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Riv Is Tamica
Riv Is Tamica
SPIEDINI MINI
I’ DEALI IN OGNI OCCASIONE Anno 9 - Numero 1 gennaio, febbraio 2022
Una copia omaggio per i possessori di CartAmica
costo eventuali copie successive 1 €
2 primo piano
Spiedini mini
Le Selezioni Iperal
e altre prelibatezze del nostro reparto macelleria
Suggerimenti di consumo
Già che il forno è acceso, potete
preparare anche una bella teglia
di patate arrosto con cui accom-
pagnare gli spiedini, per una cena
facile e golosa. Un po’ di ketchup,
anche fatto in casa, potrebbe starci
molto bene. Basterà preparare un
soffritto con della cipolla da far poi
cuocere con passata di pomodoro,
aceto rosso, zucchero, sale, pepe,
paprika se piace, concentrato di po-
modoro ed eventualmente un pizzi-
co di cannella.
Per un secondo più leggero, invece,
può essere un’idea fare un misto di
verdure al forno, magari leggermen-
te gratinato con una spolverata di
pangrattato o farina di mandorle. Se,
invece, preferite un contorno più fre-
4 primo piano
Sommario
Il buono Divertirsi insieme
Territorio e divertimento
Primo piano
38 Lago di Endine, gioiello delle valli
2 Spiedini mini bergamasche
Le Selezioni Iperal
42 Pedalando lungo la Ciclabile
della Valchiavenna
Buon cibo
44 Tra merletti e ricami sulle tracce
6 Le idee del mese,
3 prodotti consigliati da Iperal
per il tuo San Valentino
2 dei tessuti camuni
48 Santa Caterina Valfurva, piste da
sogno nel rispetto dell’ambiente
10 Verza, gusto pieno della
tradizione
In evidenza
12 Arrosto perfetto in poche mosse
50 Banco Alimentare, il valore della
16 Salame campagnolo, panini e condivisione, da oltre 30 anni
aperitivi genuini
18 Pollo al curry, pronto nei nostri Stare bene
reparti gastronomia
22 Salmone in salsa di arance Salute, benessere e famiglia
26 Nipozzano Chianti Rufina Riserva
DOCG
16 54 Cosa è successo a gennaio e
febbraio
56 Fagioli ricchi di benefici,
Novità Primia soprattutto per i reni
29 Infusi per scaldare l’inverno 60 Samantha Cristoforetti alla
conquista dello spazio
Le buone ricette di Iperal: Ambiente
menù ligure
62 Bottiglie di plastica come
trasformarle con fantasia
32 Peverà
66 Lo sapevate che
33 Stinco di maiale
34 Canederli
34
36 Strudel
per il tuo
San Valentino
Sushi da condividere
Uramaki e nigiri dove i filetti di tonno e di salmone
sono in bella vista, assieme ad avocado e
insalata, in un contrasto di colori e consistenze Flower Love Box
che stuzzica il palato. Ideali da condividere con Un’elegante
la persona amata per la cena di San Valentino: composizione che
il vassoio rotondo contiene 34 pezzi; quello
Nigiri e sashimi ricorda un giardino
Nella cucina tradizionale fiorito, tutto da
rettangolare ne ospita 35, alcuni vegetariani.
giapponese, il sahimi assaporare in dolce
è un carpaccio, compagnia
principalmente di pesce
o molluschi. Collocato
sopra una polpettina di
riso forma il nigiri
L’amore
che mi Sushiti
Il vassoio per le
coppie con un
cuore di sapori e un
prezioso sashimi di
tonno e salmone
buon cibo 7
Mezzacorona Gewürztraminer
Da abbinare alla fantasia di sushi consigliamo
questo bianco secco e profumato, con
caratteristiche note di frutta matura. Una
varietà europea che grazie alla cura dei soci
Mezzacorona trova in Trentino, nelle zone
collinari di Faedo e Pressano, la terra ideale per
manifestare la sua carica aromatica: il bouquet è
intenso e ricco di sfumature.
Ideale con il pesce
Si abbina divinamente
con i crostacei, ma anche Grado
con asparagi, primi piatti alcolico
13%
e formaggi.
Belle da vedere
Golose e lucidissime
grazie a un sottile
strato di gelatina che
le rende ancora più
invitanti
Galateo
Le paste di piccola
dimensione si servono
su un vassoio, ciascuna
dentro i classici pirottini
di carta pieghettata, e si
mangiano con le mani
Non è facile
Verza
gusto pieno della tradizione
convenienti in cucina
a Gennaio
L’
ortaggio invernale per eccellenza, soprat-
tutto nel Nord Italia e in particolare in Lom-
bardia: non a caso la verza è detta anche
“cavolo di Milano”. Nella stagione fredda è
apprezzata anche nelle altre regioni italiane,
per il suo sapore inconfondibile e la consistenza corpo-
sa al punto giusto. La sua capacità di resistenza alle in-
temperie è una caratteristica che trova un suo corri-
spettivo anche nell’aspetto finale dell’ortaggio, con le
sue foglie grandi, grinzose, attraversate da evidenti
nervature ma molto compatte, che spesso devono es-
sere tagliate a pezzi per essere cucinate con praticità: il
colore, a seconda delle diverse varietà, tocca le diffe-
renti tonalità di verde, talvolta con riflessi rosa-violacei.
In Europa
In Grecia può sostituire le foglie di vite in una variante
dei dolmades, involtini che contengono del riso aroma-
tizzato; mentre nei sarma (o sarmale) balcanici al riso si
aggiunge anche la carne tritata. In Olanda, infine, è tra
i condimenti classici, insieme alle patate, delle salsicce
locali.
Torta salata
con pancetta e verza
Rosolate la pancetta a dadini in un tegame senza
condimenti, poi tenetela da parte in un piattino. Nello
stesso legame fate insaporire olio di oliva e uno
spicchio d’aglio (che eliminerete). Unite la verza a
striscioline e poca acqua. A fine cottura aggiungete la
pancetta, salate leggermente, pepate e condite con
qualche cucchiaiata di parmigiano grattugiato. Usate
questo composto per farcire una sfoglia rotonda da
cuocere in forno a 180 gradi per 30 minuti.
Il trucco
da chef
Fate riposare l’arrosto per 10-20
minuti dopo la cottura e prima di
tagliarlo a fette, in modo che i succhi
possano ridistribuirsi al suo interno.
Tagliate solo le fette che consumerete
effettivamente, lasciando
eventualmente quello che
avanza in un pezzo intero.
