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“4 Spedisione in abb, poslale - Gruppo 17 NUOVA SERIE - ANNO IX Pubblicazione trimestrale Fase. 2 - Aprile-Giugno 1966 RIVISTA ITALIANA Dl 7 DIRITTO E PROCEDURA PENALE DIRETTORI G. DELITALA - G. LEONE F. ANTOLISEI - B. PETROCELLI - G. BETTIOL G. VASSALLI - P. NUVOLONE - P. FRISOLI G. BELLAVISTA - G. GUARNERI - G. FOSCHINI G. SABATINI - G. D, PISAPIA - A. CRESPI M. GALLO-G. GONSO - C. PEDRAZZI sae and MILANO - DOTT. A. GIUFFRE - EDITORE Pe at — 405 -- CONSIDER AZIONI IN TEMA DI CONTRADDITTORIO NEL PROCESSO PENALE ITALIANO (*) Somatanto: 1. Lrimpossibilita di intendere 41 contraddittorio penale come ugua- eliauza tra ie parti, — 2, Git aspetti earatterizzatori del processo penale italiano, con particolare riguardo alla posizione istitnzionale del pub- Viico minister e al principio del!a Libera ricerca della verita stories, — 3. Il contraddittorio penale come colloquio o come dialogo fra le parti in presenza del giudice, — 4, Il contraddittorio diretto e §1 contraddittorto indiretto. — 5. Tl contraddittorio penale come contestazione delle risul- tanze processuall. — 6. Il contraddittorio penale come effettiva ed efficace difesa delV'imputato, anche én rapporto all'art. 24 comma 2 Cost. — 7. Gli attuali limiti del contraddittorio. — 8 I limiti da superare. 1. Nel codice di procedura penale italiano vi @ un articolo che fa uso dell’espressione « contraddittorio »: si tratta del’art. 300, in forza del quale « prima di emettere un mandato, il gindice istrut- tore pud gentire il denunciante, il querelante o Voffeso in contrad- Gittorio di chi @ indicato come reo». £ stato, perd, autorevolmente osservato (1) che «in tale disposizione la parola contraddittorio risulta adoperata impropriamente nel senso di confronto». Tl ri- lievo appare esatto, ma é forse troppo sbrigativo, giacch® un’espres- sione tanto rara nel linguaggio legislativo quanto frequente nel linguaggio della dottrina e della giurisprudenza non pud non sot- tintendere qualche collegamento con il significato (o i significati) che essa normalmente assume nel settore del proceso penale. La ricerca di sitfatte implicazioni diventa, anzi, indispensabile non appena si consideri — ed @ Paspetto che va subito posto in par- ticolare risalto — come il process penale italiano sia congegnato socondo schemi che non permettono di intendere il contraddittorio in termini corrispondenti a quelli che ne costituiscono la pacifica (*) Relazione presentata por te IV giornate giuridiche italo-jugoslave » organizzate @ Bari, dal 13 at 16 maggio 1966, dalla sesione giuridica det Centro nasionate di prevencione ¢ difesa sociale ¢ dallUnione delle associaziont det Fiuristi jugostavi, sut toma eT principio det contradaittorio nel processo eivite, ponate ed amministrativo >. (1) Cannezurmt, Principt det proo, pen., 1980, p. 102, nota. — 406 — fisionomia nel proceso civile e nel proceso amministrativo: una fisionomia tanto pacifica da apparire scontata, senza che si senta il bisogno di un approfondimento ad hoc, ogni qual volta venga affrontato il relativo argomento (2). Intendiamoci: non 2 che vi sia una incompatibilita connatu- rata, e, quindi, ineluttabile, tra I'idea di proceso penale e la no- zione di contraddittorio che la dottrina processualistica civile (3) e la dottrina amministrativistica (4) sono solite individuare in rela- zione allesigenza di uguaglianza delle parti nel proceso, sulla base anche della tradizionale formula «audiatur et altera pare». Un contradditterio cost configurato si ritrova al centre di quel tipo di processo penale che viene normalmente denominato « accusatorio puro» e, benché non privo di riferimenti offerti dalla storia del diritto e dal diritto di altri Paesi, viene per lo pid presentato sotto forma di astrazione concettuale e, magari, di modello cui tendere de iure condendo. Ma, in questa sede, non interessano direttamente né i profili storici, né i profili comparatistici (fatta eecezione per quelli rica- vabili dal raffronto con il sistema jugoslavo), né i profili legati al- Vadozione di meceanismi processuali radicalmente nuovi. E al di- ritto positive che occorre aver riguardo per chiarire in che cosa