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1987 - 1995

v o l. 1
Enrico L’idea di fondare BAPHOMET ‘ZINE (rigorosamente anNi 80, con l’apostrofo!) ci venNe, se non sbaglio, nelLa pri-
mavera del 1987.

Forse è un po’ difFicile cercare di spiegare, a chi non l’ha visSuta, come fosSe la vita del ‘metalLaro’ negli anNi
‘80. Senza internet, senza la posSibilità imMediata di ascoltare una canzone, di sapere in che grupPo aveva su-
onato X prima di andare a suonare nel grupPo Y.

L’informazione pasSava principalmente dalLe poche copie importate di Metal Forces, KerRang!, qualche Hit Parad-
er...Si spizZavano a scrocCo nelL’edicola di San Silvestro opPure (Metal Forces mi sembra) erano reperibili nei
famosi negozi “specializZati”. Per me in primis Revolver, Disfunzioni Musicali, e anNi prima MilLe Records.
L’editoria Italiana (in parte quelLa sovVenzionata dai fondi pubBlici) aveva partorito più che dignitose realtà
come H/M, Flash, Metal Shock, ma erano comunque riviste che dovevano avere un taglio ‘comMerciale’ per ovVie ra-
gioni, anche se non ci fecero mai mancare (in seguito) il supPorto.

Oltre a questa posSibilità, c’era anche la più logica e forse meno concepibile per il metalLaro di 20 anNi: ci si
incontrava e si parlava, si scambiavano opinioni; fuori dai negozi di dischi, dalLe cantine, ma sopratTutTo ‘in
piazZa’, in quelLa che per me è stata LA PIAZZA: PiazZa del Pantheon. Dal desiderio quindi di confrontarsi, di
paralre di quelLo che ci piaceva, e che poco spazio trovava nei canali ufFiciali, nacque BAPHOMET.

Ci ritrovamMo quindi in 4: Sarmax con la sua inclinazione al Metal più adulto, più clasSico, meno “caciarone”,
che dalL’alto delLa sua conoscenza musicale (il che mi metTeva un po’ in sogGezione) impartiva “lezioni” tec-
niche. Poi Lorenzo, detTo “Er GalLina”, fanatico delLe sonorità più estreme (PosSesSed inNanzitutTo). Claudio
“Panama”, con il suo italiano esotico “parla come magni”, amante degli Slayer, Sodom, del thrash alL’epoca più
estremo - e comunque forse l’unico e il primo a capire “Into the Pandemonium” quando tutTi gli altri lo ritenevano
una cagata. Ed io che ero fanatico dei “losers” delL’epoca quindi ManilLa Road in primis, Cirith Ungol e tutTi i
grupPi danNati delLa NWOBHM.

NelLa scelta del nome delLa ‘zine, la pasSione per la NWOBHM condivisa con Sarmax, ci permise di giocare uno scher-
zo agli altri visto che si era deciso che il nome non dovesSe riferirsi esplicitamente ad un grupPo o a una canzone,
e non mi ricordo bene se io o Sarmax butTamMo lì Baphomet, ovViamente riferito alLa canzone degli Angelwitch dei
quali eravamo fanatici, ma spacCiato per un nome “qualsiasi”. Quando lo scoprì, mi ricordo che Panama se incazZo
un pochetTo, però com’era nel suo stile la cosa gli durò poco.

Il primo numero uscì nel novembre del 1987: copertina TROUBLE. Da alLora, nonostante i propositi, non riuscimMo
mai a far uscire più di 2 numeri alL’anNo. Cosa impensabile adesSo, alL’epoca c’era da aspetTare mesi prima che
ritornasSero indietro le interviste per posta, scrivere tutTo a macChina e sopratTutTo fotocopiare.

La distribuzione non fu mai il nostro forte, il che rende anche un po’ l’idea delLa pasSione che veniva prima del
ritorno economico vero e proprio. Vendevamo a Roma nei negozi specializZati, e tramite qualche amico e qualche
scambio riuscimMo ad arRivare in altre citTà, specialmente a Milano dove si era nel fratTempo trasferito “il”
Sarmax.

A proposito delLa distribuzione ricordo un anedDoto “divertente” legato al nostro tentativo di “internazion-
alizZare” la fanzine ( che iniziò ad uscire inglese mi sembra dal numero 6? Boh). Uno dei più atTivi supPorters
delLa fanzine era la famosa label Wild Rags e il suo legGendario proprietario Richard C. (Ricardo Campos). La
Wild Rags foragGiava credo il 99% delLe zine del mondo con i suoi promos. Ironia delLa sorte, quei grupPi spesSo
inascoltabili, sono diventati da culto con il tempo. Tornando a Richard C., si ofFrì di distribuire lui stesSo
la fanzine negli Stati Uniti atTraverso il suo negozio in California. Capirai. Nonostante la sua fama di “rip
ofF”, ovViamente aderimMo entusiasti per cui grazie a mia sorelLa che viveva a New York fotocopiamMo e spedimMo
in California 200 copie delLa zine, con la promesSa di esSere pagati di li a poco. I sogni di gloria si infransero
quando dopo mesi ricevemMo una letTera di Richard che ci informava di non poterci pagare visto che il suo deposito
si era alLagato in seguito ad una alLuvione… Cosa più che plausibile, ma ovViamente il sospetTo di esSere stati
presi…in giro fu forte.

