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capitolo 6

Tecniche e strumenti
per insegnare yoga

“ Un buon viaggiatore non ha piani precisi


e il suo scopo non è arrivare
Lao Tzu

I
nsegnare yoga è al tempo stesso Se le vostre lezioni sono totalmente
qualcosa di profondamente perso­ prevedibili, ciò si riflette sul vostro
nale, basato sulla condivisione e umore, sull’atmosfera e sugli allievi.
le­gato al contesto. Inevitabilmente ci In questo caso sarebbe bene riflettere
sorprenderà. Non abbiamo altra scelta su come questa situazione vi separa da
che partire da dove siamo e da chi sia­ tutto il resto e su quanto soffochi alcuni
mo, forti delle conoscenze, delle compe­ aspetti della pratica.
tenze e dell’esperienza che abbiamo in È proprio nell’imprevedibilità di ogni
quel momento. Non c’è altra possibilità lezione, nell’esperienza unica di ciascun
se non lavorare con chiunque arrivi alle nuovo respiro (anche in lezioni dove le
nostre lezioni, insegnando ad allievi di sequenze sono prestabilite) che troviamo
tutti i generi, le cui intenzioni, bisogni nuovi stimoli per l’esplorazione e la
e stili di riferimento possono variare trasformazione di noi stessi e, al tempo
considerevolmente. stesso, affrontiamo le sfide che ciò na­
Ogni giorno eventi inaspettati pos­ turalmente comporta. Seguendo il flusso
sono rendere le nostre lezioni com­ del cambiamento potete attingere alla
pletamente diverse da come avevamo ricchezza del vostro repertorio, per ispi­
programmato. Questi cambiamenti di­ rare e guidare gli allievi nel loro cam­
pendono molto da chi è presente in quel mino yogico.
momento, dall’ora, della giornata, dal Questo capitolo presenta una serie di
nostro umore e da miriadi di altri fattori tecniche e di strumenti specifici di in­
che inevitabilmente condizionano il no­ segnamento che è possibile applicare a
stro insegnamento. qualunque stile di Hatha Yoga, anche se

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ovviamente ciascuna tradizione presenta 1. Hai mai praticato yoga? Che tipo di
aspetti tecnici peculiari. yoga? Per quanto tempo? Con quale
Quello che vedremo non è un pro­ frequenza? Queste domande vi per­
gramma dettagliato di insegnamento, ma metteranno di farvi un’idea dell’espe­
una serie di punti a cui ispirarsi per diven­ rienza di un allievo.
tare un eccellente insegnante. Il punto da 2. Hai subito degli infortuni o hai dei
cui partire è scoprire il modo più auten­ problemi fisici di cui dovrei essere a
tico di insegnare lo yoga agli altri. conoscenza? Hai problemi alle cavi‑
glie, alle ginocchia, alle anche, alla
schiena, alle spalle, al collo o ai polsi?
Cercate di fare sempre questo tipo di
domande supplementari.
3. Se qualcuno vi dice di avere un proble­
ma fisico o di essersi infortunato, ri­
volgetegli ulteriori domande: Che pro­
blema hai di preciso al ginocchio? Sei
stato operato? Quando? Come ti senti
adesso? Sulla base delle risposte che
otterrete, date suggerimenti all’allievo
sulle modifiche alla pratica. Basatevi
sulle vostre conoscenze, ma siate an­
che pronti a riconoscere che non potete
sapere tutto su quel particolare pro­
blema e incoraggiate l’allievo ad aver
cura di sé.
4. Sei incinta o hai partorito da poco?
Chiedetelo a qualunque donna pensiate
sia incinta o credete abbia partorito da
Impartire un poco. Suggeritele di adottare le pre­
insegnamento a chi cauzioni elementari descritte nell’un­
abbiamo di fronte dicesimo capitolo.
5. Che lavoro fai? Questa domanda vi
Per quanto possiate programmare una le­ permette di avere un’idea del possibile
zione, siate pronti a improvvisare sul mo­ stress cronico della persona, nonché
mento, così da poter insegnare nel modo del dolore, della rigidità, della debo­
giusto alle persone che avete di fronte. lezza di cui può soffrire, ma anche
Ciò richiede la capacità di farvi un’idea dello stile di vita che influenza il suo
dei vostri allievi, nel modo più accurato corpo, il suo respiro e la sua mente.
possibile, nel corso dei minuti che pre­ 6. Che tipo di attività fisica svolgi? Sa­
cedono la lezione e durante tutto il suo pere se un allievo corre, va in bi­
svolgimento. I punti seguenti sono dei cicletta, fa surf, si arrampica in
suggerimenti su come procedere: montagna o fa altre attività sportive

