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Introduzione a

La Luce sul Sentiero


C h i t ta r a n j a n S ata pat h y

V
’è sempre una certa esitazione quan- lo della Teosofia. Ricordiamo quanto Robert
do si sceglie di studiare questo gioiello Browning diceva: “La portata di un uomo deve su-
pensato per gli aspiranti alla vita spiri- perare la sua capacità di presa, altrimenti a che serve
tuale e per gli iniziati superiori, considerata la un paradiso?”.
levatura dei temi trattati. Si dice che Ai Piedi del
Maestro sia indicato per chi vuole accedere a un La storia e l’unicità del libro
percorso di probazione e che La Voce del Silen- Il nostro passato Presidente C. Jinarajada-
zio possa elevarci allo stadio di Arhat. La Luce sa ha scritto un’interessante introduzione a La
sul Sentiero può portarci a uno stato ancora più Luce sul Sentiero, disponibile nell’archivio Ru-
elevato, quello di adepto. Inoltre, man mano dolph Steiner. A suo giudizio, il testo è molto
che si sale in alto, La Luce sul Sentiero getta sem- antico. Prima che il grande continente di Atlan-
pre maggior luce, grazie alla stratificazione di tide sprofondasse nell’oceano nel 9564 a.C., la
significati implicita nei suoi aforismi. Ancora, città capitale dell’Impero di Atlantide era cono-
gli insegnamenti diventano chiari solo se sono sciuta come la città della Porta d’Oro, governata
vissuti, senza limitarsi alla comprensione del si- da uomini perfetti, noti come i Divini Governa-
gnificato delle parole usate. In ogni caso, e lo tori della Porta d’Oro. Erano Adepti e Iniziati
vedrete, il mero significato di alcuni aforismi della Grande Fratellanza, di grande saggezza e
sembra essere sconcertante. Secondo il fratello potere ed esperti nei Divini Misteri. Durante il
Sri Ram questo libro può davvero definirsi una loro dominio, fu compilata una raccolta di trat-
gemma preziosa, con una propria luce; eppu- tati mistici e occulti, opere filosofiche della più
re alcune delle affermazioni ivi contenute sono profonda e alta spiritualità, copiati e tradotti
veramente difficili, soprattutto per coloro che nelle lingue dei popoli d’Europa, Asia, Africa
vogliono una vita facile. Tuttavia nessuno deve e America retti dai Divini Governatori. Con l’e-
sentirsi scoraggiato. Se siete divenuti membri stinzione della dinastia dei Divini Governatori
della Società Teosofica, se siete attratti dai no- e la scomparsa di Atlantide, la maggior parte di
bili ideali della Teosofia, tutti voi possedete una questi trattati scomparve. Tuttavia alcuni fram-
particolare qualità della mente e dell’anima menti rimangono custoditi dalla Fratellanza di
che vi permetterà di studiare e apprezzare gli Adepti in Cina e in India. Il fratello Jinarajada-
insegnamenti contenuti in questo piccolo gran- sa afferma che questo libro, La Luce sul Sentiero,
de libro. E chissà, la sua lettura potrà innescare è uno di quei trattati dei Divini Governatori del-
e richiamare alla mente gli sforzi fatti magari la Porta d’Oro.
in passato, anche nelle vite precedenti. Quindi Il testo originale è uno scritto condensato in
cerchiamo di essere ottimisti e usufruire della 30 aforismi o regole, tradotte in sanscrito arcai-
grande opportunità di studiare questo gioiel- co e trascritte su 10 foglie di palma, 3 aforismi

