Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Luigi Di Sarno
Dipartimento di Ingegneria Universit del Sannio Benevento
Sommario
Strutture con isolamento sismico
Danni nelle strutture dovuti al sisma Strategie di protezione sismica Controllo delle vibrazioni
Principi dellisolamento sismico Isolatori sismici Dinamica sistemi isolati sismicamente Normativa per lisolamento sismico Aspetti applicativi Conclusioni
Corso di Aggiornamento Norma Sismica - 28 Marzo 2006, Napoli
Esterni
Staffe?
Esterni
Staffe?
Crisi delle pareti non portanti; Crisi delle connessioni (parete-parete; solaio-parete).
Pareti portanti
Attraverso i blocchi
Meccanismo
Lesioni
Meccanismo
confinamento;
Crisi per taglio delle pile; Crisi per schiacciamento delle pile; Instabilit delle barre di armatura longitudinale; Rottura dei vincoli di appoggio delle campate; Martellamento e/o scorrimento delle campate; Ribaltamento o rottura delle fondazioni;
Crisi
Elastico
Rigidezza Limitazione Danno
Inelastico
Duttilit
Collasso
Resistenza
+ Smorzamento
Vicino al Collasso
Danno Esteso
Locale
Sezioni
Globale
Elementi Sistema
Collegamenti
Globale
Locale
Materiale(i)
Semi-attivo
STRUTTURA CONVENZIONALE
CONTROLLER ATTUATORI
SENSORI
COMPUTER CONTROLLER
SENSORI SENSORI
COMPUTER CONTROLLER
SENSORI
PED
ECCITAZIONE
STRUTTURA
RISPOSTA
ECCITAZIONE
STRUTTURA
RISPOSTA
Passivo
Attivo
OPCM 3431, 2005 Eurocodice 8, 2004 SEAOC, 1999 FEMA 356, 2000
Dissipazione di energia
Materiale Cemento Armato Piccola ampiezza (non fessurato) Media ampiezza (fessurato) Grande ampiezza (fessurato no snervamento acciaio) Cemento armato precompresso Acciaio Acciaio-Calcestruzzo
Tipici valori di smorzamento
eq =
1 WD 4 WS
Sistema ADAS
Sistema TADAS
Sistema ad attrito
Sistema visco-elastico
20
10
25 20
15
15
10
10
Force (kN)
Force (kN)
Force (kN)
5 0 -5 -10
-5
-10
-5
-15
-20 -8 -6 -4 -2 0 2 4 6 8
-10
-8
-6
-4
-2
Displacement (mm)
Displacement (mm)
Displacement (mm)
Sistema ricentrante
Sistema dissipativo
Sistema ibrido
Accelerazione Spettrale
Spettro Spostamenti
Elongazione Periodo
Periodo
Spostamento Spettrale
Periodo
Periodo
Effetto smorzamento viscoso Riduzione accelerazioni spettrali Riduzione dipendenza risposta strutturale da caratteristiche sisma Vincolo contro azioni orizzontali ambientali breve periodo ritorno
Corso di Aggiornamento Norma Sismica - 28 Marzo 2006, Napoli
Forza e Spostamento
Spostamento Struttura
Elongazione Periodo
Periodo di vibrazione
Corso di Aggiornamento Norma Sismica - 28 Marzo 2006, Napoli
Accelerazione (in g)
Spettro accelerazioni
Tempo (secondi)
Spettro velocit
Spettro spostamenti
Domanda Struttura a Base Fissa (comportamento elastico) Forza Sismica di Progetto Capacit Domanda Struttura Isolata
Forze Sismiche
1.0
2.0
Periodo (secondi)
3.0
Forze sismiche
Forze per strutture a base fissa = Domanda sismica Resistenza di snervamento per strutture progettate secondo norma = Capacit sismica Forze su strutture sismicamente isolate Forza sismica progetto
0.25 SEC
0.5 SEC
1.0 SEC
Periodo
Struttura isolata durante un terremoto con ML=8.0 si comporta come se fosse soggetta ad un terremoto con ML=5.5
Corso di Aggiornamento Norma Sismica - 28 Marzo 2006, Napoli
Decelerazione
Giappone
Fonte: Martelli et al., 2004
USA
Corso di Aggiornamento Norma Sismica - 28 Marzo 2006, Napoli
Per quali strutture conviene utilizzare lisolamento sismico? Strutture ad alto rischio: centrali nucleari, impianti chimici, etc. Infrastrutture (ponti e viadotti) Edifici pubblici (ospedali, centri di emergenza, scuole, etc.) Strutture adibite alla difesa Strutture che contengono componenti di elevato valore Monumenti artistici e storici Per tutte le strutture di cui sopra lassenza di danno (strutturale e/o non strutturale) fondamentale!
Isolatori Sismici
Tipologie dispositivi
Elastomerici
Scorrimento
Superficie curva
Isolatori Sismici
Sistemi di isolamento sismico
TIPO ISOLATORE ELASTOMERICO VANTAGGI
Basse accelerazioni di piano. Costo ridotto.
SVANTAGGI
Spostamenti alti. Basso smorzamento. Scarsa resistenza al carico di servizio. Momenti P- alla base e sommit. Rigidezza e smorzamaneto dipendente dale deformazioni. Analisi complessa. Limitata scelta di rigidezza e smorzamento. Momenti P- alla base e sommit. Momenti P- alla base e sommit. Elevate accelerazioni di piano. Propriet funzione della pressione e velocit. Assenza di forze di recupero. Elevate accelerazioni di piano. Propriet funzione della pressione e velocit.
