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Sommario 3

In questo numero Anno Primo, Numero 2 •Settembre / Ottobre 2003

• …e due! ...................................................................... 4 • Aux armes Musiciens!: .............................................. 34


di Anna Maria Asero l’inchiesta sul possibile sindacato
dei compositori in Italia
• Novità dal mondo della musica da film: ............ 6 di Gabrielle Lucantonio
case discografiche ed eventi
di Fabio D’Italia & Pietro Rustichelli • L’arte del comporre: ............................................... 35
recensione libro sulla musica da film
• Don Davis Revolution: ........................................... 8 di Massimo Privitera
incontro con il compositore di Matrix
di Jeff Bond • Coming soon!: ............................................................ 36
la musica dei trailer - 2ª parte
• La matrice torna alla carica: ................................. 12 di Stefano Sorice
recensione di Matrix Reloaded
di Gianni Bergamino • L’età dell’oro a S. Cecilia: ....................................... 38
intervista al direttore d’orchestra
• Berlino-Hollywood, solo andata: ......................... 16 Tim Brock
biografia del compositore Franz Waxman / di Maurizio Caschetto, Massimo Privitera
Varèse Sarabande film classics & Pietro Rustichelli
di Alessio Coatto & Gianni Bergamino
• Reportage dai concerti: ......................................... 40
• Ritorno a Manderley: ............................................. 18 Il concerto al "Parco della musica"
recensione di Rebecca / Quelle note misteriose / di Roma /
Matthew Joseph Peak, l’arte dell’istante Note stellari all’Auditorium di Milano
di Alessio Coatto & Pietro Rustichelli di Giuliano Tomassacci & Maurizio Caschetto

• Nuovi bagliori di un crepuscolo: .......................... 20 • Cinema da Ascoltare: ............................................. 42


recensione di Sunset Boulevard Prima parte del dossier
di Gianni Bergamino su musica e cinema
di Gianni Bergamino
• Un filosofo musicista: .............................................. 22
intervista al compositore Riccardo Giagni / • Filmografie: ................................................................ 45
recensione de L’ora di religione filmografie essenziali di
di Gabrielle Lucantonio Don Davis e Franz Waxman

• Recensioni: ................................................................. 24 • Chi Comporrà Cosa: ............................................... 46


Analisi approfondite di cd vecchi e nuovi Lavori in corso nel mondo
della musica da film
• FictioNote: ................................................................. 33
Recensioni di colonne sonore per le • Director’s Cut: ....................................................... 47
produzioni televisive Do you speak music?
di Massimo Privitera & Alessio Coatto di Pietro Rustichelli

Le altre recensioni
• Hulk ........................................................................... 24 • Goldfinger / Thunderball / You Only Live ......... 30
di Maurizio Caschetto Twice / On Her Majesty's Secret Service /
• Varèse Sarabande 25th Anniversary ................ 25 Diamonds Are Forever di Alessio Coatto
di Massimo Privitera • The Italian Job ......................................................... 31
• Spirited Away ........................................................... 26 di Giuliano Tomassacci
di Maurizio Caschetto • Malombra / Bianco, rosso e Morricone ......... 32
• The Omen ................................................................ 27 di Massimo Privitera
di Giuliano Tomassacci • Ferrari / Il Commissario / Montalbano ............ 33
• Far from Heaven .................................................... 28 di Massimo Privitera e Alessio Coatto
di Maurizio Caschetto • The Cardinal: the classic film music of ............. 41
• Opera & Demoni ................................................... 29 Jerome Moross
di Gabrielle Lucantonio di Pietro Rustichelli
4 Re d a z i o n a l e

...e due!
La parola al Direttore
Anche questa è fatta. A fatica, ma con Proprio al grande compositore
tanta soddisfazione, siamo riusciti a tedesco Waxman sono state dedicate Anno Primo, Numero 2
pubblicare il secondo numero di “Colonne alcune pagine di questo secondo Settembre / Ottobre 2003
Sonore - Immagini tra le note”. In tanti ci numero. Registrazione al tribunale di Milano
avete inviato attestati di merito e qualche Non mancano le interviste e gli n.356 del 03/06/2003
critica. Stiamo crescendo e quindi, si incontri con i grandi compositori nostrani
Direttore responsabile:
spera, migliorando. e stranieri, come Riccardo Giagni e Don Anna Maria Asero
Aumenta la squadra di eccellenti Davis. Di rilievo anche la chiacchierata
collaboratori che contribuiscono ad una con il direttore d’orchestra Tim Brock, Capo redattore:
maggiore varietà di toni, voci e pareri: ciò dopo il suo concerto di Roma con un Massimo Privitera
non può che costituire un pregio. repertorio del tutto eccezionale: la
Redazione:
Inoltre abbiamo iniziato un rapporto musica da film. Maurizio Caschetto
con i lettori e gli enti interessati che, Da non perdere l’appassionante Alessio Coatto
come testimoniano le nuove rubriche dossier su “Cinema da ascoltare”, Pietro Rustichelli
che prendono il via, non può che essere l’interessante inchiesta sull’idea di creare Giuseppe Caminiti
proficuo. un sindacato che tuteli i compositori Art Director - Impaginazione:
Questo numero, confezionato sotto italiani, come quello appena nato in Pietro Rustichelli
la canicola agostana, è fitto di rubriche e Francia... e tante altre novità.
recensioni, dal recentissimo Matrix Correttore di bozze
Reloaded di Don Davis ai classici Sunset A voi cari lettori la nostra rivista!!! Fabio D'Italia
Boulevard e Rebecca di Franz Waxman. Anna Maria Asero Collaboratori:
Gianni Bergamino
Jeff Bond (USA)
Gabrielle Lucantonio
MILANO
Dove trovate “Colonne Sonore”

Elio Lucantonio (Francia)


BLOODBUSTER SNC DISCO CLUB Stefano Sorice
Via P. Castaldi 30 MM Cordusio, 20123 - MILANO Giuliano Tomassacci
20124 - MILANO Tel. 02.876067
Un sentito ringraziamento a:
CINEMA ANTEO LA BORSA DEL FUMETTO Lucas Kendall & Joe Sykoriak
Libreria del Cinema Via Lecco 16
Via Milazzo 9 - 20121 MILANO 20124 - MILANO di “Film Score Monthly”
Tel. 02.6597732 Tel. 02.29513883 Didier Leprêtre
di “Dreams Magazine”
DEFCON ZERO STRADIVARIUS
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SESTO SAN GIOVANNI (MI) 20100 - MILANO www.colonnesonore.net
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6 News

Novità dal mondo della musica da film


CASE DISCOGRAFICHE: NUOVE INCISIONI E RIEDIZIONI DI GRANDI CLASSICI a cura di Fabio D’Italia

ALEPH (www.alephrecords.com) HEXACORD (www.hexacord.com) dietro l’angolo) This Island Earth and Other Alien Invasion
L’etichetta consacrata al poliedrico compositore Le ultime novità sono: The Wizard of Sound Films (Herman Stein, Henry Mancini, Hans J. Salter) e
argentino Lalo Schifrin ha annunciato l’imminente (Alessandro Alessandroni), Malombra (Guido e Mighty Joe Young and Other Ray Harryhausen Classics
pubblicazione delle musiche per il documentario Maurizio De Angelis & Zanoni) e la raccolta Millennio (Roy Webb e altri), rispettivamente dedicati alla
d’anticipazione The Hellstrom Chronicle (La cronaca di Morricone. fantascienza cult degli anni ’50 (la maggior parte del
Hellstrom, 1971). Ben più gustosa è però la novità primo disco ospita la versione integrale dello score a sei
prevista per i primi mesi del 2004: la versione integrale, HOLLYWOOD RECORDS mani per il mitico Cittadino dello spazio, nonché una
con musica inedita, di Dirty Harry (Ispettore Callaghan, (www.hollywoodrecords.go.com ) lunga suite da Il giorno dei trifidi e i titoli di testa di Guerra
il caso Scorpio è tuo!, 1971). E’ già disponibile il CD con incisa la partitura dei satelliti e La Terra contro i dischi volanti) e alle prime
orchestrale di Michael Kamen (X-Men) per Open Range mirabolanti creazioni cinematografiche di Ray
CAM (www.camoriginalsoundtracks.com) (2003), western ad alto budget con Kevin Costner. Harryhausen, maestro dell’animazione a passo uno (il
E’ prevista per il primo di ottobre l’uscita di Seguiranno, il 9 settembre, Cold Creek Manor (Mike secondo CD raccoglie suite tratte da Il re dell’Africa, A
Fellini Jazz, con i più celebri temi dei film del regista Figgis) e Dickie Roberts: Former Child Star (Christopher 30 milioni di chilometri dalla Terra e dal documentario Il
riminese reinterpretati in chiave jazz da Kenny Beck e Waddy Watchel), mentre il 23 settembre sarà mondo è meraviglioso).
Wheeler, Chris Potter, Enrico Pieranunzi, Charlie la volta di Veronica Guerin (Harry Gregson-Williams).
Haden e Paul Motian. Il CD conterrà anche due NEW LINE RECORDS
composizioni originali di Pieranunzi: un valzer in INTRADA (www.intrada.com) Il 23 settembre uscirà lo score composto da
puro stile Fellini e un pezzo ispirato al film Le notti L’etichetta di Douglass Fake ha pubblicato le Patrick Doyle per Secondhand Lions (2003), una
di Cabiria (1957). orecchiabili musiche di Henry Mancini per la commedia interpretata da Michael Caine, Robert
commedia Mr. Hobbs Takes a Vacation (Mr. Hobbs va in Duvall e Haley Joel Osment. E’ invece già disponibile
CHANDOS (www.chandos.net) vacanza, 1962), con James Stewart. l’album tratto dalla colonna sonora di American Splendor
Il 13 agosto è uscito British Film Classics, un CD (Mark Suozzo).
doppio a prezzo contenuto dedicato al meglio della LA-LA LAND RECORDS
musica cinematografica britannica di ogni tempo. (www.lalalandrecords.com) PERCEPTO (www.percepto.com)
E’ già disponibile il CD con inciso lo score di John E’ già disponibile il CD con inciso lo score di Lee
DIGITMOVIES (www.digitmovies.biz) Harrison per il celebre horror ad episodi Creepshow (id., Holdridge per The Dreamer of Oz (1990), il film sulla
Le ultime uscite di questa etichetta italiana sono: 1982). Il disco contiene anche alcune “bonus tracks”, tra vita e le opere dello scrittore di favole Frank Baum.
Terrore nello spazio (mitico cult-movie di Mario Bava cui una suite dalla serie televisiva Tales From The Darkside. Nei prossimi mesi usciranno due titoli che
noto nei paesi anglofoni col titolo Planet of the Vampires; Il 9 settembre saranno pubblicate le musiche di Nathan permetteranno di conoscere più a fondo l’opera del
musiche di Gino Marinuzzi Jr.) e Sette scialli di seta gialla Barr e Angelo Badalamenti per il thriller orrorifico Cabin compositore che ha regalato al mondo l’irresistibile
/ Killing Birds (un “double feature” con le musiche di Fever (2002). L’etichetta americana ha inoltre annunciato sigla di La famiglia Addams, Vic Mizzy: The Ghost and Mr.
Manuel De Sica per un thriller del ’72 con Sylva Koscina la pubblicazione su CD della maggior parte delle colonne Chicken e The Reluctant Astronaut.
sulla prima metà del CD, e lo score di Carlo Maria sonore originali composte per le pellicole fantastiche
Cordio per un horror-splatter dell’87 sull’altra metà). prodotte (e in alcuni casi anche dirette) da George Pal. PERSEVERANCE RECORDS
Entrambi i compact sono a tiratura limitata e corredati Doc Savage (con le travolgenti marce di Sousa adattate da Sono già usciti Invasion of the Body Snatchers
di un lussuoso libretto. Frank DeVol), The Time Machine (L’uomo che visse nel (Terrore dallo spazio profondo, 1978 – Danny Zeitlin),
futuro, 1960 – Russell Garcia) e The Seven Faces of Dr. Lao con un’intervista in sette parti al compositore oltre a
DISQUES CINEMUSIQUE sono alcune delle partiture che troveranno spazio in quasi 40 minuti di score, e un “paghi-uno-prendi-due”:
(www.disquescinemusique.com) questa raccolta su due CD, intitolata The Fantasy Film The Abominable Dr. Phibes / The Shuttered Room
La registrazione dal vivo di un concerto dedicato Worlds of George Pal. Infine, è prevista un’edizione su CD (L’abominevole dottor Phibes, 1971 / La porta sbarrata,
alle musiche per film di Maurice Jaubert, con il dello score di John Ottman per il TV-movie Point of 1967 – Basil Kirchin).
connazionale Georges Delerue sul podio della Madrid Origin (2002).
Symphony Orchestra, vedrà presto la luce su un CD PROMETHEUS (www.soundtrackmag.com)
intitolato, appunto, George Delerues dirige la musique de MARCO POLO (www.naxos.com) L’etichetta belga ha in cantiere Amerika (Basil
film de Maurice Jaubert, della durata di 62 minuti. E’ E’ già disponibile la nuova reincisione in digitale Poledouris) e intanto si appresta a rilasciare una chicca
imminente anche la pubblicazione su CD (durata: 50 dell’intera partitura (circa 75 minuti di musica) per gli estimatori del grande Bernard Herrmann:
minuti) delle musiche di Lewis Furey per lo sceneggiato composta dal maestro Erich Wolfgang Korngold per Bernard Herrmann: The CBS Years Vol. 1 – The Westerns,
televisivo canadese Maria Chapdelaine. The Adventures of Robin Hood (La leggenda di Robin una raccolta di suite tratte dalle rare incursioni – in
Hood, 1938). A questo CD farà seguito un altro gioiello questo caso per le produzioni del network televisivo
DRG (www.drgrecords.com) della Golden Age: The Adventures of Mark Twain (Il statunitense CBS – del maestro newyorkese nel
Il 23 settembre uscirà un CD con incise le musiche pilota del Mississippi, 1944 – Max Steiner). genere western.
di Daniele Amfitheatrof per il western Major Dundee
(Sierra Charriba, 1964), interpretato da Charlton MILAN (www.milanrecords.com) RHINO (www.rhino.com)
Heston e Richard Harris. Il 9 settembre uscirà l’album “misto” (canzoni e Un’edizione completa della colonna sonora
brani orchestrali) tratto dalla colonna sonora di Once originale di Mutiny on the Bounty (Gli ammutinati del
FSM (www.filmscoremonthy.com) Upon a Time in Mexico (C’era una volta in Messico, Bounty, 1962 – Bronislau Kaper) dovrebbe uscire
Toys in the Attic (La porta dei sogni, 1963 – George 2003), seguito di Desperado, con Antonio Banderas, entro la fine del 2003.
Duning) e Hawkins on Murder / Winter Kill / Babe (tre Salma Hayek e Johnny Depp. I pezzi strumentali sono
lavori televisivi di Jerry Goldsmith raccolti in un solo stati composti dal regista del film Robert Rodriguez, RMDU
CD) sono le ultime novità del discografico Lukas mentre alcune canzoni vedono impegnati gli stessi E’ uscito The Fred Karlin Collection Vol. 3: Electronic
Kendall nell’ambito delle serie “Golden Age Classics” e Depp e Hayek come paroliere e interprete Chronicle, il terzo CD antologico dedicato ai lavori per
“Silver Age Classics”. rispettivamente. Ma c’è anche Manu Chao con il il cinema del compositore e musicista Fred Karlin.
tormentone “Me Gustas Tu”.
GDM SCREEN ARCHIVES / BYU
Sono già disponibili: I lunghi giorni della violenza MONSTROUS MOVIE MUSIC (www.screenarchives.com)
(Bruno Nicolai; edizione estesa), Sugar Colt (Luis (www.mmmrecordings.com) E’ già disponibile il CD doppio con incise le due
Bacalov; edizione estesa) e Eneide – La prima notte di Sono attesi già da parecchio tempo (ma i colonne sonore originali (quella di Franz Waxman per il
quiete (Mario Nascimbene). produttori giurano che il giorno della “release” è ormai circuito americano e quella di Benjamin Frankel per il
News 7
territorio europeo) del noir Night and the City (I (id.) e UFO (id.). Purché, avverte la Casa, i primi due titoli genere drammatico presentata all’ultima edizione del
trafficanti della notte, 1950). Nei prossimi mesi “vendano bene”. Festival di Cannes.
usciranno due classici di Max Steiner: A Summer Place
(Scandalo al sole, 1959) e Battle Cry (Prima SONY VARESE SARABANDE
dell’uragano, 1955). Ancora senza data di uscita sono E’ prevista per ottobre l’uscita della già attesissima (www.varesesarabande.com o www.colosseum.de)
invece due titoli di un altro pezzo grosso della Golden – se ne parla da alcuni anni – edizione estesa di Dances Sono già usciti: Lara Croft Tomb Raider: The Cradle
Age, Alfred Newman: The Black Swan (Il cigno nero, With Wolves (Balla coi lupi, 1990 – John Barry). Il nuovo of Life (musiche di commento composte da Alan
1942) e The Blue Bird (Alla ricerca della felicità, 1940). CD dovrebbe contenere, tra le altre cose, la versione Silvestri), Jeepers Creepers 2 (Bennett Salvay), S.W.A.T.
integrale della sequenza d’apertura. Dietro l’angolo, su (Elliot Goldenthal), Freddy vs. Jason (Graeme Revell),
SILVA SCREEN (www.silvascreen.co.uk) etichetta Sony Classical, c’è anche l’uscita dello score di Gigli (John Powell) e Passionada (Harry Gregson-
Sono uscite nella seconda metà di agosto le James Newton Howard per Peter Pan, nuova riduzione Williams). Per il 30 settembre sono previsti The
ristampe di due best-seller: The Bride of Frankenstein (La cinematografica con attori in carne ed ossa del celebre Rundown (Harry Gregson-Williams), Matchstick Men
moglie di Frankenstein, 1935 – Franz Waxman) e romanzo di J. M. Barrie. (Hans Zimmer), Out of Time (Graeme Revell) e The
l’antologico The Valley of Gwangi: The Classic Film of Event (Christophe Beck). Su etichetta Varèse Club (la
Jerome Moross, imperdibile quantomeno per la suite di SUPERTRACKS (www.supercollector.com) serie di CD a tiratura limitata della casa americana)
20 minuti dal fanta-western La vendetta di Gwangi E’ in cantiere una nuova edizione (la seconda dopo sono usciti: Predator (id., 1987 – Alan Silvestri), The
(1969). Il 29 settembre i fans di John Williams troveranno un ormai introvabile CD giapponese a tiratura limitata) Wonderful Country / The King and Four Queens (Il
pane per i loro denti con il CD quadruplo The Music of della colonna sonora originale di Spacecamp (id., 1983 meraviglioso paese, 1959 / Un re per quattro regine,
John Williams – 40 Years of Film Music, dedicato alla – John Williams). 1956 – Alex North; CD doppio), il biblico The Story of
pluripremiata opera del compositore newyorkese: Ruth (La storia di Ruth, 1960 – Franz Waxman) e una
dall’immancabile trilogia di Guerre Stellari a lavori più TVT “Deluxe Edition” di Justine (Rapporto a quattro, 1969 –
recenti come Prova a prendermi e i due Harry Potter, E’ uscito Party Monster. Le musiche di commento Jerry Goldsmith). E sempre a questa collana appartiene
passando per rarità come il western Rancho Bravo e il per questo film sono di Jimmy Harry, ma il CD l’ultima uscita annunciata al momento di andare in
giallo Complotto di famiglia di Alfred Hitchcock, per un propone, a quanto pare, solamente una miscellanea di stampa: una “Deluxe Edition” di Poltergeist II: The
totale di tre ore e 40 minuti di musica eseguita dalla City canzoni “alla moda”. Other Side (Poltergeist II: L’altra dimensione, 1986 –
Of Prague Philarmonic diretta, a turno, da Paul Bateman, Jerry Goldsmith), prevista per il 14 ottobre.
Nic Raine e Mario Klemens. L’etichetta inglese ha inoltre UNIVERSAL
annunciato i nuovi progetti legati al compositore Barry A ottobre usciranno Bad Boys 2, con un mix di WEA RECORDS
Gray e al suo lavoro per i serial televisivi di fantascienza canzoni ad hoc per la MTV-Generation e interventi Autunno caldo per la Wea che a settembre
prodotti da Gerry Anderson a cavallo degli anni ’60 e ’70. orchestrali (opera di Mark Mancina), e American Pie 3: pubblica “Piglet’s big movie”, “Veronica Guerin”, “Kill Bill
Dopo Captain Scarlet and The Mysterons (previsto per il American Wedding, CD di sole canzoni. vol.1”, “Down with love” e “Tomb Raider 2 - The Album”,
prossimo novembre) e un Thunderbirds Vol. 2 (la cui mentre tra ottobre e novembre farà uscire “Calendar
uscita dovrebbe coincidere con quella del film “live UNIVERSAL FRANCE (www.universalmusic.fr) girls”, “Brother bear”, “Freaky Friday”, “Legally blond 2”,
action” diretto da Jonathan Frakes), saranno pubblicate E’ già nei negozi il commento musicale che “Finding Nemo” e gli attesissimi capitoli finali di “Lord of the
su CD le musiche di Space: 1999 (Spazio 1999), Joe 90 Philippe Sarde ha composto per Les égarés, pellicola di Rings: the Return of the King” e “The Matrix Revolution”.

EVENTI a cura di Pietro Rustichelli

Premio Cam/Rota “MUSICA per L'IMMAGINE” in definizione (25-26 Ottobre) - chiamati ad


Loreto (Ancona), eseguire le musiche di alcune fra le più belle
ad ANDREA GUERRA colonne sonore italiane degli ultimi
24-25-26 Ottobre 2003
quarant'anni.
Il Premio Cam/Rota dedicato ai
compositori di cinema è andato ad La manifestazione nasce da un’idea di
Franco De Gemini (l’armonica a bocca di Ogni serata prevede la partecipazione di
Andrea Guerra per le musiche di Il
tutti i film western all’italiana) e da Sandro personaggi di caratura internazionale nel
cane e il suo generale diretto da Francis
Symeoni (illustre cartellonista) e sarà curata panorama cinematografico e dell'entertain-
Nielsen e scritto da Tonino Guerra.
per la sua parte organizzativa da Andrea ment in generale, a molti dei quali è prevista
Il riconoscimento verrà consegnato il
Vaccarini e dall’Associazione Culturale In l'attribuzione di premi conferiti dalle Società
30 ottobre 2003 all’Auditorium
Art in sinergia con il Comune di Loreto, degli autori europee: fra gli ospiti che hanno
Parco della Musica di Roma nel corso
le istituzioni locali e la Fondazione Arpa. finora aderito segnaliamo i nomi di Giuliano
di una cerimonia che precederà il
Fra i partners che interverranno a sponsoriz- Gemma, Bud Spencer, Enzo Girolami
concerto Fellini-Jazz.
zare ed appoggiare la "tre giorni" saranno Castellari, Piero Piccioni, Ennio
l’IMAIE, l’EMCA (European Music Copyright Morricone, Gianni Ferrio, Alessandro
Alliance), testate specializzate come Musica Alessandroni, Franco Bixio, Riz
ENNIO MORRICONE: & Dischi e Colonne Sonore ed aziende Ortolani, Carlo Rustichelli, Andrea
Compleanno alla private come Cinevox, West, Rai Trade, Bocelli, Tony Renis, Josè Nieto (spagna -
Royal Albert Hall Amplitude ed altre ancora, tutte con attività due premi oscar), oltre ai dirigenti delle
orientata nell'ambito delle colonne sonore. maggiori società di produzione cinemato-
Ennio Morricone, uno dei più grafica e produzione di colonne sonore, ad
grandi compositori di musiche per il In cartellone tre serate, che vedranno esponenti di istituzioni culturali, giornalisti e
cinema, insieme all'Orchestra impegnati due organici orchestrali - critici. A latere dello spettacolo è previsto
Sinfonica di Roma sarà protagonista di l'Ensemble di 13 ottoni e percussioni l'allestimento di una mostra con i migliori
un concerto evento lunedì 10 "Theatre Brass at Cinecittà" diretto da manifesti da film realizzati da Sandro
novembre alla Royal Albert Hall di David Short (24 Ottobre) e l'Orchestra Symeoni (al suo attivo oltre 3200 bozzetti e
Londra. Sinfonica "I Virtuosi di Roma", in posters) nel corso della sua attività, mentre
Il concerto celebra i 75 anni del formazione di oltre 45 orchestrali diretti da nel programma dell'evento figurano proiezioni
compositore, che saranno ricordati maestri come Francesco De Masi, di scene da film e conferenze su temi
anche grazie a un documentario sulla sua Roberto Pregadio, Francesco Santucci, legati alle problematiche del diritto
opera, proposto prima della performance. Don Marco Frisina, Renato Serio ed altri d'autore.
8 Don Davis

Don Davis Revolution


Benvenuti nel mondo reale! Incontro con il compositore di Matrix, la saga
fantascientifica più amata del momento. di Jeff Bond

Keanu Reeves in Matrix Reloaded

Quando Bound – Torbido inganno applicare musica a tutto ciò che riguarda criminali che vediamo nei film. C’è dunque
(Bound, 1996) uscì nelle sale, il film fu Matrix. In aggiunta ai due seguiti questo gioco su un tema tipicamente
accolto da critica e pubblico come uno dei cinematografici, Davis ha prestato le sue maschile: la cultura “macho” non riesce a
migliori “neo noir” dell’epoca post-Le Iene cure musicali anche ai nove cortometraggi concepire una donna che non ha bisogno di
(Reservoir Dogs, 1992). Parte del successo di animazione Animatrix, incluso l’episodio di uomini. All’epoca, non avrei mai osato
fu merito anche della colonna sonora di nove minuti realizzato in computer grafica, immaginare che avrebbero sviluppato
Don Davis, una partitura ricca di incisivi L’ultimo volo della Osiris (The Final Flight of questa idea a livelli esponenziali come poi
effetti orchestrali e dense trame percussive, The Osiris, 2003). Inoltre le partiture di fecero in Matrix.
tutti quanti brillantemente intelaiati Matrix e del seguito Matrix Reloaded (The
nell’ambiguo vocabolario visivo dei fratelli Matrix Reloaded, 2003) sono state Che tipo di rapporto professionale
Wachowski. Per quanto notevole fosse incorporate in molte sequenze del ha instaurato coi due registi?
questa prima collaborazione, nessuno era videogioco “Enter The Matrix”. Durante la La cosa che più ha fatto funzionare bene
pronto ad aspettarsi che ad essa sarebbe conversazione, Davis si è dimostrato una il rapporto è stata l’opportunità di
seguito un successo come Matrix (The persona molto intelligente e prodiga di sviluppare insieme a loro le mie idee per la
Matrix, 1999), l’epico film cyberpunk-kung fu spiegazioni, oltre che un compositore partitura; già per Bound, realizzai alcuni
con Keanu Reeves e Carrie-Ann Moss. adatto a farsi strada sia nell’ambiente provini per ogni brano che scrivevo; loro li
Sebbene molte acclamate sequenze fossero cinematografico che in quello colto della ascoltavano insieme alle immagini e poi
accompagnate da vari brani techno di musica da concerto. discutevamo su quali strade prendere o
gruppi come i Propellerheads, ben presto ci quali alternative erano possibili. Questo
si rese conto che la fragorosa, incalzante, Mi dica com’è stata la sua prima procedimento ci ha portato poi al modo di
postmoderna partitura orchestrale di Don collaborazione coi fratelli Wachowski lavorare che abbiamo usato in Matrix.
Davis era un elemento molto più per il film Bound – Torbido inganno.
importante, che ben rappresentava il Capii sin dall’inizio che quei due erano Prima di Bound, Lei ha composto
sottofondo di incertezza esistenziale ragazzi davvero in gamba. Mi entusiasmai partiture di tutti i generi. Fu però
presente in ogni sequenza del film. Dagli subito quando lessi il copione di Bound. questa la prima occasione in cui mi
stranianti accordi aritmici degli ottoni che Aveva un impianto narrativo molto solido, accorsi di percepire uno stile davvero
accompagnano le immagini d’apertura del ma ciò che mi colpì più di ogni altra cosa fu estremo, soprattutto dal punto di vista
film – l’ormai celebre cascata delle righe di l’abilità con cui erano riusciti a prendere gli dell’orchestrazione.
codice fluorescenti del computer - alla elementi più disparati da diversi generi C’è una cosa in particolare che si è poi
nervosa scrittura contrappuntistica che cinematografici e ad amalgamarli in maniera trasformata in una specie di paradigma nelle
ribolle in sottofondo nelle sequenze originale. Era un tentativo di cavalcare colonne sonore di Matrix. In Bound, c’è una
“all’interno” di Matrix, Davis ha creato un l’onda del successo di film come Le Iene, sequenza in cui il personaggio interpretato
universo musicale definito e avanguardistico pellicole ultra-violenta a basso budget di da Joe Pantoliano comincia ad accorgersi
almeno quanto il film dei fratelli Wachowski. moda in quel periodo. Larry e Andy che la sua ragazza sta complottando con
Il compositore ha continuato ad alternare la scelsero il tema della relazione lesbica, un qualcun altro. Lei sta parlando al telefono,
sua attività tra film come Jurassic Park III (su argomento molto apprezzato dal pubblico lui entra nella stanza e lei riaggancia; lui
diretta raccomandazione di John Williams) e dei film indipendenti di quegli anni, e afferra la cornetta e preme il tasto “redial”.
Behind Enemy Lines (id., 2002) a concepirono una storia che era certamente Si sente un telefono squillare dall’altro lato
composizioni per la sala da concerto. Il suo tradizionale come film di gangster, ma che del muro, dunque si accorge che la persona
lavoro Pain for Two Pianos è stato eseguito in l’elemento dell’omosessualità rese piuttosto in questione è proprio nella stanza accanto,
prima mondiale lo scorso febbraio dal Los insolita. C’era anche un aspetto più così comincia a picchiare la ragazza. Ho
Angeles Xtet, accanto a composizioni di “guascone” che divenne essenziale nella commentato questa sequenza con un
autori come Karl Kohn e Aaron Kernis. Per trama omosessuale, poiché queste due insolito suono martellante, percussivo.
tutto il 2003 Davis ha un solo compito: donne riescono a raggirare i tipici boss Questa scelta ha davvero toccato qualche
Don Davis 9
corda particolare nei fratelli Wachowski e all’epoca facevano Boulez e Stockhausen. Considerando dunque che molte
così mi dissero che volevano qualcosa del Durante gli anni ’80 ci fu una grossa canzoni appaiono in diversi punti del
genere anche per Matrix. spaccatura fra minimalisti e modernisti. film e che dunque lo stile di alcune
Penso tuttavia che i compositori che sono sequenze è determinato da esse, Lei ha
Lei ha descritto il commento emersi e si sono affermati, dagli anni ’80 in dovuto comporre transizioni, se non
musicale di Matrix col termine poi, hanno dimostrato che non era addirittura brani, in stile techno per
“postmoderno”. Qual è la definizione necessario scegliere tra Boulez e Reich. cercare di amalgamare i vari stili?
precisa? Entrambi sono importanti e le loro idee Ogniqualvolta si sente una canzone
Personalmente vedo il postmodernismo possono essere assimilate e fuse in nuove durante il film, io ho dovuto comunque
come un momento piuttosto critico nella soluzioni. Questo è ciò che il Postmoderno comporre del materiale di “copertura”, nel
storia della musica. Quando usiamo il rappresenta. caso non si fosse riuscito ad ottenere i diritti,
termine “moderno” intendiamo la musica e dunque ho dovuto comporre nello stile
dodecafonica o atonale, ovvero la forza Può definire il Postmoderno come del brano che era stato scelto. Poi i diritti
motrice principale nella musica fino agli anni parte del suo stile e del suo bagaglio sono stati acquisiti, e così il mio intervento
’80. Con il termine “postmoderno” ci personale oppure è stato semplice- non è stato più necessario. Comunque sì,
riferiamo principalmente al minimalismo o mente l’approccio che Lei ha ritenuto il ho dovuto scrivere alcune cose in stile
anche solo all’influenza minimalista. Ci sono migliore per commentare Matrix? techno.
stati due momenti critici nella storia della Matrix è stato l’unico film che ho fatto
musica del XX secolo in cui le due correnti finora in grado di assorbire questo tipo di Lei ha detto che l’integrazione con
musicali vigenti si fusero. In principio, sonorità. Non riesco a capire esattamente il le canzoni è stata più organica nel caso
c’erano la scuola di Wagner e la scuola di perché, ma credo che non abbia molto di Matrix Reloaded. Ci può raccontare
Brahms. Ma ci fu qualcuno che intravide la senso imporre uno stile specifico a un film com’è andata questa volta?
possibilità di fondere questi due concetti senza trovarne una ragione precisa. Nel Ben Watkins, il leader di una band
senza conflitti, e questo qualcuno fu caso di Matrix mi è sembrato che queste chiamata Juno Reactor, ha lavorato su una
[Arnold] Schoenberg. Il risultato di questa fossero le sonorità migliori con cui sequenza di 12 minuti insieme a me. Si
sintesi fu la musica dodecafonica. E una cosa accompagnare il film. tratta della scena d’inseguimento in
simile accadde anche a Schoenberg stesso, autostrada che culmina poi nel duello kung-
poiché la sua produzione era vista come Qual è stato il momento in cui ha fu sul tetto di un camion. Io e Ben abbiamo
qualcosa senza compromessi, estremo e capito che questo era davvero lavorato insieme e abbiamo prodotto un po’
inascoltabile. Dall’altra parte della barricata l’approccio migliore da utilizzare per di materiale. Lui ha creato tutto il tappeto
c’era [Igor] Stravinskj, che dopo aver questo film? ritmico, mentre io ho lavorato su tutta la
esplorato le possibilità dell’orchestra e delle La differenza tra ciò che ho fatto in parte orchestrale. Insieme abbiamo poi
sonorità russe, cominciò a comporre in Matrix e la musica postmoderna in generale cercato di capire come fondere i due stili. Ci
quello che poi fu definito l’idioma è che in questo tipo di film c’è un elemento sono anche delle parti vocali: alcune di esse
“neoclassico”. Tutto questo accadde di tensione che solitamente non viene sono parti corali mute, altre invece sono
durante gli anni ’30 e gli anni’40. E negli anni espresso, ad esempio, nella musica di John parti canore che Ben ha realizzato con i Juno
‘40 c’era una enorme spaccatura tra la gente Adams o di altri autori che scrivono in Reactor. La parte canora, tuttavia, non è così
che ascoltava la musica contemporanea: o questo stile. Dunque ho mutuato questo prevalente in questo film, così come non lo
ascoltavi Schoenberg o ascoltavi Stravinskj. stile e ho aggiunto un margine di urgenza era nel precedente, ma si è preferito
Pochissime persone apprezzavano maggiore e credo che sia questo il motivo utilizzare parti corali non cantate.
entrambi i compositori nella stessa misura. per cui funziona così bene col film. Non
Dopo la guerra però, quando l’Europa era credo che si possa prendere sempli- Uno degli aspetti più interessanti
ancora un cumulo di macerie, [Pierre] cemente un brano di John Adams, del primo film è che durante il primo
Boulez e [Karl-Heinz] Stockhausen schiaffarlo come sottofondo a un film atto lo spettatore non è cosciente del
divennero i compositori dominanti nella d’azione e pretendere che funzioni. E’ fatto di trovarsi già all’interno di
musica contemporanea e il loro messaggio necessario aggiungere una dose maggiore di Matrix. I Wachowski hanno difatti
fu che non era necessario scegliere tra oscurità. In questo senso la partitura di aggiunto una specie di filtro verde
Schoenberg e Stravinskj. Stravinskj ha Matrix può essere vista come ancor più all’obiettivo della macchina da presa,
portato avanti il concetto delle possibilità postmoderna di quanto non lo sia solita- proprio per comunicare l’interno del
ritmiche della musica, mentre Schoenberg mente John Adams, poiché penso che si mondo creato da Matrix. Lei ha trovato
ha eliminato il bisogno di regole armoniche vada molto al di là della musica atonale, idee un corrispettivo musicale per suggerire
prestabilite liberando i compositori verso aleatorie e concetti postmoderni – tutto il la stessa idea?
territori completamente atonali. Boulez e bagaglio minimalista, per capirci – di quanto Ho sviluppato un’idea musicale che
Stockhausen hanno inaugurato un non possiate sentire in un pezzo come potremmo definire postmoderna; si tratta
movimento enorme che sintetizzava i Harmonielehre. di una cellula tematica contrappuntistica che
traguardi artistici di entrambi i compositori, però scorre quasi sotto la superficie. E’ una
difatti per molti anni Boulez è stato Un altro aspetto che ha dovuto trama completa, poiché è orchestrata per
considerato come l’autore più importante. affrontare nel primo Matrix è stato due o quattro parti dei violini, due parti
Poi arrivarono compositori che rappre- l’utilizzo di motivi e brani techno. diverse per le viole, due parti differenti
sentarono l’antitesi di ciò che Boulez Nel caso di Matrix Reloaded la situazione ancora per i violoncelli, in aggiunta a parti
raffigurava: autori come Steve Reich, Philip è piuttosto diversa rispetto a come è andata per fagotto, clarinetto basso e legni in
Glass, Lucien Algieres e Terry Riley. Nel per il primo film. Per Matrix i Wachowski generale. Sono tutti organizzati nella
1965, Terry Riley scrisse un pezzo intitolato scelsero dei brani esistenti e li montarono in medesima maniera, ma nessuna parte
In C [In Do, ndt], nel quale qualsiasi gruppo modo che si adattassero alle sequenze. In suona esattamente la stessa cosa. Ho creato
strumentale semplicemente improvvisa Matrix Reloaded invece sono stati chiamati una serie di variazioni su questa idea
sulla tonalità del Do per quasi un’ora. Il degli artisti che hanno scritto brani tematica in modo da sviluppare una
risultato è molto interessante ma è appositamente per il film e, in alcuni casi, ho tessitura molto ricca. Ci sono molte
chiaramente in aperto contrasto con ciò che collaborato con loro. possibilità di sviluppo all’interno di questa
10 Don Davis