Arrosto perfetto
in poche mosse
Tecniche in cucina
Dalla materia prima alla cura delle diverse fasi di cottura, basta
fare attenzione ad alcuni fondamentali passaggi della ricetta
per realizzare al meglio questo classico della cucina
buon cibo 13
Il metodo di cottura
«La cottura arrosto si differenzia dalla brasatura o dalla stufa-
La scelta della carne
«Preferite tagli di carne che abbiano una
struttura uniforme e compatta, che non
tura perché avviene in un ambiente secco e privo di umidità». presentino troppo grasso all’interno», spiega
Ciò significa che la soluzione da privilegiare è quella in forno e lo chef. Potete quindi optare per la noce, lo
con una temperatura più alta all’inizio, che agisca soprattutto scamone o la rosa di vitello o di manzo, oppure
sulla parte esterna della carne, e successivamente più bassa, per uno dei tagli di spalla di vitello, l’aletta
in modo che l’arrosto cuocia anche al suo interno con i suoi e il fesone di spalla, o ancora per il reale
stessi succhi. Ma «l’arrosto si può preparare anche in pentola, di vitello arrotolato: li trovate tutti nei nostri
in particolare in quei tegami appositi provvisti di coperchio. È reparti macelleria. Fra i tagli di maiale ideali
però un’alternativa per la quale occorre una certa perizia tec- per questo tipo di cottura scegliete la lonza e
nica». In ogni caso, per dare una forma all’arrosto e fargliela l’arista. Nei nostri supermercati provate anche
mantenere in cottura, è opportuno che sia legato con dello l’arrosto Fatto da Noi con la coppa disossata:
spago o inserito in una rete.
la carne presenta qualche infiltrazione di
Due fasi grasso che la rende deliziosa. «Ci sono poi
La prima fase è quella nota come “reazione di Maillard”, che delle preparazioni che sono “l’arrosto” per
consente la caramellizzazione degli zuccheri all’esterno della eccellenza, come la porchetta o lo stinco»,
carne, con la creazione della crosticina superficiale che ren- suggerisce lo chef. «Sebbene si tratti di tagli
de la pietanza così golosa. Prima di cuocere l’arrosto, man- meno nobili, vengono preparati con la stessa
tenetelo a temperatura ambiente per un’ora e marinatelo, tecnica e il risultato è altrettanto succulento».
massaggiandolo con olio, sale, pepe ed eventualmente erbe
aromatiche. Carni particolarmente magre possono essere an-
che avvolte con pancetta e guanciale per evitare che si sec-
chino. Si adagia l’arrosto in una teglia dai bordi non troppo alti
o su una griglia posta sulla leccarda da forno e si procede con
la cottura: «Il forno deve essere portato a 250 °C, una volta
raggiunta la temperatura si inserisce l’arrosto e si lascia cuo-
cere per 10-15 minuti circa». Il secondo passaggio prevede di
abbassare il forno a 160-170 °C e di proseguire la cottura. In
alternativa, si può anche rosolare l’arrosto su tutti i lati in una
padella con un filo d’olio ed infornarlo direttamente a 160-170
°C. «Eventualmente si può aggiungere, sul fondo della teglia
e dopo aver abbassato la temperatura del forno, un trito di
sedano, carote e cipolla e un po’ di brodo, vino o altro olio per
evitare che l’arrosto bruci. L’importante è che la carne non sia
immersa nel liquido», conclude lo chef.
16 buon cibo
Salame campagnolo
panini e aperitivi genuini
il prodotto fresco di eccellenza
Rustici zucchine
A
rtigianale, un po’ grossola- al 100% attentamente selezionata: gli
no, saporito e dolce allo animali nascono, crescono e vengono
e salame stesso tempo è difficile da lavorati all’interno dei confini regiona-
trovare. Il salame campa- li. A completare la ricetta c’è il mix di
gnolo “Le Selezioni Iperal” spezie usato da sempre, che dà un
Mescolate 2 uova, 200 ml di latte è proprio come quello che si mangia- sapore e un profumo delicato e leg-
e 50 ml di olio di semi. Incorporate va un tempo in cascina. L’altissima germente speziato al salame. Glutine
250 g di farina, mezzo cucchiaino qualità di questo insaccato, non fa e latticini sono assenti, in modo che
di lievito in polvere per salati, 40 rima con un prezzo da capogiro, anche chi soffre di intolleranze e aller-
g di parmigiano grattugiato, 250 tutt’altro. Fanno parte, infatti, de “Le gie può godersi la sua fetta di salame
g di zucchine alla julienne, 40 g di Selezioni Iperal” tutti quei prodotti senza pensieri.
formaggio semi-stagionato a cubetti gourmet, offerti a cifre estremamente
e 50 g di salame campagnolo a competitive per essere apprezzati da Guida al consumo
dadini. Lasciate lievitare la pastella tutti i nostri clienti buongustai. Potete acquistare il salame campa-
per circa 30 minuti, suddividetela gnolo nel nostro reparto salumeria.
dentro stampini da muffin e cuoceteli Un’azienda storica Chiedete al salumiere di affettarvelo
Dietro al salame campagnolo si na- oppure compratene un tronchetto,
per 20-30 minuti a 180 gradi (forno
sconde Salumi Pasini, realtà a condu- metà o un salame intero. Conservate
già caldo). zione famigliare nata settant’anni fa a il salame in frigo, ma ricordatevi di far-
Trezzano sul Naviglio in provincia di lo rinvenire a temperatura ambiente
Milano. Da piccolo negozio, l’attività prima di servirlo: la fetta a grana gros-
portata avanti ora dalla terza genera- sa sarà tenace e allo stesso tempo si
zione, si è negli anni specializzata in scioglierà in bocca.
insaccati freschi e stagionati. Ancora Usate il salame campagnolo come
oggi le ricette sono quelle del nonno, aperitivo o antipasto, ma anche per la
il fondatore della ditta, e la lavorazio- classica merenda dei bambini: pane
ne resta artigianale e manuale. e salame. In cucina usatelo come in-
grediente per panzerotti, torte salate,
Materie prime di pregio calzoni, sandwich elaborati ma anche
I salumi hanno una lista degli ingre- risotti e pastasciutte. Gli adulti posso-
dienti cortissima: carne di suino, no accompagnarlo con dei vini rossi
spezie, sale e aromi. Va da sé che, fermi, mediamente invecchiati, come
essendo così pochi, devono essere ad esempio un Nebbiolo, oppure friz-
pregiati. Nel salame campagnolo – zanti e leggeri per sgrassare il palato,
come in tutti i salumi fatti dalla fami- come una Bonarda.
glia Pasini – c’è solo carne lombarda
Salumi Pasini:
non solo salame
Fanno parte de “Le Selezioni di
Iperal”, ma anche dei “Più bassi
sempre”, altri tre affettati prodotti da
Salumi Pasini. Si tratta del prosciutto
cotto, del lardo e del salame
gran filetto, disponibili in comode
vaschette per averne sempre una
scorta in frigo. Anche per questi
prodotti la filiera è lombarda al 100%,
le ricette sono quelle storiche di
famiglia e gli affettati sono privi di
glutine e latticini.
