Sei sulla pagina 1di 2

TRA APOLLO E DIONISO

ARGOMENTAZIONE DI FILOSOFIA
JACOPO CARAMEL 5BE
- Io sono sempre stato una persona assai razionale e dedita all’ordine,
nonché un acerrimo nemico della dimensione caotica prospettata
da Nietzsche; ho sempre considerato le persone desiderose
d’anarchia e di caos come delle persone profondamente insicure, a
cui è mancato un qualcosa all’inizio della loro vita e che col passare
del tempo tentano di ribellarsi in maniera simbolica al torto che è
stato fatto loro nel momento in cui sono nati. Detto ciò preferisco
collocarmi dalla parte del Dio Apollo, uno schieramento che la
società giovanile moderna, ovvero quella maggiormente propensa al
caos e all’anarchia, tenderebbe a definire come ovvio e altamente
scontato, nonché intriso di una densa forma di moralismo; ebbene,
a me piace così tanto l’ovvietà delle cose e l’aspetto ordinario e
razionale di una società in cui le regole vanno rispettate,
naturalmente non mi riferisco a regole ferree e pudiche analoghe a
quelle vigenti nel IX° Secolo, ma a delle regole che non pongano
paletti alla nostra vita ma che comunque se rispettate riescono, in
un certo senso, ad agevolarla e a renderla più sicura e florea.
Nella vita le regole sono un tassello fondamentale, esse
costituiscono l’invenzione umana per eccellenza, senza quest’ultime
vi sarebbe appunto il caos, e l’anarchia anticonformistica
prospettata da Nietzsche, dilagherebbe senza lasciar spazio ad una
vita felice fatta di piaceri autentici, ma solamente alla distruzione
della società come la conosciamo; naturalmente se la distruzione è
ciò che l’uomo desidera, allora si potrebbe aprire un nuovo dibattito
poiché la situazione risulterebbe totalmente nuova, ma non penso
che sia questa la vera intenzione insita nell’animo umano, o
perlomeno mi rifiuto di pensare che sia così. Infine posso affermare
anche il mio avvicinamento agli empiristi, ma solamente in minima
parte, poiché sono molto d’accordo sull’uso corretto della nostra
limitata ragione, gli empiristi hanno scovato la vera essenza della
ragione umana, ovvero i suoi stessi limiti; essi non sono un fattore
naturale ma bensì dettato dalla nostra coscienza, poiché siamo noi
stessi, tramite le nostre azioni, che dimostriamo di possedere o
meno dei limiti mentali, e a parer mio chi desidera il caos e
l’anarchia possiede dei limiti, poiché non riesce a vedere oltre il suo
senso di distruzione e di egocentrismo, poiché solitamente chi
intende atteggiarsi da anarchico non ha intenzione di rispettare il
pensiero altrui, pensando che il proprio sia il migliore e che abbia la
capacità di troneggiare su quello degli altri senza alcuna forma di
rispetto , poiché il rispetto stesso equivarrebbe ad una sorta di
atteggiamento moralistico, contro il quale invece gli anarchici e
Nietzsche stesso tentano di opporsi. Per concludere, il pensiero
critico che l’uomo deve possedere è fondamentale per far si che
l’uomo stesso possa proseguire nel suo cammino, e per me il
pensiero critico di coloro che desiderano la distruzione delle regole
è si autentico ma limitato poiché coloro che si prospettano tale
atteggiamento e tale scopo non fanno altro che corrodere se stessi e
alla fine saranno collassati nel loro mare di idee confusionarie e
sovversive che avranno oramai offuscato quei pochi ideali che
all’inizio ancora possedevano.

Potrebbero piacerti anche