dicendo ciò assume lo stesso meccanismo di Dante, lo si vede anche da
nome, Graziella non è solo se stessa ma felicità, allegoria, Graziella figura della
felicità, l'allegria di Gozzano, è arbitraria, differenza con l'allegoria antica.
Pensiamo al titolo “Le due strade”, perché?
C’è il mito antico, Ercole, al bivio, tra una vita comoda di piaceri, e una di virtù
faticosa, però qui c'è una parodia perché Gozzano non è ercole etareld ue strade lui
sceglie al piu facile, e poi queste due strade, sono donne.
In realtà non è una vera scelta, è una parodia perché lui poi è un antieroe, perché
Graziella non ci sta minimamente con lui.
Un ascelat arr al serenità euan vita di passioni anche questa è una falsa scelta, eprhc
e lui ha detto di essere incapace di amare, c’è tutta una serie di opposizioni che evoca
il titolo ma in amner aprodica perché non è la scelta eroica di Ercole, con grandi
aspirazioni e slanci.
La definizione del personaggio femminile ha ridefinito quello maschile diventato un
uomo del tutto comune.
Questo è un amore impossibile e d emigrò anche nel testo successivo in cui ci viene
presentata però una figura ffminel diversa da queste.
Cocotte
Donna che ha relazioni con altri uomini facendosi pagare, è un eufemismo.
Si parla di una donna , Gozzano torna alla villa al mare e gli viene in mente che
quando era un bambino ospitava una giovane donna, che si avvicinò e gli parlò.
Ho rivisto il giardino della nostra villa al mare, e il piccolo giardino che c'era lì
vicino, le palme del viale, la rozza cancellata attraverso al quale una figura
indeterminata mi protese la mano e mi diede un confetto
Piccolino che fa li solo soletto
Sto giocando al Diluvio Universale
Accennai ai miei giocattoli, le cose bizzarre che modellavo nella sabbia, e lei si
chinò, come chi abbia fretta d'un bacio e di ritrarre le labbra, e mi baciò tra le
sbarre come si bacia un uccellino in gabbia.
Ricorda questo incontro con la vicina di casa.
Lei si china verso di lui e lo bacia di nascosto.
La nuca mi serrò con le mani furtive che stavano cogliendo qualcosa di illecito, e io
mi stupivo di vedermi accanto al mio viso la bocca di questa donna che era così
diversa da quella di mia madre (atto furtivo).
La bocca della donna è diversa da quella della madre, forse per il trucco, gioca con
questo contrasto.
Lui vive una esperienza edipica, per il bambino la madre è l’oggetto del piacere,
intorno ai 5 anni imparano a scollegare la figura della madre come oggetto del
desiderio e a collegare altre figure, ed è proprio ciò che ci sta raccontando.
La cosa sconvolgente è che compaia una prostituta, perché un conto è raccontare una
donna che ti respinge e accostarsi a una prostituta, un conto come accade qui, è avere
una prostituta come oggetto del desiderio.
Per la poesia italiana questo è un fatto inconsueto, c’è una rottura dell'immaginario
lirico.

26 /09/2023 (5)
Cocotte
versi endecasillabi, Gozzano chiama queste strofe sestine, ma nella tradizione
italiana, è una strofa di sei versi, che? Riascolta il primo minuto.
Ritorna alla villa al mare di famiglia e si ricorda che quandoa vevva 4 annai dalla
vilamcofninanate apapre questa gioavn edonna, che glir egalò un cofnettoe comincio
a aprlargli e dragli un bacioo.
La don aaprl al bambinod i 4 anni ed emerge il desiderio, persino eni confronti di un
bambino di 4aanni, ed eefeftiavmenet un po era vero.
Se qui per min4
Si non vedic he ci sono mio padre emia amdre, e subito mi lascioc ond egi sguardi, si
rende cpnto che ha un sogno vano di amternità.
Evidnetmenet non può fare die figli, prche rprostitua e rimand aia figli che non ha
avuto.
Il poeta è tornato dalla madre, e la amdre sclama Hai visto quella li, quella li è una
cocotte, eufemismo, il bambino si p tenuto lontano dalla sessualoità.
Abbiamo uno scalino, un endecasillabo diviso in due.

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