18 buon cibo
Pollo al curry
pronto nei nostri reparti gastronomia
lo trovi da
N
el nostro reparto gastronomia oltre a primi, Note di degustazione
secondi e contorni, c’è la possibilità di acqui- Per impedire che le due pietanze si mescolino, abbiamo
stare un piatto unico pronto da mangiare. Il selezionato una speciale vaschetta provvista di divisore.
pollo al curry, accompagnato da profumato In questo modo sarete voi, una volta a casa, a decidere
riso basmati, è una ricetta di ispirazione india- se intingere poco pollo alla volta nel riso oppure unire
na che conquista al primo boccone. tutto sin da subito. Scaldate il pollo al curry per due minuti
in microonde a massima potenza oppure saltatelo breve-
Il riso basmati mente in padella. Si tratta di una porzione abbondante,
I nostri cuochi hanno due preparazioni da seguire per giusta per un pasto completo oppure da dividere in due,
questa ricetta. Per prima cosa cucinano il riso basmati arricchendola con un’altra pietanza dal nostro reparto ga-
bianco con solo acqua e sale nel forno a vapore. Si tratta stronomia. Potete provare ad esempio le verdure al va-
del riso Primia, qualora voleste procurarvelo per usarlo pore, il loro gusto delicato è perfetto per la salsa al curry,
anche voi per i vostri piatti etnici. Il basmati è un tipo di speziata al punto giusto.
riso dal chicco affusolato e molto profumato. Originario
di India e Pakistan, viene usato proprio come fosse pane Raita: una salsa per completare il pollo al curry
per accompagnare pietanze speziate. Cotto al vapore Per dare una nota ancora più etnica a questa pietanza,
mantiene tutti i suoi profumi, rag- accompagnatela con la raita, una
giunge la giusta consistenza e un salsa indiana a base di yogurt che
perfetto grado di cottura. “Per impedire che le due accompagna da tradizione i piat-
ti speziati o piccanti. Realizzarla è
Pollo al curry pietanze si mescolino, davvero molto semplice. Fate sco-
Per il pollo al curry, scegliamo solo usiamo una speciale lare per una notte in frigo 300 g di
yogurt greco bianco intero e non
morbido petto intero proveniente
da polli italiani, lo stesso dei nostri vaschetta provvista di zuccherato. Basterà versarlo in un
reparti macelleria. I nostri addetti colino a maglie strette posto sopra
tagliano a cubetti la carne e la infa- divisore” una ciotola. Tritate un pomodoro e
rinano. Dopo aver fatto un gustoso un cetriolo, poneteli in uno scola-
soffritto con olio, cipolla, prezzemolo e peperoni gialli pasta con un po’ di sale e lasciate riposare per circa 30
lavati, mondati e tagliati, viene aggiunto il pollo. I nostri minuti: questo passaggio servirà ad eliminare l’acqua di
esperti fanno rosolare con cura la carne, solo così sarà vegetazione in eccesso e vi garantirà una salsa ancora
gustosa e tenera, con sale e curry. A questo punto si sfu- più cremosa.
ma con del marsala, per dare la giusta acidità ed aroma- Ora non vi resta che mescolare lo yogurt con le verdure,
ticità al piatto. Dopo che l’alcol è evaporato, si porta a un cucchiaio di aceto bianco, un cucchiaino di zucchero e
cottura con pomodoro e un pochino d’acqua. Non resta della menta tritata finemente. Regolate con sale e pepe e
che aspettare che la salsa si riduca e la carne si cuocia, fate riposare in frigo per circa 15 minuti prima di servirla,
per poi passare a confezionare il nostro pollo al curry. in modo da far amalgamare i sapori.
Indiano o inglese?
Spesso associamo il pollo al curry alla cucina indiana,
ma non tutti sanno che è stato dichiarato piatto
nazionale del Regno Unito. Quello che in Occidente
viene comunemente chiamato curry è un mix di spezie
nato durante l’Impero Britannico e che da allora si è
diffuso in tutto il mondo. Tecnicamente è un masala,
questo il nome indiano delle miscele speziate usate nei
piatti tradizionali. In India ogni ricetta – e ogni famiglia –
ha la sua variante.
Cucinare non è mai
stato così facile!
Scopri i mix di verdure italiane
per creare tantissime ricette.
P
erfetto per l’inverno e per quelle serate in cui si ha
voglia di qualcosa di buono, ma non di passare
troppo tempo in cucina: il salmone in salsa d’arance
diventerà il vostro nuovo cavallo di battaglia. Per un
piatto unico buonissimo, adatto anche a una cena
improvvisata, accompagnatelo con del riso basmati o del riso
venere e degli spinaci o dei broccoli, anche surgelati.
Gli ingredienti
Per 4 persone avrete bisogno di 1 kg di salmone senza pel-
le in tranci o filetti, 20 g di burro (o olio extra vergine d’oliva),
2 arance non trattate, un cucchiaio di farina, un cucchiaino di
zucchero (facoltativo), sale, pepe nero, maggiorana fresca o al-
tre erbe aromatiche a piacere come rosmarino, salvia, aneto,
menta, timo.
Tocchi da chef
La salsa
Il salmone richiede pochissima cottura e va mangiato immedia-
tamente, per questo meglio partire dalla salsa d’accompagna- Questa ricetta base può sembrare, con qualche
mento. Lavate con cura le arance, grattugiatene la scorza di piccolo trucchetto, ancora più gourmet. Al momento
una e spremete il succo di entrambe. Trasferite succo, scorza, di servire, ad esempio, potete decorare il salmone con
burro e – se volete dare una nota agrodolce al piatto - anche una granella di mandorle tostate o di pistacchi.
lo zucchero in un pentolino. Iniziate a scaldare il composto e In alternativa potreste panare il pesce con dei semi di
mescolate con una frusta. Quando il burro si è sciolto e la salsa sesamo e cuocerlo in forno a 180° gradi per 15 minuti
ha preso calore, iniziate a incorporare la farina, continuando a circa. La salsa può essere arricchita con un pizzico
girare la salsa per evitare grumi. Regolate di sale e prolungate di peperoncino o della salsa di soia, sarà ancora più
la cottura fino a farla addensare. Tenetela da parte fino al mo-
gustosa.
mento di servire.
Il salmone
Lavate velocemente il salmone sotto acqua corrente e asciu-
gatelo con cura con della carta da cucina. Se necessario, ta-
gliatelo a trancetti rettangolari. Scaldate una padella antiade-
rente a fiamma media e cuocete il salmone per pochi minuti
su tutti i lati. Non sarà necessario aggiungere grassi in cottura.
Una volta pronto, conditelo con sale e pepe.
Nel piatto
Per un impiattamento scenografico, versate sul fondo del piat-
to qualche cucchiaio di salsa. Adagiateci sopra il salmone e de-
corate con la maggiorana, delle scorzette di arancia e qualche
pezzettino di polpa. Servite subito e ben caldo.
