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Bitcoin: cos’è e a cosa serve?

Molte nuove realtà sono nate nell’ultimo decennio, come i sensori di movimento,
robot capaci di essere spediti su pianeti come Marte o addirittura su delle comete,
ma una tra le più grandi realtà nate nell’ultimo decennio sono le valute virtuali, come
il bitcoin, gli ethereum ed i ripple.
Tra questi, il più conosciuto e sviluppato è il bitcoin.
Ma prima di parlare di bitcoin nello specifico, cosa è una valuta virtuale?
Una valuta virtuale è l'equivalente in forma digitale del denaro contante,
memorizzato su un dispositivo elettronico o su un server remoto.
Il bitcoin è una valuta elettronica creata nel 2009 da Satoshi Nakamoto, che sviluppò
quest'idea da lui stesso presentata su Internet a fine 2008.
Si tratta in pratica di una moneta non reale, con la quale però si possono comprare
oggetti reali. Uno dei molti vantaggi del bitcoin è il fatto che non esistono organismi o
banche che li controllano. Ciò rende molto variabile il valore reale di un Bitcoin,
anche se la valuta virtuale segue standard di crescita e di ribasso simili alle monete
reali. Recentemente, però, i Bitcoin hanno fatto registrare risultati molto positivi,
tanto che alcuni esperti di economia stanno iniziando a considerare i Bitcoin come la
valuta del futuro. Il bitcoin segue un processo di creazione molto particolare, in
quanto tutti possono coniarli, ma esiste un tetto massimo di bitcoin coniabili; 21
milioni, per l’esattezza. La coniazione dei bitcoin è piuttosto particolare. La
generazione di bitcoin viene chiamata mining, ed i bitcoin possono essere, appunto,
“minati” solo se si è in possesso di un computer specializzato in estrazione di bitcoin.
Il procedimento richiede un’altissima potenza di calcolo, in quanto il procedimento di
mining consiste nel decifrare gli algoritmi alla base dei Bitcoin. Ovviamente è anche
possibile comprarli pagando in euro, in Rete o in sportelli fisici (in Italia ne esistono in
totale 5 o 6).
Inoltre ogni bitcoin può avere un address diverso, caratterizzato da 34 caratteri
alfanumerici, che permettono a questa moneta di garantire di poter essere utilizzata
una sola volta. Un fattore incredibile dei bitcoin è sicuramente il loro valore: da aprile
2016 ad oggi il loro valore è passato da poco meno di 400 euro a oltre sedicimila
euro. E il motivo è legato agli scenari politici. Se Cina e Russia iniziassero ad
accettare i Bitcoin come alternativa al dollaro statunitense il valore di questa moneta
virtuale schizzerebbe ancora più in alto. Una previsione piuttosto realistica, visto che
la maggior parte degli scambi di Bitcoin avviene proprio in Cina. Il governo cinese,
inoltre, dopo aver messo dei limiti ai Bitcoin per evitare la speculazione, non ha più
ostacolato questa moneta virtuale. Inoltre, la Brexit e l’incertezza sul futuro
dell’Unione Europea sono scenari che aumentano il potenziale valore dei Bitcoin.
Russell Newton, ex responsabile di JP Morgan(famosa società finanziaria con sede
a New York), ha previsto una frattura nel progetto euro e, secondo il suo parere, i
Bitcoin andranno a colmare il vuoto lasciato dall’abbandono della moneta unica negli
stati europei. A sottolineare la crescita dei Bitcoin c’è il fatto che molti investitori
stiano puntando molto di più sulle valute virtuali piuttosto che sull’oro. Esse sono più
comode, essendo digitali sono più facili da scambiare, e gli esperti sono sicuri che il
valore dei Bitcoin nei prossimi mesi aumenterà ancora.

Colotti Davide e Viezzoli Luca

fonti:
https://tecnologia.libero.it/cosa-sono-i-bitcoin-e-perche-valgono-piu-delloro-10964

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