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Fabio Ambrosi

MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

“Medicina Naturale”

| Fabio Ambrosi II Edizione

Magnetoterapia
a campo stabile
Fabio Ambrosi
MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

Fabio Ambrosi

Magnetoterapia a
campo stabile
II edizione
Fabio Ambrosi
MAGNETOTERAPIA A
CAMPO STABILE
Fabio Ambrosi
MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

Fabio Ambrosi

Magnetoterapia a
campo stabile
II edizione

tecniche nuove
Fabio Ambrosi
MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

© 2000, 2007 Tecniche Nuove, via Eritrea 21, 20157 Milano

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Vendite: tei. 0239090319 - 251 - 252, fax 0239090373
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ISBN 978-88-481-7067-3

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Copertina di: JDT - Milano Foto di


copertina: Laila Pozzo

Stampa: Lalitotipo, Settimo M.se (MI)


Finito di stampare nel mese di novembre 2007

Printed in Italy
Fabio Ambrosi
MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

Prefazione

La magnetoterapia a campo stabile, ovvero la terapia con i magneti che non utilizza
la stimolazione pulsata con un'induzione elettrica, ma semplicemente quella delle
calamite poste sopra il corpo, è relativamente poco nota in Italia. La recente
decisione del Ministero della Salute di far rientrare tali magneti come "dispositivi
medici" - qualora vengano ceduti ai pazienti e al pubblico con finalità terapeutiche -
individua l'accettazione implicita dei nostri organi ufficiali di Sanità sulla loro
efficacia. Ciò non potrebbe essere avvenuto senza l'esistenza di studi scientifici
internazionali che ne avvalorino gli effetti. Esiste, infatti, una nutrita bibliografia
che ne dimostra gli esiti interessanti, sia sui tessuti biologici umani che su quelli
animali. L'utilizzo oculato, necessariamente supervisionato dal medico, di detti
presidi sanitari, può risultare benefico per alcune patologie comuni, in gran parte
collegate con il sistema osteo-articolare.
Il lavoro svolto dall'autore si rivela interessante sia per il medico pratico, sia per il
terapeuta abilitato - infermiere, fisioterapista - e, relativamente alla riflessologia,
anche per altre figure della medicina non convenzionale approvate
dall'Organizzazione Mondiale della Sanità - ad esempio operatori di Medicina
Tradizionale Cinese e Ayurvedica, Osteopati, Chiropratici, Naturo-pati e altri,
purché non operino su patologie conclamate, ma per incentivare il benessere, e
abbiano alle spalle un solido percorso di formazione, che non può esimersi dal
conoscere almeno i fondamenti dell'anatomia, della fisiologia e della patologia
umane. La supervisione medica è comunque sempre indispensabile.
Gli argomenti relativi allo studio e alle ricerche sull'esistenza della supposta "forza
vitale", sugli effetti del magnetismo nei tessuti biologici, sulla magnetite biogenica,
e altri presenti nel testo, sono tutti temi di notevole interesse anche per la Medicina
Quantistica che in questi anni sta conoscendo un periodo di fertile
approfondimento, con la speranza di chiarire scientificamente, nel prossimo futuro,
alcuni aspetti delle medicine non convenzionali, e di svelare inoltre, se possibile,
altri segreti dei meccanismi bioenergetici multiformi del nostro meraviglioso
organismo.

Caterina Tribbia
Medico e fisico, co-autore dell'opera
"Medicina Quantistica", responsabile di Medicina Quantistica
dello Studio Medico LifeGate di Milano
Fabio Ambrosi
MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

Entra nella luce delle cose,


lascia che la natura
sia la tua insegnante
William Wordszvorth
(poeta inglese, 1770-1850)

La magnetoterapia a campo stabile o costant magnetic field (CMF) è at-


tualmente misconosciuta in Italia, nonostante le interessanti possibi-
lità d'impiego in naturopatia e in alcune specialità della medicina.

Scopo del presente lavoro è introdurre il terapeuta pratico all'uso dei


magneti, fornendo altresì allo studioso e al ricercatore i riferimenti per
un successivo approfondimento.
L'autore

Ringraziamenti

Al dottor Neville S. Bengali, omeopata magnetoterapeuta di Mumbai


(Bombay), per la disponibilità e per aver concesso la pubblicazione di
estratti di sue pubblicazioni nel presente lavoro.
Fabio Ambrosi
MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

Indice

Prefazione di Caterina Tribbia ................................................................. V

Metodi di trattamento in magnetoterapia .......................................... XIII


Schema riassuntivo ................................................................................ XIII

Capitolo 1 - Profilo storico........................................................................ 1


1.1. L'insegnamento in Italia .................................................................. 8

Capitolo 2 - Che cos'è il magnetismo? ..................................................... 9


2.1. Da che cosa è formato il magnete? ................................................... 9
2.2. Campo magnetico ........................................................................... 10
2.3. Forza del campo magnetico ............................................................ 12
2.3.1. Potenza in Gauss .................................................................... 13
2.4. Influenza magnetica........................................................................14
2.5. Produzione di magneti ....................................................................17
2.6. La Terra è un magnete .................................................................... 17
2.7. La questione della polarità .............................................................. 18
2.8. Elettricità e magnetismo .................................................................19

Capitolo 3 - Effetti biologici del magnetismo su animali


e piante ..................................................................................................... 21
3.1. Alcuni esperimenti ........................................................................ 21
3.1.1. Esperimenti biologici ............................................................ 22
3.1.2. Esperimenti sulle piante ........................................................ 23
3.1.3. Esperimenti sugli animali .......................................................25

Capitolo 4 - Sindrome di deficienza da campo magnetico


(MFDS) .................................................................................................... 29
4.1. Relazione con l'inquinamento elettrico .......................................... 32
4.2. Applicazioni terapeutiche .............................................................. 32
Bibliografia di riferimento degli atti del congresso .............................. 34
VII
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MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

Capitolo 5 - Come agisce un magnete sui tessuti viventi ............. 35


5.1. La vita: un fenomeno elettromagnetico ................................. 35
5.2. Cenni di citologia ................................................................... 36
5.2.1. Trasporto dei materiali attraverso le membrane cellulari 38
5.2.2. Sintesi.............................................................................. 40
5.3. La connessione con la magnetoterapia .................................. 41
5.3.1. Origine dei disturbi elettromagnetici delle cellule ............... 41

Capitolo 6-11 concetto di "Forza Vitale"


e la sua relazione con il magnetismo ............................................. 43
6.1. Il campo odico ........................................................................ 43
6.2.1 bioni e l'energia vitale .......................................................... 44
6.3. Il bioplasma ............................................................................ 46
6.4. Il doppio eterico ..................................................................... 46
6.5. Le esperienze del dottor Walter J. Kilner ................................ 47
6.6. L'invisibile energia radiante degli organismi viventi .............. 47
6.7. Le mani irradiano energia vitale ............................................ 48
6.8. Il corpo vitale-eterico è un aggregato di ioni? ......................... 50

Capitolo 7 - La magnetite biogenica nell'uomo ............................ 53

Capitolo 8 - Esposizione magnetica dei tessuti biologici ............. 55


8.1. Effetti dei poli magnetici sui tessuti biologici ........................ 59
8.1.1. Polo negativo .................................................................. 59
8.1.2. Polo positivo ................................................................... 61
8.1.3. Campo bipolare .............................................................. 62
8.2. Ossigeno e influenza magnetica ............................................ 63

Capitolo 9 - La magnetoterapia in campo neurologico,


psicoterapico e psichiatrico ............................................................. 65
9.1. Relazione tra magnetoterapia e psichiatria ortomolecolare .... 69
9.2. Schizofrenia e malattie psichiatriche ...................................... 69

Capitolo 10 - Acqua e oli magnetizzati.......................................... 71


10.1. Rivitalizzare l'acqua ............................................................. 71
10.1.1. Acqua magnetizzata in natura ....................................... 72
10.1.2. Metodo di preparazione dell'acqua magnetizzata ......... 73
10.1.3. Dosaggio ....................................................................... 74
10.1.4. Olio magnetizzato ......................................................... 74
10.1.5. Precauzioni d'uso .......................................................... 75
VIII
Fabio Ambrosi
MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

Capitolo 11 - Tipologie di magneti ......................................................... 77


11.1. Forza del campo magnetico ..........................................................78
11.2. Tipi di magneti ............................................................................ 78
11.3. Metodo pratico per misurare la potenza di un magnete ................ 81
11.4. Classificazione della forza magnetica .......................................... 82
11.5. Durata dei magneti ....................................................................... 82
11.6. Il punto Curie ............................................................................... 83

Capitolo 12 - Prodotti magnetici per l'uso a dimora ............................ 85


12.1. Alcuni prodotti in uso .................................................................. 85
12.2. Controindicazioni: i dati ufficiali ..................................................90
12.3. Sicurezza dell'influsso dei campi magnetici ................................ 91
12.4. Spin (lateralità di rotazione) del polo del magnete
= polarità ...............................................................................................92
12.5. Effetti collaterali del polo NEG (-) ...............................................92
12.6. Precauzioni d'uso ......................................................................... 92
12.7.1 magneti "Dispositivi Medici" e alcune novità italiane
dopo la pubblicazione della prima edizione del testo ........................... 93
12.7.1. Dispositivo Medico "Mag 2" ................................................94
12.7.2. Suolette magnetiche "Nikken" ............................................. 97

Capitolo 13 - La plastoferrite. Un metodo facile e sicuro


per utilizzare la magnetoterapia .......................................................... 101
13.1. La termomagnetoterapia nella patologia
muscolo-scheletrica ............................................................................ 102

Capitolo 14 - Terapia del campo magnetico pulsato (PMF)............... 105


14.1. L'effetto biologico dei campi magnetici pulsati (PMF) ..............106
14.1.1. Maggiori indicazioni sulla terapia PMF............................. 106
14.1.2. Controindicazioni alla terapia PMF (specialmente
ad alte frequenze) .......................................................................... 107
14.1.3. Valutazioni medico-legali ...................................................107

Capitolo 15 - Magnetoterapia nella medicina tradizionale


cinese ...................................................................................................... 109
15.1. Ciclo Sheng ................................................................................110
15.2. Ciclo Ko .....................................................................................110
15.3. Ciclo Mo (inverso del ciclo Ko) ................................................. 113
15.4. Magnetopuntura .........................................................................113
15.5. Utilizzo dei magneti adesivi (magnetini) secondo la pratica cino-
nipponica ........................................................................................... 115
IX
Fabio Ambrosi
MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

15.6. Prontuario indicativo di magnetopuntura ........................... 118


15.6.1. Manifestazioni patologiche dei vari insiemi funzionali e dei
vari organi o visceri ................................................................119
15.6.2. Affezioni localizzate .....................................................126
15.6.3. Affezioni generalizzate ............................................... 128

Capitolo 16 - Il metodo kinesiologico in magnetoterapia .......... 129


16.1. Procedura.............................................................................129
16.2. Metodo della lunghezza delle gambe ................................. 131
16.3. Metodo della forza delle dita...............................................132
16.4. Lettura del test .....................................................................132

Capitolo 17 - Drenaggio magnetico del sistema linfatico ........... 137

Prontuario occidentale................................................................... 143

Capitolo 18 - Sintesi delle attenzioni richieste durante


la magnetoterapia (escluso magnetini) ........................................ 145
18.1. Avvertenze importanti ........................................................ 146
18.2. Acqua magnetizzata ............................................................147

Capitolo 19 - Prontuario di base di magnetoterapia


occidentale ...................................................................................... 149
Magnetoterapia indiana ................................................................ 173
Capitolo 20 - Terapia indiana del riequilibrio energetico
secondo il dottor Bansal di Nuova Delhi ..................................... 175
20.1. Principi di base del trattamento ...........................................175
20.2. Possibilità di utilizzo .......................................................... 175
20.3. Premessa: le polarità verticali destra/sinistra ......................175
20.4. Trattamento locale (Bansal) ................................................ 181
20.5. Trattamento generale (Bansal)............................................ 181
20.5.1. Metodo 1 ..................................................................... 184
20.5.2. Metodo 2 ..................................................................... 184
20.5.3. Metodo 3 ..................................................................... 187
20.5.4. Metodo 4 ..................................................................... 188
20.5.5. Metodo 5 ..................................................................... 188
20.5.6. Durata della terapia magnetica ....................................188
Capitolo 21 - Magnetoterapia e chakra ....................................... 191
21.1. Metodi d'applicazione dei magneti ai chakra ...................... 195
X
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MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

21.1.1. Muladhara chakra ............................................................. 196


21.1.2. Swadhisihana chakra ......................................................... 196
21.1.3. Mani-pura chakra ............................................................... 197
21.1 A. Anahata chakra ...................................................................197
21.1.5. Vishuddha chakra............................................................... 198
21.1.6. Ajna chakra ....................................................................... 198
21.1.7. Sahasrara chakra ................................................................ 199
21.2. Applicazione dei magneti ai chakra .......................................... 199

Capitolo 22 - Prontuario di magnetoterapia indiana .......................... 201


22.1. Premessa. Consigli pratici sull'uso e la conservazione
dei magneti......................................................................................... 201
22.2. Dolore ........................................................................................ 202
22.3. Sistema muscolo-scheletrico ...................................................... 205
22.4. Apparato digerente .....................................................................205
22.5. Apparato respiratorio ..................................................................207
22.6. Apparato cardio-circolatorio .......................................................208
22.7. Sistema nervoso ......................................................................... 209
22.8. Organi di senso ...........................................................................210
22.9. Cute ........................................................................................... 210
22.10. Apparato urinario ......................................................................210
22.11. Apparato riproduttivo................................................................ 211
22.12. Ghiandole endocrine (squilibri ormonali) .................................212
22.13. Malattie esantematiche dell'infanzia ........................................ 212
22.14. Altre disfunzioni comuni ..........................................................212

Appendice .............................................................................................. 215


L'asta di carbone regolatrice dell'attività bio-elettrica
dell'organismo (di N. Bengali) ............................................................217

Bibliografia e riferimenti ...................................................................... 219

Indice analitico ...................................................................................... 225

XI
Fabio Ambrosi
MAGNETOTERAPIA A
CAMPO STABILE
Fabio Ambrosi
MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

Metodi di trattamento
in magnetoterapia

SCHEMA RIASSUNTIVO

1) Plastof errite
È un metodo semplice e facile. Utilizza bande di plastoferrite a poli alterni a
bassa potenza, opportunamente preparate in fasce per le articolazioni.
Richiede l'applicazione di almeno 8 ore al dì, per tre settimane.

2) Magneti permanenti
I magneti sono di varie dimensioni, in genere con potenza medio alta. La
polarità utilizzata e il tempo di applicazione sono importanti. In genere i
tempi minimi di applicazione, per i magneti di maggiori dimensioni e
potenza, sono di circa 20-30 minuti 2-3 volte alla settimana.

3) Kinesiologia
È un metodo che utilizza il precedente, ma per stabilire i punti d'ap-
plicazione, nonché per valutare l'andamento della terapia, esso si serve
dell'indagine kinesiologica.

4) Drenaggio linfatico
Derivato dalla scuola australiana, è di supporto ai due metodi precedenti;
utilizza la magnetopuntura a dimora nelle maggiori aree dei gangli linfatici.

5) Magnetopuntura
Si utilizzano magneti circolari di dimensioni minute e alta potenza, detti
"magnetini", fissati sui punti d'agopuntura con cerotto adesivo.
XIII
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MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

Restano sulla cute sei giorni su sette. La terapia prevede l'applicazione per
settimane o mesi.

6) Metodo Bansal
Due magneti circolari o a mattonella a media o alta potenza, monopo-
lari, sono disposti a poli opposti sulla/e mano/i e/o sul/i piede/i,
creando un "circuito" energizzante. Applicazioni da 10 a 30 minuti,
tutti i giorni o alcune volte alla settimana, talora per mesi.

7) C/mfcra-terapia
Secondo la scuola indiana del dottor Bengali, il paziente viene trattato
circa 20-30 minuti, 2-3 volte alla settimana, sulle aree vertebrali, sulla
fronte e all'apice del capo, nelle aree corrispondenti ai chakra ayurve-
dici e della scuola teosofica.

XIV
Fabio Ambrosi
MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

Capitolo 1

Profilo storico

Sono pervenute dalla letteratura indù testimonianze che parlano del-


l'uso di pietre e sabbia, che sembrerebbero essere state utilizzate come
magneti.
Secondo la mitologia greca, duemilacinquecento anni fa, un pastore di
nome Magnes (da cui deriverebbe la parola "magnete") mentre stava
attraversando il monte Ida, si accorse che il suo bastone metallico era
attirato da una forza sconosciuta verso i pendii del monte. Secondo
un'altra versione, l'origine del termine risale al metallo ferroso
rinvenuto in una zona dell'Asia, chiamata "magnesia". Questo metallo,
di colore scuro, venne chiamato "magnetite", dal nome del luogo in
cui venne effettuato il ritrovamento.
I cinesi, nel 1100 a.C, scoprirono le proprietà della bussola. Dovevano
passare circa duemila anni prima che essa fosse introdotta nelle navi-
gazioni europee.
Le calamite naturali erano tuttavia conosciute dai greci, durante la
dinastia Han, duecento anni prima di Cristo.
La magnetoterapia fu utilizzata in Cina circa ottocento anni prima di
Cristo: citazioni al riguardo si trovano nelle opere di Aristotele, Plato-
ne e Omero. Nel III secolo a.C. Aristotele parlò delle proprietà tera-
peutiche del magnete. Nel I secolo d.C Plinio trattò delle cure agli
occhi con calamite. Nel III secolo d.C. Galeno usò i magneti per la
costipazione intestinale. Nel IV secolo d.C. Marcello li usò per il mal di
testa.
Nell'XI secolo d.C. Avicenna, grande medico persiano, usò i magneti
come cura per la malinconia.
Nella storia degli egizi ritroviamo conoscenze notevoli circa l'uso dei
poteri magnetici di pietre e metalli. Le piramidi stesse possono essere
testimonianze reali sull'uso di sottili proprietà "magnetiche". La
decomposizione delle mummie, infatti, è stata evitata anche per que-
sto. Un testo illuminante sulle proprietà fisiche della piramide è quello
del fisico Ferlini, che pubblicò i suoi studi dopo oltre trent'anni di
1
Fabio Ambrosi
MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

prove eseguite con criterio scientifico. In sintesi, egli scoprì che pira-
midi di dimensioni definite e orientate a nord impediscono ai raggi
cosmici primari e secondari di entrare all'interno. La coscienza vigile,
privata del bombardamento naturale e ininterrotto di questi raggi, esce
dal piano di coscienza comune, entrando in altri di cui Ferrini non parla
dettagliatamente (Ferlini: La barriera magnetica, Edizioni Medi-
terranee).
A.E. Baines, uno scienziato inglese specializzato in egittologia, scoprì
numerose statue egiziane e altorilievi che tenevano in mano delle aste.
Per risolverne la questione, egli si rivolse alle autorità dell'iconografia
egizia, che non gli diedero alcuna risposta esaustiva. Dopo vari anni di
studio egli giunse alla conclusione che le due aste erano una di carbo-
ne e l'altra di materiale magnetico. In appendice è riportato un capitolo
che ne parla in forma più esauriente. Brian Brown ha riportato i lavori
di Baines nel suo libro Dynamic Power ofthe Inner Mina (pubblicato da
Double-day Page & Co., New York, 1924). Secondo Brown, Baines,
dopo aver osservato le due aste nelle mani di sacerdoti e faraoni,
ritenne che ciò potesse avere delle connessioni con la virilità e l'ener-
gia. Maggiori informazioni circa la vita nel periodo precedente a Cri-
sto ci sarebbero potute arrivare dalla biblioteca di Alessandria, che
sfortunatamente fu incendiata. Baines si soffermò anche sul tipo di
carbone utilizzato e scrisse a proposito: 'TI carbone duro, come quello
usato nelle lampade ad arco, sprigiona una certa quantità di forza che
equivale alla cosiddetta 'Forza Nervosa'".
Alberto Magno (1193-1280) sostenne che i magneti esercitavano un
effetto efficace e salutare.
Athanasius Kircher, gesuita tedesco (1601-1680) pubblicò molti scritti
sul magnete e nel suo Magnetismus Medicinalium ci informa dell'utiliz-
zo continuo dei magneti dai tempi antichi e descrive i metodi utilizzati
e i risultati ottenuti.
Per lungo tempo si seppe poco sull'utilizzo del magnetismo, fino ad
arrivare all'epoca del medico-astrologo-alchimista svizzero Paracelso
(1493-1541), secondo il quale il magnetismo possedeva uno specifico
potere terapeutico. Egli scoprì che i magneti erano molto utili per curare
le infezioni, le piaghe e i disturbi intestinali e uterini. Alcuni riferi-
menti agli studi di Paracelso sono riportati oltre, in relazione al
magnetismo nella cura di disturbi nervosi e psichiatrici.
Successivamente il dottor William Gilbert da Colchester (1540-1603) si
interessò sia delle forme elementari di elettricità sia di magnetismo.
Affermò che la Terra stessa era un magnete. Pubblicò due libri, De
Magnete Magneticisque Corporibus e De Magnete Tellure Physiologia Nova,
2
Fabio Ambrosi
MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

molto apprezzati da Galileo (1564-1642). I testi di Gilbert contenevano


termini sulla magnetoterapia che entrarono successivamente nell'uso
comune di studiosi e navigatori.
Altri scienziati come M. Faraday (1791-1867) e A.M. Ampère (1775-
1836) eseguirono vari esperimenti celebri sul magnetismo. Essi defini-
rono in fisica l'induzione magnetica ed elettromagnetica. Nel 1777 il
reverendo Le Noble, canonico di Verneuil-sur-Seine in Francia, fece uno
studio delle applicazioni del magnete in terapia umana. Spedì una copia
della sua opera alla Società Reale di Medicina che nominò due esperti,
Androy e Thouret, per verificare l'efficacia dei magneti nella cura di
svariati disturbi. Il compito fu eseguito con attenzione scrupolosa. I
risultati del rapporto furono così favorevoli che l'unica preoccupazione
degli studiosi fu il rischio di trasformare l'uso del magnete in una pana-
cea. Essi conclusero che il magnete avrebbe giocato, un giorno, un ruolo
essenziale in medicina, come lo aveva in fisica. Fu la stessa Società Reale
di Medicina francese che condannò il magnetismo animale proposto da
Mesmer. Nel 1783 essa produsse un secondo rapporto che conteneva ses-
santuno osservazioni di terapie diverse con magneti. Nel III tomo della
Histoire de la Società Royale de Medicine, pubblicato nel 1792, si
possono esaminare i risultati a cui giunsero Androy e Thouret in
"osservazioni e ricerche sul magnetismo medicale"; fu uno studio
clinico universitario dell'epoca, svolto su incarico dell'Accademia di
Medicina.
Nel riassunto della loro ricerca Androy e Thouret affermano quanto
segue:
1) l'azione del magnetismo sul corpo umano è pertanto un'azione par-
ticolare, reale e terapeutica;
2) essa è indipendente da quelle caratteristiche fisiche comuni ai
magneti come ad altri corpi, quali ad esempio la pressione mecca-
nica, l'attrito e il freddo;
3) tale azione non è simile all'influsso esercitato sul ferro, non si tratta
quindi di quella forza attrattiva, così appariscente nel caso del
ferro;
4) l'azione magnetica sembra esercitarsi immediatamente e diretta-
mente sui nostri nervi;
5) il magnetismo è perciò principalmente efficace nelle malattie ner-
vose, o laddove i disturbi nervosi siano alla base della condizione
morbosa, non delle alterazioni organiche;
6) negli spasmi, convulsioni, nevralgie;
7) come l'elettricità è stimolante ed eccitante, così la forza magnetica
si appalesa sedativa e antispastica;
3
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MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

8) essa agisce per lo più come palliativo, ma nulla vieta di presumere


che possa essere anche curativa;
9) l'azione non ha quindi niente in comune con il ferro o con l'attra-
zione magnetica; trattasi ad ogni modo di un'azione effettivamente
disponibile e reale, anche se lo spettro delle sue indicazioni non è
poi così grande, come le è stato attribuito secondo certi rendiconti
mirabolanti.
Nel 1843 Eydam pubblicò una tesi sull'"Applicazione al corpo umano
di un campo magnetico per scopi terapeutici". Nel 1869 Maggiorarli
annunciò i risultati positivi che ottenne tramite l'applicazione di campi
magnetici nella cura dell'isteria e del diabete. Nel 1879 Charcot e
Renard utilizzarono i magneti nella cura dell'isteria. Anche Anton
Mesmer (1734-1815), famoso pioniere del magnetismo, lavorò in
questo campo e creò il termine "mesmerismo", ovvero "magnetismo
animale", il quale si riferisce tuttavia più al rrrana o maria che non alla
forza dei magneti.
Ci fu poi il dottor Samuel Christian Hahnemann (1755-1843), grande
padre dell'omeopatia, che lavorò con materiali e soluzioni magnetiz-
zate. Hahnemann tenne sempre in grande considerazione l'uso dei
magneti e chiarì che i due poli possiedono azioni terapeutiche diffe-
renti:
La forza magnetica può essere sicuramente usata in terapia, essendo note
le azioni positive del polo sud di una potente sbarra magnetica. Ambedue
i poli hanno uguale forza, che tuttavia esplicano in modo diverso. Le
dosi si regolano con applicazioni più o meno lunghe di uno o dell'altro
polo, a seconda che siano più indicati i sintomi del polo sud o del polo
nord. Quale antidoto di una azione troppo violenta serve l'applicazione di
una lastra lucida di zinco {Organon dell'Arte del Guarire, trad. it. dalla
VI ed. ted., § 287).
Magnetoterapeuti indiani, quali Bansal e altri, hanno spesso sostituito la
lastra di zinco con la somministrazione del rimedio omeopatico Zin-cum
metallicum, in genere alla potenza 6 CH. Hahnemann riconobbe inoltre il
magnetismo animale di Mesmer:
Esso si differenzia da tutte le altre medicine esistenti in Natura. Questa
forza curativa, per tutto un secolo, insensatamente negata o derisa,
questo meraviglioso e inestimabile dono fatto da Dio all'uomo, che una
potente volontà di un uomo ben intenzionato, con contatto o no, perfino
ad una certa distanza, fa affluire in un malato -come uno dei poli di una
potente calamita in una sbarra di acciaio greggio - agisce in modi diversi.
Essa sostituisce la forza vitale
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MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

mancante in qualche parte dell'organismo del malato; deriva altrove


l'accumulo eccessivo di forza vitale, che si è formato in qualche parte
dell'organismo e che è causa di innumerevoli mali nervosi; cancella
sovrattutto la perturbazione morbosa del principio vitale nei malati e vi
sostituisce una sensazione normale di salute; per esempio su piaghe di
vecchia data, nell'amaurosi, in paralisi di qualche arto, ed in moltissime
altre situazioni (Organon, § 288).
Il celebre medico omeopata H.C. Alien (1837-1909) riporta nella sua
Materia Medica Keynotes gli effetti sottili studiati dallo stesso Hahne-mann,
indotti da acqua magnetizzata e omeopatizzata bipolare, definita Magnetis
Poli Ambo, di quella a sola induzione del Magnetis Polus Articus, e di quella
del Magnetis Polus Australis. La Materia Medica di Alien è pubblicata
anche in lingua italiana.
Dopo Mesmer la terapia magnetica diventò molto popolare negli Stati Uniti,
forse anche in ragione del famoso esperimento di elettricità dello scienziato
statunitense Benjamin Franklin (1706-1790). Elisha Perkins, medico del
Connecticut, ottenne un brevetto nel 1795 per il suo "trattore magnetico" che
era in grado di "aspirare il fluido elettrico nocivo che era alla base di tutti i
disturbi"; la donna ottenne una fortuna vendendolo a 25 dollari l'uno
dell'epoca. Un libro intitolato The History and Philosophy of Animai
Magnetism (La storia e la filosofia del magnetismo animale) venne
pubblicato da un "magnetizzatore pratico" a Boston, nel 1843. Circa nello
stesso periodo Phineas Quimby, un altro seguace di Mesmer, stabilì la sua
attività di magnetoterapia a Portland, nel Maine, che comprendeva anche
l'utilizzo delle terapie del "tocco" e del potere della suggestione. Uno dei
pazienti che egli curò fu Mary Patterson, che divenne Mary Baker Eddy
fondatrice della Christian Science (Scienza cristiana). Sebbene ella
originariamente si dichiarasse una seguace del mesmerismo, si convinse
successivamente che l'unica fonte di guarigione fosse la preghiera, e in tarda
età considerò il magnetismo animale un'attività "malefica" e "l'azione di un
errore in tutte le forme".
Dopo la Guerra Civile (1861-1865), negli Stati Uniti l'utilizzo di magneti
permanenti divenne assai popolare, particolarmente nelle fasce agricole
industrializzate dell'Ovest. Cataloghi per corrispondenza pubblicizzavano
suole per stivali magnetiche a 18 cents il paio, oppure si trovavano tutti i tipi
di anelli magnetici, cinture, berretti, busti e altri oggetti utilizzabili per ogni
cosa, dai crampi mestruali all'impotenza e alla calvizie. Gli unguenti
magnetici e i linimenti erano molto popolari e venivano distribuiti dai
guaritori magnetici. Verso la fine del secolo, Daniel Palmer aprì a
Davenport, nello Iowa, la Palmer's
5
Fabio Ambrosi
MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

School of Magnetic Cure (Scuola di cura magnetica) che si specializzò


nei trattamenti manuali, nel massaggio e nella manipolazione, che suc-
cessivamente diventò la terapia chiropratica. Palmer è noto per essere
il padre della moderna chiropratica, ma non tutti sanno che fu anche
pranoterapeuta e ipnotizzatore.
Con il nuovo secolo, i testi medici inclusero anche vari capitoli dedi-
cati all'uso del magnetismo e dell'elettricità per la cura dei disordini
neurologici ed emozionali. L'elettroterapia venne vista come una sot-
tospecializzazione legittima, al pari delle emergenti specializzazioni di
radiologia e radioterapia. La terapia elettromagnetica venne utilizzata
per curare l'anemia, le convulsioni, l'isteria, l'insonnia, l'emicrania, la
neuralgia, le artriti, la stanchezza, numerosi disturbi emozionali e ogni
tipo di dolore. Furono creati numerosi apparecchi, tra cui i dynamisers
e oscilloclast, basati sulla teoria che ogni organo e persona potevano
essere sintonizzati su delle specifiche lunghezze d'onda elettromagne-
tiche in grado di curare.
Dopo la seconda guerra mondiale, l'avvento degli antibiotici, del cortisone
e di altre scoperte mediche creò moltissimi nuovi farmaci e questo fece
perdere importanza alla magnetoterapia. Essa fu ricollocata spesso nella
sfera della "ciarlataneria"; oggi si sta rivalutando.
Nel 1820, un medico danese, Hans Christian Oersted (1777-1851), fu in
grado di provare che un flusso di corrente elettrica in una spirale pro-
duce un campo magnetico proprio. Quando fece la scoperta, Oersted
stava tenendo una lezione a una classe di studenti di medicina. Per
caso egli posizionò un filo conduttore spiralato vicino all'ago di una
bussola, e fu colpito nel vedere che l'ago faceva oscillare le estremità
semielastiche del filo elettrico. Successivamente, l'inglese William
Sturgeon (1783-1850) e lo statunitense Joseph Henry (1797-1878) svi-
lupparono in modo indipendente gli elettromagneti. Avvolgendo un
filo di rame conduttore di energia attorno a una barra di ferro, essi lo
magnetizzarono fino al punto in cui esso poteva sollevare oggetti
estremamente pesanti, fino a una tonnellata.
Michael Faraday (1791-1867) nel 1845 diede alla forza magnetica il
nome di "campo magnetico". Un suo importante contributo fu quello
di collegare il magnetismo all'elettricità, interpretando i risultati di
Oersted e di Ampère (1755-1836). Egli dimostrò che un magnete in
movimento poteva produrre corrente elettrica, proprio come l'elettri-
cità in moto produce il magnetismo. Faraday creò la prima dinamo che
condusse successivamente allo sviluppo del motore. Le teorie di
Faraday furono sviluppate dallo scozzese James Maxwell
6
Fabio Ambrosi
MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

(1831-1879). Maxwell fu in grado di descrivere in termini matematici


le correlazioni tra elettricità e magnetismo; ritenne, inoltre, che il
movimento di uno permettesse l'esistenza dell'altro. Il suo obiettivo
era quello di provare che la luce è un fenomeno elettromagnetico e di
dimostrare, inoltre, che c'erano anche altre energie in questi campi
della fisica. Le sue idee non vennero accettate al di fuori dell'Inghil-
terra, fino a quando il fisico tedesco Heinrich Hertz (1857-1894) indi-
viduò le onde elettromagnetiche - oggi definite onde-radio - le quali
viaggiano alla velocità della luce.
Gli italiani Luigi Galvani (1737-1798) e Alessandro Volta (1745-1827)
sono nomi importanti per la fisica dell'elettricità. Galvani riusciva a
contrarre ("galvanizzare") i muscoli con l'energia elettrica e giunse
alla conclusione che anche il corpo umano è produttore di tale energia.
Le teorie di Galvani furono assai osteggiate ed egli morì senza ricono-
scimenti. Alessandro Volta inventò la prima fonte di corrente elettrica
continua ovvero la prima batteria.
Il magnetismo attrasse anche molti scienziati che lo studiarono sotto
vari aspetti. Tra i nomi importanti, ricordiamo il chimico-biologo fran-
cese Louis Pasteur (1822-1895), i fisici francesi Pierre e Marie Curie
(1859-1906, 1867-1934), il fisico matematico tedesco Albert Einstein
(1879-1955).
Varie furono le indagini e le scoperte sul biomagnetismo successive,
compiute in vari paesi quali l'America, la Russia, il Giappone e l'India.
Non solo furono confermate le scoperte degli antichi ricercatori, ma si
portò alla luce anche una notevole quantità di dati sugli effetti biolo-
gici dei magneti.
Nei primi anni del 1900, il dottor Le Prince e i francesi Hector ed Henri
con Gaston Durville pubblicarono molte loro scoperte. Dal 1930 Davis
e Rawis svolsero una ricerca estensiva e sistematica degli effetti del
magnetismo sugli organismi viventi. Roy Davis di Green Cove Springs
in Florida, va ricordato come lo scienziato che inaugurò la fase scien-
tifica della magnetoterapia. Dopo il 1940, la ricerca mondiale ha dimo-
strato gli effetti di questa disciplina.
Alcuni scritti di Roy Davis, risalenti agli anni Settanta, sono inclusi
nell'interessante trattato di A.K. Battacharjia, Iniziazione alla magnetote-
rapia, pubblicato in lingua italiana dalle Edizioni Mediterranee nel
novembre 1999.
Fabio Ambrosi
MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

1.1. L'INSEGNAMENTO IN ITALIA

L'Autore ha insegnato in varie scuole e centri in Italia, ed è tuttora


disponibile per una o due giornate di lezione, tempo medio richiesto
per una illustrazione sufficiente dell'argomento. Dopo la pubblicazio-
ne della prima edizione del testo presente, alcune Aziende nazionali
decisero indipendentemente di creare per l'Italia loro magneti; alcuni
modelli delle medesime vengono più avanti menzionati per conoscen-
za.
Fabio Ambrosi
MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

Capitolo 2.

Che cos'è il magnetismo?

C'è una differenza sostanziale tra il ferro magnetico e quello non


magnetico, perché solo il primo possiede potere di attrazione. Nella
nostra società i magneti possono essere riconosciuti in numerosi
oggetti ed elettrodomestici tra i quali bussole, radio, apparecchi tele-
visivi, altoparlanti; ad esempio, elettromagneti sono inseriti nella porta
del frigorifero, per permetterle di rimanere chiusa.

2.1. DA CHE COSA È FORMATO IL MAGNETE?

Esso è formato da due poli, il polo positivo e quello negativo. Sono


inseparabili, in quanto uno non può esistere in assenza dell'altro. Se si
divide il magnete in due unità, in ogni nuova unità vi saranno un polo
POS (+) e un polo NEG (-). Questa realtà fisica assume un'importanza
fondamentale in magnetoterapia, quando, come si vedrà, si applica un
polo unico.
Facendo un esperimento con una barra magnetica in cui siano stati
posti dei piccoli frammenti di acciaio, noteremo che la maggior parte
di essi si accumulano alle estremità della barra magnetica, dove si col-
locano i poli. Nei poli è concentrata la maggiore forza magnetica. Il
fatto è chiarito scientificamente dall'esperimento descritto di seguito.
Mettendo due magneti con lo stesso polo uno accanto all'altro, si
riscontrerà una forte resistenza tra gli stessi. Girandone uno e avvici-
nando i poli opposti si noterà una forte attrazione. Quindi:
• poli di polarità uguale si respingono;
• poli di polarità opposta si attraggono.
Un magnete è a sua volta formato da un grande numero di piccoli
magneti: i cosiddetti "magneti elementari" (figura 2.1).

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Fabio Ambrosi
MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

R
1
R

Figura 2.1 - Magneti elementari.

2.2. CAMPO MAGNETICO

In un pezzo di ferro magnetizzato, tutti i magneti elementari si trovano


con i loro poli POS (+) e NEG (-) in posizione opposta uno rispetto
all'altro. La forza magnetica più intensa esiste ai poli terminali. In un
pezzo di ferro normale i magneti elementari si trovano in cicli chiusi.
Questo tipo di metallo non ha perciò qualità magnetiche. Il fisico
Ampère scoprì che i magneti elementari sono formati direttamente dai
movimenti circolari delle molecole. In un pezzo di ferro magnetico, i
magneti elementari sono orientati e le molecole sono affusolate (figura
2.2). All'interno del pezzo di ferro, i magneti elementari eliminano
reciprocamente l'azione magnetica all'esterno, formano un ciclo
chiuso attorno al pezzo di metallo. (Vedi l'azione risultante nel punto
Q.)
Se questo si verifica su una sbarra magnetizzata, si noterà che le estre-
mità (poli) possiedono un potere magnetico che può essere reso visi-
bile. Ponendo un magnete su un tavolo e coprendolo con un pezzo di
carta, si cosparge della limatura di ferro sulla carta.

Figura 2.2 - Correnti molecolari.


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Fabio Ambrosi
MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

Figura 2.3. - Linee di forza attorno a un magnete indicate dagli aghi da bussola.

La limatura di ferro si disporrà in un certo ordine. Le linee, visibil-


mente curve, sono definite in fisica "linee di forza". Con questo meto-
do si rilevano solamente le linee di forza sui poli del magnete. Per
osservare le linee di forza attorno al magnete si pongono alcuni aghi
da bussola su un tavolo accanto al magnete, e ogni ago girerà nella
direzione delle linee di forza (figura 2.3).
L'area nella quale sono visibili le linee di forza è chiamata "campo
magnetico" (figura 2.4). Le linee di forza all'esterno del magnete uni-
scono il polo positivo, p. POS (+), con flusso verso il polo negativo, p.
NEG (-). All'interno del magnete il flusso di corrente convenzionale è
definito in direzione dal p. POS (+) al p. NEG (-). Si può notare che le
linee di forza non si incrociano. In breve, il campo magnetico è lo
spazio attorno al magnete, nel quale

Figura 2.4. - Le linee di forza di un magnete costituiscono il suo "campo magnetico".


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Fabio Ambrosi
MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

un secondo magnete o sostanza influenzabile può cadere sotto l'effetto


delle forze del primo.
L'estensione del campo magnetico è potenzialmente infinita. Maggio-
re è la distanza dal magnete, minore è l'effetto di attrazione. Il campo
magnetico non si trova soltanto a livello orizzontale, ma anche al di
sopra e al di sotto, ovvero ha azione tridimensionale.

Esperimento pratico: mettere sul dorso della mano un grosso magne-


te e alcune graffette sul palmo. Ruotando il magnete si osserverà che
anche le graffette lo seguono e alcune di esse tendono addirittura a
porsi in verticale.
Ciò prova che la forza magnetica penetra attraverso la mano. Lo
stesso esperimento può essere effettuato con un bicchiere d'acqua o di
altro liquido. Mettendo le graffette nell'acqua o nel liquido e
applicando il magnete si osserverà che le graffette si muovono seguen-
do i movimenti del magnete. Quindi le linee di forza magnetica hanno
la caratteristica di attraversare l'atmosfera, i corpi organici, il vetro, i
liquidi e altre sostanze.

2.3. FORZA DEL CAMPO MAGNETICO

La forza del campo magnetico varia dalla quantità di linee-forza pre-


senti per unità d'area. Questa forza è indicata con diverse unità di
misura, quali Gauss, Oersted e Tesla, termini che ricordano i nomi dei
fisici che le hanno definite.
In magnetoterapia, lo strumento generalmente utilizzato per misurare
la forza del campo magnetico è chiamata Gauss meter o gaussometro o
magnetometro. Cari Friedrik Gauss fu il fisico e matematico tedesco
(1777-1855) che per primo misurò l'intensità (potenza) delle linee di for-
za di un campo magnetico.
Ponendo un magnetometro sopra un magnete, si potrà ricavare
immediatamente la misura della forza del campo magnetico esterno
0 di superficie, che aumenterà all'aumentare della vicinanza con il
magnete.
1 magneti elettrici, o elettromagneti, possono avere un potere molto
forte, in accordo con l'intensità della corrente elettrica usata.

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Fabio Ambrosi
MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

2.3.1. Potenza in Gauss

Abbiamo visto che le forze di Gauss utilizzate sono misurate in circuiti


chiusi ovvero nel luogo della loro produzione, con strumenti sofisti-
cati, misurando la forza irradiante del magnete a partire dal centro del
medesimo. Questo metodo è il più definito e accurato, ed è anche il
metodo ufficiale con cui si dichiara la potenza del magnete ai fini della
cessione commerciale, qualunque ne sia la destinazione finale. La
sigla "circuito chiuso" (ce), ovvero closed circuii, indica questo tipo di
misurazione.
Un altro metodo di misurazione della forza in Gauss si ottiene tenendo
la sonda del gaussometro sulla superficie del magnete. Questo metodo
di misurazione registrerà meno intensità in Gauss di un circuito chiuso
di misurazione. Si definisce questa misurazione a "circuito aperto",
ovvero open circuii (oc).
Ad esempio, un magnete di forza 2500 Gauss con circuito chiuso regi-
strerà approssimativamente 450-500 Gauss sulla superficie e l'influsso
di penetrazione sul corpo umano sarà ancora minore via via che i flus-
si d'intensità magnetica penetrano nei tessuti. Se la calamita non è
posta a contatto con la cute, o subito sopra in presenza di vestiario,
l'influsso diminuirà. Infatti l'intensità diminuisce con il quadrato della
distanza. Ciò significa che a 4 cm di distanza l'influsso sarà pari a
1/16° del potere del magnete.
Ricordiamo che la potenza in Gauss è un valore importante, ma da
solo non ci dice tutto; la massa e la forma, il tipo di materiale e la pola-
rità che andremo a utilizzare, uniti al tempo di esposizione, completa-
no il tipo d'azione terapeutica.
Ad esempio, una "mattonella" a facce unipolari di 10 x 15 cm, e 1 cm
di spessore, di soli 1000 Gauss (ce), potrà sortire, per certe patologie,
un risultato superiore rispetto a un piccolo magnete circolare sottile
unipolare di neodimio di 12.300 Gauss, molto più costoso, di 3 cm di
diametro e mezzo centimetro di spessore.
In magnetoterapia di matrice indiana si usano magneti con forza com-
presa tra i 400 e 2000 Gauss (ce) per l'applicazione a gambe, mani e
piedi; magneti meno potenti vengono utilizzati per l'applicazione a
organi sensibili, come gli occhi e per i bambini. Nella magnetoterapia
riflessa, ovvero nella magnetopuntura, di matrice nipponica, sono uti-
lizzati magneti più piccoli, con potenza variabile da 400-600 Gauss,
fino a 9000 Gauss (ce).
Come già affermato, maggiore è la massa, maggiore sarà l'influsso,
proporzionalmente alla potenza in Gauss. Per la magnetopuntura
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Fabio Ambrosi
MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

Figura 2.5 - La capacità di penetrazione dei magneti nei tessuti umani è


evidenziata: l'influsso attraversa il palmo, fuoriesce dal dorso della mano e
costringe le graffette a posizionarsi esattamente lungo l'inclinazione delle linee di
flusso. (Magnete di ferrite a lati monopolari, 1100 Gauss (ce), rivestito di plastica
atossica, dimensioni cm 6x11, spessore cm 2.)

riflessa, ovvero su agopunti, va tenuto presente un ulteriore fattore: in


questo caso si utilizzano piccoli magneti applicati tramite cerottino
adesivo, che per distinguerli dagli altri chiameremo "magnetini"; essi
possono anche avere una piccola massa, ma le linee di forza saranno
molto unite e quindi, ai semplici fini della stimolazione del punto, la
loro penetrazione è profonda e nel contempo limitata solo al punto
preciso: esattamente quello che vogliamo ottenere. Maggiore è la
potenza in Gauss, maggiore sarà la penetrazione. In magnetopuntura,
secondo l'australiano A. Noel e la sua scuola, i risultati più significati-
vi si ottengono con magnetini a lato unipolare, con potenza variabile
tra i 6000 e i 9000 Gauss (ce).

2.4. INFLUENZA MAGNETICA

Un pezzo di metallo, posto nelle vicinanze di una calamita, può essere


trasformato da questa in un altro magnete, poiché sotto l'influenza
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Fabio Ambrosi
MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

Figura 2.6 - Anche sollevando la mano di qualche centimetro, permane l'influsso


magnetico.

Figura 2.7 - Magnetizzazione indotta delle graffette, che restano appese al palmo e tra
loro, dopo che l'influsso del magnete ha attraversato la mano.
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Fabio Ambrosi
MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

di una calamita maggiore tutti i legami atomici interni ai magneti ele-


mentari vengono direzionati. I magneti hanno quindi la capacità di
attrarre a sé le particelle di ferro e perciò anche il corpo umano è
influenzabile, dato che contiene ferro (emoglobina) e altri metalli in
particelle. Inoltre anche l'ossigeno è parzialmente influenzabile.
Vedremo oltre che è stata recentemente scoperta magnetite biogenica
nell'ipofisi, in alcune ossa del cranio (etmoide, sfenoide) nelle menin-
gi, nei surreni e in altre parti del corpo.
Ci sono anche vari materiali e sostanze che vengono attratti o respinti
dai magneti. Essi possono essere suddivisi in tre categorie:
1) materiali ferrosi: ad esempio, ferro, nichel e cobalto;
2) materiali paramagnetici: ad esempio, alluminio, cromo e rame, e alcuni
gas, tra cui l'ossigeno, compreso quello ematico;
3) materiali diamagnetici: ad esempio, mercurio, argento e zinco.
La suddivisione dei materiali avviene in base alla permeabilità delle
linee di forza ed è ottenuta sottoponendo i differenti materiali a prove
di laboratorio, considerata la permeabilità dell'atmosfera pari a 1.

Gruppo 1) Ferrosi: sono materiali in cui le linee di forza possono agire


facilmente. La permeabilità è considerevolmente più alta
di 1.
Gruppo 2) Paramagnetici: sono materiali facilmente attratti dal magne-
te. È un fenomeno di debole ferromagnetismo. La permea-
bilità è un po' più elevata di 1. Alcuni tessuti del corpo, il
sangue, i tessuti citati e l'ossigeno incorporato, i muscoli e
i nervi manifestano caratteristiche paramagnetiche.
Gruppo 3) Diamagnetici: sono materiali interagenti con i magneti, ma
debolmente. Se questi materiali si trovano in un campo
magnetico, si osserverà una debole espansione delle linee
di forza, che sta a significare una permeabilità più elevata
di 1. Se gli stessi materiali sono posti tra un magnete a
ferro di cavallo, nel quale le linee di forze del p. POS (+) e
del p. NEG (-) fluiscono parallele, si produrranno le situa-
zioni schematizzate nella figura 2.8.

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Fabio Ambrosi
MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

/ \
N f > S

Magnete Ferromagnetico Paramagnetico Diamagnetico

figura 2.8 - Differenti materiali e loro permeabilità.

2.5. PRODUZIONE DI MAGNETI

In linea generale, possiamo produrre magneti in due modi:


1) sfregando nella stessa direzione un magnete su del materiale ferro-
magnetico. Si formerà un magnete debole;
2) facendo passare attraverso del materiale ferromagnetico una cor-
rente elettrica. La fisica spiega che se una corrente elettrica percorre
una spirale, essa crea un campo magnetico (effetto Oersted). Si crea-
no così anche gli elettromagneti, usati ampiamente negli elettrodo-
mestici.

2.6. LA TERRA E UN MAGNETE

Se poniamo un magnete libero di girare nell'atmosfera, vedremo che


esso assumerà la direzione nord-sud, perché la stessa Terra è un gigan-
tesco magnete.
I poli opposti si attraggono e questo è il motivo per cui il magnete
prende sempre una direzione nord-sud.
L'asse polare nord-sud geografico forma un angolo di 5° rispetto
all'asse polare nord-sud magnetico. Questo angolo è chiamato decli-
nazione (figura 2.9).
II funzionamento di una bussola può essere facilmente illustrato; essa
contiene un ago magnetico che può girare orizzontalmente in ragione
del campo magnetico terrestre.
La Terra è considerata una gigantesca calamita con potere magnetico
debole. La forza del campo magnetico oscilla tra 0,3-0,47 Gauss alla
superficie, aumentando di notte, in certi luoghi anche di quaranta
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Fabio Ambrosi
MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

i N

Figura 2.9 - Declinazione.

volte. La Terra è circondata dall'atmosfera, che contiene ulteriori


campi elettrici. A causa dei materiali magnetici interni alla Terra, le
correnti elettriche producono il campo magnetico terrestre. Il magneti-
smo della Terra varia secondo variazioni giornaliere e annuali. Queste
fluttuazioni sono dovute principalmente a cambiamenti del campo
magnetico solare, condizionato da esplosioni atomiche di potenza tita-
nica e al loro deflusso (macchie solari). I raggi colpiscono gli strati
superiori dell'atmosfera, causando cambiamenti nel campo magnetico
terrestre, che a sua volta influisce in molti processi biologici dell'uomo.
Non solamente la Terra e il Sole possiedono campi magnetici, ma
anche la Luna e le stelle.
Poiché il nostro pianeta è in movimento, può essere considerato come
una bobina torroidale con un campo magnetico interno, uno esterno e
uno avvolgente.

2.7. LA QUESTIONE DELLA POLARITÀ

Dai tempi di Roy Davis, il metodo per marcare i lati del magnete come
"positivi" o "negativi" ha fatto discutere e fa discutere tuttora molto.
Essendo due i poli, due sono i metodi possibili d'indicazione. Essi
vengono riportati a scopo didattico, ma nel presente lavoro, nonché
nel linguaggio verbale, il terapeuta è invitato a usare l'espressione
"polo negativo", piuttosto che "polo sud" (magnetoterapia indiana e
australiana) o piuttosto che "bionord" (magnetoterapia statunitense,
18
Fabio Ambrosi
MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

nipponica e inglese), e "polo positivo" per indicare l'opposto. Nel linguaggio


parlato si indicano semplicemente come "il più" e "il meno".
Originariamente, i navigatori si orientavano con la bussola, la punta del cui
ago puntante al polo nord magnetico veniva marcata "polo nord".
L''Enciclopedia britannica, volume 18, del 1986, alle pagine 274-275
afferma:
Poli uguali si respingono e poli opposti si attraggono. Questo fatto ha
consentito il verificarsi di alcune confusioni semantiche nella
nomenclatura dei poli magnetici. Il polo nord dell'ago di una bussola è
quello che punta, ovvero che è attratto, dal polo nord magnetico della
Terra. È noto più esattamente come polo nord-cercante. Per analogia con
le forze di attrazione elettriche, i termini "positivo" e "negativo" possono
essere usati al posto delle definizioni "nord" e "sud".
Così, inizialmente, i poli magnetici furono identificati per la navigazione in
modo improprio, nel senso che il polo nord cercante della bussola è in realtà
il polo sud del magnete che cerca il polo nord magnetico della Terra. Il
dottor Philpott, medico psichiatra statunitense, magnetoterapeuta, fu uno dei
primi a usare semplicemente la terminologia polo "positivo" e polo
"negativo". I suoi lavori rappresentano attualmente l'apice delle conoscenze
della magnetoterapia in campo psichiatrico.

