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La scrittrice è stata sollecitata spesso nel passato dalle letture antropologiche ad analizzare le ragioni che spingono le donne a viaggiare,
i riscontri della presenza femminile in ambito turistico in particolare e culturale. Le donne in viaggio fino al 900 non hanno molta
autonomia negli spostamenti, sia nei pochi percorsi abituali che in quelli ancor più rari.
Lady Mary Montagu È un ulteriore esempio viaggiatrice legata agli schemi precedenti.
Lady Mary inizia a leggere le opere che trova nella grande biblioteca del padre; di nascosto apprende il latino.
Partecipa anche alla vita sociale “delle donne” aristocratiche, in una di quelle occasioni conosce il futuro marito, che sposa
(dopo una fuga avventurosa).
Nel 700 decide di accompagnare il marito, che viene nominato ambasciatore inglese, alla corte turca. (attraversano Vienna,
Ungheria, Belgrado) Rimane affascinata dalla novità del luogo e non partecipa alla vita politica.
Scrive nelle lettere tutto ciò che vede e che vive : soprattutto descrive i modi di vivere degli stranieri che incontra, del loro
abbigliamento (nude mentre bevono un caffè), delle abitazioni e soprattutto rimane impressionata della gentilezza di queste donne
nei confronti di una straniera.
Oltre che il viaggio in Oriente, Mary Montagu affronta un altro viaggio importante in Italia dove rimane per più di 23 anni
interrotti da soggiorni in Svizzera e Francia.
È una viaggiatrice privilegiata, perchè appartiene alla nobiltà e questo le permette di visitare luoghi riservati alle donne e
che non molti avevano la possibilità di visitare.
L’esperienza determinante del suo destino è stata la scrittura di saggi, poesie, articoli di giornali ma soprattutto lettere .
Scrive 900 lettere che raccontano la sua biografia.
Le sue descrizioni che da dell’Oriente, aumentano la curiosità e il fascino dell’Oriente, in tutta l’Europa. (Non viene influenzata
dall’orientalismo).
Le donne in viaggio nel 900 viaggiano attraverso paesaggi, luoghi sconosciuti e faticosi. Le descrizioni dei loro viaggi sono spesso molto
chiare. Fanno uso della fotografia.
Anche Freya Stark usa molto la macchina fotografica durante i suoi viaggi: scatta migliaia di foto in bianco e nero, testimonianza oggi di
un mondo scomparso che solo lei ha potuto vedere.
Muoversi e viaggiare non significa necessariamente essere liberi in quanto tra i viaggi affrontati ci sono anche quelli di chi emigra, chi
fugge, chi vagabonda senza meta, chi è schiavo. Se consideriamo anche questi come viaggi, allora non possiamo sostenere che le
donne, in passato viaggiavano poco.
Paola Perosino viaggiando spesso sola ha costruito una specie guida per le donne che spesso si sono chieste perché affrontare un
viaggio solitario: da come comporre la valigia a come chiarirsi le idee sulle proprie motivazioni al viaggio stesso.
Da oltre 50 anni siamo di fronte ad un fenomeno che vede le persone trascorrere sempre più tempo in compagnia di apparecchi
tecnologici piuttosto che di altri individui. Internet rischia di far diventare questo cyberspazio l’unico luogo in cui soddisfare i nostri
desideri, finendo così a perdere interesse per la realtà che ci circonda.
Spesso le donne sole in viaggio, lasciano le loro esperienze scrivendo diari o resoconti indirizzati a genitori, mariti, figli o in particolare
alle altre donne, amiche, conoscenti o sconosciute. Oggi sempre più spesso le annotazioni, i pensieri sono riportati sui tablet o sugli
smartphone, parole accompagnate da immagini.
Esistono molti blog di ragazze che hanno lasciato testimonianza e informazioni utili alle future viaggiatrici, riguardanti la loro esperienza.
Alla base di tutti i viaggi delle donne che si sono raccontate online c’è lo stesso bisogno di partire, lo stesso desiderio di libertà.
Stefania Cassani ci lascia una sua riflessione personale nel blog “Donne in Viaggio” in cui descrive il viaggio di una donna come viene
affrontato e chi sono di solito quelle che viaggiano da sole.
Un buon racconto di viaggio, oggi, non narra solo di luoghi, ma di esperienze soggettive ed autobiografiche, in cui ogni potenziale
viaggiatore o viaggiatrice possa riconoscersi. Scrivere del viaggio aiuta le donne ad esprimere ciò che hanno dentro. Esse non si limitano
ad un elenco di località o di monumenti visitati, ma annotano come loro stesse hanno reagito di fronte a certi ostacoli che si sono
presentati, o a persone che hanno incontrato. I diari online sono sempre più ricchi di immagini e al contempo sempre più poveri di
parole. I racconti di viaggio ultimamente diventano brevi resoconti su FB o foto con un rapido commento su instagram.