debba consistere il contraddittorio processuale penale. Ebbene, un’indagine spassionata ed obbiettiva del diritto vigente — tale, pereid, da non incorrere nel madornale errore (ma 2 proprio errore, 0 non piuttosto equivoco yolutamente ereato per dar vita @ polemiche sconcertanti?) di chi affronta problemi di definizione © di qualificazione sovrapponendo ai dati della realta giuridica de- sideri personali o aspirazioni di gruppo — dimostra in modo incon- (2) Una parziale revisione dei risultati raggiunti ol sembrerebbe, tut- tavia, auspiebile almeno per quanto riguarda la nozione di contraddittorio nei procedimenti civili ai tipo inquisitorio e, in genere, nel procedimenti di volontaria giurisdizione. Cfr., comunque, per un orientamento similare a quello che prospetteremo pid oltre (§ 6), Carretuerm, Diritto di azione @ di difesa ¢ funsione coneretizzatrice della giurisprudenca costitusionale,-in Giur. cost., 1961, p. 1291. (8) V. per tutti, Berrs, Diritto processwale civile, 2 ed., 1936, p. 87; Leaman, Manuale di diritto processuale civile, vol, T, 2 ed., 1957, p. 229. (4) V., per tuttl, Benvenurr, Liistruzione nel processo amministrativo, 1953, p. 186; Ip, voce Contraddittorio (diritlo amministrativo), in Kno, dir., vol. 1X, 1961, p. 788; BE. S. Granninr, La giustizia amministrativa, 1960, p. 134 138, con partigolare rifertmento alla notificazione del ricorso, | ees je fondibile non soltanto che, fatta alle parti» una «Dor rittura che m: risultato. i regola, nel proceso penale, non «2 sizione di uguaglianza » (5), benst addi. mean gli stessi presupposti per realizzare un simile 2. Le caratteristiche del rito Penale, turato, sono di un’evidenza che non abl sciudere dai limiti di fondo in eui, Compinti, inesorabilmente si imbatte la configurazione del pubblico ministero come parte (parte Publica, parte sui generis, parte in Senso formale e non sostanziale, parte in senso funzionale), e cid & causa dei poteri conferitigli dalle norme processuali e della po- Sizione garantitagli dalle norme di organizzazione giudiziaria, un Giscorso sub specie di parita tra le parti trova un ostacolo comun- que insuperabile in tutto ynanto attiene all’istruzione sommaria af- fidata al procuratore della Repubblica o al procuratore generale presso la corte d'appello. Non meno profondo appare, a aua volta, il soleo che impedisce di svolgere il discorso anzidetto con riguardo alle forme del proceso i pretura, sino, per Jo meno, alle soglie del dibattimento di primo grado. La stessa_concezione del_processo quale « actus triu 0. | narum » riceve qui una smentita clamorosa: non sempre, e, quindi, per_svilupparsi_e_per_concludersi. Di un contraddittorio in termini di uguaglianza tra le parti potrebbe, caso mai, parlarsi nei confronti di due particolarissime estrinsecazioni del fenomeno processuale penale: ci riferiamo, da ‘un lato, a quei giudizi direttissimi per cui il rito speciale @ pre- seritto obbligatoriamente, senza alcuna scelta per il pubblico mi- nistero (reati elettorali, reati commessi con il mezzo della stampa, reati commessi in udienza), e, dall’altro, all’inserimento dell’azione civile per danni nascenti da reato nell’alveo del rapporto processuale penale. Ma, per quanto concerne quest’ultimo istituto, la natura dell’azione @ indiscutibilmente tale da ricondurre il discorso entro Vambito del contraddittorio processualcivilistico, mentre, per quan- to concerne V’altra ipotesi, il earattere speciale, anzi eccezionale, del procedimento non vale sicuramente a scalfire l’esigenza di una autonoma prospettazione del contraddittorio in sede penale, tanto qual 2 attualmente strut- bisogna di commenti. A pre- nonostante gli svariati tentativi (5) Sono le testuall parole @i Benvenwrr, 100. uli. cit. aa Pe @@e2@06066 66066 © @ & @ @ & @ @ @ @ @ @ @ 6 a2 — 408 — pia che — ecco Paspetto che magsiormente preme di rilevare — Poguaglianza tra le parti non sarebbe comunque garanzia, efietente Per Vimputato in un procesto imperniato sulla libera ricerea, delle Verit& storica, nd opera del giudice, indipendentemente dalle richi ste ¢ dalle allegazioni del pubblico ministero, 3. (Si tratta, del resto, di un’esigensa che, magari inconsape- volmente, per via di intuizione pid che di convinzione, traspire da Pareechic pagine della dottrina processtalistica penale, attraverso Ja formalazione di definizioni solo apparentemente riportabili alla nosione di contraddittorio enucleata per il processo eivile © per fl Drocesso amministrativo: alludiamo alle definizioni dettate da quan- 1 xarvisano il contraddittorio nel « colloguio » (6), nel « dialogo » (7, nell’« intervento di tutte le parti con il diritto di essere interrogate © di esporre le proprie ragioni su ogni questione » (8), «nel dire in presenta e di fronte ad un altro (9). 