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LA RIVISTA DI INFORMAZIONE, BUON CIBO E DIVERTIMENTO DI IPERAL

SPIEDINI MINI
I’ DEALI IN OGNI OCCASIONE Anno 9 - Numero 1 gennaio, febbraio 2022
Una copia omaggio per i possessori di CartAmica
costo eventuali copie successive 1 €
2 primo piano

Spiedini mini
Le Selezioni Iperal
e altre prelibatezze del nostro reparto macelleria

Si preparano in pochi minuti e sono buoni e teneri anche con una


semplice cottura al forno. Da accompagnare con patate, salse o
verdure: sono l’ideale in ogni occasione
primo piano 3

D a qualche mese il no-


stro reparto macelleria
si è arricchito di una
nuova referenza: stia-
mo parlando dei mini spiedini rustici
“Le Selezioni” Iperal, una linea di
sco, accompagnate gli spiedini con
un’insalata. Quella a base di finocchi
e arance si abbina molto bene alla
carne di maiale e pulisce il palato.
Tartare, polpettine e hamburger
Il nostro reparto macelleria è pronto
a offrirvi un’ampia selezione di deli-
zie, tra cui spiccano quelle che ap-
partengono a “Le Selezioni”. Oltre
ai nostri mini spiedini ne fanno parte
prodotti scelti con cura per via della anche la tartare, le polpettine e una
loro altissima qualità e in vendita a “La particolarità vasta scelta di hamburger, in modo
un prezzo contenuto. da soddisfare tutti gli amanti della
di questi spiedini carne.
Spiedini adatti a tutti
Esattamente come i classici spiedini,
è il taglio della La battuta di carne piemontese è di-
sponibile in una comoda confezione
anche quelli mignon sono in assorti- carne: i cubetti sottovuoto da due porzioni da 100
mento tutto l’anno. Sono confeziona- g ciascuna. È tagliata al coltello e
ti in atmosfera protettiva e si trovano sono più piccoli quindi presenta una grana più con-
in macelleria nel banco frigorifero.
La particolarità di questi spiedini è il
rispetto alla versione sistente rispetto a una tartare classi-
ca, l’ideale per chi ama i sapori forti
taglio della carne: i cubetti sono più tradizionale” e decisi della carne buona e italiana.
piccoli rispetto a quelli degli spiedini
classici. Questo consente alla carne
di suino, italiana al 100%, di rimane- [ segue ]
re morbida e succosa anche se non
viene cotta alla griglia, al contrario di
quello che potrebbe succedere con
gli spiedini dalle dimensioni stan-
dard.
Ad alternarsi sullo stecchino ci sono
pezzi di polpa, pezzettini di salsiccia,
qualche fettina di lardo che in cottura
si scioglie e insaporisce e delle falde
di peperone colorato. Basta disporli
su una teglia da forno con un filo d’o-
lio, un pizzico di sale e se vogliamo
qualche aroma come salvia o rosma-
rino. In 10-12 minuti a 200 gradi sono
pronti.

Suggerimenti di consumo
Già che il forno è acceso, potete
preparare anche una bella teglia
di patate arrosto con cui accom-
pagnare gli spiedini, per una cena
facile e golosa. Un po’ di ketchup,
anche fatto in casa, potrebbe starci
molto bene. Basterà preparare un
soffritto con della cipolla da far poi
cuocere con passata di pomodoro,
aceto rosso, zucchero, sale, pepe,
paprika se piace, concentrato di po-
modoro ed eventualmente un pizzi-
co di cannella.
Per un secondo più leggero, invece,
può essere un’idea fare un misto di
verdure al forno, magari leggermen-
te gratinato con una spolverata di
pangrattato o farina di mandorle. Se,
invece, preferite un contorno più fre-
4 primo piano

Le più amate dai bambini


Non solo i bambini, anche gli adulti in realtà non riescono Il contorno
a resistere alle polpette: soprattutto se, come le nostre,
sono piccole e tenerissime, a base di carne di manzo e di perfetto Nei nostri negozi
suino. Potete friggerle o cuocerle nel sugo - la scarpetta
in questo caso è d’obbligo - ma usarle anche per condire
degli spaghetti oppure offrirle come finger food a una fe- Una piccola selezione di prodotti utili per creare
sta: uno stecchino colorato su ognuna e andranno a ruba. deliziosi contorni fatti in casa da accompagnare ai
nostri spiedini o alle altre proposte “Le Selezioni”,
Panini gourmet
sia per chi ha voglia di cucinare che per chi cerca
Se siete amanti dei fast food o delle cene in stile america-
no, trovate un’ampia varietà di hamburger “Le Selezioni”. una soluzione veloce.
Dovrete solo scegliere quale vi piace di più. C’è il piemon-
tese, quello di scottona, di vitello o di aberdeen angus, tut-
ti nel formato da 200 g. Se temete che un hamburger così
grande sia troppo per voi, potete scegliere quelli di vitello Contorno grigliato Primia
biologico: ogni confezione ne contiene due da 100 g. Al Mentre in forno cuociono gli spie-
contrario, invece, se siete dei veri appassionati di carne, dini, scaldate un filo d’olio in pa-
trovate anche l’hamburger di bovino adulto da 250 g. della, aggiungete questo mix di
verdure surgelate e nel giro di
8-10 minuti saranno pronte da
portare in tavola.

Cuori di cappuccio alla julienne


Preparate un condimento con
olio, senape, miele, succo di li-
mone e sale, versatelo sul cavolo
cappuccio e aggiungete qualche
noce: un’insalata diversa dal so-
lito che si sposa bene con i piatti
di carne.

Patate da forno Primia


Questo è il contorno giusto da
preparare, se volete far felice tut-
ta la famiglia. Vanno in forno men-
tre cuociono gli spiedini e avrete
la cena pronta con solo due teglie
da lavare.

Spinaci al vapore Iperal


Da scaldare al microonde e con-
Salsa barbecue dire con un filo d’olio e un pizzi-
co di sale, oppure da ripassare in
padella insaporiti da burro e par-
Scaldate 2-3 cucchiai d’olio con due spicchi migiano. Per una versione filante
d’aglio in una pentola e fate insaporire. abbinateli a dadini di pancetta e
Aggiungete poi 240 ml di ketchup, 60 ml mozzarella.
di acqua, 60 ml di aceto di mele, 100-130 g
di zucchero preferibilmente di canna, due
cucchiai di paprika, pepe e peperoncino a LI TROVI ANCHE SU
SCOPRI
piacere in base ai vostri gusti. Fate cuocere
COME È COMODO
a fuoco basso per circa 15 minuti facendo
FARE LA SPESA
addensare la salsa. Spegnete il fuoco e fate
DA IPERAL
riposare qualche minuto prima di usarla.
indice 5

Sommario
Il buono Divertirsi insieme
Territorio e divertimento
Primo piano
38 Lago di Endine, gioiello delle valli
2 Spiedini mini bergamasche
Le Selezioni Iperal
42 Pedalando lungo la Ciclabile
della Valchiavenna
Buon cibo
44 Tra merletti e ricami sulle tracce
6 Le idee del mese,
3 prodotti consigliati da Iperal
per il tuo San Valentino
2 dei tessuti camuni
48 Santa Caterina Valfurva, piste da
sogno nel rispetto dell’ambiente
10 Verza, gusto pieno della
tradizione
In evidenza
12 Arrosto perfetto in poche mosse
50 Banco Alimentare, il valore della
16 Salame campagnolo, panini e condivisione, da oltre 30 anni
aperitivi genuini
18 Pollo al curry, pronto nei nostri Stare bene
reparti gastronomia
22 Salmone in salsa di arance Salute, benessere e famiglia
26 Nipozzano Chianti Rufina Riserva
DOCG
16 54 Cosa è successo a gennaio e
febbraio
56 Fagioli ricchi di benefici,
Novità Primia soprattutto per i reni
29 Infusi per scaldare l’inverno 60 Samantha Cristoforetti alla
conquista dello spazio
Le buone ricette di Iperal: Ambiente
menù ligure
62 Bottiglie di plastica come
trasformarle con fantasia
32 Peverà
66 Lo sapevate che
33 Stinco di maiale
34 Canederli
34
36 Strudel

USA IL QRCODE PER SCARICARE


38 SUBITO L’APP IPERAL
Anno 9 - Numero 1 gennaio, febbraio 2022 SCOPRI TUTTI I SERVIZI E VANTAGGI!
6 buon cibo

Le idee del mese


3 prodotti consigliati da

per il tuo
San Valentino
Sushi da condividere
Uramaki e nigiri dove i filetti di tonno e di salmone
sono in bella vista, assieme ad avocado e
insalata, in un contrasto di colori e consistenze Flower Love Box
che stuzzica il palato. Ideali da condividere con Un’elegante
la persona amata per la cena di San Valentino: composizione che
il vassoio rotondo contiene 34 pezzi; quello
Nigiri e sashimi ricorda un giardino
Nella cucina tradizionale fiorito, tutto da
rettangolare ne ospita 35, alcuni vegetariani.
giapponese, il sahimi assaporare in dolce
è un carpaccio, compagnia
principalmente di pesce
o molluschi. Collocato
sopra una polpettina di
riso forma il nigiri

L’amore
che mi Sushiti
Il vassoio per le
coppie con un
cuore di sapori e un
prezioso sashimi di
tonno e salmone
buon cibo 7

Mezzacorona Gewürztraminer
Da abbinare alla fantasia di sushi consigliamo
questo bianco secco e profumato, con
caratteristiche note di frutta matura. Una
varietà europea che grazie alla cura dei soci
Mezzacorona trova in Trentino, nelle zone
collinari di Faedo e Pressano, la terra ideale per
manifestare la sua carica aromatica: il bouquet è
intenso e ricco di sfumature.
Ideale con il pesce
Si abbina divinamente
con i crostacei, ma anche Grado
con asparagi, primi piatti alcolico

13%
e formaggi.

Le nostre tartellette alla frutta


La piccola pasticceria è perfetta per completare una cena a
due a base di finger food. I nostri pasticceri preparano delle
delizie freschissime da assaporare anche comodamente
sul divano. Un’esplosione di gusto e di colori dove il rosso
la fa da padrone. Fragole e fragoline di bosco, mirtilli, kiwi,
impreziositi dalla nostra crema, su un guscio della più
classica e irresistibile pasta frolla.

Belle da vedere
Golose e lucidissime
grazie a un sottile
strato di gelatina che
le rende ancora più
invitanti

Galateo
Le paste di piccola
dimensione si servono
su un vassoio, ciascuna
dentro i classici pirottini
di carta pieghettata, e si
mangiano con le mani
Non è facile

ph: Luisella Savorelli - Val di Gresta - Trentino.


diventare
un fornitore
Bauer.

