2. I PRINICPI ISPIRATORI DEI NUOVI MEDIA In questo capitolo sono sintetizzate le differenze tra vecchi e nuovi media. Questo verrà eseguito attraverso un elenco nel quale gli ultimi 3 principi discendono dai primi 2, e i teoremi successivi vengono dimostrati in base a essi. Non tutti i nuovi media obbediscono a questi principi, queste non sono leggi assolute ma tendenze generali. 1. RAPPRESENTAZIONE NUMERICA: Tutti i nuovi media creati ex novo o convertiti dalla forma analogica sono composti da un codice digitale e sono quindi rappresentazioni numeriche. Ciò comporta due conseguenze principali: A). Un nuovo mezzo di comunicazione si può descrivere in termini FORMALI (ossia MATEMATICI). Esempio: un’immagine o una forma si possono descrivere attraverso una funzione matematica. B). Un nuovo mezzo di comunicazione è soggetto a MANIPOLAZIONE ALGORITMICA. Esempio: Con l’applicazione di appropriati algoritmi possiamo rimuovere un disturbo alla fotografia, migliorarne il contrasto, sfumare i contorni I MEDIA, IN SOSTANZA, DIVENTANO PROGRAMMABILI. E’ accaduto che molti dei nuovi media vengano riconvertiti dai vecchi. Per i convertori, sebbene conoscono la differenza tra analogico e digitale, bisogna mettere appunto come avviene questo processo. Innanzi tutto il processo presuppone che ci siano dei dati continui sin dall’origine. La conversione dei dati continui in una rappresentazione numerica prende il nome di digitalizzazione. La digitalizzazione avviene attraverso due fasi: IL CAMPIONAMENTO LA QUANTIFICAZIONE ↓ ↓ Come prima cosa i dati vengono Sucessivamente ogni campione Campionati, quasi sempre a intervalli viene quantificato, cioè gli viene Regolari, come avviene nella griglia attribuito un valore numerico tratto Dei pixel utilizzata per rapp. da una scala predefinita ( 0-255 nel Un immagine digitale. La frequenza ➔ caso di un’immagine a 8bit bianco Di campionamento ha il nome di e nero). RISOLUZIONE. Il campionamento o sampling Trasforma i dati dicontinui(discreti) in Dati continui Che sono dati relativi ad unità distinte Esempio: pag di un libro, pixel.
I nuovi media implicano la combinazione tra codifica continua e
discreta. Esempio una foto digitale è costituita in un certo modo (samples) il cui diametro e dimensione variano continuamente, ciò ci fa capire che i media moderni detengono in qualche misura una rappresentazione discreta, ove i samples non vengono mai quantificati. E’ proprio con la quantizzazione dei samples che emerge la digitalizzazione. Perché i media moderni implicano spesso la rappresentazione discreta? Si può dire prima di tutto che senza unità discrete non c’è linguaggio . Partendo dal presupposto che qualunque forma di comunicazione che richiede una rappresentazione gli studiosi di semiotica prendono come paradigma il sistema di comunicazione umano che risulta strutturalmente discontinuo, poiché i nostri discorsi sono articolazioni di frasi, ogni frase è composta da parole, e ogni parola è composta da sillabe e cosi via. Cosi partendo da ciò possiamo dedurre che anche i media per la comunicazione lavorino in maniera discontinua. La ragione più probabile per cui i nuovi media si presentino discontinui è data dalla rivoluzione industriale del X1X secolo, in cui vi fu un nuovo modello di organizzazione della produzione nel concetto di sistema industriale, che abolì totalmente l’artigianato. Nel 1913 Henry Ford teorizzò un sistema di lavoro chiamato Fordismo basandosi sulla catena di montaggio questa si fondava su due principi fondamentali: 1) STANDARDIZZAZIONE DEI COMPONENTI 2)SEPARAZIONE DEL PROCESSO PRODUTTIVO, SUDDIVISO IN UNA SERIE DI ATTIVITA’ RIPETITIVE E SEQUENZIALI, SVOLTE DA OPERAI CHE NON DOVENDO MANEGGIARE L’INTERO PROCESSO SI POTEVANO SOSTITUIRE FACILMENTE. I media moderni seguono la logica della fabbrica : 1) nella divisione del lavoro; 2)nei film di animazione e nelle produzioni televisive; 3) nell’organizzazione materiale. I sistemi mediali moderni avevano degli standard da seguire già prima degli anni 80, questi standard erano temporali e spaziali del campionamento. I sistemi media moderni avevano introdotto la logica del sistema industriale per cui indotto un nuovo modello ( film, foto etc) dal master si potevano produrre un gran numero di copie. La logica dell’epoca post-industriale è quella della personalizzazione che prende il posto alla standardizzazione di massa. 2. MODULARITA’ Questo principio è definibile come “la struttura frattale dei nuovi media”, il medium mantiene la stessa struttura modulare. Gli elementi mediali come immagini, suoni, video vengono rappresentati come insiemi organici attraverso dei campioni discontinui( pixel,voxel,caratteri,script), elementi che poi vengono assemblati in strutture più o meno vaste a seconda di ciò che si ottiene mantenendo comunque entità separate. Un esempio è la modularità dei documenti HTML. Questa struttura consiste in una serie di oggetti separati messi insieme come immagini JPEG o GIF, video e suoni, che comunque sono archiviati mantenendo la loro AUTONOMIA. I nuovi media si compongono da parti indipendenti ognuna delle quali a sua volta è costituita da altre parti indipendenti fino ad arrivare al cuore dei documenti, agli “atomi “ che sono i pixel, punti tridimensionali, i caratteri di testo. Anche il WWW è completamente modulare poiché è composto da una moltitudine di pag web che a loro volta sono composte da elementi separati. C’è una piccola analogia tra i nuovi media e la struttura di programmazione dei sistemi, poiché quest’ultima comporta la scrittura di piccoli moduli autosufficienti (subroutine, funzioni,procedure,script) e ovviamente se un determinato modulo di programma viene cancellato il programma non funzionerà. 3. AUTOMAZIONE