1 riferimento alla fase dibattimentate (10) non potrebbe essere pid tresparente, ritrovando, Per giunta, esplicita conferma nella eonsueta inelusione (11) del con. fraddittorio fra i requisiti tondamentali del dibattimento. Non va, tattavia, dimenticato che negli ultimi tempi si é fatta strada la pro. Posts (12) di estendere il contraddittorio inteso nel senso suddetto anche alla fase istruttoria, che dovrebbe, quindi, evolgerai tramite na serie di udienze, destinate all’assuncione delle prove ad opera (0) oscmnt, Satoms deter. gree pom, vol i B ely, 1908, 9 16, (2) Conoae, Zinee ti an proceso ecutetore, in One antl ver tna riforma fel proceso peste, Is, . Os (8) Toone, Tratiato 61 di. pro pom, vol 1, 1961, p. S80, Liste Actoreinerioe cit rsptto del princi da Contraddierio® fm i cote fondamenialt dela gluriaisone peaale (om cits ol i 1b, a8 (9). ‘Yoram, o,f, 9368 (10) Tevtes, Manuate adie, proc. pon, 6 c4, 1005, p. 315; Sax cvsaro, Collegencnto fre corove> ¢ Toute» wala helene di Centar tn queta Rite, 190, p. 57. Ot. ance Party Ortntementt yer ana ‘ijorma dela cutodla proce wel procsso penal, ln Ortet teentet ven te riforma tat procetno penal, 106, 9. 10, (41), per Ut, Vara, Montale de pro. pen. tye 1985, p. 28% (42) Novotorm, Listrattria ponte In Orr dete per wea hjorae det proceto penal, 195, p. ST; 6 la Par ritkaueat, le tele pine at Como, op. tie Ds 0. salve, CasML09ry, op. lp. 301: — 409 = del gindice istruttore, in presenza delle parti, e con discussione tra loro. Ancor pid sintomatico Vatteggiamento di quegli Autori che eolgono, al tempo stesso, due nozioni di contraddittorio penal: la'prima — di portuta pid generale, con riguardo all’intero proce- dimento — parla di contraddittorio in un senso affine a cid che avviene nel proceso civile o amministrativo (« audiatur et altera pare ») (13); la seconda — di portata pid ristretta, con riguardo al solo dibattimento — parla di contraddittorio nel senso di « inter- vento di tutte le parti con il diritto di essere interrogate ed esporre le proprie ragioni » (14). Tl significato di tutto cid 8 quanto mai chiaro, Dall’uno e dal- Valtro atteggiamento ricordati nel corso del presente paragrafo emerge, con netta evidenza, quale nota comune ad entrambi, una sorta di insoddisfazione per il congueto modo di intendere il con- traddittorio al di fuori del nostro settore: Vinsoddisfazione di chi vi ravvisa un criterio insufficiente ai fini del processo penale. 4, Beco, perd, un nuovo dubbio: pud dirsi appropriato e convin- cente il eriterio che viene formulato in sostituzione o in aggiunta a quello dell’« audiatur et altera pars »? Siamo, a ben guardare, in presenza di un criterio che ha radici sufficientemente antiche e profonde e che vale, ira Paltro, a spiegare (non giustificare) I'uso dellespressione « contraddittorio » in quel- Part. 300 c.p.p. che, con il permettere al giudice istruttore di « sentire in contraddittorio» due o pid soggetti processuali, richiama, per Yappunto, Videa di due 0 pid persone poste in grado di dislogare. Gid conoseiamo, tattavia, Pobiexione avanzata in proposito dal Car- nelutti: se bastasse Vaudizione congiunta di due o pit soggetti fad integrare la nozione di contraddittorio, Vistituto del confronto resterebbe assorbito in essa, deformandone i contorni. Ne consegae, per cominciare, che la nozione di contraddittorio impernista sulla sola nota della presenm fisiea pecea per eccessu. Ma — inconveniente pid grave ancora — tale nozione pecea, contemporancamente, per difetto. Alla sua stregua, infatti, dovneb- ero considerarsi prive di contraddittorio tutte le fasi dell’attuale