struttura apparentemente semplice, che la varie teorie della “cospirazione”, cosicché aver visto Matrix, abbiano tenuto più a
rendono sempre più densa e complicata. In ogni volta che gli agenti arrivano e mente le canzoni dei Rage Against The
termini drammaturgici, ero alla ricerca di distruggono qualcosa, subito dopo i giornali Machine che non la mia partitura.
una trovata musicale molto attiva che riportano la notizia di una sparatoria o di un
scorresse sotto la superficie e che incendio e così via. Come vedete, ogni Lei è riuscito ad applicare alcune
rappresentasse qualcosa del quale non si è scelta che fanno è sempre motivata da delle idee innovative che ha usato in
perfettamente consapevoli. qualcosa di specifico. Matrix anche in altre partiture?
Non ho mai voluto applicare questo stile
C’è poi un altro elemento davvero Un’altra delle scelte più originali ad altri film, poiché ho pensato che potesse
notevole, che sentiamo all’inizio del che ha fatto si può ritrovare nelle in qualche modo sminuire il valore di Matrix.
film e che poi diviene un aspetto molto sequenze di combattimento. Mi E anche nel caso di film di grande richiamo,
importante nella partitura. Parlo di riferisco a quelle tonalità martellanti come Jurassic Park III, ho pensato che quel
quella dilatata, vibrante sonorità degli che crescono sempre di più e che tipo di approccio non avrebbe funzionato e
ottoni. sentiamo per la prima volta, se ben non volevo certamente imporre quello stile
Sentiamo questo effetto per la prima ricordo, nella scena dell’allenamento a un film del genere.
volta quando Trinity, in fuga, salta da un kung-fu tra Neo e Morpheus.
palazzo all’altro. La ripresa è stata realizzata Lei ha prestato le sue cure musicali
con un notevole effetto ralenti; Larry e Andy anche ai nove cortometraggi d’anima-
mi dissero che volevano utilizzare un effetto zione basati sull’universo di Matrix.
sonoro molto particolare per sottolineare la Uno di questi, intitolato Il secondo
scena e dunque volevano che io costruissi rinascimento, ci svela tutta la storia che
qualcosa che avesse un crescendo sempre precede quella del primo film.
più accentuato. Ciò che scrissi inizialmente Le altre storie, ad esempio Record del
aveva molta energia ma mancava di mondo, si sviluppano attorno a un singolo
propulsione. Erano una serie di note che personaggio che vive dentro Matrix. Ce n’è
crescevano da un pianissimo a un fortissimo un altro, intitolato Detective Story, che è una
all’interno di una sola battuta. Non era male specie di piccolo film noir anni ’50. Il
come effetto, ma in seguito decisi di soggetto cambia ogni volta e ognuno di essi
aggiungere i corni che suonavano un ci svela piccoli segreti su Matrix e su tutto
accordo in Do maggiore, mentre le trombe l’universo che i Wachowski hanno creato.
invece eseguivano un accordo in La- La cosa interessante realizzata da Larry e
Bemolle maggiore, cosicché alla fine, Andy è stata quella di cercare di dare una
suonando entrambi nello stesso momento, spiegazione mitologica ad aspetti della vita
questi cambi di tonalità dipendono reale secondo la visione di Matrix. Ad
semplicemente da chi sta suonando più esempio, uno degli episodi di questa serie
forte. Quando le trombe sono al loro picco Don Davis parla di una casa infestata dai fantasmi e la
di volume sentiamo l’accordo di La-Bemolle spiegazione che hanno trovato è che dentro
maggiore, mentre quando lo sono i corni Ero alla ricerca di qualcosa che Matrix ci sono delle piccole zone interessate
sentiamo invece l’accordo in Do maggiore. accompagnasse questo tipo di scene da errori di programmazione e ricreate dal
Ho cercato di interpretare questo duetto d’azione in maniera inusuale. Avendo sistema sotto forma di fantasmi. In Reloaded
come la metafora di due mondi che lavorato parecchio per la televisione, avrò c’è un aspetto del genere dedicato al mito
combattono l’uno contro l’altro. E tutto scritto qualcosa come 500 scene di dei vampiri.
dipende dalla vostra percezione in quel inseguimento. Ci sono delle maniere e delle
momento, nonostante i due strumenti tecniche molto precise con cui si può Considerando che alcuni di questi
stiano suonando nello stesso preciso istante. musicare una azione simile ma io non cortometraggi avranno una certa
Potrete percepire maggiormente una cosa volevo trovarmi al punto di dover importanza nell’ampliare la storia che
oppure l’altra. solamente fare il mio compitino, cosa che verrà raccontata nei seguiti cinemato-
spesso ci accade, a dir la verità. Così mi grafici, mi può dire se ha dovuto fare
Alla fine i Wachowski utilizzarono lo sono trovato a riguardare alcune pagine che molta attenzione anche in relazione a
stesso quell’effetto sonoro che volevano avevo composto per la sala da concerto, ciò che stava scrivendo, nel senso di
all’inizio? alcune soluzioni che altri compositori evitare di anticipare troppo alcune
Quello che volevano per la scena era un minimalisti hanno utilizzato nelle loro scelte musicali che avrebbe poi
suono di sirene della polizia, si tratta di una partiture. Uno degli aspetti che è stato utilizzato in seguito?
ripresa dall’alto e nell’inquadratura si meglio riassunto dalla corrente postmo- Questi film d’animazione sono un
possono vedere i camion dei pompieri che derna è ciò che Stravinskj fece per la prima progetto nato dalla divisione Home Video
stavano arrivando. Credo che nel mix finale volta ne La sagra della primavera, che poi è della Warner Bros e disponevano di un
siano riusciti a raggiungere un buon stato ripreso e filtrato dai minimalisti, ossia budget limitato. Sapevo sin dall’inizio che le
equilibrio tra musica ed effetti sonori. l’idea di un ritmo martellante combinato mie partiture non sarebbero state
Questa scelta fa parte di un aspetto molto con le tipiche tonalità minimaliste. orchestrali in questi casi. Nel caso de
preciso e l’esempio è nelle sequenze in cui L’ultimo volo della Osiris fu deciso in un
gli agenti combattono contro Morpheus, in Matrix è stato un successo davvero secondo tempo di tentare un lancio
cui c’è questo delirio di suoni di sirene della immenso. Sente che il suo prestigio è cinematografico abbinandolo al film
polizia e dei pompieri. Tutto questo, divenuto più alto, considerando il tipo di L’acchiappasogni. Quando lo seppi, cercai di
all’interno della vicenda, serve come lavori che le vengono offerti da allora? persuadere la produzione a farmi realizzare
copertura per le persone che vivono Certo, il mio prestigio è aumentato, ma una partitura orchestrale e li convinsi che
“dentro” Matrix ma che non sono non so ancora se a questo sia conseguita una non sarebbe stata una buona idea avere una
consapevoli di ciò che accade realmente. maggiore qualità di ciò che mi è stato colonna sonora di suoni elettronici poiché
Per Larry e Andy era una metafora delle proposto. Penso che molte persone, dopo volevano che questo cortometraggio fosse
Don Davis 11
una sorta di preludio a Matrix Reloaded. DVD, ci sono canali televisivi dedicati al L’ambiente concertistico è simile e dunque
Questo è stato l’unico episodio che ho cinema del passato e dunque accendendo la hai bisogno di stabilire rapporti con direttori
trattato come parte dell’universo musicale TV può capitare di imbattersi in un grande d’orchestra, direttori artistici e così via.
di Matrix, poiché è anche quello che ha più film. Tutti gli aspiranti registi, prima o poi, si Penso che sia quasi impossibile sviluppare
somiglianze coi film stessi e con il loro stile. appassioneranno alle pellicole che si rapporti simili in entrambi i settori. Inoltre
Anche in Secondo rinascimento ho inserito facevano negli anni ’70, ’60 e così via fino agli l’antipatia che le persone degli ambienti
elementi dal primo film, in particolare anni ’40. Quindi potranno rendersi conto di della musica colta provano verso i
pagine della sequenza in cui Neo viene quali grandi colonne sonore furono compo- compositori che lavorano nell’industria
‘recuperato’ dal bozzolo in cui giace, ma ste per quei film e forse questo li spingerà a cinematografica credo sia determinata dalla
nella maggior parte dei casi nessuno di voler quel tipo di musica anche nei loro. paura che hanno nei confronti di ciò che è
questi cortometraggi aveva uno sviluppo sconosciuto. Il vero snobismo arriva in
narrativo che mi consentiva di usare lo In che modo la musica del primo genere dai critici musicali piuttosto che dai
stesso trattamento musicale riservato ai Matrix si sviluppa nei due episodi compositori che lavorano nel settore.
film. Comunque L’ultimo volo della Osiris è seguenti, Matrix Reloaded e Matrix
diventato parte della pellicola e di Revolution? A Los Angeles dovrebbe esserci uno
conseguenza l’ho trattato come tale. Ho La differenza principale è che il pubblico scambio e una comprensione più
utilizzato un paio di spunti tematici che poi non ha più bisogno d’istruzioni per capire naturale, tra l’industria del cinema e
ho recuperato per Reloaded. cosa è Matrix, nel secondo film non c’è l’ambiente concertistico, che non da
nessun riepilogo di ciò che è accaduto nel altre parti. Ma ogni volta che leggo un
Una cosa che ho adorato in L’ultimo primo film. Chi non ha visto il primo film, si articolo sul Los Angeles Times che
volo della Osiris è quando i cannoni della smarrisce molto rapidamente. Un’altra recensisce un concerto dove viene
navicella fanno fuoco: Lei ha sottolineato novità è che nel secondo episodio si sta eseguita anche musica da film, noto che
ogni colpo di cannone con una serie di preparando una vera e propria guerra, si tenta sempre di screditare questa
massicci accordi degli ottoni, riuscendo vediamo eserciti e navicelle che si ammas- disciplina.
a inserirli all’interno dell’intelaiatura sano per cominciare a combattere quello Il critico musicale del L.A. Times, Mark
ritmica generale. Quello che ha fatto si che sarà un conflitto che vedremo solo nel Swedon, è una persona molto colta e aperta
potrebbe definire mickeymousing, terzo film, Matrix Revolutions. Una delle a tutte le influenze. Ha sostenuto sin
termine che di solito si usa in senso novità con cui ho dovuto fare i conti nel dall’inizio tanto compositori come John
negativo, anche se la maggior parte secondo episodio è stato appunto l’introdu- Adams, Philip Glass quanto Lutoslawski e
della gente non si rende conto che, usa- zione e lo sviluppo delle idee musicali che autori tipicamente colti, ma sembra avere
ta in maniera creativa, questa tecnica accompagneranno le scene di guerra del qualche problema particolare con John
può essere davvero emozionante. terzo film. Queste idee saranno meno Williams. Ogni volta che Williams fa
E’ una linea di confine davvero sottile, postmoderne e più nel tradizionale stile qualcosa per la sala da concerto, Swedon lo
vero? I grandi del passato, Alfred Newman cinematografico per grande orchestra, tipo scredita e ne parla negativamente. Non
e Korngold ad esempio, procedevano Tora! Tora! Tora! per intenderci. Ho tentato di capisco questo atteggiamento e lo trovo
spesso in questa direzione e con eccellenti combinare l’approccio tradizionale con davvero sbagliato e ingiusto. Tutte le opere
risultati. La mia speranza è di riuscire a fare alcune delle idee dinamiche e fluttuanti di John Williams, sia quelle per il cinema che
altrettanto e in questo senso i fratelli ormai divenute punti saldi del vocabolario quelle per la sala da concerto, sono fondate
Wachowski hanno apprezzato questo musicale di Matrix. su una tale integrità artistica che quando
modo di procedere. In definitiva, è al regista qualcuno le liquida senza ragione ci rimango
che spetta decidere quanto la musica si Immagino anche che questi due film male.
deve avvicinare o allontanare dall’azione. siano assai più elaborati dal punto di
vista dell’azione. Cosa pensa della colonna sonora che
Quali sono le differenze principali Certamente, c’è molta più azione Williams ha scritto per Minority Report?
quando lavora coi fratelli Wachowski ri- frenetica che nel primo film e inoltre sono E’ una partitura davvero incisiva. E’ stato
spetto a quando lavora con altri registi? anche più lunghi e necessitano di molta davvero molto interessante sentire come,
Purtroppo non viviamo all’interno di una musica in più. In Reloaded la partitura è di sia in questo film che in A.I., Williams sia
cultura che apprezza veramente la musica o circa 95 minuti, contro i 75 di quella del entrato in certa misura in un territorio
alcuna delle arti in generale. La maggior primo. Entrambi i seguiti sono progetti più postmoderno. E’ davvero impressionante
parte dei registi, come la maggior parte imponenti. vedere un compositore della sua levatura
della gente in generale, è immersa nella crescere ancora. Non è più un giovanotto
musica pop e dunque diventa molto raro Lei ha continuato a mantenere un ed è tutt’altro che un poveretto. E’ il tipo di
incontrare qualcuno che apprezza davvero ruolo all’interno della musica colta. persona che la gente si aspetterebbe veder
quello che fai. Penso che i migliori studenti Quant’è difficile conquistarsi credibilità seduto sulle proprie glorie, ma che in realtà
delle scuole di cinema si siano resi conto di in entrambi i settori nel medesimo sta continuando a crescere artisticamente e
ciò che è stato fatto nella musica da film da momento? a portare la nostra disciplina verso nuovi
personaggi come Jerry Goldsmith, Bernard Penso che le barriere che separano i territori, ricordandosi sempre di dare al film
Herrmann e da tutti quei compositori che due ambienti stiano cominciando a crollare, tutto ciò di cui esso ha bisogno. E’ davvero
hanno lasciato un segno profondo. Tutto ciò più o meno. Ciò che impedisce ai emozionante ascoltare l’opera di un
è controbilanciato da quella parte di cultura compositori di musica da film di lavorare più compositore della sua grandezza.
che ha cresciuto le persone con una sorta di frequentemente in opere da concerto
repulsione verso la musica classica e che credo risieda nella difficoltà a intessere La redazione di Colonne Sonore ringrazia Lukas
ogni volta che sentono musica orchestrale relazioni in tale ambito. Se sei un Kendall e Film Score Monthly per la gentile concessione a
balzano in piedi esclamando “Cos’è questa compositore di musica da film passi già riprodurre l’articolo. Un ringraziamento anche a Joe Sikoryak.
roba?”. E non li si può biasimare per questo. molto tempo a imbastire relazioni di lavoro Tutti i diritti riservati © Film Score Monthly, 2003
Uno dei vantaggi che abbiamo e che ci può con registi, produttori, capi di studios e
rendere ottimisti è che tutti i grandi film del inoltre passi mesi e mesi a comporre e a Traduzione di Maurizio Caschetto © Colonne
passato sono preservati su videocassetta e lavorare in studio di registrazione. Sonore, 2003
12 T h e M a t r i x Re l o a d e d

La Matrice torna alla carica!


Le battaglie hi-tech dell’universo virtuale di Matrix Reloaded si riflettono in uno stimolante scontro tra
stili musicali diversi. L’avanguardia sinfonica di Don Davis entra in conflitto con i mix elettronici di Ben
Watkins, Rob Dougan e Paul Oakenfeld. Una mischia ad alta pressione!
ricomposizione dei frammenti della ripresa
divenuta in pochi anni lezione di cinema e
parte integrante della moderna concezione
delle scene d’azione.
Insomma, se la manifestazione dell’ibri-
dismo è così radicata nel tessuto nevralgico
dell’intera “operazione Matrix” al punto da
costituirne la sua più probabile ragione di
successo, non poteva non esserne coinvolta
anche l’intelaiatura musicale dei film.
Nel primo Matrix, in un modo non
propriamente innovativo, si era ricorsi ad un
Foto di gruppo da Matrix Reloaded
calibrato accostamento di stili musicali
diversi: soprattutto musica orchestrale
Mescolanza, fusione, ibrido. Parole Trinity. sinfonica d’avanguardia e martellante
chiave da tenere a mente nel farsi strada La trama della trilogia – per noi ancora techno rock. Il successo della formula,
attraverso il labirinto di concetti e sensazioni incompleta – di Matrix (Matrix, 1999, Matrix utilizzata ormai con sempre maggior
che affollano la saga di Matrix, per coglierne Reloaded, 2003 e Matrix Revolutions, 2003) si frequenza in molti altri blockbusters degli
gli aspetti più originali e per riuscire anche a snoda lungo la fragile frontiera tra realtà ultimi anni (ma molto raramente con pari
divertirsi durante il percorso. fisica e virtuale, tra cognizione e genialità), ha spinto i responsabili della saga
Le due pellicole uscite al cinema (in immaginazione, al punto che non sempre si a cercare di fare un passo avanti, nel
attesa della terza conclusiva), i giochi percepisce con assoluta certezza il secondo capitolo Matrix Reloaded, come
elettronici, i cartoni animati del ciclo momento in cui si varcano i confini. vedremo tra breve.
Animatrix, tutti prodotti che tradiscono Le fonti culturali che alimentano la storia Naturalmente si è voluto mantenere
l’ossessivo interesse dei due fratelli creatori e le suggestioni messe in scena dai una necessaria coerenza stilistica con il
della saga per il fascino del dualismo, del Wachowski spaziano dalla filosofia orientale primo capitolo: per questo la composizione
frenetico attraversamento delle soglie che alle leggende della classicità greca e romana, della colonna sonora è stata di nuovo
separano gli opposti, per l’ibridismo reale, dalle credenze di religioni tanto lontane tra affidata, in maggior misura, al 46enne
virtuale o intellettuale che sia. In questo loro come il buddismo, l’induismo e il compositore Don Davis.
senso quasi non ci sorprende la notizia che cattolicesimo alle convinzioni della filosofia Dopo molti anni di gavetta passata a
uno dei due, Larry Wachowski, ha di moderna, con un occhio rivolto anche musicare i serial televisivi (tra i suoi lavori,
recente annunciato la sua natura transes- all’ironia fiabesca dei capolavori per anche episodi di Star Trek The Next
suale e la decisione di diventare donna e di l’infanzia di Lewis Carroll1, alle atmosfere Generation e di La bella e la bestia), Davis si
farsi chiamare Lana. plumbee e paranoiche del “1984” di George è distinto, come orchestratore
Nel ciclo di Matrix “ibrido” è in primo Orwell2, alle invenzioni di autori della particolarmente talentuoso, al fianco di
luogo l’intreccio narrativo, che ci precipita in fantascienza contemporanea come Philip K. artisti del calibro di James Horner con cui ha
un angoscioso futuro neomedievale dove Dick, William Gibson e Dan Simmons. strumentato, tra l’altro, le musiche premiate
l’umanità è sconfitta e sottomessa al Sul piano visivo (vale a dire in costumi, con l’Oscar del Titanic di Cameron.
dominio parassitario delle “intelligenze design e art direction) le frenetiche Proprio grazie alla sua ispirata partitura
artificiali”. La liberazione dall’inaccettabile avventure di Neo & C. fondono remini- per il primo capitolo della saga dei
schiavitù passa attraverso una lotta scenze degli incubi bio-meccanici del pittore Wachowski (con cui – tra l’altro – aveva già
disperata ed impari contro le macchine e i svizzero H. R. Giger (quello di Alien, per lavorato per il torbido noir Bound), Davis si
computer. I ribelli di Zion però sono intenderci) con l’asettico apparato hi-tech è subito guadagnato una posizione di
incoraggiati da una devozione quasi fanatica dei manga nipponici. Non mancano scorci riguardo nella storia della musica per il
per un’improbabile Profezia, secondo cui la delle ombrose atmosfere urbane tanto care cinema. A lui va riconosciuto il merito di
salvezza del genere umano è nelle mani al cinema noir anni ’50, ma anche angolature aver saputo escogitare un nuovo, inedito e
dell’Eletto, l’unico tra tutti che può control- di soffocanti megalopoli stile Blade Runner, geniale “luogo comune” cinemusicale da
lare e riprogrammare a piacere la Matrice. surreali ambienti simulati e caotici scenari associare all’universo della realtà virtuale e
La storia segue il cammino di auto- post-atomici. dei computer.
disvelamento di Neo, il giovane che, Le riprese e le inquadrature omaggiano Tutti abbiamo ben in mente quei
strappato da un’esistenza monotona e priva le pellicole di arti marziali made in Hong prolungati accordi di ottoni, che paiono un
di stimoli (simile in modo preoccupante a Kong, le frenesie dei videoclip anni ’80, i lamento distorto mentre si sovrappongono
quella che affrontiamo nei nostri giorni), colossali inseguimenti stradali dei polizieschi e si riflettono a vicenda, quasi un’onomato-
scopre l’artificiosa prigione virtuale creata anni ’70 o dei post nucleari alla Mad Max, pea ispirata al segnale di connessione dei
dai computer ed inizia a combattere al senza rinunciare ad introdurre, nel modem alla Rete, ma capace anche di
fianco degli inseparabili amici dell’astronave medesimo tempo, fenomenali novità come suggerire l’idea di un’eco elettronica, di un
Nabucodonosor, tra cui l’amata guerriera il bullet-time, ovvero una spericolata sonar che spazia in un sovrumano e
1
Non sfuggono le analogie con la fantasia allegorica di Alice nel paese delle meraviglie (“segui il coniglio bianco”) e di Alice attraverso lo specchio di Carroll (il passaggio di Neo dalla
prigionia virtuale della “matrice” all’apocalittica realtà in cui è imbozzolato il suo corpo avviene attraverso la mescolanza con la superficie riflettente di uno specchio).
2
1984 di Orwell è forse il più celebre apologo sull’uso dei mass media come strumenti per la limitazione della libertà dei cittadini e per il loro controllo. Insomma, uno
straordinario precursore delle paranoie contemporanee.
T h e M a t r i x Re l o a d e d 13
desolato panorama siliceo, come un gelido collaborazioni con la fortunata coppia di Poi però arriva il film e si ascolta il disco.
grido sintetico. È curioso che questo registi. Il successo mondiale del primo E a questo punto, se si ha un minimo di
originalissimo suono, biglietto da visita Matrix e la popolarità che ne è derivata onestà intellettuale, occorre ammettere
musicale della saga, non sia ottenuto con giustificano l’ambizione di ripetere l’espe- che il risultato finale, nel caso di Matrix
timbri elettronici o campionati, ma con un rienza, anche se per questo Don Davis ha Reloaded, funziona, e funziona alla grande.
semplice unisono di trombe e corni, e cioè dovuto accettare qualche compromesso La musica sposa perfettamente il gusto
con strumenti acustici tradizionali. artistico. per gli accostamenti estremi e le esigenze
Davis, che in molti suoi lavori ha fatto Da notare come i tempi siano molto drammatiche che sottostanno alla pellicola.
ricorso ai sintetizzatori, per Matrix invece cambiati da quando musicisti come Bernard L’insolito approccio musicale voluto dai
ha preferito sfruttare al meglio la sfaccettata Herrmann, per preservare la propria dignità Wachowski riflette un’assoluta consa-
tavolozza timbrica offerta dall’orchestra autoriale, non esitavano a sbattere la porta pevolezza degli obiettivi da raggiungere con
sinfonica. Al tempo stesso non ha voluto in faccia a registi del calibro di Hitchcock se l’utilizzo della colonna sonora e, di
affidarsi ad una scrittura necessariamente appena gli chiedevano di fare concessioni conseguenza, una straordinaria padronanza
melodica e tonale. Nel primo film non si alla musica popolare. Questi segnali del mezzo.
sentono né temi conduttori, né strutture evolutivi nella concezione dell’approccio alla Il lavoro di minuzioso assemblaggio dei
melodiche dominanti. La composizione musica da film non ci devono più suoni (elettronici, percussivi, sinfonici e
oscilla piuttosto tra passaggi di rude sorprendere. Basta pensare che persino un vocali), lascia sbalorditi tanto è trascinante,
atonalità e frenetici inviluppi minimali (tra i gigante come John Williams, di recente, ha sfaccettato e complesso. Non si trova nulla
recensori, qualcuno l’ha definita, in modo visto la sua opera pesantemente ritoccata in di ripetitivo, di banale o di semplicistico.
forse un po’ banale ma efficace, musica sede di montaggio (mi riferisco, al discutibile L’attenzione e il godimento sono tali che
sinfonica post-moderna). utilizzo della musica di Williams nei nuovi proprio i brani “ibridi”, nati dall’anomala
L’idea di associare a vicende fantascienti- episodi di Star Wars, in particolare ne fusione di talenti, alla fine sono quelli che si
fiche ad alto tasso tecnologico ed informa- L’attacco dei cloni). ascoltano con maggior frequenza.
tico la spaesante assenza di schemi tipica
della musica seriale e atonale non è nuova
nelle colonne sonore da film. Ci aveva già
pensato, esempio tra molti, James Horner per
il film Brainstorm – Generazione elettronica di
Douglas Trumbull (Brainstorm, 1983).
Decisamente curioso è invece l’uso del
minimalismo, una tecnica compositiva che
consiste nel ripetere in successione brevi
schemi melodici, sottoponendoli ad
impercettibili micro-variazioni nel corso
delle continue reiterazioni. Nel cinema il
maggior esponente di questo stile è stato
senza dubbio Philip Glass, divenuto molto
famoso con le musiche del documentario di
Geoffrey Reggio Koyaanisqatsi e di recente
nominato all’Oscar per la partitura di The
Hours. Ma si rinviene una larvale concezione Due soddisfatti agenti Smith (Hugo Weaving) in Matrix Reloaded
minimalista anche in alcune delle colonne Alla notizia che per Matrix Reloaded Don L’edizione discografica di Matrix
sonore più famose del mitico Bernard Davis avrebbe scritto e registrato alcuni Reloaded è stata generosamente distribuita
Herrmann3. brani sinfonici e corali per poi affidarli a su due compact disc, venduti al prezzo di
Una cosa è certa: per gustare meglio deejay di fama mondiale come Paul uno. La ripartizione dei brani vede le
l’ascolto di un’operazione artistica come Oakenfold e Ben Watkins del gruppo Juno canzoni pop (per lo più semplicemente
quella che sta dietro alle musiche del ciclo di Reactor per adattarli alle sequenze d’azione ispirate alle atmosfere della pellicola) riunite
Matrix, e in particolare di Matrix Reloaded, del film, si è temuto un ulteriore esempio di nel primo disco, mentre gli estratti della
bisogna sgombrare la mente dai criteri di approccio musicale standardizzato, analogo colonna sonora originale vera e propria
valutazione con cui affrontiamo di solito a quelli sempre più in auge soprattutto nei (seppur incompleta) sono inclusi nel
l’apprezzamento delle colonne sonore blockbusters hollywoodiani. Per quanto ci si secondo CD.
tradizionali. sforzi di essere moderni e di accettare l’idea Fa da capofila agli autori della
Lo stesso Don Davis confessa di aver che la scrittura della musica per il cinema, compilation del primo CD l’aspro ed
accolto con iniziale perplessità l’inusuale presto o tardi, diventerà sempre meno estremo Marilyn Manson con il brano “This
richiesta dei Wachowski, che lo hanno “composizione” e sempre più “assemblag- is the New Shit”. Manson è sempre più
invitato a “collaborare”, per alcune specifi- gio”, si resta perplessi quando un autore attivo nella musica cinematografica: già
che scene d’azione, con specialisti della come Davis, che ha già dimostrato di presente nel primo Matrix (con la canzone
manipolazione sonora già coinvolti nel padroneggiare la teoria musicale e la “Rock Is Dead”), ha composto il brano dei
primo capitolo della trilogia ma, in quel caso, scrittura sinfonica, dando prova anche di titoli di coda di La vera storia di Jack lo
senza alcuna commistione con la parte genialità creativa, rinuncia a mantenere il squartatore (From Hell, 2001) e ha
orchestrale. Davis non ha voluto tirarsi totale controllo sulla propria opera e lascia collaborato con Marco Beltrami alle
indietro ed ha accettato la proposta. Non si spazio ad interventi eterogenei che musiche di Resident Evil e di Blade II.
può biasimarlo: il compositore deve gran tradiscono, almeno “sulla carta”, intenti Interessanti, ma non indimenticabili,
parte della sua popolarità alle precedenti biecamente commerciali. soprattutto gli apporti della Dave Matthews
3
Si ascolti ad esempio il “Main Title” di Intrigo internazionale (North by Northwest, 1959)… Strano a dirsi, ma la famosa grafica di Saul Bass, con il grattacielo di vetro sulle cui
geometrie si intrecciano i titoli di testa del film, ricorda il palazzo “liquido” su cui si scontra l’elicottero nel primo Matrix e suggerisce persino una possibile fonte di ispirazione per le
idee musicali di Davis
14 T h e M a t r i x Re l o a d e d