Bauer esige solo ortaggi di primissima qualità,


che seleziona con cura e lavora con metodi lenti e delicati
preservandone il sapore e le preziose proprietà.
Per dare gusto ai tuoi piatti in modo naturale, senza glutammato aggiunto,
senza aromi nè additivi.
10 buon cibo

Verza
gusto pieno della tradizione
convenienti in cucina

a Gennaio

Detta anche “cavolo di Milano”, per la sua


larga diffusione soprattutto in Lombardia, è
apprezzata sulle tavole invernali di tutta Italia.
Economica, sana e dal sapore inconfondibile

L’
ortaggio invernale per eccellenza, soprat-
tutto nel Nord Italia e in particolare in Lom-
bardia: non a caso la verza è detta anche
“cavolo di Milano”. Nella stagione fredda è
apprezzata anche nelle altre regioni italiane,
per il suo sapore inconfondibile e la consistenza corpo-
sa al punto giusto. La sua capacità di resistenza alle in-
temperie è una caratteristica che trova un suo corri-
spettivo anche nell’aspetto finale dell’ortaggio, con le
sue foglie grandi, grinzose, attraversate da evidenti
nervature ma molto compatte, che spesso devono es-
sere tagliate a pezzi per essere cucinate con praticità: il
colore, a seconda delle diverse varietà, tocca le diffe-
renti tonalità di verde, talvolta con riflessi rosa-violacei.

Sulla tavola dell’inverno


Sostanziosa e gustosa, se consumata nelle zuppe o
come contorno riesce a restituire al corpo il calore di
cui ha bisogno in questo periodo dell’anno. Provate la
minestra di verza con la pasta. Stufate uno scalogno
in olio di oliva, unite un mazzetto di aromi legati (timo,
rosmarino, alloro) e la verza a listarelle. Stufate per 5
minuti e poi coprite con acqua, salate e portate a bollo- nutrizionali valide anche per gli sportivi o per chi è sem-
re; quindi unite la pasta da minestra come i ditali rigati e plicemente più attento alla linea.
pepate prima di servire.
Cruda e cotta
Sapore e salute Ben lavata, sgocciolata e tagliata a sottili listarelle, può
Conosciuta fin dall’antichità - era già apprezzata dai essere protagonista di insalate alle quali dona una pia-
Greci e dai Romani, anche per le sue qualità curative - cevole nota croccante: ideali da condire con un buon
la verza ha caratteristiche che la rendono adatta ai più aceto balsamico, noci, acciughe e olive taggiasche. Dà
differenti regimi alimentari, con un limitato apporto ca- il meglio di sé, soprattutto in inverno, nei piatti della tra-
lorico e di grassi e un notevole potere saziante. Questo, dizione, dai pizzoccheri valtellinesi alla cassoeula. La
unito al significativo contenuto di sali minerali, vitamine foglia intera può essere sfruttata anche nel buffet degli
ed elementi antiossidanti la fa rientrare tra le alternative antipasti come sfizioso involucro di involtini: al naturale,
buon cibo 11

con all’interno salumi o formaggio morbido spalmabile,


o cotta in forno con ripieni più sostanziosi come riso,
carne macinata o scamorza filante.

In Europa
In Grecia può sostituire le foglie di vite in una variante
dei dolmades, involtini che contengono del riso aroma-
tizzato; mentre nei sarma (o sarmale) balcanici al riso si
aggiunge anche la carne tritata. In Olanda, infine, è tra
i condimenti classici, insieme alle patate, delle salsicce
locali.

Torta salata
con pancetta e verza
Rosolate la pancetta a dadini in un tegame senza
condimenti, poi tenetela da parte in un piattino. Nello
stesso legame fate insaporire olio di oliva e uno
spicchio d’aglio (che eliminerete). Unite la verza a
striscioline e poca acqua. A fine cottura aggiungete la
pancetta, salate leggermente, pepate e condite con
qualche cucchiaiata di parmigiano grattugiato. Usate
questo composto per farcire una sfoglia rotonda da
cuocere in forno a 180 gradi per 30 minuti.

“Dà il meglio di sé,


in inverno, nei piatti
della tradizione: dai
pizzoccheri valtellinesi
alla cassoeula”
12 buon cibo

Il trucco
da chef
Fate riposare l’arrosto per 10-20
minuti dopo la cottura e prima di
tagliarlo a fette, in modo che i succhi
possano ridistribuirsi al suo interno.
Tagliate solo le fette che consumerete
effettivamente, lasciando
eventualmente quello che
avanza in un pezzo intero.

Arrosto perfetto
in poche mosse
Tecniche in cucina

Dalla materia prima alla cura delle diverse fasi di cottura, basta
fare attenzione ad alcuni fondamentali passaggi della ricetta
per realizzare al meglio questo classico della cucina
buon cibo 13

Vincenzo Iannetti e Insideat


Cuoco e formatore, diplomato alla Gambero Rosso Academy,
collabora con l’innovativa realtà di Insideat.eu, leader
nell’organizzazione di experience enogastronomiche uniche e
autentiche attraverso lezioni di cucina, food tour e molto altro. Con
Insideat, Iannetti offre esperienze personalizzate alla scoperta dei
territori, condite da racconti, aneddoti e trucchi di cucina. Le ricette
sono sul canale YouTube “iCuochi by Insideat”.

P reparare un arrosto a regola d’arte non è così diffici-


le, basta seguire poche e semplici regole: ecco i con-
sigli del personal chef Vincenzo Iannetti.

Il metodo di cottura
«La cottura arrosto si differenzia dalla brasatura o dalla stufa-
La scelta della carne
«Preferite tagli di carne che abbiano una
struttura uniforme e compatta, che non
tura perché avviene in un ambiente secco e privo di umidità». presentino troppo grasso all’interno», spiega
Ciò significa che la soluzione da privilegiare è quella in forno e lo chef. Potete quindi optare per la noce, lo
con una temperatura più alta all’inizio, che agisca soprattutto scamone o la rosa di vitello o di manzo, oppure
sulla parte esterna della carne, e successivamente più bassa, per uno dei tagli di spalla di vitello, l’aletta
in modo che l’arrosto cuocia anche al suo interno con i suoi e il fesone di spalla, o ancora per il reale
stessi succhi. Ma «l’arrosto si può preparare anche in pentola, di vitello arrotolato: li trovate tutti nei nostri
in particolare in quei tegami appositi provvisti di coperchio. È reparti macelleria. Fra i tagli di maiale ideali
però un’alternativa per la quale occorre una certa perizia tec- per questo tipo di cottura scegliete la lonza e
nica». In ogni caso, per dare una forma all’arrosto e fargliela l’arista. Nei nostri supermercati provate anche
mantenere in cottura, è opportuno che sia legato con dello l’arrosto Fatto da Noi con la coppa disossata:
spago o inserito in una rete.
la carne presenta qualche infiltrazione di
Due fasi grasso che la rende deliziosa. «Ci sono poi
La prima fase è quella nota come “reazione di Maillard”, che delle preparazioni che sono “l’arrosto” per
consente la caramellizzazione degli zuccheri all’esterno della eccellenza, come la porchetta o lo stinco»,
carne, con la creazione della crosticina superficiale che ren- suggerisce lo chef. «Sebbene si tratti di tagli
de la pietanza così golosa. Prima di cuocere l’arrosto, man- meno nobili, vengono preparati con la stessa
tenetelo a temperatura ambiente per un’ora e marinatelo, tecnica e il risultato è altrettanto succulento».
massaggiandolo con olio, sale, pepe ed eventualmente erbe
aromatiche. Carni particolarmente magre possono essere an-
che avvolte con pancetta e guanciale per evitare che si sec-
chino. Si adagia l’arrosto in una teglia dai bordi non troppo alti
o su una griglia posta sulla leccarda da forno e si procede con
la cottura: «Il forno deve essere portato a 250 °C, una volta
raggiunta la temperatura si inserisce l’arrosto e si lascia cuo-
cere per 10-15 minuti circa». Il secondo passaggio prevede di
abbassare il forno a 160-170 °C e di proseguire la cottura. In
alternativa, si può anche rosolare l’arrosto su tutti i lati in una
padella con un filo d’olio ed infornarlo direttamente a 160-170
°C. «Eventualmente si può aggiungere, sul fondo della teglia
e dopo aver abbassato la temperatura del forno, un trito di
sedano, carote e cipolla e un po’ di brodo, vino o altro olio per
evitare che l’arrosto bruci. L’importante è che la carne non sia
immersa nel liquido», conclude lo chef.
16 buon cibo

Salame campagnolo
panini e aperitivi genuini
il prodotto fresco di eccellenza

Filiera lombarda, gusto tradizionale e profumo inebriante: nel


nostro reparto salumeria tutto il buono della tradizione
buon cibo 17

Rustici zucchine
A
rtigianale, un po’ grossola- al 100% attentamente selezionata: gli
no, saporito e dolce allo animali nascono, crescono e vengono
e salame stesso tempo è difficile da lavorati all’interno dei confini regiona-
trovare. Il salame campa- li. A completare la ricetta c’è il mix di
gnolo “Le Selezioni Iperal” spezie usato da sempre, che dà un
Mescolate 2 uova, 200 ml di latte è proprio come quello che si mangia- sapore e un profumo delicato e leg-
e 50 ml di olio di semi. Incorporate va un tempo in cascina. L’altissima germente speziato al salame. Glutine
250 g di farina, mezzo cucchiaino qualità di questo insaccato, non fa e latticini sono assenti, in modo che
di lievito in polvere per salati, 40 rima con un prezzo da capogiro, anche chi soffre di intolleranze e aller-
g di parmigiano grattugiato, 250 tutt’altro. Fanno parte, infatti, de “Le gie può godersi la sua fetta di salame
g di zucchine alla julienne, 40 g di Selezioni Iperal” tutti quei prodotti senza pensieri.
formaggio semi-stagionato a cubetti gourmet, offerti a cifre estremamente
e 50 g di salame campagnolo a competitive per essere apprezzati da Guida al consumo
dadini. Lasciate lievitare la pastella tutti i nostri clienti buongustai. Potete acquistare il salame campa-
per circa 30 minuti, suddividetela gnolo nel nostro reparto salumeria.
dentro stampini da muffin e cuoceteli Un’azienda storica Chiedete al salumiere di affettarvelo
Dietro al salame campagnolo si na- oppure compratene un tronchetto,
per 20-30 minuti a 180 gradi (forno
sconde Salumi Pasini, realtà a condu- metà o un salame intero. Conservate
già caldo). zione famigliare nata settant’anni fa a il salame in frigo, ma ricordatevi di far-
Trezzano sul Naviglio in provincia di lo rinvenire a temperatura ambiente
Milano. Da piccolo negozio, l’attività prima di servirlo: la fetta a grana gros-
portata avanti ora dalla terza genera- sa sarà tenace e allo stesso tempo si
zione, si è negli anni specializzata in scioglierà in bocca.
insaccati freschi e stagionati. Ancora Usate il salame campagnolo come
oggi le ricette sono quelle del nonno, aperitivo o antipasto, ma anche per la
il fondatore della ditta, e la lavorazio- classica merenda dei bambini: pane
ne resta artigianale e manuale. e salame. In cucina usatelo come in-
grediente per panzerotti, torte salate,
Materie prime di pregio calzoni, sandwich elaborati ma anche
I salumi hanno una lista degli ingre- risotti e pastasciutte. Gli adulti posso-
dienti cortissima: carne di suino, no accompagnarlo con dei vini rossi
spezie, sale e aromi. Va da sé che, fermi, mediamente invecchiati, come
essendo così pochi, devono essere ad esempio un Nebbiolo, oppure friz-
pregiati. Nel salame campagnolo – zanti e leggeri per sgrassare il palato,
come in tutti i salumi fatti dalla fami- come una Bonarda.
glia Pasini – c’è solo carne lombarda