Moderate accelerazioni di piano. Ampia scelta per rigidezza e smorzamento. Resistenza al carico di servizio. Elevato smorzamento. Momenti P- alla base e sommit. Resistenza al carico di servizio. Moderato-alto smozamento. Momenti P- alla base e sommit. Riduzione della risposta torsionale.
Isolatori Sismici
Caratteristiche meccaniche dispositivi Dispositivo gomma alto smorzamento (HDRB) Dispositivo gomma con piolo in piombo (LRB)
Isolatori Sismici
Caratteristiche meccaniche dispositivi I dispositivi pi diffusi per lisolamento sismico sono quelli in gomma con elevato smorzamento (HDRB = high damping rubber bearing). Gli HDRB sono costituiti da strati di gomma naturale o sintetica alternati a lamierini metallici di rinforzo. La presenza dei lamierini necessaria per ridurre lespansione laterale della gomma sotto i carichi verticali (confinamento), e incrementare la rigidezza verticale del dispositivo. La rigidezza orizzontale non influenzata dalla presenza delle lamiere metalliche e risulta molto bassa essendo esclusivamente funzione delle propriet elastiche dellelastomero utilizzato e dalle caratteristiche geometriche del dispositivo.
G A' k e = din te
Gdin = modulo dinamico elastomero A = superficie orizzontale delle gomme depurate di eventuali fori te = somma degli spessori dei singoli strati di elastomero
Corso di Aggiornamento Norma Sismica - 28 Marzo 2006, Napoli
Isolatori Sismici
Caratteristiche meccaniche dispositivi Dispositivi con gomma ad elevato smorzamento (HDRB): Comportamento non lineare della gomma. La mescola di gomma pu avere deformazioni angolari fino a valori della deformazione angolare pari a =200%. La mescola di gomma ha smorzamento viscoso equivalente molto elevato ( variabile tra 10% e 30%).
Modulo tangenziale (G) Smorzamento viscoso ()
Isolatori Sismici
Caratteristiche meccaniche dispositivi
La rigidezza Ke degli isolatori dipende da: Deformazione a taglio; Temperatura; Invecchiamento; Frequenza (effetto trascurabile); Carico assiale (effetto trascurabile).
Isolatori Sismici
Caratteristiche meccaniche dispositivi Si visto sperimentalmente che mentre la rigidezza equivalente Ke non dipende fortemente dalla pressione verticale agente, lo smorzamento equivalente cresce notevolmente al crescere del carico assiale: al raddoppiarsi del carico lo smorzamento pu aumentare dal 50% al 100%. La rigidezza verticale Kv dellisolatore deve essere molto elevata. Essa funzione del carico verticale applicato e pu essere espressa come:
kv =
E c A' te
essendo Ec il modulo istantaneo di compressibilit longitudinale del sistema di isolamento realizzato in strati di acciaio ed elastomero.
Isolatori Sismici
Caratteristiche meccaniche dispositivi
Il valore di Ec per un singolo strato funzione del fattore di forma primario S1: A' A = area della superficie comune piastra-elastomero S1 = L = superficie laterale libera del singolo strato di elastomero L Per isolatori circolari di raggio R il fattore di forma S1:
S1 = R 2t i
2 E c = 6 G S1
essendo ti lo spessore del singolo strato di elastomero. E buona norma avere il fattore di forma S1>12 (Kv elevata).
Corso di Aggiornamento Norma Sismica - 28 Marzo 2006, Napoli
Isolatori Sismici
Caratteristiche meccaniche dispositivi
Linstabilit degli isolatori HDRB funzione del fattore di forma secondario S2:
S2 =
D D = te n ti
essendo D il diametro della singola piastra di acciaio negli isolatori circolari o dimensione in pianta, misurata parallelamente allazione orizzontale agente nelle direzioni x e y negli isolatori quadrati. te la somma degli spessori dei singoli strati ti di elastomero. n il numero di strati di elastomero. E buona norma avere il fattore di forma S2>4 (instabilit prevenuta).
Corso di Aggiornamento Norma Sismica - 28 Marzo 2006, Napoli
Isolatori Sismici
Caratteristiche meccaniche dispositivi
Per la scelta dei dispositivi HDRB occorre generalmente specificare: Carico verticale massimo; Deformazione laterale massima; Rigidezza orizzontale; Smorzamento viscoso equivalente. Alternativamente, lo smorzamento equivalente pu essere sostituito dalla propriet della mescola della gomma, per esempio morbida, normale e dura.
Isolatori Sismici
Caratteristiche meccaniche dispositivi Per la scelta dei dispositivi HDRB occorre generalmente specificare: d=100mm d=200mm
www.fip-group.it
Corso di Aggiornamento Norma Sismica - 28 Marzo 2006, Napoli
Isolatori Sismici
Sistemi di isolamento sismico
www.alga.it
Isolatori Sismici
Sistemi di isolamento sismico Posizione isolatori sismici
Piastra di fondazione
Isolatori Sismici
Sistemi di isolamento sismico
POSIZIONAMENTO DISPOSITIVO VANTAGGI
Non sono richiesti particolari dettagli per vani scale e ascensori. Non sono richiesti particolari dettagli per i tompagni. Base delle colonne collegate allimpalcato rigido di base. Possono inserirsi sistemi di protezione per resistere ai carichi verticali. Non sono richieste piastrecontropiastre. Ridotto costo aggiunto per dettagli. Base delle colonne collegate allimpalcato rigido di base. Colonne servono anche come elementi di riserva per resistere a carichi verticali. Ridotto costo aggiunto per dettagli. Gap al piano dellisolamento pu ottenersi facilmente. Base delle colonne sono collegate al diaframma rigido di piano. Possono inserirsi sistemi di protezione per resistere ai carichi verticali. Ridotto costo aggiunto per dettagli. Soluzione conveniente se primo livello destinato a parcheggio. Colonne servono anche come elementi di riserva per resistere a carichi verticali.
