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#84 – DICEMBRE 2022

04. Come affrontare 06. Una nuova 08. Un sostegno a 14. Sottoscrivere
i rischi geopolitici rotta per il welfare ricerca e progresso la transizione
aziendale energetica
Forza e ...per affrontare un
capacità... domani migliore...

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e tecnologia d’avanguardia... in caso di sinistro...

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00187 Roma. Tel: +39 06 421331; e-mail: scrivi@ivass.it; PEC: ivass@pec.ivass.it. V.01/2021
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RMNEWS
SOMMARIO

03 Editoriale 16 Showbiz e mega eventi,


un rischio complesso

di Giovanni Favero di Giovanni Favero

04 Come affrontare i rischi geopolitici 18 Come si liquiderà


il danno parentale?

di Mark William Lowe a cura di QBE

06 Una nuova rotta


per il welfare aziendale 20 Executive Risk Survey 2022

a cura di Marsh a cura di Aon

08 Un sostegno
a ricerca e progresso 22 Indagine sul whistleblowing
in Italia
a cura di HDI a cura di EQS

10 Il mare, in burrasca 24 Cybersecurity:


no all’effetto domino

a cura di Generali Global Corporate a cura di Chubb


& Commercial

12 Zero Trust, piani di adozione


delle aziende 27 Nuovi strumenti
per l’Agricoltura 4.0

di Elena Vaciago a cura di Zurich

14 Sottoscrivere
la transizione energetica 31 ANRA Informa

a cura di Axa XL

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EDITORIALE

Vi voglio raccontare di una recente discussione avvenuta in un tardo pomerig-


gio nel mio ufficio con un super esperto in materia di neuroeconomia.
La neuroeconomia è quella branca interdisciplinare tra psicologia, neuroscien-
ze, genetica, intelligenza artificiale ed economia che intende descrivere un
modello biologico di decisioni in materia economico-finanziaria.
Mi sono stati riferiti recenti studi svolti con tecniche di neuro-imaging fun-
zionale, indirizzati ad analizzare il rapporto tra emozione e cognizione nel
processo di scelta.
Gli studi sperimentali sono stati effettuati con tecniche in grado di quantifi-
care e visualizzare l’attività cerebrale associata al processo decisionale e alla
connessa valutazione del rischio.
In sintesi si sarebbe verificato che, geneticamente, ci sono esseri umani capaci
di gestire il rischio in maniera estremamente razionale (con scarso peso della
componente emotiva) ed esseri umani completamente in balia delle proprie
pulsioni (con razionalità ridotta al minimo).
Questa affascinante teoria avrebbe addirittura aperto il dibattito di un futuri-
bile scenario in cui l’ingegneria genetica, manipolando il DNA, possa focaliz-
zarsi tanto sull’eliminazione delle malattie su base cromosomica quanto sulla
possibilità di disegnare il genoma di superuomini capaci di gestire il rischio in
maniera ottimale, facendo perdere a questi individui la connotazione emotiva
nei processi decisionali.
Al termine della fantascientifica rappresentazione, offrendo con cortesia un
calice di ottimo Prosecco allo spiazzante ospite, mi sono permesso contrap-
porre una mia personale visione, non suffragata da alcuna base scientifica:
l’emotività è la caratteristica più straordinariamente umana di chiunque si tro-
vi di fronte a una decisione da prendere.

Sia proprio l’intelligenza emotiva a essere in azione, anche con processi di


creatività destrutturata, e chi gestisce il rischio rimanga sempre essere umano
con i suoi limiti e margini d’errore.

Un modo come un altro per augurare Buon Natale al neuroscienziato e a tutti


voi.

GIOVANNI FAVERO

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COME AFFRONTARE I RISCHI


GEOPOLITICI
Al FERMA Forum di ottobre si è discusso di come l’aumento delle tensioni internazionali
stia portando a uno scenario più complesso di rischi interconnessi. Per questo le
imprese devono essere in grado di identificare e anticipare i fattori di rottura e le
interazioni tra le minacce

Mark William Lowe


Membro dell’Advisory Board
Pyramid Temi Group

Le sfide poste da una pandemia globale, un drammatico unito a Maria Björkholm, General Counsel di Nynas AB (Sve-
aumento dei prezzi dell’energia, l’impatto sempre maggio- zia), e Nick Redman, Editor in Chief & Director of Analysis
re dei cambiamenti climatici, un conflitto armato in Europa di Oxford Analytica (Regno Unito) per discutere delle sfide
e le difficoltà che stanno creando le relative sanzioni inter- poste dal nostro “mondo in rapida evoluzione”.
nazionali, nonché “disaccoppiamenti” geopolitici, alleanze Durante il confronto sul tema “Tensions rising: navigating
e assi regionali emergenti, hanno fatto da sfondo al FERMA geopolitical risks”, i relatori hanno espresso le loro opinio-
Forum dello scorso ottobre. ni e preoccupazioni sulle questioni riguardanti ciò di cui i
Tenutosi a Copenaghen, l’evento è stato concepito attorno Risk Manager dovrebbero essere consapevoli e quali misu-
al concetto di “Transitioning together - Risk leadership in a re sono necessarie per affrontare le sfide attuali e future.
fast changing world”. Il punto di partenza logico era definire esattamente cosa si
“Fast Changing” è probabilmente la descrizione più appro- intende per “geopolitico”. Il panel ha convenuto che men-
priata dell’epoca in cui stiamo vivendo, nella quale i Risk tre la definizione classica (attività politica influenzata dalle
Manager si trovano ad affrontare la sfida di comprendere e caratteristiche fisiche di un paese o di un’area, o lo studio
anticipare i cambiamenti di una serie di realtà globali. di come le dimensioni, la posizione, ecc. di un Paese in-
La sfida maggiore per le organizzazioni è quella di opera- fluenzano il suo potere e le sue relazioni con altri paesi) ri-
re in uno scenario globale altamente interconnesso e ca- mane valida, per scopi pratici possiamo considerare come
ratterizzato da un livello di incertezza sempre maggiore. definizione quella dei rischi derivati da eventi originati da
Sebbene il rischio geopolitico sia sempre stato un fattore perturbatori internazionali.
di preoccupazione, ora è diventato uno dei problemi più
urgenti da affrontare. Le principali preoccupazioni per il 2023
Navigating geopolitical risks L’anno prossimo rimarranno serie preoccupazioni per gli
attacchi informatici, le “data fraud”, una prolungata reces-
Martedì 11 ottobre si è tenuta una tavola rotonda incentrata sul sione dell’economia globale, le interruzioni delle catene di
rischio geopolitico. Il Presidente di ANRA, Carlo Cosimi, si è approvvigionamento e l’inasprimento dei conflitti militari

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di lunga data, ma ulteriori rischi sono diventati più critici. valutare soluzioni alle minacce e ancor meno sono in grado
Guardando avanti, ciò che appare più evidente è che, in di rispondere in caso di escalation di tensioni o crisi.
termini di identificazione e comprensione dei “disruptor” si- Il confronto ha evidenziato anche i rischi del lavorare per
ano essi geopolitici o meno, le complessità intrinseche del silos e quindi l’importanza del lavoro di squadra; in estre-
calcolo del rischio saranno drammaticamente accentuate ma sintesi come la convergenza di informazioni, persone,
dalle relazioni dirette e indirette dei rischi nuovi ed emer- struttura e cultura del rischio sia essenziale per valutare e
genti. gestire i rischi internazionali.
La sfida non è semplicemente quella di definire nuove ma-
trici di rischio, ma comprendere le interazioni tra le diverse “Attendere di vedere” non è un’opzione
minacce e sviluppare un mezzo attraverso il quale com-
prenderle. Aspettare di vedere come si sviluppa uno scenario non è
Nel 2023 i Risk Manager dovranno affrontare questioni un’opzione: in molti casi attendere che gli effetti si mani-
come quanto sia preoccupante il livello sempre più ele- festino è già troppo tardi per attuare le azioni più appro-
vato di disuguaglianza e divisioni sociali e quanto queste priate al contenimento del rischio. A tal fine il Risk Manager
rappresentino un rischio per la stabilità, un aumento del deve concentrarsi sull’anticipazione delle tendenze e degli
sentimento anti-business che rappresenterà l’emergere di elementi dirompenti.
nuove minacce e l’influenza che il cambiamento climatico, Le aziende più preparate assicurano di avere informazioni
fattore con implicazioni geopolitiche, avrà sui nostri inte- affidabili e la capacità di trasformare informazione in in-
ressi. telligence. In molti casi ci si avvarrà dell’assistenza di un
Una volta scomposte in singoli blocchi, le sfide che dovre- esperto esterno in grado di trasformare le intuizioni nel
mo affrontare hanno un fil rouge sorprendente: sono qua- contesto specifico di un’organizzazione. Senza questa ca-
si tutte interconnesse. Ad esempio, l’instabilità sociale non pacità, il processo decisionale rimane una questione di for-
può essere separata dal cambiamento climatico, le interru- tuna.
zioni della catena di approvvigionamento sono legate alla Nei prossimi anni le aziende di maggior successo saranno
stabilità politica che, a sua volta, è collegata all’instabilità quelle in grado di supportare il passaggio professionale da
sociale. Risk Manager a Chief Global Risk Officer, obiettivo, come
illustrato nella presentazione di Carlo Cosimi, raggiungibile
Anticipare e comprendere solo se l’organizzazione sviluppa una specifica cultura.
i fattori di rottura
Il processo di transizione
Se si concorda sul fatto che una delle principali preoccupa-
zioni è anticipare e comprendere i prossimi fattori “disrup- Se la transizione richiede un ripensamento e una riproget-
tor”, la domanda più importante è come un’organizzazione tazione del nostro approccio ai fattori geopolitici, ciò inclu-
può sviluppare la capacità di monitorarli e valutarne il po- de anche il modo in cui operiamo nella nostra gestione del
tenziale impatto sul proprio interesse. rischio? È tempo di passare dal risk transfer a concentrarsi
Il panel è stato unanime nel concordare che i Risk Manager esclusivamente sulla mitigazione del rischio?
dovranno chiedersi esattamente di quali risorse e compe- La risposta, secondo Carlo Cosimi, è no; le tradizionali op-
tenze hanno bisogno. Sarà possibile sviluppare una capa- zioni di risk transfer rimarranno una parte fondamentale
cità autonoma, la capacità di “fare da soli”, o le sfide immi- della gestione del rischio, tuttavia, una maggiore compren-
nenti richiedono una maggiore interazione esterna? sione e attenzione alla mitigazione del rischio è sempre
Il Presidente di ANRA ha affrontato alcune di queste doman- più importante. La chiave per una transizione di successo
de illustrando le strategie adottate da una grande azienda è costruire la capacità di identificare i rischi emergenti e
dal forte respiro internazionale. La presentazione di Cosimi verificare le soluzioni assicurative che li accompagnano.
ha posto particolare enfasi, ad esempio, sull’importanza di
avere una struttura ben organizzata per monitorare il pa-
norama mondiale e raccogliere informazioni dettagliate e
aggiornate per ogni paese e regione di interesse. Senza
queste informazioni, le organizzazioni non sono in grado di