2.8. ELETTRICITÀ E MAGNETISMO

Elettricità e magnetismo sono inseparabili, infatti si generano a vicenda. È


anche per questa ragione che l'effetto elettrolitico è così stimolato nella
cellula in ragione dell'influsso magnetico: la forza elettromotrice della
cellula è aumentata, quindi modificata dall'influsso. Come ricordato in
precedenza, il magnetismo può essere provocato da una corrente elettrica
circolare attorno a un pezzo di metallo (effetto Oersted; figura 2.10).

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Fabio
Ambrosi

MAGNETOT
ERAPIA A
CAMPO
STABILE

Figura 2.10 - Muovendo un magnete dentro e fuori una spirale di filo metallico si
produce elettricità. L'elettricità ha un polo negativo e uno positivo. (mA =
milliampère: una unità di misura dell'intensità della corrente elettrica.)

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Fabio Ambrosi
MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

Capitolo 3

Effetti biologici
del magnetismo su animali
e piante

Gli effetti biologici del magnetismo sono stati messi in luce grazie a diversi
esperimenti condotti in varie parti del mondo a partire dal secolo scorso.
Alcuni di essi sono ripetibili da chiunque. Negli ultimi decenni, gran parte
dei risultati sono stati resi possibili grazie all'utilizzo di moderne
apparecchiature elettroniche, capaci di misurare gli impulsi elettrici e
magnetici. In questo modo è stato instaurato un approccio scientifico agli
effetti del magnetismo. A questo proposito lo studioso troverà in bibliografia
numerosi riferimenti per un approfondimento. Per un primo studio, si
consiglia in particolare il testo Lasertera-pia-Magnetotera-pia di A.
Tamburini e A. Monti (Fefra ed., 1991). Tuttavia, né il testo citato né altri in
lingua italiana, se non la traduzione Iniziazione alla Magnetoterapia di
Batta-charjia (Ed. Mediterranee, 1970), per quanto a conoscenza, affrontano
in modo esauriente ciò che a noi interessa di più e che analizzeremo tra
breve, ovvero la differenza d'azione sui tessuti biologici dei due poli, il
negativo, sedante, alcalinizzante e ricostituente l'integrità cellulare e
indirettamente ossigenante, e il positivo, tonificante, acidificante e
stimolante fino all'infiammazione.

3.1. ALCUNI ESPERIMENTI

A titolo esemplificativo, riportiamo due applicazioni relativamente recenti. Molti


altri esperimenti sono riportati nel testo di Battacharjia, nonché in alcuni testi
riportati in bibliografia.

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Fabio Ambrosi
MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

a) Alcuni anni fa tecnologi russi si trovarono impegnati a risolvere


alcuni problemi riguardanti condotti per bollitori. L'acqua che fluiva
attraverso i condotti conteneva depositi metallici di sodio, potassio,
calcio e altri minerali che aderivano saldamente alle pareti interne
dei tubi, restringendone il diametro. Il solo modo di rimuovere i
depositi era sfregarli energicamente dall'interno. Lo stesso problema
si presentò nei radiatori delle automobili. Utilizzando acqua
magnetizzata per la pulitura sia dei tubi dei boiler sia dei radiatori
delle auto, si riscontrò che questa non solo inibiva il deposito delle
sostanze sulla superficie interna, ma contribuiva a eliminare anche i
residui dei prodotti chimici che si erano incrostati;
b) ulteriori ricerche sono state effettuate sui materiali da costruzione. È pro-
vato che il cemento prodotto con acqua magnetizzata è più resistente.

3.1.1. Esperimenti biologici

Molte nazioni, come gli Stati Uniti, la Russia, l'Inghilterra, il Giappo-


ne e l'India, hanno compiuto esperimenti in questo campo. Sono stati
utilizzati dagli scienziati tutti i tipi di magneti, sfruttando sia il campo
unipolare sia quello bipolare. Sono stati analizzati anche gli effetti del-
l'acqua magnetizzata attraverso test eseguiti su animali e piante. Per
l'effettuazione di questi esperimenti ci si è riferiti anche alla legge di
Arndt-Schultz, in cui si afferma che gli stimolanti deboli incoraggiano
le attività metaboliche, gli stimolanti medi tendono a trattenerle,
mentre gli stimolanti forti le fermano o le distruggono. In generale un
campo magnetico di 500-2000 Gauss (ce) è considerato uno stimolante
debole. Philpott riferisce che risultati interessanti si ottengono in
genere con magneti da 2000 a 4000 Gauss (ce). In realtà è dimostrato
che applicazioni prolungate di otto ore al giorno per tre settimane di
bande di plastoferrite bipolare a 300 Gauss d'uscita (oc) sono suffi-
cienti per ottenere risultati terapeutici. Un forte campo magnetico di
intensità di 6000 Gauss (ce), produce un impulso medio-forte. Lo stes-
so principio si applica al fattore tempo; più tempo permane lo stimolo,
maggiore è l'effetto. Inoltre, come già illustrato, maggiore è la massa,
più intenso sarà l'effetto. Quindi ai fini della terapia, vanno considerati
i seguenti fattori:
• scelta dell'area da trattare;
• polarità;
• intensità dello stimolo, ovvero potenza in Gauss valutata sia in
closed sia in open circuits;
22
Fabio Ambrosi
MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

• dimensione del magnete;


• tempo di permanenza sull'area d'interesse.
Per la magnetopuntura con magnetini sono importanti i seguenti
aspetti:
• scelta del punto;
• polarità ed eventuale relazione con altri punti da stimolare;
• dimensione del magnete: è un parametro di minor interesse, in
quanto i magnetini hanno tutti pressoché la stessa massa;
• intensità dello stimolo (potenza in Gauss); i più attivi hanno inten-
sità da 6000 a 9000 Gauss (ce);
• il tempo di permanenza sul corpo. In genere è di 6 giorni su 7 (per
esempio, dal lunedì al sabato); un giorno di sosta, per non assuefare
il punto all'influsso, e poi di seguito 6 giorni su 7, con tempi di
trattamento da un mese o due fino a 6-8 mesi per i casi cronici. Per
l'auricolo-stimolazione è sufficiente un pomeriggio ogni tre circa,
per lunghi periodi.

3.1.2. Esperimenti sulle piante

Un esperimento condotto da Krylow e Tarakonova ha dimostrato che


il magnetismo può influenzare i semi delle piante e, di conseguenza,
influire sulla loro crescita.
Essi piantarono una piccola quantità di semi di grano, di avena, d'orzo
e di frumento in tre terreni diversi ma con medesimo terriccio. Nel
primo i semi furono piantati con l'estremità posta verso sud, nel secon-
do con l'estremità posta verso nord. Nel terzo furono piantati a caso.
Si riscontrò una diversa germinazione dei semi: quelli piantati con l'e-
stremità verso sud o verso nord germogliarono prima dei semi posi-
zionati casualmente. Questo progresso continuò durante la crescita
della pianta e alla fine si ottennero piante più robuste e più produttive.
Si notò anche che i semi che erano stati sottoposti per un breve
periodo a un campo magnetico germogliarono più velocemente, svi-
luppando radici più profonde ed estese.
Se si utilizza acqua magnetizzata con il polo NEG (-) le piante cresco-
no più alte e sottili; se si irrigano le piante con acqua magnetizzata con
il polo POS (+) le stesse piante rimangono più basse e sono più robuste.
L'acqua magnetizzata venne applicata nella pratica per la prima volta
negli anni Cinquanta da alcuni ingegneri, i quali scoprirono che l'ac-
qua così trattata aveva una tendenza assai ridotta a formare concre-
zioni, anche quando era surriscaldata.
23
Fabio Ambrosi
MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

L'acqua magnetizzata è utile per la manutenzione delle piscine. Alcuni


ricercatori dell'Università di Cranfield nel Regno Unito hanno sco-
perto che la quantità di cloro necessaria per abbattere i batteri di una
piscina poteva essere ridotta del 30% se venivano applicati gruppi di
magneti sulle condutture dell'acqua.
Klaus Kronenberg, professore all'Università Politecnica dello Stato
della California, ha scoperto che l'applicazione dei magneti all'acqua
delle piscine elimina i depositi che si formano sui bordi delle vasche 1.
Ricercatori medici dell'Università del Sud Carolina hanno recente-
mente riferito che la pulizia dei denti, con acqua proveniente da un
irrigatore magnetizzato, può ridurre la formazione di placche calcifi-
cate di più del 60% e migliorare la salute delle gengive 2. Ricercatori
agricoli israeliani hanno scoperto che l'utilizzo di acqua magnetizzata
aumentava la produttività dei campi, ovunque, dal 5 al 20%. Inoltre, i
bovini che bevono acqua magnetizzata producono più latte rispetto a
quelli che bevono quella non trattata. Le pecore producono più lana, le
galline più uova e tutti gli animali da allevamento sopravvivono più a
lungo3.
Questi metodi sono stati utilizzati con vantaggio dagli agricoltori
russi, che hanno prodotto pomodori e melanzane di dimensioni mag-
giori del normale.
E stato anche dimostrato che applicando il magnetismo ai frutti acerbi
si può accelerare la loro maturazione, poiché esso esercita un effetto
positivo sull'attività enzimatica di verdure e piante. Si è riscontrato
che il cibo cotto, carne e pesce, resta fresco più a lungo se posto sotto
l'influenza del polo NEG (-) piuttosto che del polo POS (+). Simili
risultati sono stati osservati nella fermentazione alcolica e nelle frutta.
Il polo NEG (-) rallenta la fermentazione, mentre il polo POS (+) la
catalizza, stimolandola. Questo è un altro dato che prova che il polo
NEG (-) rallenta il metabolismo e la crescita dei batteri. Un altro
esperimento domestico dimostra che se si pone un magnete

1 Coghlan, Andy, "A stroke for swimmers", New Sdentisi, 25 aprile 1998, p. 21; Kro
nenberg, Klaus ]., "Magnetized: more alluring facts about treating water with
magnets", Aaua Magazine, agosto 1993, pp. 20-23.
2 Johnson, K.E., "The Effectiveness of a magnetized water orai irrigator (Hydro Floss)

on plaque, calculus and gingival health", Journal ofclinical Periodontology, voi. 25,1998,
pp. 316-321.
* Lake, Rhody, "Magnetized water is no mistery", Alive, 148, gennaio 1995, pp. 12-14;
Nafalski, Andrzej, "Magnetic water treatment: attempts of objective explanation",
International Conference ELMECO '94, Electromagn. Devices Processes Environ. Prot.,
Proceedings, 1994, pp. 161-165; Narvaez, Thomas, The silent crisis, http: / /
virginwaters.com/ virginwaters/ silentcrisis.html.
24
Fabio Ambrosi
MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

di 1000 Gauss per 24 ore su una bottiglia di acqua di rubinetto, questa


in gran parte dei casi resterà limpida per circa due settimane, mentre
la normale acqua di rubinetto perderà la sua limpidezza in circa 5-6
giorni.

3.1.3. Esperimenti sugli animali

Sono stati condotti esperimenti sia su animali in gestazione, come le


uova schiuse, sia su quelli nati da poco, tra cui polli, topi e cani. Uno
degli esperimenti dei pionieri, condotto da Roy Davis e Bhatta-charya
(quest'ultimo, celeberrimo medico ayurvedico e omeopata indiano
autore nel 1970 del già citato libro pubblicato dalle Ed. Mediterranee
nel novembre 1999), è consistito nell'inserire uova fecondate in un
campo magnetico per una durata compresa tra 15 minuti e 5 ore. Il
risultato fu che le uova esposte al campo magnetico per 20-30 minuti si
schiusero prima, sviluppandosi in modo normale; quelle esposte per
una durata maggiore si schiusero dopo 21 giorni e la crescita dei
pulcini risulò rallentata rispetto a quella riscontrata nel caso prece-
dente. Venne successivamente posto un magnete a ferro di cavallo
nella gabbia contenente i pulcini: la sorpresa fu che questi si sofferma-
vano davanti al magnete per 5-7 minuti, senza muoversi. Da altri espe-
rimenti, sempre condotti con pulcini appena nati, si ottennero gli stessi
risultati. Si capì allora che l'attrazione dei pulcini verso il magnete era
determinata dalla ricerca di uno stimolo metabolico e del ristoro
energetico che il magnete esercitava su di loro. La conferma si ebbe
ponendo uno pseudomagnete nella gabbia, che non esercitò alcun
interesse sugli animali.
Da prove condotte su cavie si è visto che il parto dei topi posti sotto
l'influenza del p. NEG (-) è meno doloroso e più facile, mentre si rile-
va l'effetto contrario al polo opposto, p. POS (+). Anche la vita media
dei topi risultò prolungata in seguito all'utilizzo dei magneti.
Successivamente Bhattacharya iniettò in topi e conigli delle cellule
cancerogene. Scoprì che se questi animali venivano posti sotto
l'influenza di un campo magnetico la crescita delle cellule cancerogene
si bloccava immediatamente, nonostante si continuasse a praticare
loro le iniezioni. Per l'esperimento egli usò un magnete a ferro di
cavallo di 3000 Gauss (ce).
Anche in Giappone furono eseguiti simili esperimenti. In accordo con
quanto sostengono i medici americani Maclean e Phil-pott, un tumore non
si può sviluppare agevolmente entro un forte
25
Fabio Ambrosi
MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

campo magnetico NEG (-). Come affermato da Barnothy, sembra che il


tumore si arresti o decresca per effetto dell'impedimento posto alla mitosi
(divisione cellulare), indotto dal campo magnetico. Ponendo una coltura di
stafilococchi in un ambiente con buone condizioni per la crescita
(temperatura termostatata, ottimo terreno di coltura ecc.), sotto l'influenza di
un campo magnetico di 15 K-Gauss (Chilo-Gauss), si rilevò che, dopo 6 ore,
tutti i batteri erano morti. Lo stesso fenomeno si verificò per altri batteri,
quali Serratia marcescens ed Escherichia coli, quest'ultimo notoriamente
responsabile di disordini intestinali.
Nel 1993 fu definitivamente dimostrato in laboratorio che campi magnetici
opposti danno reazioni di risposta separate su colonie batteriche (P.F. Hassen,
New Jersey Institute of Technology, 1993). Questa scoperta e molto impor-
tante poiché permise di dimostrare scientificamente l'azione difforme dei due
poli.
Il campo magnetico non ha la stessa intensità in tutti i luoghi. Asfalto e
cemento possono formare barriere isolanti che causano una diminuzione
magnetica, ad esempio nelle grandi città. Secondo Kyoichi Nakagawa,
medico giapponese e primario allo Isuzu Hospital di Tokio, quest'effetto
conduce a una vera e propria sindrome, definita "da deficienza di campo
magnetico". Se non fosse per il campo magnetico terrestre, probabilmente la
vita sulla terra cesserebbe di esistere. L'astronave Soyuz XI ritornò sulla terra
il 30 giugno 1971; tutto l'equipaggio era deceduto, probabilmente a causa di
un aumento dell'attività elettromagnetica atmosferica durante la discesa. In
altre spedizioni è stato rilevato che alcuni cosmonauti, al loro ritorno sulla
terra soffrivano di disturbi psichiatrici, difetti di assimilazione del calcio e di
vari disturbi fisiologici. Infatti, da una ricerca condotta dalla NASA è stato
dimostrato che gli astronauti privati del campo magnetico terrestre hanno
sviluppato seri problemi di salute, che avrebbero potuto essere prevenuti se
fosse stato applicato un campo magnetico artificiale all'interno delle
navicelle spaziali (Gursche, Siegfried e Rona, Zoltan, Encyclopedia of
Naturai Healing, Alive Publishing, Inc., Burnaby, Canada, 1997, pp. 400-
407; Lednyiczky, Gabor e Nieberl, Jozef, Biological resonance an the state
ofthe organism. In Potentiating Health and the Crisis of the Immune System,
Mizahl & Plenum Press, NY, 1997, pp. 223-241). L'influenza del campo
magnetico si riscontra spesso anche sulle persone, prendendo come
riferimento la loro posizione nel sonno. Sembra che individui
particolarmente sensibili o bambini molto piccoli ne risentano in modo
significativo. Se essi dormono con la testa rivolta
26
Fabio Ambrosi
MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

verso il polo sud geografico, possono entrare in stato di agitazione,


mentre cambiando la posizione e dormendo quindi con la testa rivolta
verso il polo nord o nord-est, il sonno è spesso più tranquillo. John C.
Pierrakos, terapeuta bioenergetico, scoprì che quando il bordo
superiore di un cristallo al quarzo è puntato verso sud il ritmo di pul-
sazione è approssimativamente di 9 cicli al minuto, quando è puntato
verso ovest di 6 cicli al minuto. Quando è puntato verso nord è di 4
cicli e aumenta a 14 verso est. Il fatto che i cristalli pulsino alla minima
frequenza quando sono puntati verso nord, chiarirebbe la ragione per
cui le persone sensibili dormono meglio quando la testa è disposta a
nord, in quanto potrebbe essere supposta una relazione con il rallen-
tamento dell'attività cerebrale.
Interessante è la testimonianza di A. Bart Flick, un chirurgo ortopedi-
co che si interessò di biomagnetismo. Della sua esperienza al polo
antartico, scrisse:
[...] negli anni trascorsi al polo sud era come se l'invecchiamento e il
trascorrere del tempo passassero più in fretta del normale. Sembrava che
un solo anno passato laggiù valesse come un decennio.
Parte del campo magnetico terrestre è creato dalla "ionosfera", uno stra-
to contenente particelle ionizzate, ovvero caricate elettricamente, causa-
to dall'atmosfera rarefatta su cui si attivano radiazioni solari, che si esten-
de dai sessanta ai cento chilometri al di sopra della superficie terrestre.
W. Schumann, scienziato tedesco, dimostrò negli anni Cinquanta la
presenza di un campo elettromagnetico pulsante da 7,8 a 10 Hz tra la
ionosfera e la terra, costituente le cosiddette "onde Schumann". La
magnetosfera si estende ulteriormente per alcune miglia ed è chiamata
"cintura di Van Alien". Essa consiste in un insieme di particelle,
molto dannose per l'uomo poiché radioattive. Esse non ci raggiungono
direttamente, o lo fanno solo debolmente, altrimenti la loro presenza
ostacolerebbe la vita.
La potenza del campo magnetico terrestre sembra essere in continua
variazione e ci sono state nel corso del tempo inversioni dei poli
magnetici, che si verificano approssimativamente ogni mezzo milione
di anni. Il più recente cambiamento si è avuto circa 700.000 anni fa.
Negli ultimi duemila anni, la terra ha perduto oltre il 30% del suo
potere magnetico (Hoffman, Kenneth A., "How are geomagnetic
reversals related to field intensity?", Eos, voi. 76,18 luglio 1995, p. 289).
Attualmente diminuisce di circa 0,05% Gauss/anno (Nagakawa). Non
è lontano il tempo, probabilmente in termini di decenni o secoli, in cui
avverrà l'inversione dei poli.

27
Fabio Ambrosi
MAGNETOTERAPIA A
CAMPO STABILE
Fabio Ambrosi
MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

Capitolo 4

Sindrome di deficienza da
campo magnetico (MFDS)

Kyoichi Nakagawa, primario all'ospedale Isuzu di Tokio, ha descritto


una condizione patologica denominata magnetic field deficiency sindro-
me (MFDS) e cioè "sindrome di deficienza da campo magnetico" che
causa diversi sintomi, i quali includono dolori al collo, alla schiena,
alle spalle, al petto, disturbi intestinali cronici e astenia generale. Egli
inviò dei questionari a 11.648 giapponesi, ai quali fece utilizzare
magnetini a lato bipolare da 2,5 mm di spessore e 5 mm di diametro
con una potenza di 590 Gauss (ce). Il 57% del campione era composto
donne e il restante 43% da uomini; l'età di entrambi i gruppi variava
dai quaranta ai quarantanove anni. I magneti furono utilizzati per
curare i seguenti disturbi:

Dolori alle spalle e al collo 45,^ 7c


'e
Lombalgia
Neuralgie 13,9%
Dolori muscolari 12,3%
Reumatismi 1,3%
Altri disturbi 6,3%
(Risposte non controllate per varie ragioni) 2,0%

Gli effetti si riscontrarono in media dopo il quarto giorno di applica-


zione. Non furono rilevati effetti collaterali, bensì il 90% dei pazienti
definirono i risultati ottenuti, secondo una scaletta di valutazione con-
venzionale stabilita in precedenza, tra "più che soddisfacenti", "molto
efficaci", "discretamente efficaci", mentre il 10% definì i risultati poco
efficaci o inefficaci (Kyoyochi Nagakawa, M.D., "Magnetic Field Defi-
ciency Syndrome & Magnetic Treatment", Japan Medicai Journal, 2745,
12 aprile 1976).
29
Fabio Ambrosi
MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

Quanto alla polarità, Nagakawa scrisse:


In relazione al polo specifico del magnete da applicarsi al corpo, Albert
Roy Davis riporta che il polo sud avrebbe un effetto calmante [p. NEG (-
), n.d.t.], mentre il polo nord avrebbe un effetto stimolante [p. POS (+),
n.d.t.]. Tuttavia, non vi sono quotazioni di riferimento o dati sufficienti
per provare questo punto, e nulla è realmente chiaro. Abbiamo discusso
la cosa con Albert Roy Davis e la sua équipe in Florida, USA, durante
uno stage di quattro giorni nel 1972, ma non abbiamo ricevuto
informazioni atte ad aggiornare il concetto e non possiamo concordare
con le loro idee. Al momento attuale, riteniamo che l'applicazione dei
poli nord e sud non abbia un significato considerevole sull'effetto del
trattamento.
A tale proposito, si veda quanto riportato alla nota 1. Un altro studio
fu condotto nel 1976 su altri 400 pazienti, dai professori Akio Yamada
e Shuwichi-Hirose della Facoltà di Medicina dell'Università di Tokio;
dal professor Yamada, Università di Juntendo (Tokyo) e da Kyoshi
Kurmskima, del Kohnodai National Hospital, con applicazione di
magneti per algie alla schiena, alle spalle e agli arti. Come in
precedenza per il professor Nagakawa, lo studio fu condotto con il
metodo classico della medicina sperimentale occidentale, ovvero del
doppio cieco contro placebo, perciò furono utilizzati anche falsi
magneti bipolari.
I risultati diedero esito positivo, variabile in senso d'intensità d'efficacia,
tra l'80 e il 60% dei casi, in un periodo compreso tra i 7 e i 14 giorni.
Anche in questa sperimentazione non furono riportati effetti collaterali.
Le esperienze cliniche sono continuate fino a oggi, dividendo i giappo-
nesi dai nordamericani; nella bibliografia il ricercatore interessato potrà
trovare utili riferimenti.
La magnetoterapia a campo stabile è stata sperimentata anche nel set-
tore psichiatrico, con enfasi rivolta all'uso del p. NEG (-). Uno dei
principali sostenitori ed esperti è Philpott, psichiatra statunitense1.

1
Nagakawa, che incontrò Roy Davis, riconobbe che materassini magnetici, con nume-
rosi magneti bipolari distribuiti uniformemente, in un primo tempo provocavano un
miglioramento della salute in generale, ma poi - dopo un periodo variabile da quat-
tro a otto settimane - spesso causavano vari malesseri, tra cui mal di testa, algie
muscolari, astenia, sensazioni di nausea, e altri.
Nagakawa si pose nella ricerca con un atteggiamento medico classico, ovvero volle
verificare statisticamente migliaia di casi, cercando nella risposta statistica la soluzione
e respingendo prima della fine della sua sperimentazione la possibilità che i poli
avessero un effetto difforme, perché ciò ancora non era stato dimostrato con certezza
dalla fisica e dalla biologia. Per questo usò fondamentalmente il campo bipolare. L'a-
30
Fabio Ambrosi
MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

Tuttora, anche negli Stati Uniti vi sono due scuole opposte: quella che pone
l'attenzione sui poli POS (+) e NEG (-), differentemente applicati, almeno a
partire dai 100 Gauss (ce), e quella che comunque applica solo il campo
bipolare. Come già specificato, un campo monopolare assoluto POS (+) o
NEG (-) non esiste, benché sia tuttavia possibile creare magneti con lati
quasi esclusivamente a influenza POS (+) o NEG (-), anche per le alte
potenze. Il sottile margine esterno della superficie unipolare presenterà
carica opposta a quella lungo la superficie.
Ron Lawrence, medico chirurgo, presidente della North American Academy
of Magnetic Therapy, afferma nel testo Magnet Thera-py - The Pain Cure
Alternative - A Scientifically Proven Method ihat Really Works
(Magnetoterapia - la cura alternativa del dolore - un metodo scientificamente
provato che funziona sul serio), del 1998, che non vi è differenza nell'azione
dei due poli.
Varie affermazioni sono state fatte da differenti aziende produttrici sulla
superiorità dei loro prodotti, o sul beneficio di applicare uno o l'altro dei poli al
corpo. Comunque non c'è assolutamente alcuna evidenza clinica che questi
campi magnetici producano un qualche effetto biologico che sia superiore, più
sicuro o almeno differente.

Va osservato che il testo non presenta alcuna bibliografia di riferimento, né


prova in alcun modo quanto dichiarato. Ron Lawrence sembra ignorare
molti degli esperimenti che dal 1993 confutano questa tesi.

zione difforme dei due poli fu in seguito dimostrata con certezza su colonie di batteri (1993),
come già riportato.
Albert Roy Davis, fisico, considerò ogni singolo caso a sé stante, e da innumerevoli prove
effettuate su di sé, su colleghi e allievi, giunse alle supposizioni che lo portarono a
sperimentare separatamente i due poli, anche se all'epoca la scienza non ne aveva riconosciuto
l'azione sostanzialmente diversa. In quel periodo ricevette l'appoggio di un ricercatore
portoricano, A. Sierra, biofisico. Roy Davis conservò quella che oggi viene definita una
mentalità olistica. Ricordiamo che anche Samuel Hahnemann basò tutta la strutturazione
dell'omeopatia unicista solo sulle proprie osservazioni e sperimentazioni, unite a quella di
sessantaquattro allievi, nonostante la scienza gli fosse avversa.
Sebbene Roy Davis per lungo tempo fece osservazioni che non furono tenute in con-
siderazione dalla comunità scientifica internazionale, fin dall'inizio fu risoluto nel far proprio
l'atteggiamento sperimentale personale, genuino, scevro da postulati preesistenti.
Questo comportamento in campo sperimentale è aderente all'affermazione di Galileo Galilei:
"È sciocchezza il cercar filosofia che ci mostri la verità di un effetto meglio che l'esperienza e
gli occhi nostri".

31
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4.1. RELAZIONE CON L'INQUINAMENTO ELETTRICO

Alcune persone considerano l'energia elettromagnetica generata dai


cavi elettrici e quella emessa dai computer o dagli schermi del televi-
sore, o ancora quella degli elettrodomestici o dei veicoli, come equiva-
lenti. Questi ultimi, tuttavia, utilizzano corrente alternata (AC) che
può sconvolgere il normale metabolismo cellulare. Molti fattori, oltre
all'influenza dell'attività geomagnetica, contribuiscono alla
diminuzione della corrente diretta di energia magnetica nel nostro
corpo. Alcuni di questi sono il risultato di interferenze provenienti
dalla corrente alternata di radiazioni elettromagnetiche elaborate
dall'uomo che sono incompatibili con le emanazioni biomagnetiche
del nostro organismo; queste includono quelle provenienti dai televi-
sori, dalle radio, dai computer, dagli elettrodomestici, dai radar, dai fili
elettrici e da altre fonti.
Il fatto di lavorare e vivere in strutture d'acciaio, inoltre, ci isola ulte-
riormente dal campo magnetico terrestre. I treni, le automobili, gli
aerei, gli autobus, e gli altri mezzi di trasporto provocano la stessa con-
seguenza. Anche l'asfalto e la diminuzione di sorgenti d'acqua contri-
buiscono alla diminuzione di conduttività del campo magnetico e alla
sindrome di deficienza da campo magnetico (MFDS). Il campo
magnetico terrestre è responsabile dei bioritmi naturali; nella medicina
tradizionale cinese questi bioritmi descrivono il Qi o forza vitale, che
è concentrata in alcune aree o meridiani del corpo secondo cicli
giornalieri e stagionali particolari. Essa può anche essere concentrata
in precise aree della terra che hanno trattenuto una carica bioma-
gnetica superiore. I sintomi della MFDS si presentano spesso simili a
vari disturbi cronici, come la sindrome da stanchezza cronica, la Can-
dida albicans e le allergie ambientali, per cui si desume vi sia tra loro
una stretta correlazione.
Come specificato, la MFDS è spesso accompagnata da un malessere
generale e da un basso livello energetico, mal di testa e disturbi agli
arti.

4.2. APPLICAZIONI TERAPEUTICHE

Nel 1996 è stato organizzato, in Inghilterra, il primo congresso mon-


diale sulla magnetoterapia, che ha fornito numerose informazioni utili
in merito a questa disciplina, quasi sconosciuta nel mondo occi-
dentale.
32

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MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

Scienziati provenienti da nove paesi hanno affrontato diversi argomen-


ti ed è stata realizzata anche la prima ricerca scientifica mondiale ad
ampio spettro in magnetoterapia, compiuta da Jiri Jerabek, scienziato
della Repubblica Ceca.
Il congresso ha messo in luce il fatto che con la magnetoterapia si pos-
sono curare, alleviare o coaudiuvare i comuni disturbi vasali, l'ische-
mia e l'edema polmonare. Il campo usato fu quello bipolare. È stato
condotto uno studio (Hokynar, Komarek et al, 1988) in cui sono state
esaminate 127 sindromi da ischemia degli arti inferiori, quali
complicazioni a seguito di diabete mellito, tutte curate con la terapia
magnetica per mezzo dell'applicazione di campi magnetici permanenti
di 12,5 mT (125 Gauss).
Come risultato si ebbe un consistente miglioramento in 119 casi. Si
ebbero due casi di indebolimento (non connesso all'esposizione) e sei
casi senza modificazioni. Tre serie di esposizioni produssero "miglio-
ramenti a lunga durata".
Altre ricerche inclusero le arteriosclerosi obliteranti. Durante uno stu-
dio, condotto da Demetski e Kartashov nel 1977, furono trattati 198
pazienti, dei quali il 60% ottenne miglioramenti consistenti grazie
all'esposizione all'energia di un campo magnetico di 30 mT (300
Gauss); nel 20% dei casi furono riscontrati effetti benefici dopo l'espo-
sizione al campo magnetico e nel restante 13% dei casi non si riscontrò
alcun effetto. I risultati furono migliori se veniva effettuata una com-
binazione di campi magnetici alternati e statici. La durata degli effetti
benefici era compresa tra gli 8 e i 10 mesi.
In un altro studio l'utilizzo di un campo magnetico statico di 50 mT
(500 Gauss) portò a miglioramenti consistenti nell'analgesia in genere,
nell'azione di flessibilità arteriosa e venosa e nell'accelerazione della
guarigione di patologie cutanee (Murajev, 1976). Un altro
esperimento fu l'applicazione a 157 pazienti di un campo magnetico di
40 mT (400 Gauss) per 30 minuti e per un numero complessivo di 15
esposizioni, che ebbe come risultato la normalizzazione della funzione
circolatoria in 103 (65,5%) dei pazienti esaminati; si verificò anche
una riduzione della pressione sanguigna e delle vertigini (Surganova,
1985).
Altri studi individuarono una funzione antinfiammatoria dei campi
magnetici (Murajev e Godskov, 1977). Fu inoltre precisato che nelle
patologie cardiache e polmonari, l'applicazione dei campi magnetici
può risolvere problemi quali reumatismi, artriti, problemi gastrointe-
stinali e disordini neurologici. I magneti, specialmente quelli di neodi-
mio, possono essere utili coadiuvanti nei casi di tumore alla mammel-
33

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la e comunque nei tumori in generale, con maggior vantaggio per quelli


superficiali.

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO DEGLI ATTI


DEL CONGRESSO

Alberts B., Bray D. et al., "Molecular Biology of the Celi',' Garland Publi-
shing, New York 1983.
Demetski A., Kartashov, N.G., "The Clinical Use of Magnetic Fields"
Izhevski, 1977, pp. 81-82.
Doli Sir R. et al., "Electromagnetic fields and the risk of cancer',' NRPB, voi.
3: (1), 1992.
Hokynar O., Komarek O. et al., Electromagnetic fields and biological
systems, Csvtsfelcvut, Praha 1988, pp. 135-142.
Jerabek ]., An overview ofpresent research into magnetotherapy, Proc lst
World Congress in Magnetotherapy, maggio 1996, Londra, pp. 7-78.
Muraj ev M.F., "The use of magnetic fields in clinical medicine',' Izhevski,
1977, pp. 86-87.
Murajev M.F., Gorodskov V.I., "Use of magnetic fields in clinical med-
icine',' Izhevski, 1977, pp. 86-87.
Surganova S.F., "Magnetic fields in biology, medicine and agrculture"
Rostov on Don, 1985, pp. 127-128.

È di notevole interesse la pubblicazione in inglese di Jerabek }., La terapia


magnetica nei Paesi dell'Est: sintesi di trent'anni di ricerche. Il testo parla
unicamente delle applicazioni con campo bipolare. L'indice è suddiviso per
patologie mediche e inoltre vi è un'appendice di medicina veterinaria. In
bibliografia sono disponibili gli estremi, in lingua inglese.

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Capitolo 5

Come agisce un magnete


sui tessuti viventi

5.1. LA VITA: UN FENOMENO ELETTROMAGNETICO

Normalmente, a riposo, si registra una tensione tra l'esterno e l'interno


della cellula. Il suo interno appare caricato negativamente (figura 5.1).
Questa differenza cambia continuamente nelle funzioni vitali. La cari-
ca della superficie interna sarà più o meno negativa secondo l'attività.
Ciò provoca un tenue flusso di corrente elettrica. Ogni cellula è una
specie di batteria dotata di campo magnetico. Per quanto riguarda le
funzioni fisiologiche, un gruppo di cellule vibrerà a una certa fre-
quenza, in condizioni di buona salute, ma tale frequenza sarà distur-
bata in caso di cattiva salute, specialmente nelle malattie croniche.
Questi segni e sintomi sono soltanto la manifestazione esterna di ener-
gie disturbate, e concentrandosi solo su essi, particolarmente nelle
malattie croniche, il paziente non sempre si ristabilirà; la condizione di

+ /- -\ +
+1 - -\ +
+1- -\ +
+1- Cellula -1 +
+ \- -/+
+ \- -/+
+ \- -/ +

Figura 5.1 - Differenza di tensione di una cellula.


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disturbo sarà semplicemente attenuata, in genere solo per qualche tempo.


Ogni cellula del corpo può essere considerata un micromagnete. Ogni
organo è formato di cellule specializzate; la forza di ognuna di esse dipende
dalla loro attività di risposta. Microcorrenti elettriche provocano la comparsa
del campo magnetico.
Se non fosse per l'attività elettrica del muscolo cardiaco, della corteccia
cerebrale e dei muscoli scheletrici, non sarebbe possibile eseguire l'elet-
trocardiogramma, l'elettroencefalogramma e l'elettromiogramma.

5.2. CENNI DI CITOLOGIA

La maggior parte delle cellule si compone di:


• citoplasma (una soluzione al 20% di proteine in acqua);
• nucleo;
• membrane plasmatiche. Sono pareti molto sottili, che formano una
completa divisione tra l'esterno (spazio extracellulare) e l'interno (spazio
intracellulare) (tabella 5.1);
• microstrutture varie, numerose nel citoplasma, tra cui gli organuli:
ognuno con un compito specifico: mitocondri, ribosomi, l'apparato di
Golgi, e numerosi altri; inclusioni di fibrille, depositi di sostanze
nutritive, depositi di prodotti ghiandolari. Per la composizione vedi
tabella 5.2.
Ogni cellula del corpo è immersa in uno strato molto sottile di fluido
esterno (fluido extracellulare). Questo fluido forma l'area adiacente alla
cellula nella quale il corpo effettua gli scambi esterni.
La composizione orientativa media del fluido extracellulare è la
seguente:
• acqua 99%;
• NaCl 5,3 g/1 (cloruro di sodio);
• NaHC03 2,3 g/l (carbonato di sodio);
• KC1 0,3 g/l (cloruro di potassio).
In relazione alla distribuzione dei liquidi nell'organismo, il corpo si può
dividere come segue:
• spazio intracellulare = volume totale di tutte le cellule;
• spazio extracellulare = volume totale all'interno dell'organismo non occu-
pato dalle cellule.
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La divisione tra lo spazio cellulare interno e lo spazio cellulare esterno è


delimitata dalla membrana cellulare o citoplasmatica, propria della cellula.
È tramite questo diaframma che avviene lo scambio elettrolitico, da qui essa
fa entrare le sostanze nutrienti ed elimina i cataboliti (sostanze di rifiuto). Il
fluido nello spazio extracellulare si divide in:
• spazio interstiziale;
• spazio intravascolare.
La parete divisoria tra lo spazio interstiziale e lo spazio intravascolare è formata
dalla parete vascolare.
La semipermeabilità delle pareti di divisione tra i diversi compartimenti
(membrane plasmatiche + capillari venosi), fa sì che la composizione dei fluidi
sia diversa in ogni compartimento. La membrana plasmatica è abbastanza
permeabile ai seguenti componenti:
• acqua;
• ioni potassio (K+);
• ioni cloro (CI-);
• alcune sostanze organiche quali: alcol, acido lattico.
I capillari venosi sono anch'essi semipermeabili, ma secondo altri parametri
rispetto alla membrana plasmatica.

TABELLA 5.1 - DIVISIONE DELLACQUA NELL'ORGANISMO

Corpo umano (composto per più del 70% da acqua)


Spazio cellulare interno (2/3 Spazio cellulare esterno (1/3
dell'ammontare totale di acqua) dell'ammontare totale di acqua)

Interstiziale

Intravascolare
TABELLA 5.2 - COMPOSIZIONE ORIENTATIVA DELLE SOSTANZE
MAGGIORMENTE PRESENTI NELL'ORGANISMO
Plasma sanguigno Fluidi interstiziali Fluidi intracellulari
Proteine 80 g/l 0-20 g/l 100-200 g/l
Glucosio l g/l l g/l Variabile
NaCI 5,3 g/l 5,3 g/l 0,1 g/l
NaHC03 2,3 g/l 2,3 g/l 0,8 g/l
KCI 0,3 g/l 0,3 g/l 3,6 g/l

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Sangue

Endotelio

Spazio interstiziale

Membrane plasmatiche
□ □
Contenuto cellulare

T = proteine • = sodio □ = calcio

Figura 5.1 - Suddivisione delle particelle tra i differenti compartimenti

La differenza maggiore tra la composizione dello spazio intercellulare


ed extracellulare (cavità), consiste nell'alto livello di proteine e ioni K+
e nel basso livello di Na+ all'interno delle cellule (figura 5.2).

5.2.1. Trasporto dei materiali attraverso le membrane cellulari

Trasporto passivo
Le membrane funzionano da filtri. Si può affermare che più le parti-
celle sono elementari, maggiore è la loro permeabilità. Le cellule
viventi variano la loro permeabilità per effetto di influenze sia interne
sia esterne.
Questa forma di trasporto passivo funziona per libera diffusione tra i
diversi livelli di concentrazione. Questo trasporto coinvolge:
• ossigeno e anidride carbonica (02 e C02);
• sostanze inorganiche: ioni K+ (potassio) ioni CI" (cloro);
• sostanze organiche: ioni HC03 (acido carbonico), acido lattico;
• in alcune circostanze anche ioni Na+ (sodio) e Ca++ (calcio).
Osmosi
L'osmosi può compiersi se sono presenti in entrambe le pareti di una
membrana permeabile soluzioni di particelle non permeabili, la cui
concentrazione è diversa. La soluzione meno concentrata viene risuc-
chiata verso quella più concentrata.
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• L'osmosi continua finché questa differenza di concentrazione persi-


ste;
• particelle disciolte, già passanti attraverso le membrane, non cau-
sano osmosi perché la differenza di concentrazione si annulla per il
passaggio di ioni o molecole da una parte o dall'altra della mem-
brana.
Trasporto attivo
Il più importante meccanismo di trasporto attivo per la comprensione dei
fenomeni del magnetismo è quello della pompa Na-K (sodio-potassio; =
trasporto con carrier). Il suo funzionamento si basa sui seguenti passaggi:
• gli ioni Na+ vengono portati dall'esterno all'interno;
• gli ioni K+ vengono portati dall'interno all'esterno.
Si ritiene che nelle membrane cellulari si trovino molecole proteiche
carrier (= trasportatrici), che rendono possibile questo trasporto, grazie
anche a deboli differenze di potenziale bioelettrico. Il trasporto con
carrier, che avviene attraverso la membrana plasmati-ca, è illustrato nella
figura 5.3.
Tale trasporto, sia attivo sia passivo, assicura che ci sia una differenza
di potenziale, fonte di corrente elettrica.
Durante la fase di riposo la membrana plasmatica è più o meno per-
meabile soltanto agli ioni potassio. Si troverà, per effetto del funziona-
mento della pompa sodio-potassio, una concentrazione di ioni K+ circa
20 volte maggiore all'interno rispetto all'esterno della cellula.

Na+ K+
1
t
1 -------------- ►
A ■+ ------------------------
11 11
Na+in B K+inA

f B
t
1 1

Na+

Figura 5.3 - Trasporto attivo con carrier; A e B sono due molecole proteiche carrier.
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Per effetto della pompa sodio-potassio, quest'ultimo elemento è


rimosso dallo spazio cellulare interno. Anche la composizione degli
ioni caricati negativamente cambia: all'interno della cellula vi sono
legami terminali di amminoacidi e proteine, all'esterno della cellula vi
sono anioni, quali ioni cloruro e ioni HCO3 (acido carbonico). La
membrana lascia passare solamente gli ioni K+, in modo che sotto
l'influenza della differenza di concentrazione tra i fluidi intracellulare
ed extracellulare gli ioni K+ diffonderanno fuori (efflusso del potassio).
Questo significa una diminuzione degli ioni positivi all'interno della
cellula. Poiché gli anioni non possono seguire il potassio, in quanto
non possono diffondere attraverso la membrana, la parte interna si
caricherà negativamente rispetto alla parte esterna. La differenza di
potenziale è chiamata "potenziale di transmembrana". Esso dipende
dal numero di ioni K+ che diffondono fuori dalla cellula. La carica
negativa che si forma all'interno della cellula rallenta l'efflusso del
potassio all'esterno, in quanto i cationi potassio sono attratti dagli
anioni rimasti all'interno.
Il processo si stabilizzerà quando ci sarà un bilanciamento tra la diffe-
renza di concentrazione e il potenziale. Questo significa che l'efflusso
è giunto al termine. Il bilanciamento è detto "potenziale di bilancia-
mento del potassio".
Per i tessuti suscettibili al meccanismo della pompa Na-K questo poten-
ziale oscilla tra 70-100 mV (millivolt), in relazione alla concentrazione di
potassio. La maggior parte dei tessuti ha un potenziale stabile, poco com-
parabile al potenziale di bilanciamento del potassio. La differenza è pro-
vocata dagli ioni sodio positivi che diffondono all'interno delle cellule.
Ciò determina un ambiente intracellulare meno negativo. Questa diffe-
renza potrebbe essere pienamente compensata da una maggiore diffusio-
ne del potassio, ma la resistenza della membrana cellulare alla permeabi-
lità agli ioni potassio blocca la diffusione ulteriore di questo catione.

5.2.2. Sintesi
Il potenziale di bilanciamento per i tessuti suscettibili al meccanismo
della pompa Na-K dipende dalla differenza di concentrazione di potas-
sio tra il fluido extracellulare e quello intracellulare. Il potenziale è più
basso del potenziale di bilanciamento del potassio a causa di una mino-
re fuoriuscita del sodio. In seguito gli ioni sodio diffonderanno all'ester-
no delle cellule. Di conseguenza, la concentrazione intracellulare del
potassio è stabile. La differenza di potenziale influenza la
permeabilità.
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5.3. LA CONNESSIONE CON LA MAGNETOTERAPIA

Alcuni organi come il cervello e il cuore generano "forti" campi


magnetici, considerati in relazione ai tessuti biologici (il cervello
3xl0"8 Gauss e il cuore lxlO-6 Gauss). Questi valori cominciano a
modificarsi nel caso in cui subentri un danno organico, ad esempio un
attacco cardiaco. I campi magnetici alterano il potenziale di migrazio-
ne elettrolitica della cellula, da cui deriva la loro importanza in magne-
toterapia.
La fluttuazione dei campi magnetici in natura è sotto l'influenza di fat-
tori ambientali, come i campi magnetici della terra, del sole, della luna
ecc. Gli scienziati hanno provato l'esistenza di una relazione tra gli
attacchi di cuore e la depressione da una parte e cambiamenti del
campo magnetico terrestre dall'altra. I russi hanno evidenziato una
correlazione statistica tra depressione e aumento delle macchie solari.
Con l'aiuto dei magneti, tramite l'influenza di un campo statico a forza
costante, i cambiamenti del campo esterno possono essere
compensati. Ciò rende possibile arrivare a potenziali bilanciati
all'interno degli organi. I magneti possono avere quindi un'influenza
stabilizzante.
Il riequilibrio biomagnetico significa necessariamente armonizzazione
degli scambi elettrolitici cellulari, nonché del pH dei distretti tissutali,
fenomeno che implica un enorme influsso sulla capacità di bioregola-
zione dell'organismo.

5.3.1. Origine dei disturbi elettromagnetici delle cellule

Questa tipologia di disturbi può avere cause interne o esterne:


• cause interne: malattie; emozioni; stress; infezioni; cattiva alimenta-
zione ecc.;
• cause esterne: naturali (radiazioni solari; cambiamenti lunari; radiazioni
cosmiche; sostanze radioattive); artificiali (raggi X; metalli pesanti
come piombo; additivi chimici nel cibo; linee ad alta tensione).
Tra le cause interne, traumi, ad esempio le fratture ossee, possono cau-
sare cambiamenti bioelettrici e anche variazioni del campo magnetico
dell'organismo. Nel trauma, per le prime tre ore circa vi sarà una pre-
valenza di carica POS (+) nei tessuti colpiti, successivamente il corpo
richiederà una polarità prevalente NEG (-) (Philpott). Emozioni e
stress sono tra le cause principali del crollo delle resisten-
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ze fisiche. È scientificamente provato che lo stress può condurre a cam-


biamenti fisiologici degli organi. Tutto ciò conferma la relazione con il
sistema neuro-endocrino e nervoso, con il quale la psiche controlla le
attività fisiologiche, interconnessioni ora studiate dalla PNEI (psico-
neuro-endocrino-immunologia).

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Capitolo O

Il concetto di "Forza Vitale"


e la sua relazione con il
magnetismo

6.1. IL CAMPO ODICO

Il barone tedesco Karl Von Reichenbach (1788-1869), scopritore della


paraffina e del creosoto (sostanza chimica ad azione conservante), stu-
diò il campo vitale umano e quello emesso da animali, piante, minera-
li, cristalli e magneti. Definì questa forza Od, oppure Odile - da Odino,
antica divinità tedesca. Questa energia sarebbe diffusa nel nostro corpo,
costituendo la cosiddetta aura, negli esseri viventi, e in modo diverso
nei cristalli, nei raggi solari, nei magneti e nell'elettricità. Attraverso i
suoi studi, rilevò che alcune proprietà del campo odico erano simili a
quelle del campo elettromagnetico. Ad esempio i cristalli manifestava-
no una polarità sottile, come fossero dei magneti. Scoprì che vi è una
grande concentrazione di energia nello spettro solare, tra il rosso e il
violetto. Reichenbach vide che, nel campo odico, i poli di segno oppo-
sto non si attraggono, ma si respingono, o meglio, se in concentrazione
sufficiente, stanno assieme parallelamente, costituendo un campo
odico completo. Una caratteristica, questa, difforme dalle leggi della
polarità magnetica. La forza del campo iodico viene trasmessa attra-
verso un filo metallico, con la velocità di circa quattro metri al secondo.
Questa velocità è dovuta dalla densità del materiale conduttore. Scoprì
che il campo odico si comporta come se fosse un fluido, e in parte con
le proprietà di un'onda luminosa. Venne a scoprire anche che l'energia
vitale emessa dal corpo umano presenta una polarità simile a quella dei
cristalli lungo i loro assi principali. Sono celebri gli esperimenti all'in-
terno della "camera nera"; una stanza completamente buia, in cui i sen-
sitivi vedevano, dopo un tempo tra pochi minuti e due ore, le emissio-
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ni del campo odico fuoriuscire da cristalli, magneti ed esseri viventi.


Attribuì una polarità negativa al lato sinistro del corpo e una positiva
alla parte destra. Tali esperimenti durarono decenni, finché il barone
Reichenbach pubblicò i suoi studi. Alcuni fisici accolsero le sue osser-
vazioni, ma la grande maggioranza degli studiosi dell'epoca non ne
tenne conto.
Nella tradizione cinese troviamo lo stesso concetto, cioè tutta la mate-
ria animata e inanimata sarebbe influenzata da due forze polari: yin e
yang. Ugualmente l'antica tradizione spirituale indiana, che si rifa ad
oltre 5000 anni fa, vede il principio di un'energia universale, che sta-
rebbe alla base di ogni forma di vita: il prana o "soffio vitale". È un'e-
nergia cosmica che circonda tutta la terra, nell'atmosfera, nel suolo e
nel corpo umano.
Ciò che a noi interessa è il fatto che Reichenbach giunse alla seguente
conclusione: l'energia vitale (od) e il magnetismo sono forze differenti, ma
mentre la -prima -può manifestarsi anche indipendentemente, dove vi "e magne-
tismo "e sempre presente anche l'Od, e quest'ultimo viene posto in movimen-
to dall'azione magnetica.

