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di Siena
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di Firenze
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di Pisa
17 Raduno Nazionale Escursionistico
della Federazione Nazionale Escursionismo
F.I.E. Comitato Regionale Toscano
Venerdi 30 settembre Sabato 1 Domenica 2 Ottobre 2011
Via Francigena in Toscana
camminare per conoscere e rivivere un antico cammino
Lungo la
con il patrocinio di
TOSCANA
Turismonatura
COLORI
Societ Cooperativa Sociale
Onlus
Federazione Italiana
Escursionismo F.I.E. Toscana
LA VIA FRANCIGENA
LA VIA FRANCIGENA ITINERARIO DI SIGERICO
La Via Francigena un itinerario che appartiene alla storia, una via maestra percorsa in passato da migliaia
di pellegrini e viandanti, mercanti, eserciti, re e contadini in viaggio dallEuropa per Roma. La storia narra che
larcivescovo di Canterbury Sigerico si rec nel 990 a Roma dal Papa Giovanni XV. Dopo aver ricevuto dal
pontefce il palio, ovvero il simbolo distintivo della cattedra episcopale, inizi il suo viaggio di ritorno verso
Canterbury descrivendo, da sud verso nord, le 80 tappe o mansioni percorse per il suo ritorno in patria. Questo
cammino segn il percorso noto successivamente come Via Francigena, determinando la nascita di uno dei pi
importanti itinerari mondiali di pellegrinaggio. Il termine Francigena, cio di strada che origina, che viene dalla
Francia risale allanno 876. Questa denominazione veniva usava per utilizzata a livello locale non esistendo
un organismo amministrativo in grado di gestire nella sua interezza un cosi lungo tracciato. La via Francigena
si afferm durante i sec. VII e VIII sui resti in alcuni tratti del grande impianto stradale romano; stato inoltre
accertato che la Francigena non fu una sola strada, ma un fascio di vie dai bracci paralleli, che si intersecavano
con altre strade preesistenti replicando almeno in parte antichi tracciati romani ed etruschi come la Via Clodia,
la consolare intermedia alla Cassia (a est) e alla Aurelia (a ovest) che attraversava la Tuscia, la Valdelsa e la media
valle dellArno fno a Lucca. La Via Francigena ha memorie antiche e fragili.
LE VIE DEL SALE LA SALAIOLA VOLTERRANA
Quando, milioni di anni fa il mare che lambiva le stupende colline volterrane si ritir, lasci a ricordo di s un
bene preziosissimo: il sale. Da subito il sale divenne una ricchezza straordinaria per Volterra. La sua importanza
economica di allora pu essere paragonata a quella del petrolio che oggi ben conosciamo. Per meglio controllare
il sale, proteggerlo e commercializzarlo, attorno ai luoghi di estrazione , lemoje, vennero costruiti castelli,
fortifcazioni e rocche che ancora oggi possiamo ammirare. Da sempre le strade assumono un ruolo fondamentale
per ogni avvenimento storico e sono tuttora lo strumento tramite il quale luomo si sposta nello spazio. Tra i pi
noti itinerari dellantichit troviamo senza dubbio la Via Francigena e le sue importanti congiunzioni commerciali
e religiose, cosi come le affascinanti e antiche Vie Salaiole volterrane che univano la Via al mare alle citt di
Firenze e Siena.
AssociAzione ToscAnA
delle Vie FrAncigene
Priamo della Qurcia, 1442, Trasporto del sale (S. Antonio Abbate, Volterra)
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di Siena
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di Pisa
REGIONE
TOSCANA
LA VIA FRANCIGENA OGGI
Lorigine di questa strada si deve ai Longobardi i quali, durante il loro regno in Italia (568-774),
si trovarono nella necessit di collegare due zone che facevano parte del loro territorio: la Tuscia e
la Padania. La scelta era dettata da ragioni strategico-militari essendo la penisola divisa fra Bizantini
e Longobardi. Questi avevano la necessit di trovare una comunicazione protetta per collegare
i domini del nord con quelli del meridione. La scelta cadde sulla strada romana che collegava
Lucca a Parma immettendosi nella via Emilia, attraverso lattuale passo della Cisa. Questo tratto
della fascia appenninica venne denominato Mons Longobardorum, di conseguenza la via trac-
ciata dai Longobardi prese il nome di Strada di Monte Bardone che da Lucca si sviluppava verso
sud attraversando lArno e proseguiva attraverso la Val dElsa fno a Siena per inoltrarsi nella val
dArbia e la Val dOrcia. Con la dominazione dei Franchi, succedutasi a quella dei Longobardi, la
strada assunse grande importanza. Nel secolo IX prese il nome di Francisca o Francigena. La Via
Francigena, nel corso dei secoli, fu usata dai pellegrini che dal nord Europa andavano verso Roma
e poi proseguivano attraverso la Via Francigena del sud Italia fno ai porti pugliesi per imbarcarsi
per Gerusalemme. Verso nord la Francigena portava invece verso Santiago di Campostela.
Chi oggi percorre la Via Francigena in Toscana, magari in pi giorni, a piedi con il ritmo lento
e naturale del viandante/escursionista, pu scoprire itinerari ricchi di storia e tradizioni. Oggi il
moderno pellegrino/escursionista pu, su questa strada, incontrare grandi monumenti che ancora
parlano della cultura del viaggio e del pellegrinaggio. Il nuovo viandante/escursionista pu sco-
prire con il cammino lento del camminare per conoscere gioielli darchitettura nascosti tra la
polvere dei secoli come pievi romaniche e longobarde, pu visitare e vedere santuari e reliquie che
da secoli attirano e accompagnano folle di pellegrini. Sul cammino toscano,il viandante moderno
pu cosi ritrovare i segni di un antica devozione minore determinante per capire lo spirito che
animava gli antichi viandanti e pellegrini. Lungo litinerario si incontrano sovente antiche edicole
e tabernacoli devozionali, ex voto, antiche croci di legno segnavia, cippi di pietra e altri segni leg-
gibili dei molti cultori del viaggio lento dellanno Mille. Oggi come ieri la Via Francigena attra-
versa larea territoriale toscana caratterizzata da un particolare paesaggio che detiene un rilevante
aspetto culturale e naturalistico. Oggi la Via Francigena, che vede la Regione Toscana capofla del
progetto italiano sulla Via Francigena in Europa, permette la congiunta valorizzazione dei territori
toscani e le loro caratterizzazioni ad esempio la Via Francigena e larcheologia, la Via Francigena
e la musica, La Via Francigena e lescursionismo, la Via Francigena nelle terre del vino, la Via Fran-
cigena come inclusione sociale dei cittadini differentemente abili. Una sorta di territorio strada,
un territorio ci dove possibile, attraverso il percorso e i suoi rami, incontrare continuamente
la storia e la cultura, il passato e il presente insieme allospitalit della gente toscana con la sua
ineguagliabile douceur de vivre.
Comune di Pietrasanta (Lu)
Distesa ai piedi di un colle sovrastato dalla rocca, tra colline cui fanno scenario le
Alpi Apuane, Pietrasanta da sempre riveste un accentuato interesse urbanistico per
limpianto di chiara matrice medievale sul quale si innestato il rinnovamento edilizio
cinquecentesco. Limmagine di Pietrasanta quale centro culturale preminente nel
territorio versiliese ha origini altrettanto antiche. La presenza delle vicine cave di
marmo ne fece fn dal 400 un punto di riferimento per lattivit di grandi artisti, da
Brunelleschi a Donatello e pi tardi Michelangelo.
La sua vicenda storica inizia con la sua fondazione e il suo nome che risalgono
al 1255, quando Guiscardo Pietrasanta, podest di Lucca, intraprese il progetto di
assoggettamento della Versilia rafforzando i confni settentrionali dello Stato di Lucca.
Successivamente fu Castruccio Castracani, cui si deve il potenziamento della rocca
di Sala e la costruzione della rocca Arrighina, a favorire la crescita del borgo che
entr in confitto con varie signorie. Il miglior punto di osservazione dellimpianto
urbanistico di Pietrasanta rappresentato dalla rocca di Sala, vertice superiore di un
triangolo raccordato e saldato mediante due tronchi di mura merlate al sottostante
rettangolo, un tempo anchesso racchiuso tra le mura. Piazza del Duomo ,vi si accede
dalla Porta Pisana ,alla cui sinistra sono i resti della Rocca Arrighina o Rocchetta,
ricostruita nel 1486-87 sul luogo gi occupato dalla rocca di Castruccio del 1316-28.
Il Duomo intitolato a S. Martino, domina il centro del rettangolo (1256-58). Linterno
a tre navate divise da colonne conserva opere di valore unico. Il Battistero guarda
il fanco destro del Duomo. Nel secolo XIX vi furono trasferiti il fonte battesimale a
pozzo, datato 1389 e riferito a Bonuccio Pardini. Oggi il fertilissimo contesto artistico,
unito alla tenace opera di promozione dellarte svolta, hanno agito da
catalizzatore per numerosi artisti italiani e stranieri che hanno promosso
Pietrasanta a terra delezione per il proprio lavoro, contribuendo a loro
volta con opere e donazioni allarredo urbano.