Band (nel remix di Oakenfold) in “When the


World Ends” e di Rob Zombie in “Reload”.
Anche Rob Zombie, come Rage Against the
Machine, cui si deve il brano “Calm Like a
Bomb”, sono vecchie conoscenze della
precedente puntata della saga. Segnalazione
speciale per il trascinante brano dance
“Zion” dei Fluke, che nel film commenta la
scena del rave party sotterraneo, in cui i
ribelli si godono la loro ultima notte di ballo
e di “sballo” prima di affrontare la battaglia
finale contro le macchine. In effetti il pezzo
non è stato scritto appositamente per il film,
ma è una versione leggermente arrangiata di “Neo to the rescue!”
un brano preesistente intitolato “Slap It”.
I brani di Rob Dougan “Furious Angels” brano, qualificato come se si trattasse di un musica sinfonica di apprezzabile qualità.
e di Oakenfold “Dread Rock” avrebbero incontro di pugilato: Juno Reactor Vs. Don Troviamo un “Main Title” che ci immerge
potuto trovare miglior collocazione nel Davis. Il confronto di stili, con la sua idea di puntualmente nel familiare “matrix sound”
secondo CD, visto che sono composizioni compositori duellanti, richiama alla mente il del primo film, troviamo “Trinity Dream”,
più direttamente legate alle sequenze del concetto stesso del concertare classico, e con una struttura ritmica che rievoca il
film. Dougan, cui si deve anche il successivo viene quasi da definire il brano come un passaggio musicale finale dell’episodio a
“Chateau”, aveva scritto per il primo concerto per mix elettronico e orchestra. cartoni animati L’ultimo volo dell’Osiris (da
episodio il noto brano “Clubbed to Death”. Nel film Neo (Keanu Reeves) subisce notare che Don Davis ha curato anche le
Sul secondo disco troviamo il breve l’aggressione del suo feroce avversario, musiche di tutti e nove i cartoni animati del
“Teahouse” che ci introduce al gruppo dei l’agente Smith, definitivamente staccato dal ciclo Animatrix). E troviamo infine la “Matrix
Juno Reactor, capitanati da Ben Watkins. contatto con la Matrice a causa del suo Reloaded Suite”, di oltre diciassette minuti,
L’episodio è una rapidissima pagina precedente scontro con il giovane ribelle. che tradisce una scrittura decisamente più
percussiva, che sottolinea il combattimento Smith adesso è privo di uno scopo ed ha melodica e tradizionale (non per questo
di Neo con il misterioso Seraph, guardia del intenzione di fondersi con Neo, forse per meno gradita) rispetto a quella scelta per il
corpo dell’Oracolo. rubargli il glorioso destino di Eletto. Il precedente capitolo. La suite include la
Ben più appaganti sono i dieci minuti di programma impazzito attacca la sua nemesi sequenza dell’atterraggio del Nabucodono-
“Mona Lisa Overdrive”, ovvero il primo moltiplicando sé stesso in decine, in sor a Zion, l’incontro tra l’Eletto e i suoi
brano di sintesi tra le musiche originali di centinaia di cloni. Lo scontro è una crisi di numerosi seguaci, il bacio di Persephone
Davis e quelle elettroniche dei Juno. L’eco follia ad occhi aperti, un quadro di Magritte (Monica Bellucci), un brano in cui vi sono
delle sonorità sinfoniche riappare continua- in movimento. Il combattimento sfida evidentissimi influssi herrmanniani, lo
mente negli spazi lasciati liberi da un incredulità e comprensione, il ripetersi delle shakespeariano discorso di Morpheus
metodico ed ingabbiante motore ritmico, aggressioni diventa ossessivo, toglie il (Laurence Fishburne) ai suoi uomini e, infine,
ben amalgamato, nella struttura di base, con respiro, ma proprio per questo affascina. l’apice emozionale della pellicola, ovvero
l’isterico sottofondo affidato agli archi. Qualcuno ha giudicato troppo lunga e Salvataggio e Resurrezione, in cui viene
Sullo schermo si proietta uno dei più ripetitiva la sequenza: e dire che la sua introdotta una linea melodica nuova che
incredibili inseguimenti stradali mai visti al genialità e la sua attrattiva coreografica possiamo verosimilmente attendere a più
cinema. Camion, auto della polizia, moto che consistono proprio in questa sua ampi sviluppi nel prossimo episodio della saga.
si tallonano furiosamente, anche contromano, straripanza, nell’inarrestabile crescita di Per Matrix Revolutions Davis ha già
piogge di proiettili e di rottami, salti dentro e ritmo, nella sua reiterata frenesia. Per riunito una poderosa orchestra sinfonica e
fuori e sopra e sotto i bolidi lanciati a tutta questa scena da antologia Davis ha un coro di 90 elementi, per una partitura
velocità, duelli all’arma bianca, spada contro composto una pagina sinfonica dove la che dovrebbe durare quasi due ore. La
cinture di sicurezza, balzi da viadotti, piroette velocità minimalista diventa vorticosa. E presenza di brani ibridi questa volta sarà
sui cofani e sul tetto dei rimorchi, esplosioni grazie all’intervento di Ben Watkins il brano limitata ad una sola sequenza d’azione, in cui
devastanti, grovigli di lamiere… tutto tocca vertici di inaudita concitazione. La Don Davis fonderà nuovamente il suo
materiale ad alto tasso di frenesia, che la pagina si compone di tre successive talento con quello di Watkins e dei Juno
musica pulsante ci scarica direttamente nelle iterazioni: ad ogni nuovo assalto, aumenta il Reactor. Il resto sarà prepotente e colossale
terminazioni nervose. Un’esperienza ritmo, fino ad un delirante sabba finale dove musica per battaglia ad alto tasso
vivificante come una scossa elettrica. qualsiasi schema coerente resta travolto tecnologico. Visto il soddisfacente risultato
Il momento di maggior sollecitazione dall’esondazione ritmica delle percussioni e di Matrix Reloaded, sotto tutti i profili, va da
arriva poco dopo, con “Burly Brawl” dal moto fibrillante degli archi. Delizioso. sé che l’aspettativa per il capitolo finale si
ovvero, letteralmente, “rissa massiccia”. Il I rimanenti 30 minuti circa del secondo colloca a livelli assai elevati.
combattimento inizia fin dall’attribuzione del disco sono dedicati a Don Davis ed alla sua Gianni Bergamino

Don Davis / Artisti Vari


Risorse Web - Informazioni in rete
The Matrix Reloaded
(Matrix Reloaded – 2003) http://whatisthematrix.warnerbros.com/
Warner/Sunset/Maverick CDW 48411 Il vasto e sempre aggiornato sito ufficiale della saga cinematografica
Disco 1: 12 brani – Dur.: 49’21”
Disco 2: 7 brani – Dur.: 41’31” http://dondavis.filmmusic.com/
Il sito ufficiale di Don Davis completo di news e tracce inedite
scaricabili
16 F r a n z Wa x m a n

Berlino-Hollywood, solo andata


Dalle atmosfere transilvane de La moglie di Frankenstein alle steppe ucraine di Taras, il magnifico, lo
straordinario eclettismo di uno dei padri fondatori della musica da film americana: Franz Waxman.
Franz Waxman (Wachsmann) nacque, produzione cinematografica tedesca. Uno americana e così Franz si imbarcò per gli
ultimo di sette fratelli, la vigilia di Natale del dei suoi primi lavori (senza menzione nei Stati Uniti.
1906 a Konigshutte, in Germania (ora titoli di testa) fu l’arrangiamento e la Fu in America che conobbe il regista
Chorzow, in Polonia). Sin da bambino direzione delle canzoni scritte da James Whale, autore della prima
dimostrò una notevole predisposizione per Hollaender per L’angelo azzurro (Der Blaue trasposizione cinematografica del celebre
il piano e la composizione. Il padre, un Engel, 1930) di Josef Von Sternberg, film romanzo di Mary Shelley, “Frankenstein”.
commerciante che lavorava nell’industria che rivelò al mondo la stella di Marlene Whale aveva apprezzato la musica
dell’acciaio, riteneva però che il mestiere di Dietrich. composta da Waxman per Liliom, e volle
musicista non fosse una cosa “seria” e, una Ma la carriera di Waxman – come proporgli di scrivere la colonna sonora del
volta che il figlio ebbe compiuto sedici anni, quella di tanti altri artisti ebrei – non era suo film successivo, La moglie di
lo mandò a lavorare in banca. Coi suoi destinata a proseguire sul suolo germanico: Frankenstein (The Bride of Frankenstein,
guadagni Franz poté comunque pagarsi le picchiato per strada da alcuni nazisti, Franz 1935).
lezioni di piano, armonia e composizione. decise di fuggire a Parigi. Fu là che compose Il risultato fu una delle più ammirate
Due anni e mezzo dopo, fu in grado di la sua prima colonna sonora per La leggenda partiture della storia del cinema, il cui
abbandonare l’impiego che detestava e di di Liliom (Liliom, 1933) di Fritz Lang, nella impatto sull’ambiente musicale hollywoodiano
iscriversi all’accademia di musica di Dresda. può essere paragonato a quello esercitato
Nel 1923 andò a studiare composizione e da Max Steiner due anni prima con la sua
direzione d’orchestra al conservatorio di colonna sonora per King Kong.
Berlino. Si mantenne suonando nei caffè L’impressione suscitata da questo lavoro
della capitale tedesca, fino a che non gli fu valse a Waxman il posto di capo del
offerto un lavoro come arrangiatore e Dipartimento Musicale della Universal. Un
pianista in una celebre jazz band dell’epoca anno dopo, desideroso di dedicarsi
chiamata Weintraub Syncopaters. esclusivamente alla composizione,
Fu proprio in questo periodo che il Waxman cedette la carica a Charles Previn
futuro grande regista Billy Wilder ebbe (cugino del più celebre André) e stipulò un
occasione di stringere amicizia con il contratto di sette anni con la MGM (1936-
compositore che era destinato a scrivere la 1942), scrivendo le musiche per futuri
colonna sonora di quattro dei suoi film classici del cinema, quali Capitani coraggiosi
americani. E’ lo stesso Wilder a ricordare il (Captains Courageous, 1937) e Dottor Jekyll
primo incontro con Waxman, in un locale e Mr. Hyde (Dr. Jekyll and Mr. Hyde, 1941).
berlinese in cui suonava con i Weintraub Il romanzo di Stevenson alla base di
Syncopaters. Avvicinatosi al giovane musi- quest’ultimo film lasciò un’impronta
cista, Wilder gli domandò quale fosse il profonda nella sensibilità artistica di
significato del nome della band. “Non ne ho Waxman. Egli tentò a più riprese di trarne
idea”, fu la serafica risposta, “io sto al piano un’opera lirica, ma purtroppo non riuscì
e basta”! Franz Waxman nel 1965
mai a portarla a termine.
Uno degli autori dei brani eseguiti dal
gruppo era il musicista Friedrich quale utilizzò tre ondes martenot, sorta di Nel medesimo periodo, secondo una
Hollaender, il quale si avvide ben presto del progenitrici dei moderni sintetizzatori. Il prassi molto in voga all’epoca, fu “prestato”
talento di Waxman e decise di presentarlo loro uso rappresenta uno dei primissimi dalla Metro ad altre Major o ad indipendenti
al celebre direttore d’orchestra Bruno esempi di musica elettronica applicata al come il celebre David O. Selznick (il
Walter, con il quale Franz ebbe così cinema. Successivamente, Waxman fu produttore di Via col vento) per il quale
occasione di studiare. incaricato da Pommer di arrangiare e scrisse la colonna sonora del primo film
In seguito, Hollaender raccomandò dirigere la partitura di Musica nell’aria americano di Hitchcock: Rebecca, la prima
Waxman in qualità di orchestratore e (Music in the Air, 1934), musical composto moglie (Rebecca, 1940). Nel 1943 Waxman
direttore d’orchestra a Erich Pommer, boss da Jerome Kern su testi di Oscar passò alla Warner Brothers, andando a
della UFA, la più importante casa di Hammerstein II. La produzione del film era completare, insieme a Max Steiner ed Erich

Grande musica e buona cucina


Subito dopo essere stato assunto per giorno e cominciare a scrivere il mattino scrivere la partitura di La storia di una
scrivere la colonna sonora di La storia di una successivo alle nove? Nemmeno i grandi monaca, ma per l’amor del cielo conce-
monaca (The Nun’s Story, 1959) di Fred genii del passato furono mai in grado di detemi qualche giorno di meditazione e di
Zinnemann, Waxman si lamentò con il creare a questa velocità. E’ vero, a Rossini riflessioni in tutta calma!”
regista e i produttori del film a causa del bastarono 29 giorni per scrivere “Il
poco tempo concessogli per portare a barbiere di Siviglia”. Ma probabilmente il Miracolosamente, la produzione venne
termine il lavoro. fatto che egli fosse anche uno dei più grandi incontro alle richieste di Waxman, il quale
Ecco un brano della lettera di protesta cuochi del suo tempo gli fu d’aiuto per ebbe anche il tempo di recarsi ai Musei
che il musicista inviò alla casa di sostenersi nell’impresa. D’altra parte, Vaticani per effettuare delle ricerche sui
produzione: “Come può un compositore, Bramhs si prese sette anni per comporre il canti gregoriani. Il risultato fu una partitura
al quale è richiesto un lavoro creativo “Requiem”. Io non sono un buon cuoco, né che tutt’oggi è considerata uno dei suoi
perlomeno decente, vedere un film il tal ho intenzione di impiegare sette anni per massimi capolavori.
F r a n z Wa x m a n 17
Korngold (e sotto l’astuta direzione di Leo un centinaio di sassofonisti, prima di un ciclo di canzoni per mezzo soprano,
Forbstein) quello che è oggi unanimemente scegliere il sound di Ted Nash. coro di voci bianche, coro e orchestra
considerato il sacro triunvirato della scuola Purtroppo la bellezza e complessità di tratto da una raccolta di poesie scritte da
musicale hollywoodiana. Nel 1947, lasciò questa partitura erano al di là della alcuni bambini ebrei prigionieri nel campo
anche la Warner e decise di divenire un comprensione del regista Stevens, il quale di concentramento di Theresienstadt,
musicista free-lance, libero cioè di lavorare chiese al principale compositore della vicino a Praga.
per chiunque richiedesse i suoi servigi, Paramount, Victor Young, di riscrivere la Waxman fu sempre un convinto
senza contratti che lo vincolassero a questo musica di alcune scene del film. Il reciso assertore dell’assoluta dignità artistica della
o quello Studio. rifiuto di Young costrinse Stevens a musica da film e non tracciò mai linee di
Sempre nel 1947, Waxman fondò il Los rivolgersi altrove, cosicché alcune delle demarcazione fra le sue composizioni
Angeles Music Festival, una manifestazione pagine migliori della partitura furono sinfoniche e quelle per il cinema. Un’attenta
di risonanza internazionale che, nei suoi tagliate o sostituite. Due anni dopo, quando analisi delle sue partiture lo dimostra, oltre
vent’anni di vita, ospitò le esecuzioni di lo stesso Stevens chiese a Waxman di a testimoniare il costante sviluppo del suo
molte importanti partiture dei maggiori rimaneggiare la colonna sonora scritta da talento musicale attraverso gli anni. Tra la
compositori contemporanei: dal Concerto Young per Il cavaliere della valle solitaria fine degli anni Cinquanta e i primi anni
per Violino di Rózsa, al Secondo Concerto (Shane, 1953), la risposta del musicista fu Sessanta, scrisse infatti alcune delle sue
per Piano di Shostakovich, dalla prima inequivocabile: “Assolutamente no!” partiture migliori: titoli imprescindibili, quali
americana della Settima Sinfonia di Waxman diede nuovamente prova L’aquila solitaria (The Spirit of St. Louis,
Prokofiev - diretta dallo stesso Waxman - della sua integrità – come uomo e come 1957), La storia di una monaca (The Nun’s
alla prima mondiale del balletto “Agon” di artista – quando rassegnò le sue dimissioni Story, 1959) e Taras il magnifico (Taras
Stravinsky, con l’autore sul podio. quale membro dell’Academy in segno di Bulba, 1962). Il suo fu un percorso di
Nel 1950, il compositore tedesco vinse protesta per la mancata nomination costante apprendimento e crescita
il premio Oscar per le straordinarie all’Oscar della partitura de La tunica (The artistica: un cammino che non è facile
musiche di Viale del tramonto (Sunset Robe, 1953), scritta dall’amico e collega rintracciare nella carriera di tutti i
Boulevard), dell’amico Billy Wilder, e l’anno Alfred Newman. compositori per il cinema, molti dei quali,
successivo – primo compositore nella Nonostante gli impegni derivati dalla raggiunto un certo livello, vi si assestarono
storia dell’Academy – si accaparrò nuova- sua duplice carriera di compositore per il con profitto.
mente l’ambìto riconoscimento per Un cinema e di direttore d’orchestra, Waxman Per questo motivo, la prematura
posto al sole (A Place in the Sun) di George fu anche autore di numerose partiture per scomparsa di Waxman, nel febbraio del
Stevens. Per la colonna sonora di la sala da concerto. Tra le più celebri, 1967, fu una tragedia nella tragedia: il
quest’ultimo film – dominata dal suono ricordiamo “Carmen Fantasy” per violino e cancro si portava via un uomo allo zenit
sensuale e insinuante di un sax contralto - orchestra (composizione nel repertorio di della sua creatività e delle sue potenzialità
Waxman diede prova di un incredibile molti celebri violinisti), l’oratorio “Joshua” e artistiche.
perfezionismo, sottoponendo ad audizione lo straziante “The Song of Terezin” (1965), Alessio Coatto

Varèse Sarabande Film Classics


Da una decina di anni a questa parte, la Mentre il viaggio proseguiva alla riscoperta attendiamo ancora con ansia la prima
Varèse Sarabande, nota etichetta di alcune delle più celebrate opere di edizione de Il ladro di Hitchcock, partitura
californiana specializzata nella musica per North, sempre con Goldsmith sul podio tuttora inedita), la Varèse ha proseguito il
cinema, sta proponendo una collezione del direttore (sono usciti Un tram che si suo percorso con altre figure leggendarie
fondamentale per gli appassionati del chiama desiderio, Viva Zapata!, Il tormento della musica hollywoodiana, riproponendo
genere, un evento che potrebbe aver e l’estasi, Chi ha paura di Virginia Woolf) è anche capolavori di compositori ancora
superato ormai, per importanza, analoghe iniziata, in parallelo, la riedizione di molti all’opera, come Goldsmith (Patton, Quelli
eccellenti iniziative del passato, ancora tra i più importanti episodi della della San Pablo), Williams (Superman,
oggi vagheggiate dai collezionisti, come le collaborazione tra Bernard Herrmann e l’inedita Battaglia di Midway e Lo squalo) e
registrazioni della RCA Victor dirette dal Alfred Hitchcock, al termine della quale ci Barry (Ovunque nel tempo, Brivido caldo,
compianto Charles Gerhardt o la mitica siamo ritrovati tra le mani le preziose Nata libera e La mia Africa).
Elmer Bernstein Collection, in gran parte riesecuzioni di opere come La donna che Infine sembra che l’interesse dei
inedita su CD. visse due volte (il disco è stato insignito di produttori della collana si stia accentrando
La collana in questione si chiama svariati premi discografici), La congiura sulla figura di un altro immenso
“Varèse Sarabande Film Classics” e ha degli innocenti, Psycho (con alcuni brani compositore del cinema della cosiddetta
preso non ufficialmente le mosse da un inediti), Marnie e la partitura ricusata di Il Golden Age: il prolifico ed eclettico Franz
evento discografico di alcuni anni fa: la sipario strappato. Ma non basta: la Waxman. Di questo autore, assieme alla
prima edizione mondiale della leggendaria creatività di Herrmann è stata celebrata prima edizione delle colonne sonore
partitura che Alex North aveva composto anche con la riedizione integrale delle originali di The Virgin Queen e La storia di
per 2001: Odissea nello spazio e che partiture del mitico Quarto potere, un Ruth (entrambe edite nella collana per
Stanley Kubrick aveva respinto a pochi doppio CD dedicato agli episodi storici di collezionisti Varèse Club), la Film Classics
giorni dalla prima del suo famoso film. Ai confini della realtà, e due film fantasy di ha proposto le riesecuzioni di Peyton Place
L’avvenimento in questione era Ray Harryhausen, Il 7° viaggio di Sinbad e I (I peccatori di Peyton), Rebecca (Rebecca
impreziosito dalla direzione orchestrale viaggi di Gulliver. Di recente ha visto infine la prima moglie) e Sunset Boulevard (Viale
curata da un compositore di fama la luce Ultimatum alla Terra, dal noto del tramonto): di queste ultime due ci
internazionale, Jerry Goldsmith e dalla classico di SF di Robert Wise. occupiamo diffusamente nelle prossime
prestazione di una National Philharmonic Lasciati momentaneamente da parte pagine.
Orchestra di Londra in stato di grazia. North ed Herrmann (di cui però Gianni Bergamino
18 Re b e c c a

Ritorno a Manderley
L'attesa nuova incisione di Rebecca
La Varèse celebra le musiche immortali di Waxman per il classico composizioni di Max Steiner ed Erich
di Alfred Hitchcock: un poema sinfonico di trascinante bellezza, Wolfgang Korngold – a fissare per molti anni
nell'esecuzione magistrale di Joel McNeely a venire quello che fu il sound della Golden
Age hollywoodiana: musica appassionata e
Ogniqualvolta al grande compositore ricca di melodie rapinose, imbevuta dello
tedesco Franz Waxman veniva chiesto quale sgargiante colore orchestrale tipico
fosse la sua colonna sonora migliore, la dell’idioma tardo-romantico tedesco.
risposta era invariabilmente la stessa: Sin dalle prime battute del magnifico
“Rebecca!” preludio, Waxman ammanta i titoli di testa
Il giudizio può sembrare ingeneroso nei del film nelle volute sinuose e ammaliatrici
confronti dei molti capolavori scritti da del tema di Rebecca. Si tratta di un’ipnotica
Waxman nei decenni successivi; quel che è melodia cromatica, vero perno musicale
certo è che le musiche di Rebecca, la prima della partitura, la cui funzione dram-
moglie (Rebecca, 1940) si situano perlo- maturgica è quella di rievocare la presenza
meno al vertice della sua produzione ossessiva della misteriosa prima moglie di
nell’ambito del “melodramma gotico”, un Lord De Winter.
genere cinematografico molto in voga negli Nella sontuosa orchestrazione del
anni Quaranta, grazie a titoli quali La porta “Main Title”, Waxman accentua il carattere
proibita (Jane Eyre, 1944; musiche di flessuoso e ondeggiante di questa melodia,
Bernard Herrmann), La scala a chiocciola riecheggiando l’immagine dell’oceano tra i
(The Spiral Staircase, 1946; musiche di Roy cui flutti Rebecca ha incontrato il suo tragico
Webb) Il fantasma e la signora Muir (The Joan Fontaine destino; allo stesso modo, il vivace arabesco
Ghost and Mrs. Muir, 1947; uno dei dei legni, sul quale si distende languida-
capolavori di Herrmann) e molti altri. che l’hanno conosciuta, a cominciare dalla mente il tema intonato dagli archi, pare
Tratto da un romanzo di Daphne Du terrificante governante del castello, la riprodurre le mille scintille luminose riflesse
Maurier – che ispirò anche l’altrettanto signora Danvers. A precipitare gli eventi dalla superficie del mare.
celebre Gli uccelli (The Birds, 1963) – il sopravviene il ritrovamento del corpo di Fra le sequenze musicali che fanno
primo film americano di Hitchcock prende Rebecca, in seguito al quale Lord De Winter ricorso al tema di Rebecca, due rimangono
avvio a Montecarlo. Una timida ragazza viene accusato di omicidio… memorabili: il trattamento quasi impressio-
(Joan Fontaine), dama di compagnia di una Il romanticismo morboso e intossicante nistico di “Rebecca’s Room” – musica di
ricca signora americana, si innamora di un del film trova nella colonna sonora di straordinaria suggestione, un’argentea
affascinante e tenebroso gentiluomo Waxman un eccezionale complemento e ragnatela sonora intessuta dei timbri ora
inglese, Lord Maxim De Winter (Laurence questa nuova incisione discografica della sinistri ora incantati dell’arpa, della celesta,
Olivier), la cui bellissima prima moglie, sempre più meritoria Varèse Sarabande del triangolo e del pianoforte nel registro
Rebecca, è affogata in circostanze (per molti versi superiore alla pur ottima acuto – e il valzer demoniaco che chiude
misteriose. Conquistato dall’ingenuità della edizione della Marco Polo, registrata dieci “The Fire and Epilogue”, brano memore
giovane, Maxim decide di sposarla e la porta anni fa da Adriano con l’Orchestra Sinfonica della horror music scritta da Waxman per La
con sé a Manderley, la regale dimora dei De di Bratislava) ci dà l’opportunità di moglie di Frankenstein (The Bride of
Winter. Col passare delle settimane, la apprezzarne anche il valore musicale Frankenstein, 1935).
sposina è però sempre più ossessionata assoluto. Joel McNeely, alla testa della Royal Modellato sull’incipit del tema di
dalla presenza di Rebecca, il cui tormentoso Scottish National Orchestra, restituisce Rebecca, ma privo della sua opulenza
ricordo sembra non aver abbandonato intatto lo spessore sinfonico di una partitura armonica e orchestrale, è invece il tema
quelle mura, così come lo spirito di coloro che contribuì – insieme alle coeve associato alla perfida governante dei De

Quelle note misteriose…


La possibilità di godere della questa sconcertante decisione. commendevole aderenza alle esigenze
straordinaria partitura di Franz Waxman E’ però ragionevole supporre, che il drammatiche della storia, anche se
nel contesto del celebre film di Hitchcock lavoro di doppiaggio eseguito all’epoca sia certamente non possono competere con
è da sempre preclusa al pubblico italiano. stato effettuato a partire da una copia priva la bellezza e complessità della colonna
Nessun critico o studioso di cinema pare di colonna internazionale separata (la pista sonora di Waxman.
aver notato che, nell’edizione italiana di audio sulla quale sono registrati rumori e Sarebbe auspicabile che in una futura
Rebecca, il commento musicale originale fu musiche). Di qui la necessità di reinventare edizione DVD di Rebecca venisse
quasi interamente sostituito con una nuova ex novo la veste sonora del film. conservata, accanto alla copia originale e
partitura, scritta appositamente da un A onor del vero, le musiche di Galassi ad un nuovo doppiaggio filologicamente
oscuro compositore nostrano, Umberto (che scrisse la colonna sonora di una corretto, anche questa versione musi-
Galassi. Fanno eccezione i titoli di testa e manciata di poco conosciuti film italiani dei calmente adulterata, ma dall’indubbio
alcune brevi sequenze senza dialogo. primi anni Quaranta) non mancano di valore storico e (perché no?) affettivo.
Non è dato conoscere i motivi di perizia compositiva, oltre che di una Alessio Coatto
Re b e c c a 19

Winter (“Mrs. Danvers”). L’affinità tematica lungo brano d’apertura (“Main Title /
istituisce un legame musicale fra i due Foreword / Opening Scene”), timidamente
personaggi, sottolineando al tempo stesso la accennato dal clarinetto: una melodia
compostezza fredda e ieratica della signora malinconica e struggente – vagamente
Danvers, intrappolata nella sua devozione somigliante al Preludio del “Tristan und
maniacale per Rebecca. Isolde” wagneriano – ma priva di
Al di là di questo nucleo tematico asso- quell’impronta lirica e appassionata tipica di
ciato alla figura della prima moglie, la tanta love music hollywoodiana. Piuttosto
partitura è prodiga di molte altre idee che descrivere musicalmente il sentimento
melodiche. Subito dopo i titoli, ad esempio, che lega i due protagonisti, infatti, il tema
Waxman accompagna il prologo del film d’amore sembra dipingere i trepidi ed
(“Foreword”) con il nobile tema di impacciati tentativi della ragazza di
Manderley, in una sognante strumentazione penetrare nel cuore dell’uomo che ama e di
per corno inglese, arpa ed archi, che liberarlo dal ricordo tormentoso di
incrementa l’aura fiabesca di queste prime Rebecca. Per questo motivo, Waxman non
immagini. espone quasi mai questa melodia nella sua
Alla protagonista senza nome della interezza, ma si limita ad abbozzarne dei
storia è invece dedicata una serie di temi frammenti lungo tutto il corso della
ora tristi e malinconici (“Terrace Scene”), Franz Waxman
partitura: brevi lampi fugaci, subito smorzati
ora allegri e spensierati (“Tennis Montage nel sussurro di un pianissimo. E’ solo, nella
I”) che ben caratterizzano la vulnerabile tutta una serie di variazioni, tra le quali sequenza conclusiva, che questo tema
timidezza e l’infantile candore della spicca il meraviglioso arrangiamento acquisisce quella compiutezza melodica e
ragazza. rachmaninoviano nella parte centrale di quella pienezza orchestrale grazie alla quale
Queste splendide melodie, affatto “Tennis Montage II”. Waxman può suggellare il definitivo trionfo
estranee al carattere sensuale ed inquieto E’ infine degno di nota il tema d’amore, dell’amore sulla morte.
del tema di Rebecca, sono sottoposte a che fa la sua prima apparizione in coda al Alessio Coatto

Franz Waxman
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REBECCA
(Rebecca, la prima moglie - 1940) www.varesesarabande.com
Varèse Sarabande 302 066 160 2 Sito ufficiale della casa discografica di riferimento per l’edizione,
18 brani - dur: 54'32''
ri-edizione e re-incisione di classiche Colonne Sonore.
www.mjpeak.com
Sito ufficiale dell’artista, raggiungibile anche con il dominio intestato
al nome del celebre genitore: www.bobpeak.com

Matthew Joseph Peak, ovvero l’arte dell’istante


“Un libro non si giudica dalla - tra cui Vertigo (La donna che visse due
copertina”, è vero. Ciò nonostante è volte), A Streetcar Named Desire (Un tram
difficile rimanere indifferenti alle magnifiche che si chiama desiderio), Fahrenheit 451
illustrazioni realizzate da Matthew Joseph (id.), Alex North’s 2001 (2001: Odissea
Peak per le gloriose re-incisioni della nello spazio) e To Kill a Mockingbird (Il buio
Varèse Sarabande. oltre la siepe) – testimoniano la rara
Figlio d’arte – il padre, Bob Peak, è sensibilità di Peak nel cogliere e sintetizzare
autore (oltre che di innumerevoli dipinti ed in un’immagine la tinta emotiva di un film.
opere d’arte) di alcune delle più celebri In un’epoca in cui si riscontra un
locandine della storia del cinema, da appiattimento generalizzato nell’impagi-
Apocalypse Now a My Fair Lady, da Star Trek nazione dei manifesti cinematografici, fa
a Excalibur – Peak diede una prima prova davvero piacere constatare come ci sia
del suo talento con la celeberrima ancora chi cerca di scavare in un’opera, alla
locandina di A Nightmare On Elm Street ricerca della sua essenza cinematografica,
(Nightmare – Dal profondo della notte, riproducendola poi con una tecnica
1984). pittorica (olii e acrilici) capace di
Ma il suo impegno nello specifico catapultarci nella storia al di là della
campo delle Colonne Sonore ebbe inizio pellicola.
quando Robert Townson, produttore della Ne è un fulgido esempio il recente
Illustrazione di M.J. Peak per il CD Rebecca
Varèse Sarabande, gli commissionò un lavoro per la notevole re-incisione di
dipinto per il CD antologico Hollywood Rebecca di Franz Waxman: quattro all’atmosfera fiabesca e paurosa della
Legend: Miklos Rozsa. splendidi dipinti che, a larghe pennellate partitura.
Da allora più di 35 cover per la Varèse quasi impressionistiche, preludono Pietro Rustichelli
20 S u n s e t B o u l e v a r d

