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649004
LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO POLITICO RELIGIOSO Non praevalebunt
venerd 2 settembre 2011
Unicuique suum
Anno CLI n. 201 (45.846)
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Un nuovo Girolamo
l mio amato marito morto dieci minuti fa: cos la traduttrice e interprete Elena Fernndez-Miranda ha comunicato il 25 agosto scorso la morte di Eugene Nida, il linguista statunitense considerato il gigante indiscusso della traduzione dei testi sacri. Se, infatti, milioni di persone nel mondo possono leggere la Bibbia nella loro lingua cogliendone il messaggio in tutti i suoi aspetti e sfumature, ci stato possibile proprio grazie al lavoro indefesso e meticoloso di questuomo. La traduzione, si sa, arte difficilissima, e in ambito biblico molto antica: le prime versioni in greco delle Scritture ebraiche di capitale importanza per la loro diffusione risalgono infatti al terzo secolo avanti lera cristiana. La complessit delloperazione dovuta alla ricchezza intrinseca delle parole: nel passaggio da una lingua allaltra si rischia sempre di perdere o di aggiungere qualcosa, manipolando, integrando o impoverendo i significati, come avvertiva gi il traduttore greco nel prologo del Siracide. stato proprio partendo da questa ovvia, ma problematica, consapevolezza che Nida ha costruito la sua teoria e il suo metodo: Poich non esistono equivalenze esatte, nel tradurre bisogna cercare di trovare lequivalente pi vicino possibile. Il compito del traduttore dunque quello di ricercare le equivalenze che gli permettano di agire nel migliore dei modi, scrivendo in maniera quanto pi naturale possibile. La traduzione, infatti, per lo studioso doveva essere non solo chiara e comprensibile, ma anche accurata. Nato l11 novembre 1914 a Oklahoma City, Eugene A. Nida si laure nel 1936 in greco summa cum laude alluniversit della California, specializzandosi nei tre anni seguenti in Nuovo Testamento e dottorandosi infine in linguistica alluniversit del Michigan. Era il 1943, e subito dopo il linguista entr nellAmerican Bible Society, dove rimase per oltre mezzo secolo dirigendovi il programma di traduzioni: un lavoro indefesso a cui la societ rese omaggio nel 2001 chiamando il nuovo istituto di traduzione biblica Nida Institute of Biblical Scholarship. Fu nel corso di questi decenni che Nida, ministro battista, mise a punto il suo metodo, sintetizzato nelle sue indicazioni fondamentali e pi note nel libro Toward a Science of Translating (1964). Lintreccio continuo tra teoria e pratica, con la contaminazione di concetti tratti soprattutto dalla linguistica e dalla psicologia, ha costantemente segnato la ricerca di questo linguista e antropologo, ve-
Attivit di pattugliamento nei pressi del villaggio di Heisha, circa cento chilometri a est di Misurata (LaPresse/Ap)
rad Medelci, che il Cnt dia vita a un Esecutivo con basi pi ampie. Ieri sera, intanto, poco dopo che i ribelli avevano annunciato la cattura di un altro esponente del Governo di Gheddafi, il ministro degli Esteri Abdelati Obeidi, due figli dello stesso Gheddafi, Saadi e Saif al Islam, hanno lanciato messaggi contraddittori, lasciando intuire lemergere di crepe nella compattezza del clan famigliare. Parlando al telefono allemittente Al Arabiya, Saadi ha
confermato quanto aveva gi annunciato il comandante militare degli insorti a Tripoli, Abdel Hakim Belhaj: il desiderio di trattare e magari anche di arrendersi, se ci servisse a fermare lo spargimento di sangue. Saadi ha detto di aver preso contatto con gli insorti per negoziare una tregua e precisato di parlare a nome del padre, che non si opporrebbe a una presa di potere da parte degli insorti. I contatti di Saadi con il Cnt sono stati confermati, sempre in se-
rata, da Mehdi Harati, vicepresidente del consiglio militare del Cnt. Ben diverso e bellicoso stato il messaggio audio di Saif al Islam trasmesso dallemittente Arrai, basata a Damasco. Siamo qui, continueremo la resistenza e la vittoria vicina, ha proclamato, sostenendo di parlare da un sobborgo di Tripoli. Rivolto agli insorti, Saif li ha avvertiti di non attaccare Sirte: Nella citt ci sono ventimila uomini in armi e sono pronti a combattere, ha detto.