Comune di
Pietrasanta
con il Patrocinio di
Domenica 4 Settembre 2011
LUNGO LA VIA FRANCIGENA
ALLA SCOPERTA DELLA PICCOLA
ATENE DITALIA
programma
Ore 8,30 raduno al Castello di Montignoso.
Ore 10,00 partenza da Castello di Montignoso, castellum Aginulf fortifcazione romana e poi lon-
gobarda posta tra la localit la Porta, punto obbligato di passaggio fra la collina di Montignoso e il
lago, ora prosciugato della Porta.
Chiamata anche il salto della cerva questa localit contraddistinta da un evidente sperone roccioso
degradato dalle cave di marmo. Dopo Camaiore la Via Francigena puntava in direzione di Pietrasanta.
Poco prima di giungervi, un bivio conduce alla Plebes Sanctae Felicitatis ora Pieve di San Giovanni.
Pietrasanta, chimata Terra nuova, deriv il suo nome dal Podest di Lucca, Guiscardo Pietrasanta che
la fond nel 1255.
Pietrasanta pu essere considerata lerede del Castello Aginulf (Montignoso), lantica fortezza a pre-
sidio della strada litoranea che univa Pisa a lantica Luni. Non mancava a Pietrasanta una istituzione
ospitaliera, ricordata come Hospitale Sancti Pauli. Si percorre il percorso descritto nel diario di
viaggio dallabate Nikulas di Munkathvera nel 1154 che descrive: ci sono dieci miglia da percorrere
per quelle spiagge stupende,dove da ogni parte sorgono citt e si aprono ampie vedute. Anche il re
di Francia Filippo Augusto nel suo passaggio nel 1191, ricorda la localit tra il castello Aginulf e il
Passo della Cerva tra il lago e la Porta, che fu da sempre luogo di confne, dove si pagava il pedaggio
e la gabella.
Lunghezza circa 11 km
DisLiveLLo 100 mt
tempo Di percorrenza circa 4 h
Itinerario escursionistico: Alessio Latini (Guida Aigae e FIE) info: 339.15 61 203
Comune di Pietrasanta - uff. turismo 0584.79 09 44
Comune di Monteriggioni (Si)
Situato a pochi chilometri da Siena, il Castello di Monteriggioni venne fondato nel
secondo decennio del 200 dalla Repubblica Senese con il principale scopo di creare
un avamposto difensivo contro la rivale Firenze. Il castello collocato in prossimit
della Via Francigena che, percorsa da pellegrini e mercanti, rappresent il pi
importante collegamento tra la Francia e Roma gi a partire da prima del Mille.
Allinterno della fortezza di Monteriggioni, la funzione militare e quella insediativa
sono i principali elementi che condussero i senesi alla costruzione del castello
che ancor oggi per i suoi caratteri architettonici, per il rapporto con il paesaggio
circostante e, non ultimo, per leccellente stato di conservazione rappresenta forse un
unicum nellattuale panorama dei borghi medievali della Toscana.
Il castello di Monteriggioni si presenta dallesterno con una possente cinta muraria
interamente realizzata in pietra. Dalla superfcie esterna delle mura, distribuite a
intervalli non sempre regolari, sporgono quattordici torri rettangolari. Limportanza
di queste torri doveva essere assai notevole anche nel Medioevo, come attesta
un famoso passo della Divina Commedia di Dante Alighieri. Laccesso al castello
avviene, ancora oggi tramite due porte, quella Franca o Romea rivolta verso Siena, e
quella di S. Giovanni, situata sul versante opposto delle mura in direzione di Firenze.
Varcata la soglia del borgo ci appare dinanzi agli occhi la liscia facciata della chiesa
di S. Maria Assunta, la cui bellezza non si comprende subito.
Seppur trasformata allinterno, la chiesa rappresenta uno degli edifci medievali
meglio conservati del castello. Camminando per il borgo, un tempo dimora di soldati
ma anche di numerosi civili, tra le caratteristiche viuzze e le antiche case si ha la
sensazione di ritornare indietro nel tempo. La possibilit di immergersi
nel passato prosegue nel museo allestito nei locali antichi adiacenti alla
chiesa. Sistemate in quattro sale, si possono ammirare riproduzioni di
armi e armature che vanno dallXI al XVI secolo.
Provincia
di Siena
Comune di
Monteriggioni
con il Patrocinio di
Sabato 10 Settembre 2010
ASSEmbLEA REGIONALE TOSCANA
DELLAIGAE
In questo giorno con inizio alle ore 10,30, presso il complesso storico monumenta-
le di Badia a Isola, posto sulla Via Francigena, dopo il saluto ai convenuti da parte
del Sindaco Bruno Valentini, si terr lassemblea Regionale della AIGAE Toscana.
LAigae (Ass. Italiana Guide Ambientali Escursionistiche) nasce nel 1992 ed la
pi grande associazione di categoria italiana, nonch lunica a livello nazionale
che riunisce chi per professione accompagna in natura e in sicurezza illustrando le
caratteristiche ambientali e culturali del territorio.
Domenica 11 Settembre 2011
SEGUENDO LE TORRI DI mONTERIGGIONI LUNGO LA VIA FRANCIGENA
programma
Ore 8,30 raduno dei partecipanti nel parcheggio nei pressi dellAbbadia a Isola.
Ore 9,00 partenza per lescursione storica ambientale lungo la Via Francigena: dallAbbadia al Castello
di Monteriggioni con visita; da Monteriggioni al castello della Chiocciola, il castello della Villa e, sem-
pre sullantico tracciato si raggiunge Pian del Lago fno allEremo di S. Leonardo al Lago e Losteriaccia,
antica locanda sulla Via Francigena.
Ore 13,00 pranzo al sacco.
Ore 16,00-16,30 circa rientro a Monteriggioni (possibile navetta).
Lunghezza circa 10 km
DisLiveLLo 80 mt
tempo Di percorrenza circa 4 h con soste.
Itinerario escursionistico: Alessio Latini (Guida Aigae e FIE) info: 339.15 61 203
Chiara Roscino e Stefano Gabbricci (Soci FIE) info: 334.30 19 923
Comune di Monteriggioni 0577.30 66 07
Comune di Monteriggioni (Si)
Situato a pochi chilometri da Siena, il Castello di Monteriggioni venne fondato nel
secondo decennio del 200 dalla Repubblica Senese con il principale scopo di creare
un avamposto difensivo contro la rivale Firenze. Il castello collocato in prossimit
della Via Francigena che, percorsa da pellegrini e mercanti, rappresent il pi
importante collegamento tra la Francia e Roma gi a partire da prima del Mille.
Allinterno della fortezza di Monteriggioni, la funzione militare e quella insediativa
sono i principali elementi che condussero i senesi alla costruzione del castello
che ancor oggi per i suoi caratteri architettonici, per il rapporto con il paesaggio
circostante e, non ultimo, per leccellente stato di conservazione rappresenta forse un
unicum nellattuale panorama dei borghi medievali della Toscana.
Il castello di Monteriggioni si presenta dallesterno con una possente cinta muraria
interamente realizzata in pietra. Dalla superfcie esterna delle mura, distribuite a
intervalli non sempre regolari, sporgono quattordici torri rettangolari. Limportanza
di queste torri doveva essere assai notevole anche nel Medioevo, come attesta
un famoso passo della Divina Commedia di Dante Alighieri. Laccesso al castello
avviene, ancora oggi tramite due porte, quella Franca o Romea rivolta verso Siena, e
quella di S. Giovanni, situata sul versante opposto delle mura in direzione di Firenze.
Varcata la soglia del borgo ci appare dinanzi agli occhi la liscia facciata della chiesa
di S. Maria Assunta, la cui bellezza non si comprende subito.
Seppur trasformata allinterno, la chiesa rappresenta uno degli edifci medievali
meglio conservati del castello. Camminando per il borgo, un tempo dimora di soldati
ma anche di numerosi civili, tra le caratteristiche viuzze e le antiche case si ha la
sensazione di ritornare indietro nel tempo. La possibilit di immergersi
nel passato prosegue nel museo allestito nei locali antichi adiacenti alla
chiesa. Sistemate in quattro sale, si possono ammirare riproduzioni di
armi e armature che vanno dallXI al XVI secolo.
Provincia
di Siena
Comune di
Monteriggioni
con il Patrocinio di
Sabato 10 Settembre 2010
ASSEmbLEA REGIONALE TOSCANA
DELLAIGAE
In questo giorno con inizio alle ore 10,30, presso il complesso storico monumenta-
le di Badia a Isola, posto sulla Via Francigena, dopo il saluto ai convenuti da parte
del Sindaco Bruno Valentini, si terr lassemblea Regionale della AIGAE Toscana.