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UNA NUOVA ROTTA PER IL


WELFARE AZIENDALE
Le politiche dei benefit ai dipendenti spesso affrontano le
esigenze immediate, senza prospettiva futura o vero valore
per la persona. In realtà, un’offerta di coperture salute e
vita darebbe maggiori benefici a tutti i dipendenti e, in una
logica di copertura collettiva, rafforzerebbe la domanda www.marsh.com

I
nflazione, caro bollette, rialzo dei tassi di interesse sui Fragili equilibri
mutui e tempi di accesso alla sanità pubblica sempre
più lunghi: sono solo alcuni dei fattori socio-economici La sfida al welfare dei cosiddetti rischi biometrici si gioca
che oggi generano incertezza nella quotidianità delle su un duplice piano. Se, infatti, eventi gravi come decesso,
famiglie e a cui si cerca di trovare risposta attraverso mi- invalidità permanente e perdita dell’autosufficienza com-
sure di welfare. In una visione estremamente semplificata, portano costi affettivi e ripercussioni psicologiche signi-
ma non poi così distante dalla realtà odierna, potremmo di- ficativi, non meno importanti sono le ricadute in termini
pingere l’attuale risposta del welfare state come immediata finanziari: eventi di questo genere sono delle variabili in
e effimera. Prendiamo ad esempio il recente innalzamento, grado di generare un impatto dirompente sui bilanci fami-
previsto dal decreto “Aiuti quater” per l’anno 2022, del tetto liari e sugli equilibri presenti e di lungo periodo.
ai fringe benefit aziendali, con l’obiettivo di accrescere il Secondo il Rapporto 2022 del Bilancio di welfare delle fami-
potere d’acquisto dei lavoratori dipendenti in vista delle fe- glie italiane di CERVED, infatti, la spesa italiana in prestazio-
stività natalizie. Si tratta infatti della facoltà per le aziende ni di welfare, circa 785 miliardi di euro, grava per il 20% sui
di deliberare un plafond detassato per il rimborso di deter- privati e sulle famiglie. Con una spesa complessiva dei nu-
minate spese sostenute dai propri dipendenti o per altri clei familiari che ammonta a circa 136 miliardi di euro (un
benefit loro concessi. costo medio di 5.317 euro per nucleo), oggi buona parte dei
Da qui l’idea di accostare tale misura al concetto, ben diver- costi economici per salute e assistenza gravano sui bilanci
so nelle sue prerogative, di welfare aziendale: un connubio familiari e dipendono, ovviamente, dalla capacità dell’indi-
che rischia di distrarre risorse e sensibilità che le aziende viduo di generare reddito.
potrebbero destinare a misure di welfare di natura previ-
denziale e assicurativa, perdendo di vista quelle timide ma
potenti architetture di coperture Employee benefits a tutela
della malattia, dell’invalidità, del caso di decesso del dipen-
dente, ovvero i cosiddetti rischi biometrici che possono col-
pire in modo severo la salute del lavoratore. Timide, perché
laddove presenti sono quasi sempre frutto della liberalità
aziendale, magari neanche indirizzata a tutta la collettività
ma solo a qualche categoria. Potenti, perché capaci di li-
berare importanti capitali al dipendente bisognoso colpito
da un evento grave per la sua salute. Tutto questo si con-
trappone alla visione più semplicista proposta attraverso
l’erogazione di buoni spesa e rimborsi in busta paga che,
fatta passare per welfare aziendale, rischia di distrarre le
© NicoElNino
imprese dalla possibilità (e dall’onere) di promuovere altre
iniziative più lungimiranti.

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Questo in uno scenario di profonda sottoassicurazione e di che nel gruppo ci saranno soggetti sani e meno sani il cui
scarsa dimestichezza (e forse, di fiducia) verso lo strumen- comportamento si compenserà. L’assicurazione collettiva
to assicurativo di natura individuale che ancora contrad- permette quindi di includere nel gruppo assicurato anche
distingue l’Italia. Malgrado l’evidenza, infatti, anche i rischi soggetti che sarebbero individualmente non assicurabili,
biometrici nel nostro Paese sono poco tutelati: secondo le per il loro precario stato di salute, oppure che sarebbero
stime della ricerca ElipsLife, solo il 18% degli italiani si tutela disincentivati dal farlo per il costo elevato loro proposto.
dai rischi biometrici con gli strumenti di tutela assicurativa Come abbiamo visto in precedenza, i dati rivelano (come
(coperture Vita o Invalidità totale permanente) e per lo più se ce ne fosse bisogno) una scarsa propensione e sensibi-
lo fa grazie ai benefit messi a disposizione dalle aziende lità delle persone ad assicurarsi sulla propria salute. È diffi-
(specialmente le grandi multinazionali). cile pensare che sorga da parte dei dipendenti o delle loro
rappresentanze un’istanza di maggiore tutela in termini di
Un welfare “preventivo”: welfare per rischi biometrici.
la lungimiranza richiesta alle aziende Per questo motivo l’azienda deve intraprendere una missio-
ne in cui anteporre l’iniziativa al riconoscimento del biso-
In questo spazio, il datore di lavoro può svolgere un ruolo gno. Il welfare non sarà la risposta a un’esigenza immedia-
fondamentale, da un lato costituendo un livello minimo di ta, bensì la misura preventiva di cui le persone coglieranno
coperture assicurative per il dipendente e dall’altro adot- il valore solo a seguito di un processo di consapevolezza
tando una efficace comunicazione di tali iniziative. L’azien- graduale. A sostenere questo scenario, oggi, ci sono i costi
da potrà permettere al dipendente, in un contesto di cre- molto convenienti delle assicurazioni collettive sulla salute,
scente conoscenza, di acquistare ulteriori coperture per sé l’unicità insita nell’iniziativa, il loro valore economico da pe-
o per i propri familiari conviventi, beneficiando dell’oppor- sare nell’offerta retributiva del dipendente, oltre ai benefici
tunità venutasi a creare con l’iniziale azione promossa dal fiscali e contributivi previsti dalla normativa vigente.
datore di lavoro. Un meccanismo di protezione assicurativa Oggi è importante il ruolo di guida delle aziende, affinché
che trova la sua massima efficienza nella forma collettiva, sappiano dettare le priorità nel tutelare i propri dipendenti
ovvero nell’iniziativa del datore di lavoro per la sua popola- senza cedere a misure effimere. Solo così potremo creare
zione aziendale e non nell’assicurazione individuale. una cultura del rischio nelle persone, che sapranno selezio-
I rischi biometrici sono fortemente correlati al profilo di ri- nare il proprio datore di lavoro del futuro anche in base alla
schio del singolo assicurato (stato di salute, fattori ereditari, sua attenzione verso la salute della collettività.
stile di vita, età anagrafica) nel momento in cui il soggetto
valuta l’assicurazione. Questo scenario rende l’assicurazio-
ne individuale un bene di cui è molto complesso stabilire il
prezzo e le prestazioni: l’assicuratore dovrà tutelarsi onde
evitare di assumere un rischio troppo elevato e quindi met-
terà in atto forme di selezione atte a scartare soggetti con
uno stato di salute al di sotto di certi parametri prestabiliti,
oppure ad assumerli in copertura ma con forti delimitazioni
alle garanzie offerte (le prestazioni) e a costi che potreb-
bero essere disincentivanti (il prezzo). È facilissimo rendere
questo mercato non interessante per il consumatore così
come non profittevole per l’assicuratore.
La copertura collettiva, invece, si basa sul meccanismo mu-
tualistico che permette l’ingresso in copertura di molteplici
soggetti nello stesso momento, senza accertamenti sullo
stato di salute e a condizioni economiche favorevoli. Que-
sto si rende possibile grazie al principio mutualistico, che Luca Lombardi
elimina in un colpo solo quei rischi insiti nel processo di as-
Employee Health&Benefits
sicurazione individuale e quindi conforta l’assicuratore che Leader, Italian Offices
non dovrà proteggersi da rischi opportunistici, assumendo Network di Marsh Italia

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UN SOSTEGNO A RICERCA E
PROGRESSO
Da sempre #HDI è a sostegno della ricerca e del
progresso, con questo obiettivo: vogliamo essere sempre
al fianco dei nostri assicurati, la nostra mission è quella
di accompagnarli passo dopo passo!
www.hdi.global

L
a ricerca clinica è l’ossigeno, la speranza di oggi e Entrando nel vivo: che cos’è una
del prossimo futuro di sconfiggere e curare ogni sperimentazione clinica?
tipo di malattia.
Noi siamo fieri e orgogliosi di dare il nostro contri- Uno studio clinico – a volte indicato anche con il termine
buto donando il nostro supporto nella ricerca della corretta inglese di Clinical trial o semplicemente Trial - è una ricerca
copertura assicurativa, che si completa fornendo la massi- medica che serve a verificare se un nuovo approccio clinico
ma assistenza prima, durante e soprattutto dopo la speri- (preventivo, terapeutico o anche diagnostico) può essere
mentazione in caso di sinistro e richiesta di risarcimento. più vantaggioso del miglior approccio fino a quel momento
Il nostro obiettivo è quello di essere al servizio dei clienti, disponibile o di un placebo se per la malattia non esistono
dei broker e ovviamente della ricerca clinica. altre cure.
Molto spesso aiutiamo e consigliamo i nostri clienti nel pre- Per valutare se il nuovo trattamento è vantaggioso, gli
disporre un consenso informato o nota informativa per il aspetti più importanti da considerare sono:
paziente il più possibile chiaro e comprensibile, proprio a • la sicurezza, ossia l’assenza di effetti collaterali oppure
tutela di tutte le parti attrici dei trial, dello sponsor, della di danni importanti;
casa farmaceutica, dell’ente ma soprattutto dei pazienti • l’efficacia, cioè la capacità del farmaco di determinare
che devono essere comunque tutelati a 360°. l’effetto benefico ricercato.

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Accanto a questi aspetti fondamentali bisogna poi analiz- Qual è la nostra mission?
zare altre questioni, come i costi e l’impatto sulla qualità
di vita. Questi i punti chiave della nostra mission:
A volte non si tratta di mettere alla prova un nuovo farmaco, • rimanere leader affidabile, facendo tutto il possibile
ma di verificare se tempi o modalità diverse di sommini- per mantenere alto il livello di qualità del servizio pro-
strazione di un prodotto esistente possono essere più validi posto, incontrando sia i broker che i clienti e rendendo-
di quelli consueti. In altri casi si può valutare un intervento ci disponibili a fare seminari e formazione;
sugli stili di vita o un protocollo per la diagnosi precoce di • aiutare i clienti a prevenire eventuali “mancanze” du-
una malattia. Altre sperimentazioni cliniche possono con- rante la redazione del consenso informato / nota in-
frontare tra loro l’affidabilità di diverse apparecchiature formativa per il paziente, analizzando con la massima
diagnostiche per la diagnosi di una malattia o l’opportunità attenzione la qualità, completezza e comprensibilità
e le modalità dei controlli successivi alla fine di un tratta- delle informazioni date ai pazienti, in quanto tutte le
mento (il cosiddetto follow-up). richieste di danno partono dalle carenze che possono
A seconda della domanda a cui lo studio intende risponde- esserci in questi documenti.
re, i volontari coinvolti saranno persone con determinate
malattie o caratteristiche, oppure persone perfettamente
in salute (i cosiddetti “volontari sani”). I volontari sani sono
soprattutto coinvolti nella prima fase della sperimentazio-
ne clinica di un nuovo farmaco, quella in cui si studia l’e-
ventuale tossicità e si cerca la massima dose tollerata. Nel
caso degli studi per farmaci oncologici, tuttavia, anche nel-
la prima fase sono coinvolti pazienti, e non volontari sani,
poiché i farmaci potrebbero essere tossici e non sarebbe
etico somministrarli a chi non ne trarrebbe in ogni caso al-
cun vantaggio.