Il trenta per cento degli assegnatari neri ha rivenduto le terre ai vecchi proprietari bianchi
ro scienziato della parola. Molto del suo tempo, infatti, lo studioso (che parlava correntemente otto lingue) lo ha trascorso viaggiando in unottantina di Paesi, per formare e affiancare i traduttori locali nellopera di adattamento linguistico delle Sacre Scritture. Linteresse primario del linguista statunitense fu lambito biblico il suo progetto di traduzione moderna della Bibbia inizi nel 1978, giungendo a conclusione nel 2002 ma la sua teoria si propone come onnicomprensiva: base cio di una futura scienza capace di spiegare i principi generali che governano la traduzione. Il metodo delle equivalenze dinamiche e funzionali fu utilizzato per esempio nel complesso lavoro di traduzione che, nel 1975, port alla Nueva Biblia Espaola, curata dai gesuiti Luis Alonso Schckel e Juan Mateos. Un problema si pose a Eduardo Zurro con il libro di Ezechiele: come rendere il fascino delle visioni del tempio scritte in un ebraico fitto di hpax legmena, parole mai usate in precedenza? Giacch la lingua corrente non veniva in aiuto, i traduttori ebbero unidea geniale trovando la soluzione nella storia del castigliano. Quando, infatti, nel Cinquecento, i primi cronisti al seguito dei conquistadores si trovarono dinnanzi ai templi maya e aztechi, la loro meraviglia fu tale che per descriverli coniarono termini nuovi, mai pi usati. E proprio quei termini vennero scelti da Eduardo Zurro quattro secoli dopo, adottando spirito e metodo della teoria messa a punto da Nida. Phil Towner, preside del Nida Institute of Biblical Scholarship, ha salutato lo studioso statunitense morto novantaseienne dicendo che quando verr scritta la storia della Chiesa nel XX secolo, il nome di Eugene Nida comparir a caratteri cubitali. Inserendolo cos in una lunga serie di studiosi e traduttori di cui, a partire da Origene e Girolamo, ricca la tradizione cristiana.
NOSTRE INFORMAZIONI
Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza: Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Oswald Gracias, Arcivescovo di Bombay (India), con lAusiliare, Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Agnelo Rufino Gracias, Vescovo titolare di Molicunza, in visita ad limina Apostolorum; le loro Eccellenze Reverendissime i Monsignori:
Ivo Scapolo, Arcivescovo titolare di Tagaste, Nunzio Apostolico in Cile; Abraham Viruthakulangara, Arcivescovo di Nagpur (India), in visita ad limina Apostolorum; Filipe Neri Antnio Sebastio do Rosrio Ferro, Arcivescovo di Goa e Damo e Patriarca delle Indie Orientali (India), con lArcivescovo e Patriarca emerito, Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Raul Nicolau Gonsalves, in visita ad limina Apostolorum; Stanislaus Fernandes, Arcivescovo di Gandhinagar (India), in visita ad limina Apostolorum; Bernard Blasius Moras, Arcivescovo di Bangalore (India), in visita ad limina Apostolorum.
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Listituto potr acquistare bond sul mercato e prestare denaro alle banche
annunciato ieri che Francia e Germania a settembre avanzeranno un progetto in sede europea. normale pagare una tassa quando si compra un bene materiale ha detto Sarkozy. Perch le transazioni finanziarie dovrebbero essere le sole transazioni a essere esenti da una tassa? si dunque chiesto linquilino dellEliseo. Sarkozy auspica che nel vertice G20 di Cannes, che si terr ai primi di novembre, anche gli
altri Paesi appoggeranno la proposta franco-tedesca. Sul fronte interno tedesco, il deciso rallentamento della crescita tedesca nel secondo trimestre del 2011 rimarr secondo le previsioni dellistituto economico tedesco Diw diffuse ieri un episodio isolato. Nel terzo trimestre il prodotto interno lordo della Germania dovrebbe tornare a salire, dello 0,4 per cento. Il tempo della crescita rapida fi-
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G20
a novembre
TOKYO, 1. Il suolo in trentaquattro punti di sei comuni della prefettura giapponese di Fukushima ha registrato punte di cesio 137 maggiori degli standard seguiti per lo sgombero forzato dopo lincidente alla centrale nucleare ucraina di Chernobyl (1986). La notizia stata pubblicata sul quotidiano Yomiuri Shimbun, che cita fonti del ministero della Scienza. Ancora da chiarire gli impatti sulla salute. I trentaquattro punti, secondo le informazioni del giornale, sono nellarea off limits del raggio di venti chilometri dallimpianto atomico di Fukushi-
ma, pi le altre esterne per le quali stato deciso lo sgombero a causa dellalta contaminazione. Le rilevazioni, fatte per accertare i potenziali rischi alle popolazioni locali, hanno confermato la diffusione irregolare e verso nordovest delle radiazioni sprigionate dalla centrale di Fukushima, colpita dal violento terremoto e dal successivo tsunami dell11 marzo scorso. Stamane, intanto, in tutto il Paese si svolta la annuale esercitazione antisismica, la prima dal disastro di oltre cinque mesi fa, che provoc oltre ventimila tra morti e dispersi.