Salumi Pasini:
non solo salame
Fanno parte de “Le Selezioni di
Iperal”, ma anche dei “Più bassi
sempre”, altri tre affettati prodotti da
Salumi Pasini. Si tratta del prosciutto
cotto, del lardo e del salame
gran filetto, disponibili in comode
vaschette per averne sempre una
scorta in frigo. Anche per questi
prodotti la filiera è lombarda al 100%,
le ricette sono quelle storiche di
famiglia e gli affettati sono privi di
glutine e latticini.
18 buon cibo

Pollo al curry
pronto nei nostri reparti gastronomia
lo trovi da

Gustoso e colorato, questo piatto dal sapore etnico rallegrerà


i vostri pasti invernali
buon cibo 19

N
el nostro reparto gastronomia oltre a primi, Note di degustazione
secondi e contorni, c’è la possibilità di acqui- Per impedire che le due pietanze si mescolino, abbiamo
stare un piatto unico pronto da mangiare. Il selezionato una speciale vaschetta provvista di divisore.
pollo al curry, accompagnato da profumato In questo modo sarete voi, una volta a casa, a decidere
riso basmati, è una ricetta di ispirazione india- se intingere poco pollo alla volta nel riso oppure unire
na che conquista al primo boccone. tutto sin da subito. Scaldate il pollo al curry per due minuti
in microonde a massima potenza oppure saltatelo breve-
Il riso basmati mente in padella. Si tratta di una porzione abbondante,
I nostri cuochi hanno due preparazioni da seguire per giusta per un pasto completo oppure da dividere in due,
questa ricetta. Per prima cosa cucinano il riso basmati arricchendola con un’altra pietanza dal nostro reparto ga-
bianco con solo acqua e sale nel forno a vapore. Si tratta stronomia. Potete provare ad esempio le verdure al va-
del riso Primia, qualora voleste procurarvelo per usarlo pore, il loro gusto delicato è perfetto per la salsa al curry,
anche voi per i vostri piatti etnici. Il basmati è un tipo di speziata al punto giusto.
riso dal chicco affusolato e molto profumato. Originario
di India e Pakistan, viene usato proprio come fosse pane Raita: una salsa per completare il pollo al curry
per accompagnare pietanze speziate. Cotto al vapore Per dare una nota ancora più etnica a questa pietanza,
mantiene tutti i suoi profumi, rag- accompagnatela con la raita, una
giunge la giusta consistenza e un salsa indiana a base di yogurt che
perfetto grado di cottura. “Per impedire che le due accompagna da tradizione i piat-
ti speziati o piccanti. Realizzarla è
Pollo al curry pietanze si mescolino, davvero molto semplice. Fate sco-
Per il pollo al curry, scegliamo solo usiamo una speciale lare per una notte in frigo 300 g di
yogurt greco bianco intero e non
morbido petto intero proveniente
da polli italiani, lo stesso dei nostri vaschetta provvista di zuccherato. Basterà versarlo in un
reparti macelleria. I nostri addetti colino a maglie strette posto sopra
tagliano a cubetti la carne e la infa- divisore” una ciotola. Tritate un pomodoro e
rinano. Dopo aver fatto un gustoso un cetriolo, poneteli in uno scola-
soffritto con olio, cipolla, prezzemolo e peperoni gialli pasta con un po’ di sale e lasciate riposare per circa 30
lavati, mondati e tagliati, viene aggiunto il pollo. I nostri minuti: questo passaggio servirà ad eliminare l’acqua di
esperti fanno rosolare con cura la carne, solo così sarà vegetazione in eccesso e vi garantirà una salsa ancora
gustosa e tenera, con sale e curry. A questo punto si sfu- più cremosa.
ma con del marsala, per dare la giusta acidità ed aroma- Ora non vi resta che mescolare lo yogurt con le verdure,
ticità al piatto. Dopo che l’alcol è evaporato, si porta a un cucchiaio di aceto bianco, un cucchiaino di zucchero e
cottura con pomodoro e un pochino d’acqua. Non resta della menta tritata finemente. Regolate con sale e pepe e
che aspettare che la salsa si riduca e la carne si cuocia, fate riposare in frigo per circa 15 minuti prima di servirla,
per poi passare a confezionare il nostro pollo al curry. in modo da far amalgamare i sapori.

Indiano o inglese?
Spesso associamo il pollo al curry alla cucina indiana,
ma non tutti sanno che è stato dichiarato piatto
nazionale del Regno Unito. Quello che in Occidente
viene comunemente chiamato curry è un mix di spezie
nato durante l’Impero Britannico e che da allora si è
diffuso in tutto il mondo. Tecnicamente è un masala,
questo il nome indiano delle miscele speziate usate nei
piatti tradizionali. In India ogni ricetta – e ogni famiglia –
ha la sua variante.
Cucinare non è mai
stato così facile!
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22 buon cibo
buon cibo 23

Salmone Usiamo gli avanzi


in salsa di arance Se dovesse rimanere della salsa e del pesce, potete
preparare un pranzo d’asporto di gran lusso. Basterà
Ricette creative ed economiche spezzettare il salmone ed unirlo a un’insalata con
rucola e finocchi. Condite poi al momento di mangiare
Cucinare il pesce è più semplice di quel che con un filo d’olio e la salsa. Se dovesse essere solo
sembra: bastano pochi e semplici ingredienti e il condimento ad avanzare, usatelo per insaporire
una cottura veloce per ottenere un piatto delizioso del petto di pollo in padella o delle semplici verdure
saltate con salsa di soia e semi di sesamo.

P
erfetto per l’inverno e per quelle serate in cui si ha
voglia di qualcosa di buono, ma non di passare
troppo tempo in cucina: il salmone in salsa d’arance
diventerà il vostro nuovo cavallo di battaglia. Per un
piatto unico buonissimo, adatto anche a una cena
improvvisata, accompagnatelo con del riso basmati o del riso
venere e degli spinaci o dei broccoli, anche surgelati.

Gli ingredienti
Per 4 persone avrete bisogno di 1 kg di salmone senza pel-
le in tranci o filetti, 20 g di burro (o olio extra vergine d’oliva),
2 arance non trattate, un cucchiaio di farina, un cucchiaino di
zucchero (facoltativo), sale, pepe nero, maggiorana fresca o al-
tre erbe aromatiche a piacere come rosmarino, salvia, aneto,
menta, timo.
Tocchi da chef
La salsa
Il salmone richiede pochissima cottura e va mangiato immedia-
tamente, per questo meglio partire dalla salsa d’accompagna- Questa ricetta base può sembrare, con qualche
mento. Lavate con cura le arance, grattugiatene la scorza di piccolo trucchetto, ancora più gourmet. Al momento
una e spremete il succo di entrambe. Trasferite succo, scorza, di servire, ad esempio, potete decorare il salmone con
burro e – se volete dare una nota agrodolce al piatto - anche una granella di mandorle tostate o di pistacchi.
lo zucchero in un pentolino. Iniziate a scaldare il composto e In alternativa potreste panare il pesce con dei semi di
mescolate con una frusta. Quando il burro si è sciolto e la salsa sesamo e cuocerlo in forno a 180° gradi per 15 minuti
ha preso calore, iniziate a incorporare la farina, continuando a circa. La salsa può essere arricchita con un pizzico
girare la salsa per evitare grumi. Regolate di sale e prolungate di peperoncino o della salsa di soia, sarà ancora più
la cottura fino a farla addensare. Tenetela da parte fino al mo-
gustosa.
mento di servire.

Il salmone
Lavate velocemente il salmone sotto acqua corrente e asciu-
gatelo con cura con della carta da cucina. Se necessario, ta-
gliatelo a trancetti rettangolari. Scaldate una padella antiade-
rente a fiamma media e cuocete il salmone per pochi minuti
su tutti i lati. Non sarà necessario aggiungere grassi in cottura.
Una volta pronto, conditelo con sale e pepe.

Nel piatto
Per un impiattamento scenografico, versate sul fondo del piat-
to qualche cucchiaio di salsa. Adagiateci sopra il salmone e de-
corate con la maggiorana, delle scorzette di arancia e qualche
pezzettino di polpa. Servite subito e ben caldo.
26 buon cibo

Nipozzano Chianti
Rufina Riserva DOCG
nel bicchiere

Il Nipozzano viene dal vitigno sangiovese, con una piccola


aggiunta di altre varietà a completare l’uvaggio. A tavola si
abbina alle carni rosse, ai piatti tartufati e ai formaggi stagionati
buon cibo 27

I Piatti consigliati
l castello di Nipozzano dei marchesi Frescobaldi è stato eretto
nell’undicesimo secolo sulle colline della Rufina, affacciate alla
valle dell’Arno a nord est di Firenze. Secondo l’etimologia loca-
le Nipozzano vuol dire “senza pozzo”, a sottolineare la scarsità Il Nipozzano Chianti Rufina Riserva
idrica di questa sottozona chiantigiana. Una particolarità dav- DOCG è particolarmente indicato
vero curiosa, perché il termine Chianti, derivato dal toponimo etru- in abbinamento alle carni rosse.
sco Clante, cioè acqua, indica uno dei vini italiani più noti e diffusi Ideali sono l’arrosto o il brasato,
nel mondo. L’unica acqua che contiene è quella che per natura viene preparazioni nelle quali la lunga
dall’uva. cottura permette di esaltare la
consistenza tenera della carne e la
Il territorio del Chianti sua capacità di catturare gli aromi
Il vasto territorio del Chianti copre circa 470mila scelti per condirla.
ettari, dai colli fiorentini alla costiera pisana, da
Prato a Pistoia, Siena e Arezzo. Qui si produce
vino da secoli, tanto che nel 1716 il Granduca di
Toscana Cosimo III de’ Medici con un editto aveva
istituito nel Chianti una delle primissime denomi- Caratteristiche
nazioni d’origine italiane.
Questa Riserva ha colore rubino
DOCG dal 1984 intenso, brillante, e profumo ampio,
Nel 1967 è entrata in vigore la DOC Chianti, pas- piacevolmente fruttato (lampone
sata a Denominazione Controllata e Garantita amarena, mirtillo), floreale (viola
nel 1984. Oggi i disciplinari DOCG distinguono mammola) e speziato (vaniglia,
e delimitano varie sottozone: quella Classica, la pepe nero); in bocca è secco, pieno,
più antica in alcuni comuni tra Siena e Firenze, armonico ed elegante, con una lunga
e diverse altre, che possono essere specificate persistenza aromatica.
in etichetta: Rufina, Colli Fiorentini, Montalbano, Va bevuto a temperatura ambiente,
Montespertoli, Colli Aretini, Colli Senesi, Colline sui 18 °C. Ma attenzione: non troppo
Pisane. caldo perché sopra i 23 °C i profumi
più volatili… si volatilizzano.
Rufina Riserva DOCG
Il Chianti della Rufina si distingue per la struttura
ben salda, sostenuta da tannini nobili e da una

Abbinamenti
buona acidità fissa che gli conferisce longevità.
Il Nipozzano viene dal vitigno sangiovese, con
una piccola aggiunta di altre varietà a completare
l’uvaggio. L’uva colta a piena maturazione è vi- A tavola si abbina alle carni rosse, ai
nificata “in rosso” (macerazione delle bucce nel piatti tartufati, ai formaggi stagionati.
mosto); il mosto fermenta in tini d’acciaio a tem- Provatelo con le pappardelle “sulla
peratura controllata; il vino nuovo matura un paio lepre”, la classica costata fiorentina,
d’anni in barriques e si affina convenientemente gli arrosti di cacciagione, o con il
in bottiglia prima dell’immissione al consumo. cacio pecorino di Pienza ben maturo.