Nuovi bagliori di un crepuscolo


La prima mondiale di Viale del Tramonto
classicità, nello scontro tra pochi ma
indimenticabili personaggi.
L’intreccio raccontato da Wilder
possiede elementi di inedita profondità
psicologica e di notevole originalità
rispetto ai tipici e collaudati canovacci dei
film sentimentali di quegli anni.
Il giovane e spiantato sceneggiatore
Joe Gillis (William Holden), letteralmente
braccato dai creditori, si rifugia nel cortile
di una sontuosa e decadente villa del
Sunset Boulevard, dimora di Norma
Desmond (Gloria Swanson), anziana e
dimenticata diva del muto. La donna vive
da autoreclusa in quel grottesco sacrario
personale, in cui ha ammassato le
testimonianze dei suoi giorni gloriosi
ormai perduti nella memoria. Accoglie
Gloria Swanson in Viale del Tramonto
suo malgrado il giovane ospite e dopo un
difficile approccio iniziale, rimane
Inedita e sorprendente riscoperta di un classico: a lungo attesa, soggiogata dall’impetuosa e sfacciata
arriva finalmente la prima edizione integrale di Sunset Boulevard di vitalità di Joe, capace di illuderla che il
Franz Waxman, rieseguita dalla Royal Scottish National Orchestra di cinema moderno possa ancora ricercare
il suo charme esotico e la sua sorpassata
Glasgow, con l’aggiunta delle musiche della leggendaria sequenza recitazione. L’uomo, in realtà, pur
introduttiva tagliata. attratto a sua volta da ciò che Norma
rappresenta, intende servirsi di lei e del
La collaborazione tra Billy Wilder e goduto dal film, la partitura originale di suo nome per trovare una scorciatoia
Franz Waxman non vanta né il numero di Waxman non aveva mai ottenuto verso il successo.
titoli né la notorietà di quella quasi un’autonoma edizione discografica, se si La stabilità mentale dell’attrice
contemporanea tra Alfred Hitchcock e esclude la suite di circa otto minuti subisce un duro colpo quando, nel goffo
Bernard Herrmann. Di sicuro, le poche inserita in alcune antologie di classici e tentativo di tornare a recitare, scopre
pellicole sulle quali i due hanno riproposta anche in concerti recenti (ad che i cinici produttori di Hollywood sono
collaborato e le relative partiture non esempio da Jerry Goldsmith nel luglio interessati più alla sua preziosa auto
sono meno importanti e degne di studio 2001, a Montecarlo). Isotta & Fraschini che a lei. Tornata a
[vedi biografia e filmografia di Waxman]. Per noi oggi è difficile accostarci a seppellirsi nel suo sontuoso mausoleo e
L’importanza di questa collaborazione questo lavoro senza essere intimiditi resa vulnerabile dall’inaspettato
artistica trapela anche dalle euforiche dall’aura di sacralità che circonda il film. sentimento per Joe, che le ha fatto
annotazioni di Robert Townson della Con la sua impietosa e caustica riscoprire il desiderio di essere amata ed
Varèse Sarabande, nel libretto del nuovo ostentazione dei mali interiori della adorata, non accetta il tradimento del
CD della collana Film Classics: il “mecca del cinema”, Sunset Boulevard è giovane e non gli permette di
produttore della etichetta discografica diventato un archetipo del cinema “su” e abbandonarla.
americana confessa la genuina emozione “contro” Hollywood, un preciso filone di L’inevitabile tragedia - peraltro
provata dal team nuovamente riunito a pellicole che ha avuto un discontinuo preannunciata nel celeberrimo incipit del
Glasgow, in Scozia, per sottrarre all’oblio sviluppo fino ai giorni nostri (basta film – si consuma in un finale nel quale il
le venerate musiche scritte da Waxman ricordare il recente successo di titoli melodramma si stempera nell’ironia. Solo
per uno dei più noti capolavori di Wilder, come Barton Fink, I protagonisti, Boogie così la vicenda non precipita nel
conosciuto in Italia con un titolo che è Nights, Ed Wood, Get Shorty). sentimentalismo ma si eleva invece a
divenuto proverbiale: Viale del tramonto. Ma il fascino e la grandezza del film lucido apologo e corrosivo atto di
In soli due giorni la Royal Scottish non risiedono solo nella velenosa esplo- denuncia verso le regole del successo e
National Orchestra, diretta con accuratezza razione delle meschinità hollywoodiane. dell’interesse economico, i cui
da Joel McNeely e con la registrazione Le ripetute visioni a cui la pellicola meccanismi travolgono l’autenticità delle
digitale a 24–bit curata da Jonathan Allen continua a prestarsi, nonostante siano emozioni e la raffinatezza dell’arte.
e Richard Hale, ha riportato alla luce trascorsi oltre cinquant’anni dal suo Il sottofondo musicale di Waxman,
un’autentica pietra miliare della storia debutto, ci aiutano a percepire meglio strutturato come un rigoglioso poema
della musica per cinema, mai ascoltata tutte le torbide sfumature della sinfonico, coglie abilmente le nascoste
prima d’ora nella sua interezza al di fuori soffocante storia d’amore non geometrie dell’opera di Wilder. I
dalle immagini del film. corrisposta che è il vero centro commentatori di quest’opera spesso
Nonostante l’Oscar vinto come emozionale della vicenda. Una girandola tirano in ballo Wagner e Strauss, sebbene
miglior colonna sonora originale del di ipocrisia e di tradimento che si l’ascolto delle pagine di Sunset Boulevard
1950, il successo di pubblico e di critica consuma come una tragedia della non rievochi solo le gravi e fosche
Sunset Boulevard 21

scritture drammatiche dei due grandi Back”), in cui il tema di Norma si gonfia con quelle degli altri corpi che affollano la
compositori tedeschi, ma anche la di un esotismo assurdo, in una sala mortuaria. La sequenza, improntata
leggerezza lirica ed il soffuso fluire riproduzione distorta e quasi parodistica ad un greve umorismo nero, fu poi
melodico dei balletti di Ciaikovsky, così delle melodie che accompagnavano il tagliata dalla versione definitiva del film
come l’onirico tratteggio impressionista cinema muto. dopo uno di quei famigerati test screening
di Debussy. Come osserva Christopher Husted che già allora venivano compiuti per
Sul piano melodico Waxman delinea i nel libretto del CD, per evitare che il saggiare la potenzialità economica di una
suoi personaggi con levità e riguardo, li succedersi dei temi rispecchi troppo la pellicola prossima al debutto. La scena fu
dipinge in modo puntuale, con temi che frammentarietà del montaggio del film ritenuta inadeguata rispetto al tenore del
sono emblematici di come si può (con risultati deprecabili non soltanto in resto della trama, grottesca al punto di
descrivere in musica la carta d’identità termini di gradevolezza d’ascolto) sfalsare il realismo e la drammaticità di
psicologica di un personaggio. La musica Waxman mutua un espediente diffuso quanto viene dopo.
di Joe è una melodia che germoglia dal soprattutto nella composizione lirica, il Pur non avendola vista, l’ascolto della
jazz, agile, frenetica, impaziente. Il tema cosiddetto recitativo, che consiste nel musica ideata per quella sequenza fa
di Norma è un tango stentoreo, ora congiungere tra loro distinti nuclei sorgere il dubbio che una simile
affascinante, esotico, voluttuoso, ora tematici (eseguiti da numerosi strumenti) valutazione possa aver fondamento.
improvvisamente ossessivo e quasi L’inconsueta pagina scritta da
grottesco, con le sue subitanee Waxman, pur splendida (si è
versioni in habanera. La partitura è tentati di dire che la sua presenza
generosa di moltissimi altri spunti giustifica già da sola l’acquisto del
melodici, che però restano dei disco), evoca un’atmosfera che
semplici episodi descrittivi di appare profondamente
fronte all’imponenza dominante discordante dal tono del resto
dei due temi principali. della partitura. Vi è un clima
Non c’è nulla da fare: il nucleo sospeso, plumbeo, incerto, la
vitale dell’intera opera, il segreto musica non assume un preciso
della sua bruciante passionalità è tratteggio melodico, se si eccettua
costituito proprio dal continuo il trasfigurato apparire del tema di
abbracciarsi e respingersi delle due Joe nella parte finale della suite.
melodie di Joe e di Norma, in una Ascolto dopo ascolto, ci si
successione inebriante di unioni e convince che forse l’eliminazione
scioglimenti, proprio come di questa sequenza iniziale
l’equilibrio emotivo del film fa potrebbe davvero aver rafforzato
perno sul confronto tra i due Illustrazione di M.J. Peak per il CD Sunset Boulevard l’impatto emotivo del racconto di
protagonisti, affascinante e distrut- Wilder ed arricchito il dramma che
tivo a un tempo. mediante fuggevoli passaggi scritti per segue di ben altra aggressività.
L’opera è ricca di episodi degni di strumenti solisti, a volte semplici accordi, In conclusione il Sunset Boulevard della
menzione, a partire dal Preludio, a volte indistinguibili linee melodiche, che Varèse è un disco prezioso, un’espe-
movimentato da un fuoco gershwiniano: scimmiottano l’andamento di una rienza d’ascolto appagante sotto tutti i
ci sono i primi esitanti approcci tra i due conversazione. In questo modo la pagina profili, un prodotto che tradisce un
(“Norma Desmond”), l’immergersi di Joe sinfonica si arricchisce di una fluidità e di autentico atto di amore nei confronti del
nell’imbalsamato universo di Norma (“An una ricchezza timbrica che soddisfa sia cinema e dei suoi artisti più rappre-
Aging Actress”, “Norma’s Gallery”), il quando si accompagna al film, sia nel sentativi: prova ne sia il libretto arricchito
malinconico legame con i ricordi (“The momento in cui la si ascolta separata da commenti accurati e competenti, da
Strange Garden”, “Old Friends”), dalle immagini. numerose fotografie e dalle splendide
l’irridente ritorno alla frenesia di L’edizione Varèse di Sunset Boulevard, illustrazioni appositamente dipinte dal
Hollywood (“Parading to Paramount”, già di per sé così valida, si arricchisce di pittore Matthew Joseph Peak, persino da
“De Mille’s Compassion”), il grottesco e una ragione di apprezzamento in più: per un omaggio di alcuni anni fa scritto da
disperato gioco di seduzione inscenato la primissima volta viene proposto Billy Wilder in onore dell’amico
da Norma per l’unico spettatore che l’ascolto dell’inedita suite “Conversing scomparso: è triste e paradossale che lo
conti veramente per lei (“The Corpses”, che nelle intenzioni degli stesso Wilder, morto il 27 marzo 2002 a
Showdown”), la spietata rivelazione delle autori avrebbe dovuto accompagnare la 96 anni di età, per pochi mesi soltanto
vere intenzioni di Joe (“Farewell”) e famosa e surreale scena introduttiva in non abbia potuto assistere all’uscita
quindi la fatale e catastrofica conclusione cui il cadavere del povero Joe, dell’attesa prima edizione discografica di
(“Joe Walks Out”). Fino alla famosa trasportato all’obitorio, si mette a questa indimenticabile partitura.
sequenza finale della scala (“The Come confrontare la propria tragica esperienza Gianni Bergamino

Franz Waxman
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Sunset Boulevard
(Viale del tramonto) - 1950 www.franzwaxman.com
Varèse Sarabande 302 066 316 2 Sito ufficiale gestito da John W. Waxman, figlio del grande
25 brani (24 + 1 bonus track) compositore, responsabile inoltre della gestione dei diritti sulle
durata totale: 69’41” partiture.
22 Riccardo Giagni

Un filosofo musicista
Un viaggio nelle esperienze musicali di Riccardo Giagni, compositore delle ultime
due pellicole di Bellocchio: L’ora di religione e Buongiorno, notte di Gabrielle Lucantonio

L’attesa era spasmodica e non ha deluso ma non mi sono mai diplomato. Le sue numerosi registi: Guido Chiesa, Mimmo
le aspettative. All’ultima Mostra del Cinema lezioni sono state importanti, perché mi Calopresti e Carlo Lizzani. Con quest’ultimo
di Venezia, la stampa internazionale ha hanno fatto capire cos’è una partitura, abbiamo realizzato un documentario per
applaudito a lungo Buongiorno, notte un’orchestra, la composizione. I miei studi l’Archivio Audiovisivo del Movimento
l’intensa, politica ed essenziale, ultima opera musicali mi hanno deluso. C’era un’ostilità Operaio e Democratico, che si intitolava
cinematografica di Marco Bellocchio. assoluta nei confronti delle persone che non Diario del ‘900. Con Calopresti ho lavorato
Da L’ora di religione, si sa che il regista rispettavano le convenzioni. Gli insegnanti ad un bellissimo documentario sull’anno
piacentino è tornato ad essere l’immenso più conservatori finivano il programma di 1943, che si intitolava La scelta.
autore che ci aveva turbato ed impres- studio con Beethoven, solo in rari casi si
sionato con film del calibro de I pugni in proseguiva fino a Brahms; a sinistra, c’era Come ha conosciuto Marco Bellocchio?
tasca o Sbatti il mostro in prima pagina. solo Darmstadt che contava. In pratica, non Nel 1996 Carlo Crivelli mi ha chiesto di
Il sequestro Moro, visto dall’interno si scrivevano musiche interessanti. Paolo aiutarlo perché non poteva occuparsi di un
proprio da quei brigatisti (con le loro Renosto diceva: “Per comporre, bisogna documentario di Marco Bellocchio. Sogni
psicologie messe in primo piano) che volevano utilizzare il totale cromatico.” Di conse- infranti, questo è il titolo della pellicola sugli
rivoluzionare il sistema e la società italiana, è guenza, gli allievi di Renosto scrivevano ideali dei rivoluzionari italiani. Marco
questa la trama di Buongiorno, notte. Ad aiutare come lui diceva. Per uno spirito libero, è una intervistava numerosi testimoni con il
Bellocchio in quest’impresa, un cast cosa difficile da accettare… commento di musiche di repertorio: ho
d’eccezione, nel quale spiccano l’intelligente e scelto un brano degli Area, un altro di Arvo
sensibile Luigi Lo Cascio (La meglio gioventù, Il Pärt, una musica composta da Crivelli per
più bel giorno della mia vita) e la brava Maya un altro film e composizioni originali del
Sansa (La balia, La meglio gioventù). sottoscritto. A Bellocchio è piaciuto
Per un film così drammatico una utilizzare musiche di repertorio. Nel 1998
colonna sonora di forte impatto, firmata dal abbiamo realizzato La religione della storia,
musicista Riccardo Giagni, compositore di un progetto nel quale si sono utilizzati solo
musica applicata al cinema e ai documentari, immagini di archivio, e io ho lavorato nello
produttore di musica leggera, professore e stesso modo. Prima di girare L’ora di
animatore di trasmissioni radiofoniche. religione, Belloccio mi ha chiamato per
Nelle sue colonne sonore, l’autore utilizza alcuni consigli musicali, dicendomi: “Ho
musiche già composte, che appartengono pensato di vestire di musica questo film,
ad altre culture e situazioni, e le abbina a aiutandomi con il repertorio dell’opera
brani ideati per l’occasione, per creare lirica”. Ho fatto una ricerca, ho lavorato
qualcosa di nuovo. Il risultato è stato sull’opera, ho trovato dei brani per
notevole per L’ora di religione, lo è ancora di manipolarli e investirli di un suono diverso.
più per Buongiorno, notte. Riccardo Giagni
Un incontro proficuo è stato quello che Perché ha scelto di includere musica
abbiamo avuto nella città lagunare con il Come si può passare dal Conserva- armena?
compositore Riccardo Giagni. torio alla musica leggera? Marco mi ha parlato della festa all’inizio
Non potevo essere mantenuto negli del film, e aveva pensato a una suora
Lei è laureato in filosofia. Come si studi, ho perso mio padre giovanissimo. La orientale che cantasse l’“Ave Maria” di
possono conciliare questo genere di musica leggera mi permetteva di lavorare e Schubert. Mi sembrava una scelta un po’
studi con la passione per la musica? di guadagnare il denaro che mi era troppo convenzionale, mentre la festa da lui
Ho da sempre una doppia passione: necessario per vivere. Del resto, l’ambiente immaginata non lo era affatto: vi si
amo riflettere sul pensiero e sui suoni. I miei della musica leggera italiana verso la metà mescolavano uomini d’affari, monarchici,
studi di filosofia sono stati utili a quelli degli anni ’70 era piuttosto interessante, preti. Ho pensato ad una canzone armena,
musicali, e viceversa. C’è un rapporto tra le sicuramente molto più di adesso. molto antica, strana… Un canto d’amore,
due cose, a tal punto che, per la mia tesi di così misterioso è diventato un tema/non
laurea, ho studiato alcuni fenomeni legati Qual è stata la sua prima esperienza tema. E’ una donna che si dichiara ad un
all’idea di suono e alle culture tradizionali, come compositore di musica applicata? uomo. E’ un’idea che mi piace molto, e che
etniche. Si tratta quindi di una tesi in cui una Ho iniziato scrivendo soprattutto in fondo appartiene anche al mondo di
parte era legata alla filosofia del linguaggio e musiche per documentari storici, sociali e Bellocchio, ed è in linea con la poetica
un’altra alla musicologia. La mia formazione naturalistici. In alcuni casi, ho utilizzato delle musicale di Carlo Crivelli, che ha realizzato
musicale più autentica è, ad ogni modo, di musiche originali, composte per l’occasione molte delle colonne sonore dei suoi film
natura filosofica: l’attenzione ai suoni come e di repertorio. Nel 1984 ho lavorato, quasi precedenti (Diavolo in corpo, La condanna, Il
forme simboliche, al loro ruolo nella vita per caso, alla colonna sonora di un film di principe di Homburg, La balia).
quotidiana, appartiene alla mia personalità, e Luciano Odorisio, con i Matia Bazar. Nel
questo già dall’inizio degli anni ’70. 1987 ho realizzato la colonna sonora del Lei ha anche utilizzato brani di
primo film di Massimo Costa, ho scritto la repertorio senza realizzare nessun
Lei ha studiato al Conservatorio... musica di una canzone e ho chiesto a Peter arrangiamento.
Ho studiato a L’Aquila, con il maestro Hammill di scriverne il testo. Per quel che Si potrebbe parlare molto a lungo
Paolo Renosto, armonia e composizione, riguarda i documentari, ho lavorato con dell’utilizzo delle musiche non originali nel
Riccardo Giagni 23
contesto di un film. Per quel che riguarda laureati trovano poi impiego generalmente individui. Rispetto all’Ora di religione (con cui
L’ora di religione, la scelta di musiche di nelle diverse istituzioni dello Stato che si peraltro il film ha più di un punto di
repertorio, classico o contemporaneo, occupano di musica e arti visive. contatto, anche musicalmente) è stato un
risponde alla ricerca di una coerenza lavoro assai più corale, sotto tutti i punti di
immediata, pragmatica, tra ciò che si vede vista. Tra Bellocchio, Francesca Calvelli (che
nel film e quello che ascoltiamo. Sono ha montato il film) e il sottoscritto il lavoro
ovviamente molto più interessato alla sul suono è stato interamente condiviso, nel
coerenza che si situa al livello simbolico: in senso più alto e sperimentale del termine:
diversi momenti del film la musica diventa tanti i suggerimenti, le discussioni, le
‘segnale’, spesso ambiguo. Quando Ernesto proposte, talvolta i compromessi. Alla fine, il
abbraccia il fratello assassino e bestem- risultato è una partitura complessa come il
miatore, c’è un’intenzione simbolica. Si film stesso, ricca di spunti molto eterogenei:
sente allora l’inizio del “Depart in Peace” di vi convivono allegramente e un po’
John Tavener: è un modo di evocare misteriosamente Franz Schubert e i Pink
simbolicamente la pietà umana. L’utilizzo di Floyd, i cori dell’Armata Rossa e la musica
“Che cossè l’amor” di Vinicio Capossela contemporanea di Alexandre Knaifel, oltre
all’inizio della scena della festa è stata una a diversi spunti musicali composti
felice intuizione di Francesca Calvelli, la appositamente da me. Siamo tutti molto
montatrice del film (e compagna di Marco contenti di come “suona” questo nuovo
Bellocchio nella vita). Maya Sansa in Buongiorno, notte incantevole progetto bellocchiano…

Lei insegna all’Università di Lecce… Come ha lavorato a Buongiorno, Ha un altro film presentato a
Questa lavoro mi ha subito sedotto. notte, il nuovo film di Marco Bellocchio Venezia...
Tengo un corso generale sulla storia della in concorso a Venezia? Nella sezione ‘Nuovi Territori’,
musica applicata e uno monografico, che La prima cosa da dire è che si è trattato presentiamo con Paola Gandolfi, Francesca
cambia ogni anno. Ad esempio, qualche di un’esperienza esaltante. Il film è molto Ravello ed Elena Chiesa, un breve video
anno fa ho tenuto un corso sull’idea della bello e strano, con tutto quell’oscillare tra d’animazione, che s’intitola La recherche de
voce nel cinema. Quella cantata, ma anche sogno, fantasia, realtà storica ed effettuale. ma mère, con le bellissime immagini
quella parlata. La voce fuori campo La mia musica, in più di qualche misura, pittoriche in movimento di Paola e una mia
m’interessa. Nei miei corsi non considero tende a seguire questa logica interna al film musica composta per l’occasione. E’ un
solo il fatto musicale, ma lavoro più in che mira a spezzare – ma con dolcezza – i lavoro affascinante di cui vado molto
generale sull’idea del suono cinemato- confini tra dimensione onirica e riflessione orgoglioso: anche qui ci si è dato appunta-
grafico. Insegno alla facoltà di Beni Culturali, più o meno realistica sulla Storia e sui suoi mento sul crinale dell’inconscio e si è arrivati
che esiste da meno di dieci anni e i cui riverberi, sulle esistenze personali degli insieme in orario, almeno così mi pare.

L’ora di Bellocchio
Marco Bellocchio: sicuramente uno dei tratta di Ojakhum, la ‘canzone del propria identità nel seno di una vera e
registi italiani più stimati, uno dei più bravi focolare’”,dichiara il regista. propria congiura.
della sua generazione, ma che raramente è Il compositore-musicologo Riccardo “Non si troveranno nel CD i violenti
riuscito ad ottenere, allo stesso momento, i Giagni nel film L’ora di religione ama abbinare strappi sinfonici (“Harmonielehere” di John
favori della critica cinematografica e del musica di repertorio a quelle originali: è il Adams), che segnalavano a più riprese
pubblico. Lodato dalla prima, veniva spesso caso del sopracitato canto “Ojakhum” (della l’attesa e l’ingresso della composita
ignorato dal secondo. Con L’ora di religione, la durata di 9’ e 56’’). compagnia nelle stanze vaticane dell’udienza.
situazione è cambiata. Compatto ed Tra gli altri brani la canzone di Vinicio Neppure quella sciabolata di luce sonora
intelligente, è uno dei migliori film italiani Capossella “Che cossè l’amor”, “Psalm 23” (“Depart in Peace”, dell’inglese John
realizzati negli ultimi dieci anni. Un piccolo di Giya Kancheli, il “Moderato del Quartetto Tavener) che sottolineava l’abbraccio
grande capolavoro. Una giusta miscela tra per archi n° 3” di Peteris Vasks, “Musica improvviso tra Ernesto Picciafuoco e il
regia, musica e recitazione (il magnifico Celestis” di Aaron Jay Kemis, “Tears of the fratello pazzo e bestemmiatore.
Sergio Castellitto). Angels” di John Tavener, e tre brani composti Vi si potrà ascoltare un brano (“Shoror”)
Nel suo film Bellocchio presenta un da Riccardo Giagni: “L’ora di religione” pensato per i titoli di testa e subito perso per
universo complesso ed iconoclasta. (traccia 1 e 9) e “Shoror” (in collaborazione strada assieme ai titoli stessi, sistemati in
Troviamo non solo preti e diversi membri con il tastierista Danilo Cherni). coda al film”, dice Riccardo Giagni.
della gerarchia ecclesiastica, ma anche degli Il risultato è una colonna sonora Scopriamo quindi questo CD, pubblicato
affaristi, dei monarchici, delle persone che emozionante, che abbina brani diversi tra di con più di un anno di ritardo rispetto
considerano la religione un buon loro ed è malgrado tutto coerente, come all’uscita del film in sala.
investimento per il futuro (e non si parla solo l’eroe del film, che riesce a mantenere la Gabrielle Lucantonio
di Paradiso). Un universo del genere non
poteva essere accompagnato da una musica Riccardo Giagni
semplice o sciropposa, ma richiedeva una co-
lonna sonora imprevedibile e sconcertante. L’ora di religione - 2003
“La ricerca della musica in realtà era Rai Trade CRT 301
iniziata con Riccardo Giagni, ancor prima 9 brani (2 canzoni + 7 di commento)
delle riprese, per un dettaglio musicale che durata totale: 47’20”
poi è diventato addirittura il tema centrale e
cioè il canto dell’antica tradizione armena
che attraversa e caratterizza un po’ tutta la
trama, a partire dalla scena della festa: si
24 R e c e n s i o n i

Hulk!
L’incredibile Elfman: una partitura in verde
E’ gigante, è verde ed è molto
arrabbiato. Altri non può essere se non
l’incredibile Hulk, il celebre personaggio a
fumetti della Marvel, nato dalla fervida
immaginazione di Stan Lee e Jack Kirby. Il
Golia Verde debutta sul grande schermo in
una massiccia produzione della Universal
Pictures e della Marvel Entertainment, nella
speranza di replicare l’enorme successo dei
recenti adattamenti cinematografici di
Spider-Man e X-Men. Nel tentativo di
realizzare un film che deviasse un po’ dal
solito approccio hollywoodiano malato di
gigantismo, la produzione ha pensato di
affidare la regia a una personalità “artistica”
come Ang Lee, professionista quanto basta
per garantire una solida confezione, ma
anche sufficientemente “autore” (passateci
il termine…) per conferire quella dose di La versione CGI di Hulk (Eric Bana)
presunta “artisticità” al film. stile etnico, dominato da influenze della basso. Stupisce anche l’assenza di un tema
Le cure musicali della pellicola sono world music, che permea tutta la score. musicale riconoscibile associato al gigante
state affidate al celebre Danny Elfman, Vocalizzi arabeggianti, timbri stranianti del verde. Invece di una melodia vera e propria,
compositore ormai abbonato a questo dudùk (strumento a fiato d’origine armena) Elfman gli lega un breve inciso – con evidenti
genere di produzioni supereroistiche. In e ritmiche marcate dalle tablas e congas, echi herrmanniani – di sei note discendenti,
verità, Ang Lee aveva originariamente scelto appaiono frequentemente. L’approccio, spesso suonate dai flauti, su cui crescono in
come autore delle musiche il suo mutuato dalla partitura rifiutata di Mychael contrappunto una serie di drammatici ac-
collaboratore abituale, Mychael Danna. Il Danna di cui Ang Lee evidentemente aveva cordi in minore degli ottoni (“Main Titles”).
musicista canadese aveva già scritto e nostalgia, sembra tuttavia fuori luogo e Elfman è da sempre più interessato al colore
registrato buona parte della sua partitura, forzato senza un solido e reale gancio con il e alla tessitura che non a facili soluzioni me-
quando la produzione, sentito il risultato, ha film che commenta. Brani come lodiche, e questo è certamente un pregio.
deciso di licenziare Danna e di sostituirlo “Captured” o “Hulk’s Freedom” sono inte- In conclusione, Hulk è una partitura di
con un autore decisamente più “idoneo” e ressanti nel loro gioco di commistione tra routine per un compositore del talento di
con cui andare sul sicuro. Chiamato orchestra ed elementi più estranei, ma non Danny Elfman, che forse comincia ad essere
letteralmente all’ultimo istante, Elfman si è riescono a convincere del tutto proprio per un po’ stanco di mettere in musica le gesta
infatti ritrovato a scrivere e registrare una via di queste forzature “etniche”, che ormai dei supereroi. Certo, le condizioni in cui il
partitura di oltre 100 minuti in tempo stanno diventando un cliché logoro anche musicista si è trovato ad operare non erano
record (37 giorni!), incontrando tra l’altro nella musica da film. certamente ideali e, da questo punto di
non poche resistenze e attriti artistici con Elfman poi mostra i muscoli nei brani vista, il risultato è comunque notevole,
Ang Lee, che non voleva assolutamente d’azione (“Hulk Out”, “…Making Me soprattutto se ascoltato insieme alle
rimpiazzare il “suo” Danna. Questo Angry”, “Hounds of Hell”, “The Lake immagini che commenta (benchè le
retroscena è importante ai fini della Battle”), dove il lavoro di intreccio sulla influenze mediorientali rimangano, a mio
recensione, poiché crediamo che, in timbrica è raffinato, ricco di dissonanze e di avviso, del tutto fuori luogo anche in tal
qualche modo, il risultato né abbia risentito. sperimentalismi, ma che a volte eccede un caso). Se Elfman avesse avuto più tempo e
Elfman consegna una colonna sonora po’ troppo in soluzioni pompieristiche. più libertà creativa a sua disposizione
solida, robusta e “monstre”, dove Dove Elfman appare più convincente e avrebbe certamente realizzato una partitura
ovviamente ottoni e percussioni - coadiuvati originale è nelle pur brevi parentesi liriche: ben più interessante.
da un tappeto di suoni elettronici inusuali - “Betty’s Dream”, “Gentle Giant” e “The Attendiamo con ansia il suo prossimo
primeggiano (“Prologue”) come giustamente Truth Revealed”. Sono brani dalla lavoro con Tim Burton, Big Fish, in uscita
ci si aspetterebbe dalla musica di un film del compostezza quasi cameristica, su cui l’anno venturo.
genere. Decisamente imprevisto è invece lo spiccano degli interessanti assoli di flauto Maurizio Caschetto

Danny Elfman
Hulk - (id., 2003)
Decca/Universal 80000633-02
19 brani (1 canzone + 18 di commento)
durata totale: 63’50”
Re c e n s i o n i 25

Varèse Sarabande
25 anni di grande musica
Come celebrare un anniversario John Williams per L’impero colpisce ancora. elettronica di James Horner, mentre altri
importante: 25 anni di musica da film edita Partiture da film realizzate durante gli sono completamente distanti l’uno
da una delle prime case discografiche ultimi 25 anni, ma che comprendono anche dall’altro, come Il sesto senso di James
specializzate in colonne sonore? Con una vecchi classici intramontabili della Golden Newton Howard e Xena – La principessa
grande raccolta su quattro CD di oltre Age, da Alex North (Cleopatra), a Bernard guerriera di Joseph LoDuca.
cinque ore di musica tratte dall’immenso Herrmann (La donna che visse due volte) e Ci sono poche partiture inedite e tante
patrimonio delle partiture cinematografiche! Franz Waxman (Viale del tramonto). L’unica esclusioni, come Morricone e Goldenthal
Ottanta colonne sonore originali e nota dolente di questo tipo di raccolte è la (anche se è già disponibile l’album “Varèse
riarrangiate di sessanta compositori che non logica della sequenza dei brani scelti (si inizia Sarabande: a 25th Anniversary Celebration
mancheranno di allettare anche il più con L’uomo del fiume nevoso di Bruce Volume 2” che rimedia alla omissioni del
smaliziato collezionista, ad un prezzo Rowland e si finisce con Shrek di Harry primo volume, e che presto recensiremo),
invidiabile di 20 dollari circa e acquistabile (per Gregson-Williams e John Powell), davvero ma c’è un brano dal film Lontano dal passato
chi è pratico di Internet e carte di credito) sul senza capo né coda. che è una vera chicca: un “Main Title” dal
sito ufficiale della Varèse Sarabande. Il primo e il terzo CD sembrano avere sapore vagamente carnevalesco dominato
Una raccolta che l’etichetta dal famoso una matrice d’azione e d’avventura più da un tema dolcissimo composto da Jerry
logo color cremisi e bianco dedica a tutti i marcata (Venti di guerra, RoboCop, Il corvo, Goldsmith.
più grandi compositori della Settima Arte, Blade); il secondo, invece, è maggiormente Un gran bel regalo, quello della Varèse
ed anche a quelli meno conosciuti, per fare orientato verso commenti più distesi e Sarabande, che ci permette di godere di una
scoprire o apprezzare nuovamente romantici (Il padre della sposa, Un amore pletora di magnifici temi: dalla magnilo-
indimenticabili gemme musicali del cinema tutto suo, Il giardino segreto); e infine c’è il quenza di Air Force One (Goldsmith), alla
e della televisione: titoli di testa o di coda da quarto, in cui predominano le colonne tenerezza de Il mio piede sinistro (Bernstein),
film baciati dall’Oscar quali A spasso con sonore più recenti (Lontano dal Paradiso, passando per le atmosfere ironiche di Pee
Daisy (Hans Zimmer) e Uomini veri (Bill L’era glaciale, The Score, Fuori in 60 secondi). Wee’s Big Adventure (Elfman), nostalgiche di
Conti), temi fantascientifici, ormai entrati Alcuni brani sembrano avere qualche tipo di La voce dell’amore (Eidelman) e sensuali di
nel mito, come la “Imperial March” (sotto relazione: Abyss di Alan Silvestri seguito a L’amore infedele (Kaczmarek).
la direzione di Charles Gerhardt) scritta da ruota da Brainstorm – Generazione Massimo Privitera

Artisti Vari
Varèse Sarabande:
A 25th Anniversary Celebration - (2003)
Varèse Sarabande 302 066 460 2

Disco 1: 21 brani – Durata: 75’49” Disco 2: 20 brani – Durata: 74’55” Disco 3: 20 brani – Durata: 75’58” Disco 4: 23 brani – Durata: 76’25”

1. The Man from Snowy River 1. Steel Magnolias (Georges Delerue) 1. To Die For (Danny Elfman) 1. Sunset Boulevard (Franz Waxman)
(Bruce Rowland) 2. Unforgiven 2. The Player (Thomas Newman) 2. L.A. Confidential (Jerry Goldsmith)
2. The Winds of War (Bob Cobert) (Lennie Niehaus and Clint Eastwood) 3. Black Robe (Georges Delerue) 3. Rounders (Christopher Young)
3. Blue Velvet (Angelo Badalamenti) 3. Raggedy Man (Jerry Goldsmith) 4. Medicine Man (Jerry Goldsmith) 4. The Score (Howard Shore)
4. Witness (Maurice Jarre) 4. The Grifters (Elmer Bernstein) 5. 2001 (Alex North) 5. The Replacements (John Debney)
5. Raising Arizona (Carter Burwell) 5. Green Card (Hans Zimmer) 6. Star Wars: Shadows Of The Empire 6. Gone In 60 Seconds (Trevor Rabin)
6. Pee Wee’s Big Adventure (Danny Elfman) 6. City Slickers (Marc Shaiman) (Joel McNeely) 7. The Bourne Identity (John Powell)
7. Halloween (John Carpenter) 7. Father Of The Bride (Alan Silvestri) 7. The Crow (Graeme Revell) 8. Rush Hour 2 (Lalo Schifrin)
8. A Nightmare On Elm Street 8. While You Were Sleeping (Randy Edelman) 8. Blade (Mark Isham) 9. XXX (Randy Edelman)
(Charles Bernstein) 9. Babe (Nigel Westlake) 9. The Omen (Jerry Goldsmith) 10. Die Hard (Michael Kamen)
9. The Fly (Howard Shore) 10. The Adventures Of The Great Mouse 10. Vertigo (Bernard Herrmann) 11. The Last of the Mohicans (Trevor Jones)
10. RoboCop (Basil Poledouris) Detective (Henry Mancini) 11. Scream (Marco Beltrami) 12. Moby Dick (Christopher Gordon)
11. The Empire Strikes Back (John Williams) 11. The Adventures of Robin Hood 12. The Sixth Sense (James Newton Howard) 13. The Mists Of Avalon (Lee Holdridge)
12. The Right Stuff (Bill Conti) (Erich Wolfgang Korngold) 13. Xena: Warrior Princess (Joseph LoDuca) 14. Cleopatra (Alex North)
13. The Final Conflict (Jerry Goldsmith) 12. The Young Indiana Jones Chronicles 14. Air Force One (Jerry Goldsmith) 15. Life As A House (Mark Isham)
14. The Abyss (Alan Silvestri) (Laurence Rosenthal) 15. Starship Troopers (Basil Poledouris) 16. Emma (Rachel Portman)
15. Brainstorm (James Horner) 13. The Secret Garden (Zbigniew Preisner) 16. The Matrix (Don Davis) 17. In The Bedroom (Thomas Newman)
16. Peggy Sue Got Married (John Barry) 14. A Little Princess (Patrick Doyle) 17. The Iron Giant (Michael Kamen) 18. Cast Away (Alan Silvestri)
17. My Left Foot (Elmer Bernstein) 15. Rudy (Jerry Goldsmith) 18. You’ve Got Mail (George Fenton) 19. One True Thing (Cliff Eidelman)
18. The Dead (Alex North) 16. Iron Will (Joel McNeely) 19. A Little Romance (Georges Delerue) 20. Unfaithful (Jan A.P. Kaczmarek)
19. Stanley & Iris (John Williams) 17. Memphis Belle (George Fenton) 20. Pleasantville (Randy Newman) 21. Far From Heaven (Elmer Bernstein)
20. The Milagro Beanfield War (Dave Grusin) 18. Eye Of The Needle (Miklós Rózsa) 22. Ice Age (David Newman)
21. Driving Miss Daisy (Hans Zimmer) 19. Total Recall (Jerry Goldsmith) 23. Shrek
20. Back To The Future Part III (Alan Silvestri) (Harry Gregson-Williams and John Powell)
26 R e c e n s i o n i