In cosa si distingue la copertura di HDI


Global
Questi sono i punti di forza sul prodotto HDI Global che ci
contraddistinguono:
• testo beneviso dai Comitati Etici e a tutti gli effetti con-
forme ai requisiti imposti dal Lgs. 211/2003, dal D.M.
02.08.2005, dalla Direttiva 2007/47/CE, successivi De-
creti di attuazione (D.M. del 14/7/2009) e dal Regola-
mento UE n. 536 del 2014;
• grande esperienza di Gruppo;
• ottima conoscenza del rischio farmaceutico e di quello
ospedaliero;
• velocità nel rilasciare quotazioni;
• velocità nell’emettere i documenti (polizze, appendici
Milena Piantoni
e certificati);
• nessun problema a concedere proroghe;
Underwriting Manager,
• consulenza attiva e operativa per ogni tipo di proble-
Clinical Trials & Specialties
ma dovesse sorgere. milena.piantoni@hdi.global
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IL MARE,
IN BURRASCA
L’altra guerra: i nuovi scenari del settore navale, tra
rischio inflazione e rischio sottoassicurazione

www.generaliglobalcorporate.com

L
a guerra in Ucraina sta producendo un effetto do- periti e legali) abbiano aperto uffici e studi o individuato
mino sul fronte dell’economia mondiale e in prima corrispondenti in tutto il Far East, indica l’importanza di tali
linea c’è, comprensibilmente, il tema dei sinistri, che cantieri e il loro peso nel mercato globale.
per chi opera in campo assicurativo si traduce in I prezzi qui praticati negli ultimi anni hanno già subìto au-
rischio più elevato. menti per mantenere un gap pressoché costante rispetto
Un fronte su cui gli effetti del conflitto stanno avendo riper- agli omologhi occidentali meno concorrenziali; è quindi
cussioni particolari è quello della logistica, con un impatto prevedibile che venga colta l’occasione per aumentarne il
sul commercio – e sui prezzi. peso, in una misura prevedibilmente pari al 15/20%.
Diventa quindi indispensabile comprendere meglio gli sce- Ma non è tutto riguardo l’Area Dollaro: resta da valutare
nari indesiderati dovuti all’effetto inflazionistico, nel caso in l’impatto che avrà l’aumento del costo del denaro, che all’i-
cui le somme assicurate non vengano adeguate. nizio di novembre, per quanto anticipato dalla Federal Re-
In questo articolo prendiamo in considerazione le temati- serve, è stato individuato tra il 3,75% e il 4%2.
che e prospettive relative al settore marittimo. Conseguenze? Se la banca centrale ricorre a tale strumen-
Premessa metodologica: per consentire un più aderente to per combattere l’inflazione, i tassi d’interesse ufficiali
inquadramento degli effetti della guerra in Ucraina, delle stabiliti dalla Fed saranno più alti, e quindi il costo dei fi-
sanzioni attualmente in vigore (e di un loro eventuale ina- nanziamenti erogati ai clienti dagli istituti di credito sarà
sprimento) e della conseguente inflazione (senza escludere maggiore, con conseguente maggiore impegno finanziario
gli strascichi che le politiche pandemiche hanno lasciato degli armatori per le new building.
nell’economia globale), appare opportuno procedere di- Resta da citare, infine, l’automatico aumento del costo dei
stinguendo l’Area Euro dall’Area Dollaro. rimorchi conseguente all’aumento del prezzo del carburan-
te (a parità di domanda).
COMPARTO CORPI: IMPATTO
Focus: trader, da crisi a opportunità?
Nel momento in cui scriviamo (inizio novembre 2022) l’Area Naturalmente, come ogni guerra, il conflitto russo-ucraino
Euro vede i prezzi dell’energia e delle materie prime calare crea anche alcune situazioni favorevoli, nel nostro caso ai
sensibilmente, pur rimanendo su livelli molto più alti rispet- trader.
to a un anno fa1: e ciò comporta circostanze notevolmente Succede infatti che una momentanea chiusura di un’area di
sfavorevoli riguardo i prezzi delle parti di ricambio. imbarco induca i trader ad acquistare greggio alternativo
A oggi non si è ancora verificata la stessa situazione per il da altre aree. E se il greggio alternativo viene da più lon-
prezzo della mano d’opera, ma non è escluso che su questa tano, aumenta la domanda di stiva e gli armatori potranno
agisca direttamente l’onda inflattiva, se non nel breve sicu- chiedere noli più alti, e questi noli inducono gli armatori a
ramente nel medio termine. non fermare mai le navi.
Nell’Area Dollaro ci si attende un importante impatto nel flo- Risultato? La paradossale conseguenza è di arrivare a ri-
rido mercato delle riparazioni navali. nunciare a reclami per perdite totali costruttive, preferendo
Da rilevare che la Cina fa parte di quest’area e il fatto che invece provvedere a riparare le navi: ciò anche a costo di
tutti i maggiori player mondiali - e anche italiani (broker, rimetterci il quid tra valore assicurato e misura di indenniz-

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pesanti discussioni in fase di liquidazione del danno. Que-


sto perché noi liquidatori saremmo legittimati a utilizzare la
regola proporzionale: infatti una sentenza della Cassazio-
ne ha stabilito che “qualora con l’assicurazione marittima
venga assicurato un valore inferiore a quello assicurabile,
determinato ai sensi dell’art. 516 cod. nav., non può liquidar-
si un indennizzo corrispondente a quest’ultimo valore e la
liquidazione deve effettuarsi con la regola generale dell’art.
1907 cod. civ.”.

QUALI CONCLUSIONI?
zo - oltre che, ovviamente, le franchigie contrattualmente Una cosa è certa: l’aumento dei costi delle materie prime
previste. e quello dei valori navi comportano per le compagnie di
assicurazione una imprevista impennata nelle somme as-
COMPARTO MERCI: IMPATTO sicurate, sia nel comparto Corpi che Merci. E questa dina-
mica di adeguamento di somme e limiti potrebbe portare a
Per quanto riguarda le materie prime, nel momento in cui una crescente competizione per la capacità effettivamente
scriviamo (inizio novembre 2022) si sta andando verso un disponibile sul mercato.
nuovo scenario: i prezzi restano elevati, ma sono in lieve Il mercato assicurativo è chiamato quindi a valutare, in fase
calo e restano inferiori ai picchi innescati dalla guerra.
3 di assunzione del rischio, quali accorgimenti implementare
Quello che preoccupa in questa fase è la crescente vola- al fine di mitigare sia l’impatto inflattivo, che una eventuale
tilità. sovra-esposizione della compagnia.
Conseguenze? Forti pressioni sui margini delle imprese.
Sono in particolare i beni energetici a mostrare gli aumenti
più consistenti, anche se per alcune materie i prezzi di mer-
cato sono tornati ai livelli precedenti lo scoppio della guer- 1
Fonte:
ra. In sintesi, la situazione è ben lontana dall’essere risolta. https://www.corriere.it/economia/consumi/22_novem-
Per quanto concerne l’impatto dell’incremento dei prezzi bre_09/gas-ed-el ettricita-prezzo-calo-settembre-ot-
delle merci sulle polizze “marine”, si pongono questioni di- tobre-grazie-anche-vento-75643288-6008-11ed-8bc9-
verse, a partire da: 4c51e1976893.shtml
• l’adeguamento dei massimali; 2
Fonte:
• l’adeguamento dei premi a carico dei contraenti, per https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2022/11/02/nuo-
alcune tipologie di polizze spesso consistenti (con evi- vo-maxi-rialzo-fed-tassi-usa-salgono-dello-075_83a11182-
denti “discussioni commerciali”). b644-41e6-acca-28d1f8e2f665.html
Ma, soprattutto, si potrebbe porre un problema di sottoassi- 3
Fonte:
curazione, alla luce dell’art. 1907 del codice civile. https://www.pricepedia.it/it/magazine/article/2022/10/31/
continua-il-calo-generalizzato-dei-prezzi-delle-materi-
Focus: polizze, un esempio “marine” e-prime/
Un caso concreto? Ipotizziamo una situazione in cui una
partita, che al momento dell’inizio del viaggio valeva 100
ed è stata assicurata per tale valore, all’arrivo valga 200:
risulterebbe quindi sottoassicurata, con ogni conseguenza
a cura di:
dell’art. 1907 cod. civ. (che pacificamente si applica all’assi-
curazione marittima di merci, in quanto, per tale tipologia
Massimo Campanella, GC&CI Head of Hull, Marine &
Transport Claims
di viaggi, non può essere applicata l’assicurazione “a primo
Antonio Cugino, GC&CI Claims
rischio assoluto”). Pierluigi Portalupi, GC&CI Head of Marine &
Il tema merita una riflessione, in quanto potrebbero esserci Transport Underwriting

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ZERO TRUST, PIANI DI


ADOZIONE DELLE AZIENDE
Una politica efficace di sicurezza in tema di attacchi cyber è nell’adozione di perimetri
circoscritti di accesso nei sistemi informatici aziendali. Oltre l’80% delle imprese
intervistate da TIG ha implemento il modello in modo iniziale o parziale, con vantaggi
tra cui la scalabilità dei sistemi di sicurezza

Elena Vaciago
Associate Research Manager
The Innovation Group

Oggi le aziende temono più che mai l’aumento esponen- ma di potersi concretizzare. Per le aziende, in un contesto
ziale dei rischi cyber. In un momento in cui le persone la- in cui la superfice attaccabile continua a crescere e le risor-
vorano in gran parte da remoto, l’uso del cloud è esploso, se critiche sono sempre più esposte, è fondamentale pro-
i danni procurabili da un incidente ransomware sono ele- teggersi meglio e non “accordare fiducia”. Evitare quindi
vati, la percezione generale è che la superfice digitale da di lasciare aperti gli accessi a utenti che hanno privilegi
proteggere sia sempre più ampia e le misure tradizionali superiori a quelli richiesti, ai fornitori della supply chain, a
sempre meno efficaci. La situazione geopolitica che si è terze parti che accedono ai sistemi aziendali, a device non
creata con il conflitto russo ucraino ha messo in stato di gestiti che si collegano alla rete.
allerta permanente le agenzie di cybersecurity europee. Il modello Zero Trust è oggi un punto di riferimento per tut-
Una possibile soluzione, indicata da più parti, è quella di te le aziende con un programma strutturato di Cyber Risk
considerare un approccio molto granulare e preciso alla Management, ma richiede un cambio di mindset e l’adozio-
gestione degli accessi e delle identità, come prescritto dal- ne di una serie di principi che guidino lo sviluppo della nuo-
la metodologia “Zero Trust”. va architettura di sicurezza (ZTA, Zero Trust Architecture).
Il modello Zero Trust (Zero Trust Network, Zero Trust Archi- Una corretta progettazione punta quindi alla realizzazione
tecture) è stato ideato nel 2010 da John Kindervag, allora di ambienti semplici e modulari per il controllo e la gestio-
Principal Analyst presso Forrester Research, sulla base del- ne degli accessi. La semplificazione dello stack di sicurezza
la considerazione che oggi non è più possibile permettere può eliminare alcuni tradizionali problemi di gestione, ri-
il “Trust” digitale finora prevalente nelle aziende, ossia, la durre significativamente il sovraccarico operativo e aiutare
fiducia per cui qualsiasi attività svolta “entro il perimetro” è a scalare fino a decine di migliaia di utenti o di device che
sicura e quindi permessa. si collegano alle reti. Allo stesso modo, l’onboarding di di-
Zero Trust è oggi un tema al centro dei nuovi modelli di pendenti, terze parti, cloud provider e IT Supply chain, potrà
cybersecurity. Questa metodologia prevede che, ogni volta diventare più efficiente, flessibile, reattivo e sicuro.
che qualcuno o qualcosa abbia accesso a una rete, senza Come mostrano i risultati della “Zero Trust 2022 Survey” di
prova contraria e senza una verifica, non sia considerato The Innovation Group, condotta a giugno 2022 su un cam-
affidabile. In un mondo in cui il perimetro di sicurezza ha pione di 40 imprese italiane di grandi dimensioni (compo-
perso senso, ogni transazione deve essere autenticata pri- sto per l’80% da aziende con oltre 500 addetti), l’interesse