26 buon cibo
Nipozzano Chianti
Rufina Riserva DOCG
nel bicchiere
I Piatti consigliati
l castello di Nipozzano dei marchesi Frescobaldi è stato eretto
nell’undicesimo secolo sulle colline della Rufina, affacciate alla
valle dell’Arno a nord est di Firenze. Secondo l’etimologia loca-
le Nipozzano vuol dire “senza pozzo”, a sottolineare la scarsità Il Nipozzano Chianti Rufina Riserva
idrica di questa sottozona chiantigiana. Una particolarità dav- DOCG è particolarmente indicato
vero curiosa, perché il termine Chianti, derivato dal toponimo etru- in abbinamento alle carni rosse.
sco Clante, cioè acqua, indica uno dei vini italiani più noti e diffusi Ideali sono l’arrosto o il brasato,
nel mondo. L’unica acqua che contiene è quella che per natura viene preparazioni nelle quali la lunga
dall’uva. cottura permette di esaltare la
consistenza tenera della carne e la
Il territorio del Chianti sua capacità di catturare gli aromi
Il vasto territorio del Chianti copre circa 470mila scelti per condirla.
ettari, dai colli fiorentini alla costiera pisana, da
Prato a Pistoia, Siena e Arezzo. Qui si produce
vino da secoli, tanto che nel 1716 il Granduca di
Toscana Cosimo III de’ Medici con un editto aveva
istituito nel Chianti una delle primissime denomi- Caratteristiche
nazioni d’origine italiane.
Questa Riserva ha colore rubino
DOCG dal 1984 intenso, brillante, e profumo ampio,
Nel 1967 è entrata in vigore la DOC Chianti, pas- piacevolmente fruttato (lampone
sata a Denominazione Controllata e Garantita amarena, mirtillo), floreale (viola
nel 1984. Oggi i disciplinari DOCG distinguono mammola) e speziato (vaniglia,
e delimitano varie sottozone: quella Classica, la pepe nero); in bocca è secco, pieno,
più antica in alcuni comuni tra Siena e Firenze, armonico ed elegante, con una lunga
e diverse altre, che possono essere specificate persistenza aromatica.
in etichetta: Rufina, Colli Fiorentini, Montalbano, Va bevuto a temperatura ambiente,
Montespertoli, Colli Aretini, Colli Senesi, Colline sui 18 °C. Ma attenzione: non troppo
Pisane. caldo perché sopra i 23 °C i profumi
più volatili… si volatilizzano.
Rufina Riserva DOCG
Il Chianti della Rufina si distingue per la struttura
ben salda, sostenuta da tannini nobili e da una
Abbinamenti
buona acidità fissa che gli conferisce longevità.
Il Nipozzano viene dal vitigno sangiovese, con
una piccola aggiunta di altre varietà a completare
l’uvaggio. L’uva colta a piena maturazione è vi- A tavola si abbina alle carni rosse, ai
nificata “in rosso” (macerazione delle bucce nel piatti tartufati, ai formaggi stagionati.
mosto); il mosto fermenta in tini d’acciaio a tem- Provatelo con le pappardelle “sulla
peratura controllata; il vino nuovo matura un paio lepre”, la classica costata fiorentina,
d’anni in barriques e si affina convenientemente gli arrosti di cacciagione, o con il
in bottiglia prima dell’immissione al consumo. cacio pecorino di Pienza ben maturo.
A cura di
Alberto Zaccone, enologo
Docente di Analisi Sensoriale all’Istituto di Enologia dell’Università Cattolica di Piacenza. Enologo, giornalista,
sommelier ad Honorem. Premio Targa d’Oro dell’Associazione Enologi Italiani, Premio Internazionale Gutturnium.
Revisore della Voce Vino dell’Enciclopedia Treccani. Autore delle Voci Vino Acqueviti di Vino e di Vinacce
dell’Enciclopedia Europea Garzanti. Socio fondatore di SD Smart Distribuzione Italia.
primia 29
Infusi
tradizione, con mix bilanciati
di erbe, spezie e fiori, rendono
il consumo degli infusi un rito
per scaldare l’inverno irrinunciabile”
L
per deliziare il palato con le tante alternative della linea:
a natura offre una vasta gamma di preziosi si va dalle opzioni più classiche, come i fiori di camo-
ingredienti per creare gli infusi, bevande milla, bevanda da gustare nelle sere d’inverno magari
speziate e profumate: una vera e propria addolcita da una punta di miele, fino all’infuso spezia-
coccola per corpo e mente, soprattutto nei to e avvolgente a base di zenzero, mela, rosa canina
mesi freddi. Solitamente si parte da una pian- e melissa. Altri due mix studiati per offrire sensazioni
ta-base a cui se ne uniscono altre che ne potenziano equilibrate e stuzzicanti sono l’infuso di rooibos con
armonicamente il gusto. Le opzioni a disposizione sono arancia e quello di melissa, menta, malva e scorze
pressoché infinite. Partendo da un grande classico d’agrumi. Completano la gamma che trovate nei nostri
come la camomilla, perfetta per la sera, si può arrivare supermercati gli infusi ai frutti misti e quello preparato
alla rilassante dolcezza della melissa e alle qualità di- con melissa, zenzero e arancia. Potete anche arricchi-
sinfettanti di ingredienti dall’aroma intenso come men- re le bevande, in base ai vostri gusti, con pezzetti di
ta e zenzero, alla delicatezza della malva o all’aiuto of- zenzero fresco, foglioline di menta, frutti rossi o fettine
ferto alle difese immunitarie dalla rosa canina. E anche di agrumi.
la frutta, con la scorza degli agrumi e ingredienti come
la mela, può contribuire apportando piacevoli note di
sapore e vitamine e altre sostanze preziose. Fonte: Agorà Network
Le buone ricette di
da staccare
e conservare
Menù
Trentino RICETTE REGIONALI
Piatti regionali che appartengono a una
cucina di frontiera. Tutta da scoprire,
strizza l’occhio ai paesi mitteleuropei
La cucina di montagna è golosa e sostanziosa: nasce per sostenere popoli che vivevano con poche
materie prime fresche e che svolgevano lavori faticosi, in climi freddi. I piatti tipici del Trentino-Alto Adige
sono deliziosi e apprezzati anche fuori dalla regione.
Alcune ricette sono molto note, come lo strudel, altre sono peculiari della montagna – come i canederli
– ma sono semplicissime da fare in casa. Non mancano poi delle vere e proprie ricercatezze, forse poco
note al di fuori dei confini regionali, ma che sarebbe un peccato non provare.