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intense può farvi avere un quadro ab­ tore dell’altro. L’osservatore deve usare un
bastanza chiaro delle sue possibili ten­ foglio di appunti con tre illustrazioni del
sioni croniche a livello delle gambe, corpo in posizione anatomica (frontale,
delle anche, delle spalle, dei polsi e di posteriore e laterale), così da poter anno­
altre aree del corpo. Se vi risponde che tare le sue considerazioni. Non si tratta
svolge altri tipi di attività fisica, è co­ di esprimere giudizi su ciò che si nota
munque un’informazione importante nell’altro. La persona osservata fa alcuni
di cui tenere conto. passi in avanti e poi si ferma per qualche
minuto nella posizione che normalmente
assume stando in piedi (la stessa che assu­
Imparare ad osservare merebbe aspettando in fila alla biglietteria
del cinema). L’osservatore deve chiedere
Ciò che l’allievo dice non sempre vi per­ alla persona che osserva di cambiare o
mette di avere un quadro accurato o com­ correggere la posizione durante questo
pleto della sua condizione, qualcuno esita periodo di osservazione. Gli abiti della
a fornire tutte le informazioni necessarie persona osservata dovrebbero permettere
a una persona relativamente sconosciuta, una facile osservazione di tutto il corpo,
mentre altri non sono neppure consapevoli dai piedi fino alla testa. L’osservatore si
del loro problema, oppure ne trascurano mette dietro al compagno e inizia l’esame
l’importanza. L’abilità nell’osservare ac­ partendo dai piedi:
curatamente un allievo mentre esegue le
posizioni si acquisisce imparando a osser­ • I piedi. Sono allineati? Un piede ten­
vare il corpo in modo più generale, adde­ de all’esterno oppure all’interno? Ha
strando l’occhio a guardare corpi diversi l’arco plantare piatto oppure eccessiva­
da prospettive differenti. Questa abilità mente pronunciato?
fondamentale si sviluppa al meglio attra­
• Tendini di Achille. Sono dritti e alline­
verso i workshop inseriti nei programmi
ati, oppure la loro linea tende verso il
di formazione degli insegnanti, dove si
centro o verso i lati del corpo?
apprendono i principi dell’osservazione
anatomica delle asana. Di seguito analiz­ • I polpacci. Guardateli e toccateli. C’è
zeremo tre metodi per sviluppare questa maggiore tensione in uno rispetto
abilità: (1) l’osservazione della posizione all’altro? C’è più tensione sul lato in­
in piedi, in coppia; (2) il laboratorio di terno o su quello esterno?
osservazione delle asana; (3) l’osserva­
• Le ginocchia. La parte posteriore del
zione del modo di insegnare la pratica.
ginocchio è dura o è morbida? È flessa,
estesa o iperestesa?

L’osservazione della • Le anche. Fate porre alla persona le


posizione in piedi in coppia mani in corrispondenza delle anche,
con i palmi rivolti verso il basso e i
Si formano delle coppie con altri inse­ pollici che puntano verso l’osso sacro.
gnanti o allievi, uno ha il ruolo di osserva­ Le anche sono sullo stesso livello?