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per i principi Zero Trust (ZT di seguito) è costantemente con altri aspetti. Al secondo posto, il problema legato al
cresciuto negli ultimi anni e ora si comincia a vederne l’ef- mantenimento di legacy. Gran parte del ritardo nell’adozio-
fettiva applicazione. Secondo la survey, le aziende sono ne di Zero Trust va attribuito al “technical debt” dei sistemi
oggi in una fase di implementazione iniziale (46% delle ri- legacy e delle architetture di sicurezza tradizionali, che è
sposte) o parziale (37%) del modello, con un percorso di molto difficile migrare al nuovo approccio. Proprio per que-
adozione che avverrà inevitabilmente per step successivi. sto molti cominciano ad adottare il modello cloud: lì non c’è
Nessuno ha implementato ZT in toto: il motivo è che un legacy e si possono utilizzare i servizi di security-as-a-ser-
progetto di questo genere presenta complessità elevate. vice (SaaS). Il passaggio degli ambienti legacy è più lento,
Alcuni poi rispondono che ancora non ci stanno pensando non trova grandi vantaggi nei modelli SaaS.
(17%), ma nessuno ritiene che ZT non possa essere appli- A livello operativo, le principali sfide legate alla transizione
cato alla sua realtà, confermando così l’interesse universale ZT sono invece quelle da ricondurre all’utilizzo sempre più
per questi principi. ampio di modelli gestiti di security; a difficoltà organizzati-
L’adozione di ZT sta quindi crescendo, grazie a vantaggi ve nella gestione di ruoli, identità, permessi; alla necessità
come: la maggiore sicurezza attraverso tutta la superficie di superare i silos organizzativi e di “recuperare” le compe-
digitale attaccabile (es. cloud), l’accesso sicuro alle appli- tenze corrette per questo passaggio.
cazioni fuori dal network, il maggiore controllo sugli accessi Dal punto di vista dei costi, Zero Trust non dovrebbe co-
e la visibilità incrementata, la maggiore business agility e stare di più rispetto alle soluzioni tradizionali, anzi, bene-
la minore complessità di gestione della sicurezza, la pos- ficerebbe di un maggiore consolidamento e merge di si-
sibilità di assicurare una scalabilità futura dell’architettura stemi diversi di sicurezza. Ma, di sicuro, nuovi costi sono
di sicurezza. Come ultimo punto, indicato solo da pochi in- legati alla formazione delle persone, a nuove competenze e
tervistati, ZT potrebbe servire anche a migliorare la user nuovi strumenti da portare in azienda. Inoltre, la conoscen-
experience di chi si collega da remoto: un tema questo che za puntuale dei workload e di quali accessi abilitare, può
dovrebbe nei prossimi anni ottenere sempre maggiore inte- rappresentare un grande ostacolo a livello di disegno della
resse da parte dei responsabili della cybersecurity. soluzione, e non andare incontro alla filosofia vigente oggi
Guardando invece alle principali “difficoltà tecniche” nello in molte aziende, piuttosto liberali sul fronte delle autoriz-
sviluppo di una ZT Roadmap, al primo posto (57%) la neces- zazioni e degli accessi. Quello che si teme infatti è che un
sità di considerare le diverse tecnologie in uso, gli aspetti di approccio di questo genere possa rallentare il business. La
integrazione e assessment preliminare di eventuali gap di soluzione sta probabilmente nella possibilità di identificare
sicurezza. In aziende in cui l’automazione è già entrata in l’approccio più consono per la singola organizzazione: ve-
altri ambiti (DevSecOps, NoOps), un’architettura ZT basata dremo nei prossimi anni, dall’analisi di singoli casi concreti,
su capacità di automazione e orchestrazione deve essere come ognuno avrà individuato il percorso migliore per la
pensata in modo accorto, per funzionare bene in sinergia propria realtà.

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SOTTOSCRIVERE LA
TRANSIZIONE ENERGETICA
Come per ogni cambiamento tecnologico, la diffusione
delle energie rinnovabili comporta una fase di complessivo
adeguamento che coinvolge anche il settore assicurativo,
soprattutto per quanto riguarda la sottoscrizione. Di fronte a un
tema oggi essenziale è necessario rispondere in maniera adeguata

S
econdo Bloomberg NEF (BNEF), gli investi- Per le aziende che assicurano gli operatori del set-
menti in quella che è stata chiamata “tran- tore energetico, come AXA XL, le opportunità inclu-
sizione energetica” hanno raggiunto i 755 dono il sostegno ai piani dei nostri clienti attuali per
miliardi di dollari complessivi nel 2021, con generare più energia da fonti rinnovabili e, al con-
un aumento del 27% rispetto al 2020. tempo, sviluppare nuove relazioni con aziende che
BNEF ha anche riportato che “l’energia rinnovabile, cercano di approfittare della rapida crescita di que-
che include quella solare, eolica e le altre rinnovabili, sto settore. Allo stesso tempo ci confrontiamo anche
resta il più importante settore in termini di investi- con sfide impegnative.
mento, raggiungendo il livello record di 366 miliardi
di dollari nel 2021, il 6,5% in più rispetto all’anno pre- Un altro percorso familiare
cedente”.
I costi, in rapida diminuzione, hanno giocato un ruo- Recenti esperienze in questo mercato illustrano
lo importante. L’Agenzia Internazionale per l’Energia un altro modello familiare. Vale a dire che quando
(IEA) riporta che “grazie a rapidi miglioramenti tec- emergono nuove opportunità di business – partico-
nologici e alla riduzione dei costi, un dollaro speso larmente quelle con le dimensioni del mercato delle
oggi in eolico o solare fotovoltaico (PV) produce energie rinnovabili – gli assicuratori spesso rispon-
quattro volte elettricità rispetto a un dollaro speso dono offrendo più capacità a un costo più basso e
nelle stesse tecnologie 10 anni fa”. termini e condizioni divengono meno stringenti. A
quel punto cominciano a presentarsi i sinistri.
Una curva di apprendimento molto ripida Relativamente alle operazioni nel settore delle ener-
gie rinnovabili, i danni più comuni includono:
Entra qui in gioco una combinazione di fattori favo- • Danni alle turbine eoliche on e offshore arrecati
revole: quando la domanda per nuove tecnologie da incendi e fulmini;
cresce, i miglioramenti e le continue innovazioni ab- • guasti macchine;
bassano i costi aumentando la produzione. Queste • danni alle turbine eoliche offshore da parte di
condizioni tendono a essere inoltre auto-rinforzanti. cicloni / uragani oltre ai tipici rischi associati alle
Quando i costi continuano a ridursi e le innovazioni operazioni in ambiente marino;
hanno successo, si instaura un circolo virtuoso per il • pannelli solari danneggiati o distrutti da tempe-
quale le nuove tecnologie iniziano ad occupare una ste che portano venti molto forti e/o grandine.
posizione centrale. Inoltre, i clienti affrontano perdite da interruzione di
Comunque il processo non è sempre tutto nella di- business (BI) ogni volta che i danni comportano un
rezione di un miglioramento. Nel caso delle energie fermo impianto. Dato il prolungato tempo necessario
rinnovabili lo sviluppo di ciò che essenzialmente è per riparare / sostituire le componenti, questi impat-
un nuovo segmento di mercato presenta un mix di ti da interruzione di attività possono essere sostan-
opportunità e rischi. ziali.

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In aggiunta, le conseguenze causate dalla pandemia tecnologie e i relativi rischi sono in continua evolu-
per la supply chain stanno ulteriormente impattando zione e miglioramento, divengono sempre più scala-
sulla business interruption (questo non avviene solo bili ed efficienti. Di conseguenza noi continueremo
nel settore energia). a valutare opportunità potenziali con attenzione,
La scelta strategica spesso più logica è relativa alle mentre lavoreremo a stretto contatto con i clienti e
sottostazioni elettriche. Se, per esempio, alcune tur- i broker al fine di sviluppare soluzioni con l’obiettivo
bine eoliche o pannelli solari subiscono danni, gli di innovare.
impatti finanziari non sono, di solito, troppo alti. Tut- Per concludere, voglio mettere in evidenza le impli-
tavia, quando le sottostazioni sono colpite e l’elettri- cazioni dell’attuale ambiente macreconomico per i
cità generata dalle turbine non danneggiate o dai nostri clienti esistenti e potenziali. La guerra in corso
pannelli solari non può essere distribuita dalle griglie in Ucraina e i perduranti effetti della pandemia stan-
elettriche, le perdite BI possono aumentare rapida- no scatenando una forte inflazione. Non si tratta di
mente. una novità: le aziende e i cittadini in tutto il mondo
Quando si trovano a fronteggiare perdite crescenti, stanno sostenendo spese più alte.
gli assicuratori iniziano a ridurre la capacità, innal- Inoltre, dato questo clima inflazionistico, i clienti do-
zano i tassi e possono imporre termini e condizioni vrebbero attentamente rivedere e aggiornare le loro
più rigorosi, per esempio richiedendo franchigie più valutazioni al momento del rinnovo. Non posso fare
elevate. In quel momento, i clienti possono trovare a meno di sottolineare questo aspetto. Ciò in quanto
sempre più difficile assicurare coperture adeguate a se un asset è assicurato per meno del suo valore di
prezzi ragionevoli. rimpiazzo attuale, la regola proporzionale potrebbe
trovare applicazione se danneggiato o distrutto. In
Assecondare la transizione altre parole, in un ambiente inflazionistico i clienti
che non aggiornano i valori dei propri asset, fron-
La situazione descritta sopra corrisponde, grosso teggiano un rischio significativamente aumentato di
modo, al periodo che va circa dal 2014 al 2021. In essere sotto-assicurati.
sintesi, il mercato assicurativo per le energie rinno-
vabili è stato sfidante.
Ciò nonostante, visto anche che l’evidenza scientifi-
ca continua ad aumentare, spostare il sistema glo-
bale dell’energia verso fonti sostenibili è divenuto un AXA XL è una divisione del Gruppo AXA che fornisce prodotti
imperativo. Governi, aziende del settore energetico, e servizi attraverso tre linee di business: AXA XL Insurance,
investitori, il mondo del business e i consumatori AXA XL Reinsurance ed AXA XL Risk Consulting.
stanno tutti facendo la loro parte. I Governi stanno Il presente articolo ha finalità informative e rappresenta in
termini generali talune iniziative, in campo assicurativo, che
adattando un quadro regolamentare per promuo-
sono a conoscenza o sono state adottate, o sono in corso di
vere investimenti in progetti di energia rinnovabile.
adozione, da parte di AXA XL, una divisione di AXA.
Molte aziende legate al mondo dell’energia hanno
Pertanto tale articolo non costituisce prestazione né offerta
obiettivi ambiziosi di spostare il proprio portafoglio o promozione di attività assicurativa o finanziaria, né costi-
su fonti rinnovabili. La domanda di energia “pulita” tuisce attività di intermediazione, consulenza o, più in gene-
proveniente dalle corporation e dai consumatori sta rale, attività di distribuzione assicurativa.
creando sempre più un vasto movimento di opinione.
AXA XL continua a sostenere questa transizione. Ab-
biamo ora un portafoglio molto esteso e bilanciato
di parchi eolici onshore e di produzione di energia
solare. Per quanto gli anni passati siano stati difficili,
abbiamo fatto tesoro di queste esperienze. Abbiamo
una comprensione molto maggiore ed esperienza in Susana Huete Santos
diverse tipologie di siti di produzione di energia rin-
Senior Underwriter Energy di AXA XL
novabile.
Pur sottolineando l’impegno di AXA XL nel settore
delle energie rinnovabili, devo notare che queste www.axaxl.com/it