roe, ed, 1965, p. 182, ofr, 18) Brutavista, Lesiont at dir, pros. pen, 8 ed pore Cassatt voce Contradaitiorso (diritto proceseuate ponale), in Bno. dr. re Wx. 1061, p. 790; Fosduert, 11 dibettimento (Studi), 3056, p. 202. (1) Bexsavtsta, 0. ott, p. 282, — 410 — processo penale diverse dalla fase del dibattimento, dato che nessun forma di contestazione € nessun tipo di intervento svolgentisi al di fuori di un dialogo diretto tra le parti sarebbero idonei ad integrare jl contraddittorio. Ti fatto che un’impostazione tanto rigida trovi la sua origine nell'abitudine di prospettare in termini troppo drastici 1a contrappo- sizione fra proceso inquisitorio e processo accusatorio (si suole affermare, invero, che quest’ultimo @ caratterizzato, nella totalit® del suo svolgimento, dal concomitante operare dei principi del’ora- Jita, della pubblicitd, dell’immediatezza e del contraddittorio, pro- prio alPinverso di quanto avviene nelValtro tipo di proceso, cust da radicare la convinzione che non vi possa essere contraddittorio senza oralita, pubblicit’ ed immediatezza, civ2 che non vi possa - essere contraddittorio al di fuori del dibattimento) non @ di certo sufficiente a giustificare conclusioni esagerate ed inopportune, per non dire illogiche, quali dianzi si sono prospettate. Bi tenga, altrest, presente che Vesigenza di adottare per il pro- cesso penale una apposita nozione di contraddittorio non comporta assolutamente (diverso non significa contrario!) che questa debba porsi pressoche agli antipodi di quella accolta per il processo eivile e per il proceso amministrativo, dove il contraddittorio diretto in via orale occupa normalmente un posto ristretto, lasciando lo spazio prevalente allo scambio di comparse e memorie scritte. Quanto detto sin qui pud, ee mai, utilizzarsi per individuare alinterno della nozione di contraddittorio — si tratti della nozione enucleata per il proceso civile e per il processo amministrativo 0 i quella enucleata per il procesco penale — due sottospecie di con- traddittorio: l'uno semplice o indiretto, altro (idealmente prefe- ribile, ma non sempre attuabile) qualificato o diretto. ~ 5. Non meno inadeguata — sia pur per ragioni diametralmente opposte, in quanto consentirebbe di ritenere attuato il contraddit- torio con eccessiva facilita, al punto di snaturarne la consistenza — ci sembra la tesi che vorrebbe far coincidere il contraddittorio con la regola secondo cui « di nessuna risultanza processuale pud farsi carico all’imputato, ove essa non gli sia stata regolarmente conte- stata » (15), € eid anche se, al di 1 delle apparenze, questa formula (16) Cosi, testualmente, Manzint, Trattato di dir. proc. pon, #., vol. I, & ed, 1949, p. 217. V. pure Bextavista, op. cit., p. 152. — 41 ha ill pregio di superare Pambito corrispondente a quelValtra fonda. mentale esigenza che va Sotto il nome di contestazione delaccusa, Qe « risultanze processuali > indicando soprattutto gli clementi pro- batori raccolti nel Processo, non devono confondersi con Voggetto dell’accusa contestata) e, Pertanto, di assicurare al contraddittorio ‘un significato autonomo (16) rispetto alla contestazione dellaccusa che del primo 2 la base e, in un certo senso, il Presupposto, ma non sicuramente Vessenza, In particolare, Visulta assai pericolosa, per non dire inaccettabile, la versione letteral: le che della formula in esame ha dato i1 Manzini, nel senso di considerare necessario e sufiiciente Pintervento delim. Putato, © non invece Vintervento del difensore, cost da ravvisare nell’interrogatorio, quello che. ha Iuogo in sede istrut- ivi compreso toria, il tipico strumento per V'integrazione del contraddittorio (17). Bastano due rilievi a denotare le earenze di una simile prospet- tiva: da un lato, essa trascura la portata decisiva, anzi eesenzia. e (48), che il nostro ordinam: rento ricollega alla difesa tecnica, pre- Scrivendola come necessaria a pena di nullita (art, 125 comma I ©.p.p.) — salvi soltanto i procedimenti aventi ad oggetto le con- travvenzioni pid lievi — persino quando Vimputato abbia i requisiti Per esercitare Vufficio di difensore presso il giudice adito (c.d. Givieto dell’autodifesa) ; dallaltro, essa dimentica che Pinterrogato- Tio dell’imputato viene normalmente a collocarsi in un momento Processuale che precede non soltanto le requisitorie del pubblico ministero, ma la stessa assunzione delle prove (v., per il dibattimento, Part. 440 c.p.p., che prevede Vinterrogatorio come primo atto della escussione). A ben vedere, perd, nd Vuno né Veltro limite costituiscono vero « punto debole » della nozione che rivollega il contraddittorio (18) Per tale autonomia eft, specialmente, Cavatsant, loc, cit, Contra Massant, Il proc. pen. nella nuova legislazione iteliana, 5.4. (ma 1982), p. 101. 