SVANTAGGI
Costi aggiuntivo a meno dellutilizzo dei cunicoli in fondazione. Richiede una parete di contenimento aggiuntiva.
Piastra di fondazione
Pu richiedere sistema di sollevamento al primo livello. Particolare cura per i vani scale al di sotto del primo livello.
Cura per scale e ascensori. Particolari tipi di tompagni al primo livello se non aperto. Cura particolare per vani scale e ascensori.
(Eq. massa m)
= (m + m b )&& g = M&& g u u
Equazione Sistema 1 g.d.l.
Parametri tipici:
= m m + mb
Rapporto di massa
2
T kb m = 2 = = s s (m + m b ) k s Tb 2 b
2 b b = cb (m + m b )
2 s s =
cb m
Rapporti di smorzamento b, s
Corso di Aggiornamento Norma Sismica - 28 Marzo 2006, Napoli
Equazioni moto:
b, Tb, b: Pulsazione, periodo e smorzamento di un sistema 1 g.d.l. con massa M vincolata dal sistema di isolamento. s, Ts, s: Pulsazione, periodo e smorzamento di un sistema 1 g.d.l. con massa m (sovrastruttura) assunta a base fissa.
Corso di Aggiornamento Norma Sismica - 28 Marzo 2006, Napoli
1 = b 1
2 = s
1 + 1
Pulsazioni (Autovalori)
{ }
1 1 =
{ }
2
1 1 (1 ) =
Modi (Autovettori)
L1 = 1
L2 =
Fattori di partecipazione
Corso di Aggiornamento Norma Sismica - 28 Marzo 2006, Napoli
1 (1 )
{ }
1 1 =
{ }
2
1 1 (1 ) =
L1 = 1
L2 =
L2 =
Fattori di partecipazione
Osservazioni: Il fattore di partecipazione L2, relativo alle deformazioni della sovrastruttura, dellordine di ed in genere molto piccolo, supposto che le pulsazione b ed s siano ben distinte. La frequenza 2 in genere pi alta di quella corrispondente al sistema a base fissa. Tale caratteristica pu risultare benefica per ridurre eventuali amplificazioni dovute a risonanze con le frequenze contenute nel segnale sismico. Essendo L2 in genere molto piccolo, il secondo modo risulta ortogonale al sisma. La sovrastruttura non risente delle accelerazioni del terreno anche se la seconda frequenza viene eccitata dal sisma.
Corso di Aggiornamento Norma Sismica - 28 Marzo 2006, Napoli
v b = q 1 1 + q 2 2 b b
2 v s = q 1 1 + q 2 s s
Rapporti di smorzamento:
3 1 = b 1 2
2 =
s + b 1 2 1
Lo smorzamento strutturale incrementato dallo smorzamento degli isolatori dellordine di 1/2. Il prodotto di b ed 1/2 pu costituire un significativo incremento dello smorzamento strutturale, in genere basso. In genere lo smorzamento strutturale s dellordine del 2-3% (senza inelasticit); lo smorzamento del sistema di isolamento pu variare tra 10-30%.
Corso di Aggiornamento Norma Sismica - 28 Marzo 2006, Napoli
q 1 max = L 1 S d (1 , 1 )
q 2 max = L 2 S d ( 2 , 2 )
v b max =
(q
1 2 1 max b
) + (q
2 max
2 2 b
v s max =
(q
1 2 1 max s
) + (q
2 2 2 max s
v b max =
La quantit
2Sd (2 , 2 )
v s max =
C s = max
[S d (1 , 1 )]2 + [S d ( 2 , 2 )]2
k s vs 2 = s v s max m
Coefficiente sismico
Cs =
[S a (1 , 1 )]2 + 2 [S a ( 2 , 2 )]2
1 b
L1 1
1 b
Corso di Aggiornamento Norma Sismica - 28 Marzo 2006, Napoli
v b max = S d ( b , b )
C s = S a ( b , b )
Coefficiente sismico
Questi due valori si ottengono anche con riferimento alloscillatore elementare con massa pari alla massa totale della sovrastruttura, ossia quella al di sopra del sistema di isolamento M=m+mb, e con rigidezza e smorzamento pari alle corrispondenti grandezze del sistema di isolamento kb e b. Peraltro si ha che:
v s max = S d ( b , b )
Sd (b , b )
Il taglio sismico di progetto pu essere computato a partire dal valore dellaccelerazione spettrale:
Sa (b , b )
mi m
kb, mb, cb
mi m
u
vs vb
kb, mb, cb
rT M r = m + mb
v b max =
1 L1 Sa (b , b ) 2 b
mi m
Coefficiente sismico:
L2 M1 2 Cs = 1 Sa (b , b ) m
Coefficiente di partecipazione:
iT M r Li = iT M i
kb, mb, cb
K y = k iy
i =1
in cui xi ed yi sono le coordinate del baricentro delli-esimo isolatore nel sistema di riferimento cartesiano CMXY
Corso di Aggiornamento Norma Sismica - 28 Marzo 2006, Napoli
Fissati i valori di kxi e kyi (kxi = kyi) segue che le coordinate (ex, ey) del centro delle rigidezze (CR) del sistema di isolamento rispetto al baricentro delle masse CM possono ricavarsi da:
1 ex = Ky
k
i =1
i y
xi
1 ey = Kx
k
i =1
i x
yi
I=
m (x
N i =1 i
2 i
+ y i2
Possono ricavarsi le tre frequenze disaccoppiate del sistema (x, y e ). Tali frequenze corrispondono al caso di centro di massa coincidente con quello di rigidezza (CMCR) e quindi ex=ey=0 e sono:
K = x M
2 x
=
2 y
Ky M
2 =
K M r2
Traslazionali
Rotazionale
Corso di Aggiornamento Norma Sismica - 28 Marzo 2006, Napoli
ix = x y i
iy = y + x i
Le componenti delle forze reattive sono date da:
R ix = k ix (u x yi )
R iy = k iy ( y + x i )
&& x + x
2 x
2 x
ey r
= 0
ex y = 0 r
&&
2 x
ey r
2 y
2 x + + 2 y
ex && y y + = 0 r
2 y
x, y ed sono le frequenze disaccoppiate del sistema, mentre r il raggio giratore dinerzia; le precedenti sono grandezze note.