Spirited Away
La sinfonia incantata di Hisaishi
Il poetico ed eccentrico cinema nel paese delle meraviglie e Il mago di Oz, divertente invenzione melodica a mo’ di
d’animazione di Hayao Miyazaki sta il film è davvero unico e singolare, ricco di marcetta.
finalmente trovando un pubblico ed un invenzioni visive straordinarie e di una In “Procession of the Gods” possiamo
riscontro favorevole anche in Europa e poeticità molto toccante. La sensibilità invece sentire gli echi e gli influssi tipici
negli Stati Uniti. Considerato in patria con che Miyazaki infonde alle proprie storie della musica di matrice orientale, in cui
la stessa devozione che gli americani regala al disegno animato una dimensione una serie di tipici strumenti etnici si
hanno per Walt Disney, il regista nuova (almeno per il pubblico integrano nell’ampia tessitura orchestrale.
nipponico ha realizzato film (ricordiamo occidentale), vitale e finalmente adulta, In “Yubaba” ascoltiamo invece una serie
almeno Lupin III - Il castello di Cagliostro, scevra da tutto il corollario di ‘carinerie’ a di minacciose progressioni armoniche
Porco rosso, Laputa e La principessa cui tanto cinema disneyano ci ha abituati. alternate a brevi momenti atonali. La
Mononoke) che si sono sempre La città incantata vede nel ruolo di dolce e malinconica cantilena del tema
contraddistinti per un grado di maturità e compositore il fido compagno musicale di principale ritorna in “Day of the River”,
di artisticità che generalmente, nel Miyazaki, Joe Hisaishi. Il musicista dialogando con garbo schumanniano tra
mondo occidentale, non sono mai nipponico è uno dei collaboratori-chiave archi, legni e pianoforte. La ricca
associati all’idea generale di “cartone del regista, senza dubbio colui che è tavolozza di Hisaishi passa dunque con
animato”. riuscito meglio di chiunque altro a estrema disinvoltura tra momenti lirici
tradurre in musica i suoi meravigliosi sospesi (“The House at Swamp
La sua ultima fatica, La città incantata, mondi visivi. Questa ultima collabo- Bottom”), pagine dissonanti e
si è ritrovata inoltre ad avere un razione poi è davvero notevole per molti sperimentali (“Kaonashi”), richiami alla
inaspettato successo critico fuori dai aspetti. L’impianto della partitura di tradizione musicale nipponica (“The Stink
confini nipponici, arrivando addirittura a Hisaishi è rigorosamente orchestrale, God”), corruschi momenti d’azione
vincere l’Orso d’Oro come ‘Miglior Film’ sinfonico e curiosamente “occidentale”. Il (“Sen’s Courage”) e rigogliose aperture
all’edizione 2002 del Festival di Berlino. Il compositore – collaboratore anche di orchestrali. Di quest’ultima ne è ottimo
premio ha spianato così la strada anche Takeshi Kitano – trova in questo film esempio il brano “Reprise” dove viene
ad un inedito successo commerciale l’occasione per sfoderare tutto il proprio presentato un nuovo, arioso tema in cui la
mondiale, culminando infine nella vittoria talento melodico. costruzione melodico-armonica, certa-
agli Oscar 2002 nella neonata categoria Già dalle battute d’apertura (“One mente non a caso, ha non poche
‘Miglior Film d’Animazione’, battendo in Summer’s Day…”) ci imbattiamo, dopo similitudini con la celeberrima “Over The
casa il gigante americano, la Walt Disney una breve introduzione ritmica penta- Rainbow” de Il mago di Oz.
Company (che comunque detiene i diritti tonica memore di Ryuichi Sakamoto, in Il trascinante tema raggiunge il suo
di distribuzione ed home video per gli una dolce e cantilenante melodia eseguita apice in un pieno sinfonico di marca
USA dei film dello Studio Ghibli; negli dal pianoforte (dallo stesso Hisaishi, che è williamsiana, lasciando solo il rammarico
States infatti la pellicola è uscita con la anche direttore alla testa della pregevole che questa invenzione musicale non trovi
dicitura ‘Walt Disney Pictures Presents’). New Japan Philharmonic), che poi si altro spazio nel resto della colonna
La trama, appassionata e avvincente, rivelerà essere il tema principale del film. sonora. L’apice della partitura, comunque,
narra la storia della piccola Chihiro e del Il tono e l’atmosfera non sono quelli che è nel brano “The Sixth Station”, una
suo viaggio fantastico in una città nella abitualmente si sentono nelle colonne straordinaria pagina rarefatta per archi e
quale si ritrova catapultata magicamente. sonore dei film d’animazione. pianoforte, in cui Hisaishi sfodera una
Un mondo pieno di insidie, streghe Anche i brani seguenti (“The Empty commovente sensibilità per una sequenza
malvagie, bebè giganteschi, animali Restaurant”, “Nighttime Coming”) con- dominata solo dalle malinconiche im-
grotteschi, fantasmi e strane creature nel fermano questa impressione, e ci rivelano magini di Miyazaki e dalla sua musica. Un
quale Chihiro si ritrova intrappolata e dal l’abilità dello Hisaishi orchestra-tore, binomio davvero straordinario, che ha la
quale deve salvare i genitori, trasformati attraverso un impiego davvero mas-siccio forza suggestiva ed evocativa del cinema
per uno strano incantesimo in due maiali. della compagine strumentale, che passa migliore.
Alla piccola occorrerà tutto il sangue da virtuosi pizzicati degli archi a robusti Grazie a La città incantata dunque
freddo e la fiducia in se stessa per uscire interventi degli ottoni. “Sootballs” è una possiamo ammirare, oltre alla bellezza
vittoriosa da questo incubo. pagina dal gusto prokofieviano, delle immagini di Miyazaki, anche la
Al di là degli ovvi rimandi a classici soprattutto per il bell’intreccio tra legni, notevole perizia musicale di Joe Hisaishi.
della letteratura occidentale quali Alice tuba e pianoforte, oltre che per la Maurizio Caschetto

Joe Hisaishi Risorse Web - Informazioni in rete


Spirited Away
Sen To Chihiro No Kamikakushi http://www.joehisaishi.com
(La città incantata – 2002) Il bel sito ufficiale del compositore.
Milan/Warner International Music 5050466 3086 2 7 NB: Per accedere alla sezione Fan Club è necessario saper leggere in
21 brani - durata totale: 59’58” ideogrammi...
Re c e n s i o n i 27

The Omen
Un presagio da Oscar
Quando nel 1976 Jerry Goldsmith Satani” d’apertura – una marcia con tra i due motivi, chiamati a confrontarsi di
iniziava la partitura musicale de Il presagio, recitativo in latino vagamente gregoriano volta in volta l’uno nelle caratteristiche
la sua bacchetta aveva già addomesticato dall’incedere marziale sempre più armoniche e strumentali dell’altro – un
gli aridi territori del western (Solo sotto le accresciuto dal progressivo ingrandimento accostamento chiaramente e volutamente
stelle, L’ora delle pistole), le piaghe e crescendo strumentale – ci si imbatte sbilanciato a favore del tema malefico, che
esistenziali della fantascienza (Il pianeta subito, in “The New Ambassador”, nel nell’arco della narrazione letteralmente
delle scimmie) e le contraddizioni belliche secondo tema portante, associato al decompone la giovialità della sua
del War Movie (Patton generale d’acciaio, nucleo familiare protagonista della vicenda controparte. Si veda l’ancora moderato
Tora! Tora! Tora!). filmica e l’evolvere dello score dichiara “On This Night”, l’avvicendamento
Nel film di Richard Donner, incentrato rapidamente una dialettica fondamentale orchestrale e melodico in “A Doctor
sulle traversie di un’altolocata famiglia tra questi primi materiali tematici. Nella Please” (con i fiati impegnati ad addolcire
travolta dall’adozione dell’anticristo, l’inciso pianistico alla base della marcia
Goldsmith deve aver letto la possibilità di satanica) fino al definitivo sopravvento del
sviluppare una componente orrorifica Male in “A Sad Message”.
sempre latente nelle sue precedenti In realtà a primeggiare non è il vero e
opere, concretizzando la non indifferente proprio “Ave Satani” bensì un suo più
affinità del suo linguaggio musicale al plastico sviluppo, una figura fortemente
progetto con una partitura che tutt’oggi – sincopata, dominata dai beffardi violini e
oltre a rappresentare sbalorditivamente dai massicci interventi pianistici che
l’unico premio Oscar conferito al Goldsmith presenta in “Broken Vows”,
compositore losangelino – stenta a espande con notevole efficacia in “The
trovare degni competitori nel genere. Killer Storm” e congeda in “The Altar”,
Lo score redatto in sei settimane da dopo un trattamento semi-dodecafonico
Goldsmith per le demoniache scorribande per “The Demise of Mrs. Baylock”.
del giovane Damien è infatti un Requiem La partitura sembra concludersi
per coro e orchestra (nella fattispecie la circolarmente con un’ultima esposizione
National Philharmonic affidata alle sapienti dell’iniziale “Ave Satani” ma “The Altar”,
mani di Lionel Newman) senza precedenti come si deduce dalle esaustive note di
cinematografici, in grado, soprattutto Robert Townson, è una versione
grazie all’ormai popolarissimo tema “Ave alternativa a quella usata nel montaggio
Satani”, di accrescere sapientemente definitivo. Infine, eccezionale l’uso del
l’efficacia del film tanto da trascenderlo e coro: Goldsmith utilizza i ventiquattro
diventare negli anni uno standard di L’inquietante protagonista de Il presagio
coristi a disposizione in tutti i registri
riferimento per il filone horror. possibili, dai sussurri in “The Dogs Attack”
La Deluxe Edition preparata dalla loro palese diversità i due brani ai deliranti acuti nella sequenza della
Varèse in occasione del 25° Anniversario restituiscono musicalmente il conflitto morte di Padre Brennan.
del lungometraggio rende giustizia alla fotografico tra la diabolica negatività del Chiude l’album “The Piper Dreams”,
colonna sonora, aggiungendo sette brani bambino e la prosperosa, pacifica vita poco ispirata trasposizione canora del
inediti rispetto alla riedizione del 1990 e familiare dei coniugi Thorn, esemplificata tema principale ad opera della seconda
confermando, alla luce di un ascolto quasi nel candore e nella semplicità della madre: moglie del compositore, Carol. Una nota
integrale dell’opera, come l’Academy non tanto è agghiacciante, imperativo e debole che di certo non scalfisce le altre
abbia premiato semplicemente un “bel staccato l’“Ave Satani” tanto è avvolgente, ben più ispirate, impegnate a consegnare
tema” ma un componimento denso e pastorale e legato il secondo tema. alla storia del mezzo una pietra miliare
ampiamente strutturato. Su questa intelaiatura tematica imprescindibile.
Concesso il dovuto plauso all’“Ave Goldsmith costruisce un preciso dialogo Giuliano Tomassacci

Jerry Goldsmith
The Omen – Deluxe Edition (Il presagio, 1976)
Varèse Sarabande VSD-6288
20 brani
durata totale: 48’29”
28 R e c e n s i o n i

Far from Heaven


La seconda giovinezza di Elmer Bernstein
Benché il film risalga ormai a quasi un semplicemente la sensibilità e lo stile di cui è il personaggio di Dennis Quaid entra per la
anno fa, vogliamo comunque presentare ai sempre stato uno dei massimi alfieri. prima volta in un bar gay (uno degli aspetti
lettori la recensione della colonna sonora di Indubbiamente c’è un che di retrò più interessanti del film è proprio il modo in
Lontano dal paradiso (Far From Heaven, nell’approccio e nel trattamento musicale, cui cerca di riprodurre la mentalità anni ’50
2002) poiché riteniamo che si tratti di una ma pare davvero impossibile pensare a un che giudicava l’omosessualità come una
perla di raro valore all’interno dell’attuale commento musicale diverso o più calzante malattia alla stregua dell’alcolismo o della
panorama della musica cinematografica. per un film come questo. La carta vincente tossicodipendenza). L’ambiguità della sequenza
Todd Haynes ha realizzato una riuscita di Bernstein è la ormai sempre più rara è mirabilmente sottolineata da un obliquo
operazione di raffinato gusto cinematogra- sensibilità per le sottili e ambigue sfumature fraseggio jazzato del pianoforte, che rende
fico, impreziosita da una splendida e psicologiche del dramma, oltre alla sua davvero la sensazione di “fuori luogo”. La
bravissima Julianne Moore: la sfida del inappuntabile perizia compositiva che spazia difficoltà con cui la coppia Quaid/Moore
regista è stata infatti quella di girare un film da intimi momenti cameristici ad aperture vive la crisi matrimoniale è ben descritta nel
scritto, girato e interpretato dalla romantiche di spessore sinfonico. brano “Hit”, in cui Bernstein non ha paura di
prospettiva dei melodrammi hollywoodiani La pagina d’apertura (“Autumn in ricorrere ai classici e repentini fraseggi di
degli anni ’50, in particolar modo quelli del Connecticut”) è forse la cosa più vicina ad archi e ottoni per sottolineare l’emotività
celebre regista Douglas Sirk (Magnifica della sequenza. “Turning Point” è uno dei
ossessione, Secondo amore, Come le foglie al vertici di tutta la composizione, forse il vero
vento, Lo specchio della vita). Senza mai centro emotivo della partitura, dove
cadere nel citazionismo fine a sé stesso o nel Bernstein presenta e sviluppa con classe
bozzettismo nostalgico sempre in agguato incommensurabile il tema dedicato all’ami-
in questo genere di operazioni, Haynes cizia e al rapporto tra Cathy e il giardiniere
consegna un film molto bello, sincero e nero Raymond (Dennis Haysbert).
toccante. Si tratta di una morbida e avvolgente
Il sottile equilibrio fra la consapevolezza melodia, che Bernstein orchestra in maniera
del cinema moderno e la sensibilità tipica di bucolica, anche qui evitando di cadere nel
un cinema che non esiste più è davvero parossismo o nella faciloneria. La perizia del
ammirabile, soprattutto se si considera che compositore nel trattare questi materiali è
il film tratta piuttosto apertamente temi e davvero stupefacente, specialmente perché
argomenti come il razzismo e l’omoses- al giorno d’oggi è sempre più raro trovare
sualità, che nel passato erano presenti solo sensibilità e gusto di questo livello. E la
tra le righe della sceneggiatura. Assoluta- maniera con cui il Maestro porta la partitura
Julianne Moore e Dennis Quaid in Lontano dal paradiso
mente fondamentale e vincente per la alle battute conclusive (“More Pain”,
riuscita dell’opera cinematografica, è la un approccio retrò che si possa pensare. “Beginnings”), dove i temi principali
partitura di Elmer Bernstein. Tuttavia si rimane rapiti dalla intrinseca vengono ripresi e coagulati in un grande
Affidare il commento musicale a questo bellezza della composizione: un pianoforte crescendo emotivo, è l’ultima, estrema
celebre compositore, decano ottantenne solo espone il tema principale, una triste ed dimostrazione di uno stile e un’arte che
nonché ultimo esponente della “vecchia articolata melodia di sapore rachmani- purtroppo sempre più difficilmente ci regala
guardia” musicale hollywoodiana, è stata noviano, per poi passare ai legni ed infine cose del genere.
una delle scelte più felici e brillanti del prendere il volo negli archi, arrivando La partitura di Elmer Bernstein ha
regista: Bernstein infatti è stato il cantore addirittura a culminare in un tipico colpo di ottenuto un gran numero di riconoscimenti,
musicale di pellicole molto simili a quelle che piatti. Le sature immagini della provincia non ultima la nomination agli Oscar 2002.
Haynes ha utilizzato come modelli. Il americana con cui si apre il film sono Difatti l’evidente ispirazione che il compo-
compositore, già uno dei professionisti più accompagnate da questa mirabile pagina, sitore ha tratto dal poter esprimersi come
affermati nel panorama musicale che le riveste di una patina malinconica ma più gli si confà è davvero irresistibile,
hollywoodiano dell’epoca, è senza dubbio mai nostalgica. Il pianoforte solo – suonato soprattutto se si considera che spesso un
ancor’oggi quello più idoneo ad una con egregia compostezza da Cynthia Millar navigatissimo musicista di razza, alla sua età,
operazione del genere. Con una classe e – è spesso protagonista degli interventi si è già ritirato e vive di glorie passate.
una maestria davvero invidiabili per un musicali (“Mother Love”). Bernstein Questo non può che far piacere ed essere
ottantenne, Bernstein evita la facile trappola aggiunge poi delle sottili venature jazz ad salutare sia per gli appassionati come noi
di ricreare pedissequamente un commento alcune pagine, in particolar modo nel brano che per la musica da film in generale.
sonoro “stile anni ‘50” e riesce ad applicare “Prowl” che accompagna la sequenza in cui Maurizio Caschetto

Elmer Bernstein Risorse Web - Informazioni in rete


Far from heaven
(Lontano dal paradiso – 2002) http://www.elmerbernstein.com
Varèse Sarabande 302 066 421 2 Per chi crede che Internet sia territorio esclusivo dei giovani, ecco il
22 brani completo sito ufficiale del decano di Hollywood.
durata totale: 46’22”
Re c e n s i o n i 29

Simonetti: brividi musicali


Le riedizioni di “Opera” e “Demoni”
Finalmente la pubblicazione su CD Opera rimane (se non viene pubblicata la giovane Michele Soavi (La Chiesa,
delle due colonne sonore integrali del bellissima colonna sonora di Nosferatu, DellaMorte DellAmore, Francesco in TV). Un
compositore italo-brasiliano “cult” composta per accompagnare l’anno scorso inizio che gli portò fortuna. Questo
Claudio Simonetti: Opera di Dario il capolavoro di Murnau nella serata di chiu- videoclip con il documentario Dario
Argento e Demoni di Lamberto Bava. Che sura del festival di Montpellier, in Francia) il Argento’s World of Horror, concepito lo
il musicista sia un personaggio amato da più bel tema scritto e interpretato da stesso anno, piacque al regista-produttore
schiere di fan, lo si capisce soprattutto Claudio Simonetti. Un pianoforte. Una voce Joe D’Amato che gli propose di realizzare il
all’estero. Basta assistere ad un suo di soprano e delle note struggenti, ro- suo primo lungo-metraggio, Deliria, uno dei
concerto a Parigi, Montpellier o Tokyo, mantiche, magnifiche. Il CD contiene anche migliori thriller della fine degli anni ’80.
per constatarlo. Basta vedere la lista dei dei temi rock, come “Craws”, “Confusion”, Dario Argento fa una breve apparizione,
suoi ammiratori illustri (da Christophe l’elettronico “Days of Confusion” e lo all’inizio, ma il protagonista del cortome-
Gans a Mathieu Kassovitz, passando per psichedelico “Impending Danger”. Alcune traggio è, ovviamente, Claudio Simonetti.
Keith Emerson) per chiedersi come mai bonus track interessanti: il demo originale del Siamo in chiesa, il musicista trova uno
non è maggiormente popolare in Italia. tema principale, interpretato al pianoforte, e spartito antico, intitolato “Demons”, e
Un aneddoto: alla Mostra Internazionale la versione di Opera eseguita al Progwest decide di suonarlo sull’organo. Via via che le
del cinema di Venezia, il tastierista inglese Festival di Claremont, in California. note risuonano nella chiesa, Simonetti si
Martyn Ware (fondatore e componente dei Opera contiene, inoltre, un regalo. trasforma in demone (aiutato dalla mano
Human League e componente in seguito dei Inserendo il CD nel computer si può vedere sapiente di Sergio Stivaletti).
Heaven 17), ha dichiarato, durante un’inter- il videoclip originale del tema di Opera. L’altro bonus del CD è uno spot
vista rilasciata alla sottoscritta: “Io sono un Demoni (il tema fu un grosso successo pubblicitario, concepito dalla RCA per il
grande fan di Claudio Simonetti”. Ed nelle discoteche italiane, all’epoca) contiene lancio del 33 giri Demoni. I protagonisti sono
ottenendo il suo indirizzo e-mail, che mi i suoi gioielli musicali (come le demo sempre Claudio Simonetti e Dario Argento.
aveva chiesto, ha esclamato radioso: “E’ il originali del tema “Demoni”) e, da leggere Da non perdere.
più bel momento della giornata!”. sul computer, un videoclip diretto da un Gabrielle Lucantonio

Claudio Simonetti Claudio Simonetti


Opera - 2003 Demoni - 2003
Deep Red DR 003 Deep Red DR 002
15 brani e un videoclip 12 brani, un videoclip e uno spot
Durata: 44’ 33’’ pubblicitario originale
Durata: 43’ 53’’

Un concerto Daemoniaco nell’ambito della manifestazione suonato alcuni titoli fari della sua
“Progressivamente”. carriera, con o senza i Goblin come
Gianni Leone, vestito di rosso, ha L’alba dei morti viventi, Opera,
reso omaggio ad alcuni suoi miti come Phenomena, Tenebre, Mad Puppet, il
Brian Eno, Keith Emerson e Brian Auger, “Main Title” di Non ho sonno e Suspiria.
offrendo poi alcuni estratti dall’album Ys Il gruppo si è esibito inoltre con il
suonati sul vecchio organo Hammond. “Mater Tenebrarum” di Keith Emerson e
In contemporanea uno schermo la “Toccata e fuga in re minore” di Johan
riproponeva immagini ravvicinate del Sebastian Bach, prima di dedicare un
I Daemonia in concerto musicista. toccante omaggio al padre Enrico.
E’ poi arrivato il turno di Claudio Grandioso il finale, col tema di
Reduci dai trionfi giapponesi, a Simonetti, vestito di nero come al solito, Profondo rosso interpretato dal gruppo e
Tokyo, dello scorso anno, Claudio accompagnato dal suo gruppo, i Daemonia da Gianni Leone. Un grande concerto
Simonetti e Gianni Leone (Balletto di (Federico Amorosi al basso, Bruno nell’attesa del prossimo episodio: la
bronzo) hanno dato vita ad una Previtali alla chitarra e Titta Tani alla colonna sonora de Il cartaio di Dario
memorabile serata, in luglio, al Centrale batteria). Inizio movimentato con il Argento.
del tennis (Stadio Olimpico) di Roma, brano dance “Demon”, Simonetti ha Gabrielle Lucantonio
30 R e c e n s i o n i

Il mio nome è Barry, John Barry


Le nuove edizioni discografiche - rimasterizzate ed ampliate - delle colonne
sonore di cinque indimenticabili classici di James Bond
Per qualsiasi appassionato di colonne creò non pochi problemi a John Barry. La archi, arpa e flauti bassi. Un approccio
sonore, i film di James Bond e la musica di canzone composta e registrata per i titoli – musicale del quale il compositore inglese si
John Barry sono due facce della medesima “Mr. Kiss Kiss Bang Bang” (dal soprannome ricorderà per la colonna sonora di
bobina cinematografica. Con ben undici film dato a Bond in Giappone) – dovette essere Moonraker (1979).
all’attivo – in un percorso non continuativo sostituita all’ultimo momento, perché il Agente 007 - Al servizio segreto di Sua
che prende avvio con A 007 dalla Russia con titolo non corrispondeva a quello del film. Maestà (On Her Majesty’s Secret Service,
amore (From Russia With Love, 1963) e si Fu una scelta infelice: il nuovo brano scritto 1969) è un film anomalo. Tratta da uno dei
conclude con 007 - Zona Pericolo (The da Barry è una versione sbiadita di più riusciti libri di Fleming, la sceneggiatura
Living Daylights, 1987) – il binomio “Goldfinger”, che principia con un analogo proietta una luce inedita sul personaggio di
Bond/Barry rappresenta sicuramente il caso strappo degli ottoni e si chiude con un James Bond e ne evidenzia, per la prima
più lungo e celebrato di sodalizio fra un altrettanto plateale acuto dell’interprete di volta, la vulnerabilità. In sintonia con i
musicista e un personaggio cinematografico. turno: Tom Jones. Fortunatamente, il tema cambiamenti, la colonna sonora di Barry si
L’inconfondibile scrittura musicale del sexy ed ironico della canzone originale discosta in parte da quelle composte in
compositore inglese, frutto di una geniale venne recuperato in diversi brani precedenza. Innanzi tutto, per la prima volta
contaminazione tra pop, jazz e sinfonico, ha memorabili della partitura. Uno su tutti: il dai tempi di From Russia With Love, la sigla
lasciato un’impronta sonora indelebile su ballabile di “The Death of Fiona”, iniziale non è una canzone, ma un
tutti i film della serie, anche su quelli progressivamente coperto da un febbrile entusiasmante brano strumentale che
musicati da altri compositori: da Marvin crescendo di bongos e tamburi. accoglie, all’interno della consueta
Hamlisch a Eric Serra, da Bill Conti a David Di grande suggestione il trattamento orchestrazione bondiana, l’inedito apporto
Arnold, autore delle partiture per le ultime impressionistico delle numerose sequenze dei sintetizzatori. Utilizzato a più riprese nel
tre pellicole bondiane. subacquee del film, in una tersa corso delle numerose scene d’azione del
Fiore all’occhiello della recente ristampa orchestrazione nella quale l’uso di arpa e film (“Escape From Piz Gloria”), il tema
delle musiche di tutti i film di 007 è vibrafono rammenta alcune pagine di musicale fa più che degnamente le veci
l’edizione rimasterizzata ed ampliata di Bernard Herrmann. Da segnalare i dell’usuale “James Bond Theme”. Il versante
cinque fra le più celebri colonne sonore di romantico della storia è invece affidato a
John Barry, più una sesta – Live and Let Die quella che è forse la canzone più celebre
(Vivi e lascia morire, 1973) – ad opera di scritta da Barry: “We Have All The Time
George Martin e Paul McCartney. In The World”, commovente ballata
Agente 007, Missione Goldfinger interpretata dal malinconico Louis
(Goldfinger, 1964) segna la Armstrong. Di grande effetto la
seconda collaborazione di Barry versione per archi e flauto a
alla serie. La canzone che commento della sequenza
accompagna i titoli di testa di conclusiva: struggente epicedio
Robert Brownjohn è la celeberrima per il finale più triste di tutta la serie.
“Goldfinger”, cantata dalla splendida voce Con Agente 007 - Una cascata di
nera di Shirley Bassey e introdotta da diamanti (Diamonds Are Forever, 1971),
un’esplosione in fortissimo degli ottoni: una Barry celebra il ritorno alle origini
sferzata di selvaggia energia fonica. E’ solo il numerosi brani d’azione punteggiati dal scanzonate e sopra le righe dei primi film,
primo assaggio della geniale orchestrazione celebre tema sincopato “007”, composto anche se l’ispirazione degli inizi sembra
di una partitura quasi espressionista, in larga da Barry per From Russia With Love. essersi in parte appannata.
parte giocata sui valori istintivi della Per la score di Agente 007 - Si vive solo Per la bella canzone iniziale, il
dinamica sonora e del timbro, in un due volte (You Only Live Twice, 1967), la compositore ricorre nuovamente
deliberato ricorso alle risorse più elementari strumentazione si richiama superficialmente all’inconfondibile voce di Shirley Bassey
del suono. alla tradizione musicale giapponese, come in (notevoli le due ulteriori versioni strumen-
Si ascolti, ad esempio, “Golden Girl” “The Death of Aki”, brano nel quale tali presenti sul disco) e nelle pagine
(una delle bonus tracks del disco), in cui il l’esotismo di maniera della prima parte si d’azione (“Moon Buggy Ride”, “Bond Smells
clangore metallico del triangolo ammanta di stempera in uno struggente tema lirico a Rat”), ritrovano in parte lo spirito
esotico raccapriccio la sequenza della esposto dalle viole. fracassone e divertito di Goldfinger.
ragazza dipinta d’oro; o l’uso straniante Splendida la canzone dei titoli di testa, Da ricordare inoltre l’elegante valzer di
dello xilofono in “Gassing the Gangsters”. affidata alla voce di Nancy Sinatra, che “Circus, Circus” e la nuova trionfale
Altrove, Barry è capace di tornare nei prende avvio da una reiterata figurazione esposizione del tema “007” che chiude il
territori dell’intrattenimento musicale di alta degli archi di sognante bellezza: una di brano “To Hell With Blofeld”.
scuola, come nello splendido “Into Miami”. quelle intuizioni musicali che basterebbero In conclusione, cinque partiture da
Anni dopo, lo stesso compositore dichiarò da sole a conquistare l’immortalità ad un collezionare in una nuova edizione ricca di
di considerare questa partitura la migliore compositore. entusiasmanti scoperte per i neofiti e di
fra tutte quelle da lui scritte per le avventure Per le scene ambientate nello spazio, tesori nascosti per gli appassionati più
di James Bond. Barry scrisse un altro brano di herrman- smaliziati: ore e ore di grande musica per gli
La preparazione della colonna sonora niana memoria: “Capsule in Space”, una amanti, vecchi e nuovi, dell’agente segreto
del film successivo – Agente 007, Thunderball sorta di marcia sospesa e gravida di minaccia con licenza di uccidere.
- Operazione tuono (Thunderball, 1965) – che si sviluppa su un accompagnamento per Alessio Coatto
Re c e n s i o n i 31

John Barry
GOLDFINGER
(Agente 007 Missione Goldfinger – 1964)
Fuori l’autore!
Un ostinato della chitarra elettrica su una base di terzine
EMI Capitol 72435-
cromatiche degli archi in crescendo e diminuendo, al quale
15 brani – dur.: 41’16”
risponde un violento stacco jazzistico degli ottoni: forse la sigla
THUNDERBALL più famosa della storia del cinema. Il “James Bond Theme” è
(Agente 007 Thunderball, Operazione Tuono – 1965) senza ombra di dubbio il vero trademark musicale della serie di
EMI Capitol 72435-80589-2-5 007. Ma chi ne è veramente l’autore? Le fonti ufficiali ci
18 brani – dur.: 79’03” indicano chiaramente un nome: Monty Norman, compositore
della colonna sonora in stile “giamaicano” del film capostipite
YOU ONLY LIVE TWICE della serie, Agente 007 - Licenza di uccidere (Dr. No, 1962).
(Agente 007 Si vive solo due volte – 1967) Sarà davvero così? A tutt’oggi esistono due versioni non
EMI Capitol 72435-41418-2-9 ufficiali circa la paternità di questo brano. Secondo la prima,
19 brani – dur.: 72’44” Norman avrebbe ideato (mutuandola da una sua vecchia
canzone) solo la melodia, mentre a Barry – chiamato in
ON HER MAJESTY’S SECRET SERVICE soccorso dalla produzione – sarebbe da ascrivere il geniale
(Agente 007 Al servizio segreto di Sua Maestà – 1969) arrangiamento che tutti conosciamo. Vi è però una seconda
EMI Capitol 72435-41419-2-8 versione, avallata peraltro dallo stesso compositore, secondo
21 brani – dur.: 79’46” la quale John Barry è da considerare il solo ed unico autore del
“James Bond Theme”.
DIAMONDS ARE FOREVER Il dubbio rimane per molti appassionati, ma forse la buona
(Agente 007 Una cascata di diamanti – 1971) musica non ha bisogno di certificati di nascita per continuare a
EMI Capitol 72435-41420-2-4 deliziare generazioni di ascoltatori.
21 brani – dur.: 75’00” Alessio Coatto

The Italian Job


Uno sporco lavoro per Powell
Heist-movie brillantemente confezio- inseguimento stradale (“The New Plan”).
nato e servito in salsa glamour, The Italian Non prima che Powell (o chi per lui)
Job trova nello score originale di John Powell abbia avuto modo di premere anche sul
un più che dignitoso contrappunto musicale. pedale dell’hard rock (“Tunnel Run”,
Senza dubbio l’uomo giusto al posto giusto, “Chopper Chase / Face-Off”), la conclusiva
Powell è risultato sinceramente stimolato “Golden” giunge a riassumere buona parte
dall’estetica disinvolta e dal ritmo spigliato degli elementi caratteristici dello score che,
del regista F. Gary Gray, dimostrando gran- in definitiva, convince in quanto a stile, verve
de entusiasmo nella stesura di un contributo e perfetta concordanza con lo spirito della
musicale all’insegna del ‘crossover’ totale. Mark Wallberg e Charlize Theron in The Italian Job
pellicola.
Avvalendosi dell’iniziazione zimmeriana Restano evidenti una generale
che lo ha contraddistinto sin dagli esordi semplicità di strumentazione rievocano mancanza d’integrità e la chiara unidi-
cinematografici, il compositore inglese ha istintivamente il delizioso contributo di mensionalità della composizione – debo-
riunito intorno a sé un gruppo di Powell per I Am Sam. Benché proposta a più lezze ormai tipiche del collettivo Media
collaboratori (Photek, J. Ashton Thomas, riprese, questa frase iniziale stenta a trovare Ventures in ambito ‘action’. Powell, insieme
James McKee Smith, TJ Lindgren) prove- il giusto dimensionamento come vero e a Harry Gregson-Williams, emerge ancora
nienti dalle formazioni più disparate; non a proprio tema all’interno della partitura, in una volta come autore di maggior talento
caso il risultato finale testimonia un generale l’inclinazione di scrittura evidenzia del clan zimmeriano, confermandosi voce
articolato ‘melting pot’ sonoro in cui le una predilezione per fuggevoli cellule tra le più interessanti nella fitta schiera dei
vivide sferzate funky-jazz (“Planning the musicali piuttosto che per un approccio tipi- ‘newcomers’ hollywoodiani.
Heist”), le digressioni ambient (“Pawning camente tematico. Degni di nota, in questo Giuliano Tomassacci
the Gold”, “Getting the Axe”) e le incursioni senso, l’adrenalinica idea
‘drum & bass’(“The Italian Job”) relegano il ritmica lanciata durante la
comparto orchestrale (la Hollywood Studio convulsa fuga veneziana John Powell
Symphony diretta da Pete Anthony) ad un (“Boat Chase”, con il pri- The italian job - 2003
parsimonioso sostegno dello scenario pop mo fondamentale impiego Varèse Sarabande VSD-6482
proposto, in una contaminazione ben dell’imponente sezione 15 brani
disposta ad eventuali influenze retrò anni percussionistica) e il ricor- durata totale: 42’28”
’70 (“Cable Chick”). rente ostinato presentato
Ad aprire le danze è un “Opening in coda allo stesso brano, in
Titles” vivacemente minimalista dal sapore seguito rafforzato in mo-
‘unplugged’, il cui tratteggio melodico e la dalità ‘bondiana’ per l’ultimo
32 Re c e n s i o n i

Atmosfere sensuali dalla Hexacord


Malombra, pellicola porno-soft in (Duccio Tessari, 1975). scanzonate fughe (l’altra variante di
costume, liberamente ispirata al romanzo I temi principali sono due: “Oasi” di “Faville – Carriage Sequence”).
di Fogazzaro, ha avuto nel 1983 un Zanoni (cinque versioni) e “Malombra” Un gioiellino per chiudere in bellezza: il
discreto successo, grazie anche alla dei De Angelis (sette sequenze) che si travolgente valzer “Malombra – Seq. 7” dei
sensualità sospesa delle musiche sviluppano lungo tutto il CD su diverse fratelli De Angelis, che fa tornare alla
composte, orchestrate e dirette da variazioni, o pieno orchestrale, o singolo memoria quello del film Uno sceriffo
Maurizio Zanoni e i fratelli De Angelis, strumento solista. Melodie ricche di extraterrestre… poco extra e molto terrestre
famosi per le colonne sonore dei buddy- pathos, tristi e coinvolgenti (“Faville” per (Michele Lupo, 1979).
movies di Spencer-Hill e i cappa e spada flauto e viola, con un dolce contrappunto Massimo Privitera
Sandokan (Sergio Sollima, 1976) e Zorro pianistico, composta da Zanoni) o

Maurizio Zanoni – Guido & Maurizio De Angelis


Malombra (1983)
Hexacord 2003 - HCD 18
14 brani
durata totale: 40’27”

Cinevox “Stracult”
Titoli cult del cinema di Carlo mitica vocalist di molte
Verdone, Un sacco bello (1979) e Bianco, colonne sonore di
rosso e Verdone (1981), finalmente, e per Morricone, e non solo!) e
la prima volta su CD, in una raccolta l’indimenticabile leitmotiv
unica dal titolo colorato, citazionista e dei “Titoli di coda”
autoriale: “Bianco, Rosso e Morricone”. caratterizzato dal fischio,
Ciò per far meglio comprendere chi ha spensierato e nostalgico a
composto, orchestrato e diretto le musi- un tempo, del grande
che dei due film: il Maestro indiscusso di Alessandro Alessandroni.
capolavori musicali quali C’era una volta in Da Bianco, rosso e
America (Sergio Leone, 1984). Verdone, sono stati tratti
Per le prime due pellicole di Verdone venti brani, con le
il compositore romano ha firmato svariati quattro versioni del
temi romantici e commoventi, allegre “Tema d’amore” e le due
ballate al ritmo di samba, melodie struggenti di “Mia cara
grottesche nello stile de Il gatto (Luigi nonnina”, che riescono a
Comencini, 1978) e Il vizietto (Edouard fare venire un nodo alla
il Maestro Ennio Morricone
Molinaro, 1980), goliardiche marcette e gola per la commozione (il
incursioni nella discomusic. ricordo della nonna, interpretata bene a sottolineare musicalmente).
Dodici i brani tratti da Un sacco bello, dall’inimitabile Sora Lella, che muore Due colonne sonore, che dopo
di cui nove variazioni del “Tema di mentre sta votando, dopo il lungo e vent’anni, tornano alla luce per
Marisol” (purtroppo non è stato possibile faticoso viaggio col nipote, rimarrà sempre soddisfare i fan più accaniti del bel
recuperare le versioni con la straordi- vivo nella memoria di chi ha visto il film! Un sodalizio musicale Verdone-Morricone.
naria presenza vocale di Edda Dell’Orso, momento straziante che Morricone riesce Massimo Privitera

Ennio Morricone
Bianco, Rosso e Morricone (1979/1981)
Cinevox 2003 – CD MDF 352
32 brani
durata totale: 69’33”
FictioNote 33

Dedichiamo questo spazio ad un genere che nel nostro paese sta riservando da diverso tempo
molte buone sorprese: le Colonne Sonore per le produzioni televisive. In una parola: FictioNote!