LAigae (Ass. Italiana Guide Ambientali Escursionistiche) nasce nel 1992 ed la
pi grande associazione di categoria italiana, nonch lunica a livello nazionale
che riunisce chi per professione accompagna in natura e in sicurezza illustrando le
caratteristiche ambientali e culturali del territorio.
Domenica 11 Settembre 2011
SEGUENDO LE TORRI DI mONTERIGGIONI LUNGO LA VIA FRANCIGENA
programma
Ore 8,30 raduno dei partecipanti nel parcheggio nei pressi dellAbbadia a Isola.
Ore 9,00 partenza per lescursione storica ambientale lungo la Via Francigena: dallAbbadia al Castello
di Monteriggioni con visita; da Monteriggioni al castello della Chiocciola, il castello della Villa e, sem-
pre sullantico tracciato si raggiunge Pian del Lago fno allEremo di S. Leonardo al Lago e Losteriaccia,
antica locanda sulla Via Francigena.
Ore 13,00 pranzo al sacco.
Ore 16,00-16,30 circa rientro a Monteriggioni (possibile navetta).
Lunghezza circa 10 km
DisLiveLLo 80 mt
tempo Di percorrenza circa 4 h con soste.
Itinerario escursionistico: Alessio Latini (Guida Aigae e FIE) info: 339.15 61 203
Chiara Roscino e Stefano Gabbricci (Soci FIE) info: 334.30 19 923
Comune di Monteriggioni 0577.30 66 07
Associazione Italiana
Guide Ambientali Escursionistiche
Comune di Lucca (Lu)
Lucca una delle pi illustri citt italiane con un centro storico di straordinario
valore che ha conservato intatto il giro delle mura e parte delle sistemazioni difensive
esterne. Allinterno delle mura il tessuto edilizio si conservato sostanzialmente
integro. Nel Medioevo Lucca fu uno dei ducati longobardi pi importanti del centro
Italia, sede abituale del re e citt capitale della Tuscia. E di questo periodo lapertura
della strada Romea o Francigena, poi detta Francesca, di cui Lucca diviene una delle
tappe principali prima di giungere a Roma. Le gi solide mura della citt furono
consolidate e allinterno di esse si distinguevano il mercato civitatis ,la curtis regia, la
plebs intitolata a S. Reparata e S. Giovanni. Il terzo assetto urbano quello comunale.
Le nuove mura resero pi grande la citt. Soltanto nella parte di mezzogiorno le mura
ricalcarono landamento delle antiche mura romane, lato pi soggetto ed esposto alle
mire della vicina rivale Pisa. Gli edifci costruiti presentano ancora oggi caratteri di
notevole interesse come le case-torri, alte fno a cinque-sei piani. La parte centrale
della citt ancora oggi il luogo delle attivit di governo, degli uffci pubblici e privati
e delle banche. Al centro il Duomo intitolato a S. Martino, dispone trasversalmente
sul fondo della piazza il solenne involucro marmoreo realizzato in pi fasi costruttive.
Fondato secondo la tradizione sa S.Frediano nel VI secolo, divenne sede vescovile nel
secolo VIII. Ricostruito nel 1060 per opera del vescovo Anselmo da Baggio, futuro
papa Alessandro II. La quarta cerchia di mura rappresenta un compiuto esempio di
fortifcazione tardo rinascimentale, basato su una complessa macchina composta da
vari spazi liberi, grandi terrapieni, baluardi e porte daccesso, sviluppate per i 4195
metri, formano da dodici cortine e undici baluardi.
AssociAzione ToscAnA
delle Vie FrAncigene
Domenica 18 Settembre 2011
LUCCA:
LALLOGGIO PER I PELLEGRINI
SULLA STRADA VERSO ROmA
programma
Ore 10,00 incontro al parcheggio di Porta Elisa a Lucca e inizio dellescursione cittadina.
Lucca era lultimo centro urbano della Tuscia adeguatamente attrezzato per ricevere chi percorreva la
Via Francigena prima di affrontare il superamento della dorsale appenninica. Non a caso la citt veniva
considerata per eccellenza lalloggio per i pellegrini e i viandanti sulla strada per Roma dato la pre-
senza massiccia tra le sue mura e nelle sue vicinanze fuori le mura degli spedali e degli hospitia. Alla
presenza della Via Francigena e allintensifcarsi dei transiti a iniziare dallet carolingia da attribuire
la intensit della vita urbana a Lucca nel medioevo. Tutti i principali ordini e enti religiosi lucchesi ge-
stivano uno spedale ed erono presenti a Lucca i cavalieri Templari con una Domus Mansionis Templi
nonch i cavalieri del Tau di Altopascio che dettero nome anche a una via del centro. Unaltra seconda
ondata si ebbe con la massiccia presenza di pellegrini nellXI secolo, tanto che nel 1260 solo entro la
cerchia urbana era accertata la presenza di tredici spedali. Almeno al 1076 risale lo spedale presso la
cattedrale di San Martino, protetto dalla madre della contessa Matilde, al 1079 risale lo spedale della
chiesa di Santa Maria Foris Portam; al 1099 quello di San Frediano. Come in tutti i punti di sosta di
primaria importanza, a Lucca abbondano richiami e messaggi rivolti ai pellegrini ad esempio il labirin-
to antico simbolo iniziatico, divenuto nel medioevo espressione del sacro iter con denominazione di
Chemin de Jerusalem, si trova scolpito in una bozza di pietra del porticato antistante il Duomo. Ma a
Lucca si trova addirittura uno dei punti focali del pellegrinaggio dei romei: il cosidetto Volto Santo,
la venerata statua, intagliata nel legno, secondo la leggenda dallo stesso Nicodemo, che si voleva fosse
giunta sino al porto di Luni e poi in seguito portata a Lucca. Pranzo al sacco o in trattoria.
Lunghezza circa 10 km
DisLiveLLo itinerario cittaDino
tempo Di percorrenza circa 4 h
Per informazioni: Alessio Latini 3391561203
Comune di Cerreto Guidi (Fi)
Cerreto Guidi al centro di un paesaggio storico di colline che si frappongono tra le
ultime propaggini del Montalbano e i territori palustri del Padule di Fucecchio.
La struttura urbanistica cittadina denota un impianto medievale, lo sviluppo del borgo
avvenuto allinterno di due cerchie murarie concentriche disposte attorno ad un
nucleo storico centrale, costituito adesso dalla stupenda Villa Medicea. Il nucleo pi
antico del castello risale alla dominazione feudale dei Conti Guidi. In origine la
zona, non molto distante dal tracciato della Via Francigena, era nota come Cerreto
in Greti.
Con il fnire del controllo feudale dei conti Guidi, lantico borgo di Cerreto in Greti
entrava nellorbita forentina e proprio ai signori di Firenze, i Medici, legata la fama
della cittadina e della sua splendida villa omonima. La stupenda residenza della famiglia
Medici a Cerreto Guidi di impianto rinascimentale ma stata costruita sullantico
castello. Essa sorge sul culmine della collina, nel centro geometrico dellantico abitato,
l dove un tempo si levava la possente rocca inespugnabile dei conti Guidi. La villa fu
innalzata per volere di Cosimo I de Medici come sua residenza granducale. Questi
ne affd la progettazione allarchitetto Davide Fortini, sebbene non sia estranea la
mano di Bernardo Buontalenti nel disegno della rampe di scale daccesso, i cosidetti
Ponti Medicei. Nei locali della villa oggi allestito uno stupendo museo che ospita
arredamenti e ritratti dei Medici, terrecotte dei della Robbia ed una sezione dedicata
alle armi ed alla caccia. Cos come oggi, Cerreto Guidi rappresenta il risultato
di una lunga evoluzione: il tempo e lopera umana hanno variamente rielaborato il
paesaggio naturale. Ne risulta un misto di tracce antiche e di interventi moderni, un
territorio composito dal punto di vista storico e da quello naturale. Chi
ancora oggi si avvicina a Cerreto e al suo territorio percorrendo le antiche
strade di accesso provenienti dalle diverse province che qui si toccano,
non pu non accorgersi di camminare per le vie eredi storiche di pi
antichi prolungamenti e raccordi della Via Francigena.
Provincia di
Firenze
Domenica 25 Settembre 2011
TRA COLLINE, ANTICHI LAGHI E PALUDI
SEGUENDO I PELLEGRINI NEI LORO VIAGGI
programma
Ore 8,30 raduno in piazza Umberto I a Cerreto Guidi
Ore 9,00 partenza per il trekking storico.