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Materialit e simbologia biblica dellelemento vitale per eccellenza
mista in un dipinto poetico di straordinaria fragranza (65, 10-14) immagina che il Signore passi col suo carro delle acque dissetando la terra, gonfiando i fiumi, irrigando i solchi, amalgamando le zolle, bagnando il terreno con la pioggia: al suo passaggio stilla labbondanza, stillano i pascoli del deserto () e tutto canta e grida di gioia. Luomo d il suo contributo con le canalizzazioni e la tecnica idraulica: basti solo visitare nella fortezza di Meghiddo in Galilea limponente ac-
senso della favola di Narciso che, non potendo afferrare la tormentosa, dolce immagine che vedeva nella fonte, vi si immerse e anneg. Ma quella stessa immagine anche noi la vediamo in tutti i fiumi e oceani. limmagine dellinafferrabile fantasma della vita, e questa la chiave di tutto. La stessa chiave , dunque, adottata anche nella Bibbia e secondo uno spettro molto variegato di significati, non solo positivi. Pensiamo solo al segno del diluvio come atto giudiziario divino compiuto attraverso lacqua e allo stesso esodo nel mar Lacqua carica di significati simbolici Rosso che si chiude come un sepolcro di mornon solo positivi te sugli Egiziani opIl diluvio segno del giudizio divino pressori o al citato jam, il mare, che meritee il mar Rosso si chiude sugli egiziani rebbe una trattazione a come un sepolcro s stante, essendo per Israele il simbolo del quedotto o seguire la galleria (di 540 caos, del nulla e persino del male: metri) scavata nellVIII secolo prima per questo Cristo cammina sulle ondellera cristiana, dal re Ezechia per de e fa piombare i porci, animali importare lacqua dalla sorgente di puri, nel mare e riesce a sostenere su Ghicon fino alla riserva di Siloe a quelle acque anche il discepolo imGerusalemme (una lapide, conserva- paurito, Pietro (Matteo, 14, 24-31). ta ora al museo archeologico di Lacqua , per, prima di tutto e Istanbul evoca il momento emozio- sopra tutto segno di vita e di tranante della caduta dellultimo diaframma e dellincontro delle due squadre di operai che da lati opposti avevano condotto lo scavo). Proprio perch al centro della esistenza fisica, lacqua diventa un simbolo dei valori assoluti, della vita anche nella sua dimensione spirituale, della stessa trascendenza. Melville in quel particolare romanzo dacqua che Moby Dick scriveva: Perch gli antichi Persiani consideravano sacro il mare? Perch i Greci gli assegnarono un dio a s, fratello di Giove? Certo tutto questo non senza significato. E ancora Bernardino Luini, Il passaggio del mar Rosso (1515) pi profondo il
scendenza. Noi ora ci accontenteremo di mettere quasi in fila, in una sorta di elenco, alcuni dei tanti valori metaforici che le acque acquistano: esse, infatti, nella Bibbia non sono mai dolcemente contemplate come chiare fresche dolci acque alla maniera petrarchesca, ma sono celebrate come rimandi a realt nascoste pi alte. Cos, lacqua per eccellenza simbolo di Dio, sorgente di vita. Basti solo evocare lindimenticabile comparazione geremiana: Essi hanno abbandonato me, sorgente di acqua viva, per scavarsi cisterne screpolate che non tengono lacqua (2, 13). Lacqua segno della Parola divina senza la quale si soffoca e si aridi: Verranno giorni dice il Signore in cui mander la fame nel paese, non fame di pane n sete dacqua, ma di ascoltare la parola del Signore Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza aver irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare perch dia il seme al seminatore e pane da mangiare, cos sar della parola uscita dalla mia bocca (Amos, 8, 11 e Isaia, 55, 10-11). Lacqua simbolo della sapienza divina effusa in Israele: Essa trabocca come il Tigri nella stagione dei frutti nuovi, fa dilagare lintelligenza come lEufrate e come il Giordano nei giorni della mietitura, espande la dottrina come il Nilo, come il Ghicon nei giorni della vendemmia ( ) Io sono come un ca-