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SHOWBIZ E MEGA EVENTI,


UN RISCHIO COMPLESSO
A colloquio con Jimmy Pallas, Event Director da quarant’anni, creatore di grandi
situazioni iconiche in tutto il mondo. Anche in questo settore il rischio può essere
controllato gestendo al meglio la fase di pianificazione, in collaborazione con il cliente,
gli enti ospitanti e gli assicuratori

Giovanni Favero
Direttore responsabile RM News

I miei coetanei ricorderanno certamente il concerto di Bru- Qual è la ricetta per creare un mega evento perfetto?
ce Springsteen a San Siro: correva l’anno 1985, il Boss suonò “La preparazione, deve essere maniacale. Il vero rischio lo
per quasi quattro ore con ottantamila spettatori presenti, si corre principalmente il giorno dell’accettazione dell’inca-
accompagnato prima e dopo da una pioggia battente, rico: ci devono essere i tempi necessari all’organizzazione
eppure tutti lo ricordiamo senza dubbio come uno dei più e i budget utili per realizzare sia la magia nel wow fac-
grandi eventi rock mai avvenuti in Italia. tor che l’esecuzione che hai promesso. Ogni situazione ha
Un giovane Jimmy Pallas era già allora il pro rep e coordi- peculiarità tali rispetto alle quali chi coordina e assume la
natore locale dello straordinario evento. responsabilità ultima deve creare la squadra giusta, asse-
“Lo ricordo benissimo, piove sempre con Bruce – sorride gnando piani di lavoro ultra dettagliati. È importante che
Jimmy -, anche nel 2003 dovetti organizzare un’azione di ogni singolo membro dello staff e tecnico in ciascun livello
salvataggio da allagamento nei box sotterranei dello sta- gerarchico conosca alla perfezione ciò che gli è richiesto
dio, nessuno si accorse di nulla … Bruce continuò senza al- ma abbia altrettanta consapevolezza di quanto contempo-
cun tentennamento il suo live perfetto”. raneamente faranno gli altri. Per avere l’attitudine neces-
Sin dalla fine degli anni ’70, Pallas ha fatto da produttore, saria si deve ricorrere al miglior personale disponibile in
regista e coordinatore di migliaia di eventi in tutto il mondo. quel momento e in quella location, possibilmente personale
Dal rock agli eventi di presentazione epocali di grandi cor- esperto con compensi non sempre gratificanti ma di sicuro
poration, gestendo nello stesso modo sia budget piccoli che con anticipi generosi”.
da capogiro, con aspettative altissime dei committenti e
degli spettatori.

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il piano preparatorio è condiviso e ben illustrato, allora il


processo autorizzativo definisce per sua natura l’imponde-
rabile: non si deve sbagliare su ciò che era pianificabile e
su cui si è preso un preciso impegno. La fase burocratica
di ottenimento del permesso, se vissuta con proattività e
collaborazione, coincide con la fase di risk management.
Negli Usa lo showbiz è sempre assicurato e la fattibilità di
un progetto è legata all’assicurabilità del rischio da parte di
assicuratori molto specialisti, che divengono partner pro-
fessionali in fase di progettazione”.

Quindi anche gli effetti speciali più incredibili si possono


realizzare in sicurezza e si possono assicurare?
“La pirotecnica al chiuso, se realizzata con professionisti
eccelsi, spesso stranieri, si controlla perfettamente. Penso
ai concerti degli AC/DC di cui mi sono occupato. Così come
il montaggio di mega screen a Dubai (ndr: il più grande
misurava 126 metri di larghezza con oltre 270 tonnellate di
tecnologie appese) in occasione di una convention di una
corporation globale”.
© Matteo Curti
Hai fatto un cenno all’importanza delle assicurazioni, qual è
Jimmy Pallas il tuo rapporto con il settore?
“Essenziale è la certezza del diritto. Nel mio team il giorno
dell’evento – parlando ovviamente solo di mega contratti –
Però direi che anche con l’impostazione perfetta la quan- nel gruppo di professionisti coinvolti a garantire la buona
tità di rischi insopprimibili è molto più alta rispetto a tante esecuzione inserisco sempre un notaio, affinché possa cer-
attività industriali o di servizi maggiormente pianificabili... tificare le eventuali anomalie occorse e le eventuali cause
“È vero, però oggi abbiamo strumenti raffinati, a parti- di cancellazione o circostanze anomale quantificabili, ad
re dalle tecnologie utilizzate sul luogo dell’evento fino esempio i millimetri di acqua piovana caduti. Il patto deve
agli strumenti predittivi del meteo. Ricordo un evento alle essere certo, il rischio trasferibile e misurabile. Mi piace-
Hawaii dove, convincendo il committente ad anticipare di rebbe che anche nei mercati europei gli assicuratori assu-
mezzora l’orario d’inizio di un evento, ci risparmiammo uno messero una maggiore partecipazione ai processi di risk
scroscio d’acqua imponente, chiudendo l’ultima parte del- management come negli Usa: si diffonderebbero le assicu-
la performance al chiuso con un meraviglioso arcobaleno razioni degli eventi e migliorerebbero premi e condizioni”.
come sfondo”.
Qual è il rischio che più ti impensierisce?
Per esemplificare: da risk manager ti senti più a tuo agio “Sinceramente, rispondo l’intangible asset della magia
quando lavori in Italia o negli Stati Uniti? dell’evento. Un rischio inassicurabile che non si riconduce a
“In entrambi i casi bisogna interagire con trasparenza e specifici eventi avversi o inadempienze. Lo stakeholder, che
professionalità con i soggetti decisivi in fase di autorizza- sia cliente o spettatore, deve percepire l’unicum che si at-
zione dell’evento. tendeva, in questo caso l’event producer non solo ha gestito
In Italia la fattibilità è legata alle autorizzazioni degli enti bene il rischio ma è consapevole e gratificato di fare uno
preposti, che sono oggi molto competenti e rigorosi. Se dei più pazzeschi e affascinanti mestieri al mondo”.

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COME SI LIQUIDERÀ
IL DANNO PARENTALE?
Una sentenza della Corte di Cassazione ha riaperto la
diatriba fra i tribunali di Roma e Milano riguardo ai criteri
di liquidazione del danno parentale. Il tema è centrale e
richiama l’attenzione dei risk manager e degli assicuratori
per quanto concerne le polizze RCO www.qbeitalia.coM

C
ome è noto, la Suprema Corte di Cassazio- euro per la tabella relativa alla perdita di fratelli/ni-
ne con sentenza del 21 aprile 2021 n.105791, poti).
mutando il proprio orientamento ha statu- La distribuzione del punto base così ottenuto viene
ito che “il danno da perdita del rapporto poi allocato tenendo conto dei criteri indicati dalla
parentale deve essere liquidato seguendo una tabel- Corte di Cassazione (età, convivenza, sopravvivenza
la basata sul sistema a punti”, che preveda: 1) l’indi- di altri congiunti, intensità della relazione affettiva).
cazione del valore medio del punto; 2) la modularità;
3) l’elencazione delle circostanze di fatto rilevanti Confronto fra le tabelle di Milano
e in particolare l’età della vittima e del superstite, il e di Roma
grado di parentela e la convivenza. Le tabelle così
predisposte dovranno poi prevedere di applicare dei In primo luogo, è doveroso sottolineare quanto le
correttivi che tengano conto delle peculiarità irripe- tabelle predisposte dal Tribunale di Milano siano il
tibili di ciascun caso, e sarà sempre possibile per il frutto di un lavoro metodologicamente molto rigoro-
giudice discostarsi dalla tabella fornendo adeguata so e scrupoloso che è reso possibile dall’analisi e dal
motivazione. continuo monitoraggio della giurisprudenza di me-
Il mutamento di rotta ha per effetto portato alla di- rito e di legittimità che è stato reso possibile grazie
sapplicazione delle tabelle Milanesi, sino a questo all’analisi di oltre 600 sentenze.
momento applicate a livello nazionale in oltre l’80% All’opposto, manca lo stesso rigore scientifico nella
dei tribunali per volontà della stessa Corte di Cassa- relazione di presentazione delle tabelle di Roma che
zione che in più di una pronuncia le ha considerate oggi si vorrebbe far prevalere.
tabelle di valore nazionale, a cui tutti i tribunali si Quanto alle differenze più eclatanti, che potenzial-
sono sin qui adattati con pochissime eccezioni, fra mente potrebbero portare a significative differenze
cui l’eccezione rilevante del Tribunale di Roma i cui liquidative:
criteri di liquidazione fino a ieri erano destinati a a. Legittimati attivi: le tabelle di Roma includono,
soccombere dinanzi alle pronunce di Cassazione, e oltre ai rapporti di parentela più stretti previsti
oggi - a sorpresa! - prevalgono. pure dalle tabelle Milanesi (genitori, figli, coniugi
In conseguenza di ciò, il 29 giugno scorso il Presiden- e altri conviventi comprese le parti delle unioni
te del Tribunale di Milano, dottor Fabio Roia, ha fir- civili, i fratelli e i nonni), anche gradi di parentela
mato e rese pubbliche le nuove tabelle del tribunale più attenuati includendovi gli zii, i cugini e i nipo-
di Milano, con le quali il tribunale ha adattato le pre- ti, gradi di parentela espressamente esclusi da
cedenti tabelle c.d. “a forbice” con il sistema “a pun- ogni automatismo o presunzione dall’Osservato-
ti” menzionato dalla Suprema Corte di Cassazione. rio di Milano. Per Milano (e fino a oggi per co-
L’adattamento è stato possibile ricavando dai valori stante orientamento della Corte di Cassazione)
medi delle precedenti tabelle a forbice il valore del i famigliari esterni alla cosiddetta famiglia nu-
punto “base” (pari a 3.365 euro per la tabella relativa cleare possono ben ricevere un risarcimento da
alla perdita di genitori/figli/coniugi e pari a 1.461,20 perdita famigliare a condizione che sia rigoro-