6.2.1 BIONI E L'ENERGIA VITALE

Nel 1934 il medico austriaco Wilhelm Reich (1897-1957) nei suoi espe-
rimenti scoprì i Moni, aggregati radianti di forza vitale. In realtà, Reich
non sapeva che già nei primissimi anni del 1900, il reverendo Lead-
beater, della Società Teosofica, aveva pubblicato a Madras (l'attuale
Chennai, in India) un testo intitolato "Chakra", nel quale parlava
esplicitamente dei "globuli di vitalità" (i bioni di Reich) e delle tecni-
che respiratorie per immagazzinarli dall'atmosfera terrestre. La sco-
perta che la vita aveva origine solo da organismi viventi, definita da
Pasteur, secondo Reich non era l'unica sorgente. Egli volle provare che
la materia inerte può trasformarsi in materia vivente. Sterilizzò del
materiale organico e lo immerse nell'acqua sterile. Questo materiale al
microscopio dava origine a delle piccole vescicole che si restringevano
e si distendevano. Dopo un po' di tempo quelle vescicole formavano
dei grappoli e iniziavano a muoversi come animali unicellulari, cioè i
protozoi. Reich fece delle altre indagini dove anche dal materiale inor-
ganico sterilizzato, immerso in soluzione nutritiva, si ricavava la for-
mazione delle vescicole; particelle pulsanti che si comportavano come
cellule viventi, i bioni. L'Energia Vitale, od Orgone, hi invece definita
quell'energia che Reich
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trovò negli organismi viventi; questa scoperta avvenne nel 1939. Egli
si accorse che i bioni diffondevano una energia sconosciuta, che non
rispondeva ai canoni ufficiali della fisica. Successivamente osservò che
questa energia è presente nell'atmosfera e arrivò ad affermare che que-
sta energia non è altro che una forma particolare di radiazione cosmi-
ca, così come viene ipotizzata attualmente anche da alcuni fisici. Nel
1940 Reich creò uno strumento che concentrava l'energia orgonica in
un apposito accumulatore, attraverso il quale si evidenziavano alcune
proprietà speciali dell'energia orgonica, cioè quella di essere attratta e
assorbita dal materiale organico, a differenza del metallo (il ferro par-
ticolarmente). Infatti la materia organica attrae l'orgone, mentre i
metalli lo respingono all'interno dell'accumulatore, concentrandolo.
Inoltre l'arresto e la concentrazione dell'orgone determinano un
aumento della temperatura. Tuttavia, già il sarcofago del faraone
Tutankamon, il primo faraone a non essere seppellito in una piramide,
è in realtà una scatola orgonica, in quanto costituita da numerose casse
di legno (materiale organico) una dentro l'altra, dipinte d'oro (mate-
riale metallico). Inoltre, anche il medico settecentesco viennese Franz
Anton Mesmer, ipnologo, utilizzava delle botti di legno con limatura
di ferro, su cui faceva entrare o metteva in contatto i pazienti. Altro
esempio di "scatola orgonica". Su internet il lettore interessato potrà
trovare numerosi siti in cui si spiegano quali siano le caratteristiche
dell'orgone e quali i possibili utilizzi in medicina; come costruire e uti-
lizzare una scatola orgonica, e altro inerente.
Reich dimostrò che l'energia orgonica può essere trasformata in energia
cinetica; dopo alcuni anni di ricerche annunciò l'invenzione di un motore
orgonico ad armatura rotante alle cui dimostrazioni molti suoi colla-
boratori rimasero stupiti. Tuttavia, la formula costruttiva di tale motore
non fu mai ufficialmente rivelata. L'energia orgonica, una volta accu-
mulata, può venire trasformata in un corpo o in un sistema, fino alla
saturazione, con l'inclinazione a degradare e a trasformarsi in energia
elettrica, che tenderà a scaricarsi. Questi esperimenti hanno fatto ipotiz-
zare che vi sia una qualche affinità tra l'energia orgonica e l'elettricità
statica o da sfregamento. Ad esempio, i metalli attraggono l'orgone e poi
lo respingono velocemente. Un materiale metallico carico di orgone,
attrae particelle organiche, ma respinge le particelle metalliche.
L'esempio esposto fa pensare all'esperimento di induzione elettrosta-
tica che si effettua con il cosiddetto "pendolino elettrico". Si avvicina
un corpo elettrizzato a una pallina di midollo di sambuco appesa a un
filo; questa viene prima attratta, poi, a contatto con il corpo elettrizza-
to, la pallina si carica ed è quindi respinta.
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6.3. IL BIOPLASMA

Nel 1944 il russo V.S. Grishchenko espose la teoria del bio-plasma, vale a
dire che il quarto stato della materia poteva essere attribuito anche agli
organismi biologici.
Grazie alla fisica sappiamo che la materia può assumere, oltre che lo stato
solido, liquido e gassoso, anche lo stato di plasma, fissato come gas
elettricamente neutro, composto di ioni, elettroni e particelle neutre, definito
"quarto stato della materia". Si notò la sua presenza per la prima volta nella
scarica che avviene nei gas a bassa pressione, per effetto di un forte campo
elettrico. Il plasma rappresenta il 99% della materia nell'universo. I solidi e i
liquidi sono solo un'eccezione, altre forme di plasma sono le nebulose, le
stelle e la loro atmosfera. I Russi hanno scoperto in realtà un campo di
enorme interesse, sul quale soprattutto i fisici e i medici quantistici stanno
concentrando le loro ricerche.
La presenza del plasma è quasi completamente assente sulla superficie della
Terra, anche se è materia nell'universo. Nel 1968, all'Università del
Kazakistan ad Alma-Afa alcuni studiosi confermarono le tesi di
Grishchenko, vale a dire che il corpo bioplasmico sarebbe il responsabile
della struttura energetica del corpo fisico. Secondo il biofisico Victor
Adamenko, si tratterebbe di "una emissione fredda di elettroni dall'oggetto
vivente verso l'atmosfera". Sembra che i principali centri di emissione
puntiformi, collocati nel nostro corpo, corrispondano a quelli
dell'agopuntura.

6.4. IL DOPPIO ETERICO

Un altro ricercatore dell'Università di Alma Ata, il dottor Vladimir Inyushin,


affermò che "al di là d'ogni dubbio ciascun organismo vivente è un sistema
che irradia energia e crea un campo attorno a sé". Sempre secondo il dottor
Inyushin, il corpo bioplasmico e il corpo eterico sono la stessa cosa. Il corpo
eterico costituirebbe, secondo la tradizione occidentale, una specie di guscio
di energia pranica bio-elettromagnetica, che coincide con il corpo fisico,
fuoriuscendo da questo per circa 5-8 millimetri. Ovvero costituirebbe la
prima parte di ciò che viene definito come "aura". Anche nella letteratura
esoterica occidentale si parla dell'intima costituzione dell'essere umano,
dell'esistenza dei cosiddetti corpi sottili, il più "denso" dei quali sarebbe il
doppio eterico, intermediario tra il corpo emotivo (astrale) e il corpo
materia-
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le, del quale sarebbe "l'architetto". Si pensa che esso sia l'agente unifi-
cante del corpo materiale, pur essendo entrambi di natura fisica,
essendo anch'esso un aggregato ordinato di ioni e veicolo dell'energia
vitale e delle percezioni sensoriali. Il corpo bioplasmico può essere
visto solo con l'aiuto di appositi schermi alla diacianina, o con filtri di
cobalto; in quanto non viene percepito con la vista ordinaria, salvo il
caso di alcuni sensitivi dotati. La materia organica allo stato di plasma
viene registrata dalla lastra fotografica, essendo questa sensibile a
certe lunghezze d'onda che il nostro occhio non riesce ad avvertire. La
persona che, possedendo doti più sviluppate, riesce a vedere questa
radiazione luminosa emessa dal corpo umano (aura), è definita chia-
roveggente.

6.5. LE ESPERIENZE DEL DOTTOR WALTER J. KILNER

Walter J. Kilner fu un medico inglese dei primi anni del Novecento.


Studiò l'aura con i filtri alla diacianina, e nel 1920 pubblicò l'opera
l'"Aura Umana" (ripubblicata di recente in italiano dalla Società Edi-
trice Andromeda). Egli espose i suoi studi in modo rigorosamente
scientifico, escludendo ogni ipotesi esoterica. Assieme a Reichenbach,
alle rivelazioni di Leadbeater, e degli studi di W. Reich e degli scien-
ziati russi, il dottor Kilner rappresenta uno dei principali pionieri di
questo settore di ricerca.

6.6. L'INVISIBILE ENERGIA RADIANTE DEGLI


ORGANISMI VIVENTI

C'è un interessante esperimento che può essere eseguito dai sensitivi,


al buio, per quanto riguarda la visione di oggetti animati o inanimati.
Esso rispecchia le esperienze di Reichenbach nella "camera nera". Il
buio assoluto, per i chiaroveggenti veri, non esiste. Se un tale soggetto
viene messo in una camera buia, dopo breve tempo, continuerà a
vedere fasci di luce; apparire e scomparire punti luminosi o lumine-
scenti.
Il sensitivo vedrà attorno a una pianta fiorita inizialmente una luce
grigiastra, poi percepirà dei punti luminosi chiari e numerosi, fino a
quando tutta la pianta apparirà pulsante di vita. Egli vedrà un alone
tutto intorno alla pianta, ma potrà osservare anche una luce di colore
diverso, che avvolgerà la pianta dalle radici ai fiori. Non solo le pian-
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te, ma anche i cristalli emettono luminosità; la base darà un alone di


colore rosso-giallastro mentre la cima una debole luce blu. Allo stesso
modo i magneti, con emissione diversa in base alla polarità. Anche
sugli esseri umani e gli animali è possibile osservare aloni luminosi; in
questo caso, l'emissione luminescente sarà di maggiore intensità, in
quanto emessa da corpi organici più complessi, con notevole attività
elettromagnetica. Nella maggior parte dei soggetti osservanti, la parte
destra del corpo studiato apparirà colorata di blu, mentre la sinistra di
colore giallo-rossastro. Benché tali sensazioni cromatiche varino da
sensitivo a sensitivo, in linea di massima queste caratteristiche
percettive sono state confermate nel corso di circa due secoli, in varie
parti del mondo. Uno dei testi più noti per iniziare a percepire questi
campi, finalizzato a diventare pranoterapeuti, è il lavoro di Barbara
Brennann "Mani di Luce"; libro adottato come testo didattico di base
dalle scuole dell'associazione inglese dei pranoterapeuti (National
Federation of Healers).
Secondo lo scienziato canadese J. Bigu, l'alone che circonda l'essere
umano può essere da alcuni percepito bene e dai più appena appena,
in quanto effettivamente costituito da una sorta di emissioni di radia-
zioni gamma (1974). Secondo questo scienziato, il potassio 40, uno
degli isotopi del sangue, nel passare a un livello energetico inferiore
più stabile, viene a emettere particelle beta e raggi gamma. Sarebbe
questa una delle spiegazioni più plausibili del perché alcuni sensitivi
hanno percezione dell'aura.
I biofisici russi hanno confermato che la cellula umana diffonde, al
pari dei corpi celesti, onde-radio e onde di frequenza luminose, visibili
e invisibili (raggi ultravioletti), e anche ultrasuoni.

6.7. LE MANI IRRADIANO ENERGIA VITALE

Alcuni decenni fa fu messo a punto dai coniugi Kirlian (cognome da


non confondere con quello del medico inglese Kilner) un apparecchio
che rende visibile la debolissima luminescenza che circonda tutti gli
esseri viventi: la celebre camera Kirlian. L'aura che circonda una foglia
appena raccolta appare variamente colorata, ma con l'appassimento la
luce va scemando. Attraverso le immagini fornite da questo strumen-
to, le dita umane sembrano sprigionare energia fiammeggiante d'in-
tensità e di colore variabile, in base alla salute del soggetto. Negli USA,
nel 1944, Wilhelm Reich, ignaro di quello che i coniugi Kirlian aveva-
no scoperto in Russia, sviluppò la fotografia del campo vitale del
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palmo delle mani, attraverso una pellicola a raggi X, alla stessa distan-
za alla quale solitamente vengono poste le mani durante una seduta di
pranoterapia (5-10 cm). Verso gli anni Settanta, la dottoressa Thelma
Moss dell'Università di Los Angeles, dopo molti esperimenti effettuati
con molte foto Kirlian, dimostrò che detta luminescenza non ha alcuna
relazione con fenomeni di natura chimico-fisica (umidità, sudore,
temperatura cutanea ecc.), ma è unicamente funzione dello stato
psico-fisico-elettromagnetico del soggetto. Recenti scoperte avvenute
in Europa, Russia e USA, hanno dimostrato che l'alone luminoso che
esiste attorno alle mani dei pranoterapeuti, ottenuti con la camera Kir-
lian, è molto più esteso di quello delle persone comuni, e che mentre
la terapia pranoterapica procede, tale luminescenza va diminuendo
d'intensità. Secondo questi studi, un pranoterapeuta vero, durante una
seduta, emetterebbe in genere un'aura chiara e azzurrognola (l'odile
curativo di Reichenbach). Durante il trattamento compaiono forti
bagliori; il paziente, che solitamente possiede un'aura molto debole,
"assorbirà" un'aura brillante e ricca di energia. Questo, in sintesi, per-
ché vi sarebbe una trasmissione di energia bioplasmica dalle mani del
terapeuta, ad alto potenziale energetico, a quelle del soggetto riceven-
te, con più basso potenziale energetico.
È possibile, anche senza utilizzare particolari apparecchiature, vedere
a occhio nudo e con la vista ordinaria, in condizioni di semioscurità,
un quid semi-luminoso, che sembra colleghi le dita quando le mani
sono poste una di fronte all'altra, con le dita distese. Con una luce sof-
fusa nella stanza, se vengono allontanate le mani di qualche centime-
tro, si dovrebbe vedere in modo più o meno nebbioso una sorta di
fascio di fili grigiastri, che passano tra le punte delle dita di una mano
e quelle di un'altra. Quando le mani vengono spostate trasversalmente,
questa specie di fumo che sembra uscire dalle dita si sposterebbe
anch'essa, ma in una maniera tale che possa mantenere un collega-
mento tra le dita. Inoltre, quando gli occhi si sono abituati alla penom-
bra, per alcuni è possibile cogliere una tenue luminosità attorno alle
dita, quasi fossero palmate, come collegate da una membrana. Durante
la seduta di questo tipo, bisognerebbe trovarsi in un ambiente né
troppo buio né troppo luminoso, con uno sfondo scuro, e alle spalle
avere una luce debole.
Affinché ci sia un buon risultato, bisognerà esporre la vista a un seve-
ro e assiduo allenamento, di circa dieci minuti al giorno. Grazie a que-
sti esercizi, sembra che gli occhi possano assumere la capacità di per-
cepire frequenze luminose situate oltre la soglia dello spettro comune-
mente visibile.
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6.8. IL CORPO VITALE-ETERICO È UN AGGREGATO DI IONI?

La "teoria elettrodinamica della vita", annunciata dai professori Harold Burr


e F.S.C. Northrop dell'Università di Yale, affermava che tutti gli esseri
umani hanno un campo elettrico organizzatore, e lo chiamarono "campo V"
(V da vita). Questo campo emette delle correnti deboli e alternate a bassa
frequenza, la cui tensione è nell'ordine dei millivolt. In ogni organismo del
mondo biologico è presente un campo elettrico, dall'animale, all'uomo fin
dallo stato embrionale, che presenta tutti gli aspetti che poi si mostrano
nell'individuo adulto, comprese le anomalie dovute a difetti congeniti o
malattie. Il campo V si genera nel corpo, ma è possibile apprezzarlo anche a
una certa distanza da esso. Le variazioni del campo V sono da collegarsi con
lo stato elettrico dell'atmosfera (onde elettriche a bassa frequenza), con i cicli
lunari e con gli stati d'animo. Il dottor Léonard Y. Ravits, allievo di Burr, in
una sua memoria pubblicata negli Annali dell'Accademia delle Scienze di
New York, scrisse di aver registrato, attraverso le misure del campo V,
"un'ampia varietà di stati emozionali". C'è un'esistenza di cicli del campo
vitale "elettrodinamico", cicli diurni, stagionali e semiannuali. Tutta la
medicina quantistica attuale si basa su queste premesse fre-quenziali.
L'aspetto scientifico è stato recentemente esposto in Italia dallo scienziato,
medico e fisico, professor Piergiorgio Spaggiari e dalla sua collaboratrice e
coniuge, medico e fisico, dottoressa Caterina Tribbia, nel loro lavoro
"Medicina Quantistica" (Ed. Tecniche Nuove). L'assioma di Reichenbach,
per cui, dove c'è magnetismo vi e sempre presenza e movimento di forza vitale,
sottolinea quanto possa rivelarsi importante la magnetoterapia in numerose
patologie. Così la legge dell'effetto Oersted (vedi pp. 19-20) che in fisica
afferma che elettricità e magnetismo sono inseparabili, dove si genera l'una
si manifesta anche l'altro, dovrebbe essere corretta affermando che in
presenza di campi di elettricità (non troppo forti) e/o di campi magnetici, si
manifesta sempre anche un certo quid di questa energia ancora
misconosciuta, la "forza vitale". L'affascinante argomento del prana o "Chi"
viene ripreso successivamente al capitolo... (p. 177 e seguenti, in particolare
p. 179). Come si può vedere dagli studi cinesi non esisterebbe tuttavia solo
una energia vitale, sottile e sfuggevole nell'essere analizzata dai sofisticati
strumenti dei fisici, seppur presente, ma è possibile che all'interno sia
inseribile un'informazione, e che detta informazione sia ancora più
importante, in un serto senso, dell'energia vitale medesima, in quanto ne
veicolerebbe l'andamento e la funzione. Il campo magnetico (inten-desi
anche "vitale") dei maestri di Qi-Gong (l'arte cinese di accumulo e
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dominio del "Chi") è stato misurato - con strumenti della scienza fisica -
rivelandosi amplificato da 2.000 a 100.000 volte rispetto alla media
dell'adulto comune. Tuttavia questa componente informativa (l'intenzione
espressa dal pensiero del maestro di Qi-Gong) risulta attualmente
inafferrabile, come misura, per i fisici. A tale radiazione i cinesi hanno posto
la denominazione di BRS (Biologie Radiation Signals). Questi segnali
informativi escono dallo spettro elettromagnetico misurabile, e per il
momento non vi è modo di determinarne una misura definita. Ma fino a che
punto tale energia informativa è frequenza e appartiene al mondo fisico, per
quanto sottile?
Ritornando al passato, il grande medico S.C. Hahnemann, fondatore
dell'omeopatia classica, parlando della Forza Vitale la definisce provvista di
natura "spirituale": "Nello Stato dell'uomo comanda illimitatamente
(autocrazia) la Forza Vitale di tipo spirituale che vivifica come Dynamis il
corpo materiale (organismo) e tiene tutte le parti di esso in andamento di vita
mirabilmente armonico in sentimenti ed attività, così che il nostro spirito
ragionevole che dentro vi abita si possa servire liberamente di questo
strumento sano e vitale, per lo scopo superiore della nostra esistenza"
("Organon dell'Arte di Guarire", § 9, VI ed.).

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Capitolo 7

La magnetite biogenica
nell'uomo

Verso il 1975 il ricercatore medico Richard Blackemore (Blackemore,


R.P., "Magnetotactic bacteria", Science, 190, 1975, pp. 37-379) fu il
primo a dimostrare la presenza di magnetite in organismi viventi, ini-
zialmente nei batteri dei terreni argillosi; fu scoperto che essi hanno la
capacità di orientarsi in base al campo magnetico terrestre. Successi-
vamente fu appurato che in alcune aree cerebrali di uccelli migratori
sono situate cellule particolarmente sensibili ai campi magnetici.
Anche i delfini, alcuni roditori, le tartarughe, le scimmie e altri anima-
li sintetizzano magnetite - detta "biogenica" in quanto sintetizzata
dall'organismo - all'interno di cellule particolarmente predisposte. Nel
1981 Joseph Kirschvink identificò magnetite organica finemente
disseminata in particelle nelle surreni umane (Barinaga, Marcia,
"Giving personal magnetism a whole new meaning", Science, 15 mag-
gio 1992, 256, p. 967); inoltre successivamente nel cervello, sotto forma
di microcristalli di magnetite, con massima concentrazione nelle
meningi, nel 1983 dal medico ricercatore Robin Baker e altri (Baker,
R.R., Mather, J.G., Kennaugh, J. H., "Magnetic Bones in Human Sinu-
ses", Nature, 301, pp. 78-80), i quali descrissero estese aree di magneti-
te nelle ossa sfenoide ed etmoide del cranio umano. La presenza di
questa sostanza potrebbe anche parzialmente giustificare la dinamica
dei risultati delle terapie delle medicine energetiche, quali, medicine
tradizionali cinese, indiana, tibetana; riflessologia, polarity thera-py e
altre.
A supporto degli studi citati sulla presenza di magnetite biogenica nel-
l'uomo, è interessante riportare l'"effetto Teresa", dal nome della
volontaria che si sottopose all'esperimento presso un gruppo di ricerca
svizzero utilizzante biomagneti del tipo commerciale "Marah". In
alcuni pazienti in condizioni lievemente alterate da cefalea o emicra-
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nia, ponendo un magnete piatto da circa 2500 Gauss sulla fronte, circa
due centimetri a destra o sinistra della linea mediale verticale passante
per il naso, il polo negativo è attratto a tal punto da rimanere attaccato
alla fronte anche quando il paziente è in posizione eretta. L'appli-
cazione riduce spesso notevolmente il mal di testa; a questo punto il
magnete si stacca e cade.
Backer e Philpott ipotizzano che un sistema paragonabile alla corrente
continua controlli i sistemi cerebrali. Tale percorso bioelettrico debole
entrerebbe facilmente in risonanza con le frequenze elettriche dome-
stiche di 50-60 Hz, emesse da gran parte degli elettrodomestici, pro-
vocando danni al delicato sistema dell'organismo. Essi affermano che
è opportuno lavorare o dormire ad almeno un metro di distanza da
dispositivi elettrici.
Appare evidente che, oltre al contenuto in ferro dell'emoglobina, pari
al 5% della massa della medesima, anche la magnetite biogenica,
essendo altamente reattiva ai flussi magnetici, assume un ruolo rile-
vante in magnetoterapia.

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Capitolo O

Esposizione magnetica dei


tessuti biologici

Philpott ha elaborato alcune considerazioni riassuntive che sono indi-


spensabili per comprendere i postulati della moderna magnetoterapia
naturopatica occidentale, che si è cercato qui di riassumere. Teniamo
presente che Philpott ha concentrato la propria ricerca sull'applicazio-
ne del campo monopolare NEG (-) ad alta intensità. Tuttavia, risultati
interessanti si ottengono anche con applicazioni, più prolungate nel
tempo, di campi bipolari a bassa intensità, tra i 250 e i 450 Gauss (ce).
1) L'esposizione a un campo magnetico negativo, senza una simulta-
nea esposizione equivalente a quello positivo, può avere un consi-
derevole effetto benefico sull'energia dell'organismo, generando
sintomi di sollievo, stimolando l'effetto di guarigione, normaliz-
zando il livello del pH dei tessuti e del sangue, stimolando effetti
antistress, d'ossigenazione cellulare, riducendo gli edemi, limitan-
do le emorragie, stimolando la disintossicazione, sviluppando un
effetto antisettico e/o antibiotico - completamente sicuro anche se
applicato alle infezioni o al cancro - e infine correggendo gli effetti
delle perturbazioni da smog elettromagnetico. Il tutto senza il
rischio di provocare stress biochimico;
2) in magnetoterapia esiste un'energia in grado di guarire, ed è pri-
mariamente l'energia magnetica negativa. L'energia del p. POS (+)
si manifesta inizialmente al verificarsi della ferita (per le prime tre
ore in caso di frattura ossea) ed è sostituita dall'energia magnetica
negativa durante il processo di guarigione. Il sistema nervoso cen-
trale e periferico si comporta come un circuito di corrente diretta
con il p. POS (+) ai livelli del neurone nel sistema nervoso centra-
le, e il p. NEG (-) a quello periferico. Il processo di guarigione si
compie proprio grazie a questa corrente diretta, che concentra
energia elettromagnetica negativa nel punto del trauma. Una fonte
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esterna di energia magnetica negativa aiuta il corpo a conservare e


aumentare il proprio campo magnetico per la guarigione; reazioni
patologiche a sostanze esterne quali cibo, prodotti chimici,
inalanti, tossine, punture d'insetti, tossine di microrganismi,
evocano tutti un ambiente acido e richiamano i sistemi di respira-
zione dell'ossigeno. Vi è una situazione parallela a questa, nella
reazione biologica all'energia dei poli magnetici separati. La rispo-
sta al p. POS (+) di un magnete, che mette in una situazione com-
parabile l'energia magnetica del polo antartico della terra (sud), la
ionizzazione positiva e il p. POS (+) di un circuito in corrente con-
tinua (DC), richiama acidità, provoca irritabilità dei tessuti, crea
infiammazione, stimola la crescita anormale delle cellule, riduce
l'ossigeno cellulare, riduce il metabolismo biologico-disintossican-
te e ostacola la guarigione (esposizioni prolungate). Si sviluppano
più facilmente microrganismi, ottenendo questi la loro energia
alcalina dall'energia anaerobica del metabolismo, e formando cata-
boliti acidi. Tutti questi processi cellulari di disordine, potenziati
dal campo magnetico di energia positiva e dalla bassa concentra-
zione cellulare dell'ossigeno, mettono l'organismo in posizione di
svantaggio rispetto ai numerosi microrganismi patogeni che lo
bombardano;
contrariamente a quanto sopra, la reazione biologica del campo
magnetico negativo - che può essere comparata all'energia magne-
tica del polo nord terrestre o artico, alla ionizzazione negativa e al
polo negativo di un circuito DC - promuove la normalizzazione
dell'alcalinità, combatte l'irritazione e l'infiammazione, normalizza
la crescita cellulare, migliora l'ossigenazione cellulare, migliora la
disintossicazione metabolica; l'energia del p. NEG (-) tende a
guarire le cellule; essa provvede all'organizzazione e alla norma-
lizzazione dell'energia magnetica negli organismi aerobici. Inoltre,
questo insieme di reazioni impedisce la replicazione dei microrga-
nismi che ottengono la loro energia vitale dall'energia anaerobica.
Questi processi cellulari di organizzazione e normalizzazione pro-
mossi dal campo magnetico del p. NEG (-) e dalla conseguente alta
concentrazione cellulare dell'ossigeno, mettono quindi l'organismo
umano in posizione di vantaggio in relazione alla vastità degli
organismi patologici da cui è abitato. Si determina un riequilibrio
del pH, collegato a numerose reazioni benefiche a cascata; è ovvio
che l'energia del p. NEG (-) che invade il nostro organismo deve
essere sufficiente a contrastare le influenze magnetiche polarizzate
che provocano disordine nel metabolismo. L'organismo

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umano deve mantenere il proprio stato alcalino prevalente e deve


anche disporre di una quantità di ossigeno iniziale, anche moderata,
per attivare in sé l'energia magnetica. I tessuti dovranno presentare i
meccanismi di ossidazione e disintossicazione attivi o attivabili. Le
conseguenze biologiche sono le stesse, sia che l'energia del campo
magnetico provenga dai processi biologici interni del metabolismo -
dai cibi (da cui l'importanza della dieta corretta con alimenti genuini),
o dalla respirazione di ossigeno caricato magneticamente - sia che
essa venga fornita esternamente tramite lo stimolo proveniente dal
campo magnetico negativo. Albert Roy Davis ha osservato che la
reazione fisiologica all'ossigeno è quella che corrisponde al campo
magnetico negativo. Ciò è confermato dalla constatazione che spesso i
pazienti espostiti a campo NEG (-) manifestano, dopo un po' di tempo,
una riduzione o scomparsa dei sintomi dovuti a intolleranze
alimentari. C'è inoltre una relazione diretta tra alcalinità e grado di
ossigenazione cellulare. In linea di massima l'alcalizzazione tissutale
rende possibile l'ossigenazione e il processo ossidante corretto, mentre
l'acidità impedisce l'ossigenazione e il dovuto processo di ossidazione.
In magnetoterapia è il polo magnetico negativo che sostiene
l'alcalinità, l'ossigenazione e l'ossidazione corretta; 6) una sostanza
paramagnetica, non magnetizzata inizialmente, a contatto con un
campo magnetizzato assume la stessa polarità del campo magnetico a
cui è esposta. Quando una sostanza paramagnetica viene
successivamente rimossa dal polo magnetico singolo, essa mantiene per
un po' di tempo parte dell'energia magnetica, ma si ripolarizza con due
poli di pari intensità. Un magnete di potenza debole, posto sotto
l'influenza di un magnete forte unipolare, con intensità tra i 2000 ed i
12.000 Gauss (ce), possiede tutte le caratteristiche di una sostanza
paramagnetica non magnetizzata inizialmente, esposta al singolo polo.
Le cellule del corpo umano possono essere considerate come dei
magneti deboli che, se esposti ad altri più forti, quali quelli terapeutici,
in particolare di 3000 Gauss (ce) e oltre, sotto l'influenza del singolo
campo magnetico unipolare divengono temporaneamente parte del
singolo polo del magnete forte. Quando il campo magnetico esterno
viene rimosso, le cellule riacquistano una maggiore forza elettromotrice
intrinseca e si ripolarizzano, sia negativamente sia positivamente. Nel
sonno e nel rilassamento si manifesta un recupero energetico che è
associabile al meccanismo esposto; rallentando l'attività, il sistema
nervoso si autoricarica, ripolarizzandosi e ripristinando la propria forza
elettromotrice fisiologica;
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7) basandosi sulla prova che magneti deboli si uniscono a un campo


magnetico singolo d'intensità superiore, si può comprendere come
l'analgesia e/o l'anestesia generale possono essere prodotte tramite
l'energia di un campo magnetico applicato al sistema nervoso
centrale (SNC). Non c'è bisogno di applicare un p. NEG. (-) sulla
nuca e un p. POS (+) sulla fronte, come è stato dimostrato con espe-
rimenti su animali. Le complicazioni in caso di applicazioni con il
p. POS (+) sul capo è data dallo stimolo all'infiammazione e alla
crescita di microrganismi e parassiti anche nell'area del cervello.
Questo svantaggio può essere superato attraverso l'applicazione
esclusiva del p. NEG. (-) al SNC. L'analgesia/anestesia generale è
semplicemente un'estensione del prolungamento del sonno, che si
verifica in seguito all'applicazione di un forte campo magnetico
negativo al SNC. È stato dimostrato (Philpott) che l'anestesia gene-
rale, senza considerare nel dettaglio il modo in cui questa è pro-
dotta, rappresenta un cambiamento del normale stato del SNC, il
cui polo magnetico è positivo. L'analgesia generale indotta da
magneti è innocua, calmante, atossica e non altera le funzioni vita-
li, quali la funzione cardiaca o respiratoria. Quando il campo
magnetico negativo esterno viene rimosso dal SNC, esso ripristina
di nuovo il suo campo magnetico positivo, in relazione al resto del
corpo che è magnetizzato con il p. NEG (-). Le cellule individuali
del sistema nervoso ripristinano i loro due poli magnetici fisiologi-
ci; ma ora esse sono state anche rinforzate magneticamente. Que-
sta analgesia e/o anestesia generale è ancora più tonificante del
riposo e quindi è molto efficace per combattere le allergie, le dipen-
denze, le reazioni infiammatorie e gli stati tossici del SNC, l'epiles-
sia, e moltissime condizioni psichiatriche. Secondo Philpott questa
forma di analgesia e/o d'anestesia magnetica può sostituire l'elet-
troshock terapeutico, senza gli effetti collaterali di quest'ultimo,
talora drammatici. È indicata anche per squilibri emozionali, sia
maggiori sia minori;
8) è stato osservato che l'applicazione simultanea di entrambi i campi
magnetici, di bassa potenza in Gauss, provoca la stessa reazione
biologica successiva all'esposizione a un singolo polo magnetico
negativo di potenza maggiore. Utilizzando un campo bipolare è
dimostrato che, adottando una forza di 450 Gauss (ce), si ottiene il
massimo livello di guarigione e sollievo dal dolore. Alcuni hanno
adottato una potenza di 850 Gauss (ce) bipolare, ma si è constatato
che in otto settimane o più di applicazione continua possono veri-
ficarsi principalmente sintomi di miglioramento più che di remis-

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sione stabile. Già dalle osservazioni di Albert Roy Davis e di altri,


si è visto che applicando il singolo polo magnetico negativo si pos-
sono ottenere effetti biologici consistenti e duraturi. Quindi è pre-
feribile optare per un'applicazione singola negativa di maggiore
intensità, piuttosto che per una bipolare a intensità minore qualora
superi i 400 Gauss (ce) circa. Il fatto che l'esposizione bipolare a
bassa intensità possa produrre gli effetti del p. POS (+) spiega
anche come i campi magnetici bipolari possano amplificare i sinto-
mi dell'esposizione alle correnti elettromagnetiche preesistenti;
9) è solo l'esposizione al campo magnetico negativo che combatte
l'inquinamento elettromagnetico e frequenziale dell'ambiente;
10) tutti i tessuti soggetti a trauma improvviso si presentano inizial-
mente con carica magnetica positiva, ma non rimangono in questa
situazione molto a lungo (come si è visto circa tre ore nel caso di
frattura ossea) dal momento che il corpo concentra l'energia del
campo magnetico negativo nel processo di guarigione;
11) l'ossigeno è fondamentale per i microrganismi responsabili del
disordine metabolico. Il DNA cellulare viene "caricato" in senso
benefico con il p. NEG (-), che ne aumenta la frequenza oscillante
intrinseca; inoltre la rotazione antioraria dell'energia del campo
magnetico negativo (s-pin levogiro) favorisce il moto dell'ossigeno
verso il citoplasma;
12) una sostanza alcalina è un immagazzinatore d'ossigeno. Quindi
l'effetto alcalinizzante dell'energia di un campo magnetico negati-
vo svolge un'azione considerevole nell'ossigenazione dei tessuti;
13) le allergie immunologiche, le intolleranze non immunologiche, le
ipersensibilità alle sostanze chimiche, le reazioni da punture di
insetti e la maggior parte delle reazioni o presenze di tossine sono
acide o acido-evocanti. Esse producono ipossia tissutale. Quindi
l'alcalinizzazione e l'effetto ossigenante dell'energia del campo
magnetico negativo sono sostanziali per la comprensione delle
dinamiche di numerosi disturbi e patologie che affliggono l'uomo.

8.1. EFFETTI DEI POLI MAGNETICI SUI TESSUTI BIOLOGICI

8.1.1. Polo negativo

(SUD di Samuel C. Hahneman [in accordo con Bengali] e di A. Roy


Davis, Nagakawa, A. Noel e N. Bengali; NORD di Battacharya, Bansal,
Tierra, Horge Hanemann.)
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Il fatto che questo polo sia denominato "negativo" è spesso fuorvian-


te. Esso aumenta il tenore di ioni negativi e d'ossigeno nelle cellule,
tendendo a diminuire l'acidità (riequilibrio del pH). In senso generale
possiamo affermare che esso offre tutti i benefici terapeutici disponibili
dall'applicazione dei magneti sia per l'uomo sia per gli animali. Come
inibitore del dolore, anche cronico, manifesta azioni interessanti; è
valido inoltre per combattere le infezioni e per favorire un sonno
tranquillo, attraverso l'aumento della produzione endogena di mela-
tonina. Questo polo riequilibra le condizioni iver o yang della maggior
parte degli organi, ha la caratteristica di stimolare la crescita di alcuni
ormoni, soprattutto attraverso la stimolazione ipofisaria, e possiede
infine un ruolo assai importante come sistema di prevenzione. Anche
le condizioni ivo o yin degli organi ne traggono beneficio, sebbene più
lentamente che con l'applicazione del p. POS (+). Tuttavia, date le fre-
quenti controindicazioni dell'applicazione di quest'ultimo, è preferibi-
le, in genere, utilizzare il p. NEG (-) se il magnete possiede un potere
al di sopra di circa 600-850 Gauss (ce). In sintesi, il campo negativo
produce i seguenti effetti:
• agisce alleviando, inibendo, e controllando il dolore in disturbi cro-
nici;
• riduce l'edema intracellulare;
• favorisce il riposo e il sonno;
• migliora le prestazioni atletiche;
• combatte e controlla le infezioni;
• favorisce e controlla la guarigione e la riparazione dei tessuti;
• agisce nell'aumentare l'alcalinità tissutale;
• agisce quale alleviante dei sintomi dello stress, sedando e calman-
do;
• incoraggia il benessere generale;
• aumenta il numero di ioni negativi e aumenta la presenza di ossi-
geno nelle cellule (effetti indiretti);
• può sedare gli agopunti, anche se talora, agendo da omeostatico,
può tonificarli, soprattutto nella lunga esposizione sugli stessi;
• può migliorare condizioni yang o iver dei maggiori organi;
• aumenta e rinforza concentrazione e attività mentali;
• agisce come rilassante del tessuto muscolare;
• può diminuire la massa grassa;
• agisce sulla ghiandola pineale e aumenta la secrezione notturna di
melatonina e/o ormone somatotropo (GH); incoraggia la secrezione
ormonale pituitaria;
• è allo studio l'attività antineoplastica.
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Già lo scienziato, fisico francese, Antoine Bequerel (1788-1878), premio


Nobel per la fisica del 1903, aveva scoperto il fenomeno biologico secondo
cui tutta la vita, sia monocellulare che pluricellulare, sia vegetale che
animale, si basa sulla carica elettronegativa. Cessata questa carica, cessa la
vita stessa.

8.1.2. Polo positivo

(NORD di Samuel C. Hahneman [in accordo con Bengali] e di A. Roy


Davis, Nagakawa, A. Noel e Bengali; SUD di Battacharya, Bansal, Tier-ra,
Horge Hanemann.)
Polo stimolante che può causare numerosi problemi se utilizzato
impropriamente. Esso aumenta gli ioni positivi e provoca la diminuzione
dell'ossigeno presente nelle cellule, tendendo ad acidificare. Se utilizzato in
modo appropriato, può assistere e incrementare il lavoro del polo negativo,
particolarmente nell'applicazione ai tessuti molli. Il polo positivo può agire
per migliorare le condizioni ivo o yin della maggior parte degli organi. Ad
esempio agisce nel ridurre l'edema di caviglie e arti inferiori, può essere utile
per curare piccoli traumi con ematoma e infiammazioni dei tessuti molli
adiacenti alle articolazioni. Esso è controindicato in senso assoluto se i
traumi e le infiammazioni sono associati a infezione.
Le infezioni devono sempre essere trattate con il polo negativo, poiché
quello positivo può incoraggiare la diffusione dei microrganismi. Il polo
positivo può anche essere utilizzato per la terapia con magne-tini, ovvero
piccoli magneti forniti di cerotto adesivo, posti sugli ago-punti. In questo
caso le controindicazioni sono considerate minori o nulle. In sintesi, il
campo positivo produce i seguenti effetti:
• aumenta il numero di ioni positivi e diminuisce indirettamente l'ossigeno
presente nelle cellule;
• tende ad aumentare il dolore nei disturbi cronici intensi;
• tende ad aumentare l'edema intracellulare;
• agisce come stimolante in genere;
• può favorire l'insorgenza d'infezioni. Favorisce lo sviluppo di batteri, con
conseguente sviluppo di fluidi catabolici ed edema (applicazioni molto
prolungate);
• può portare a un'iperattività mentale e diminuire temporaneamente i
sintomi dello stress, producendo anche dipendenza se posto come polo
unico in area cerebrale o cervicale;
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• ha effetto generalmente inibente sulla velocità di guarigione e


ricomposizione dei tessuti;
• agisce aumentando l'acidità;
• può aumentare la depressione qualora venga applicato successiva-
mente all'effetto euforizzante, dopo che si è creata dipendenza;
• può tonificare gli agopunti, spesso in forma energica;
• può migliorare la condizioni yin o vpo dei maggiori organi, se appli-
cato inizialmente;
• può aumentare la massa grassa;
• può essere utile nella cura delle contusioni o infiammazioni dei tes-
suti molli non associati a episodi di infiammazione grave o ferita
aperta. In tal caso l'esposizione periodica non dovrebbe superare le
quattro-otto settimane;
• agisce favorendo la tonicità e la contrazione del tessuto muscolare
e dei tessuti adiacenti. Per questa ragione, applicazioni brevi pos-
sono ridurre infiammazioni ed edemi recenti, provocati da distor-
sioni o piccoli traumi.

8.1.3. Campo bipolare

(Poli ambo di S.C. Hahnemann, campo bipolare per tutti gli autori.)
Esso irradia flussi magnetici che contengono entrambi i poli NEG (-)
e POS (+). I maggiori produttori di magneti bipolari su entrambe le
superfici sono Giappone, Taiwan, Corea e India. L'azione sul corpo
amplifica considerevolmente l'effetto del p. POS (+). L'unione dei due
poli non è considerata specifica dalle scuole di naturopatia occidentali
e non è consigliata per la terapia di malattie croniche, mentre lo è per
la scuola nipponica e in misura minore per quella indiana. Magnetini
bipolari possono essere utili, quando non si disponga di altri a p. NEG
(-), nei traumi da distorsione muscolare o in alcune situazioni acute
dei tessuti molli.
Va comunque precisato che un campo magnetico non è mai totalmen-
te unipolare. Vi è una lieve presenza del campo opposto ai margini
della superficie unipolare, tuttavia trascurabile ai fini della magneto-
terapia, quando il magnetometro segue la netta prevalenza dell'uno o
dell'altro campo sulla singola faccia del magnete.

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8.2. OSSIGENO E INFLUENZA MAGNETICA

Generalmente, lo stato acido tende a non tollerare la presenza di ossi-


geno. Le cellule del corpo umano ricevono energia dall'ossigeno attra-
verso il meccanismo dell'ATP e a esse perviene anche energia magne-
tica, quale trasferimento dal campo magnetico terrestre al corpo
umano, legato all'emoglobina e all'ossigeno - che è un gas parama-
gnetico - quando quest'ultimo entra nei tessuti. L'ossigeno è un
produttore molto importante di energia, fondamentale anche per la
difesa contro i radicali liberi, e per il controllo del metabolismo.
Quando l'aumento degli ioni idrogeno viene utilizzato come
stimolante, sviluppa un'azione generalmente controproducente, a
meno che non sia breve. La breve esposizione a un irritante, come per
esempio a una fonte di ioni idrogeno, può richiamare le funzioni del-
l'organismo a provvedere a una correzione della situazione anomala.
Secondo Philpott il modo migliore è tuttavia quello di collocare il p.
NEG (-) di un magnete sull'area interessata. Il polo emette la stessa
energia elettromagnetica di cui il corpo ha bisogno per il processo di
guarigione. Vale quindi la pena di sfruttare una fonte esterna di ener-
gia magnetica negativa, essendo in genere preferibile non impoverire
il corpo della propria.

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Capitolo 9

La magnetoterapia
in campo neurologico,
psicoterapico e psichiatrico

In una riedizione dal tedesco (l'originale è in parte in dialetto svizzero)


delle opere di Theophrastus von Hohenheim Paracelso (R. Olden-
burg, Berlino 1930), sotto il titolo Prima parte degli scritti relativi alla
medicina, alle scienze naturali ed alla filosofia, Paracelso afferma:
E necessario che Vi faccia presente quale forza di attrazione rappresenti
il magnete. La sua forza dovrebbe essere evidente agli occhi di qualsiasi
medico. Voi non sapete che uso si può fare del magnete in caso di
necessità o nel corso di comuni malattie, poiché tutti i medici si sono
dimenticati come applicarlo [...] [seguono a questo punto frecciate nei
loro confronti].
Mi viene spesso rinfacciato dai dottori e dai farmacisti che mi rifiuto di
dar credito ai dottori autori di libri, ma perché mai dovrei dar retta a
questi sprovveduti? Io lavoro direttamente con i magneti e posso
giudicare, mentre quello che questi signori scrivono non significa nulla.
Se non avessi raccolto le mie nozioni direttamente, sarei cresciuto
anch'io alla vecchia scuola e sarei rimasto cieco e sordo nei confronti
della medicina. Non avendo seguito gli insegnamenti dei vecchi
"maestri" ed avendo condotto in proprio le mie ricerche e le mie
sperimentazioni, sono giunto a nuove conclusioni ed a nuove riflessioni.
Non ho ancora iniziato a scrivere sui magneti poiché ritenevo della
massima importanza richiamare prima la Vostra attenzione su tale fatto
[...].
"In tutte le forme di epilessia o di mal caduco, che incomincia dalle
estremità e finisce alla sommità del capo [...]", secondo le prescrizioni
di Paracelso, il paziente veniva steso supino e la malattia, che interes-
sa la zona cerebrale, veniva indotta, a portarsi "magneticamente" al
centro del corpo e cioè nella zona del plesso solare.
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Egli impiegò la calamita come mezzo per curare le contrazioni musco-


lari, anche nel caso di contrazioni causate dal tetano e nelle sindromi del-
le partorienti. Ne consigliava l'impiego anche contro le emorroidi, l'itte-
rizia e la ritenzione di liquidi. Incluse nell'elenco anche l'ernia inguinale:
"[...] il magnete guarisce anche l'ernia inguinale nonché tutte le ferite sia
nei giovani che nei vecchi".
Paracelso definì la terapia magnetica "Principe della Medicina" e così
si espresse:
Dio Onnipotente ha messo a disposizione dei medici un rimedio
meraviglioso: il magnete; questo rimedio non è segreto ma è sotto gli
occhi di tutti. Il suo effetto è certo evidente, ma non al punto da
escludere qualsiasi discussione e approfondimento al riguardo. Dio ci
mette a disposizione dei rimedi, ma non ce li serve già cucinati sul piatto;
da parte nostra dobbiamo impegnare tutte le nostre forze e la nostra
intelligenza per arrivare alle necessarie conclusioni [...]. Potrei
diffondermi a lungo parlando delle forze del magnete, e chiarire quali e
quanti segreti esso nasconde. Coloro che ne faranno uso si renderanno
conto che senza questo importante materiale non è possibile intervenire
nei confronti di parecchie malattie che ho già accennato. È un capolavoro
per gli artefici della medicina, un capolavoro veramente unico.
In merito all'uso dei magneti in campo neurologico e psichiatrico,
Philpott afferma:
Ho seguito pazienti già trattati con elettroshock, altri in terapia allopatica
per reazioni allergiche cerebrali, altri con reazioni psichiatriche da
sindrome da astinenza da alcol o droghe e dai risultati ottenuti sono
convinto che il campo magnetico negativo può efficacemente ridurre
un'ampia serie di sintomi di natura emozionale e anche francamente
neurologica.
In linea molto generale, possiamo dedurre con sufficiente margine di
sicurezza che tale campo riduca l'eccesso dell'attività bioelettrica
cerebrale e nervosa.
E clinicamente certo che un campo magnetico negativo applicato
correttamente, con una potenza in Gauss appropriata, una massa adatta,
collocato per il tempo necessario, possa controllare l'eccesso di attività
cerebrale.
L'ansietà e la depressione sono generalmente trattate ponendo un
magnete dal lato negativo al centro della fronte. In alcuni casi, il
posizionamento temporale o bitemporale è ugualmente utile o più
interessante.
Bengali ha trasmesso all'autore l'utilità di porre un magnete piatto di
2500 Gauss (ce), p. NEG (-) al centro della fronte, per 10 minuti (nel-
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l'adulto) la sera prima di addormentarsi (figura 9.1). Tale pratica è cor-


relata "a uno dei migliori sistemi di rafforzare il sistema immunitario che
conosca" (Bengali). Continua Philpott:
Negli stati di panico od ossessivo-compulsivi, il posizionamento basso
occipitale spesso opera meglio.
I magneti usati variano da bande plastiche quadrate di 2 pollici di lato (ca
5 cm), con forza a 2000 Gauss (ce), a magneti in ceramica di 4000 Gauss
(ce) di varia grandezza, ai più potenti magneti di neo-dimio (Neomax) di
12.300 Gauss (ce). Ad esempio quest'ultimo tipo di magnete, posto con il
lato NEG (-) sulla tempia sinistra di una persona destrorsa, spesso la
solleva da un'ampia gamma di disturbi mentali ed emozionali. In
relazione alla psicoterapia, la psichiatria e la neurologia, certamente la
magnetoterapia promette molto [...].
Per quanto riguarda l'insonnia, Philpott suggerisce di porre un
magnete a polo negativo sulla sommità del capo, lasciandovelo anche
per ore. È anche utile semplicemente dormire sopra una stuoia magne-
tizzata con campo NEG (-). La stuoia ha tuttavia un prezzo d'acquisto

Figura 9.1 - Tonificazione ipofisaria: magnete "Marah" (polo NEG [-], 2500 Gauss
[ce]) applicato al centro della fronte, per 10 minuti ogni sera, allo scopo di
tonificare l'ipofisi. Per un effetto stabile prolungare il trattamento serale per due
mesi.
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maggiore del singolo magnete da porre sul capo. Secondo l'australiano


A. Noel, tali stuoie debbono contenere magneti a polo NEG (-) con
potenza non inferiore a circa 4000 Gauss (ce). Tierra usa spesso stuoie
bipolari a 850-1000 Gauss (ce), ma in questo caso invita a non perma-
nervi per più di otto-dieci ore e di usarle solo per alcune settimane o
pochi mesi.
Philpott raccomanda di eliminare gli strumenti elettrici o percorsi di
fili nelle immediate vicinanze del letto, in quanto frequenze di 50-60
Hz o prossime alle medesime potrebbero interferire con l'equilibrio
elettromagnetico cerebrale, alterandone alcune funzioni, tra cui il
ritmo circadiano.
Poiché il campo negativo oltre i 100 Gauss (non solo emessi dal
magnete ma effettivamente assorbiti dai tessuti biologici) provoca una
risposta fondamentalmente anabolica nell'organismo, che corrisponde
alla fase in cui i tessuti si rigenerano e i prodotti catabolici sono sele-
zionati ed escreti, ed eventuali tessuti cicatriziali accelerati nella loro
formazione, tale campo ben si armonizza con la fase del sonno. Gli
ormoni principali prodotti durante il periodo notturno sono due, la
melatonina, prodotta nell'epifisi dalla trasformazione della serotonina,
e l'ormone della crescita (GH) prodotto dall'ipofisi. Philpott conferma
la presenza di cristalli di magnetite nell'ipofisi. Quindi egli afferma
che il p. NEG (-) regolarizza e migliora anche la secrezione di questi
due ormoni.
La melatonina è un potente ormone antistress, interessato nel rinforzo
del sistema immunitario, nella riduzione di allergie e di squilibri
ormonali e nel miglioramento della respirazione, con azione anti-radi-
cali liberi e antinvecchiamento e, con massima probabilità, anticancro.
L'ormone della crescita controlla il regolare sviluppo cellulare, la cre-
scita durante l'infanzia e lo sviluppo, e il mantenimento durante l'età
adulta. Controlla la crescita di unghie, capelli, cute e muscolatura, sco-
raggiando la formazione di massa d'adipe. È sperimentalmente osser-
vabile che la collocazione di un campo magnetico negativo sull'addo-
me non solo aumenta la profondità del sonno, ma diminuisce anche la
massa grassa, da cui si deduce la possibile azione dell'ormone della
crescita.
Anche l'applicazione di un magnete a polo negativo sullo sterno -
magnete piatto di 2500-4000 Gauss (ce) - ha spesso un effetto interes-
sante contro l'insonnia.

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9.1. RELAZIONE TRA MAGNETOTERAPIA E PSICHIATRIA


ORTOMOLECOLARE

Si è visto che la risposta biologica al campo magnetico negativo provoca nei


tessuti uno spostamento biochimico verso l'iperossia alcalina. All'opposto,
un campo magnetico positivo tende a produrre una risposta d'ipossia con
viraggio in ambiente acido. Un campo magnetico negativo stimola e tonifica
tutti gli enzimi alcalino dipendenti. Gli enzimi di ossidoriduttasi che
cooperano alla formazione di ATP, attraverso i processi di fosforilazione
ossidativa, e anche quelli che provocano l'eliminazione di radicali liberi
infiammatori, di perossidi, acidi, alcoli e aldeidi, dipendono tutti dalla
presenza e/o dall'autoproduzione di un campo minimo elettromagnetico
negativo. L'ATP in sé non è un attivatore di questi enzimi. Tuttavia, tutti gli
enzimi alcalino dipendenti tendono ad autoprodurre un campo magnetico
negativo e possono quindi essere stimolati e tonificati da tale campo posto a
contatto esternamente. Un campo positivo stimola all'opposto enzimi adatti
ad ambienti a pH acido, e quest'ultimo con carenza d'ossigeno farà deviare i
processi enzimatici verso la fermentazione, in cui potranno svilupparsi
microrganismi e cellule tumorali, le quali cercheranno di produrre ATP solo
per il proprio consumo.