nale derivante da un fiume e come Questo egli disse riferendosi allo un corso dacqua sono uscita verso Spirito che avrebbero ricevuto i creun giardino. Ho detto: Innaffier il denti in lui (Giovanni, 7, 7-39). Lacqua, allora, immagine della mio giardino e irrigher la mia aiuola! Ed ecco il mio canale divenuto vita nuova del fedele che con essa si un fiume e il mio fiume un mare purifica il cuore del male (Lavami (Siracide, 24, 23-25.28-29). Lacqua da tutte le mie colpe, Salmi, 51, 4), annunzia lera messianica e la rina- secondo quel rito lustrale che prescita dellumanit: Scaturiranno ac- sente in quasi tutte le culture religioque nel deserto, scorreranno torrenti se. Essa rappresenta, cos, anche la nella steppa; la terra bruciata diven- rigenerazione interiore, destinata a ter una palude e il suolo riarso si dare frutti di giustizia: Il giusto samuter in sorgenti dacqua (Isaia, r come albero piantato lungo corsi 35, 6-7). Anzi, lacqua diventa lem- dacqua; dar frutti a suo tempo e le blema di Cristo, come si intuisce nel sue foglie non cadranno mai (Salcelebre dialogo con la Samaritana: mi, 1, 3). Ma lacqua rimane sopratChi beve dellacqua che io gli dar tutto il simbolo supremo di quel non avr pi sete, lacqua che io gli dar diMa lacqua inaugura venter in lui sorgente di acqua che zampilla anche lera messianica fino a essere per la vita eterna emblema di vita in Cristo (Giovanni, 4, 14). per questo che levangelista Come sintuisce testimonia con insistennel celebre dialogo con la samaritana za che dal costato del Cristo crocifisso usc sangue e acqua (19, 34). E come si Dio di cui luomo ha sempre sete ed intuisce nelle parole destinate alla questa la costante preghiera di tutdonna di Samaria, lacqua diventa ti coloro che cercano Dio con cuore anche il segno della vita nuova del sincero: Come la cerva anela ai corcredente nel quale effuso lo Spirito si dacqua, cos lanima mia anela a di Dio. Ges, durante la festa ebrai- te, o Dio. Lanima mia (letteralmenca delle Capanne (che comprendeva te la mia gola) ha sete di Dio, del proprio un rituale con lacqua di Si- Dio vivente () O Dio, tu sei il mio loe), aveva esclamato: Chi ha sete Dio, allaurora ti cerco, di te ha sete venga a me e beva chi crede in me. lanima mia, a te anela la mia carne, Come dice la Scrittura, fiumi dac- come terra deserta, arida, senzacqua viva sgorgheranno dal suo seno. qua (Salmi, 42, 2-3; 63, 2).
Nella mostra Gli etruschi e il sacro da Fiesole a Sovana sono esposte per la prima volta al pubblico le due celebri statuette rituali in piombo
II
rono rinvenute nel settembre del 1908 in una tomba della necropoli sovanese. Questa viene fatta risalire attorno al 600 prima dellera cristiana, datazione resa possibile grazie al materiale di corredo raccolto al suo interno, comprendente vasellame dimpasto bruno di produzione locale e in ceramica depurata di imitazione corinzia. Il mistero sopraggiunge quando si calcola a che periodo risalgono. Queste, sulla gamba destra, recano uniscrizione onomastica incisa: quella maschile Zertur Cecnas e quella femminile Velia Satnea. In base allo stile e alla paleografia delle scritte, possono datarsi nel corso del III secolo prima dellera cristiana. evidente, prosegue letruscologo Maggiani, la distanza cronologica tra le due statuette e il cor-
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La difficile ratifica dei Patti Lateranensi
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essuno pu negare il legame intrinseco tra la religione musulmana e la lingua araba. Almeno una decina di versetti coranici insistono sul fatto che il Corano in lingua araba. In un certo senso questa lingua diventata, grazie al Corano, una lingua sacra, venerata certamente dagli arabi ma pi in generale dai musulmani. Attraverso questa lingua, essi possono raggiungere il cuore della loro fede. Detto questo, dovremmo aggiungere che con lavvento dellIslam i cristiani orientali, che parlavano per lo pi laramaico, hanno potuto apprendere con facilit larabo, anchesso lingua semitica e gi parlato da numerose trib cristiane prima dellIslam. I cristiani, con la loro vocazione a essere con gli altri e per gli altri, hanno adottato la lingua araba e ne hanno fatto una lingua della loro cultura, pur mantenendo particolarit linguistiche proprie alle loro liturgie o alle loro etnie. Nei periodi di grande fioritura della cultura e della civilt araba, i cristiani rappresentavano particolarit religiose e nello stesso tempo contribuivano al progresso di questa civilt e della scienza in vari campi, in particolare in quello del lavoro di traduzione della filosofia greca o in quello della medicina. Ancora oggi lambito dellarabit culturale, che include lIslam, pu essere un vasto campo di creativit umanista cristiana allinterno di questa cultura. Oggi le scienze umane sono in grado di offrirci approcci che rivitalizzano dallinterno la cultura