32 buon cibo
Peverà
Ingredienti
500 ml di brodo di carne o vegetale, 300-350 g di
salsiccia trentina (luganega), 30-50 g di formaggio
grattugiato (facoltativo), 4 pugni di pane raffermo
grattugiato, 1-2 cucchiai di olio extra vergine d’oliva,
una cipolla tritata (facoltativa), una foglia di alloro
(facoltativa) pepe nero
Procedimento
Scaldare l’olio in un tegame e tostare il pane raffermo
grattugiato e la cipolla, se si sceglie di usarla. Mescola-
re spesso per non far bruciare gli ingredienti. Aggiun-
gere un mestolo di brodo e girare con una frusta per
evitare grumi. Continuare a incorporare il brodo poco
a poco. Spellare le luganeghe, tagliare a pezzetti e uni-
re al pangrattato insieme a una spolverata di pepe. Far
cuocere a fuoco dolce per circa due ore. Aggiungere,
se graditi, anche alloro e formaggio e proseguire la cot-
tura per altri 30 minuti circa. Servire subito con abbon-
dante pepe macinato.
vino consigliato
GRIGOLLI MARZEMINO DOC
CL75
Denominazione: DOC
Regione: Trentino Alto Adige
Vitigno: Marzemina Gentile
Colore: rosso r ubino con riflessi
violacei
Profumo: delicate note fruttate e LIATO
IG
CONS
floreali
DA IPE
Stinco di maiale
Ingredienti vino consigliato
6 mezzi di stinchi di maiale o di vitello, 3 carote, 3 coste
di sedano, 2 -3 cucchiai di olio extra vergine di oliva, una
cipolla, salvia, rosmarino, vino bianco per sfumare, brodo MASTRI VERNACOLI
vegetale se necessario, sale, pepe TEROLDEGO DOC CL 75
Denominazione: DOC
Regione: Trentino Alto Adige
Procedimento Vitigno: Teroldego
Colore: rosso rubino vivo e brillante
Mondare e tritare le verdure. Aggiungere in un tegame Profumo: netto, con nota
capiente olio, salvia, rosmarino, il trito di verdure e la tipicamente fruttata
carne. Far rosolare gli stinchi su tutti i lati e sfumare con Gusto: secco, piacevolmente
il vino bianco. Coprire e far cuocere a fiamma dolce per strutturato, equilibrato
circa 3 ore. Girare spesso. A metà cottura regolare di Gradi alcolici: 12,5% vol LIATO
sale e pepe, bagnare con altro vino e brodo caldo se IG
Temperatura di servizio: 16°C
CONS
DA IPE
necessario. Servire con patate arrosto.
RAL *
Prova la ricetta
con i nostri ingredienti
La dispensa
Prezzemolo tritato
Primia
Pane grattugiato
Primia
Uova biologiche
Via Verde Bio
Sapevi che...
Canederli La versione altoatesina prevede
di ammollare il pane con acqua e
poi condirlo con sale, pepe, cipolla
imbiondita nel burro, speck, porro,
Ingredienti prezzemolo e uova sbattute con
del latte. Vengono cotti – e
Per i canederli serviti – con del brodo di
500 g di pane raffermo, 500 ml circa di latte, 2 uova, una manzo
salsiccia trentina (luganega), 50 g di speck o prosciutto
cotto, 30-50 g circa di farina, 15-30 g di Trentingrana
grattugiato, sale
Per condire
30-50 g di burro, 4-5 foglie di salvia, formaggio
grattugiato, pepe nero (facoltativo)
Procedimento
Tagliare a dadini il pane e bagnare con il latte tie-
pido. Lasciare riposare per circa 2 ore e sgretolare
con le mani o con una forchetta quando è ben mor-
bido. Nel frattempo sbriciolare la luganega e cuo-
cere in padella.
Impastare il pane con le uova, la salsiccia, lo speck
tritato, una manciata di Trentingrana, un cucchiaio
di farina e un pizzico di sale. Aggiungere altra farina
se necessario per rassodare il composto e renderlo
malleabile.
Far riposare l’impasto in frigo per circa mezz’ora
e poi formare degli gnocchi delle dimensioni di un
uovo. Cuocere per 10-12 minuti in acqua salata. Nel
frattempo sciogliere il burro con le foglie di salvia e
lasciare insaporire. Servire i canederli con il burro,
formaggio grattugiato e pepe.
vino consigliato
MEZZACORONA LAGREIN
ROSATO DOC CL 75
Denominazione: DOC
Regione: Trentino Alto Adige Questa ricetta esiste in molte varianti
Vitigno: Lagrein rosato
locali, italiane e straniere. Nei paesi di lin-
Colore: piacevolmente rosato
Profumo: fresco e fruttato
gua tedesca si chiamano Knödel. Possono
Gusto: secco e fragrante essere serviti sia in brodo che asciutti
Gradi alcolici: 12% vol LIATO
IG
CONS
RAL *
36 buon cibo
Strudel
LIATO
IG
Ingredienti
CONS
DA IPE
300 g di farina, 100 g di burro, 50 g di uvetta, 6 mele (preferibilmente vino consigliato RAL *
renette), 3 cucchiai di zucchero, 2-3 biscotti secchi, 1-2 cucchiai di pinoli,
un uovo, un tuorlo, un limone non trattato ½ bicchiere di latte, sale,
cannella, zucchero a velo per decorare SPUMNTE CESARINI SFORZA
TRENTO DOC CL 75
Procedimento
Denominazione: DOCG
Lasciare ammorbidire il burro a temperatura ambiente e scaldare
Regione: Trentino Alto Adige
il latte fino a farlo intiepidire. Impastare su una spianatoia la farina
Vitigno: Chardonnay
con metà del burro, l’uovo, il latte e un pizzico di sale. Lavorare
Colore: oro brillante con un
fino a ottenere un panetto morbido e far riposare per 15 minuti in
perlage fine
frigo.
Profumo: intenso di agrumi e fiori
Sbucciare le mele, tagliarle a fettine sottili e condirle con uvetta,
bianchi, sentori dolci di zucchero
pinoli, due cucchiai di zucchero, il restante burro a pezzetti, can-
filato e brioches
nella e scorza di limone. Mescolare e lasciare insaporire.
Gusto: esuberante e cremoso
Stendere la pasta sottilmente, trasferire su un canovaccio pulito
con struttura complessa e finale
e farcire con il mix di mele e frutta secca. Lasciare liberi i bordi.
persistente
Aggiungere anche i biscotti sbriciolati per assorbire l’eventuale
Gradi alcolici: 12,5% vol
umidità in eccesso. Sbattere il tuorlo con lo zucchero rimasto e
Temperatura di servizio: 8°C
spennellare i bordi con questa miscela. Arrotolare lo strudel, aiu-
tandosi con il canovaccio. Sigillare bene le estremità.
Trasferire lo strudel su una teglia foderata di carta da forno, spen-
nellare la superficie con il tuorlo sbattuto con lo zucchero e bu-
cherellare con i rebbi di una forchetta.
Cuocere per circa 20 minuti a 170 gradi, in forno già caldo. Servire
guarnendo con zucchero a velo.
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3 MINUTI PRATICA
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ANTISPRECO
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38 territorio e divertimento
Lago di Endine
gioiello delle valli bergamasche
Laghi da scoprire
in Lombardia
U
n piccolo specchio d’acqua, dalla forma leg-
germente allungata, incastonato tra le monta-
gne della Valle Cavallina. Si tratta del Lago di
Endine, non solo un gioiello naturale, ma an-
che tra le mete più apprezzate dai turisti lom-
bardi quando si parla di trascorrere un weekend all’inse-
gna del relax, lontano dai ritmi frenetici delle città.