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per ogni foglia. Credo che molti di voi sappiano
che quel testo sanscrito fu tradotto in greco da
un maestro di saggezza noto come ‘il Maestro
Veneziano’, quando viveva ad Alessandria nel
III secolo d.C., affinché i suoi studenti potes-
sero utilizzarlo. Uno di loro era Giamblico, a
noi noto nella sua presente incarnazione come
Maestro Hilarion. Mentre traduceva dal sanscri-
to al greco, il Maestro Veneziano aggiunse ai 30
aforismi delle osservazioni e alcune spiegazioni.
È così che abbiamo ora 42 regole, che il Mae-
stro Hilarion fece trascrivere in lingua inglese
da Mabel Collins nel 1885, aggiungendo inoltre
alcune note al testo, inizialmente stampate se-
paratamente e successivamente incorporate. La
presente edizione del libro indica chiaramente
le 30 regole originali, le note e le spiegazioni ag-
giunte dal Maestro Veneziano e quelle successi-
ve del Maestro Hilarion.
Come il fratello Raja sottolinea, Mabel Col-
lins fu una donna di grande talento letterario
che, grazie al suo lavoro nelle vite precedenti, Mabel Collins (1851-1927).
si era guadagnata il privilegio di essere canale
per un lavoro che il Maestro Hilarion deside- gezza orientale e desiderano riceverne l’influenza”.
rava destinare al mondo attraverso la Società Il libro è diviso in due parti di 21 regole cia-
Teosofica. Mabel Collins scrisse il libro in pie- scuna. La parte I tratta della vita dell’aspirante
na coscienza di veglia, anche se sotto la guida nella sala esterna, come sottolineato dal fratello
del Maestro. È interessante notare che, delle Raja. Sono le prime regole scritte sui muri della
tre gemme della Teosofia, La Luce sul Sentiero fu Aula della Cognizione. È questa una espressio-
la prima ad essere pubblicata nel 1885, La Voce ne simbolica usata in un’altra opera mistica, La
del Silenzio lo fu nel 1889 e Ai Piedi del Maestro Voce del Silenzio, per descrivere il mondo astra-
nel 1910. Anche se pubblicati in quest’ordine, si le e gli stati di coscienza propri di quel regno
possono forse più agevolmente studiare e assi- dell’essere.
milare nell’ordine inverso. Per quanto riguarda La parte II del libro verrà compresa nel suo
il libro considerato in questa conferenza, Swa- significato più profondo da coloro che sono i di-
mi Subba Row afferma che i suoi diversi livelli scepoli entrati sul Sentiero, dopo essere stati ac-
di profondità di significato si rivelano all’aspi- cettati da un Maestro di Saggezza. Essa contie-
rante spirituale man mano egli ascende da un ne le istruzioni sulla vita dell’iniziato nella sua
livello all’altro. La speranza quindi è che tutti strada verso l’alto, dove diventerà più di uomo
possano acquisire una qualche familiarità con e sulla soglia della divinità e poi un Maestro di
questo piccolo grande libro. Saggezza.
Nelle prime edizioni un sottotitolo recitava: La Luce sul Sentiero è una fonte inesauribile
“trattato scritto ad uso di coloro che ignorano la sag- d’ispirazione e di meraviglia per le aspiranti