A detta del regista Carlo Carlei, “Armonie meccaniche” (titolo di un singolo brano)
potrebbe essere il nome principale da dare a questo CD che ospita le musiche composte,
orchestrate e co-dirette da Paolo Buonvino, figura tra le più creative della musica da
cinema italiana contemporanea.
Il sogno di Enzo Ferrari, impersonato nella fiction da un sempre più intenso Sergio
Castellitto, diviene realtà attraverso una musica che, secondo il regista, sembra provenire
dalle automobili stesse: sonorità rarefatte, ritmiche non convenzionali che, con l’aiuto della
poderosa orchestra Amit, ci avvolgono in un turbinio di temi ora drammatici (“Più veloce”,
Paolo Buonvino “I tedeschi”), ora frizzanti (“Valzer di Lina”, “Incontro con Nuvolari”) o intrisi di malinconia
(“Nostalgie”, “Preghiera”). Echi di Philip Glass pervadono l’intera partitura (“Ferrari”, “L’età
Ferrari d’oro”) con puntate pianistiche di sapore nymaniano (“Laura - Prima parte”).
R.T.I. S.p.A. - Image Music IMG 5109952 Il siciliano Buonvino, autore delle famose colonne sonore dei film di Muccino L’ultimo
23 brani – Dur.: 68’10” bacio (2001) e Ricordati di me (2003), riesce a cogliere la vera essenza, fatta di sogni e
motori, della miniserie TV Ferrari tramutando in melodie suoni altrimenti indescrivibili.
Massimo Privitera

Per comporre le musiche de Il commissario, serial TV in otto puntate interpretato da


Massimo Dapporto, è stato chiamato il musicista varesino Flavio Premoli, ex tastierista
della PFM-Premiata Forneria Marconi, band “progressive rock” famosa a livello mondiale.
Il compositore, già autore di colonne sonore per alcune sit-com di successo (Finalmente
soli, Leo e Beo) e parecchi jingle pubblicitari, firma una serie di temi di grande presa: il
poderoso ed efficace “Il commissario - Sigla”, il melodico e rassicurante “Famiglia” (che
inizia col piano per poi venire enfatizzato da un quartetto d’archi), il sospeso e
orchestralmente ricco “Armadillo”. L’orchestra d’archi Associazione Italiana Musicisti,
Flavio Premoli diretta dallo stesso Premoli, si intreccia a brani puramente etnici (“Dada”, “Kikita”), rock
progressivo alla Matrix (“Electra”), di matrice celtica (“Celtico”) e atmosfere ambient
Il Commissario (“Richiamo elettrico soft”).
R.T.I. S.p.A. - Image Music IMG 5084992 Coadiuvato da collaboratori come il polistrumentista australiano Phil Drummi e il
20 brani – Dur.: 47’23” sassofonista Claudio Pascoli, Flavio Premoli ci regala una colonna sonora varia e
interessante, con uno stile che riesce ben a sottolineare le diverse tematiche affrontate in
ogni puntata de Il commissario. Massimo Privitera

Un disco di Franco Piersanti è sempre un balsamo per le orecchie, oltre che una
celebrazione del buon gusto musicale: l’ennesima conferma del talento di uno dei musicisti
più importanti del nostro cinema. Non fa eccezione questa edizione discografica de Il
commissario Montalbano, che raccoglie le musiche di quattro episodi della serie televisiva
ispirata al celebre personaggio uscito dalla penna di Andrea Camilleri. Tutte le partiture
sono dominate da un’atmosfera rarefatta e malinconica (“Notturno e egloga”, “Il cavallino
arabo”), che a tratti si accende di struggente lirismo. Si ascolti, ad esempio, il brano “Livia e
Salvo” (da Gli arancini di Montalbano), affidato al morbido timbro del flauto, che intona una
Franco Piersanti melodia di commovente pudore, in seguito ripresa dagli archi; o, ancora, il mesto tema
discendente che domina la prima parte di “Ninna nanna breve” (L’odore della notte), esposto
Il Commissario Montalbano successivamente dagli archi, dalla fisarmonica, dal flauto di pan e, infine, dal pianoforte.
R.T.I. S.p.A. - Image Music IMG 5107762 Degna di nota, poi, la capacità di Piersanti di tradurre musicalmente l’ironica levità della
19 brani – Dur.: 77’48” scrittura di Camilleri, in brani dall’inequivocabile sapore rotiano (d’altronde, Nino Rota è
stato uno dei maestri del compositore romano). Due esempi sopra tutti: il tono
caricaturale dei pizzicati degli archi in “Grottesca” e il delirante tango di “Addio al noir”
(entrambi tratti da Il gatto e il cardellino). Quest’ultimo brano, strumentato con umorismo
quasi pagliaccesco, chiude con brio un disco di notevole mestiere, non del tutto alieno a
qualche momento di monotonia, ma ricco di pregevoli gemme musicali.
Alessio Coatto

Errata Corrige
Mi scuso con il compositore Germano Mazzocchetti per aver erroneamente scritto nella recensione di Carabinieri,
presente nel primo numero di questa rivista, che l'autore è perugino. In realtà, è pescarese.
Massimo Privitera
34 L’ i n c h i e s t a

Aux armes Musiciens!


In Francia nasce il sindacato U.C.M.F per la tutela dei diritti dei Compositori di musica da film. E in Italia?
di Gabrielle Lucantonio

«L’Union des compositeurs de musique PAOLO BUONVINO PINO DONAGGIO


de films» (U.C.M.F), fondata dai “Lo auspicherei. Tecnicamente, ci “Conoscendo i miei colleghi, so che a
compositori di musica applicata francesi nel sarebbe molto da fare. Ovviamente il loro non importa nulla che possa esistere, in
settembre 2002, vuole regolare i loro problema non è tanto quello dei musicisti Italia, un sindacato per la difesa dei diritti dei
rapporti con le diverse istituzioni e referenti che lavorano molto, ma bisognerebbe compositori di colonne sonore. Ai giovani
professionali (dal regista al produttore, crearlo per quelli più deboli, che vengono forse può interessare, perché non lavorano
passando dalle varie istituzioni) e stabilire pagati poco e devono lavorare, sulle ancora con regolarità. Il maestro Ennio
dei diritti inalienabili della categoria. Dopo colonne sonore, in pochissimo tempo. Morricone non accetterà mai di iscriversi, e
alcune riunioni, i compositori iscritti Bisognerebbe stabilire dei tempi di un sindacato dei compositori italiani che non
all’U.C.M.F. hanno stabilito alcune linee lavorazione minimi e delle tariffe base. include Morricone, tra i suoi membri, non
direttrici. Vogliono ottenere innanzitutto Potrebbe essere un buon inizio. Quest’idea ha senso di esistere.
che il 3% del budget di produzione del film francese è davvero ottima”. Tuttavia la soluzione ai problemi di
sia destinato alla musica e che la firma del questa professione potrebbe essere in un
contratto sia conclusa durante la pre- sindacato. Non ci sono regole prestabilite.
produzione del film. Mentre i diritti musicali Se sei un nome ti danno più soldi, se non lo
e i finanziamenti dovranno essere suddivisi sei devi accontentarti. In America, quando
anche con l’autore della musica e per la un film ha un budget di 10 milioni, c’è
realizzazione tecnica (orchestra, studio di sempre una percentuale che viene affidata
registrazione, ecc…). alla musica. In Europa, i produttori non
Inoltre viene richiesto che nelle scuole di spendono denaro per le colonne sonore.
cinema sia istituito un corso sulle colonne Contano molto sull’editore musicale.
sonore e la musica applicata: per fare capire, Quando fanno le domande per ottenere
ai futuri registi, alcuni punti essenziali alcuni contributi dello Stato, come i fondi di
Carlo Crivelli e l’Orchestra “Città Aperta”
dell’apporto della musica al film e della garanzia, scrivono il nome del musicista nel
professione del compositore. CARLO CRIVELLI dossier di richiesta, ma poi questo denaro
Il sindacato francese, diretto da Gréco “Facciamolo. In Italia ci sono troppi non viene mai speso effettivamente per la
Casadesus e Cyril Morin, conta già 75 abusi. Non faccio le barricate, ma devo musica”.
iscritti, tra i quali nomi prestigiosi come vedere le mie colonne sonore rispettate. Se
Vladimir Cosma, Jean-Claude Petit e Bruno ci tolgono delle musiche durante la fase del LUDOVICO EINAUDI
Coulais, ed è stato ricevuto ed ascoltato da missaggio, dobbiamo essere presenti ed “E’ interessante. Ma cosa fanno
istituzioni francesi che lavorano attorno al essere d’accordo con le scelte del regista. esattamente all’U.C.M.F? Anche in Italia
cinema, come il Ministero della Cultura, il Queste cose si fanno insieme. Ci sarebbero bisognerebbe dare più risalto e più visibilità
CNC (Centre National de Cinémato- molte regole base da stabilire. Anche al compositore di musica applicata. La
graphie), e la Sacem (l’equivalente francese semplicemente su chi può firmare le situazione della nostra professione è
della SIAE). Inoltre l’U.C.M.F progetta di musiche, perché capita spesso che persone comunque migliorata rispetto al passato.
instaurare, nel 2004, nell’ambito del Festival che non hanno composto nulla, firmino la Tuttavia non siamo sempre trattati al meglio:
di Cannes, un ‘village des compositeurs’ colonna sonora. Bisogna evitare che questo se ci fossero più regole, il comportamento
dove musicisti di tutto il mondo potranno accada. E poi, in Italia, c’è la mania di dei produttori e degli editori musicali nei
scambiare opinioni, contatti, farsi utilizzare sempre maggiormente musica di nostri confronti potrebbe essere più giusto.
conoscere, ecc.. repertorio; bisognerebbe imporre un limite. Può farmi avere ulteriori informazioni su
Quella originale è più efficace”. questo sindacato francese?”
E in Italia? Non sarebbe auspicabile una
“Unione dei compositori di musica da film”? MANUEL DE SICA
“Sono scettico nei confronti dei
Parliamone con alcuni musicisti… sindacati. Sono d’accordo però con chi
rivendica. Mi sono chiesto diverse volte in
SALVATORE BONAFEDE quale sindacato per i musicisti entrare.
“In Italia, è impossibile. In Francia, hanno Nell’ambiente della musica applicata, siamo
la mania di organizzarsi. Noi siamo più tutti egoisti, non abbiamo nessuno spirito di
conservatori per natura. Nell’ambiente del corpo. Ci si muove unicamente quando ci
jazz, esiste un sindacato da pochissimo sono di mezzo dei soldi. Comunque non
tempo, i nostri cugini d’oltralpe l’avevano esiste nulla, in Italia, per la musica per il Ludovico Einaudi
creato già dagli anni ’50. In realtà ci sono cinema, tranne la SIAE. Sono state fatte un
fenomeni che funzionano nel mondo della sacco di petizioni per legiferare la posizione RICCARDO GIAGNI
musica e altri che prendono tantissimi anni del compositore, ma i vari governi le hanno “In Italia non esisterà mai un sindacato, e
prima di potere essere realizzati”. ignorate e non si è fatto nulla”. anche se i compositori di musica applicata
L’ I n c h i e s t a 35
riescono a farlo, non funzionerà. ed altri, con lo stesso lavoro, intascano 10. Ci della realizzazione della musica è sulle spalle
Recentemente, i musicisti jazz avevano vogliono dei parametri. Siamo ancora della produzione. Gli editori musicali si
creato un sindacato per difendere i loro nell’età del bronzo, si deve passare ad uno occupano di fonderla, di pubblicarla e di
diritti e non è andato bene”. stadio superiore. Il contributo della musica è metterla sul mercato. In Italia, la produzione
fondamentale nell’opera audiovisiva e non della musica applicata è al ribasso. Abbiamo
ANDREA GUERRA viene considerata la sua importanza. Si può intenzione, io e alcuni miei colleghi, di
“Abbiamo già il diritto d’autore e non è affermare che la colonna sonora è l’orfanella mettere su un sindacato ed abbiamo parlato
poco. Ovviamente, pensandoci, ci sono della produzione”. di questi problemi. In linea di massima, ci
diverse cose che potrebbero essere sono due tendenze: una che rispecchia la
aggiustate con l’aiuto di un sindacato. FRANCO PIERSANTI linea dei francesi e un’altra quasi opposta. Se
Lavoriamo sempre in fretta; sarebbe bello “Ne avevamo parlato con alcuni le cose sono così diverse tra l’Italia e gli Stati
potere ottenere i tempi giusti di lavorazione. compositori. Poi si è lasciato perdere, ma Uniti deriva anche da un altro dato di fatto. I
Il budget del film è già finito quando i bisognerebbe farlo. Ci sono molte situazioni compositori americani hanno tutti un agente
produttori italiani pensano alla musica. da cambiare nella nostra professione”. quelli italiani no. Per quel che mi riguarda, ho
Bisognerebbe anche poter controllare, in un agente per l’Europa ed uno in America,
caso di finanziamento statale, l’importo ma in Italia, nessuno. Gli agenti in America
destinato alla colonna sonora e quanto ne hanno avuto il merito di contribuire a fare
venga investito. Solitamente il danaro viene ottenere dei contratti decenti e giusti ai
concesso sulla base di un preventivo colleghi americani. Devono molto a loro.
ipotetico formulato dal musicista accreditato Hanno saputo contrattare ed ottenere dei
dalla produzione. vantaggi che in Italia non abbiamo”.

MAURIZIO MARSICO CLAUDIO SIMONETTI


“Ci vorrebbe una cosa del genere, in “Siamo già riconosciuti fra i tre autori
Italia, per i musicisti che lavorano su qualsiasi fondamentali del film (con lo sceneggiatore e
tipo di supporto visivo, e non solo per il Carlo Siliotto il regista). In Italia, un’organizzazione come
cinema. Documentari, pubblicità, DVD, Tv… CARLO SILIOTTO l’U.C.M.F è impossibile. Ognuno pensa a se
Quest’ultima poi è una giungla selvaggia, non “Il discorso è che il budget della musica stesso. Il compositore di musica applicata è
ci sono leggi che proteggano i musicisti. La deve entrare nelle voci della produzione. In comunque un libero professionista. Se è
SIAE non copre tutti i diritti. In Italia però Italia, non ci entra nei costi del film. Tutto è bravo, o alla moda, lavora molto. E se viene
temo che un sindacato non interessi i miei affidato agli editori musicali. Questi ultimi si molto chiamato, ha anche un costo maggiore.
colleghi. Ognuno coltiva il proprio orticello. Ci occupano della realizzazione e della gestione E’ la regola della domanda e dell’offerta,
sono dei compositori che guadagnano 100, della colonna sonora. Negli Stati Uniti, il peso l’unica che sembra davvero contare in Italia”.

L’arte del comporre


Un libro per scoprire la musica da film
Una volta il regista Jean-Luc Godard ha l’impellente necessità di un riconoscimento Sergio Leone “C’era una volta in America”).
detto: “Suono e immagini sono come sedia del suono musicale come componente Inoltre, un capitolo su “Il pianista”, la
e tavolo: se volete mettervi a tavola avete strutturale del film. struggente pellicola di Roman Polanski,
bisogno di entrambi”. Scritto da Luca Bandirali, redattore della premiata con l’Oscar, che vuol essere uno
Per analizzare, spiegare e far meglio rivista Segnocinema e critico cinemato- sguardo sulla memoria del regista, del
comprendere tale citazione, ecco questo grafico, con la collaborazione di Sandro Di protagonista vero della storia, Wladyslaw
piccolo gioiello editoriale dedicato alla musica Stefano, compositore e chitarrista, il libro Szpilman, e della sua musica.
da film e ai suoi compositori: un libro (e se ne contiene tre esaurienti interviste a Ennio Gli amanti della musica da film e dei suoi
dovrebbero scrivere e pubblicare, sullo stesso Morricone, Nicola Piovani e Riccardo segreti saranno premiati dalla lettura di
argomento, molti di più in Italia!) che, prima di Giagni (la più lunga ed interessante delle tre, questo saggio, perché avranno a portata di
tutto, vuole essere un sobrio omaggio all’arte nonché la più emozionante, soprattutto mano un ulteriore mezzo per comprendere
segreta e sublime del comporre colonne quando il Maestro parla dell’intensa in maniera più approfondita la meravigliosa
sonore, e, in secondo luogo, uno studio esperienza professionale col regista Marco arte del comporre. Massimo Privitera
approfondito sul rapporto tra musica e Bellocchio per il film “L’ora di religione”), un
immagine, un’analisi completa sulla teoria capitolo, una sorta di viaggio nella storia
musicale e il suo vastissimo glossario della musica da film, dedicato al suono
Musica per
(diegetica, extradiegetica, armonia, cadenza). musicale (“Un film si scrive e si orchestra l’immagine
Un saggio che è, anche, la risposta ad una come una sinfonia”), e un altro sulla di Luca Bandirali,
domanda formulata nell’ambito di uno Composizione & Scomposizione (a cura di con la collaborazione di
speciale curato sulla rivista Segnocinema: “La Di Stefano) quando si sprigiona Sandro Di Stefano,
musica, che delle arti è la meno realista, è quell’alchimia naturale tra musica e
96 pagine
nemica del realismo cinematografico?”. Da immagine che fa nascere il film (in questo Net Art Company, 2003.
ciò ne consegue il profondo desiderio e caso, un’analisi dettagliata del capolavoro di
36 Tr a i l e r M u s i c

Coming soon!
La musica dei Trailer - 2ª parte
Siete produttori di un film e avete progetti con budget medio-basso e senza cinematografici o spot TV, ma anche e
investito una montagna di euro? attori famosi o grandi registi, ma con una soprattutto per i trailer d’anteprima (i
Preoccupati perché il vostro buona storia e buone idee, o per pellicole famosi “prossimamente” o meglio
compositore di fiducia non ha ancora di bassa qualità che semplicemente grazie “teaser trailer”) dove molto spesso
terminato la colonna sonora? Non sapete ad un unico ingrediente attrattivo (molto bisogna fare i conti con una colonna
come fare per la musica dei trailer che spesso anche una sola scena o battuta) è sonora originale che risulta ancora un
anticiperanno l’avvento del vostro nuovo in grado di trainare tutto il film. work-in-progress, un cantiere aperto.
kolossal? Per di più non volete ascoltare Ecco allora che gli studios Come sempre è anche e soprattutto
nel trailer la solita musica proveniente dai hollywoodiani piuttosto che utilizzare le una questione di soldi. Infatti, il
soliti film? E non volete spendere cifre tracce sonore composte per il film, produttore paga molto meno la musica
astronomiche per diritti vari? Okay, qualora fossero già disponibili all’utilizzo, preconfezionata di società specializzate
niente panico, la soluzione è una sola: si rivolgono a questi produttori, quali, fra quali la Immediate Music (IM), piuttosto
affidarsi a uno dei tanti studi che i più importanti, la Immediate Music o la che i diritti di licenza e produzione di un
producono quasi esclusivamente musica ReelTime Music Incorporated, che soundtrack originale. E non è detto che
originale per trailer. In soli tre giorni il forniscono brani o spezzoni musicali utilizzando la musica del film si ottenga
vostro emozionante ed esclusivo trailer specifici e perfettamente adatti alle una miglior qualità o un risultato finale
di grande impatto sul pubblico sarà sequenze scelte per il trailer. L’offerta che superiore, di maggiore impatto emotivo,
pronto e i vostri colleghi “moriranno propongono abbraccia musica pratica- rispetto ad un brano di due minuti cucito
d’invidia”. mente per tutti i generi cinematografici, su misura per esaltare e sottolineare le
Si è verificata una vera e propria spaziando dalla commedia al thriller, dal immagini dei personaggi, l’atmosfera e
esplosione di richieste per questo tipo di film romantico a quello d’azione, dal vari punti d’interesse di un film. Giudicate
dipartimenti specializzati, quando i fantastico al drammatico, e così via. voi stessi scaricando dalla Rete, se non lo
produttori si sono resi conto di quanto Possiedono vere e proprio librerie avete già fatto, il trailer esclusivo per
fossero importanti quei 60-120 secondi musicali così estese e specializzate da Internet di Minority Report (2002).
per il successo del film al botteghino. poter soddisfare qualsiasi tipo di “Redrum 2.0” della Immediate Music
Affermazione valida, soprattutto per richiesta, e non solo per trailer accompagna le immagini di Tom Cruise-

Happy Days e Hazzard i più famosi) e per i i due minuti e mezzo di lunghezza, durata
videogiochi. Firmerà così trentacinque classica di un trailer cinematografico.
colonne sonore per il cinema e la televisione Recentemente oltre 60 di questi spezzoni
dall’anno d’esordio ad oggi. sono stati raccolti in un doppio compact disc
Importante è la fondazione della Reeltime intitolato Coming Soon! The John Beal Trailer
Music Incorporated, che lo proietta nel Project, purtroppo difficilmente reperibile nei
mondo della musica per trailer cinematografici negozi italiani. Edito nel 1998 dalla Sonic
e televisivi come un autore tra i più Images Records (SID2-8815), il CD permette
John Beal – ReelTime Music Inc. importanti. Sono oltre 500 i trailer di ascoltare il meglio della produzione di Beal
Il californiano John Beal nasce cinematografici sui quali ha lasciato la sua degli ultimi anni, da Black Rain a Ghost, dal
musicalmente negli anni Settanta come impronta musicale: Aladdin, JFK, The Mask – celeberrimo “Beal’s Con Theory” per
direttore e arrangiatore per famosi artisti del Da zero a mito, Forrest Gump, La maschera di Conspiracy Theory, riutilizzato in molti altri
calibro di B. B. King e Olivia Newton-John. Zorro, Matrix e Braveheart. trailer, a In the Line of Fire. Davvero una
Alla fine del decennio inizia ad occuparsi di Molti grandi progetti lo hanno visto prelibatezza per gli appassionati del genere.
musica per il grande schermo con il suo impegnato in questi anni, ed oggi la sua Imperdibile il suo sito Internet (www.beal-
primo film Zero to Sixty (1978), lavorando poi compagnia è una delle industrie leader del net.com), ricco di curiosità e informazioni
per il piccolo schermo (Laverne & Shirley, mercato. Il 90% dei suoi brani non superano interessanti.

Immediate Music – Music with Impact lavorando però esclusivamente per trailer disponibili sul mercato ma presenti in
La Immediate Music (IM) non è solo cinematografici e televisivi. un’ampia area per l’ascolto addirittura in
Minority Report. Ha una grande esperienza nel La sede si trova a Los Angeles in versione integrale. Ecco quindi che
settore dovuta alla ormai decennale attività. California, dove tutti i maggiori studios di scopriremo i 44 secondi di pura azione di
La fondazione risale al 1992 per mano di produzione sono loro clienti. Praticamente il “Redrum 2.0” utilizzati per il trailer di Minority
Jeffrey Fayman (musicista rock nonché 90% dei film in circolazione sul pianeta Report nella traccia 9 del CD Vol. 21 (Action
elettronico e percussionista) e Yoav Goren Terra… Se vedete un trailer al cinema, siete Drama, Techo Big Beat, Industrial Rock
(produttore nel 1992 del grande poeta- sicuri che non abbia la loro musica? Alcune Action, Horror Sci-Fi) e potremo ascoltarli
cantautore canadese Leonard Cohen ed delle loro recenti campagne pubblicitarie senza problemi quante volte vogliamo.
autore di un’unica colonna sonora di spicco: includono Il Signore degli Anelli, Ice Age, Harry
“Watch me” del 1996), prima compositori e Potter e Spy Kids 2. Molto interessante il loro
quindi produttori della loro musica. Ad oggi sito Internet (www.immediatemusic.com):
presentano una folta schiera di bravi autori in grande spazio è dedicato alla loro offerta
grado di soddisfare le richieste per ogni musicale ed alle modalità per ottenerla.
genere cinematografico e le molteplici Degna di nota è la sezione dedicata alle loro
esigenze del mercato hollywoodiano, numerose pubblicazioni in CD, non
Tr a i l e r M u s i c 37

Director’s Cut blockbuster hollywoodiani e non risparmian- però accontentarsi di ascoltare i vari clip
Extreme Music in associazione con Media do un grande respiro orchestrale. Oltre al musicali direttamente dal sito internet della
Ventures Entertainment Groups, nata grazie capofila Zimmer, ecco, tra gli altri, Klaus Extreme Music ( www.extrememusic.com ).
ai compositori Hans Zimmer e Jay Rifkin, ha Badelt, John Powell e Harry Gregson- Sono raccolte differenziate per genere
creato una nuova ed incredibile libreria Williams che hanno firmato colonne sonore cinematografico e soddisfano tutti i gusti
musicale chiamata “Directors Cuts” quali X-Man, Gladiator, Hannibal, Crimson musicali. Sono delle vere e proprie
(www.directorscuts.tv). Comprende un’ampia Tide ed anche per molte pellicole di Jerry compilations con i migliori brani degli autori
gamma di composizioni originali pronte per Bruckheimer. I lavori di questi compositori che fanno parte della scuderia di Hans
essere utilizzate in pellicole cinematografiche, sono ora disponibili non più solo per Zimmer.
programmi televisivi e radiofonici, e per ogni soundtrack originali, ma anche per una vasta
tipo di campagna pubblicitaria, trailer gamma di utilizzo che va dal trailer al
compresi. L’idea innovativa è quella di offrire programma di intrattenimento televisivo.
brani originali composti da Zimmer stesso e “Directors Cuts” comprende oltre una
da tutti i compositori che lavorano all’interno dozzina di compact discs disponibili però solo
del gruppo di Media Ventures con lo stile per professionisti del settore e non
compositivo utilizzato per i grandi commercialmente per il pubblico, che potrà

lavorativa. Dal 1994 molto attivi con i loro questi lavori sono disponibili nella forma di clip
lavori musicali per i trailer, tra i più recenti vi audio sul sito Internet (www.robertetoll.com).
sono 007 – La morte può attendere, Blade II, Un accenno soltanto alla Pfeifer Broz.
L’acchiappasogni, Johnny English e Gangs of Music dei fratelli Jeff e Robert Pfeifer, autori
New York. Molteplici anche le composizioni ed esecutori del tema della serie TV
per il cinema e la televisione. Highlander The Raven. Molto importante
Sul loro sito Internet (www.parodifair.com) anche la X-Ray Dog Publishing: Solaris, Era
The Art of Film Music : altri studi… è possibile ascoltare alcuni clip musicali. mio padre e Spider-Man tra gli ultimi trailer
Molte ancora sono le case di produzione Robert Etoll Productions ha base a musicati (www.x-raydogmusic.com).
di musica per trailer. Annoveriamo tra le Culver City in California. Qui, nello studio Una menzione anche per Extreme
principali ParodiFair, Robert Etoll Sweet Silence, Robert Etoll ha composto con Music (www.extrememusic.com), al lavoro
Productions, X-Ray Dog Publishing, Pfeifer il suo staff (Dean Grinsfelder e Paul Dinletir) sui trailer di Hulk, Terminator 3, CSI e Tomb
Broz. Music, Non-Stop Music, Extreme la musica per alcuni dei trailer più importanti Raider 2, e per Non-Stop Music
Music, Music Junkies, Brand X Music e della stagione cinematografica: Matrix (www.nonstopmusic.com) per il trailer di The
RipeTide Music. Reloaded, Hulk, The Italian Job e Bad Boys 2. Il League of Extraordinary Gentlemen.
Starr Parodi e Jeff Eden Fair sono primo trailer di Etoll (produttore musicale, Concludiamo la carrellata con RipeTide
musicisti di alto livello, oltre che moglie e compositore e autore di canzoni) fu The Music, società fondata da Rich Goldman
marito, costituiscono la ParodiFair, Godfather Part III (Il padrino – Parte III, 1990): (www.riptidemusic.com) e Brand X Music
amorevole esempio di relazione sentimental- ad oggi ne conta più di duecento. Molti di (www.brandxmusic.net).