218. Manzint, op. cit., vol. I, p. ce 'Y., in proposito, non poche sentenze della a ee " 59 del 1963 (per I The 57, la n. 29 del 1962 e la n. ae = iaiaee dir, proc. pen. 1957, p. 873; questa Rivista, 1962, p. 5 ‘ 1909, = ‘@30) je, in dottrina, Foscunm, Sistema, cit, vol. 1, 26 Bi Grom tno, ote Ito Boe ak 1, 88 88 Pet Yaccentuazione della portata dell’autodifesa cfr., invece, , ee 7 a ‘aife giudiziaria nellistruzione penale, in Soritti giuridioi in 0 ritto fesa gins della Cedam, vol. I, 1953, p. 582. | 8 SO OOOO ROO HHOHLHLHLLAARARRR, PE pe ee ee ee OA ee ee eee eee oe — 412 — alesigenza di non porre a carico dellimputato alcuna risultanza Processuale non regolarmente coniestatagli. Infatti, neppure inter- Pretandy questa formula in modo di far leva, anziché sulla conte- stazione delle risultanze processuali allimputato personalmente in- teso, sulla contestazione delle risultanze processuali alla difesa del- Vimputato vista nel suo insieme, sarebbe possibile ricavare una sod- disfacente idea di contraddittorio. Se @ vero che, cos ridimensionata, Ja formula consentirebbe di superare tanto il limite derivante dal- Vomessa considerazione della difesa tecnica, quanto il limite deri- vante dall’impossibilita di tener conto, uell’interrogatorio dell’im- Putato, di cid che potra emergere dopo la sua conclusione e prima della pronuncia del giudice (come tutti sanno, il difensore dell’im- Putato interviene per ultimo, ad escussione terminata e @ requisitorie del pubblico ministero completate, sia nell’istruzione formale, at- traverso le facolta demendategli dalVart. 372 ¢.p.p., sia nel dibat- timento, attraverso i comportamenti previsti dalPart. 468 comma 1° € 2), @ altrettanto vero che questo non pué dirsi garanzia, bastevole. Conoscere tutte le risulfanze processuali anteriormente all’emans- zione della sentenza, anzi conoscerle e poterne discutere prima di tale momento mediante il proprio difensore. @, per Vimputato, un aspetto necessario, ma di per s8 non sufficiente, del contraddittorio, 4 causa del ritardo, talora irreparabile, con eni vengono a porsi sul piano Gell’evoluzione del processo (si pensi, soprattutto, alle inci- denze in materia di custodia preventiva) le informative e gli inter- venti finali quando non siano il completamento di informative ed interventi anteriori ¢ tempestivi. Dobiezione coinvolge, in particolare, il problema del contrad- dittorio nell’istruzione formale: non si dimenticbi che il succo del- Vimportante riforma apportata dalla 1. 18 giugno 1955 n. 517 con Vintroduzione degli artt. 304-Nis, 304-ter e 304-quater consiste pro- prio nell’aver anticipato, bench® soltanto per taluni atti, Vinter- vento della difesa rispetto all'intervento finale previsto dall’arti- colo 372. 6, Dai rilievi sin qui svolti, specie dall’ultimo fra essi, ei sem. bra che il discorso, pur nella sua scheletricita, sia ormai maturo per una conclusione. Precisamente questa: in un proceso penale non configurabile quale processo fra parti paritariamente contrap- poste, Videa di contraddittorio sottintende Vesigenza di un’effettiva difesa (e « difesa » nel procesyo penale — rectiue, nel rapporto — 418 — Processuale penale, perch® qui preseindiamo dagli eventuali rap- Porti processuali civili 1 carattere accessorio, dove, a simiglianza i quanto avviene per il processo civile, si parla di « difesa » e di «difensori» anche con riguardo ai soggeito che ha instaurato il rapporto — @ la «difesa dell*imputato ») (19), vale a dire di una difesa in grado di funzionare efficacemente, ad ogni momento. E cid sia nelle fasi in cui intervenga solamente Vorgano