e 1 e 1 = 0 1 0 1 r 2r
2 = 0
1 e e 3 = 0 1 + 0 1 + 2r r
ey e 2 1 1 = 2 ex e 2
ex e 2 = 0 ey e
ey e 2 1 3 = 2 ex e 2
L2 =
ex e
L3 =
ey e 2
EN 1998 (Eurocodice 8) CNR 10018 Appoggi strutturali EN 1337 Appoggi strutturali PrEN 15129 (CEN TC340) - Normativa europea sui dispositivi antisismici Norme tecniche per le costruzioni (T.U. 14/09/05) Ordinanza Presidente Consiglio dei Ministri n.3274 e 3431
Allegato 2 Allegato 3
Edifici Ponti
Corso di Aggiornamento Norma Sismica - 28 Marzo 2006, Napoli
INDICE
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. OGGETTO DELLE NORME REQUISITI DI SICUREZZA E CRITERI DI VERIFICA AZIONE SISMICA CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONE EDIFICI CON STRUTTURA IN CEMENTO ARMATO EDIFICI IN ACCIAIO EDIFICI CON STRUTTURA COMPOSTA ACCIAOCALCESTRUZZO EDIFICI CON STRUTTURA IN MURATURA EDIFICI CON STRUTTURA IN LEGNO EDIFICI CON ISOLAMENTO SISMICO EDIFICI ESISTENTI
Corso di Aggiornamento Norma Sismica - 28 Marzo 2006, Napoli
Allegato 10.A - Verifica allo SLU degli isolatori elastomerici Allegato 10.B Modalit di prova dei dispositivi di isolamento
Corso di Aggiornamento Norma Sismica - 28 Marzo 2006, Napoli
INDICE
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. CAMPO DI APPLICAZIONE OBIETTIVI DEL PROGETTO CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONE LIVELLI DI PROTEZIONE ANTISISMICA AZIONE SISMICA MODELLO STRUTTURALE PER ANALISI LINEARI METODI DI ANALISI DIMENSIONAMENTO E DETTAGLI COSTRUTTIVI DEGLI ELEMENTI 9. PONTI CON ISOLAMENTO SISMICO
Particolarit
isolamento;
Particolarit delle prestazioni richieste allo SLD e SLU; Progetto e controllo dei dispositivi di isolamento; Progetto e controllo della struttura; Semplificazione procedure di analisi rispetto Linee Guida LLPP.
10.1 & 9.1 Scopo Strategie disolamento (anche in combinazione): a) Incremento del periodo fondamentale della costruzione per portarlo nel campo delle minori accelerazioni di risposta; b) Limitazione della massima forza orizzontale trasmessa; c) Dissipazione di una consistente aliquota dellenergia meccanica trasmessa alla costruzione.
10.3 Requisiti generali e criteri per il loro soddisfacimento Gli edifici con isolamento sismico debbono soddisfare i requisiti generali di sicurezza e i criteri di verifica riportati nel capitolo 2 di queste norme. In particolare valgono integralmente le prescrizioni riguardanti la sicurezza nei confronti della stabilit (SLU), della limitazione dei danni (SLD), i terreni di fondazione.
La sovrastruttura e la sottostruttura si devono mantenere sostanzialmente in campo elastico. Per questo la struttura pu essere progettata con riferimento ai particolari costruttivi della zona 4, con deroga, per le strutture in c.a., a quanto previsto al par. 5.5.2.1.
10.3 Requisiti generali e criteri per il loro soddisfacimento Unaffidabilit superiore richiesta al sistema di isolamento per il ruolo critico che esso svolge. Tale affidabilit si ritiene conseguita se il sistema di isolamento progettato e verificato sperimentalmente secondo quanto stabilito nel punto 10.8 e negli allegati 10.A e 10.B. ..
dispositivi saranno accompagnati da una relazione che illustri il comportamento meccanico sia di insieme che dei singoli componenti, cos da minimizzare la possibilit del verificarsi di comportamenti non previsti.