9.2. SCHIZOFRENIA E MALATTIE PSICHIATRICHE

Secondo Philpott, la schizofrenia è inizialmente prodotta da danni al tessuto


cerebrale indotti in età infantile da virus agenti in ambiente linfatico (ad
esempio, Epstein Barr, Cytomegalovirus, Herpes virus) i quali infettano e
quindi ledono i neuroni cerebrali e i linfociti. La schizofrenia e numerose
altre patologie psichiatriche, esaminate da un punto di vista strettamente
biochimico-clinico, manifestano un'attività patologica degli enzimi
d'ossidoriduttasi.
La chiave terapeutica "perduta" dai medici che si occupano di medicina
ortomolecolare in generale e più specificatamente di psichiatria orto-
molecolare, consisterebbe nella mancanza di esposizione del paziente a un
campo negativo sufficientemente forte, attivatore degli enzimi ossi-
doriduttori. Il solo tentativo di elevare la produzione di questi enzimi
attraverso la somministrazione di adeguate quantità di aminoacidi, vitamine
e minerali, spesso non li stimola in modo sufficiente (William H. Philpott,
Magnetic Resonance Bio-oxidative Therapy for Major Meritai Disor-ders, voi.
Ili, Magnetic Health Quarterly, 3rd quarter, 1997).
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Attraverso l'attivazione energica relativamente priva di controindica-


zioni del potenziale d'energia vitale di tali enzimi - tramite l'esposi-
zione al campo magnetico negativo - è possibile ridurre reazioni di
malattie acute e cronico-degenerative. Nei casi psichiatrici, Philpott ha
dimostrato di avere efficacemente curato in molti pazienti sintomi
acuti e cronici di fissazioni, allucinazioni, insonnia, ossessioni com-
pulsive, ansietà e depressione patologiche, svenimenti e disturbi asso-
ciabili, e altri maggiori o minori sintomi a carico del sistema nervoso
centrale, attraverso l'applicazione di uno o più magneti a campo stati-
co unipolare negativo su alcune aree del capo.
I suoi studi si basano su risultati ottenuti su oltre tremila pazienti. Si
noti che Philpott ha sempre tenuto in alta considerazione l'aspetto
nutrizionale ortomolecolare - le cui premesse furono poste dal premio
Nobel Linus Pauling - e il problema delle intolleranze alimentari;
aspetti che da tempo sono considerati fondamentali dai medici natu-
ropati nordamericani e dei paesi anglofoni del Commonwealth, quali
Regno Unito, Australia e Nuova Zelanda, e da alcuni anni anche da
naturopati e da alcuni medici italiani a indirizzo naturopatico. Va
infine ricordata una caratteristica terapeutica della medicina natu-
rale/naturopatia: la necessità del drenaggio degli organi emuntori e del
sistema linfatico. Qualunque sia la disciplina utilizzata, nutrizione,
fitoterapia, omeopatia, medicine orientali, o altre, la stimolazione di
drenaggio di uno o più organi, secondo il caso, appare comunque indi-
spensabile. In genere si scelgono fegato, oppure, intestino, reni e/o
sistema linfatico. Ma a volte può essere più utile tonificare la circola-
zione arteriosa, venosa, l'eliminazione cutanea, polmonare ecc. Si può
osservare che la magnetoterapia permette inoltre di fornire "energia
vitale" al sistema bio-psico-cibernetico umano; infatti rinforzando
correttamente la forza elettromotrice delle cellule, l'organismo si
rinforza in tote. Utilizzando il linguaggio cinese diremo che questa
metodica fa in modo che l'organismo acquisisca ai (energia) e rinforzi
lo jing (struttura bio-elettromagnetica su cui opera l'energia) oppure,
secondo il linguaggio ayurvedico e dello yoga, che accumuli e conservi
il frana.

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Capitolo 10
Acqua e oli magnetizzati

10.1. RIVITALIZZARE L'ACQUA

Le proprietà curative e rivitalizzanti dell'acqua "magnetizzata" potreb-


bero essere legate alla sua "memoria". L'acqua fresca, pura, proveniente
da un torrente di montagna, è piena di vitalità, specialmente se questa
ha percorso un tratto di rocce vulcaniche, che sono altamente parama-
gnetiche. Il passaggio attraverso il suolo contaminato, svariati chilome-
tri di tubazioni di ferro e plastica, e il trattamento con prodotti chimici,
ad esempio cloro, le fanno perdere vitalità. Così, l'acqua che arriva nelle
nostre case risulta senza vita dal punto di vista energetico. Alcuni ricer-
catori credono che, in media, l'acqua dei nostri rubinetti possa talora es-
sere nociva, non solo per il suo contenuto di metalli pesanti e tossine de-
rivate dall'industria, ma anche perché essa ha sviluppato una polarità
che è dannosa alla nostra salute. Altri ricercatori, invece, suggeriscono
che la degradazione dell'acqua può diminuire di molto la vitalità del no-
stro organismo producendo una sensazione di stanchezza e secchezza
dopo la doccia o il bagno.
Fortunatamente recenti ricerche hanno dimostrato che è possibile recu-
perare in buona parte lo stato originale dell'acqua attraverso la magne-
tizzazione. L'acqua possiede una struttura ben definita. Una molecola è
composta da due atomi di idrogeno e uno di ossigeno. A causa della con-
figurazione dell'elettrone nella molecola, gli atomi di idrogeno tendono
ad attrarre le altre molecole di acqua, il che porta alla formazione di rag-
gruppamenti molecolari (clusters) che possono contenere da quattro a
centinaia di molecole d'acqua ciascuno. Alcune ricerche, eseguite in
Ungheria, hanno dimostrato che questi raggruppamenti molecolari pos-
siedono una memoria e la "capacità del ricordo"; inoltre esse possono
trasportare l'impronta (imprint) dell'energia magnetica, alla quale sono
state esposte semplicemente dal campo magnetico terrestre o attraverso
lo scorrimento su di una roccia paramagnetica (Lake, Rhody, "Magneti-
zed water is no mistery", Alive, 148, gennaio 1995, pp. 12-14; Narvaez,
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Thomas, Vibrations within water, intervista a Wolfgang Ludwig; Zhalko,


Tytarenko, Olga et al., Endogenous electromagnetic field influence on the free
energy ofhydrogen bond formation in water, 2nd Advanced Water Sciences
Symposium, Dallas, Texas, 4-6 ottobre 1996, atti, pp. 23-27). L'acqua può
essere rimagnetizzata facendola scorrere in tubazioni dotate di
elettromagneti permanenti, oppure si può ottenere un effetto simile
ponendola in una caraffa che viene esposta su un magnete per tutta la
notte. I magneti devono essere attentamente studiati per corrispondere
al ritmo di scorrimento dell'acqua e dovrebbero sempre essere posti il
più vicino possibile allo sbocco, dopo altri filtri e sistemi di
depurazione. Nella magnetizzazione stazionaria notturna è importante
assicurarsi che la polarizzazione del magnete utilizzato sia NEG (-)
oppure, meno frequentemente, bipolare.
L'acqua magnetizzata è in genere meno calcarea dell'acqua di rubinet-
to, cosicché la magnetizzazione può permettere il risparmio di deter-
genti e di saponi. Essa permette anche di evitare la formazione di cal-
care nelle stoviglie. Inoltre può rendere i capelli più brillanti. Come si
è visto, quando l'acqua è esposta a un campo magnetico, gli ioni
presenti si caricano, nel senso che mutano temporaneamente la loro
disposizione all'interno dei clusters (agglomerati molecolari). Ciò
spesso comporta un miglioramento della limpidezza e delle caratteri-
stiche organolettiche.
Il corpo umano è composto al 70% da tessuti contenenti acqua quale
elemento indispensabile. Il sangue è composto dall'80% di fluidi.
Useremo qui il termine "acqua magnetizzata", non per indicare che essa
sia diventata "magnetica", ma solo a significare che ha subito l'influsso di
un campo magnetico utile ai nostri fini. Test clinici, eseguiti in Russia e
India, hanno provato che l'acqua magnetizzata è un valido supporto
coadiuvante per la dissoluzione dei calcoli renali ed epatici, apprezzata
inoltre nei dolori reumatici, nella gotta, nell'ischialgia, nei problemi
digestivi e urinari, nelle disfunzioni circolatorie periferiche e nei disturbi
ginecologici. L'acqua non è il solo fluido magnetizzabile: anche il latte, il
vino, i succhi di frutta e l'olio da massaggio possono essere influenzati dal
magnetismo allo stesso modo.

10.1.1. Acqua magnetizzata in natura

In alcune nazioni sono state scoperte delle sorgenti naturali con proprietà
curative, la cui acqua si è magnetizzata naturalmente. In Italia
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(Ischia), in Slovenia, in Romania, in altre regioni del mondo, ad esem-


pio in vicinanza di vulcani, l'acqua, spesso termale, può presentare
qualità magnetiche particolari e/o debolmente radioattive in senso
benefico.

10.1.2. Metodo di preparazione dell'acqua magnetizzata

Vi sono tre possibilità di preparare acqua magnetizzata:


1) acqua magnetizzata con polo NEG (-);
2) acqua magnetizzata con polo POS (+);
3) acqua bipolare.
La magnetizzazione può avvenire nei seguenti modi:
1) in un bicchiere vuoto viene posto un magnete, protetto da un rive
stimento di plastica atossica, e vi si versa dell'acqua. Quest'ultima si
magnetizzerà molto similmente a quanto accade naturalmente e
cioè quando l'acqua scorre sopra a rocce particolari.
Questo metodo è molto diffuso in Russia, dove vengono così
magnetizzate grandi quantità d'acqua, e i magneti utilizzati sono enormi e
con grandi capacità attrattive. Ai nostri fini, questa procedura presenta
alcuni svantaggi:
• poiché il magnete è costantemente a contatto con l'acqua, esso può
arrugginire se il rivestimento si altera, cedendo all'acqua particelle
di metalli pesanti;
• per grandi quantità, poiché l'acqua scorre sul magnete per un
periodo di tempo breve è soggetta a magnetizzazione relativa-
mente debole, anche se vengono utilizzati magneti molto potenti;
2) un altro metodo, più usato, è quello in cui si ricorre a due bottiglie di
vetro a fondo piatto che si pongono a contatto ciascuna con un
magnete, di polarità l'uno opposto all'altro. Il loro diametro dovreb-
be essere compreso tra gli 8-10 centimetri e dovrebbero essere lasciati
a contatto con le bottiglie piene d'acqua per circa 12 ore. Ad avvenuta
magnetizzazione, il contenuto delle bottiglie può essere utilizzato;
l'assunzione di uno o dell'altro tipo d'acqua magnetizzata dipenderà
dal disturbo che si vuole trattare e in alcuni casi sarà possibile misce-
lare il contenuto delle due bottiglie. È ovviamente possibile magne-
tizzare anche una sola bottiglia, con un solo tipo di polarità;
3) in alternativa, si mette la bottiglia a contatto con entrambi i poli di
un magnete; si possono avere bottiglie squadrate, in modo che
magneti piatti stiano da un lato e dal lato opposto, a poli opposti.
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La forza terapeutica dell'acqua magnetizzata dura solo alcuni giorni


dopo che la fonte magnetica è stata allontanata.

10.1.3. Dosaggio

Negli adulti è opportuno iniziare con la somministrazione di 30 mi di


acqua tre volte al dì. Se non si verificano effetti collaterali, dovuti prin-
cipalmente al drenaggio epatico, linfatico e renale (ad esempio tempo-
raneo mal di testa), si passa ad almeno 200/300 mi tre volte al dì (circa
due-tre bicchieri d'acqua tre volte al giorno).
Nei bambini è opportuno iniziare con la somministrazione di due cuc-
chiai d'acqua, (15-20 mi) 3-4 volte al giorno.
È importante che né i recipienti né l'utensile utilizzato siano di metal-
lo, altrimenti si corre il rischio di scaricare in parte le "informazioni
magnetiche" incorporate dall'acqua.
Il dosaggio dipende anche dalla gravità del caso, per esempio coloro
che soffrono di malattie sanguigne o minzione dolorosa dovrebbero
farne uso ogni due ore, per un periodo di alcuni giorni, per poi passare
alla posologia standard (tabella 10.1).

10.1.4. Olio magnetizzato

Gli oli vegetali, utilizzati per il massaggio e a scopo curativo, possono


essere magnetizzati, aumentando così la loro efficacia terapeutica.

TABELLA 10.1 - SCHEMA SINTETICO DELL'UTILIZZO DELL'ACQUA


MAGNETIZZATA, SECONDO LA MAGNETOTERAPIA INDIANA
Acqua p. neg (-) Acqua p. pos (+) Acqua bipolare

Preparazione 12 ore sul p. NEG (-) 12 ore sul p. POS (+) Miscela di quantità uguali
di un magnete di un magnete dei due tipi di acqua

Effetto Rallenta la crescita, Stimola la crescita, Attivante in genere


disinfiamma può infiammare

Applicazione Infezioni, indisposizioni Malattie con dolore Disfunzioni generali


e debolezza muscolare nelle persone sane,
(assunzioni brevi) aumenta la resistenza

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Olio magnetizzato con entrambi i poli


Si deve riempire una bottiglia di vetro con dell'olio, preferibilmente di
forma rettangolare. Si pongono a contatto con la bottiglia dei magneti
forti (da 2500 Gauss in su) in modo che il p. NEG (-) di un magnete,
posto a un lato della bottiglia, stia di fronte al p. POS (+) dell'altro,
all'altro lato della bottiglia: il tempo di preparazione è assai più lungo
di quello dell'acqua, ovvero non inferiore a quindici giorni.
Per oli monopolari, si utilizzerà solo il lato del magnete d'interesse. Il
tempo di magnetizzazione è lo stesso per tutti gli oli.
Potranno essere utilizzati per la cura dei capelli, per il massaggio, per
la pulizia del naso e delle orecchie.
Possono essere magnetizzati anche l'acqua di rose, i tonici, i colliri e
altre soluzioni liquide.
La durata dell'informazione frequenziale indotta dai magneti nell'olio
è maggiore di quella dell'acqua.

10.1.5. Precauzioni d'uso

Le precauzioni d'uso sono le stesse che per i magneti, benché l'acqua


magnetizzata non riveli un potere magnetico visibile di attrazione per i
metalli. Si vedano le "precauzioni d'uso" a p. 92 e il capitolo 18 a p. 145.

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Capitolo il
Tipologie di magneti

I magneti possono essere divisi in due gruppi:


1) magneti naturali;
2) magneti artificiali.
I magneti naturali sono presenti in natura, spesso sono ossidi di ferro;
la loro forza non diminuisce nel tempo, anche se il valore in Gauss è
generalmente basso.
Altri magneti possono essere ottenuti sfregando materiale ferroma-
gnetico su calamite. In questo modo si forma un magnete debole. La
preparazione di magneti più forti può essere ottenuta facendo passare
nei medesimi una corrente elettrica. Il materiale da magnetizzare è
posto all'interno di alcune spire di filo metallico, attraverso le quali
scorre energia elettrica. Attraverso questo processo il materiale
ferroso non magnetico si magnetizza. La forza del magnete prodotto
dipende dal tempo di esposizione alla corrente elettrica, dalla forza del
flusso di corrente e dal tipo di materiale usato.
Durante il processo si verifica un cambiamento molecolare. Ogni
molecola può essere considerata un piccolo magnete. Come già si è
visto, in un materiale non magnetico, le molecole sono disposte casual-
mente nello spazio; una volta che il materiale viene magnetizzato,
tutte le molecole vengono indirizzate nella medesima direzione; in
altre parole tutti i poli NEG (-) molecolari sono orientati in una dire-
zione e tutti i poli POS (+) molecolari nella direzione opposta. La
quantità di molecole direzionate determina la forza del magnete. Tale
forza è massima ai poli.
Inoltre, grazie all'applicazione dell'elettricità al magnetismo, sono stati
elaborati gli elettromagneti. Questo tipo di magnete funziona solamente
quando si fa passare elettricità attraverso di esso; quindi il suo
magnetismo non è proprio, ma indotto. Ovvero, facendo passare corrente
elettrica attraverso un materiale è
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possibile indurre il magnetismo: se la corrente viene tolta, anche le qualità


magnetiche vengono meno.
Questo metodo è applicato in vari campi industriali e chimici; esempi evidenti
sono le operazioni di carico e scarico dell'acciaio sulle navi, i freni magnetici dei
tram e la raccolta di acciaio nei depositi. In medicina gli elettromagneti sono
utilizzati, ad esempio, per l'eliminazione di schegge di ferro dagli occhi.
Sono anche usati in terapia in forma pulsante, in cui si regola la forza e il ritmo
delle pulsazioni. Ciò è illustrato più avanti. Per quanto riguarda i magneti
permanenti, ovvero quelli di nostro interesse, ognuno di essi possiede una
propria forza di campo. La loro forma e dimensione varia, come illustrato di
seguito.

11.1. FORZA DEL CAMPO MAGNETICO

Come ricordato, il magnetismo e l'elettricità sono entrambi essenziali per la


loro reciproca formazione ed espansione nell'universo fisico. La forza del
campo magnetico (induzione magnetica), è espressa in Gauss, l'unità di
misura utilizzata in magnetoterapia, ma può anche essere espressa in
Newton/Ampère metro o Tesla dove:
1 Gauss = 0,00001 Newton/Ampère metro
I Tesla = 10.000 Gauss
II flusso magnetico consiste nel prodotto tra l'induzione magnetica e l'area
della superficie, misurata perpendicolarmente all'induzione magnetica. Esso
si misura in Weber
dove:
1 Weber = 1 Newton/Ampère metro
Combinando le unità di misura Tesla e Weber, si può ottenere la formula
seguente: 1 Tesla = 1 Weber /metro2
Secondo la formula il flusso magnetico è dato dall'ammontare delle linee
della forza magnetica che attraversano un'area.

11.2. TIPI DI MAGNETI

I tipi di magneti utilizzati in magnetoterapia a campo stabile sono numerosi.


I principali sono i seguenti:
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Ferrite convenzionale: è ancora molto popolare in Asia ed è usata


anche negli Stati Uniti. La sua forza non è molto intensa. Con il tempo
tende a perdere lievemente potere d'influsso.

Alnico è un magnete di buon livello, formato da una lega di alluminio


(Al), nichel (Ni), ferro, cobalto (Co) e rame. I costi di produzione sono
più elevati rispetto alla ceramica (vedi sotto).

Ceramica: sono magneti artificiali molto utilizzati. Vengono prodotti


da argilla cotta con ferrite di bario; quest'ultima si presenta allo stato
grezzo assai polverosa. Il materiale, mescolato con acqua, è poi riscal-
dato fino a raggiungere lo stato di fusione, a circa 1000 °C. Il materiale
fuso viene poi versato in stampi, raffreddato e sottoposto all'influsso
di un potente magnetizzatore elettrico, che ha il compito di stabi-
lizzare il potere magnetico del materiale. È necessario maneggiare i
magneti di ceramica con cura, data la loro fragilità. Essi sono normal-
mente ricoperti di resina epossidica o di plastica atossica. Vari "gradi"
("#°") sono disponibili; con ceramica #5° e ceramica #8°.
• La forza magnetica del magnete di ceramica #5° è di 3950 Gauss,
calcolata dal produttore in laboratorio; si noti che trattasi di potenza
in Gauss "ce" (circuito chiuso).Come per tutti i magneti, la potenza
reale di emissione sarà minore, ed è misurabile dal gaussometro in
superficie (Gauss "oc", ovvero circuito aperto);
• la forza magnetica del magnete di ceramica #8° è di 4000 Gauss (ce).
Blocchi di ceramica: i magneti formati da blocchi di ceramica vengono
utilizzati per applicazione sul corpo. Si possono trovare in forme diverse: da
quella a "domino" a quelli a sbarre di 4" x 6" x 1" (circa 10 x 15 x 2,5 cm).
Esistono anche dischi circolari, con diametro dai 3/4" a 1" (circa 2 cm fino a
2,5 cm) che vengono utilizzati in svariati tipi di applicazioni locali. Magneti
di questo tipo vengono anche utilizzati nelle stuoie magnetizzate e nei
cuscini magnetici.

Samario-cobalto: utilizzati, ma meno popolari di quelli di alnico, ceramica


o neodimio. La loro forza magnetica varia dagli 8700 agli 11.000 Gauss
(ce).

Neodimio: è un materiale magnetico molto costoso composto da neodimio


(una terra rara) ferro e boro. Questa lega produce un materiale molto
resistente. I gradi d'intensità delle leghe più comuni utilizzati dai terapeuti
sono:

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• neodimio #27°, con forza magnetica di 10.800 Gauss (ce);


• neodimio #35°, con forza magnetica di 12.300 Gauss (ce).

Plastof errite (flexible magnetic rubber): questo materiale è disponi-


bile in diversi allineamenti polari, che includono: linee parallele,
quadrati, cerchi e modelli a diamante. Alternando tra di loro i poli
NEG (-) e POS (+) si produce un buon campo magnetico sulla super-
ficie. Molto usati per essere posti a dimora su aree che necessitano di
una stimolazione continua non troppo energica per giorni o settimane.
La plastof errite è assai comoda e si adatta facilmente al corpo. Agisce
in genere con potenza bassa, scevra da effetti collaterali, anche iniziali
o lievi. La regola d'applicazione è di almeno 8 ore al dì, per almeno tre
settimane sulla parte d'interesse. Generalmente il potere è di 300
Gauss (oc). Un capitolo a parte è dedicato a questi tipi di magneti.

Magnetini: sono magneti piccoli, circolari, con diametro approssima-


tivo di circa 6 mm, composti di ceramica, samario-cobalto o neodymio.
I magnetini di ceramica sono bipolari, mentre quelli con potenza
magnetica maggiore presentano le due facce del disco magnetico con

Figura 11.1 -Applicazione di piastrine magnetiche bipolari di plastoferrite di 2500


Gauss (ce) su aree del gomito. Utilissime per epicondilalgie, infiammazioni,
tendiniti e strappi muscolari.
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polarità opposta. Sono provvisti di cerotto circolare adesivo portante,


pronti per essere applicati, e sono disponibili in diversi gradi di poten-
za. Sono reversibili, permettendo così l'utilizzo del polo richiesto. I
magnetini bipolari di grado 800-1000 Gauss (ce) forniscono una forza
di circa 150-200 Gauss (oc) letta in superficie dal magnetometro, men-
tre le unità di singoli poli di grado 2500, 6000 o 9000 Gauss (ce) forni-
scono letture al gaussometro da circa 400 a 550 a oltre 600 Gauss (oc).
Un identificatore di punti di agopuntura è utile nella localizzazione dei
punti di trattamento, quando questo segua i criteri dell'agostimo-
lazione cinese. L'australiano A. Noel raccomanda di servirsi di magne-
tini da 6000 a 9000 Gauss (ce) e di lasciarli in posizione sei giorni su
sette, per periodi da uno, due mesi, fino a sei o più mesi, nei casi cro-
nici. La scelta del polo è importante. La piccola massa del magnetino,
unita a un'intensità di 6000 Gauss o 9000 Gauss (ce), fanno sì che si
creino delle linee di forza magnetiche molto unite e penetranti, le quali
stimolano efficacemente l'agopunto. La stimolazione massima avviene
dopo circa due giorni di messa a dimora, per diminuire verso il quin-
to-sesto giorno. È sufficiente circa un giorno di sospensione perché il
ciclo possa ripetersi, senza rischiare l'assuefazione dell'agopunto alla
stimolazione.

11.3. METODO PRATICO PER MISURARE LA POTENZA DI


UN MAGNETE

Non è possibile effettuare una misurazione dell'intensità in Gauss senza


l'utilizzo del gaussometro. In India e in altre nazioni asiatiche, dove il
costo di un Gauss-meter è considerato elevato, la maggior parte dei ma-
gneti commerciali viene descritta anche in base al "potere di solleva-
mento" (lifting power), ovvero la capacità di sollevare pesi metallici. Un'e-
quivalenza approssimativa della forza in Gauss (oc) rispetto al lifting
power è la seguente:

Lifting Power Gauss (oc)

2 Pounds ( = 0,90 kg) 500-600 Gauss


5 Pounds ( = 2,27 kg) 900-1200 Gauss
25 Pounds (= 11,34 kg) 2000 Gauss
50 Pounds (22,68 kg) 3500-4500 Gauss

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Come si può notare, il lifting power dei magneti commerciali può varia-
re. Per scopi pratici, comunque, senza l'acquisto di strumenti di misu-
razione sofisticati e costosi, l'unico modo per essere sicuri della poten-
za dei magneti è di acquistarli da produttori affidabili.

11.4. CLASSIFICAZIONE DELLA FORZA MAGNETICA

Ai fini dell'utilizzo pratico, l'intensità magnetica si classifica come


segue:
• molto bassa: 100-300 Gauss (ce);
• bassa: 300-700 Gauss (ce);
• media: 1000-2500 Gauss (ce);
• alta: 3000-6000 Gauss (ce);
• massima: 7000-12.300 Gauss (ce).
Il livello dei Gauss impiegati dipende dalla severità e dalla durata del
disturbo, tenendo sempre in considerazione l'età e le condizioni del
paziente. È sempre meglio iniziare la cura con un'intensità medio-
bassa, che sarà poi aumentata successivamente, se necessario. Nei
bambini, ragazzi, donne incinte e anziani, sarebbe meglio utilizzare
solo quelli a intensità molto bassa o bassa. Nelle donne incinte non si
interviene mai sull'addome ed è comunque preferibile non intervenire,
poiché si corre il rischio che qualunque problema dovesse insorgere
nella madre o nel feto, venga attribuito alla magnetoterapia. I portatori
di pace-maker sono esclusi dalla cura con magneti a campo stabile,
salvo l'uso dei magnetini.
Per magneti la cui forza non supera i 2500 Gauss (ce), secondo la mag-
gior parte degli autori si possono utilizzare entrambi i poli NEG (-) e
POS (+) del magnete, facendone comunque sempre un uso oculato.

11.5. DURATA DEI MAGNETI

Generalmente la loro durata è illimitata, a meno che non subiscano


alterazioni traumatiche - fessurazioni o fratture - e non siano esposti a
temperature assai elevate (oltre i 300 °C).

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11.6. IL PUNTO CURIE

Se si riscalda un magnete, questo gradualmente perderà la sua forza.


Aumentando la temperatura si può raggiungere il punto Curie, ovvero
il punto nel quale la forza del campo magnetico cala improvvisa-
mente, raggiungendo lo zero. Prima del punto Curie, la diminuzione
di forza sarà temporanea, mentre raggiunto questo punto, la caduta
della forza sarà permanente. In genere i magneti utilizzati in magne-
toterapia non sono influenzati dalla temperatura ambientale e il loro
potere rimane quindi intatto (vedi tabella 11.1).
TABELLA 11.1 -PUNTO CURIE PER ALCUNI DEI MATERIALI USATI
PER PRODURRE I AAAGNETI UTILIZZATI IN MAGNETOTERAPIA

Materiale Punto Curie

Ferro 770 "Celsius

Nichel 350 "Celsius

Cobalto 1120 "Celsius

Ossido di Bario 445 "Celsius

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Capitolo 12
Prodotti magnetici per l'uso a
dimora

12.1. ALCUNI PRODOTTI IN USO

Gioielli: possono essere anelli, braccialetti e fasce da polso di diversa


grandezza, orecchini e una grande varietà di collane magnetiche (figu-
ra 12.1).
I gioielli magnetici generalmente offrono poli alternati, sebbene alcuni
articoli siano disponibili tutti a p. NEG (-). I pendenti magnetici di neo-
dimio a polo POS (+) sono utilizzati per stimolare il timo e la produzio-
ne di linfociti.

Materassi magnetici imbottiti: i modelli fabbricati nell'America del


nord o in Australia si presentano con il lato da utilizzare caricato a p.
NEG (-). A. Noel raccomanda l'uso di materassini o stuoie con polo
NEG (-) con magneti a potenza non inferiore a circa 4000 Gauss (ce).

Figura 12.1 - Collana magnetica.


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MAGNET
OTERAPI
AA
CAMPO
STABILE

Figura 12.2 - Palline per ginnastica o rieducazione delle dita e/o della mano.
Bipolari, 2500 Gauss (ce).

Figura 12.3 - Braccialetto magnetico con sei magneti bipolari incorporati. Potenza,
4000 Gauss (ce). Sono inoltre disponibili monili con magneti a lato monopolare.
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Materassini e stuoie sono spesso reversibili. I bipolari non superano in


genere i 1000 Gauss (ce). Alcuni modelli prodotti in Asia sono a p. POS
(+), mentre gli altri utilizzano un modello a poli alternati. I dischi magne-
tici di ceramica sono i componenti standard. I modelli ad alta forza
magnetica sono composti da piccole mattonelle di magneti di ceramica,
collocate l'una molto vicina all'altra. I materassi magnetici imbottiti sono
disponibili in tutte le misure comuni. Non è consigliato trascorrere più di
otto o dieci ore sul materasso magnetico, qualunque sia la polarità, per
evitare che l'organismo sia privato dell'esposizione alle onde telluriche e
cosmiche comuni, parzialmente schermabili dai magneti.

Cuscini magnetici: sono, di solito, composti da magneti inseriti in


un'imbottitura. Alcuni modelli sono provvisti anche di tasche che per-
mettono il successivo posizionamento delle calamite. È importante
assicurarsi che i magneti siano posizionati con il p. NEG (-) rivolto
verso l'esterno. I cuscini magnetici facilitano un sonno tranquillo e
ristoratore, e sono utili in caso di problemi alle spalle o al collo, nel
bruxismo, in alcune patologie del campo, inclusi gli squilibri psicoso-
matici. Le persone più sensibili potranno iniziare con bassi campi
magnetici (plastoferrite) anche a campo alternato (figura 12.4).

Fodere (interne) per cuscini: si può inserire un'imbottitura magnetica


in un cuscino. Va posta attenzione alla corretta posizione del p. NEG (-).

Fasce magnetiche avvolgenti: sono state create per avvolgere specifica-


mente aree che includono le caviglie, i polpacci, le cosce, le ginocchia, la

Figura 12.4 - Cuscini magnetici.


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Figura 12.5 - Stuoine magnetiche.

schiena, le spalle, il collo, la testa, i gomiti e i polsi. Di solito sono realiz-


zate in materiale elasticizzato, per tenere saldi i magneti, e hanno anche
una chiusura di velcro, per il fissaggio. Le fasce sono disponibili sia cari-
cate a p. NEG (-) sia a poli alterni. Alcuni modelli hanno la forma di
maniche. L'ernia del disco in fase iniziale trae beneficio dall'applicazio-
ne notturna e/o diurna della fascia per la schiena. In questo caso i tempi
di applicazione possono variare da due a sei mesi.

Stuoine magnetiche: ne esistono alcune simili a piccoli materassini e


hanno molteplici applicazioni. Possono, per esempio, essere utilizzate
come fasce avvolgenti per il corpo oppure come cuscini da poltrona.
Alcuni prodotti di questa categoria sono più flessibili, in neodimio
protetto da strati di imbottitura. Ne vengono prodotte anche per uso
veterinario. Numerose persone constatano che sono molto amate dai
gatti (figura 12.5).

Solette magnetiche: sono disponibili vari modelli (figura 12.6). Le


solette per le calzature possono essere di plastica, gomma, sughero, o
altro materiale. Di solito è utilizzato il tipo a polarità alternata, in cui
Figura 12.6 - Solette magnetiche.

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Figura 12.7 - Maschere facciali.

il cui campo magnetico è molto forte in tutte le aree del piede, produ-
cendo un aumento della circolazione e un migliore controllo del dolo-
re. Le suole interne sono disponibili anche a solo p. NEG (-). Il loro
campo magnetico è più lento nell'azione, ma esse sono particolarmen-
te utili in caso di infezioni ai piedi.

Maschere facciali magnetiche: portano beneficio alle aree rugose del


viso e ridonano alla pelle un aspetto più giovane. L'uso della maschera
è anche in grado di migliorare l'acne, dato che l'energia del p. NEG (-)
promuove secondariamente un effetto ossigenante-alcalinizzante, che
aiuta a eliminare le infezioni e le eruzioni cutanee (figura 12.7).

Maschera per gli occhi: per disturbi agli occhi. A solo campo negati-
vo, oppure con presenza di una polarità POS (+) ogni tre NEG (-)
(figura 12.8).

Figura 12.8 - Maschera per gli occhi.

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Figura 12.9 - Imbottiture per reggiseni.

Imbottiture per reggiseno: a solo campo negativo, sono impiegate per


combattere noduli, cisti, fibroadenomi e coadiuvare la lotta ai tumori (figura
12.9).
Va osservato che prodotti magnetici fabbricati in Asia, solitamente sono
caricati a p. POS (+) o a poli alterni. Bisogna conoscere bene la polarità
prima di utilizzare i prodotti elencati.
Gli studi pubblicati in Giappone non si soffermano generalmente sulle
polarità. I prodotti magnetici nipponici utilizzano tutti il p. POS (+),
bipolare, o magneti a polarità alternate NEG (-)/POS (+), in accordo con gli
studi di Nagakawa e dei ricercatori che seguirono il suo indirizzo.

12.2. CONTROINDICAZIONI: I DATI UFFICIALI

Effetti collaterali potenziali dell'energia dei p. NEG (-) e POS (+) non sono
stati menzionati negli studi dell'OMS (Organizzazione Mondiale della
Sanità) e dalla Food and Drug Administration statunitense, che hanno
condotto ricerche sui potenziali effetti dannosi dei campi magnetici.
Le tecnologie di risonanza magnetica nucleare (RMN) hanno portato a
un'intensa attività di verifica, al fine di determinare la tossicità e la sicurezza
dei campi magnetici associati a essa. La FDA ha classificato l'esposizione ai
campi magnetici, come "non essenzialmente dannosa". La RMN espone il
paziente a circa 15.000 Gauss (1,5 Tesla). Gli studi condotti
dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) sui campi magnetici nel
documento Criteri Sanitari Ambientali-69 Magnetic Fields, pubblicato nel
1987, afferma (p. 20): "Si può concludere che, da quanto conosciuto, non vi
è alcuna presenza di effetti avver-
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si per la salute dell'organismo, in seguito a esposizione a un campo


magnetico statico, fino almeno al valore di 2 Tesla, ovvero 20.000
Gauss". Di conseguenza, il magnetoterapeuta che si serve di magneti a
intensità variabile tra 400 e 12.300 Gauss (ce), potrà facilmente dimo-
strare che:
• l'intensità magnetica delle linee di flusso che fa il suo ingresso nel-
l'organismo (Gauss-oc) è da 5 a 10 volte minore della potenza in
Gauss del magnete (ce);
• i rischi sono in linea generale da considerarsi pressoché nulli, se i
magneti vengono utilizzati correttamente. Per paragone, si pensi al
danno potenziale da forze emittenti artificiali o naturali con cui
conviviamo tutti i giorni, ad esempio la corrente elettrica, o, per i
fumatori e per chi è loro vicino, l'intensità termica della brace della
sigaretta (oltre 600 °C), posta cosi vicina agli occhi; l'uso di acidi for-
temente caustici acquistabili facilmente per uso domestico, l'utiliz-
zo del gas da cucina ecc.

12.3. SICUREZZA DELL'INFLUSSO DEI CAMPI MAGNETICI

Il comitato per la protezione nazionale dalla radiazione (National


Radiation Protection Board) del Regno Unito ha accertato che non c'è
nessun rischio per la salute al di sotto dei 2 Tesla, ma per una sicurez-
za maggiore si raccomanda un limite di esposizione di un decimo di
questo valore, nominalmente 200 milli Tesla = 2000 Gauss, entro un
periodo di 24 ore. Si noti che il valore di assorbimento (oc) è difficil-
mente raggiunto anche dai più potenti magneti in neodimio usati in
magnetoterapia.
Si ritiene tuttavia che, visto il migliore scorrimento del sangue quale
conseguenza dell'esposizione, i campi magnetici non dovrebbero esse-
re utilizzati da donne in gravidanza, da emofiliaci, da cardiopatici a
rischio, da portatori di pace-maker o da coloro che debbano subire
operazioni chirurgiche invasive. Nonostante l'assenza di prove certe
sulle controindicazioni dell'uso dei magneti in genere, i terapeuti
dovrebbero comunque evitare il trattamento, per maggior sicurezza, in
questa tipologia di pazienti.

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12.4. SPIN (LATERALITÀ DI ROTAZIONE) DEL POLO


DEL MAGNETE = POLARITÀ

Lo spin del polo del magnete è indicato dal diverso effetto che uno dei suoi
due lati provoca sugli elettroni che sostengono l'immagine di un monitor in
bianco e nero di un televisore o di un vecchio computer.
• quando il polo NEG (-) viene fatto scorrere sopra lo schermo, si può
notare che l'immagine ruota verso sinistra (senso antiorario = spin
levogiro);
• quando il polo POS (+) viene fatto scorrere sopra allo schermo, si può
notare che l'immagine ruota verso destra (senso orario = spin destrogiro).
Bisogna essere cauti e non fare questo esperimento con un monitor a colori,
poiché il campo magnetico potrebbe smagnetizzare lo schermo. Nel caso ciò
avvenisse, bisognerà rivolgersi ad un tecnico.

12.5. EFFETTI COLLATERALI DEL POLO NEG (-)

Non è stato riscontrato alcun effetto collaterale utilizzando l'energia


magnetica negativa; essa va considerata una delle principali energie
"guarenti" della terra.
Tuttavia, se il dolore o la pressione aumentano dopo l'applicazione, è
necessario rimuovere il magnete. Il dolore può essere causato dalla pressione
conseguente all'aumento di fluido interno. Dato che l'energia magnetica
negativa può essere responsabile della formazione di un leggero edema in
alcune zone del corpo - prima fase della disinfiammazione del tessuto - il
dolore può aumentare se l'applicazione diretta avviene su di un'area già ricca
di fluido con impossibilità o blocco del drenaggio adiacente. In questo caso
la rimozione del magnete al di sopra, al di sotto, o accanto all'area dolorante,
limiterà l'edema e alle-vierà il dolore. Successivamente potrà essere ripresa
l'applicazione.

12.6. PRECAUZIONI D'USO

Il materasso magnetico non deve essere utilizzato 24 ore al giorno ma al


massimo 8-10 ore al giorno, per permettere all'organismo di ricevere nel
tempo rimanente le onde telluriche e cosmiche, tra cui le onde Schumann e i
raggi cosmici primari e secondari. Inoltre alcune funzio-
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ni del corpo potrebbero essere soppresse, ad esempio si potrebbe assi-


stere a una variazione del ritmo della peristalsi dell'apparato digerente
o del ritmo del segnapassi cardiaco naturale. Benché la seconda vada
considerata una possibilità più teorica che reale, nondimeno è
necessario essere cauti.
Altri supporti magnetici possono essere utilizzati durante la giornata
sulle aree d'interesse.
Non è opportuno utilizzare l'energia magnetica sull'area addominale dai
60 ai 90 minuti dopo i pasti, al fine di non alterare il ritmo peristaltico.
Vi sono casi particolari in cui l'applicazione di magneti in soggetti sen-
sibili promuove alcune reazioni, tra le quali lievi contratture muscolari
passeggere, o mal di testa. In questo caso, l'unica cosa da fare è
sospendere l'applicazione per qualche giorno, riprovando poi con
un'intensità in Gauss minore e/o con un tempo d'applicazione minore.
Le medesime precauzioni si dovranno adottare, solo per i soggetti
menzionati, anche per l'acqua magnetizzata.

12.7.1 MAGNETI "DISPOSITIVI MEDICI" E ALCUNE


NOVITÀ ITALIANE DOPO LA PUBBLICAZIONE DELLA
PRIMA EDIZIONE DEL TESTO

A seguito della pubblicazione, da parte dell'Editore "Tecniche Nuove"


della prima edizione di questo libro, l'autore fu contattato da alcune
Aziende che si occupano di fabbricazioni di magneti o distribuzione di
magneti terapeutici. Tra esse, la grande industria tessile bergamasca
"Di Fiorano", L'Azienda "Componenti Magnetici" di Trieste, l'Azien-
da "Sponsor" di Montebelluna (Bl) e la sezione piemontese di Nikken-
Italia.
Ne sono seguite delle realizzazioni pratiche indipendenti, e tutte
hanno trovato risposta interessante da parte del pubblico.

Figura 12.10 - Mantello magnetico per utilizzo veterinario equino.


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Si porta il lettore a conoscenza di alcuni esempi delle principali novità.


Lo scopo di tali indicazioni è primariamente quello di fornire al lettore
ulteriori aspetti conoscitivi pratici, precisando che l'autore non riceve
royalties sulle vendite dei prodotti illustrati.

12.7.1. Dispositivo Medico "Mag 2"

Si tratta di una coppia di magneti (due magneti = "MAG 2") per uso
terapeutico, del diametro di circa 3 centimetri, a prevalenza monopo-
lare, di potere in Gauss di circa 1500 onde di flusso a circuito aperto (G.
1500 o.c). Il materiale magnetico è il neodimio, che, come si è detto nei
capitoli precedenti, rappresenta una delle sostanze metalliche più
potenti in magnetoterapia. È necessario specificare che da alcuni anni
la normativa nazionale prevede, nel caso di strumenti, anche semplici,
che vantino possibilità terapeutiche, una registrazione presso il Mini-
stero, la quale ha la funzione di documentarne tale attività. Solo a
seguito di una registrazione specifica è autorizzata la denominazione
di "Dispositivo Medico" (www.ministerosalute.it/dispositivi/dispo-
med.jsp).
Ciò è avvenuto per i magneti "Mag 2". Tali magneti si differenziano,
quindi, da altri comuni. Nelle calamite "Dispositivo Medico" abbiamo
la certezza di controlli rigorosi e registrati in appositi dossier, in rela-
zione a materiali utilizzati per la fabbricazione e per i metodi applica-
tivi, nonché per i possibili effetti terapeutici, e anche relativamente
all'informazione esatta sul loro uso e sui possibili limiti d'utilizzo.
Negli altri magneti comuni, tale controllo non è avvenuto e la loro ces-
sione all'utente non può essere supportata, per legge, da istruzioni
come sopra accennato. I dispositivi medici magnetici a campo stabile

Figura 12.11 - Magneti "Mag 2" per uso terapeutico. 94

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sono di conseguenza un po' più costosi rispetto ad altri magneti non


certificati. Da pochi anni quindi, secondo la normativa italiana, i
magneti, ovvero "Dispositivi Medici" sono i soli autorizzati all'utilizzo
professionale-terapeutico. I non certificati possono tuttavia essere
usati in magnetoterapia, sul piano pratico, ma il loro settore è orientato
solo all'aspetto riflessologico.
Per i "MAG 2", la certificazione prevede le seguenti indicazioni tera-
peutiche, tutte dichiarate sulla scatola del prodotto:
INDICAZIONI

Mal di denti, emicrania, rigidità muscolari, artrosi, periartrite (spalla), epicondilite (gomito), sindrome
del tunnel carpale (polso), lombalgia, sciatalgia, ernia discale, sinovite, meniscopatia, artropatia,
distorsioni, stiramenti, strappi muscolari, fratture, ematomi, edemi, gonfiori, ferite, metatarsalgia,
spina calcaneare, infezioni, cellulite, adiposità, disturbi cutanei ecc. Non è un farmaco. Dispositivo
medico classe 1 conforme alla direttiva europea 93/42 CEE.

Le avvertenze riportate, invece, sono le seguenti:


AVVERTENZE
I magneti non devono essere usati dai portatori di pace-maker e dalle donne in gravidanza. Tenere
lontano dai monitor, dalle carte magnetiche (per non smagnetizzarle) e fuori dalla portata dei bambini.

(informazioni sul sito: www.herboristica.com)


Metatarsalgia

Spina calcaneare

Periartrite Distorsioni
Cervicalgia e rigidità

Artrosi

Artropatie,
sinoviti,
Epicondilite stiramenti,
meniscopatie,
Ernia discale e lombalgia distorsioni,
ematomi,
Sciatalgia edemi...

Figura 12.12 - Immagini tratte dal libretto di istruzioni dei magneti


"Dispositivo Medico Mag2".
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L'industria tessile "Di Fiorano" di Casnigo (Bg) ha esaminato attenta-


mente la magnetoterapia, e la loro équipe scientifica ha creato uno
stuoino con circa un centinaio di magneti circolari, distribuiti in modo
vario sulla stuoia medesima, definita "stuoia biomagnetica" (figura
12.13). Essa va posta sotto il lenzuolo del proprio letto. Il campo
magnetico prevalente è quello negativo. La stuoia e gli accessori stan-
no superando le lunghe fasi di sperimentazine clinica e di registrazio-
ne successiva come "Dispositivi Medici". Nel kit per l'utente sono for-
niti inoltre dei magneti circolari, monopolari a p. NEG. (-), di prege-
vole fattura, incastonati in un disco protettivo in radica d'ulivo, posto
sulla loro circonferenza (www.lineadifiorano.com) (figura 12.14).

Figura 12.13 - La stuoia biomagnetica (il punto cerchiato in rosso indica


orientativamente la zona d'appoggio cervicale).

Figura 12.14 - Magneti circolari.

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Emicrania,
Mal di denti Meniscopatia,
Artropatia, Distorsioni,
Stiramenti, Strappi
muscolari

Cervicalgia,
Rigidità muscolari, Distorsioni,
Lombalgia, Artrosi
Sciatalgia,
Ernie discali

Periartrite (spalla),
Epicondilite (gomito), Spina calcaneare,
Sindrome del tunnel Metatarsalgia
carpale

Figura 12.15 - Esempio di posizionamento dei magneti "Biomag" della linea "Di Fiorano".

12.7.2. Suolette magnetiche "Nikken"

L'Azienda Nikken Italia è figlia della grande Nikken giapponese, la


quale iniziò basandosi sugli studi da deficienza del campo magnetico
terrestre dell'equipe del dottor Nagakawa, avvenuti negli anni Settanta
(vedi cap. 4, p. 29). Un interessante studio si è svolto negli Stati Uniti
nel 2003, condotto dal dipartimento di Neurologia Medica, del New
York Medicai Medicai College, e indipendente da interessi secondari
relativi all'eventuale risultato, come qui specificato. L'esperimento
vide esaminati due gruppi di pazienti diabetici (diabete senile o tipo
II) con neuropatia diabetica, ovvero disturbi neurologici, talvolta
culminanti in dolore vivo, in particolare riferiti ai piedi e alle gambe.
Un gruppo di 112 pazienti portò per mesi le solette (o suolette)
magnetiche; l'altro, di numero uguale, delle solette dall'aspetto
identico, ma non magnetiche. Nel gruppo di coloro che indossarono le
solette magnetiche, vi fu una
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Figura 12.16 - Suolette magnetiche "Nikken".

significativa riduzione dei disturbi a partire dal terzo e quarto mese,


relativi a bruciore, formicolio e pizzicore. In particolare, coloro che sof-
frivano di dolore periodico intenso alle estremità, dovuto alla neuro-
patia, lo percepirono significativamente ridotto o scomparso. Ciò non
avvenne nel gruppo delle solette placebo. Conclusione dei medici: "Il
campo statico magnetico delle solette può penetrare in modo signifi-
cativo fino a 20 millimetri sottocute e manifesta un'azione bersaglio
sui nocitettori dell'epidermide e del derma 1. Si fa presente, tuttavia,
che i prodotti Nikken in Italia non sono attualmente registrati come
dispositivi medici, e quindi, dal punto di vista legale, non sono indi-
cati per essere utilizzati in terapia, ma solo per il benessere, in soggetti
non affetti da patologie (www.culturadelbenessere.it). L'Azienda
"Componenti Magnetici" di Trieste, anch'essa a seguito della
pubblicazione della prima edizione di questo testo, ha prodotto dei
rimedi da indossare a base di plastoferrite (vedi il cap. 13, p. 101).
Quando vi sono protesi metalliche a supporto della cicatrizzazione di
fratture, in linea di massima è bene utilizzare la plastoferrite. Essa pro-

1
I nocicettori sono recettori sensibili del sistema nervoso, n.d.t. (Dati forniti da: The
American Congress ol Rehabilitation Medicine and The American Academy of Phy-sical
Medicine and Rehabilitation. Titolo dell'articolo scientifico: Static Magnetic Field
Therapyfor Symptomatic Diabetic Neuropathy: A Randomized, Double-Blind, Placebo. Con-
trolied Trial. Per contatti: Michael L. Weintra Ub, MO, Dept of Neurology and Medicine,
New York Medicai Medicai College, 325 S Highland Ave, Briarcliff Manor, NY 10510.)
98

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Fabio
Ambros
i

MAGN
ETOTE
RAPIA
A
CAMP
O
STABIL
E

Figura 12.17 - Fasce di plastoferrite.

duce un influsso magnetico molto più dolce dei magneti di potere superiore,
ad esempio quelli in neodimio. Di conseguenza, si esclude il rischio di
spostamenti interni delle protesi metalliche, dovuti potenzialmente
all'attrazione di un campo magnetico forte. Queste fasce di plastoferrite,
definite linea "Rhemedia", non vengono dichiarate "dispositivi medici", per
cui il loro utilizzo, almeno in base alle normative in vigore, è d'orientamento
riflessologico, per il benessere in generale. Come già specificato, la
plastoferrite va indossata almeno otto ore/die, ad esempio di notte, per un
tempo minimo di tre settimane, o più, per ottenere degli effetti stabili (vedi il
cap. 13) (www.gmt2000.it). Anche i prodotti "Rhemedia" non sono
dipositivi medici.

99

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MAGNETOTERAPIA A
CAMPO STABILE

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MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

Capitolo 13
La plastoferrite.
Un metodo facile e sicuro
per utilizzare la magnetoterapia

Nelle bande flessibili di plastoferrite, il processo di magnetizzazione


permette di ottenere campi magnetici rappresentati da linee energeti-
che con polarità POS (+) e NEG (-) che percorrono, sullo stesso lato, il
magnete in forma rettilinea equidistante. Questa è la struttura di flusso
più comune, nonostante la possibilità di ulteriori schemi di produ-
zione: a quadrato, a cerchio, a diamante ecc.
È evidente il vantaggio di questo tipo di magnetizzazione: l'energia si
presenta continua e costante in ogni punto, non occorre orientare il
magnete.
La realizzazione di un magnete in forma di nastro flessibile ha inoltre
influito positivamente sul livello d'intensità da applicare, in quanto è
stato possibile realizzare un circuito chiuso per la sovrapposizione
delle due estremità.
L'efficacia del nastro magnetico con le suddette caratteristiche è confer-
mata anche da test effettuati sui cavalli da competizione: il ginocchio gon-
fio dolorante si disinfiamma dopo l'applicazione del campo magnetico
statico bipolare.
Ottimi risultati sono stati ottenuti in traumatologia sia veterinaria sia
umana, con tempi più brevi di guarigione di distorsioni e fratture, e in
reumatologia, dove le affezioni di natura infiammatoria vengono risol-
te più rapidamente.
La terapia richiede di indossare le fasce di plastoferrite per almeno otto
ore al giorno per un periodo di tre settimane. Il potere in Gauss in uscita
(oc) è di 300 Gauss; un valore di bassa intensità che ne consente l'uso
senza particolari controindicazioni (a quanto detto va fatta eccezione per
portatori di pace-maker e, per precauzione, in gravidanza). In linea di
101

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massima non vi sono controindicazioni in presenza di protesi interne. La


plastoferrite è già incorporata in fasce, polsiere, cinture, spalliere, solette,
cuscini e materassini per cui l'utilizzo risulta particolarmente facile. Sono
state realizzate anche delle creme da massaggio. L'inserimento di magneti
polverizzati nella sostanza cremosa, arricchita di oli essenziali, aiuta il
recupero della parte traumatizzata, rivitalizzando la circolazione sanguigna.
Il debole campo magnetico creato dalle creme magnetizzate spalmate sulla
cute, attira i globuli rossi verso la superficie cutanea migliorando la
microcircolazione locale e la migliorata irrorazione permette il ricupero della
funzionalità cellulare abbreviando i tempi di recupero.
I campi di applicazione più indicati sono: contratture, strappi, lesioni
da affaticamento sportivo e crampi. Il metodo è già molto utilizzato in
veterinaria.
Oltre ai presidi da applicare direttamente sul corpo, anche l'uso del cuscino
magnetico e/o del materassino a bassa intensità si è rivelato particolarmente
vantaggioso.
II cuscino magnetico è composto da una lamina magnetizzata bipola
re inserita orizzontalmente su una struttura semirigida di materiale
espanso poliuretanico ecocompatibile.
L'azione di questo prodotto è mirata nei confronti delle alterazioni alla
colonna vertebrale i cui effetti negativi si ripercuotono sulla schiena, sul
collo e sul sistema muscolare.
Nei soggetti sensibili e ipersensibili, sia in carenza sia in eccesso di energia,
la magnetoterapia a bassa intensità risulta essere particolarmente efficace e
ben tollerata.