Ore 13,00 sosta pranzo al sacco o possibile ristoro presso una fattoria del territorio offerta ai parteci-
panti dallAmministrazione comunale
Ore 15,00 circa rientro a Cerreto Guidi
Ore 15,30 visita gratuita al Museo della Villa Medicea
Il Comune di Cerreto Guidi in collaborazione con la FIE, propone un percorso alla scoperta del
territorio da fare a piedi lungo itinerari collegati da tre raccordi che delineano un unico sentiero che
attraversa tutto il territorio del comune, consentendo poi di proseguire sulla Via Francigena verso
il Padule o lungo antiche strade verso il Montalbano. Litinerario parte dal capoluogo proponendo
scorci paesaggistici suggestivi e testimonianze storico-artistiche notevoli. Partiremo dalla Villa Me-
dicea sotto il celebre scalone progettato da Bernardo Buontalenti. E dobbligo compiere un giro
del suggestivo anello ai piedi della ripa del colle, sul quale si affacciano i palazzi storici del borgo,
alcuni modifcati in parte fra il 500 e il secolo successivo. Porta Palagio, lOratorio della Compagnia
del Corpus Domini e della SS.Trinit. Proseguendo per la cerchia muraria si arriva a Porta Fiorentina,
completato il giro del tracciato del percorso storico del circuito murario medievale, incontrando su
questa direttrice il Palazzo Comunale, e lOratorio di San Jacopo, proseguendo al primo bivio si pu
fare visita al Santuario di Santa Liberata. Si inizia il percorso escursionistico n5 Bosco Cameretta e
n4 Villa Petriolo (Caracosta, Rist. Il Tegolo, Villa di Petriolo, Fattoria di Petriolo, Podere Volpaia, Case
Pisana, Bivio Casa della Capra, Cerreto Guidi), possibile raccordo con litinerario di Bellavista. Bella
tappa collinare che si dipana tra i crinali collinari, con percorso semplice adatto a tutti.
Lunghezza circa 12 km
DisLiveLLo 80/100 mt
tempo Di percorrenza circa 4 h con soste
Comune di Cerreto Guidi tel. 0571.9061 / Alessio Latini 3391561203
Comune di
Cerreto Guidi
con il Patrocinio di
Comune di Castelfiorentino (Fi)
Castelforentino situato sulla parte collinare del tratto forentino del fume Elsa. Il
centro storico del paese posto alla destra idrografca del fume. I primi insediamenti
rimandano allet etrusca e romana e allantico nucleo di Timignano. Nel Medioevo la
cittadina prese la forma di un castello denominato Castelvecchio (posto sulla Via Fran-
cigena). Il territorio, situato presso lintersezione tra la Francigena e la Via Volterrana
nord (o del Sale) si svilupp grazie alle attivit produttive legate al transito economico
verso Roma di numerosi viandanti, pellegrini e commercianti.
Antico feudo dei Cadolingi e poi dei conti Alberti, appartenne dal XII sec. al vescovo
di Firenze. Da allora, la storia di Castelvecchio fu al centro dei contrasti che opposero
il Papato allImpero e i Fiorentini ai Senesi. In questa lotta, fatta di battaglie e assedi, la
fedelt degli abitanti di Castelvecchio alla citt di Firenze fu premiata con lattribuzio-
ne di una sede podestarile e delle insegne del Giglio rosso in campo bianco, insegne
identiche alla citt guelfa di Firenze: dal 1149 lantico borgo di Castelvecchio cambi
nome in Castelforentino.
Un secolo pi tardi, dopo la battaglia di Montaperti (1260) alla quale partecip anche
un nutrito numero di truppe castellane, la cittadinanza assistette alla sigla della
storica pace che mise fne alle guerre e contese tra Siena e Firenze. Posto in una
particolare posizione, al confne delle terre pisane,f iorentine e senesi, anche nel
prosieguo dei secoli Castelforentino ha sempre conservato un gran rilievo politico,
militare e culturale che ha favorito lo sviluppo di un patrimonio darte di indubbio
spessore, rafforzando sempre di pi il legame con Firenze.
Nel nuovo Museo sono raccolti gli stupendi affreschi di Benozzo Gozzoli, restaurati e
staccati dalla loro sede originale con le relative sinopie. Le opere furono
eseguite dal famoso artista nellultimo ventennio del XV sec.
Provincia di
Firenze
Venerdi 30 Settembre 2011
17^ RADUNO LUNGO
LA VIA FRANCIGENA IN TOSCANA
SEGUENDO mESSER bENOZZO GOZZOLI
TRA PITTURE, PIEVI, TORRI FORTIFICATE
E DOGANE LUNGO LA VIA FRANCIGENA
programma
Ore 9,30 RITROVO presso il parcheggio di Viale Roosevelt a Castelforentino. Partenza con mezzi
propri per raggiungere la loc. Dogana (frazione di Castelforentino).
Ore 10,00 inizio escursione dallantica Dogana di Castelforentino. Fra un Comune e laltro, ma
soprattutto fra una zona dinfuenza e laltra delle vari citt stato dominanti in Toscana esisteva la
dogana e con tale toponimo troviamo ancora varie localit che cos si chiamano. Escursione sem-
plice che permette di avere una visione dinsieme della campagna castellana e del suo paesaggio
circostante al borgo antico di Castelforentino. Tragitto caratterizzato da alcuni bei casolari toscani e
resti di torri di avvistamento. Cammineremo sulle colline tra lElsa e lEgola che nacquero dal mare
come coni vulcanici alla fne dellEra Primaria (circa 300 milioni di anni fa) come si pu vedere dai
ritrovamenti di fossili. Cammineremo sulle antiche tracce delle popolazioni Etrusche che vissero tra
Montaione e Castelforentino 400 e 500 anni prima della nascita di Cristo, passando da Poggio Car-
lotta, dove sono stati rinvenute ceramiche importanti. Nei secoli dopo lanno Mille, la Valdelsa era
sotto alcune potenti famiglie feudatarie. Era il tempo che precedette il sorgere e laffermarsi dei liberi
Comuni. Queste potetnti famiglie furono ghibelline perch ebbero privilegi riconosciuti dallImpero
e per questi lottarono, e persero, con la guelfa Firenze che con il chiudersi del Trecento riconquist
tutto il controllo della Valdelsa.
Ore 13,00 pranzo buffet e rientro alla Dogana.
Ore 20,00 cena tipica toscana (gradita prenotazione) presso trattoria mitica da Carlo a Castel-
forentino (punto tappa della F.I.E. lungo la Via Francigena) e presso la trattoria il Tulipano in caso
esaurimento posti disponibili (e altre trattorie).
Lunghezza circa 12 km aD aneLLo
DisLiveLLo 100 mt
tempo Di percorrenza circa 4 h
Guida itinerario escursionistico: Alessio Latini 339.1561203
Comune di Barberino Val dElsa (Fi)
Nel cuore della Toscana tra Firenze e Siena, si trova la terra di Baberino, pulsante di
storia e leggende. Una storia ancora leggibile grazie alle numerose testimonianze
architettoniche disseminate sul territorio. Non esiste un colle che non abbia alla
sua sommit una chiesa, un castello o una una pieve e tutto questo costruisce un
paesaggio altamente umanizzato e civilizzato che trova in queste tracce del passato
la nobile cornice per un ambiente naturale di struggente bellezza. La parte valdelsana
del territorio comunale un rincorrersi di colline impreziosite da vigne ed oliveti,
punteggiate di secolari cipressi in un dolce calare verso valle, sul fume Elsa. Il
territorio dominato dal colle di Semifonte, memoria storica dellorgoglio ghibellino
che os sfdare la nascente stella di Firenze. Firenze fatti in l, che Semifonte si fa
citt era il ritornello che risuonava fn sotto le mura di Firenze, e citt lo doveva
essere dal momento che si calcolano circa sette chilometri di mura. Rabbiosa e
violenta fu la reazione di Firenze tanto che, dopo averla conquistata, volle distruggerla
completamente vietando per secoli ogni riedifcazione sulla collina. Oggi a memoria
perenne di quel tragico fatto si erge, sulla sommit del colle disseminato di mattoni
bruciati e spezzoni di mura, una cupola identica a quella del Brunelleschi ma pi
piccola di otto volte. Risalendo a monte, troviamo lantica statale Cassia che divide
in due il territorio comunale tra Valdelsa e Val di Pesa, dove il paesaggio cambia,
diventa pi aspro e selvaggio lasciando i tratti coltivati che ospitano i ricchi e preziosi
vigneti del Chianti. Loriginale ricchezza del territorio del comune di Barberino
rappresentata dai piccoli centri disseminati nella campagna, ognuno diverso dallaltro
come tante piccole citt, con identit e forme diverse ma con la stessa memoria
millenaria di arte e cultura, vera radice unifcante di questa affascinante
terra toscana. Il capoluogo, Barberino, conserva la struttura medioevale
con la porta, le torri, le mura, lospedale dei pellegrini; si trova sulla
strada che, diramandosi dallantica Francigena di fondovalle, portava
allantica Badia di Passignano e poi a Firenze.
Provincia di
Firenze
Sabato 1 Ottobre 2011
17^ RADUNO LUNGO
LA VIA FRANCIGENA IN TOSCANA
bARbERINO VAL DELSA
SEmIFONTE VICO DELSA
mEmORIA mILLENARIA FRA VALDELSA E CHIANTI
programma
Ore 7,45 raduno a Castelforentino presso il piazzale /parcheggio dellOstello di viale Roosevelt, solo
per i coloro che pernottano nei comuni di Castelforentino e Gambassi. Per tutti gli altri, con mezzi
propri possono raggiungere il borgo di Barberino (20 km da Castelforentino).