A cura di
Alberto Zaccone, enologo
Docente di Analisi Sensoriale all’Istituto di Enologia dell’Università Cattolica di Piacenza. Enologo, giornalista,
sommelier ad Honorem. Premio Targa d’Oro dell’Associazione Enologi Italiani, Premio Internazionale Gutturnium.
Revisore della Voce Vino dell’Enciclopedia Treccani. Autore delle Voci Vino Acqueviti di Vino e di Vinacce
dell’Enciclopedia Europea Garzanti. Socio fondatore di SD Smart Distribuzione Italia.
primia 29

“Prodotti naturali dalla lunga

Infusi
tradizione, con mix bilanciati
di erbe, spezie e fiori, rendono
il consumo degli infusi un rito
per scaldare l’inverno irrinunciabile”

Gli infusi Via Verde Bio


La camomilla e gli infusi della linea Via Verde Bio di Pri-
mia sono creati con specialità selezionate provenien-
ti da agricoltura biologica, confezionate in pratici filtri
piramidali le cui componenti sono totalmente compo-
natura come scelta consapevole
stabili, per un piacere al 100% amico dell’ecosistema.
Un impegno per l’ambiente che è proseguito attivando
un percorso pionieristico e impegnativo per ottenere
Bevande aromatiche che coccolano corpo e mente la certificazione Rainforest - testimoniata dalla pre-
e regalano sensazioni profonde e sorprendenti senza del relativo logo sulle confezioni - che attesta
la sostenibilità delle materie prime utilizzate e dei loro
metodi di produzione e lavorazione. Un motivo in più

L
per deliziare il palato con le tante alternative della linea:
a natura offre una vasta gamma di preziosi si va dalle opzioni più classiche, come i fiori di camo-
ingredienti per creare gli infusi, bevande milla, bevanda da gustare nelle sere d’inverno magari
speziate e profumate: una vera e propria addolcita da una punta di miele, fino all’infuso spezia-
coccola per corpo e mente, soprattutto nei to e avvolgente a base di zenzero, mela, rosa canina
mesi freddi. Solitamente si parte da una pian- e melissa. Altri due mix studiati per offrire sensazioni
ta-base a cui se ne uniscono altre che ne potenziano equilibrate e stuzzicanti sono l’infuso di rooibos con
armonicamente il gusto. Le opzioni a disposizione sono arancia e quello di melissa, menta, malva e scorze
pressoché infinite. Partendo da un grande classico d’agrumi. Completano la gamma che trovate nei nostri
come la camomilla, perfetta per la sera, si può arrivare supermercati gli infusi ai frutti misti e quello preparato
alla rilassante dolcezza della melissa e alle qualità di- con melissa, zenzero e arancia. Potete anche arricchi-
sinfettanti di ingredienti dall’aroma intenso come men- re le bevande, in base ai vostri gusti, con pezzetti di
ta e zenzero, alla delicatezza della malva o all’aiuto of- zenzero fresco, foglioline di menta, frutti rossi o fettine
ferto alle difese immunitarie dalla rosa canina. E anche di agrumi.
la frutta, con la scorza degli agrumi e ingredienti come
la mela, può contribuire apportando piacevoli note di
sapore e vitamine e altre sostanze preziose. Fonte: Agorà Network
Le buone ricette di

da staccare
e conservare

Menù
Trentino RICETTE REGIONALI
Piatti regionali che appartengono a una
cucina di frontiera. Tutta da scoprire,
strizza l’occhio ai paesi mitteleuropei

La cucina di montagna è golosa e sostanziosa: nasce per sostenere popoli che vivevano con poche
materie prime fresche e che svolgevano lavori faticosi, in climi freddi. I piatti tipici del Trentino-Alto Adige
sono deliziosi e apprezzati anche fuori dalla regione.
Alcune ricette sono molto note, come lo strudel, altre sono peculiari della montagna – come i canederli
– ma sono semplicissime da fare in casa. Non mancano poi delle vere e proprie ricercatezze, forse poco
note al di fuori dei confini regionali, ma che sarebbe un peccato non provare.
32 buon cibo

4 5 minuti 2 ore e 30 minuti facile

Peverà
Ingredienti
500 ml di brodo di carne o vegetale, 300-350 g di
salsiccia trentina (luganega), 30-50 g di formaggio
grattugiato (facoltativo), 4 pugni di pane raffermo
grattugiato, 1-2 cucchiai di olio extra vergine d’oliva,
una cipolla tritata (facoltativa), una foglia di alloro
(facoltativa) pepe nero

Procedimento
Scaldare l’olio in un tegame e tostare il pane raffermo
grattugiato e la cipolla, se si sceglie di usarla. Mescola-
re spesso per non far bruciare gli ingredienti. Aggiun-
gere un mestolo di brodo e girare con una frusta per
evitare grumi. Continuare a incorporare il brodo poco
a poco. Spellare le luganeghe, tagliare a pezzetti e uni-
re al pangrattato insieme a una spolverata di pepe. Far
cuocere a fuoco dolce per circa due ore. Aggiungere,
se graditi, anche alloro e formaggio e proseguire la cot-
tura per altri 30 minuti circa. Servire subito con abbon-
dante pepe macinato.

vino consigliato
GRIGOLLI MARZEMINO DOC
CL75
Denominazione: DOC
Regione: Trentino Alto Adige
Vitigno: Marzemina Gentile
Colore: rosso r ubino con riflessi
violacei
Profumo: delicate note fruttate e LIATO
IG
CONS

floreali
DA IPE

Gusto: gentile, di media struttura, RAL *


non tannico, armonioso
Gradi alcolici: 12,5% vol
Temperatura di servizio: 16°C
buon cibo 33

Stinco di maiale
Ingredienti vino consigliato
6 mezzi di stinchi di maiale o di vitello, 3 carote, 3 coste
di sedano, 2 -3 cucchiai di olio extra vergine di oliva, una
cipolla, salvia, rosmarino, vino bianco per sfumare, brodo MASTRI VERNACOLI
vegetale se necessario, sale, pepe TEROLDEGO DOC CL 75
Denominazione: DOC
Regione: Trentino Alto Adige
Procedimento Vitigno: Teroldego
Colore: rosso rubino vivo e brillante
Mondare e tritare le verdure. Aggiungere in un tegame Profumo: netto, con nota
capiente olio, salvia, rosmarino, il trito di verdure e la tipicamente fruttata
carne. Far rosolare gli stinchi su tutti i lati e sfumare con Gusto: secco, piacevolmente
il vino bianco. Coprire e far cuocere a fiamma dolce per strutturato, equilibrato
circa 3 ore. Girare spesso. A metà cottura regolare di Gradi alcolici: 12,5% vol LIATO
sale e pepe, bagnare con altro vino e brodo caldo se IG
Temperatura di servizio: 16°C

CONS

DA IPE
necessario. Servire con patate arrosto.
RAL *

6 15 minuti 3 ore facile


34 buon cibo

Prova la ricetta
con i nostri ingredienti

La dispensa

Prezzemolo tritato
Primia

Pane grattugiato
Primia

Uova biologiche
Via Verde Bio

4 18 minuti + i tempi di riposo 12 minuti media


buon cibo 35

Sapevi che...
Canederli La versione altoatesina prevede
di ammollare il pane con acqua e
poi condirlo con sale, pepe, cipolla
imbiondita nel burro, speck, porro,
Ingredienti prezzemolo e uova sbattute con
del latte. Vengono cotti – e
Per i canederli serviti – con del brodo di
500 g di pane raffermo, 500 ml circa di latte, 2 uova, una manzo
salsiccia trentina (luganega), 50 g di speck o prosciutto
cotto, 30-50 g circa di farina, 15-30 g di Trentingrana
grattugiato, sale

Per condire
30-50 g di burro, 4-5 foglie di salvia, formaggio
grattugiato, pepe nero (facoltativo)

Procedimento
Tagliare a dadini il pane e bagnare con il latte tie-
pido. Lasciare riposare per circa 2 ore e sgretolare
con le mani o con una forchetta quando è ben mor-
bido. Nel frattempo sbriciolare la luganega e cuo-
cere in padella.
Impastare il pane con le uova, la salsiccia, lo speck
tritato, una manciata di Trentingrana, un cucchiaio
di farina e un pizzico di sale. Aggiungere altra farina
se necessario per rassodare il composto e renderlo
malleabile.
Far riposare l’impasto in frigo per circa mezz’ora
e poi formare degli gnocchi delle dimensioni di un
uovo. Cuocere per 10-12 minuti in acqua salata. Nel
frattempo sciogliere il burro con le foglie di salvia e
lasciare insaporire. Servire i canederli con il burro,
formaggio grattugiato e pepe.

vino consigliato

MEZZACORONA LAGREIN
ROSATO DOC CL 75
Denominazione: DOC
Regione: Trentino Alto Adige Questa ricetta esiste in molte varianti
Vitigno: Lagrein rosato
locali, italiane e straniere. Nei paesi di lin-
Colore: piacevolmente rosato
Profumo: fresco e fruttato
gua tedesca si chiamano Knödel. Possono
Gusto: secco e fragrante essere serviti sia in brodo che asciutti
Gradi alcolici: 12% vol LIATO
IG
CONS

Temperatura di servizio: 10°C


DA IPE

RAL *
36 buon cibo

Strudel
LIATO
IG
Ingredienti

CONS

DA IPE
300 g di farina, 100 g di burro, 50 g di uvetta, 6 mele (preferibilmente vino consigliato RAL *
renette), 3 cucchiai di zucchero, 2-3 biscotti secchi, 1-2 cucchiai di pinoli,
un uovo, un tuorlo, un limone non trattato ½ bicchiere di latte, sale,
cannella, zucchero a velo per decorare SPUMNTE CESARINI SFORZA
TRENTO DOC CL 75
Procedimento
Denominazione: DOCG
Lasciare ammorbidire il burro a temperatura ambiente e scaldare
Regione: Trentino Alto Adige
il latte fino a farlo intiepidire. Impastare su una spianatoia la farina
Vitigno: Chardonnay
con metà del burro, l’uovo, il latte e un pizzico di sale. Lavorare
Colore: oro brillante con un
fino a ottenere un panetto morbido e far riposare per 15 minuti in
perlage fine
frigo.
Profumo: intenso di agrumi e fiori
Sbucciare le mele, tagliarle a fettine sottili e condirle con uvetta,
bianchi, sentori dolci di zucchero
pinoli, due cucchiai di zucchero, il restante burro a pezzetti, can-
filato e brioches
nella e scorza di limone. Mescolare e lasciare insaporire.
Gusto: esuberante e cremoso
Stendere la pasta sottilmente, trasferire su un canovaccio pulito
con struttura complessa e finale
e farcire con il mix di mele e frutta secca. Lasciare liberi i bordi.
persistente
Aggiungere anche i biscotti sbriciolati per assorbire l’eventuale
Gradi alcolici: 12,5% vol
umidità in eccesso. Sbattere il tuorlo con lo zucchero rimasto e
Temperatura di servizio: 8°C
spennellare i bordi con questa miscela. Arrotolare lo strudel, aiu-
tandosi con il canovaccio. Sigillare bene le estremità.
Trasferire lo strudel su una teglia foderata di carta da forno, spen-
nellare la superficie con il tuorlo sbattuto con lo zucchero e bu-
cherellare con i rebbi di una forchetta.
Cuocere per circa 20 minuti a 170 gradi, in forno già caldo. Servire
guarnendo con zucchero a velo.

