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Cartesio Schemi
Cartesio Schemi
Meditazione
Dimostrazione di l’esistenza di Dio e la distinzione di anima dal corpo.
Procedimento di Cartesio:
- Bisogna distruggere base della nostra conoscenza e ricominciare da capo dalle prime fondamenta
- critica intera conoscenza finora acquistata
- conoscenze acquistate attraverso i sensi o per mezzo di essi (sensi sono fonte principale della conoscenza)
→ sensi ci ingannano, non si può fidare dei sensi = conoscenze false
“non dare mai la fiducia a chi ti ha già ingannato anche una sola volta”
- non c’è un modo certo per distinguere la vaglia dal sonno → tutte le cose esterne sono inganno dei sogni
- ci sono verità che sono validi quando si dorme e quando siamo svegli → numeri, aritmetica, geometria
- la loro esistenza non dipende da oggetti che sono in natura (3+2=5, triangolo ha tre angoli)
- fisica, l’astronomia e medicina sono dubbie, perché dipendono dalle cose composte (aspetti sensibili e generali)
b) Genio Maligno - Cartesio suppone un genio maligno potente e astuto che vuole sempre inganarmi
- le conoscenze quali si pensava che sono probabili, sono attraverso genio maligno tutte false
Esistenza di l’Io:
Ogni conoscenza è comprensione intellettuale. (può essere confusa e imperfetta o chiara e distinta)
Capelli e mantelli: - vedo uomini che passano per la strada → gli vedo con sensi → vedo solo capelli e mantelli
sotto quali potrebbero essere nascosti automi → Cartesio giudica che sono uomini
Conclusione: Quando giudico, dimostro la natura della mia mente e mi confermo che Io esisto!
I corpi non sono colti con i sensi o dalla immaginazione, ma dall’intelletto e capiti dalla mia mente
Regola generale: - è vero tutto ciò che concepisco in modo chiare e distinto. Idee sono vere se sono chiare e distinte
Distinzione delle idee: 1) Idee: sono immagini delle cose, non possono essere mai false (es. Uomo, Dio, Cielo)
a) Idee avventizie: - derivano dall’esterno, attraverso i sensi
- si presentano contro la mia volontà (es. Idea di sole: una
deriva dai sensi altra da ragionamenti astronomici)
b) Idee innate: - sono quelle che Io trovi in se stesso (es. idea di infinito, di verità)
2) Altre forme di pensieri: contengono un atto ulteriore (es. quando voglio, affermare)
Realtà delle idee: Realtà oggettiva: - è ciò che idea rappresenta interamente
- non derivano dall nulla, hanno una causa di loro esistenza
- e tale causa deve contenere in sé almeno tanta realtà, quanta è nel suo
effetto, se non di più. (es. idea di Dio infinito ha più realtà oggettiva che qualcosa di finito)
Realtà formale: - è la esistenza attuale di qualche cosa, Idea è un atto della nostra mente
(es. le foto, tutte le foto sono fisicamente uguali (realtà formale),
si distinguono tra di loro per immagine (realtà oggettiva)
Prima prova di esistenza di Dio: aposteriori Cartesio cerca causa dell’idea di Dio
1) Non c’è una cosa che può venire dal nulla idea di Dio deve essere messa in me da qualche altra causa
2) Anche se una idea nasce da altra non si può andare all’infinito, ma deve essere una idea prima
3) Io non posso essere la causa di questa idea Idea di sos. infinita, essendo io finito deve procedere da qualche sos. infinita
4) Io non sono solo al mondo, esiste una cosa che è causa di mia idea
Seconda prova di esistenza di Dio: aposteriori Da dove viene idea di Dio in me?
1) Io ho una idea di sostanza infinita, non proviene da me stesso Da dove mi viene questa idea?
2) Idea di Dio deve procedere da qualcosa che ha maggiore realtà quale è infinita, (io ho realtà finita)
3) Idea di Dio è chiare e distinta, e contiene maggiore realtà oggettiva di qualche altra idea
4) Idea di Dio innata è più vera
III. Meditazione
Di Dio, e della sua esistenza
b) Da qualcuno meno - non è possibile: 1) in una causa deve esserci tanta realtà quanta c’è n’è nell’effetto
perfetto di Dio: 2) possiedo l’idea di Dio come ente dotato di ogni perfezione
c) Da genitori: - genitori non creano l’anima, hanno solo posto alcune disposizioni nella
materia in quale mi io mi trovo
Idea di Dio è innata? - non viene dai sensi o dalle cose sensibili (idee avventizie)
- non è stata fatta da me (idee fattizie)
- Idea di Dio è innata in me, come idea di me stesso
- I sensi danno datti sui cui non sono coinvolti → intelletto crea idea non giusta → volontà spinge
ad esprimere giudizio → giudizio in assenza di idee chiare e distinte fa errori
Libertà: - Essere libero non significa che mi rivolgo verso una parte o verso altra
- Quando propendo verso una cosa, sia perché in essa comprendo con la scelta è la libertà
evidenza la ragione del vero e del buono → Dio orienta il mio pensiero
Da dove nascono errori? - Errore c’è nella volontà che si espande più ampiamente dell’intelletto!
- Volontà si estende anche su quelle cose che non intendo
→ Intelletto non deve rimanere mai indietro volontà, errore non c’è nell’intelletto
- Prima deve essere percezione con intelletto e poi c’è la determinazione della volontà
Come evitare errori? - Ogni volta quando esprimo un giudizio devo contenere la volontà che non si esprime
affinché le cose non vengono presentate dal intelletto in modo chiaro e distinto
- per raggiungere la verità basta che quando giudico, devo giudicare solo se le cose
comprendo in modo chiaro e distinto
Conclusione: - per raggiungere la verità basta che quando giudico, devo esprimermi solo su le cose che
comprendo in modo chiaro e distinto