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- Prologo:
Il principio di Lucifero è un libro con una missione particolare, mette insieme diversi
punti di vista per avere una visione completa l’esperienza umana, Il principio di lucifero
nasce per indagare il funzionamento dell’organismo sociale.
In questo libro “il male” è visto come un sottoprodotto delle strategie della natura che
risiedono anche nel nostro tessuto biologico di base. Quest’argomento risuona nella
nostra anima come un sentimento atavico in base al quale possiamo vedere come la
figura di San Paolo propose la visione del male con la dottrina del peccato originale,
Hobbes invece ha resuscitato questa teoria facendo riferimento al Leviatano al
principio che homo homini lups e quando definì la sorte dell’uomo come essere brutale
e cattivo(homo homini lupus), L’antropologo Raymond Dart lo portò di nuovo alla
ribalta come prova che l’uomo è una scimmia assassina.
Possiamo vedere come per quanto antico possa essere il concetto del male ha spesso
avuto implicazioni rivoluzionarie. Il perché di questo ce lo spiegano gli uomini come
Hobbes o San Paolo che hanno appeso nuove e drammatiche visioni del mondo.
Il concetto del male viene ripreso per essere affrontato per essere ristrutturato in base
agli studi di scientifici di etologia, sociobiologia, psiconeuroimmunologia e studio di
sistemi adattivi complessi tra gli altri, per suggerire un nuovo modo di guardare alla
cultura, civiltà e le misteriose emozioni di coloro che vivono ALL’INTERNO DELLA
BESTIA SOCIALE
- Chi è lucifero?:
Se pensiamo a noi stessi come personaggi rudi o arroganti come Clint Eastwood, capaci
di prendere una decisione qualunque cosa accada, trasmetteremo dei pensieri sulla
nostra identità alle persone che ci circondano.
Eric Fromm, psicanalista degli anni ’60, affermò che l’aver bisogno di una persona
accanto a se è segno di debolezza caratteriale, un segno di immaturità, che la
possessività in una relazione romantica è una malattia e che la gelosia è una macchia
del carattere presente in ognuno di noi ma solo un individuo maturo è capace di
guardarla in faccia e di andare alla deriva in questo mondo producendo il proprio
ossigeno e cibo.
Fromm è stato intrappolato da un errore scientifico che diventò un dogma
mainstream : la teoria dell’evoluzione , promossa da scenziati come EO Wilson di
Harvard e David Barash che affermano il fatto che conti solo la competizione tra gli
individui : concetto che viene chiamato selezione individuale.
I gruppi sociali possono abbagliare e assumere atteggiamenti, minacciare conniventi,
combattere ma nulla di tutto questo ha davvero importanza, la creatura che lotta da
sola o ogni tanto aiuta qualcuno, E’ L’UNICO DEGLI SFORZI CHE GUIDANO I MOTORI
DELL’EVOLUZIONE.
La concorrenza tra gli umani e i gruppi sono la spinta che ci premette di vedere livelli di ordine più
elevati.
Questa è una delle chiavi del Principio di Lucifero.
La competizione tra i gruppi spiega il mistero delle nostre EMOZIONI AUTODISTRUTTIVE come
depressione, ansia e disperazione, spiega la nostra dipendenza dalla mitologia, teoria scientifica,
ideologia e religione e spiega una dipendenza ancor più inquietante ossia l’odio.
L’individualismo è un credo molto importante ma per gli scienziati è stata una chimera, poiché se
l’individualismo ha alzato la testa alla scienza sotto forma di una semplice parte fisiologica ,come
può essere un dente, un artiglio, un pollice, che emerge dall’evoluzione come un processo che
trionfa perché AIUTA L’INDIVIDUO A SOPRAVVIVERE. Il sistema fisiologico è utile alla
sopravvivenza di una lunga fila di individui ognuno dei quali mantiene un vantaggio competitivo in
virtù del pezzo biologico in questione. Ma questa base è chiara fino a un certo punto perché LA
SOPRAVVIVENZA INDIVIDUALE NON E’ L’UNICO MECCANISMO DI PROCESSO EVOLUTIVO.
Uomini e animali non si limitano a lottare per mantenere la loro esistenza individuale, ma sono
membri di un gruppo e spesso è l’unità sociale, non l’individuo, la cui sopravvivenza viene
prima . Questa dipendenza che ci collega ai nostri simili sembra un sentimento angelico ma è una
benedizione con una sbavatura “La follia ... è l'eccezione negli individui, ma la regola nei gruppi"”
diceva Nietzche.
Travolti dalle emozioni di una folla gli esseri umani tendono a perdere i loro vincoli etici e i mali più
grandi umani non sono quelli che gli individui compiono in privato con quelle trasgressioni
chiamate peccati, ma i mali peggiori sono gli omicidi di massa che avvengono durante le rivoluzioni
e le guerre, in ogni caso sono azioni di un gruppo sociale.
Il gruppo sociale è un nutrimento necessario, ci da amore e sostentamento ed è proprio grazie al
gruppo sociale che possiamo combattere la violenza o generarla, uno sforzo di gruppo può salvarci
dalle sporadiche follie di gruppo.
Questo libro parla del corpo sociale in cui siamo cellule inconsapevoli, riguardo i modi nascosti in
cui il gruppo sociale manipola la nostra psicologia e la nostra biologia , riguarda il modo in cui un
organismo sociale lotta per la sopravvivenza e lavora per il dominio sugli altri organismi del suo
genere, riguarda i tabù e le preoccupazioni incanalate nella rete sociale, la sottomissione, la
divinità e il leader, il nostro impegno talvolta suicida per le idee, religioni, cultura e cosi facendo
noi diveniamo creatori inconsci delle imprese dell’organismo sociale
Sono 5 idee sociali che ci fanno riflettere su come alcune culture o religioni possano nella
storia aver influenzato il corso con l’emergere di tribù di assassini o assetati di sangue che
“combattono” per la propria fede, queste 5 idee illuminano un mistero che l’uomo ha
totalmente eluso, la radice del male che ossessiona le nostre vite e in queste 5 forze si
nasconde la forza che ci governa