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• Le braccia: pendono entrambe in modo • Le rotule puntano di fronte? Le ginoc­
identico o una mano è più avanti ri­ chia tendono verso l’asse mediale, so­
spetto all’altra? Dove si rivolgono i no dritte oppure tendono verso il lato
palmi? C’è un angolo di carico ecces­ esterno?
sivo nei gomiti?
• Le anche mostrano segni di rotazione?
• Le spalle. Sono sullo stesso livello op­ E il torso? È ruotato anch’esso?
pure una è a un livello più alto rispetto • Un braccio è disposto anteriormente
all’altra? rispetto all’altro? Dove si trovano le
• La testa. È allineata al centro preciso mani?
tra le spalle oppure è reclinata o ruotata • Le spalle sono sempre allo stesso livel­
su un lato? lo?

Adesso l’osservatore si dispone al lato • Qual è la posizione della testa? Cosa si


del compagno e porta l’attenzione sui nota da questo punto di osservazione?
punti seguenti:
Ora dedicate circa cinque minuti a
• La cavità auricolare è allineata alla condividere con il compagno le vostre
spalla? Oppure la testa si trova da­ osservazioni, senza giudizi. Poi invertite
vanti o dietro la linea della spalla? Le i ruoli. Se fate questo lavoro in gruppo,
spalle sono incurvate in avanti o tirate radunate tutti i partecipanti e chiedete se
indietro? c’è qualcuno la cui postura è risultata per­
fetta. Scoprirete che quasi tutti presentano
• La spalla è allineata all’anca? delle anomalie posturali.
• È presente una cifosi dorsale pronun­
ciata? Il torace è chiuso?
Il laboratorio
• Il bacino è allineato al ginocchio? Op­ di osservazione delle
pure sporge in avanti o indietro? asana
• Il ginocchio è allineato alla caviglia op­
pure è iperesteso? I laboratori di osservazione delle asana,
che si svolgono durante i corsi di forma­
• La cavità auricolare è allineata alla zione degli insegnanti, sono uno dei me­
caviglia? todi più efficaci per imparare a osservare
e a relazionarsi agli allievi durante la pra­
Adesso l’osservatore si pone di fronte tica delle asana. Per prepararsi a questo
al compagno e porta l’attenzione sui punti lavoro, oltre ad aver praticato ripetuta­
seguenti: mente le posizioni prese in esame, biso­
gnerebbe avere letto le spiegazioni rela­
• Cosa notate a proposito dei piedi? C’è tive a quelle asana, averne studiato gli
qualche differenza a osservarli da que­ aspetti anatomici e conoscerne i principi
sta posizione? di allineamento e gli aspetti legati all’e­

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nergia sottile. Il metodo di base consiste • Concentrate l’osservazione ai punti più
nell’osservare separatamente ciascuno a rischio della posizione. Chiedetevi
de­gli allievi scelti come “modelli” (di so­ cosa succede in quei punti e chiedete
lito partecipanti al corso), la cui modalità all’allievo cosa avverte.
di esecuzione delle posizioni costituisce
un esempio delle differenti problematiche Adesso procedete a un’osservazione
che si incontrano di solito in una lezione: più generale dell’intera modalità di ese­
rigidità, tensione, ipermobilità, instabili­ cuzione dell’asana.
tà, mancanza di allineamento, eccetera.
Prendiamo come esempio la posizione di • Il respiro e l’impressione generale.
utthita parshvakonasana e vediamo come Come sta respirando? Sembra stare
procedere: comodo? È ansioso? È stabile e in
equilibrio? È a suo agio?
• Nell’eseguire la posizione rispettate il
• I piedi e le caviglie. Come sono al­
bisogno di sicurezza, agio e rispetto,
lineati? Il piede anteriore è ruotato
cercate di rendere la cosa piacevole per
all’esterno di 90°? I piedi sembrano ra­
tutti, riportando le vostre osservazioni
dicati a terra? Da quanto potete vedere
con sensibilità ma in modo onesto.
dove viene scaricato il peso? Sulla
parte interna del piede su quella esterna
• Chiedete al compagno che fa da model­
o su entrambe? Le dita dei piedi sono
lo di assumere la posizione, ricordan­
gentilmente radicate a terra o sono ser­
dogli che, se avvertisse disagio, può
rate? Cosa accade negli archi plantari?
modificarla o uscirne quando vuole. Ini­
Il pada bandha vi sembra attivato?
zialmente non date istruzioni su come
assumerla, lasciate che sia lui stesso ad • Le ginocchia. La rotula della gamba an­
entrare nella posizione. Incoraggiatelo teriore è allineata al centro del piede?
a cambiare il lato di esecuzione ogni Il ginocchio è flesso o iperesteso? La
volta che ne avverte il bisogno. Se, ad rotula viene sollevata attivamente dal
esempio, ha la tendenza a iperestendere quadricipite? Il ginocchio della gamba
il ginocchio e, per questo, modifica la posteriore è flesso o iperesteso?
posizione riducendo questa caratteristi­
• Il bacino. Sporge in avanti in rotazione
ca che vi aspettate di osservare, sugge­
anteriore, sporge all’indietro in rota­
ritegli di mantenere comunque un certo
zione posteriore, oppure è grosso modo
grado di iperestensione, senza forzare o
in posizione neutra? Vi sembra che stia
creare disagio.
portando l’ischio della gamba anteriore
indietro e verso il basso, come se vo­
• Prendetevi circa un minuto per os­
lesse avvicinarlo al tallone del piede
servare l’allievo girandogli intorno.
posteriore.
Ricordate che le asana sono espres­
sioni di un essere umano nella sua • La colonna vertebrale. Come è posi­
unicità e non forme ideali e statiche di zionata la zona lombare a partire dal
una “posa”. bacino? C’è una marcata flessione la­