dell’ac- cusa, sia nelle fasi in cui Yorgano che deve giudieare cumuli in s anche le funzioni d’accusa, sia nelle fasi in cui sono chiamati ad operare distintamente Vorgano che deve giudicare e Vorgano d’ac- cusa, Con la conseguenza che un’eventuale uguaglianza di tratta- mento prerista per il pubblico ministero e per Pimputato nel senso di escludere Vintervento di entrambi in ordine ad un determinato momento o ad un determinato ato (ai pensi alla regolamentazione della senteuza predibattimentale antecedentemente alla riforma del 1955 : i gindice eva legittimato a pronunciare e art. 421 senza sentire previamente le parti) non sarebbe certo sufficiente a far considerare realizzato il contraddittorio (20): il principio della libera ricerea della verit& storica da parte del giudice impone, come gid si 2 accen- nato (§ 2), che la difesa sia tulelata anche nei confonti delle inizia- live autonome delV’organo giudicante! Lo stretto collegamento cost individuato fra 1a nozione di con- traddittorio e Veffettivita della difesa delVimputato — effettivitd perseguibile nei modi pid svariati, sempreché, beninteso, essi aiano idonei al raggiungimento del risultato — ba, altresi, il vantaggio di adeguarst perfettamente tanto alla realfi umana, che permea di s2 il fenomeno processuale penale, quanto all’evoluzione stori- co-politiea, sempre pi propensa, come attestano non poche dispo- sizioni della nostra Costituzione (artt. 18-15; artt. 24-27), a. rieo- essuno ba mal osato affermare che, uel sfatens loin dalle non poche also- ite, contraddittorio € difesa risulterebbero Ee ec Vntrveta et paleo mini &@| on trattamete Teno favorevole di quello fatto all'imputato: al pensl, per esempio, agl artt, 199-bie, 323, 518, comma 4, 536 comma & C.D-D.. nonehé all'‘impossibilita per il pan, di nominare un ‘suo consulente tecnico. (20) Difatti, proprio per ‘escludere la sentenza emanata ‘ai sens! del 0) iat a gn oame tra ero perce ane sole sentenze di proseioglimento pronunciate in fone dlfimputato ale sontradactorto >. Tale limitazione & cadota cou Ia riforma del 1955. (19) Ba invero, at, Blo, tat, ab dir. e proc. penale ~ 1006, — 414 — yarsi coi in un noseere diritti ai cittadini ehe vengano @ trovarsi coinvolti so penale. 8 — ae 'Al primo proposito, 1a necessitA di porre Vaecento su re delimputato nello studio di tutti i problemi processuali penali § cominciare da quello del contraddittorio, ¢ stata, ai recente, rie revolezza dall’Andrioli: «1a figura dell’in- badita con estrema auto mele putato rappresenta il fulero intorro al quale ruota Vintero pro- Fesso penaie: il pubblico ministero, nelle sue varie versioniy @ una crearione delVordinamento positive », menire «V'imputato @ une tealta umana, tangibile alP’infuori della qualificazione norma: tiva » (21). Al secondo proposito, do quelart. 24 comma 2 Cost. che, Gel diritio di difesa, ha fatto serivere — e pure queste sono parole iuminate ed illuminanti dell’Andrioli — che Vimpegno di quanti eredono nella Costituzione « deve dedicarsi... ad una pid sostanziale attuazione del principio della inviolabilita del diritto ¢i difesa del- Vimputato » (22), cio? ad una effettiva applicazione dell’art. 24 comma 2° Cost. Del resto, la stessa Corte costituzionale ha ormai pid volte af- fermato che, con il proclamare V'inviolabilita del diritto di difesa, Part. 24 comma 2 ha elevato al rango di principio costituzionale proprio il principio del contraddittorio. Ricorderemo, con partico- lare riferimento al processo penale, la sentenza n. 46 del 1957 («il diritto della difesa... deve essere inteso come potesta effettiva del- Vassistenza tecnica e professionale nello svolgimento di qualsiasi Vattenzione viene soprattutto richiamata con il suncire Vinviolabilita processo, in modo che venga assicurato il contraddittorio ») che ha escluso Villegittimita delart. 