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Luigi Pirandello
tiolicazione delle premesse si apre lo spazio per alcune importanti considerazi filosofiche. Lo stondo è
Nellamoltiplicazio
della biblioteca
Boccamazza, uno di quei luoghi dimenticati e
Boc
biblioteca
Premessa
Una delle poche cose, anzi forse la sola ch'io
sapessi di certo Un avvio ambiguo
era questa: che mi chiamavo Mattia
Pascal. E ll romanzo si apre con una
me ne approfit-
tavo. Ogni qual volta qualcuno de' miei amici o conoscenti riflessione sul nome, che
getta ancora piü ambigui
dimostrava d'aver perduto il senno fino al
punto di venire da tà sul "tu" del titolo.
5 me per qualche
consiglio o suggerimento, mi stringevo nelle
spalle, socchiudevo gli occhi e gli rispondevo:
-
mi faccio: mi
accingo.
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Sezione
La prosa del mondo e la crisi del romanz0
nostro Comune2, È ben chiaro che questo Monsignore dovette conoscer poco
e le abitudini de' suoi concittadini; o forse speró che il Suo lascito dovesse col
indole
e con la comodità accendere nel loro animo l'amore per lo studio. Finora, ne
enpo
posso
rendere testimonianza, non si è acceso: e questo dico in lode de' miei concittarli
Del dono anzi il Comune si dimostrò così poco grato al Boccamazza, che non volle
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neppure erigergli un mezzo busto pur che fosse, e i libri lasciò per molti e molti anni
accatastati in un vasto e umido magazzino, donde poi li trasse, pensate voi in quale
stato, per allogarli nella chiesetta fuori mano di Santa Maria Liberale, non so per auat
ragione sconsacrata. Qua li affidò, senz'alcun discernimento, a titolo di beneficio, e
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come sinecura, a qualche sfaccendato bern protetto il quale, per due lire al giorno
stando a guardarli, o anche senza guardarli affato, ne avesse sopportato per alcune
ore il tanfo della muffa e del vecchiume.
Tal sorte toccò anche a me; e fin dal primo giorno io concepii cosi misera stima
dei libri, sieno essi a stampa o manoscritti (come alcuni antichissimi della nostra
45 biblioteca), che ora non mi sarei mai e poi mai messo a scrivere, se, come ho detto,
non stimassi davvero strano il mio caso e tale da poter servire d'ammaestramento a
qualche curioso lettore, che per avventura, riducendosi finalmente a effetto l'antica
speranza della buon'anima di monsignor Boccamazza, capitasse in questa biblioteca,
a cui io lascio questo mio manoscritto, con l'obbligo però che nessuno possa aprirlo
50 se non cinquant'anni dopo la mia terza, ultima e definitiva morte.
Giacché, per il momento (e Dio sa quanto me ne duole), io sono morto, si, già due
è Miragno, cittadina ligure d'invenzione pirandelliana, i cui tratti sembrano però rinviare
2 nostro Comune: riferimento
a
il
a Girgenti, ovvero ad Agrigento.
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Capitolo
Luigi P i r a n d e l l o
ogni
è indescrivibile. Si sono strette per la vicinanza fra questi libri amicizie ou
stentato non
dire speciose: don Eligio Pellegrinotto mi ha detto, ad esempio, che ha ilibri
donmE,
poco a staccare da un trattato molto licenzioso Dell'arte di amar le
tre di Anton Muzio Porro, dell'anno 1571, una Vita e morte di Faustino Maleru
edita a Mantova
75 Benedettino di Polirone, che tahuni chiamano beato, biografia
nel 1625. Per lumidità, le legature de' due volumi si erano fraternamente appicccae
va
dea
discorre a lungo
Notare che nel libro secondo di quel trattato licenzioso si
e delle avventure
monacali.
tutto l"
Eh, -
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Sezione
La prosa del mondoe la crisi del romanzo
ci lascia al bujo.
-
Nota l'ossimoro
«piccolo disastro», che l
avvicina questo passo di
Pirandello a sottolinea la sproporzione tra a Miragno.
pensieri molto simili che
circoleran gli eventi
umani e quelli cosmici. Il riferinento
9 Il che vuol dire .. incalcolabill: distilt
no di li a poco nelle pagine di seritto queste riflessioni cone
ri europei, come André Breton e Faul
allepisodio consente di ambientare la
SI
soprat
l'eco leopardiana, sop
Vicenda del romanzo nel a sente ye
Valéry Novecento. primissimo to quella del Copernico (scena
Ginestra.
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Capitolo
Luigi Pirandello
150 dizione cosi eccezionale, che posso considerarmi come già fuori della vita; e dunque
senza obblighi e senza scrupoli di sorta.
Cominciamo.
Muida all'analisi T4
Imotivo del nome trama principale siano più importanti della succes-
sione degli eventi; dall'altro, il richiamo a Coper-
ea biblioteca polverosa
delle
nico, che già Leopardi aveva compiuto in una
teorie astronomiche
aprima delle due Premesse afronta la questione Operette morali, e alle sue
mostra che la perdita di un centro organizzatore e
tel nome,connessa con quelladella crisid'identità dei punti di riferimento non è solo una scelta narra
Gel personaggio. 1l tenma del nome è strettamente
Correlato alla perdita di un soggetto coerente e im- tiva, ma ha rilevanza ideologica. Pirandello si serve
mutabile. Il fu Mattia Pascal rientra nel suo ruolo della "rivoluzione copernicana" come metafo
inutile di bibliotecario, custode di unsapere caotico raperindicare la erisi radicale delle certezze
enon piuingrado difornire certezze. La biblioteca Tuomo moderno non puòpiùcredere nelle
ideologie
Boccamazza, che ha sede in una chiesa sconsacrata, tradizionali, né puð continuare a sentirsial centro
si rivela dunque come l'habitat naturale per la rein- del mondo. Il relativismo moderno è dunque la
carnazione di un personaggio visibilmente a disagio prospettiva entro cuivanno inquadrate le vicende
nel narrare la sua autobiografia, il cui solo pregio è del protagonista: su una Terra ridotta a «un'invi-
nell'eccezionalità del caso. Quella del protagonista è sibile trottolina» la linea della storia sembra aver
però una scelta consapevole: estraniatosi dalla vita, Subitoun'irreparabile deviazione, togliendo eredi-
egli può abitare solo in un luogo di confine, ai mar- bilità, anche nelle trame di romanzo, a qualsiasi
gini dell'esistenza, laddove è possibile acquistare movimento lineare, progressiv0.
una seconda vista e vedere le cose come dal di fuori.
ntorno a lui,labiblioteca diventa cosi allegoria
della erisi novecentesca del romanzo:tra polve-
Teetopiche rodono le pagine si afferma che ormai
ella società contemporanea la figura dell'intellet-
tuale ècondannata a una definitiva esclusione.
relativismo copernicano
laseconda Premessa dichiara sin dal titolo la sua
hatura filosofica. Nonostante la voce narrante la
accl come un ulteriore pretesto («a m0 di scu-
)per rinviare l'inizio del racconto, della cui uti-
protagonista non sembra convinto, in realtà
a nuova Premessa ha il compito di definire
prospettiva filosofica entro cui va interpreta-
VIcenda di Mattia Pascal. Duplice dunque la
nalità: da un iato, il rinvio umoristico rivela A Lemuel Maynard Willes, Un bel libro letto, seconda metà xx secolo,
nel romanzo pirandelliano le deviazioni dalla olio su tela (collezlone prlvata).
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