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anime. Insegna agli uomini a cercare Dio, non sono per l’uno o l’altro gruppo di persone. Si
per una vita di beatitudine in cielo, ma per il possono applicare a indù, cristiani, buddhisti,
servizio sulla terra, così da alleggerire un po’ il a tutti. A volte la frase è stata interpretata nel
mondo dal suo pesante karma. senso che questo non è un libro destinato al
mondo in generale, ma solo a coloro che sono
Le frasi preliminari intenti a percorrere il sentiero spirituale. Joy
Sono immensamente importanti e non si Mills sottolinea che la parola “discepolo” deriva
possono né ignorare né trascurare. Mabel Col- da due radici latine, Dis e capere o cipere, disfare
lins ha scritto a tal riguardo una serie di lun- o separare. Un discepolo è colui che separa la
ghi articoli in Lucifer, pubblicato a sua volta da mente dall’attaccamento e dal suo identificarsi
H.P. Blavatsky con l’assistenza di Mabel Collins. con gli oggetti della percezione dei sensi - il de-
Anche Joy Mills ha dedicato tre lunghi capitoli siderio, la passione, l’avidità, il pregiudizio, e vi-
a queste frasi preliminari. Jinarajadasa le para- ceversa. In altre parole, se abbiamo una mente
gona alla potente apertura di una sinfonia che aperta, libera da attaccamenti, siamo in grado
paralizza l’attenzione degli ascoltatori. di entrare in uno stato di discepolato che rende
La parte I del libro inizia con questa pre- possibile l’apprendimento.
messa: “Queste regole sono scritte per tutti i discepoli: “Attieniti ad esse”.
attieniti ad esse. La seconda frase è altrettanto significativa.
Prima che gli occhi possano vedere, devono essere Prestare attenzione è un requisito essenzia-
incapaci di lacrime. le per il cammino spirituale. Nella nostra vita
Prima che l’orecchio possa udire, deve aver perdu- quotidiana siamo costantemente distratti con
to la sua sensibilità. molta facilità. Il viaggio spirituale è simile al
Prima che la voce possa parlare in presenza dei percorso in un paese sconosciuto, che richiede
Maestri, deve aver perduto il potere di ferire. incessante consapevolezza, cauta attenzione,
Prima che l’anima possa stare alla presenza dei vigilanza e prontezza ad ogni passo. H.P.B. ci
Maestri, i suoi piedi devono essere lavati nel sangue ricorda quanto sia necessaria tale attenzione ne
del cuore”. I Gradini d’Oro: “Abbi un occhio costante all’ideale
Secondo Mabel Collins chi ritiene il libro del progresso e della perfezione umana”. Possiamo
scritto in un inglese ordinario potrebbe pensa- pensare di dover prestare attenzione alle varie
re che vi si trovi un po’ di filosofia, ma poco faccende pratiche nella nostra vita quotidiana.
senso. Collins sostiene che l’unico modo cor- “Cosa c’è di più pratico di una vita vissuta in
retto di procedere consiste nel leggerlo non tra pienezza, da un centro interiore di pace e di
le righe, ma all’interno delle parole. Il testo ri- comprensione?” Uniamoci all’insieme di “tut-
chiede decifrazione, come la maggior parte de- ti i discepoli” e prestiamo attenzione alla stra-
gli insegnamenti che donano la più profonda da da intraprendere. Abbiamo bisogno di una
saggezza. Ogni lettore deve compiere lo sforzo mente aperta e di un occhio costante all’ideale
di capire il vero mistero nascosto nelle parole. di progresso e perfezione umana.
“Queste regole sono scritte per tutti i discepoli”
La prima frase è per certi versi importante. Le Porte
In primo luogo si chiarisce che le regole sono Mabel Collins afferma che, prima di poter
non per discepoli speciali o per una catego- esaminare le regole, dobbiamo attraversare le
ria di discepoli, ma per tutti i discepoli, senza porte, quelle che lei chiama la soglia della Porta
distinzione. Nessuno è escluso. Le regole non d’Oro. Prima di entrare e scoprire il sublime

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e l’illimitabile che sono oltre, si deve compiere si colora delle reazioni emotive, dei pregiudizi,
un lavoro preparatorio. Dice che queste quattro delle esperienze passate, e così via. Voci e pet-
regole preliminari non sono di sua invenzione tegolezzi contribuiscono decisamente a distor-
ma che si è limitata a tradurre in parole le leggi cere la nostra percezione. Tutte queste defor-
della natura che governano il mondo. Questo è mazioni sono simbolicamente rappresentate
molto importante: i sensi di cui si parla in que- come lacrime che accecano. Solo quando la
ste quattro affermazioni preliminari non sono mente è in armonia, in equilibrio e in compo-
fisici, ma interiori. Gli occhi, l’orecchio, la voce stezza, allora vi possono essere vera percezione
e i piedi cui le quattro affermazioni fanno ri- e precisa cognizione, e solo allora sarà davvero
ferimento non hanno alcuna attinenza con gli possibile vedere e percepire la realtà alla base
organi fisici né ci richiedono di avere fredda e che pervade tutte le cose. Per ottenere questa
indifferenza, insensibilità o assenza delle emo- qualità del “vedere”, dobbiamo diventare “inca-
zioni umane più dolci. Per Mabel Collins que- paci di lacrime”. Il che non significa essere privi
ste prime quattro regole sono le più importanti di empatia e compassione, ma piuttosto essere
di tutto il libro. Dovrebbero essere scolpite nel interiormente inamovibili, con una mente non
cuore dell’uomo e nelle sua vita. Finché non influenzabile da improvvise folate di desiderio,
sono apprese, nessun insegnante ci può essere passione, brama, paura o dubbio.
di alcuna utilità. Alcuni interpreti hanno tradotto occhi e
“Prima che gli occhi possano vedere, devono es- lacrime in senso fisico, affermando che do-
sere incapaci di lacrime”. vremmo essere indifferenti al nostro dolore e
L’occhio è il simbolo della percezione men- sofferenza, ma pienamente vigili ai sentimenti
tale o discernimento. Le nostre percezioni non degli altri. Tale interpretazione artificiosa non
dovrebbero essere contaminate da un senti- è necessaria se si segue il suggerimento dell’au-
mentalismo (lacrime) che le può distorcere. In tore, secondo cui non si fa riferimento agli oc-
generale, la percezione di persone e situazioni chi fisici e lacrime ma ai sensi interiori della