Ore 8,00 partenza da Castelforentino con mezzi propri (pullman e auto) per Barberino Val dElsa.
Ore 9,00 partenza escursione. Il territorio comunale di Barberino dotato di una rete di strade
secondarie poco transitate e strade bianche un tempo utilizzate per collegare la Valdelsa. Arrivo a
Petrognano, antico borgo allinterno di Semifonte. Arrivo al borgo murato di Vico dElsa.
Ore 13,30 pranzo a buffet organizzato dallOsteria Vicolo dei Golosi e dallAss.Noi da Grandi.
Ore 15,30 partenza per raggiungere con i mezzi propri il borgo di Barberino. Visita guidata al borgo.
Il borgo inizia e termina in corrispondenza delle due porte, una sola delle quali, la Porta Romana
ben conservata. Allinterno del borgo vi sono numerose case-torri e palazzetti medioevali. Nella
piazza centrale troviamo il palazzo Pretorio e la neogotica chiesa di san Bartolomeo.
Ore 17,00 - 17,30 partenza per il rientro con i pullman e auto.
Ore 20,00 cena tipica toscana alla mitica trattoria Da Carlo (su prenotazione) gran men del
pellegrino affamato e presso la trattoria Il Tulipano (e altre disponibili) a Castelforentino. Prezzo
concordato.
Lunghezza circa 12 km
DisLiveLLo 80/100 mt
tempo Di percorrenza circa 4 h con soste
Per informazioni: Comune di Barberino Val dElsa 055.80 521 / Alessio Latini 339.1561203
Comune di
Barberino Val dElsa
con il Patrocinio di
Provincia
di Siena
Comune di Colle di Val dElsa (Si)
Colle di Val dElsa situata nel cuore della Toscana, in una posizione strategicamente
favorevole sul percorso della Via Francigena. Labitato si sviluppato in un territorio
ricco di testimonianze archeologiche che vanno dalla Preistoria alla civilt etrusca, con
siti sfruttati anche in epoca romana.
Il centro storico suddiviso in tre borghi distinti: il Borgo di Santa Caterina, il Castello
di Piticciano e il Piano, pi recente per diffusione urbana e da sempre adibito alle
attivit produttive. I primi documenti dove si nomina Colle risalgono al X secolo, ma
dalla fne del XII secolo che la cittadina acquist progressivamente autonomia e identit
politica.
Il tessuto urbano occupava gi nel Medioevo unarea molto ampia: si estendeva anche
lungo le canalizzazioni artifciali del fume Elsa, con la presenza di cartiere e altri edifci
andanti ad acqua che furono un fattore decisivo per leconomia locale.
Colle fu teatro di frequenti episodi bellici: tra i pi famosi ricordiamo la battaglia del
1269 tra guelf e ghibellini, e lassedio delle truppe del Duca di Calabria subto nel
1479 a difesa del territorio forentino.
Nel corso del Cinquecento acquis notevole importanza, tanto che nel 1592 divenne
sede di una nuova diocesi ottenendo il titolo di citt.
Al principio dellera contemporanea la manifattura della carta fu soppiantata dalle
nuove industrie del ferro, del vetro, poi da quella del cristallo che ha raggiunto il 15%
di tutta la produzione mondiale.
Centro di arte e cultura per tutto il XX secolo, oggi Colle di Val dElsa si presenta come
una piacevole citt immersa fra le verdi colline bagnate dal fume Elsa, ravvivata da
interessanti installazioni darte contemporanea, moderni edifci e rilevanti
interventi urbanistici progettati dallarchitetto francese Jean Nouvel.
Fra i personaggi che qui hanno avuto i natali ricordiamo Arnolfo di Cambio,
scultore e architetto del Duomo di Firenze, Cennino Cennini, celebre
autore del Libro dellArte e lo scrittore Romano Bilenchi.
Domenica 2 Ottobre 2011
17^ RADUNO LUNGO
LA VIA FRANCIGENA IN TOSCANA
SEGUENDO ARNOLFO DI CAmbIO
TRA ANTICHE STRADE ETRUSCHE
E LA VIA FRANCIGENA A COLLE DI VAL DELSA
programma
Ore 7,45 raduno a Castelforentino presso la piazza/parcheggio dellOstello per coloro che sono ospi-
tati presso le strutture di Castelforentino e Gambassi.
Ore 8,00 partenza da Castelforentino con mezzi propri (pullman e auto) per la citt di Colle Val dElsa.
Ore 8,30-8,45 raduno di tutti i partecipanti con pullman presso il parcheggio del Torrione (borgo sto-
rico di Colle Alta); parcheggiare auto al parcheggio di Porta Nuova. Utilizzeremo poi la navetta offerta
dallAmministrazione.
Ore 9,00-9,15 inizio escursione alla Necropoli Etrusca di Dometaia. Visita guidata al Parco Archeologi-
co con il Gruppo Archeologico Colligiano.
Ore 10,30 visita alla stupenda abbazia vallombrosana del 1076 di Badia a Coneo.
Ore 11,30 partenza lungo la Via Francigena per raggiungere il villaggio di Quartaia.
Ore 12,30-12,45 trasferimento da Quartaia a Colle Alta, ritrovo alla Porta Nuova o Salis (davanti alle
Scuole). Corteo degli escursionisti tutti insieme per raggiungere Piazza del Duomo.
Ore 13,30 buffet con pranzo sociale organizzato dalle donne del Comitato delle Donne di Castello.
Tutti i ragazzi sotto i 12 anni saranno ospiti dellAmministrazione Comunale.
Ore 15,00 presso il Teatro dei Vari incontro con il Sindaco e gli Amministratori e ringraziamenti da parte
di tutti i partecipanti e dei presidenti e rappresentanti delle Associazioni intervenute.
Ore 15,45 visita guidata al Borgo storico, ai tre Musei della citt, Museo Archeologico, Museo Civico,
Museo del Cristallo. Dimostrazione della lavorazione del cristallo nel vicolo della Misericordia. Mani-
festazione con bancarelle di oggetti vecchi dal titolo Mercanti per un Giorno.
Ore 17,00 partenza per il rientro. Termine manifestazione.
Lunghezza circa 12 km
DisLiveLLo 80/100 mt
tempo Di percorrenza circa 4 h con soste
Per informazioni: Comune di Colle Val dElsa 0577.91 21 11 / Alessio Latini 339.1561203
Comune di
Colle di Val dElsa
con il Patrocinio di
Provincia
di Pisa
Comune di Volterra (Pi)
Il proflo di Volterra, posto a 555 metri sopra il rilievo che divide e domina le valli del
fume Cecina e dellEra, simpone solitario nel paesaggio circostante vigorosamente
segnato dai calanchi e dallafforamento di argille del pliocene.
La citt si colloca entro la pi vasta cerchia delle mura etrusche presso lacropoli
della citt antica: qui sorta la Volterra medievale chiusa da mura ancora conservate.
Citt di vento e di macigno come la defn DAnnunzio, possiede il centro storico
monumentale costruito fra il XII e il XIII secolo tutto in pietra grigia (panchina).
Volterra uno dei centri pi importanti della Toscana, sia per la presenza di monumenti
che attestano le civilt che si sono succedute nel corso di trenta secoli, sia per la
lavorazione dellalabastro toscano i cui manufatti costituiscono oggi uno dei pi tipici
e tradizionali prodotti dellartigianato italiano.
Il tessuto insediativo dellattuale Volterra risulta assai ridotto rispetto a quello abitato
nel periodo di massima estensione, corrispondente al V-IV secolo a.C, quando Velathri
era a capo di una delle lucomonie della federazione etrusca. la cittadina verr poi
assoggettata a Roma di cui diventer un ragguardevole municipio.
Dopo la dominazione barbarica e la signoria vescovile si afferma come libero comune, il
quale formula i propri statuti fn dalla prima met del XII secolo. La sua storia millenaria
con aperti tentativi di ribellione e di autonomia contro la politica egemonica delle citt-
potenze e del vescovo-conte, non serv al compimento della aspirata libert: Volterra fu
defnitivamente assoggettata a Firenze nel 1472.
Ancora oggi Volterra una citt non ancora contaminata dal ritmo vertiginoso della
vita contemporanea, e chi giunge sul colle volterrano ha subito limpressione di
trovarsi davanti ad una citt particolare, dove si ha la sensazione di vivere
nellantico, fra le strette viuzze di un borgo medioevale.
Sabato 8 Settembre 2011
ACCOmPAGNATORI REGIONALI ESCURSIONISTI F.I.E.