8 55 minuti + i tempi di riposo 20 minuti media


Le
CON
VERDURE
FRESCHE

PRONTE IN
3 MINUTI PRATICA
MONOPORZIONE
ANTISPRECO

CONFEZIONE 100% RICICLABILE


CON CARTONCINO CERTIFICATO FSC

Ricette preparate con verdure fresche, olio extravergine di oliva


italiano e ingredienti selezionati; senza conservanti o aromi,
proprio come le faresti tu! La linea “Le Monoporzioni” è l’ideale per un pasto
sano e veloce. Corri a provare le ricette in promozione, le trovi
nel banco frigo in ortofrutta.

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38 territorio e divertimento

Lago di Endine
gioiello delle valli bergamasche

Laghi da scoprire
in Lombardia

Un piccolo lago tutto da scoprire in Val


Cavallina, provincia di Bergamo, con un
perimetro di circa 14 chilometri e mille tesori
artistici e naturali da scovare nelle vicinanze

Nei giorni più freddi dell’inverno


il lago si ricopre di uno strato di
ghiaccio.

U
n piccolo specchio d’acqua, dalla forma leg-
germente allungata, incastonato tra le monta-
gne della Valle Cavallina. Si tratta del Lago di
Endine, non solo un gioiello naturale, ma an-
che tra le mete più apprezzate dai turisti lom-
bardi quando si parla di trascorrere un weekend all’inse-
gna del relax, lontano dai ritmi frenetici delle città.
«Distante appena 40 minuti da Bergamo e un’ora e mez- Il lago di Endine
za da Milano, il lago è nato dai fenomeni geologici mille- al tramonto
nari», spiega Aldo Bellini, che non è solo l’ex sindaco di
Monasterolo e attuale presidente del Circolo Culturale
della Valle Cavallina, ma un’autentica memoria storica del
territorio.

Un punto di incontro
«Gli amanti della natura che visitano questo lago - spie-
ga Bellini - trovano davanti ai loro occhi un luogo ame-
no e sereno, un ambiente idilliaco e rilassante». Oggi, la
ricchezza di sentieri e percorsi, oltre al vasto patrimonio
artistico presente nei borghi medievali limitrofi, lo rendo- te dimenticare le varie istituzioni provinciali e regionali.
no un punto di ritrovo perfetto. «Sui percorsi che costeg- È anche grazie al lavoro congiunto di queste realtà che
giano queste sponde si incontrano persone, si allacciano nel corso dei decenni sono stati costruiti un acquedotto
rapporti e si creano amicizie». e la realizzazione di un condotto fognario in prossimità
del lago, con spese assolutamente non banali per paesi
Patrimonio ricchissimo di queste dimensioni.
Non a caso, proprio dall’amore per il lago e per l’intero
territorio sono nate amicizie e alleanze istituzionali che I reperti archeologici
hanno permesso il recupero e la difesa dell’enorme patri- La località, infatti, nel corso dei secoli è stata a più ri-
monio culturale della Val Cavallina. Fanno parte di questa prese attraversata dalla Storia, rigorosamente con la S
alleanza non solo Aldo Bellini, il Circolo Culturale della maiuscola. «La Valle è stata percorsa dai Romani, poi
Valle Cavallina e la Comunità Montana, ma anche il Co- devastata dalla discesa degli Unni per diventare, diversi
mitato Turistico In Val Cavallina, di cui Claudio Speranza secoli dopo, un importante sentiero per l’impero austro-
è presidente, e il Museo Val Cavallina. Senza ovviamen- ungarico». Tutti questi passaggi hanno lasciato tracce e
territorio e divertimento 39

“Uno specchio d’acqua


incastonato tra le montagne
della Valle Cavallina, da [ segue ]

scoprire a piedi o in sella ad


una mountain bike”
40 territorio e divertimento

La ciclabile
Monaco-Milano
Lungo il lago sono previsti i lavori
per completare la ciclabile Monaco-
Milano. Il progetto è stato già
approvato dall’amministrazione
provinciale e proposto alla regione.
La ciclabile interessa un tratto di
oltre 610 chilometri. «Non si tratta,
ovviamente, di un percorso che va
costruito da zero. Gran parte del
tracciato è già presente, ad esempio
il tronco bergamasco è pronto al
70%, l’intervento riguarderà piuttosto
la cucitura e l’unione dei vari passi
già esistenti».

reperti, soprattutto nella e canottaggio (meteo permettendo). Altro


zona di Casazza dove si comune che sorge sulle sponde del Lago di
può ammirare il sito arche- Endine è Monasterolo del Castello, paese di
ologico di Cavellas, tappa cui Bellini è stato sindaco. «Qui si possono vi-
obbligatoria di una gita in sitare siti storici come il Castello medievale e
valle. «In questa zona sono la Chiesa del SS. Salvatore, in stile barocco,
stati rinvenuti reperti di stra- impreziosita dai mosaici di Trento Longaretti».
de, noci pietrificate, monili,
anfore, lucerne e tanti altri Il giardino della Val Cavallina
oggetti, custoditi dal Museo «La zona intorno al lago è attraversata da
della Val Cavallina e dal suo sentieri che sono percorribili a piedi, oppu-
direttore, Mario Suardi», re in mountain bike. Luoghi magnifici, in cui
spiega ancora Bellini. spicca la maestosità delle alberature e dei
boschi». A monte del lago si trova invece
I borghi medievali un altro piccolo bacino d’acqua, noto con
L’intera Valle è composta il nome di lago di Gaiano. «Qui, nella zona
da sedici comuni, mentre il che collega i due laghi sorge la riserva Na-
Lago bagna quattro borghi turale della Valle del Freddo, una splendi-
medievali. «Ogni comune ha delle carat- da oasi naturale», spiega Bellini. «L’obiet-
I borghi medievali intorno alle teristiche specifiche e merita di essere vi- tivo è che tutta questa zona venga messa
rive del lago sitato». Tra i paesini limitrofi si può visitare sempre più a disposizione degli abitanti di
quello di Bianzano, dove si trova il Castel- queste valli (ma non solo) e che si trasfor-
lo Suardi, oppure Endine Gaiano sul cui mi in un giardino nel quale trascorrere del
lungolago si possono praticare numero- tempo insieme e godere della ricchezza
si sport acquatici come canoa, windsurf della natura».
42 territorio e divertimento

Pedalando lungo

la Ciclabile della
Valchiavenna
A colpi di pedale

Da Colico, sul Lago di Como, fino al confine con la


Svizzera seguendo il corso del fiume Mera

I
l modo ideale per esplorare la Valchia- Crotto: grotte naturali in cui le correnti d’aria dal
venna è la bicicletta: oltre 300 km di piste sottosuolo (un venticello chiamato “Sorel”) man-
ciclabili e percorsi per mountain bike che tengono una temperatura costante. Qui sono
conducono alla scoperta del suo patrimo- nati la brisaola, il violino di carne secca (storico
nio storico, artistico e naturalistico. Tra presidio Slow Food), i formaggi d’alpe. Fino a
questi, l’itinerario più adatto alle famiglie e aper- Chiavenna il percorso ciclabile è servito dalla
to tutto l’anno è la Ciclabile della Valchiavenna, rete ferroviaria, che rende possibile cominciare
realizzato grazie alla Comunità Montana della a pedalare in qualsiasi punto si voglia.
Valchiavenna: interamente asfaltato e perlopiù
pianeggiante, segue il corso del fiume Mera in- Da Chiavenna alla Val Bregaglia
contrando borghi storici, castelli, chiese e palaz- Appena fuori da Chiavenna ci si avvicina a rare
zi. Quarantadue chilometri immersi nella natura bellezze naturali. Dal Parco archeologico bota-
incontaminata della Riserva Naturale Pian di nico del Paradiso, in pieno centro storico, si im-
Spagna, dal lago di Como fino alla Val Bregaglia, bocca facilmente la ciclabile che poi si addentra
al confine con la Svizzera. e prosegue verso la Val Bregaglia. Pedalando
tra grandi rocce e passaggi stretti, si possono
Da Colico a Chiavenna raggiungere con piccole deviazioni sia il Parco
Si parte da Colico, sulle sponde del Lario, e ben delle Marmitte dei Giganti - cavità scavate nel-
presto si raggiunge il lago di Mezzola separato la roccia dai ghiacciai preistorici - che le splen-
da un breve tratto di fiume. Si risale velocemen- dide Cascate dell’Acquafraggia, ben visibili già
te la valle procedendo tra campi coltivati e scor- dalla strada per la loro imponenza. Attraversato
gendo le prime vette sullo sfondo e si giunge l’antico borgo di Piuro con i suoi scavi archeo-
così a Chiavenna, da sempre la città principale logici e il suggestivo Palazzo Vertemate Fran-
della zona per via della sua posizione strategica. chi (www.palazzovertemate.it), si entra poi nella
Il centro storico, risalente al XVI secolo e cir- frazione di Aurogo dove si trova la chiesa di San
condato da mura sforzesche, testimonia il suo Martino, la più antica della valle che risale all’XI
passato importante: antiche facciate dipinte, secolo. Da qui un tratto sterrato conduce fino a
portali in pietra ollare decorati con motivi florea- Villa di Chiavenna e al suo lago artificiale, dopo
li e geometrici e le case dai loggiati affacciati sul il quale manca solo 1 km per arrivare a Dogana,
Mera. Una sosta è d’obbligo, anche solo per as- al confine con il territorio svizzero.
saggiare la cucina valchiavennasca in un tipico
Foto: © Consorzio Turistico territorio e divertimento 43
Valchiavenna

Le cascate che
impressionarono
Leonardo Da Vinci
Dichiarate Monumento naturale
di Regione Lombardia, le cascate
dell’Acquafraggia sono i due salti con
cui l’omonimo torrente si immette nel
Mera. Due colonne d’acqua parallele
tanto imponenti da colpire persino
Leonardo Da Vinci, che «trovandosi
a passare per Valle di Ciavenna»
attorno al 1495, le descrisse nel suo
“Codice Atlantico”: «Su per detto
fiume (la Mera) si truova chadute di
acqua di 400 braccia le quale fanno
belvedere...».