SCRITTURE DI VIAGGIO
Il viaggio è una condizione riconoscibile in ogni epoca e cultura: un elemento costante dell’esperienza umana, che viene poi raccontata,
oralmente, visualmente o attraverso la scrittura, dai diari di bordo alle relazioni sul campo degli antropologi. In ogni racconto, lo
svolgimento narrativo è già una sorta di viaggio, l’inizio del racconto è la partenza. Il racconto della partenza fa entrare in un mondo, più
o meno noto o sconosciuto, in cui si incrociano sensazioni di timore, attese e prospettive rispetto a quello che ci si aspetta dal viaggio.
La trama del racconto riesce quindi a raccogliere tutti gli eventi del viaggio in una sola storia.
La letteratura di viaggio è molto importante per favorire la conoscenza di altre culture e popolazioni, per conoscere il diverso e avere
una visione più ampia del mondo in cui viviamo.
Le foto rappresentano frammenti dei nostri mondi. Le foto sono pubblicate nei libri, nei giornali, nelle riviste e oggi maggiormente e
velocemente diffuse attraverso il web; sono comunque testimonianze di ciò che conosciamo, di quanto abbiamo visto o ci è stato
raccontato: di fronte all’immagine si sciolgono i nostri dubbi. Dice Susan Sontag: “le foto forniscono testimonianze. Una cosa di cui
abbiamo sentito parlare, ma di cui dubitiamo, ci sembra provata quando ce ne mostrano una foto”.
Appuntare, scrivere, fotografare e filmare significa lasciare una testimonianza della diversità nel mondo.
IL TURISMO CULTURALE
Secondo la definizione dell’OMT (Organizzazione Mondiale del Turismo) il turismo culturale è caratterizzato da:
movimenti con scopi culturali come le vacanze studio, eventi culturali, pellegrinaggi ecc..
la degustazione e l’acquisto dei prodotti locali;
acquisto dei prodotti artigianali;
conoscenza della cultura locale
La cultura è produttiva che dà la possibilità di fare nuove esperienze e nuovi incontri arricchendo il proprio bagaglio culturale. Quando si
parla di cultura ci si riferisce a quel complesso di situazioni che fanno di un luogo, un’esperienza turistica irripetibile. Tutto ciò che un
luogo ci lascia e lo portiamo con noi per tutta la vita.
Elena Croci mette in evidenza il radicale cambiamento sociale dell’ultimo decennio, che a sua volta ha portato a mostrare nuovi tipi di
turismo:
1. Aumento considerevole di persone over 65, che sono disposte a viaggiare;
2. Aumento anche di single con disponibilità economiche alte;
3. Presenza di nuove famiglie allargate e quindi aumento del numero di componenti che si spostano assieme.
TURISMO ETNICO
Maggiore interesse ai costumi e usi di popolazioni indigene che spesso attraggono i turisti. Permette quindi al visitatore di vivere la vera
cultura di quel luogo attraverso spettacoli di danza, acquisto di prodotti artigianali locali. Però, più in questi luoghi etnici sono presenti
beni materiali tipici dell’occidente (tv, radio..) meno i turisti sono attratti dal visitarli.
Un esempio di costumi tipici che attraggono i turisti, è il popolo dei Padaung che significa “lungo collo”. Infatti le donne di quella tribù,
indossano attorno al collo un lungo tubo di ottone e per questo vengono chiamate “donne-giraffa”. Queste donne sono diventate
attrazione turistica.
TURISMO SOSTENIBILE, RESPONSABILE, ECOTURISMO
Turismo ecologico/naturalista mirati a creare luoghi in cui l’autenticità non venga intaccata dal mondo occidentale.
Il turismo sostenibile forma di turismo che soddisfa i bisogni del viaggiatore ma allo stesso tempo protegge e migliora le opportunità
per il futuro. Questo concetto di turismo sostenibile, si sovrappone a quello di ecoturismo un turismo in aree naturali che deve
contribuire alla protezione della natura e al benessere delle popolazioni locali.
l’ecoturista un viaggiatore che oltre a godere della vacanza è attento sia alle popolazioni che all’ambiente.
TURISTA colui che viaggia senza consapevolezza, ma solo per il piacere di partire
VIAGGIATORE colui che vede il viaggio come un’attività indispensabile