Questa duplice negazione li porta invece a unaffermazione che li aiuta a esprimere la propria identit di cristiani orientali partendo dalla cultura araba. Una rilettura dellapporto dei cristiani orientali al progresso della civilt araba e musulmana ci permette di guardare a strade di apertura, di fiducia e conversione. Non possiamo, nei limiti imposti da un
araba e invitano a compiere studi critici piuttosto che ideologici sulla realt sociologica e religiosa. I cristiani arabi o di cultura araba hanno una sensibilit orientale e sono determinati a conservare la propria identit di cristiani, in comunione con i loro concittadini attraverso la ricchezza di questa cultura. Quali sono le condizioni di questo nuovo umanesimo arabo o di quella che vogliamo chiamare arabit culturale? (...) Utilizzando adeguatamente le scienze umane e guardando con rispetto allIslam e al suo rapporto con la lingua araba, i cristiani possono rappresentare ambienti di apertura e di prosperit per tutti. Latteggiamento che i cristiani dOriente ricercano si fonda innanzitutto su una duplice negazione: quella di considerarsi dhimm, ossia protetti dellIslam, e quella di collocarsi al di sopra delle societ musulmane nel nome di una fede o di una civilt superiore che li porrebbe spontaneamente a fianco dellOccidente o della globalizzazione.
breve articolo, soffermarci sullapporto dei cristiani arabi nel periodo degli omayyadi (640-750), degli abbasidi (750-1258) o del Rinascimento (al-Nahda, XIX e XX secolo). Nel grande dibattito tra fede e ragione, tra Islam e cultura, i cristiani non hanno detto tutto e chi potrebbe farlo? ma piuttosto hanno aperto nel tessuto arabomusulmano spazi di libert e di comunicazione tra fede e ragione. La cultura araba che si identifica immediatamente con la rivelazione coranica un Corano arabo dovrebbe essere affrontata con un rispetto e una seriet che permettano, a tempo debito, di dire una parola di verit e di percorrere cammini autentici verso luniversale. Larabit culturale che i cristiani e i musulmani del mondo arabo gi possiedono un luogo ricco di energie nuove. Non si dovrebbe, per compiacere gli arabi, acquistare il loro petrolio, ma piuttosto apprezzare le ricchez-
ze umane misteriosamente nascoste nel loro ricco patrimonio. I cristiani arabi, figli di queste terre, conoscono per istinto e per empatia la sete del mondo arabo-musulmano e sono in grado di parlare in confidenza e spianare i sentieri di giustizia e di pace per tutti. In conclusione, ecco alcune proposte che precisano, dal punto di vista pratico, la vocazione dei cristiani orientali nel cuore dellarabit culturale di oggi. chiaro che, di fronte alla modernit e alla globalizzazione, il mondo arabomusulmano si sente minacciato e perde fiducia in se stesso e negli altri. In questo contesto, i cristiani orientali, invece di emarginarsi e scegliere la via dellemigrazione, sono chiamati, rileggendo la loro storia, a ricercare per s stessi e le loro societ sentieri di fiducia, evitando di confinarsi in un psicologia vittimistica. Per questo devono superare le loro paure (...) cercando di spiegare allO ccidente le aspettative dei musulmani e allIslam la problematica della modernit razionale. I cristiani orientali possono, insieme ai pensatori musulmani, rileggere la storia filosofica araba, valorizzando la dimensione razionale e critica. Attraverso questo lavoro culturale, al quale hanno contribuito molti cristiani, il mondo musulmano ritrover la sua unit nazionale e universale, ci che laiuter a liberarsi dal fondamentalismo e dallappello alla violenza che conduce sempre pi verso la morte. Nella storia della Chiesa caldea e della Compagnia di Ges, compaiono figure di spic-