La mappa

CHIAVENNA
SVIZZERA
Monumento
Parco delle Naturale
Marmitte Cascate
dei Giganti dell'Acquafraggia

NOVATE
Tempietto
di San Fedelino

SS38
MORBEGNO
COLICO

33 km aree di sosta: 4 Pendenza media: 5%


44 territorio e divertimento

Tradizioni e territorio

Tra merletti e ricami


sulle tracce dei tessuti camuni
Con l’aiuto della storica d’arte, esperta in tessuti,
Viviana Troncatti, ripercorriamo la tradizione dei
merletti e dei ricami della Valle Camonica
territorio e divertimento 45

L
a Valle Camonica ha alle spalle una lunga tradi- I Merletti
zione artigiana, frutto di un sapere affinato da Discorso diverso, invece, sul fronte merletti. «Nelle vi-
una pratica millenaria. Dall’intaglio ligneo alla la- site al museo etnografico di villa di Lozio e in diverse
vorazione del maglio ad acqua: sono numerose sacrestie della valle ho trovato alcuni modelli, realizzati
le testimonianze di questo sterminato patrimo- prevalentemente ad uncinetto o filet particolarmente in-
nio culturale. Tra le tante tecniche e tradizioni conosciute, teressanti», spiega la storica d’arte. «Il filet è la cosid-
relativamente poco si sa riguardo al mondo dei tessuti. detta rete ricamata, un ibrido che noi studiosi tendiamo
Proprio per questo motivo, negli scorsi mesi, la Comunità comunque a considerare merletto perché la rete viene
Montana della Valle Camonica ha commissionato una ri- realizzata ex novo.
cerca alla storica d’arte ed esperta in tessuti, Viviana
Troncatti, per verificare l’esistenza di lavorazioni tradizio- Ritrovamenti nella valle di Lozio
nali e stilemi tipici o ricorrenti nei merletti e ricami del ter- «Nel corso di queste visite è emerso un motivo decora-
ritorio camuno. Per scoprire i risultati della sua indagine tivo ricorrente, che potrebbe essere originario proprio
l’abbiamo intervistata. della zona di Lozio», spiega Viviana Tronchetti. «Ha for-
ma romboidale ed era presente, ripetuto, nei bordi di
numerosi manufatti». Un ottimo punto di partenza per
approfondire lo studio. «Il lavoro che mi è stato commis-
“Nelle ricerche condotte su alcuni sionato - precisa - è durato due mesi, ma ovviamente la
ricerca non si ferma mai. La speranza è che la presenza
merletti è emerso un motivo di questo motivo possa fungere da stimolo per estende-
decorativo ricorrente originale, re la ricerca all’intera Valle Camonica».

tipico della Valle di Lozio”

Le caratteristiche
Trova le differenze del motivo decorativo
Prima ancora di parlare di tessuti e lavorazioni è oppor-
tuno fare un passo indietro e comprendere la differenza Il motivo decorativo ricorrente che accomuna
esistente tra ricami e merletti. «Il ricamo - spiega Tron- diversi merletti presenti nei musei e nelle
catti - per essere realizzato, necessita di un supporto sacrestie di Villa Laveno e Sommaprada è
esistente, quindi di un tessuto di base da cui partire; il
lavorato all’uncinetto. «Si tratta di un fiore
merletto, al contrario, nasce praticamente dal nulla, si
utilizzano infatti solo il filo e gli attrezzi che permettono stilizzato, di forma romboidale, ideale per
di eseguire la lavorazione (ago, uncinetto, ferri, fuselli)». il decoro di bordi con punte. Se ne sono
riscontrati esemplari a otto, dieci, dodici o
Tradizione domestica addirittura venti petali. Viene solitamente
«La mia ricerca si è concentrata sia su merletti che su inserito entro moduli geometrici disposti a
ricami ed è durata due mesi», sottolinea l’esperta. «Sul scacchiera o con andamento a zig-zag, su un
fronte dei ricami, la Valle Camonica non è storicamente fondo tipo rete/tulle».
annotata come un centro di produzione di manufatti ri-
levanti da un punto di vista artistico e culturale. La loro
produzione avveniva prevalentemente nelle case per
uso domestico».

Una storica scuola di ricamo


«L’unica eccezione riguarda la scuola di Pisogne, attiva
dal primo dopoguerra sino all’anno ‘61», spiega Tron-
catti. «La scuola ospitava le ragazze meno abbienti del
comune di Pisogne, ma non solo, e i loro ricami - quasi
tutti perduti - andavano ad arricchire i corredi delle fami-
glie nobili milanesi». Nonostante il buon valore artistico,
però, i manufatti realizzati non erano ricami originali, ma
«riproducevano in stile il reticello veneziano».
48 territorio e divertimento

Santa Caterina
Valfurva
piste da sogno nel rispetto
dell’ambiente

Nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, una località


rinomata per gli appassionati di sport sulla neve ma anche
per rilassarsi fra buon cibo e natura

F
ra le località valtellinesi, gli amanti della
montagna e degli sport da praticare sul-
la neve possono trovare a Santa Cateri-
na Valfurva tutto quello che desiderano
da una vacanza in alta quota. Nel cuore
del Parco Nazionale dello Stelvio, Santa Caterina,
che si trova a 13 chilometri da Bormio, è una fra-
zione del comune sparso di Valfurva, circa 2500
abitanti, in provincia di Sondrio.

Famose piste da sci


Raggiungibile via strada da Bormio, Santa Cateri-
na è nota soprattutto come località sciistica: offre
infatti ben 35 chilometri di piste, a vari livelli di
difficoltà, che si snodano dal paese fino a 2800
metri di altezza, sui pendii del monte Sobretta. La
pista Deborah Compagnoni, fornita anche di illu-
minazione notturna, è stata inaugurata nel 2005
in occasione dei Mondiali di sci alpino. La ski area
è dominata dalle cime del gruppo Ortles-Ceve-
dale e dal ghiacciaio dei Forni. Un campo scuola
è dedicato ai bambini, la pista di pattinaggio sul
ghiaccio accoglie anche gli adulti. Per gli appas- zione alla salvaguardia dell’ambiente si ritrova, ad
sionati dello sci di fondo: due anelli si inoltrano esempio, nel riscaldamento della stazione turisti-
per 15 chilometri nei boschi. ca, alimentata dal 2008 con una centrale termica
a biomassa vergine. Il calore viene prodotto da
All’avanguardia, nel rispetto della natura fonti naturali: materiale derivante dalla pulizia e
Le strutture e gli impianti sono realizzati nell’asso- dalla manutenzione dei boschi come rami, fronde
luto rispetto dell’ambiente. Sono dieci gli impianti e cortecce, residui della lavorazione nelle seghe-
di risalita e sei fra rifugi e ristoranti accolgono gli rie e di potature e tagli dei prati. Dalla centrale
ospiti sulle piste in una cornice naturale sugge- partono le tubature che collegano ogni singola
stiva. Da non perdere le specialità tipiche, come abitazione, all’interno delle quali uno scambiatore
pizzoccheri e sciatt, i formaggi valtellinesi, la po- di calore consente di riscaldare gli edifici senza
lenta cotta sul fuoco e i vini del territorio. L’atten- emissioni di fumi nell’atmosfera.
territorio e divertimento 49

Una visita al Museo Vallivo della Valfurva


Per conoscere le tradizioni contadine e quelle arti-
giane, la storia e la cultura di un tempo, merita una
visita il Museo Vallivo della Valfurva Mario Testorelli.
Qui sono ricostruiti fedelmente gli ambienti di una
volta: dalle abitazioni alle botteghe, dal mulino al
forno a legna. Nato nel 1979, grazie all’Associazio-
ne Museo Vallivo della Valfurva e al Maestro Mario
Testorelli, comprende un percorso che si snoda fra
gli ambienti domestici e artigiani e prosegue nelle
sezioni dedicate alle attività casalinghe, agricole e
pastorali. Nei mesi invernali, il museo è aperto a ri-
chiesta. Info: info@museovalfurva.it.

Il resort in quota
Il Sunny Valley è una struttura ricettiva situata, come
suggerisce il nome, nella soleggiata Valle dell’Alpe, a 2700
metri di altitudine tra Santa Caterina Valfurva e la cima
del monte Sobretta. All’interno del Parco Nazionale dello
Stelvio, ne riflette la bellezza delle montagne al suo interno.
Lussuoso e confortevole, è costruito con pietra locale e
abeti di origine lappone, nel pieno rispetto dell’ambiente

“Nota soprattutto
come località sciistica,
offre infatti ben 35
chilometri di piste,
a vari livelli di
difficoltà”
50 in evidenza

Banco Alimentare
il valore della condivisione, da oltre 30 anni
dalla nostra comunità

Nata nel 1989 in Lombardia, la Rete Banco Alimentare


promuove il recupero delle eccedenze alimentari e la
redistribuzione gratuita alle strutture caritative partner che
assistono persone in difficoltà
in evidenza 51

P
er la maggioranza delle persone sono più commercializzabili ma ancora commestibili - per
“quelli della Colletta Alimentare”, ma dietro distribuirle alle strutture caritative partner. Il recupero
questa iniziativa visibile e nota in tutta Italia proviene da produttori agricoli, industriali, dalla Grande
c’è molto altro: il Banco Alimentare (www. Distribuzione Organizzata e dalla Ristorazione Colletti-
bancoalimentare.it), con cui Iperal collabora va. «Un’autentica filiera della solidarietà che nel 2020
per donare cibo a molte associazioni territoriali, è una ha permesso di ridistribuire solo in Lombardia quasi
realtà nata oltre 30 anni fa e oggi è una vera e propria 18mila tonnellate di alimenti per un valore di 53 milioni
“fabbrica di solidarietà”, che risponde ogni anno ai bi- di euro, l’equivalente di quasi 36 milioni di pasti».
sogni di centinaia di migliaia di persone. * 1 pasto equivale a 500 g di alimenti secondo la Euro-
pean Food Banks Federation
Dalla Brianza a tutta Italia
L’avventura è cominciata nel 1989 dall’incontro tra I volontari, segno di gratuità
il Cavalier Danilo Fossati (allora Titolare della Star) e Un modello di economia circolare che, combattendo
Monsignor Luigi Giussani (fondatore del movimento di lo spreco, ha un impatto positivo sull’ambiente ma so-
Comunione e Liberazione) i quali pensarono di porta- prattutto in termini sociali: «Nel 2020 il Banco Alimen-
re anche in Italia il modello del Banco de Alimentos di tare della Lombardia ha assistito, attraverso le 1.127
Barcellona. «Il primo magazzino fu strutture caritative convenzionate,
aperto proprio in Lombardia, a Meda oltre 230mila persone in difficoltà
(MB) - racconta Dario Boggio Mar- “Nel 2020 il Banco pari a 1 persona in stato di bisogno
zet, Presidente di Banco Alimentare Alimentare della ogni 4 in Lombardia». E sorprende
della Lombardia - Ora la Rete Ban- che questa grande organizzazione
co Alimentare è presente su tutto il Lombardia ha assistito, si basi quasi esclusivamente sulla
territorio nazionale, articolata in 21 1 persona in stato di forza dei volontari: «Sono ben 420,
organizzazioni locali coordinate da che si affiancano ai 19 dipendenti
Fondazione Banco Alimentare. Una bisogno su 4” della struttura. Fanno parte della
di queste è il Banco Alimentare del- nostra grande famiglia, tesa all’in-
la Lombardia, costituita Associazione nel 1997 intitolata clusione sociale, pensionati, giovani studenti, disoccu-
a Danilo Fossati». pati in attesa di lavoro, migranti, persone con fragilità.
Li unisce il desiderio di fare la propria parte e mettersi
36 milioni di pasti* solo in Lombardia al servizio degli altri in gratuità. Il valore che ci guida
La Rete Banco Alimentare si occupa di recuperare le è condividere i bisogni per condividere il senso della
eccedenze della filiera agroalimentare - prodotti non vita».