«Distante appena 40 minuti da Bergamo e un’ora e mez- Il lago di Endine
za da Milano, il lago è nato dai fenomeni geologici mille- al tramonto
nari», spiega Aldo Bellini, che non è solo l’ex sindaco di
Monasterolo e attuale presidente del Circolo Culturale
della Valle Cavallina, ma un’autentica memoria storica del
territorio.
Un punto di incontro
«Gli amanti della natura che visitano questo lago - spie-
ga Bellini - trovano davanti ai loro occhi un luogo ame-
no e sereno, un ambiente idilliaco e rilassante». Oggi, la
ricchezza di sentieri e percorsi, oltre al vasto patrimonio
artistico presente nei borghi medievali limitrofi, lo rendo- te dimenticare le varie istituzioni provinciali e regionali.
no un punto di ritrovo perfetto. «Sui percorsi che costeg- È anche grazie al lavoro congiunto di queste realtà che
giano queste sponde si incontrano persone, si allacciano nel corso dei decenni sono stati costruiti un acquedotto
rapporti e si creano amicizie». e la realizzazione di un condotto fognario in prossimità
del lago, con spese assolutamente non banali per paesi
Patrimonio ricchissimo di queste dimensioni.
Non a caso, proprio dall’amore per il lago e per l’intero
territorio sono nate amicizie e alleanze istituzionali che I reperti archeologici
hanno permesso il recupero e la difesa dell’enorme patri- La località, infatti, nel corso dei secoli è stata a più ri-
monio culturale della Val Cavallina. Fanno parte di questa prese attraversata dalla Storia, rigorosamente con la S
alleanza non solo Aldo Bellini, il Circolo Culturale della maiuscola. «La Valle è stata percorsa dai Romani, poi
Valle Cavallina e la Comunità Montana, ma anche il Co- devastata dalla discesa degli Unni per diventare, diversi
mitato Turistico In Val Cavallina, di cui Claudio Speranza secoli dopo, un importante sentiero per l’impero austro-
è presidente, e il Museo Val Cavallina. Senza ovviamen- ungarico». Tutti questi passaggi hanno lasciato tracce e
territorio e divertimento 39
La ciclabile
Monaco-Milano
Lungo il lago sono previsti i lavori
per completare la ciclabile Monaco-
Milano. Il progetto è stato già
approvato dall’amministrazione
provinciale e proposto alla regione.
La ciclabile interessa un tratto di
oltre 610 chilometri. «Non si tratta,
ovviamente, di un percorso che va
costruito da zero. Gran parte del
tracciato è già presente, ad esempio
il tronco bergamasco è pronto al
70%, l’intervento riguarderà piuttosto
la cucitura e l’unione dei vari passi
già esistenti».
Pedalando lungo
la Ciclabile della
Valchiavenna
A colpi di pedale
I
l modo ideale per esplorare la Valchia- Crotto: grotte naturali in cui le correnti d’aria dal
venna è la bicicletta: oltre 300 km di piste sottosuolo (un venticello chiamato “Sorel”) man-
ciclabili e percorsi per mountain bike che tengono una temperatura costante. Qui sono
conducono alla scoperta del suo patrimo- nati la brisaola, il violino di carne secca (storico
nio storico, artistico e naturalistico. Tra presidio Slow Food), i formaggi d’alpe. Fino a
questi, l’itinerario più adatto alle famiglie e aper- Chiavenna il percorso ciclabile è servito dalla
to tutto l’anno è la Ciclabile della Valchiavenna, rete ferroviaria, che rende possibile cominciare
realizzato grazie alla Comunità Montana della a pedalare in qualsiasi punto si voglia.
Valchiavenna: interamente asfaltato e perlopiù
pianeggiante, segue il corso del fiume Mera in- Da Chiavenna alla Val Bregaglia
contrando borghi storici, castelli, chiese e palaz- Appena fuori da Chiavenna ci si avvicina a rare
zi. Quarantadue chilometri immersi nella natura bellezze naturali. Dal Parco archeologico bota-
incontaminata della Riserva Naturale Pian di nico del Paradiso, in pieno centro storico, si im-
Spagna, dal lago di Como fino alla Val Bregaglia, bocca facilmente la ciclabile che poi si addentra
al confine con la Svizzera. e prosegue verso la Val Bregaglia. Pedalando
tra grandi rocce e passaggi stretti, si possono
Da Colico a Chiavenna raggiungere con piccole deviazioni sia il Parco
Si parte da Colico, sulle sponde del Lario, e ben delle Marmitte dei Giganti - cavità scavate nel-
presto si raggiunge il lago di Mezzola separato la roccia dai ghiacciai preistorici - che le splen-
da un breve tratto di fiume. Si risale velocemen- dide Cascate dell’Acquafraggia, ben visibili già
te la valle procedendo tra campi coltivati e scor- dalla strada per la loro imponenza. Attraversato
gendo le prime vette sullo sfondo e si giunge l’antico borgo di Piuro con i suoi scavi archeo-
così a Chiavenna, da sempre la città principale logici e il suggestivo Palazzo Vertemate Fran-
della zona per via della sua posizione strategica. chi (www.palazzovertemate.it), si entra poi nella
Il centro storico, risalente al XVI secolo e cir- frazione di Aurogo dove si trova la chiesa di San
condato da mura sforzesche, testimonia il suo Martino, la più antica della valle che risale all’XI
passato importante: antiche facciate dipinte, secolo. Da qui un tratto sterrato conduce fino a
portali in pietra ollare decorati con motivi florea- Villa di Chiavenna e al suo lago artificiale, dopo
li e geometrici e le case dai loggiati affacciati sul il quale manca solo 1 km per arrivare a Dogana,
Mera. Una sosta è d’obbligo, anche solo per as- al confine con il territorio svizzero.
saggiare la cucina valchiavennasca in un tipico
Foto: © Consorzio Turistico territorio e divertimento 43
Valchiavenna
Le cascate che
impressionarono
Leonardo Da Vinci
Dichiarate Monumento naturale
di Regione Lombardia, le cascate
dell’Acquafraggia sono i due salti con
cui l’omonimo torrente si immette nel
Mera. Due colonne d’acqua parallele
tanto imponenti da colpire persino
Leonardo Da Vinci, che «trovandosi
a passare per Valle di Ciavenna»
attorno al 1495, le descrisse nel suo
“Codice Atlantico”: «Su per detto
fiume (la Mera) si truova chadute di
acqua di 400 braccia le quale fanno
belvedere...».