Ore 11,00 cerimonia uffciale nel Palazzo dei Priori di Volterra alla presenza del Sindaco e degli
amministratori per il conferimento della abilitazione tecnica ai corsisti per aver frequentato con
proftto il Corso 2011 di ACCOMPAGNATORE AUSILIARIO REGIONALE DI ESCURSIONISMO
A.R.E. della F.I.E. Federazione Italiana Escursionismo organizzato dal Comitato Regionale Toscana.
Consegna degli attestati e dei tesserini e iscrizione allAlbo Nazionale Federale. Ore 13,00 pranzo
sociale (tutti sono invitati).
Domenica 9 Ottobre 2011
DALLA VIA FRANCIGENA
ALLA VIA SALAIOLA NORD DI VOLTERRA
programma
Ore 8,30 raduno dei partecipanti presso loc. Il Castagno dElsa.
Ore 9,00 partenza del trekking storico lungo la Via del Sale.
Ore 13,00 sosta pranzo.
Ore 17,00 rientro a Volterra (possibile trasferimento con pulmini volontariato).
Itinerario: la splendida zona di Volterra viene riscoperta lungo il percorso della Via del Sale. Scopriremo
antichi villaggi e ville come Ulignano, Pignano e il monte Voltraio, ricco anche di reperti fossili. Arroccata
su di un ventoso colle, Volterra appare con tutto il suo bagaglio storico artistico stratifcatosi nel tempo, tan-
to da far amalgamare antiche mura ed archi etruschi con palazzi medievali e chiese romaniche in maniera
dolce ed affascinante. Volterra, capitale mondiale dellartigianato dellalabastro. Cammineremo su antiche
strade salaiole dove nel medioevo la gente viaggiava a piedi o a cavallo e le merci venivano trasportate
con bestie da soma essendo scomparso luso del veicolo a ruote per le grandi distanze.
Lunghezza 14 km
DisLiveLLo 200 mt
tempo Di percorrenza circa 4 h
trekking: Paolo Chiodi 3287170970 Alessio Latini 3391561203 I
Comune di Volterra 0588.86 050
Comune di
Volterra
con il Patrocinio di
Comune di Montelupo Fiorentino (Fi)
Montelupo Fiorentino una delle principali citt della ceramica europee: situata in
unarea posta alla confuenza del torrente Pesa nel fume Arno, essa si colloca anche in
uno dei pi importanti snodi per le comunicazioni che, partendo dalla costa tirrenica,
raggiungono il Chianti e la Toscana interna. Alcuni ritrovamenti (oggi esposti al Museo
Archeologico di Montelupo, posto nel Parco urbano dellAmbrogiana) mostrano come
questo territorio fosse abitato gi in et preistorica, e poi organizzato in centri abitati in
epoca etrusca e romana. Sul suo territorio, in localit Vergigno di Pulica, si trova anche una
grande villa databile alla prima met del I secolo a. C.: una delle poche che possibile
ricostruire per quasi tutto il suo perimetro.
Fra 400 e 500 la ceramica smaltata (maiolica) di Montelupo divenne conosciuta ed
esportata in tutto il bacino del Mediterraneo e lungo le rotte atlantiche (Londra, Amsterdam),
rappresentando cos, nei pi raffnati oggetti duso comune, limmagine stessa del
Rinascimento italiano. Il ruolo assunto da Montelupo sino al primo trentennio del 700 fu di
fatto quello di un centro specializzato nella ceramica che dipendeva dalla citt dominante:
Firenze. La capitale, contando sullabilit e lingegno dei montelupini, evitava in tal modo
di introdurre tra le proprie mura unattivit che comportava un uso sistematico (e pericoloso)
del fuoco.
E possibile ripercorrere laffascinante vicenda della ceramica visitando il Museo della
Ceramica di Montelupo, posto nella piazza Vittorio Veneto: in esso sono esposti oltre
1000 documenti ceramici, gran parte dei quali frutto di un lavoro sistematico di scavo e
restauro. Ancora oggi la ceramica un tratto distintivo del territorio: numerose le botteghe
e le fabbriche attive. Alcune di esse si dedicano alla riproduzione dei decori tradizionali,
altre hanno intrapreso la strada della ricerca realizzando spesso oggetti che
rappresentano vere e proprie opere darte. Lattivit ceramistica contemporanea
trova debito riscontro nel Museo Contemporaneo, allestito nellex palazzo
podestarile di via Sinibaldi con documenti esemplifcativi delle pi importanti
manifatture (Fanciullacci, Mancioli, Bitossi) ed artisti locali. Provincia di
Firenze
Domenica 16 Ottobre 2011
PASSO DOPO PASSO
DALLA VIA QUINCTIA ALLA VIA PISANA
DA mARmANTILE A mONTELUPO
programma
Ore 9,00 ritrovo presso il castello di Marmantile (presso il parcheggio del circolo).
Ore 9,15 inizio escursione.
Ore 13,00 pranzo al sacco. Ricordarsi di lasciare una auto al mattino al parcheggio del Palazzetto dello
Sport di Montelupo per il rientro a Marmantile nel pomeriggio.
Il percorso medievale della Via Pisana nelle sue linee generali doveva ripetere quello della strada
Romana per Pisa: la via Quinctia. E probabile che la strada per romana, anche per i mutamenti e le
esondazioni dellArno, seguisse lasse direzionale della medievale Via per Pisa. Il percorso si sviluppa
sulle colline che dividono il Valdarno inferiore dalla Val di Pesa. Si parte dal castello di Marmantile, che
ha conservato eccezionalmente integro linterno tracciato della cinta muraria realizzata allinizio del
Quattrocento a pianta rettangolare, rinforzata da torri al centro e ai lati, con due porte allestremit del-
lasse viario che divide labitato. Oltre Marmantile ci imbatteremo nella chiesa di San Pietro in Selve,
nella cui facciata sono conservati alcuni affreschi tra cui San Cristoforo ai quali i viandanti chiedevano
la protezione lungo i viaggio. Raggiungeremo poi lungo una strada sterrata, attraverso Scopicci e Villa
Gello, degradando verso valle del torrente Pesa, la pieve di SantIppolito e Cassiano, lantica chiesa
matrice di Montelupo. Per la strada a fondo naturale si arriva quindi al ponte pedonale che consente
di superare il torrente Turbone e di utilizzare una via secondaria interna per raggiungere Montelupo.
Visita del centro cittadino.
Lunghezza itinerario 10 km
DisLiveLLo 80 mt
tempo percorrenza 4 h
Guida itinerario: Alessio Latini 339 15 61 203
Comune di Montelupo Fiorentino 057.91 74
Comune di
Montelupo
Fiorentio
con il Patrocinio di
Provincia
di Pisa
Comune di Castelfranco di Sotto (Pi)
Il borgo conserva limpianto rettangolare della terra murata di fondazione forentina,
cinta di mura del secolo XIII, rifatte nel 1424, nelle quali si aprivano quattro porte.
Allincrocio dei due maggiori assi viari si apre la piazza principale, chiusa dal
quattrocentesco Palazzo Comunale. Gi Palazzo della cancelleria nel XV secolo, un
tipico esempio di architettura civile per funzioni pubbliche, con loggiato anteriore a
piano terreno composto da colonnato con basamento, capitelli ed archi a tutto sesto in
pietra, aperto sulla piazza principale del centro storico. Nella facciata, dirimpetto alla
Collegiata, un leone seduto, il Marzocco, in pietra arenaria, che simboleggia lautorit
politica forentina sul paese, sottomessosi dopo un periodo comunale. Sul fanco la
collegiata dedicata a San Pietro e Paolo, edifcata nel 1284 con il concorso di Paganello
II vescovo di Lucca in stile romanico toscano, come rivelano alcuni fregi e larco in
mattoni nella facciata. Ricostruita e amplita nel 1719 la chiesa fu adornata di stucchi
secondo lo stile barocco dellepoca. Nella sua facciata laterale esterna, dirimpetto
al Municipio, si trova una pantera in arenaria, simbolo dellantico dominio luccese.
Allinterno degni di attenzione sono: il Fonte Battesimale del XV secolo, la statua di
San Pietro, opera marmorea di scuola pisana del XIII secolo e le due pregevolissime
statue lignee policrome rappresentanti lAnnunciazione sempre di scuola pisana del XIII
secolo. Degni di attenzione e di una visita anche il Conservatorio delle Monache di San
Matteo, impianto tipico conventuale del XVII secolo con annessa chiesa. La chiesa di
santa Maria Maddalena Badia, antica chiesa uffcializzata dai canonici di SantAgostino.
Ancora oggi si individuano le tracce del nucleo abitato del comune, situato sulla riva
destra dellArno, che fu un importante complesso idraulico architettonico che sbarrava il
fume Arno tra Castelfranco e San Romano fn dal secolo XIV. Montefalcone,
oggi villa signorile, un tempo castello dei signori Cadolingi del XI secolo,
e successivamente degli Albizi posto sulla zona panoramica delle Cerbaie
per dominare tutto il Vladrno. La zona da sempre intersecata da un ftto
reticolo di strade antiche e vicinali oggi facenti parte della rete senti eristica
denominata senti eristica delle Cerbaie.