13.1. LA TERMOMAGNETOTERAPIA NELLA PATOLOGIA


MUSCOLO-SCHELETRICA

Una ricerca è stata condotta a Bologna nel 1998 dal dottor Andrea Vito-Io. È
stata impiegata una fascia termomagnetica, che consiste in una lamina di
plastoferrite magnetizzata a più polarità e a bassa intensità, inserita in una
guaina di materiale termofisiologico, tessuto elastico e ipoallergenico, per un
periodo di 20 giorni consecutivi per 8 ore al giorno.
Sono stati presi in esame 230 pazienti di entrambi i sessi con un'età
compresa tra i 22 e 79 anni, affetti dalle seguenti patologie:
• distorsione al rachide cervicale 45 pazienti
• distorsione al rachide lombo-sacrale 30 pazienti
102

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• artrosi cervicale - discopatia cervicale 75 pazienti


• sindrome del tunnel carpale 16 pazienti
• tendinite della mano 26 pazienti
• esiti di frattura tibio-tarsica 4 pazienti
• discopatia 1. s. - artrosi lombo-sacrale 28 pazienti
• epicondilite del gomito 6 pazienti
Quarantacinque pazienti affetti da esiti di colpo di frusta al rachide
cervicale e trenta affetti da trauma al rachide lombosacrale sono stati
trattati con la fascia termomagnetica per otto ore al giorno e per venti
giorni consecutivi.
Durante il periodo del trattamento non sono stati associati Fans (antin-
fiammatori non steroidei) o altra terapia farmacologica. È stata riscon-
trata già alla sesta giornata una notevole regressione della sintomato-
logia dolorosa e una diminuzione della contrattura. Solo in due casi è
stata interrotta la terapia per aumento del dolore e per la comparsa di
vertigini. Una paziente portatrice di gozzo non ha tollerato la fascia.
Sono stati trattati settantacinque pazienti affetti da discoartrosi cervi-
cale che presentavano una sintomatologia dolorosa e una notevole ri-
gidità del rachide. Tutti i pazienti erano già stati trattati in precedenza
con Fans ed erano stati sottoposti a ripetuti cicli di fisioterapia.
Durante il trattamento si è notata una notevole diminuzione dello stato
doloroso, sono stati ridotti i cicli di terapia farmacologica e si sono
prolungati i tempi di benessere. Non si è riscontrato nessun effetto
collaterale.
Sono stati trattati quarantadue pazienti affetti da sindrome del tunnel
carpale o tendinite della mano. Il solo uso della fascia per otto ore al
giorno ha portato a una notevole diminuzione del dolore già dopo dieci
giorni di terapia, senza alcun effetto collaterale. In sei pazienti il
trattamento con la fascia termomagnetica non ha portato ad alcun
miglioramento e sono stati inviati al chirurgo. Nei pazienti affetti da
discopatia e artrosi lombosacrale è stata notata una valida riduzione dello
stato doloroso e della contrattura muscolare. Undici pazienti che
presentavano anche un interessamento del nervo sciatico non hanno avuto
benefici dal trattamento con la fascia e sono stati successivamente
sottoposti a terapia farmacologica. Si è riscontrato inoltre che cinque
pazienti su sei affetti da epicodili-te del gomito, dopo solo quindici giorni
di terapia hanno presentato una netta diminuzione del dolore con ripresa
della funzionalità articolare. Un'analoga sperimentazione su 60 pazienti
(30 affetti da cervicalgie e
103

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30 da disturbi lombo-sacrali) si è conclusa nella primavera 2000 all'O-


spedale S. Camillo-Forlanini di Roma a cura del primario del reparto
di reumatologia Francesco Porzio.
I risultati confermano che l'ipotesi di utilizzo di campi termomagnetici
prodotti per mezzo di fasce e cinture sia in grado di produrre un
effetto antalgico in grado di affiancare utilmente e talvolta di sostituire
la terapia farmacologica tradizionale (tabella 13.1).

TABELLA 13.1 - NUMERO DEI CASI IN CUI SI È AVUTO UN


MIGLIORAMENTO CLINICO E PERCENTUALE SUL TOTALE DEI CASI TRATTATI

Numero casi migliorati/Totale(%)

SDC fascia termomagnetica 28/30 (93%)


SDC placebo 6/30 (23%)
SDL cintura termomagnetica 29/30 (97%)
SDL placebo 7/30 (23%)

104

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Capitolo 14
Terapia del campo magnetico
pulsato (PMF)

La terapia PMF (dall'inglese, ipulsed magnetic field) genera pulsazioni di


campi magnetici alternati. L'energia magnetica, biologicamente com-
patibile, sottopone i tessuti nervosi e cellulari a cambiamenti bioelet-
trici che possono indurre a un temporaneo effetto analgesico e pro-
muovono la guarigione dei tessuti danneggiati. La terapia PMF
utilizza una fonte elettrica di 110 o 240 Volts; vi sono inoltre modelli
tascabili alimentati da batterie a 9 Volts. La terapia PMF si è
sviluppata nel Nordamerica durante questo secolo. Alcune équipe
mediche pubblicarono risultati promettenti, ma nacquero controversie
quando alcuni truffatori iniziarono a vendere le loro pseudo-
attrezzature magnetiche a prezzi inflazionati. Dopo la seconda guerra
mondiale sono stati fatti molti progressi dai ricercatori dell'Est in
merito alla terapia magnetica, specialmente in Romania, in Russia e in
Germania. Wolfgang Ludwig e Hans Bruge-mann hanno condotto,
ottenendo ottimi risultati, ricerche importanti nel campo della
magnetoterapia. La compagnia tedesca Elee GmBH fu una delle prime
società produttrici di strumenti elettromagnetici. La sua linea di
prodotti, che includeva articoli sia per l'uomo sia per l'uso veterinario,
cominciò a essere commercializzata negli anni Settanta. Nel 1986 la
Elee contava più di due milioni di pazienti nel mondo, i quali sono stati
sottoposti a cure magnetiche in ospedali, cliniche e università. Il
materiale da essa prodotto veniva utilizzato dai ricercatori di varie uni-
versità tra cui la University di Lorna Linda, in California, l'Università di
Saarbrucken, in Germania e in Italia le Università di Modena e Bologna.
L'attrezzatura è stata ripresa da altre aziende in molti paesi. Sebbene il
concetto originale sia un po' cambiato, l'Australia può essere conside-
rata oggi il paese più avanzato nello studio di questa tecnologia. Molte
squadre sportive professionali utilizzano apparecchi elettromagnetici.
105

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Inoltre anche nel mondo dell'ippica si fa uso di attrezzature specializzate per


la riabilitazione di cavalli feriti da traumi. Il cavallo e gli animali superiori
appaiono rispondere egregiamente sia alla magnetoterapia a campo stabile
sia alla PMF.

14.1. L'EFFETTO BIOLOGICO DEI CAMPI MAGNETICI


PULSATI (PMF)

Gli effetti dei campi magnetici pulsati sono provati e sono stati illustrati
attraverso l'utilizzo della termografia a infrarossi. I disegni termografici
mostrano un aumento della temperatura dovuto a un aumento della
circolazione del sangue.
Le cellule fondamentali dell'organismo possono essere influenzate da un campo
magnetico pulsato di una certa frequenza e intensità. I PMF penetrano
completamente all'interno della cellula. Il miglioramento del trasporto
dell'ossigeno e della sua saturazione sono dovuti alle influenze magnetiche
sull'emoglobina a frequenze estremamente basse. A livello cellulare gli effetti
vengono aumentati dalla diffusione dell'ossigeno in ambiente cellulare,
aumentando il metabolismo delle cellule e lo scambio di minerali. Un campo
magnetico pulsato apporta effetti analgesici, antinfiammatori e antiedemici.
Migliora la circolazione, accelera la rigenerazione dei tessuti e ha un effetto di
regolarizzazione sul sistema nervoso. In genere si usano campi bipolari a
intensità molto bassa (60-100 Gauss ce). La frequenza dei modelli più usati varia
da pochi Hertz fino a 13-20 Hz o 50-200 Hz. In sintesi provoca i seguenti effetti:
• attenuazione del dolore e dell'infiammazione;
• stimolazione dei tessuti;
• aumento della circolazione;
• riabilitazione dei tessuti;
• aumento del rilassamento (basse frequenze);
• aumento della peristalsi viscerale (alte frequenze).

14.1.1. Maggiori indicazioni sulla terapia PMF

• Disturbi al sistema locomotore, in particolare disordini reumatici e artritici;


• disturbi in seguito ad attività sportiva come contusioni, strappi ai legamenti o
stiramenti muscolari, epicondilite;
106

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• ferite a scarsa rimarginazione;


• fratture non cicatrizzate;
• mal di testa ed emicranie;
• disturbi cardiaci e circolatori;
• disordini metabolici;
• neuralgie;
• bronchiti e sinusiti, acute e croniche;
• ulcere alla pelle.

14.1.2. Controindicazioni alla terapia PMF


(specialmente ad alte frequenze)

• Gravidanza;
• pace-maker;
• emorragie;
• infezioni virali (alte frequenze);
• diabete giovanile;
• mestruazioni (alte frequenze);
• ipertiroidismo;
• tubercolosi attiva;
• condizioni virali acute;
• disturbi neurologici con svenimenti;
• arteriosclerosi severa.
Va tuttavia osservato che gran parte dei risultati ottenibili con la PMF,
possono essere raggiunti con la magnetoterapia a campo stabile o
CMF (CMF = costant magnetic field).

14.1.3. Valutazioni medico-legali

Recentemente una verifica medico-legale è stata richiesta dall'ufficio


legale dell'Istituto Olistico Italiano di Padova; essa ha appurato, tra-
mite perizia, che l'utilizzo di strumenti elettrici di magnetoterapia pul-
sata su patologie diagnosticate rientra nell'ambito dell'uso di apparec-
chi elettromedicali, appannaggio del medico, infermiere o fisioterapi-
sta; mentre l'uso corretto di magneti a campo stabile a scopo di rie-
quilibrio energetico è apertamente consentito anche a figure idonee
della medicina complementare, quali naturopati, osteopati, chiroprati-
ci e altri.
107

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Capitolo 15
Magnetoterapia nella
medicina tradizionale cinese

I capitoli che seguono sono indirizzati a coloro che, in linea di massima, già
conoscono la medicina tradizionale cinese. Tuttavia la lettura e consigliata
anche a quelli che l'avvicinano ver la -prima volta, in vista di eventuali suc-
cessivi approfondimenti.

La magnetoterapia venne praticata in Cina 2000 anni prima di Cristo,


durante la dinastia Han.
Nella filosofia orientale cinese, la malattia è considerata il segnale d'uno
squilibrio tra yin e yang. Le disfunzioni accadono perché si verifica una di
queste situazioni: eccesso di energia yang, eccesso di energia yin, scarsità di
energia yang, scarsità di energia yin. Si può verificare anche una stagnazione
nella circolazione dell'energia yin o yang (figura 15.1).

Normale Troppo yang Troppo yin Poco yin Poco yang

A T A T
▲ T
T A T A
A = yar>9
W = yin

Figura 15.1 - Schema dell'equilibrio normale e dello sbilanciamento tra yin e yang.
109

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Fuoco
(espansione)

Legno
(mobilizzazione) Terra
(esplosione)

Figura 15.2 - Le fasi di cambiamento.


Acqua
(condensazione) Metallo
(collegamenti)

I mutamenti che avvengono nell'energia dell'universo fisico nello spazio si


svolgono entro cinque caratteristici periodi o elementi o logge (figura 15.2;
per le caratteristiche dei cinque elementi vedi anche la tabella 15.1):
• legno: mobilizzazione, induce il moto, la crescita;
• fuoco: espansione, sviluppo massimo;
• terra: esplosione, distribuzione, distruzione;
• metallo: il raccogliere, il prendere forma;
• acqua: condensazione, lo stare assieme.

15.1. CICLO SHENG

Il legno produce il fuoco, il fuoco produce la terra, la terra produce il


metallo, il metallo produce l'acqua, l'acqua produce il legno. Il Chi o ai
(energia vitale), segue questo movimento (figura 15.3).

15.2. CICLO KO

Il legno scalda la terra, il fuoco fa fondere i metalli, la terra rallenta l'acqua,


il metallo può rompere il legno, l'acqua spegne il fuoco. Nel ciclo Ko il chi
(energia vitale) controlla le varie logge ai fini di un flusso armonico dello
stesso nelle medesime (figura 15.4).
110

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Fuoco
Legno

Figura 15.3 - Ciclo Sheng.


Terra

Acqua

Metallo

Fuoco
Legno

Figura 15.4 - Cicli Ko.


Terra

Acqua

Metallo

Ili

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TABELLA 15.1 - CARATTERISTICHE PRINCIPALI DEI CINQUE ELEMENTI


Legno Fuoco Terra Metallo Acqua

Sviluppo Nascita Pubertà Adulto Anziano Morte

Organi Fegato Cuore Milza Polmone Rene

Visceri Cistifellea Intestino tenue Stomaco Intestino crasso Vescica urinaria

Stagioni Primavera Estate Fine estate Autunno Inverno

Direzione del vento Est Sud Centro Ovest Nord

Influenza avversa Vento Caldo Umido Secco Freddo


del clima

Tessuti Muscoli Vene Tessuto connettivo Pelle Ossa

Fluidi del corpo Lacrime Sudore Saliva Catarro Urina

Diagnosi Unghie Faccia Labbra Peli Capelli

Sapore Acido Amaro Dolce Piccante Salato

Organi di senso Occhi Lingua Bocca Naso Orecchie

Voce Che urla Che parla Che canta Che grida Lamentosa

Emozione positiva Tenacia Calma Simpatia Felicità Sicurezza di sé

Emozione negativa Aggressività Eccitazione Ossessione Infelicità Paura

Azione fisica Contrazione Stimolazione Rilassamento Espansione Rallentamento

Cereali o legumi Crusca Riso Grano Avena Soia

Carne Pecora Pollo Manzo Cavallo Maiale


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Fuoco

Figura 15.5 - Cicli Mo.

15.3. CICLO MO (INVERSO DEL CICLO KO)

Se a un tratto il movimento diventa troppo forte, allora gli elementi


romperanno il ciclo normale sottraendosi all'influenza del loro fattore
dominante (figura 14.5). Usando queste leggi è possibile accelerare o
rallentare il movimento.

15.4. MAGNETOPUNTURA

I cinesi ritengono da millenni che l'energia circoli nel corpo per mezzo di
particolari canali. Essi vengono definiti "meridiani" e formano una rete
chiusa all'interno dell'organismo.
1) Esistono dodici meridiani principali che prendono il nome dagli organi e dagli
apparati. Si dividono in yin e yang.
Meridiani yin:
• milza;
• fegato;
• reni;
• cuore;
• polmoni;
• maestro del cuore o pericardio.

113

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Meridiani yang:
• stomaco;
• cistifellea;
• vescica urinaria;
• intestino tenue;
• intestino crasso;
• triplice riscaldatore o endocrino.
2) Esistono sessanta meridiani secondari (di interesse minore o parti-
colare, tranne gli otto curiosi):
• 12 muscolari;
• 12 caratteristici;
• 12 trasversali;
• 16 longitudinali;
• 8 curiosi o meravigliosi.
Osservando i meridiani nel loro insieme si nota che questi, con le loro
diramazioni, vanno a formare una rete. I meridiani maggiori sono pre-
senti specularmente sia a destra sia a sinistra del corpo, a eccezione dei
due meridiani curiosi principali, vaso concezione (CV) e vaso gover-
natore (GV) che scorrono lungo la linea mediana. A ogni meridiano
corrispondono numerosi punti di agopuntura (tabella 15.2).

TABELLA 15.2 - TOTALE DEI PUNTI DI AGOPUNTURA


PER OGNUNO DEI DODICI MERIDIANI PRINCIPALI

Meridiano Punti

Vescica urinaria 67
Stomaco 45
Cistifellea 44
Rene 27
Triplo riscaldatore 23
Milza 21
Intestino tenue 19
Intestino crasso 20
Fegato 14
Polmone 11
Cuore 9
Pericardio (P) 9

114

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Ogni punto di agopuntura può considerarsi una zona di energia con-


centrata. Per stimolare i punti si possono usare, oltre alle dita e agli
aghi, anche altri sistemi, tra cui i magnetini, la moxa, l'elettrostimola-
zione, il laser, le coppette e altri ancora.

15.5. UTILIZZO DEI MAGNETI ADESIVI (MAGNETINI)


SECONDO LA PRATICA CINO-NIPPONICA

La maggior parte dei terapeuti che ricorrono alla magnetoterapia


impiega il polo NEG (-) per la cura di numerosi disturbi, soprattutto in
caso di infiammazioni.
Si utilizzeranno piccoli magneti adesivi, o "magnetini" (figure 15.6 e
15.7). Come illustrato in precedenza, all'aumentare dell'intensità in
Gauss aumenterà la capacità di penetrazione del flusso magnetico, in
ragione della massa ristretta del magnetino e delle linee di forza molto
ravvicinate che vanno a irradiarsi sottocute.
I principi della combinazione dei magnetini a p. NEG (-) e p. POS (+)
sono stati trasmessi dal Giappone al resto del mondo principalmente
da scuole anglo-nipponiche, statunitensi e australiane. L'indirizzo più
aggiornato per le varie terapie, consiste nell'utilizzo di magnetini con
potenza non inferiore a 3000 (ce) Gauss (in genere di fabbricazione
giapponese) o anche e preferibilmente da 6000 o 9000 Gauss (ce)
(apprezzati in particolare dalla scuola australiana), anche se i risultati
si iniziano a vedere con intensità superiori ai 600 Gauss (ce) (Tierras).
In linea di massima si ritiene che i magnetini impieghino circa due
giorni a raggiungere il massimo del loro picco d'influenza nei con-
fronti del punto e che l'effetto duri per circa cinque giorni; in seguito
si assiste a una sorta di assuefazione del punto, per cui, dopo circa sei-
sette giorni (2+5), i magnetini vanno rimossi. Vanno riposti in loco
dopo uno o due giorni di sospensione, per altrettanti sei-sette giorni, e
via di seguito fino alla risoluzione del problema. Per semplicità Noel
Norris della scuola australiana preferisce mantenere la sequenza di sei
giorni di applicazione e un giorno di sosta (sequenza settimanale).
I principi fondamentali d'applicazione, sistematizzati da Nagatoma,
Manaka e Ito si configurano principalmente nelle seguenti possibilità:
1) trattare l'area reagente (trigger o agopunto) direttamente con il p.
NEG (-) di un magnetino, e un punto riflettente l'area con il p. POS
(+) di un altro magnetino di uguale potenza. Ciò significa che con una
mappa dei punti trigger per TENS (elettrostimolazione transcutanea)
115

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Figura 15.6 - Magnetopuntura secondo la medicina tradizionale cinese: magnetini


applicati con il polo NEG (-), 6000 Gauss (ce), nei punti paraver-tebrali lombari.

Figura 15.7 - Magnetopuntura secondo la medicina tradizionale cinese: i magnetini


osservati dal lato d'azione terapeutica, ovvero dalla parte che resta adesa alla cute.
Il loro diametro è di circa 5-6 mm, il campo indotto può essere bipolare, sugli 800
Gauss (ce); o monopolare, da 3000 a 9000 Gauss (ce).
116

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potremo applicare i magneti seguendo questo criterio. Per la mappa


ci si può rivolgere alla Agoelettronica di Torino, chiedendo il poster
del dottor Lanza dei punti trigger. Non è necessario avere nozioni di
agopuntura per adottare questo sistema;
2) un altro metodo consiste, per esempio se si sta trattando una colite o
un dolore o infiammazione associati al meridiano SI (intestino tenue =
small intestine; si è adottata la nomenclatura internazionale OMS) nel-
l'applicare uno o più magnetini a p. NEG (-) direttamente sulla parte
dolorante, sopra l'addome. Nello stesso tempo, visto che la condizio-
ne suddetta coinvolge anche il LI (intestino crasso) e forse anche i me-
ridiani dello ST (stomaco), si dovrebbe applicare un magnetino, sem-
pre a p. NEG (-), anche su 4LI per disperdere questo meridiano, e un
altro magnete a p. POS (+) su 36ST, per favorire lo scorrimento dell'e-
nergia al di sotto di questa zona;
3) trattare l'area reagente secondo il bilanciamento energetico dell'or-
dine sinistra-destra, ovvero tenendo presente che la parte destra è
generalmente yin (forze fredde elettriche) e la sinistra è yang (forze
calde termali). Per cui a seconda che la sindrome sia data da eccesso
o difetto d'energia, si stimolerà o si sederà la parte opposta che
necessita del bilanciamento (legge "Sposo-sposa");
4) trattare l'area reagente con il p. NEG (-) di un magnetino e utilizzare
il p. POS (+) di un altro magnetino a medesima intensità sullo
stesso meridiano per far defluire l'area di reazione.
Quest'ultimo metodo è il più usato ed è particolarmente efficace e
semplice; esso consiste nell'applicare un magnetino a p. NEG (-) sulla
parte dolorante o sulla zona infiammata, e un magnetino a p. POS (+)
nella zona sottostante e soprastante, sullo stesso percorso del meridia-
no o in punti a esso correlati.
In Inghilterra esiste un'associazione di osteopati e terapeuti manuali
che utilizza il principio della stimolazione dei magnetini per agire sul-
la postura. Vengono attivati principalmente otto punti, corrispondenti
ai punti di apertura dei meridiani meravigliosi e così facendo il di-
stretto del bacino e altre articolazioni si riequilibrano spontaneamente.
Allo scopo si utilizzano i magnetini di Ito, con anima d'oro, a polo
NEG (-) o POS (+), a seconda che sia necessario stimolare o sedare il
punto d'interesse. La tecnica è trasmessa in un seminario pratico, or-
ganizzato periodicamente in un College del centro di Londra. L'inse-
gnamento è in lingua inglese; per l'applicazione di questa tecnica in
campo osteopatico non è necessaria la conoscenza della medicina tra-
dizionale cinese, nel senso che è sufficiente conoscere solo la localizza-
zione degli otto punti citati (per informazioni: British Biomagnetic As-
117

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Figura 15.8 - Magnetopuntura secondo la medicina tradizionale cinese: coppette


pneumatiche con punta magnetica a polo NEG (-), 2500 Gauss. Produzione cinese e
utilizzo secondo canoni di medicina tradizionale cinese relativi alla
"coppettazione". Disponibili anche a punta bipolare e monopolare POS (+).

sociation, presso The Williams Clinic, 31 St. Marychurch Road, Torquay -


DevonTQI3JF-UK).
In Cina è stata realizzata una coppia di "aghi" magnetizzati, con polarità
opposte, da non usare per la puntura, ma semplicemente per appoggio e
pressione contemporanei, al fine di condizionare il tragitto del chi. La
confezione riporta le istruzioni per l'uso e il prontuario per alcune patologie
(Fitochina Italia, Roma).
Di notevole interesse le coppette pneumatiche a punta magnetica
monopolare (2500 Gauss, ce) di produzione cinese "Haci", con manuale
d'uso in lingua inglese, per direzionare il flusso del Chi nei meridiani. Sono
fornite con polo sia NEG (-) sia POS (+) (figura 15.8, GMT 2000, Laveno).

15.6. PRONTUARIO INDICATIVO DI MAGNETOPUNTURA

Si riporta di seguito un elenco schematico di punti suggeriti, tenendo


presente che si tratta solo di un panorama riassuntivo; il terapeuta dovrà
applicare i magnetini ai punti che ritiene più adatti al caso individuale.
118

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Figura 15.9 - Magnetopuntura: posizionamento del polo NEG (-) di un piccolo


magnete indiano, ferrite, 1000 Gauss (ce), sull'agopunto GV14 (vaso governatore
14), tra la settima vertebra cervicale e la prima dorsale, allo scopo di tonificare
l'azione immunitaria. Va notato che nel metodo indiano sono utilizzate calamite di
dimensioni maggiori dei magneti per magnetopuntura nipponici o cinesi, anche
quando applicate agli agopunti. In questo esempio, il diametro non supera i 3 cm.

I punti sono indicati secondo il codice internazionale OMS e tra paren-


tesi secondo quello italo-francese.

15.6.1 Manifestazioni patologiche dei vari insiemi funzionali e


dei vari organi o visceri

Manifestazioni patologiche dell'insieme funzionale POLMONE


(Lung = LU)
Vanno inserite sotto questa voce tutte le funzioni che presiedono
all'apparato respiratorio:
• controllano la voce, l'olfatto e il tatto;
• influenzano la produzione del muco nasale;
• contribuiscono alla nutrizione della pelle e delle mucose.
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I sintomi di identificazione dell'interessamento dell'insieme funzionale polmone


sono i seguenti:
• astenia fisica e psichica;
• difficoltà respiratorie di tipo funzionale;
• voce anormale, alterazioni respiratorie, tosse;
• traspirazione;
• alterazioni dell'olfatto;
• manifestazioni cutanee o mucose;
• depressione e tristezza.
Punti riflessogeni di magnetopuntura:
13BL (13V) -1 LU (IP) - 7LU (7P) - 9LU (9P).

Manifestazioni patologiche dell'insieme funzionale MILZA-


PANCREAS (Spleen/Pancreas = SP) (figura 15.10) Vanno
inserite sotto questa voce tutte le funzioni che:
• presiedono alle reazioni metaboliche in genere;
• influenzano la distribuzione degli elementi nutritivi e delle energie prodotte
con l'alimentazione a tutto il corpo;

Figura 15.10 - Magnetopuntura secondo la medicina tradizionale cinese: magnetini


applicati con il polo NEG (-), 6000 Gauss (ce); rispettivamente, da destra verso
sinistra: MP 4 (milza-pancreas 4), KI 6 (rene 6), KI3 (rene 3).
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• controllano i liquidi e la distribuzione del sangue nell'organismo;


• sottointendono il connettivo e i tessuti di sostegno (escluso l'osso);
• regolano il trofismo del tessuto adiposo;
• presiedono al trofismo tissutale in genere;
• influenzano la riflessione e il pensiero in generale.
Alcuni sintomi di identificazione dell'interessamento dell'insieme funzionale
milza-pancreas sono i seguenti:
• pesantezza, obesità o magrezza;
• cellulite;
• edema;
• meteorismo, dispepsie, borborigmi, flatulenze, eruttazioni;
• alterazioni delle feci;
• produzione anomala o accumulo di mucosità, essudati ecc.;
• stress e sue manifestazioni;
• rimuginazione, idee fisse.
Punti riflessogeni di magnetopuntura:
13LR (13F) - 20BL (20V) - 12CV (12VC) - 4 SP (4Rp) - 6SP (6Rp).

Manifestazioni patologiche dell'insieme funzionale CUORE


(Heart = HT)
Vanno inserite sotto questa voce tutte le funzioni che:
• rappresentano il movimento di distribuzione in periferia del sangue;
• regolano la produzione del sudore;
• sottintendono il linguaggio;
• controllano le affezioni psichiche (esempio: nevrosi);
• nfluenzano la circolazione globale.
I sintomi di identificazione dell'interessamento dell'insieme funzionale cuore
sono i seguenti:
• disturbi psichici, nevrosi;
• sudorazione, sensazione di calore o freddo;
• ansia e sue manifestazioni.
Punti riflessogeni di magnetopuntura: 14CV
(14VC) - 15BL (15V) - 7HT (7 C).

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Manifestazioni patologiche dell'insieme funzionale RENE (Kidney = KI)


(figura 15.10)
Vanno inserite sotto questa voce tutte le funzioni che:
• controllano il trofismo osseo e articolare;
• nfluenzano i capelli;
• presiedono al mantenimento dello stato energetico individuale.
I sintomi di identificazione dell'interessamento dell'insieme funzionale rene sono
i seguenti:
• edemi;
• dolori e debolezza ossea, soprattutto lombare;
• caduta di capelli, astenia;
• turbe della sessualità.
Punti riflessogeni di magnetopuntura:
23 BL (23V) - 25GB (25Vb) - 3 KI (3Rn) - 6KI (6Rn) - 4GV (4 VG).

Manifestazioni patologiche dell'insieme funzionale FEGATO (Liver = LR)


(figura 15.11)
Vanno inserite sotto questa voce tutte le funzioni che:
• controllano i processi difensivi dell'organismo;
• mantengono l'equilibrio tra i componenti ematici nella loro globalità;
• presiedono all'attività muscolare nel suo complesso;
• controllano la vista;
• influenzano le turbe cefaliche.
I sintomi di identificazione dell'interessamento dell'insieme funzionale fegato
sono i seguenti:
• vertigini, cefalee;
• turbe funzionali della vista;
• problemi muscolari;
• parestesie, paresi funzionali;
• timidezza o eccessi di collera.
Punti riflessogeni di magnetopuntura:
MLR (14F) - 18BL (18V) - 8LR (8F) - 3LR (3F).

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Figura 15.11 - Magnetopuntura secondo la medicina tradizionale cinese: magnetini


applicati con il polo NEG (-), 6000 Gauss (ce); in evidenza il punto LR 3 (fegato 3).

Manifestazioni patologiche dell'insieme funzionale STOMACO


(Stomach = ST)
Vanno inserite sotto questa voce tutte le funzioni che:
• presiedono all'attività digestiva e di assimilazione dei principi attivi
contenuti negli alimenti;
• comprendono le funzioni digestive e di progressione del bolo ali-
mentare a livello della cavità orale, esofago, stomaco, duodeno;
• controllano l'attività delle ghiandole salivari.
I sintomi di identificazione dell'interessamento dell'insieme funzionale
stomaco sono i seguenti:
• malattie del cavo orale;
• alterazioni della mucosa orale e della salivazione;
• tendenza alle flogosi odontoiatriche;
• manifestazioni patologiche dell'esofago, stomaco e duodeno;
• meteorismo;
• alterazioni del transito intestinale.

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Punti riflessogeni di magneto-puntura: 12CV


(12VC) - 21BL (21V) - 36ST (36E).

Manifestazioni patologiche dell'insieme funzionale VESCICA


BILIARE (Gali Bladder = GB)
Vanno inserite sotto questa voce tutte le funzioni che:
• controllano la formazione e le funzioni escretrici biliari.
Inoltre va tenuto presente che:

• l'attività è coordinata con quella del fegato, con il quale completa


l'insieme funzionale fegato-vescica biliare, ed è importante per le
ripercussioni sul sistema epato-biliare, sull'apparato venoso e sul
metabolismo idrico.

I sintomi di identificazione dell'interessamento dell'insieme funzionale vescica


biliare sono i seguenti:

• turbe del transito intestinale;


• dolori e gonfiori nell'ipogastrio e nell'ipocondrio destro;
• turbe gastriche associate a quelle coliche;
• nausea e vomito;
• alterazioni della vista;
• cefalea;
• insonnia;
• bocca amara;
• vertigini.

Punti riflessogeni di magneto-puntura:


24GB (24VB) - 19BL (19V) - 37GB (37VB) - 12CV (12VC) - Dannang
(Extra 35).

Manifestazioni patologiche dell'insieme funzionale INTESTINO TENUE


(Small Intestine = SI)
Vanno inserite sotto questa voce tutte le funzioni che:
• completano la digestione gastrica e duodenale e l'assorbimento dei
principi attivi alimentari;
• controllano, completando l'attività di altri insiemi, il mantenimento
dell'equilibrio idrico;
• partecipano a regolare le affezioni nervose con predominanza sim-patico-
neurotonica;
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• inoltre l'intestino tenue è in collegamento funzionale con l'intestino


crasso e con la vescica biliare.
I sintomi di identificazione dell'interessamento dell'insieme funzionale intestino
tenue sono i seguenti:
• dolori addominali;
• alterazioni del transito intestinale;
• anomalie della diuresi.
Punti riflessogeni di magnetopuntura:
27 BL (27V) - 3CV (3VC) - 12CV (12VC) - 39ST (39E) - 3SI (3IG).

Manifestazioni patologiche dell'insieme funzionale INTESTINO CRASSO


(Large Intestine = LI)
Vanno inserite sotto questa voce tutte le funzioni che:
• elaborano e trasformano il contenuto intestinale;
• presiedono all'assorbimento idrico;
• eliminano i rifiuti solidi;
• partecipano, con altri insiemi, al mantenimento dei liquidi corporei.
I sintomi di identificazione dell'interessamento dell'insieme funzionale intestino
crasso sono i seguenti:
• dolori addominali;
• alterazioni del transito intestinale a livello del colon;
• meteorismo;
• ptosi anale;
• sintomi presenti anche a livello dello stomaco, in appoggio al trattamento
specifico.
Punti riflessogeni di magnetopuntura:
25ST (25E) - 25BL (25V) - 37ST (37E) - 4LI (4GI) - 11LI (11GI).

Manifestazioni patologiche dell'insieme funzionale VESCICA


(Bladder: BL)
Vanno inserite sotto questa voce tutte le funzioni che:

• sono influenzate o regolate dal rene;


• sono in stretto rapporto con la sudorazione, la minzione, gli edemi e quindi
con la regolazione degli equilibri dei liquidi organici.

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I sintomi di identificazione dell'interessamento dell'insieme funzionale della


vescica sono i seguenti:
- alterazioni funzionali della diuresi e della minzione;
- edemi;
- eliminazione di prodotti patologici;
- lombalgie frequenti;
- sensazione di freddo a livello lombare.
Punti riflessogeni di magnetopuntura:
2CV (2VC) - 17BL (17V) - 12CV (12VC) - 10CV (10VC) - 6CV (6VC).

15.6.2. Affezioni localizzate

Per le affezioni localizzate sono molto utilizzati i metodi esposti pre-


cedentemente, basati sull'applicazione dei magnetini (confronta i punti da 1
a 4, pp. 94-95), di cui si propongono i punti maggiormente usati.
Meridiani dell'arto superiore
1) Meridiano del polmone (LU): affezioni broncopolmonari e faringee,
malattie della pelle, periartrite scapolo-omerale anteriore (dolore in
adduzione; flessione; intrarotazione), tendinite del bicipite, dolori
lungo il percorso del canale, dolore al gomito, al polso, algie delle
articolazioni del pollice.
1LU (IP) - 5LU (5P) - 7LU (7P) - 9LU (9P).
2) Meridiano dell'intestino crasso (LI): dolori lungo il percorso, cefalea a
casco, dolori dentari (arcata inferiore), torcicollo, cervicalgia bassa,
dolore di spalla (soprattutto all'abduzione), epicondilite, dolori al
polso e al dito indice, affezioni del colon.
4LI (4GI) - IOLI (10GI) -11 LI (11GI) - 14LI (14GI) - 15LI (15GI).
3) Meridiano del triplice riscaldatore (TH): dolori lungo il percorso, affe-
zioni digestive, dolori dell'articolazione temporomandibolare, cervicalgia
CO-C1 con irradiazione lungo il nervo cervicale, dolore periauricolare,
algia in sede pretragica, dolore alla spalla (soprattutto all'adduzione,
estensione ed extrarotazione) dolori al gomito e/o al polso, dolori diffusi
al dorso della mano, anche con parestesie. 4TH(4TR) - 5TH(5TR) -
ÌOTH(IOTR) - 15TH(15TR).
4) Meridiano dell'intestino tenue (SI): dolori lungo il percorso, dolori al
polso, rachialgie, dolori al gomito, dolori di spalla, scapolalgie diffuse,
torcicollo, otalgie, dolori dentari dell'arcata superiore, dolori facciali.
3SI (3IG) - 5SI (5IG) - 8SI (8IG) - 10SI (10IG).
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5) Meridiano del cuore (HT): dolori lungo il percorso, affezioni psichiche


e psico-somatiche, insonnia, dolori al gomito e al polso, dolori al
palmo della mano, sindrome del tunnel carpale.
3HT (3C) - 7HT (7C).
6) Meridiano del maestro del cuore o pericardio (PC): dolori lungo il per
corso, algie al gomito e al polso, dolori al palmo della mano, sin
drome del tunnel carpale.
3PC (3MC) - 6PC (6MC) - 7PC (7MC).

Meridiani dell'arto inferiore


1) Meridiano della vescica (BL): è il meridiano più esteso del corpo e rac
coglie 67 punti; è l'unico ordinario situato a fianco del rachide.
Numerose sono le affezioni in cui è chiamato in causa: rinite, cefalea
parietale e/o nucale, cervicalgie, dorsalgie, lombalgie aggravate
dalla flessione: estensione; rachialgie diffuse, lombosciatalgie lungo
il percorso, dolori posteriori del ginocchio, tallonite, dolori laterali
della caviglia e del piede, astenia, affezioni pelviche.
Punti locali dolenti dal 11BL (11V) al 35BL (35V) posti lungo il rachide -
36BL (36V) - 40BL (40V) - 58BL (58V) 60BL (60V) - 62BL (62V).
2) Meridiano della vescica biliare (GB): attraversa tutto un emicranio, la
parte laterale del tronco e delle gambe: affezioni temporo-mandibo-
lari, cefalee temporali ed emicranie, affezioni oculari risolvibili con
la riflessoterapia, cervicalgie, torcicollo, dolori lungo il percorso,
coxalgia e periartrite dell'anca, lombalgia aggravata dalla rotazione
del tronco, lombosciatalgia laterale (irradiazione in L5) gonalgie
laterali della caviglia, "vampate di calore" menopausali.
21GB (21VB) - 30GB (30VB) - 34GB (34VB) - 37GB (37VB) - 40GB
(40VB) - 41GB (41VB) - Dannang (Extra 35).
3) Meridiano dello stomaco (ST): attraversa dall'alto al basso il corpo ed
è posto in sede anteriore: dolori facciali, nevralgia del trigemino,
affezioni dentarie, dolori lungo il percorso, lombocruralgia (irradia
zione in L4), gonalgia anteriore, dolori alla parte anteriore della
caviglia e sul dorso del piede. Alcuni punti posti su questo meridia
no sono utilizzati anche per affezioni neurovegetative, problemi
gastrici, affezioni viscerali, cefalee, insonnia.
12ST (12E) - 25ST (25E) - 30ST (30E) - 36ST (36E) - 41ST (41E).
4) Meridiano del fegato (LR): contratture muscolari, cefalee, dolori lungo
il percorso, affezioni della caviglia in sede mediale, coxalgia ante
riore, cattiva digestione e dispepsia.
3LR (3F) - 5LR (5F) - 8LR (8F) - 11LR (11F).
5) Meridiano della milza (SP): riunisce punti molto attivi sul metaboli-
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smo: obesità, lipodistrofia, edemi, stasi circolatoria, dolori lungo il


percorso, affezioni della caviglia in sede mediale, coxalgia anteriore,
cattiva digestione e dispepsia.
3SP (3Rp) - 4SP (4 Rp) - 6SP (6Rp) - 8SP (8Rp) - 9SP (9Rp) - 10SP (lORp).
6) Meridiano del rene (KI): riunisce punti di estrema reattività: dolori lungo
il percorso, affezioni della pianta del piede, dolori alla caviglia, tallonite,
gonalgie mediali, pubalgie, rachialgia profonda, insonnia, ansia, agitazione,
astenia. 3KI (3R) - 4KI (4R) - 5KI (5R) - 6KI (6R) - 10KI (10R) - 27KI
(27R).

Meridiani mediali
1) Vaso concezione (CV)
Si considerano separatamente i vari punti per le azioni riflessogene:
• 4CV (4VC) = affezioni pelviche, dismenorrea,
• 10CV (10VC) - 12CV (12VC) - 13CV (13VC) = affezioni digestive,
gastriche, meteorismo, tutti i problemi funzionali dei visceri, ansia,
sindromi psicosomatiche;
- 17CV (17VC) = cervicalgia, cefalea nucale.
2) Vaso governatore (GV)
Si considerano separatamente i vari punti per le azioni riflessogene:
• 3GV (3VG) = lombo-sacralgie;
• 4GV (4VG) = lombalgie, affezioni pelviche, dismenorrea;
• dal 5GV (5VG) al I3GV (13VG) = dolori spinali;
• dal 14 VG (14VG) al 16 GV (16VG) = cervicalgia, cefalea nucale;
• 14 VG = stimolazione immunitaria.

15.6.3. Affezioni generalizzate

Si utilizzano vari punti specifici doloranti (Ah-Shi points) e/o i punti distali.
Il posizionamento è un fatto d'esperienza; diversamente, un buon testo
pratico di medicina tradizionale cinese può essere d'aiuto. Per quanto
riguarda i punti di repere e le tavole, consigliamo il pregevole atlante
tascabile di S. Marcelli, Agopuntura in Tasca, Nuova Ipsa Editore,
comprensivo di prontuario. Per una trattazione generale della medicina
tradizionale cinese, che includa teoria e tavole dettagliate con descrizione
anatomica, si consiglia la traduzione del libro fatto redigere dal ministero
della Sanità cinese per i medici stranieri che studiano MTC in Cina:
Elementi Essenziali di Ago-puntura Cinese, Edizioni Paracelso, Roma. Il
testo comprende anche le tecniche ausiliarie.
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Capitolo 16
Il metodo kinesiologico
in magnetoterapia

Con il metodo denominato "kinesiologia", o test muscolare, e con il


supporto di un magnete, si può determinare la polarità necessaria per
uno specifico organo o una specifica ghiandola, o per altre parti del
corpo. La tecnica, già nota da tempo, è stata studiata a fondo dai coniu-
gi Mary e Richard Broeringmeyer, chiropratici statunitensi, che hanno
basato la loro ricerca sulle osservazioni di Albert Roy Davis e di Wal-
ter Rawls, entrambi pionieri della magnetoterapia. Questa tecnica è
ora applicata in tutto il mondo. Le aree test, qui riportate, sono aggior-
nate in accordo conia scuola australiana di A. Noel (figure 16.1 e 16.2).
Richard Broeringmeyer scomparve nel luglio del 1990 e Mary Broe-
ringmeyer sta continuando il lavoro iniziato con il marito. In generale,
essi ritennero che quando un magnete di polarità errata è applicato a
una ghiandola, organo o punto di trauma, tutti i muscoli del corpo
umano si indeboliscono, indicando così la situazione di ipo o
iperattività di quel determinato organo. Ad esempio:
fegato —> p. POS (+) —> indebolimento del muscolo test. Significato —>
fegato iperattivo.
Richiesta terapeutica —> applicazioni di polarità NEG (-). In
questo caso il p. NEG (-) rafforzerà il muscolo test.

16.1. PROCEDURA

Premettendo che è preferibile assistere a una dimostrazione diretta del


metodo non appena possibile, si sintetizzano qui le istruzioni essen-
ziali.
Si faccia sdraiare il paziente sul dorso e gli si chieda di sollevare un
braccio, tenendolo diritto e chiudendo la mano a pugno. Per iniziare,
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è necessario spiegare al paziente che il braccio sarà spinto in direzione


dei fianchi e che gli si chiederà di porre resistenza a questo movimen-
to. Con l'esperienza si potrà effettuare il test anche quando il paziente
è in piedi.
Prima di applicare qualsiasi tipo di forza, pronunciate in tono forte e
chiaro le seguenti parole: "Chiuda..." e "Resista...". Parlate lentamente
in modo che la persona possa avere il tempo di inspirare e trattenere il
respiro o espirare ed esalare il respiro. Le persone resistono spesso di
più quando si trovano in una sola fase del ciclo di respirazione. Non
c'è bisogno di accorgimenti particolari: basta semplicemente dare al
paziente tempo a sufficienza per "prepararsi" prima di spingere il
braccio. La maggior parte dei pazienti tratterrà il respiro fino a quando
lo riterrà opportuno.
È consigliabile ora attendere uno-due secondi, poi spingere o tirare il
braccio di alcuni centimetri, verso i fianchi. Bisogna memorizzare l'in-
tensità di forza alla quale il paziente riesce a resistere e se si sente
oppure no il braccio bloccarsi quando lo si tocca; si deve inoltre osser-
vare anche se esso è rigido nel momento in cui viene applicata una
pressione medio-forte.
Dopo aver effettuato il test di controllo, si deve procedere alla sistema-
tica applicazione del magnete a ogni ghiandola od organo interessati,
utilizzando prima una polarità e successivamente l'altra (si veda lo
schema generale per il test di base). Il test va effettuato per ogni polarità,
allo scopo di determinare i diversi effetti di rafforzamento o inibizione.
È opportuno annotare tutti i punti di indebolimento per un eventuale
trattamento successivo. I magneti possono essere posti direttamente
sugli indumenti sia per l'effettuazione dell'indagine, sia per il tratta-
mento. In precedenza il paziente avrà tolto monili, orologio e metalli.
Ecco alcuni accorgimenti utili per un risultato ottimale dell'esame:
1) esercitate la pressione sullo stesso punto nel braccio della persona,
di solito nel polso, con due dita, indice e medio. La pressione dovrà
essere solida, ma non eccessiva;
2) adottate sempre la stessa posizione;
3) siate chiari e determinati nel pronunciare le parole "Chiuda..." e
"Resista..." e verificatelo sempre, ogniqualvolta date il comando;
4) chiedete alla persona di chiudere gli occhi;
5) lasciate che il paziente riposi il braccio dopo alcune prove effettuate;
6) osservate il viso del paziente mentre effettuate il test kinesiologico.
Il corpo è una struttura talmente armonica per cui, quando un deter-
minato muscolo si indebolisce, gli altri muscoli tenderanno automa-
ticamente ad assumerne alcune funzioni. La persona potrebbe fare
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una smorfia, anche appena percettibile, nel momento in cui gli altri
muscoli compensano le funzioni di quello indebolito; con l'esperienza
saprete già così, con massima probabilità, che l'indebolimento del
muscolo primario si è verificato; 7) chiedete sempre alla persona quale
sia la polarità che egli ha sentito più forte, specialmente se non ci sono
differenze evidenti, e anche comunque in presenza di queste. Di solito
un individuo è in grado di riconoscere quando sente più forti o più
deboli i propri muscoli, ed è una buona cosa incoraggiare la
consapevolezza e partecipazione del paziente nella procedura.
Un test completo in cui la persona non rilevi differenze significative
non è in genere da considerare affidabile. Per ottenere risultati ottimali
il soggetto dovrebbe sentire in prima persona, per mezzo della propria
consapevolezza piuttosto che di quella del terapeuta, quando e dove il
muscolo è più debole. Se la differenza non è chiara, allora il test può
essere stato eseguito scorrettamente e/o il campo magnetico può non
essere appropriato per quel particolare disturbo o condizione. Qualche
volta, quando il paziente o il terapeuta non effettuano il test in modo
appropriato, può essere eseguita una procedura di correzione, derivata
dalle tecniche di kinesiologia applicata, che consiste nella seguente
pratica: porre la mano destra del paziente sull'ombelico e chiedere di
strofinare con due dita dell'altra mano, ovvero la sinistra, il proprio
labbro inferiore e superiore, per trenta secondi seguendo un moto
orizzontale. Poi, tenendo la mano destra sulla zona dell'ombelico,
chiedere di massaggiare il proprio osso ioide, esattamente sotto al
mento. Chiedere anche al paziente di massaggiarsi il coccige per tren-
ta secondi mentre continua a tenere la mano destra sulla zona del-
l'ombelico (può essere fatto anche da seduti o in piedi). Successiva-
mente riprovare la procedura ancora una volta. Dopo aver completato
l'indagine sulla parte frontale del corpo, chiedere al paziente di porsi
prono per testare le ghiandole surrenali e i reni. Per testare questi
punti, piegare una gamba all'altezza delle ginocchia. Spingere la
caviglia verso il pavimento e chiedere al paziente di esercitare
resistenza a questo procedimento.

16.2. METODO DELLA LUNGHEZZA DELLE GAMBE

Anche la lunghezza delle gambe può essere utilizzata quale test. È


stato il metodo prescelto da A. Roy Davis. Esso ha il vantaggio di por-
tare al di fuori della procedura di analisi lo stato psicologico del
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paziente. Non è neanche necessario lo sforzo di resistenza esercitato


dal medesimo. A soggetto supino, il terapeuta solleva entrambe le
gambe del paziente; mantenendole in posizione per le caviglie si pone
il magnete nell'area del corpo da testare e si controlla quindi se c'è una
parziale contrazione di una gamba; ciò accadrebbe, come ha spiegato
a lungo Roy Davis, a causa della presenza dell'induzione magnetica.
La contrazione potrebbe essere di circa un centimetro, come facilmente
riscontrabile. Il soggetto potrà indossare o meno calzature. Se si
verifica una qualche contrazione, effettuare il trattamento di controllo
con la polarità opposta. Potrebbe essere utile, prima di iniziare questa
procedura, sollevare entrambe le gambe e dare loro una scrollata leg-
gera. Poi abbassarle e controllare la loro lunghezza senza aver appli-
cato la procedura del test.
Lo svantaggio di questo metodo è la minore praticità e il tempo mag-
giore impiegato per effettuarlo. Può essere utile per confermare il test
delle braccia, applicandolo solo ai test d'interesse già riscontrati con
quest'ultimo.

16.3. METODO DELLA FORZA DELLE DITA

Un semplice ma accurato test muscolare, definito "O-Ring" utilizza


solo un dito della mano e il pollice. Il paziente dovrà spingere il polli-
ce con l'indice o con il dito medio o l'anulare o il mignolo con tutta la
forza che ha a disposizione, mentre le altre dita sono distese. Poi al
segnale verbale: "Chiuda... Resista...", il terapeuta cercherà di staccare
le dita. Osservate la forza di resistenza quando il polo POS (+) o
quello NEG (-) sono applicati all'area corporea d'interesse.

16.4. LETTURA DEL TEST

Se una ghiandola od organo sono in ipoattività, la prova indicherà un


indebolimento quando il polo magnetico NEG (-) viene posto in quel
punto.
Ad esempio, tenendo il magnete sulla zona dello stomaco e provando
la forza muscolare, si può determinare se quell'area del corpo è ener-
geticamente ipoattiva o iperattiva. Secondo i Broeringmeyers, uno sto-
maco in ipoattività o scarsa attività è diventato più alcalino del nor-
male in risposta alle esigenze dell'organismo. Si riscontra una capacità
di secrezione acida minore e la digestione viene rallentata. Iniziando
male la digestione, sono possibili problemi di malassorbimento.
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La concentrazione di ioni di idrogeno sembra essere diminuita. Quan-


do il polo NEG (-) di un magnete è posto nello stomaco, il muscolo test
si indebolisce poiché il problema peggiora a causa del messaggio di
un'ulteriore diminuzione degli ioni idrogeno. La polarità del p. NEG (-
) rende la frutta dolce diminuendo la concentrazione di ioni idrogeno.
Quando lo stomaco ha un'acidità eccessiva, esso sarà iperattivo. Il
livello di ioni idrogeno è più alto e maggiore del valore normale. In
quest'ultimo caso, quando il polo POS (+) di un magnete è posto sullo
stomaco, le condizioni peggiorano e i muscoli si indeboliscono. In caso
di iperattività o di acidità eccessiva, si è predisposti alle ulcere. Altri
studiosi preferiscono valutare le situazioni "ipo" o "iper", riferendo le
"ipo" a "rallentamento del ritmo pulsante cellulare" di quel determi-
nato tessuto e "iper" all'"aumento del medesimo ritmo" di pulsazione
od oscillazione cellulare.
In condizioni normali, il corpo non reagisce in modo difforme a un'e-
sposizione ai campi magnetici di diversa polarità. Esso si trova infatti
in una posizione di equilibrio. Il corpo è in grado di correggere ogni
temporaneo squilibrio energetico creato dai campi magnetici in pochi
secondi ed è in grado di ripristinarlo successivamente, quando il
magnete viene tolto.
I pazienti spesso sanno quale ghiandola od organo si trova in dise-
quilibrio, poiché essi hanno effettuato delle analisi cliniche o provato
in quelle zone delle sensazioni di malessere, disagio o dolore. In
questi casi la diagnosi clinica trova riscontro nell'indagine kine-
siologica. Tuttavia il test muscolare non è infallibile e non sempre
indica infallibilmente la polarità del trattamento. Talora lo stato
mentale del paziente andrà ad alterare il risultato. La persona può
occasionalmente essere anche troppo ammalata o debole per effettuare
il test. In tale condizione quest'ultimo non potrà dare indicazioni utili.
È l'esperienza del terapeuta che valuterà queste situazioni particolari.
Qualsiasi punto del corpo umano può essere utilizzato quale punto test
per il trattamento magnetico; il principio è lo stesso: porre semplice-
mente la parte piatta monopolare del magnete su quel determinato
punto e verificare la forza muscolare. Se una polarità dovesse aumenta-
re la forza, allora applicare quella polarità per il trattamento. Se si è
esperti di agopuntura, si possono controllare i punti principali lungo
tutto il meridiano; se si conosce la "terapia della polarità", ovvero la
polarity therapy di R. Stone, si possono utilizzare i punti da questa indi-
cati. Se si è esperti di riflessologia si possono utilizzare i punti del piede.
La terapia magnetica può essere applicata in qualsiasi area del corpo,
133

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con le dovute attenzioni per le aree delicate. Attualmente si ritiene che


il test kinesiologico sia, in realtà, un'altra forma efficace di ricerca
radiestesica. Nonostante le innumerevoli discussioni tra i cultori del
settore e gli studiosi sulla natura della risposta kinesiologica, il meto-
do, correttamente applicato, dà risultati efficaci, come può quotidiana-
mente osservare il terapeuta pratico.