La
definizione del comportamento meccanico del dispositivo sotto azioni orizzontali (sisma, vento, etc.) sia ai fini della risposta del sistema strutturale che lo contiene che ai fini del dimensionamento del dispositivo stesso, sar basata su: - un modello strutturale sufficientemente realistico (ove necessario non
lineare, dipendente dallo sforzo normale, etc.); - prove di laboratorio effettuate in condizioni pi aderenti possibile alle condizioni reali in termini di accelerazione, velocit, spostamento e sollecitazione.
Eventuali
modifiche di tale comportamento, ., possono essere ammesse solo con adeguate giustificazioni e verifiche, incluso il controllo che non siano state introdotte sfavorevoli sovraresistenze e sovrarigidezze rispetto alle richieste di progetto.
Corso di Aggiornamento Norma Sismica - 28 Marzo 2006, Napoli
Nellambito
del progetto si dovr redigere un piano di qualit riguardante sia la progettazione del dispositivo, che la costruzione, la messa in opera, la manutenzione e le relative verifiche analitiche e sperimentali.
documenti di progetto indicheranno i dettagli, le dimensioni e le prescrizioni sulla qualit, come pure eventuali dispositivi di tipo speciale e le tolleranze concernenti la messa in opera.
Elementi
di elevata importanza, che richiedano particolari controlli durante le fasi di costruzione e messa in opera, saranno indicati negli elaborati grafici di progetto, insieme alle procedure di controllo da adottare.
Corso di Aggiornamento Norma Sismica - 28 Marzo 2006, Napoli
Tutte le condutture degli impianti che attraversano i giunti intorno alla struttura isolata dovranno non subire danni e rimanere funzionanti per i valori di spostamento corrispondenti allo SLD. Quelle del gas e di altri impianti pericolosi che attraversano i giunti di separazione dovranno essere progettati per consentire gli spostamenti relativi della sovrastruttura isolata corrispondenti allo SLU, con lo stesso livello di sicurezza adottato per il progetto del sistema di isolamento.
10.4 Caratteristiche e criteri di accettazione dei dispositivi Ai fini delle presenti disposizioni, i dispositivi facenti parte di un sistema di isolamento si distinguono in:
Isolatori
Gli isolatori sono dispositivi che svolgono fondamentalmente la funzione di sostegno dei carichi verticali, con elevata rigidezza in direzione verticale e bassa rigidezza o resistenza in direzione orizzontale, permettendo notevoli spostamenti orizzontali..
Dispositivi ausiliari
I dispositivi ausiliari svolgono fondamentalmente la funzione di dissipazione di energia e ricentraggio del sistema e/o vincolo laterale sotto carichi orizzontali di servizio (non sismici), rispetto alle azioni orizzontali.
Corso di Aggiornamento Norma Sismica - 28 Marzo 2006, Napoli
HDRB
Isolatori a scorrimento
FPS
Dispositivi
S1 =
A' L
S2 =
Ke = F A = G din d te
D te
Rigidezza equivalente
Per invecchiamento dellelastomero: 20% del valore iniziale; Per fattori ambientali (temperatura): 20%; Per variazioni del carico verticale: 15%; Per velocit di deformazione (frequenza): 10%, valutate in un intervallo
di 30% del valore di progetto.
i 1
Progetto Piena funzionalit
d2 1.2 d2
Per invecchiamento: 15% del valore iniziale; Per fattori ambientali (temperatura): 20%; Per variazioni del carico verticale: 30%; Per velocit di deformazione (frequenza): 10%, valutate in un intervallo
Corso di Aggiornamento Norma Sismica - 28 Marzo 2006, Napoli
f ( i ) f ( 3) f ( 3) < 0.15
i 1
Gli isolatori a scorrimento devono essere in grado di garantire la loro funzione di appoggio fino a spostamenti pari ad 1.5 d2.
d2
Progetto Piena funzionalit Appoggio
1.2 d2 1.5 d2
Corso di Aggiornamento Norma Sismica - 28 Marzo 2006, Napoli
K 1 = F1 d1 Rigidezza elastica: K 2 = F2 d 2 Rigidezza post-elastica: Rami di scarico e ricarico: coerenti con il comportamento reale; Energia dissipata in un ciclo: differente da quella dissipata nel
terzo
Per
Per invecchiamento dei materiali: 15% del valore iniziale; Per fattori ambientali (temperatura): 20%; Per velocit di deformazione (frequenza):
intervallo di 30% del valore di progetto. 20%, valutazione in un
i 1
d2
Progetto
K 2 ( i ) K 2 ( 3) K 2 ( 3) < 0.15
Piena funzionalit
1.2 d2
<1 =1
Ed
dmax
Il loro comportamento caratterizzato dalla massima forza sviluppata Fmax e dallenergia dissipata Ed in un ciclo, per una prefissata ampiezza e frequenza, ossia dalle costanti C e . Lidentificazione di tali parametri va fatta con riferimento al terzo ciclo di carico. La differenza tra valore teorico e sperimentale di Fmax e Ed (C e ) deve essere inferiore al 10%.
