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IL
ERMETICO
MEDICO
“Il medico ermeticoè un'aggiunta molto attesa al crescente corpus di
opere sull'ermetismo italiano, di cui Giuliano Kremmerz è la moderna
incarnazione. Erede della corrente egiziano-napoletana da cui
nacquero Cagliostro e altri, Kremmerz cercò di rivelare insegnamenti
esoterici per diminuire la sofferenza umana attraverso lo strumento
degli 'egregori' ermetici. Qui, per la prima volta in lingua inglese,
abbiamo i principi guida e gli esempi di rituali di un guaritore dalla
reputazione miracolosa per aiutarci nel nostro viaggio interiore e per
aiutarci a essere al servizio anche degli altri lungo il loro cammino”.

MARCASTAVISH,AUTORE DIEGREGORIETIL PERCORSO DI


FRIMASSONERIA

“Le eccellenti traduzioni di Pantano e gli penetranti commenti sugli


oscuri saggi di Daffi offrono al lettore uno sguardo raro sulla vita e
l'opera del mago italiano Giuliano Kremmerz. Dal suo lavoro nelle
terapie occulte per ordinare documenti relativi alla sua Fraternità di
Myriam, il lavoro di Kremmerz è finalmente disponibile per il pubblico
di lettori inglesi.
JAIMEPAULlAMB,AUTORE DIMYTH, MAGICO, EMASSONERIA:
OCCULTPPROSPETTIVE INFRIMASSONERIA

“Nel mondo anglofono, l'esoterismo italiano è stato a lungo


sinonimo del tradizionalista radicale Julius Evola. Tuttavia,
gettando luce su un angolo affascinante ma poco conosciuto
dell'Italia di fine Ottocento e inizio Novecento,L'ermetico
Medicodelinea la vita e l'opera dell'ermetico, mago e guaritore
Giuliano Kremmerz e della sua Confraternita di Myriam (influenzata
dal rito egiziano della massoneria, dal martinismo, dal
rosacrocianesimo e dall'antica tradizione egiziano-greco-romana).
Questo volume include testi scritti da Kremmerz per i membri della
confraternita (che fu presa di mira e poi soppressa dal regime fascista
di Mussolini), nonché un rituale del Sagittario e un rituale dell'Ariete
pubblicati sulla rivista di KremmerzIlMondo,mai visto prima in inglese.
Altri argomenti discussi in questo volume includono la catena
iniziatica, l'uso di geni terapeutici, intelligenze planetarie e l'effetto del
'fuoco erotico' del sesso sulla guarigione.
UNNGELMILLAR,AUTORE DELTHREESTAGIE DIioNITIATICO
SPIRITUALITÀ: CRAFTSMAN, WARRIVO, MAGICIANO

“Meno noto - e ingiustamente - fuori dall'Italia rispetto al suo quasi


contemporaneo Julius Evola, Giuliano Kremmerz avrebbe trovato in Marco
Daffi (il barone Ricciardo Ricciardelli) un simpatico cronista della sua filosofia
ermetica, in particolare delle sue implicazioni iatriche. Ora entrambi hanno
trovato in David Pantano un traduttore che rende giustizia al loro lavoro,
permettendo a un pubblico più vasto di scoprire quell'unione di materia e
spirito che per Kremmerz era la somma totale della realtà.
DAVIDOCSU STRADA,AUTORE DIMAGICO: ALIFE INMMINERALEWORLD
THANONE

“Giuliano Kremmerz è stato una delle figure più importanti della


tradizione ermetica italiana all'inizio del XX secolo, ma finora ha
ricevuto poca attenzione nel mondo anglofono. Il traduttore, David
Pantano, deve essere congratulato per aver diffuso la conoscenza
di Kremmerz a un pubblico più ampio e aver contribuito a far luce
sul suo intrigante sistema di medicina ermetica.
UNLEXSUMNER,AUTORE DITLUIMAGOTRILOGIA
Contenuti

PREFAZIONE. La posizione di Giuliano Kremmerz nell'esoterismo italiano


e La sua relazione con Marco Daffi e Julius Evola di Hans Thomas
Hakl

PREFAZIONE DEL TRADUTTORE. Note di apertura per note di apertura

INTRODUZIONE. Su Giuliano Kremmerz, la sua opera e il suo pensiero


di Marco Daffi

PRIMA PARTE. Giuliano Kremmerz e


la Fraternità Magico-Terapeutica di
Myriam di Marco Daffi
Introduzione di Giammaria

Capitolo 1. Giuliano Kremmerz: La vita e l'uomo


L'uomo
Lo scrittore
Il capo
Il Terapeuta
Note bibliografiche

Capitolo 2. Storia della Fraternità Magico-Terapeutica +


di Miriam

SECONDA PARTE. Opere raccolte su


Alchimia ermetica, terapia ed eros di
Marco Daffi
Capitolo 3. Introduzione

Capitolo 4. Note critiche sulla terapeutica ermetica 1: giugno


27-24 agosto 1968
Capitolo 5. Note critiche sulla terapeutica ermetica 2: agosto
31, 1968

Capitolo 6. Note sulle sette forme di intelligenza in


Medicina ermetica

Capitolo 7. L'eros ei quattro corpi ermetici


Eros
Il corpo saturniano
Il corpo lunare
Il corpo mercuriale
Il corpo solare
Capitolo 8. Dell'Opera Omnia di Giuliano Kremmerz

APPENDICI. Storico selezionato


Carte della Fraternità di Myriam di
Giuliano Cremmerz
Appendice A. Introduzione di David Pantano

Appendice B. Credo con prefazione di Giammaria

Appendice C. Il programma fondamentale

I. Rapporto ai Dodici Supremi Maestri dell'Operare


Università

II. Statuti e Programmi della Myriam


Appendice D. Circolare ai Presidenti delle Fraternità di
Myriam, 29 giugno 1914

Appendice E. Il rituale del Sagittario e il rituale dell'Ariete


I. Preambolo
II. Statuti e Programma del Myriam Il
Rituale del Sagittario
Il rituale dell'Ariete
III.
Indice
Giuliano Cremmerz
PREFAZIONE

La posizione di Giuliano Kremmerz in


L'esoterismo italiano e la sua
relazione con Marco Daffi e Julius
Evola

Hans Thomas Hakl

UN Sulla centralità di Giuliano Kremm-erz, o JM Kremmerz (originariamente),


nell'esoterismo italiano non ci sono dubbi. Per molti studiosi è il principale
rappresentante della cosiddetta Tradizione Italica, quale la sua
numerosi seguaci risalgono all'antichità.*1
Nacque come Ciro Formisano a Portici vicino a Napoli l'8 aprile 1861, e
apparentemente ricevette il suo nome esoterico Kremm-erz quando fu
formalmente iniziato nella loggia di Giustiniano Lebano (1832–1904; nome
esoterico: Sairitis Hus), maestro del Rito Egizio Tradizionale. La famiglia di
Lebano era anche vicina alla famiglia di Domenico Bocchini (1775–1840; nome
esoterico: Geronta Sebezio), un altro degli antenati spirituali di Kremmerz e
anch'esso ben inserito negli ambienti esoterici internazionali del suo tempo.
Conosceva, per esempio, Edward Bulwer-Lytton, l'autore del famoso romanzo
Zanoni. Molto probabilmente Kremmerz ricevette istruzioni anche
dall'esoterista Pasquale de Servis (nome ermetico: Izar Bne Escur), che abitava
a Portici nella stessa casa del giovane Ciro Formisano. Erano rappresentanti
della corrente ermetica egiziano-napoletana che ebbe anche il conte
Cagliostro e Raimondo di Sangro, principe di San Severo
(1710–1771), alchimista e inventore estremamente colto, tra i suoi
creatori.*2
Alla fine del 1880 Kremmerz viaggiò molto, presumibilmente in America Latina e/
o in Francia, per raccogliere sostegno esoterico e materiale. Dopo il suo ritorno iniziò
a pubblicare riviste esoteriche diffondendo gli insegnamenti pitagorici più il
mesmerismo e le correnti spiritiche che fiorivano in quel momento. Ha iniziato conIl
Mondo Segretonel 1897. La sua intenzione era quella di insegnare la teoria e la
pratica della magia naturale e divina con un'attenzione particolare alla medicina
ermetica. Dopo la morte di Lebano questo fu anche l'inizio dell'ormai famosa Fr + Tm
+ di Miriam (Fratellanza Terapeutica-Magica di Myriam, o Miriam), con basi operative
(accademie) in varie città italiane. La divulgazione di insegnamenti precedentemente
segreti non fu approvata, tuttavia, da alcuni dei suoi compagni ermetici.

In seguito Kremmerz e la sua famiglia si trasferirono da Napoli a


Camogli, poi a Ventimiglia e infine a Beausoleil nel Principato di Monaco. I
motivi di queste mosse non sono mai stati del tutto chiari. Sebbene sia
tornato in Italia per conferenze e colloqui in alcune delle sue accademie,
l'ascesa del fascismo con la sua feroce opposizione alle associazioni
massoniche ha reso le sue visite sempre più rare. Il 7 maggio 1930
Kremmerz morì a Beausoleil.
Per motivi di spazio è impossibile discutere la sua opera letteraria nella
sua interezza. Ci concentreremo solo su alcuni dei suoi scritti più noti,
tralasciando completamente i numerosi saggi su riviste comeIl Mondo
Segreto eCommentario. Il libroAngeli e Demoni dell'Amoremi sembra
importante perché fornisce uno sfondo autentico a uno degli argomenti più
ferocemente discussi nell'opera di Kremmerz, ovvero la magia del sesso, dove
purtroppo incontriamo anche scritti falsificati o addirittura falsi a lui
erroneamente attribuiti. La magia del sesso è per inciso un argomento non
trattato da Marco Daffi (pseudonimo del Barone Ricciardo Ricciardelli),*3
l'autore del presente libro su Kremmerz, in quanto probabilmente non disponeva di
informazioni di prima mano. Daffi, non essendo un membro del Myriam, non aveva
ricevuto istruzioni formali sui suoi misteri da Kremmerz ma essendo molto
interessato all'occultismo aveva raccolto alcune nozioni della magia dell'amore
"femminile"†4della Myriam ma non sul “maschile” Ordine Osirideo Egizio.‡5
Voglio citare anche l'ultimo lavoro di Kremmerz,I dialoghi
sull'Ermetismo (Spoleto 1927, 1931), soprattutto perché mi è stato più
volte consigliato da persone esperte di Kremmerz che apprezzavano
questi dialoghi particolarmente chiari.
In una lettera circolare del 1898 ai suoi seguaci Kremmerz spiegò che il suo
scopo esoterico era quello di creare una confraternita per la terapia ermetica al fine
di guarire e ridurre la sofferenza e la malattia utilizzando i potenziali noti e
sconosciuti dell'organismo umano. Ogni malato poteva chiedere aiuto alla fraternità
gratuitamente. Allo stesso tempo, è stata consentita anche l'assistenza medica da
parte di medici regolari.
Kremmerz temeva la formazione del fascismo e il suo feroce atteggiamento
antimassonico e rinunciò ad una direzione unitaria della sua “schola” (scuola di
insegnamenti ermetici “egiziani”), scindendola nelle varie “accademie” esistenti e
concedendo loro così una relativa autonomia in modo che potessero difendersi in
modo più efficiente. Naturalmente si svilupparono diverse fazioni. Oggi la
situazione è ancora peggiore.
Nel 2002 un tribunale ha deciso che il diritto legale di chiamarsi SPHCI di
Fratellanza Terapeutica-Magica di Myriam apparteneva esclusivamente alla Fr +
Tm+ di Myriam di Napoli rappresentata da Anna Maria Piscitelli.*6
Tuttavia, anche altri gruppi affermano di essere i veri eredi di Kremmerz. Tutti
loro hanno la loro visione del "Maestro". Per questo vogliono pubblicare le
proprie biografie di Kremmerz e non tollerano facilmente il lavoro di Marco Daffi,
che non era nemmeno vicino al circolo esoterico di Kremmerz. Ma nella mia
mente c'è anche un importante vantaggio nella posizione di Daffi. Può essere più
imparziale, non essendo vincolato da alcun legame con Kremmerz. Questo fatto
rende il presente libro particolarmente interessante.
Il motivo principale per cui il lavoro di Daffi è considerato ambiguo è il
cosiddettoProcesso del Mago(Il processo del mago) in cui Marco Daffi (Barone
Ricciardo Ricciardelli) è stato protagonista. Ciò, tuttavia, danneggiò enormemente
la sua reputazione. Daffi apparteneva a un'antica e ricca famiglia aristocratica.
Secondo quanto scrivono nella loro già citata introduzione a Kremmerz, Giuseppe
Maddalena Capiferro e Cristian Guzzo, stimati espertiIl processo del Mago,si può
presumere che Daffi fosse psichicamente instabile. Era totalmente convinto della
sua gigantesca colpa karmica personale contratta in una vita precedente
nell'antico Egitto. Ha anche considerato
se stesso come "un avatar incompleto" e Kremmerz apparentemente lo approvò e si
congratulò con lui per questa "intuizione".†7
Pasquale Pugliesi, nipote di Kremmerz in cui Kremmerz aveva riposto grandi
speranze esoteriche, era riuscito a convincere Daffi che avrebbe potuto officiare
come intermediario in questa vicenda karmica. Ciò richiedeva, tuttavia, ingenti
somme di denaro, che Daffi possedeva effettivamente per eredità. Inoltre, Daffi
era più che disposto a sacrificare qualsiasi cifra pur di espiare il suo antico delitto.
Pugliesi lo defrauda così di ingenti somme, permettendogli di condurre una vita
stravagantemente lussuosa. Pugliesi alla fine fu condannato al carcere in un
affascinante caso giudiziario.
Come ultima voce di questa introduzione voglio tornare a una domanda
con cui mi trovo spesso di fronte, sebbene sia stata risolta molto tempo fa:
Julius Evola faceva parte di un gruppo ermetico kremmerziano? Per dare una
risposta molto chiara: no, non lo era. Ma aveva un'alta opinione di loro. Ne è
prova una citazione di Evola nelle poche righe che precedono un articolo sulla
metodologia magica di Kremmerz dove scrive: “Noi diciamo liberamente . . .
che in generale pensiamo che la scuola di Kremmerz sia comunque da
considerarsi la più seria e competente tra quelle che oggi in Italia coltivano gli
studi ermetici nella teoria e nella pratica.*8Un'ulteriore prova del suo
atteggiamento positivo sono i membri di Myriam che collaborano nel Gruppo
Evolian UR, tra i quali va nominato per primo Abraxa (Ercole Quadrelli).
Soprattutto nel 1929, Evola era vicinissima al Myriam senza però chiederne
l'ammissione.†9Evola usò anche documenti interni della Myriam che gli erano
stati dati dai suoi membri, per esempio Padre Oliva. Evola mantenne anche i
contatti con membri Myriam di alto rango dell'Accademia Circolo Virgiliano
come Domenico Lombardi e Giovanni Bonabitacola. Lo hanno testimoniato
Placido Procesi, medico personale di Evola, e Piero Fenili, che erano in stretti
rapporti con Evola e la Myriam.
C'erano però anche chiari punti di dissenso che impedivano una stretta
collaborazione: Evola era, contrariamente a Kremmerz, un avversario più o meno feroce
del cristianesimo, della reincarnazione, della massoneria e del neopaganesimo.‡10

PS: Sono grato a Gaetano lo Monaco per il suo disinteressato aiuto.


HRISPOSTATHOMASHAKLè un autore, saggista, editore e traduttore
austriaco e uno dei massimi studiosi di studi esoterici e religiosi. È il
fondatore della rivistagnostica,così come la biblioteca privata
dell'Ottagono di testi estoterici e religiosi. Il suo lavoro è stato
pubblicato da numerosi editori e in molte lingue, tra cui inglese,
francese, italiano, ungherese, ceco e russo.
Giuliano Kremmerz, raffigurato dall'artista contemporaneo Josef
Stefanca
PREFAZIONE DEL TRADUTTORE

Note di apertura

Davide Pantano

W on il centenario del suo trapasso terreno all'orizzonte, il ricordo di


Giuliano Kremmerz si profila come un'ombra, proiettando una
sagoma luminosa sul paesaggio dell'ermetismo contemporaneo. Ma chi è
Giuliano Kremmerz? Cos'è la Fraternità di Myriam? Quale impatto hanno
avuto e quale influenza esercitano sulla tradizione ermetica
contemporanea? Queste e altre domande sono l'oggetto di questo libro.
Tra i suoi numerosi seguaci, Giuliano Kremmerz (nato Ciro Formisano,
1861-1930) è considerato un maestro delle arti ermetiche, il cui universo di
attività gravitava tra guaritore, mago, alchimista e scrittore. Come adepto
aveva fama di possedere poteri magici di proporzioni prodigiose, inclusa la
capacità di separare il suo sé interiore dal suo guscio fisico e navigare a
piacimento nel piano astrale. Come autore ha scritto più di venti libri e
numerosi trattati su un ampio spettro di argomenti dedicati all'ermetismo,
ei suoi scritti ieratici sono molto ricercati dai sapienti dell'Arte Reale.

Kremmerz e la sua Fraternità di Myriam - il circolo iniziatico da lui


fondato alla fine del 1890 per praticare una forma di guarigione a distanza
attraverso rituali ermetici - sono la manifestazione più recente di una lunga
serie di praticanti ermetici emersi nella storia della tradizione iniziatica
italiana . In molti modi, si potrebbe dire che il Myriam rappresenta per gli
ermetici italiani ciò che l'Ordine Ermetico della Golden Dawn fa per le loro
controparti inglesi, cioè come la preminente organizzazione iniziatica nelle
loro rispettive terre. Va notato, tuttavia, che il maggiore
la differenza tra i due sta nel fatto che l'eredità e l'eredità dei Myriam sono
principalmente sui generis, cioè da un ramo italico più o meno nativo della
tradizione. Questa tradizione trae ispirazione da una remota galassia di
fonti, compresa la tradizione classica egiziano-greco-romana; Umanesimo
rinascimentale; le correnti alchemiche e teurgiche prevalenti all'interno
della massoneria di rito egizio napoletano; Martinismo napoletano; e
l'ordine italico rosacrocianoRosa Crucis et Aureumemerse a metà del 1600
attorno ai centri urbani di Napoli, Venezia e Roma, i cui gruppi erano in
varia misura associati al “Cenacolo della Porta Magica” guidato dal
Marchese Massimiliano Palombara e dalla Regina Cristina
di Svezia.*11Non va inoltre trascurata la notevole influenza che alcune
confraternite religiose monastiche locali, come i Camaldolesi di Rito
Benedettino della Campania, esercitarono sulla fisionomia dei Myriam
—ora et labora. Sebbene negli ultimi anni l'interesse per
Le opere di Kremmerz sono cresciute nella misura in cui i suoi libri† 12sono stati
tradotti in diverse lingue, deve ancora apparire uno studio definitivo della sua vita e
del suo lavoro in inglese, fino ad ora.
Fu in analoghe circostanze di necessità di colmare la lacuna di
informazioni sul Mago di Portici che, nel primo decennio dopo la seconda
guerra mondiale, il barone Ricciardo Ricciardelli (1900–1969) scrisse la
prima biografia di Giuliano Kremmerz; è stata un'indagine senza
compromessi basata su resoconti di prima mano e intuizioni di Kremmerz:
l'uomo, la sua filosofia e la pratica iniziatica.
Ricciardo Ricciardelli è meglio conosciuto nel mondo ermetico italiano
come il controverso iniziato Marco Daffi. Ha corteggiato l'inimicizia della
comunità ermetica che circondava la Fraternità di Myriam - in cosa
divenne noto come il "Processo del Mago",*13Daffi ha notoriamente esposto le
carenze della Myriam e ha lanciato accuse di cattiva condotta contro i gerarchi della
confraternita. Questo famigerato caso giudiziario ha scioccato il pubblico italiano
durante la seconda guerra mondiale e ha attirato l'attenzione pubblica indesiderata
su questa comunità riservata.
Il barone Ricciardo Ricciardelli, nato a Napoli all'inizio del secolo scorso
da Mario Ricciardelli e Maria Capitaneo, discendeva da una ricca stirpe di
proprietari terrieri che possedevano vasti appezzamenti di terreno agricolo
nelle regioni dell'Italia centro-meridionale Lazio, Abruzzo e
Puglia. Per la maggior parte della sua vita ha vissuto a Roma, dove, fin dalla
tenera età, ha nutrito e coltivato una passione per l'esoterismo per tutta la vita.
Dopo la morte del suo mentore Giuliano Kremmerz nel 1930, Marco Daffi divenne
forse l'iniziato più qualificato, a livello di maestro, ispirato dalla visione diffusa
dallo stesso Kremmerz, per far progredire la pratica della guarigione ermetica e
approfondire gli aspetti occulti della temi operativi dell'ermetico
filosofia.† 14Daffi scrisse numerosi trattati di alchimia, magia,
taumaturgia, teurgia, divinazione, avatar e altri fenomeni paranormali. È
indicato da alcuni tra i maggiori studiosi italiani di esoterismo e
parapsicologia come uno dei più autorevoli protagonisti della
ermetismo italiano contemporaneo.‡15
Meno noti, ma ben più seri e importanti, sono i suoi notevoli saggi
sull'iniziazione, radicati in intuizioni personali, ricchi di temi originali di
notevole valore esoterico, e supportati da una rilevante prassi
sperimentale. I trattati inclusi in questo volume offrono alcuni degli
scritti più importanti e ricercati dell'aristocratico esoterista Marco Daffi
su Kremmerz, la Confraternita di Myriam e la tradizione ermetica
italiana, spesso trascurata ma immensamente importante.
Gran parte dell'eredità scritta di Daffi, specialmente nei suoi ultimi anni
dagli anni '50 in poi, è il frutto della sua collaborazione con l'iniziato genovese
contemporaneo e autore di oltre trenta libri sull'ermetismo alchemico
Giammaria Gonella (1926–2021). In tutta la sua opera, Giammaria riconosce
prontamente l'importanza del suo mentore, il barone magico, nei seguenti
termini: “Attraverso l'indagine di molteplici argomenti di interesse esoterico
che lo hanno preceduto, si manifestano il potere chiarificatore e l'acuta
intuizione del suo genio. Lungi dal manifestare una mera fantasia
fantasmagorica, l'Adepto è reso (e questo non è l'ultimo dei suoi meriti) una
creatura che può muoversi liberamente sulla strada del tempo; senza un
mantello ricamato di stelle o una bacchetta da mago, senza gli alambicchi
fumanti e gli athanor degli alchimisti. . . a meno che, ovviamente,
e strutture destinate al laboratorio interno dell'adepto.*16
Si potrebbe giustamente dire di Daffi, o Kremmerz peraltro, che ebbero un
ruolo importante nel rilanciare il principio di un percorso iniziatico occidentale
indipendente, liberato dall'alienazione dell'orientalismo e accessibile a chiunque
abbia le carte in regola per intraprenderlo. Rinnovando alchemico-
Nomenclatura ermetica con le moderne scoperte della scienza, della cultura e
della comunicazione, si sono riappropriati di una delle più sublimi e
tradizionali tecniche di trasformazione interiore.

LA STRUTTURA DI QUESTO LIBRO


La prima parte contiene due distinti saggi su Kremmerz e la Myriam di Daffi, qui tradotti per la prima volta in inglese. Questi saggi

compongono il volumeGiuliano Kremmerz e la Fr + Tr + di Myriam,oGiuliano Kremmerz e la Confraternita Magico-Terapeutica di

Myriam.Fu annotato da Giammaria e pubblicato nel 1981 dalle Edizioni Alkaest di Genova, piccola casa editrice specializzata in

opere sull'ermetismo alchemico. Quel libro, elegantemente realizzato in modo artigianale, è stato disegnato a mano e stampato

su carta di qualità di cartoncino pesante. Un'unica edizione con una tiratura limitata di 500 copie fu resa disponibile e rapidamente

esaurita dall'affamata comunità ermetica italiana. Raro e presto esaurito, questo libro è venuto alla mia attenzione alla fine degli

anni '80 quando io, come molti della mia generazione (cioè prima di Internet e delle sue informazioni liberamente accessibili),

sono venuto a conoscenza di Giuliano Kremmerz attraverso le numerose citazioni fatte da Julius Evola nei suoi scritti

sull'importante magistero degli insegnamenti associati a Kremmerz e alla Myriam. Mi è capitato di ottenere una delle poche copie

del libro ancora in circolazione e sono stato immediatamente colpito dalle inquietanti intuizioni di Daffi e dalle profondità

penetranti nei meccanismi interni di Kremmerz e Myriam. Mi sembrava di essere in possesso di un'opera davvero unica, di

qualcuno con un senso della percezione ultra-acuto e una rara erudizione, che potesse offrire un resoconto di prima mano e dare

un senso ai paradossi e ai misteri apparentemente incongrui che racchiudono questo importantissimo ma enigmatico iniziato e il

suo ordine ermetico. È uno dei pochi libri su cui torno più e più volte per cogliere ulteriori significati su quel triangolo di forze

rappresentato da Marco Daffi, Giuliano Kremmerz e la Myriam. Mi sembrava di essere in possesso di un'opera davvero unica, di

qualcuno con un senso della percezione ultra-acuto e una rara erudizione, che potesse offrire un resoconto di prima mano e dare

un senso ai paradossi e ai misteri apparentemente incongrui che racchiudono questo importantissimo ma enigmatico iniziato e il

suo ordine ermetico. È uno dei pochi libri su cui torno più e più volte per cogliere ulteriori significati su quel triangolo di forze

rappresentato da Marco Daffi, Giuliano Kremmerz e la Myriam. Mi sembrava di essere in possesso di un'opera davvero unica, di

qualcuno con un senso della percezione ultra-acuto e una rara erudizione, che potesse offrire un resoconto di prima mano e dare

un senso ai paradossi e ai misteri apparentemente incongrui che racchiudono questo importantissimo ma enigmatico iniziato e il

suo ordine ermetico. È uno dei pochi libri su cui torno più e più volte per cogliere ulteriori significati su quel triangolo di forze

rappresentato da Marco Daffi, Giuliano Kremmerz e la Myriam.

Il capitolo 1 presenta il saggio "Vita di Giuliano Kremmerz", o


"Giuliano Kremmerz: The Life and the Man", una panoramica della vita
di Kremmerz esplorata attraverso diverse lenti. Il capitolo 2 è una
traduzione della “Storia della Fr + Tr + di Myriam” di Daffi.
+ Fraternità + di Myriam”, un libro di memorie più personale su Daffi
interazioni con Kremmerz e il secondo saggio daGiuliano Kremmerz e la Fr +
Tr + di Myriam. Include alcune ampie annotazioni e chiarimenti di Giammaria.
Lungi dallo scrivere l'ennesima agiografia su un leader spirituale carismatico,
l'esposizione di Daffi non si tira indietro nello svestire l'uomo e la sua opera,
mettendo a nudo un profilo brutalmente onesto di un iniziato che affronta in
parti uguali i fattori trainanti che hanno contribuito all'emancipazione di
Kremmerz e la sua organizzazione iniziatica, la Myriam, così come quelle forze
impeditrici che ne arrestarono lo sviluppo e le impedirono di realizzare il suo
potenziale.
Il compito di Daffi era piuttosto arduo dato che Kremmerz parlava raramente della
sua vita personale o in un modo che potesse essere interpretato come autoesaltante. Per
quanto riguarda la sua reputazione, è stata spesso distorta fino alla caricatura da
adulatori e detrattori allo stesso modo. A tutt'oggi, l'esposizione di Daffi rimane la
panoramica più sorprendentemente coinvolgente e complessa di Giuliano Kremmerz e
del suo apostolato, in qualsiasi lingua.
Come ulteriore complemento a questo studio, la parte 2 include alcune
delle esposizioni più profonde di Daffi sulle pratiche interne di guarigione
ermetica, alchimia ed eros che portano l'impronta caratteristica dell'influenza
ieratica di Kremmerz. I capitoli da 3 a 7 sono tratti dal libro di DaffiAlchimia
Ermetica Terapica ed Erotica(Guarigione ermetica, alchimia ed eros; Editrice
Kemi, 1980) che contiene anche commenti e note di Giammaria. Questi
capitoli chiariscono ulteriormente in modo più dettagliato la medicina
ermetica, le sette forme dell'intelligenza umana, il ruolo dell'eros nella magia
e i corpi occulti che compongono l'essere umano.
Imbevuti della fucina e del crogiolo del laboratorio personale di Daffi, i
testi furono scritti alla fine degli anni Sessanta ma furono resi disponibili al
pubblico solo negli anni Ottanta, se non in edizioni limitate. Secondo i
principi dell'iniziazione, Daffi consegnò i manoscritti a Giammaria con la
direttiva o di trovare un editore degno della loro pubblicazione o di
dargli fuoco.*17Siate i figli di Hermes grati che, dopo molte tribolazioni,
Giammaria sia riuscita a raccogliere questi testi frammentati e ad
organizzarli in un insieme coeso, per cui ora possono finalmente vedere la
luce del giorno.
Come accennato in precedenza, Giammaria ha contribuito con numerose annotazioni al
lavoro di Daffi. Tuttavia, data la disponibilità limitata della scrittura di Kremmerz
in inglese, ho fornito ulteriori annotazioni per fornire al lettore un contesto
aggiuntivo, oltre a chiarire parte del linguaggio poetico di Daffi, una qualità
intrinseca dell'esoterismo italiano. Queste note sono tutte contrassegnate per
indicare il loro autore e sono in aggiunta alle note di Daffi, che vengono qui
presentate non firmate.
Per completare il resoconto, ho incluso una recensione di Daffi degli
scritti pubblicati di Kremmerz. Le due parti dell'indagine di Daffi su quella
di KremmerzOpera Omnianel capitolo 8 sono stati estratti dal 1955 e
Edizioni del 1958 delBollettino della Società Italiana di Metapsichici*18e compilato
in un saggio da Giammaria. Questi articoli esaminano l'elenco completo dei lavori
pubblicati di Kremmerz e sono stati scritti poco tempo dopo
CEUR† 19pubblicato i tre volumiOpera Omniainsieme di tutti gli scritti di
Kremmerz nel 1956. Gli articoli sono attribuiti a "A Kremmerzian". Ulteriori
indagini rivelano che in realtà sono state scritte da Ricciardelli, la cui scelta
dello pseudonimo segnala chiaramente un omaggio al suo maestro, eppure
non addolcisce le recensioni con elogi inutili.
Per fornire ulteriori informazioni sulla Myriam, anche la scrittura di
Kremmerz doveva essere rappresentata. Così ho inserito in appendice una
selezione di testi rari e inediti del Myriam: il “Credo”, il “Programma
Fondamentale” e la “Circolare ai Presidenti della Fraternità di Myriam”.
Questi rappresentano i principi ispiratori di Giuliano Kremmerz e della
Fraternità Myriam ed erano riservati ai soli membri praticanti della Myriam.
Questi testi non sono stati messi a disposizione del pubblico in formato
commerciale, ma sono stati forniti ai membri della fraternità come
materiale pedagogico per il loro sviluppo interiore. Daffi loderebbe questi
scritti in quanto rappresentano l'apice della visione di Kremmerz di
formulare un circolo isiaco di iniziati.
Infine, includo due rituali - "Sagittario" e "Ariete" - apparsi nel volume
2 del diario di Kremmerz del 1896Il Mondo Segreto(Il mondo segreto).
Questi rituali erano destinati ai novizi della Myriam.
Il mio modus operandi per la selezione di questi materiali è stato quello di
cercare materiale che Daffi aveva scritto su Kremmerz da varie fonti e raccoglierli
in un unico libro. Questo non è mai stato fatto prima, né da Giammaria né da
nessun altro in Italia. E non sorprende che il materiale apparentemente
incongruo sia coerente in un insieme organico. D'altra parte, il
la selezione degli articoli da includere di Kremmerz è stata molto più
impegnativa. Volevo che il lettore avesse un'idea della magia del Myriam
presentando scorci delle dottrine chiave, così come un assaggio della
componente operativa del Myriam. Tutti questi testi sono rari o inediti e, se
messi insieme, offrono al lettore esigente l'opportunità di sbirciare attraverso
la finestra dell'oblio e intravedere la singolare brillantezza che è Giuliano
Kremmerz.*20

La missione che Kremmerz intraprese, di gettare le fondamenta di una scuola


iniziatica basata sui principi pitagorici,† 21praticare e sperimentare quell'arte
della magia più antica ma diffamata attraverso l'applicazione benevola delle
antiche pratiche di guarigione ispirate da Asclepio che erano progettate per
fornire sostegno e conforto agli infermi così come per arrestare lo sviluppo
dell'egoismo e dell'egoismo del praticante, è la testimonianza di un uomo
pienamente integrato con i poteri dell'essere, e la cui sintesi armoniosa di
teoria e pratica esemplifica una vita centrata nella coscienza solare.

Con tutto questo contesto in mente,Il medico ermeticopresenta


un'introduzione facilmente accessibile alla vita e all'opera di uno dei più
importanti ermetisti - o spiriti di Hermes - di tutti i tempi, Giuliano
Kremmerz.
Di Giuliano Kremmerz si potrebbe giustamente dire che fu un “Umanista
Spirituale” o addirittura un “Argonauta della Luce” che chiariva una dottrina
profonda e accendeva una pratica viva che cercava di applicare le pratiche
metafisiche dell'Ermetismo all'arte della guarigione: PRO SALUTE POPOLI.
O più appropriatamente inquadrato in una cifra del Myriam:

Quando la Maria è esaltata, i due serpenti del caduceo si


accoppiano e si bilanciano, per cui l'IBIS si alza e prende il volo.
I ringraziamenti sono dovuti a più di poche persone che hanno reso possibile
questo libro. Innanzitutto vorrei ringraziare Giammaria per aver messo a
disposizione questo materiale. La misura in cui ha rivisto e annotato i testi per
renderli, in definitiva, più appetibili per il consumo pubblico dovrebbe qualificare
Giammaria, insieme a Marco Daffi, come coautori di questo libro. Sono
particolarmente grato alla famiglia di Giammaria per avermi concesso il
permesso di tradurre e pubblicare questo materiale in inglese. È stato un lavoro
d'amore.
Inoltre, un ringraziamento speciale va all'autore Gaetano Lo Monaco per la sua
ampia collaborazione nella progettazione, ricerca ed elaborazione di questo
materiale; Dr. Hans Thomas Hakl per aver scritto un'introduzione perspicace
nonostante abbia affrontato sfide travolgenti; Pier Luca Pierini per aver concesso il
permesso di utilizzare le foto della sua collezione; all'artista contemporaneo Josef
Stefanka per la splendida illustrazione che adorna questo libro; e infine al team di
redattori di Inner Traditions, guidato da Albo Sudekum, per il loro contributo alla
delucidazione di questo testo alquanto enigmatico
E senza ulteriori indugi, potresti ricevereIl medico ermetico: gli
insegnamenti magici di Giuliano Kremmerz e la confraternita di Myriam.
DAVIDOPANTANODDICEMBRE2021
INTRODUZIONE

Su Giuliano Kremmerz, la sua opera


e Pensiero

Marco Daffi

T lui parolaErmetismofu adottata, anzi coniata, dal dottor Ciro


Formisano, il quale, sotto lo pseudonimo di Giuliano Kremmerz,
scrisse di magia e occultismo, soprattutto delle loro applicazioni
pratiche. Iniziò la sua carriera nel 1892 come pubblicista a Napoli, che
sarebbe stato il suo periodo più attivo, sia in questa professione*22e come
autore di riviste e libri sull'ermetismo, fino al 1912.
In seguito, Kremmerz visse in esilio volontario in Costa Azzurra, dove
continuò a lavorare e dove scrisse il suo ultimo libro,Dialoghi
sull'Ermetismo(Dialoghi sull'ermetismo), i cui ultimi due capitoli sono stati
aggiunti al volume pubblicato dopo la sua morte. Il libro è rimasto
incompleto rispetto al suo progetto originario, ma la prefazione a quei
dialoghi può essere considerata come il suo testamento spirituale e la
migliore sintesi del suo pensiero.
Storicamente, l'ermetismo alchemico fu portato alla luce come disciplina a
sé stante da Giuliano Kremmerz nella sua quarantennale vocazione di
apostolo e taumaturgo delle pratiche ermetiche, tra il 1892 e il 1930, anno
della sua morte. Scelse il campo della medicina come quello che meno si
presta allo scatenamento delle passioni umane, pur riconoscendo che
l'ermetismo magico o alchemico si presta a tutte le possibili applicazioni.
Fondò accademie ermetiche a Napoli, Milano, Roma e Bari; gli ultimi due
vennero chiuse tra il 1924 e il 1926 perché falsamente e ad arte confuse
con le logge massoniche.