Epifisi (apice
del capo)

Figura 16.1 - Schema applicativo del metodo kinesiologico in magnetoterapia: aree test
organi (fronte).
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Milza

Figura 16.2 - Schema applicativo del metodo kinesiologico in magnetoterapia: aree test
organi (retro).
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Capitolo 17
Drenaggio magnetico
del sistema linfatico

Il sistema linfatico è molto importante per mantenere uno stato di


salute ottimale. Nel concetto naturopatico clinico statunitense il dre-
naggio corretto di questo sistema è spesso imperativo. Esso, infatti, è
un importante regolatore dell'equilibrio dei fluidi presenti nel nostro
organismo. Riveste un ruolo primario nell'immunità, sia di tipo cellu-
lare sia umorale (ubiquitario e pluristratificato). È un sistema
canalicolare centripeto di drenaggio, sussidiario, ma non per questo
meno importante, del sistema circolatorio; strutturalmente è costituito
da un sistema capillare chiuso e da vasi linfatici di deflusso in cui
scorre la linfa.
La linfa corrisponde a un contenuto di 18-20 litri nell'adulto di media cor-
poratura, contro i 6-8 litri di sangue, ovvero tre volte il volume ematico.
Il liquido linfatico si forma soprattutto a partire dai liquidi interstiziali,
originatisi negli spazi intercellulari e da elementi plasmatici, non
completamente riassorbiti. L'organizzazione strutturale del sistema
vasale linfatico inizia perifericamente con i capillari linfatici riccamente
anastomizzati, a cui fanno seguito "vasellini linfatici" che conflui-
scono nei vasi linfatici di piccolo e medio calibro, sfocianti infine nei
grandi tronchi linfatici.
Nei vasi linfatici esiste una unidirezionalità funzionale di scorrimento che
è assicurata dalla presenza di sistemi valvolari, come nelle vene. La linfa
proveniente dai distretti inferiori dell'organismo si raccoglie nel dotto to-
racico, che emerge con evidenza circa a livello della quarta dorsale, piega
a sinistra formando un arco che va a sfociare nella vena succlavia, a livel-
lo della confluenza con la vena anonima sinistra. Bilateralmente, sempre
a quest'ultimo livello, la linfa giunge reflua dalla testa, dagli arti superio-
ri, dal torace, dal fegato e dal collo, attraverso i tronchi succlavio, giugu-
lare e bronco-mediastinico.
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Inseriti lungo le vie linfatiche troviamo i linfonodi, organi parenchi-


mali ben delimitati di forma tondeggiante, talora appiattita, il cui com-
pito è quello di filtrare la linfa proveniente dai territori periferici tra-
mite i vasi linfatici afferenti, immettere in circolo cellule immunocom-
petenti e bloccare o inattivare sostanze estranee all'organismo, avva-
lendosi dell'attività macrofagica e della successiva produzione di anti-
corpi.
Il drenaggio di ogni distretto corporeo fa capo a un nodo o a una sta-
zione linfatica, la cui anomalia funzionale può ripercuotersi non solo
sull'attività degli organi circoscrizionali, ma anche influenzare l'insie-
me del sistema linfatico stesso, per esempio, nei casi gravi, favorire la
diffusione dei tumori lungo le vie linfatiche. Secondo la naturopatia,
una delle cause di molte patologie organiche può essere ascritta a
ingorghi linfatici distrettuali, verificatisi nei vasa lymphatica vasorum,
nei capillari linfatici o nei vasi di maggiori dimensioni dell'organo
interessato. Il sistema linfatico, attraverso le sue strutture, svolge azio-
ne d'arresto e d'inattivazione di metaboliti o materiali batterici e virali
estranei all'organismo, che gli pervengono con la linfa dalla periferia o
tramite il torrente circolatorio. Una delle importanti funzioni
fisiologiche svolte è, inoltre, il trasporto delle proteine plasmatiche
dallo spazio interstiziale.
Utilizzati correttamente, i campi magnetici a campo stabile possono
contribuire al funzionamento corretto ed efficace del sistema linfatico.
Piccoli magneti adesivi, con intensità Gauss tra i 6000 e 9000 (ce), sono
molto utili per questo tipo di trattamento (figura 17.1). Nell'utilizzare
lo schema sul sistema linfatico si raccomandano le indicazioni
illustrate in precedenza per i magnetini, ovvero cicli ripetuti di circa sei
giorni di applicazione e uno di sosta. Sono utilizzabili i seguenti
metodi:
1) i poli NEG (-) o POS (+) dei magnetini possono essere posti sulle
aree del sistema linfatico per stimolare lo scorrimento della linfa.
Eccellenti risultati possono essere raggiunti attraverso l'applicazione
di due o tre magnetini nelle aree di trattamento, dove sono con-
centrate le ghiandole linfatiche (A. Noel; si veda la figura 17.2).
Quando la linfa è in eccesso, per la presenza di una ferita o di un'in-
fiammazione (non associate a infezione), si dovrebbero applicare i ma-
gnetini a campo bipolare o a poli separati nei punti linfatici maggior-
mente vicini alle aree di interesse. Il periodo di applicazione minimo
varia dai 5 ai 6 giorni. Dopo un giorno di sosta riprendere il trattamen-
to finché necessario;
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Figura 17.1 - Drenaggio linfatico tramite magnetopuntura: applicazione di


magnetini giapponesi di 9000 Gauss (ce) a polo NEG (-) sui linfonodi sotto e
sopraclavicolari. A scopo didattico un magnetino è esposto rovesciato (quello più in
basso nell'immagine), per mostrare come si presentano la parte adesiva e il
magnete. I magnetini vengono posti a dimora circa sei giorni su sette, a cicli
settimanali ripetibili per alcuni mesi.

2) in caso di infezione e conseguente rigonfiamento delle ghiandole


linfatiche, è importante utilizzare solo il polo NEG (-) del magneti-
nò, utilizzando due o tre magnetini per area. Il periodo di terapia
varia dai 3 ai 4 giorni, fino a 6 giorni. Come già illustrato, i magne-
tini dovrebbero poi essere rimossi per 1-2 giorni e riapplicati.
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Figura 17.2 - Schema applicativo di drenaggio linfatico tramite magneto-puntura.

Questo trattamento dovrebbe continuare durante il protrarsi dell'infe-


zione. Quale alternativa ai magnetìni adesivi, le aree delle ghiandole lin-
fatiche possono essere sedate o tonificate con un trattamento magnetico
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ad alto potere, ovvero con magneti più grandi. Il sistema linfatico com-
prende anche alcune ghiandole importanti tra le quali le tonsille, il timo
e la milza. Queste ghiandole sono riccamente composte da tessuti linfa-
tici che producono anticorpi per contrastare le infezioni. A esse possono
essere applicati dei magneti ad alta intensità in Gauss. Tali magneti sono
in genere grandi come delle gomme da cancelleria, con potenza tra i
1000 e 2500 Gauss (ce). Per ottenere dei risultati è raccomandata un'ap-
plicazione di almeno 10-20 minuti o più, due volte al giorno. Si ricordi
di applicare esclusivamente il p. NEG (-) in caso di infezione o nel caso
in cui siano presenti condizioni di iperattività.
I campi magnetici POS (+) o bipolari possono essere applicati quando
il paziente sia costretto a letto, in condizioni di astenia, infermo o in
situazioni di ipoattività, per periodi brevi di una o due settimane, per
poi passare ad applicazioni di campo NEG (-).
Un pendente a polo POS (+) è utile in molte situazioni, posto sullo
sterno, per stimolare la produzione di linfociti (timo). Su quest'ultimo
metodo concordano tutte le scuole di diversa tradizione.

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Prontuario
occidentale

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Capitolo 18
Sintesi delle attenzioni richieste
durante la magnetoterapia
(escluso magnetini)

• Non applicare i magneti in zona viscerale fino a due ore dopo i


pasti. Soprattutto a seguito dell'azione del polo NEG (-), oltre gli
850 Gauss (ce) ciò potrebbe indurre una riduzione della peristalsi
intestinale;
• non utilizzare la sola energia del p. POS (+) su un'area del corpo che
può essere sensibile alla stimolazione, ad esempio un'infezione,
un'infiammazione o un tumore. Nel caso di applicazione continua
locale di un magnete a polo NEG (-) ad alto potere, fare attenzione
che questo abbia una superficie più ampia dell'area da trattare, per
far sì che i margini, in genere con tracce di polo POS (+), non distur-
bino la terapia;
• non porre magneti di grandi dimensioni o con grande quantità di
energia sulla testa per periodi prolungati. Organi assai sensibili alla
magnetoterapia sono il cervello, gli occhi, le orecchie e i testicoli, in
particolare al p. POS (+);
• nel trattamento dell'asma e dell'enfisema, iniziare cautamente poi-
ché potrebbero verificarsi - quale risultato dell'espettorazione ini-
ziale di muco, prima fase del miglioramento e/o guarigione - epi-
sodi di tosse, o in casi limite, principi di soffocamento;
• si potrebbero sviluppare sintomi da eccesso di stimolazione tera-
peutica, quando vengano utilizzati, in concomitanza con la terapia
magnetica, anche farmaci allopatici. Gli effetti della magnetoterapia
saranno la riduzione dello stress e dell'infiammazione e, poiché le
tossine vengono contemporaneamente eliminate e il metabolismo
migliora, l'assorbimento dei farmaci risulterà più intenso e rapido.
Con "eliminazione di tossine" non s'intende una depurazione teo-
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rica o fantasiosa, ma l'eliminazione di cataboliti, soprattutto poli-


peptidi, spesso legati a metalli pesanti (mercurio, piombo, arsenico,
alluminio, cadmio, berillio ecc.) e/o residui dell'industria agricola
(molecole di diserbanti, geodisinfestanti, pesticidi ecc.); composti
provenienti dai tessuti in flogosi e dai sistemi "cuscinetto" dell'or-
ganismo, soprattutto il linfatico e il mesenchima. In questo caso si
potrebbe verificare la necessità di ridurre o interrompere momenta-
neamente l'assunzione dei farmaci. Quando si verificano sintomi
sospetti, va sempre consultato il medico;
• non utilizzare la magnetoterapia durante la gravidanza. Ciò a scopo
preventivo, poiché qualunque problema possa insorgere nel feto o
nella madre, può essere imputato dalla gestante o dai familiari
affranti alla pratica della magnetoterapia;
• non utilizzare né magneti né la terapia del campo magnetico pulsa-
to nei portatori di pace-maker.
Inoltre, la terapia magnetica non dovrebbe considerarsi un toccasana
per ogni male, ma dovrebbe essere intesa come parte di valore di un
insieme armonico di strategie terapeutiche.

18.1. AVVERTENZE IMPORTANTI

I due prontuari che seguono, quello occidentale e successivamente


quello dei magneti applicati secondo la scuola indiana, hanno natura
schematica, non essendo possibile generalizzare tutti i protocolli.
Tuttavia il terapeuta potrà scegliere anche altre forme di trattamento,
prima di tutto valutando l'uso della plastoferrite. Altrimenti potrà
seguire il metodo indiano, quello cino-nipponico, oppure i canoni
della medicina tradizionale cinese, in questo caso servendosi dei
magnetini, i quali, come si è visto, seguono criteri diversi d'applica-
zione. Le due forme, cinese e indiana, sono compatibili purché i
magneti, tra loro di differente grandezza, si trovino a distanza di alcu-
ne decine di centimetri tra loro, ovvero quelli di grandi dimensioni dai
magnetini. Grande interesse rivestono inoltre la fluidificazione linfati-
ca e la kinesiologia in magnetoterapia e spesso con questi soli due
metodi si ottengono in Occidente notevoli risultati terapeutici. I
trattamenti indicati nel presente lavoro sono tutti compatibili con le
somministrazioni omeopatiche e con altre prescrizioni di prodotti
naturali. Per i farmaci allopatici va sempre consultato il medico; in
linea generale si può affermare che anche in questo caso la magneto-
terapia è compatibile.
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Le sedute di agopuntura vanno praticate a un giorno di distanza dal-


l'applicazione dei magneti non "magnetini", ovvero da quelli di
dimensioni maggiori. I magnetini per gli agopunti potranno essere
applicati dopo la seduta di agopuntura. Per applicazioni di magneti di
maggior grandezza si dovrà attendere un giorno, al fine di non
influenzare lo stimolo indotto dagli aghi. È ben vero, come accennato,
che i magnetini possono essere posizionati sul soggetto mentre sono
collocati magneti più grandi. Ciò avviene perché i magnetini impiega-
no circa due giorni per raggiungere il loro massimo grado di stimolo,
il quale dura per circa cinque giorni. Ciò consente al corpo di acco-
gliere tale stimolo magnetico lentamente, a differenza di quanto acca-
de con i magneti più grandi, senza creare eventuali destrutturazioni di
segnale.
Un'altra avvertenza importante è che queste indicazioni di trattamento
non sostituiscono le cure mediche. Di conseguenza, in presenza di pato-
logie, sarà sempre il medico a valutare la situazione del paziente ed even-
tualmente a prescrivere o a consentire l'applicazione magnetica.

18.2. ACQUA MAGNETIZZATA

In linea generale, l'uso di acqua magnetizzata va sempre associato alla


terapia prescelta, sia che sia indicato più sotto alla voce d'interesse, sia
che non venga specificato.

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Capitolo 19
Prontuario di base di
magnetoterapia occidentale

Il -presente -prontuario non tratta la magnetopuntura, né il riequilibrio ener-


getico di Bansal o dei chakra o le tecniche indiane. Si troveranno altrove nel
presente testo le indicazioni al riguardo.

Acidità
Applicare il p. NEG (-) di un magnete sul punto più colpito dal dolore. Bere
acqua magnetizzata con il p. NEG (-). Attenzione alla dieta.

Acne
Utilizzare il p. NEG (-) di una maschera facciale magnetica. Bere acqua
magnetizzata a p. NEG (-). Vedi Pelle, condizioni.

Alopecia
Vedi Capelli, perdita.

Amenorrea (scomparsa delle mestruazioni)


Utilizzare il p. POS (+) di una striscia magnetica di gomma sulla regione
pubica e sull'area sacrale. Applicare per 30-60 minuti, due volte al giorno.
Riequilibrare con il p. NEG (-). Se plastoferrite a bassa intensità, applicare
otto ore al dì per tre settimane.

Anemia
Bere acqua magnetizzata da entrambi i poli.

Anoressia
Utilizzare il p. POS (+) di un magnete di ceramica, di forma rettangolare,
sulla parte superiore dell'addome o della spina dorsale, in linea con
l'ombelico. Riequilibrare il tutto applicando per lo stesso periodo
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di tempo il p. NEG (-) di un magnete. Indossare una fascia magnetica a p.


NEG (-) o bipolare sul polso sinistro. Bere acqua magnetizzata da entrambi i
poli.

Ansia
Vedi Tensione nervosa.

Appendicite
La diagnosi professionale è essenziale. Il dolore acuto dell'appendice
potrebbe richiedere il ricovero in ospedale. I trattamenti complementari, per
le appendiciti croniche, contemplano l'applicazione del p. NEG (-) di una
striscia magnetica sulla parte destra del basso addome (fossa iliaca dx).

Arteriosclerosi
La diagnosi professionale è essenziale. Utilizzare la terapia magnetica quale
supplemento alla cura convenzionale, a polo negativo, in particolare bere
acqua magnetizzata a p. NEG (-).

Artrite (reumatoide)
Vedi Autoimmuni, patologie.

Artrosi
La diagnosi professionale è essenziale. Utilizzare la terapia magnetica come
cura addizionale al trattamento di base. Applicare l'energia magnetica del p.
NEG (-) avvalendosi di un materasso magnetico. Per alleviare il dolore,
applicare il p. NEG (-) di un magnete sulla regione e utilizzare prodotti
magnetici specificatamente fabbricati per l'applicazione sui polsi, le mani, le
spalle, la schiena, le ginocchia, le caviglie e i piedi. Bere giornalmente acqua
magnetizzata a p. NEG (-). Eccellente l'uso prolungato della plastoferrite.

Ascesso
Si utilizza il p. POS (+) per gonfiare l'ascesso, ma solo all'inizio, poi il p.
NEG (-) per sedare l'infezione. Bere acqua magnetizzata con il p. NEG (-) e
utilizzarla per lavare l'area affetta (figura 19.1). Non utilizzare il p. POS (+)
nel tumore da neoplasia, anche solamente sospetta.

Asma
Esporre il torace a entrambi i poli. Porre un grande magnete di ceramica, di
forma rettangolare sulla parte anteriore del corpo e l'altro
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sulla parte posteriore in modo tale che essi siano l'uno opposto all'altro. La
terapia del campo magnetico pulsato potrebbe essere utile. Iniziare
cautamente, dato che una congestione incorsa troppo velocemente potrebbe
causare un aumento della tosse, dovuto all'eliminazione di muco. Bere acqua
magnetizzata bipolare.

Atrofia
Applicare il p. POS (+) di un magnete o un magnete di gomma a poli alter-
nati sui muscoli affetti. Bere acqua magnetizzata bipolare ogni giorno.

Autoimmunitarie, patologie
Ci sono molti disturbi in questa categoria, quali lupus eritematoso, artrite
reumatoide, sclerosi multipla, sindrome da fatica cronica, morbo di Crohn,
Aids e cancro. La diagnosi professionale è essenziale. Utilizzare la terapia
magnetica come supporto alla cura di base. Utilizzare il p. NEG (-) di un
materasso magnetico e di un guanciale magnetico. Può essere utilizzato
anche un pendolo magnetico, sullo sterno, per stimolare la ghiandola del
timo, in questo caso a p. POS (+). Bere ogni giorno acqua magnetizzata con
il p. NEG (-).

Biliosità (disturbi vari della vescica biliare)


Applicare il p. NEG (-) di un magnete sulla parte superiore destra del-
l'addome (ipocondrio dx).

Blefarite (infiammazione della palpebra oculare)


Applicare il p. NEG (-) di piccoli magneti molto vicino alle palpebre chiuse.
Lavare gli occhi con acqua magnetizzata a p. NEG (-). Utile la benda oculare
a p. NEG (-), a bassa intensità, da applicare 20-30 minuti, due volte al dì.

Borsite
Applicare il p. NEG (-) di una fascia magnetica da polso. La plastofer-rite a
campi alternati può essere efficace.

Bronchite
Utilizzare il p. POS (+) di una striscia magnetica o di un magnete ret-
tangolare. Iniziare cautamente, dato che potrebbe insorgere una congestione
e causare una tosse eccessiva a causa dell'induzione dell'espettorazione.
Seguire la cura con il p. NEG (-), da applicare sulla zona dei polmoni e della
gola. Com'è noto, non vanno utilizzati magneti nei portatori di pace-maker.
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Bruciori
Applicare il p. NEG (-) per arrestare il dolore e l'infiammazione.
Quando essi diminuiscono, procedere all'applicazione breve del p.
POS (+) per stimolare il processo di guarigione. Coprire l'area affetta
con una garza sterile prima di applicare il magnete.
Calcoli biliari (litiasi biliare)
È richiesta la diagnosi specialistica. Utilizzare la terapia magnetica
quale supplemento alla cura convenzionale. Applicare il p. NEG (-) di
un magnete e bere acqua magnetica NEG (-) ogni giorno.
Calcoli renali (litiasi renale)
Sono necessarie una diagnosi e una terapia specialistiche. Considerare la
terapia magnetica come supporto a quella di base. Utilizzare un magnete
di ceramica bipolare per ridurre il dolore, ponendolo sulla zona colpita e
bevendo dai 6 agli 8 bicchieri di acqua bipolare. In caso di infezione o
ipertensione, solamente a p. NEG (-).
Campo magnetico, sindrome da deficienza del
Utilizzare un materasso e un guanciale ad alta forza magnetica. Indos-
sare una fascia da polso magnetica, una collana o un pendolo, oppure
portare un piccolo magnete sul corpo. Bere acqua magnetizzata da
entrambi i poli, ogni giorno.
Cancro
Una diagnosi professionale è imperativa. Utilizzare la terapia magne-
tica quale supplemento alla cura convenzionale. William Philpott,
Neville Bengali, Goesta Wollin e altri hanno lungamente sperimentato
l'utilizzo dell'energia magnetica a p. NEG (-) per tenere sotto controllo
la crescita del tumore e per provocarne possibilmente la riduzione. Il
trattamento specifico che si basa sull'utilizzo di magneti permanenti è
illustrato approfonditamente nei libri di Philpott. La scelta del
magnete dipenderà dalle dimensioni del tumore. Il magnete deve
essere maggiore dell'area colpita dalla malattia per cancellare l'effetto
dell'energia del p. POS (+) dei bordi del magnete. Per masse tumorali
ridotte è consigliabile l'utilizzo di magneti di neodimio, ovvero i più
potenti oggi esistenti. Il p. POS (+) di un "pendente" magnetico di neo-
dimio, applicato sulla ghiandola del timo, può stimolare il sistema
immunitario. Dopo l'utilizzo del p. POS (+), riequilibrare il tutto con
l'applicazione del p. NEG (-). Utilizzare un materasso magnetico a p.
NEG (-). Bere giornalmente dai 6 agli 8 bicchieri di acqua magnetiz-
zata con il p. NEG (-).
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Figura 19.1 - Terapia di ascessi e tumori superficiali o sottocutanei (illustrazione


didattica del metodo). La parte rossa indica il polo POS (+), stimolante; la parte
blu il polo NEG (-), sedante. Il lato POS (+) è posto sul timo, a scopo di
stimolazione linfocitaria. La superficie NEG (-) di un altro magnete, invece, sopra
l'area da trattare, lasciata a dimora anche 24 ore su 24; va fatta attenzione che tale
lato del magnete sia maggiore dell'area in trattamento, in quanto il sottile margine
esterno della superficie si presenta di polarità opposta [POS (+)].

Candida
Sedere su di un magnete di ceramica rettangolare di misura circa di 10
x 15 x 1,5 cm, dalla parte del p. NEG (-) per 2 o 3 ore al giorno. Bere
giornalmente acqua magnetizzata dal p. NEG (-). È ovvio che dovran-
no essere seguite altre attenzioni di carattere naturopatico e in partico-
lare nutrizionale.

Capelli, perdita
Esporre il cuoio capelluto al p. NEG (-) utilizzando un magnete flessi-
bile. Massaggiarlo con olio magnetizzato bipolare. Questo diminuirà
l'eventuale presenza di forfora.

Cataratta
Portare un paio di occhiali a cui sono applicati deboli magneti che ade-
riranno poi alle tempie. I magneti dovrebbero essere posizionati su
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ogni parte opposta all'occhio. Iniziare cautamente e arrivare da un ora a due


ore di applicazione al giorno del polo NEG (-). Bere acqua magnetizzata con
il p. NEG (-) giornalmente.

Caviglie, piedi
Utilizzare suole e fasce magnetiche, in caso di carenza di energia: bipolari.
Infezione o dolori: polo NEG (-). Notevoli effetti con le cavigliere di
plastoferrite.

Cellulite, adiposità
Trattare direttamente con il p. NEG (-). Utilizzare un materasso magnetico e
un cuscino magnetico. Bere acqua magnetizzata con il p. NEG (-).

Cervello, allergie ed effetti da intolleranze


Riferirsi al libro di Philpott Brain Allergies, anche in caso di depressione e
di angoscia.

Cervello, circolazione
Una collana magnetica bipolare può essere di supporto, eventualmente a
polo NEG (-). Dormire su un cuscino magnetico con p. NEG (-). Consultare
anche il testo di Philpott Brain Allergies.

Cheratite
Vedi Cataratta.

Cicatrici
Le cicatrici possono essere ridotte e spesso allontanate con la terapia
magnetica. Il p. NEG (-) e i trattamenti a poli alternati hanno prodotto
notevoli risultati. Utilizzare principalmente il p. NEG (-) di un magnete di
ceramica o di un magnete flessibile. Applicare giornalmente per due o tre
mesi. Particolarmente utile nelle cicatrici giovani. Efficace anche
l'applicazione prolungata di bande di plastoferrite.

Circolazione
Vedi Circolazione sanguigna.

Circolazione sanguigna (insufficienza)


È essenziale ricorrere a una diagnosi professionale. Utilizzare la terapia
magnetica quale supporto al trattamento convenzionale. Per migliorare la
circolazione, applicare magneti o fasce magnetiche. Uti-
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lizzare il p. NEG (-) di un materasso magnetico. Girare il materasso sul p.


POS (+) ogni tre-quattro giorni, per una notte.

Cistite
Utilizzare il p. NEG (-) di un magnete di ceramica rettangolare o altro
sull'area colpita dalla cistite da una a tre ore al giorno. Dormire sul p. NEG
(-) di un materasso magnetico. Bere giornalmente acqua magnetizzata con il
p. NEG (-).

Colesterolo (alto) (ipercolesterolemia)


La diagnosi professionale è importante. Utilizzare la terapia magnetica quale
supporto alla cura convenzionale. Bere acqua magnetizzata con il p. NEG (-
). Utilizzare una collana magnetica per stimolare l'area della tiroide, salvo
patologie della stessa. Applicare un dischetto magnetico nell'area del petto,
utilizzando un taschino di garza appeso al collo, o sul reggiseno (al centro).
Dormire su un materasso e un cuscino magnetici a p. NEG (-). Non
utilizzare magneti in caso si porti un pace-maker. Le indicazioni
naturopatiche e nutrizionali sono fondamentali.

Colite
Applicare l'energia del p. NEG (-) utilizzando un magnete rettangolare di
ceramica o altro. Applicare diverse volte al giorno per un periodo dai 30 ai
60 minuti, escludendo le prime tre ore dopo mangiato. Bere giornalmente
dai 6 agli 8 bicchieri di acqua magnetizzata con il p. NEG (-).

Collo, braccia
Utilizzare una collana magnetica.

Colon irritabile e spasmi viscerali


Applicare il p. NEG (-) di un magnete di ceramica sulla parte inferiore
dell'addome. Se il disagio persiste consultare un medico. Bere da 6 a 8
bicchieri di acqua magnetizzata del p. NEG (-).

Crampi (muscolari)
Applicare l'energia del p. POS (+) per 10-20 minuti, per aumentare la
circolazione, successivamente applicare l'energia del p. NEG (-) per
diminuire il dolore e favorire la guarigione. La terapia del campo magnetico
pulsato è considerata molto indicata per questo tipo di disturbo.
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Crohn, morbo di
Vedi Autoimmunitarie, patologie.

Cuore
Vedi Arteriosclerosi.

Deficienza immunitaria
Vedi Autoimmunitarie, patologie.

Depressione
Utilizzare un materasso e un cuscino magnetici, dalla parte del p. NEG (-). Bere
acqua magnetizzata con il suddetto polo giornalmente. Il disturbo richiede
terapia personalizzata professionale.

Dermatite
Utilizzare un materasso magnetico e un cuscino magnetico a polo NEG (-).
Bere dai 6 agli 8 bicchieri di acqua magnetizzata con il p. NEG (-),
giornalmente. Utilizzare l'acqua magnetizzata anche per la detersione. La
plastoferrite è indicata.

Detossif icazione (in generale)


Dormire su materasso e cuscino magnetici, dalla parte del p. NEG (-). Bere
giornalmente dai 6 agli 8 bicchieri di acqua magnetizzata sempre con il p.
NEG(-).

Diabete senile
È necessaria, prima di tutto, una diagnosi specialistica. Utilizzare la terapia
magnetica quale supplemento alla cura convenzionale. Utilizzare suole
magnetiche e braccialetti, alternando i poli NEG (-) e POS (+), per
migliorare la circolazione, nei piedi e nelle mani. Dormire su un materasso e
un cuscino magnetici, utilizzando sempre il p. NEG (-). Bere acqua
magnetizzata bipolare. Philpott ha studiato un metodo più articolato di
terapia.

Diarrea
Applicare sull'area addominale l'energia del p. NEG (-) con una striscia
magnetica di gomma e/o un magnete di ceramica; non utilizzare durante le
ore della digestione. Indicata la plastoferrite.

Disordini emozionali
Sono necessari la diagnosi e il trattamento specialistici. Utilizzare la terapia
magnetica quale supporto alla cura convenzionale. Riferirsi al
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libro dello psichiatra Philpott Brain Allergies (Allergie del cervello) e The
Biomagnetic Handbook (Il manuale Biomagnetico), in cui egli descrive vari
metodi di trattamento.

Disordini mestruali
Applicare una striscia magnetica bipolare flessibile sulla parte inferiore
dell'addome. Il p. NEG (-) di un magnete può essere efficace. Bere acqua
magnetizzata, ogni giorno.

Distorsione
Applicare il p. NEG (-) o delle strisce magnetiche a poli alternati, uti-
lizzando una fascia elastica. Quando la guarigione è in fase avanzata,
utilizzare una fascia magnetica bipolare per aumentare la circolazione. Oltre
il mese di applicazione, servirsi solo del p. NEG (-).

Disturbi al fegato
Sono necessarie la diagnosi professionale e una terapia specialistica. In
genere si pone un grande magnete di ceramica sulla zona del fegato dai 30 ai
60 minuti, due volte al giorno; inizialmente bipolare o p. POS (+), poi, dopo
circa 20-30 giorni, p. NEG (-). Utilizzare un materasso magnetico a p. NEG
(-) e un cuscino magnetico. Bere acqua magnetizzata da entrambi i poli, ogni
giorno.

Disturbi, prevenzione (in generale)


È importante effettuare un check-up medico regolarmente. Dormire sul p.
NEG (-) di un materasso magnetico e su un cuscino magnetico, per un riposo
ristoratore. Bere molta acqua magnetica ed effettuare esercizio fisico.
Mangiare molta frutta, noci, cereali e verdura. Respirare lentamente aria
pura ed esporsi ogni giorno, per un tempo ragionevole, alla luce solare.
Cercare di evitare gli alcolici e non fumare.

Disturbo di Menière
Vedi Orecchie, disturbi.

Diverticoli
Bere dai 6 agli 8 bicchieri di acqua magnetizzata bipolare. Applicare il p.
NEG (-) di un magnete nell'area dolorante. Per alleviare la costipazione,
applicare il p. POS (+) di un magnete sulla parte addominale sinistra, per 15-
30 minuti. Riequilibrare sempre il tutto con l'applicazione del p. NEG (-) per
almeno un terzo del tempo di applicazione del p. POS (+). Utilizzare un
materasso magnetico, rivolto verso il p. NEG (-).
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Dolore (in generale)


Applicare l'energia del p. NEG (-) utilizzando un magnete di ceramica
o altro, della misura appropriata. Utilizzare delle fasce avvolgenti a poli
alternati quando sia richiesto un aumento della circolazione, come in
caso di crampi o spasmi muscolari. Le fasce magnetiche e le altre appli-
cazioni sono disponibili per tutte le aree del corpo. Per il trattamento
completo, utilizzare un materasso magnetico a p. NEG (-) e/ o un cusci-
no magnetico. Bere dai 6 agli 8 bicchieri di acqua magnetizzata dal p.
NEG (-), giornalmente. La terapia del campo magnetico pulsato può
essere un'opzione alternativa a questo trattamento.

Dolore ai piedi
Indossate suole magnetiche interne bipolari. Esse dovrebbero essere
utilizzate anche di notte, all'interno di un paio di calzini. Anche delle
fasce magnetiche elastiche, portate sulle caviglie, possono rivelarsi
molto utili. In caso di infezione si utilizza solo il p. NEG (-).

Dolori alla schiena (artrite, sciatica, scoliosi, dolore al coccige, colpo


di frusta)
Consultare un medico, chiropratico od osteopata per determinare la
causa.
Per tenere sotto controllo il dolore si raccomanda l'applicazione del p.
NEG (-). Applicare i poli alternati di una fascia magnetica se i muscoli
sono indolenziti. Utilizzare un materasso e un cuscino magnetici, appli-
cando il p. NEG (-). Anche l'applicazione di una cintura magnetica a p.
NEG (-) o alternato può risultare efficace. Strisce magnetiche flessibili e
magneti piatti di ceramica, a forma rettangolare, possono essere appli-
cati da seduti o distesi. Bere acqua magnetizzata dal p. NEG (-).

Eczema
Vedi Dermatite.

Edema (gonfiore)
È necessaria la diagnosi professionale. Applicare l'energia del p. NEG
(-) di un magnete di ceramica rettangolare oppure un magnete a barra
flessibile a polo alternato. Bere acqua magnetizzata da entrambi i poli.

Ematomi
Utilizzare un magnete piatto di ceramica. Applicare il p. NEG (-) per
2 o 3 giorni. Quando l'ematoma inizia a ritirarsi, applicare l'energia del
p. POS (+) per stimolare la circolazione.
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Emicrania
Utilizzare il p. NEG (-) di una fascia magnetica per la testa. Una collana
magnetica potrebbe essere utile per combattere lo stress, se presente. Vedi
anche Mal di testa e Nausea.

Emorroidi
Sedere sul p. NEG (-) di un magnete di ceramica rettangolare per 1 ora, 2 o 3
volte ogni giorno. Bere almeno 6 bicchieri di acqua magnetizzata dal p.
NEG (-) ogni giorno. È importante praticare dell'esercizio fisico
quotidianamente, anche camminare è consigliato.

Energia, carenza
Dormire su un materasso magnetico a p. NEG (-). Ruotare o girare il
materasso ogni 2 o 3 giorni. Ripetere il ciclo se richiesto. Si può utilizzare
anche un materasso magnetico a poli alternati. La maggior parte dei
materassi fabbricati negli Stati Uniti utilizza il p. NEG (-) sulla parte
superiore. Il campo magnetico si estenderà ad almeno 12-14 cm al di sopra
del materasso magnetico standard e, ancora più in alto nei modelli a maggior
potenza. Non utilizzare il p. POS (+) da solo per periodi prolungati (in
genere oltre le quattro settimane) quando i magneti superino i 500-600
Gauss (ce). Riequilibrare possibilmente in altri periodi con l'energia del p.
NEG (-). Bere giornalmente acqua magnetica bipolare.

Enfisema
Per il trattamento, vedi Asma.

Epilessia
Una diagnosi professionale è essenziale. Utilizzare la terapia magnetica
quale supplemento alla cura convenzionale. Utilizzare il p. NEG (-) di un
magnete di ceramica rettangolare o più di uno secondo le istruzioni fornite
dallo psichiatra americano Philpott nei suoi lavori al riguardo. Iniziare con
cautela e attenta osservazione. Bere acqua magnetizzata con il p. NEG (-).

Ernia
È raccomandata la diagnosi specialistica. Il p. NEG (-) può essere utilizzato
per la contrazione dei muscoli nei primi stadi della malattia. Bere acqua
magnetizzata con il p. NEG (-).

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Ernia del disco


Vedi Mal di schiena (il procedimento è lo stesso, anche se il trattamento per
l'ernia è assai più prolungato e l'esito è meno favorevole).

Febbre
Applicare il p. NEG (-), utilizzando un piccolo magnete di ceramica, dischi
flessibili o fasce magnetiche, sulla fronte e un altro, della stessa polarità,
sulla parte addominale inferiore per mezz'ora, più volte al dì. Bere acqua
magnetizzata con il p. NEG (-).

Fibrosi, f ibromialgia
Utilizzare un materasso magnetico la cui energia negativa sia molto forte.
L'energia del p. NEG (-) può essere applicata a zone di dolore specifiche,
utilizzando magneti, fasce magnetiche per il corpo o da polso. Bere acqua
magnetizzata con il p. NEG (-), ogni giorno.

Flatulenza
Applicare il p. NEG (-) di un disco magnetico o a mattonella sulla parte
addominale inferiore. Bere acqua magnetizzata da entrambi i poli.

Flebite
È necessaria la diagnosi medica. Utilizzare la terapia magnetica quale
supplemento alla cura convenzionale. Applicare la plastoferrite sotto forma
di fascia avvolgente. Bere acqua magnetizzata da entrambi i poli.

Forfora
Magnetizzare lo shampoo con il p. NEG (-) di un magnete. Risciacquare
successivamente i capelli con acqua magnetizzata dal p. NEG (-). Bere
acqua magnetizzata ogni giorno.

Frattura
Applicare l'energia del p. NEG (-), il più velocemente possibile sulla zona
fratturata, per stabilizzare la polarità di guarigione. Se si porta un gesso, si
potrebbe applicare un magnete con dell'adesivo sulla parte fratturata, visto
che il campo magnetico penetrerà il gesso, ma quest'ultimo ne limiterà la
potenza. È necessario, quindi, utilizzare un magnete potente.

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Frattura (non rimarginata)


Porre il p. NEG (-) di un magnete sulla frattura e il p. POS (+) di un altro
magnete, sotto alla frattura. Questo creerà un flusso di energia all'interno
della medesima, avviando così il processo di guarigione. Piccoli magneti
portatili possono essere applicati per diverse ore al giorno, mentre unità più
grandi possono essere utilizzate per periodi più brevi.

Gastrite
Porre sulla zona del plesso solare un magnete di ceramica rettangolare a p.
NEG (-). Non applicare nei 60-90 minuti dopo i pasti. Bere acqua
magnetizzata a p. NEG (-).

Geopatogeni, disturbi
I ricercatori bioenergetici hanno scoperto che i disturbi geopatogeni sono un
fattore che contribuisce al verificarsi di molte malattie. L'area focale della
sorgente geopatogena dovrebbe essere individuata da un professionista
qualificato.
Le soluzioni potrebbero richiedere lo spostamento del letto in una nuova
posizione, o in altra stanza. Utilizzare un materasso magnetico, dalla parte
del p. NEG (-) e anche un cuscino magnetico. Indossare un braccialetto
magnetico, una collana o un pendente. Bere acqua magnetizzata a p. NEG (-
), ogni giorno.

Ghiandole, disturbi
È necessaria la diagnosi medica. Le condizioni di iperattività possono essere
trattate con l'energia del p. NEG (-). Le condizioni di ipoattività si possono
migliorare con l'energia del p. POS (+). Non utilizzare il p. POS (+) se c'è
possibilità di infezione o malignità. Dopo aver utilizzato l'energia del p. POS
(+), ribilanciare sempre con il p. NEG (-), per almeno un terzo del tempo di
esposizione del p. POS (+).

Ginocchia, disturbi
Servirsi di fasce magnetiche a poli magnetici alternati, che contribuiscono a
un aumento della circolazione e alleviano il dolore. I disturbi alle ginocchia
molto dolorosi che derivino da traumi atletici possono essere curati con
fasce magnetiche provviste sia di energia del p. NEG (-) sia di quella a poli
alternati. Il p. NEG (-) è raccomandato per l'applicazione su ferite recenti.
Va tenuto presente che nel curare ferite da attività atletica, il magnete
provoca un effetto immediato di allegazione del dolore, che potrebbe
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indurre la persona a riprendere l'attività fisica prima che sia completamente


guarita dal trauma.

Glaucoma
Vedi Cataratta (il trattamento, mirato alla disinfiammazione, segue i
medesimi principi).

Gola, mal di
Applicare l'energia magnetica del p. NEG (-) sull'area colpita dal disturbo.
Una fascia da testa magnetica potrebbe essere applicata sotto al mento e
attorno al collo. Fare dei gargarismi diverse volte al giorno con acqua
magnetizzata p. NEG (-). Utilizzare un materasso magnetico e/o un cuscino
magnetico a p. NEG (-).

Gomito del tennista


Vedi Tendinite.

Gotta
Alcalinizzare l'organismo utilizzando un materasso magnetico e un cuscino
magnetico p. NEG (-). Bere dai 6 agli 8 bicchieri di acqua magnetizzata a p.
NEG (-), ogni giorno.

Gozzo (ipertiroidismo)
La diagnosi professionale è essenziale. Servirsi della terapia magnetica solo
quale supporto alla cura convenzionale. Applicare il p. NEG (-) di un
pendente magnetico o di un disco magnetico sulla zona della tiroide. Bere
giornalmente dell'acqua magnetizzata a p. NEG (-).

Guarigione (ferite o dolori)


Effettuare lavaggi con dell'acqua magnetizzata con il p. NEG (-). Applicare
l'energia negativa, ma non direttamente, coprire la ferita con una garza, poi
applicarvi il magnete. Esso dovrebbe essere possibilmente più grande
dell'area in cui è presente la lesione. Quando il processo di guarigione è
iniziato, si può utilizzare un magnete a poli alterni, con potenza non
superiore ai 1000 Gauss.

Herpes Zoster (Fuoco di Sant'Antonio)


La diagnosi professionale è importante. Utilizzare un materasso magnetico
e/o un cuscino. Magnetizzare creme e unguenti con il p. NEG (-). Applicare
il p. NEG (-) direttamente sulla zona colpita. Bere dai 6 agli 8 bicchieri di
acqua magnetizzata a polo NEG (-), ogni giorno.
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Impotenza
Sedere sul p. POS (+) di un magnete di ceramica per un'ora, 2 o 3 volte al
giorno. Far seguire ciascuna sessione da almeno 20 minuti di trattamento
con il p. NEG (-). Bere acqua magnetizzata da entrambi i poli. Non utilizzare
il p. POS (+) in caso di infiammazione, infezione o malignità, né in presenza
di ipertrofia prostatica.

Indigestione con rigurgiti acidi


Porre il p. NEG (-) di un magnete sulla zona dolorante per alleviare le
condizioni di acidità. Bere almeno 6 bicchieri di acqua magnetizzata dal p.
NEG (-) ogni giorno.

Infezione
Lavare la zona colpita con acqua magnetizzata a p. NEG (-). Applicare un
magnete di misura appropriata per coprire completamente la lesione. Coprire
l'area con una garza prima di applicare qualsiasi tipo di magnete. Bere acqua
magnetizzata a p. NEG (-).

Infezione (virale)
Utilizzare un materasso magnetico e un guanciale magnetico a p. NEG (-).
Bere acqua magnetizzata con il p. NEG (-) quotidianamente.

Infiammazione
Utilizzare l'energia del p. NEG (-) di un magnete di ceramica o altro. Lavare
l'area con acqua magnetizzata a p. NEG (-).

Influenza
Utilizzare un materasso magnetico e/o un guanciale magnetico. Bere
giornalmente acqua magnetizzata a p. NEG (-).

Inquinamento elettromagnetico
L'energia del p. NEG (-) è benefica, data la creazione di ioni negativi che
controbilanciano gli ioni positivi prodotti dall'inquinamento elet-
tromagnetico. Utilizzare acqua magnetizzata dal p. NEG (-). Indossare dei
braccialetti magnetici, pendenti, collane magnetiche per riequilibrare
l'organismo durante e dopo l'esposizione. Non sussiste prova certa che i
magneti permanenti, una volta applicati sul corpo, assorba-no o disperdano
l'inquinamento elettromagnetico, tuttavia in ragione del rinforzo
dell'organismo, quest'ultimo subisce in misura minore gli effetti negativi
dell'elettrosmog.

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Insonnia
Utilizzare un materasso e/o un cuscino magnetici a p. NEG (-). Bere acqua
magnetizzata a p. NEG (-) giornalmente. Porre un magnete a polo NEG (-)
sulla fronte, 10 minuti ogni sera, per almeno 2 mesi. (Vedi figura 9.1, p. 67).

Insufficienza immunitaria
Utilizzare il p. POS (+) o entrambi i poli di un "pendente" per stimolare la
ghiandola timo. Riequilibrare con il p. NEG (-) se il p. POS (+) viene
applicato separatamente. La terapia del campo magnetico pulsato può essere
utile per rinforzare gli organi carenti di energia.

Iperattività
Utilizzare un materasso e un cuscino magnetici a polo NEG (-). Bere acqua
magnetizzata a p. NEG (-) quotidianamente. Indossare una collana
magnetica a p. NEG (-) se lo stress è un fattore importante.

Ipertensione arteriosa (pressione sanguigna alta)


Anche in questo caso è necessaria una diagnosi professionale. Utilizzare la
terapia magnetica quale supplemento alla cura di base. Il trattamento include
l'utilizzo di un materasso e di un cuscino magnetici, applicando il p. NEG (-
). Indossare il p. NEG (-) di fasce magnetiche sul polso destro. Applicare il
p. NEG (-) di un magnete sulla zona del cuore e sulla parte destra del collo.
Bere acqua magnetizzata dal p. NEG (-).

Ipertiroidismo
Indossare un pendente magnetico, applicando il p. NEG (-). Utilizzare anche
lo stesso polo di un cuscino magnetico. Bere acqua magnetizzata con il p.
NEG (-) quotidianamente.

Ipotiroidismo
Indossare una collana magnetica bipolare o un pendente. Utilizzare un
materasso magnetico. Ruotare le polarità del medesimo NEG (-) e POS (+) a
giorni alterni. Ripetere per quanto necessario. Bere acqua magnetizzata con
il p. POS (+).

Leucemia
Vedi Cancro.

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Linfoma
Vedi Cancro.

Linfonodi, gonfiore
È richiesta la diagnosi specialistica per la determinazione delle cause
del problema. Utilizzare la terapia magnetica solo quale supporto alla
cura convenzionale. Applicare l'energia del p. NEG (-) per ridurre l'in-
fezione e l'infiammazione. Bere acqua magnetizzata p. NEG (-) ogni
giorno.

Litiasi biliare
Vedi Calcoli biliari.

Litiasi renale
Vedi Calcoli renali.

Lupus eritematoso sistemico


Sono necessarie diagnosi e terapia professionali. Vedi Autoimmunita-
rie, patologie.

Mal di schiena
Utilizzare una o più bande magnetiche e/o una stuoia magnetica. Il
mal di schiena lieve può essere curato con il p. NEG (-) quale tratta-
mento sussidiario ad altri interventi. In caso di trauma utilizzare sem-
pre inizialmente il p. NEG (-). Un trauma ripetuto (cronico) può rea-
gire bene all'applicazione del p. POS (+) quando la fase di guarigione
è già in corso.

Mal di testa, acuto


La diagnosi specialistica è necessaria. Utilizzare la terapia magnetica
quale supporto al trattamento convenzionale a scopo preventivo. Il
magnetoterapeuta esperto potrà far applicare un magnete a polo NEG (-)
sulla fronte o altra zona da trattare.

Mal di testa, cronico


Utilizzare una fascia magnetica a p. NEG (-) per la testa. Una collana
magnetica potrebbe rivelarsi utile nei casi di emicrania. Bere acqua
magnetizzata con il p. NEG (-).

Mani, dita
Utilizzare fasce da polso bipolari e anelli magnetici.
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Melanoma
Vedi Cancro.

Memoria (debole)
Utilizzare il p. NEG (-) di un guanciale magnetico, durante la notte, e
una fascia magnetica per la testa durante il giorno. Si possono ottenere
benefici anche tramite l'applicazione di una collana magnetica che
stimola la circolazione cerebrale.

Meningite
Considerare la terapia magnetica quale supplemento alla cura con-
venzionale. Utilizzare un magnete ad alta potenza Gauss a p. NEG (-)
e anche un cuscino magnetico. Bere acqua magnetizzata dal p. NEG (-)
ogni giorno. È ovvio che la patologia richiede monitoraggio medico
continuo.

Menopausa
Utilizzare un materasso e un cuscino magnetici a p. NEG (-). Bere
acqua magnetizzata con il p. NEG (-), giornalmente. Talora può essere
indicato l'uso del p. POS (+) o bipolare, in caso di astenia e stanchezza
in genere.

Metatarsalgia
Utilizzare delle solette magnetiche, bipolari a non più di 850-1000
Gauss oppure a p. NEG (-).

Nausea
Applicare l'energia negativa sulla zona addominale superiore. Bere
acqua magnetizzata bipolare.

Nevralgia, neurite
Utilizzare un materasso e un cuscino magnetici. Bere acqua magnetiz-
zata con il p. NEG (-), giornalmente.

Obesità
L'effetto alcalinizzante prodotto dall'energia magnetica del p. NEG (-)
è considerato efficace nel coadiuvare la dissoluzione del grasso. Uti-
lizzare un materasso magnetico ad alta potenza Gauss e anche un
cuscino magnetico a p. NEG (-) durante la notte. Durante il giorno
indossare una fascia magnetica da polso o un magnete flessibile sul-
l'area che deve essere trattata. Bere almeno dai 6 agli 8 bicchieri di
acqua magnetizzata con il p. NEG (-), ogni giorno.
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Occhi, disturbi
Una diagnosi professionale è necessaria. Utilizzare la terapia magneti-
ca quale supplemento alla cura convenzionale. Utilizzare degli occhiali
magnetici a polarità negativa. Lavare frequentemente gli occhi con
acqua magnetizzata con il p. NEG (-). Vedi anche Cataratta e Blefarite.

Orchite (infiammazione ai testicoli)


La diagnosi professionale è importante. Utilizzare la terapia magneti-
ca solo quale supplemento alla cura convenzionale. Sedere sul p. NEG
(-) di un magnete di ceramica per almeno un'ora, 2 o 3 volte al giorno.

Orecchie, disturbi
Una diagnosi specialistica è essenziale. Se il disturbo è causato da
un'infezione, applicare il p. NEG (-) di un piccolo magnete di cerami-
ca, come supporto al trattamento convenzionale. Può essere applicato
davanti e dietro l'orecchio.

Osteoporosi
La sindrome da deficienza del campo magnetico può contribuire al
verificarsi di questo problema. Utilizzare un materasso magnetico ad
alta potenza Gauss e anche un cuscino magnetico a p. NEG (-). Bere
dai 6 agli 8 bicchieri di acqua magnetica a p. NEG (-), ogni giorno. Uti-
lizzare un magnete rettangolare, un pendolo magnetico e una collana o
una fascia da polso magnetiche. Vedi anche Campo magnetico, Sin-
drome da deficienza del.

Otite
Trattare l'area infetta con l'energia del campo magnetico tramite l'ap-
plicazione del p. NEG (-). Lavare l'area interessata con acqua magne-
tizzata a p. NEG (-) e bere acqua magnetica a p. NEG (-) ogni giorno.
Vedi anche Orecchie, disturbi.

Pancreas (ipoattività)
La terapia magnetica dovrebbe essere applicata solo quale supple-
mento alla cura convenzionale. Utilizzare il p. NEG (-) di un materas-
so e di un cuscino magnetico. Applicare un magnete bipolare (solo il
primo mese), poi a p. NEG (-) di ceramica sull'area del pancreas per
almeno un'ora, ogni giorno. Bere acqua magnetizzata dal p. NEG (-).
Philpott ha pubblicato studi esaurienti in cui dimostra come sia possi-
bile riequilibrare l'attività esocrina del pancreas, a condizione che non
si tratti di diabete giovanile.
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Paralisi facciale di Bell


Utilizzare il p. POS (+) di un magnete di ceramica, di medie dimen-
sioni oppure un magnete flessibile, sui muscoli facciali colpiti. Appli-
care sul nervo facciale, dietro l'orecchio sul lato colpito.

Pelle, condizioni
L'utilizzo di una maschera magnetica a p. NEG (-), di dischi di cera-
mica o di strisce magnetiche di gomma, aiuterà a contrastare la com-
parsa di rughe e rallenterà l'invecchiamento cutaneo. Bere acqua
magnetizzata. Vedi anche Acne e Dermatite.

Pleurite
Utilizzare la terapia magnetica quale supplemento alla cura conven-
zionale. Applicare l'energia del p. NEG (-) utilizzando un magnete di
ceramica. Bere dai 6 agli 8 bicchieri di acqua magnetizzata con il p.
NEG (-). Si ricorda che ai portatori di pace-maker è sconsigliato l'uti-
lizzo della terapia magnetica.

Pressione sanguigna alta


Vedi Ipertensione.

Prostata, disturbi
La diagnosi professionale è importante. La terapia magnetica dovreb-
be essere applicata quale supplemento alla cura convenzionale. Sedere
sul p. NEG (-) di un magnete di ceramica per diverse ore al giorno.
Bere dai 6 agli 8 bicchieri di acqua magnetizzata.

Punture d'insetto
Applicare il p. NEG (-) di un magnete, non appena possibile, per
ridurre il gonfiore e alleviare il dolore. Bagnare l'area con acqua
magnetizzata a p. NEG (-).

Pustole
Vedi Ascesso.

Raffreddore comune
Applicare un pendente magnetico sulla ghiandola timo, ovvero sopra
la parte superiore dello stomaco, per stimolare il sistema immunitario.
Utilizzare il p. POS (+) per stimolare e il p. NEG (-) per bilanciare.
Curare le aree dei seni nasali con il p. NEG (-) di strisce magnetiche o
con una maschera magnetica. Trattare le ghiandole infiammate dei
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linfonodi cervicali o altri, qualora ve ne siano, con il p. NEG (-). Bere


acqua magnetizzata con il p. NEG (-) ogni giorno.

