Il sistema riproduttivo e gli

schemi di miglioramento
genetico
 Plant breeding

Il miglioramento genetico classico o “plant breeding” ha due

obiettivi principali:

1) l’individuazione di una variazione vantaggiosa esistente in

natura per la generazione di piante con nuove
caratteristiche, e l’ottenimento di un numero elevato di
individui con queste caratteristiche, basandosi sui
meccanismi di riproduzione; la messa a punto di metodi
d’induzione di variabilità per l’ottenimento di nuovi
varianti;
2) la messa a punto di metodi di selezione per la selezione
dell’individuo con le caratteristiche migliorate.
 Metodi di miglioramento per modalità di
riproduzione
Gruppo 1: specie annuali prevalentemente autogame, propagate per
seme
a) selezione per linea pura;
b) selezione massale;
c) incrocio.
Gruppo 2: specie annuali allogame propagate per seme,
biennali, e perenni, incluse molte specie di alberi da legno
a) selezione massale;
b) selezione ricorrente;
c) varietà sintetiche;
d) reincrocio;
e) ibridazione.
Gruppo 3: specie perenni allogame, riproducibili
vegetativamente, anche propagate per seme

a) selezione clonale.
 si producono nuovi
fenotipi
con migliorate capacita’ di
adattamento
 SPECIE AUTOGAME

I criteri di selezione vengono attuati secondo tre modalità:

· Selezione per linea pura
· Selezione massale
· Incrocio

SELEZIONE PER LINEA PURA
Questo tipo di selezione è stato ampiamente usato per
ottenere varietà moderne a partire da vecchie varietà locali
molto simili tra loro con diverso valore agronomico, tramandate
dagli agricoltori quando il seme non veniva acquistato ma
prodotto all’interno delle aziende agrarie.
Il metodo consiste nel valutare, mediante prove colturali
appropriate, la progenie di un numero molto elevato di piante
singole, scegliendo solo quelle che danno i migliori risultati.
Queste saranno caratterizzate da maggiore uniformità
rispetto a quelle di partenza. Un effetto rilevante di questo
metodo è la riduzione di variabilità genetica.
 Selezione per linea pura
1 fase (1
anno): si
raccoglie il
seme delle
piante
migliori

2 fase
(1-2
anni): si
selezionano
le linee
migliori

3 fase (1 anno): valutazione

delle linee selezionate in parcelle

4 fase (2-3 anni): ulteriore selezione

in parcelle e scelta della linea migliore

Varietà commerciale

SELEZIONE MASSALE
I presupposti sono gli stessi del metodo precedente: in questo
caso però per formare nuove varietà si scelgono non singole
piante ma un numero di individui. Questo permette di
effettuare all’inizio un’eliminazione dei genotipi meno validi ma
si ha una minore diminuzione della variabilità genetica
 Selezione massale

1 fase (1 anno): la
popolazione viene
coltivata a piante
spaziate e viene
raccolto il seme
migliore

2 fase (1-2 anni): per ogni pianta

selezionata si coltiva una fila di
discendenti per valutare i caratteri su
più individui. Le piante migliori danno il
seme per costituire la varietà

Varietà commerciale

INCROCIO
Rappresenta il metodo per ottenere nuove combinazioni
genetiche.
Con i metodi precedenti, infatti si può arrivare alla fissazione
di determinati caratteri ma non si può arrivare a costituirne di
nuovi.
Attraverso l’incrocio si ha una combinazione casuale di geni per
cui i genotipi che si ottengono possono essere sia migliori sia
peggiori rispetto ai parentali di partenza. Si scelgono
ovviamente i migliori ma occorre ripristinare una linea pura
mediante la selezione di linee omozigoti per il carattere
vantaggioso. Per far ciò si ricorre a diversi cicli di
autofecondazione secondo vari metodi: pedigree, per
popolazione riunita e reincrocio.
 Metodo pedigree