______
[Questo saggio era in origine un brano di un articolo intitolato “Ermetismo
alchimico: Opera e pensiero del Kremmerz” della rivistaUlisse pubblicato
nel 1948. —Trans.]

Le generose iniziative di Giuliano Kremmerz portarono all'applicazione di


poteri collettivi oltre che individuali, da lui stesso proiettati con risultati
terapeutici non esclusivi a lui, ma comunque limitati all'ambito che si era
prefissato. Kremmerz, da vero alchimista, non si stancava mai di ripetere che è
meglio agire attraverso l'agenzia ermetica di concentrare le energie da parte
di un gruppo o di una catena di individui fraterni con intenzioni benefiche
piuttosto che impegnarsi in un deliberato proselitismo come Simon Mago, o
nel rivendicare miracoli come i magnetizzatori o taumaturghi del passato, del
presente e del futuro.
Kremmerz insegnava che attraverso l'esercizio di poteri e di volontà
proiettate verso un benefico fine terapeutico si sarebbe verificato anche lo
sviluppo di correlativi poteri psichici tra coloro che lo praticavano
fedelmente. Per questo l'Ermetismo alchemico si differenzia da altre
discipline o organizzazioni che si occupano di occulto: non si limita solo allo
studio esterno del fenomeno ma piuttosto predilige lo sviluppo lento e
graduale delle facoltà effettive che potenzialmente tutti noi possediamo.
Purtroppo i suoi insegnamenti (simboleggiati da una verità che si è subito
eclissata nella relatività) sono stati travisati quasi nel momento stesso in cui li
ha presentati per la prima volta. Le accademie ermetiche divennero ben
presto cenacoli di studiosi esigenti, che, in modalità pseudoreligiosa,
rileggevano e commentavano con fervore reverenziale gli scritti ei consigli del
maestro.
Oggi sono pochi i centri che si sono arrotondati il nome di accademia
ermetica o kremmerziana, ma, pur non mettendo in discussione l'onestà delle
intenzioni dei loro dirigenti, ho il dovere, avendo avuto l'onore di colloqui
diretti con il compianto Ciro Formisano, di dichiarare pubblicamente che
nessuno di questi gruppi o associazioni è un legittimo depositario del
tradizione alchemica ermetica. Conosco invece alcuni individui che, non
appartenendo a nessuna di queste società o circoli, seguono gli insegnamenti di
Kremmerz e ne applicano fedelmente i metodi.
Solo loro dovrebbero essere considerati come continuatori dei legittimi
insegnamenti dell'ermetismo, e se posso permettermi di esprimere la speranza che
coloro che sono maturi nei loro studi e dotati di forza e purezza di spirito presto si
alzeranno e riaccenderanno la fiaccola accesa da Kremmerz, continuando così il suo
cammino non solo nel campo della medicina ma nell'applicazione più ampia
dell'attività sociale e della fraternità.

RICCIARDORICCIARDELLI
ULISSE
ROM, oOTTOBRE1948
Prima edizione diGiuliano Kremmerz e la Fr + Tr + di Myriam
(Edizioni Alkaest), 1981
introduzione

Giammaria

T il suo libro*23si compone di due parti separate e suddivise in due saggi


distinti. La prima parte comprende un profilo biografico dell'Ermetista
Giuliano Kremmerz, basato sulla ritrascrizione degli appunti originali di
Marco Daffi, fatta da Elio (chirurgo genovese interessato agli studi ermetici
e prematuramente scomparso), il quale, negli anni Cinquanta, iniziò un
corrispondenza epistolare con Daffi che durò fino al 1969 e divenne via via
sempre più copiosa, un discorso fatto non solo di scambi personali ma
anche di suggerimenti, istruzioni e diagnosi per la pratica della medicina
ermetica.
L'altro saggio è un memoriale che Marco Daffi ha destinato agli studiosi
dell'ermetismo alchemico di matrice miriamica o neokremmerziana. Tra i
cosiddetti studiosi ai quali fu inviata la memoria c'era Elio.
I due saggi, dopo un notevole lavoro di revisione, risultano essere un
resoconto autentico e dettagliato, come ogni altro finora pubblicato, sul tema
di Kremmerz e della Fraternità Terapeutico-Magica di Myriam da lui fondata,
non come ordine iniziatico, nel senso proprio del termine, ma come veicolo
per praticare la medicina ermetica.
Con la morte di Kremmerz nel 1930 e quella di Ottaviano all'estero nel
1935 - con quest'ultimo, in effetti, era stato esiliato per anni anche il
Grande Oriente Egiziano, il collegio di adepti iniziatici sotto la cui
protezione la Myriam era stata posta al tempo, ha cessato di funzionare in
qualsiasi senso del termine.*24

Questo non è un riferimento all'"Ordine Egiziano" (da non confondere con il


Grande Oriente Egiziano) che furono iniziati anche Kremmerz e Ottaviano
in, come prima di loro era stato Izar†25e Mamo Rosar Amru‡26e anche, con
altri mezzi, Marco Daffi.
Ma questa è un'altra storia.

Pasquale de Servis, detto Izar Bne Escur


Giustiniano Lebano, Grande Ierofante del Grande Oriente
Egiziano al tempo della formazione della Fraternità di Myriam
Leone Caetani, detto in arte NR Ottaviano e successore di
Giustiniano Lebano come capo del Grande Oriente egiziano
Giuliano Kremmerz: La vita e
l'uomo

L'UOMO

Ciro Formisano nasce a Portici, Napoli, l'8 aprile 1861, da una nobile
famiglia della piccola borghesia. Fu mandato in una scuola media classica,
e la sua personalità - come spesso accade a chi è dotato di poteri
straordinari che iniziano come sottili tendenze fuori dall'ordinario - si
sviluppò lentamente durante la prima adolescenza fino al punto di essere
considerato uno studente mediocre e , per non dire, anche ritardato
mentalmente; ma che cambiò rapidamente, manifestandosi nel suo
irresistibile amore per gli studi investigativi e umanistici e per quella che
allora si chiamava metapsichica o parapsicologia, che allora era sinonimo
di spiritismo, e si riversò in campo letterario tanto che, come egli dichiara
lui stesso, il suo primo saggio fu scritto per una rivista letteraria nel 1880
all'età di diciannove anni.
Pasquale de Servis, occultista in senso classico e dotato di eccezionali
poteri curativi, era un amico di famiglia che stimolava e guidava il giovane
Ciro Formisano. Dopo la morte del padre, il suo spirito avventuroso lo
portò ad emigrare prima in Argentina, che in quel periodo
era un centro di libertà spirituale con la reputazione di essere aperto
a nuove idee. Lì completò i suoi studi laureandosi in medicina.

Tornato in patria, fu testimone, insieme al suo mentore de Servis, della


grande epidemia di colera del 1884, ed è probabile che questo tristo
spettacolo abbia rafforzato le sue benevole idee e iniziative per impiegare i
poteri della psiche per la guarigione, o almeno per il sollievo dalla sofferenza,
specialmente per coloro che sono diagnosticati erroneamente, non curati o
mal curati dalla medicina ufficiale. Dopo la morte di de Servis, fu motivato a
tornare in Argentina, dove aveva stabilito numerosi contatti.
Il suo secondo soggiorno in Argentina avvenne tra il 1888 e il 1895 e fu molto
prolifico, poiché gli offrì l'opportunità di delineare le sue capacità di medico-
guaritore e, forse con l'aiuto di benefattori, tra cui un ricco proprietario di
piantagioni di canna da zucchero e proprietario di miniere in Bolivia - e in seguito
a diverse lucrose speculazioni, gli permise di tornare in patria con una cospicua
fortuna, che usò generosamente per le sue disinteressate iniziative di
beneficenza.
Va detto esplicitamente che il nostro protagonista non ha mai praticato la
medicina dietro compenso monetario; se ciò è avvenuto, è stato solo a titolo di
donazione assolutamente spontanea e sempre dopo aver rifiutato qualsiasi
forma di compenso; e se accettava una donazione lo faceva solo, a sua volta, per
donarla.
In Argentina, ha viaggiato attraverso le regioni interne, allora
semiselvagge, dove si è trovato invischiato in eventi rivoluzionari che lo
hanno portato a sfuggire romanticamente al fucile riparando in Bolivia.
Al suo ritorno in Europa la sua esistenza ebbe due periodi distinti: uno in
Italia tra il 1895 e il 1912 e l'altro in Francia nel Principato di Monaco dal 1912
fino alla sua morte avvenuta il 7 maggio 1930.
In Italia sposò la sua compaesana, Anna Beato, dalla quale ebbe tre
figli, un maschio e due femmine. Preferì vivere, alternativamente, tra
Napoli e Bari, città dove si stabilirono entrambe le sue figlie sposate. Qui ha
svolto i suoi esperimenti terapeutici con la "catena spirituale" lui
chiamato Myriam, in omaggio alla tradizione cabalistica.*27Deluso, però,
dal suo apostolato, si ritirò in un involontario esilio a Beausoleil
(Monaco francese) e successivamente interruppe, nel 1912, la pubblicazione dei suoi
diari.
A Beausoleil ha vissuto una vita ritirata come un anziano signore,
dedicandosi alla cura del figlio malato†28e sua moglie. Continuò la sua opera
di benevolenza, esercitando privatamente le sue capacità di medico e
soprattutto di guaritore, mantenendo regolarmente una fitta corrispondenza
con discepoli e simpatizzanti, e ricevendo frequenti visite dall'Italia,
nonostante i tempi non fossero propizi per tali contatti, e, soprattutto in
quegli anni, per aver accolto esuli politici.‡29
Il suo equilibrio interiore, però, lo teneva lontano dalle opposizioni
faziose che in quel periodo erano particolarmente attive lungo la zona di
confine (tra Italia e Francia).§30
Ha riassunto il suo pensiero nelDialoghi, scritto dopo la prima guerra
mondiale, più come testamento spirituale che con l'intenzione di pubblicarlo. I
suoi discepoli furono gli unici responsabili della pubblicazione postuma degli
ultimi manoscritti trovati tra le sue carte.
Kremmerz era tarchiato e non alto di statura e, nonostante fosse
molto sano, si lamentava con i suoi intimi che non gli era concesso dalla
natura un fisico più robusto.
In quanto convinto sostenitore della "reincarnazione", sperava nel suo prossimo
"ritorno" di tornare e possedere un corpo più forte di maggiore merito. Nel 1928 riuscì
coraggiosamente a salvare una donna che stava per essere investita da un'auto, ma questo
gesto generoso gli provocò la frattura della spalla destra, che ne pregiudicò la capacità di
scrivere al punto da dover assumere una dattilografa e, in maniera piuttosto antiquata, , a
dettare la sua copiosa corrispondenza quotidiana.
Coloro che lo conoscevano di persona lo consideravano tipicamente
napoletano, anche eccessivamente napoletano, tanto da non perdere mai il suo
caratteristico accento.
Senza timori e senza pregiudizi, ha sempre esercitato il massimo grado di
equilibrio; era tendenzialmente ottimista circa l'ascesa spirituale dell'uomo;
sotto le battute ironiche e la garbata presa in giro delle illusioni volgari
nascondeva una profonda dottrina, un'acuta conoscenza della psiche e
dell'animo umano.
La sua sorridente superiorità non era una posa ma piuttosto radicata
nella vera sostanza; non era mai superbo ed era sempre affabile con tutti,
anche con i più semplici di qualunque estrazione. Parlò di filosofia con
sereno distacco, soprattutto con chi lo conobbe negli anni successivi.
Ha parlato della morte come avrebbe parlato Francesco d'Assisi, chiamandola
"sorella morte", un biglietto di andata e ritorno, e con questo ha incoraggiato i meno
radicati nella fermezza filosofica e timorosi del grande mistero.
Rinunciò a tornare in America, dove aveva interessi acquisiti, per
non abbandonare, pur con adeguate cure e alloggi, i suoi familiari, in
particolare il figlio, che sperava di vedere risanato, fino alla fine. Il
funerale di Kremmerz fu un plebiscito di ammiratori, discepoli e
sostenitori e includeva persone di umile estrazione.
Kremmerz morì per un'improvvisa embolia dopo essersi addormentato
pacificamente, un sonno che credeva fermamente non fosse affatto "eterno".

LO SCRITTORE

Con Ciro Formisano, lo scrittore non è separato dall'uomo e dal maestro delle
scienze spirituali. I vari aspetti della sua complessa personalità erano facce di
uno stesso prisma e mai si opponevano tra loro. L'autore Giuliano Kremmerz
non era dissimile dall'uomo Ciro Formisano, anche se a Napoli il suo
pseudonimo era sconosciuto. Per evitare intrusioni, ha indicato Ciro
Formisano come segretario del dottor Kremmerz, temporaneamente
occupato o assente!
Quando si tratta di considerare Kremmerz lo scrittore, non si deve pensare a
lui solo come autore di dottrine organiche,*31ma anche come organizzatore di
forme moderne di tradizioni filosofiche, in particolare l'ermetismo alchemico. Tali
erano le sue intenzioni che non cercò mai riconoscimenti, preferendo piuttosto
una sistematizzazione organica di quegli studi.
Nel periodo tra il 1890 e il 1897 Formisano, con lo pseudonimo di
Giuliano Kremmerz, scrive principalmente per riviste, proprie e non.
Tra i due periodi principali dal 1897 al 1899 e dal 1911 al 1912, fondò
le rivisteIl Mondo Segreto(Il mondo segreto) e Commentario. Sono
stati estratti gli articoli del primo di questi due periodi
daIl mondo segretoe riproposto per il volumeLa Scienza dei Magi (
Introduzione alla Scienza dei Magi); questi articoli sono stati
pesantemente rivisti rispetto al testo originale, come nel caso di
estratti ristampati daCommentarioe inserito nel compendioOpera
Omnia,che è stato ridotto a coerenza e presentato senza le note e i
commenti accessori, forse più interessanti ai fini della conoscenza del
pensiero originale dell'autore.
In questo periodo scrive anche il volumettoLa Porta Ermetica (La Porta
Ermetica), pubblicato nel 1904 e nel 1924, e il nove Dialoghi sull'Ermetismo(
Dialoghi sull'ermetismo), gli ultimi due dei quali sono stati pubblicati postumi.
Ma come si può facilmente vedere dallo stile e dal contenuto delle sue opere,
l'autore, da alchimista, scriveva per i suoi discepoli o per coloro che
simpatizzavano per la causa per attirare nelle accademie e nei circoli del
Myriam coloro che a suo giudizio erano abbastanza maturo per la ricerca
ermetica, cioè per gli esperimenti psichici.
Negli ultimi due dialoghi delinea con chiarezza il suo programma:
coerente, anche se non in modo sistematico, e frutto di un'indagine scientifica
obiettiva ed esclusivamente razionale, non basata sulla fantasia, ma
inquadrata in un metodo spirituale e dialettico inteso a stimolare e motivare la
ricerca introspettiva attraverso l'uso di paradossi e apparenti contraddizioni.
Restava inteso, tuttavia, che le parti interessate a questa ricerca avrebbero
dovuto rivolgersi a lui per una guida orale.
Inoltre, anche all'interno delle discipline della scienza ufficiale, è
risaputo che un testo, un riassunto o un compendio non possono sostituire
la voce autorevole del docente e la partecipazione alle esperienze di
laboratorio. Questo va sottolineato perché le opere di Kremmerz si basano
sull'integrazione dell'uomo come presupposto punto di partenza per la
possibilità di concentrare le energie psichiche in modalità psicodinamiche
— di cui fu indubbiamente un precursore, il suo approccio solo leggermente
analogo a quello dell'organizzazione Christian Science — che si basano sulla
preghiera e sulla concentrazione delle energie psichiche esercitate dai
corrispondenti della scuola.
Tale era lo scrittore, come con l'uomo, che il suo stile personale è
emerso; infatti scriveva quasi in modo colloquiale, preferendo il
formato dialogico, o semidialogo, all'esposizione professorale.
Occasionalmente manca l'artiglio del leone con gemme di carattere
metafisico superiore, dove parla di entità, di Ammoniale*32piani,
dell'evoluzione dell'uomo, dell'aldilà e così via.
Se un critico superficiale del suo stile spesso controverso volesse
testimoniare contraddizioni evidenti, dovrebbe studiare la dialettica indiana -
uno qualsiasi deiPrajnàpàramità Sutradi Dignaga,*33per esempio, per capire
ciò che ha detto il nostro autore e il fatto che l'Oriente e l'Occidente si
assomigliano nella sostanza come due gocce d'acqua. Ricordiamo alcuni dei
libri che ha scritto durante il periodo napoletano della sua vita, in particolare
quelli con l'editore Rocco, comeAngeli e Demoni dell'Amore(Angeli e Demoni
d'Amore), dove l'eros, e quindi la sessualità, è trattato da un punto di vista
magnetico-fluidico e non esclusivamente materialista.
Nella sua introduzione aCristo, La Magia, Il Diavolo(Cristo, la magia e il
diavolo) propone una moderna interpretazione scientifica del concetto di
esseri perversi, e nel suo stile unico sottolinea gli aspetti magici del
cristianesimo. Ancora una volta, più di questa linea di interpretazione può
essere trovata nelle sue collaborazioni con la rivistaIl Mondo Occulto(Il mondo
occulto) pubblicato a Napoli.
Inoltre, ha lasciato molte bozze e note di opere incompiute e alcune
semplicemente disegnate nella sua mente o scarabocchiate su piccoli
taccuini. Tra quelli che ricordiamo è il suo mai terminato “Delle Stelle e dei
Soli”, di cui si trova un brano in nota a margine in Il mondo segreto, trovato
nel volume 1 diIntroduzione alla Scienza dei Magi, uno studio scritto per
l'editore Rocco. Inoltre rimase in suo possesso un manoscritto sulle lettere
dell'alfabeto con un'esegesi della loro etimologia e significato occulto
insieme ad un'interpretazione dei tarocchi, una piccola parte del quale fu
poi pubblicata.

IL CAPO

L'attuale "cliché" che, a causa di alcuni sfortunati eventi legali*34


dopo la morte di Ciro Formisano, rimane in certi ambienti e anche tra
gli studiosi che studiano i problemi della psiche è che Kremmerz era
un "propagandista della magia". DaMagiaè un termine in
discredito, la figura del Nostro† 35(Kremmerz) rimane distorto, come si può
vedere in una pubblicazione di molti anni fa del pittore Michetti,‡ 36in cui il
grande artista abruzzese - raccontando esperienze vere o presunte - descrive
Kremmerz, che certamente conosceva, come un tipo strano: un misto di
entusiasta e ciarlatano, e sostanzialmente un personaggio ambiguo, o
insomma un fallito nella vita.
Per la cronaca, la pubblicazione si intitolava “La Seconda Scatola
Cranica di Francesco Paolo Michetti” (Cito a memoria con sicuramente
qualche lieve imprecisione). Gli eredi del Michetti si opposero alla
pubblicazione di questo libro per quelle che si rivelarono descrizioni
inesatte del pittore e dalle quali, si può dedurre, la stessa mancanza di
serietà si estese anche alla descrizione del Nostro.

Occorre riportare nella giusta luce tutta la figura del Nostro, integrando
l'aspetto di scrittore e ricercatore delle antiche scienze o arte dei magi con
il suo essere maestro di vita§37e disinteressato benefattore di coloro che da
lui chiedevano aiuto.
Se si deve considerare correttamente l'attività di Kremmerz – attività che gli
procurò molti estimatori e discepoli e la qualifica di “maestro” – bisogna fare
riferimento al suo temperamento generoso, lo stesso che lo portò a risiedere
diciassette anni in Sudamerica esplorando nuove vie di vivente, e che lo spinse a
diventare un rivoluzionario per un breve periodo – rischiando la morte per
salvare persone in pericolo – e che polemizzò con gli autorevoli esponenti del
materialismo.
Niente di tutto ciò era fuori dall'ordinario per un uomo così dotato, che
assistette alla tragedia di una grave epidemia di colera nel 1884 e, spinto
dai consigli e dai suggerimenti di un guaritore, forse anche un veggente,
concepì l'idea di propagare una concreta applicazione dei poteri della
psiche inquadrandola in una “fraternità” ispirata ai culti misterici. Nella sua
visione filantropica, ha insistito nel presentarsi per dare l'illusione di una
missione più grande di quella effettivamente possibile, dati i tempi.
Pertanto, i suoi scritti e le sue azioni umane e sociali, fino al suo ritiro a
Beausoleil, sono permeati dalle più nobili espressioni di carità, di
compassione per le sofferenze altrui, e, naturalmente, non solo con scritti o
parole ma con la spese del proprio denaro e del proprio tempo.
Sottolineo qui l'aspetto meno noto del suo apostolato. E dico che
le accademie e i circoli – da lui ispirati – incarnavano una forma, una
designazione simile a quella massonica, anche per quanto riguarda le
gerarchie e le denominazioni di “maestri” di vario grado. Era anche
accaduto che, prima del contatto con Kremmerz, molti degli
esponenti pugliesi della Schola Miriamica fossero stati iscritti a logge
massoniche. Ma bisogna precisare che non incoraggiò mai, nel
periodo in cui era in voga la Massoneria, suoi simpatizzanti o aderenti
a parteciparvi. Amici che lo conobbero anni dopo l'avvento del
Fascismo e dopo le misure antimassonistiche di Mussolini e che, vista
la loro età, non potevano essere Massoni prima del Fascismo seppero
da lui che non aveva mai fatto parte della Massoneria italiana.
Purtroppo,

L'accademia miriamica di Bari fu costretta a sottomettersi allo stesso


modo delle logge massoniche, e anche alcune preghiere, come la
Kremmerziano Credo,*38una bellissima (come in stilisticamente raffinata) ma
innocua professione di fede nell'armonia e nell'ascesa dell'uomo, fu irrisa da
un giornale semisatirico barese. Ben ebbe l'Accademia di Roma a selezionare il
nome di "Circolo Virgiliano", ma anche esso sopravvisse poco oltre l'allora
nuova legge sulla pubblica sicurezza e, pur avendo ottenuto l'autorizzazione a
mantenere la propria sede in Via delle Quattro Fontane, alla fine chiuse per
ordine del suo presidente.
Kremmerz è stato chiamato ad essere un leader. In altre circostanze sarebbe
stato un capo politico, un rivoluzionario, un fondatore di una religione, un
organizzatore sociale. Dico questo non perché avesse quelle intenzioni, ma
perché era quel tipo, tale era il suoforma mentisfino alla sua morte. E siccome in
una tale mente, cioè per ispirazione e non per calcolo o interesse, troviamo un
necessario fermento e una certa dose di utopismo (un utopismo che, come causa
ultima, conduce a realizzazioni concrete) così nobile, possiamo, attraverso le sue
stesse dichiarazioni, considerare Kremmerz in questo senso, cioè come una
mente appartenente a quei rari individui che assumono il ruolo di capo naturale
di una scuola, e di molti cubiti superiore ai suoi discepoli e a coloro che sono
semplici epigoni.
Per comprendere la figura dell'uomo bisogna rifarsi alla fine
dell'Ottocento, quando la scienza era puramente materialistica, quando la
religione considerava diaboliche tutte le pratiche spirituali, compresi i
fenomeni medianici e psicodinamici, e quando la ricerca psichica si limitava
all'ipnotismo di Charcot . Fu in un tale ambiente che il Nostro rispose alle
pretese spurie dello spiritismo che si basavano sulle presunte
manifestazioni dei morti che parlavano attraverso i medium. “Medio”
significava mediatore tra il mondo del disincarnato e quello dell'incarnato.
Negli anni successivi ammise a un amico di essere stato motivato
a condurre ricerche scientifiche sui poteri della psiche a causa del
disgusto che provava per le esagerazioni dilettantistiche degli
spiritisti. Nel suo lavoro La Porta Ermetica,scritto intorno al 1904,
l'inchiostro non si era nemmeno asciugato sui fogli quando avrebbe
esortato il tipografo a passarli allo stampatore, dove rende
eloquentemente il soggetto in formato dialogico. L'ambientazione è
una sontuosa villa di Sanremo, e il dialogo è ospitato da uno studioso
di esoterismo che riceve un ospite (Kremmerz) come “propagandista
della magia a metà del Novecento” insieme ad altri tre protagonisti:
“Caio Buddha ”, che simboleggia la prospettiva orientale adulterata
della Teosofia; “Mevio Mephisto”, che simboleggia l'erudizione
pseudomagica di tipo stregoneria medievale e pseudoalchemica; e
“Sempronio Cristiano”, che simboleggia la religiosità cristiana ei suoi
dogmi, la sua esegesi biblica e mistica, ma anche la ricerca delle
complicate sottigliezze teologiche di un percorso spirituale integrato.

“Nel Novecento, prima dell'indagine della scienza positiva, c'è chi


evoca l'India di Buddha, o il famoso Medioevo dell'Alleanza e la
teologia dell'isteria cristiana cattolica. Questo è un mondo morto che
non ha ricompense se la scienza non lo pota dai capricci delle fiabe,
delle allucinazioni e dei dogmi. Devi trasmutare i tuoi modi se desideri
trovare la verità.
E tredici anni dopo, nel 1917, nell'amara prefazione all'edizione
ridotta dei suoi scritti del 1897, espone le sue proposte:
in un nuovo periodo in Italia nella vita intellettuale dei migliori che
leggessero la mia opera, strappandoli alla vuota retorica del misticismo
cristiano o buddista. . . . Volevo che l'uomo comprendesse i poteri occulti
o misteriosi, che sono naturali per gli esseri viventi. . . . Volevo mostrare
che tra il materialismo scientifico e il misticismo d'oltretomba c'è un
regno inesplorato che trasforma la natura esclusiva senza compromessi
di questi due estremi polari, e che la scienza dell'uomo si trova in uno
stato intermedio tra la vita e la morte, che è chiamatomag, e che rivela le
risorse sconosciute e molto potenti dell'umano
natura."*39
E nell'espressione accorata all'interno della prefazione alla sua edizione
originaleDialoghi sull'ermetismoha ripudiato l'idea di aver mai voluto fare
proselitismo su una religione o fede, nuova o rinnovata, e ha scritto: "Se mi sono
impegnato nella propaganda con libri e riviste, allora questo era diverso dallo
scopo che originariamente mi guidava, che era quello di presentare . . .
un'interpretazione di carattere esclusivamente italico, una Schola in antitesi a
tutte le forme ricostruttive che ho evitato di criticare nella sostanza ma che non
posso dichiarare congruente con la nostra mentalità italiana della potenzialità
umana”. E ancora: «La nostra filosofia che si nutre dei valori della mente umana,
se è veramente da considerarsi una scienza sperimentale, non può invadere il
campo della fede».
Insomma, come anticipatore, Nostro propone l'indagine sui poteri della
psiche liberandola dai preconcetti del tempo (che ancora esistono, anche se in
uno stato attenuato!). A tal fine propone sia la concentrazione mentale che le
preghiere e persino l'astinenza e il digiuno così come sono intesi nei rituali
religiosi come mezzi per attivare quegli stati passivi, e propone di stabilire
metodi scientifici di riequilibrio (i "fluidi", nelle sue parole) così la proiezione
del potere psichico, il trasferimento da una psiche sana a una malata e al suo
corpo, avviene nelle migliori condizioni. E affinché il nobile utopista non
diventi un mero specialista, propone ai suoi aderenti e agli studiosi un campo
di pratica molto più ampio della sola guarigione delle malattie, dichiarando
che la scienza dell'integrazione umana può far sentire i suoi effetti anche in
campi non strettamente terapeutici. E nemmeno la sua era una nuova visione
limitata a un riequilibrio personale, familiare e infine collettivo, perché
vent'anni prima Mary Baker Eddy aveva fondato nel
Stati Uniti la famosa setta della Christian Science che prometteva non solo la
guarigione o l'alleviamento della malattia fisica ma anche il riequilibrio
psicologico e mentale.
Se si leggono le raccolte periodiche di “testimonianze” sugli effetti delle
preghiere o anche della mera adesione alla catena caritativa della Christian
Science, si trovano casi in cui si afferma esplicitamente che, per una serie di
collegamenti casuali e un susseguirsi di eventi, la riorganizzazione di
un'impresa o di situazioni disastrose, il ritorno della prosperità o almeno
qualche forma di rimedio, la cessazione delle lotte o delle cause di danno
avviene in concomitanza con l'azione della catena orante dei membri della
setta. Utopico o meno, questa visione secondo cui un benefico riequilibrio può
derivare non da interventi divini ma da applicazioni psicodinamiche non è un
argomento del presente studio. Ciò che più conta e che è utopico non è
l'azione disinteressata che Kremmerz ha compiuto, ma la perfetta coerenza
delle sue idee tradotte in pratica.
Si trovò al centro di molti collaboratori e anche praticanti dell'esercizio
di concentrazione psichica da lui raccomandato (rappresentato in sostanza
da “rituali” e “preghiere” che solo formalmente concedevano alla mentalità
dell'ambiente in cui si trovava a svolgere il suo apostolato). Era guidato da
una natura aristocratica, che non si limitava esclusivamente alla sua
assistenza e direzione guaritrice. Quando visitò l'Italia per frequentare le
sue accademie predilette (chiamate Myriam per analogia con la volta
celeste dello zodiaco della tradizione cabalistica), divenne
automaticamente, per così dire, autorità riconosciuta, fondatore e
presidente della “catena terapeutica ”- il secondo padre e consigliere del
vortice di guai e disaccordi organizzativi di ogni tipo che erano
completamente estranei alla guarigione delle malattie.
Ha scritto poesie incantatorie in un geniale stile neoplatonico e ha dichiarato
nel volumeLa Porta Ermeticache il maestro occulto non è fuori di te ma in te. Era
veramente un maestro vivente, e, come scriveva di uno dei suoi presunti
personaggi, non aveva tempo per riposarsi e per occuparsi dei suoi affari
personali, poiché era, soprattutto nel periodo francese della sua vita, occupato
dalle lettere , cartoline, richieste varie di aiuto, e spesso, guarda caso, strane
richieste di minima importanza.
Era consigliere di tutti - di fortunati o in difficoltà - e rispondeva a tutte
le richieste di aiuto con le parole di un uomo saggio, di un uomo che, in
privato o per amici, ha sempre praticato l'arte di guarire in modo
disinteressato . Aveva affinato la sua innata conoscenza dell'animo umano,
una conoscenza che non era puramente teorica o solo di sottile metafisica
ermetica, ma conoscenza materiale della realtà concreta, facendone un
maestro, sì, ma non di culti e strane teorie o plagi da Cristianesimo – come
oso affermare in documenti pubblici – ma piuttosto come maestro di vita
nel senso più ampio del termine.