Corso di Aggiornamento Norma Sismica - 28 Marzo 2006, Napoli
Per
Per invecchiamento dei materiali: 15% del valore iniziale; Per fattori ambientali
(temperatura): 20%;
i 1
E d ( i ) E d ( 3) E d ( 3) < 0.15
Progetto
d2 1.2 d2
Piena funzionalit
Corso di Aggiornamento Norma Sismica - 28 Marzo 2006, Napoli
Ke = F d
e = Wd 2Fd
Per
Per invecchiamento dei materiali: 15% del valore iniziale; Per fattori ambientali (temperatura): 20%; Per velocit di deformazione (frequenza):
intervallo di 30% del valore di progetto. 10%, valutazione in un
K e ( i ) K e ( 3) K e ( 3) < 0.15
i 1
Progetto
e ( i ) e ( 3) e ( 3) < 0.15
d2 1.2 d2
Piena funzionalit
Corso di Aggiornamento Norma Sismica - 28 Marzo 2006, Napoli
dove V lo sforzo normale massimo Ar larea ridotta efficace dellisolatore, t1 e t2 sono gli spessori dei due strati di elastomero direttamente a contatto con la piastra e ts il suo spessore (ts2mm)
t 5
s * 1.5 2
dove:
t = c + s + a la deformazione di taglio totale di progetto; s = deformazione di taglio dellelastomero per lo spostamento sismico totale; = deformazione di taglio dovuta alla rotazione angolare; c = deformazione di taglio dellelastomero prodotta dalla compressione; * = massimo valore della deformazione di taglio raggiunto nelle prove di qualificazione relative allefficacia della aderenza elastomero acciaio, senza segni di rottura.
Corso di Aggiornamento Norma Sismica - 28 Marzo 2006, Napoli
V Vcr 2.5
Isolatori in materiale elastomerico ed acciaio; Isolatori a scorrimento; Dispositivi a comportamento non lineare e lineare; Dispositivi a comportamento viscoso Prove di accettazione sui materiali; Prove di qualificazione sui dispositivi; Prove di accettazione sui dispositivi.
Corso di Aggiornamento Norma Sismica - 28 Marzo 2006, Napoli
Lalloggiamento
Ove
Gli
isolatori soggetti a forze di trazione o a sollevamento durante lazione sismica dovranno essere in grado di sopportare la trazione o il sollevamento senza perdere la loro funzionalit strutturale.
massa delledificio sul piano degli isolatori ed il centro delle rigidezza dei dispositivi di isolamento devono essere, per quanto possibili, coincidenti.
Effetti torsionali
le sue capacit dissipative e ricentranti rispetto alle azioni orizzontali, occorre che tali dispositivi siano, per quanto possibile, disposti perimetralmente e siano in numero staticamente ridondante.
le tensioni di compressione a cui lavorano devono essere per quanto possibile uniformi.
evitare o limitare azioni di trazione negli isolatori, gli interassi della maglia strutturale dovranno essere scelti in modo tale che il carico verticale V di progetto agente sul singolo isolatore sotto le azioni sismiche e quelle concomitanti, risulti essere sempre di compressione o, al pi, nullo.
Per
appoggia la sovrastruttura devono essere dimensionate in modo da assicurare un comportamento rigido nel piano suddetto, cos da limitare gli effetti di spostamenti sismici differenziali. condizione precedente si considera soddisfatta se un diaframma rigido costituito da un solaio in c.a. oppure da un grigliato di travi progettato tenendo conto di possibili fenomeni di instabilit presente sia al sopra che al di sotto del sistema di isolamento e se i dispositivi del sistema di isolamento sono direttamente fissati ad entrambi i diaframmi, oppure attraverso elementi verticali il cui spostamento orizzontale in condizioni sismiche sia minore di 1/40 dello spostamento relativo del sistema di isolamento. Tali elementi dovranno essere progettati per rispondere in campo rigorosamente elastico.
La
Moto asincrono
9.5 Indicazioni progettuali 9.5.4. Controllo degli spostamenti relativi al terreno e alle costruzioni circostanti
limpalcato e la sottostruttura dovranno essere dimensionati in modo da permettere il corretto funzionamento del sistema di isolamento, senza impedimenti al libero spostamento delle parti isolate.
Giunti
Adeguato
spazio dovr essere previsto tra la sovrastruttura isolata e il terreno o le costruzioni circostanti, per consentire liberamente gli spostamenti sismici in tutte le direzioni.
eventuali connessioni, strutturali e non, fra la struttura isolata e il terreno o le parti di strutture non isolate devono essere progettate in modo tale da assorbire, con ampio margine di sicurezza, gli spostamenti relativi previsti dal calcolo. Particolare attenzione, a tale proposito, deve essere posta negli impianti. anche attuare adeguati accorgimenti affinch leventuale malfunzionamento delle connessioni a cavallo dei giunti non possa compromettere lefficienza dellisolamento.
Le
Occorre
Intensit, ovvero accelerazione massima del terreno; Forme spettrali; Durata degli accelerogrammi.
Salvo quanto prescritto in modo specifico per la progettazione di edifici con isolamento sismico in questo paragrafo.
TD = 2.5 sec. Ordinate spettrali per T>4sec pari allordinata a T=4.0 sec. Spettri di progetto SLD pari agli spettri SLU/2.5.
Le ordinate di tali spettri, in corrispondenza dei periodi propri di interesse per il sistema, non potranno essere assunte inferiori alle ordinate dello spettro elastico standard applicabile, in relazione al profilo di suolo.
Valori dei parametri dello spettro orizzontale. Categoria Suolo A,B,C,D,E S TB TC TD 1.00
Suolo A: formazione litoidi o suoli omogenei molto rigidi. Suolo B: depositi di sabbie o ghiaie molto addensate o argille molto consistenti. Suolo C: depositi di sabbie o ghiaie mediamente addensate, o di argille di media consistenza. Suolo D: depositi di terreni granulari da sciolti a poco addensati oppure coesivi da poco a mediamente consistenti. Suolo E: profili di terreno costituiti da strati superficiali alluvionali.