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percezione, senza sentimentalismi di sorta. Ciò 9. Prima che l’anima possa vedere, deve raggiun-
si evince anche dalla nota all’inizio della parte gere l’armonia interna e gli occhi della carne devono
II del libro in cui si dice: “Essere capaci di vedere essere resi ciechi ad ogni illusione.
significa aver raggiunto la percezione”. 10. Prima che l’anima possa udire, l’immagine
Essere incapaci di lacrime significa aver af- (l’uomo) deve diventare sorda ai rumori come ai mor-
frontato e vinto la natura umana, aver raggiun- morii, al selvaggio barrito degli elefanti come all’ar-
to un equilibrio che non può essere scosso da gentino ronza­re della lucciola d’oro.
emozioni personali. Ciò non implica durezza di “Prima che la voce possa parlare in presenza
cuore o indifferenza. La durezza del cuore ap- dei Maestri, deve aver perduto il potere di ferire”.
partiene all’uomo egoista per il quale la porta In questa affermazione, come in quella suc-
è sempre chiusa. cessiva, si specifica “In presenza dei Maestri”. Joy
“Prima che l’orecchio possa udire, deve aver Mills sottolinea che il riferimento non è a un
perduto la sua sensibilità”. Maestro o Mahatma esteriore quanto a chi li
Ancora una volta il riferimento non è all’or- rappresenta in ciascuno di noi, e questo è il Sé,
gano o al suono fisico. Quando siamo in uno che è il nostro Cristo o Buddha interiore, l’At-
stato di vera percezione, siamo pronti ad ascol- man l’immortale. Essere in presenza dei Mae-
tare la voce interiore, la voce dell’intuizione. stri significa riconoscere il Sé interiore, che è
L’eccitazione sensoriale implica che vi sia la pos- anche l’Unico Sé nel tutto. La condizione pre-
sibilità di un movimento, di venire interiormen- liminare per essere alla presenza dei Maestri in
te disturbati, di un’eccitabilità. Se si deve udire, ogni momento della nostra esistenza quotidia-
ascoltare la voce del Sé interiore, non dovreb- na prescrive il non attaccamento ai sensi, l’ar-
bero esservi confusione o distrazione, ma solo monia interiore ed esteriore, la comprensione
quiete assoluta. Perdere sensibilità non implica intuitiva.
il divenire freddamente indifferenti agli altri. Mentre le prime due affermazioni si occu-
Ciò che è necessario è placare i sensi esteriori, pano di quel processo interiore che porta alla
divenire insensibili a tutti gli stimoli esterni, in chiara percezione e alla comprensione intuiti-
modo che l’intuizione parli e si possa udire que- va, il parlare e lo stare in piedi non sono altro
sta melodia naturale del Sé presente in tutte le che le espressioni esteriori dell’atteggiamento
cose e in tutti gli esseri. Per poter prestare ascol- interiore. Il nostro parlare e il nostro stare in
to all’intuizione dobbiamo aprire le porte della piedi riflettono ciò che siamo dentro. Nella ter-
nostra anima. Secondo il fratello Sri Ram, do- za frase è detto “Prima che la voce possa parlare
vremmo elevarci sopra l’autocommiserazione e deve aver perso il potere di ferire”. Nella nota prima
saper non più offenderci, come a mio avviso è della Parte II vi è una frase più positiva – esse-
stato esemplificato nella sua vita. re in grado di parlare significa aver conseguito
Queste due prime frasi, se vissute nella vita la facoltà di saper aiutare gli altri. La parola è
reale, consentono all’aspirante di raggiungere un potere fondamentale, una delle facoltà la-
la vera percezione e lo stato di equilibrio inte- tenti in noi. Essa deve essere utilizzata consa-
riore. Egli non sarà più distratto da lacrime, pevolmente per guarire, non per ferire. Che il
indotte dagli attaccamenti emotivi, o dal suo discorso si esprima in linguaggio o in azione,
essere sensibile a ciò che è fuori di lui, risultato deve essere pronunciata la parola appropriata.
delle sue preoccupazioni personali. I requisiti Il discepolo deve evitare tutto ciò che può
definiti in queste due regole preliminari sono infliggere dolore agli altri, non solo le critiche
simili a quanto recitato ne La Voce del Silenzio: aspre o il linguaggio poco gentile, ma ogni