Patti Lateranensi costituiscono un momento significativo della recente storia nazionale, perci la letteratura storica ha prestato molta attenzione al faticoso cammino che condusse le due Alte Parti, cio lo Stato italiano e la Santa Sede, a riprendere i contatti in vista della soluzione dellannosa Questione Romana e soprattutto della minuziosa analisi delle fasi, in realt molto contrastate, delle trattative, come abbiamo fatto in un recente articolo. Oggi, dopo lapertura dellArchivio Segreto Vaticano con i documenti relativi al pontificato di Pio XI, le singole fasi di tale percorso possono essere verificate sugli originali, che erano stati rilegati in volumi, gi allindomani dei fatti, da monsignor Domenico Tardini, a quel tempo addetto alla Segreteria di Stato, il quale aveva anche redatto a penna alcune parti introduttive o di commento ad alcuni documenti o passaggi delle trattative. Invece pi raramente gli storici si sono occupati con la dovuta attenzione della fase che segu lapprovazione dei Patti, cio la loro ratifica da parte delle Camere italiane, nelle quali sedevano alcuni deputati o senatori (e non soltanto fascisti intransigenti) molto ostili allaccordo raggiunto. La controversia che ne scatur, in seguito ad alcune affermazioni poco opportune fatte in quelle sedi
In Senato lunico discorso contrario ai Patti fu tenuto da Benedetto Croce che temeva il risorgere in Italia dello Stato confessionale
da Mussolini, rischi di far naufragare laccordo faticosamente raggiunto. Qui ci proponiamo di analizzare tale momento, facendo riferimento anche a fonti poco conosciute. (...) Anche se la Conciliazione avall autorevolmente il regime mussoliniano e contribu a rafforzarlo, va ricordato che nella prospettiva di Pio XI essa riguardava soltanto i rapporti istituzionali tra due autorit sovrane, quali erano la Santa Sede e lo Stato, e non il partito politico in quel momento al potere, in questo caso il fascismo, del quale il Papa, dopo un periodo di condizionato sostegno, iniziava a scoprire il vero volto autoritario e violento. Infine va ricordato che, attraverso le garanzie ottenute con il Concordato sulla sopravvivenza dellAzione Cattolica, anche se ristretta allambito religioso, la Chiesa ebbe la possibilit nel lungo periodo di formare, sia pure a prezzo di un compromesso, una nuova lite di intellettuali cattolici, che, una volta caduto il fascismo e finita la seconda guerra mondiale, sarebbe diventata la classe dirigente della nuova Italia democratica e repubblicana. Comera prevedibile, la Conciliazione ebbe una larghissima eco nella stampa italiana e internazionale. La stampa fascista sottoline i vantaggi che la nuova situazione avrebbe portato alla costituzione di uno Stato integralmente fascista, al quale avrebbero partecipato attivamente anche i cattolici; mentre Mussolini fu presentato come colui che portava a compimento il progetto politico di Cavour, assicurando allo Stato e alla Chiesa quella libert e autonomia che in passato erano state inutilmente invocate dai Governi liberali. I nemici della Conciliazione, che allinterno del partito fascista non erano pochi, in questo momento mantennero molto controllate le critiche sia alla Conciliazione raggiunta (a loro avviso ottenuta a un costo troppo alto), sia a Mussolini, rimandando ad altro tempo il regolamento dei conti. Tra i cattolici, non pochi valutavano criticamente la Conciliazione, giudicando non conveniente per la Chiesa stringere unalleanza cos stretta con un regime illiberale e liberticida, che aveva distrutto in Italia il cattolicesimo politico e sociale e che aveva riportato in sagrestia le organizzazione cattoliche. Non tutti gli ex-popolari la pensavano per allo stesso modo:
Nei periodi di grande fioritura della cultura e della civilt araba i cristiani rappresentavano particolarit religiose e nello stesso tempo contribuivano al comune progresso civile
co del Rinascimento, tra i quali Padre Louis Cheikho (1859-1927) e Padre Paul Nwiya (1925-1980). Alla luce di quanto abbiamo detto, la vocazione dei cristiani dOriente quella di diventare un ponte o meglio ancora un modello di comunione tra lOccidente cristiano e il mondo musulmano.