IL TERAPEUTA

Pubblicizzando le sue terapie ermetiche, Kremmerz fece una generosa


offerta per condividere con altri i mezzi per scoprire i propri poteri – che
oggi chiameremmo “autoguarigione” – e allo stesso tempo per stimolare i
collaboratori nella sua iniziativa a praticare lo sviluppo, per il beneficio dei
malati sofferenti, i poteri latenti dell'organismo umano. Il nome
"Ermetico"*40nella terapeutica ermetica deriva dal greco Hermes
(romano Mercurio) e simboleggia sia i poteri della psiche sia la
difficoltà di coglierli nella loro attivazione: cioè la difficoltà di
mobilitarli in risposte psicologiche è la stessa difficoltà che un uomo
che , come sottolinea Kremmerz, “vive solo nei cinque sensi materiali”
ha nel comprendere la reale esistenza di poteri fuori dall'ordinario.
Sostiene che i simboli usati nella critica storica della medicina o, meglio,
dei segreti terapeutici degli antichi templi - specialmente quelli dell'Egitto -
velassero proprio tali poteri, esercitati dagli antichi sacerdoti, i quali, sotto il
velo dei relativi misteri con che si ammantarono,
costituiva appunto ilscola†41dei poteri occulti, di cui lui e i suoi scolaha
voluto fornire esempi pratici e pubblici.
La dottrina kremmerziana della medicina ermetica si può così riassumere
come la realizzazione di un equilibrio vitale (riequilibrio) mediante un processo
di scambio tra magnetismo individuale e magnetismo terrestre, quest'ultimo
costituendo il grande serbatoio di energia da cui l'organismo attinge dopo
aver esaurito le sue riserve . Un tale scambio
e tale ricarica è regolata dalla parte occulta dell'uomo, intesa come
“anima” o “subconscio” o “inconscio”.
C'è uno squilibrio naturale, cioè la fatica, che si verifica nella vita quotidiana e
che si traduce nel sonno. Il verificarsi di questa condizione di riposo imposta dal
subconscio o dall'inconscio o dall'anima sul sé fisico o cosciente serve al corpo
per attingere nuove energie.
C'è uno squilibrio patologico, cioè la malattia, a cui la parte occulta
dell'uomo reagisce imponendo il riposo fino al grado di letargia e, il più delle
volte, la febbre, come reazione equilibrante. Questo squilibrio, se non corretto
ed eliminato, spinge verso la morte, il massimo squilibrio. Da questo
approccio teorico, Kremmerz passa a sostenere il processo di guarigione
attraverso il magnetismo di una catena ermetica, acquisendo energia vitale da
uno o più individui sani che ne hanno in abbondanza e sono in grado di
trasferirla a una persona malata che ne è carente. dentro. Il processo di
guarigione, a seconda dei casi e dell'intensità della malattia, può essere
limitato o accelerato o almeno modificato dal numero e dalla qualità dei
membri della catena, cioè, per lo meno, all'attenuazione del dolore e della
sofferenza del malato.
Kremmerz osserva che in un ambiente naturale, un individuo in mezzo alla folla
può, infatti, compiere atti fisici di gran lunga superiori a quelli che potrebbe
compiere da solo; ad esempio, la rottura di grandi assi di una recinzione, come
annotati negli annali delle riviste storiche*42e ciò non può essere spiegato dalla
semplice pressione esercitata da singoli individui.
In risposta al naturale squilibrio della fatica, Kremmerz ha offerto una
dimostrazione proponendo un esperimento classico che integrava energia
vitale a un gruppo di astanti attraverso un individuo che fungeva da condotto
e soggetto dell'esperimento. Infatti, la prova è stata dimostrata determinando
per quanto tempo un individuo poteva stare in piedi tenendo il braccio alzato
e disteso; si vede che una volta formata la catena, il soggetto potrebbe
resistere molto più a lungo di quanto potrebbe fare senza l'aiuto del
catena.†43
Dalle sue originali osservazioni e critiche alle sedute che allora erano
chiamate esclusivamente spiritiste, Kremmerz dedusse che la maggior
parte degli effetti fisici che si manifestavano non erano altro che l'aggiunta
di energia dalle "anime" subconsce o inconsce degli astanti al
mezzo che lo assorbe e lo convoglia, a sua volta inconsciamente o
inconsciamente, verso determinati oggetti e azioni fisiche.
Da queste osservazioni e dimostrazioni passa a proporre la formazione di
una “catena”, come la chiama, di membri dell'iniziativa terapeutica, in modo
che questa catena si organizzi scientificamente, proiettando o almeno
tentando di convogliare energia verso un centro virtuale della catena, dalla
quale i malati, essi stessi supplicanti o su richiesta dei loro familiari, possono
attingere l'energia necessaria dal magnetismo riequilibrante.
Più partecipanti alla catena, maggiore è la riserva di forza vitale disponibile
per il trasferimento di energia; pertanto, ha tentato attraverso i suoi scritti di
reclutare una grande massa di professionisti qualificati per massimizzare il
diffusione della pratica curativa, riuscendo solo in parte.*44
In seguito studiò come mettere le membra in grado di convogliare
l'energia al centro vero e proprio della catena; osservò, anticipando la
ricerca moderna, l'esistenza di vibrazioni mentali (che alcuni dichiarano
essere solo cerebrali). Da ciò estraeva la parte scientifica dei riti religiosi
individuando i metodi che nel tempo sono stati utilizzati dai credenti per
porsi in stati che, dal punto di vista scientifico (e per nulla contraddittori
con la religione), convergono con lo stato attivo di vibrazioni mentali.
Nulla qui vieta ai fedeli o ai sacerdoti di insegnare che tali energie si
sommano agli interventi celesti.
Perciò Kremmerz prescrisse ai suoi discepoli cattolici e cristiani la
recita dei salmi davidici e, applicando un principio che
religioni scoperte migliaia di anni fa e che il professor Rhine*45
studiato negli ultimi anni nei suoi esperimenti, che in certe ore fisse con la
recita dei salmi e con la concentrazione mentale si possono imprimere
azioni benefiche.
È questo il concetto di prescrizioni di massa e collettive che Kremmerz
applicò alla medicina ermetica, concetto che egli chiama “isiaco” o passivo,
corrispondente alla cosiddetta magia naturale degli antichi, che Kremmerz
studiò, come dice, per tirarne fuori la parte moderna, vitale. Faceva molto
affidamento sulla propria esperienza personale di “guaritore”, e dovrei dire
anche di “mago”, studiando gli effetti delle vibrazioni mentali durante tutta
la sua vita condusse indagini su fenomeni straordinari
- e ha verificato risultati positivi nell'affermazione magica dei tipi solari di
che, scrive, l'esempio sublime era Cristo nei suoi miracoli o prodigi. E
sempre senza invadere il campo della fede o di guaritori eccezionali, che,
dice, compaiono occasionalmente lungo la storia dell'umanità, fondendo
spesso le loro qualità con quelle di medici brillanti, come il famoso
Paracelso, che Kremmerz ha spesso definito illuminante
molti dei suoi concetti.†46
Ha evidenziato la possibilità che gli individui non solo possano diventare
strumenti passivi con la loro partecipazione a una catena attraverso l'esercizio
della “preghiera”, ma possano anche sviluppare attraverso la facoltà diretta di
un guaritore i poteri per penetrare almeno intuitivamente la natura delle
malattie; quest'ultima applicazione era da lui espressamente riservata a quei
discepoli laureati in medicina o, per quelli dotati, secondo le sue prescrizioni,
strettamente alle dipendenze dei loro colleghi o autorizzati e
medico qualificatofratres.*47Questo approccio anticipa le visioni moderne
sulla legittimazione dell'esercizio dei poteri dei guaritori assoggettando e
subordinando i guaritori stessi ai medici in modo che abbiano maggiori
mezzi per la cura.
Nel rivitalizzare i concetti di Paracelso e adattarli al mondo di oggi,
Kremmerz ha studiato gli effetti delle medicine derivate da minerali e
piante in relazione a (1) tempi, stagioni o lunazioni e (2) i quattro tipi
paracelsiani fondamentali, poiché prevalevano in la costituzione di
ciascuno dei quattro tipi umani uno dei quattro principi o "corpi" nella
filosofia ermetica:

il sanguigno corrisponde al corpo solare; bilioso


corrisponde al corpo Mercuriale; linfatico corrisponde al
corpo lunare; e infine flemmatico corrisponde al corpo
fisico o saturniano.

Kremmerz sosteneva che le medicine dovrebbero essere adattate alle


stagioni e ai tipi umani, poiché non solo possono sorprendentemente variare a
seconda dell'efficacia dei vari farmaci, ma possono anche avere effetti contrari,
così che in certe date e per determinati tipi, certe medicine, considerato
controindicato, può rivelarsi utile e viceversa. Con questa scoperta,
anticipò le moderne osservazioni sui farmaci e sui loro effetti sulle
allergie.
Fece numerose osservazioni ed esperimenti che per loro stessa natura
erano unici, come disse, nella loro possibilità di “infondere” – con la recita
di certi salmi – il magnetismo o forza vitale in una medicina, come
come chinino allo stato naturale,† 48di cui si è osservato che il potere curativo
potrebbe aumentare notevolmente al punto da poterne ridurre il dosaggio, e
ciò a vantaggio di pazienti che non sono in grado di sopportare dosi elevate.

Ciro Formisano (in arte, Giuliano Kremmerz) è stato un missionario dotato di


un animo superiore, precursore dei tempi, e quindi in anticipo sui tempi. Era
geniale ma equilibrato, nel senso tradizionale di essere equilibrato e fonte
d'ispirazione per i suoi discepoli, ammiratori e compagni allo stesso modo. Come
tutti coloro che assumono un compito disinteressato nella società umana,
ricevette in cambio poca soddisfazione e molta amarezza da amici, che forse non
ebbe mai, ma fu testimone delle tribolazioni dei suoi stessi discepoli, di cui scrisse
nella prefazione al suoDialoghi(1929), resistendo alle difficoltà, ma sempre con
tatto e misura e sperando che errori e capricci potessero essere corretti nel
tempo.
Era un noto cittadino e un padre dedicato alla sua famiglia. Il
tempo lo onorerà con giustizia.

MARCO27, 1957

NOTE BIBLIOGRAFICHE

I giornali
Il Mondo Segreto[The Secret World], prima edizione di Detken & Rocholi
(Napoli, 1897–99).
Commentario,pubblicato per le Accademie Ermetiche e tratto da
Commentarium (Bari, 1910-11).
Collaborazioni o ripubblicazioni dei suoi scritti
Questi sono apparsi sui giornaliO Thanatos,Luce Ed Ombra[Luce e
Ombra], eIl Mondo Occulto[Il mondo occulto] (Napoli) tra il 1880 e
il 1890, eIbis(Bari) eIniziazione[Iniziazione] (Milano) dal 1945 al
1949.

Libri o raccolte di articoli


Angeli e Demoni dell'Amore[Angeli e Demoni d'Amore] e prefazione a
Éliphas Levi'sCristo, la Magia e il Diavolo[Cristo, la Magia e il Diavolo].
Napoli: Rocco, 1890-1900. Ristampato in Kremmerz'sOpera Omnia.

I Tarocchi [I Tarocchi] eMedicina Dei, dallo stesso


epoca o poco prima. Ristampato.

La Porta Ermetica[La Porta Ermetica], dalla prima edizione del


rivistaLuce ed Ombra[Luce e ombra] Napoli, 1910. 2a ed., Roma:
Circolo virgiliano di studi ermetici, 1924.
I Dialoghi sull'Ermetismo[I Dialoghi sull'ermetismo, Sette
dialoghi mentre Kremmerz era ancora vivo]. Spoleto: Arti Grafiche
Panetta & Petrelli, 1929. 2a ed. (postuma) Bari, 1931; 3a ed.,
(include 2 dialoghi inediti), Milano: Spartaco Giovene, 1948. Bari;
III (postumo con tutti i 9 dialoghi)
Opera Omnia.Roma: Edizione Universale: 1 volume 1951, 2 volumi.
Estratti dal diario di KremmerzIl Mondo Segreto[Il mondo segreto]
sono stati stampati in forma di libro sotto il titoloLa Scienza dei Magi
[Introduzione alla Scienza dei Magi]. 1a edizione introvabile; 2a ed.,
Milano: Bocca, 1940; 3a ed., Milano: Giove Spartaco, 1948.
Delle Stelle e dei Soli[Sulle stelle e sui soli], bozza inedita.
Storia del Terapeutico-Magico
+ Fraternità + di Myriam

io È attraverso l'influenza di maestri iniziatici, come quelli da lui riconosciuti,


che Kremmerz ha portato alla luce insegnamenti indipendenti da mere
ragioni di convenienza o per richiamare un certo pubblico. Nonostante ciò, i
collaboratori e gli esponenti delle iniziative di Kremmerz sono quasi scomparsi
da questo mondo.
Questi nostri tempi sono precari, pieni di fatiche pesanti per noi e per il
mondo, di oscurità e di passaggio da un'epoca plebea ad una di qualità, in
preparazione alle inevitabili convulsioni terrene; come tali tutti i centri iniziatici
propri restano muti, in uno stato larvale che precede la nascita di nuove
farfalle.
Mi è sembrato non solo utile ma necessario comunicare un testo tratto
da una circolare di Kremmerz, datata 29 giugno 1914, alla vigilia della
Prima guerra mondiale.*49Dati quei tempi difficili, descrive l'unica base
possibile per una certa attività magica.
Poiché molti di voi sono arrivati di seconda mano a questa ricerca e
possono dubitare dell'autenticità dello scritto di Kremmerz, ho ritenuto
altrettanto opportuno intraprendere un esame critico e storico della genesi
del Fr + Myr +, che a sua volta convalida l'autenticità del circolare.
Sono evidenti le lacune nel graduale processo di sfondamento e semplificazione
dell'operato della fraternità imposto dalla forza degli eventi al fondatore della
Myriam. Anche la retta via che si sarebbe dovuta percorrere, e per la quale si
dovrebbe ancora lottare in tempi più propizi, era quella di tramandare la
tradizione isiaca dell'ermetismo nella sua concreta applicazione.
Essendo stato autorizzato a farlo, e com'è mia abitudine, mi assumo quindi la
piena responsabilità dei fatti e delle parole.
Non appartenere a nessuna delle catene specificate dei Myriam era per me un
vantaggio e non – come si potrebbe pensare – un impedimento, perché posso
ritenermi al di sopra di ogni sospetto di voler coinvolgere qualcuno di questi
i cosiddetti papi o peeps*50dei suddetti gruppi spirituali, e, inoltre, le
conclusioni di questo mio studio porterebbero alla mia esclusione da ogni e
qualsiasi pretesa di interesse personale tra i restanti membri di questa
Myriam terrestre.
Io sono uno che, come ho già detto in passato di questi papicci citati - e non
sono stato affatto disattento o assecondato - attraverso il buio generale di tenere
acceso un fiammifero, puoi protestare contro la meschinità di accendere un
fiammifero e rinunciare anche questa debole luce, in cui ricadere
buio profondo?†51Ma, si può obiettare, che anche un fiammifero fa
tremolare la luce, il che a volte provoca illusori giochi di ombre e riflessi - e
allora? Kremmerz non era noto per dichiarare che la magia è
sperimentazione, che comporta molte prove e molte ricerche? E quale
ricerca è esente da errori e incertezze?
Tuttavia, non posso non seguire il mio cammino attraverso i grandi
campi di Hermes; quelli che vogliono credermi mi crederanno; coloro
che comprendono che i miei modi intransigenti di esprimere giudizi e di
agire senza polemiche sterili non mi riveleranno complice di uno sciocco,
ma un'opera di chiarificazione sulle idee durature rivelate da Kremmerz,
se ritenute deperibili (se non già perite), possono e devono essere
considerato nell'approssimazione e relatività della parola, soprattutto a
stampa, che, come diceva il saggio orientale, serve a nascondere il
pensiero. Chi non mi crede e accetterebbe piuttosto un ricordo sbiadito
che gli è stato tramandato dalla struttura sociale dominante
altri,*52bene allora, vai avanti.
Solo la convalida della verità, del tempo, dell'evoluzione in questa esistenza e
in quelle future, potrà fornirci la prova necessaria - anche forse non così lontana -
se la mia ricostruzione a cui sono spinto da una forza superiore, spesso forzata e
riduttiva, determinerà se le mie irresistibili affermazioni umane e numinali sono
corrette. In ogni caso, desidero che una cosa non mi venga negata: la mia
sincerità, il mio disinteresse e la mia buona fede.
Con l'armatura di questa veste bianca, con la quale tutti
dovremmo presentarci alredde rationem,† 53Ho iniziato l'indagine e la
ricostruzione, che vorremmo considerare, per comodità di ipotesi, la
più vicina alla vera storia della Myriam.
Devo però dichiarare che sono stato costretto a nascondere certe
cose nascondendo alcuni fatti; tuttavia, tale spiazzamento e silenzio
riguardo a talune circostanze a me note non toglie in alcun modo
l'esattezza sostanziale. Solo che non potrei, a pena di confessarlo,
rivelare in alcuni punti la verità assoluta sostituendo una verità relativa
con la mia versione, la quale, ripeto, nulla toglie alla sostanza dei fatti
che costituiscono il ricostruzione storica; e con questo ti do formalmente
la mia parola.

Kremmerz ha ricordato che all'età di diciassette anni, dopo la morte del suo
maestro Izar (Pasquale de Servis di Portici), viaggiò in Argentina e anche
attraverso la Bolivia. Da più testimonianze posso attestare che dopo questo
soggiorno tornò in Italia poco prima del 1892, all'incirca all'epoca della
pubblicazione diIl mondo segreto.Avrà avuto una trentina d'anni, essendo
nato nel 1861. Si arricchì grazie alle vincite ottenute giocando in borsa
mercato,*54dove ammassò una fortuna - per quei tempi - e commise l'errore di
sposarsi nonostante, come confidò, avesse ricevuto un fermo dissenso dal suo
padrone.
Aveva un potente talismano, generato dalla dedizione e dal sacrificio di un
corpo lunare (di più, non saprei dire). Questo talismano non è mai stato
trovato tra le sue carte.
Alla ricerca di autentiche pratiche magiche, entrò in contatto con
alcuni centri spirituali napoletani che si radunavano intorno al
famosa media Eusapia Palladino.† 55Kremmerz mi ha detto di aver
partecipato a diverse sessioni, penso anche con alcuni suoi amici o
studenti, dite quello che volete.
Sulle discussioni che abbiamo avuto sulla sua fondazione della
Fraternità di Myriam, mi ha detto che l'iniziativa è stata lanciata d'impulso
in risposta a ciò a cui ha assistito con gli eccessi e le esaltazioni degli
spiritisti - che riteneva esperimenti inconcludenti e irrilevanti da il punto di
vista di un progresso spirituale veramente umano - e come protesta contro
la moda di abbracciare varie forme di buddismo, a cui ha fatto riferimento
come "spurio" nel "Programma Fondamentale".‡56
Dal tono con cui Kremmerz ha riportato queste spiegazioni, e da altri
elementi in mio possesso, devo trarre la conclusione che, nel momento in cui
egli, con la pubblicazione diIl mondo segreto,cominciò a pubblicizzare la
magia, non aveva ricevuto autorizzazione o guida da un ufficio superiore; era
puramente un'iniziativa personale. In confronto, ha detto (in verità il suo
discorso era rivolto più personalmente a me, ma qui l'ho spersonalizzato
apposta): “Vedi, un maestro può avere uno o due discepoli, e, meglio ancora,
può non parlare con nessuno del percorso, né delle opere segrete che ha nella
realizzazione del suo laboratorio ermetico (il suo corpo è la sua stessa
caverna), né rivelare il suo lavoro a nessuno, nemmeno al proprio
figli,*57oppure può vantarsi, come ho fatto io, di essere l'iniziatore di molti e di
fondare il Fr+».
Queste parole mostrano come la fondazione del Myriam sia stata
inizialmente da lui considerata come una creazione personale di un maestro
singolare, lo stesso Kremmerz, e non come un'emanazione di un sinodo non
identificabile. Devo presumere per certo che al momento del varo del Myriam
non vi fossero Dodici Maestri Supremi del Collegio Operativo a dirigerlo, né vi
fossero legami con un centro occulto che tale attività ortodossa avrebbe
necessariamente avuto.
Ciò non toglie nulla al valore dell'iniziativa, ma è certo e bene tener presente
questo punto: che all'inizio della propaganda di Kremmerz era più probabile che
la sua confraternita si estinguesse dopo la sua morte che non sopravvivesse; gli
eventuali sopravvissuti avrebbero dovuto fare i conti con i loro
propria forza d'inerzia, come accadde ai laboratori di Paracelso,†58da cui
l'olio di Haarlem rimase – come ricorda Ciro Formisano – uno strumento
della medicina paracelsiana. E proprio come l'olio di Haarlem ha ancora
una sua vitalità ed efficienza, sebbene non sia certamente più fabbricato da
iniziati, così si presume che ci sarebbe stata una forza di inerzia nelle attuali
associazioni miriamiche dopo la scomparsa del suo creatore, come ad
esempio, vi fu una forza d'inerzia nelle associazioni garibaldine decenni
dopo la morte di Garibaldi.
La prova di quanto scrivo è venuta dalle prime manifestazioni pubblicitarie
fatte da Kremmerz. Ed è bene tenere presente come - contrariamente a una
certa mentalità cristiana - non vi furono attività squilibrate, nessuna
menomazione del corpo, dello spirito, né turbamenti sociali, richieste
economiche e così via. Il progresso dell'iniziato era la prova della sua
qualificazione per l'ammissione.
L'iniziato deve essere sempre completamente in possesso di tutti i suoi
mezzi; se no, è segno certo che non è in armonia con qualche principio o
legge del Cosmo, inteso sia in senso generico che specifico. La malattia, la
miseria, il decadimento fisico e fisiologico non possono mai essere considerati
da noi come lo sono dai cristiani, i quali, fissati come sono a un'unica esistenza
graziosamente trattenuta dal “soffio di Dio” (come cita Kremmerz) e
ripudiando il corpo come una misera prova di sacrificio inflitto loro dal
suddetto Dio, ritengono irrilevante qualsiasi malattia o miseria, vedendoli anzi
spesso come una prova dall'alto, benignamente estesa dal loro Dio, che
assicurerà loro poi un posto migliore in paradiso.
In definitiva, il presupposto per ogni ascesa in senso positivo comporta un
perfetto stato di equilibrio e preferibilmente — salvo casi particolari ma rari di
missionari ermetici — anche un alto rango sociale; allora questo rango è analogo
al più alto stadio possibile di evoluzione nella materia, per quell'era e quel mondo
e corpo astronomico.
Se un iniziato successivamente si deteriora, fisicamente, mentalmente, socialmente
e finanziariamente, allora è un segno di qualcuno che è squilibrato; deve prima
riequilibrarsi prima di poter ascendere ulteriormente.
Sfortunatamente, la prima manifestazione della propaganda di Kremmerz fu
contrassegnata da un evento molto sfortunato. Quando andai a incontrare Kremmerz per la
prima volta a Beausoleil, nel marzo del 1927, abitavo temporaneamente a Napoli in viale
Elena (n. 19, se non sbaglio). Quando comunicai a Kremmerz il mio
indirizzo, rimase sorpreso e accennò che in quella casa e precisamente al
pianterreno aveva allestito il primo laboratorio ermetico della Myriam.
Quando abitavo in quella casa, al piano terra c'era una pasticceria.
Ho già detto che Kremmerz, dopo sette anni in Argentina
— tornato ricco, principalmente dagli investimenti in borsa e dalle lotterie in stile
americano.
Questo fu un periodo ricco per Kremmerz, e non da misurarsi solo
dal tenore di vita che - per suo conto - manteneva a Napoli, tra casa,
cavalli, carrozze e laute spese, ma dalle stesse attività imprenditoriali
impegnate da lui sette anni prima come risultato delle sue attività
magiche in Argentina e in altri paesi.
Valeva tre milioni di lire italiane; allora la lira valeva oro.*59Kremmerz
riportò dal Sud America una lauta somma pari a quella di diverse ricche
famiglie di proprietari terrieri dell'epoca. Mi ha detto che per molto
tempo ha vissuto una vita sontuosa, con pompa; ma, se posso
aggiungere, ciò non va frainteso come vanagloria o sperpero da parte
sua, bensì per necessità derivante dalle spese sociali sostenute per la
rappresentazione e la stampa dei suoi libri, che certamente sarebbero
rimasti inediti se non fossero stati pagati di tasca sua.
Come risultato della sua ricchezza, Kremmerz è stato in grado di finanziare la
stampa del suo primo numero diIl mondo segreto.Ha affermato - e credo che sia vero
— che dopo essere uscito dalla tipografia dove aveva depositato il
manoscritto, due vecchi iniziati napoletani lo presero per un braccio e gli
esclamarono: "Ciro, che hai fatto?" Certamente, quello sfogo non può essere
interpretato come un atto di accordo o di sostegno e approvazione. Ma anche
se volessimo considerare questo come un gesto personale di due sconosciuti,
saremmo smentiti dalla legge dell'equilibrio a cui ho fatto riferimento sopra.
Lo squilibrio, infatti, secondo Kremmerz, non tarda a manifestarsi in maniera
clamorosa.
Dicevo che il primo laboratorio della Myriam è stato allestito al pianterreno di
Viale Elena a Napoli. Kremmerz mi disse che teneva in un cassetto della sua
scrivania una grossa somma di denaro riportata dal Sud America,
apparentemente in banconote di grosso taglio, sia italiane che straniere. Che sia
imprudente o meno salvaguardare in tal modo un grande patrimonio, è certo
che a pochi giorni (e oserei dire ore) dalla pubblicazione del suo primo
numero, e dall'episodio del rimprovero, Kremmerz subì un grave colpo
finanziario dal quale non si riprese mai del tutto. Anzi, un suo parente
— che non ha mai identificato — ha fatto irruzione nel suo ufficio e ha preso la
somma di ottocentomila lire — o forse era più vicina a novecentomila!
Inutile dire che Kremmerz, da vero iniziato, si rifiutò di denunciare l'incidente,
figuriamoci condurre un'indagine, perché sapeva che se avesse denunciato
questo incidente, allora l'identità dell'aggressore avrebbe rivelato che il ladro era
in realtà un familiare membro.
Non solo subì una grave perdita economica, ma da quel momento
iniziò anche una lenta recessione (naturalmente con molti alti e bassi, date
le sue risorse) che si tradusse in una riduzione del suo tenore di vita a
Napoli, poi ad un ulteriore modesto calo del tenore di vita a Bari, e infine al
suo trasferimento in Francia.
È stato un errore che Kremmerz abbia pubblicatoIl mondo segreto?
C'era qualche messaggio nascosto contenuto in quell'evento? Era... forse
— qualche segno strano o qualche chiarimento in merito?
Non lo sappiamo e probabilmente non lo sapremo mai con certezza, tanto più che il
suddetto giornale non è disponibile.*60Ho l'impressione che sia stato progressivamente
tolto dalla circolazione dallo stesso Kremmerz, o per volere del collegio superiore.

Certamente, né il volume preparato per le accademie ermetiche con i


molteplici fascicoli né il libro dal titolo diIntroduzione alla Scienza dei Magio il
Commentariocontenere il materiale completo diIl mondo segreto,almeno da
quello che posso garantire, dal momento che non ho letto la pubblicazione
originale. E se si considera che la stampa delle altre opere di Kremmerz è
avvenuta non molto tempo dopo, si vede come è strano che non siano state
fatte ristampe e nuove edizioni dell'opera in questione. Sicuramente non si è
mai trattato di mancanza di denaro.
Il Mondo Segreto, Edizioni Rebis

A parte gli errori commessi in termini di palese pubblicità, Kremmerz


era già, anni prima di lasciare questo mondo, pentito di aver fatto
propaganda con la magia. Se leggi la prefazione alDialoghi(edizioni
pubblicate nella sua vita o postume), vedrai con quanta amarezza dichiara
che le sue idee dopo tanti anni non sono state capite o applicate
correttamente.
Inoltre, ha riparato per aver fatto propaganda, perché, come dice,
secondo le leggi eterne, chi ha raggiunto un animistico*61
la maturità trova, prima o poi (questa espressione va intesa in termini
relativi, cioè in un periodo o nell'altro della vita attuale), il maestro, e
forse l'iniziatore, dice, dopo essere passato per qualche forma di
mistico- pratica religiosa.
Era solito ribadire, poi, che non aveva alcuna intenzione di fondare una
fede, una religione rinnovata, ma, nella formazione di scuole e sette più o
meno esotiche o esoteriche, voleva presentare un tipo italiano, latino discola
intesa come accademia e “palestra” nell'accezione greca antica, dove i poteri
della psiche erano concretamente esercitati con uno scopo ben definito e non
solo per l'esibizione di fenomeni in un baraccone dove gli spettatori ammirati
si commuovono ma lasciano altrettanto volgari nel loro grossolanità sensist
come quando sono entrati. Questo è successo ai tempi di Kremmerz, e
succede oggi, e potrebbe essere anche peggio.
Nella nostra ricostruzione della storia del Myriam, occorre
procedere per congetture più o meno fondate, e certamente senza
una perfetta ricostruzione cronologica che, peraltro, non ci interessa;
ma possiamo storicamente dividere la vita dell'organizzazione in tre
periodi distinti in base alle principali sedi o centri di attività di
Kremmerz.
Ricordando, infatti, che tornò dall'Argentina intorno al 1892 e che,
salvo un altro viaggio in Sud America tra i ventisei e i trent'anni, cioè dal
1894 al 1898, visse a Napoli fino alla prima edizione di La Porta Ermetica
apparso (pubblicato intorno al 1905 a Napoli) e poi trasferito a Bari per
un periodo dal 1905 al 1911, si possono individuare due periodi nella
vita della Myriam: un periodo napoletano, dalla pubblicazione diIl
mondo segreto(1892) alla prima edizione diLa Porta Ermetica (1905); e il
“periodo barese”, esteso al 1914, data della circolare, cioè all'epoca in cui
Kremmerz si ritirò definitivamente a Beausoleil a Montecarlo (Principato
di Monaco e Francia); questi sono stati seguiti da un terzo periodo che
chiameremo "monegasco".*62
Cito monegasco perché gli ultimi due cenacoli della Myriam, l'Accademia
di Bari e il circolo virgiliano di Roma, furono violentemente chiusi
fuori uso.†63In generale, l'ultimo coinvolgimento fornito da Kremmerz per dirigere le
attività della Myriam, nonostante le sue proteste per essersi ritirato nel 1914
— comportava la revoca di deleghe da lui fatte nel 1914, anche se nutro seri
dubbi che si trattasse di deleghe e la revoca potrebbe non essere stata affatto
necessaria.
Il primo periodo di attività della Myriam non iniziò bene; piuttosto è
iniziato sotto un segno sfortunato. Tuttavia, data la personalità di don Ciro,
non sorprende che egli, non tenendo conto dei segnali e degli ostacoli iniziali,
abbia perseverato nella sua iniziativa. Certo è che la cosa ebbe fin dall'inizio un
carattere precario che si fondava, più che altro, sul suo fondatore: vulcanico,
tumultuoso, e abbastanza disordinato, e non conforme alle regole e ai
regolamenti richiesti da una stabile organizzazione che Kremmerz aveva in
mente per un sodalizio così importante e innovativo.
Possiamo valutare il primo periodo di vita della confraternita in base alle
parole che ha usato per descrivere la Myriam. Infatti, nelle prime righe del
“Programma Fondamentale” del 1909, “Relazione ai Dodici Supremi Maestri
del Collegio Operativo”, scrive: “Dopo una preparazione a volte incerta, a volte
intralciata dalla mansuetudine dei provvedimenti disciplinari , oscillando tra il
primitivo desiderio dei primi adepti di denudare Iside e prostituirla al ridicolo
plebeo, all'alba del secondo decennio del nuovo secolo, sono costretto con
questo 'Programma Fondamentale' ad organizzare una nuova scuola per la
famiglia degli aspiranti all'altare della sapienza eterna.
Da ciò possiamo dedurre quanto segue:

(un) Kremmerz considera l'intero periodo tra il 1892 e il 1911 come una
“preparazione” che qualifica come incerta e oscillante;
(b) l'indisciplina e l'immaturità dei membri non potevano essere imputate
unicamente alla “mansuetudine” o all'assoluta mancanza di
provvedimenti disciplinari;
(c) che in questa preparazione vi era un alto grado di incertezza e
soprattutto perché le regole non erano state stabilite, tanto che
fu solo dopo diciannove anni dalla sua fondazione che Kremmerz
decise di dettarle.

Se la pensassimo diversamente, dovremmo immaginare che i dodici maestri e


supervisori che costituiscono e sovrintendono al “Collegio Operativo” che è
onnipresente fossero fin dal primo momento di un'evidente inettitudine che si
tradurrebbe in un andamento così indeciso, incerto, privo di disciplina, e così via.
Questo sarebbe sciocco, e in effetti un sacrilegio.
Sono giunto alla conclusione che i Dodici Saggi fossero un velo sotto il
quale si nascondeva un'altra realtà, e che in ogni caso il suddetto Collegio
Operativo (Synedrion) non iniziò a funzionare nel suo ruolo di supervisione sul
Myriam fino al 1909. Posso confermano inoltre che l'iniziativa di Kremmerz dal
1892 al 1909 fu esclusivamente un'iniziativa personale sotto la direzione di
Ciro Formisano.
Dovremmo, tuttavia, presumere che il secondo periodo dell'esistenza della
Myriam sia iniziato con la stampa diLa Porta Ermetica, che credo sia
collocabile intorno al 1905. Comunque, con certezza, possiamo affermarloLa
Porta Ermeticafu scritto a Napoli probabilmente durante l'ultimo periodo del
soggiorno napoletano di Kremmerz; infatti nel 1911 lo troviamo a Bari con la
pubblicazione delCommentario.
In ogni caso, è intorno al 1905 che Kremmerz dedicaLa Porta Ermeticaa
Maria (pseudonimo della Myriam oltre a simboleggiare in tutto
verosimilmente la donna magica, o meglio, lamago*64) e dichiara di scrivere "non
per mia volontà" per rivelare ai "figli dotti dell'umanità ingenua i segreti della loro
anima ermetica". Anche se Kremmerz era noto per prendersi delle libertà
facendo affermazioni enfaticamente abusive e apodittiche, ho mille ragioni per
ritenere che l'affermazione di cui sopra sia vera in senso stretto: cioè che il
contenuto editoriale del volumetto sia stato approvato da un superiore ufficio.