Comune di
Castelfranco di Sotto
con il Patrocinio di
Domenica 23 Ottobre 2011
DAL bORGO mURATO
DI CASTELFRANCO
ALLA VIA FRANCIGENA
DEL GALLENO
programma
Ore 8,30-9,00 ritrovo dei partecipanti presso il Comune di Castelfranco in piazza Remo Bertoncini
e partenza. I percorsi in oggetto si sviluppano a partire dalla piana attorno a Castelfranco di sotto e
si diramano verso la localit della riserva naturale di Montefalcone raggiungendo il Galleno. Luoghi
di particolare valore ambientale presenti lungo i percorsi, sono rappresentati dai cosiddetti vallini e
da alcune antiche fonti. Un luogo di particolare valore storico, presente lungo i percorsi la via fran-
cigena, celebre strada medioevale utilizzata per raggiungere roma e il nord delleuropa, che si trova
localizzata, per circa 2 km , nel territorio della frazione di Galleno. il toponimo indicato come la
grasse geline - come annot il re di Francia Filippo Augusto, nel suo passaggio del 1191 dando un
signifcato culinario al luogo. Gi nel 1154 la sua fama era nota; labate islandese Nikulas di Munka-
thvera nel suo passaggio ricorda il toponimo hospitale novum de galleno dedicato alla santissima
trinit e fondato dagli ospitalieri di altopascio.
La fauna presente con cervi, caprioli, daini e cinghiali, oltre a volpi, faine, donnole, ghiri e istrici.
Riguardo allavifauna, nelle zone umide sono presenti il germano reale, la folaga, la gallinella dacqua,
lairone cenerino e larzavola. Lorto botanico delle Cerbaie e del padule di Bientina stato attrezzato
con alcuni elementi di arredo come panchine e tavoli che lo rendono piacevole e pienamente fruibile
dai cittadini. Oltre che le aree attrezzate sono stati realizzati e posizionati alcuni cartelli e bacheche
descrittive con indicazioni escursionistiche e informazioni didattiche.
Lunghezza itinerario 12 km
DisLiveLLo 50 mt
tempo percorrenza 4 h
Guida itinerario: Alessio Latini 339 15 61 203
Comune di Castelfranco di Sotto 0571.48 71
Pro Francigena Galleno - Massimiliano Petrolo 340.34 60 859
Provincia
di Siena
Comune di San Gimignano (Si)
Lalternarsi delle vicende storiche tra San Gimignano e la Via Francigena durante secoli
vissuti quasi in simbiosi hanno determinare la storia della citt.
San Gimignano si trasforma da roccaforte dei Longobardi in uno dei borghi pi forenti
e sviluppati della Toscana, in un clima in cui religione, commercio ed economia erano
indissolubilmente legati. Non un caso se il declino di san Gimignano coincide con
una data, il 1150, quando la via Francigena di collina fu spostata verso il fondovalle.
Nella buona e nella cattiva sorte, dunque, il borgo turrito segue la Via Francigena.
Religione e dinamismo economico si intrecciano, portando alla nascita dei negozi di
ricchi commercianti, alla costruzione delle loro abitazioni composte da un palazzo
affancato da torre alta diversi piani: laltezza della torre costituisce, per i ricchi
mercanti, il simbolo del loro potere economico. Nasce cosi uno dei miti pi longevi,
quello di San Gimignano citt dalle 72 torri (oggi ne restano solo 13) iniziando una
fase rigogliosa per la storia del borgo.
Grazie al passaggio della Via Francigena, al passaggio continuo di pellegrini e
viandanti, cresce lattivit, aumenta la popolazione e si insediano anche alcuni
importanti ordini religiosi, quali gli Agostiniani e i Francescani. Si costruiscono nuove
chiese e case e si amplia la cinta muraria. A questo punto della storia, le vicissitudini
della Via Francigena e di San Gimignano sono indissolubilmente intrecciate tanto
da condizionare la sua crescita e il suo spopolamento quando la celebre via verr
spostata verso il fondo valle.
Oggi la citt patrimonio mondiale dellumanit, immersa com in uno dei paesaggi
pi suggestivi della Toscana, meta amata dai turisti di tutto il mondo, culla di eccellenze
gastronomiche come la Vernaccia e lo zafferano. Se possiamo oggi
ammirare la stupenda citt medioevale con le sue torri e le sue strade
tortuose, con le sue antiche abitazioni e chiese, lo dobbiamo anche alla
Via Francigena.
Sabato 29-30-31 Ottobre 2011
DALLA VIA FRANCIGENA ALLA VIA DEL SALE
DA SAN GImIGNANO A VO LTERRA
programma
SABATO 29 OTTOBRE 2011- LA VIA SALAIOLA SUD DA SAN GIMIGNANO A SENSANO
Escursione storico-ambientale sul cammino della Via Salaiola sud. Visita al castello di Castelvecchio
e dei suoi affascinanti resti. Pranzo al sacco. Nel pomeriggio raggiungeremo il Monte Cornocchio.
Recupero con pullman associazione Legambiente del gruppo escursionistico. Nel pomeriggio raggiun-
geremo Volterra con il pullman per dislocazione in struttura ospitante.
DOMENICA 30 OTTOBRE 2011 - LA VIA SALAIOLA SUDA DA SENSANO A VOLTERRA
Ore 9,30 partenza da Sensano lungo il cammino della Salaiola. Dopo aver ammirato scenari panorami-
ci unici, scenderemo in direzione di San Ottaviano, incontrando prima la piccola chiesina della Nera
e la Fonte del Latte. Giungeremo a San Ottaviano, qui i ciuchini in fla indiana si dividevano nelle due
direzioni trasportando il sale versi Firenze e verso Siena. Il luogo accolse anche le spoglie delleremita
SantOttaviano, divenuto il patrono della citt di Volterra. Visita del centro storico della citt di Volterra
e incontro con lAmministrazione Comunale.
LUNEDI 31 0TTOBRE 2011 - LUNGO LA FRANCIGENA DA BADIA A CONEO A MONTERIGGIONI
Dalla Badia a Coneo incontreremo Tignano, luogo dopo il quale la strada si fa selciata attraverso i boschi
di lecci che la circondano. Si giunge al villaggio di Quartaia riportandoci sulla Via Francigena in aperta
campagna. Prima tappa il borgo di Gracciano, dove il fume Elsa si trasforma in Elsa viva. Attraversan-
do la piana del Piano Senese si arriva al bellissimo borgo di Strove. Ore 13,30 pranzo al Circolo della
Cooperativa. Dopo nel pomeriggio raggiungeremoil Castello di Castelpietraio e Abbadia a Isola, grande
complesso monastico fortifcato fatto costruire nel 1001 dalla contessa Longobarda Ava per ospitare i
pellegrini. Proseguendo il Castello di Monteriggioni ci apparir nella sua immensa grandezza.
Guide itinerario: Alessio Latini 339 15 61 203
Paolo Chiodi 328.71 70 970
Circolo
Piove di Sacco
in collaborazione con
socieT ATleTicA VolTerrA
sez. Trekking (Pi)
organizzazione a cura di
COLORI SOCIET COOPERATIVA SOCIALE-ONLUS /
PROGETTO TURISmONATURA- EmPOLI (FI)
GRUPPO ESCURSIONISTICO COLORI ORGANIZZATO
G.E.C.O. F.I.E. (FI)
FEDERAZIONE ITALIANA ESCURSIONISmO F.I.E.