510 comma 1° ¢.p.p. (28); la sen- tenza n, 59 del 1959 («ii diritto alla difesa, garantito anche ai non abbienti, importa la possibilitA-effettiva dell’assistenza tecnico-pro- fessionale per assicurare il contraddittorio ») che ha dichiarato an- ticostituzionale Vart. 183 comma J° c.p.p. la dove escludeva il verificarsi di una nuiliti assoluta nell’ipotesi di incompatibilita, tra le posizioni di pid imputati assistiti da un medesimo difenso- re (24); In sentenza n. 59 del 1963 (« il diritto di difesa... va inteso (21) Axparorx, Appunti di proc. pen., 1965, p. 459. (22) Axpuroxs, op. cit, p. 458. (23) Ofr. retro, nota 18. (24) V. in questa Rivieta, 1959, p. 1203. — 415 — come possibilita effettiva di agire in gindizio, come garanzia di con- traddittorio e di assistenza ternico-professionale del difensore ») che ha respinto l’incidente proposto nei confronti dell'art. 497 comma 3° c-p-p- (25); la sentenza n. 108 del 1963 (« essenziale finalit) — del- Vart. 24 comma 2° — @ quella di garantire al cittadino la possibililA di tutelare in giudizio le proprie ragioni, con Je forme e i mezzi che assicurano la istituzione e lo svolgimento del contraddittorio ») che ha dichiarato non fondata la questione sollevata in ordine alV’arti- colo 293 del codice penale militare di pace (%6); 1a sentenza n. 41 del 1965 (« il diritto di difesa si configura come possibilita effettiva del’assistenza tecnica e professionale nello svolgimento di qual- siasi proceso, in modo che venga assicurato il contraddittorio e venga rimosso ogni ostacolo a far valere le istanze ¢ le ragioni delle stesse ») che ha negato Villegittimita dell’art. 522 comma 4° ¢.p-p. (27); la sentenza n. 57 del 1965 («1a notificazione degli atti processuali @ uno strumento necessario ed indispensabile per in- staurare il contraddittorio e per dar modo all’imputato di provve- dere alla sua difesa ») che ha ritenuto incostituzionale Vart. 173 c.p.p. nella parte relativa alVimputato renitente (28); 1a sentenza n, 52 del 1965, che, con il dichiarare Villegittimita dell’art. 392 comma 1° nella parte in cui rendeva possibile non applicare all’istra- zione sommaria gli artt. 30¢-Die, 304-ter e 304-quater, ha permesso i climinare la completa carenza che, sul piano del contraddittorio inteso con riferimento alla difesa tecnica, era dato di riscontrare nelVistruzione sommaria secondo V’interpretazione giurisprudenziale corrente (29). 7. Tutto cid non significa, peraltro, che la nostra Costituzio- ne enunei il principio del contraddittorio in termini di assoluta pie- nezza, cosh da rendere anticostituzionale ogni disposisione che non soddisfi nella loro totalita le esigenze dell’imputato. L’art. 24 com- ma 2 contiene, infatti, una delimitazione d’ordine cronologico-lo- gistico, nel senso che il diritto di difesa 2 proclamato inviolabile non gid in ogni singolo momento e rispetto ad ogni singolo atto (25) fr. retro, nota 18. (28) V. in questa Rivieta, 1963, p. 932, con nota di Cxravanto, (21) V. in questa Réviste, 1905, p. 1089, con nota di Canorit. (28) V. in questa Rivista, 1965, p. 1071, con nota al Mavparea, (29) V. in questa Riviste, 1965, p. 534, con nota dt Exta, VPS Sov syvvsvssvsssss oo eedORODDOCOEE: ~~ 416 — del processo, bensi alli interno di ogni suo «atato e grado», per cul il legislatore ordinari io @ unicamente tenuto ad attuare il principio Gel contraddittorio prima che abbia termine un determinato « sta- fo» o un deterininaty « grado», non importa se soltanto all zio © soltanto alla fine della singola fase considerata (80). Ne discende Vimpossibilita di ritenere illegittimi aleuni limiti che il diritto ai Gifesa incontra nell’attnale regolamentazione del nostro proceso pe- nale, pur risolvendosi essi in a ltvettante eccezioni al principio del contraddittorio: wosi si dica, a mo’ di esempio, per la non Prevista partecipazione dei difensori agli atti istruttor! non elencati nelVart. 304-bis (tra ent Vinterrogatorio delimputato), per il non consentito deposito det verbali relativi agli atti istruttori non elon. cat nelVart. 304-quater (tra. cui le testimonianze), per Vinapplica- bilita dellart. 