Non posso in tutta coscienza dire, cari amici, che questo compito sia
stato assolto perfettamente data la natura fluida dello stile dell'autore e
l'abuso spesso sproporzionato del nostro italiano puro e chiaro. Ho avuto
troppe aspre discussioni su questi punti, e su questo non potremmo mai
riconciliarci, perché vorrei evitare di mentire a voi ea me lodando
incondizionatamente il modo in cui è stato scritto questo libretto.
In ogni caso, visto nel suo insieme,La Porta Ermeticaè un libretto di
eccezionale divulgazione in cui la classificazione della magia è accordata
ai due rami di Isiac e Solar (sebbene non perfettamente divulgati);
affermazioni sull'esistenza e le operazioni degli eoni† 65o genii, la
disuguaglianza degli uomini e la possibilità di poteri latenti sono anche
rivelazioni utili. Che l'edizione diLa Porta Ermeticaè stato stampato quasi
clandestinamente (come le pubblicazioni dei vertici della stampa italiana
Risorgimento‡66) non ha importanza, anche se contraddice lo scopo
dichiarato dell'autore di "divulgare l'antica saggezza".§67
Inutile dire che nessuno degli esponenti del Myr+ ha avuto la minima idea
o coraggio di esporre nel modo giusto la realtà della situazione!
Poco si sa dell'organizzazione della Myriam nel primo periodo tra il
1892 e il 1905. Si ritiene che esistessero una segreteria generale e un
paio di capitoli, uno a Napoli e uno a Roma, ma non so se si chiamassero
"accademie". A Napoli Lombardi*68era capo del capitolo nonché della
segreteria generale della Myriam. A Roma, signora Mongenet,†69di cui si
parlò molto nell'anteguerra a seguito del clamoroso processo, da lei
vinto, che prevedeva l'interdizione e la cattura da parte del parente, il
commissario Carruccio, .
Credo che la segreteria - carica poi annullata o sospesa - sia stata
istituita perché Kremmerz nella sua attività un po' vulcanica e
disordinata non riusciva a seguire tutto quello che accadeva. So che
tra il 1895 e il 1900, sebbene sposato e con figli, partì per un secondo
soggiorno in Sud America; poi per alcuni anni la Myriam rimase senza
possibilità di contatto diretto con il suo fondatore, situazione che si
verificò anche nell'ultimo periodo del sodalizio.
Inoltre, la costante oscillazione di Kremmerz tra dare e non dare,
dire e non dire, conseguenza del suo errore iniziale di esporre il
materiale al grande pubblico, ha certamente ostacolato la popolarità dei
suoi insegnamenti. In certi momenti, infatti, era categorico se non
addirittura apodittico, ma quando interpellato si riduceva a proferimenti
vaghi e generici.
Sono costretto a rimproverare un tale modo, perché credo fermamente che quando
l'inganno, anche se, con linguaggio banale, viene chiamato "fuori", conserva sempre
la sua natura ingannevole, e non c'è motivo di vantarsi di averlo adottato come
sistema. Che Kremmerz sia stato spinto da assoluta necessità, per mascherare le
profanazioni di cui lui stesso si è reso responsabile, e di cui si è pentito, può
spiegare il fatto ma non lo giustifica affatto.
In ogni caso, fin dagli albori di questa società terapeutica, si
sapeva che i risultati terapeutici essenziali non erano attribuibili al
efficacia dell'animismo*70catena ma ai poteri personali di Kremmerz
come terapeuta.
Fu infatti Kremmerz e solo lui ad allestire i laboratori terapeutici
per la fabbricazione del famoso unguento universale; fu lui a
compiere guarigioni che si potrebbero definire miracolose; di
medicine di laboratorio, di veri prodigi terapeutici e di guarigioni,
dopo che se n'è andato, ed ora è morto, di queste cose non si è più
saputo nulla. Con ciò non intendo contestare gli effetti benefici della
catena miriamica, perché altrimenti non mi preoccuperei di scrutare
le ragioni del declino e le loro possibili modalità di recupero, ma
confermerò i risultati veramente terapeutici della trasmutazione; la
guarigione dei tumori, della tubercolosi agli stadi avanzati, delle
paralisi non diagnosticate; di miglioramento della salute,
superamento delle crisi, potenziamento dell'efficacia dei farmaci, esiti
positivi di disturbi,
Kremmerz, non credo che possiamo dire categoricamente.†71
Kremmerz nella sua circolare del 1914 afferma che il progetto originale del
Myriam era come un centro per i pochi ma attivi elementi e come un gruppo di
anime in preghiera. Ma il piano originale non è stato compreso correttamente poiché
i primi aderenti erano impegnati "non a realizzare l'idea di una catena nella sua
miracolosa semplicità, ma nello sviluppo di superuomini miracolosi che hanno
abrogato la realizzazione di miracoli a causa del loro piccolo sé personale .”
Ora, qualunque cosa si possa pensare di questa organizzazione, sono convinto
che proprio all'interno del disegno originario della Myriam si debbano trovare le
cause profonde delle sue deficienze che hanno impedito l'affermazione della vera
catena nel senso effettivo e potente indicato da Kremmerz. essere scoperto. Mi
dispiace di non poter condividere le stesse interpretazioni che Kremmerze,
amareggiato e offuscato da maggiori preoccupazioni personali, ebbe in
retrospettiva sulle sue prime iniziative e sul declino del Fr+ di
Myriam+.
All'esame critico del programma originario del Myr +, confermato
dalla circolare di Kremmerz e da altre manifestazioni, si vede la
coesistenza di due elementi apparentemente conciliabili ma in realtà in
contrasto tra loro. È strano che dopo tanti anni passati a sperimentare
un susseguirsi inesorabile di delusioni con l'applicazione pratica di
questo programma, non se ne accorgesse.
Il primo elemento era quello che egli giustamente richiama nella circolare
come fondamentale per l'idea che lui stesso dichiara di aver ostinatamente
omesso: ovvero l'elemento massa. E' infatti evidente che solo il rapido e massiccio
aumento degli aderenti ad una catena può determinare un reale potere
terapeutico intrinseco e che non impedisce l'inserimento nella catena di specifici
poteri taumaturgici che Kremmerz ha in eccesso da donare.
Le guarigioni avvengono in luoghi come Lourdes, a Loreto, sulle rive
del Gange, e certamente alla Mecca. Le guarigioni furono indubbiamente
ottenute dall'organizzazione della Christian Science negli Stati Uniti;
altrimenti questa organizzazione si sarebbe dissolta da tempo. Mi
domando e domando: perché una società veramente diretta da un iniziato,
veramente in contatto con i piani superiori, come fu certamente il caso dei
Myr+ (a parte – ripeto – gli interventi diretti di Kremmerz) non riesce a
raggiungere i più elementari risultati come quelli nei santuari religiosi di
qualsiasi fede? Se è per la mancanza di un numero sufficiente di membri di
una certa fascia, avresti risposto correttamente. Ma, chiedo, perché la
struttura collettiva dell'organizzazione è stata costantemente scartata,
allora, come sempre,
Il secondo elemento era lo sviluppo dei poteri psichici individuali, e qui,
logicamente - per evitare di mettere più carne al fuoco - intendiamo l'unica
applicazione giustificata o concessa da Kremmerz, e cioè l'applicazione
terapeutica.
I due elementi, come detto, sembrano conciliabili ma in realtà sono
contrastanti e per ragioni che chiamiamo tecniche e per altre ragioni che
chiameremo psicologiche.
Per comprendere questo contrasto e da esso dedurre il vizio originario
della Myriam + e da esso la causa principale del tentativo fallito da parte di
Kremmerz (dell'“organizzazione definitiva”) il 29 giugno 1914,
dobbiamo indagare i poteri curativi della psiche dal punto di vista
delle masse profane.
Dal punto di vista delle masse, un evento curativo, o meglio, una guarigione
prodigiosa, può realizzarsi in un santuario, con o senza presenza di un pubblico orante,
oppure può essere prodotto individualmente o da (un) un asceta che emana più o meno
un profumo di santità, o (b) un guaritore.
Nel primo caso si potrebbe interpretare che la Madonna miracolosa o il
santo venerato (degli altari) abbia compiuto il miracolo; nel secondo caso si
potrebbe interpretare che l'asceta abbia compiuto l'evento prodigioso, e
quindi anche il singolo guaritore.
Il primo caso, invece, è impersonale, oggettivando il santuario o
l'effige sacra, ma attribuendo l'origine a un “oltre”.
Di conseguenza, i poteri della psiche, che secondo la dottrina
terapeutica ermetica sono (almeno per la maggior parte) emanazioni
non “dall'aldilà” ma “da questa parte” (la massa dei membri oranti
della catena), non vengono neppure rilevati né dedotto come
percezione dalla coscienza della catena. La catena non può né
percepire se un membro è a loro insaputa - dotato di poteri riceventi
e trasmittenti, né comprendere che in realtà l'immagine venerata non
ha compiuto un atto prodigioso ma vi è stata nella folla una persona
che canalizzando l'energia dell'orante masse e proiettandola in uno
specchio (immagine) ha trasferito a un individuo malato ciò che, nelle
giuste condizioni, l'individuo malato è in grado di assorbire e
trasformare questa energia di massa dentro di sé a proprio
vantaggio.

Tuttavia, ogni intuizione del genere è contrastata dalla fede, che è, per
definizione, cieca, come pure dagli insormontabili interessi ecclesiastici.
Ciò che è un'intuizione, in questo caso, viene oggettivato nel caso del guaritore
perché se è vero che un asceta praticante (che se cristiano, come nell'esempio in
questione, afferma sempre - per doverosa umiltà - di non essere capace di fare
miracoli) può tutt'al più ammettere di essere un mezzo, un veicolo del divino, ed è
altrettanto vero che la psicologia della folla è sempre portata ad attribuire
il miracolo all'asceta,ad personam. Sia che l'energia curativa provenga
dall'asceta inconscio o dalla folla presente*72non importa.
Indubbiamente, tuttavia, l'atto prodigioso è attribuito alla persona che
assume il ruolo di guaritore nel caso di un magnetizzatore o "mago". Dirò
anche che nei due casi di guarigioni religiose - l'energia delle masse o della
catena (preghiera) - esiste tra loro un legame latente, più o meno nascosto,
ed è anche possibile, in modo ortodosso, stabilire un collegamento in
quest'ultimo caso con la catena dei membri oranti dove il collegamento
fisico è assolutamente escluso.
Infatti, nei primi due casi, anche se è ammesso dalle gerarchie religiose che la
fervida preghiera è un caso dicondizione sine qua non†73per quanto riguarda il tema
della guarigione, le masse collettive sono maggiormente interessate dalle
impressioni.
Nel terzo caso, invece, la religione e la scienza sperimentale
riconoscono che la potenza terapeutica emana dall'individuo – essendo
rimossa (attraverso la “preghiera”) ogni pretesa di connessione con un
“oltre”, il fenomeno viene registrato e, spesso , ridotto a fenomeno naturale
(cioè, è “da qui”, a differenza degli altri che sono intesi come “fenomeni
divini” e per definizione non emananti dall'individuo).
Possiamo dunque, dopo la nostra digressione, tracciare un primo quadro di
orientamento, che non si allinea – appunto per evitare fraintendimenti – ad un vero e
proprio parallelo, ma ci condurrà sul terreno della nostra analisi.

Forma empirica Forma scientifica


Il guaritore non coltiva né sviluppa i suoi Un individuo che intende o
poteri ma li presenta così come sono, almeno finge di coltivare e
limitandosi tutt'al più a favorire la sviluppare scientificamente
ricettività del fenomeno con l'astinenza poteri ed effetti psichici; utilizza
e la preghiera. l'astinenza e la preghiera come
mezzo di purificazione.
Una messa o catena di preghiera (all'interno di una generica messa A o catena di preghiera (con una
disciplina religiosa). disciplina precisa per osservare le
ore in cui convergono determinati
tipi di energia).
Un individuo della catena orante dotato, ma Situazione analoga, con la
senza conoscenza del destinatario o proiezione differenza che l'aspetto qualitativo
di poteri sul paziente. Questo tipo di attività di del legame curativo viene
guarigione rimane quasi sempre sconosciuta a modificato sostituendo un parente
meno che non sia con un amico intimo o un o un amico con quello di un
parente del ricevente. membro della catena orante.

Un leader ascetico o religioso. Un guaritore Un Terapeuta (guaritore più o


("magus"). meno avanzato) che è anche il
capo autorevole e riconosciuto
della catena.

Nella forma religiosa dell'iniziativa My+, è facile osservare sulla base


dell'esperienza con i primi due gradi*74che non vi è alcun fondamento perché
la personalizzazione dell'orgoglio umano si manifesti né nella sua forma
empirica né nella sua forma scientifica.
Forse si farebbe un'eccezione per l'innocua piccola arroganza del
presentatore-mediatore-propagatore; innocua, ripeto, perché non trova
modo di personalizzarsi.
Quando invece si passa al terzo grado le cose si complicano e si
confondono per la forma scientifica rispetto alla forma empirica, dove
l'umiltà, la disciplina e la fede che tutto viene dall'aldilà tendono a
comprimere ogni incipiente orgoglio o desiderio personale.
Nel terzo grado si verifica una confusione nella forma scientifica che si può
riassumere nella seguente domanda: “I risultati sono da considerarsi
principalmente come gli effetti della potenza della catena e della maggiore o
minore ricettività delle forze della catena o piuttosto dalla potere personale del
capo della catena in persona?”
Innanzitutto credo che con riferimento al disegno generale di Kremmerz
del Fr + di Myriam, l'intento fosse quello di legare il rango di capo della catena
con quello di un cerchio “interno” da cui si passa ai “Maestri di Myriam ” e da
loro alla direzione preponderante del “Collegio Operativo”.
Inoltre, possiamo rimuovere il Collegio degli Operatori, che non sono mai
stati conosciuti dai membri, e possiamo postulare che la gestione della filiera sia
stata solo e sempre detenuta da M + Kr +,†75e possiamo riassumere che il
capo della catena corrisponde più o meno al preside dell'accademia
per la parte esterna. Per la parte interna vi era un'unione tra il grado
di terapeuta e quello di maestri della Myriam, svolgendo il compito di
raccogliere, coordinare, dirigere e proiettare le forze coltivate.

Il punto cruciale della questione sarà quindi determinato ponendo un'altra


domanda: potrebbe essere considerato uno sviluppo di poteri terapeutici come
implicitamente ed esplicitamente espresso nel disegno originario (vedi il
"Programma Fondamentale") del Myr + di magia puramente passiva, o lo farebbe
preferiscono non incorporare fattori di magia attiva?*76
Ma qui è necessario fare un passo indietro per esaminare come il
progresso dei poteri terapeutici nell'uomo possa svilupparsi sia nella fase
passiva che nella fase attiva.
Mantenendoci deliberatamente fuori dai dettagli tecnici e dai
segreti dell'arte, chiariremo la differenza tra terapia passiva e
terapia attiva.†77
Ricordiamo la distinzione comune tra magia naturale e magia divina: la
prima usa le forze così come si presentano, la seconda coltiva forze
indipendenti dalla loro presenza.
Pertanto, nella modalità terapeutica passiva (si tenga sempre presente il
valore relativo della distinzione) si dice che il praticante “sviluppa” i suoi poteri
terapeutici; ma se dasviluppointendiamo la creazione ex novo dell'individuo
praticante, questo sviluppo in senso specifico non esiste. Ciò che accade è la
manifestazione di poteri latenti, ignorati per mancanza di esercizio e
consapevolezza; la premessa a questo tipo di manifestazione è, ovviamente, un
complesso lavoro di purificazione: fino a quando ciò non sarà fatto, i poteri
potranno essere oscillanti, occasionali, ma non fissi.
Nella terapeutica attiva, invece, avviene uno sviluppo che - dato che
siamo nel relativo - è in un certo senso condizionato dalla forma di
intelligenza della persona che si sta trasmutando, e che il loro sviluppo
diventa indipendente dalla variazione relativa, io direi che si verifica non
più del quaranta o cinquanta per cento.
È inoltre essenziale spiegare e porre come elemento critico la
differenza sostanziale tra i due metodi.
Il metodo passivo non comporta rischi eccessivi; e qui non mi riferisco
ai rischi di morte o di incidenti fisici o psichici che incorre ogni operatore
avventato, ma mi riferisco solo dal punto di vista dei poteri terapeutici.

Credo di doverti esporre il punto fondamentale della dottrina ermetica che è


l'inevitabile reazione, indicata in alchimia come lo stadio dell'oscurità,*78
che è il compagno, temuto e desiderato allo stesso tempo, di ogni
iniziazione. C'è indubbiamente un'oscurità alchemica anche all'inizio della
terapeutica passiva – ricordiamo sempre la relatività della distinzione
enunciata nella nota a piè di pagina cfr.qui - ma in breve, l'oscurità della
fase passiva è ora ridotta. Può variare in base ad alcune reazioni dei
familiari, ai dubbi che sorgono nella mente del soggetto, e può – molto
spesso – assumere la forma di stanchezza, pigrizia, e non sapere (e quindi
non volere) trovare il tempo per sperimentare.
Ma, tolti questi aspetti di oscurità dalla fase passiva, i poteri si
risvegliano nell'uomo e non subiscono mai alterazioni significative per
gli effetti delle lotte iniziatiche contro il drago (custode) del Giardino
delle Esperidi.*79
Invece, non appena si raggiunge la soglia, proprio nell'anticamera della
fase attiva, la reazione si annuncia con il ruggito di una bestia pronta per
essere liberata e spesso, ancor prima di entrare nella gabbia del leone,
l'impaurito mystes indietreggia, e se ci si avventura spericolati sulla passerella
della città di Dite† 80cadranno nel fosso di Dante, come afferma chiaramente
Kremmerz nelCorpus.‡81
Il drago si è trasformato in una chimera e chimerica sembra alla mente
rovesciata dall'oscuramento ciò che, prima di udire il ruggito, credeva di poter
pienamente realizzare. In ogni caso lo sperimentatore di poteri terapeutici
subisce una brusca cessazione, forse un cambiamento radicale di gusti,
abitudini, pensieri e molto probabilmente di poteri.
Tuttavia, la concreta presenza fisica di un membro è essenziale
per assistere chi attraversa o meglio cerca di passare dalla fase
passiva alla fase attiva della terapeutica.
A questo punto si può obiettare che Kremmerz aveva previsto e
provveduto a tale esigenza, avendo posto proprio i “Maestri della Myriam”
al di sopra del grado del "terapeuta", quindi "terapeuta" dovrebbe essere
considerato un grado in cui, con l'assistenza di un "maestro della Myriam",
mentre si continua la purificazione (l'ultimo stadio di purificazione della fase
passiva), uno si prepara alla trasmutazione e allo sviluppo sotto la guida del
maestro (l'inizio della fase attiva).Se questo fosse vero, sarebbe del tutto
corretto, e allora tutte le chiacchiere fatte finora da me perderebbero valore.

Ma, a costo di sembrare ancora più iconoclasta di quanto sembri, è mio


sfortunato dovere dichiarare formalmente che questa situazione non è
vera, e che i "maestri del Myriam", nella misura in cui erano capaci di
presunti poteri raggiunti da soli per le semplici pratiche del Myriam, o di
qualsiasi “manoscritto” o “taccuino” di qualsiasi numero o serie si voglia,
non hanno mai avuto esistenza reale se non di nome, e, credo, per un
numero molto limitato di le persone.
Per suffragare un'affermazione così grave, devo onorare la mia
responsabilità di dire la verità e di riferire con precisione su ciò che è accaduto
personalmente (e per eventi che io, per i lustri del tempo, ventidue anni dopo,
considero predeterminati da un volontà superiore) riguardo ad alcuni dei
cosiddetti maestri della Myriam, e quanto è stato discusso e chiarito con
Kremmerz.
Nel mio primo incontro sulla via del destino con il gruppo di iniziati della
terra di Puglia, mi è stato dato il titolo di “maestro” da Manzi (Vincenzo),
aggiungendo la qualifica “in bottiglia”. Maestro in bottiglia, secondo Manzi,
significava un maestro inibito nei suoi poteri e storpiato dai suoi ricordi. Anche
se Kremmerz non ha mai usato questa espressione con me,
Manzi sostiene che sia stato coniato da lui.*82
Ora, è capitato che sentissi parlare schiettamente di “maestri” e quasi-
maestri mancanti: per esempio i “maestri” dicevano di Borracci† 83di Bari
e Bonabitacola‡84di San Severo, emigrato a Roma per rilevare e
riorganizzare l'Accademia Virgiliana; e ad esempio il “quasimastro” per
l'allora ingegnere vivente Clemente e il compianto Vignali.
I gradi erano allora indefinibili, per questo mi ritrovai come sospeso in
un nimbo di maestri, un nimbo in relazione al “maestro” per eccellenza,
Kremmerz, o, come lo chiamava Bonabitacola – usando il titolo massonico –
“ Gran Maestro”, che è stato letteralmente affiancato dai cosiddetti
“maestri” come Borracci o Bonabitacola, in posizioni indefinite che non
facevano capire se fossero da considerarsi superiori o di poco inferiori a
me, come gli angioletti raffigurati nei quadri religiosi che volteggiano
con misteriosa riverenza attorno ai “quasi maestri” Clemente e altri i cui
nomi mi sfuggono. Dei voti seppi solo poco dopo e sempre con tono
misterioso che il Borracci era un “maestro di terzo grado”.
Ora, mentre dai recessi del mio spirito tormentato affioravano
memorie più o meno confuse di poteri, di vite passate, di istruzioni da
seguire, si preparava per me un grande incontro con il “maestro” per
eccellenza. Infatti mi è stato detto che dovevo gettarmi ai suoi piedi per
implorare non so quale perdono o intercessione dalle sfere superne!
A dire il vero, l'accoglienza che ho ricevuto dal simpatico vecchietto non
è stata affatto severa, come mi era stato fatto credere.*85In contrasto con il
rapporto tra gli altri e il maestro, indicato come il “Gran Maestro”,
Kremmerz appariva segnato dal distacco, come suggerivano le loro parole,
e dalla sua cordialità nel trattarmi come un ritrovato fratello,*86
se da un lato mi ha permesso di abbandonare il mantello dell'austerità con cui
ero stato prevenuto, dall'altro mi ha confortato di più.
Mi permetta di spiegare. Era ovvio che Kremmrez mi trattava come un
pari; la parolamaestropronunciato dalla sua bocca mi suonava diverso da
come suonava con gli altri. Ma un istintivo distacco dagli altri, tanto più che
non riuscivo a cogliere la loro posizione nella "Myriam", mi manteneva in
uno stato di diffidenza che non avrei mai potuto - a causa delle sfortunate
incomprensioni tra me e Kremmerz - del tutto superare.
Il dubbio che mi attanagliava si riassumeva nella domanda che mi ponevo: “Ma
insomma, a parte il 'gran maestro', cosa significa esattamente questa parola maestro
†87significare?"

Il dubbio, più che essere risolto dalle comunicazioni inviatemi da


Kremmerz nel 1929 a conclusione delle indagini e delle domande
formulate nei mesi di luglio e agosto di quell'anno, che fu l'ultimo anno
intero della sua vita, si aggravò perché disse che Ero un “maestro”, sì,
ma di primo grado.‡88Andai a trovarlo nel novembre 1929 e non potei
fare a meno di fargli notare la discrepanza tra il mio presunto grado di
“maestro di primo grado” e quello del Borracci come “maestro di terzo
grado”.
Non so quali esperienze e delusioni gli abbia procurato il suo fidato
gruppo di fedeli; So solo che molti aspetti discutibili della loro attività
imprenditoriale sono stati portati alla luce da persone integre e superiori
a loro per il loro carattere indipendente e integrale.
Quindi, rispetto alla mia domanda sul rapporto tra me “maestro di
primo grado” e Borracci come “maestro di terzo grado”, Kremmerz ha
ribattuto in un modo che raramente gli ho visto fare nei tre anni della
nostra conoscenza . Balzò in piedi e disse quanto segue: “Quale maestro
e quali maestri! Questi sono i maestri di Myriam, una distinzione che ho
introdotto ma che non ha nulla a che vedere con il concetto egiziano di
maestro”.
In seguito, in quel periodo, in più occasioni si mostrò infastidito
dall'espressione “padrone”, anche se rivolta a lui.*89Alla mia insistenza
per capire i gradi o il significato di questi termini, mi disse
esplicitamente che il gruppo dei subordinati pugliesi non erano i suoi
primi o primi discepoli, essendo progrediti fin dove potevano, rimasero
discepoli, e quindi inferiori a me . Aggiunse in una delle ultime lettere
che mi erano inferiori anche sotto un altro aspetto.†90
Affermò che non erano suoi discepoli diretti di vite precedenti ma
discepoli di un maestro francese (non mi è stato detto per quali motivi) che
non poteva al momento sovrintendere al loro sviluppo, i quali discepoli in
qualche modo erano stati delegati a lui per delega. Non saprei dire se ciò
sia stato tacitamente o direttamente espresso. Diede anche dettagliate
spiegazioni – che qui non posso riferire – che dimostrano che Kremmerz
aveva adottato per questo gruppo di gallo-pugliesi sistemi e metodi non
adatti ad altri e tanto meno al mio caso. Con queste premesse passerò a
considerare quello che nel racconto storico ho chiamato il periodo apulo
della Myriam (il secondo periodo).
Dalle affermazioni fatte dallo stesso Kremmerz, e in considerazione del fatto
che il suo programma primitivo era volto a creare una gerarchia nella quale,
gradualmente e attraverso lo sviluppo rigoroso dei poteri attuali, si compie una
iniziazione progressiva, rimanendo sempre nell'ambito (secondo alla
costituzione) della terapeutica passiva - anche se potrebbe non essere stata
raggiunta - si può dire che questo programma abbia costituito il primo ciclo
dell'attività miriamica.
Risulta dagli atti della fraternità che nel primo programma e periodo vi era
una segreteria generale impegnata in un elemento esclusivamente miriamico,
mentre nel secondo ciclo pugliese questa segreteria non c'era più. Poi, se
quanto ho appreso è esente da errori, l'esponente del secondo ciclo pugliese,
Borracci, ha assunto compiti che potrebbero essere paragonati a quelli di un
segretario di fatto.
A Roma il circolo miriamico cadde in uno stato di abbandono. Questo
stato di abbandono fu affrontato solo dopo il dopoguerra dal 1920 al
1923 da Bonabitacola, pugliese di mentalità e metodologia pugliesi e
quindi – come un fuoco di paglia – durò sotto la sua direzione meno di
tre anni.
Con l'eliminazione della segreteria napoletana (Lombardi), il centro
di Roma cadde in letargo, e le loro attività (ma non la sede) furono
trasferite a Bari. L'associazione divenne più centralizzata solo a Bari. Si
sapeva che piccoli gruppi di membri erano concentrati a Napoli ea
Roma, e rimasero anche dopo la morte di Kremmerz. Gli adepti si
concentrarono anche a Roma, Milano e, per gli emigrati pugliesi, a
Firenze. Tuttavia, non si può dire – allora o adesso – che questi piccoli
gruppi potessero o volessero operare anche in minima parte come
centri organici di attività.
In riferimento alla posizione di “padrone”, posizione che si dovrebbe
presumere corrispondente a certi poteri terapeutici, si vede che, anche da
quel punto di vista esclusivo, non esistevano posizioni di potere all'interno
della gerarchia dei Myr+ per creare un gruppo di “maestri” preparati. (Nota
per semplicità consideriamo anche i “terapeuti” come il grado a cui giungere
dopo l'effettiva pratica delle terapie, che dovrebbe correlarsi con la
denominazione di “maestro”.)
Il Borracci potrebbe essere considerato l'unico vero “maestro della
Myriam”, perché Kremmerz lo riconobbe come tale. Non ho mai conosciuto
altri "maestri del Myr +".
Ma è assolutamente necessario, affinché sia compreso e non frainteso
il mio legittimo e consapevole smantellamento di questo “grado” (finto
rispetto alle reali e maggiori gerarchie), rilevare che il Borracci nulla doveva
al Myr +, in senso stretto, di i suoi indiscutibili poteri terapeutici, in quanto (
un) era stato medico e iniziato nelle vite precedenti; (b)
proveniva, come afferma semplicemente Kremmerz, da un'altra iniziazione francese;
e (c) praticava altri riti oltre a quello del Myr +.

La gerarchia operativa del Myriam

Posso affermare categoricamente che non ci sono mai stati maestri o


terapeuti in senso stretto, o se sono esistiti - come Borracci - si è fatto credere che
i poteri da essi derivati provenissero dall'evoluzione dei Myriam, piuttosto dalla
loro stessa facoltà o direttiva.
Lo sviluppo terapeutico del Myriam è quindi equivoco perché
pochissimi poteri sono usciti dalla catena in quanto tale, e quindi il
si ripete il compianto ripetersi di tante chiacchiere e tante illusioni (un'accademia
nel senso peggiore del termine) con pochissime realizzazioni.
Dato che il “Programma”*91è datata 1909 e in essa compaiono i gradi
del Myriam, non so se questi gradi siano stati ostacolati nel periodo
successivo al declino della precedente organizzazione del Myr+, quando era
più semplice – come accenna Kremmerz nella sua circolare – e con
gerarchie più rudimentali. Se così non fosse, una maggiore conferma
deriverebbe da quanto dico, poiché, se è vero (e non ho difficoltà ad
ammetterlo) che Kremmerz riconosce tali poteri più o meno latenti dai suoi
primi incontri con Borracci, allora certo non derivavano dal Myriam se lui
non ne faceva ancora parte!
Insomma, mi sembra che il secondo periodo (barese o dell'apulo Myr +)
possa definirsi un periodo in cui Kremmerz, nonostante l'inaspettato
afflusso di un gruppo di elementi di origine diversa da quella miriamica (il
primo dei quali fu il Borracci), non si ricredette dal suo errore fondamentale
di voler creare per iniziativa personale quella “società pitagorica” di cui
parla nella sua lettera circolare come di qualcosa che non si sarebbe mai
potuta realizzare neppure in embrione. Con ciò senti riaccendersi la vecchia
fiamma se credi che potesse mettere in una struttura gerarchica questi
nuovi elementi pugliesi, sbocciati nel famoso “Programma” del 1909.

A quanto ho sentito, sembra che la migliore realizzazione terapeutica al centro di


Bari – per “realizzazione” intendo l'effetto indiscutibile di una catena di preghiera, e
non coinvolgendo gli interventi personali di Kremmerz – sia stata il risultato di una
“cassetta di richiesta per cure urgenti e meno urgenti”. Kremmerz, ovviamente, ha
preparato la casella (una cassetta postale virtuale) in cui il richiedente ha depositato
la sua richiesta; un ricevente “ascoltava” tale richiesta attraverso una trasmissione
medianica e ai destinatari, che potevano anche essere anonimi, veniva comunicata la
prescrizione o il parere medico o l'approccio da rivolgere anche a medici o chirurghi.

Ma io domando: c'erano altri individui oltre al Borracci che, avanzando


nella gerarchia di Myriam, erano in grado di far funzionare la famosa cassetta
delle richieste terapeutiche, cioè di ricevere la trasmissione medianica delle
richieste imbucate nella cassetta?
Nessuno, assolutamente!
Vorrei che vi soffermaste su questa constatazione di fatto per dedurre la prova di
quanto ho affermato: che i veri poteri terapeutici, dalla pratica del Fr + Myr
+ , non derivano e non lo furono mai - lo ripeto per non essere
frainteso - dagli effetti delle catene oranti, anche non in vista, per la
fedele applicazione delle direttive contenute nella famosa circolare.

Ma come! Non è mai stato possibile che con una gerarchia così pomposa e
cospicua, esercitando un'influenza così potente sui Myr+, si sviluppasse un
solo individuo (nemmeno uno!) che avesse poteri per ricevere, in uno stato
medianico, comunicazioni dal “ cassetta di accoglienza”?
Ci tengo a dire che, per tutte le attività di questo genere, ci vuole volontà,
costanza e soprattutto quello spirito di ricerca e sperimentazione che non è da
tutti. Ma, qualunque sia stata la causa, e sicuramente, non vi fu alcun individuo
sviluppato che potesse integrare o sostituire il Borracci, e va osservato che non
risulta che lo stesso Borracci, “maestro di terzo grado della Myriam”, abbia fatto
alcun tentativo trasmettere, cercare di insegnare in qualsiasi modo, indirizzare o
formare un altro intermediario per cure urgenti o ricevere richieste dalla casella.

Il “Programma” mi sembra il culmine del magico lavoro di Giuliano


Kremmerz.
Illuso dall'idea di costituire un organismo stabile, si preparò,
contestualmente, alla compilazione degli statuti definitivi del Myr +, alla
pubblicazione del popolareCommentario(il cui sottotitolo eraPer le Accademie
Ermetiche). Kremmerz, senza tener conto di mille sintomi di uno
sconvolgimento mondiale che lui, illuminato, avrebbe dovuto prendere come
monito a desistere dalla via di rendere pubblica un'organizzazione integrale
della magia, si fece più fagocitare dalla via della propaganda.
Tuttavia - si può dire - come gli era accaduto diciannove anni prima a
Napoli, gli giunsero due avvertimenti, ai quali evidentemente non diede retta,
e che credo siano finora sfuggiti all'esame del loro vero impatto, e che
dobbiamo invece consideriamo se vogliamo, una volta per tutte, guardare alla
realtà e non all'illusione della vanagloria mondana e pseudo-ermetica.
Il primo avvertimento fu un triste evento familiare che lo colpì poco dopo
la pubblicazione delCommentario: un grave incidente fisico e mentale a
un membro della famiglia. Un incidente che, a torto oa ragione, ha preso come spunto per
lasciare l'Italia.

Il secondo monito gli è stato esplicitamente rivolto nelle stesse colonne


diCommentario. Su questa rivista sono apparsi due articoli firmati da
“Ottaviano”, che sicuramente è stato un “maestro” nel vero senso egiziano
della parola. Il primo articolo si intitolava “Divine Pan” e trattava dei modi in
cui Hermes si manifesta nella natura e del sistema di lettura della natura
stessa (il Divine Pan) e dei segni corrispondenti al futuro e
eventi imminenti (cfrDialoghiper “Setteali”*92e segni che annunciano la morte
di Napoleone).
Il secondo articolo è piuttosto strano. Si intitola “Il diritto di non
dare” dopo una dotta dissertazione sul danno che deriva dall'eccessiva
esposizione della dottrina, sostenendo che chi conosce e detiene il
sapere ha il diritto di non donarlo liberamente finirà in un percorso che
è, a mio avviso, poco democratico, poiché proprio alla luce delle idee
esposte nell'articolo, e avvalendosi di questo dirittoillico et
immediato,*93l'editorialista dichiara che non scriverà più per questa
rivista.
Ora, a prima vista, non c'è niente di insolito quando un collaboratore
dichiara che si ritirerà dalla redazione di una rivista; è un po' insolito, però,
che la dichiarazione avvenga indirettamente e non, come avviene
generalmente, con una lettera al direttore (in questo caso Kremmerz) e
dove il regista si lamenti della decisione esprimendo l'auspicio che nel in
futuro potranno superare i loro dissapori, e con più tempo riprendere la
loro collaborazione, e così via.
Ma ciò è inspiegabile se si considera che sotto questo pseudonimo c'è una
persona veramente aristocratica di un autorevolissimo collegio di ricerca
ermetica. Tanto che Kremmerz potrebbe essere considerato un portavoce
di questo collegio superiore.†94
Ora, se - e dobbiamo considerarlo con certezza - l'editore Ottaviano era
una persona così autorevole da poter in un certo senso imporre la sua
censura a Kremmerz, chiedo: perché ha scelto questa sede pubblica per
disapprovare non solo il modo in cui in cui è stata scritta la rivista, ma anche
dell'esistenza stessa e degli obiettivi della rivista stessa? Posso capirlo
sulla base del fatto che dal modo semplice di considerare le cose le prove
possono uscire molto meglio che da sottili dissertazioni.
In sintesi, Kremmerz, nella sua veste di redattore, avrebbe dovuto
rispondere ad Ottaviano nel modo seguente: “Caro Ottaviano, innanzitutto
sono deluso che tu voglia cessare di collaborare con la rivista, ecc., e sono
pronto di pubblicare il suo articolo su 'Il diritto di non dare', ma ci tengo a
precisare che nella forma in cui le conclusioni verranno lette e comprese da
qualcuno, suonano come una critica aperta e diffidente verso ogni mia
iniziativa. Sai benissimo infatti, caro 'Ottaviano', che il Commentarioè da me
pubblicato sotto l'egida dei Dodici Supremi Maestri del Collegio Operativo e
in relazione ad una riorganizzazione definitiva dell'ideale che non è mio, ma
dei Dodici Saggi. Ora, se accusi pubblicamente ilCommentariolettori
dell'immaturità, lettori che sono gli stessi membri della Myriam, venite a
screditare a priori ogni mia iniziativa e implicitamente non rispettate il
supremo collegio che anche voi come adepto di alto rango dovete
rispettare quanto me . Pertanto, gentilmente modifica o almeno nascondi
le tue decisioni in attesa del tuo miglior consiglio, ecc., ecc.