Raynaud, sindrome di
La terapia magnetica dovrebbe essere utilizzata quale supplemento
alla terapia convenzionale. Utilizzare delle fasce magnetiche da polso
o da caviglie, a poli alternati. Utilizzare delle suole interne bipolari
magnetiche. Bere almeno dai 6 agli 8 bicchieri di acqua magnetizzata
bipolare, ogni giorno.

Reumatismi
Vedi Artrite.

Sarcoma
Vedi Cancro.

Sciatica
Utilizzare il p. NEG (-) di un materasso magnetico e un cuscino
magnetico. Indossare un supporto magnetico per la schiena o una cin-
tura, durante il giorno. Vedi anche Mal di schiena.

Seno, noduli
È necessaria la diagnosi professionale di un medico specialista. Utiliz-
zare la terapia magnetica quale supplemento alla cura di base. Riferirsi
al libro di Philpott Cancer, The Magnetic Oxygen Anszver. I trattamenti
includono l'utilizzo dell'energia del p. NEG (-) di magneti di ceramica,
di neodimio o magneti di gomma flessibile. Il magnete deve essere di
dimensioni maggiori rispetto all'area colpita. Non utilizzare magneti in
caso si porti pace-maker. Bere acqua magnetizzata con il p. NEG (-)
ogni giorno.

Sindrome della "Spalla gelata"


Il metodo di cura migliore è quello di applicare i due poli in modo
alternato; il p. NEG (-) è usato per sedare il dolore e il p. POS (+) si uti-
lizza per stimolare la circolazione. Evitare esposizioni prolungate del
p. POS (+) nel caso vi sia compromissione artritica.

Sindrome premestruale
Utilizzare un materasso magnetico e un cuscino magnetico a p. NEG
(-). Una fascia magnetica per la testa può portare altrettanto beneficio.
Da ricerche scientifiche risulta inoltre che un fascia magnetica a poli
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alterni potrebbe rivelarsi utile, posta a livello sovrapubico. Bere acqua


magnetizzata da entrambi i poli magnetici, ogni giorno.

Sinovite
Utilizzare una fascia magnetica e applicarla sulle articolazioni per 6-8
ore al giorno; in genere è preferibile il p. NEG (-); altrimenti provare
brevi applicazioni con poli alterni. Bere acqua magnetizzata con il p.
NEG (-) ogni giorno.

Sinusite
Trattare l'area utilizzando una maschera magnetica a p. NEG (-) o dei
dischi magnetici di ceramica oppure delle strisce magnetiche di
gomma. Utilizzare un cuscino magnetico p. NEG (-), non troppo vici-
no agli occhi. Bere acqua magnetizzata p. NEG (-).

Sistema linfatico
Stimolare il sistema linfatico camminando e/o con massaggi, nonché
favorire il drenaggio con i magnetini. Dormire su un materasso a p.
NEG (-), ad alta potenza Gauss, e utilizzare anche un cuscino magne-
tico dello stesso polo. Bere acqua magnetizzata con il p. NEG (-), gior-
nalmente.

Sordità
Vedi Orecchie, disturbi.

Spasmi muscolari o crampi


Applicare l'energia del p. NEG (-) utilizzando un magnete di ceramica
o altro, per rilassare e alleviare il dolore, oltre che per promuovere il
processo di guarigione. In alternativa utilizzare un magnete a flusso
alternato.

Stanchezza
Vedi Energia, carenza.

Stanchezza cronica, sindrome da


Vedi Autoimmunitarie, patologie. Il metodo che ha dato maggiori
risultati è quello kinesiologico (vedi cap. 16, p. 129).

Stipsi
Applicare il p. POS (+) di magneti di ceramica rettangolari sulla parte
inferiore sinistra dell'addome, per 30 minuti, diverse volte al giorno.
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Riequilibrare il tutto con l'energia del p. NEG (-) del magnete, che sarà
applicato ogni volta per 10 minuti. Bere dai 6 agli 8 bicchieri di acqua
magnetica, tutti i giorni. Bere inizialmente acqua magnetizzata dal p. POS
(+); alternare poi i due poli, quando la condizione sarà migliorata. Anche la
terapia del campo magnetico pulsato (PMF) può essere utile.

Stress
Vedi Tensione nervosa.

Tendinite
Curare l'infiammazione con l'energia del p. NEG (-) utilizzando un magnete
appropriato. Quando il dolore è diminuito, applicare un magnete flessibile
bipolare.

Tensione nervosa
Utilizzare un materasso e un cuscino magnetici a p. NEG (-). Indossare una
collana magnetica per alleviare la tensione nelle spalle.

Tinnitus
La diagnosi professionale è importante. Il trattamento magnetico dovrebbe
essere applicato quale supplemento alla terapia convenzionale. La mancanza
di circolazione richiede l'applicazione del p. POS (+) o di entrambi i poli
magnetici. Applicare dietro all'orecchio, utilizzando un dischetto magnetico
di ceramica, o un magnete flessibile. Una fascia magnetica per il capo
potrebbe essere utile. Non applicare magneti di forte intensità nella testa. Se
il problema è il risultato di un'infezione o se questa è sospetta utilizzare solo
il p. NEG (-).

Tonsillite
Applicare il p. NEG (-) di una fascia magnetica per il collo. Bere acqua
magnetizzata dal p. NEG (-), ogni giorno. Effettuare dei gargarismi con
l'acqua magnetizzata a p. NEG (-).

Tratto urinario, condizioni del


È necessaria la diagnosi specialistica. La terapia magnetica può essere
utilizzata solo come supporto alla cura convenzionale. Sedere sul p. NEG (-)
di un magnete di ceramica per 1-2 ore, 2 o 3 volte al giorno. Bere acqua
magnetizzata a p. NEG (-). Applicazioni sull'area pubica giovano altrettanto
efficacemente.

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Tumore
Vedi Cancro.

Tunnel carpale, sindrome del


Per il dolore è raccomandato l'utilizzo del p. NEG (-); il p. POS (+)
invece è indicato per la stimolazione. Si suggerisce di provare inizial-
mente l'utilizzo di una fascia magnetica da polso di neodimio, utiliz-
zando entrambi i poli. Nel caso di condizioni croniche, una fascia a p.
POS (+) dà spesso maggiore beneficio.

Ulcere (bocca)
Utilizzare un materasso magnetico e un cuscino magnetico a polo
NEG (-). Bere dai 6 agli 8 bicchieri di acqua magnetizzata. Fare dei gar-
garismi con acqua magnetizzata [p. NEG (-)].

Ulcere (gastriche e duodenali)


È necessario il parere medico. La terapia magnetica può essere utiliz-
zata solo quale supplemento alla cura convenzionale. Utilizzare il p.
NEG (-) di un magnete di ceramica sull'area colpita dal problema.
Non utilizzare magneti un'ora prima dei pasti e non dopo le tre ore.
Bere acqua magnetizzata, dai 6 agli 8 bicchieri ogni giorno. Dormire su
un materasso magnetico dello stesso polo, per alleviare lo stress. Por-
tare una collana magnetica per alleviare la tensione.

Ulcere (pelle)
Le ulcere della pelle possono essere curate con una fascia flessibile a
poli alterni di plastoferrite, da applicare con una garza protettiva.

Verruche
Applicare un piccolo magnete p. NEG (-) di neodimio o ad alta inten-
sità in Gauss.

Vescica, disturbi
Applicare l'energia del p. NEG (-) giornalmente utilizzando un mate-
rasso magnetico o dei magneti di ceramica rettangolari. Bere acqua
magnetizzata con il p. NEG (-). Se contemporaneamente sono presenti
calcoli renali è spesso opportuno bere acqua magnetizzata bipolare.

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Magnetoterapia
indiana

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Capitolo 20
Terapia indiana del riequilibrio
energetico secondo il dottor
Bansal di Nuova Delhi

20.1. PRINCIPI DI BASE DEL TRATTAMENTO

Quando parliamo dell'utilizzo del p. NEG (-) o del p. POS (+) di un


magnete, ci riferiamo soprattutto alle estremità, o poli, in cui le linee di forza
del campo magnetico sono più intense, oppure alle sue super-fici maggiori,
per esempio in magneti piatti.

20.2. POSSIBILITÀ DI UTILIZZO

Il trattamento può essere attuato in modi diversi:


a) uni-polare: si applica soltanto un polo;
b) bipolare: si applicano entrambi i poli, simultaneamente.

20.3. PREMESSA: LE POLARITÀ VERTICALI DESTRA/SINISTRA

C'è differenza tra l'energia che percorre la parte superiore e quella inferiore
del corpo, come pure tra quella che percorre la parte destra e quella sinistra.
Come già menzionato in precedenza, secondo la medicina cinese, il corpo
umano è suddiviso in meridiani verticali. Utilizzando un magnete
permanente, per applicare il metodo indiano di Bansal si deve dividere il
corpo umano in assi verticali e orizzontali. Il punto di divisione orizzontale è
la vita (ombelico) e quello verticale è dato dalla linea mediana che attraversa
la spina dorsale. Verti-
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calmente la parte destra del corpo è "positiva", nel senso di "radiante",


mentre la sinistra è "negativa". Orizzontalmente la parte superiore è
positiva mentre quella inferiore è negativa. Nella divisione orizzontale
le mani e la testa sono "positive" mentre nella divisione verticale la
mano e il piede destro sono "positivi" e la mano e il piede sinistro
"negativi". La comprensione di questa suddivisione è necessaria per il
corretto posizionamento dei magneti. Va tuttavia tenuto presente,
come afferma Bansal: "[...] si deve precisare comunque che queste
regole d'applicazione sono di natura generale e non vanno intese come
rigide. Tutto dipende dalla discrezionalità del terapeuta". Va osservato
che tale suddivisione è anche quella adottata da Ran-dolph Stone,
celebre naturopata e osteopata statunitense, fondatore della "Polarity
Therapy", già allievo diretto di Andrew Stili, padre del-l'osteopatia. E
la stessa suddivisione è quella a cui giunse Leon Ernest Eeman nel
1924, creatore dei "biocircuiti", sebbene successivamente egli chiarì
che sussistevano ulteriori possibili suddivisioni, in modo particolare
per i "mancini veri". Anche la scuola tedesca del "Vegate-st" di
Schimmel, ammette la medesima suddivisione, diversificando, come
Eeman, il destrorso dal mancino. Per la medicina tradizionale cinese la
sinistra è tendenzialmente più yang e la destra più yin. Il terapeuta
potrà forse trovarsi confuso nel constatare varie suddivisioni, tuttavia,
in questo contesto, va tenuto presente quanto segue:
• non v'è regola assoluta, in quanto la "polarità" è sempre riferita a
"quel certo linguaggio" di lettura diagnostica energetica, e non a un
altro. Con tale premessa in linea di massima gran parte dei sistemi
possono ritenersi adatti (efficaci), purché utilizzati all'interno del
loro metodo e linguaggio;
• il terapeuta preparato ha a disposizione vari metodi per analizzare
"polarità" e metodo d'applicazione, spaziando dalla kinesiologia,
alla radioestesia, al Vegatest, EAV o metodi simili.
Alcune ulteriori precisazioni di base sono necessarie. Secondo Ran-
dolph Stone, il flusso dell'energia vitale nell'uomo scorre verticalmen-
te, ma anche orizzontalmente e spiralmente, interpenetrando l'intero
corpo ed emergendo - nel suo aspetto più evidente - per almeno un
centimetro dalla cute. Nelle illustrazioni di Stone, ora pubblicate anche
in lingua italiana da Red edizioni (R. Stone, Polarity Therapy, Como
1999), le aree corporee siano indicate con il (+) o con il (-), ma ciò non
significa che ogni particolare area sia letteralmente positiva o negati-
va; infatti è un'indicazione sommaria del "flusso" di energia. I termini
sono estrapolati dal linguaggio della fisica elettromagnetica, ma sareb-
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be un errore considerare tale energia come fondamentalmente elettro-


magnetica. La forza vitale si serve dell'elettromagnetismo, e l'una e
l'altra energia sono presenti nell'uomo, ognuna con finalità difformi,
anche se per alcuni aspetti spesso accomunabili. Ciò premesso, risulta
più agevole interpretare le varie definizioni. Ad esempio, il barone
Reichenbach, Babbit e Bengali appartengono alla scuola che afferma
che la mano destra irradia un flusso calmante, decongestionante,
mentre la sinistra un'energia più calda e stimolante. Se ci riferiamo al
flusso guarente o iprana, la destra può essere indicata come la
"radiante" (in questo caso il flusso guarente esce a destra, il "+"
significa che "emette", ma non necessariamente, una carica elet-
tromagnetica "positiva"). Si noti quindi, come le definizioni semanti-
che possano indurre a interpretazioni improprie. Nel metodo generale
Bansal, come illustrato di seguito nel dettaglio, il polo magnetico NEG
(-) è quasi sempre posto a contatto con la mano destra, il polo POS (+),
quindi, a sinistra (mano sx, piede sx) o in basso (piede dx). Secondo
l'occultista e ricercatore d'inizio secolo Babbit, la parte destra tende a
favorire "l'elettricità-freddo" (yin) e la sinistra "le forze termali-calde"
(yang); definizione accettata anche nella medicina tradizionale cinese
(legge "Sposo-sposa"). Babbit stabilì che le forze termiche tendono ad
attrarre quelle elettriche.
Spesso si ha un'eccessiva attrazione a sinistra. Secondo la scuola india-
na le forze "fredde" divengono così iperattive, per tentare di compen-
sare lo squilibrio, favorendo situazioni di ipoenergia: ipotensione,
stanchezza e sindromi correlate, spasmi viscerali, insufficienza pan-
creatica, e altre. In MTC, lo yang è impedito nelle sue funzioni, crean-
do sindromi "XU-vuoto".
Al contrario, se le forze "termiche" di sinistra si attivano troppo,
abbattono l'equilibrio dato da quelle "elettriche" di destra, sviluppando
situazioni di iperenergia, creando situazioni "iper": ipertiroidismo,
iperacidità gastrica, insonnia da eccesso di energia, palpitazioni, agita-
zione fisica e mentale, e altre. In MTC, lo yang è in eccesso e crea bloc-
chi, deprimendo lo yin, creando sindromi di "Bl-ostruzione". A questo
punto la magnetoterapia indiana della scuola di Bengali introduce un
altro strumento terapeutico, già conosciuto dagli egizi: l'asta di
carbone. Essa avrebbe la peculiarità di attrarre le forze inibitorie
fredde verso la parte in cui è tenuta in mano. Quindi, posizionandola
nella mano destra o sinistra, considerando le braccia un arco a ferro di
cavallo, avremmo la possibilità di regolare tali forze. In appendice il
terapeuta potrà trovare ulteriori indicazioni. In accordo con Bengali, il
metodo dell'asta di carbone contempla inoltre l'atto di
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tenere nell'altra mano un magnete con lato monopolare o bipolare. Le


sessioni durano in genere venti-trenta minuti, più volte alla settimana,
talora due volte al dì. Si veda inoltre il testo di A.K. Battacharyia, Ini-
ziazione alla magnetoterapia (Ed. Mediterranee), all'appendice "VITIC".
Si osservi che tutti gli Autori ammettono che le "polarità" delle emi-
parti, destra e sinistra, sono realtà dinamiche intercambiabili. Inoltre la
presenza di forze calde o fredde lascia sempre spazi di compenso nella
parte in cui è presente una delle due forze. Ad esempio, in una mano
sarà presente in modo preponderante un certo flusso nel palmo, ma il
dorso della stessa mano avrà una "polarità" opposta, anche se d'in-
tensità minore. C'è sempre un po' di yin nello yang e viceversa. Ciò
vale sia per le forze magnetiche sia per il flusso dell'energia vitale.
Studi recenti di fisica bioelettronica dimostrano che vi è effettivamen-
te un flusso di energia "sottile", che forma due circoli ovoidali a destra
e sinistra del corpo. In base alle prove eseguite a Venezia nei laboratori
"Biotekna", sotto la direzione dell'ing. Dario Boschiero {Application
Engineer), in cui si sono misurati in microfrazioni di Gauss i campi elet-
tromagnetici umani delle emiparti destra e sinistra, con misuratore di
campi elettromagnetici dinamico, su camera stagna elettromagnetica,
con aree mappate a 360° e ricostruzione dei flussi tramite unità di cal-
colo, è emersa la rappresentazione grafica di due ovoidi di flusso i
quali scorrono, il destro dalle braccia alle gambe con movimento levo-
giro, e il sinistro dalle gambe alle braccia con movimento orario. Oltre
a questi circuiti, altri minori sono stati tracciati, ma ciò che si è
evidenziato è che l'intensità maggiore dei campi si ha sulla colonna, il
cui corretto assetto è l'elemento che determina il corretto flusso dei
due ovoidi laterali. Ai fini di un flusso ottimale di energia, elemento
cruciale sembra essere la colonna vertebrale, ovvero il suo assetto cor-
retto. Questo concetto è già noto da millenni alla medicina tradiziona-
le cinese, all'ayurveda indiana e allo yoga, nonché da più un secolo
alla chiropratica a e all'osteopatia.
Inoltre, per far luce su questo argomento è necessario introdurre un
altro fenomeno spesso poco conosciuto: l'energia è influenzata dall'e-
motività e, fondamentalmente, segue il pensiero e il suo codice. Que-
sto è facilmente riscontrabile in kinesiologia: nel test muscolare, il
muscolo del paziente risponde in base al codice binario, con significa-
to sì/no, registrato nella memoria del terapeuta. La spiegazione lascia
scettici gli intellettuali, ma il terapeuta pratico kinesiologo riscontra
quotidianamente il fenomeno di tale risposta. Negli Stati Uniti e in
altre nazioni sono stati condotti numerosi studi, cercando di giustifi-
care scientificamente la kinesiologia, ma fino a ora "non sono stati
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documentati effetti clinici ripetibili" (Borchgrevink CE, La ricerca in


medicina alternativa e complementare: cosa "e documentato e con quale docu-
mentazione?, Tidsskr Nor Laegeforen, 1997, giugno 30; 117 (17), pp. 2469-
2473). Né probabilmente si potranno ottenere prove "scientifiche ripetibili",
finché non si capirà che l'esperienza della bioenergia coinvolge il binomio
paziente-terapeuta nel "qui e ora". Ciò non significa che il fenomeno non
possa essere spiegato; è probabilmente il metodo di ricerca che deve
modificare il punto d'osservazione. Il ricercatore Paolo Mancini, fisico e
Reiki master, cita nel suo lavoro, Reiki Pranoterapia Scienza - Indagine sulla
natura fisica del Qi nella Repubblica Popolare Cinese - Sintesi degli
esperimenti compiuti in Cina sulla emissione volontaria di energia bioradiante
dalla fondazione della Repubblica alla fine degli anni '80 di Giulia Boschi:
In Cina gli esperimenti con strumenti scientifici iniziarono nel 1977-78,
in particolare a Shangai, dove per la prima volta il Waiqi venne
sottoposto a misurazione. Usando un rilevatore di infrarossi collegato a
un oscillografo fu dimostrato che le radiazioni emesse da un maestro di
Qigong presentavano notevoli differenze da quelle emesse da persone
comuni. Questo servì a capire che l'emissione di Waiqi ha una
componente di infrarossi con particolari fluttuazioni modulate a basse
frequenze, e che queste radiazioni provocano un effetto di "risonanza"
nel corpo del paziente. Gli esperimenti furono ripetuti a Pechino con
risultati analoghi. Fu accertato che tale flusso poteva consentire di
anestetizzare un'altra persona o di anestetizzarsi. Un pioniere della
ricerca è Feng Lida che fu il primo a dimostrare che i maestri di Qigong
possono, controllando la volontà, emettere in sequenza due tipi diversi di
qi, alternandoli anche ogni minuto: uno con potere battericida e l'altro
che causava la crescita anomala di batteri. Questo esperimento dimostrò
per la prima volta il rapporto diretto tra intenzione e volontà e i
conseguenti effetti del fluido emesso, vale a dire la sua componente
"informativa", definita informazione vitale. Nel 1979 Yan Zhigiang,
usando uno spettrometro con tubo fotomoltiplicatore, misurò l'emissione
di luce dal corpo umano: la massima concentrazione si rilevava nelle
punte delle dita e nelle persone malate si verifica una differenza di
intensità tra il lato destro e sinistro del corpo. Neil'81 fu creata la prima
organizzazione scientifica a livello nazionale: essa esaminò il rapporto
tra l'emissione ultradebole di luce del corpo e i meridiani dell'agopuntura.
Notò che le linee corrispondenti al massimo dell'emissione luminosa
coincidono con quelle del minimo di resistenza elettrica a livello
dell'epidermide (punto di agopuntura). Esperimenti sull'influenza del
campo magnetico umano rispetto ad altri campi magnetici furono ripresi

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lo stesso anno da Lin Shuhuang. In accordo alle sue misurazioni, il


campo magnetico dei maestri di Qigong è da 2000 a 10.000 volte
maggiore di quello delle persone normali. I soggetti analizzati erano in
grado di cambiare la polarità del campo, generando campi attrattivi o
repulsivi, e facendone cambiare il verso. In realtà, come sostiene Xie
Huanhang, non è corretto insistere sulla componente "energetica" di
questi campi, che risulta comunque in valori microscopici, quanto
piuttosto sulla componente "informativa" che risulta dalla particolare
forma ondulatoria.
Secondo Xie Huanhang la componente "informativa" è una radiazione
molto particolare e ancora sconosciuta, alla quale egli ha dato il nome di
BRS {biologie radiation signals). Le frequenze BRS sono diverse dalle
radiazioni di nuclei, atomi o molecole, dalle radiazioni cosmiche e da
altri tipi di radiazioni conosciute dalla fisica: le normali radiazioni
fisiologiche possono essere descritte attraverso uno spettro energetico,
ma non c'è modo di conoscere i BRS perché nel concetto di "spettro" non
è compreso un apparato di misura dell'informazione: se si considera
l'aspetto energetico molto importante, bisogna considerare quello
informativo ancora più importante.
Scriveva Battachariya negli anni Settanta: "La chiave della salute giace
tra polarità corretta e un campo magnetico integro. Senza di essi non
c'è possibilità [...]" (A.K. Battachariya, Iniziazione alla magnetoterapia,
Ed. Mediterranee).
Studiando il sistema Bansal l'autore si è imbattuto in un'ulteriore con-
statazione. Dopo tutte le disamine per comprendere qualcosa di più
sulle "polarità" destra/sinistra, positivo/negativo, l'esame al gausso-
metro ha rivelato che in molti casi i grandi magneti circolari per il trat-
tamento Bansal, di produzione indiana, non presentano lati unipolari,
ma sono "a prevalenza" positiva o negativa (figura 20.1). Quindi non
si tratta di veri magneti unipolari, in cui solo nel magnete è presente
poca forza di segno opposto, ma di calamite i cui lati possiedono
entrambi i poli, ma in cui uno è prevalente sull'altro. Di conseguenza,
la terapia Bansal (figura 20.2) di fatto in molti casi si traduce in una
terapia quasi bipolare per ogni magnete usato, solo che i lati di ognuno
di essi irradiano maggiormente l'influsso dell'uno o dell'altro polo.
Riassumendo, si suggerisce di iniziare secondo lo schema generale
Bansal, verificando successivamente con una metodologia energetica,
familiare al terapeuta tra quelle già menzionate, o altra, se tale impo-
stazione Bansal è adatta, modificando gli schemi, ove necessario.

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Figura 20.1 -Magneti indiani per chakra-terapia e metodo Bansal delle polarità. La
parte rossa indica il polo POS (+), stimolante; la parte blu il polo NEG (-), sedante.
Va posta attenzione sulla polarità in quanto si è osservato che alcuni produttori
indiani propongono magneti "monopolari" in cui una superficie è, ad esempio,
negativa, nel senso che lo è prevalentemente, non pressoché totalmente, come
avviene nei veri magneti monopolari, in cui solo una sottile banda del margine della
superficie si presenta di polarità opposta. In certi tipi di magneti di fabbricazione
indiana, utilizzati principalmente nel metodo Bansal, i lati non si presentano come
veri monopolan, ma solo in parte, pur differenziandosi, tuttavia, dalle classiche
superfici bipolari.

20.4. TRATTAMENTO LOCALE (BANSAL)

Dolori agli arti inferiori e superiori, nonché svariate patologie si pos-


sono trattare posizionando un magnete sull'area dolorante e un altro
sotto la pianta del piede (figura 20.2).

20.5. TRATTAMENTO GENERALE (BANSAL)

Il trattamento generale dovrebbe essere applicato quando l'intervento


locale sul disturbo non può essere effettuato.
Si applicheranno i magneti sotto al palmo delle mani o sotto le piante
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Figura 20.2 - Magnetoterapia con il metodo indiano del dottor Bansal di Nuova
Delhi, medico omeopata e magnetoterapeuta. Metodo diretto o locale: nell'esempio
si presuppone un fegato iperattivo; il polo NEG (-) è posto sull'area dell'ipocondrio
destro, il polo POS (+) di un secondo magnete sulla pianta del piede sinistro. Si
possono utilizzare magneti di grandi dimensioni (large magnets), a mattonella o
circolari. La potenza varia da 1000 a 4000 Gauss (ce).

dei piedi, a seconda dei disturbi da trattare. Se la disfunzione è localizzata


nella metà inferiore del corpo si dovrebbero posizionare i magneti sotto le
piante dei piedi. Se la disfunzione è localizzata nella metà superiore del
corpo essi dovrebbero essere posti sotto i palmi delle mani.
Bansal consiglia cinque metodi per il trattamento generale. Applicando il
trattamento con i magneti, i poli rispettivi devono essere messi a contatto
con la cute delle parti menzionate nella tabella 20.1.
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TABELLA 20.1 -METODI DI TRATTAMENTO ENERGETICO GENERALE


PROPOSTI DAL DOTTOR BANSAL DI NUOVA DELHI
Metodo 1 Mano destra p. NEG (-) p.
Mano sinistra POS (+)

Metodo 2 Mano destra p. NEG (-) p.


Piede sinistro POS (+)

Metodo 3 Mano sinistra p. NEG (-) p.


Piede sinistro POS (+)

Metodo 4 Mano destra p. NEG (-) p.


Piede destro POS (+)

Metodo 5 Piede destro p. NEG (-) p.


piede sinistro POS (+)

T \BELLA 20.2 - USO DEI METODI ILLUSTRATI NELLA TABELLA 20.1

PER LA CURA DI ALCUNE MALATTIE SECONDO BANSAL


1 Anemia Metodo 1

2 Asma Metodo 1

3 Costipazione Metodo 2

4 Flatulenza Metodo 1

5 Isteria Metodo 2

6 Lombaggine Metodo 5

7 Paralisi Metodo 1 e 5

8 Reumatismi Metodo 1 e 5

9 Malattie allo stomaco Metodo 1

10 Tonsillite Metodo 1

Si rimanda alle figure 20.3, 20.4, 20.5, 20.6 e 20.7 per l'illustrazione
dei trattamenti. I magneti più usati sono quelli circolari e le "matto-
nelle" piatte.
Bansal porta come esempio il suo metodo di cura dell'alta e della bassa
pressione arteriosa. Se una persona soffre di alta pressione sanguigna
significa che c'è una mancanza di potere inibente, che si può riottenere
ponendo un magnete sul polso destro.
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Quando invece è presente la bassa pressione si ha una mancanza delle forze


stimolanti, che possono essere recuperate ponendo un magnete sul polso
sinistro.
Va notato che Battarachariya usava magneti a ferro di cavallo, quindi
bipolari; parte dei magnetoterapeuti indiani continuano con questo tipo di
applicazione, fondamentalmente, anche se molti preferiscono seguire, dopo
il primo periodo di apprendistato, metodi personalizzati, in cui si diversifica
l'uso dei poli. Va osservato che le scuole statunitense (Philpott), canadese
(Fred Rinker) e australiana (Noel Norris) utilizzano poco l'applicazione di
forze bipolari, preferendo in gran parte l'utilizzo del solo polo NEG (-).
Holger Hannemann, terapeuta svizzero, nonché Tierras, magnetoterapeuta
californiano, propongono ugualmente il metodo di Bansal tenendo presente
la raccomandazione di lievi esposizioni iniziali, tuttavia utilizzabili anche in
casi gravi (Holger Hannemann lo propone per l'uremia). L'esposizione varia
da pochi minuti, fino a mezz'ora. Tutti i giorni, anche due volte al dì, o due-
tre volte alla settimana.

20.5.1. Metodo 1

Disturbi al di sopra dell'ombelico


Porre la mano destra sul p. NEG. (-) del magnete e la mano sinistra sul p.
POS (+) per 15-30 minuti (figure 20.3 e 20.4). Questo metodo è in genere
utilizzato per trattare disturbi della metà superiore, come artrite alle mani,
debolezza dovuta a paralisi, dolore, gonfiore e rigidità del collo, delle
braccia, dei polsi e delle mani; asma, bronchite, dispepsie gastriche, disturbi
cardiaci e altri collegabili alla metà superiore del corpo.

20.5.2. Metodo 2

Disturbi al sistema digestivo


Mano destra sul p. NEG (-) e piede sinistro sul p. POS (+) (figura 20.6).
Quest'applicazione diagonale agisce sul fegato, sulla milza, sullo stomaco e
sugli intestini; ha un effetto tonico sul sistema digestivo e allevia i disturbi
gastrici (figura 20.5a).
Il metodo opposto al 2, non compreso tra i cinque elencati, abbraccia gli
stessi organi e quindi di solito non è utilizzato. Se tuttavia si avvertono
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Figura 20.3 - Metodo 1: polo NEG (-) sotto il palmo della mano destra; polo POS (+)
sotto il palmo della mano sinistra.

Figura 20.4 - Metodo 1 Bansal.


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Figura 20.5a - Metodo 2 Figura 20.5b - Metodo 2


Bansal. Bansal speculare.

Figura 20.6 - Metodo 2: polo NEG (-) sotto il palmo della mano destra; polo POS
(+) sotto il piede sinistro.
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disturbi alla parte sinistra superiore del corpo o all'arto inferiore destro, si
possono applicare i magneti in modo speculare: mano sx p. NEG (-), piede
dx p. POS (+) (figura 20.5b).

20.5.3. Metodo 3

Disturbi alla parte sinistra del corpo


Mano sinistra sul p. NEG (-) e piede sinistro sul p. POS (+) (figure 20.7 e
20.8).
È impiegato per trattare disturbi del lato sinistro. Molto usato per pro-
blematiche anche gravi quali emiparesi ed esiti da poliomelite o traumi da
incidenti.

Figura 20.7-Metodo 3: polo NEG (-) sotto il palmo della mano sinistra; polo
POS (+) sotto il piede sinistro.
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Figura 20.8 - Metodo 3 Bansal.

20.5.4. Metodo 4

Disturbi alla parte destra del corpo


La mano destra sul p. NEG (-) e il piede destro sul p. POS (+) (figure 20.9 e
20.10). È impiegato per trattare disturbi del lato destro. Molto usato per
problematiche anche gravi quali emiparesi ed esiti da polio-melite o traumi
da incidente.

20.5.5. Metodo 5
Disturbi al di sotto dell'ombelico
Il p. NEG (-) sotto il piede destro e il p. POS (+) sotto il piede sinistro
(figure 20.11 e 20.12). È utilizzato per i disturbi della parte inferiore del
corpo, incluse l'artrite dei piedi e delle caviglie, la gotta, la cattiva cir-
colazione agli arti inferiori, problemi intestinali. Molto utilizzato per
difficoltà all'apparato genito-urinario.

20.5.6. Durata della terapia magnetica


Il tempo di applicazione del trattamento magnetico dipende dalla natura del
disturbo.
Utilizzando dei magneti medio-forti da circa 2000 Gauss (ce), esso può
variare dai 5 minuti ai 20 o 30 minuti. Buoni risultati si sono ottenuti anche
con magneti a mattonella da 1000 Gauss (ce). Per rafforzare le condizioni
generali di persone sane adulte, Bansal consiglia 10 minuti al giorno, non
servendo più tempo.
Nei casi di patologie specifiche, il trattamento giornaliero, bisettimanale o
bisettimanale, dipenderà dalle condizioni e via via dai progressi del paziente.
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Figura 20.9 - Metodo 4 Bansal.

Figura 20.10 - Metodo 4: polo NEG (-) sotto il palmo della mano destra; polo POS (+)
sotto il piede destro.
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Figura 20.11 - Metodo 5: polo NEG (-) sotto il piede destro; polo POS (+) sotto il
piede sinistro.

Figura 20.12 - Metodo 5 Bansal.


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Capitolo 21
Magnetoterapia e chakra

Il termine chakra in lingua sanscrita significa "ruota". I chakra sono


dei vortici di energia, simili a ruote, visibili da alcuni sensitivi, che si
trovano lungo la spina dorsale. Sono dei recettori e distributori di
energia sottile detta energia pranica, positiva o negativa. Secondo i
testi di yoga, sono sette i chakra maggiori posti lungo l'asse cerebro-
spinale (figura 21.1), energeticamente e fisicamente correlati al sistema
endocrino.

\m ■*—
— Sahasrara

m [j
- Vishuddha

m
VJ m ^
/ \
< - Mooladhara
m —
figura 21.1 - Sistema dei chakra.

1 A cura del dottor Neville S. Bengali, medico omeopata e magnetoterapeuta di Mum-bay (già
Bombay). Coloro che non hanno dimestichezza con l'argomento chakra, potranno scegliere,
tra i numerosi testi in lingua italiana, quello della dottoressa Silvia Calzolari, L'espansione
della coscienza, Tecniche Nuove, Milano.

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Figura 21.1 - Il dottor Neville S. Bengali, medico omeopata e magnetotera-peuta, con la


moglie, a Mumbay (Bombay).

L'energia cosmica viene assorbita dai chakra e attraverso le varie nadis


(canali per il flusso dell'energia pranica), e il Tirana è distribuito alle
varie parti del corpo.
I testi di yoga parlano di 72.000 nadis presenti nel corpo umano.
Tra tutti questi tre sono le principali (canali psichici), che corrono
lungo la colonna vertebrale.
Esse sono:
• Ida nadi che porta l'energia negativa (freddo);
• Fingala nadi che porta l'energia positiva (calore);
• Sushumna o midollo spinale eterico;
• Ida e Fingala si incrociano nei differenti chakra lungo la colonna, con
andamento simile ai due serpenti stilizzati nel Caduceo di Ermes. Ida
fluisce attraverso la narice sinistra ed entra nell'emisfero cerebrale
destro. Fingala fluisce attraverso la narice destra ed entra nell'emi-
sfero cerebrale sinistro (tabella 21.1). Questi due flussi, Ida e Finga-
la sono assai simili al concetto cinese di yin e yang e indicano che
questa sottile energia cosmica è polarizzata e sottostà alla legge uni-
versale della polarità;
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TABELLA 21.1 - IDA E PINGALA


Ida (-) Pingala (+)

Emisfero cerebrale destro Emisfero cerebrale sinistro

Parasimpatico Simpatico

Calma, stato rilassato Stato eccitato

Alte funzioni mentali Forti emozioni, pensiero razionale

Percezioni fisiche aumentate Attività fisica

Respiro della narice sinistra Respiro della narice destra

Attivato dall'ossigeno Attivato dall'anidride carbonica

Respirazione lenta Respirazione veloce

Blu, fresco Rosso, caldo

Femmina Maschio

• Kundalini è la grande forza psicospirituale originaria, che giace alla


base della spina dorsale, simbolicamente avvolta come un serpente.
• Muladhara è la sede di Kundalini.
I testi di yoga puntualizzano che le due narici non fluiscono ugual
mente e liberamente allo stesso tempo. Qualche volta il respiro di
una narice risulta più forte di quello dell'altra. Lo scopo dello yoga
Kundalini è quello di aumentare il potere di Kundalini stessa e que
sto può accadere solamente quando Ida e Pingala fluiscono allo stes
so modo o quando il respiro attraverso le due narici è lo stesso. Va
precisato che l'esperienza della risalita di Kundalini lungo Sushumna
non è un mero fenomeno fisiologico-eterico, quasi automatico, ma,
in accordo alla psicofisiologia esoterica dello yoga, risente di un
lungo tirocinio presso un maestro che abbia già sperimentato questo
risveglio.
II flusso del iprana può comunque essere controllato e riequilibrato
attraverso gli esercizi di respirazione di yoga conosciuti come pranaya-
ma. Quando il respiro attraverso entrambe le narici è uguale, significa
che Ida e Pingala sono bilanciati tra di loro (le forze bioelettriche posi
tive e negative sono in uno stato di equilibrio). In un momento deter-
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minato della vita del Sadaka (adepto dello yoga) e sotto l'influsso psi-
chico del maestro, la tradizione yoga afferma che Kundalini dormiente
si sveglia. Shakti (energia cosmica), che risiede in Kundalini, comincia a
salire attraverso Sushumna.
Shakti attraversa tutti i chakra e raggiunge Shiva (pura coscienza) che si
trova nel chakra sahasrara. L'unione di Shiva con Shakti dà luogo di uno
stato chiamato Samadhi o estasi vedica. Questo stato può condurre ad
arresto cardiaco, senza che si verifichi il decesso, e a ipotermia. Può
durare poche ore o addirittura alcuni giorni, come confermato da
esperimenti in camere iperbariche eseguiti all'università di Delhi su
alcuni yogi in ambiente di laboratorio controllato. La fotografia
Kirlian mostra che gli organi ammalati emettono colori molto opachi,
i quali sono visibili perfino prima dell'inizio dei segni e sintomi delle
malattie e questo può aiutare a curarle fin dai primi stadi di
formazione. I russi hanno ipotizzato che il corpo bioplasmico (-prana)
non sia una mera attività elettrica cellulare, benché questa possa
condizionarlo, e non si può misurare con l'EEG, l'ECG e l'EMG.
Ricercatori russi assegnati all'università del Kazakistan, dopo aver
studiato gli effetti Kirlian, dichiararono che la bioluminescenza visibile
nelle foto Kirlian è causata dal bioplasma (prana), e non dallo stato
bioelettrico dell'organismo. Successivamente affermarono che gli ioni
negativi e i deboli campi magnetici stabilizzano la luminescenza del
bioplasma.
La fotografia Kirlian ha dimostrato che i fattori emotivi hanno un
profondo effetto sul movimento del prana. Le emozioni negative come
la collera causano una grossa alterazione dei flussi del prana, trasfor-
mando il prana "positivo" in prana "negativo".
Le fotografie a colori Kirlian delle punte delle dita di una persona in
stato di collera o emotivamente eccitata, mostrano "fiammate" irrego-
lari di notevole lunghezza, con la predominanza dei colori giallo-ros-
sastri. Ciò indica una notevole perdita di energia vitale pranica. Dal-
l'altro lato, fotografie delle punte delle dita di una persona in uno stato
di meditazione (calma) mostrano cerchi armonici simili a chiarori con
un colore prevalente blu calmante.
È interessante notare che le fotografie Kirlian dei magneti mostrano
chiarori simili al blu che prevale in un polo e giallo-rossastro all'altro
polo. È interessante notare l'affinità di queste osservazioni con quelle
effettuate dal barone Reichenbach e dai suoi sensitivi nella celebre
"camera nera".
Evidentemente anche i magneti emettono un certo tipo di energia pra-
nica o panico-affine, che come i nostri campi pranici è polarizzata (posi-
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tiva a un lato e negativa all'altro). Il corretto uso dei due poli dei magneti
può perciò stabilizzare e regolare il flusso di energia pranica nel corpo.

21.1. METODI D'APPLICAZIONE DEI MAGNETI AI CHAKRA

Il sistema nervoso centrale, situato nel cervello e nel midollo spinale, è il


generatore bioelettrico del corpo.
Per mezzo dei chakra il prona vitale è distribuito ai vari organi. Per
esempio, se l'attività del Vishuddha chakra è rallentata, anche il funzio-
namento della tiroide lo è, il che conduce alla condizione nota come
ipotiroidismo.
Allo stesso modo, se l'attività del Vishuddha chakra (IV chakra) diviene
troppo veloce, la persona può soffrire di ipertiroidismo. I magneti possono
aiutare a regolare questi vortici di energia. Nel caso di ipotiroidismo si
dovrebbe porre il p. POS (+) di un magnete sul Vishuddha chakra, per
aumentare la sua funzione. Corrispondentemente nel caso di ipertiroidismo
si dovrebbe applicare il p. NEG (-). È chiaro che tali applicazioni andranno
effettuate gradatamente.
I chakra hanno le loro correlazioni fisiche nelle ghiandole endocrine.
Queste ghiandole secernono ormoni che regolano l'attività fisiologica.
L'Ajna chakra (VI) corrisponde alla ghiandola pituitaria o ipofisi, loca
lizzata al centro della fronte. Il Sahasrara chakra (VII) corrisponde alla
ghiandola pineale o epifisi che è localizzata all'apice della testa.
II Muladhara chakra (I) è il luogo dove riposa Kundalini o l'energia
primaria. Esprime se stessa nella sua forma grezza come energia
sessuale.
Per accelerare l'attività dei chakra si dovrebbe passare il p. POS (+) lungo la
spina dorsale, lentamente, dal basso verso l'alto, un paio di volte o di più, per
esempio anche sette, al dì. Si noti che questo è lo stesso tragitto del
meridiano cinese denominato "Vaso governatore" (GV).
Un altro sistema stimolante consiste nel posizionare il p. POS (+) di tre
magneti identici, sui tre chakra: Swadhisthana Mani-pura e Vishuddha (II, I
e IV); per un periodo che va da circa 15 minuti a mezz'ora ogni mattina.
Simultaneamente si dovrebbe porre il p. NEG (-) di un altro magnete sulla
fronte. La regione della testa e il cervello in generale richiedono la
radiazione del p. NEG (-).

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21.1.1. Muladhara chakra


(tra 2 lomb. e 3 lomb. - punti cinesi 2GV, 3GV; 2CV, 3CV)

Muladhara è il chakra di base dove, come abbiamo detto, risiede Kun-


dalini. Esso rappresenta l'energia sessuale ed è situato alla base dell'osso
sacro. Corrisponde alle gonadi (i testicoli nel maschio e le ovaie nella
femmina). Alcune scuole di yoga fanno corrispondere alle gonadi il chakra
successivo, Swadhistana, e alle surreni Muladhara. Ai fini della
magnetoterapia, si tratta di energie così sottili che tali differenziazioni hanno
un significato relativo e la tecnica terapeutica qui indicata rimane invariata.
Da Muladhara l'energia pranica è distribuita attraverso le tre nadis: Ida,
Fingala e Sushumna e ai differenti chakra, i quali, poi, distribuiscono l'e-
nergia ipranica alle varie parti del corpo.
Nelle disfunzioni del sistema riproduttivo si dovrebbe applicare un magnete
al livello del perineo. Il p. POS (+) verso il perineo (il paziente dovrebbe
sedere sul magnete) attiverà il Muladhara chakra e ritemprerà il sistema
sessuale. Questo trattamento è applicabile anche per la sterilità. Nelle donne
il p. POS (+) tratterà l'amenorrea (scomparsa delle mestruazioni). Esso non
va usato in caso di infezioni, né in caso di ipertrofia prostatica, diagnosticata
o sospetta. Il p. NEG (-) è indicato per le persone sessualmente molto attive;
può anche aiutare le donne che soffrono di menorragia (mestruazioni
eccessivamente abbondanti), o dismenorrea (mestruazioni eccessivamente
dolorose).

21.1.2. Swadhisthana chakra (perineo -


punti cinesi 1GV, 1CV)

Proseguendo verso l'alto, lungo la colonna vertebrale il chakra successivo è


Swadhisthana. Corrisponde alle ghiandole surrenali e governa il sistema
urinario: reni, ureteri e vescica urinaria. Il p. POS (+) posto sul
Swadhisthana chakra migliorerà il funzionamento del sistema urinario e sarà
indicato nelle fasi iniziali dell'insufficienza renale e dei calcoli renali.
Tuttavia quando compaiono sintomi di infezione si dovrebbe usare solo il p.
NEG (-).
Swadhisthana governa anche il retto; si dovrebbe applicare il p. POS (+) in
caso di costipazione e il p. NEG (-) quando c'è una tendenza all'alvo
diarroico. Influenza gli arti inferiori: si deve applicare il p. POS (+)
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nelle condizioni di paresi e il p. NEG (-) per la sciatica e i dolori reumatici che
riguardano gli arti inferiori.
Secondo vari testi antichi e numerosi yogi esperti, Szvadhisthana controllerebbe
anche l'utero e le ovaie.

21.1.3. Manipura chakra


(su 3 lomb. od ombelico - punti cinesi 4GV, 4CV)

Continuando a salire lungo la spina dorsale, il chakra successivo più


importante è Mani-pura. La parola "mani-pura" deriva "mani" che significa
gemma, e "pura" che significa città; quindi la parola completa significa "città
delle gemme". Questa denominazione deriva dal fatto che esso è il centro del
calore e dell'energia ed è associato all'elemento fuoco; è situato nella regione
della spina dorsale opposta all'ombelico, dove risiede anche il prona.
Il Manipura è conosciuto come il chakra del plesso solare la cui "ghiandola"
complemento è rappresentata dallo stomaco e dal pancreas. Governa il
sistema gastrointestinale ed è perciò associato al processo digestivo
influenzando l'attività dello stomaco, della milza, dell'intestino, del fegato,
della cistifellea e del pancreas. Utilizzando il p. POS (+) di un magnete, si
andrà ad aumentare o attivare il processo digestivo quando questo sia lento,
come nei casi di costipazione, di anoressia o quando ci si senta gonfi dopo
aver mangiato molto. Viene anche impiegato per lenire i casi di diabete
(soprattutto senile).
Il p. NEG (-), posto sul Manipura chakra, sarà utilizzato invece per risolvere
i casi di diarrea, dissenteria, colite, nell'ipoglicemia e sarà molto utile per
aiutare i pazienti apprensivi e nervosi.

21.1.4. Anahata chakra


(dalla 1 dors. alla 7 dors. - punti cinesi 14 e 15BC, 11 e 12GV e 17CV)

Il quarto chakra che troviamo proseguendo verso l'alto è Anahata o "chakra


del cuore". Il timo è il suo corrispondente ghiandolare, situato dietro
l'estremità superiore dello sterno. Controlla il cuore e i polmoni e influenza
anche il vago, il "nervo pneumogastrico". Il p. POS (+) sarà applicato a
questo chakra nei casi di disfunzioni cardiache, diminuzione della pressione
sanguigna, asma e negli stadi avanzati di tubercolosi.
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Il p. NEG (-) sarà invece applicato quando si presentino casi di ipertensione,


palpitazioni, bronchiti e nei primi stadi della tubercolosi. L'Anahata chakra
influenza anche parzialmente il funzionamento dello stomaco: il p. NEG (-) è
indicato nella gastrite e nell'eruttazione acida; il p. POS (+) ha la capacità di
aumentare l'appetito.

21.1.5. Vishuddha chakra


(tra 7C e 1D - punti cinesi 14GV e 22CV)

Il chakra Vishuddha è situato tra la settima vertebra cervicale e la prima


toracica, nel plesso brachiale.
Regola il funzionamento di occhi, orecchie, naso, gola, laringe, braccia,
paratiroide e tiroide. Il suo corrispondente endocrino è il complesso
ghiandolare tiroide-paratiroide.
Applicando il p. POS (+) verranno stimolate le funzioni di questi
distretti; sarà utile applicarlo anche nei casi di paralisi delle braccia,
paralisi facciale e nell'ipotiroidismo (applicazioni posteriori).
Il p. NEG (-) è indicato per la nevralgia brachiale, nell'ipertiroidismo
e nella rigidità accompagnata da dolore nei muscoli del collo e delle
spalle. Anche i disturbi polmonari ne traggono beneficio.

Osteoporosi
Il "paratormone" è un ormone secreto dalle paratiroidi, di fondamentale
importanza per il metabolismo del calcio e dei fosfati. Se la quantità
prodotta di questo ormone aumenta, l'assorbimento di calcio da parte delle
ossa e fosfati diminuisce, provocando un indebolimento delle stesse.
Il p. NEG (-) del magnete, applicato al chakra Vishuddha, rallenterà la
secrezione di paratormone, provocando così un maggiore assorbimento di calcio
e fosfati e un rafforzamento delle ossa. Ne consegue la prescrizione di questa
terapia nei casi di osteoporosi.

21.1.6. Ajna chakra


(tra le sopracciglia - punto cinese 16GV)

L'Ajna chakra è situato nel cervello. La sua comunicazione con l'esterno avviene
per mezzo di in un punto posto tra le sopracciglia. L'ipofisi rappresenta il
regolatore del sistema endocrino e governa tutte le ghiandole endocrine
sottostanti a cui si riferiscono gli altri chakra.
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L'Ajna chakra regola il funzionamento del cervello, degli occhi, delle


orecchie e del naso.
Su di esso si dovrebbe porre il p. NEG (-) di un magnete e non il p. POS (+)
poiché quest'ultimo potrebbe provocare dolore o favorire infezioni, alterando
l'attività cerebrale.
L'effetto riscontrato, ponendo su di questo chakra il p. NEG (-), è un
aumento delle facoltà mentali e una riduzione delle crisi epilettiche nonché
una sensazione di sonno tranquillo. Aiuta chi soffre di emicrania e anche i
bambini ritardati.

21.1.7. Sahasrara chakra


(Fontanella apicale posteriore
del cranio = f. lambdoidea - punto cinese 20GV)

Sahasrara (che significa "cranio") è posto in relazione alla ghiandola


pituitaria e comunica con l'esterno attraverso l'apice del capo. È importante
far presente che in questo chakra convergono i due canali di conduzione
dell'energia, ovvero Ida e Fingala. Questo chakra è correlato alla "ghiandola
pineale" o epifisi che viene anche chiamata "il terzo occhio" ed è collegata
alla capacità di intuizione.
Secondo René Descartes, filosofo francese del sedicesimo secolo, essa
rappresenta "la sede dell'anima razionale".
È in questo sito che avviene l'unione mistica di shiva (coscienza) e shak-ti
(energia).
Swami Satyananda Saraswati, celebre yogi indiano della Bihar School of
Yoga, descrive il Sahasrara come il punto di più alta consapevolezza.
Si deve ricordare che l'influsso dei due chakra sulle ghiandole pineale e
pitutitaria è assai intercorrelato e agire su un chakra significa agire anche
sull'altro.

21.2. APPLICAZIONE DI MAGNETI AI CHAKRA

I magneti di intensità di circa 1000 Gauss (ce), sono ideali per regolare
l'attività dei chakra.
L'applicazione media va da 15 minuti a mezz'ora, due volte al giorno. In
genere si applicano 3 magneti, che rispettivamente trattano 3 chakra; spesso
due magneti irradiano un flusso NEG(-) e uno POS (+) (figura 21.3).
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Figura 21.3 -Esempio pratico di applicazione della terapia dei chakra secondo
Bengali. La parte rossa indica il polo POS (+), stimolante; la parte blu il polo NEG
(-), sedante. Il lato POS (+) è posto spesso sul III chakra (Mani-pura), a scopo di
stimolazione del centro "solare". La superficie NEG (-) di altri due magneti,
nell'immagine, sopra altri due cakra, il II (Szvadisthana) e il V (Visuddha);
l'applicazione in genere oscilla da 10 a 30-40 minuti, due-tre, o più volte la
settimana. I chakra della testa, VI (Ajna) e VII (Sahashrara), richiedono unicamente
il polo NEG (-).