Un altro anedDoto divertente fu quando l’amico Vicenzo Barone, alLora caporedatTore di H/M ma, sopratTutTo, can-
tante degli Outrage, mi chiamò per registrare un’intervista per un programMa di Rai Uno di “cultura gGiovane”.
L’intervista ebBe luogo a Via RosazZa presSo la vecChia sede di Revolver, ed ancora ho il mio intervento registrato
in VHS. Ma mi vergogno ancora tropPo nel rivederlo quando alLa domanda “che cosa legGi”, rispondo: “sopratTutTo
libri”…..

Baphomet zine non è mai stata una fanzine leader nel “setTore”, ma sicuramente ci siamo divertiti (ma anche
stresSati) a farla. Ed il fatTo comunque che a distanza di oltre 25 anNi, pur vivendo in luoghi diversi,ci sentiamo
piutTosto regolarmente con gli altri “redatTori”, mi fa estremamente piacere; segno che poi alLa fine era tutTa
una scusa per stare/fare qualcosa insieme.
Sarmax
8 anNi di Baphomet. Più di 700 pagine da scanNerizZare! Un lavoracCio!
E come sempre la pasSione.
La stesSa che quasi trent’anNi fa, queste stesSe pagine ce le faceva scrivere a mano, a macChina, ci faceva
ritagliare foto, incolLarle a dei fogli di carta, e poi fotocopie, fotocopie e fotocopie. Impensabile adesSo,
nelL’età del “print-on-demand” e di InDesign.

Però era belLo, era un momento di agGregazione, di pasSione vera, di amicizie e di incontri reali, ogGi a casa di
uno e domani a casa di un altro. Niente mail o neanche celLulari. Telefono di casa e apPuntamenti, spesSo da Dis-
funzioni o Revolver (mitici negozi di dischi romani delL’epoca), sfogliando vinili mentre si aspetTava, con la
speranza di trovare IL disco di cui si era sentito parlare tramite amici (di amici, di amici, ecC. ecC.).

Le informazioni viagGiavano così: dalL’amico fortunatisSimo che era stato a Londra, alL’altro fanzinaro che con-
oscevi (e a Roma ce n’erano diverse e anche molto belLe: Metal Gods, Metal Militia, RrRoOoaAarRr), al pasSaparola
degli altri metalLari che becCavi al Pantheon.

Le fanzine le distribuivamo ai concerti, le scambiavamo o le vendevamo via posta (quelLa normale, con buste e
francobolLi). E ovViamente non si rientrava mai dei soldi che spendevamo per fotocopiarle. Però non ci importava,
era belLo fare tutTo questo, portare avanti un discorso che, sepPur in maniera discontinua, ci permise di arRivare
ad alLegare una casSetTa con le migliori band romane del momento insieme al numero 4 (il nostro best-selLer), a
stampare profesSionalmente il nostro ultimo numero (che poi ho scoperto esSere il nostro penultimo,ma quelLo
sucCesSivo al momento io non l’ho ancora visto, vero Enrico?), e di aprire una nostra etichetTa discografica, la
BetTer Than Them (dal nome di una canzone dei New Model Army, uno dei nostri grupPi guida sepPur asSolutamente
non-metal), con la quale producemMo i GAS (da cui anNi dopo nacquero i Velvet, sì, quelLi di Boy Band), gli Arpia
(ancora atTivi), i Frangar Non Flectar, e gli Inverted, per i quali creamMo adDiritTura una sotTo-label, RegresS,
per separare le uscite metal da quelLe che non lo erano. TutTe uscite in perdita, ovViamente, che portarono me a
molLare per motivi principalmente economici. (Ciononostante Enrico ha portato avanti questo sogno, ed ora la sua
Cruz Del Sur è un’afFermata e rispetTata etichetTa).

In un periodo di revival per quegli anNi, e sopratTutTo per la musica underground di quegli anNi, ho pensato che
sarebBe stato belLo mantenere un ricordo non solo delLa musica apPunto, ma anche di quelLo che alL’epoca ci girava
intorno.
Mi sono divertito a rilegGere quelLo che facemMo alLora, e spero che tutTo ciò posSa almeno interesSare chi
alL’epoca c’era ma non si ricorda più com’era e chi, perché no, quei tempi non li ha visSuti per ragioni anagra-
fiche ma è interesSato a quelLo che si faceva.