Perché una lettera di risposta del genere non è mai stata pubblicata e l'articolo di
“Ottaviano” è rimasto senza risposta? Possiamo credere che Kremmerz fosse così
distratto che ciò che io - lettore tardivo della rivista - ho subito notato nella prima
lettura non sia stato da lui percepito nella sua vera portata? È quasi impossibile da
credere. Possiamo ritenere che Kremmerz fosse così privo di dignità da non
protestare contro uno schiaffo così evidente che gli veniva pubblicamente inferto?
Dobbiamo presumere che a Kremmrez sia stato ordinato di pubblicare quel
particolare articolo “in quanto tale”? Se è così, allora dobbiamo dubitare della
competenza esclusiva dei dodici saggi a dirigere il Myr + e di conseguenza la rivista, il
suo organo.
Se infatti un estraneo, apparentemente, al Collegio Operativo si permette di
esprimere un giudizio così severo sulla rivista e si ritira pubblicamente e lo fa
sapere anche a chi non vuole sapere, non è questo un segno, visto che è stato
accolto (o immediatamente) in quanto tale da Kremmerz, che c'era qualche altra
autorità a cui avrebbe dovuto obbedire che potesse fondamentalmente
censurare l'intera iniziativa e struttura del Myr + stesso? Un'altra soluzione no
mi sembra possibile senza incorrere in un severo giudizio nei confronti di Ciro
Formisano.
Ed io, che ho tutto il diritto di criticarlo, ho il chiaro dovere di
difenderne la personalità, per obbligo fiducioso, superiore a ogni legittimo
risentimento ea ogni errore.
Il periodo pugliese si concluse con la circolare del 29 giugno 1914.*95
Ricorderemo che fu proprio nel giugno del 1914 che scoppiò la prima scintilla
del conflitto mondiale, con l'uccisione a Sarajevo dell'arciduca Francesco
Ferdinando e di sua moglie. Kremmerz, in questo momento realista, e non più
ottimista come due anni prima quando, nelle note delCommentario,diceva che
non ci sarebbe stata la guerra, corre ai ripari e prevede l'impossibilità di
risoluzioni pacifiche, e - ne sono certo - prevede tutta la reazione antimagia e
antitradizionale che riaffiorò nell'Italia del dopoguerra. Fu da questo sfondo
che nacque la famosa circolare della previsione e della saggezza, da studiare e
applicare il più possibile.
Dunque, da un punto di vista intrinseco – si può ben dire – la circolare è un
documento di verità, anche se è nata prematuramente. E visto da un punto di
vista storico sulla Myriam, è davvero un documento impressionante che
spiega perfettamente tutti coloro che avevano fabbricato i propri presunti
poteri e gradi, ma i cui poteri in realtà sono come il lampo delle piume di un
pavone piuttosto che il quotidiano , laboriosa, amara opera di Kremmerz, il cui
trono non doveva essere dato per scontato!
Come è possibile pensare che quelle stesse persone contro le quali
educatamente - il rimprovero fu rivolto, cioè apparentemente rivolto solo ai primi
aderenti al Myr + ma, in realtà, a tutti coloro che esibivano in pompa magna le
loro pompose e insistenti esibizioni di “lauree” e prediche sul loro lavoro concreto
ed efficace per valorizzare la catena “da parte di un superuomo che poi si è
degnato di elargire agli altri il proprio miracolo personale”. Dico: come si
dovrebbe accettare che gli stessi ai quali – implicitamente ma fermamente – era
rivolta la censura, ma non esclusivamente coloro ai quali essa si applicherebbe,
potessero semplicemente divulgare un documento (destinato per sua natura e
qualifica ad essere divulgato) in cui le proprie debolezze, i propri errori e il
proprio orgoglio sono stati battuti? Devo rendere un grande omaggio al defunto
Arcangelo Perrone,
rimasto sepolto tra le carte del Borracci e di cui non avremmo il
minimo accenno della sua esistenza.
Ma se oggettivamente la circolare ha un grande valore come punto di
riferimento critico, ripeto, offre un valore ancora maggiore dal punto di
vista storico. Non c'è da stupirsi, infatti, che a soli tre anni dall'uscita del
“Programma Fondamentale”, definito come un assetto organico e ben
sviluppato dopo un lungo periodo di preparazione tra il 1892 e il 1909
(diciotto anni), lo stesso autore del “Programma” emana una circolare che
riduce al minimo – come evidenziato dall'analisi comparativa dei due
documenti – il valore dei gradi e delle gerarchie del Myr+ e dichiara di
impartire queste direttive “perché la Fraternità non si disperda ma ritorni ,
eccetera."
Non si disperderà? Oh, e cosa deve aver deluso così frettolosamente il
fondatore perché passasse dall'euforia di affermazioni nel “Programma” come
“Sono costretto . . . organizzare una nuova scuola”. . . "Le idee . . . sono la tua
parola . . di cui il valore regna assoluto”. . . "Ho tradotto la tua parola assoluta
in linguaggio mondano". . . «Io, da te delegato a costituirlo solidamente», ecc.,
al grido d'allarme della circolare che non disperde. . . “La confraternita. . . deve
essere unSCHOLA ERMETIS” . . . "quest'ordine . . . deve rinascere”?

Poco o nulla è stato fatto rispetto al “Programma”: tutto era da


fare, da rivivere, affinché non tutto andasse completamente perduto.

In effetti, l'opera del maestro era un'opera di Sisifo;*96sebbene avesse


sistematicamente escluso di aver compiuto un'opera perfetta, di aver
portato una parola definitiva, di aver riorganizzato tutto — poi nel 1929
(nella prefazione alDialoghi) arriva la malinconica e triste confessione che i
progetti del Myr + erano quanto meno prematuri e irrealizzabili nei tempi
attuali e anche peggio adesso, in questa era frenetica e fatale, visto il modo
in cui il suo progetto era stato formulato.
Alla fine il suo Fr + è stato frainteso, in termini minimi (o almeno se la corretta
grammatica lo obbliga) come un'organizzazione religiosa piuttosto che come un
programma sperimentale orientato più allo sviluppo di poteri terapeutici, e nel
senso massimo, direi quasi esclusivamente, come il desiderio di
indottrinati come fanno i pedanti, che vogliono commentare le opere di Kremmerz come
se fossero nuovi testi religiosi!
La circolare del 1914 va considerata come la fine del periodo “barese”
della Myriam. Nel 1914 Kremmerz era già da alcuni anni residente in
Francia e, più precisamente, nel Principato di Monaco a Beausoleil, che
costituisce il prolungamento francese di e sopra Montecarlo
(Principato di Monaco).*97Credo che vi si sia stabilito nel lontano 1912,
nel secondo e ultimo anno delCommentario,che fu pubblicato da Bari,
e poco dopo l'incidente al figlio. La conferma del suo allontanamento
dall'Italia era contenuta in una dichiarazione contenuta nella circolare
che si era già ritirato da tempo dalla direzione attiva della Myriam.

Dobbiamo quindi ritenere che Kremmerz considerasse completa la sua opera nel
1909, quando scrisse il “Programma Fondamentale” (e risiedeva ancora a Bari).

In ogni caso il divario tra i due periodi rappresentati da Bari e Monaco è


evidente. Nel periodo barese vediamo un Kremmerz che, ancora nel pieno
delle sue forze e iniziative, scrive e commenta per due anni nel suo
Commentario;elabora il programma che ritiene rappresenti il fondamento
fondamentale della sua opera da tramandare; e svolge un'interessante
attività terapeutica (ripresa della pratica nella sua più profonda e vera
applicazione terapeutica della scatola di accoglienza terapeutica,Farmaco
cattolicodegli alchimisti*98) in viaggio tra Napoli, Roma, Bari e all'estero.
Nel periodo monegasco vive ritirato, dedito ad assistere i suoi due
familiari – moglie e figlio – alle prese con difficoltà economiche che
supera solo in virtù delle sue forze, e salvo periodici viaggi nel nord della
Francia, resta sedentario, non volendo anche oltrepassare il confine
italiano, a venti chilometri di distanza, per andare a Ventimiglia o
scendere da lì. Ma una caratteristica karmica della sua esistenza era che
mentre aveva sempre proclamato di volersi ritirare, o meglio di essersi
già ritirato dalla direzione “effettiva” della Myriam, in sostanza il peso
della fraternità ricadeva sempre su di lui.
Nonostante le sue proteste, era anche il consigliere, il padre spirituale
per corrispondenza e a voce, per coloro che andavano o erano da lui
chiamati ad andare a Beausoleil: mi è chiaro quanto fosse oberato di
corrispondenza al punto da dover assumere una dattilografa quando, a causa di un
incidente nel 1928, la mobilità del suo braccio destro fu limitata.*99
Fu lui - e solo lui - a scrivere gli oroscopi, cioè i rilievi delle vite
precedenti a cui diede il nome di “pagelle”, per gli iscritti. La Myriam, nel
periodo tra il 1914 e il 1919, era già caduta in una stasi dovuta alla guerra
che aveva attratto anche molti allora giovani che gravitavano attorno alle
iniziative di Kremmerz, e crediamo che ad un certo momento l'unica
accademia funzionante a Roma era in crisi per l'allontanamento di quegli
elementi che prima avevano guidato l'Accademia.
Anche se volessimo accettare le intenzioni di Kremmerz di ritirarsi,
siamo obbligati ad accertare dai fatti che questi buoni propositi non
durarono più di un paio d'anni, e che per provata inettitudine (ovvia e
logica inettitudine, che, quindi, sto attento a non offendere, fa perno su
elementi per il suo sviluppo iniziale e si atrofizza senza adepti nel vero
senso della parola).*100
Dopo un paio d'anni, tra la fine delCommentarioe l'emanazione della
circolare – e proprio in contraddizione con i suoi proclami, riprese “di
fatto” la gestione pratica del Myriam, anche se, come detto, con un ritmo
ridotto per la guerra che ne limitava e ne disperdeva gli elementi.

Scrisse alcune parole elegantemente scelte nella circolare che delegava “a


voi (principali della Myriam) la direzione autonoma di gruppi e circoli”, ma
l'emissione stessa della circolare diceva chiaramente che il vero e unico capo
dei “gruppi e circoli ” era ancora mastro Kremmerz. Infatti, se da direzione
intendiamo le routine quotidiane, quasi burocratiche, queste (e non altre)
azioni dei responsabili dei gruppi e dei circoli in cui è suddivisa la vita della
fraternità, se si vuole, si possono chiamare anche “gestione”. Ma se entro
direzioneintendiamo prendere ogni nuova attività e iniziativa, estendere il
raggio d'azione del Fr +, controllare energicamente il progresso dei membri,
insomma operare nel campo della terapia avendo davanti agli occhi quel
panorama che il fondatore della scuola Myriamic aveva davanti agli occhi
— allora si può e si deve dire che non c'era direzione sui gruppi e sui
circoli.
Da quanto ho potuto discernere, i capi dei due gruppi e circoli
(detti accademie, forse impropriamente perché questi centri
mai assunto il vero ruolo di un'accademia come concepita da Kremmerz)
di Bari prima e di Roma poi si limitarono ad accogliere nuovi membri, a
fornire loro il nastro cerimoniale, e a partecipare a qualche incontro o
preghiera collettiva, ma queste azioni svanirono con la
progressiva difficoltà dei tempi.*101
Il vero regista era ancora Kremmerz, che dal suo esilio franco-monegasco si
dibatté, diede indicazioni e consigli, scrisse e, sebbene assediato da una fitta
corrispondenza, iniziò - nel breve tempo che la sua situazione personale gli
consentiva - a comporre il suo canto del cigno e certamente la sua opera
letteraria più raffinata:Dialoghi sull'ermetismo.
Volendo analizzare in sottoperiodi il periodo monegasco, iniziato
intorno al 1912 con l'emigrazione di Kremmerz dall'Italia, potremmo
suddividere tale periodo, che va dal 1912, quando Ciro Formisano si stabilì
a Montecarlo-Beausoleil, al maggio 1930, sua partenza da la sua
incarnazione portolana, in cinque sottoperiodi.

Primo sottoperiodo
Questo periodo va dall'insediamento iniziale di Kremmerz in territorio
francese (Monaco) fino allo scoppio della prima guerra mondiale. Esso
coincide un po' con il periodo di stasi dell'attività di Kremmerz – stasi cui si fa
riferimento nella circolare del 1914 (“essersi da tempo... ritiratosi”) –
intervenuto tra la fine delCommentarioe la bozza del “Programma” alla
diffusione della circolare. Che cosa abbia portato a questa stasi, anzi a questa
brusca interruzione dell'attività di Kremmerz, è solo intuibile.
Con i Myr + quasi estinti a Napoli, e ridotti o diminuiti a Roma, per i soliti
motivi che Kremmerz denunciò chiaramente nella sua circolare, l'energia
vitale dei Myr + si ridusse al gruppo incentrato intorno a Bari. Lì aveva visto
ammalarsi il figlio, e aveva dovuto dedicarsi, in Francia, alle sue cure, che
insieme ad altre preoccupazioni personali gli toglievano il poco tempo che
aveva a disposizione. Era probabile anche un presentimento della prossima
conflagrazione mondiale.
Con la pubblicazione del “Programma”, intendeva stabilizzare le
accademie e le gerarchie della Myriam, e in un certo modo decentrare
la fraternità, e probabilmente sperava che in questa nuova o
forma rinnovata, anche i gruppi (originari) di Napoli e Roma potrebbero
riprendere vita e vigore. Direi che questo è stato un periodo intermedio, in cui
Kremmerz ha messo a dura prova i suoi studenti e dipendenti.

Secondo Sottoperiodo
Questo secondo sottoperiodo della sua residenza monegasca sembra corrispondere ad
un arco temporale più breve e rappresenta una stasi assoluta dell'attività di Myr+ per
tutta la durata della prima guerra mondiale e dell'immediato dopoguerra.
Infatti, con Formisano residente all'estero, credo che le restrizioni agli
spostamenti delle persone e la censura postale rendessero molto rare e
scarne le comunicazioni di carattere ermetico. Inoltre, con la sua circolare
Kremmerz aveva accentuato il suo distacco manageriale dalla sua creazione,
che ovviamente considerava vitale e capace di vita autonoma.
Una differenza, tuttavia, sembra essere evidente tra il primo e il
secondo sottoperiodo: il primo è attendista ottimista, e il secondo
attendista pessimista. Infatti, nei circa tre anni di regolamentazione
miriamica basata sul “Programma” Kremmerz dovette constatare
l'insufficienza e l'inutilità della struttura che immaginava.
Con la pubblicazione della circolare chiude virtualmente il periodo del
suo splendido isolamento per rettificare, aggiornare e proporre, forse più a
se stesso che ad altri, nuove modifiche e nuovi criteri di indirizzo e
diffusione della sua splendida “utopia”. come egli stesso definisce l'idea
fondamentale della lotta contro il dolore umano.
Ho scritto “virtualmente” perché di fatto la circolare è rimasta lettera
morta. Era rivolto ai vertici delle accademie, ma non so se e quale impatto
abbia avuto per le altre evanescenti sedi miriamiche; certamente rimase
nei cassetti del Borracci, e vi sarebbe rimasto, in privato, se il professor
Perrone di Bari, che ne ottenne una copia dal Borracci, non me ne avesse
dato il testo.

Terzo Sottoperiodo
Come accennato, questo periodo va dal 1914 al 1920 e costituisce la stasi
assoluta dell'attività di Kremmerz. Mi sembra che il suo unico ruolo attivo fosse
come facilitatore di talismani, o meglio amuleti per la difesa in caso di guerra.
Sembra che abbiano funzionato tutti molto bene tranne un caso particolare,
comportando una fatalità prevista.*102

Quarto sottoperiodo
Questo periodo va dal 1920 al 1926 ed è l'ultimo tentativo di Kremmerz di
galvanizzare le languenti accademie fino allo scioglimento e alla fine, come
risultato della repressione del regime politico esistente.*103
Nel 1920 (non sono a conoscenza di precedenti visite) Kremmerz si
recò a Bari in Italia. Nasce in quel periodo il nipote, sul quale Kremmerz
ripone tante illusorie speranze, credendo in un'incarnazione di una
personalità sublime, che, visti i risultati, anche se come semplice
previsione di carattere e personalità, è del tutto fallace. Da quello che so,
ha condotto una rassegna generale degli iscritti e dei simpatizzanti con
riepiloghi (pagelle) e consigli utili per tutti.
Un indizio della riorganizzazione si deduce dal fatto che egli –
approfittando del trasferimento del dottor Bonabitacola a Roma – gli affidò
l'incarico di riorganizzare quella particolare accademia, anzi di creare
accanto ad essa un più esterno “Circolo pitagorico” che si trovava in Via
delle Quattro Fontane, e divenne editore di una seconda (o terza) edizione
del Porta ermetica.
Devo dedurne che la precedente gestione del centro di Roma (della
signora Mongenet) non era andata a buon fine, ed era stata denunciata
anche da Kremmerz nella circolare, e poi, nella prefazione al Dialoghi(circa
1927-1928). Credo che il soggiorno di Kremmerz nel 1920 in Italia
fu il suo ultimo viaggio nella terra di Ausonia.† 104A Bari ha dimostrato la famosa “casella
dei messaggi per le cure terapeutiche urgenti”, che ha funzionato molto bene, come ho
detto.
Nel complesso si potrebbe dire che, pur non ritirando sostanzialmente la
direttiva dalla circolare, ha voluto mettere alla prova gli amministratori (scrivo
“amministratori” tout court senza addentrarmi nel labirinto di gradi e sottogradi
che non hanno mai avuto un valore reale salvo vanagloria) rimettendo in
carreggiata due centri: uno a Bari, dove ha risieduto a lungo prima
il suo esilio, e quello a Roma, città dove aveva sempre sognato di
fondare idee e centri di rinnovamento.*105
Ma i due centri in realtà funzionarono bene per alcuni anni: nel
dopoguerra dal 1920 al 1922 e nel primo periodo del clerico-fascismo,
prima dell'ondata antimassonica. Le iscrizioni aumentarono tra le due
accademie, o circoli che dir si voglia, fino a diverse centinaia (non so se
siano mai arrivate al mezzo migliaio).
La direzione dei due centri fu un po' diversa: più terapeutica a
Bari, dove Borracci, pur essendo avvocato, esercitò le sue indubbie
capacità terapeutiche (forse virtù acquisite da precedenti esistenze) e
con un più ampio criterio di accoglienza, senza troppe formalità,
probabilmente come effetto psicologico che risultava dalla circolare
che giaceva nel suo cassetto; le cose erano più disciplinari a Roma,
dove sembra che Bonabitacola si preoccupasse piuttosto di
diffondere gli insegnamenti generici di Kremmerz invece di creare
effettivamente "terapeutici". Borracci una volta mi ha detto che
Bonabitacola ha dato alla sua accademia una forma troppo “militare”;
Bonabitacola, a sua volta, insisteva che Kremmerz avesse linee guida
precise. Qualunque cosa sia, è certo che oltre agli effetti generali della
catena di preghiera,
Forse - lo dico per obiettività - la breve durata dell'Accademia di
Roma, attività effettivamente riducibile a un sottoperiodo dalla fine
del 1920 alla fine del 1923, non permise a Bonabitacola di dare prova
della sua maggiori o minori doti di organizzatore; per conto mio devo
avanzare molte riserve. Tuttavia, la crisi di Myriam, che sarebbe
diventata definitiva, si stava avvicinando a grandi passi.

Sottoperiodo finale
Le due accademie o circoli in cui si risolsero i Fr + di Myriam da
Kremmerz, cioè a Bari e a Roma, nel periodo tra il 1920 e il 1923
ebbero quell'impulso dato, sia materialmente, con la riorganizzazione
dei centri e la nomina di nuovi dirigenti, o spiritualmente da
Kremmerz e, forse, senza la reazione clerico-fascista, avrebbe potuto
sopravvivere oltre la morte del fondatore.
È vero, a Roma (e questo si ripeteva spesso) si ripeteva ciò che
Kremmerz deplora nella sua circolare: il carattere più formale della
parola accademiasi accentuò, facendone cioè un'accademia nel senso
più vuoto della parola stessa. Non so di chi sia stata l'idea di istituire
un periodo di noviziato per alcuni anni prima di poter ricevere il
cordone che rappresentava l'investitura iniziatica della Schola.
Certamente questo sistema è stato impostato in risposta a un
originale criterio di diversificazione in gradi, ma dopo che tutte le
iniziative fatte da Kremmerz erano state messe in atto, ne prese le
distanze. Nella circolare raccomanda di “facilitare l'ammissione a tutti
i volenterosi”, cioè di non vessare con formalità chi aveva bisogno di
incoraggiamento. Ora so che solo a Bari (vedi circolare occultata) c'era
un sistema per facilitare, senza formalità, l'ammissione al Fr+. A
Roma,

Intanto, come dicevo, si avvicinava la bufera reazionaria. I segni


sono arrivati con una serie di squadre*106incursioni contro gli uffici
della Massoneria, anzi dei vari Massoni. L'insieme dei vecchi rancori di
Mussolini contro la Massoneria che lo aveva espulso dal suo seno e
contro cui aveva reagito, nel periodo in cui era capogruppo del Partito
Socialista e dell'Avanti e dell'interesse politico ad ingraziarsi i cattolici
Chiesa con cui stava per cimentarsi, diede i suoi frutti in una serie di
imprese contro le sedi della Massoneria, anzi delle varie Massonerie.

Non devo difendere questa istituzione a cui non appartenevo. Credo


che questo fosse privo di ogni forma di contenuto spirituale iniziatico e
rappresenti qualcosa nel divenire apocalittico della società futura alla quale
oggi abbiamo la fortuna di appartenere,*107ma la via scelta da Mussolini
per abbatterla era comunque piena di male. Infatti nessuna legge contro la
Massoneria fu fatta, non allora (1923), né si volle applicare alla lettera il
divieto di associazioni segrete sancito dalle leggi, tanto più che ben poco
c'era di segreto nella Massoneria se non un un certo riserbo - piuttosto che
segretezza - di quegli individui appartenenti all'organizzazione massoneria,
specialmente per impiegati o soldati. Il segreto di Pulcinella è molto meno
segreto dell'appartenenza laica e terziaria
ordini religiosi, soprattutto in quelli più recenti, dove i membri sono obbligati a
vestirsi per apparire come laici.
Mussolini scelse la via della denigrazione e della violenza: gli uffici
massonici furono saccheggiati, le suppellettili bruciate, i riti massonici
derisi pubblicamente. L'Accademia di Bari fu la prima a subire tali violenze,
scambiando la sua organizzazione per quella di una loggia massonica. Fui
informato che l'accademia del Myr + a Bari era stata manomessa e la
preghiera dettata da Kremmerz, il Credo, fu pubblicata per scherno su un
giornale umoristico locale. Di conseguenza Borracci e altri furono messi a
tacere con il più ermetico riserbo. Borracci evitò di tenere riunioni di più di
tre persone, e Bonabitacola, con il pretesto vero o inventato dei suoi viaggi,
annullò di fatto l'usanza di celebrare il rito dell'agape durante il plenilunio
del solstizio d'estate, forse per evitare confusione con
Riunioni massoniche.*108
Con la distruzione della sede dell'Accademia a Bari, l'Accademia romana
rimase l'unica effettivamente in piedi; per grazia o per sfortuna o per
prudenza, Bonabitacola preferì dichiarare l'associazione “virgiliano”,
“pitagorico” essendo quasi imperialista, nella speranza illusoria di ingannare i
clericali annidati nel fascismo che si facevano sempre più audaci, poiché -
come è stato storicamente dimostrato: nel 1925-26 iniziarono i contatti tra il
regime fascista e il Vaticano che sfociarono in un Concordato
e i risultanti Patti Lateranensi che furono firmati tre anni dopo.*109Scrivo
questo per dire quanta dose di ingenuità e quanta poca competenza hanno
dimostrato coloro che presiedono la gestione del Myriam!
Bonabitacola, uomo sostanzialmente onesto e integro, non aveva tra i
suoi doni il coraggio, e, come sempre accade a chi ha bisogno di essere
raccontato, assunse, e spesso con me, un tono burbero e fiero, ben presto
smentito dai fatti fino per tanti motivi l'ho licenziato, com'era mia
abitudine!
Questi pregi negativi di Bonabitacola emersero quando – nel 1926, durante il
periodo repressivo del regime poliziesco – fu emanata la legge di pubblica
sicurezza che imponeva la registrazione di qualsiasi associazione o
organizzazione che avesse come oggetto finalità culturali o affini, o fosse elencata
come una dichiarazione dei suoi membri o simpatizzanti.
Un mio amico di cui non faccio il nome e che è stato molto vicino a
Bonabitacola in questo periodo mi ha raccontato dell'esitazione, del panico con
cui Bonabitacola e altri del suo gruppo sono stati presi da questa associazione.
Invece di affrontare questo obbligo a testa alta, invece di spiegare che non era
Massoneria o qualcosa di simile, si sono attardati fino a correre il rischio di cadere
nella colpa di non denunciare! Sembrava che desiderassero di non esserci mai
stati, che temessero persino di dichiarare un'attività che almeno fino al momento
della dichiarazione era stata del tutto legittima.
Infine, il mio amico si prese coraggiosamente l'onere di stilare un elenco e
una relazione esplicativa sulle finalità del circolo virgiliano (di cui non si era mai
parlato come Myriam, anche se se avesse fatto i compiti, avrebbe facilmente
scoperto il connessione tra i due). Questo atto di coraggio e franchezza ebbe i
suoi effetti, perché le autorità locali lo autorizzarono espressamente
— poiché tutto era in ordine e non c'era alcuna attività antistatale,
anzi — l'attività sociale del circolo “virgiliano”.
Ma, all'infelice conclusione di questa faccenda, Bonbitacola non
parve scrollarsi di dosso il peso del carico, ed essendone responsabile,
volle liberarsi completamente da ogni altro possibile e futuro esito
sciogliendo il circolo pitagorico, chiudendo l'ultimo centro con luogo di
ritrovo, biblioteca e quanto restava dell'ambizioso programma
kremmerziano.
Qual è stata la risposta di Kremmerz a tutta questa spiacevole vicenda?
Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare dall'intero svolgimento di questa
vicenda, non ci sono state reazioni serie o significative: nessun rimprovero, nessun
rimprovero serio ai suoi fiduciari o “presidi”, qualunque cosa si possa dire. Se avesse
dei rimpianti, dovrebbe manifestarsi in una forma completamente amichevole e
limitata.
Io - e lo ripeto - non ho mai fatto parte, per tanti ed ottimi motivi, della
Myriam e mi sono volutamente tenuto lontano dalle attività dell'associazione, e
anche se avessi voluto farne parte, non sarebbe potuto succedere, perché Non ho
conosciuto Kremmerz fino all'aprile del 1927, cioè un anno dopo che le due
accademie avevano cessato di esistere nella loro forma ufficiale ed esterna. È
vero che la mia familiarità con i massimi esponenti della Myriam dal 1926 al 1930
mi ha messo in condizione – dato che con me non si trattava proprio di creare
misteri – di sapere molte cose che mi sono servite per redigere questo
critica a fin di bene e per darti i miei suggerimenti su come trasmettere le idee
fondamentali del maestro defunto.
Sulla Myriam, nonostante quello che si potrebbe credere, non ho
parlato a lungo con Kremmerz. Ma quel che è certo è che da alcuni accenni
o commenti a cui si alludeva nelle nostre conversazioni che riguardavano
questioni molto più gravi e urgenti di un'iniziativa già passata, ho
coerentemente dedotto che era spiritualmente ritirato da ogni intenzione
di dargli nuovi impulsi. Si sapeva che aveva detto ai suoi fedelissimi, dopo
la distruzione dei circoli, e via via, dopo la pressante repressione, di
trasmettergli ogni questione e ogni rapporto personale con i membri. Se
questa direttiva agli interessati effettivamente avvenisse, non saprei dire;
ancora una volta, le affermazioni sono dei cosiddetti maestri di Myriam che
tentano di giudicare da soli questioni che esulano dalla loro effettiva
competenza.
A Beausoleil e a Montecarlo ho conosciuto un uomo stanco e, sebbene
ancora vigoroso sulla sessantina, ormai distaccato dalle impressioni e dalle
vicissitudini della sua idea, che ora credeva essere stata un errore dovuto
alla prematurità dei tempi.*110
Pertanto, mentre posso affermare che la maggior parte della sua giornata, nel
periodo in cui l'ho conosciuto (1927-1930), la trascorreva in corrispondenza con
elementi appartenenti alla scuola ermetica da lui fondata, credo di poter escludere
qualsiasi attività nel senso di continuando una vita ufficiale o semiufficiale del
Myriam.
Ha dato risposte con la mirabile precisione che gli era abituale, ha consigliato
molte delle visioni occulte che aveva, ha fatto da consigliere anche alle richieste
più intime, come un padre spirituale, ma al di fuori di questo non sembra
all'altezza tutto ciò che aveva continuato direttamente, magari in segreto,
un'opera di diffusione, di terapeutica (salvo i suoi interventi personali che
amministrava fino all'ultimo).
È chiaro che dedicò le restanti sue attività ermetiche alla redazione
delDialoghi,di cui gli ultimi due, l'ottavo e il nono, manoscritti scoperti
dopo la sua morte e aggiunti alla seconda edizione postuma, che non
era stata inclusa nell'edizione curata che fu pubblicata quando era in
vita. La pubblicazione, come è noto, era
interrotto dalla sua morte, credo, inaspettata.*111
Finisce così l'idea di Kremmerz di dar vita a una rinnovata società
pitagorica e, soprattutto, il suo tentativo di far capire che nella magia
(o ermetismo alchemico, se preferite) ciò che conta è l'azione.*112
Certo su questo sconforto dovette rimuginare se in quel tempo
scrisse la malinconica prefazione alDialoghi, omessa nell'edizione
milanese della casa editrice Giovene, ma che rappresenta, insieme
alla circolare, l'espressione più vera della sua ultima autocritica.
introduzione

Giammaria

T herapy” ed “Eros” sono, in effetti, due capitoli (un altro avrebbe dovuto
occuparsi dell'eonico) che furono presto scritti per essere inseriti in un
più ampio trattato dal titolo di “Hermetic Alchemy” (inappropriatamente
chiamato) che Marco Daffi avevain pectoris,prima di arrivare all'idea di
comporre la sua visione in tavole e commenti, e articolata in una dottrina
alchemico-ermetica (nome corretto).
In assenza di quell'opera più ampia, questi due capitoli riveduti sono
stati ricostruiti per formare due parti di un unico testo, data la loro base
unica. L'astrale (in particolare il complesso astrale dell'individuo)
costituisce il loro comune denominatore, servendo da humus alle
corrispondenti infermità e malattie del corpo e da agente libidico di
attrazione nell'anima.
La sezione riguardante la terapia (guarigione) si limita alla medicina
ermetica come cura complementare alla terapia ufficiale o comune e
non tratta delle cosiddette guarigioni taumaturgiche, né come
esposizione metodica dell'arte medicinale o come scienza tratta da testi
didattici.

_________
[Questa introduzione è originariamente apparsa nella versione pubblicata da
Giammaria di molti dei seguenti saggi,Alchimia Ermetica Terapica ed Erotica,
edito da Editrice Kemi, 1980. —Trad.]

Ad ogni modo, esprime chiaramente, anche se in modo non sistematico, il filo


conduttore che Kremmerz ha chiarito nei suoi diversi scritti. La sezione sull'Eros, dunque,
amplifica anche un tema tematico simile suggerito dallo stesso autore (Kremmerz) alla
dottrina alla quale si riferisce essenzialmente Marco Daffi, ma che Kremmerz non ha
sviluppato compiutamente.

GIAMMARIA
Note critiche sull'ermetico
Terapeutici 1
27 GIUGNO-24 AGOSTO 1968*113

B fra il 1894 e il 1930 il dottor Ciro Formisano, che scriveva sotto lo


pseudonimo di Giuliano Kremmerz, promosse in Italia un'idea
fondamentale che sviluppò in una rivista (non più reperibile) dal nome di
Il Mondo Segreto(Il mondo segreto). Questa rivista, forse per
ripensamenti dell'autore, non fu mai ristampata, ma le idee e i concetti
in essa contenuti furono ripresi in altre pubblicazioni, e in gran parte
furono raccolti sotto il titoloAvviamento alla Scienza dei Magi: Elementi
di Magia Naturale e Divina(Introduzione alla Scienza dei Magi: Elementi
di Magia Naturale e Divina) e ristampato più volte.
Le idee fondamentali sono riassunte come segue:

(un) sviluppare i poteri terapeutici della psiche sfruttando attraverso


il principio pitagorico del multiplo di dodici le virtù dell'energia
collettiva;
Tradotto dal Inglese al Italiano - www.onlinedoctranslator.com

(b) per veicolare i detti poteri curativi dell'energia psichica o quella che io
chiamo la catena magica delle anime oranti a beneficio dei malati o degli
individui in stato di squilibrio;
(c) per aumentare queste energie, nella rinascita della magia antica e
calunniata, per mezzo di rituali magici sotto forma di preghiere o
incantesimi (carmen) e da ideogrammi o simboli che rappresentano l'idea
occulta della particolare terapia;
(d) per integrare questi mezzi con l'evocazione di entità nascoste ai
non iniziati, come teurgo con il potere di legare queste entità alla
catena (magica) che ha fondato e chiamato "Fraternità di
Myriam" o "Fratellanza di Myriam".

Le paroleFratellanzaeMyriamsi riferiscono a due aspetti, l'umano e il


divino dell'iniziativa:Fratellanza, cioè la massa di aderenti che si riteneva
liberassero (e in molti casi effettivamente liberassero) energie
terapeutiche latenti; eMyriam, simbolo del mondo o dei piani da cui,
oltre alle energie psichiche della catena, vengono tratte forze curative.