COmITATO REGIONALE TOSCANA DELLA FEDERAZIONE
ITALIANA ESCURSIONISmO (FI)
CON IL CONTRIbUTO DI
f.i.e. feDerazione itaLiana escursionismo
coLori soc. coop. soc. onLus
comune Di pietrasanta (Lu)
comune Di monteriggioni (si)
comune Di cerreto guiDi (fi)
comune Di barberino vaL DeLsa (fi)
comune Di coLLe vaL DeLsa (si)
comune Di voLterra (pi)
comune Di s. miniato (pi)
CON IL PATROCINIO E SOSTEGNO DI
regione toscana
provincia di firenze
provincia di pisa
provincia di siena
comune di pietrasanta (lu)
comune di monteriggioni (si)
comune di cerreto guidi (fi)
comune di barberino val delsa (fi)
comune di colle di val delsa (si)
comune di volterra (pi)
comune di montelupo fiorentino (fi)
comune di castelfranco di sotto (pi)
comune di san miniato (pi)
aevf ass. europea delle vie francigene (pr)
atvf ass. toscana delle vie francigene (si)
aivf ass. internazionale via francigena (rm)
cai - club alpino italiano reg. toscana (fi)
cers italia consorzio europeo rievocazioni storiche (vi)
assoturismoconfesercenti - toscana (fi)
aics ass. it. cultura sport-comitato regionale toscano (fi)
confcooperative federcultura turismo sport toscana (fi)
co&so - empoli (fi)
aigae-ass. italiana guide ambientali escursionistiche (ro)
aigae- ass. it.guide amb. escursionistiche - toscana (lu)
federighi editore certaldo (fi)
cave cord. associazioni volontariato empolese-empoli (fi)
la rivista di escursionismo - f.i.e. (ge)
co.mo.do. federazione italiana di associazioni e enti per lo
sviluppo della mobilit dolce (re)
ass. culturale escursionistica incontriamoci (gr)
ass. iubilantes - como (co)
ass. itineraria - roppolo (bi)
ass. tartufai delle colline della bassa valdelsa castelfio-
rentino/certaldo (fi)
ass. rete dei cammini francigeni (rm)
ass. pro volterra - volterra (pi)
decathlon - colle val delsa (si)
CON LA PARTECIPAZIONE E LA COLLAbORAZIONE DI
ass. escursionistica appennino trekking -cortona (al)
ass. gruppo micologico vogherese - voghera (al)
ass. genitori e ragazzi disabili - noi da grandi - empoli (fi)
sav societ atletica volterra - gruppo trekking - volterra (pi)
ass. noi da grandi onlus empoli (fi)
ass. di volontariato semplicemente onlus genova (ge)
ass. noi per loro brivio lecco (lc)
c.a.i. liguria sez. altare - savona (sv)
ass. il bivacco massa (ms)
v.a.b. protezione civile di colle val d elsa (si)
misericordia protezione civile di castelfiorentino (fi)
ass. orizzonte outdoor pieveragno (cn)
ass. culturale il giardino sotto vico vico delsa (fi)
g.e.v. gr. escursionisti del velino magliano dei marsi (aq)
asa ericson e luigi grazioli - noceto (pr)
ass. per la via francigena di galleno (pi)
a.n.a- ass. nazionale alpini-gruppo sportivo mazzano
legambiente circolo della saccisica piove di sacco (ve)
societ cooperativa montemeru assisi (pg)
avis bologna gruppo escursionistico (bo)
coop liguria ass. tempo libero genova (ge)
gruppo escursionistico camminare insieme genova (ge)
ass. archeologica colligiana colle val delsa (si)
ass. amici della montagna camaiore (lu)
comitato delle donne di castello colle val delsa (si)
ass. colgirandola colle val delsa (si)
ass. fabbrica colle colle val delsa (si)
ass. pro loco colle val delsa (si)
ass. eta beta onlus - castelfiorentino (fi)
ass. cavalieri delle grazie colle val delsa (si)
g.a.r. gruppo archeologico romano cerveteri (rm)
a.c.e.r. ass. camminatori escursionisti roma (rm)
ass. mangia trekking mangia spezia (sp)
unicoop firenze-sez. soci castelfiorentino (fi)
curia arcivescovile di siena (si)
ass. incontriamoci albinia (gr)
ass. piedi in cammino pisa (pi)
coop la fortezza sovana (gr)
arci circolo culturale biblioteca bird di vico delsa (fi)
ecoistituto - san miniato (pi)
fattoria castello di coiano castelfiorentino (fi)
consorzio toscana in - gambassi terme (fi)
azienda agricola villa petriolo cerreto guidi (fi)
ristorante osteria da carlo castelfiorentino (fi)
ristorante il tulipano castelfiorentino (fi)
albergo antica sosta castelfiorentino (fi)
cooperativa di consumo-casa del popolo-strove (si)
ostello della giovent castelfiorentino (fi)
albergo lami castelfiorentino (fi)
albergo la pieve castelfiorentino (fi)
agriturismo renai &monte - gambassi terme (fi)
agriturismo poggio ai grilli gambassi terme (fi)
ostello della giovent di volterra volterra (pi)
ristorante caff letterario vicolo dei golosi vico delsa (fi)
centro commerciale naturale tre piazze castelfiorentino (fi)
albergo toscana ambassador poggibonsi (si)
ass. kampino ponte a elsa (pi)
ass. moti carbonari ritrovare la strada san miniato (pi)
ass. pro loco di galleno (fi)
comitato civico pro via francigena di galleno galleno (fi)
mEDIA PARTNER
informatore unicoop firenze (fi)
rivista escursionismo (ge)
quotidiano il tirreno redazione di empoli (fi)
federighi editore - certaldo (fi)
radio lady empoli (fi)
gonews quotidiano on-line-empolivaldelsa (fi)
radio seisei empoli (fi)
quotidiano la nazione redazione di empoli (fi)
toscana tascabile mensile dinformazione-firenze (fi)
valdelsa net quotidiano on-line .poggibonsi (si)
itnerari e luoghi mensile di tur. responsabile - milano (mi)
oasis rivista di cultura ambientale - alba (cn)
la spalletta settimanale dinformazione volterra (pi)
settore comunicazione coop colori- empoli (fi)
LA F.I.E. www.feitalia.it


La F.I.E. Federazione Italiana Escursionismo un Ente Morale fondato nel 1946. Decreto del Presidente della
Repubblica del 29 novembre 1971 n.1152 con D.P.R. del Ministero dellIndustria-Dipartimento Turismo. La F.I.E. stata anche
riconosciuta come Associazione Ambientale con Decreto del Ministero dellAmbiente 17 novembre 2004. La F.I.E. afflia
e collega tra loro gruppi, associazioni e club in tutta Italia. Promuove lescursionismo e le attivit a contatto con la natura e
il territorio. Organizza corsi di formazione per Accompagnatori Escursionistici Nazionali AEN volontari in tutte le Regioni.
Tramite le associazioni ad essa affliate interviene nelle scuole con programmi di educazione ambientale ed accompagna
nelle escursioni i cittadini differentemente abili. Organizza soggiorni estivi escursionistici montani per ragazzi/e dai 9 ai 14
anni. Organizza giornate nazionali nel nome dellescursionismo. La F.I.E. la rappresentante italiana della F.E.E. (Federazione
Europea Escursionismo) con mandato di progettare e mantenere in ordine i Sentieri Europei che attraversano lItalia nelle
varie direzioni. Attualmente la F.I.E. riunisce circa 200 associazioni e gruppi escursionistici italiani,con oltre 10.000 soci
iscritti, che organizzano escursioni e trekking nazionali ed europei, viaggi nazionali e nel mondo, incontri culturali, marce
di regolarit in montagna, gare di sci, corsi per accompagnatori escursionistici.La F.I.E. cura per lItalia gli scambi culturali
tramite le associazioni analoghe affliate allE.R.A. European Ramblers Associations (www.era.ewv.ferp.com) che conta pi di
5.000.000 di soci in tutta Europa.
LA F.E.E.
La F.E.E. Federazione Europea Escursionismo European Ramblers Association fondata il 19 ottobre 1969
in Germania, comprende attualmente 59 Federazioni escursionistiche nellambito di 29 nazioni europee oltre al Marocco
e Israele, con oltre 5.000.000 di soci. Il fne principale della F.E.E. consiste nel promuovere lescursionismo, lalpinismo o
il trekking oltre le frontiere nazionali al fne di contribuire alla conoscenza e amicizia fra le varie nazioni e popolazioni del
mondo, secondo lintento di camminare da popolo a popolo oltre le frontiere nazionali. La F.E.E. si occupa di Sentieri Europei
e delle loro varianti, con uno sviluppo complessivo di oltre 20.000 chilometri. Organizza escursioni e trekking internazionali
e raduni europei, fornisce informazioni sui sentieri e i percorsi di grande importanza nei paesi membri della F.E.E. Cura lo
scambio di informazioni e notizie di carattere naturalistico e si adopera per la salvaguardia dellAmbiente mondiale.( www.
era.ewv.ferp.com).
F.I.E. FEdErazIonE ItalIana EscursIonIsmo
ERA-EWV-FERP
EuRoPEAn RAmblERs AssociAtion
COmITATO REGIONALE TOSCANA F.I.E.
F.I.E. Toscana
FEdErazIonE ITalIana
EscursIonIsmo
Pol. VallErbIkE
monTaIonE (FI)
socieT ATleTicA VolTerrA
sez. Trekking (Pi)
ass. aTTuTTambIEnTE (PI)
ass. FalTErona
san GodEnzo (FI)
Turismonatura
COLORI
Societ Cooperativa Sociale
Onlus
ass. PIEdI In cammIno (PI)
ass. culTuralE
IncronTrIamocI - albInIa (Gr)
INFORmAZIONI ORGANIZZATIVE
Alessio Latini cell. 339.1561203 David Morresi cell. 339.1202142
Mario Russo cell. 335.7575319
turismonatura@terzosettore.it
ALTRE COLLAbORAZIONI E ADESIONI
Associazione Italiana
Guide Ambientali Escursionistiche
club alpino italiano
GruPPo rEGIonalE Toscana
consorzIo EuroPEo
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rETE dEI
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FrancIGEnI
cAmminiAmo insiEmE
GEnoVA
G.E.V.
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cultura e Sport
AssociAzionE tARtuFAi
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mAnGiA tREkkinG
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