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samente provata “l’esistenza di un intenso lega- danno da perdita del rapporto parentale. Il risulta-
me affettivo” tale che la perdita del proprio caro to pratico del cambio di orientamento, al di là della
abbia comportato uno sconvolgimento emotivo differente formulazione teorica nel passaggio dalle
della vita del superstite, evitando pertanto pos- tabelle a forbice a quelle a punto, sono:
sibili automatismi. 1. incertezza sull’applicazione delle tabelle di Mila-
b. Il parametro della intensità del rapporto affettivo: no o di Roma;
richiamato unicamente nelle tabelle di Milano e 2. prevedibile aumento dei contenziosi, con un de-
non in quelle di Roma, introduce una valutazione precabile aumento di richieste risarcitorie pre-
di natura soggettiva, che se da un lato finisce testuose da parte di parenti anche molto lontani
inevitabilmente per introdurre un elemento di in- (per grado di parentela e coinvolgimento affetti-
certezza nella valutazione del danno, dall’altro è vo) della vittima;
un elemento che può vantare una storia di inter- 3. necessità di una istruttoria complessa;
pretazione e applicazione giurisprudenziale ul- 4. innalzamento degli importi medi liquidati dav-
tradecennale che può ben guidare gli operatori vero inopportuno, soprattutto pensando al con-
del diritto a interpretarne l’applicazione. testo europeo che vede l’Italia al primo posto
c. Adozione di un limite massimo di risarcimento per gli importi liquidati a titolo di danno alla per-
(Cap): Milano nella sua tabella per punti preve- sona e il danno c.d. da perdita familiare.
de esplicitamente l’adozione di un limite massi- Il mutato quadro giurisprudenziale avrà presumibil-
mo al risarcimento, superabile solo in presenza mente effetto sull’andamento tecnico delle polizze
di circostanze eccezionali che dovranno essere RCO e conseguente ricaduta sui tassi dei premi ap-
provate in giudizio ed essere parte di motiva- plicati.
zione dedicata. D’altro canto, la tabella Milanese Le inevitabili battaglie giudiziarie che seguiranno
non prevede un limite minimo, lasciando implici- per l’affermazione di una tabella sull’altra porteranno
tamente intendere che la base di partenza per il al raggiungimento di una giurisprudenza, per così
calcolo sia pari a zero. Roma non prevede alcun dire, stabile sulla interpretazione che porta a liqui-
limite massimo. dare i danni alla persona e da perdita parentale in
d. Adozione di una tabella dedicata per il macro-le- tempi tutt’altro che rapidi.
so: solo Roma adotta una tabella differente e Resta da chiedersi se non sia il caso di intervenire
apposita per il macro-leso, le tabelle di Milano prima con una legge che faccia chiarezza, ma anche
utilizzano uno schema a punti incrementale in che adotti importi di liquidazione più vicini a quanto
ragione (anche) della gravità della lesione su- riconosciuto dal resto d’Europa.
bita che non varia al raggiungimento di valori Nel frattempo, assicuratori e Risk Manager dovranno
specifici di danno. operare per cercare di rendere più sostenibile i rischi
e. Importi liquidati dalle differenti tabelle: le tabel- RCO, ad esempio valorizzando meglio la presenza di
le di Roma prevedono mediamente un aumento un piano sicurezza o le attività di loss control nel cal-
degli importi liquidati, tanto più sensibile in pre- colo dei premi gli uni, e adottando sempre maggiori
senza di parenti non appartenenti alla famiglia cautele e misure di prevenzione sul lavoro gli altri.
nucleare ma comunque presenti anche negli al-
tri casi
1
In senso conforme Cassazione 29 settembre 2021 n. 26300;
Conclusioni Cassazione 21 marzo 2022n. 9010; Cassazione 11 aprile 2022
n. 11689; Cassazione 18 maggio 2022 n. 15924

Superato lo sconcerto di un cambio di rotta della


giurisprudenza di legittimità tanto inaspettato quan-
to (come vedremo) inopportuno, restano oscure le
ragioni che hanno spinto i giudici della consulta a
mutare improvvisamente oltre un decennio di orien-
Massimiliano Gianelli
tamento costante con riferimento sia alla tabella del-
le lesioni personali, sia a quella del risarcimento del Claims Manager QBE

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EXECUTIVE
RISK SURVEY 2022
L’Executive Risk Survey 2022 di Aon “Making Better
Decisions in Uncertain Times” dimostra che i leader
preparati alle incertezze economiche accettano i rischi e
prendono decisioni migliori. L’indagine è stata realizzata
coinvolgendo 800 dirigenti di grandi imprese www.aon.it

A
on, azienda leader a livello mondiale nei servizi no e che appena un 35% dichiara di sentirsi molto prepa-
professionali, ha recentemente diffuso i risultati rato ad affrontarla.
della Executive Risk Survey 2022 “Making Bet- I leader che sono pronti allo scenario di una recessione
ter Decisions in Uncertain Times”, da cui emerge condividono quattro convinzioni fondamentali:
come le decisioni migliori nella gestione del rischio venga- • Accettare il rischio è l’unica opzione: il 62% dei mana-
no assunte dai leader più preparati a fronteggiare e gestire ger più preparati concorda sul fatto che la propen-
con successo i momenti di grande volatilità e incertezza sione della propria azienda al rischio è aumentata in
economica. scia all’attuale contesto macroeconomico. Inoltre, per
Aon ha condotto più di 800 interviste con C-suite leader e le aziende che ritengono di essere molto preparate a
dirigenti di aziende con più di 500 dipendenti per rispon- fronteggiare la recessione, affrontare il rischio non è
dere a domande riguardanti, ad esempio, le caratteristiche una scelta, bensì una questione di sopravvivenza.
che differenziano un leader molto preparato ad affrontare • Le analisi e la consulenza di stakeholder interni ed
una recessione dagli altri o in che modo un leader assume esterni sono elementi fondamentali per prendere de-
decisioni migliori per posizionare la propria azienda in una cisioni migliori: i leader molto preparati sono due volte
traiettoria di crescita in un momento cruciale come quello più propensi ad apprezzare la consulenza di un ad-
attuale. visor esterno per migliorare la capacità della propria
Dalla ricerca si evince che una netta maggioranza (79%) azienda di intraprendere buone decisioni e affrontare
dei soggetti intervistati si aspetta una recessione quest’an- i rischi. I manager ottimisti resistono anche alla tenta-

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zione di rallentare le assunzioni nonostante le difficili La ricerca è stata condotta online tra il 2 e il 15 settembre
condizioni economiche. A tal proposito, il 42% dei le- 2022, intervistando 815 C-suite leader, partner, dirigenti e
ader più esperti si impegna molto per attrarre e trat- altri executive di aziende attive in diversi settori con più
tenere i migliori talenti di livello executive, rispetto ad di 500 dipendenti, in Italia, Francia, Germania, Spagna,
appena il 22% degli altri leader. Regno Unito e Stati Uniti. Questo report segue quello del
• Il Covid-19 ha mostrato che i rischi sono interconnessi: 2020 “Are You Prepared for the Next Big Threat?” e del 2021
il 61% dei manager molto preparati concorda nell’affer- “A New Approach to Volatility: The Importance of Making
mare che i rischi sono interconnessi, sulla base dell’e- Better Decisions”.
sperienza maturata durante la pandemia da Covid-19.
Inoltre, una netta maggioranza (73%) dei leader più
esperti crede fortemente che la pandemia li abbia pre-
parati a reagire con rapidità ai rischi emergenti, au-
mentando la loro fiducia nell’affrontare una recessione. I risultati completi sono consultabili qui.
• Non frenare gli investimenti a lungo termine – né igno-
rare i rischi long-tail: i cinque rischi principali su cui
tutti i leader aziendali riferiscono di essere maggior-
mente focalizzati sono: inflazione, crisi finanziaria,
forniture di energia, attacchi cyber e interruzioni nella
supply chain. Oltre a trattare questi rischi, un leader
molto preparato guarda al futuro e dedica molto più
tempo alle sfide sul lungo termine, tra cui la disugua-
glianza economica e sociale, le tecnologie dirompenti,
le criptovalute e la blockchain. Analogamente, quasi la
metà dei leader molto preparati (49%) dedica molto
tempo al tema del cambiamento climatico, a fronte di
un 26% per gli altri leader.

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INDAGINE SUL
WHISTLEBLOWING IN ITALIA
Il 78% delle aziende utilizza una casella mail per la ricezione
e gestione delle segnalazioni da whistleblowing, ma con
l’arrivo della nuova legge in materia è necessaria una
revisione di questo e altri processi. Ecco i risultati della
prima indagine svolta in Italia, condotta da EQS Group www.eqs.com/it

L
o scorso 10 settembre è entrata ufficialmente in PRINCIPALI EVIDENZE
vigore la seconda legge che delega al Governo
italiano il recepimento della Direttiva UE sul Whist- 1. Presenza di un canale di segnalazione
leblowing (2019/1937): una normativa europea nata A cinque anni dalla Legge 179 del 2017, emerge che 4 azien-
con l’obiettivo di garantire uno standard di protezione mi- de italiane su 5 (78%) hanno implementato un sistema di
nimo per tutti i segnalanti all’interno dei confini unionali. segnalazione interno. Tra queste, il canale di segnalazione
Sebbene, alla data in cui l’autrice scrive il testo non sia an- maggiormente diffuso sembra essere quello della casella
cora stato recepito, il nostro Paese non può del tutto dirsi e-mail, scelto come unico canale di whistleblowing dal 17%
sprovvisto di una disciplina in merito e anzi, con l’introdu- del campione di aziende intervistate. Questo dato dimostra
zione nel 2001 del Modello 231, nel 2012 della Legge 190 un ancora scarso livello di consapevolezza circa l’attenzio-
e nel 2017 della Legge 179, l’Italia rientra tra i pochi Stati ne da prestare alla sicurezza informatica e circa l’impor-
europei antesignani. tanza di tutelare la riservatezza dei dati personali e delle
La presenza di queste normative, tuttavia, necessita di un informazioni condivise.
ulteriore affiancamento nei confronti di tutte quelle azien- Alta è, invece, la media delle segnalazioni ricevute da par-
de già dotate di meccanismi di segnalazione interna e che te delle aziende italiane, che raggiunge quota 142 all’anno,
si trovano oggi a verificare quali aspetti degli attuali pro- per un totale di 1 segnalazione da whistleblowing ogni 2,5
cessi e strumenti possano essere conservati e quali, invece, giorni (2 a settimana). Nelle aziende di dimensioni mag-
debbano essere rivisti. giori (più di 10.000 dipendenti), inoltre, la media raggiunge
quota 835 casi all’anno, pari a 2,2 segnalazioni al giorno.
Proprio per fare il punto circa le correnti modalità di rac-
colta e gestione delle segnalazioni da parte delle aziende 2. Segnalazioni anonime
italiane e osservare quali saranno i punti da aggiornare Significativa è l’analisi circa la possibilità di garantire l’ano-
con il recepimento della Direttiva, EQS Group Italia con il nimato ai propri whistleblower: la quasi totalità del campio-
supporto scientifico della dottoressa Priscilla Robledo (The ne preso in analisi ha previsto le segnalazioni di tipo ano-
Good Lobby Italia) e della dottoressa Elda Varrone (Lab- nimo, fatta eccezione per le aziende nella fascia tra i 1.000
4Compliance) ha dato vita alla prima indagine sul whist- e i 4.999 dipendenti, le quali non consentono l’anonimato
leblowing nelle aziende italiane. I risultati di questa sono nel 21% dei casi. Laddove consentite, le segnalazioni di tipo
stati presentati davanti a un pubblico di oltre 700 persone anonimo superano il 50% del totale dei casi, con picchi del
in occasione della prima giornata della European Complian- 63% per aziende con oltre 10mila dipendenti. Le aziende
ce and Ethics Conference 2022 – la più grande conferenza più piccole (1-49 dipendenti), invece, ricevono solamente
europea dedicata all’etica e alla compliance, organizzata il 14% delle segnalazioni senza indicazione circa l’identità
dal 2019 da EQS Group Global – e sono di seguito qui rias- del segnalante.
sunti, con la speranza che possano servire da supporto per
i mesi a venire. 3. Gestione delle segnalazioni
Anche per quanto riguarda l’apertura di indagini interne e