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parola che implichi il discredito degli altri o Annie Besant richiama la nostra attenzione su
richiami l’attenzione sulle manchevolezze del una verità fondamentale: solo quando la vita in-
loro carattere. Se la parola ferisce, ciò è dovu- feriore è sacrificata a quella superiore, il disce-
to a una manchevolezza nello svolgimento del polo si ritrova proprio in quella vita, in presenza
dovere, cioè chi intende aiutare non è riuscito dei Maestri. Lavare i piedi nel sangue del cuore
a identificarsi con la persona cui si rivolge; dà indica la rinuncia a tutto ciò cui si è attaccati
consigli solo a livello esteriore, e quindi ferisce. nella vita inferiore per progredire dal persona-
Se invece diventassimo uno con l’altra persona, le al transpersonale. Si diventa coraggiosi, libe-
cercando nel contempo di aiutarla provando a ri dalla sofferenza, liberi da ansia e sgomento,
sentire quanto ella prova, faremmo affiorare la e l’anima dimora nella piena beatitudine della
sua emozione in modo simpatetico ed essa, co- vita divina. Si sta in piedi a testa alta davanti ai
sciente della nostra partecipazione, riuscirebbe Maestri. Il sacrificio o resa del cuore umano e
a destare il suo lato più grande e nobile; così delle sue emozioni risulta in un equilibrio che
quel nostro consiglio non potrebbe ferire. Se non può più vacillare. Rohit Mehta fa riferimen-
vogliamo perdere la facoltà di fare del male, to alla tradizione orientale, secondo cui non si
l’individualità separata deve andarsene; quan- deve entrare nel Santo dei Santi senza lavarsi i
do ci sentiamo come vita una, diventa impossi- piedi. Ciò simboleggia un atto di purificazione,
bile per noi infliggere sofferenza ad alcunché, e quale maggiore purificazione può esservi di
in quanto l’altro è parte di noi stessi. quella che nasce dalla distruzione, dall’annien-
“Prima che l’anima possa stare alla presenza tamento, dalla frantumazione del sé personale,
dei Maestri, i suoi piedi devono essere lavati nel dell’entità psicologica chiamata “io”, simboleg-
sangue del cuore”. giata dal sanguinamento del cuore!
“I piedi dell’anima rappresentano l’incarnazione Joy Mills sottolinea che, in un certo senso,
fisica della personalità sulla terra”. Essere capaci queste quattro frasi (che Mabel Collins chiama
di stare in piedi vuol dire aver fiducia, come si “regole non numerate”) precedono le regole prin-
spiega in nota nella parte II del libro. Dobbia- cipali e sono propedeutiche. In un altro senso,
mo accettare lo sforzo e la lotta, fare sacrifici come si è visto, queste regole sono anticipatorie
e sopportare il dolore al fine di conquistare perché forniscono uno scorcio del risultato dei
quella sicurezza necessaria per poter affronta- nostri sforzi, una visione della meta verso cui
re il nostro Sé Superiore. Buddha, Gesù, Kri- stiamo progredendo.
shnamurti, tutti sono passati attraverso questo
processo doloroso. Perdere il sangue dal cuore Dobbiamo quindi avere una chiara perce-
è il simbolo della sopportazione del dolore e del zione, sviluppare l’intuizione di ascoltare il no-
sacrificio. Il cuore indica amore e aspirazione, stro Sé Superiore, aiutare sempre gli altri con la
il sangue del cuore rappresenta l’atteggiamento nostra parola e azione, affrontare tutti i sacrifici
sacrificale necessario. La nostra incarnazione necessari per essere in grado di stare sicuri a
fisica ci consente di sviluppare l’equanimità at- testa alta alla presenza del nostro Sé superiore.
traverso la gioia e il dolore e di conseguire sicu-
rezza per affrontare tutte le situazioni. Essa non Relazione presentata il 6 giugno 2016
si ottiene con una vita facile e ricca di piacevoli presso la sede di Vicenza della S.T.I.
esperienze, si conquista sul campo di battaglia
della vita che ci viene chiesto di affrontare ogni Chittaranjan Satapathy è il Vicepresidente
giorno, con coraggio ed eroismo dello spirito. della S.T.

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