Corso di Aggiornamento Norma Sismica - 28 Marzo 2006, Napoli
Zona 1 2 3 4
0 T < TB
TB T < TC TC T < TD
T S e (T) = a g S 1 + ( 2,5 1) T B
S e (T ) = a g S 2,5
T S e (T) = a g S 2,5 C T
T T S e (T) = a g S 2,5 C 2 D T
TD T
10 0.55 5+
Parte
Entit
Rigidezza
Caratteristiche forza-spostamento del sistema di isolamento non variano di pi Incremento forza tra 0.5 ddc e ddc 1.25% peso sovrastruttura.
ddc = spostamento massimo di progetto del centro di rigidezza del sistema di isolamento corrispondente allo SLU.
Corso di Aggiornamento Norma Sismica - 28 Marzo 2006, Napoli
Rigidezza secante riferita allo spostamento totale di progetto per lo stato limite Rigidezza
totale equivalente del sistema di isolamento, Kesi, pari alla somma delle rigidezze equivalenti dei singoli dispositivi; di smorzamento viscoso equivalente, esi, per cicli con frequenza nellintervallo delle frequenze naturali dei modi considerati;
i modi superiori della struttura, il rapporto di smorzamento del modello completo pari a quello della sovrastruttura nella condizione di base fissa; la rigidezza e/o smorzamento equivalenti del sistema di isolamento dipendono significativamente dallo spostamento di progetto, dovr applicarsi una procedura iterativa fino a che la differenza tra il valore assunto e quello calcolato non sia inferiore al 5%.
Corso di Aggiornamento Norma Sismica - 28 Marzo 2006, Napoli
Quando
Configurazione regolare in pianta (punto 4.3); Sovrastruttura H20m e non pi di 5 piani; Massima dimensione sovrastruttura 20m; Sistema modellabile come lineare (punto 10.7.2); 4T T 3.0 sec Periodo equivalente Rigidezza verticale K 800K Periodo in direzione verticale T 0.1sec Nessun isolatori in trazione per azione sismica + carichi Eccentricit rigidezza-massa sistema di isolamento 3%.
bf is
v esi
Sistema modellabile come lineare (punto 9 o 10.7.2); Periodo equivalente 4T T 3.0 sec Massa della met superiore delle pile < 1/5 massa impalcato; Le pile hanno altezza inferiore a 20m; Rigidezza verticale K 800K Periodo in direzione verticale T 0.1sec Nessun isolatore in trazione per azione sismica + carichi; Eccentricit rigidezza-massa sistema di isolamento 3%.
bf is
v esi
Tis = 2 M K esi
M = Massa totale della sovrastruttura; Kesi = Rigidezza equivalente orizzontale del sistema di isolamento.
Spostamento del centro di rigidezza dovuto allazione sismica ddc in ciascuna direzione orizzontale:
d dc =
Se(Tis, esi) = accelerazione spettrale;
f j = m jS e (Tis , esi )
In cui mj la massa del piano j-esimo.
F = M S e (Tis , esi )
Tale forza verr ripartita tra gli elementi strutturali costituenti la sottostruttura in proporzione alle rigidezze dei corrispondenti dispositivi disolamento.
xi = 1 +
e tot , y r
2 y
yi
yi = 1 +
e tot , x r
2 x
xi
(xi,yi) = coordinate del dispositivo rispetto al centro di rigidezza; etot, x , etot,y = eccentricit totale nella direzione x e y; rx, ry = raggio torsionale del sistema, dato da:
rx2 = x i2 K yi + y i2 K xi
) K
yi
ry2 = x i2 K yi + y i2 K xi
) K
xi
= 1 + 0 .6 x L e
x = distanza dellelemento resistente verticale dal baricentro geometrico delledificio, misurata perpendicolarmente alla direzione dellazione sismica considerata, Le = distanza tra i due elementi resistenti pi lontani, misurata allo stesso modo.
Analisi modale con spettro di risposta; Integrazione con accelerogrammi; Integrazione con accelerogrammi delle equazioni modali.
Corso di Aggiornamento Norma Sismica - 28 Marzo 2006, Napoli
si opera sul sistema completo, definendo in maniera appropriata la matrice di smorzamento del sistema.
Sottostruttura e fondazioni
Sovrastruttura
Sistema di isolamento
Isolatori elastomerici
Connessioni
Coefficienti di sicurezza
Sollecitazioni sottostruttura
Sollecitazioni sovrastruttura
Giunti di separazione
Giunti di separazione
Verifiche
Prove sperimentali
Piano di qualit
Durabilit
Installazione
Sostituzione
Ispezionabilit
Visite periodiche
Collaudo in c.o.
Visite periodiche
Documentazione dispositivi
- Devono
Documentazione dispositivi
- La
Collaudo
Aspetti Applicativi
Quando e dove?
Aspetti Applicativi
Quando e dove?