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la conseguente applicazione di sanzioni disciplinari i nu- processi adottati, assicurandosi che i canali implementati
meri parlano chiaro: il 65% circa delle segnalazioni è circo- siano compliant con i requisiti previsti dalla Direttiva come
stanziato e il 17% porta a conseguenze disciplinari, dato che la riservatezza dell’identità del segnalante e la protezione
raggiunge il 33% nelle aziende con 250-999 dipendenti. dei dati. Si ricorda, inoltre, che le aziende italiane devono
prestare maggiore attenzione circa i tempi di risposta, ge-
4. Profilo dei whisteblower stione e chiusura dei casi, in quanto a oggi poco monitorati
Prendendo in analisi il profilo dei segnalanti, si evidenzia e – di contro – disciplinati in maniera stringente dalla nuova
come la quasi totalità delle segnalazioni riportate arrivi da normativa.
dipendenti, un 1% di segnalazioni venga inviato da dirigenti In generale, si ricorda che gli obblighi imposti dalla nuova
mentre sono assenti (0%) segnalazioni provenienti da C-su- Direttiva valgono in prima istanza per aziende con più di
ite. Contano, di contro, per il 7% del totale le segnalazioni 250 dipendenti e che, a partire da dicembre 2023, la soglia
provenienti da clienti, partner e/o fornitori – dato che si minima di dipendenti scende a 49 unità. In questo senso,
accinge a cambiare con l’estensione dell’ambito soggettivo il 2023 si prospetta essere un anno decisivo per l’introdu-
di segnalazione previsto dalla Direttiva UE 2019/1937. zione di un nuovo regime di tutela in favore di tutti i whist-
leblower italiani ed europei.
5. Tempi di gestione e chiusura caso
Altro dato significativo che emerge dall’indagine di EQS OBIETTIVO
Group è quello relativo ai tempi di gestione e chiusura del-
le indagini interne, che rileva un 40% circa di rispondenti L’indagine di EQS Group Italia è stata condotta in forma
non in grado di stimare le relative tempistiche – indicato- anonima tra il 31 agosto e il 02 ottobre 2022. Complessiva-
re che evidenzia la necessità di rivedere questo passag- mente hanno preso parte alla survey 162 aziende italiane
gio del processo, una volta recepita la Direttiva anche nel provenienti da diversi settori (automotive, consumer pro-
nostro Paese. Essa, infatti, prevede tempistiche di risposta, ducts, energy, financial services, life sciences, media, etc) e
gestione e chiusura dei casi definite. Bene il risultato per le con differenti dimensioni (da 1 a più di 10.000 dipendenti).
aziende con più di 5.000 dipendenti, la cui maggioranza
dichiara di riuscire a chiudere i casi entro i 90 giorni previ-
sti dalla normativa europea.
Scarica gratis i risultati dell’indagine
ADEGUAMENTO AI NUOVI REQUISITI PREVISTI
DALLA DIRETTIVA
Relativamente ai nuovi requisiti introdotti dalla Direttiva UE
2019/1937, emerge un altro dato confortante: solamente il
15% del campione analizzato dichiara di non avere anco-
ra iniziato a rivedere i propri processi e strumenti interni
in coerenza con i nuovi requisiti e ben il 16% dei rispon-
denti ha già correttamente implementato le principali no-
vità contenute nel testo unionale. Questo dato conferma
come lo sforzo necessario per adeguare il proprio operato
in maniera compliant a quanto previsto dalla Direttiva sia
possibile e adeguato, ed è la riprova che il lavoro di infor-
mazione, formazione e consulenza operato da istituzioni,
associazioni e aziende sta portando i propri frutti.

CONCLUSIONI Laura Santeusanio

Analizzando i risultati emersi dall’indagine, è confortante


Managing Director
EQS Group Srl
constatare che la maggior parte delle aziende risponden-
laura.santeusanio@eqs.com
ti si sia già dotata di un sistema interno di segnalazione. +39 02 0070 7050
Tuttavia, è importante che le organizzazioni rivedano i www.integrityline.com/it

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CYBERSECURITY: NO
ALL’EFFETTO DOMINO
L’imprevedibilità e l’impatto che un attacco cyber porta
con sé fa sì che il rischio informatico sia il più temuto da
molte imprese. Una sua caratteristica peculiare sono le
conseguenze a cascata, che possono creare gravi problemi
all’operatività e alla reputazione dell’azienda www.chubb.com

I
rischi in ambito di sicurezza informatica rappresenta- a funzionare, con l’infrastruttura virtuale “bloccata” i
no una sfida critica per le aziende, in quanto potenzial- clienti si rivolgerebbero altrove;
mente in grado di causare gravi interruzioni dell’attività • la seconda tessera del domino: la perdita di clienti e
e significativi impatti finanziari. Comprendere i rischi e il danno reputazionale. Il furto di dati personali (ad
il funzionamento degli attacchi informatici può aiutare a esempio i numeri di carta di credito) può minare la
tenere a bada gli hacker e a proteggere meglio la propria fiducia dei clienti. Una violazione dei dati è spesso
azienda. accompagnata da una copertura mediatica poco lu-

L’“effetto domino” singhiera, che danneggia la reputazione del marchio,


con conseguenze ancora più disastrose per la fedeltà
Ciò che spesso non viene compreso prima di subire un dei clienti;
attacco cyber è che le ricadute di un incidente possono • la terza tessera del domino: i costi di ripristino. Dopo
creare una rapida spirale negativa. Man mano che l’attività qualsiasi incidente cyber, le attività di ripristino dei
viene progressivamente impattata, i costi di ripristino au- dati, dei software e dei sistemi informatici, per non
mentano rapidamente: parlare della reputazione dell’azienda, richiedono de-
• la prima tessera del domino: la perdita di business. Una naro, tempo, risorse umane e spesso costose risorse
volta che i siti web o i sistemi informatici di un’azienda esterne;
vengono attaccati e portati offline, è probabile che le • la quarta tessera del domino: le spese legali e di liqui-
piattaforme di e-commerce siano rese inaccessibili ai dazione. Quando un attacco informatico ha un impatto
clienti e le transazioni potrebbero non essere elabora- negativo su clienti, fornitori o altri stakeholder, spesso
te. Sebbene i punti vendita fisici possano continuare si verificano conseguenze legali per l’azienda. La di-

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fesa dei reclami può essere estremamente costosa e materia di sicurezza informatica e sessioni regolari di
richiedere molto tempo. formazione e sensibilizzazione;
Quando questi scenari assomigliano, metaforicamente • dotarsi di una solida procedura di gestione degli ac-
parlando, a tessere di un domino che, una ad una, iniziano a cessi: si tratta di un aspetto essenziale di qualsiasi poli-
cadere, il rapido aumento dei costi può portare un’azienda tica di sicurezza informatica. Le password degli utenti
sull’orlo del fallimento. devono essere complesse (formate da una combina-
zione di lettere maiuscole e minuscole, numeri e carat-
Come agiscono i criminali informatici teri speciali) e devono essere cambiate frequentemen-
te. Gli account dei dipendenti che non lavorano più per
Esistono diversi modi in cui i criminali informatici possono l’azienda devono essere prontamente disattivati e le
accedere al sito web o al server interno di un’azienda per password revocate. Tutti gli accessi da remoto alla rete
rubare dati o colpire in altro modo. Questi includono: aziendale e gli account dotati di privilegi devono es-
• sfruttamento di dispositivi elettronici non sicuri (com- sere protetti da soluzioni di Multi-factor authentication;
puter, tablet, ecc.) con accesso legittimo al server; • attuare politiche di back-up a prova di ransomware
• sfruttamento di password vulnerabili utilizzate dai di- e coerenti con i piani di business continuity: è fonda-
pendenti o di procedure di gestione delle password mentale che le copie di back-up siano salvate offline,
deboli; vale a dire su supporti disconnessi dal resto della rete
• attacchi attivi che sfruttano le falle di sicurezza, spesso aziendale e da internet. In caso di back-up “on-cloud”
utilizzando malware o tecniche sofisticate (ransomwa- è consigliabile che tali back-up siano di tipo “immu-
re, attacchi brute force, raccolta delle credenziali, phi- table” o WORM (write once read many). È importante
shing, ecc.); che l’accesso agli ambienti di back-up sia limitato a
• sfruttamento di un’interruzione di corrente o di rete selezionati utenti privilegiati e che sia comunque pro-
(che può essere o meno causata da malintenzionati). tetto da soluzioni di Multi-factor authentication;
• creare un piano di risposta agli incidenti informatici:
Come proteggere l’azienda dagli alcuni incidenti possono essere mitigati con il giusto
attacchi informatici piano di risposta e il coinvolgimento di esperti interni
ed esterni. Con una strategia di gestione degli inciden-
Fermare i criminali informatici può sembrare una sfida sco- ti e professionisti pronti a intervenire, i tempi di rispo-
raggiante. Tuttavia, esistono alcune semplici misure che le sta e risoluzione saranno accelerati;
aziende possono adottare per creare la propria procedura • sottoscrivere un’assicurazione cyber: una buona poliz-
di gestione del rischio cyber e mitigare la propria esposi- za assicurativa cyber è più di un semplice strumento
zione: di mitigazione delle perdite finanziarie, aiuta infatti le
• aggiornare i dispositivi IT e i software di sicurezza: per imprese a valutare i rischi cyber a cui sono esposte e a
i criminali informatici è molto facile sfruttare sistemi capire come prepararsi al meglio a potenziali attacchi
operativi e dispositivi obsoleti, nonché software privi informatici – inclusa la formazione per il personale – e
di patch e vulnerabili; comprende una serie di soluzioni e servizi per il trasfe-
• monitorare con attenzione l’infrastruttura di rete: l’indi- rimento del rischio e la gestione della crisi successiva
viduazione tempestiva di anomalie può limitare i dan- all’evento.
ni all’azienda. Un esperto di sicurezza informatica può
identificare le aree ad alto rischio e alcuni software di Per approfondimenti sull’offerta assicurativa cyber di
sicurezza sono in grado di offrire soluzioni di monito- Chubb, visita la pagina chubb.com/it/cyber.
raggio;
• formare i dipendenti sulla sicurezza informatica: se-
condo un sondaggio condotto da Chubb, solo il 31%
degli intervistati ha riferito che il proprio datore di la-
Andrea Nicelli
voro fornisce corsi di formazione o di aggiornamento
annuali sulla sicurezza informatica. È bene assicurarsi
Cyber and Technology
che i dipendenti comprendano il ruolo importante che
Underwriting Manager,
essi svolgono nel prevenire alcuni attacchi e aiutarli Southern Europe
a utilizzare prassi sicure attraverso policy ufficiali in anicelli@chubb.com