872 nelPistruzione sommaria, 8. Tl fatto che i1 contraddittorio, neato, trovi pareechi limiti nell’ordina che ciascuno di essi debba essere al cessit’ di un superamento si pone ind che siano in contrasto con la Costitusione, e non per quelli che lo stesso art. 24 comma 2 ammette, accontentandosi che il disitte i difesa sia in qualehe modo assicurato all’intemno di ogni atato « grado del processo. Certo, in una visuale democratica ¢ moderna, anche i limiti del secondo tipo dovrebbero man mano venire supe- rati, Non bisogna dimenticare, tuttavia, che essi trovano, per lo Pid, una seria ragione dessere nella preoeeupazione di tutelare ade. tre esigenze senza dubbio meritevoli ai considerazione. Di qui Vopportunita. di non preseindere da, on giusto contemperamento delle diverse prospettive, Cid non toglie che due fra i limiti ehe attnalmente si frappon- Bono alla effettivita della difesa e, quindi, a1 contraddittorio. nel Processo penale, senza ledere formalmente la Costituzione, tino aspetti di graviti tale da rendere particolarmente gs il problema del loro superamento. Si tratta di due 1i messi in evidenza: il primo concerne il ritardo ¢o1 casi, Vimputato viene informato dell’ inteso nel senso sopra deli- mento vigente non comporta pid presto eliminato. La ne- lerogabilmente per i soli limiti sillante imiti da tempo mn cui, in molti ‘esistenza di un procedimento (30) Vin proposito, Caavanto, Inisto det procedimento penate ¢ tutela cuatitucionale del diritto at difers, in questa Rioieta, 1963, p. C10, nota 12 - AT — penale neji suoi confronti; il secondo involge il funzionamento del- Vistituto della difesa tecnica, alloreh® questa sia affidata ad un di- fensore dufficio. ‘Va accoita, percid, ecn il massimo favore la proposta formulata nel punto 17 del disegno di legge-delega Reale per la riforma del codice di procedura penale (31), attualmente in discussione davanti alla Commissione Giustizia della Camera dei Deputati: tale pun- to, chiaramente ispirato ai reiterati inviti di un’autorevole dottri- na (82), prevede, infatti, ’introduzione del cosiddetto avviso di pro- cedimento, sotto forma di un’immediata notifica dell’imputazione alla persona sospettata di aver commesso un reato. Pid complessa, anche se non meno importante, Popera di rico- struzione della difesa d’ufficio, in quanto non tealizzabile attraverso una riforma del solo codice di procedura penale, a causa dei com: plessi problemi di organizzazione dell’attivitd. professionale forense che ne risultano strettamente coinvolti, come 2 stato pure ricono- sciuto dalla Corte costituzionale, quando, nel dichiarare infordata la doglianza di anticostituzionalita sollevata in confronto agli ar- ticoli 128 comma 2° e 181 comma 2 c.p.p., la sentenza n. 114 del 1964 ha auspicato « una diversa e migliore disciplina della difesa dei non abbienti » (33). Lobbiettivo cost proposto pud ben dirsi crueiale. Dal modo con cui il legislatore italiano (0, meglio, la societa italiana, dati gli aspetti di civilta e di costume che condizionano i rapporti non fidu- ciari) sapra far fronte ai presenti mali della difesa d’ufficio e dal tempo che occorrerd al riguardo dipenderd — al di 1a di ogni altra possibile riforma diretta ad ampliare il contraddittorio — Vacqui- sizione, vera e reale, di questo principio al processo penale, almeno sotto il profilo dell’uguaglianza dei cittadini, e, quindi, anche de- gli imputati, davanti alla legge (art. 3 Cost. 7 Persino V’introduzione di certi nuovi istituti, molto vagheggiati, quale, ad esempio, V'interrogatorio inerociato dei testi e dei periti nel corso del dibattimento (punto 30 del disegno di legge-delega), (81) V., per il testo, questa Riviata, 1965, p. 88 6. (82) Of, specialmente, Leone, Garansle net proceato penate, in Iustitia, 1962, p, 367; nonchd C. Muses, Aapetti della riforma det processo penate, in westa Rivi Mensa) V., pet Ml testo, Glur, coat, 1904, p. 1168, con note di Bawroue © De Czsane. — ax — in tanto pud essere discussa in quanto venga previamente ed ade- guatamente risolto il problema della difesa d’uficio: altrimenti, Vattuale sperequazione tra Vimputato assistilo da uno o due difen- sori di fiducia e V'imputato assistito da un difensore d’ufficio ere- scerebbe ancora, dando vita ad una inconcepibile distinzione tra un contraddittorio per gli imputati abbienti e un contraddittorio per gli imputati non abbienti. Gtovaxx1 Coxso LIN DI Sonmeanto: 1. 1 manitesta Obbligo 4 punibilitd al proble © 164 «. e diviel clusive, 1. ¢ del _pens proprio miti, & penale, nale — di der ‘pensie da fa \ ( indi 9, ¢ bit oy i \ fi

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