Il programma Il contributo di Iperal


Banco Scuola in Lombardia
Dal 2011 Banco Alimentare Lombardia entra Quella fra Iperal e il Banco Alimentare della
nelle scuole - dalle primarie alle superiori - per Lombardia è una lunga collaborazione: grazie al
educare al valore del cibo e del dono: lo fa con il lavoro di recupero in 12 punti vendita, abbiamo già
programma Banco Scuola, che vuole trasmettere donato 16.277 kg di prodotti tra frutta, verdura, latte
attraverso la mission e l’operatività di Banco e derivati, pane, salumi e carne e alimenti secchi
Alimentare il rispetto del cibo contro lo spreco (dati aggiornati a fine ottobre 2021). Le nostre
alimentare come attenzione nei confronti di chi donazioni vengono distribuite a 6 strutture caritative
non ne ha. Ci sono 6 team attivi con 15 volontari del territorio e all’hub di Lipomo - cui fanno capo
che portano gratuitamente nelle classi di tutta la 17 altre associazioni di Como e provincia - che
regione racconti, testimonianze, dati e filmati: ad complessivamente assistono 3.053 persone in
oggi sono già 80.000 gli studenti incontrati. Per difficoltà. Il valore devoluto dai clienti Iperal attraverso
info claudio.luisi@lombardia.bancoalimentare.it. le gift card del Banco Alimentare è di 17.284 euro.
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UN ANNO DI SPESA
*Rio Mare donerà a Banco Alimentare un contributo per distribuire alimenti pari a 350.000 pasti che, attraverso
le strutture caritative convenzionate, saranno donati a chi è in difficoltà (1 pasto corrisponde a 500 gr di alimenti
secondo la stima adottata dalla European Food Banks Federation).
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54 salute, benessere, famiglia

Cosa è successo a gennaio e febbraio


A spasso nel tempo

6 gennaio 1911

In gennaio, la prima volta


della maglia azzurra
La nazionale italiana di calcio nacque il 13 gennaio
1910, ma non indossò subito l’azzurro che siamo
abituati a conoscere. La prima uscita ufficiale della
squadra infatti, tenutasi il 15 maggio dello stesso
anno, vide l’Italia scendere in campo interamente
vestita di bianco con un nastro tricolore appunta-
to sul petto. Il motivo? Non si era ancora raggiunto
l’accordo sul colore della divisa ufficiale. Fu tut-
tavia un esordio vittorioso, perché la nazionale si
impose per 6 a 2 sulla Francia. “Gli Azzurri” nac-
quero invece il 6 gennaio 1911, quando sul campo
dell’Arena Civica di Milano debuttò la maglia “blu
Savoia”, il colore della casa regnante. Al centro
vi era anche lo scudo sabaudo rosso con croce
bianca all’interno. Questa volta gli italiani furono
sconfitti per 0 a 1 dalla fortissima Ungheria, ma era
cominciata una storia ricca di successi.

19 febbraio 1878
Edison brevetta il fonografo
La prima canzone della storia ad essere incisa e
riprodotta fu “Mary had a little lamb”, una filastroc-
ca americana. Ma in pochi sanno che l’interprete
di quell’esibizione fu Thomas Edison in persona,
durante la dimostrazione del funzionamento del
suo nuovo apparecchio. Si trattava del fonografo,
che con una puntina connessa ad una membrana
trasformava le vibrazioni sonore in solchi che inci-
devano un foglio di stagnola avvolta attorno a un
supporto cilindrico, che ruotava azionato da una
manovella. Edison però, ottenuto il brevetto il 19
febbraio 1878, iniziò a venderlo a luna park e uffici,
non intuendo che la sua invenzione avrebbe fatto
nascere l’industria musicale.
salute, benessere, famiglia 55

9 gennaio 2007 1° febbraio 1945


Steve Jobs presenta Il voto alle donne
il primo iphone in Italia
A guardarlo adesso, il primo iPhone ci sembra un Il 1 febbraio 1945, su proposta di Palmiro Togliatti
oggetto di un secolo fa. Eppure ai tempi fu dav- (Partito Comunista) e Alcide De Gasperi (Democrazia
vero una rivoluzione, perché si trattò del primo Cristiana), venne emanato il decreto legislativo n. 23
smartphone con lo schermo touch e la connettivi- con cui si conferì il diritto di voto alle donne con più
tà internet. In fondo, l’aspetto degli smartphone di di 21 anni. Lo esercitarono per la prima volta il 2 giu-
oggi non è cambiato poi molto. Il giorno da ricorda- gno 1946, in occasione del Referendum monarchia-re-
re per tutti i patiti di tecnologia è il 9 gennaio 2007, pubblica. Quel giorno fu consigliato alle elettrici di non
quando dal palco della conferenza Macworld Ste- mettere il rossetto, affinché umettando con le labbra il
ve Jobs, CEO della Apple, svelò al mondo l’arrivo lembo di scheda da incollare non vi lasciassero tracce
del nuovo dispositivo. che avrebbero potuto rendere il voto nullo.

3 febbraio 1957 21 febbraio 1958

In TV arriva Carosello Nasce il simbolo della pace


Una volta la pubblicità in televisione era uno dei Da decenni chiunque sia contro la guerra e la violenza
momenti più attesi da tutta la famiglia. Merito si riconosce nel simbolo della pace. Inizialmente però
del Carosello, che fece il suo debutto sul primo questo logo nacque per uno scopo leggermente di-
canale RAI alle 20.50 di domenica 3 febbraio verso: il disegnatore britannico Gerald Holtom lo creò
1957. Un teatrino dove, con scenette brevi e di- infatti il 21 febbraio 1958 per la Campagna per il Di-
vertenti e spesso a puntate, venivano reclamiz- sarmo nucleare britannica, all’epoca guidata dal filo-
zati alcuni prodotti. Tra i bambini diventarono sofo e matematico Bertrand Russell. Le sue linee altro
popolarissimi personaggi come Angelino, Car- non sono che la fusione delle lettere N e D in alfabeto
mencita e Calimero. E dopo le loro avventure semaforico (utilizzato in ambito navale), a indicare ap-
era l’ora della nanna. punto le iniziali di Nuclear Disarmament.
56 salute, benessere, famiglia

Fagioli
ricchi di benefici, soprattutto per i reni
Benessere nella spesa

Oltre che essere economici e versatili, sono anche


ricchissimi di proprietà: ecco quali

Emma Balsimelli è nutrizionista a Firenze e Pistoia, docente all’Università degli Studi di


Parma, di Firenze e alla Luiss Business School di Roma. Si occupa in particolare di nutrizione
senza glutine e di alimentazione e sport.
salute, benessere, famiglia 57

U Guida all’acquisto
n tempo venivano definiti, in maniera poco

e all’uso
lusinghiera, la carne dei poveri. Oggi sap-
piamo che sono, in realtà, un alimento fur-
bissimo da consumare regolarmente. La
dottoressa Emma Balsimelli, nutrizionista e
«Suggerisco di comprare fagioli secchi, surgelati
docente all’Università degli Studi di Parma (www.em-
mabalsimelli.it) ci spiega tutte le proprietà nutrizionali oppure in vasetto di vetro. Anche quelli in scatola vanno
dei fagioli. benissimo però. In quest’ultimo caso bisogna solo avere
cura di sciacquarli per un paio di minuti sotto acqua
Perché mangiare fagioli corrente», consiglia la dottoressa Balsimelli. I fagioli
«I fagioli, di cui esistono moltissime tipologie, sono una secchi vanno messi a mollo per una notte, cambiando
vera e propria miniera di sostanze positive. In una dieta spesso l’acqua, prima di cuocerli. «In questo modo
onnivora – suggerisce la dottoressa Balsimelli – i legu- rilasceranno fitati e purine, sostanze che inibiscono
mi, tra cui i fagioli, andrebbero consumati almeno quat- l’assorbimento di vitamina B».
tro volte a settimana». Via libera a borlotti, cannellini,
fagioli rossi e di soia, ma anche bianchi e neri o di Spa-
gna: dalla pasta alle crocchette, passando per i patè
vegetali o le insalate con tonno o cipolla, si potrebbero
mangiare fagioli tutti i giorni senza mai annoiarsi.

Sazianti e leggeri
«Hanno un alto indice di sazietà e poche calorie – circa
100 per 100 g di fagioli bolliti – a fronte di un elevato
contenuto proteico, importante soprattutto in chi segue
una dieta che esclude carne, pesce, latticini e deriva-
ti», chiarisce la nutrizionista. Fibre, vitamine (A, B e C)
e antiossidanti completano l’apporto nutrizionale di
questi legumi così diffusi nella nostra cucina regionale.
«I fagioli sono molto utili per controllare il colesterolo:
contengono lecitina, la stessa sostanza assunta spesso
come integratore. Aiutano, inoltre, a stabilizzare gli zuc-
cheri nel sangue. Questo significa che la loro digestio-
ne viene moderata e si assimilano lentamente» .

Cannellini e azuki: un toccasana per i reni


I fagioli fanno particolarmente bene ai reni e – ironia
della sorte – entrambi hanno forme simili. I reni sono
gli organi deputati a filtrare il sangue e mantenere l’e-
quilibrio idro-salino del nostro organismo. Tra tutte le
varietà di fagioli esistenti, sono i cannellini e gli azuki,
dall’intenso colore rosso, a essere quelli che vantano
gli effetti più benefici sui reni. «Queste due tipologie Patè di fagioli azuki
– svela la dottoressa Balsimelli - sono particolarmen-
te drenanti e diuretiche. Aiutano, quindi, ad espellere e nocciole
liquidi e così facilitano il lavoro dei reni. Chi soffre di in-
sufficienza renale deve, però, stare attento a frequenza
Come condimento per la pasta, da spalmare su panini e
e porzioni. Sono alimenti proteici, da preferire a quelli
di origine animale, ma comunque da limitare in caso di piadine al posto degli affettati oppure per una salsina da
questa specifica patologia». aperitivo a base vegetale: questo patè con fagioli rossi va
bene in ogni occasione. Mondate un porro, tagliatelo a
rondello e cuocetelo in padella con sale e olio. Frullatelo
poi con 250 g circa di fagioli azuki cotti, 40 g di nocciole,
un pezzetto di barbabietola precotta, sale, un pizzico di
peperoncino se volete e un filo d’olio.
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60 salute, benessere, famiglia

Samantha
Cristoforetti
alla conquista dello spazio
La prima donna

Dall’ingegneria all’aviazione militare,


fino alle missioni Esa. La storia di
Astrosamantha, la prima donna italiana
a far parte degli equipaggi dell’Agenzia
Spaziale Europea

A
Da Milano sino allo Spazio. Si potrebbe rias-
sumere così, in maniera sommaria, la lunga
ascesa di Samantha Cristoforetti, la prima
donna astronauta italiana a far parte degli
equipaggi dell’Agenzia Spaziale Europea. Dal
percorso di studi ai record, ripercorriamo la sua vita.