La mappa
CHIAVENNA
SVIZZERA
Monumento
Parco delle Naturale
Marmitte Cascate
dei Giganti dell'Acquafraggia
NOVATE
Tempietto
di San Fedelino
SS38
MORBEGNO
COLICO
Tradizioni e territorio
L
a Valle Camonica ha alle spalle una lunga tradi- I Merletti
zione artigiana, frutto di un sapere affinato da Discorso diverso, invece, sul fronte merletti. «Nelle vi-
una pratica millenaria. Dall’intaglio ligneo alla la- site al museo etnografico di villa di Lozio e in diverse
vorazione del maglio ad acqua: sono numerose sacrestie della valle ho trovato alcuni modelli, realizzati
le testimonianze di questo sterminato patrimo- prevalentemente ad uncinetto o filet particolarmente in-
nio culturale. Tra le tante tecniche e tradizioni conosciute, teressanti», spiega la storica d’arte. «Il filet è la cosid-
relativamente poco si sa riguardo al mondo dei tessuti. detta rete ricamata, un ibrido che noi studiosi tendiamo
Proprio per questo motivo, negli scorsi mesi, la Comunità comunque a considerare merletto perché la rete viene
Montana della Valle Camonica ha commissionato una ri- realizzata ex novo.
cerca alla storica d’arte ed esperta in tessuti, Viviana
Troncatti, per verificare l’esistenza di lavorazioni tradizio- Ritrovamenti nella valle di Lozio
nali e stilemi tipici o ricorrenti nei merletti e ricami del ter- «Nel corso di queste visite è emerso un motivo decora-
ritorio camuno. Per scoprire i risultati della sua indagine tivo ricorrente, che potrebbe essere originario proprio
l’abbiamo intervistata. della zona di Lozio», spiega Viviana Tronchetti. «Ha for-
ma romboidale ed era presente, ripetuto, nei bordi di
numerosi manufatti». Un ottimo punto di partenza per
approfondire lo studio. «Il lavoro che mi è stato commis-
“Nelle ricerche condotte su alcuni sionato - precisa - è durato due mesi, ma ovviamente la
ricerca non si ferma mai. La speranza è che la presenza
merletti è emerso un motivo di questo motivo possa fungere da stimolo per estende-
decorativo ricorrente originale, re la ricerca all’intera Valle Camonica».
Le caratteristiche
Trova le differenze del motivo decorativo
Prima ancora di parlare di tessuti e lavorazioni è oppor-
tuno fare un passo indietro e comprendere la differenza Il motivo decorativo ricorrente che accomuna
esistente tra ricami e merletti. «Il ricamo - spiega Tron- diversi merletti presenti nei musei e nelle
catti - per essere realizzato, necessita di un supporto sacrestie di Villa Laveno e Sommaprada è
esistente, quindi di un tessuto di base da cui partire; il
lavorato all’uncinetto. «Si tratta di un fiore
merletto, al contrario, nasce praticamente dal nulla, si
utilizzano infatti solo il filo e gli attrezzi che permettono stilizzato, di forma romboidale, ideale per
di eseguire la lavorazione (ago, uncinetto, ferri, fuselli)». il decoro di bordi con punte. Se ne sono
riscontrati esemplari a otto, dieci, dodici o
Tradizione domestica addirittura venti petali. Viene solitamente
«La mia ricerca si è concentrata sia su merletti che su inserito entro moduli geometrici disposti a
ricami ed è durata due mesi», sottolinea l’esperta. «Sul scacchiera o con andamento a zig-zag, su un
fronte dei ricami, la Valle Camonica non è storicamente fondo tipo rete/tulle».
annotata come un centro di produzione di manufatti ri-
levanti da un punto di vista artistico e culturale. La loro
produzione avveniva prevalentemente nelle case per
uso domestico».
Santa Caterina
Valfurva
piste da sogno nel rispetto
dell’ambiente
F
ra le località valtellinesi, gli amanti della
montagna e degli sport da praticare sul-
la neve possono trovare a Santa Cateri-
na Valfurva tutto quello che desiderano
da una vacanza in alta quota. Nel cuore
del Parco Nazionale dello Stelvio, Santa Caterina,
che si trova a 13 chilometri da Bormio, è una fra-
zione del comune sparso di Valfurva, circa 2500
abitanti, in provincia di Sondrio.
Il resort in quota
Il Sunny Valley è una struttura ricettiva situata, come
suggerisce il nome, nella soleggiata Valle dell’Alpe, a 2700
metri di altitudine tra Santa Caterina Valfurva e la cima
del monte Sobretta. All’interno del Parco Nazionale dello
Stelvio, ne riflette la bellezza delle montagne al suo interno.
Lussuoso e confortevole, è costruito con pietra locale e
abeti di origine lappone, nel pieno rispetto dell’ambiente
“Nota soprattutto
come località sciistica,
offre infatti ben 35
chilometri di piste,
a vari livelli di
difficoltà”
50 in evidenza
Banco Alimentare
il valore della condivisione, da oltre 30 anni
dalla nostra comunità
P
er la maggioranza delle persone sono più commercializzabili ma ancora commestibili - per
“quelli della Colletta Alimentare”, ma dietro distribuirle alle strutture caritative partner. Il recupero
questa iniziativa visibile e nota in tutta Italia proviene da produttori agricoli, industriali, dalla Grande
c’è molto altro: il Banco Alimentare (www. Distribuzione Organizzata e dalla Ristorazione Colletti-
bancoalimentare.it), con cui Iperal collabora va. «Un’autentica filiera della solidarietà che nel 2020
per donare cibo a molte associazioni territoriali, è una ha permesso di ridistribuire solo in Lombardia quasi
realtà nata oltre 30 anni fa e oggi è una vera e propria 18mila tonnellate di alimenti per un valore di 53 milioni
“fabbrica di solidarietà”, che risponde ogni anno ai bi- di euro, l’equivalente di quasi 36 milioni di pasti».
sogni di centinaia di migliaia di persone. * 1 pasto equivale a 500 g di alimenti secondo la Euro-
pean Food Banks Federation
Dalla Brianza a tutta Italia
L’avventura è cominciata nel 1989 dall’incontro tra I volontari, segno di gratuità
il Cavalier Danilo Fossati (allora Titolare della Star) e Un modello di economia circolare che, combattendo
Monsignor Luigi Giussani (fondatore del movimento di lo spreco, ha un impatto positivo sull’ambiente ma so-
Comunione e Liberazione) i quali pensarono di porta- prattutto in termini sociali: «Nel 2020 il Banco Alimen-
re anche in Italia il modello del Banco de Alimentos di tare della Lombardia ha assistito, attraverso le 1.127
Barcellona. «Il primo magazzino fu strutture caritative convenzionate,
aperto proprio in Lombardia, a Meda oltre 230mila persone in difficoltà
(MB) - racconta Dario Boggio Mar- “Nel 2020 il Banco pari a 1 persona in stato di bisogno
zet, Presidente di Banco Alimentare Alimentare della ogni 4 in Lombardia». E sorprende
della Lombardia - Ora la Rete Ban- che questa grande organizzazione
co Alimentare è presente su tutto il Lombardia ha assistito, si basi quasi esclusivamente sulla
territorio nazionale, articolata in 21 1 persona in stato di forza dei volontari: «Sono ben 420,
organizzazioni locali coordinate da che si affiancano ai 19 dipendenti
Fondazione Banco Alimentare. Una bisogno su 4” della struttura. Fanno parte della
di queste è il Banco Alimentare del- nostra grande famiglia, tesa all’in-
la Lombardia, costituita Associazione nel 1997 intitolata clusione sociale, pensionati, giovani studenti, disoccu-
a Danilo Fossati». pati in attesa di lavoro, migranti, persone con fragilità.