1 fase (1
anno): incrocio A X B
fra due varietà
A e B)

2 fase (1 anno):
F1 Si tiene conto della
3 fase (1 anno): a b c d relazione di
F2 parentela tra
individui
4 fase (3 anni):
F3, F4, F5: si b c d
selezionano le piante a
migliori

5 fase (1 anno): F6 Valutazione a b c d

delle linee selezionate in parcelle

6 fase (1 anno): Valutazione a d

delle linee selezionate in parcelle

7 fase (3 anni): F8-F10 ulteriore a a

selezione in parcelle e scelta della linea
migliore

Varietà commerciale
 Metodo per popolazione riunita

1 fase (1
anno): incrocio A X B
fra due varietà
A e B)

2 fase (1 anno): Non si tiene conto della

relazione di parentela tra
F1
individui. La selezione
3 fase (4 anni): naturale sceglie i fenotipi
F2-F5 migliori
4 fase (1 anno): F6: si
selezionano le piante
migliori.

5 fase (1 anno): F7 Valutazione X X

delle piante selezionate in file e
scelta delle migliori
6 fase (1 anno): F8 Valutazione
delle linee selezionate in parcelle

7 fase (2 anni): F9-F10 ulteriore

selezione in parcelle e scelta della linea
migliore

Varietà commerciale
 REINCROCIO (autogame e allogame)
B A 1 anno:
x
A=ricorrente;
B=donatore
x A 2 anno:F1xA A= 50%
F1

rr Rr x A 3-6 anno:si scelgono gli individui eterozigoti per il A= 75%

carattere desiderato

rr Rr x A 4 anno: A= 87,5%

A= 93,75%
rr Rr x A 5 anno

6 anno A= 96,88%
rr Rr x A

rr Rr 7-8 anno: ulteriore selezione e autofecondazione A= 98,44%

delle piante scelte
x

RRRr rr 9 anno:allevamento in file; scelta della linea non

VARIETA’ segregante
A=100% RR
 Un esempio in cui la moderna
In questo esempio la strategia del tecnologia si associa ad una
reincrocio viene usata per tecnica classica
effettuare l’introgressione di geni
da Hordeum spontaneum a H.
vulgare cv Clipper, una varietà
australiana di orzo molto pregiata
ma suscettibile alla siccità. In H.
spontaneum la resistenza al secco è
legata alla presenza di marcatori
AFLP. Da ogni F1 si selezionano gli
eterozigoti per il marcatore per
impollinare Clipper ed anche la
progenie di autofecondazione sarà
analizzata per la presenza del
marcatore associato al carattere
resistenza al secco.
SPECIE ALLOGAME

Si adottano anche in questo caso vari metodi:

• Selezione massale
• Produzione di varietà sintetiche
• Selezione ricorrente
• Reincrocio
• Produzione di varietà ibride

SELEZIONE MASSALE (la selezione viene applicata
esclusivamente alle caratteristiche fenotipiche materne in
quanto la fonte di polline è sconosciuta).
Per le specie allogame è di gran lunga il metodo più utilizzato;
ad ogni generazione si scelgono gli individui migliori per
determinati caratteri produttivi. Da questi individui si ricava il
seme da cui si originerà la generazione successiva
 Selezione massale (allogame)
1 fase (1 anno):
Allevamento delle
piante spaziate;
eliminazione delle
peggiori, scelta delle
migliori

2 fase (1-2 anni): valutazione

della discendenza in una o più prove di
campo realizzate con circa la metà del
seme. Vengono scelte le linee migliori.
Di queste l’altra metà del seme verrà
utilizzata per costituire la nuova
popolazione su cui ricominciare il lavoro
selettivo

PRODUZIONE DI VARIETA’ SINTETICHE

Si ottengono realizzando tutti i possibili incroci tra un certo

numero di genotipi selezionati. Dai discendenti si raccolgono i

semi che verranno impiegati a fini colturali.