È preferibile, in genere, applicare il p. POS (+) di un magnete al chakra


Mani-pura poiché questo è considerato essere il centro di deposito e
distribuzione dell'energia pranica. Applicazioni regolari dei magneti
sulla spina dorsale permetteranno il mantenimento dell'equilibrio
bioelettrico e pranico del corpo portando a un miglioramento generale
della salute. L'applicazione dei magneti alla spina dorsale assicura una
distribuzione uniforme dell'energia pranica a entrambe le parti del
corpo e questo è molto importante per mantenere le forze sottili elet-
triche (parte destra) e termiche (parte sinistra) armonizzate. Assieme
all'applicazione del/dei magnete/i sulla spina dorsale è assai utile
applicare un quarto magnete al centro della fronte, p. NEG (-), per
regolare l'attività del chakra Ajna.
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Capitolo 22
Prontuario di
magnetoterapia indiana1

22.1. PREMESSA. CONSIGLI PRATICI SULL'USO E


LA CONSERVAZIONE DEI MAGNETI

Consigli sul trattamento:


1) la terapia con i magneti non dovrebbe essere effettuata durante il
momento della digestione, né a stomaco pieno;
2) magneti a elevata intensità e in particolare a polo POS (+) non
devono essere applicati a organi delicati quali cervello, occhi, testi-
coli e cuore, salvo precisa indicazione medica;
3) alle donne incinte è permessa solo l'eventuale cura con magnetini
di forza debole, posti correttamente su punti lontani dall'addome
(agopunti);
4) prima dell'applicazione della magnetoterapia si dovrebbero toglie-
re gli oggetti metallici dal corpo, per esempio orologi, anelli o
monili;
5) nel trattamento delle alterazioni cutanee, si dovrebbe porre una
garza o fazzoletto tra i magneti e la cute;
6) è sufficiente un contatto lasco tra il magnete e il corpo, non è neces-
sario un contatto forte o esercitare pressione. Il magnete, tuttavia,
deve rimanere posizionato stabilmente;
7) i poli opposti di magneti molto forti non dovrebbero essere posi-
zionati troppo vicini uno all'altro. Altrimenti la forte attrazione può
determinare un urto che danneggia il magnete o che colpisce le
dita. Inoltre può essere difficoltoso separarli. In questo caso lo si

1II prontuario di magnetoterapia indiana è stato curato in base alle indicazioni di Neville S.
Bengali, medico omeopata e magnetoterapeuta di Mumbay (già Bombay).
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dovrà fare facendoli scorrere uno sull'altro, senza esercitare una


forza eccessiva; 8)i rimedi omeopatici non si dovrebbero tenere in
vicinanza dei
magneti, poiché si potrebbero verificare delle alterazioni nella
potenza dei rimedi; 9) molti magnetoterapeuti indiani ritengono sia
preferibile che il
paziente sia seduto o sdraiato, parallelamente al campo magnetico
terrestre, in direzione nord-sud, con la testa rivolta a nord; 10) in caso
di infezioni o disturbi autoimmuni, in genere non si usa il
polo POS (+).

22.2. DOLORE

A) Mal di testa (cefalea ed emicrania):


• porre sulla fronte il polo NEG (-) di un magnete debole per un
periodo di 15-30 minuti, per 2-3 volte al giorno;
• applicare in modo permanente il polo POS (+) di un magnete debole
(incollato con dei cerotti adesivi) sulla prominenza muscolare, tra il
pollice e il primo dito della mano (LI4-IG4) o magnete tipo accu-
band.

B) Mal di denti:
• applicare il polo NEG (-) di un magnete forte sulla guancia o sulla
mascella, vicino al dente dolorante, per 15-30 minuti.

C) Mal d'orecchie (otite):


• applicare il polo NEG (-) di un magnete, di media intensità, sull'o-
recchio e o dietro lo stesso, per 15-30 minuti, 2-3 volte al giorno;
• far gocciolare all'interno dell'orecchio, dell'olio magnetizzato con il
polo NEG (-).
Se il dolore diventa molto forte o se fuoriesce del pus dall'orecchio, è
necessario rivolgersi immediatamente a uno specialista.

D) Torcicollo (anche nel caso di spondilosi cervicale):


• porre il polo NEG (-), o entrambi i poli di un magnete forte, sulla
parte dolorante del collo per 15-30 minuti, 2-3 volte al giorno. Evi
tare direttamente la zona tiroidea.
È anche indicata l'applicazione di una fascia magnetica a debole
intensità intorno al collo (plastoferrite).

202

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E) Dolore alla spalla (periartrite, artrosi):


• si applica il polo NEG (-) di un magnete forte sul lato anteriore
della spalla e il polo POS (+) di un magnete, di uguale forma e
intensità, sul lato posteriore della spalla, per 15-30 minuti, 2-3 volte
al giorno. Oppure il polo NEG (-) sul punto dolorante e il POS (+)
dalla parte opposta della spalla medesima. Il polo POS (+) non va
usato in caso di infezioni o disturbi a componente autoimmune.

F) Dolore al gomito (epicondilite):


• si applica il polo NEG (-) di un magnete forte al lato del gomito più
dolorante e il polo POS (+) di un magnete della stessa intensità
all'altro lato, per 15-30 minuti, 2-3 volte al giorno.
G) Dolore al polso (slogature e sindrome carpale):
• si applica il polo NEG (-) di un magnete forte al lato del polso più
dolorante e il polo POS (+) di un magnete di simile forza al lato
opposto, per 15-30 minuti, 2-3 volte al giorno.
H) Mal di schiena (lombalgia, sciatica, ernia discale in fase iniziale
ecc.):
• l'area dolorante viene curata con il polo NEG (-) di un magnete
forte (talvolta con entrambi i poli, magnete a ferro di cavallo) per
15-30 minuti, 2-3 volte al giorno;
• applicare in modo permanente il polo POS (+) di un magnete debo-
le, incollato con dei cerotti adesivi, sul punto situato al centro del-
l'incavo posteriore del ginocchio (cavo popliteo, 40BL-40V);
• risulterebbe più efficace e indicato il ricorso a una cintura magneti-
ca, soprattutto nel caso di ernia discale, da porre attorno alla schie-
na. Qualora sia scomoda per l'applicazione diurna, si dovrebbe
mantenere almeno durante la notte. Nel caso d'ernia si applica
anche per sei mesi. La polarità sarà sempre NEG (-).
• è necessario evitare di piegarsi in avanti nelle attività di tutti i giorni
e non sollevare oggetti pesanti, né compiere estesamente esercizi fisici
o asanas (posizioni yoga, per esempio: bhujangasana, shalabhasana),
che estendono la spina dorsale all'indietro. Infine si dovrebbe dormi-
re su un materasso molto compatto e usare un cuscino di spessore sot-
tile. Utile uno stuoino magnetico a lato NEG (-).
I) Dolore al fianco (anche provocato da colica renale o epatica; ina-
datto per dolori d'origine tumorale, salvo supervisione medica):
• si pone il polo NEG (-) di un forte magnete nel lato anteriore del
fianco algico, per 15-30 minuti, due-tre volte al giorno.
203

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J) Dolore al ginocchio:
• si applica il polo NEG (-) (o entrambi i poli, soprattutto a destra, in
caso di costituzione ipostenica) di un magnete forte sul ginocchio,
per 15-30 minuti, 2-3 volte al giorno;
• molto indicata una cintura magnetica intorno al ginocchio, da
lasciare in permanenza. Attenzione al bilanciamento delle polarità
destra-sinistra.

K) Dolore alla caviglia (slogatura, artrosi, esiti da traumi):


• si applicano il polo NEG (-) di un magnete forte al lato più dolo
rante della caviglia e il polo POS (+) di un magnete della stessa
intensità all'altro lato della caviglia, per 15-30 minuti, due-tre volte
al giorno.

L) Dolore al piede o al calcagno (anche sperone calcaneare):


• si applica il polo NEG (-) di un magnete forte alla parte interessata
per 15-30 minuti, 2-3 volte al giorno.

M) Dolori addominali (colica intestinale, spasmi diarroici):


• si applica il polo NEG (-) di un magnete forte sulla parte dolorante,
per 15-30 minuti, 2-3 volte al giorno;
• applicare in modo permanente il polo POS (+) di un magnete debo-
le, (tipo accuband) sulla prominenza muscolare tra il pollice e il
primo dito della mano (LI4) (GI4).

N) Sciatica, lombalgia:
vedi punto H "Mal di schiena"

O) Spondilosi cervicale:
vedi punto D "Torcicollo"

P) Osteoartrite al ginocchio:
vedi punto J "Dolore al ginocchio"

Q) "Spalla congelata", periartrite scapolo-omerale:


vedi punto E "Dolore alla spalla"

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22.3. SISTEMA MUSCOLO-SCHELETRICO

A) Frattura:
• con l'intervento della magnetoterapia la guarigione di una frattura
può essere accelerata. Applicare il polo POS (+) di un forte magne
te su un lato della frattura e il polo NEG (-) di un magnete di stes
sa intensità dall'altro lato (anche sopra la fasciatura; va notato che
l'ingessatura scherma notevolmente l'influsso magnetico) per 30-45
minuti, due volte al giorno. Oppure posizionare ai due lati suddet
ti due magneti a ferro di cavallo, in modo tale che i loro poli si
oppongano.

B) Gotta:
• applicare il polo NEG (-) di un magnete a forte intensità sulla parte
dolorante per 30-45 minuti, due tre volte al giorno.

C) Artrite reumatoide:
• se il trattamento è effettuato durante la fase acuta della malattia, si
deve porre esclusivamente il polo NEG (-) di un magnete di forte
intensità sull'articolazione infiammata, per 15-45 minuti, 2-3 volte
al giorno;
• solo quando la malattia è in fase di remissione o se questa è latente,
si potranno applicare entrambi i poli del magnete contempora-
neamente. Tale applicazione, bipolare o p. POS (+), andrà tuttavia
verificata: se l'infiammazione si risveglia, significa che non è adat-
ta e andrà rimossa definitivamente.

D) Debolezza muscolare o malattie muscolari, miopatie:


• applicare al muscolo interessato il polo NEG (-) di un magnete
forte, per 30-45 minuti, 2-3 volte al dì. Spesso è utile o necessaria
l'applicazione a polo POS (+) o bipolare.

22.4. APPARATO DIGERENTE

A) Indigestione, costipazione, perdita di appetito:


• applicare il polo POS (+) di un magnete forte sull'ombelico, per la
durata di 15-30 minuti, 2-3 volte al giorno, prima o lontano dai
pasti.

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B) Iperacidità, ulcera gastrica, dolore addominale, dissenteria, colite:


• applicare il polo NEG (-) di un forte magnete all'ombelico per 15-
30 minuti, 2-3 volte al giorno;
• le persone sofferenti di iperacidità o ulcera gastrica dovrebbero
applicare inoltre il polo NEG (-) di un magnete debole sulla fronte
per 15 minuti, due volte al giorno.

C) Appendicite:
• applicare il polo NEG (-) di un magnete forte nella zona più dolo
rante al tatto nella fossa iliaca destra, per 30-45 minuti, 2-3 volte al
giorno. Inizialmente il periodo può essere protratto per alcune ore
ogni volta.

D) Nausea e vomito:
• applicare il polo NEG (-) di un magnete forte alla base posteriore
del collo, 2-3 volte al dì, per 15-30 minuti;
• bere acqua magnetizzata bipolare in costituzioni asteniche o p.
NEG (-) in costituzioni toniche, 4-5 volte al giorno.

E) Fegato, patologie in genere:


• applicare contemporaneamente i poli opposti di due magneti forti
sulla parte destra dell'addome, nell'area del fegato, uno nella parte
anteriore e l'altro in quella posteriore per circa 15-30 minuti, 4-5
volte al giorno;
• in caso di fegato infiammato, tuttavia, andrà applicato solo il polo
NEG (-) di un magnete forte. Evitare con il polo POS (+) l'area della
cistifellea, in caso di infiammazione della medesima (situazione
molto comune).

F) Mal di gola (faringite):


• applicare il polo NEG (-) di un magnete forte alla gola per 15-30
minuti, 2-3 volte al giorno;
• fare dei gargarismi con acqua magnetizzata con il polo NEG (-).

G) Emorroidi, ragadi anali, fistole anali:


• applicare il polo NEG (-) di un magnete forte sulla parte affetta dal
disturbo, per 15-45 minuti, 2-3 volte al giorno. In genere si preferi
sce utilizzare un cuscino magnetico piuttosto che i magneti liberi.
Oppure la persona siede su un magnete grande (mattonella).

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22.5. APPARATO RESPIRATORIO


A) Polipi nasali:
• porre il polo NEG (-) di un piccolo magnete, a debole o media
intensità su ciascun lato del naso per 15-30 minuti, 2-3 volte al gior
no; non troppo in alto vicino agli occhi.
B) Raffreddore comune (coriza):
• bere acqua magnetizzata NEG (-), 4-5 volte al giorno;
• porre i poli NEG (-) di tre forti magneti su tre posizioni della colon-
na vertebrale: alla base del collo (C7-T1), al livello dell'ombelico
(L3), all'estremità inferiore della spina dorsale (sacro); per 15-20
minuti, 2-3 volte al giorno.
C) Tonsillite:
• applicare i poli NEG (-) di magneti forti al di sotto della mandibola,
nell'area tonsillare, per 15-30 minuti, 2-3 volte al giorno;
• fare dei gargarismi con l'acqua magnetizzata a polo NEG (-).

D) Laringite:
• porre il polo NEG (-) di un magnete forte sulla gola, per 15-30
minuti, due tre volte al giorno; non protrarre oltre la settimana. Da
monitorare con attenzione nelle forti disfunzioni tiroidee.

E) Tosse:
• applicare il polo NEG (-) di un magnete forte alla gola per 15-30
minuti, 2-3 volte al giorno. Stesse attenzioni per la voce "Laringite";
• applicare il polo NEG (-) di un magnete forte su un lato del torace e
il polo POS (+) di un magnete simile al primo, sull'altro lato, per
15-30 minuti, 2-3 volte al giorno. Il lato su cui fissare uno o l'altro
polo va considerato in relazione al concetto della polarità destra-
sinistra, come già illustrato.

F) Asma:
• applicare il polo NEG (-) di un forte magnete su un lato del torace e
il polo POS (+) di un magnete simile al primo, sull'altro lato, per
15-30 minuti, 2-3 volte al giorno. Il lato su cui fissare uno o l'altro
polo va considerato in relazione al concetto della polarità destra-
sinistra, come già illustrato;
• fissare il polo POS (+) di un piccolo magnete sul torace nel punto di
mezzo della linea immaginaria che congiunge i due capezzoli
(17CV), oppure indossare un "pendente" sullo sterno, a p. POS (+).
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G) Malattie polmonari, polmonite, pleurite, bronchite:


- applicare sul torace il polo NEG (-) di un forte magnete, per 30-45 minuti,
2-3 volte al giorno. La posizione può variare; buona l'area sottoacromiale
(1LU, lp) (2LU, 2p); evitare il contatto diretto conia zona precordiale e
cardiaca.

22.6. APPARATO CARDIO-CIRCOLATORIO

A) Anemia:
• bere molta acqua magnetizzata bipolare.

B) Ipertensione:
• si tratta di accelerare le sottili forze ipraniche del corpo, yin, che stanno a
destra. A questo scopo si pone un magnete di media intensità POS (+) sul
polso destro, o per un'azione maggiore un magnete bipolare, per esempio
a ferro di cavallo, da 15 a 45 minuti due volte al dì. Contemporaneamente
è utile tenere nella mano sinistra un'a-stina di carbone (vedi appendice);
• applicare il polo NEG (-) di un magnete medio esattamente sotto
l'orecchio destro, per 15-30 minuti, 2-3 volte al giorno (area carotidea);
• trattamento potenziante: applicare il polo NEG (-) di un debole magnete
sulla fronte per 15-30 minuti, 2-3 volte al giorno (riequilibrio ormonale e
azione antistress).

C) Ipercolesterolemia:
• bere acqua magnetizzata a polo NEG (-) 4-5 volte al giorno.

D) Arteriosclerosi:
• bere acqua magnetizzata bipolare 4-5 volte al giorno.

E) Palpitazioni:
• applicare il polo NEG (-) di un debole magnete in mezzo al torace
per 15-30 minuti, 2-3 volte al giorno.

F) Angina pectoris:
• applicare il polo NEG (-) di un magnete a medio potere sulla parte
dolorante per 15-45 minuti;
• trattamenti ausiliari: applicare il polo NEG (-) di un debole magnete sulla
fronte per 15-45 minuti;
• bere molta acqua magnetizzata a polo NEG (-).
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G) Vene varicose:
• applicare magneti forti sulla parte interessata con il polo NEG (-),
per 15-45 minuti, 2-3 volte al giorno;
• bere acqua magnetizzata NEG (-) o bipolare 4-5 volte al giorno.

22.7. SISTEMA NERVOSO

A) Anoressia:
• bere molta acqua magnetizzata bipolare. Magnete POS (+) dall'om
belico all'epigastrio. Oppure POS (+) su L3. Sul polso sinistro polo
POS (+) o magnete bipolare. Asta di carbone vegetale sulla mano
destra (vedi appendice). In caso di presenza di acidità gastrica,
NEG (-) su epigastrio al posto di POS (+).

B) Corea:
• applicare il polo NEG (-) di un magnete debole sulla fronte per 15-
45 minuti, 2-3 volte al giorno. Idem sulle aree parietali, ma non con
temporaneamente (le cariche qualora si respingano tendono ad
annullarsi).

C) Convulsioni:
• durante le convulsioni, fissare possibilmente il polo NEG (-) di un
magnete sulla fronte per il tempo necessario;
• comunque porre a scopo preventivo il polo NEG (-) di un magnete
sulla fronte per 15-20 minuti, 2-3 volte al giorno.

D) Paralisi facciale:
• nei primi stadi della malattia, fissare il polo NEG (-) di un magnete
debole sulla guancia, immediatamente davanti all'orecchio nello
stesso lato in cui è presente il disturbo (area ganglio di Gasser, non-
ché meridiano stomaco);
• dopo che la fase acuta è superata, applicare il polo POS (+) o bipo-
lare di un magnete di medio potere nella stessa posizione descritta,
per 15-20 minuti, 2-3 volte al dì.

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22.8. ORGANI DI SENSO

A) Disturbi agli occhi:


• lavare gli occhi immergendoli in acqua magnetizzata NEG (-) per un
minuto o due;
• utili le bande magnetiche ritagliate a forma circolare a bassissima
intensità, polo NEG (-) da porre come "lenti" sopra gli occhi chiusi, 20
min due volte al dì;
• attenzione: il polo POS (+) non va mai applicato agli occhi.

B) Disturbi alle orecchie:


• se c'è dolore o è presente pus nell'orecchio, si applica il polo NEG (-) di
un magnete a medio potere per 15-30 minuti, 2-3 volte al dì. In caso di
sordità senza infiammazione, si può provare a stimolare la parte con il
polo POS (+);
• con un contagocce si instilla acqua magnetizzata NEG (-) od olio
magnetizzato allo stesso modo, all'interno dell'orecchio, una o due volte
al giorno.

C) Disturbi al naso:
• applicare il polo NEG (-) di un magnete di medio potere, (preferi
bilmente rettangolare o a forma di mezzaluna) su un lato delle ali
nasali e il polo opposto di un altro sull'altro lato, per 15-30 minuti,
due tre volte al giorno. Attenzione: il polo POS (+) non deve tro
varsi troppo vicino all'occhio. Evitare il polo POS (+) in caso di infe
zioni.

22.9. CUTE

D) Disturbi cutanei:
• se si avverte prurito o vi è suppurazione, applicare il polo NEG (-)
di un forte magnete alla parte interessata, per 30-45 minuti, 2-3
volte al giorno, ponendo una garza tra il magnete e la cute. Altri
menti utili applicazioni bipolari.

22.10. APPARATO URINARIO

A) Calcoli renali:
• applicare entrambi i poli di magneti forti su entrambi i lombi (late
ralmente al segmento T-12/L3) per 30-45 minuti, 2-3 volte al gior-
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no, salvo compromissione renale, in questo caso solo polo NEG (-). La
cintura magnetica risulta efficace. Se i reni non sono compromessi, allo
stesso modo, cintura bipolare; diversamente, solo polarità NEG (-);
• attenzione: con polarità positiva pericolo ipertensione arteriosa;
• bere acqua magnetizzata 4-5 volte al giorno.

B) Disfunzioni renali in genere:


• applicare il polo NEG (-) di un magnete forte su entrambi i lombi
segmento (T-12/ L3) per 30-45 minuti, 2-3 volte al giorno. Se si esclude
la possibilità di infezione o forte infiammazione si possono usare
simultaneamente i due poli. Utilizzabili anche magneti a ferro di cavallo;
• bere acqua magnetizzata 4-5 volte al giorno.

C) Disturbi alla vescica urinaria:


• applicare il polo NEG (-) di un forte magnete in area sovrapubica sopra i
genitali (appena sopra la sinfisi pubica, 2CV), per 15-30 minuti, 2-3 volte
al giorno;
• bere acqua magnetizzata 4-5 volte al giorno.

22.11. APPARATO RIPRODUTTIVO

A) Disfunzioni mestruali:
• nel caso le mestruazioni risultino scarse, applicare il polo POS (+)
del magnete, invece in caso di mestruazioni abbondanti o dolorose
applicare il polo NEG (-) forte o a medio potere. Esso va posto sul
perineo (ICV) per 15-30 minuti, 2-3 volte al giorno. In genere la
donna ci si siede sopra; - utile l'uso del cuscino magnetico.

B) Debilitazione sessuale, impotenza, frigidità:


• applicare il polo POS (+) di un forte magnete sull'area pubica (2CV)
per 15-30 minuti, 2-3 volte al giorno.

C) Prolasso dell'utero:
• applicare il polo POS (+) di un magnete di media intensità sul perineo,
(ICV), per 15-30 minuti, 2-3 volte al giorno;
• applicare il polo POS (+) di un magnete a medio potere sul pube, giusto
appena sopra la sinfisi (2CV) per 15-30 minuti, 2-3 volte al giorno.
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22.12. GHIANDOLE ENDOCRINE (SQUILIBRI ORMONALI)

A) Diabete:
• porre un magnete bipolare, anche a ferro di cavallo, al centro della
schiena, livello TU, per 30-45 minuti, 2-3 volte al dì, preferibilmente
mezz'ora dopo i pasti o a colazione;
• porre il polo NEG (-) di un magnete forte sotto il palmo della mano destra
e il polo POS (+) di un magnete forte sotto il palmo della mano sinistra,
per 15-20 minuti, una o due volte al dì. Verificare la polarità destra-
sinistra, prima di procedere.

B) Iperattività e ipoattività della tiroide:


• in caso di attività eccessiva della tiroide o ipertiroidismo (iperattività) si
applica il polo NEG (-) di un forte magnete, in caso di ipoattività, ovvero
ipotiroidismo, si applica il polo POS (+). Il magnete è posto alla base
della gola, per 15-30 minuti, 2-3 volte al giorno;
• le "collane magnetiche" risultano utili.

22.13. MALATTIE ESANTEMATICHE DELL'INFANZIA

A) Varicella, morbillo, parotite:


• bere acqua magnetizzata 4-5 volte al giorno;
• in caso di parotite, applicare il polo NEG (-) di un forte magnete sulla
guancia interessata o nell'area sottomandibolare, per 15-30 minuti, 2-3
volte al giorno.

B) Pertosse:
• applicare il polo NEG (-) di un forte magnete alla base del collo per
15-20 minuti, 2-3 volte al giorno.

C) Enuresi notturna:
• applicare il polo POS (+) di un forte magnete sull'area pubica per 15-20
minuti, 2-3 volte al giorno;
• cenare presto ed evitare l'assunzione di liquidi dopo l'ultimo pasto.

22.14. ALTRE DISFUNZIONI COMUNI

A) Astenia, debilitazione generale:


• porre i poli POS (+) di tre magneti forti su tre aree della spina dor
sale: alla base del collo (C7-T1), a livello ombelicale (L3) e sul sacro,
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per 15-30 minuti, una o due volte al giorno. Evitare il polo POS (+) in
caso siano presenti o si sospettino infezioni o disturbi autoimmuni.

B) Perdita di memoria:
• applicare sulla fronte il polo NEG (-) di un magnete, per 15-20
minuti, 2-3 volte al giorno.

C) Vertigini, capogiri:
• applicare il polo NEG (-) di un magnete a media intensità sulla
fronte fino a un miglioramento delle condizioni generali. Se le ver
tigini sono frequenti ripetere il trattamento due tre volte al giorno,
per 15-20 minuti circa.

D) Singhiozzo:
• applicare il polo NEG (-) di un forte magnete alla base del collo, per
15-30 minuti, secondo necessità.

E) Insonnia:
• applicare il polo NEG (-) di un debole magnete sulla fronte per 15-
20 minuti, 2-3 volte al giorno e prima di coricarsi.

F) Allergia:
• applicare la terapia di rinforzo con il metodo Bansal delle emiparti
destra e sinistra (magneti sotto mani/piedi), in accordo alla neces
sità energetica del soggetto. Il rinforzo magnetico generale dell'or
ganismo reca notevole sollievo nei casi di allergia.

G) Obesità, sovrappeso:
• applicare il polo POS (+) di un magnete di media o forte intensità
sulla base della gola per 15-30 minuti, 2-3 volte al giorno, preferi
bilmente mezz'ora dopo i pasti e colazione. Attenzione a esistenti
squilibri tiroidei.

H) Ferite, tagli, piaghe, scottature:


• si può, parzialmente, ridurre l'emorragia e alleviare il dolore applicando il
polo NEG (-) di un forte magnete sulla parte interessata per 30-45 minuti;
• il trattamento va ripetuto 2-3 volte al giorno;
• su ferite o lacero-contusioni che abbiano avviato il processo di
rimarginazione, sono efficaci applicazioni bipolari di un magnete forte
sulla parte, per 15-30 minuti, 2-3 volte al giorno.
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I) Punture di insetti, morsi di animali:


- applicare il polo NEG (-) di un magnete forte sulla parte interessata per
15-20 minuti, 2-3- volte al giorno.

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Appendice

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L'asta di carbone regolatrice


dell'attività bio-elettrica
dell'organismo1

Il carbonio è un elemento essenziale per i tessuti viventi e gioca un


ruolo vitale nei processi biologici. L'assimilazione del carbonio ovvero
la fotosintesi, è quel processo attraverso cui le piante verdi convertono
l'acqua e l'anidride carbonica in zuccheri e ossigeno. Quindi, attraver-
so la fotosintesi l'anidride carbonica viene assunta dall'aria per essere
trasformata e ritorna sotto forma di ossigeno, elemento vitale per l'e-
sistenza. In questo modo viene mantenuto l'equilibrio di sostanze gas-
sose nell'atmosfera.
Le braccia e le gambe possono essere paragonate a due magneti a ferro
di cavallo. Prendiamo in considerazione le braccia. La mano sinistra e
le dita sinistre rappresentano il polo POS (+) e la mano destra e le dita
destre rappresentano il polo NEG (-) (tale definizione è riferita al
carattere yang di sinistra e yin di destra, non al flusso di emissione
n.d.t). Il lato sinistro è formato dalle calde forze termali e il lato destro
invece rappresenta le fredde forze elettriche. Infatti, secondo quanto
afferma il dottor Babbitt: "L'attività termica (forze calde) attrae l'elet-
tricità (forze fredde)", le forze presenti nel corpo umano scorrono dalla
parte destra a quella sinistra. Si può anche definire che la sinistra
governa le forze di movimento e la destra quelle della staticità e que-
ste ultime vengono attratte da quelle di sinistra. Quando c'è
un'accelerazione nel ritmo di scorrimento delle forze dalla parte destra
a quella sinistra, il corpo è invaso da forze inibitorie o fredde. Questo
causa un disequilibrio nelle forze elettromagnetiche, essendo le forze
fredde in eccesso su quelle calde. Siccome le forze

Di N. Bengali.
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fredde sono ritardanti in natura, questo disequilibrio produce delle


condizioni di abbattimento energetico, quali bassa pressione sangui-
gna, ipotiroidismo, spasmi allo stomaco, diabete, eccessiva sonnolen-
za e stanchezza generale.
Per contrastare questo disequilibrio (eccesso di forze fredde o inibito-
rie) l'asta di carbone deve essere tenuta nella mano destra. Questo va a
controllare il flusso delle forze elettromagnetiche dalla parte destra a
quella sinistra, controllando che le forze fredde non invadano l'orga-
nismo e ripristinando quindi l'equilibrio delle forze bioelettriche. Va
applicato anche un campo magnetico bipolare al polso sinistro. L'asta
di carbone, se tenuta nella mano destra, va a controllare il flusso delle
forze bioelettriche attraendo queste forze verso di essa, e conservando
quindi la vitalità dell'energia bioelettrica. "Il carbone duro emette una
forza che è simile a quella della forza nervosa", scrive il dottor Ralph
Sierra, della Florida.
Ugualmente, quando si ha una diminuzione del tasso di scorrimento
delle forze elettriche, dirette da destra a sinistra nel corpo, esso è invaso
da un aumento di forze termiche che va a sconvolgere lo stato normale
di equilibrio bioelettrico. Questo produce una serie di disturbi notevoli,
associati a un aumento eccessivo di forze bioelettriche, come alta pres-
sione sanguigna, ipertiroidismo, iperacidità, palpitazione, insonnia, agi-
tazione fisica e mentale.
Per ripristinare l'equilibrio, in queste condizioni, l'asta di carbone deve
essere tenuta nella mano sinistra. Il carbone, come il rame, essendo un
elemento "caldo", attrae le forze inibitorie presenti nel corpo, verso di
esso, cioè in questo caso verso la parte sinistra del corpo. Il lento
flusso delle forze elettriche da destra a sinistra viene così accelerato,
instaurando uno stato di equilibrio nelle condizioni bioelettriche
dell'organismo, e alleviando disturbi associati. Applicando un campo
magnetico completo al polso destro, questo intensificherà l'azione del-
l'asta di carbone sul lato sinistro.
L'asta di carbone aiuta quindi a regolarizzare l'attività bioelettrica del-
l'organismo e quindi aiuta a mantenere un buono stato di salute. n.d.t:
l'autore ha avuto conferma da Bengali che quest'ultimo usa meno
frequentemente che in passato il metodo dell'asta di carbone, in quanto
ritiene già sufficienti gli altri metodi di magnetoterapia indiana, che egli
abbina quasi sempre all'omeopatia. I terapeuti che vorranno eseguire
ricerche in merito all'utilizzo dell'asta di carbone troveranno utile la
lettura dell'appendice "VITIC", pubblicata nel testo di A.K. Bat-
tacharyia Iniziazione alla Magnetoterapia, risalente al 1970 e pubblicato in
lingua italiana dalle Edizioni Mediterranee nel novembre 1999.
218

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Shaftesbury, Dorset, Great Britain, 1989.
Stone, Randolph, D.C., D.O, Polarity Therapy, voi. II, CRCS Publications,
Sebastopol, California, USA, 1987; tr. it. Terapia della polarità, ed. Red.

Teosofia e discipline "esoteriche"


Babbit, Edwin D., The Principles of Light and Colour, Sun Publishing
Company. Baker, Douglas, Esoteric Anatomy, voi. I e II, Baker Publications,
Little
Elephant, High Road, Essendon, Herts, AL9 6HR, England, UK. Baker,
Douglas, The Human Aura, Baker Publications, Little Elephant,
High Road, Essendon, Herts, AL9 6HR, England, UK. Besant, Annie,
Leadbeater, C.W., Occult Chemestry, Theosophical
Publishing House. Farthing, G., The Etheric Doublé? The far-reaching effects
of a false assump-
tion, 1995. Journal ofthe American Chemical Society, 4
febbraio 1998.
221

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Leadbeater, C.W., The Etheric Doublé, Theosphical Publishing House. Scott,


Mary, Kundalini in the Physical World, Arkana.
Nota: La maggior parte di questi libri (Polarity Therapy e Teosofia e disci-
pline eteriche) si possono trovare e richiedere nel catalogo statunitense
Redzving Reviews, della casa editrice Redwing Book Company, 44 Lin-den
Street, Brookline, Massachussets 02146, USA. Richiedere catalogo: fax:
(001)617 738 4620, www.redwingbooks.com. Rivolgersi inoltre al The
Nutricenter, 7 Park Crescent, London, WIN 3HE, e richiedere catalogo dei
libri; fax: 0171-436 5171.

Omeopatia
Alien, H.C., Materia Medica e Keynotes, richiedibile presso Cemon, viale
Gramsci, 17/B, 80122 Napoli. Hahnemann, Samuel C, Organo dell'Arte del
Guarire, 6a ediz., tradotta
dal tedesco, ri chiedibile presso Cemon, viale Gramsci, 17/B, 80122
Napoli, ora pubblicato anche da Red, Como.

Medicina tradizionale cinese


Per quanto riguarda i punti di repere e le tavole, consigliamo il pregevole
atlante pratico di S. Marcelli: Agopuntura in Tasca, Nuova Ipsa Editore,
Palermo 1994, comprensivo di prontuario. Per il volume generale di
Medicina tradizionale cinese, comprendente la teoria e le tavole dettagliate,
con descrizione anatomica, il testo fatto redigere dal ministero della Sanità
cinese per i medici stranieri che studiano MTC in Cina, traduzione italiana:
Elementi Essenziali di Agopuntura Cinese, Paracelso, Roma, 1982 e succ.
edizioni (Edizioni Paracelso, via Trastevere, 281, Roma).
Altrettanto utile è l'acquisto di tavole dei punti e ancor meglio del modello
anatomico.

Auricoloterapia

Caspani, Auricoloterapia, Ed. Red, Como, 1995 e poster dedicato.


Per esercitazioni molto utile l'orecchio di gomma, acquistabile presso
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222

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Pranoterapia
AA.VV., La vera storia del Reiki, edizioni G.B., Padova 1999.
Brennan, B., Mani di luce, edizioni Longanesi.
Mancini, P, Reiki - Pranoterapia - Scienza, opuscolo, ri chiedibile presso
Fiprevo SOS, via S. Antonio da Padova, 34, 00138 Roma.
Wanono, E., Il fluido magnetico, Armenia, Milano, 1994.

Ayurveda
Lad, Vasand, Ayurveda - La Scienza dell'Auto guarigione, Ed. Il Punto
d'incontro, Vicenza, 1993.
Ranade, Subash, Trattato di Medicina Ayurvedica, Ed. Il Punto d'Incontro,
Vicenza, 1993.
Ros, Frank, Agopuntura Ayurvedica, Ed. Il Punto d'incontro, Vicenza, 1996.

Osteopatia biomagnetica
Informazioni sui corsi finesettimanali pratici a Londra: British Bioma-gnetic
Association, The Williams Clinic, 31 St. Marychurch Road, Tor-quay,
Devon TQ1 3JF, UK.

Per lo studio delle polarità del corpo


Julian, Isaacs, docente alla John F Kennedy University: Studi scientifici
sugli effetti dei biocircuiti, Double-Blind Study Confirms Bio-Circuit
Effects, USA.
La Commare, Giuseppe, Rane a colazione - Elettroterapia e biocircuiti per
il benessere e la salute, Edizioni GB, Padova, 1996.

Bibliografia a cui fecero riferimento gli atti del Congresso Internazionale di


Magnetoterapia del 1996 (Gran Bretagna)
Alberts, B., Bray D. et al., Molecular Biology of the Celi, Garland Publi-
shing, New York, 1983. Demetski, A., Kartashov, N.G., "The Clinical Use of
Magnetic Fields",
Izhevski, 81-82, 1977. Doli Sir, R. et al., "Electromagnetic fields and the risk
of cancer",
NRPB, voi. 3, (1), 1992.
223

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MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

Hokynar, O., Komarek, O. et al., Electromagnetic fields and biological


systems, Csvtsfelcvut, Praha, 135-142, 1988.
Jerabek, ]., An overview of present research into magnetotherapy, Proc lst
World Congress in Magnetotherapy, London, pp. 7-78, maggio 1996.
Jerabek, J., Magnetic therapy in Eastern Europe, A review of 30 Years of
Research, William Pawluk, 1998, richiedere a William Pawluk, MD.,
M.Sc. Former Vice President for Medicai Affairs Rush-Prudential P.O.
Box 366 Roncocas, New Jersey USA 08073 609-267-9085, email:
wpaw@home.com
Murajev, M.F., "The use of magnetic fields in clinical medicine", Izhev-ski,
86-87, 1977.
Murajev, M.F., Gorodskov, V.I., "Use of magnetic fields in clinical med-
icine", Izhevski, 86-87,1977.
Surganova S.F, Magnetic fields in biology, medicine and agriculture, Rostov
on Don, 1985, pp. 127-128.

Indirizzi utili dei ricercatori in India


Madras Institute of Magnetobiology, 52-A, AK Block, 7* Man Road, Anna
Nagar, Madras, 600040.

Indirizzi utili delle aziende


www.herboristica.com (voce "magneti")
www.gmt2000.it (voce "magnetoterapia")
www.lineadifiorano.it (stuoia magnetica)

224

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Indice analitico

A reumatoide, 150, 205


Accademia delle Scienze di New Artrosi, 150 Ascesso, 150
York, 50 Asma, 150, 207 Astenia, 212
Acidità, 149 Atrofia, 151 Aura, 43
Acne, 149 Autoimmunitarie, patologie, 151
Acqua magnetizzata, 72, 73 Avicenna, 1
Addominale, dolore, 204
Adiposità, 154 Ajna chakra, B
198 Alien, H.C., 5 Allergia, Babbit E.D., 177
213 Alnico, 79 Alopecia, 149 Baines A.E., 2
Amenorrea, 149 Ampère A.M., Baker Eddy M., 5
3, 6 Anahata chakra, 197 Baker R., 53 Bansal,
Androy, 3 Anemia, 149, 208 4,175
Angina pectoris, 208 trattamento generale, 181
Anoressia, 149, 209 Ansia, 171 trattamento locale, 181
Apparato Bart Flik A., 27
digerente, 205, 206 Battacharjia A.K., 7, 25, 59,180
riproduttivo, 211 Bengali N.S., 177,192 Bequerel
urinario, 210, 211 A., 61 Bigu J., 48 Biliosità, 151
Appendicite, 150, 206 Biologie Radiation Signals 51 Bioni, 44
Appetito, perdita di, 205 Bioplasma, 46 Blackemore R.R, 53
Aristotele, 1 Blefarite, 151 Borsite, 151 Braccia, 155
Arndt-Schultz, legge di, 22 Brennann B., 48 Bronchite, 151, 208
Arteriosclerosi, 150, 208 Arto BRS (Biologie radiation signals), 180
inferiore, meridiani dell', 127
superiore, meridiani dell', 126 225
Artrite, 158

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Bruciori, 152 sanguigna (insufficienza), 154


Burr H., 50 Circuito
Bussola, 1 aperto (opern circuii), 13
chiuso (closen circuii), 13
C Cistite, 155 Citologia, 36 Coccige,
Calcagno, dolore al, 204 dolore al, 158 Colchester W.G. da, 2
Calcoli Colesterolo alto, 155 Colica
biliari, 152 intestinale, 204 Colite, 155, 206
renali, 152, 210 Collo, 155 Colon irritabile e spasmi
Camera nera, 47 viscerali,
Campo 155 Colpo di frusta, 158
bipolare, 62 Convulsioni, 209 Coppette
elettrico organizzatore, 50 pneumatiche, 118 Corea, 209
magnetico Coriza, 207 Corpi sottili, 46
forza del, 78 Corpo bioplasmico, 46 Corpo
pulsato (PMF), 105 vitale, 50 Costipazione, 205
sicurezza dell'influsso del, 91 Crampi muscolari, 155 Crohn,
sindrome da deficienza del, 152 morbo di, 155 Cuore, 121,155
odico, 43 Curie P. e M., 7 Cuscini
V,50 Cancro, 152 magnetici, 87 Cutanei, disturbi,
Candida, 153 Capelli, 210 Cute, 210
perdita, 153 Capogiri,
213 Carchot, 4 D
Carica elettronegativa, 73 Davis A.R., 7, 25
Cataratta, 153 Caviglia, 154 Debilitazione
artrosi, 204 dolore alla, 204 generale, 212
slogatura, 204 trauma, 204 sessuale, 211 Debolezza
Cellulite, 154 Ceramica, muscolare, 205 Deficienza
blocchi di, 79 Cervello immunitaria, 156 Denti, mal di,
allergie ed effetti da intolleranze, 202 Depressione, 156
154 Dermatite, 156
circolazione, 154 Detossificazione, 156 Diabete,
Chakra, 44,191 Charcot, 212
4 Cheratite, 154 Chi, 50 senile, 156
Chiropratica, 6 Diacianina, 47
Cicatrici, 154
Circolazione, 154
226

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Diarrea, 156 F
Disfunzioni Faraday M., 3, 6
comuni, 211 Faringite, 206
mestruali, 211 Fasce magnetiche avvolgenti, 87, 88
renali, 211 Febbre, 160
Disordini Fegato, 122, 206
emozionali, 156 disturbi al, 157
mestruali, 157 Dispositivi Ferite, 213 Ferlini,
Medici, 93, 94 Dissenteria, 206 1, 2 Ferrite, 79
Distorsione, 157 Disturbi al fegato, Fianco, dolore al, 203
157 Disturbi, prevenzione, 157 Fibromialgia, 160
Disturbo di Menière, 157 Fibrosi, 160 Fistole anali,
Diverticoli, 157 Dolore, 158, 202 206 Flatulenza, 160
Doppio eterico, 46 Drenaggio Flebite, 160
magnetico del sistema Fodere (interne) per cuscini, 87
linfatico, 137 Forfora, 160 Forza magnetica,
Durville G., 7 classificazione
della, 82 Forza
E Vitale, 43 Franklin
Eczema, 158 Eddy M.B., 5 B., 5 Frattura, 160,
Edema, 158 Eeman E., 176 205
Effetti collaterali, 90, 92 non rimarginata, 161
Effetto Oersted, 50 Einstein A., Frigidità, 211 Fuoco di
7 Ematomi, 158 Emicrania, 159 Sant?Antonio, 162
Emorroidi, 159, 206 Energia
bioplasmica, 49 Energia, G
carenza, 159 Energia orgonica, Galeno, 1
45 Energia vitale (od), 43, 44 Galileo, 3
Enfisema, 159 Enuresi Galvani L., 7
notturna, 212 Epicondilite, 203 Gastrite, 161
Epilessia, 159 Ernia, 159 Gauss, 12
discale, 160, 203 Geopatogeni, disturbi, 161
Esantematiche, malattie, 212 Ghiandole
Eydam, 4 disturbi, 161
endocrine (squilibri ormonali),
212
Ginocchia
disturbi, 161
dolore alle, 204
osteoartrite, 204
Glaucoma, 162 Globuli
di vitalità, 44 Gola, mal
di, 162, 206
227

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Gomito Kircher A., 2


del tennista, 162 Kirschvink I., 53
dolore al, 203 Gonfiore, 158 Kronenberg K., 24
Gotta, 162, 205 Gozzo, 162 Kundalini, 193
Grishchenko, 46 Guarigione
(ferite o dolori), 162 L
Laringite, 207 Lawrence R.,
H 31 Leadbeater, 44 Le Noble,
Hahnemann S.C., 4, 5, 51 3 Le Prince, 7 Leucemia, 164
Hassen RE, 26 Hector, 7 Lida R, 179 Linfoma, 165
Henry I., 6, 7 Herpes Zoster, Linfonodi, gonfiore, 165
162 Hertz H., 7 Litiasi
biliare, 152,165
I renale, 152,165 Lombalgia,
Imbottiture per reggiseno, 90 204 Lupus erimatoso sistemico,
Impotenza, 163, 211 Ida nadi, 192 165
Indigestione, 205
con rigurgiti acidi, 163 M
Infezione, 163 Maclean, 25
virale, 163 Maggiorani, 4
Infiammazione, 163 Magneti
Influenza, 163 durata dei, 82
Inquinamento elettromagnetico, 163 tipologie, 77, 78
Insonnia, 164, 213 Insufficienza uso e conservazione dei, 201
immunitaria, 164 Intestino Magnetini, 80 Magnetite, 43
crasso, 117,124 biogenica, 43 Magnetizzata,
tenue, 124 Inyushin, 46 acqua, 72, 73 Magnetizzato, olio,
Iperacidità, 206 Iperattività, 164 73 Magnetopuntura, 113
Ipercolesterolemia, 155, 208 prontuario, 118
Ipertensione, 208 Magnetoterapia e chakra, 191
arteriosa, 164 indiana, prontuario, 201
Ipertiroidismo, 162,164 Magno Alberto, 2 Mal di
Ipotiroidismo, 164 schiena, 165 Mal di testa, 165
Malattie
K muscolari, 205
Kilner W.J, 47 polmonari, 208
Kinesiologia, 129 Mancini R, 179
Mani, dita, 165
228

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Manipura chakra, 197 maschera per, 89 Od,


Marcello, 1 43 Odile, 43
Maschere facciali magnetiche, 89 Oersted H.C., 6,12 Olio
Materassi magnetici imbottiti, 85 magnetizzato, 74, 75 Onde
Materiali Schumann, 27 Orchite, 167
diamagnetici, 16 Organizzazione Mondiale della
ferrosi, 16 Sanità (OMS), 90
paramagnetici, 16 Orecchie
Maxwell J., 6, 7 disturbi, 167, 210
Medicina Quantistica, 50 mal di, 202 Organi di
Melanoma, 166 senso, 210 Orgone, 44
Melatonina, 68 Ormone della crescita (GH), 68
Membrana cellulare o citoplasmatica, Osmosi, 38 Osteoporosi, 167,198
36, 37, 38 Otite, 167, 202
Memoria
(debole), 166 P
perdita di, 213 Palmer D., 5
Meningite, 166 Palpebra oculare, infiammazione
Menopausa, 166 della, 151 Palpitazioni,
Mesmer A., 4, 5 208 Pancreas, ipoattività, 167
Mestruazioni, scomparsa delle, 149 Paracelso, 2 Paralisi facciale,
Metatarsalgia, 166 209
Milza-pancreas, 120 di Bell, 168 Parete vascolare,
Miopatie, 205 37 Parotite, 212 Pasteur L., 7, 44
Morbillo, 212 Pelle, condizioni, 168 Periartrite
Morsi di animali, 214 scapolo-omerale, 203 Perkins E., 5
Muladhara, 193 Pertosse, 212
Muladhara chakra, 196 Philpott, 22, 25, 58, 70,167
Piaghe, 213 Piedi, 154
N dolore ai, 158, 204
Nakagawa K., 26 Pierrakos J.C., 27
Naso, disturbi, 210 Pingala nadi, 192
National Federation of Healers, 48 Piramidi, 1 Plastoferrite,
Nausea, 166, 206 80,101 Pleurite, 168, 208
Neodimio, 79 Plinio, 1
Neurite, 166
229
Nevralgia, 166
North American Academy of
Magnetic Therapy, 31
Northrop F.S.C., 50

O
Obesità, 166, 213
Occhi
disturbi, 167, 210

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Polarità verticali, 175 Sarcoma, 169


Polari ty Therapy, 176 Schiena
Polipi nasali, 207 artrite, 158
Polmone, 119 cronico mal di, 165
Polmonite, 208 Polo dolore alla, 158
negativo, 59 lieve mal di, 165
positivo, 61 mal di, 165, 203 Schimmel,
Polso, dolore 176 Schizofrenia, 69 Schumann
sindrome carpale, 203 W., 27 Sciatica, 158,169, 203
slogatura, 204 Scoliosi, 158 Scottature, 213
Potenziale Seno, noduli, 169 Sindrome
di bilanciamento del potassio, 40 premestruale, 169 Singhiozzo,
di transmembrana, 40 213 Sinovite, 170 Sinusite, 170
Prana, 44, 50 Sistema
Premestruale, sindrome, 169 linfatico, 170
Pressione sanguigna alta, 168 muscolo-scheletrico, 205
Prontuario occidentale, 149 Società Reale di Medicina, 3
Prostata, disturbi, 168 Psichiatria Società Teosofica, 44 Solette
ortomolecolare, 69 Punto Curie, magnetiche, 76 Sordità, 170
82 Punture d'insetto, 168, 214 Sovrappeso, 213 Spaggiari P, 50
Pustole, 168 Spalla
artrosi, 203
Q congelata, 204
Qi-Gong, 50, 51,179 dolore alla, 203
Quimby P, 5 gelata, sindrome della, 169
periartrite, 203
R Spasmi
Raffreddore comune, 168, 207 diarroici, 204
Ragadi anali, 206 muscolari o crampi, 170
Ravits L.Y., 50 Spazio
Raynaud, sindrome di, 169 extracellulare, 36
Rawis, 7 interstiziale, 37
Reich W., 47, 48 intracellulare, 36
Reichenbach K. von, 43, 44, 47, 49, intravascolare, 37 Sperone
177 Renard, 4 calcaneare, 204 Spin, lateralità di
Rene, 122 rotazione, 92 Spondilosi
Reumatismi, 169 cervicale, 204 Stanchezza, 170

S
Sahasrara chakra, 199
Samadhi, 194 Samario-
cobalto, 79
230

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cronica, sindrome da, 170 Tratto urinario, condizione del, 171


Stili A., 176 Stipsi, 170 Tribbia C, 50
Stomaco, 123 Stone R., 176 Tumore, 172
Stress, 171 Tunnel carpale, sindrome del, 172
Stuoine magnetiche, 88 Sturgeon W., Tutankamon, 45
6 Suolette magnetiche "Nikken", 97,
98,99 Sushumna, 192 U Ulcere
Swadhisthana chakra, 196 bocca, 172
gastriche, 172, 206
T e duodenali, 172
Tagli, 213 Tendinite, 171 pelle, 172 Università di
Tensione nervosa, 171 Yale, 50 Utero, prolasso
Tesla, 12 Testa, mal di, 202 dell', 211
acuto, 165
cefalea, 202 V
cronico, 165 Valutazioni medico-legali, 107
emicrania, 202 Testicoli, Van Alien, cintura di, 27
infiammazione ai, 167 Thouret, 3 Varicella, 212 Vaso
Tinnitus, 171 Tiroide concezione, 128
iperattività della, 212 governatore, 128
ipoattività della, 212 Vegatest, 176 Vene
Tonsillite, 171, 207 varicose, 209 Verruche,
Torcicollo, 202 Tosse, 207 172 Vertigini, 213
Trasporto Vescica, 125
attivo, 39 biliare, 125,151
passivo, 38 urinaria 125
Trattamento disturbi, 151,172, 211
generale (Bansal), 181 Vishuddha chakra, 198
locale (Bansal), 181 Volta A., 6, 7 Vomito, 206

Y
Yin,44
Yang, 44

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Fabio Ambrosi
MAGNETOTERAPIA A CAMPO STABILE

MedicinaNaturale

Magnetoterapia a campo stabile


La magnetoterapia a campo stabile, ovvero l'uso di calamite poste a contatto del corpo, è una
disciplina in ampia espansione in Italia e nel mondo. Il testo, ora alla seconda edizione
aggiornata, porta a conoscenza di vari metodi efficaci utilizzabili dal terapeuta pratico, alcuni
dei quali usati da millenni in Egitto, Cina e India. Prova inoltre, alla luce delle moderne
conoscenza della fisica e con una bibliografia di riferimento, la reale reazione dei magneti e la
diversa radianza energetica dei due poli. Influsso già confermato da Paracelso, che definì la
magnetoterapia "Principe della Medicina" e da Samuel Hahnemann, padre dell'omeopatia, che
ne illustrò i benefici nella sua opera principale "Organon dell'Arte di Guarire".
Il libro illustra nel dettaglio le varie metodologie terapeutiche delle scuole orientali e
occidentali, indiana, cino-nipponica, statunitense e australiana, spiegandone le differenze e le
opportunità terapeutiche. È stato aggiunto un capitolo specifico sulle teorie e sulla realtà della
"Forza Vitale", descritta nelle varie tradizioni "Prana", "Chi", "Orgone", "Odile", Mana",
"Campo Bioplasmico", "Campo V"; concetto importante per ridefinire i motivi degli effetti del
sottile influsso terapeutico della magnetoterapia. Il testo riporta inoltre una sintesi di alcune
applicazioni pratiche in questo settore, ideate da varie aziende italiane con le quali l'autore
collabora.

FABIO AMBROSI si è formato nel nostro Paese e all'estero. Fisioterapista,


erborista e naturopata, si è perfezionato in Oriente in magnetoterapia,
ayuweda, agopuntura, omeopatia, yoga-terapia. Ha sviluppato la formazione
in magnetoterapia quale allievo del dr. Neville S. Bengali, omeopata

à'fc magnetoterapeuta di Mumbay (Bombay). L'autore è uno dei più noti esperti
italiani dell'argomento, organizza seminari e conferenze.

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