Santarem, Portogallo
Corinto, Grecia
Aspetti Applicativi
Esempio di adeguamento strutturale a Napoli
Complesso polifunzionale Bonatti Napoli, zona Soccavo Struttura multi-piano in c.a. Dimensioni: 125x170m (pianta) 20m (altezza) Superficie utile piano: ca. 33000 mq Data Costruzione: (interrotta) 1976 1979
Aspetti Applicativi
Esempio di adeguamento strutturale a Napoli
Sistema di isolamento sismico alla base con inserimento di 626 isolatori tipo HDRB nei pilastri a livello del piano sotterraneo
Diaframma rigido
Progetto eseguito secondo Linee Guida LL.PP. 1998 Rapporto di isolamento: ca. 3.0 Massimo spostamento laterale: 90mm Carico verticale di progetto: 390-2200 kN Tipologia isolatori utilizzati: 4 tipi quadrati e 4 tipi circolari
Corso di Aggiornamento Norma Sismica - 28 Marzo 2006, Napoli
Aspetti Applicativi
Esempio di adeguamento strutturale a Napoli
Isolatori tipo HDRB
Aspetti Applicativi
Esempio di adeguamento strutturale a Napoli
Sistema di montaggio
Corso di Aggiornamento Norma Sismica - 28 Marzo 2006, Napoli
Aspetti Applicativi
Esempio di adeguamento strutturale a Napoli
Passi procedura seguita: 1. Applicazione morse; 2. Applicazione martinetti; 3. Messa in carico; 4. Bloccaggio dei martinetti;
Sistema di montaggio
5. Posizionamento sega; 6. Taglio del tronco di pilastro; 7. Rimozione del tronco tagliato; 8. Inserimento isolatore; 9. Rilascio del carico; 10. Rimozione morse.
Corso di Aggiornamento Norma Sismica - 28 Marzo 2006, Napoli
Aspetti Applicativi
Esempio di adeguamento strutturale a Napoli
Modello FEM tridimensionale non lineare Modellazione del sistema di isolamento sulla base di dati sperimentali. Modello con circa 24000 g.d.l. Analisi dinamica (lineare) con spettro di risposta Analisi dinamica non lineare
Spetto di risposta da Linee Guida: Accelerazione alla base: ag = 0.20g. Suolo tipo B
Corso di Aggiornamento Norma Sismica - 28 Marzo 2006, Napoli
Aspetti Applicativi
Nuova struttura da realizzare a Napoli
Edificio ospedaliero denominato Ospedale del Mare (Napoli, zona Ponticelli) Struttura ospedaliera isolata alla base pi grande di Europa Caratteristiche geometriche molto simili allospedale dellUSC Irregolarit in pianta ed elevazione Dimensioni in pianta di ca. 150x150m Altezza di ca. 30m (parte 8 piani) Fase di progetto esecutivo Progetto eseguito secondo OPCM 3431 (ag=0.25g) Sistema di isolamento sismico alla base (HDRB)
Aspetti Applicativi
Costo interventi con isolamento sismico
Per edifici e ponti occorre tener conto non solo del costo iniziale bens del cosiddetto Life cycle cost (LCC) comprendente le fasi di costruzione, gestione e manutenzione (ordinaria e straordinaria). Limitazione di danni strutturali e non strutturali Importanza della continuit di uso anche durante e dopo eventi sismici con magnitudine medio-alta. Edifici: Si prende come unit di riferimento il metro quadrato di superficie utile Per edifici di nuova costruzione lisolamento sismico costa ca. 15-30 /mq Per edifici esistenti ladeguamento strutturale con isolamento sismico costa complessivamente ca. 100 a 200 /mq. Ponti: Quantificazione pi complessa data la variet delle tipologie strutturali
Corso di Aggiornamento Norma Sismica - 28 Marzo 2006, Napoli
Aspetti Applicativi
Costo interventi con isolamento sismico
Milioni di $
30 25 20 15
Struttura a telaio e nucleo (4 piani) Sito con materiale di riporto Valore Edificio - $ 6,000,000 Valore Contenuto - $ 20,000,000
Danno
Conventional
MMI
Conclusioni
I sistemi di protezione sismica di tipo passivo (per esempio isolamento sismico alla base e incremento di smorzamento) sono particolarmente indicati per strutture di tipo strategico ovvero ad elevato contenuto tecnologico. Lisolamento sismico alla base pu risultare una scelta ottimale nel caso di strutture irregolari (pianta e/o elevazione) sia nuove che esistenti. Il sistema di isolamento sismico piu diffuso e quello che si basa sullutilizzo di dispositivi in elastomero ed acciaio, generalmente ad elevato smorzamento (dispositivi HDRB). Lisolamento sismico con dissipatori tipo HDRBs genera sia un incremento del periodo fondamentale che di smorzamento viscoso equivalente prevenendo/eliminando danni strutturali/non strutturali. La progettazione di sistemi strutturali con isolamento sismico risulta molto semplificata rispetto alla progettazione tradizionale basata sulla duttilita. La nuova normativa sismica (OPCM 3431) fornisce prescrizioni chiare per la progettazione di strutture per edifici e ponti con isolamento sismico.
Corso di Aggiornamento Norma Sismica - 28 Marzo 2006, Napoli
Conclusioni
Esistono numerosi aspetti tecnologici e progettuali relativi ai sistemi di protezione sismica (sistemi passivi) che devono essere ancora ulteriormente indagati. In particolare:
Ottimizzazione
isolamento;
Miglioramento
della capacit di smorzamento e ricentrante dei sistemi di isolamento, per esempio lamine di FRP anzich di acciaio;
Analisi comportamento strutture isolate in condizioni di near-field; Effetti della componente verticale del sisma sulle strutture isolate; Definizione di metodologie progettuali affidabili per i sistemi con dampers; Analisi delle prestazioni di strutture isolate e con dampers; Monitoraggio di strutture protette sismicamente con sistemi non tradizionali,
per esempio isolamento sismico e/o dampers.