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NUOVI STRUMENTI PER


L’AGRICOLTURA 4.0
Zurich e XFarm insieme per supportare le imprese agricole
e rendere sempre più efficiente la loro attività, soprattutto in
un contesto di difficoltà come l’attuale. L’Agricoltura 4.0 offre
numerose opportunità, tra cui la raccolta dei dati h24 che permette
l’automatizzazione e il monitoraggio del processo produttivo www.zurich.it

R
educe da un’estate dominata dalla siccità, con il modulo sostenibilità della app xFarm, con cui è possibile
60% di precipitazioni in meno rispetto alla media rendere più smart ed efficiente la gestione dell’azienda
storica e 2 gradi centigradi in più rispetto agli ulti- agricola stessa; gli agricoltori risparmieranno così tempo
mi anni, l’agricoltura italiana si trova ad affrontare e denaro, e disporranno di un nuovo strumento digitale.
con maggiore urgenza che mai il tema della gestione del In una seconda fase, grazie ai dati raccolti dalla app, sarà
rischio, in particolare di quello climatico. Tra i settori più possibile adattare ogni polizza alle esigenze reali dell’a-
direttamente colpiti dall’intensificarsi di eventi atmosferici zienda agricola. Considerando che, a causa del cambia-
estremi, il comparto agroalimentare deve inoltre fare i conti mento climatico, il 2022 è stato un anno di forti difficoltà
con l’aumento dei costi delle materie prime, energetiche in per il settore primario, colpito da siccità ed eventi meteo
primis ma anche di fertilizzanti, mangimi, nonché dei costi estremi, offrire agli agricoltori la miglior consulenza e gli
legati ai trasporti e alla distribuzione. L’Agricoltura 4.0 offre strumenti adatti ai loro bisogni è fondamentale.
numerose opportunità in questo senso, permettendo l’auto-
matizzazione della raccolta, il monitoraggio del processo Inoltre, grazie ai dati che la app xFarm raccoglierà 24 ore
produttivo tramite l’analisi dei dati, supportando così l’atti- su 24, quando si verificherà un evento dannoso, come una
vità quotidiana degli operatori del comparto. grandinata, una tromba d’aria o un periodo di siccità, Zu-
rich potrà verificare in tempo reale e oggettivo il danno e
Si colloca in questo scenario la collaborazione tra Zurich sarà in grado di provvedere in modo automatico al rimbor-
Italia e xFarm Technologies, un progetto unico a livello eu- so senza la necessità di chiedere all’agricoltore un’ampia e
ropeo che mira a innovare le polizze assicurative del setto- dettagliata documentazione.
re agricolo, contribuendo allo stesso tempo a un futuro più
sostenibile. Sostenendo l’agricoltura 4.0, Zurich riconferma Il futuro a cui mira il progetto lanciato da Zurich e da xFarm
il proprio ruolo pionieristico all’interno del settore agroali- Technologies sono dunque le cosiddette assicurazioni pa-
mentare, abilitando lo smart farming, con pratiche agricole rametriche, che permettono di customizzare la polizza in
sempre più efficienti. base a parametri specifici, quali l’area dove l’azienda agri-
cola opera o il tipo di colture che essa coltiva, nonché di
Zurich, grazie al costante dialogo con agricoltori e consor- rendere più sicura ed accurata la ricognizione del danno e
zi, ha infatti strutturato soluzioni di protezione su misura la sua liquidazione.
a tutela delle aziende del settore, incluse quelle del seg-
mento biologico. Oggi la più importante di quelle soluzioni,
Zurich Azienda Agricola, è ulteriormente potenziata grazie
alla piattaforma digitale di xFarm Technologies, e punta a
guidare la trasformazione digitale dell’intera filiera verso
un modello di Agricoltura 4.0.

Nella prima fase del progetto, le aziende agricole assicu-


rate con Zurich possono beneficiare automaticamente del

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IL CONVEGNO
ANNUALE 2022
Oltre 1000 le persone registrate e 33 i relatori protagonisti della 22esima edizione del Convegno Annuale
ANRA, che si è svolto 24 e 25 ottobre all’Allianz MiCo - Milano Convention Centre. Tema centrale della intensa
due giorni, “L’ecosistema digitale del rischio. Intelligenza Artificiale e Big Data”, attorno al quale si sono svi-
luppati i cinque keynote speech e le otto tavole rotonde in programma, con un’area espositiva a cura dei 38
partner del mondo assicurativo e del Risk Management.
Numeri da record per una kermesse che rappresentava una sfida per ANRA, con il ritorno in presenza dopo
il Covid e la complessità del suo tema cardine: una sfida vinta che ha dimostrato come la pervasività della
rivoluzione digitale richieda una riflessione attenta nel rapporto con l’elemento umano, con la persona che
è individuo, forza lavoro, società.

Da sinistra il presidente del Comitato Tecnico


Scientifico Sal vatore Lampone e il presidente di
ANRA Carlo Cosimi

Sul palco, da sinistra i rappresentanti del Comitato


Formazione di ANRA, Gianluigi Lucietto e il
presidente Marco Terzago e il direttore didattico
Maurizio Castelli

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Il lancio dei tocchi durante la cerimonia di consegna dei diplomi

Il team operativo ANRA con il presidente Carlo Cosimi Il keynote speech di apertura della seconda giornata
e la vicepresidente Gabriella Fraire. Da sinistra Giulia a cura della professoressa Cecilia Metra (a sinistra).
Gotelli, Giorgia Caputo, Lucia Mazzocca, Angelica Con lei sul palco, la moderatrice Jole Saggese,
Uberti ed Emanuela Cristello giornalista di ClassCNBC

Padre Natale Brescianini, relatore della tavola


rotonda “Il quadro normativo in materia di
intelligenza artificiale: profili etici e giuridici sull’uso
dell’intelligenza artificiale”, intervistato a margine
dalla giornalista Maria Moro di Insurance Connect

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Ritrovo in Casa ANRA, quartier generale dell’Associa- La vicepresidente ANRA Gabriella Fraire, sul palco
zione come moderatrice

Da sinistra Giorgio Gaglio, Marco Terzago, Cecilia Casadei, Alberino Battagliola, Annamaria Oliva, Gianluigi
Lucietto, Anna Fabbri, Salvatore Lampone, Silvia Cerlesi, Carlo Cosimi, Paola Radaelli, Gabriella Fraire, Aldo
Gebbia e Stefano Scoccianti

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ANRA INFORMA
GLI APPUNTAMENTI

24-26 GENNAIO 2023


09-11 MAGGIO 2023

31-02 FEBBRAIO 2023


16-18
Online - 1° modulo ALP ANRA “Fondamenti di Online - 4° modulo ALP ANRA “Enterprise Risk
Risk & Insurance Management” Management (ERM) e Strumenti avanzati di
Risk Management”

28-02 MARZO 2023


22-24 maggio 2023

07-09
Online - 2° modulo ALP ANRA “Risk & In presenza - RIFT Rimap Fast Track, esame
Insurance Management avanzato” finale 25 maggio

21-23 MARZO 2023


15-13 giugno 2023

28-30
In presenza - 5° modulo ALP ANRA “Prima
Online - 3° modulo ALP ANRA “Tecniche di e dopo il Sinistro: Claims management,
Controllo, Mitigazione e Trattamento dei Crisis management, Disaster recovery,
Rischi” Comunicazione” ed esame finale

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RMNEWS
#84 DICEMBRE 2022 – ANN0 16
www.anra.it

Bimestrale - anno 16 DIRETTORE RESPONSABILE


Numero 84 - dicembre 2022 Giovanni Favero
favero.g@anra.it
Risk Management News
REDAZIONE
Maria Moro
progetti@insuranceconnect.it

HANNO COLLABORATO
Massimo Campanella
Antonio Cugino
Massimiliano Gianelli
Luca Lombardi
Mark William Lowe
Andrea Nicelli
Milena Piantoni
Pierluigi Portalupi
Laura Santeusanio
Susana Huete Santos
Elena Vaciago

DISTRIBUZIONE
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a segreteria@anra.it

SEGRETERIA DI REDAZIONE
0258103300
© OKrasyuk segreteria@anra.it

PROGETTO GRAFICO
Clarissa Citterio
grafica@insuranceconnect.it

STAMPA
Galli Thierry stampa srl
Via Caviglia, 3
20139 Milano (MI)

EDITORE E REDAZIONE
ANRA
Via Alberico Albricci, 9 20122 Milano
È vietata la riproduzione, memorizzazione Tel. 0258103300
in un sistema che ne permetta il recupero
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o totale di questa pubblicazione senza la www.anra.it
precedente autorizzazione dell’editore.

Risk Management News, supplemento


periodico della testata www.anra.it
Reg. presso Tribunale di Milano, n.14 del 1°
febbraio 2019

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ANRA
ANRA è l’associazione che dal 1972 raggruppa i Risk Manager e i Responsabili delle
Assicurazioni Aziendali. Ad oggi l’associazione conta oltre 700 soci e svolge un im-
portante ruolo per la creazione in Italia di una cultura della gestione dei rischi e delle
forme più adeguate per assicurarli. In ANRA sono rappresentati i Risk Manager e i
Responsabili Assicurativi Aziendali: i primi monitorano ed esaminano tutti i rischi,
ordinari e straordinari, correlati all’attività aziendale, li condividono con il top manage-
ment e formulano, con il loro accordo, un piano operativo per la gestione dei rischi; i
secondi, invece, impostano, realizzano e gestiscono il piano assicurativo dell’azienda.

FERMA
ANRA è la rappresentante italiana in FERMA (Federation of European Risk Management
Associations), l’organizzazione che attualmente riunisce le associazioni nazionali di
risk management di 22 nazioni europee. Essa rappresenta oltre 5600 professionisti
che operano nei più svariati campi, dall’industria alla finanza passando per la sanità,
presso organismi statali, privati o enti benefici. Scopo di FERMA è promuovere la cultu-
ra della prevenzione del rischio e favorire il networking tra i propri associati.

Ifrima
ANRA fa parte dell’IFRIMA (International Federation of Risk and Insurance Management
Associations), l’organizzazione, la cui attività può essere fatta risalire al 1930, che rac-
coglie sotto di sé le associazioni internazionali di gestione del rischio, in rappresentan-
za di 23 organizzazioni e 30 Paesi di tutto il mondo. L’obiettivo primario di IFRIMA è
quello di fornire un forum per l’interazione e il confronto tra le varie associazioni di
categoria e i membri che ne fanno parte.

Per maggiori informazioni:


ANRA, Via Alberico Albricci, 9 - 20122 Milano
T +39 02.58.10.33.00 - segreteria@anra.it

www.anra.it
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