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Regione Emilia-Romagna

Bologna, 12 settembre 2011 Al Presidente dellAssemblea Legislativa Matteo Richetti Sede

Interrogazione

Visti Il Verbale dellincontro svoltosi in data 5 luglio 2011 fra la Struttura di Missione per le Procedure di Infrazione ed i Servizi della Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea, inviato in data 8 luglio dal coordinatore plenario Min. plen dott. Vincenzo Celeste al Ministero dellAmbiente, ad ISPRA, al Ministero delle politiche Agricole, alle Regioni Abruzzo, Calabria, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Puglia, Sardegna, Toscana e Veneto e, per conoscenza, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero degli Affari Esteri ed al Rappresentante Permanente dItalia presso lUnione Europea; Tale Verbale riporta laffermazione della d.ssa Pia Bucella, direttrice per la Natura, la Biodiversit ed i Suoli della Commissione Europea, secondo cui ad avviso della Commissione i pareri rilasciati da ISPRA sui provvedimenti regionali in materia di caccia (in deroga) devono considerarsi obbligatori e che le Regioni debbono necessariamente uniformarsi; La nota del 30 agosto scorso emessa dal Capo del Dipartimento per le Politiche Europee, Prof. Roberto Adam, avente ad oggetto Federazione italiana della cacciarichiesta chiarimenti verbale riunione 5 luglio presso questo Dipartimento, nella quale il firmatario, intento a redarguire le Amministrazioni destinatarie per la diffusione delle notizie a verbale ed a stigmatizzare il comportamento della Federazione Italiana Caccia- che avrebbe richiesto chiarimenti circa le deroghe al soggetto sbagliato-, non ritiene invece utile affrontare la questione centrale dellintero carteggio, ovvero il valore che occorra dare al parere di ISPRA nellaadozione delle Delibere regionali di deroga;

La Sentenza della Corte di Giustizia Europea del 15 luglio 2010- che ha condannato lItalia per linadeguatezza delle proprie disposizioni rispetto a quanto richiesto dalla Direttiva Uccelli; Lart. 3 c.3 della L.R. 3/2007 Disciplina dell'esercizio delle Deroghe previste dalla Direttiva 2009/147/CE, in base al quale la Regione Emilia-Romagna deve adottare i provvedimenti amministrativi che disciplinano la cattura e il prelievo venatorio in regime di deroga obbligatoriamente entro il 31 luglio di ogni anno; Il Documento Unitario sottoscritto nel luglio scorso dalla Regione Emilia-Romagna e dalle Associazioni regionali degli agricoltori e del mondo venatorio (Confagricoltura, Coldiretti, Cia Emilia-Romagna, Anuu, Enalcaccia, Arcicaccia, Italcaccia, Fidc, Anlc), nel quale si chiede al governo di emanare a breve le direttive nazionali per la caccia in deroga ed intervenire sull ISPRA per favorire lapprovazione dei provvedimenti regionali di caccia in deroga senza incomprensibili limitazioni; Evidenziato che Nonostante in Italia la specie storno non corra pericolo di estinzione- cos come evidenziato dalle relazioni scientifiche della stessa ISPRA- il Nostro lunico Paese mediterraneo dellUnione Europea per il quale il Governo nazionale non sia riuscito ad ottenere linserimento nellelenco delle specie cacciabili; In mancanza di una norma di legge che consenta labbattimento, negli anni scorsi le Regioni sono intervenute con deroghe che rendessero cacciabile la specie nei periodi in cui tale presenza causa di ingenti danni allagricoltura; ISPRA, dal canto suo, pur favorevole allinserimento dello storno fra le specie cacciabili, in quanto presente in grande quantit, pone limiti estremamente rigidi e spesso incomprensibili alle deroghe; Sottolineato che La mancata emanazione di Linee Guida per le deroghe da parte del Governo, da tempo richieste con forza dalle Regioni, insieme alla possibilit di incorrere in una nuova procedura dinfrazione per via del parere negativo di ISPRA- che potrebbe avere pesanti ripercussioni economiche sullEnte-, ha portato la Regione EmiliaRomagna ad emanare una deliberazione che di fatto rende il prelievo di storni di dubbia efficacia circa la prevenzione dei danni agricoli; Interroga la Giunta per sapere Se non ritenga utile ottenere un ulteriore chiarimento, sia in sede nazionale che europea, sulle modalit di adozione delle deroghe; Se, in particolare, possa farsi portavoce presso il Governo della necessit di avere un parere definitivo, ufficiale e diffondibile senza tema di rimprovero circa il valore da

dare al parere di ISPRA nelladozione delle delibere di deroga, con particolare riguardo al fatto che tale parere vada considerato o meno vincolante; Se, nel caso se ne ravvedesse la possibilit, non ritenga opportuno tornare alla sostanza dei precedenti provvedimenti di deroga o in alternativa- laddove tale decisione comportasse il rischio di Infrazione- quali modalit intenda adottare per verificare celermente lefficacia della deliberazione emanata; Se e quali iniziative ulteriori o alternative alle deroghe possano essere messe in atto per evitare danni allagricoltura; Se intenda ribadire in sede di Conferenza Stato-Regioni lassoluta necessit che al pi presto il Governo giunga allemanazione delle Linee Guida per le deroghe.

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