lultimo segretario del partito, Alci- nei confronti della Chiesa; inizi de De Gasperi, che in quel tempo con unanalisi storica dei rapporti lavorava nella biblioteca vaticana, tra Stato e Chiesa in Italia. A tale giudic la Conciliazione in modo riguardo, improvvisandosi storico non del tutto negativo; in una let- delle religioni, afferm che se il critera a un amico sacerdote, scriveva, stianesimo delle origini era diventache gli italiani sarebbero stati capa- to cattolico lo doveva soltanto alla ci di distinguere tra fascismo e cat- potenza e allestensione dellimpero tolicesimo e si diceva lieto che la romano: se fosse rimasto nella PaChiesa si fosse finalmente liberata lestina disse sarebbe stato una dellinutile fardello della Questione stta religiosa come tante altre e Romana. Anche in altri ambienti probabilmente col tempo si sarebcattolici i giudizi sulla Conciliazio- be spento, senza lasciare traccia di ne erano piuttosto critici. Giovanni s. In questo modo egli toglieva al Battista Montini, a quel tempo as- fatto religioso ogni riferimento trasistente centrale della Federazione scendente e lo leggeva alla stregua Universitaria Cattolica Italiana, in di un semplice fatto storico. Sul una lettera indirizzata ai suoi fami- presente poi spese parole molto liari scrisse dal Vaticano: La cosa forti per fondare il diritto dello [cio la Conciliazione] pu essere Stato etico a formare i giovani: tra le pi grandi della storia nostra Un altro regime che non sia il noe anche tra le pi belle. Ma stra- stro, un regime rammollito [] ritenere utile rinunciare no che chi pi ha atteso questo pu momento [] sia ora meno dispo- alleducazione delle giovani generasto a goderne; non per una soprav- zioni. Noi no. In questo campo vivenza di consuetudinaria prote- siamo intrattabili. Nostro devessesta, ma per il sospetto di peggiori re linsegnamento. Questi fanciulli eventuali condizioni; il giovane devono essere educati nella nostra prelato incerto sulla tenuta fede religiosa. Esaminando poi la natura dello delleventuale accordo, e preoccupato per le continue vessazioni fa- Stato fascista afferm: Lo Stato sciste contro la Fuci, aggiungeva: Se la libert del Papa non garantita dalla forte e libera fede del popolo, e specialmente di quello italiano, quale territorio e quale trattato lo potr?. I Patti Lateranensi andarono in discussione alla Camera il 10 maggio, quattro giorni dopo furono approvati senza difficolt con 375 voti favorevoli e soltanto due contrari. Al Senato la discussione si svolse dal 23 al 25 maggio e si concluse con 316 voti favorevoli e sei contrari (i senatori Albertini, Croce, Bergamini, Ruffini, Patern, Sinibaldi). Lunico discorso contrario ai Patti fu tenuto, anche a Un faldone di documenti preparatori alla Conciliazione nome di altri senatori, da Benedetto Croce, il quale critic, pi fascista rivendica in pieno il suo che il contenuto, il modo in cui era carattere di eticit: cattolico, ma stata attuata la Conciliazione, cio anche fascista, anzi soprattutto in rottura con la consolidata tradi- esclusivamente fascista. Il cattolicezione liberale e unitaria. Egli disse simo lo integra, e noi lo dichiariadi temere il risorgere in Italia del- mo apertamente, ma nessuno penlo Stato confessionale e il rinno- si, sotto la specie filosofica e metavarsi delle sterili e dannose lotte di fisica, di cambiare le carte in tavofazione, che avrebbero avvelenato la. Parole dure e precise rivolte da la vita dello Stato. Due settimane un lato a guadagnare la fiducia dedopo il voto del Senato, il 7 giu- gli intransigenti del suo partito, gno, si procedette tra le parti allo dallaltro rivolte a tenere sotto conscambio delle ratifiche. In questo trollo le richieste e le critiche momento, come vedremo, il clima dellautorit ecclesiastica sullattuadei rapporti tra lautorit governa- zione dei Patti sottoscritti. tiva e quella ecclesiastica era per Il Papa, molto amareggiato dalle tuttaltro che disteso, tanto che fino parole di Mussolini, il giorno successivo, parlando agli studenti del collegio Il 13 maggio 1929 Mussolini gesuitico di Mondragone, precis il punto improvvisandosi storico di vista cattolico circa afferm che il cristianesimo leducazione dei giovani, che gli stava molto delle origini doveva il suo successo a cuore: Lo Stato solo alla potenza dellimpero romano disse certamente non pu, non deve disinteallultimo momento si temette che ressarsi delleducazione dei cittadigli accordi appena approvati dal ni, ma soltanto per porgere aiuto Parlamento diventassero lettera in tutto quello