 Varietà sintetiche
1 fase: allevamento di diverse linee
in file separate. Eliminazione delle
linee peggiori e scelta delle migliori
1 0 8 6 3 2 0 7 6 1

2 fase: Polincrocio in una grossa parcella 7 5 4 2 9 8 9 4 3 5

a linee randomizzate 8 5 6 1 8 8 0 9 6 3

0 2 4 7 3 7 5 4 2 1

2 7 5 9 1 4 3 0 8 6
3 fase: valutazione dei polincroci
in prove di campo a parcelle ripetute.
Scelta dei polincroci migliori.
1 0 4 2 8 7 9 3 6 5

7 0 1 6 6
4 fase: Interincrocio randomizzato
dei polincroci migliori. 0 4 5 6 8

Il seme viene ammassato. 4 8 6 7 5

5 fase: Nuovo interincrocio in una grossa

nuova parcella. Il seme ottenuto viene Varietà - 1
commercializzato

Varietà

SELEZIONE RICORRENTE (cicli biennali)
In questo tipo di selezione ad ogni generazione si scelgono i
genotipi più interessanti che si fanno poi incrociare tra loro
nelle varie combinazioni possibili. Sulla popolazione discendente
viene effettuata una nuova selezione. Il processo continua fino
all’ottenimento di individui da utilizzare in altri metodi di
miglioramento del tipo produzione di varietà sintetiche o ibride
 Selezione ricorrente

1 anno: allevamento a
piante spaziate. Si scelgono le migliori e
si autofecondano.
x x x x x x

2 anno: Allevamento in fila per

pianta ed incroci tra le linee
migliori. Il seme ottenuto
costituirà la nuova popolazione su
cui riprendere il lavoro selettivo.

PRODUZIONE DI VARIETA’ IBRIDE (si basa sul
fenomeno di eterosi degli ibridi in F1 che se provengono
da due linee pure sono molto più produttivi dei genitori)

Schematicamente le fasi del miglioramento sono:

• Selezione delle piante migliori (effettuata sulle comuni
varietà o in popolazioni naturali).
· Autofecondazione protratta per diverse generazioni al
fine di raggiungere un elevato grado di omozigosi.

•Incrocio

· Valutazione della produttività degli ibridi ottenuti nei

diversi incroci fra linee pure.
· Produzione del seme.
Gli ibridi vengono distinti in ibridi a due, tre, quattro vie.
 Varietà ibride
Incrocio semplice o a due vie

maschiosterile
X
Seme commerciale
A B
Incrocio a tre vie

A B

X
Seme commerciale

AxB C
Incrocio a quattro vie

X X

A B C D
X
Seme commerciale

AxB CxD
SPECIE A PROPAGAZIONE VEGETATIVA

In questo caso il miglioramento genetico ricorre alla selezione

clonale: entro una popolazione naturale vengono scelti gli
individui con i caratteri più favorevoli originati in seguito ad
eventi di mutazione spontanea. Questi individui vengono
propagati per moltiplicazione vegetativa (frammentazione, ad
esempio). Se compare una mutazione somatica che conferisce
un carattere vantaggioso in un germoglio di una pianta anche
questo potrà essere propagato per moltiplicazione clonale
vegetativa.
In questo caso si ha una diminuzione della variabilità
genetica.

Nel 1940 i breeders sono ricorsi all’uso di agenti mutageni

chimici e fisici per aumentare rapidamente la variabilità su cui
poi operare la selezione.
Esempi di piante ottenute mediante trattamenti con mutageni
Crop Cultivar Mutageno

Riso Calrose 76 Raggi gamma

grano Above sodio azide

Lewis neutroni

avena Alamo-X Raggi X

vite Rio Red neutroni

Star Ruby neutroni

lattuga Ice Cube EMS

Mini-Green EMS

fagiolo Seafarer Raggi X

Seaway Raggi X

lillà Prairie Petite neutroni

St. Augustine TXSA 8202 Raggi gamma

grass