John Anderton, assieme ad un pezzo nella nostra memoria. Nel contesto e (Terminator 3: Le macchine ribelli) e del
tratto dallo score di Hans Zimmer per nella funzionalità del trailer sarebbe stato suo teaser trailer che ne anticipò
Backdraft (Fuoco assassino, 1991) ed un un grave errore perdere il patrimonio l’avvento. L’idea è stata produrre musica
brano della colonna sonora originale del contenuto proprio nella riconoscibilità e originale basata sulla colonna sonora di
film prodotto però non da John Williams popolarità di queste musiche, presente Terminator 2 di Brad Fiedel, adattata e
ma dalla Non-Stop Music, altra compagnia anche al di fuori dal contesto originario scritta dallo stesso autore, Marco
musicale specializzata in trailer. Un del film. Ed ecco quindi che la scelta è Beltrami: chi non riconosce le possenti
assemblaggio davvero emozionante. stata obbligata. note iniziali del tema principale?
Ovviamente un’eccezione classica, o Stessa cosa si può dire del nuovissimo Il risultato finale è spesso un ottimo
meglio proprio l’antitesi di questo ben Terminator 3: Rise of the Machines trailer ottenuto con grande qualità, cura
oliato meccanismo, sono i sequel o le del dettaglio e del montaggio e
trilogie. Risulta chiaro a tutti che un un’adeguata scelta musicale. Sono dei
elemento di primaria importanza che piccoli gioielli, quasi dei moderni, se mi
lega i secondi o terzi episodi ai passate il termine, “cortissimo-
precedenti, assieme alle immagini degli metraggi”. Piccoli oggetti di culto attesi e
attori e le ambientazioni classiche, è ricercati, così come attesi e ricercati
proprio la musica del capostipite. Il suo sono anche gli stessi brani musicali
tema principale in apertura di trailer è utilizzati nei trailer. Certamente per gli
sempre una buona base di partenza per appassionati ma anche per chi rimane
catturare l’attenzione dello spettatore e inspiegabilmente stregato da una
riportarlo indietro nel tempo stabilendo particolare sensazione veicolata da
un preciso collegamento ed un saldo immagini emozionanti ed accompagnate
legame con le emozioni e l’esperienza da un appropriato tema musicale, magari
cinematografica passata. visto una sola volta e pure per caso.
Due recenti esempi sono rappre- Visto che nella maggior parte dei casi
sentati da Harry Potter e Star Wars. si tratta di spezzoni sconosciuti e “hard-
Entrambe le saghe presentano i to-find”, speriamo di aver contribuito
popolarissimi temi di John Williams che con queste poche righe a fare un po’ di
spalancano già da soli le porte su mondi chiarezza.
magici e fantastici impressi ormai a fuoco Arnold Schwarzenegger in Terminator 3, le macchine ribelli Stefano Sorice
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L’età dell’oro a S. Cecilia


Alla scoperta della tradizione sinfonica hollywoodiana insieme al
Maestro Timothy Brock. di Maurizio Caschetto, Massimo Privitera e Pietro Rustichelli

Assiduo frequentatore delle sale da concerto e delle orchestre italiane (ha diretto più volte l’Orchestra della Regione Toscana,
l’Orchestra Città Aperta e l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna), il Maestro Timothy Brock è stato a Roma il 23 luglio scorso, ospite
della stagione musicale estiva dell’Orchestra dell’Accademia di S. Cecilia, per dirigere il concerto “Gli anni d’oro di Hollywood”, con un
programma tutto dedicato alla musica da film hollywoodiana dell’epoca che va dagli anni ’30 agli anni ’60.
Brock, compositore e direttore d’orchestra americano di Olympia, Washington, si è specializzato ormai da diversi anni nella
composizione, nel recupero e nella proposta in concerto di musiche legate al cinema muto. Brock ha composto nuove partiture per grandi
classici del muto come Il gabinetto del Dr. Caligari, Faust, Berlino: sinfonia per una grande città, L’ultima risata e Aurora. Si occupa inoltre del
recupero e del restauro delle partiture composte da Charlie Chaplin, su diretta commissione della famiglia dell’indimenticabile Charlot, per
film come Tempi moderni, Il circo, La febbre dell’oro e Luci della città.
La redazione di Colonne Sonore lo ha incontrato e ha parlato con Brock del programma eseguito a Santa Cecilia e dell’importanza di
eseguire la grande musica da film in sala da concerto.

Nello scorso numero della rivista, sono detenute da tante piccole nonché sono dei musicisti eccezionali, riescono a
lamentavamo l’assenza nel nostro Paese oscure case editrici musicali negli Stati Uniti. infondere grande vitalità all’interpretazione.
di concerti esclusivi dedicati al repertorio Ci sono alcuni editori, come John Waxman Quando pensiamo alle classiche
della musica da film. Quando abbiamo (il figlio di Franz Waxman), che aiutano le colonne sonore hollywoodiane, ci viene
scoperto questo concerto, ci siamo subito orchestre a recuperare le partiture e fanno in mente soprattutto il suono brillante
sorpresi ed entusiasmati, poiché uno dei da tramite tra gli enti e chi detiene i diritti. degli ottoni, uno stile decisamente
nostri obiettivi è proprio quello di Ma di solito è sempre un processo molto americano…
promuovere culturalmente questo complicato. Sì, ma se ci pensate bene non è un
genere di eventi ed occasioni. Che cosa ci L’orchestra di S. Cecilia è una grande sound di natura esclusivamente
può dire del programma che ha istituzione nel campo musicale italiano, si “americana”. Durante il periodo d’oro, la
eseguito? Ha scelto Lei personalmente i occupa prevalentemente del repertorio quasi totalità delle orchestre hollywoodiane
brani? sinfonico ed operistico e quindi volevamo era formata da immigrati europei trasferitisi
Ho scelto io stesso i brani del sapere come ha affrontato un program- negli States. C’erano italiani, francesi,
programma e li ho proposti al Maestro ma di questo genere. Cosa pensa tedeschi soprattutto… alcuni dei migliori
Luciano Berio [il compianto direttore artistico dell’orchestra? Qual è stata la reazione musicisti europei vennero negli Stati Uniti e
di S. Cecilia, ndr] lo scorso anno. Fu di suo dei musicisti? ottennero contratti per suonare nelle
gradimento e appoggiò tutte le mie scelte. orchestre di Hollywood. Ad esempio, gli
Ho cercato di selezionare uno o due brani anni ’30 e ’40 furono i periodi in cui c’erano
rappresentativi per ogni decennio, poiché il i migliori suonatori di xylofono in assoluto.
programma copre il cosiddetto “periodo In Tempi moderni, c’è una parte per xylofono
d’oro” che va dagli anni ’30 agli anni ’60. E’ assolutamente incredibile e complicatissima
una sorta di show che mostra inoltre come da eseguire, e all’epoca fu suonata da quello
lo stile dei compositori si sia evoluto nel che era probabilmente il più grande
corso degli anni. Il concerto inizia con la suonatore di questo strumento. Così,
“Overture” da King Kong, di Max Steiner per quando il percussionista di S. Cecilia ha visto
finire con il tema de I magnifici sette, di questa parte, ha sgranato gli occhi e ha
Elmer Bernstein. Ho scelto quello che esclamato: “Ma come faccio?” (ride). Di
ritengo sia il picco più alto di ciò che è stato tutto il concerto, Tempi moderni è
composto per il cinema in quegli anni. Uno probabilmente il brano più complicato e
degli aspetti più belli dell’eseguire un impegnativo. Dunque, per tornare alla
programma del genere è che possiamo domanda, è vero che esiste un suono
ammirare la bellezza di queste musiche “americano” ma si tratta del prodotto del
senza che vi siano dialogo, effetti sonori e multiculturalismo che esisteva all’epoca e
qualunque altro fattore esterno che questo ha creato il classico sound
competano con la musica. Molta di quella hollywoodiano, specialmente per quanto
per film necessita delle immagini per essere riguarda il suono dei violini, così ricco e
compresa e ammirata in tutto il suo valore. avvolgente.
Questi brani invece no, poiché hanno una Tim Brock Per presentare questo genere
valenza molto forte, riescono a riportarci musicale a un pubblico poco avvezzo, Lei
alla mente le immagini e le emozioni dei film E’ molto raro che esegua concerti come pensa che sia più indicato realizzare
per cui sono stati scritti e nel contempo a questo, poiché di solito mi occupo programmi esclusivi di musica per film,
distinguersi come opere da concerto, solamente dell’esecuzione di musica per oppure è possibile suonare brani del
perché sono tutte partiture di grande film muti. E’ la prima volta che dirigo S. genere, accanto a qualche grande lavoro
integrità artistica. Cecilia e la sensazione che ho avuto è quella sinfonico del repertorio classico?
E’ stato molto difficile recuperare le di grande divertimento e curiosità. Penso Esistono, senza dubbio, alcune partiture
partiture orchestrali? che sia la prima volta in assoluto che si che possono tranquillamente stare accanto
Sì, è sempre molto difficile e anche cimentino con un repertorio del genere. a brani del repertorio classico e che
oneroso. E’ stata una vera sfida riuscire a Nonostante le partiture dei film siano tutte vengono abitualmente inserite nei
recuperare tutte le partiture e metterle famose, è stato entusiasmante vederli programmi regolari delle orchestre. Ad
insieme. Con l’eccezione di Tempi moderni e appassionarsi a queste musiche. Non avrei esempio Fronte del porto è stata rielaborata
Fronte del porto, i diritti di tutte queste score potuto chiedere una orchestra migliore, da Bernstein proprio come opera da
Concerti 39
concerto. Molti di questi compositori erano mai idea di quali musicisti sarebbero stati Prevalentemente ho scritto opere per la
poi autori conosciuti anche per la loro disponibili al momento della registrazione, sala da concerto. E’ da molti anni che mi
musica non da film, come Miklòs Rosza e per cui si trovavano a dover sostituire la occupo anche della composizione di
Bernard Herrmann. Come ho detto prima, parte del controfagotto con il sassofono colonne sonore per film muti. Ne ho
si tratta in tutti questi casi di musica di baritono o cose del genere. realizzate 12 finora. E talvolta mi capita di
grande integrità artistica, capace di reggersi Tutti quanti erano compositori capaci comporre anche per le pellicole, benché
sulle proprie gambe. Dunque senza dubbio di orchestrare da soli la propria musica… non sia la mia scelta principale. Ho lavorato
potrebbero essere eseguite accanto al Certamente! (ride) su alcuni documentari della BBC ed anche
tradizionale repertorio sinfonico, poiché Mentre non si può dire che sia la per la televisione polacca. Preferisco lavorare
spesso i compositori rielaboravano le loro stessa cosa per i compositori attuali… sui film muti. Generalmente cerco di lavora-
partiture in forma concertistica, come ad Assolutamente. La quasi totalità dei re su pellicole senza una partitura originale e
esempio Giorni perduti di Ròsza. C’è infatti compositori cinematografici attuali non è dunque compongo una musica ex-novo.
un lavoro di arrangiamento che va capace di orchestrare la propria musica e Lei ritiene che i compositori
necessariamente fatto per presentare dunque deve ricorrere all’aiuto di specialisti. contemporanei di musica da concerto
queste partiture nella maniera migliore. Le piace la musica da film attuale? La siano in qualche modo influenzati dalla
Solo nel caso di King Kong non c’è alcuna segue con interesse? musica da film nelle loro opere?
rielaborazione. Quella che abbiamo Sì, ci sono alcune cose che mi piacciono. Credo che lo siano per forza. Questa è
suonato è esattamente la musica come la Penso che ci siano compositori interessanti, una generazione che ha inevitabilmente un
sentiamo nel film, nella scena in cui la barca alcuni si sono evoluti al peggio, altri invece al legame molto forte con il cinema in
della spedizione arriva all’isola. meglio. John Williams, ad esempio, ha fatto generale e quindi credo che sia anche solo
Noi pensiamo che in questo senso enormi passi avanti dagli anni ’70 in poi. Non involontariamente influenzata dalla musica
esista comunque un problema di sono un grande appassionato delle sue da film. E non c’è niente di male in tutto ciò.
comprensione culturale. Quando si colonne sonore di quel periodo, mentre Si tratta di una disciplina artistica e come tale
tratta di eseguire brani di musica per film partiture come Le streghe di Eastwick, è entrata nel patrimonio intellettuale dei
di autori “colti” come Prokofiev o Salvate il soldato Ryan e soprattutto A.I. sono compositori. Senza dubbio ha catturato me.
Shostakovich sembra che non ci sia alcun davvero eccellenti e notevoli. In generale, Il mio insegnante di composizione e
problema, mentre si fa ancora fatica a penso che il problema principale al giorno orchestrazione fu David Raksin e lui mi ha
eseguire in concerto musiche di Williams,
Steiner o Korngold… Forse perché si
pensa che questi autori abbiano
“tradito” la musica colta sporcandosi le
mani con il sound hollywoodiano.
Tutti i più grandi compositori del XX
secolo hanno composto musiche per il cine-
ma, con l’eccezione di Stravinsky: Prokofiev,
Shostakovich, Saint-Saens, Copland, persino
Mascagni. Nessuno di questi può dire di
aver “tradito”. Solamente chi non compren-
de la musica per film e la guarda ancora con
atteggiamento snob può pensarla in questa
maniera. E’ una leggenda alla quale nessuno
di questi autori ha mai creduto, tuttavia. La
musica da film è una forma d’espressione
artistica come lo sono il balletto e l’opera. Il L’Orchestra dell’Accademia di S. Cecilia interpreta le musiche di Tempi moderni
problema vero è che spesso questi
compositori non avevano il totale controllo d’oggi sia quello che i compositori non aiutato a ricostruire la partitura di Tempi
su come la loro musica sarebbe stata hanno tempo sufficiente per comporre e in moderni, alla quale lavorò originariamente
utilizzata nel film e su cosa sarebbe stato queste condizioni diventa molto difficile insieme a Chaplin. Ho avuto modo di
tagliato. Ciò era il problema principale. produrre qualcosa di buono. Bernard lavorare anche con Miklòs Rosza, mentre il
Un altro aspetto legato a questo Herrmann scrisse la colonna sonora di mio insegnante di direzione d’orchestra fu
problema è forse la maniera sbagliata di Quarto potere in oltre tre mesi. Charlie Leonard Bernstein. Dunque c’è sempre
giudicare il fatto che i compositori Chaplin si prendeva sino a sei mesi di tempo stato un legame con la musica da film nella
hollywoodiani non orchestravano le per completare la partitura, benché nel suo mia carriera.
proprie partiture, per via dei limiti di caso lui fosse produttore di sè stesso. Oggi Bernard Herrmann è stato il mio idolo,
tempo a cui erano sottoposti. una cosa del genere sarebbe impossibile. l’ho sempre ritenuto sopra tutti gli altri
Esatto, era un problema di limiti di Michael Kamen mi ha raccontato che a volte come compositore. E’ stato una grande
tempo. Prendiamo l’esempio dei il limite di tempo odierno arriva anche ad influenza anche nella mia carriera da
compositori che abbiamo suonato in essere di appena 10 o 12 giorni. E’ una cosa concerto, poiché lui stesso fu un grande
concerto: Max Steiner non orchestrava mai incredibile e ingiusta, se si pensa che un film promotore del recupero di materiali poco
i propri lavori ma lasciava indicazioni molto di media produzione necessita di circa 40 conosciuti. E’ stato il primo direttore
precise. Lo stesso vale per Franz Waxman. minuti di musica. Ed è per questo che d’orchestra a eseguire brani di Charles Ives.
Leonard Bernstein e Bernard Herrmann spesso si utilizza la stessa idea, reiterata; Ritengo che sia stata una figura davvero
invece orchestravano totalmente le loro oppure si lavora molto con sintetizzatori e unica e importante all’interno della storia
partiture. Miklòs Rosza generalmente non campionatori. L’industria cinematografica ha musicale americana.
lo faceva, per via dell’enorme densità fatto enormi passi avanti dal punto di vista La musica da film fa parte della nostra
strumentale della sua musica. Ma tecnico e da quello narrativo, ma non si può cultura e permea tutta la società. I grandi
comunque tutti lasciavano istruzioni molto dire la stessa cosa per quanto riguarda la compositori rimangono tali, non importa da
precise ai loro fidati collaboratori su come composizione della musica da film. Ed è un dove arrivino e quale sia il loro retaggio. Un
orchestrare le partiture. E spesso si vero peccato. grande musicista può scrivere per qualsiasi
trovavano a dover rivedere personalmente Lei ha composto anche colonne so- forma d’espressione musicale ogni volta con
alcune scelte, poiché all’epoca non avevano nore o solo lavori per la sala da concerto? successo.
40 C o n c e r t i

Il concerto al “Parco della Musica”


Finalmente un rispettoso e appassionante Ad alimentare la nutritissima selezione – Peccato solamente per il brano di
atto di considerazione nei confronti della cronologicamente ragionata e sufficiente- chiusura, che ha visto mal rappresentato l’altro
musica da film in ambito concertistico italiano. mente adeguata nella copertura del vasto grande Bernstein della serata, Elmer. Il
Forte di una direzione a dir poco febbrile, il panorama preso in considerazione - non è poi celeberrimo tema de I magnifici sette avrebbe
Maestro Tim Brock è salito sul podio mancato il nome di Chaplin: le composizioni infatti meritato sorte migliore rispetto
dell’Auditorium romano, nell’intento di del grande cineasta per il suo Tempi moderni all’amorfa versione proposta dal Direttore
restituire a nuova vita il nettare del repertorio sono senz’altro risultate le più gradite agli americano. Il pezzo, forse per la sua facile
musicale sviluppatosi durante i fasti della orchestrali, vista soprattutto la necessaria accessibilità d’ascolto, ha comunque goduto
Golden Age hollywoodiana. L’esito - anche vivacità d’esecuzione. Sebbene in questo caso dell’onore di replica prima del congedo
grazie ad una sentita esecuzione Brock, che vanta nel suo curriculum diversi dell’orchestra, insieme alle note di Tempi
dell’Accademia di Santa Cecilia - ha soddisfatto restauri per le partiture del regista/compo- moderni. Due bis che hanno ulteriormente
le aspettative. sitore, abbia forse concesso più del dovuto alla convalidato l’elevato successo e gradimento
Già dall’apertura in chiave steineriana, partitura, indugiandovi troppo a scapito di altri dell’evento, nella speranza di un carnet
tutte le sezioni orchestrali hanno ampiamente possibili materiali (come per esempio quelli di sempre più ricco di simili “rarità”.
espresso le non indifferenti affinità con il Rózsa per Ben-Hur, inizialmente annunciati e Giuliano Tomassacci
materiale cine-musicale, nobilitando le in seguito eliminati dal programma definitivo).
roboanti pagine di King Kong con L’appuntamento maggiormente atteso è
un’eccezionale interpretazione, in grado di stato sicuramente quello legato al sodalizio
risuonare quale migliore dichiarazione d’intenti Hitchcock-Herrmann, probabilmente più dal
per una serata all’insegna dell’emozione. pubblico che dai membri dell’Accademia,
Emozione che la bacchetta di Brock ha almeno per la difficoltà di scrittura tipica del
saputo tenere alta anche nei successivi, compositore americano. Eppure, anche di
complessi estratti da capolavori waxmaniani fronte a brani impegnativi come il “Narrative
come La moglie di Frankestein e Viale del for Orchestra” tratto da Psycho e i
tramonto nonché nella rarefatta drammaticità caleidoscopici “Main Titles” di La donna che
del Leonard Bernstein di Fronte del porto. E visse due volte, Brock ha saputo tener testa ai
non ha sfigurato nemmeno il “synth- registri herrmanniani, guidando la compagine
theremin” escogitato per l’occasione, impe- d’archi dell’Accademia in una performance di
gnato insieme all’intera formazione in grande impegno ma anche di altrettanta
un’eccellente riproposizione delle musiche di fedeltà e assicurando, in chiusura di serata, un
Rózsa per Giorni perduti. epilogo di tutto rispetto. il M° Brock sul podio di S. Cecilia

Note “stellari” all’Auditorium di Milano


L’orchestra sinfonica di Milano “Giuseppe Verdi” si cimenta in un ciclo di programmi dedicato alla musica da film
Oltre ai concerti di musica da film che si aperta con il ciclo dei valzer che Nino Rota potuto mettere in mostra tutta la bravura e il
sono tenuti a Roma, anche Milano ha dedicato compose per il film Il gattopardo di Luchino talento attraverso le roboanti sonorità
una parte del programma sinfonico estivo al Visconti. Le morbide ed eleganti sonorità di tardoromantiche della scrittura williamsiana,
nostro genere musicale preferito. L’Orchestra matrice verdiana delle pagine di Rota sono state riuscendo a restituire un volume di suono e una
Sinfonica meneghina “Giuseppe Verdi”, una affrontate con raffinato garbo dai giovani e brillantezza strumentale davvero impres-
delle compagini migliori e più dinamiche della bravissimi orchestrali della “Verdi”. sionanti.
scena milanese, è stata protagonista di cinque A queste pagine è seguita poi una selezione Sulle note williamsiane la serata si è conclusa
serate denominate shakespearianamente di brani tratti dalle due Suite della celebre opera con un fragoroso applauso di un pubblico
“Cinque notturni di mezza estate”, con Carmen di Géorges Bizet, scelta da Grazioli entusiasta, che a gran voce ha chiamato
l’allettante sottotitolo “Musica fra cinema e come “la più cinematografica di tutte le opere”. nuovamente il Maestro Grazioli sul podio. Il
pubblicità”. Questi concerti, che hanno visto tra Davvero notevoli la perizia e il virtuosismo di direttore ha congedato il pubblico regalando un
l’altro la presenza di eccellenti artisti questi brani eseguiti brillantemente dall’orche- bis del “Main Title” di Guerre stellari, una bella
internazionali, hanno proposto al pubblico della stra, che ha potuto qui sfoggiare una nitidezza chiusura per una memorabile serata.
capitale lombarda una serie di programmi sonora davvero ineccepibile.
sinfonici con frequenti incursioni nei territori Dopo l’intervallo, è stato il momento della Durante l’intervallo, siamo riusciti ad
musical-cinematografici. Il fil rouge di queste Suite da La strada (1964), la composizione per il incontrare brevemente il direttore d’orchestra
serate è stato il rapporto tra musica, cinema e celebre film di Fellini è una delle più belle di Rota della serata, Giuseppe Grazioli. Il Maestro è uno
pubblicità, con l’esecuzione sia di estratti e suite ed anche una delle più ambiziose in termini di dei direttori italiani più attenti a questo genere di
da famose partiture cinematografiche che di orchestrazione. La compagine milanese e il repertorio e difatti autori come Korngold, Rota
pagine sinfoniche classiche rese comunque Maestro Grazioli sono riusciti a rendere giustizia e Herrmann sono nomi ricorrenti all’interno dei
celebri dal cinema, come ad esempio totale alla ricchissima tessitura di queste pagine, suoi programmi. Dopo essersi complimentato
L’apprendista stregone. Abbiamo potuto sentire, che spazia da allegri momenti giocosi a tene- per la nostra rivista, ci ha anche assicurato che
dal vivo, brani di Nino Rota, John Williams, brose sonorità fino a culminare in una tragica e “la musica da film ritornerà presto nei
Miklòs Rosza e Maurice Jarre accanto a pagine commovente chiusura melodrammatica. programmi di questa orchestra,” – dichiara
sinfoniche di Bizet, Rimski-Korsakov, Ravel, Il momento più intenso della serata si è Grazioli - “un genere meraviglioso e ogni volta
Massenet, Mussorgskj. avuto con l’esecuzione della Suite di Guerre che sono invitato a dirigere questo genere di
“Colonne Sonore” ha seguito il concerto del stellari (Star Wars, 1977) di John Williams. repertorio rispondo con grande entusiasmo”.
luglio scorso, nel quale l’orchestra, sotto L’ormai mitica partitura williamsiana – un vero e Dopo questi eventi che hanno allietato una
l’attenta ed appassionata direzione del bravo proprio secondo inno nazionale statunitense, torrida estate, anche in Italia si può dire “eppur
Giuseppe Grazioli, si è cimentata in un gustoso secondo il programma di sala – è stata affrontata si muove”…
quanto inedito programma. L’esecuzione si è con grande entusiasmo dall’orchestra, che ha Maurizio Caschetto
Da riscoprire 41

Jerome Moross inedito


La Silva Screen ci accompagna alla scoperta di un talento dimenticato
Nella storia dell’arte sono numerosi i affronta in modo tecnicamente eccellente e il secondo film, l’effetto “Manhattan” di
nomi che, sebbene meritevoli di figurare nel musicalmente appassionato le prime Woody Allen, in cui la skyline della città è
novero dei grandi autori, per quelli che registrazioni moderne di vari brani e suite. sottolineata da una musica vagamente
potremmo definire “i casi della vita” non Esplorando la capacità di Moross di adattarsi gershwiniana.
hanno avuto la fortuna che spettava loro. ai diversi stili e toni delle pellicole e degli Il secondo disco si apre con la suite da
E’ emblematico il caso del newyorkese autori, a cui prestava la propria opera, ed The Proud Rebel (L’orgoglio ribelle, 1958,
Jerome Moross (1913-1983). Talento evidenziando la vocazione dell’autore alla con Alan Ladd). Se già il film era originale, un
precoce, divenne durante il college il miglior completezza formale di ogni singolo brano, western che narra la storia di un uomo con
amico di Bernard Herrmann, che si avviava retaggio certamente della sua esperienza un figlio sordomuto, le musiche si
ad essere considerato il più grande autore di teatrale e ballettistica. distinguono per una sonorità pastorale e
Colonne Sonore della storia, il quale, tra intimista difficilmente riscontrabile in altre
varie esperienze giovanili comuni, diresse la colonne sonore coeve.
prima composizione orchestrale di un Cambiando definitivamente soggetto, il
Moross diciassettenne. CD si chiude con la notevole suite, che dà di
Arrivato alla celebrità per la sua capacità fatto il titolo all’intera raccolta, tratta da The
di fondere la tradizione sinfonica europea Cardinal (Il Cardinale, 1963, di Otto
con lo stile folcloristico americano, grazie al Preminger) composta subito dopo The Big
suo carattere disponibile e modesto, divenne Country e stranamente snobbata dalla
ben presto amico e collaboratore di autori commissione degli Academy Awards.
come Gershwin e, su tutti, Aaron Copland. Le musiche, che si aprono sui suggestivi
Orchestratore di rara sensibilità per rintocchi delle campane di San Pietro in
autori come Hugo Friedhofer (a sua volta Vaticano, giocano sul contrasto tra il rigore
orchestratore di Steiner e Korngold), della vita del sacerdote protagonista e la sua
Copland, Waxman e Deutsch, non volle mai crisi di fede. Passando poi da brani
abbandonare il suo primo amore: quello per formalmente rigorosi (“Prologue”) a brani
il teatro, il balletto e la sala da concerto. Fu spiccatamente da ballo (“Annemarie”), fino ad
probabilmente per questa sua “carriera Jerome Moross
un valzer (“The Cardinal in Vienna”) di cui la
parallela” che Moross non convinse mai famiglia Strauss sarebbe andata fiera! Il lungo
pienamente i critici e, di conseguenza, non Ecco quindi le atmosfere Western di flashback sulla vita del protagonista si chiude
ebbe il successo commerciale che meritava. The Jayhawkers (I ribelli del Kansas,1959), con un ritorno alle atmosfere iniziali. Da
Fino ad oggi ben poco della sua unica selezione diretta dall’orchestratore notare che questa suite è uno degli ultimi
produzione è approdata in degne edizioni Nic Raine, in cui la voce di Moross riesce a lavori di Christopher Palmer, grande
discografiche, a parte il celeberrimo The Big distinguersi evitando gli stereotipi del orchestratore a cui dobbiamo la riscoperta di
Country (Il grande paese, 1958, con il genere, attingendo direttamente dalla tanta letteratura cinematografica degli anni
compianto Gregory Peck) che con la vicinanza con Copland piuttosto che alla già d’oro come i capolavori di Walton per Olivier.
meritata nomination all’Oscar rimane la vasta letteratura dei colleghi. Nel darmi la copia di questo magnifico
vetta della sua carriera “pubblica”, e alcune Si passa poi a due brani integrali tratti da doppio CD nel suo studio londinese, il
opere sinfoniche finalmente pubblicate dalla Seven Wonders of the World (Le sette produttore Fitzpatrick, mi ha confessato
coraggiosa Naxos. meraviglie del mondo, 1956), documen- come, purtroppo, tali lavori non riescano ad
A mettere in giusta luce parte delle tario “a più mani” del quale a Moross avere un successo commerciale. Il più delle
brillanti partiture di Moross accorre ora la spettarono gli episodi The Holy Land e The volte non coprono le spese (tamponate
figlia Susanna insieme a Joseph Fitzpatrick Mediterranean, probabilmente proprio per la dalle vendite di CD forse meno meritori).
della Silva Screen che, contro tutti i pregiudizi sua vocazione “europea”. Anche in questo “Sicuramente sono queste le produzioni
commerciali, ha mobilitato l’intero staff di caso Moross evita il kitsch in cui altri autori che danno più soddisfazione dal punto di
tecnici, orchestrali, direttori e orchestratori, caddero in casi simili, attuando una vista umano e culturale, soprattutto avendo
in un minuzioso lavoro di ricostruzione delle commistione di generi di rara modernità. anche il benestare e l’interesse della famiglia
partiture, a cominciare dai dettagliati mano- I due brani sono alternati a due lunghe di Moross.” – afferma Fitzpatrick – “ E’ stata
scritti, e delle esecuzioni (molte sfumature e suite da Close Up (1948), sua opera prima un’esperienza unica”. La speranza è quella
cambi di tempo erano creati direttamente per il cinema, e The Captive City (La città che anche il pubblico possa apprezzare e
durante le sessioni di registrazione). prigioniera, 1952) del pluripremiato Robert valorizzare un tale sforzo e, soprattutto si
Il risultato è un doppio CD, assoluta- Wise. Nuovamente sembra che Moross riscopra un autore meritevole quanto i suoi
mente straordinario, in cui la City Of Prague agisca rifiutando i luoghi comuni e cercando più celebri ed osannati amici.
Philharmonic, diretta da Paul Bateman, colori e atmosfere originali, anticipando, per Pietro Rustichelli

Jerome Moross Nota tecnica:


The Cardinal: The Classic Film Music of Originariamente doveva essere
pubblicato un disco singolo, ma alla fine
Jerome Moross (2002) delle sessioni era così elevata la qualità
Silva Screen SILKD 6030 del materiale che è mancato il coraggio
Disco 1: 7 brani – Dur.: 42’28”
Disco 2: 10 brani – Dur.: 42’09” di eliminare qualcosa degli 84 minuti
finali. Da qui la scelta di stampare un
doppio CD al prezzo di uno singolo.
42 D o s s i e r

Il dossier “Cinema da Ascoltare” prosegue con la prima monografia nel nostro percorso di
indagine sull'utilizzo della musica nel cinema, che ci costringe ad affrontare e sciogliere un
importante interrogativo iniziale: il cinema potrebbe fare a meno della musica?
Il cinema, nato muto, ha preteso fin dalle escludere ogni altra distrazione che la visione Debussy a Satie, senza dimenticare il contributo
sue primissime espressioni l’utilizzo di un di immagini senza sonoro può comportare. del folclore e della musica popolare in genere.
commento musicale. All’inizio l’esigenza di Nonostante l’iniziale assenza di suoni Non s’è dovuto attendere molto per avere
associare alla proiezione delle pellicole il suono propri, l’arte cinematografica ha avuto presto le prime autentiche partiture originali,
di uno strumento, era essenzialmente bisogno di acquisire, per la sua completezza composte specificamente per la pellicola e
scaturita dal bisogno di camuffare il più espressiva, la presenza di un commento mandate in giro per il mondo, assieme ai rulli
possibile il fastidioso rumore meccanico dei sonoro di tipo musicale. Già nei primi anni del di celluloide, per farle eseguire in sincrono con
primi proiettori. secolo scorso quasi non si assisteva a la proiezione del film. Dopo, in poco più di
L’espediente deve aver però rivelato ai proiezione di film senza vedere l’omino seduto cent’anni, la percentuale di film privi di musica
cineasti più attenti, che l’utilizzo studiato e non al pianoforte, che nella penombra della sala si propria è del tutto irrisoria. Questo inedito
casuale della componente melodico-musicale, affannava a pestare sui tasti, cercando connubio artistico ha dato lavoro a decine di
può offrire un notevole vantaggio in termini di improbabili sincronie con la vita accelerata compositori, ha consentito di sviluppare
dinamismo e di coinvolgimento emotivo, può delle prime rudimentali pellicole, saccheg- tecniche sonore nuove e ha dato vita a opere
indirizzare il subconscio dello spettatore verso giando tutto il repertorio per pianoforte, dalle di enorme successo popolare e di innegabile
specifici e ricercati obiettivi passionali ed rapsodie di Liszt ai walzer di Chopin, da rilevanza culturale.

Musica e Cinema: perché no, perché sì.