che lindividuo e la morta. famiglia non potrebbero dare da La polemica era iniziata a partire s. Lo Stato non fatto per assordal 29 aprile, quando il Governo bire, per inghiottire, per annichilire aveva approvato i disegni di legge lindividuo e la famiglia. Esso, inrelativi allapplicazione dei Patti, i somma, concludeva con tono pacaquali avevano suscitato forti malu- to il Pontefice, chiamato a commori e reazioni sulla stampa filo- pletare lopera della famiglia e cattolica, anche in quella non con- della Chiesa. trollata dalla Gerarchia e dallAzioAllo stesso tempo, il Papa incarine Cattolica. Il Governo fascista fu c il segretario di Stato, cardinale accusato di essere troppo legato a Gasparri, di esprimere a Mussolini una prassi e ad una mentalit ispiil suo rammarico per il discorso da rata al vecchio liberalismo, e di delui tenuto alla Camera. Egli promiludere nei fatti quanto solennemense che nel prossimo discorso al Sete promesso negli accordi. Mussolini, esasperato dalla ina- nato avrebbe moderato i toni della spettata polemica e preoccupato di polemica e fatto ammenda di alcuessere indebolito sul fronte politico ni passaggi troppo forti del suo diinterno, colse loccasione della di- scorso alla Camera; disse inoltre scussione dei Patti alla Camera per che lasprezza del suo discorso era rispondere alle provocazioni dei dovuta alle contingenze del mocattolici e dimostrare ai suoi di non mento e dal desiderio di dissipare essere ostaggio dei preti e del alcune equivoci sulla ConciliazioVaticano. Il discorso che il Duce ne. Ma anche il discorso che Mustenne alla Camera dei Deputati il solini tenne al Senato, nonostante pomeriggio del 13 maggio fu molto il tono pi moderato e meno proprolisso e, allo stesso tempo, ina- vocatorio, non piacque al Pontespettatamente duro e provocatorio fice.
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Un sondaggio tra gli islamici su ostilit e intolleranza dopo l11 settembre
venter presto un parco ecologico. Alla cerimonia erano presenti, oltre a numerosi fedeli, il metropolita di Imvros e Tenedos, Cirillo, e il vescovo di Dorylaion, Nicandro. Si ricorda, fra gli ultimi interventi di
Bartolomeo, un messaggio a commento dellesplosione nucleare a Fukushima, in Giappone, nel quale ha chiesto ai potenti della terra di promuovere lo sviluppo delle forme alternative di produzione energetica.
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Lauspicio del direttore di Caritas Giappone per affrontare la fase di ricostruzione
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Negli istituti australiani quattro studenti su dieci sono non credenti o di altre religioni
dere le abitazioni nuovamente vivibili e funzionali. Hanno contribuito a portare anche speranza e conforto agli sfollati, mostrando solidariet concreta che le vittime hanno apprezzato moltissimo. I volontari, inoltre, hanno distribuito coperte e cibo alle centinaia di persone ospitate nelle strutture delle chiese di Sendai e nelle vicine diocesi di Niigata e Saitama. Le chiese, infatti, hanno messo a disposizione i propri locali divenendo veri e propri centri di accoglienza dove si respira e si mette in pratica, ancora oggi, lamore per il prossimo e la testimonianza dei valori cristiani. Per quanto riguarda la gestione degli aiuti, il presule ha spiegato che abbiamo lavorato a stretto contatto con le autorit civili locali, ma non abbiamo avuto contatti diretti con il Governo nazionale. La
sfida odierna ha sottolineato monsignor Isao Kikuchi potrebbe essere quella di stabilire maggiori contatti con il Governo nazionale. Oggi i tempi sono cambiati: credo che, attraverso organizzazioni umanitarie come la Caritas e le organizzazioni non governative di ispirazione religiosa, si possa avviare una stabile e proficua collaborazione fra Governo e comunit religiose, per il bene della popolazione e dellintero Paese. Yoshihiko Noda, 54 anni, stato eletto, marted, nuovo primo ministro dalla camera bassa del Parlamento. Ex ministro delle Finanze, era stato eletto presidente del partito democratico, mentre il 26 agosto scorso lex premier Naoto Kan aveva rassegnato le proprie dimissioni sulla scia delle critiche per la gestione del terremoto dell11 marzo e della conseguente crisi nucleare.
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Benedetto al termine del concerto offertogli dal cardinale Bartolucci
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Alla Pontificia Universit Lateranense unarea di ricerca internazionale per rispondere alle sollecitazioni del Sinodo del 2009