Resta inteso che i principi, inizialmente dati in forma esaustiva, non dovrebbero –
come purtroppo è avvenuto – sfociare nel fideismo, ma piuttosto promuovere una
modalità percettiva e sperimentale da parte dei membri. Kremmerz, infatti, invitava
alla critica costruttiva di tutto ciò che esponeva e incoraggiava le persone a
sviluppare conclusioni tratte dalle proprie esperienze personali.
Alla luce delle progressive conoscenze acquisite nel campo della
medicina, in senso stretto, l'ambito dellaoccultodeve limitarsi
esclusivamente all'espressioneMyriam. Nonostante la continua direzione
materialistica della scienza, la considerazione dei poteri della psiche sulla
materia ha cominciato a farsi notare solo in tempi recenti. Nella
psicoanalisi (primo timido passo, secondo Kremmerz, verso la conoscenza
del nucleo profondo dell'essere) si considera la possibilità di curare non
solo le nevrosi ma anche le malattie fisiche; quali che siano gli esiti di questi
tentativi, la medicina psicosomatica è certamente entrata nella
considerazione del potere della psiche sul corpo, sia in senso negativo,
come causa di malattie, sia in senso positivo, come mezzo terapeutico.
Nel 1894, all'inizio del lavoro di Kremmerz, tutto questo era
sconosciuto alla considerazione ufficiale. Mentre oggi Kremmerz
potrebbe giustamente partecipare a convegni di psicoanalisi e medicina
psicosomatica. Anticamente, secondo particolari tradizioni iniziatiche o
spirituali in senso diverso dal moderno, la medicina e le altre attività
conoscitive erano tipicamente dello spirito, e delle tradizioni misteriche,
di cui i templi erano scuole per educare i profani ai poteri di la psiche.
Non che non si usassero sostanze o non si facessero interventi
chirurgici, ma questi erano considerati complementari per adattare le
forze della psiche a questioni dove le forze psichiche da sole non erano
sufficienti. Del resto gli antichi (primitivi) hanno sempre avuto la loro
farmacopea, che generalmente è vegetativa, cioè materiale,
D'altra parte, una cura per tutte le malattie sarà sempre considerata una
Fata Morgana, poiché se così non fosse l'umanità sarebbe invincibile. Con ogni
progresso della medicina, compaiono nuovi problemi medici e malattie come
il cancro aumentano di entità, come era in un passato non così lontano con la
peste, la leucemia, la tubercolosi, e la lotta incessante continua. La geriatria e
la chirurgia fanno cose meravigliose; ma è giusto intervenire nei casi in cui
non c'è speranza per i condannati a morte o per quelli tenuti in vita per poco
tempo e per quelli la cui vita sta svanendo velocemente, mentre chiedono solo
la dignità di morire in pace?
La base degli studi di medicina ermetica, a differenza della medicina comune, è
l'armonia con il cosmo, pur supportata da una filosofia che considera anche gli effetti
karmici delle azioni, in modo che una malattia possa essere vista anche come un capro
espiatorio (destinatario di colpe).
Potrebbe anche riferirsi a uno squilibrio collettivo all'interno dei cicli cosmici che
interessano gruppi di persone, come il buddismo ha sempre sostenuto. Il cancro è
come era la lebbra nel Medioevo, e potrebbe anche essere collegato a uno squilibrio
collettivo nell'attuale stadio dell'umanità.
Ermeticamente si può stabilire una connessione tra l'emanazione fluidica
della sofferenza tra le masse - con la collettività negativa delle forze psichiche -
come le epidemie e le infezioni. Kremmerz, nel suoDialoghi(una delle sue
opere migliori e più lucide), ha scritto che la massa di sofferenze senza
precedenti dei combattenti durante la prima guerra mondiale potrebbe
costituiscono un quid fluidico le cui ripercussioni si ripercuoterebbero su terre lontane.*114
Queste righe furono scritte nel 1928; cosa avrebbe detto dei postumi della
seconda guerra mondiale, bombe atomiche comprese? La medicina ermetica
come applicazione delle forze spirituali al riequilibrio del corpo è intimamente
legata ad una filosofia iniziatica e quindi al mondo spirituale. Si potrebbe
anche distinguere, come ha fatto Kremmerz, tra azioni di riequilibrio, che non
penetrano al di sotto della superficie e affrontano manifestazioni esterne, e
azioni centrate in strati più profondi che modificano la struttura dell'essere
rimodellandolo e conferendogli più stabilità equilibrio. Questi due aspetti della
medicina ermetica corrispondono ai due tipi di magia a cui si riferisce
Kremmerz: magia naturale e magia divina.
Kremmerz descrive i miracoli religiosi come forme di follia con le loro
pretese di violare le leggi naturali. Secondo lui, tutto avviene nel quadro
delle leggi della natura, comprese guarigioni portentose e immediate,
anche con effetti fisico anatomici. Ma se intendiamo le leggi della natura
secondo le comuni possibilità dell'uomo contemporaneo, allora di quegli
eventi straordinari ben pochi possono essere veramente accertati.
Certamente sono, se non una violazione delle leggi naturali, allora una
violazione di quelle leggi che dimostrano l'intervento di forze provenienti
da piani superiori. Cosa significa violare una legge? Un evento che si
verifica a dispetto della legge stessa. Kremmerz gioca con l'equivoco
quando critica il verificarsi dei miracoli.
In termini reali, Kremmerz era famoso per aver ottenuto portentosi risultati di
guarigione sollevando la sua catena su un altro piano, conforme quindi a un'ulteriore
legge di natura.
Ciò che intendeva riguardo alla negazione dei miracoli era che l'uomo ignora
quei principi e leggi di natura che determinano l'effetto miracoloso. Considerando
che in realtà si tratta di lana caprina; per le masse si riferisce la legge
a quello nominale.*115
Che la maggior parte dei miracoli sia frutto di quella che Kremmerz chiama
magia naturale è vero, ma di fronte a risultati eccezionali e fuori norma, bisogna
ammettere che un'altra forza interviene da un piano ulteriore e che può
connettersi con un tipo di magia che chiama solare, qualunque sia il suo aspetto
esoterico. Ma l'ombra del fideismo è sempre in agguato e l'approccio consigliato
da Kremmerz per operare nell'opera è stato per lo più frustrato.
Tuttavia, con una ingombrante gerarchia in atto, di ispirazione
massonica, stabilì all'interno della Myriam il livello di therapeut. Ora,
questo livello doveva essere indicativo del grado raggiunto di poteri
terapeutici anche modesti, cioè sulla base di effetti effettivi di
invocazioni, e così via, realizzati dall'individuo.
Invece, se mai vi fu un terapeuta, lo fu o per trasmissione diretta del
fondatore oppure il nome rimandava ad una designazione amministrativa
di poco conto. In effetti, il fatto che veri e autentici guaritori siano mai usciti
da Myriam da soli dovrebbe essere scontato.
Kremmerz, in una circolare dal suo esilio francese, deplorava il prepotente
desiderio, tra gli esponenti delle accademie miriamiche, di mostrare le loro
qualità di guaritori, di vantarsi di miracoli personali che dovevano essere fatti
come graziosi doni per principianti e aderenti. Questi piccoli papi presuntuosi,
come li chiamava Kremmerz, avrebbero dovuto abbassare le ali dell'orgoglio di
fronte a un rigoroso e neutrale accertamento dei risultati, che si accordava con le
sue intenzioni di mettere in atto una scienza dell'anima!
Ma bisogna dire onestamente che questi errori e deviazioni risalivano
allo stesso approccio che Kremmerz osservava fin dall'inizio della Myriam:
troppa esaltazione, immaturità, mancanza di disciplina e standard
organizzativi vaghi (che lui stesso ammetteva).
Non è mai esistito un archivio che documentasse gli interventi e le
terapie; si diceva che si guariva, ma dove, quando, come, non si poteva
sapere. Kremmerz ha voluto promuovere pubblicamente la presenza di
una catena di guaritori o, se preferite, antidolorifici; forse sarebbe stato
sconsiderato prevedere l'apertura di cliniche mediche ermetiche! Era
impensabile allora, con la materia umana di piccoli papi che si
ammantavano di mistero per imporre la propria superiorità, privi di ogni
criterio scientifico. Ora, però, ha senso tentare una simile iniziativa,
sostituendo all'ammirazione enfatica del miracolo personale la
documentazione oggettiva e la critica dei risultati?
Ad un certo punto dei suoi scritti, Kremmerz parla nel suo solito
linguaggio provocatorio della Christian Science, una catena terapeutica
nordamericana, sostenendo che gli aderenti buttano la loro medicina dalla
finestra con risultati spesso disastrosi. Voleva, forse a torto, dire così disparato
le modalità della medicina vanno integrate in una visione più ampia della
medicina ermetica.
Forse le affermazioni di Kremmerz erano valide per i primi tempi
dell'iniziazione, ma in seguito tali esperienze eccessive furono abbandonate e
la Christian Science divenne un'associazione tradizionale che toccava i
molteplici aspetti della vita e si dimostrò utile per qualcosa di più della
semplice cura di il corpo. Trascorso questo tempo, quegli aderenti erano
meno propensi a chiedere l'esclusione dei medici, con i quali ora hanno
spesso collaborato. Eppure, se Kremmerz avesse studiato meglio i metodi e
l'espansione dell'organizzazione della Christian Science, allora avrebbe trovato
sorprendenti analogie con la sua stessa iniziativa, con - in più - un esempio
rilevante di organizzazione pratica e formidabile, di peso politico e di giornale
quotidiano.
Il fondamento filosofico su cui poggia la Christian Science è l'affermazione
elementare che se tutto viene da Dio, allora è a lui che dobbiamo rivolgerci
per evocare la stessa forza creatrice a beneficio degli uomini. Non c'è quindi
bisogno della follia teologica dei miracoli, ma piuttosto di un'azione concreta
all'interno di un quadro di leggi naturali e divine.
Kremmerz istituì una serie di presidi o capi di filiera tra i settori in cui
dovevano essere indirizzate richieste di interventi specifici. Kremmerz afferma
di non aver mai pensato di fondare una religione come la Christian Science,
ma la sua tesi laica cade se si considera che di fatto pose tutte le premesse per
una fede: invocazioni alle divinità, credenza nei geni (eoni), fede nella
reincarnazione, preghiere, e rituali. Cosa volere di più da un punto di vista
esterno?
Allora, la Myriam era intesa sia come filosofia che come (tentata) scuola
di iniziazione, anche se alla fine quella filosofia non penetrò nel nucleo
esterno dell'organizzazione. Le sue smentite, ben note allo scrittore, non
hanno molto peso. Sarebbe stato meglio se fosse stata fondata una setta
religiosa che sarebbe sopravvissuta alla sua esistenza!
Sia la Myriam che la Christian Science convergono su un punto comune:
che non esiste dualismo materia-spirito. Da un lato c'è un mutabile
la materia e dall'altra lo spirito*116che colpisce la materia e si traduce in un
miracolo, in violazione delle sue leggi; ma c'è ununico,con gradazioni di
azione-reazione reciproca tra materia e spirito.
Lo spirito si materializza e la materia si spiritualizza; ma non perché siano
entità separate, bensì come funzioni di un unicum cosmico. Le divergenze tra
Christian Science e Myriam sono rivelate dalla natura voluta dell'evento di
guarigione. Un intervento basato sulla volontà opera in misura minore
all'interno della forma religiosa della Christian Science e in misura massima
all'interno delle catene magiche.
Tuttavia, anche nella catena della Christian Science c'è una certa volontarietà,
poiché la figura geniale del praticante dirige la sua volontà per incanalare il flusso di
energia della catena. Tra le altre catene religiose comunemente praticate la volontà o
il desiderio di guarigione è indirettamente sposato con l'immagine della Madonna o
del santo invocato. Questo tipo di intervento indirizza la volontà guaritrice, e le
impedisce di deviare, verso i malati che pregano per se stessi.
Di norma, i sacerdoti non eseguono gesti o rituali come mezzo per
proiettare una certa volontà sul paziente. Fanno eccezione gli esorcismi, che
forse potrebbero essere considerati un residuo demonologico pagano
tollerato dalla Chiesa cattolica, ma qui non c'è istanza di catena attiva, se non
in alcuni rituali per gli ossessi. Kremmerz, invece, incoraggia le proiezioni
dirette sul paziente, con particolari rituali noti come “inserimento del paziente
nella catena”, per i quali era richiesto un intervento diretto, e qui l'elemento di
volontarietà nel ricevente (paziente) è essenziale .
All'interno della pratica di guarigione kremmerziana, i pazienti devono
vibrare all'unisono con la catena di guarigione, in una vibrazione attiva e
consapevole. Un atteggiamento pietistico e lamentoso nel paziente riduce le
possibilità di intervento della catena, perché con le suppliche ei lamenti
emerge la parte inferiore dell'essere del paziente, che offusca il contatto con
la sfera occulta del paziente.
Dal punto di vista ermetico, i precetti religiosi lo sonoenergie grossolane
senza la necessaria condensazione e raffinatezza del rituale. Pertanto, i loro
effetti sono limitati quantitativamente e qualitativamente. In sostanza, c'è una
differenza tra una catena che è psicologicamente allineata più verso un tipo
religioso Christian Science, piuttosto che con un tipo terapeutico ermetico. La
differenza sta nel fatto che la prima è grezza e non specificamente orientata
alla cura, mentre la seconda, in misura maggiore o minore, è una catena
(energeticamente) affinata con uno specifico orientamento terapeutico.
I principi della medicina ermetica si basano sui concetti di positivo,
neutro,enegativotrattamenti. Nella terapia ermetica, prototipo di cura
positiva, è la magia solare che agisce sulla malattia allontanandola dal
paziente e riportando l'organo colpito al suo stato di salute originario.

Il prototipo del trattamento negativo è l'azione passiva della catena,


attraverso l'intervento evocato di entità terapeutiche, come proposto da
Kremmerz nel 1898 (nel suoMedicina ermetica).
Il prototipo del trattamento neutro avviene attraverso l'azione
combinata di invocazioni dalla catena e l'emanazione di un quid fluidico
che nasce in presenza di entità evocate. Questa azione può anche dirsi
mista perché non è possibile stabilire fino a che punto l'entità attiva e
autonoma in terapeutica sia poi passiva, cioè obbediente a specifiche
esortazioni degli operatori isiaci; e viceversa, in termini di punto fino alla
catena passiva nell'intervento invocato che è poi attivo nel liberare
l'energia universale focalizzata sul paziente.
Ciascuno di questi prototipi a sua volta si dirama in tre tipi di applicazione:

1. Diretto o positivo;
2. Misto o neutro;
3. Indiretto o relativamente negativo, poiché non avvia un'azione diretta o
indiretta o assoluta o mista in proporzioni uguali. Anche nella medicina
comune si possono distinguere le tre componenti dell'azione terapeutica.

Un'azione è considerata positiva quando viene proposto un intervento per


uccidere microbi o virus; è considerato negativo se svolge un'azione
depurativa sull'organo o risanante dell'organo malato. È una modalità mista o
indiretta nella misura in cui fortifica l'organismo, lo rinvigorisce nella misura in
cui innesca le reazioni necessarie alla guarigione. Tali tipi di interventi medici
possono essere classificati come antibatterici, tonificanti e disintossicanti.

Tra quelle indirette vi sono le cosiddette valorizzazioni*117di


sostanze e medicinali: questi, passivi nella loro influenza ermetica,
diventano attivi nel trasferire al malato la virtù propria accresciuta da
preghiera magica. Si deve osservare anche un altro effetto della catena e delle
preghiere religiose, e questo vale anche per la catena miriamica.
L'energia psichica della catena proiettata sul bersaglio sofferente o malato
determina nel soggetto uno stato vibratorio che modifica la sua materia
corporea a tal punto da porlo all'unisono con il piano occulto e quindi rendere
possibile un miracolo. Ciò determina una profonda e repentina modificazione
della situazione anatomo-patologica del paziente: un miracolo in termini
convenzionali, nonostante le critiche mosse dalle parole di Kremmerz, che
peraltro egli muoveva da teurgo che era al livello del piano taumaturgico.

Tra i livelli degli effetti terapeutici, non si può, naturalmente, differenziare


chiaramente la misura in cui l'energia fluidica di massa di una catena medica
ermetica si differenzia da quella di un intervento di entità provenienti da piani
superiori. Va notato che tutti i mistici o gli inviati spirituali consigliano ai pazienti
che devono avere fede. Questo simboleggia uno stato particolare e uno
strumento tecnico, che nella magia viene evocato, per così dire, per l'effettiva
determinazione degli esiti sui malati o simpatizzanti della catena.
I fluidi energetici che vengono sprigionati e proiettati dai singoli partecipanti
agiscono sul corpo saturniano del paziente, e contemporaneamente su
il corpo lunare*118dall'esaltazione delle forze emotive da certi stati, sul
corpo Mercuriale attraverso le energie psicocinetiche liberate dal
catena e sul corpo solare†119dalle elevate forze di energie del paziente
stesso. Qui l'effetto karmico interviene sul corpo Solare, agendo come una
forma di repulsione dai recessi più profondi del proprio essere, come
rifiuto inconscio delle azioni compiute nelle vite precedenti.
La catena magica, agendo coscientemente sui piani profondi ed occulti
dell'essere, acquista un valore di gran lunga superiore alla catena religiosa
empirica che ignora i vari livelli dell'essere e le qualità ei tipi di energia
proiettati.
La Madonna, in quanto archetipo del culto della Madre o Natura Universale,
può fungere da veicolo, e così anche il bodhisattva buddista o altre divinità
femminili orientali possono diventare un efficace veicolo di entità che sotto tale
camuffamento si occultano.
L'ubicazione dei santuari conferma il fulcro della forza evocativa della
catena, soprattutto se il santuario non è utilizzato a fini iniziatici ed è
caricati magicamente dagli iniziati. D'altra parte, le terapie utilizzate per le
irregolarità del sonno possono far entrare il paziente in un'altra dimensione che
conduce, inconsciamente, al livello vibrazionale della preghiera e dell'esaltazione
collettiva. Tuttavia, in questi stati, si tratta di entrare in una dimensione diversa.

Un sogno che deriva da questa dimensione e si manifesta in varie forme


può essere anche premonitore, per il malato, di esito fausto o presagio
funesto. Recenti studi sui sogni dei malati rivelano la possibilità di presagi di
malattia, anche se a distanza di mesi! A parte l'interpretazione puramente
fisiologica che si può provare a fare, rimane un'osservazione o un'intuizione;
cioè un individuo dotato di un altro senso, se non quello del dolore della
febbre, della stanchezza, può presagire una malattia in incubazione non
diagnosticabile clinicamente.
Nei templi antichi, al di là dell'azione terapeutica vera e propria, vi era un
attingimento da parte dei supplicanti di un serbatoio psichico con una
lunghezza d'onda pari alla propria. Teologicamente, c'è solo una Madonna.
Perché dovrebbero esserci tanti santuari diversi, tante immagini diverse di
una sola Madonna, del Rosario, del Carmelo, di Pompei, di Lourdes, di Loreto,
e così via? La scienza della magia può spiegarlo. L'individuo orante fedele a
quell'unica Madonna è, per così dire, posto all'unisono con le vere o presunte
virtù di questa immagine della Madonna: da questa azione si eleva una
vibrazione diversa. Il credente che si concentra su quell'immagine si mette
all'unisono con quell'onda di energia. Inoltre, la concentrazione su questa
immagine si condensa per ogni gruppo che potrebbe anche essere chiamato
setta (dal latinosecta,cioè, suddivisione, fazione) un accumulo di energia
psichica. Il principio magico dell'accumulazione porta ad un'altra applicazione
a cui Kremmerz fa ampiamente riferimento, vale a dire quella che egli
chiamava la valorizzazione di medicinali o sostanze. Questo principio è
chiaramente diverso dall'idea di suggestione.
Anche Kremmerz ha scritto di aver influenzato un paziente con un
disturbo immaginario, che soffriva di insonnia a causa di questa condizione.
Mediante la somministrazione di pillole miracolose immaginarie, da assumere
a piccole dosi per la loro potenza, guariva il paziente non solo dall'insonnia ma
anche dal disturbo (immaginario) sottostante. La medicina si è rivelata
innocue pillole di zucchero colorate. Attraverso l'autosuggestione il paziente guariva se stesso e si
riprendeva completamente.

La suggestione, in questo senso, coincide con l'effetto placebo, che la


medicina materialistica ha tardato a scoprire, per il fatto che il paziente stesso è
l'agente curativo e le energie curative risiedono in lui. E questa forma di terapia
fornisce un altro esempio del fatto che tutti noi abbiamo poteri curativi latenti,
nel profondo di noi stessi!
Inoltre, considera che il paziente che pratica l'autosuggestione su se stesso ed è
guarito può trasferire questa energia agli altri. Perché un paziente, attraverso
l'autosuggestione, dovrebbe esercitare l'energia curativa solo per se stesso e non per gli
altri?
L'energia non si misura in termini sensoriali, di per sé, ma qui sta l'originalità
dell'idea di Kremmerz, partita dall'idea magica che l'energia guaritrice, pur
essendo radicata nel tessuto occulto dell'essere, è un'energia che si materializza e
può essere distribuita a coloro che chi ne ha bisogno.
Un medico, aderendo all'iniziativa di Kremmerz, afferma in una pubblicazione
che la recitazione di un dato salmo davidico su una dose di tonico al chinino
aumentava di dieci volte l'azione per la quale lo stesso effetto terapeutico si poteva
ottenere con dosi dieci volte inferiori al solito.
Chi non vede come potenziare gli effetti del farmaco per ridurre le dosi
insopportabili di un medicamento? L'applicazione di questo principio avrebbe
potuto, se l'iniziativa di Kremmerz non fosse pietosamente naufragata dopo
pochi anni (e potrebbe ancora se venisse ripresa), fornire nuovi mezzi per le cure,
ottenendo risultati inaspettati.
La valorizzazione delle medicine si trova in una fase intermedia tra la magia
solare, che non ha bisogno di aiuti materiali perché attinge direttamente alla
forza creatrice dell'Uno, e la medicina che utilizza determinate virtù delle erbe
(medicinali naturali) e rimedi curativi.
Si potrebbe dire, a proposito delle valorizzazioni, che l'energia di massa o
individuale che si accumula e porta a potenziamenti non sarebbe di per sé
sufficiente a curare; tuttavia, quando viene esercitata insieme alla virtù della
medicina, la potenza della medicina aumenta nello stesso tempo in cui viene
rafforzata.
Si noti che indirizzare l'energia psicofisica di una catena verso una
valorizzazione o verso un ringiovanimento delle energie di un paziente è
possibile a gruppi di non iniziati (secolarizzati) o anche non
particolarmente dotati, mentre il taumaturgo è in grado di indirizzare
energie di trasmutazione anche dalle zone grezze o grigie delle masse
umane.
Ecco perché Kremmerz ha cercato di modificare la struttura stessa della sua
iniziativa partendo da una casta di elementi di base composta dalle masse, ma il
circolare*120in cui dava tali istruzioni ai suoi discepoli fu
deliberatamente sabotato da quei piccoli papi.
Che la preghiera rilasci una convergenza armonica di energie, cioè un
fulcro di energie vibrazionali, che rafforzino la potenza delle medicine fu alla
base del pensiero di Kremmerz, e anche della base delle sue originali critiche
alle prime esagerate affermazioni fatte dagli adepti del Cristianesimo Scienza.

La recitazione dei salmi davidici che Kremmerz classifica come una forma di
terapia virtuale (comunque avesse torto a mantenere segreta una pratica che
avrebbe dovuto essere divulgata) rappresenta un filo elettrico (antenna) che
attinge una forza terapeutica da un serbatoio accumulato con energia da tempi
antichi da operatori magici e disponibile per l'operatore illuminato che può e lo
utilizzerà.
La Myriam avrebbe potuto sopravvivere come associazione pitagorica, come
si tentò a Roma, senza le gerarchie di tipo massonico che, essendo di natura
esoterica, non potevano essere abbassate exotericamente senza un iniziato di
alto rango e, come tale, riconoscibile non per elezioni, come in certi tipi di ordini
religiosi, ma per un'investitura illuminata.
Altro principio derivato è quello stagionale e anche le ore astrologiche
adatte a compiere determinate operazioni in determinati periodi; erano
ripubblicati e anch'essi apparentemente di derivazione caldea.*121
Rappresentano un ciclo diviso in tre sotto-cicli, con il ciclo completo
ripetuto ogni 140 lunazioni, quindi ogni tre anni, come parte del
calendario continuo.
È un'idea volgare che tutti i cibi siano adatti a tutte le stagioni: la carne
di maiale va evitata nei mesi caldi, e qualche frutto è sconsigliato in certi
periodi. Tuttavia, in generale, il consumo di alimenti è scontato
concesso, senza la minima nozione delle loro influenze occulte. Secondo le
lunazioni spiegate da Kremmerz, certe droghe o erbe o piante in genere
hanno maggiori virtù terapeutiche sotto certe lune, e questo è stato
dimostrato negli esperimenti della Fraternità di Myriam con risultati
tangibili. Allo stesso modo, alcuni farmaci dovrebbero essere evitati
durante certe lunazioni.
Questo può essere visto nel caso di uno di questi tipici adulatori. Un po'
tiepido in verità, gli era stato consigliato che per evitare di procurarsi lividi
(cioè rigonfiamenti della pelle), fosse attento a certi segni zodiacali secondo
l'altro ciclo egizio basato sul Sole e non sulla Luna. Doveva evitare riso o
pasta in un dato segno, e poi cambiare rapidamente la sua dieta per
consumare pasta e consumare riso nel segno zodiacale successivo.
L'adulatore, un po' distratto, non si è accorto del cambio di segno zodiacale
e ha continuato da buon meridionale (italiano) a consumare la pasta ai suoi
pasti. In men che non si dica la pelle si è lisciata e l'amico si è messo subito
a ridere. I lividi sono scomparsi! Perché il consumo prima di riso, poi di
pasta, è stato favorevole alla cura dei lividi?
È vero che la medicina ermetica si trova spesso contraria all'attuale
ricerca medica e dietetica che non tiene conto di alcuni criteri perché non
tiene conto dell'occorrenza (o della varietà) delle influenze psicologiche e
tecniche. Sebbene Kremmerz non abbia rivelato le regole relative al ciclo
solare, che in pratica è più esoterico, le regole che coprivano le lunazioni
furono completamente divulgate.
Molte volte, messaggi inconsci o occulti che informano una persona la
avvertono che tali sostanze o cibi sono dannosi. È sbagliato reprimere queste
tendenze in un bambino, attribuendole a capricci infantili? Queste vanno
distinte dalle idiosincrasie o dalle profonde incompatibilità.
Il punto di vista ermetico afferma che cibi ben digeriti o medicine ben tollerate
potrebbero, tuttavia, danneggiare lo sviluppo fluidico (energetico) del soggetto,
come può percepire un sensitivo.
Il principio di condensazione, o direi di fissazione delle virtù curative sulle
sostanze, è dimostrato dalla virtualità che si imprime sull'acqua o sulla terra
degli elementi dei santuari. Questi fenomeni non sono riservati a nessuna
religione particolare; piuttosto i loro portenti terapeutici lo sono
manifestato in vari luoghi della terra e nelle acque presso i popoli più
diversi e nei tempi più disparati.
Il merito va a Kremmerz per aver reso il principio di valorizzazione
una pratica scientificamente sostenibile, e in questo campo era
innegabilmente un leader, dal momento che altri non avevano ideato
la fissazione, la condensazione e la proiezione dell'energia vitale che
potesse diventare una pratica basata sulla volontà e non solo
un'attività spontanea. L'influenza terapeutica può avvenire per
addizione o sottrazione di energia; questo è del tutto analogo ai due
principi yang e yin dell'agopuntura cinese, che, nella sua forma
originale, utilizza aghi d'oro per l'aggiunta di energia e aghi d'argento
per diminuire o sottrarre correnti negative. L'aggiunta di energia
vitale è la prima applicazione di una catena magica, ed è la più
semplice: Kremmerz, con i suoi poteri personali, ha eseguito molte
applicazioni di questo tipo. In un memoriale reso dal segretario di
Rasputin,

Il segretario parla, impropriamente, dei poteri ipnotici di Rasputin. Dice che in connessione
con una nuova emorragia del principe ereditario Zarevic, Rasputin ha preso la corteccia di una
particolare specie di quercia, di cui ha fatto una poltiglia, poi ha sparso la poltiglia sul viso di
Zarevic e l'emorragia è cessata. L'autore riferisce che lo stesso Rasputin avrebbe testimoniato le
virtù terapeutiche della suddetta corteccia di quercia per arrestare l'emorragia. L'episodio è
interessante perché mostra contemporaneamente la virtù del meccanismo terapeutico ermetico
e l'ignoranza dello stesso guaritore. Che una piccola azione emostatica utilizzando la corteccia
schiacciata possa avere un tale effetto è ovviamente possibile, ma certamente non per fermare un
grave episodio emofilico! Evidentemente, e in parte inconsapevolmente, il guaritore esalta la
corteccia di quercia che è già naturalmente dotata di poteri virtuosi e ne ha moltiplicato gli agenti
attivi con i poteri della sua psiche. In questo sarebbe stato possibile, a condizione che il Myriam
fosse continuato, formare un'intera farmacopea di farmaci valorizzati a disposizione degli
aderenti alla medicina ermetica. E forse Kremmerz ci ha pensato, ma gli mancavano la forza, i
mezzi e probabilmente la capacità organizzativa per arrivare a tanto! Tuttavia, Kremmerz
contemplava anche altre applicazioni per il suo Hermetic i mezzi e probabilmente la capacità
organizzativa per arrivare a tanto! Tuttavia, Kremmerz contemplava anche altre applicazioni per il
suo Hermetic i mezzi e probabilmente la capacità organizzativa per arrivare a tanto! Tuttavia,
Kremmerz contemplava anche altre applicazioni per il suo Hermetic
medicina, cioè nei casi in cui la somministrazione diretta non era possibile. In casi
come quelli, somministrerebbe una cosiddetta imbibizione (assorbimento)
mediante un trasferimento fluidico della quintessenza della medicina al paziente.

Sosteneva che questo transfert potesse avvenire per mezzo di


elementali - forme meno evolute di genii - immediatamente disponibili al
comando dell'operatore. Secondo la concezione kremmerziana, gli
elementali sono esseri che in virtù della loro natura si dividono nei quattro
elementi fuoco, aria, acqua e terra.
Nei tempi attuali, una simile applicazione potrebbe essere tentata, se si
conservassero i riti kremmerziani, per trattamenti che utilizzano il cortisone, una
sostanza molto utile ma pericolosa, per la quale un'imbibizione potrebbe
sostituire la somministrazione diretta. Le cure per sottrazione delle malattie,
chiamate convenzionalmente fluidi maligni, corrispondono alle pratiche dei
primitivi per scacciare i demoni o gli spiriti maligni. Il barbaro sistema di percosse
praticato nel Settecento dagli adepti detti convulsionisti di San Medardo tendeva
a provocare due effetti: uno positivo, come risposta favorevole del paziente,
l'altro negativo, come sofferenza inflitta al paziente le cui convulsioni attirano i
flussi negativi nella misura in cui le percosse fissano un punto di sfogo per la
malattia.
Il transfert può essere positivo, con l'aggiunta di energia vitale al paziente,
o anche negativo, con il drenaggio di energia vitale. Una madre che implora la
Madonna di sostituire su di sé la sofferenza del figlio, in realtà agisce
inconsciamente per trasferire su di sé la malattia che ha colpito il figlio.
Kremmerz era contrario a questo approccio negativo, e infatti la magia ha altri
mezzi per ottenere lo stesso risultato senza danneggiare il supplicante, perché
in questo caso si verifica un certo danno e squilibrio.
Va notato che il tipo di transfert che risulta dall'implorazione, se
tecnicamente o clinicamente possibile, è realizzato non da una madre
qualsiasi, ma piuttosto da quelle rare madri che possiedono una certa
sensibilità e un sistema psico-nervoso che crea il necessario ponte tra lei e
suo figlio.
La somministrazione di cure per transfert è accresciuta dall'indebolimento
della malattia su creature inferiori all'uomo. L'applicazione più generale di
questo principio si è verificata nell'antica Grecia, dove esisteva l'usanza, in
caso di epidemie o di altre malattie di tipo magnetico, caricare
magicamente in senso esteriore mediante il livellamento collettivo di
insulti e maledizioni contro la malattia (simboleggiata dall'espressione
colera degli dei) e indirizzarla verso un malcapitato criminale che,
agendo come Cirene (qualcuno che assume un compito arduo destinato
ad altri) o comunque a cui è stato designato tale ruolo, trasferisce su di
sé la malattia della comunità.
Il principio del trasferimento della malattia su un altro essere umano va
inteso come inferiore o vile, e ha una base karmica: vale a dire accelerare
uno stato o malattia inferiore trasferendolo su una creatura inferiore, che,
al sacrificio di la creatura, otterrebbe esiti favorevoli. Ho visto
personalmente il trasferimento di agenti malefici applicato a una lumaca
sacrificata.
Le escrescenze note come verruche sono un tipo comune di crescita della pelle.
Abbiamo assistito alla cura di queste escrescenze schiacciando una lumaca e spargendo
circa metà della polpa sulla verruca stessa e l'altra metà nella corteccia di un giovane
albero (inserendovi un piccolo chiodo in modo che la poltiglia entri nella corteccia ); al
paziente non era richiesto di rimuovere la polpa: man mano che questa miscela si
seccava sul paziente così come sull'albero, la verruca si seccava gradualmente fino a
svanire.
In un altro caso, è stata praticata un'incisione su un coniglio con un rasoio
rilegato in pelle, collegando questa piccola ferita, che si è gonfiata e si è infettata,
a un braccio che doveva essere inciso. Al momento dell'incisione, il coniglio fu
colto da un particolare tremito, segno che il transfert era avvenuto e l'operazione
riuscita.
Con le medicine empiriche che hanno una base magica e che si praticano
nelle campagne, si otteneva il trasferimento di un'ulcera allo stomaco su una
lumaca inghiottita viva (che moriva per i succhi gastrici) e si lavorava per
assorbire l'ulcera.
Un altro principio della medicina ermetica implica la considerazione delle
cause delle malattie. Prescindendo dal principio karmico, le malattie erano –
fino alla scoperta della medicina associata a microbi e batteri pensati come
contagio, cioè come corpo fluidico responsabile di una malattia, simboleggiate
come una nube occulta che oscurava le forze vitali degli individui e gruppi,
creando quindi la malattia. Contrariamente all'idea di a
il contagio sta alla moderna ricerca microbica e virale, con i suoi sieri, i
vaccini, i vari antibiotici, e la scoperta degli antisettici, che ha permesso
lo sviluppo della moderna chirurgia.
L'idea di un contagio fa sorgere la domanda sul perché dei perché delle
malattie.
Il mondo è noto per essere pieno di microbi e virus. Dal punto di
vista ermetico, i microbi sono considerati più una conseguenza,
un'entità biologica caratteristica di una data entità dannosa (latino:
malum quid). La medicina ermetica indaga (o almeno ai tempi di
Kremmerz si indagava) l'eradicazione delle cause remote e permette
di poter diagnosticare l'origine della malattia.
Nel 1929 Kremmerz risolse una blenorragia (gonorrea) non trattata con la
semplice somministrazione di bicchieri di acqua di rubinetto da lui valorizzati.
L'acqua valorizzata ha caricato l'infezione blenorragica e l'ha eliminata. La
gonorrea è scomparsa come per magia!
Dopotutto, è opinione comune che molti agenti antibiotici, vaccini e
sieri agiscano più che come battericidi, ma anche come depuratori
dell'organismo in modo che il corpo secerna gli anticorpi e altre difese. È
simile alla rimozione dell'ambiente in cui prosperano i microbi. Un tale
ambiente deve necessariamente essere scoperto nelle componenti
fisiologiche, ma al di là di queste componenti può esistere o meno il fattore
che corrisponderebbe al famoso contagio degli antichi ermetisti.
Un altro effetto della catena comporta lo scioglimento, mediante una potente
concentrazione psichica, dei grumi energetici malefici che opprimono il malato.
Nel Medioevo si tenevano preghiere e processioni per implorare dal cielo lo
scioglimento delle comuni pestilenze di quel tempo.
Anche la critica moderna ci dice che queste pratiche, con l'assembramento
di folle nelle chiese e in pubblico, favoriscono la diffusione delle malattie. La
storia, invece, ha registrato che le epidemie sono cessate subito dopo la
pratica di certi riti.
D'altra parte, i sensitivi hanno dimostrato il potere di moltiplicare
colonie di batteri oltre il range normale. Così, dietro l'ambiente materiale
c'era un quid che dava (e allo stesso modo toglieva) la forza vitale alla
coltura batterica in vitro.
Tuttavia, la base delle idee di Kremmerz era che i rimedi ermetici non
dovevano sostituire le terapie convenzionali ma integrarle, potenziando
così l'efficacia dei farmaci nella loro battaglia contro le malattie, e in
particolare quelle troppo difficili da curare con la sola farmacopea.
Con una catena di anime che agisce su un malato, si individua una delle
cause remote: la mancanza di energia vitale, una mancanza che nessuna
diagnosi materiale può dare. In effetti, è opinione comune che se il paziente
non reagisce al trattamento, c'è poco da fare se non riprovare agendo in
sincronia con l'energia vitale. La parte più profonda, cioè lo strato karmico,
può essere scoperta solo da un teurgo o da un taumaturgo. Per chi lo
conosceva, Giuliano Kremmerz era uno di quelli, come Paracelso e il tanto
calunniato conte di Cagliostro, che possedevano un grande patrimonio di
poteri terapeutici.
Nella tradizione ermetica le epidemie vissute tra uomini e animali
erano previste dai visionari, così come oggi i meteorologi prevedono
cicloni e tempeste rintracciandone l'origine là dove nell'atmosfera si
formano quegli squilibri o contrasti di pressioni e correnti che generano
perturbazioni meteorologiche. Ma nei casi più diversi le cause sono
ancora da scoprire. Nel caso della nevrosi, l'indagine integrale degli
strati profondi dell'individualità dell'individuo può essere decisiva.
Ma per quanto riguarda le allergie? È azzardato ipotizzare, al di là della
storia di un individuo, quali eventi hanno influenzato negativamente il suo
essere occulto? Questo effetto negativo, al contatto fluidico con il soggetto,
forma una combinazione paragonabile ad un'entità malefica che subito
attecchisce e germina. Un mago potrebbe, esercitando gli opportuni mezzi
riabilitativi, guarire il soggetto, dissolvendo la stratificazione negativa
incrostata nell'essere occulto del paziente e allo stesso tempo, con un
procedimento molto più profondo di quello psicoanalitico, correggere
l'impronta psicologica negativa che rimaneva immagazzinata nell'inconscio,
prima della malattia.
Da un punto di vista binario abbiamo il negativo, cioè prima della
malattia successiva, e il positivo, la digestione vera e propria di cibi e
aromi. Dal punto di vista ternario, oltre a questi due fattori, c'è anche
la sostanza, cioè il coagulante che determina l'allergia.
Dal punto di vista quaternario, ci sono: (un) un odore positivo o una
sostanza allergenica; (b) nero negativo, che si verifica prima dell'evento; (c)
negativo bianco, un'impronta dell'evento, come un foglio di carta che,
stampato da una lastra negativa nera fissa, può trasformarsi in un (d)
positivo (malefico) che riproduce l'antico evento tossico, anche se non
manifestato (latente).
Epidemie e pestilenze possono avere, nel regno astrale, origini diverse.
Guerre, per esempio; afferma Kremmerz nel suoDialoghi— scritto
nell'intervallo tra le due guerre mondiali, e quindi riferito alla Prima Guerra
Mondiale — che l'enorme massa di dolore e di morte provocata dal conflitto
avrebbe potuto generare, in una dimensione astrale, una nube occulta che
diffondeva la sua scia malefica terre lontane. Cosa avrebbe da dire oggi dopo
la seconda guerra mondiale? E così, inversamente, per le epidemie che ci
colpiscono.
Per comprendere i due meccanismi di modalità attiva e passiva delle
terapie ermetiche, bisogna tenere presente che i trattamenti a base vegetativa
agiscono passivamente, assorbendo il principio malefico-negativo, come fa la
proprietà della materia da una fonte viva martirizzata per la causa. Le cure
minerali, invece, non essendo legate per affinità al mondo animato, tendono
ad essere attive; cioè scacciano gli agenti malefici.
Possiamo anche ipotizzare che nella forma mista l'agente terapeutico prima
spacchi (come un piccone) l'agente malefico e poi (come una pala) lo estragga.
Vengono quindi utilizzate prima le sostanze con agenti attivi, quindi seguono le
sostanze utilizzate come veicolo per ridurre la proliferazione degli agenti malefici.
L'omeopatia può essere considerata un trattamento passivo per la sua capacità di
attrarre fluidi malefici in modo simpatico.
Nel caso di trattamenti di blenorragia curati dal taumaturgo Kremmerz, il
acqua fonti[l'acqua di sorgente naturale] è stata caricata con il fluido malefico e
scaricata dall'organismo del paziente. In altri casi, valorizzando il latte, si possono
eliminare febbri che nessun altro trattamento potrebbe curare.
Come si può vedere dagli esempi forniti, la concezione magica è ampia,
poiché prende in considerazione vari aspetti del potenziale curativo delle
sostanze, sia minerali che vegetali. La virtualità intrinseca delle sostanze è
già stata confermata dalla medicina, ed è possibile potenziare qualsiasi
medicinale, per somministrazione o per imbibizione. Inoltre, il
la virtù ciclica delle sostanze è stata documentata nella tradizione riportata da
Kremmerz che identifica specifiche piante o sostanze dotate di particolari virtù in
determinati periodi. Questa proposizione, secondo la visione di Kremmerz, è il
principio generale nell'occultismo dei cicli positivi e negativi che vanno oltre le
semplici variazioni stagionali.
Se ci fosse una scuola di medicina ermetica, dovrebbe creare una
classificazione non tanto per le migliaia di specialità contenute all'interno
della moderna farmacopea, ma per i fondamentali principi terapeutici che
si basano sulla classificazione delle virtù dei vari medicamenti secondo ai
cicli temporali. In ogni medicina, infatti, c'è sempre un principio dominante,
che dovrebbe orientare l'esercizio dell'intuito e della sensibilità dei possibili
partecipanti ad un'associazione di praticanti di questa difficile arte.