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terale? Vi sembra che ci sia una com­ verbali specifiche e proporre aggiusta­
pressione nelle vertebre? Quali curve menti manuali basati sulle osservazioni
notate nei tratti dorsale e cervicale del­ precedenti. Bisognerebbe spiegare qua­
la colonna? le ordine seguire nelle istruzioni, come
• La cassa toracica. Le costole inferiori combinare istruzioni verbali e istruzioni
sul lato frontale sporgono all’infuori o manuali e mostrare noi stessi quanto ab­
rientrano dolcemente? Le costole nel­ biamo suggerito verbalmente. Nel corso
la parte posteriore sono arrotondate? di un programma di formazione di inse­
Quelle nella parte laterale superiore gnanti questo lavoro può essere fatto a
sporgono all’infuori? rotazione: a turno, ciascun partecipante
suggerisce all’allievo un aggiustamen­
• Il torace e le clavicole. Il torso è alline­
to o un raffinamento della posizione, in
ato alla gamba anteriore o è inclinato
modo che tutto il gruppo guidi l’allievo
in avanti? Il torso è aperto in flessione
a prendere, a mantenere e a uscire dalla
laterale o notate una rotazione? Notate
posizione. A conclusione del lavoro, chie­
un’apertura del torace? Le clavicole
dete all’allievo che ha fatto da modello di
sembrano distanziarsi l’una dall’altra?
parlare della sua esperienza e poi ripetete
• Le spalle, le braccia, le mani e le l’esercizio con un altro allievo.
dita. Le clavicole tendono a scendere
verso la parte posteriore delle costole
o tendono a salire verso le orecchie?
La parte inferiore delle spalle è ruo­
tata in avanti o invece tirata indietro
e in basso? Le braccia si distanziano
l’una dall’altra mantenendosi su una
linea perpendicolare al pavimento?
Sono pienamente estese? I gomiti sono
estesi, flessi o iperestesi? I palmi delle
mani sono completamente aperti e le
dita sono completamente estese?
• Dov’è l’energia dell’allievo? Quale
pensate sia il punto in cui l’allievo
esercita maggiore sforzo? Cerca di sta­
bilire un buon radicamento partendo
dal femore fino ai piedi? Cerca di al­
lungare la colonna e la testa? Cerca di
aprirsi partendo dal centro del cuore
fino ad arrivare alla punta delle dita?

Se vi trovate a condurre questo lavoro


insieme ad altri insegnanti o allievi, è il
momento opportuno per dare istruzioni

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