In giro per il mondo


Nata a Milano il 26 aprile 1977, ancor prima di conquista-
re lo spazio, Samantha gira l’Italia e il mondo. Cresce e
si diploma in Trentino. Poi studia tra il nostro Paese, Stati
Uniti e Germania. Proprio qui, a Monaco di Baviera, si lau-
rea in ingegneria aerospaziale. Nel 2001 entra a far parte
dell’Accademia aeronautica di Pozzuoli, dove diventa pi-
lota e capitano. In seguito si specializza negli USA con il
programma Euro-NATO Joint Jet Pilot Training.

L’ingresso nell’ESA La missione e i record


Nel 2009, diventa la prima donna italiana (e la terza eu- La partenza avviene il 23 novembre 2014 dal cosmodro-
ropea) ad essere selezionata in un programma di adde- mo di Baikonur in Kazakhistan e si conclude 199 gior-
stramento per astronauti dell’ESA. Dopo aver portato a ni dopo, l’11 giugno 2015. Con la missione, Cristoforetti
termine l’addestramento di base, viene designata come stabilisce il record europeo e quello femminile di per-
astronauta di riserva per ESA e ottiene diverse qualifiche manenza nello spazio con un singolo volo. Un primato,
per attività extra-veicolari e robotiche, nonché la certifi- quest’ultimo, che verrà superato negli anni successivi,
cazione come ingegnere di bordo del veicolo spaziale prima dalla statunitense Peggy Whitson e poi dall’astro-
russo Soyuz. nauta Nasa, Cristina Koch.

Astrosamantha L’addio all’Aeronautica militare italiana e nuovi record


Nel 2012, Cristoforetti è selezionata per la spedizione A fine 2019, dopo i 19 anni di ferma obbligatoria, lascia
Futura, una missione di lungo corso dell’Agenzia Spazia- l’Aeronautica militare italiana. Ma continua a far parte
le Italiana sull’ISS (International Space Station). La fase dell’Esa. E a collezionare record. È stata infatti assegna-
di preparazione dura due anni e viene seguita anche sul ta a una nuova missione, prevista per il 2022, quando
web, dove AstroSamantha (questo il soprannome con diventerà la prima donna europea alla guida della Sta-
cui diventa famosa) tiene un diario giornaliero. zione Spaziale.
salute, benessere, famiglia 61

Una Barbie per


celebrare i successi
di Astrosamantha
Per celebrare i record e i traguardi di Samantha, la Mattel,
nota casa di produzione di giocattoli, ha prodotto anche
una Barbie a lei ispirata. La bambola, dedicata a tutte le
bambine che sognano di diventare astronaute, verrà portata
da Samantha nello spazio in occasione della prossima
missione sulla Stazione Spaziale Internazionale, della quale
Astrosamantha sarà capitana.

Onoreficenze
e riconoscimenti
Nel 2015, Samantha è stata insignita dal Presidente della
Repubblica Mattarella dell’onoreficenza di Cavaliere di Gran
Croce dell’Ordine. Le sono inoltre state conferite lauree
honoris causa dall’Università di Pavia, dal Politecnico di
Torino e dalla Vrije Universitaet di Amsterdam. È inoltre
ambasciatrice Unicef, a cui dona i proventi delle vendite del
suo libro “Diario di un’apprendista astronauta”, dedicato alla
figlia nata nel novembre 2016 dall’unione con il compagno
Lionel Ferra.

“Con la missione
Futura, Samantha
Cristoforetti ha
stabilito il record
europeo e quello
femminile di
permanenza nello
spazio con un singolo
volo (199 giorni)””
62 ambiente

Bottiglie di plastica
come trasformarle con fantasia
Riciclo dei materiali

Pochi accorgimenti fanno diventare questi contenitori nuovi


oggetti utili in casa, dalle coltivazioni in giardino alle ricette in
cucina fino ai giochi per i bambini
L Salvadanaio
o smaltimento della plastica è una sfida
importante per tutelare l’ecosistema,
partendo dalle diffusissime bottiglie di
questo materiale. Per farlo al meglio per i più piccoli
occorre svolgere la raccolta differen-
ziata nel modo corretto, ma si può anche provare Come trasformare una bottiglia nel classico
a “recuperare” questi contenitori con soluzioni di salvadanaio a porcellino? Tagliate la parte centrale
riciclo creativo. Ecco alcune idee di facile realiz- e unite il collo e il fondo del contenitore con scotch
zazione.
di carta. Rivestite il tutto con carta velina e colla
In giardino vinilica, aspettate che si asciughi e dipingetelo di
Le bottiglie di plastica possono essere riutiliz- rosa o altri colori. Con del cartoncino della stessa
zate per il giardinaggio. Una da 1,5 litri può ad tinta realizzate le orecchie e la coda, che incollerete
esempio essere messa in orizzontale e, pratican- poi con la colla a caldo. Con un pennarello nero
do un’apertura rettangolare su un lato, riempita tracciate occhi e narici del maialino e realizzate
di terriccio per diventare una fioriera. E una so- infine un foro per inserire le monete.
luzione salvaspazio sul balcone è anche quella
di usare solo la parte finale della bottiglia (circa
10-15 cm di altezza) per una singola piantina. Pra-
ticando due piccoli fori laterali si potranno unire
questi vasetti a un laccio o filo resistente e ap-
penderli a un muro: così possono divenire anche
originali elementi di arredo per interni, decoran-
doli con fantasie o simpatici disegni. Sempre chi
ha uno spazio all’esterno dell’abitazione può cre-
are delle mangiatoie per uccelli. Basta fare due
coppie di fori poste a due a due su lati opposti
della bottiglia ma alla stessa altezza in modo da
poter incastrare trasversalmente due cucchiai
di legno da cucina. Poi ingrandite leggermente i
due buchi che si trovano in corrispondenza della
parte allargata dei cucchiai, che deve aderire al
lato della bottiglia, prima di riempire il contenitore
di mangime. Così appendendo la bottiglia a un
ramo di una pianta si potrà consentire agli uccelli
di beccare il cibo dai buchi allargati, con una par-
te che si adagerà sui cucchiai che saranno anche
la base d’appoggio per i volatili.

Per fare ordine e cucinare Seconda vita


Ideale lavoretto per i bambini è quello di trasfor-
mare le bottiglie in portapenne, eliminando la ai tappi
parte alta di quelle da mezzo litro e foderandole
esternamente con carta colorata. Potete usarle
Anche i tappi di plastica delle bottiglie possono
anche come contenitori per fare ordine anche in
garage sfruttando le piccole taniche da detersivo essere riutilizzati e possono diventare giochi per
dalle quali asportare metà della parte finale che si i bambini: colorandoli adeguatamente si creano
trova sotto al manico: così potranno essere mes- piccole tartarughe, coccinelle o ragnetti (i dettagli
se in orizzontale per accogliere piccoli attrezzi. In vanno aggiunti con del cartoncino), facendo passare
cucina invece la parte finale sarà un pratico stru- uno stuzzicadente attraverso un foro nel centro si
mento per dare forma ai biscotti, mentre da quel- creano delle trottole e unendoli lateralmente con
la iniziale, bucando il tappo e applicandogli una lacci di diversa lunghezza fatti passare attraverso
cannula stretta, otterrete un imbuto alternativo. fori si ottengono braccialetti e collane colorati.
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66

Lo sapevate che…
curiosità, storie e leggende dal territorio

Pizzoccheri in La Spesa Monza e i luoghi L’Avis di Lovere


Gran Bretagna che fa Bene 2022 di Napoleone va in barca
Il piatto valtellinese per ec- Una serie di eventi che an-
cellenza sbarca nel Regno dranno avanti fino alla pri-
Unito. Come? I pizzoccheri mavera, per concludere un
saranno i protagonisti, ac- lungo anno di celebrazioni
canto ad altri piatti della ga- dedicate all’anniversario che
stronomia lombarda, di uno celebra i 200 anni dalla mor-
speciale della BBC dedicato te di Napoleone Bonaparte.
alle prelibatezze enogastro- Organizzati dal Comitato per
nomiche dei diversi territori per il il Bicentenario, coinvolgono
della regione. sociale anche la città di Monza, dal
(http://www.bbc.com/storyworks/ma- Parco alla Villa fino ai Musei
sters-of-lombardy/home-dish-cards). Civici. Programma completo
su: www.napoleone21.eu

A partire dal 31 gennaio le L’associazione che riuni-


associazioni interessate pos- sce i volontari donatori
sono inviare le proprie candi- di sangue ha contribuito
dature per partecipare all’e- all’acquisto di un’imbar-
dizione 2022 de La Spesa cazione, un singolo 720,
che fa Bene. Per avere mag- dedicato all’allenamen-
giori informazioni è possibile to delle nuove leve della
contattare il servizio clienti Società Canottieri Sebino.
Iperal scrivendo a servizio- La barca, che porta il logo
clienti@iperal.it. di Avis, vuole essere un
simbolo dell’amore per lo
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IPERAL SUPERMERCATI S.P.A. del 15/10/2013 Per le vostre segnalazioni,
Sede legale:
Via Manzoni,41 20121 Milano Una copia omaggio per i possessori di
curiosità e suggerimenti
Direttore responsabile
CartAmica. Distribuito presso i punti vendita
del gruppo Iperal.
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Giorgio Gaspari
Anno 9 - numero 1
Marketing e coordinamento: Chiuso in redazione il 22-12-21. rivistamica@iperal.it
Ivana Portella
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Piantedo (SO)
Fotografie numero sono aggiornate alla data di chiusura
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Andrea Gherardi dipendenti dalla volontà della redazione. ERRATA CORRIGE
Le immagini riportate sono a scopo illustrativo. Nel numero di dicembre 2021 di RivistAmica, a www.iperal.it
Caleidograf s.r.l. Le ricette sono proposte e redatte secondo pagina 47, abbiamo per errore riportato Niblogo, al
via Martiri della Liberazione scienza e coscienza. Non possiamo assumere posto di Barzio, come luogo di partenza sulla mappa
23875 Osnago (LC) responsabilità per la riuscita dei piatti. del percorso per raggiungere il Rifugio Lecco.

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