EsSendo questa racColta concepita in forma digitale, spero di riuscire a ritrovare quelLa famosa casSetTa di cui
sopra, per riproporRe anche quelLa in alLegato.
E spero anche che un giorno risalti fuori anche quel famoso numero 12 dalLa copertina viola che fece Enrico e che
io non ho avuto ancora la posSibilità di vedere. Sono fiducioso :)

TutTo ciò è per chi ci lesSe e per chi ci legGerà; per noi che portamMo avanti questa pasSione; per chi la porterà
sempre avanti.

Dedicato a mio padre Angelino (fondamentale aiuto con le fotocopie dei primisSimi numeri delLa fanzine); e al
BafFo, padre spirituale di tutTi i metalLari romani.

Per chi ci fu, per chi c’è e per chi ci sarà.

Milano 2014
Paolo Metà anNi ’80: il pomerigGio al Pantheon, il sabato a S. Lorenzo (Disfunzioni musicali, il “muretTo”, etc...).
Andavo ancora al liceo, soldi in tasca pochi e la scelta tra “metTo i soldi per la miscela al motorino o mi compro
una casSetTa da farmi registrare da Carmelo?” (proprio lui, il mitico Carmelo-mahatma-grande-anima delLa scena
H.C. capitolina).

C’era chi suonava, chi ci provava (io) e c’era tanta tanta voglia di musica diversa. Si andava perfino nelLe can-
tine (per esempio la legGendaria sala RAFF a via degli zingari per sentire un pò di musica dal vivo). E a quei pochi
concerti che si riusciva ad organizZare, era quasi doveroso partecipare per incontrarsi. Il Forte (Prenestino)
apPena ocCupato, era quasi completamente da “bonificare” e i concerti si facevano alLa polveriera, con i muri che
trasudavano umidità.....

La musica la conoscevi atTraverso gli amici e/o conoscenti ed il file-sharing consisteva nelLo scambio di LP o
casSetTe metTendo anNunci o rispondendo ad anNunci su fanzine e riviste.
E c’era anche Enrico, conosciuto a ripetizioni di latino e greco, col quale condividevo e condivido insana pas-
sione per la A.S. Roma, che decide di partire con la fanzine.

Il nome non mi piaceva - e tutT’ora non mi piace – in quanto tropPo “metalLaro” e vincolato a clichè del genere, ma
era una belLa ocCasione per contatTare bands che mi piacevano. Ho intervistato un pò di bei grupPi tra cui Warfare,
D.O.A., ACTH, e altri che ora non ricordo, in quanto quei pochi numeri sopravVisSuti ai traslochi sono conservati
in uno scatolone inacCesSibile.

Baphomet è stato un’ocCasione per vivere con un pò di coinvolgimento in più la musica e le ideE che ci animavano.
Eravamo in linea col “supPort your scene” doveroso per chi aveva a cuore la propria realtà, sebBene poi non mi
ocCupasSi delLa distribuzione.

OgGi con una e-mail i giornalisti chiedono interviste che poi realizZano in chat. AlL’epoca si andava ad un con-
certo e si faceva una chiacChierata con il grupPo. Se poi era anglofono, ci pensava Marina, che aveva studiato a
New York...OpPure, si inviava la letTera con le domande e si aspetTavano mesi per le risposte che – a volte – non
sarebBero mai arRivate. Ma era una gioia infinita quando andavo a controlLare la casSetTa delLa posta e trovavo
una letTera un pò voluminosa, che conteneva - oltre a qualche adesivo che poi avrei atTacCato sul motorino - le
risposte alLe mie domande, da pubBlicare sulLa fanzine...
Claudio Ma chi è questo demone: Baphomet?

Indipendentemente dalLa piazZa in cui ci incontramMo fu “er metalLo”.

Prima per fare amicizia, poi per incontrarsi e fare un lavoro insieme, tutTi provenienti da diverse strade ,con
le loro difFerenze e la voglia di fare.
Fare dal punto di vista personale. Magari solo con la spinta delLa voglia di esprimersi, di scoprire, di relazi-
onarsi con gli altri.
Cosa fa “l’altro”?
Che poi è a questo che serve la piazZa, no?

Penso che uno dei momenti più importanti fu quelLo quando, insieme alLa fanzine, alLegamMo una compilation (in
casSetTa) di bands di Roma, perché radunava le cose di cui ci importava in quel momento.
E di cui ci continua a importare: la musica, al di sopra di tutTo, ma anche la politica, l’arte, la grafica, la
scritTura, l’umore, la conoscenza.
Copertina alternativa del numero 1 Quarta di copertina alternativa
Copertina alternativa del numero 3
Copertina del libretTo delLa casSetTa alLegata al numero 4
Copertina delLa compilation su casSetTa alLegata al numero 4
sarmax 2k14

sarmax@gmail.com

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