Si discute da tempo tra gli studiosi e gli ruolo preminente; tra esse, storyboard, raccontare storie.
appassionati della “settima arte” per scenografia - nella sua accezione più ampia -, Con l’esempio fornito dal teatro, da
comprendere quale sia il rapporto che lega tra costumi, effetti speciali e, soprattutto, sempre coinvolgente strumento narrativo, era
loro cinema e musica, e quale rilievo attribuire fotografia e montaggio), componenti dramma- inevitabile che presto o tardi qualcuno
all’uno o all’altra, quasi fosse in atto una gara turgiche (movimenti di macchina, mimica, riflettesse sull’ipnotica forza evocativa della
per stabilire la priorità di uno dei due. dizione, recitazione) ed infine componenti messinscena e cominciasse a chiedersi se quella
Il punto più dibattuto riguarda proprio la sonore, che annoverano, oltre al dialogo, i nuova tecnologia da saltimbanchi, con le sue
necessità di inserire della musica in rumori d’ambiente, gli effetti speciali sonori e la sequenze di immagini in movimento, potesse
accompagnamento alle immagini. Da più parti musica. anche raccontare storie, per incantare
si sostiene che il cinema potrebbe (e anzi Ogni volta che entriamo in una sala e ci immaginazione e fantasia, per distogliere la
dovrebbe) fare a meno del commento godiamo la proiezione di un film, siamo in gente dalle preoccupazioni quotidiane.
musicale. Lo si reputa un elemento artificioso, presenza di una passerella di opere d’arte, Così come il teatro si è spesso servito di
sfalsante, in contrasto con il realismo delle musiche di scena, oppure come l’opera lirica ha
scene, fuorviante per la partecipazione meravigliosamente mescolato narrazione,
intellettiva degli spettatori e per l’esatta recitazione, canto e musica, così anche il
comprensione di ciò che viene raccontato nelle cinema ha iniziato ad avvalersi di ritmi e di
sequenze visive. armonie per accrescere la partecipazione e
Si attribuisce al grande regista americano pilotare la comprensione degli spettatori.
Sam Peckinpah, autore di western tanto celebri Appena il cinema ha iniziato con successo a
quanto cupi, pessimisti e violenti, l’afferma- raccontare storie di fantasia, il proposito di
zione per cui “è ridicolo mostrare cowboys a documentare la vita è diventato secondario…
cavallo, sporchi di polvere e sudore, in mezzo La prima regola è diventata quella di
ad un deserto arido e desolato, col sottofondo “ricostruire” la vita.
musicale di un’orchestra di archi e ottoni” (1). E proprio nello stesso tempo si è
E’ bene sottolineare come il realismo nel Lo storico Arrivo del treno dei fratelli Lumière evidenziata l’inevitabile frattura tra cinema e
cinema sia un concetto tutto sommato relativo. ciascuna concepita in ambiti ifferenti e tutte realismo.
Anzi, ad essere rigorosi bisognerebbe ricono- riunite in questo incredibile sodalizio. Il cinema La cinepresa può immortalare un
scere che cinema e realismo si escludono a funziona esattamente come un’orche-stra avvenimento e il proiettore può riproporlo
vicenda. sinfonica, che riunisce decine di strumenti esattamente nei tempi e nei modi in cui
La più giovane tra le arti, il cinema, è dotata diversi e li armonizza in un unico flusso sonoro, quell’avvenimento si è svolto, proprio come
di una caratteristica saliente, che la rende corposo ed appagante. farebbe una fotografia: in questi casi abbiamo
praticamente unica e che è insita nella sua una rappresentazione autentica della vita,
stessa natura: quella di essere il connubio di È un dato inconfutabile che i primi film si anche se con i limiti spaziali della visione
molte differenti discipline artistiche, che accontentavano di imitare la vita reale, cinematografica
interagiscono tra loro fino ad ottenere un proponendola agli attoniti spettatori, del tutto Il cinema non si ferma qui. Sui filmati
prodotto finale di sintesi e di sommatoria dei sbalorditi da quel marchingegno ritenuto originari viene compiuta un’intensa opera di
singoli apporti di ciascuna di esse. magico per la sua capacità di catturare la “ricostruzione”. Tagliati via i tempi morti, eventi
Proviamo a fare un inventario: nel cinema dinamica dell’esistenza quotidiana e di distinti nel tempo vengono “montati” in
moderno ci sono elementi di letteratura riproporla infinite volte su uno schermo bianco. sequenza tra loro, le diverse angolazioni
(soggetto e sceneggiatura), arti grafiche e visive I soggetti delle primissime pellicole dei vengono fatte interagire per accrescere la
(che in genere, per intuibili ragioni, hanno un Lumiére non pretendevano ancora di sensazione - sempre rigorosamente illusoria -
1
Detto per inciso: a Peckinpah non dev’essere peraltro sfuggito il valore aggiunto derivante dall’uso della musica sinfonica nei suoi film radicali e veritieri, visti gli interessanti
risultati delle sue numerose collaborazioni con il compositore Jerry Fielding.
Dossier 43
di essere presenti sul posto e di poter cogliere cantina, qualcosa emerge dal buio dietro di lui e Attenzione, le cose non stanno
numerosi angoli visuali, oppure per chiarire la lo colpisce. Noi vediamo solo la soggettiva della esattamente così. L’orecchio esperto non si
dinamica dei fatti. In questi casi la realtà non è telecamera, caduta al suolo, che inquadra il arrende e si accorge che anche qualcosa di
più realtà. Ad essa è subentrata la finzione terriccio del pavimento. La voce di Heather si sta artificiale, di “non naturale”, traspare nel
cinematografica. avvicinando. Ora il nostro occhio vede il mondo sottofondo della pista sonora. Cosa sono quei
Pertanto se persino il documentario può attraverso l’appannato bianco e nero della sua clangori che echeggiano nel buio? Cos’è quella
ingannarci, se il semplice montaggio di una serie cinepresa, priva ovviamente di sonoro, ma le sue specie di basso mormorio, onnipresente
di spezzoni è sufficiente ad impedire la fedele grida, il suo ansimare spaventato ci arrivano durante l’esplorazione finale della casa della
mimesi della realtà, che male c’è se ai suoni lontani, attraverso il microfono della telecamera strega?
naturali viene aggiunto anche un adeguato di Mark, ancora funzionante, laggiù nella cantina Nei titoli di coda scopriamo l’inganno,
accompagnamento musicale? buia. Si realizza questo spaesante effetto di questi suoni diventano “musica”. Li troviamo
Il cineasta, così come rielabora le sequenze bilocazione sensoria. incredibilmente simili al brano dei titoli di testa
degli avvenimenti con il montaggio, scegliendo i Alla fine anche Heather scende nello di Alien ad opera del compositore Jerry
momenti e le inquadrature adatte all’economia scantinato: fa appena a tempo a vedere l’amico Goldsmith. Scatti metallici e scricchiolii
narrativa, allo stesso modo può elaborare di spalle, immobile di fronte alla nuda parete, rallentati, fino al punto di diventare simili ad un
anche la componente uditiva del suo prodotto apparentemente vittima di qualche orribile basso mugugnare, proveniente da una
e tentare di stimolare determinate reazioni, sortilegio, quando qualcosa aggredisce anche dimensione da incubo. Ecco svelato l’arcano:
anche solo inconsce, dello spettatore. lei alle spalle. Ora è il turno della cinepresa di anche in questo film, apparentemente naturale,
Il discorso potrà essere più chiaro se finire per terra. Le nostre orecchie, l’unico la musica c’è. Viene persino indicato un autore,
analizziamo due importanti pellicole del cinema senso percettivo che ci è ancora concesso, si certo Tony Cora. D’accordo, non siamo in
di questi ultimi anni, che ci aiuteranno a chiarire tendono al massimo, ma percepiscono soltanto presenza di una partitura sinfonica eseguita da
meglio il nostro punto di vista. il piatto ronzìo della cinepresa che sta ancora una settantina di musicisti, ma ancora una volta
filmando, nient’altro. E questo naturalmente fa abbiamo constatato che il cinema non si è
Il primo esempio è offerto dallo paura, ancora più che se avessimo sentito un privato del tutto di una colonna sonora
stravagante ed originalissimo film horror roco respiro o il ruggito di qualche musicale. E perché? Qual è lo scopo cui
intitolato The Blair Witch Project. L’assunto di abominevole mostro. miravano i cineasti, in questo caso?
base di questa terrificante pellicola è che tre Semplice: la finalità è la stessa di sempre.
studenti universitari per documentare le loro Compiere fino in fondo il proprio lavoro di
ricerche sulla stregoneria si improvvisino illusionisti. Infinocchiare la psicologia degli
cineasti e, muniti di una cinepresa e di una spettatori, entrargli sottopelle in modo subdolo
telecamera, inizino a scorrazzare prima per la ed inavvertito, e poi con le giuste componenti
cittadina di Blair e poi per i boschi che la uditive far accelerare i battiti cardiaci ed il flusso
circondano. Il loro interesse è attratto da alcuni di adrenalina. Siamo talmente concentrati sugli
inquietanti fatti di cronaca che hanno infamato sviluppi finali di una situazione, così
la storia del paesino: la sparizione di bambini, claustrofobica ed angosciante, da non
forse ad opera di un serial killer, gli avvistamenti accorgerci nemmeno che buona parte del
di misteriose figure nelle foreste, dicerie sulla nostro stato di tensione è determinato dalla
presenza di una strega e dei suoi malefici rituali The Blair Witch Project presenza subliminale di quei suoni.
e così via. Se sentissimo un quieto frinire di grilli,
Veniamo informati, all’inizio della proiezio- The Blair Witch Project è finzione, con un magari il rombo consueto di auto o aerei,
ne, che i tre ragazzi sono in seguito scomparsi contenuto che, per giocare al meglio le sue quella casa nel buio non sarebbe così simile
senza lasciare traccia e che solo dopo molto carte ed ottenere il massimo effetto all’ambientazione dei nostri incubi peggiori.
tempo sono state rinvenute cose appartenute a psicologico, richiede di essere assolutamente Invece si odono solo questi soffocati battiti
loro, tra cui sia la cinepresa che la telecamera. creduto autentico, e questa convinzione metallici, che sembrano arrivare da profondità
La leggenda vuole che gli autori del film, venuti deve rimanere ferma per tutta la durata del abissali, oppure quella vibrazione lamentosa,
in possesso di tali resti, abbiano poi montato la film, a pena di perdere la concentrazione e che sembra vento. La parte vigile del nostro
pellicola e le videocassette girate dagli sfortu- l’immedesimazione del pubblico. È pur vero inconscio li sente, e manda un quesito al nostro
nati ragazzi, nelle due giornate precedenti la che a monte c’è un accurato lavoro di cosciente: che cosa causa quei suoni?
loro misteriosa fine, in modo da documentare montaggio, che sequenziando abilmente tra L’impossibilità di trovare una risposta razionale
fedelmente le loro ultime azioni. loro gli spezzoni girati con i due differenti mezzi alla domanda (esattamente come gli autori si
Tutta la vicenda cui assistiamo non è altro di ripresa rende più credibile l’autenticità delle astengono da qualsiasi tentativo di fornire
che la ricostruzione (fasulla, ci piace pensare!) immagini. Tutto ciò si giustifica proprio perché spiegazioni ai fatti del film) genera inquietudine,
di un documento che molto abilmente viene l’assunto di partenza richiede un atto di fede: riempie il buio e la foresta di Blair (e la sala
fatto sembrare vero. che i registi abbiano davvero avuto tra le mani cinematografica intorno a noi) di mille possibili
I punti di massima riuscita del film sono l’autentico materiale girato dai ragazzi presenze ostili.
nella parte finale. Chiudete gli occhi, se non scomparsi nel bosco e ritrovato nel rudere Si direbbe che gli autori di The Blair Witch
avete ancora visto il film e passate al prossimo della casa della strega di Blair. Perciò non Project abbiano (più o meno consapevol-
paragrafo, perché stiamo per raccontare gli avrebbe avuto senso menomare la mente) recuperato un’idea del maestro
sviluppi conclusivi della storia. Uno dei tre verosimiglianza del documento con la indiscutibile del cinema della paura, Alfred
ragazzi, Josh, è già sparito. Fuori dalla tenda gli sovrapposizione di musiche composte ad arte. Hitchcock, che per Gli uccelli (The Birds, 1961)
altri due hanno trovato solo pochi miseri resti Il film, così come viene proposto, esige che aveva scelto di non utilizzare alcun commento
sanguinolenti. Scende il buio, la ragazza ed il non ci sia musica, nella maniera più assoluta... musicale, quantomeno nessuna musica
ragazzo superstiti credono di sentire le urla del Massimo spazio viene dato invece ai suoni nell’accezione tradizionale del termine.
povero Josh e, muniti lui della telecamera e lei ambientali, in un bosco peraltro avaro di vita A quell’epoca Hitchcock era nel bel mezzo
della cinepresa, si addentrano nella casa animale. Le grida lontane, i pianti, i respiri del suo meraviglioso sodalizio artistico con il
abbandonata della strega di Blair, dove si affannosi dei protagonisti, le risate notturne dei compositore Bernard Herrmann(2), e nono-
intravedono orme nere di piccole mani lasciate misteriosi bambini che - in una scena davvero stante potesse disporre dell’indiscusso talento
sui muri decrepiti. Quando la ragazza si separa spaventosa - scorrazzano non visibili intorno compositivo di un simile maestro, gli chiese di
dall’amico la sua voce lamentosa e terrorizzata alla loro tenda… Tutti importanti tasselli uditivi limitarsi a collaborare con i tecnici degli effetti
arriva da lontano, si perde nei meandri della di una delle più argute colonne sonore degli speciali sonori per trovare assieme a loro dei
casa. L’effetto è desolante. Mark scende in ultimi anni. suoni alternativi a quelli reali, in modo da
44 D o s s i e r
inoculare al pubblico inedite sensazioni di convincente sia lo stile narrativo di Greengrass, a meno delle scenografie, dei costumi, del
brivido. Il risultato è a dir poco fenomenale. La il pubblico di certo non crede all’autenticità montaggio, dei fotografi, o degli attori… Non
recente pubblicazione del film in DVD ci delle sequenze. sono mancate produzioni particolari,
permette di riascoltare la traccia originale del Va detto anche, tra l’altro, che in alcuni casi i avanguardistiche o sperimentali, prive di alcuni
film, in cui le qualità audio sono più nitide e realizzatori del film si sono presi persino qualche di questi elementi, o meglio, nelle quali i
contrastate rispetto all’appannata versione licenza rispetto all’andamento dei fatti realmente cineasti hanno effettuato la scelta di non
monoaurale della pista doppiata in italiano. accertato e documentato. Ad esempio, è ricorrere a taluno di questi elementi.
Lo stridore agghiacciante dei gabbiani, riportato dalle cronache che il cadavere di uno Il film francese Therese (Thérèse, 1986,
ripreso nel silenzio ovattato del loro mondo dei giovani manifestanti uccisi fu ritrovato molto regia di Alain Cavalier) apparentemente privo
aereo, dove i suoni umani arrivano soffocati e lontano dai luoghi del massacro e con di scenografia, oppure Nodo alla gola (Rope,
distorti, contribuisce a rendere la scena che dell’esplosivo nascosto negli abiti. L’episodio, nel 1948), di Hitchcock, apparentemente privo di
precede l’attacco sulla cittadina di Bodega Bay film di Greengrass, diventa l’occasione per montaggio. Tuttavia è evidente che anche la
uno dei momenti di vertice assoluto del cinema insinuare che proprio i militari inglesi abbiano non-scenografia di Therese contiene in sé
di paura. Perché Hitchcock non volle musica? nascosto confezioni di plastico negli indumenti precisi significati artistici, così come è evidente
Difficile a dirsi. Forse per tenere agganciata alla del ragazzo gravemente ferito dopo l’arresto che il non-montaggio di Nodo alla gola ha in
quotidianità una vicenda surreale ed allegorica, degli amici che avevano tentato invano di realtà una propulsiva e dinamica funzione di
per creare un contrasto forte tra i rumori di trasportarlo in ospedale. Gli inglesi anziché assemblaggio di interi blocchi narrativi, che un
un’amena località marittima, enfatizzati ed soccorrere il ferito lo avrebbero lasciato morire taglio tradizionale delle scene avrebbe
accentuati ad arte, e una storia dai risvolti dissanguato, per poi utilizzare il suo corpo come frammentato, diluendo il potente condensato
fantascientifici, che solo gli spettatori più attenti prova per giustificare - almeno in parte - la spieta- psicologico sotteso dal film.
riconoscono per quello che è: una strabiliante ta repressione attuata. Nel mettere in scena Insomma, proprio come la non-musica di
metafora di matrice freudiana sul confronto tra questo episodio i produttori del film hanno com- The Blair Witch Project ha una finalità di coinvol-
sessi opposti e sull’aggressività umana. piuto una consapevole forzatura narrativa dei fatti gimento emotivo pressoché identica a quella di
documentati, il cui scopo non può che essere una sontuosa partitura musicale, oppure come
quello di aggravare ulteriormente (se ancora ve
ne fosse il bisogno) la denuncia e la condanna
morale nei confronti degli aggressori britannici.
A questo punto però viene da chiedersi: se,
in deroga al proposito di documentare scrupo-
losamente la realtà, si è potuta inserire qualche
(pur plausibile) congettura, perché non si è
voluto fare uso anche di un misurato com-
mento musicale?
È probabile che Greengrass abbia scelto di
evitare la musica anche per una sorta di
comprensibile rispetto nei confronti delle
Tippi Hedren nel capolavoro di Hitchcock Gli Uccelli vittime della strage. L’uso di un commento
musicale può apparire come un mezzo per
Al contrario è veramente privo di musica accentuare il pathos del racconto, in questo
Bloody Sunday (id, 2002). Il regista inglese Paul caso non necessario e magari anche di cattivo
Greengrass si è riproposto di ricostruire - con gusto, vista la tragicità delle circostanze.
scrupolosa attinenza alle cronache - gli eventi Volendo aderire a tali scelte, l’unica componen-
che il 30 gennaio 1972 a Derry in Irlanda hanno te musicale concessa, dunque, è la celeberrima
provocato uno dei più violenti ed inescusabili canzone degli U2 Bloody Sunday, composta
spargimenti di sangue dei tempi recenti, nel proprio in commemorazione della strage di
quale hanno perso la vita tredici civili inermi, Derry, che accompagna i titoli di coda del film
perlopiù giovani adolescenti. come una mesta e rancorosa ballata funebre.
Questa volta però il cinema non resiste alla
tentazione di “ricostruire” la vita. Per cui, nono- Gli esempi di cinema privo di musica non il gelido, luttuoso e rigoroso silenzio musicale di
stante il proposito cronachistico degli autori, si è finiscono qui. Ma quelli scelti qui mi servono Bloody Sunday, a suo modo, suscita le particolari
fatto ricorso ad una sorta di implicito espediente per ricondurre il discorso al punto di partenza. riflessioni che abbiamo analizzato.
narrativo: l’intero svolgimento di quella maledetta Abbiamo iniziato dicendo che la presenza Il cinema si è sempre nutrito di musica
domenica viene raccontato come se un gruppo di dell’artificio sonoro musicale è un requisito perché la musica è una componente
reporter moderni, muniti di telecamera a spalla in essenziale del prodotto artistico che chiamia- essenziale di una pellicola filmica. La
perfetto stile CNN, si fosse trovato in mezzo agli mo “film”. Ora chiudiamo il cerchio, sottoline- progettazione di ogni film richiede quindi che il
eventi a fornire un’accurata testimonianza video e ando come anche l’opzione di non inserire filmmaker compia una necessaria e precisa
audio del loro svolgimento. Gli attori recitano musica nel proprio film risponde ad una scelta in termini di commento musicale, fosse
con massima convinzione. La ricostruzione del precisa scelta artistica e stilistica, che lontana anche quella di non usare musica.
fatto di sangue è basata su documenti e dall’ignorare l’importanza del commento musi- Cominceremo a questo punto ad interro-
testimonianze dell’epoca. Luoghi, abbigliamento, cale, ne sfrutta al contrario l’assenza proprio garci su quale (o quali) siano gli effetti psico-
scenografie, rumori… tutto contribuisce a come mezzo per raggiungere precisi risultati. logici determinati da una partitura musicale sulle
proiettare lo spettatore indietro di trent’anni. Discutere se il cinema possa o debba fare a sequenze filmiche per cui è stata composta,
Nonostante ciò chi guarda sa benissimo di meno della musica, come sottolineavo in argomento che sarà oggetto di alcuni dei
assistere ad una messinscena. Per quanto apertura, è un problema sfalsante: sarebbe prossimi appuntamenti della nostra rubrica.
coinvolto dalla narrazione e per quanto come chiedersi se il cinema possa o meno fare Gianni Bergamino
2
È storia del cinema, arcinota, ma vale la pena (non fosse altro che per il piacere di farlo) citare i capolavori che sono scaturiti da questa collaborazione, ancora oggi studiata e venerata. La congiura degli innocenti
(The Trouble with Harry, 1955), Il ladro (The Wrong Man, 1956), L'uomo che sapeva troppo (The Man Who Knew Too Much, 1956), La donna che visse due volte (Vertigo, 1958), Intrigo internazionale (North
by Northwest, 1959), Psyco (Psycho, 1960), Gli uccelli (cit.) e Marnie (id., 1964). Tutti sanno che l’armonia artistica tra i due ebbe bruscamente ad interrompersi nel 1966, quando Herrmann rifiutò di piegarsi
alle richieste di Hitchcock e della Universal di dotare il film Il sipario strappato (Torn Curtain, 1966) di una partitura più popolare e meno ricercata, per cui il famoso regista respinse la pregiata opera composta
da Herrmann e vi sostituì un lavoro decisamente più leggero ed ironico, con forti influenze jazz, composto da John Addison. La musica rifiutata è divenuta peraltro oggetto di autentico culto e (data la sua
qualità) uno strumento per porsi maggiori interrogativi sul rapporto tra musica e cinema. Per questo ritengo probabile che si ritornerà ancora sull’argomento, in qualche appuntamento futuro della rubrica.
Discografie 45

Filmografia essenziale di Don Davis Compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra


(Nato il 4 febbraio 1957 ad Anaheim in California, USA)
Anno Titolo (Titolo originale) Regista
1979 Cuore e batticuore (Hart to Hart) (telefilm) Vari
1984 Hyperspace Todd Durham
1986 Troppo forte (Sledge Hammer!) (telefilm) Vari
1987 La bella e la bestia (Beauty and the Beast) (telefilm) - Emmy Vari
1987 Star Trek - The Next Generation (id.) (telefilm) Vari
1990 Tiny Toon Adventures (id.) (cartoni animati) Vari
1991 Tradimento fatale (Lies Before Kisses) (film TV) Lou Antonio
1991 Stregato da una stella (A Little Piece of Heaven) (film TV) Mimi Leder
1992 L'affare Notorius (Notorius Affair) (film TV) Colin Bucksey
1994 Seaquest (Seaquest DSV) (telefilm) - Emmy Vari
1993 Accanto a te c'è un omicida (Murder of Innocence) (film TV) Tom McLoughlin
1996 Bound - Torbido inganno (Bound) Andy & Larry Wachowski
1996 Pandora's Clock (id.) (film TV) Eric Laneuville
1997 Invasione letale (Invasion) (film TV) Armand Mastroianni
1999 Matrix (id.) Andy & Larry Wachowski
1999 Universal Soldier: The Return (Universal Soldiers) Mic Rodgers
1999 Il mistero della casa sulla collina (House on Haunted Hill) William Malone
2000 Personally Yours (film TV) Jeffrey Reiner
2000 Race Against Time (film TV) Geoff Murphy
2001 Synapse - Pericolo in rete (AntiTrust) Peter Howitt
2001 Valentine - Appuntamento con la morte (Valentine) Jamie Blanks
2001 Jurassic Park III (id.) (con John Williams) Joe Johnston
2001 The Unsaid (id.) Tom McLoughlin
2001 Behind Enemy Lines - Dietro le linee nemiche (Behind Enemy Lines) John Moore
2002 Long Time Dead (id.) Marcus Adams
2002 Ballistic (Ballistic: Ecks vs. Sever) Wych Kaosayananda
2002 Murder in Greenwich (film TV) Tom McLoughlin
2003 Matrix Reloaded (id.) Andy & Larry Wachowski
2003 Animatrix (id.) (9 corti d'animazione) Mahiro Maeda, Andy Jones, Shinichiro Watanabe,
Yoshiaki Kawajiri, Takeshi Koike, Koji Morimoto, Peter Chung
2003 Matrix Revolutions (id.) Andy & Larry Wachowski

Filmografia essenziale di Franz Waxman Compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra


(Nato a Konigshutte, Slesia, Germania, il 24 dicembre 1906 – Morto a Los Angeles, California, il 24 febbraio 1967)
Anno Titolo (Titolo originale) Regista

1935 La moglie di Frankenstein (The Bride of Frankenstein) James Whale


1937 Capitani coraggiosi (Captains Courageous) Victor Fleming
1940 Rebecca, la prima moglie (Rebecca) Alfred Hitchcock
1940 Scandalo a Filadelfia (The Philadelphia Story) George Cukor
1941 Il Dottor Jekyll e Mr. Hyde (Dr. Jekyll and Mr. Hyde) Victor Fleming
1941 Il sospetto (Suspicion) Alfred Hitchcock
1943 Arcipelago in fiamme (Air Force) Howard Hawks
1945 Acque del Sud (To Have and Have Not) Howard Hawks
1945 Obiettivo Burma! (Objective Burma!) Raoul Walsh
1947 Il caso Paradine (The Paradine Case) Alfred Hitchcock
1948 Il terrore corre sul filo (Sorry, Wrong Number) Anatole Litvak
1950 I trafficanti della notte (Night and the City) Jules Dassin
1950 Viale del tramonto (Sunset Boulevard) (OSCAR) Billy Wilder
1951 Un posto al sole (A Place in the Sun) (OSCAR) George Stevens
1952 Torna, piccola Sheeba! (Come Back, Little Sheeba) Daniel Mann
1953 Stalag 17 - L'inferno dei vivi (Stalag 17) Billy Wilder
1954 Il principe coraggioso (Prince Valiant) Henry Hathaway
1954 La pista degli elefanti (Elephant Walk) William Dieterle
1954 I gladiatori (Demetrius and the Gladiators) Delmer Daves
1954 La finestra sul cortile (Rear Window) Alfred Hitchcock
1955 Mister Roberts (id.) John Ford
1955 Il favorito della grande regina (The Virgin Queen) Henry Koster
1956 Delitto nella strada (Crime in the Streets) Don Siegel
1957 L'aquila solitaria (The Spirit of St. Louis) Billy Wilder
1957 I peccatori di Peyton (Peyton Place) Mark Robson
1958 Sayonara (id.) Joshua Logan
1959 Adorabile infedele (Beloved Infidel) Henry King
1960 La storia di Ruth (The Story of Ruth) Henry Koster
1960 Cimarron (id.) Anthony Mann
1962 Le avventure di un giovane (Adventures of a Young Man) Martin Ritt
1962 Taras il magnifico (Taras Bulba) Jack Lee Thompson
N.B.: Franz Waxman ha composto non accreditato, anche sotto il nome di Franz Wachsmann, parecchi temi e partiture per film,
soprattutto agli inizi della sua carriera.

Consulta le filmografie complete ed analitiche su www.colonnesonore.net


46 N o t e f u t u r e

Chi comporrà Cosa...


Lavori in corso nel mondo delle colonne sonore
A Jerry Goldsmith: Looney Tunes: Back in Action / O
Picasso at the Lapine Agile / The Game of Their
Craig Armstrong: Love Actually. Lives. Riz Ortolani: La rivincita di Natale.
David Arnold: The Stepford Wives. Christopher Gordon: Master and Commander: John Ottman: My Brother’s Keeper.
The Far Side of the World (in collaborazione con
B Iva Davies e Richard Tognetti). P
Harry Gregson-Williams: Shrek 2 / Veronica
Luis Bacalov: La regina degli scacchi / Assassination Guerin / The Rundown. Jean Claude Petit: Podium / Je Reste.
Tango. Franco Piersanti: Le chiavi di casa / I ragazzi della
Andrea Guerra: Soraya (fiction).
Angelo Badalamenti: Resistance. via Paal (fiction).
Lesley Barber: Uptown Girls / Being Julia. Nicola Piovani: Gli Indesiderabili.
John Barry: The Incredibles.
H Basil Poledouris: The Legend of Butch & Sundance
Christophe Beck: Cheaper by the Dozen / Dickie Joe Harnell: V-Visitors (nuova miniserie TV). (film TV).
Roberts / Saved / Under the Tuscan Sun. Reinhold Heil: Swimming Upstream (in coll. con Rachel Portman: Mona Lisa Smiles.
Marco Beltrami: Treasure Island / Cursed / Johnny Klimek) John Powell: Stealing Sinatra / Mad Max: Fury Road
Hellboy. / Happy Feet / Paycheck / Mr. 3000.
Lee Holdridge: No Other Country / Sounder /
Paolo Buonvino: Je reste. Puerto Vallarta Squeeze.
Bruce Broughton: Eloise (serie TV) David Holmes: The Perfect Score / Buffalo Soldiers.
R
Carter Burwell: Tough Love / The Alamo James Horner: House of Sand and Fog / Beyond Trevor Rabin: The Great Raid.
Borders / The Last Ride / Soul Caliber / Radio / The Graeme Revell: Out of Time / Riddick: Pitch
C Missing / The Passion. Black 2 .
James Newton Howard: Unconditional Love / Richard Robbins: Le Divorce.
George S. Clinton: Mortal Kombat 3: The Peter Pan / Hidalgo / Secret Window, Secret Garden.
Domination / 44 Minutes / Mission Without William Ross: Ladder 49 / Young Black Stallion.
Permission.
Elia Cmiral: Son of Satan. I S
Bill Conti: Coast to Coast. Alberto Iglesias: Bad Attitude Philippe Sarde: Le Mystére de la Chambre Jaune.
Vladimir Cosma: Au Lion… L’Horizon. Mark Isham: Highwaymen / The Cooler / The Marc Shaiman: Alex and Emma / Down With
Carlo Crivelli: La vita di Salvo D’Acquisto (fiction) / Blackout Murders. Love.
La spettatrice.
Theodore Shapiro: Starsky & Hutch.
Bruno Coulais: Agent Secret / Genesis / La Marque J David Shire: Ash Wednesday.
Jaune / Les Choristes.
Howard Shore: Lord of the Rings: The Return of
Adrian Johnston: If Only. the King / King Kong.
D Trevor Jones: The League of Extraordinary Alan Silvestri: Van Helsing / Polar Express.
Gentlemen. Claudio Simonetti: Saint-Ange / Indifference.
Jeff Danna: Spinning Boris / Wrinkle in Time.
David Julyan: Happy Here and Now.
Mychael Danna: Vanity Fair / The Snow Walker.
Shaun Davey: Ella Enchanted.
T
Don Davis: Matrix Revolutions K
Frédéric Talgorn: Laisse Tes Mains Sur Mes
John Debney: Raising Helen / Chicken Little / Jan A.P. Kaczmarek: Neverland. Hanches.
Malibu’s Most Wanted. Rolfe Kent: Legally Blonde 2: Red, White & Blonde. Armando Trovajoli: Gente di Roma.
Pino Donaggio: Pontormo / Toyers / Augustus Brian Tyler: The Big Empty / Timeline / Godsend.
David Kitay: How to Deal.
(fiction).
Patrick Doyle: Blow Dry / Second-Hand Lions / Johnny Klimek: Swimming Upstream (in coll. con
Reinhold Heil). V
Calendar Girls / The Galindez Mystery.
Antoine Duhamel: La Fille De Tes Réves. Harold Kloser: The Day After Tomorrow.
James Venable: Jersey Girl / Bad Santa / Scary
Movie 3.
E L
Francis Lai: Super Ripoux. W
Randy Edelman: Frank McClusky / National
Security / Connie and Carla. Nathan Larson: Prozac Nation / The Ranch. Stephen Warbeck: Desire.
Danny Elfman: Big Fish / Spider-Man 2. Mervyn Warren: Marci X.
Stephen Endelman: It’s De-Lovely. M Marco Werba: Crazy Blood / Amore e libertà.
John Williams: Terminal / Harry Potter and the
Mark Mancina: Brother Bear / The Haunted Mission. Prisoner of Azkaban / Star Wars Episodio III /
F Alan Menken: Home on the Range. Indiana Jones IV / Harry Potter and the Goblet of
Robert Folk: Kung Pow 2: Tongue of Fury / In the John Morgan: Starship Troopers 2 (in Fire.
Shadow of the Cobra. collaborazione con William Stromberg).
Ennio Morricone: Sportsman of the Year. Y
G Mark Mothersbaugh: Envy / Thirteen / Good Boy
(animazione) / Sorority Boys / Rugrats Go Wild. Gabriel Yared: Two Brothers / Cold Mountains /
Michael Giacchino: Secret Weapons Over John Murphy: Intermission / The Perfect Score. The One & Only / Troy.
Normandy (videogioco LucasArts). Christopher Young: Scenes of the Crime / The
Riccardo Giagni: Rua Bardem 555. Devil and Daniel Webster / Madison (solo temi) /
N The Whole Ten Yards / Runaway Jury / Shade /
Richard Gibbs: My Baby’s Mama / If You Were My
Girl / Zachary Beaver Comes to Town / Battlestar Exorcist IV: The Beginning.
David Newman: Cat in the Hat .
Galactica (nuova miniserie TV). Randy Newman: Meet the Fockers.
Philip Glass: Taking Lives / Undertow. Z
Julian Nott: Wallace and Gromit: The Great
Nick Glennie-Smith: The New Guy. Vegetable Plot. Hans Zimmer: What About Joan / The Last
Elliot Goldenthal: Double Down Michael Nyman: The Actors. Samurai / King Arthur.
Director ’s Cut 47

Do you speak Music?


Una passione che varca l’oceano
Ci ritroviamo dopo due mesi con un contrario ci siamo trovati ad essere una
secondo numero ricco di argomenti. sorta di “collettore” per tutti i “raminghi”
Abbiamo viaggiato per l’Italia per assister a (per dirla come Tolkien) che si erano
concerti e incontrare artisti legati al finora addentrati in questo mondo spinti
mondo della musica da film. da comune solitaria passione.
Un incontro su tutti quello di Firenze Abbiamo riscontrato una stagione
con Joe Sikoryak, grafico e redattore di estiva, tra Milano e Roma, ricca di eventi
“Film Score Monthly”, che ha accolto la all’insegna dell’“Ottava Arte”, e la
sua copia di “Colonne Sonore” con gioia disponibilità dimostrataci, dagli enti
fanciullesca e con cui abbiamo suggellato organizzatori (Santa Cecilia e Auditorium
un gemellaggio che va ben al di là di un di Milano), ci ha ripagato di tutti gli sforzi e
mero scambio di informazioni e ci unisce le “magagne” incontrate fino a quel
ad una famiglia più vasta di amanti delle momento.
Soundtracks. La strada per una vera e propria
Nell’Editoriale dell’ultimo numero di affermazione di questo genere di musica è
FSM, Joe (ricordando anch'egli il nostro ancora lunga, ma i riscontri sul primo
Pietro Rustichelli di CS e Joe Sikoryak di FSM
incontro) esprime la propria contentezza numero insieme agli stimoli che siete stati
nel constatare come la musica (nel caso tutte in un modo o nell'altro in contatto fra capaci di fornirci fin dal primo momento,
specifico quella da film), sia davvero un loro. sono di sprone per lo staff di “Colonne
linguaggio universale, capace di unire in Da parte nostra eravamo fiduciosi che Sonore - Immagini tra le note” ad
modo trasversale il mondo intero. la schiera italiana di appassionati di musica affrontare con ancor maggiore serietà,
Si sono di recente messe in moto da film fosse numerosa ed “accanita”, ma passione e professionalità le note che ci
riviste o fanzine in Spagna, Portogallo, ci ha sorpreso come (nei limiti dell'umana aspettano lungo questa complessa e
Germania da aggiungere a quelle già natura, ovviamente) non abbiamo riscon- articolata partitura.
presenti in Francia, USA e Regno Unito, trato invidie o concorrenze, ma al Pietro Rustichelli

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