Non dico se e quando una cosa del genere potrebbe accadere, ma è interessante
stabilire il principio che un giorno possa essere assunto da un iniziato qualificato.

Aggiungo una parola sulla classificazione che Kremmerz ha dato agli


aderenti alla Myriam in merito ai geni terapeutici (eoni) da convocare per
gli interventi. Nella pratica terapeutica gli eoni o genii hanno un valore
intermedio tra le forze naturali o elementali, in quanto portatrici di energie
o di trasporto per fecondazione, e le entità superiori del piano solare che
possono intervenire per realizzare i portenti posti entro i limiti della
possibilità da uomo a uomo.
Kremmerz suddivise la valenza di genii secondo le sette forme di
intelligenza, chiaramente articolate nel suo Credo ermetico,*122che
classificava i valori naturali per i sette giorni della settimana.
In un certo senso, anche i genii, se non modificati, hanno un'attività
preferenziale per la giornata che corrisponde alla loro natura. Ecco la settuplice
divisione kremmerziana delle intelligenze:

1. Geni solari (domenica): sono di sorprendente rapidità d'azione, tali da


determinare forti reazioni e persino timori nei pazienti. Possono fare
richieste apparentemente assurde che possono contrastare con le idee della
medicina ufficiale. Tuttavia, le risoluzioni agiscono rapidamente e tendono a
curare la maggior parte dei disturbi.
2. Geni lunari (lunedì): Kremmerz le chiama le suore della carità delle cure
invisibili. In altre parole, geni che non sono lungimiranti ma indulgenti,
anestetizzanti e calmanti. Hanno un potente effetto psichico.
3. Martial genii (martedì): assistenti in tutte le azioni chirurgiche e
forzate.
4. Mercurial genii (mercoledì): Illuminante; utilizzato dai medici per
approfondimenti su diagnosi e cure.
5. Jovian genii (giovedì): Terapie naturali; non aggressivi come i solari,
ma medicamenti che operano nell'invisibile, capaci di indurre energia
sui malati e di potenziare i farmaci.
6. Geni veneriani (venerdì): stimolatori di energia; potenziare le energie indotte dalle
catene magiche.

7. Geni saturniani (sabato): sebbene in altri oggetti di magia siano


considerati anche per la loro capacità di migliorare le cure fisiche ed
energetiche, come massaggi, applicazioni di raggi o onde, la loro
applicazione principale è quella dell'eutanasia o, almeno, della
premonizione della morte.

Kremmerz ha avvertito che quando compaiono i geni saturniani, il guaritore deve


smettere di lavorare per conto del paziente. Questa prescrizione presupponeva
evidentemente che ci fosse chi potesse percepire questi genii. Per gli altri, anche
se non c'era nessuno in grado di percepirli, poco importava, ma basare una
prescrizione su una percezione che nessuno dei discepoli di Kremmerz poteva
aver reso inapplicabile il ruolo premonitore dei geni saturniani da parte del
Catena miriamica. Forse qualche vaga intuizione, qualche segno, se ben
interpretato, potrebbe essersi verificato, ma credo che, data la deviata natura
fideistica di quanto accaduto all'iniziativa di Kremmerz, fosse molto improbabile
che si potesse percepire un simile fenomeno.
Va anche detto che un'ipotesi occulta ha un certo grado di sostegno nei
pochi guaritori dotati capaci di quella che potrebbe essere definita chirurgia
ectoplasmatica. L'idea riguarda la possibile condensazione di sostanza
invisibile del tipo di ectoplasma formato da un medium fino a diventare un
bisturi invisibile con azione indolore, rapida, precisa in modo da
eseguire interventi chirurgici che richiedono le grandi quantità di attrezzature
utilizzate nei moderni ospedali.
Teoricamente, è possibile realizzare una simile condensazione?
Richiede qualcuno con il potere di evocare forze curative e condensarle. Va
inoltre tenuto presente che non si tratta solo di realizzare un bisturi
ectoplasmico, ma di evocare tutte le forze curative e modificare il karma del
paziente per ottenere il risultato desiderato. Con metodi tradizionali si sono
sempre realizzati effetti fisici, anche con mezzi semplici: l'azione dello
spirito sulla materia è il cardine di tutta la medicina ermetica. Si può anche
pensare all'utilizzo, secondo le suddette premesse, di uno psichico che
guidi magicamente il potere ectoplasmatico nel corpo del paziente. Si
tratterebbe sempre di entrare, o far entrare il paziente, in una dimensione
diversa dove si esaltano le relazioni materiali.
Possiamo anche pensare a una smaterializzazione ea una rimaterializzazione in
termini di una localizzazione delle molecole cellulari e di una ricomposizione dei
tessuti immediatamente ripristinata. Può sembrare fantascienza, ma quando si ha a
che fare con la medicina ermetica non è possibile escludere a priori queste possibilità
concrete.
In questo breve tentativo di spiegare le idee di Giuliano Kremmerz circa
l'applicazione delle forze psichiche di un organismo per curare, ed eventualmente
guarire, mali fisici e psichici umani - con l'aggiunta di personali deduzioni e
nozioni tratte dalla tradizione ermetica e dall'esperienza - si è bene dire che non
si può giudicare la medicina ermetica solo dai risultati: nessun sistema medico è
un valore assoluto.
Lo scopo della medicina, in generale, è quello di rendere la vita del soggetto
più tollerabile, meno travagliata, e non di dare all'uomo l'immortalità. Ogni
sistema di medicina ha i suoi successi e i suoi fallimenti. La medicina tradizionale
può curare malattie oggi in aumento, o addirittura prevenirle, com'era nel
contesto di una vita e di una civiltà così diverse da quelle moderne; in Cina, ad
esempio, l'agopuntura, che ha una base magica, ha i suoi successi e fallimenti,
come la medicina comune in Occidente. In verità, Kremmerz ha concepito la sua
iniziativa (Myriam) non in termini di opposizione ma di integrazione con la
medicina ufficiale.
Né la medicina ermetica possiede un elisir di lunga vita in senso
fisico: Kremmerz, con tutti i suoi poteri, visse sessantasette anni,
sebbene li abbia vissuti con vigore fino alla fine; Il principe Caetani, suo
amico e compagno ermetico, visse sessantacinque anni, e sempre in buona
forma. Ma certo, queste non sono epoche eccezionali; l'elisir di lunga vita
va inteso in un altro senso e ad un altro livello, dove l'iniziato, nel
stato di Stella Fissa,*123segue senza interruzione il cosiddetto sentiero
dell'immortalità o della coscienza.
Inoltre, i limiti all'intervento che le comuni pratiche mediche hanno sotto la
legge della natura sono ampliati dalla medicina ermetica e sfruttati da un
terapeuta per affrontare almeno il karma del paziente. I risultati possono essere
fatali rispetto a forze di guarigione ancora più elevate che condizionano e
limitano gli interventi della medicina ermetica.
Allora a cosa serve la medicina ermetica di Kremmerz? Quale sarebbe lo
scopo di un'eventuale rinascita di questa medicina magica? Il criterio per
valutare l'ideale kremmerziano deve essere quello dell'armonia con le
leggi, palesi e nascoste, della natura e del mondo: insegnare a mettersi –
non misticamente, ma praticamente – in armonia con il mondo, e
proiettare virtù benefiche e riequilibrare le energie. La medicina ermetica
propone la nobile pratica dell'evoluzione dal mondo della materia a quello
dello spirito. Porsi al livello delle percezioni sottili degli influssi positivi o
negativi esercita una potente azione preventiva nei confronti degli agenti
malefici, come se invocasse una discesa di energia trasmutante dalle sfere
superiori verso cui tende.
L'eliminazione del dolore, come scriveva Kremmerz, è un nobile ideale, ma la
spinta verso una purificazione del corpo sottile porta ad affinare e alleviare la
sofferenza, a partire da quella forma di anestesia che io chiamo spirituale. Si
cerca di spostare la sofferenza verso un grado di alleviamento e sublimazione che
costituisca il trampolino di lancio per un'ascesa interiore.
La discesa dello spirito è concepita dall'ermetismo in termini pratici:
illuminare il medico praticante e il chirurgo per evitare errori, prevenire
malattie evitabili sia con l'alimentazione che con l'uso di medicamenti
idonei, infondendo l'energia vitale al malato, sono i primi passi.
C'è, nella medicina ermetica, un'eco del mito dell'età dell'oro.
Kremmerz, in una delle sue ultime circolari e in alcuni passaggi della sua
Dialoghi,accenna agli ideali di una società pitagorica basata sul giusto
posto di ogni membro in una società utopica. Sono miti e utopie,
certo, ma la volontà di un uso più sublime ed equilibrato dei mezzi
terapeutici non è utopia.
È deplorevole che l'iniziativa propria di Kremmerz (Myriam), in gran parte
dovuta al grave errore di creare inizialmente una struttura di apparente
ispirazione massonica, non si sia tramandata sotto forma di un'associazione
stabile, quasi religiosa.
Il mito e l'attesa dell'apparizione ciclica di un taumaturgo potrebbero forse
diventare patrimonio di una schiera sempre più ampia di uomini ai quali viene
impartita la conoscenza di entrare in contatto con piani superiori della realtà.
Indipendentemente dagli eventi iniziatici, che ciclicamente sorgono o sorgono
e accendono le fiamme della speranza, che la critica considera illusoria, la
nozione di ascesa dell'uomo verso forme di vita sempre più sublimate e
appercepite, comunque la si voglia considerare, in cui un grande benefico
wave evidenzia l'affinamento dei sensi e dei loro mezzi terapeutici per liberarsi
dalla servitù del sensismo volgare, è un fine nobile. A questo proposito, il
mantenimento generale della salute del corpo è inteso come un fattore
integrante.
Note critiche sull'ermetico
Terapeutici 2
31 agosto 1968

W on il concetto di applicare pratiche teurgiche superiori alla medicina


ermetica, queste nozioni relative non appartengono al materiale
divulgato da Kremmerz ma provengono da altre fonti tradizionali. Si
riferiscono all'applicazione diretta (che Kremmerz chiama solare) sul corpo
sottile-astrale (doppio) degli individui. Il doppio del corpo, in termini
spiritualistici, si chiama aura, che assume i colori di ogni forma di intelligenza
nella parte occulta dell'individuo e che nel primo periodo post-mortem genera
le forme delle ombre del vivente e anche del la morte.
Nella magia, è con le operazioni alchemiche che l'Essere viene plasmato,
ammantato e fissato nella misura in cui costituisce il secondo Legno della Vita,
che gli spiritisti chiamano il perispirito, e che si suppone rimanga intatto in
quanto conserva il così -chiamati fluidi lunari. Superiamo così l'involuzione
post mortem che si chiama anima crisalide, che attende la farfalla della
rinascita.
Come è stato precedentemente affermato e ampiamente esposto da Kremmerz
nelle sue opere pubblicate, l'Essere è suddiviso in quattro parti o corpi:
1. Saturniano o fisico;
2. Lunare o linfatico (umorale);
3. Mercuriale o neurale;
4. Coscienza solare o superiore che include l'essere occulto.

Questa forma di partizione mescola la parte fisica o saturniana con le


parti non fisiche. Se invece scomponiamo la composizione in a
iliaco*124e partizione astrale, nell'iliaco le partizioni si mescolano con
gli altri tre corpi, e nell'astrale i corpi sono mescolati con l'iliaco: un
Saturno negativo che fa da sostegno, da riflesso, ai tre corpi, Lunare,
Mercuriale, e saturniano.
E si chiama il doppio Saturno che diventa il secondo Legno della Vita,
amalgamandosi con operazioni alchemiche. Ad ogni tipo di malattia
corrisponde una lesione o alterazione del corpo che, analogamente,
corrisponde all'occulto o all'immanifesto.

Ci sono due forme distinte di chiaroveggenza. Il primo è detto universale, perché


si rendono visibili le complesse composizioni dei quattro corpi (come una veduta
panoramica in cui manca la prospettiva); tutti sono mostrati in primo piano. In
generale, i sette colori si riferiscono alla divisione in sette distinte forme di
intelligenza (Iris) e quando effettivamente integrati sono questioni di salute ed
equilibrio. Allo stesso modo, i colori opachi e sbiaditi suggeriscono uno squilibrio
e una malattia o una convalescenza.
Si possono distinguere anche cicatrici dovute ad antiche malattie; quindi
l'essere occulto può essere referenziato come una cartella clinica del soggetto.
Nei casi di malattia grave compaiono profonde strisce nere o nerastre o macchie
nere. Di seguito sono elencate le corrispondenze che esistono tra i colori e i
quattro corpi:

1. Il corpo solare corrisponde al rosso e al celeste (Giove);


2. Il corpo di Mercurio è prevalentemente giallo e verde (Venere, la magica
campagna di Mercurio);
3. Corpo lunare tendente al blu (Luna);
4. Saturniano, oltre il proprio colore (nero), viola e persino arancione
(Marte).

Le corrispondenze del celeste con il solare, del verde con il mercuriale e


dell'arancione con il saturniano indicano variazioni dei rispettivi corpi, in
quanto sono meno resistenti e robusti, per così dire, del normale, e
indicherebbero una predisposizione verso uno stato di debolezza. Come si
vede chiaramente, dei quattro, solo il corpo Lunare ha una sola colorazione,
ed è l'unico che ha un valore negativo o fisso di nero, mentre gli altri hanno
due valori e assumono il valore di mobilità. Il corpo lunare tende a
rappresentare il passato e quindi ciò che è irreversibile. In secondo luogo, con
un'ulteriore analisi, appaiono agli indicatori chiaroveggenti che si manifestano
in una luce più o meno chiara, più o meno incisa con il sintomo di maggiore
forza o robustezza, o di maggiore o minore debolezza.
Il loro aspetto e disposizione, generalmente di due o tre colori,
indicano in un attimo il grado di forza o vulnerabilità del soggetto. Le
affinità dei quattro corpi con le malattie sono analoghe ai quattro
Tipi paracelsiani o ippocratici.*125
In sostanza, la medicina magica cerca di agire sul doppio astrale del
paziente con il doppio della medicina. Questo doppio può coincidere con la
terapia ufficiale, ma può anche divergere da essa, e questo può spiegare le
tante strane prescrizioni che a volte appaiono in contrasto con i canoni
della medicina comune.
Inoltre, con mezzi chiaroveggenti, il mago fa prescrizioni personali che
vengono così adattate nel fluidico per affrontare i reali bisogni del
paziente. In ogni caso i trattamenti fluidici agiscono per assorbimento sul
doppio del paziente e si sintetizzano con il doppio dei farmaci assorbiti.
Tra le parole etimologicamente affini aMagianoi troviamoImmagine,
termine che racchiude tutta una scienza del proiettare un'immagine benefica
e trasformante su un'immagine della malattia. L'attività di guarigione teurgica
agisce sull'immagine di un corpo alterato da uno squilibrio. Come praticato da
un teurgo, l'azione teurgica è rapida, con la correzione immediata di
un'immagine distorta che ha un effetto immediato sul corpo fisico.
Le malattie possono anche dipendere da un'alterazione tra l'uno o
l'altro dei quattro corpi, e qui l'azione è nello stesso tempo più facile e
più difficile: più facile perché si tratta di agire, diremmo, sulla
sostanza di ciascuno corpo; più difficile perché l'azione sul legamento
è più delicata, e l'azione è più lenta e complessa su un legamento
osseo che sull'osso stesso.
Questo spostamento dei legamenti porta con sé uno spostamento di
ciascun corpo che gravita, per così dire, nello spazio di un altro dei quattro
corpi. Va da sé che questa terminologia si riferisce a un luogo di diverse
dimensioni che è del tutto relativo: è un'inversione della forza
attrazione.*126
La tabella sottostante mostra varie morfologie dei corpi, riferite alle
varie malattie intese sinteticamente e non secondo le classificazioni della
scienza ufficiale. Pertanto, le descrizioni topografiche di un corpo
trasformato che cambia dal suo originale per formarne un altro che è
costretto a sostituire è puramente indicativo. Se tale alterazione fosse
reale, il paziente morirebbe immediatamente per ustione o rarefazione o
diluizione o addensamento degli altri principi o corpi.
Si tratta, ripeto, di una semplice influenza, analoga alla forza di
gravitazione celeste. E il nostro corpo fisico non è un microcosmo?
Note sulle sette forme di
intelligenza nella medicina ermetica

F Dal punto di vista di un medico ermetico si possono fare le seguenti


considerazioni sulle virtù specifiche*127dei giorni della settimana e
della polarità positiva o negativa delle ore della giornata, nonché
dell'influenza di medicamenti e terapie particolari in genere e della loro
applicazione ai malati. Queste sono da mettere in relazione anche con le
arti mantiche.
Domenica-Sole-rosso: questo giorno (o ora) è favorevole ai trattamenti
relativi a tutte le questioni del sangue, compresa la pressione sanguigna, il cuore
e così via. È favorevole alle trasfusioni di sangue e alle operazioni chirurgiche in
cui vi è un versamento di sangue. Decisioni nelle quali deve prevalere la propria
presenza o competenza di uno specialista cardiologo, nelle quali è determinante
il proprio giudizio professionale o quello dei colleghi in caso di consultazione. La
domenica è preferibile per le consultazioni dove il proprio giudizio dovrebbe
prevalere su quello dei colleghi.
Tuttavia, significa anche un'emergenza che coinvolge i fattori che influenzano il
sangue o la circolazione su altri sintomi e malattie.
Lunedì-Luna-indaco: il giorno e l'ora favorevoli a tutti i trattamenti relativi
al cervello, al sistema nervoso profondo (non correlati al fegato, vedi
mercoledì), in particolare alle malattie mentali. Non è favorevole agli
interventi chirurgici, ma ai trattamenti simpatici, alle esplorazioni profonde
e radioscopiche, alle analisi dove prevalgono i precedenti storici,
l'anamnesi del paziente. E' un esame storico favorevole anche al paziente e
alle sue precedenti questioni genealogiche, nonché a decisioni in cui
l'intuizione di malattie occulte o occulte è celata al medico e deve essere
presa in considerazione, e per analogia indica:

(un) un paziente che nasconde la sua malattia al medico;

(b) un caso che richiede prudenza e ponderazione prima di


diagnosticare e che può dar luogo a incertezze (l'instabilità della
Luna simboleggiata nei tarocchi dai cani);
(c) un rapporto in cui il medico non è in una posizione neutra con il
paziente e viceversa.

Mercoledì — Marte — arancione: (Ruggine come Marte arrugginito.)


Favorevole alle cure drastiche e agli interventi chirurgici in genere, ma
soprattutto a quelli in cui è necessario abbattere ostacoli, demolire, frantumare
ossa, ecc. Pertanto, quel giorno non sarebbe raccomandato per operazioni sul
cervello o sul sistema nervoso.
Cura in cui è richiesto l'uso della forza, come con shock o energia
volitiva. Cure per le cure dei muscoli, come massaggi, contorsioni, gessi,
e tutto ciò che è legato a contratture, spasmi, anche se di organi
— insomma, direi la parte muscolare dell'organo.
Per le ossa, fare riferimento a sabato. Generalmente direi che per
l'ortopedia sarebbe preferibile martedì, ma se le ossa sono malate o
cariate, allora sabato sarebbe meglio.
Diagnosi in cui è necessario combattere e opporsi opponendosi
agli esiti dei referti (prognosi o diagnosi errate).
Mercoledì—Mercurio—giallo: Fegato e organi interni. Cure e diagnosi.
Utilizzato per diagnosi difficili in cui è necessaria la collaborazione di un
gruppo di medici per arrivare ad un accordo, non in divergenza, come nel
precedente tipo di intelligenza. Nei tarocchi, e questa osservazione vale anche
per le precedenti, la ripetizione dell'estrazione di carte maggiori è vincolata
Mercurio e del seme di Spade indicherebbero che bisogna stare
attenti, che occorre molta attenzione per dedurre la diagnosi esatta.
Malattie mentali vere, non solo demenze o schizofrenie, ma quelle
psicanalizzate (legate alla Luna), e soprattutto esami psicotecnici, cure
delle paralisi, secrezioni interne dei capillari.
Giovedì - Giove - celeste (ceruleo): Generalmente, medicamenti. Il
interno
sistema linfatico, gli scambi umorali, tutte diagnosi in cui è necessario
porzionare (dosare) la prescrizione con esattezza e limite. Questi tipi di
trattamenti dovrebbero essere applicati ai soggetti sottomessi, ai
bambini, o agli interventi sul cervello e quelli che sono difficili e lunghi.
Malattie mentali causate da eventi violenti; il riequilibrio di menti
dementi o depressive; decisioni in cui si deve superare un ambiente
familiare ostile; visite ai convalescenti e relative prescrizioni; tutto ciò
che è soggetto o necessita di riposo. Tubercolosi; impotenza;
trattamento ormonale. Nei tarocchi, i relativi segni indicherebbero la
necessità di pazienza e lente cure; omeopatia; trattamenti riparativi;
esaurimenti nervosi. Tutte le altre indicazioni in cui problemi gravi
richiedono un trattamento, le conseguenze degli urti, e così via, sono
collegate ai segni marziali (martedì). Diagnosi opposte a quelle
specificate per la domanda di martedì e anche di domenica in cui
occorre apprendere e prendere elementi dalle indicazioni dei colleghi
per poi orientare tutto il collegio consultivo verso un accordo
terapeutico, ripeto, cura che colpisce le ghiandole sessuali e il sistema
endocrinologico in generale.
Venerdì—Venere—verde: Di forma, quindi questioni che interessano i cinque
sensi:: vista, udito, e così via. Chirurgia estetica e interventi facciali. Cure
odontoiatriche (eccetto martedì e sabato). Per quanto riguarda i denti, si consiglia
che il trattamento sia migliore in questo giorno, escludendo le estrazioni ed
escludendo il trattamento delle malattie infettive. Consulenze in cui è necessaria
la forza della persuasione, per esempio; consultazioni che avvengono senza la
mediazione di un medico, come quelle che riguardano i trattamenti della bocca e
della laringe.
Ipoteticamente, le operazioni mantiche usando i tarocchi possono indicare che
un argomento sensibile richiede di essere convinto di una procedura razionale
dimostrazione attraverso il ricorso all'anatomia e quindi alle sezioni delle parti del
corpo.
Sabato—Saturno—violetto: come diagnosi minacciosa, non è di buon
auspicio ma visto come un'indicazione di problemi che tendono alla
disintegrazione; comprensivo quindi di tutte le malattie infettive, delle
infezioni latenti, e di quelle delle ossa in genere, specie se infettive. Questo
presagio indica, nelle consultazioni, che avete davanti colleghi ostinati che
devono essere persuasi con vigore, per antitesi, per dialettica e non per
forza o per armonizzazione. Indica pazienti anziani e anziani con una
struttura fisica forte e pesante. Si riferisce ai problemi dell'obesità, e quindi
ai rimedi dimagranti, e in un certo senso ai trattamenti fisioterapici, efficaci
anche se applicati il martedì.
Ripeto, questi trattamenti sono di buon auspicio se applicati il sabato per problemi
pletorici dovuti ad eccesso di grasso, infezioni e disfunzioni setticemia in genere.
Pertanto, le indagini tossicologiche vanno meglio in questo giorno.

Le operazioni mantiche basate sui tarocchi possono indicare cure per problemi
venerei o veleni, da somministrare con dosi minime di sostanze velenose, cioè
applicazioni di sieri, vaccini o addirittura veleno di serpente per malattie
degenerative: lebbra, pemfigo, cachessia e atassia senile.
Quando vengono messe in relazione con i quattro colori dei tarocchi, le
associazioni saranno valutate o meno in base a quanto la loro incidenza corrisponde
al destino.
In generale, tieni presente la necessità di mettere in relazione il 4 con il 7.*128

Monete*129—Sole (rosso)
Coppe—Luna (indaco)
Spade—Mercurio (giallo)
Fiori—Saturno (viola)
Monete e fiori—Marte (arancione)
Coppe e monete—Giove (ceruleo)
Coppe e fiori—Venere (verde)
Monete e coppe: Minerva, Latona, Diana, in senso positivo, indicano che i
soggetti possono evolvere ma non è probabile che si sposino.
Monete e spade: Apollo, Mercurio raffinato, intelletto altamente
evoluto.
Spade e coppe: grande sensibilità, soggetti paranormali,
psicoanalisi.
Coppe e fiori: argomenti difficili, mutevoli al massimo grado.
Pazienti immaginari.
Spade e mazze: per lo più indicatori negativi di disturbi epatici e al
momento dell'infezione o della degenerazione delle ghiandole con
secrezioni interne. Nefrosi del fegato e tumori, tumori, in particolare del
cervello.
Eros e i quattro corpi ermetici
EROS

io Inutile parlare di monogamia in paesi che si identificano come occidentali.


Ma anche in Oriente, con una grande religione come il buddismo, e una
minore come il giainismo, otto secoli prima che il cristianesimo (e l'ebraismo)
sostenesse una simile tesi, si credeva che il sesso (tranne che nel matrimonio)
fosse fonte di impurità, irretimento nella materia, o comunque qualcosa che è
contrario alla spiritualità; quindi gli asceti oi religiosi di tutte queste religioni
reprimono il sesso come controproducente.
I mormoni, pur nell'ambito del matrimonio, alzarono la bandiera di un certo
permissivismo sessuale (anche se unidirezionale) con la poligamia ma furono
repressi e perseguitati. Delle religioni moderne, i sino-giapponesi sono agnostici e
quindi tolleranti verso una più libera espressione dell'eros. L'Islam, con la sua
poligamia che può tradursi anche in una forma più libera di eros – almeno per il
maschio – ha seguito una via più liberale, e ipoteticamente, seppur nel mito, il suo
approccio dovrebbe essere considerato come una forma superiore di sessualità.
L'ora, in conformità con la credenza paradisiaca dei musulmani di un
eterno rinnovamento verginale (l'appetito sensuale è venerato dalle
masse arabe), simboleggia il contatto con i piani superiori e non solo
con i sensi esterni. Ma le forme religiose che più si avvicinano alla
concezione magica dell'eros (seppur con contesti diversi) sono gli shaiviti
e quelli tantrici che fanno esplicito riferimento a yogini o mudra e danno
risalto alla funzione sacra delle donne e all'energia sprigionata dall'unione
sessuale.
Qualcosa di simile si propone anche nel buddismo eterodosso, ovvero
nelle occultazioni del Veicolo di Diamante, che è o era tibetano, in
particolare con le interpretazioni esoteriche della setta monastica detta
rossa (poiché indossano copricapi rossi), che sono le più vicine al fusione di
credenze (o pratiche) tra il Bon Po dell'antica magia locale prebuddista e la
nuova fede.
Certo, siamo molto lontani dalle concezioni disacra lussuriadegli antichi
templi di cui parla Kremmerz, o dalle libertà (considerate dalle credenze
ebraiche più antiche come depravate e vergognose) della Babilonia sessuale,
la terra della magia e della divinazione astrologica. Tra le fedi estinte c'erano
gli gnostici, con il loro concetto disigizi,o coppie primordiali, che
simboleggiano unioni sacre e superiori. In contrasto è l'oscura visione
cristiana che vede solo il lato animalesco dell'unione sessuale (tollerata solo
nel sacramento che dovrebbe angelificare l'unione) e si scaglia contro queste
concupiscenze degli antichi e dei moderni, separando così nettamente la
materia erotica da quella spirito, riducendo la discesa dello Spirito Santo sulla
coppia a un fatto puramente sentimentale.
Il mondo moderno, nei suoi corsi e ricorsi, ha reagito prepotentemente
contro secoli e millenni di repressione antisessuale con l'esplosione
dell'erotismo tra i giovani e con l'eros che ha preso il sopravvento sugli altri
fattori che guidano il matrimonio.
Di questo rigurgito la Chiesa ha, seppur a malincuore, preso atto.
Abbiamo già visto dichiarazioni fatte da sacerdoti più giovani – e non date
per scontate – che fanno intendere che illo scopo del matrimonio non lo è
esclusivamente per la procreazione.*130È questa comprensione che ha indotto la Chiesa
a ripensare le sue posizioni, come evidenziato nell'ammissione che le nascite possono
così essere ridotte e che il coito può, per programma, non essere sempre fertile.
Con l'ammissione del fatto che una congiunzione può non essere feconda
non per legge fisiologica naturale, ma per un preciso programma che tende ad
impedire l'accesso dell'anima (nuova o antica) al corpo della madre, si stabilisce
un principio: che è, in linea di principio, affine al concetto magico di Eros—
che l'amore può essere fine a se stesso e non solo finalizzato alla
procreazione.
Tuttavia l'accesso dell'anima al corpo della madre è precluso (accesso nel
senso che l'anima preesiste come tensione, cioè come appetito dell'anima di
essere concepita in una nuova incarnazione,come guaina o come accessorio,
come hanno spesso espresso i reincarnazionisti), la congiunzione corporea è
limitata; vale a dire, elimina la congiunzione del seme maschile che non feconda
l'uovo femminile, e quindi la congiunzione fluidica non viene eliminata.
Le religioni vedono nell'unione solo l'aspetto materiale e rimangono
vaghe sulla componente spirituale del resto, cieche alle strutture occulte degli
esseri. Invece l'atto fluidico (uso questo termine in mancanza di meglio per
farmi capire dai miei quattro lettori) è reale e investe lo stesso concepimento
magico, sicché il coito è sempre vestito di una corporeità invisibile ai sensi
grossolani, ma che di per sé complica i due partecipanti all'atto.