Li unisce il desiderio di fare la propria parte e mettersi
36 milioni di pasti* solo in Lombardia al servizio degli altri in gratuità. Il valore che ci guida
La Rete Banco Alimentare si occupa di recuperare le è condividere i bisogni per condividere il senso della
eccedenze della filiera agroalimentare - prodotti non vita».
AIUTACI A DONARE
*
350.000 PASTI
grazie a Banco Alimentare
**
E VINCI
OGNI GIORNO 100€
in più a estrazione finale
UN ANNO DI SPESA
*Rio Mare donerà a Banco Alimentare un contributo per distribuire alimenti pari a 350.000 pasti che, attraverso
le strutture caritative convenzionate, saranno donati a chi è in difficoltà (1 pasto corrisponde a 500 gr di alimenti
secondo la stima adottata dalla European Food Banks Federation).
**In palio ogni giorno € 100 in buoni spesa e a estrazione finale € 6.000 in buoni spesa.
Concorso “Un tonno per tutti - settima edizione” valido dal 03/01/2022 al 13/03/2022, tutti i giorni dalle ore 9.00
alle ore 21.00. Estrazione finale e dei premi non assegnati entro il 06/05/2022.
Conse
Conservare lo scontrino fino al 22/07/2022. Montepremi pari a € 13.000 IVA inclusa.
RIO MARE
Tonno all’Olio
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di Oliva
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3x56 g + 1
RIO MARE
Tonno all’Olio di Oliva
Pescato a Canna
3x80 g + 1
54 salute, benessere, famiglia
6 gennaio 1911
19 febbraio 1878
Edison brevetta il fonografo
La prima canzone della storia ad essere incisa e
riprodotta fu “Mary had a little lamb”, una filastroc-
ca americana. Ma in pochi sanno che l’interprete
di quell’esibizione fu Thomas Edison in persona,
durante la dimostrazione del funzionamento del
suo nuovo apparecchio. Si trattava del fonografo,
che con una puntina connessa ad una membrana
trasformava le vibrazioni sonore in solchi che inci-
devano un foglio di stagnola avvolta attorno a un
supporto cilindrico, che ruotava azionato da una
manovella. Edison però, ottenuto il brevetto il 19
febbraio 1878, iniziò a venderlo a luna park e uffici,
non intuendo che la sua invenzione avrebbe fatto
nascere l’industria musicale.
salute, benessere, famiglia 55
Fagioli
ricchi di benefici, soprattutto per i reni
Benessere nella spesa
U Guida all’acquisto
n tempo venivano definiti, in maniera poco
e all’uso
lusinghiera, la carne dei poveri. Oggi sap-
piamo che sono, in realtà, un alimento fur-
bissimo da consumare regolarmente. La
dottoressa Emma Balsimelli, nutrizionista e
«Suggerisco di comprare fagioli secchi, surgelati
docente all’Università degli Studi di Parma (www.em-
mabalsimelli.it) ci spiega tutte le proprietà nutrizionali oppure in vasetto di vetro. Anche quelli in scatola vanno
dei fagioli. benissimo però. In quest’ultimo caso bisogna solo avere
cura di sciacquarli per un paio di minuti sotto acqua
Perché mangiare fagioli corrente», consiglia la dottoressa Balsimelli. I fagioli
«I fagioli, di cui esistono moltissime tipologie, sono una secchi vanno messi a mollo per una notte, cambiando
vera e propria miniera di sostanze positive. In una dieta spesso l’acqua, prima di cuocerli. «In questo modo
onnivora – suggerisce la dottoressa Balsimelli – i legu- rilasceranno fitati e purine, sostanze che inibiscono
mi, tra cui i fagioli, andrebbero consumati almeno quat- l’assorbimento di vitamina B».
tro volte a settimana». Via libera a borlotti, cannellini,
fagioli rossi e di soia, ma anche bianchi e neri o di Spa-
gna: dalla pasta alle crocchette, passando per i patè
vegetali o le insalate con tonno o cipolla, si potrebbero
mangiare fagioli tutti i giorni senza mai annoiarsi.
Sazianti e leggeri
«Hanno un alto indice di sazietà e poche calorie – circa
100 per 100 g di fagioli bolliti – a fronte di un elevato
contenuto proteico, importante soprattutto in chi segue
una dieta che esclude carne, pesce, latticini e deriva-
ti», chiarisce la nutrizionista. Fibre, vitamine (A, B e C)
e antiossidanti completano l’apporto nutrizionale di
questi legumi così diffusi nella nostra cucina regionale.
«I fagioli sono molto utili per controllare il colesterolo:
contengono lecitina, la stessa sostanza assunta spesso
come integratore. Aiutano, inoltre, a stabilizzare gli zuc-
cheri nel sangue. Questo significa che la loro digestio-
ne viene moderata e si assimilano lentamente» .
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Samantha
Cristoforetti
alla conquista dello spazio
La prima donna
A
Da Milano sino allo Spazio. Si potrebbe rias-
sumere così, in maniera sommaria, la lunga
ascesa di Samantha Cristoforetti, la prima
donna astronauta italiana a far parte degli
equipaggi dell’Agenzia Spaziale Europea. Dal
percorso di studi ai record, ripercorriamo la sua vita.
Onoreficenze
e riconoscimenti
Nel 2015, Samantha è stata insignita dal Presidente della
Repubblica Mattarella dell’onoreficenza di Cavaliere di Gran
Croce dell’Ordine. Le sono inoltre state conferite lauree
honoris causa dall’Università di Pavia, dal Politecnico di
Torino e dalla Vrije Universitaet di Amsterdam. È inoltre
ambasciatrice Unicef, a cui dona i proventi delle vendite del
suo libro “Diario di un’apprendista astronauta”, dedicato alla
figlia nata nel novembre 2016 dall’unione con il compagno
Lionel Ferra.
“Con la missione
Futura, Samantha
Cristoforetti ha
stabilito il record
europeo e quello
femminile di
permanenza nello
spazio con un singolo
volo (199 giorni)””
62 ambiente
Bottiglie di plastica
come trasformarle con fantasia
Riciclo dei materiali
CartAmica
sempre con te!
Per non doverla più cercare
nel portafoglio
Attiva lo
scontrino digitale
Meno carta e tutti i tuoi scontrini
in un unico posto
della
spesa
sempre in tasca!
Per dire addio ai foglietti
Lista oli
cc
• bro
ta
• pas
è
• caff e pere
• mele
•c n
a r e
di carta
66
Lo sapevate che…
curiosità, storie e leggende dal territorio