Plotino parla dell'esistenza di due materiali, uno per gli uomini, l'altro per gli
dei. L'espressione è approssimativa. Perché la materia è sempre unificata e nei
piani superiori è in uno stato perpetuo di raffinatezza diventando più una
funzione che una sostanza; così la distinzione plotiniana è superata da una
visione integrata dell'universo.
Kremmerz ha parlato, anche se in modo indiretto, di Mercurius
Cillenius*131come sinonimo di materia fluidica, l'ultima Thule della
fluidificazione.
Più appropriatamente, tuttavia, la materia è una funzione del polo negativo
del principio solare; funziona sul piano fisico come la crocifissione†132
dei quattro corpi, e sui piani superiori come sintesi dei quattro
principi.
Tuttavia, non si ricava molto su questo argomento, né dagli scritti di
Kremmerz né dalla trasmissione orale di punti di vista esoterici. In alcuni
luoghi Kremmerz raccomanda l'astinenza volontaria e la castità come
necessarie per la magia solare, altrimenti le intelligenze (eoniche)
rimarrebbero lontane; inoltre, e ripetutamente nei suoi scritti e soprattutto
come ha confermato di persona, l'uomo sano e reintegrato deve usare
tutte le sue forze e tutti i suoi sensi, pena l'atrofia, per non rischiare di
debilitarsi quando volesse usarli.
L'astinenza volontaria e il tipo di castità auspicato da Kremmerz
possono essere intesi solo come mezzi limitati e temporanei di
purificazione, o di eliminazione di quelle unioni che, forse attraenti per i
sensi fisici, risultano impure per i sensi evoluti o sottili dell'iniziato.
Pertanto, questa pratica richiede un'applicazione regolare e periodica, che
è perfettamente coerente con la tradizione magica e alchemica, come è
ben noto a coloro che conoscono il segreto del fuoco alchemico.
Mi sembra però decisivo quello che Kremmerz ha scritto nel suo
librettoLa Porta Ermetica, che risale al 1906 ed è stato scritto
spontaneamente, come da carattere dell'autore, a volte segnato da
improvvisazioni e contraddizioni, com'è consono allo stile dell'uomo.

Nel capitolo 7,*133sul tema della purezza e impurità sessuale si legge:


“Una delle cose più aristocratiche della vita umana è il suo intero donarsi, in
un momento di oblio dell'Universo, perché in quel momento tutto
l'universo brilla e vibra in noi. È aristocratico e divino quando un amore. . .
che è intelligenza e luce, manifesta un mondo nascosto agli occhi delle
bestie”. Kremmerz ci chiede di sacrificare l'atto nella sua nobiltà di
pensiero e di immagine, e poco oltre: “e benedetto da tutti gli dei del cielo
olimpico ogni aristocratico olocausto in cui l'uomo non dimentichi di essere
un dio vivo e vissuto. "
Avrei le maggiori riserve sull'"oblio dell'universo", poiché è il
risvegliato che dovrebbe PERCEPIRE un mondo nascosto agli occhi
degli animali-umani - cioè degli uomini primitivi - e quindi non deve
certo trovarsi in uno stato di oblio.
L'evoluzione dell'uomo si sviluppa attraverso la percezione dei piani
superiori durante un atto di sacrificio. L'oblio è prerogativa degli esseri non
sviluppati. Inoltre, anche gli esseri che ignorano la magia o l'integrazione,
ma con sensi leggermente più sottili di quelli comuni, hanno una vaga
percezione del piano sublime (fino al profano). Ad esempio, si può
percepire il momento in cui l'eccitazione dell'unione di due individui si
avvicina al culmine che crea una coppia unificata, e, analogamente, si può
percepire la coppia unificata dissolversi in uno stato di separazione
altrettanto forte della precedente unione.
Per orientarsi nell'ordine della concezione magica dell'eros, bisogna
fare riferimento a quanto si deduce dalla dottrina e dalla pratica ermetico-
magica sulle origini della creazione.
Non è quindi un caso che l'ideologia antisessuale che limita il sesso al
matrimonio e alle sue finalità – sostenuta dal cristianesimo attraverso la repressione
delle unioni extraconiugali come peccaminose, un po' meno di ebraismo, buddismo,
giainismo e altre religioni – faccia riferimento a il concetto di an
principio agamico*134del mondo come creato, come emanazione, e inteso come
ciò che il Lago Primordiale genera nel Buddismo. L'autoevoluzione dell'uomo è
intesa come la purificazione di un'anima nata da un dio che ha dato vita a un
essere sessuale. In definitiva, anche il neoplatonismo sposa questa visione della
generazione emanazionista dell'Uno, così come il taoismo. Per queste dottrine
l'eros è estraneo alla loro nuova formazione dell'uomo, in quanto l'anima è
considerata bella, solida e stabile.
L'Islam, nonostante sia largamente praticato e in crescente influenza,
non pesa con un peccato originale in materia sessuale, se non per
ignoranza della legge rivelata da Abramo e Maometto. Non collega questa
forma di piacere se non a una mera soddisfazione in paradiso con le uri; in
questo tradisce la propria origine dottrinale.
Ogni tanto, però, si diffondono voci diverse secondo cui l'origine
dell'universo è bipolare e non unipolare. Lo gnostico Valentino immagina
che il creatore, detto Propator o Propate (primo padre), fecondi la sua
compagna Charis, e da questa unione derivi il Verbo, e da questo siamo
sempre in un orientamento pseudo-cristiano tra uomo e Chiesa.
Nell'Induismo, Brahma è visto come il creatore che da se stesso emana il
mondo, creando l'Uovo primordiale, concetto più o meno sempre presente
nelle dottrine indù, e che postula un principio maschile, Purusha, che
feconda il principio femminile Prakriti e crea così o emana. La dottrina
ermetico-magica deriva dallo stesso concetto: un'origine bipolare e non
unipolare del mondo.
Sarà più vantaggioso sviluppare questa divisione, fondamentale per la
comprensione esoterica del mistero dell'eros. In tutte le dottrine creazioniste
o emanazioniste rimane oscuro un punto, che ha a che fare con la limitazione
dell'Assoluto nella creazione o generazione o emanazione. Se l'Assoluto fosse
ed è, non può essere solo illimitato: lo sarebbe
si limita? D'altra parte, senza un limite, il mondo non sarebbe sorto;
piuttosto ci sarebbe stata una discesa in un baratro illimitato senza un
punto fisso. Pertanto, l'Assoluto doveva creare un limite, che può essere
inteso empiricamente come materia, come piano inferiore – e questo va
inteso filosoficamente – come il Femminile Primordiale, come negativo.
Nell'Induismo questa limitazione è stata chiamata la colorazione di
Brahma, come l'oscuramento della luminosità del sole. Nella Bibbia, Adamo
viene mutilato alla costola a beneficio della creazione di Eva, che simboleggia
la limitazione. Nella generazione animale si vede che, con un gran numero di
spermatozoi, ce n'è un numero molto piccolo, o uno solo, che semina l'uovo
femminile, il che rappresenta la limitazione del principio maschile. Kremmerz
dice che il femminile (principio) condiziona e limita il potenziale dell'agente,
rappresentato dal maschio.
La femmina è custode degli archetipi della specie, colei che plasma e
guida la sovrabbondante energia attiva del maschio. E il Maschile
Primordiale si oscura prima nella diade (secondo il linguaggio
kremmerziano) e si manifesta come energia creatrice, come Logos, cioè
come forza limitata, attenuata del suo primo principio.
Il mito egizio di Osiride, Iside e Horus (che è lo stesso del Logos
cristiano o greco) simboleggia proprio questo limite dell'Assoluto che
viene squarciato dai Titani; cioè si frammenta nel negativo, riduce la sua
forza attraverso il principio negativo o femminile e genera il vero
creatore, cioè la forza maschile ridotta, manipolata e incanalata.
Ecco perché, in termini mitici, gli gnostici dicevano che Geova era un dio
inferiore; lo chiamavano anche il Grande Arconte e il Grande Arrogante che si
ribellarono al Dio assoluto, ma riconobbero che era lui il vero creatore. Il
cristianesimo chiama il Diavolo un angelo caduto, lo sfacciato Lucifero.
Ciò — a parte l'eresia di un eterno male che si contrappone a un
eterno bene — implica sia la formazione dei piani infernali sia la genesi
del male come vuoto, come limitazione del bene.
Implica anche la limitazione - come distacco e quindi diminuzione dal piano
assoluto - delle entità angeliche trasformate in diavoli. L'eros è quindi un atto di
materializzazione, e la sua immersione nella materia ha come controparte
l'interazione della materia sull'eros. C'è un trasferimento di energia in ogni atto che
comporta uno scambio.
Fisiologicamente si parla di scambi ormonali, e nelle cosiddette
unioni perfette - dopo il sacrificio della loro unione - non è raro che la
coppia noti un aumento di energia, oltre alla fisiologica euforia.

Il maschio proietta e trasferisce energia alla femmina, e lei a sua volta


rimanda indietro, come uno specchio, l'energia rifusa. Nelle unioni mal
assortite, sia astralmente che fluidicamente, i contrari vengono alla ribalta
e provocano delusioni, disillusioni e infine la rottura dei due, tranne che per
le gioie della fisiologia!
In questo bisogna vedere le ragioni occulte dei dissapori, delle
incomprensioni, degli odi più o meno repressi che spesso esplodono in
tragedie. Se il matrimonio (o in termini generali, le unioni liberali) lo fossero
benedetta da affinità elettive,*135il mondo, le relazioni, i matrimoni sarebbero felici in
modo molto diverso.
La Chiesa cattolica e, in generale, le confessioni cristiane, ma anche le
altre fedi, sono ispirate da un moralismo materialista: che le benedizioni
il sacerdote avrebbe purificato la coppia.*136Kremmerz nel citato libretto si
scaglia contro ciò, rivendicando la nullità delle unioni che uniscono senza
amore.
Aggiungerei la nullità o la vanità di ogni unione che astrologicamente (cioè
nell'occulto) non sia allineata.
Al contrario: gli antichi sacerdozi non conoscevano un mezzo per la
chiaroveggenza per accertare se la coppia fosse armoniosa?
Non lo sappiamo; possiamo solo ipotizzarlo. Esistono calendari, cosiddetti
tebani, in cui vengono analizzati i valori astrologico-zodiacali del maschio e della
femmina per comprenderne le armonie e le disarmonie in base alle date delle
loro nascite.
Li ho consultati spesso con risultati positivi. Naturalmente la verifica
può avvenire solo a posteriori. Quello che si può dire è che tra i diversi
fattori di disarmonia è importante la discrepanza astrologica. La
concordanza astrologica compare quasi sempre nei grandi e veri amori. Sul
piano volgare l'eros è fatalmente oscurato, e molte coppie sembrano
essere in profonda unione, ma l'ardore dei sensi non tocca le due anime
per la forte carica dell'ardore.
L'eros non è solo uno spasmo orgasmico o nervoso o ghiandolare, ma
anche una vibrazione di questa presenza occulta verso l'archetipo della specie.
Man mano che i sensi si affinano con l'iniziazione, l'unione è meno pesante e
sempre più aristocratica, o come dice Kremmerz, veramente sublimata,
diventando sempre più in contatto con il sublime.
Sul piano generativo, quanto più armoniosa ed elevata è l'unione, tanto
più armoniose sono le nascite dei figli, poiché i corpi occulti dei genitori si
proiettano e si trasferiscono per cooptare il nucleo dell'anima congeniale.
Pertanto, la magia non condanna la lussuria. Potrebbe, sì, essere
volgare, ma poteva anche essere pirico,†137che, accendendo le passioni di due
partecipanti ad un rituale venereo, li pone in condizione di risvegliarsi ed
emanare energia, fino ad allora sopita in un coito sordo, che coopta sul piano
astrale anime simili o evolute.
Ecco perché Kremmerz afferma che la lussuria sacra ha il suo posto in tutti
gli antichi templi. Kremmerz ha spesso citato la compensazione fluida (così
chiamata da lui) tra le coppie, e dal suo modo di esprimersi sembrerebbe che
chi non si trovasse in queste condizioni debba mantenersi casto, ma questa
interpretazione è del tutto fuorviante.
Sulla questione della castità, Kremmerz, non volendo distinguere o essere
troppo bizantino al riguardo, ha tradito il proprio pensiero, e posso testimoniare di
aver messo all'angolo Kremmerz, che ha negato tali accuse.
È meglio esaminare le armonie e le disarmonie in base alla dottrina
alchemico-ermetica dei quattro corpi (componenti): uno ovvio, il corpo di
Saturno; gli altri occulti - i corpi lunari, mercuriali e solari - di cui
Kremmerz tratta chiaramente, questa volta, nel suo prezioso volume
Dialoghi sull'ermetismo.

Ma per comprendere gli effetti dell'eros sui quattro corpi, alla base della
dottrina magico-alchemica c'è la nozione pregiudizievole di stimolazione fino
all'autoinganno, nell'esaltazione erotica.
Dal basso, dal corpo fisico, l'ardore erotico sale verso gli altri tre
corpi superiori. Questa progressione si verifica in tutti gli animali umani
esseri ed esseri evoluti allo stesso modo; solo i primi non se ne accorgono. Anche chi
intraprende il difficile cammino dell'evoluzione interiore inizialmente e successivamente
non riesce a percepire la propria arroganza, confondendo spesso la passione
volgarmente accesa con quella data dal fuoco alchemico.
Ma l'eros infiammato, alla fine, è volgare; le sue forme religiose prendono in
considerazione solo il fuoco volgare. L'ascesa della fiamma ha una certa
somiglianza con l'ascesa della kundalini attraverso i sette chakra della dottrina
yogica.
Normalmente, per legge naturale, l'ascesa sale dal basso verso l'alto. Con
chi, essendo evoluto, ha la possibilità di scorrazzare a piacimento in un corpo
o nell'altro, la corrente ha un corso diverso. Inizia dal corpo infiammato,
riscaldando deliberatamente il corpo per trasferirsi e biforcarsi verso il basso e
verso l'alto.
Il fuoco erotico porta ad emanazioni proiettate dai due corpi dei partner.
L'integrazione dell'uomo nella purificazione dei quattro corpi, e non solo del
saturniano (di purificazione in senso stretto, occorre dire di più), non prescinde
nemmeno dalle emanazioni che si manifestano dal riscaldamento stesso.
Infatti una congiunzione formata dall'istinto, ad esempio per ebbrezza,
pesa gravemente sulla sfera inferiore dell'astrale, e allora le anime inferiori
sono attratte dall'incarnazione di ubriaconi, di individui violenti o vili.
Questa ragione può spiegare perché certe incarnazioni di esseri degenerati
avvengano anche all'interno di famiglie aristocratiche. Pertanto, il monito
iniziatico alle coppie è di sapersi accendere per realizzare quella catena superiore
di anime che Kremmerz tentò invano, con mezzi limitati e puramente isiaci, di
stabilire. Così gli antichi sacerdozi consideravano l'unione sessuale come un atto
rituale che, nel matrimonio, determinava una più alta evocazione.
Chi oggi penserebbe di pregare prima di entrare nel coito? Questo
farebbe ridere, tanto che Kremmerz afferma che in generale
consideriamo l'atto non nella nobiltà dell'espressione, ma nel suo
significato animalesco.
Forse alcuni cattolici di stretta osservanza pregano in queste
circostanze, ma l'idea è viziata dall'idea del peccato, tanto che preferiamo
chiedere scusa a Dio per l'atto materiale che stiamo per compiere,
piuttosto che invocare una benedizione che è (citando Kremmerz) celeste.
Che altro dire dei manuali sulle unioni perfette e simili!

Sul piano saturniano la spinta erotica viene dal basso: il colore dei capelli, la
figura, il colore degli occhi, i movimenti, sono tutti elementi che, dal punto di
vista esterno, interessano entrambi i protagonisti dell'incontro erotico.
L'impressione favorevole può essere confermata o meno da un ulteriore
approfondimento conoscitivo, ammesso che ci sia.
Al di là dei fattori spirituali, e con ciò intendo quelli secondo il senso
comune, cominciamo a saggiare la parte meno visibile delle qualità o
emanazioni fisiche. L'odore dell'alito o del sudore non riduce o ostacola di
certo l'affetto, nonostante la commercializzazione di deodoranti e dentifrici!

Queste sono alcune delle manifestazioni più sorprendenti, ma altre, meno evidenti,
hanno la loro grande importanza nell'influenzare le affinità o la discordia sessuale.
Esistono, in altre parole, emanazioni che non dipendono dalla pelle, dai denti, dal
respiro o da altri fattori fisiologici conclamati che possono però modificare i reciproci
atteggiamenti dei due partner. Il corpo emana odori che non possono essere
classificati nella gamma ordinaria delle percezioni olfattive.
La scienza moderna, con tutte le sue ricerche sulla radiologia, arriva a
stabilire che le vibrazioni del paese natio, impresse nelle persone alla nascita, le
portano a conservare un affetto duraturo, il che spiegherebbe la nostalgia degli
emigranti o di coloro che sono lontano dai luoghi di origine, e interpreta questa
nostalgia anzitutto come un fatto spirituale, del bisogno dei nostalgici di un
bagno rinnovatore nelle loro vibrazioni native. Ma nessun senso dell'olfatto o del
tatto ci fa percepire tali vibrazioni.
Del detto abusivo “moglie e buoi del tuo villaggio”, c'è una
rudimentale intuizione di ricerca di un'emanazione omologa tra i soci?
Kremmerz ha parlato di armonia fluidica, sconsigliando unioni non
adeguatamente reciproche. In effetti in certi passaggi dei suoi scritti è
stato molto più categorico, ma l'intero problema è molto più complesso
di quello che ha suggerito. Resta poi anche il dilemma se dare retta a chi
è tanto chiaroveggente da stabilire il grado o la consistenza della
disponibilità fluidica dei due coniugi; risulta che Kremmerz, oltre a
questo generico consiglio precauzionale, non aveva mai svolto indagini
di questo genere, essendo le sue disquisizioni fatte in un contesto
puramente teorico.
Mi sembra preferibile stabilire dei principi generali. Per fare appello ai
sensibili, tendo a esaminare i loro sentimenti in modo più approfondito per non
essere ingannato dalla loro natura fallace.
Si consideri, quindi, l'idea che l'infiammarsi o lo stimolarsi dei
quattro corpi ermetici ecciti e rafforzi le emanazioni, le attrazioni o le
repulsioni dei corpi ermetici, e di conseguenza le reazioni
dell'inconscio, molto più efficacemente che nelle sedute
psicoanalitiche.

IL CORPO SATURNIANO
Per quanto riguarda il corpo fisico è evidente che la stimolazione dei
fluidi erotici aumenta le secrezioni ghiandolari e respiratorie e fa
nascere qualità latenti che non si rivelano in stati più quiescenti.
Un partner più giovane, e donatore di energia a un anziano, è percepito
come attraente per l'anziano, un paziente che, in astrale, ospita una malattia
latente che emana energia impura e persino fetida. Naturalmente l'altro
partner non si accorge di questa emanazione, ma attraverso l'infiammarsi
erotico potrà discernere impressioni disturbanti, che possono essere la radice
latente di fallimenti matrimoniali ed erotici. Tutte le simpatie tra i partner li
uniscono a distanza ma crollano nella realtà dell'intimità sessuale, cioè con la
stimolazione del corpo saturniano.
Lo stato di impotenza va ascritto a questo tipo di accoppiamento e quindi
non è uno stato di impotenza se non relativo. Quante spose e quanti sposi
fuggono, disgustati, poco dopo la prima notte di nozze! Tutto questo è
incomprensibile per i meno sensibili, ma per coloro che lo hanno sviluppato
facoltà hanno capito che con la stimolazione del corpo di Saturno
vengono alla luce i difetti, gli squilibri, le impurità.
Un'infezione venerea può, da parte di una persona dotata di consapevolezza psichica, essere
percepita come un flusso maligno prima che la gonorrea o la sifilide facciano sentire la loro
presenza. Posso confermare la capacità di pochi eletti di rilevare le impurità del corpo di Saturno.

È vero che ogni fluido influenza altri corpi, ma sottolineo il fatto che il
corpo saturniano malato o impuro vibra con frequenze proprie
indipendentemente da quelle degli altri corpi.
Ma in fondo tutti gli uomini hanno sensi più o meno sottili, e, anche senza
iniziazione, cioè senza sensibilità raffinata, ce ne sono molti che, forse per
ignoranza, hanno nascosto sensibilità così maggiori, che si manifestano
inaspettatamente, provocando in loro un senso di incompatibilità
razionalmente inspiegabili. La mancanza di riguardo per la profonda
alterazione che si produce sotto la stimolazione erotica porta a errori e
fraintendimenti a non finire.
E, d'altra parte, potrebbe capitare che un partner intriso di una percezione
non troppo sottile emani un aroma dolce inebriante di gran lunga superiore a
profumi e lozioni! Dovrebbe essere chiaro che le emanazioni positive e
negative sono proporzionate al reciproco grado di evoluzione e, se uguali, gli
esiti saranno positivi.
Non vorrei essere preso per un uomo sporco, ma, a parte la pulizia
fisica di base, l'aroma occulto supera e sostituisce l'effetto di pulizia, e
alcune attrazioni servili si spiegano con esso, in quanto lo stato sociale,
la cultura o altre qualità valgono la loro posizione. In questo caso,
nonostante le limitazioni imposte dalle impurità fisiche, l'aroma occulto
inebria.

IL CORPO LUNARE
Il corpo lunare è sede delle passioni ed è connesso al sistema linfatico, così
come alla parte inferiore, emozionale del sistema endocrino e spinale.
La sua parte superiore è collegata al corpo Mercuriale, e quello che è
attestato come il mercurio operante degli alchimisti.
Un malinteso che desidero correggere è che l'emanazione del corpo
lunare non è l'emanazione genitale linfatica o fisiologica, che è puramente
un'emanazione fisica. Piuttosto, l'emanazione lunare costituisce un corpo
in sé, un insieme di costituenti che sono indipendenti dal corpo fisico, pur
agendo, ovviamente, su di esso. Tali sentimenti si dicono spirituali data la
confusione che comunemente si fa con i vari piani dell'essere, e quindi si
considera spirituale tutto ciò che non è soggetto a percezioni fisiche.

L'iniziato, invece, sa benissimo che il vero piano spirituale è quello


solare. Per questo il vero iniziato è superiore alle passioni in quanto
comprende e percepisce che gli impulsi che gli vengono dagli altri corpi
non sono quelli del suo spirito, ma dei piani inferiori.
Il corpo delle passioni è connesso agli istinti corporei e se ne serve
per dar loro degli impulsi, ma il suo contenuto è autonomo. In astrale
sono connessi con gli elementali e con le larve (o crisalidi) umane.
Include anche quella parte dell'inconscio dello psicoanalista che
comprende l'accumulo di ricordi, paure, istinti personali ed eredità.
Da uno sconvolgimento in questo complesso avviene un contraccolpo, di gran
lunga superiore a quello delle conversazioni durante le sedute psicoanalitiche che, in
fondo, ignorano le fiamme dell'eros come stimolatori di ricordi, di paure, di pulsioni
inconsce.
Nell'unione si uniscono i due corpi lunari dei partner, e beati coloro
che conoscono i mezzi per rendere consapevole questo incontro.
L'attrazione degli elementali e delle larve umane avviene proprio
nell'unione dei due corpi lunari, che è l'ebbrezza erotica che non è solo
sensazione tattile ma scambio di valorizzazioni.
Il corpo Lunare è portatore della positività o della negatività (rispetto ai
partner) che attrae o respinge i due partner.
Il corpo lunare tende ad annebbiare la coscienza, quindi l'estasi
amorosa opera in gran parte da sola. Dopo tale appannamento ci sono
delle reazioni, e dipende dalla positività o negatività dell'uno o dell'altro dei
due se si ha o meno un senso di soddisfazione dopo l'unione.
Il corpo lunare porta con sé le impronte istintuali degli antenati sia attuali che
passati, e questi reagiscono l'uno sull'altro, determinando impronte suggestive sul
loro corpo lunare.
Lo sanno bene sia coloro che sfruttano le donne che le donne sfruttate
stesse, al punto che queste impronte possono continuare nelle esistenze
future, attaccando le succubi al proprio io inconscio. Quell'amore
impulsivo, in quanto proveniente dal corpo Lunare, genera fraintendimenti
sulla profondità dell'attrazione dei due. Anche nella psicologia normale, il
sensismo passionale può essere scambiato per amore.
Nella pratica magica, le pretese kremmerziane di astinenza
volontaria non significano altro che l'iniziato è il coltivatore dell'amore
sublimato, che tecnicamente si distacca dall'effluvio inferiore e non
riceve impulsi da quella sfera. Bisogna saper ricavare dal corpo lunare
la materia costruttiva del proprio essere, ma anche separare i relativi
fluidi da tutte le impurità non solo passionali ma anche strutturali, e
che adulterano il corpo (lunare).
Passioni e piaceri vanno di pari passo, poiché gli attuali adattamenti possono essere
una conseguenza di passioni e bassezze accumulate nelle esistenze precedenti.
Le passioni attuali aumentano il piacere stringendo in un vizio causale
(samsara) un essere che non può liberarsi. Invece un grande amore può
nobilitare e trasmutare le passioni e diminuire il vizio del piacere.
Questo, da un punto di vista psicologico e non magico, trova il suo
parallelo nell'emblema "Lavarsi con il fuoco" sulla Porta Ermetica nel
giardini di Piazza Vittorio Emanuele a Roma,*138preso ad emblema di un
libretto alquanto contraddittorio,La Porta Ermeticadi Kremmerz, edito nel
1906 e poi ristampato (numerose volte).
In generale, un'attrazione meramente lunare non eleva un'unione, a
meno che un'affinità dei corpi superiori non sia al di sotto e poggi come
base. In campo familiare, se l'affetto reciproco tra figli e genitori è solo a
livello del piano lunare, si esaurirà con la pubertà, cioè quando l'eros
puberale sposta l'attrazione animale-lunare sul corpo mercuriale. In quel
momento, se ci sono contrasti, i membri della famiglia si liberano dai
precedenti vincoli di affetto familiare, e ognuno poi segue la propria strada.

Il Lunare è il principale veicolo di nutrizione magnetica e di energia


vitale che costituisce uno scambio di energia tra i due partner. Il più
forte o il più capace di emettere forze sottili prevale sull'altro. Il più forte
può anche essere il più avido, come un vecchio che
attraverso l'eros si nutre avidamente dei fluidi lunari altrui. Ciò si ottiene attraverso
la congiunzione delle aure. Questo di solito non è percepito dagli esseri poco evoluti;
tuttavia se hanno un eccesso di fluidi lunari può essere percepito e poi trasferito in
coito che può non solo provocare disgusto (soprattutto per la donna che si trova in
posizione di accoglienza) ma anche portare al decadimento fisico del vampirismo da
parte del vecchio o dal partner più vorace.
Il corpo Lunare, insomma, è veicolo di trasmissione di forze fluidiche, sia
energie positive che negative, che, anche se provenienti da sfere superiori,
saranno sempre Lunari, più o meno buoni o cattivi conduttori, più o meno carichi
con impurità, per filtrare e condizionare. Il corpo Lunare è, quindi, ingannevole, in
quanto le sensazioni dolci possono essere veicolo di squilibri, come una bottiglia
di ottimo vino, stimolante con moderazione ma inebriante se esagerato.
Insomma, il corpo Lunare gioca un ruolo di primaria importanza.

IL CORPO MERCURIALE
In generale, il corpo Mercuriale è inteso come appartenente al piano delle
intelligenze e, ai fini dell'eros, dovrebbe essere considerato distinto in vari
piani o valori. C'è un piano più vicino al corpo lunare che secerne anche
fluidi (energie) che si combinano con l'emanazione lunare, cioè
un'intelligenza intrisa di passioni e opacità. Anche questo ha un carattere
più strettamente tecnico-magico.
Man mano che il mercurio si raffina, si allontana dal piano
dell'archetipo della specie e si sintonizza con il piano delle entità che,
pro o contro, entrano in contatto con l'iniziato sulla via
dell'integrazione. I vari sottopiani seguono tipicamente la settuplice
partizione ermetica.
Comincia dal livello saturniano, che nel suo livello di frequenza è
prossimo al lunare e che porta con sé il peso della materia, cioè della
specie. Dai piani di Saturno, gli altri piani seguono in ordine inverso di
densità:

il piano della Luna, che domina le passioni amorose e quello del


piano dei geni lunari;
il piano di Venere, dove risiede la massima forza dell'eros e in parallelo
con i relativi genii;
il piano di Marte, vicino a Venere, che con la violenza forza affetti
e passioni;
il piano di Giove, che imprime l'amore per solidarietà attraverso un senso
di bontà;
il piano di Mercurio, o cioè del mercurio in Mercurio, in cui si tende
a superare le inclinazioni archeo-animali per elevarsi al piano degli
archetipi delle intelligenze;
e infine, rispetto ai genii solari, un sottopiano solare, il più evoluto, che
distilla il mercurio e lo avvicina a quella che Kremmerz chiama l'ultima
consumazione, ma impropriamente; infatti, una consumazione finale,
attraverso il corso di infinite ascensioni e sublimazioni è, per essere
precisi, un Mercurio estremamente sottile.

Si tratta, naturalmente, di descrizioni approssimative poiché si dovrebbe


parlare di funzioni e anche perché i vari tipi di eoni non corrispondono
necessariamente alle varie influenze planetarie.
Troviamo sul piano di movimento mercuriale che c'è un'evoluzione
dell'eros che transita attraverso la sfera archeo-animale per passare in una
sfera superiore. Anche il corpo Lunare, come appunto il Saturniano, non è
escluso dall'influsso dell'eros ascendendo al piano Mercuriale, ma sono, per
così dire, al servizio delle sfere superiori.
Ed è una vera e propria evoluzione, una sublimazione che avviene
indifferentemente nell'uomo e nella donna. Le passioni ignee non provengono
più dai piani di Saturno o della Luna ma dalle forme inferiori del piano
Mercuriale, dove derivano dalla percezione cosciente dell'archetipo animale, e
i più evoluti percepiscono il momento in cui la monade, già trascorsa allo stato
di lemure, viene coinvolto nella stessa pressione dei genitori. E ancora in
aumento, altri fuochi sono infiammati che sorgono dagli eoni.
L'arte magica insegna a tenere sotto controllo l'effluvio lunare, come
nel simbolo dell'Immacolata Concezione, che rappresenta il pio
regnante sulla Luna, cioè dove l'influsso lunare è correlato allo stato di
purezza. Nell'uomo, e specialmente nella donna evoluta, si mantiene un
sguardo intelligente anche nelle folle culminanti dell'eros poiché la corrente dall'alto
è come un soffio che respinge verso il basso l'effluente lunare che tende a salire.

Si dice anche che queste potenti entità possano avere un effetto sui vari
settori dell'essere: sulla fisicità dei saturniani; sul sentimentalismo dei tipi
lunari; sull'amore carnale e sugli appetiti sessuali dei venusiani; nel campo
della forza o delle azioni energiche dei marziani; sulle opere terapeutiche e
in genere benevole e concilianti presso i Gioviani; sull'intelligenza, gli affari,
il sistema nervoso spinale e gli organi interni dei Mercuriali; e infine sulle
azioni rapide, sul cervello e sulla mente superiore dei tipi Solari.

Poiché sublimare l'eros è un mezzo per entrare in contatto, anche


se non cosciente, con le entità sottili secondo i rispettivi tipi, elevando
i fuochi della passione del corpo mercuriale tra ciascuno dei partner, il
temperamento e la struttura occulta del il partner più forte prevarrà e
attirerà eoni omologhi alla struttura occulta dominante, che sarà
rafforzata da loro.
Quando si dice che una donna (o un uomo) è stata la fortuna dell'altro, a
parte altre considerazioni, bisogna tenere presente la capacità occulta e quella
che chiamerei la simbiosi e la valorizzazione determinata dall'attrazione di
eoni. Vorrei inventare che l'attrazione di questa simbiosi valorizzata e abilitata
fosse determinata dall'azione degli eoni.
In tali casi non si sa quanta fortuna (buona o cattiva sorte) possa essere
attribuita direttamente all'uomo o alla donna. Dico direttamente perché
indirettamente va accertata l'influenza del partner dominante. Va anche
sottolineato che, in assenza di una sostanziale integrazione, questa
attrazione rimane inconscia.

IL CORPO SOLARE
Se questo fosse il nucleo dell'essere, ciò che chiamerei la monade primordiale,
il nucleo indistruttibile dell'essere (che, inLa Porta Ermetica, Kremmerz chiama
il seme, cioè l'anima, che si dipana, divorata dai bruchi, dove questo può
riferirsi al rivestirsi dell'anima), dico - se così fosse allora non considererei
questo stato come un processo del fuoco.
Essendo un punto dell'Assoluto, intrinsecamente, né esso né cose simili
sarebbero soggette a passioni e fuochi che non richiedono stimoli.*139
Poiché il corpo solare tende all'assoluto, esso è necessariamente
formato dall'immensa stratificazione di innumerevoli (per non dire infinite)
esistenze, dai primordiFiat†140alle strutture della natura nei tre mondi, ed è
suscettibile alle stesse nature degli altri tre corpi occulti.
Mi riferisco ad una struttura modificata dall'iniziazione, e diremodificata, anche con
quello, potrebbe significare che molte vite sono passate!
Per questo la considerazione vale per tutti gli iniziati sulla via
dell'integrazione.
Pertanto, le emanazioni che sorgono dal fuoco dei corpi Mercuriale e Lunare
inferiori possono oscurare e offuscare la manifestazione del corpo Solare, che più
propriamente interviene nell'attrazione, come memoria di esistenze precedenti.

I fallimenti delle unioni avvengono proprio a causa dell'accarezzamento


erotico delle impurità e, per il corpo solare, emergono le cause antecedenti e non
c'è nulla che possa rimediare. In un'indagine esterna, la natura dell'amore rimane
un mistero.
E che importa? O dello spirito? Solo l'iniziazione integra questi due
aspetti.
La Tavola di Smeraldo afferma: "Ciò che è in alto è come ciò che è in basso,
per formare un'unica unione". Ecco perché la materia è la base dei concetti
alchemico-magici, sebbene spinta ai limiti dai colpi di fuoco, all'unisono con il
piano solare superiore, e, per legge della dialettica dell'unione degli opposti,
l'eros ha la massima influenza sulla piani inferiori e logos la maggiore
influenza sui piani superiori.
L'iniziato non deve sbagliare: può infatti leggere in astrale, cioè nella
struttura occulta del partner, disarmonia. Oppure può accarezzare
magicamente senza rappresentazione fisica, anche se il partner è fisicamente
presente, e causare proiezioni più elevate. Di conseguenza, il ritorno alle sfere
inferiori porta con sé la forza delle cose dichiarata nella Tavola di Smeraldo, e
quindi porta le eventuali impurità latenti del corpo sottile del partner.
L'errore di intendere la castità come principio di moderazione non potrebbe essere
più evidente, poiché si risolve nella repressione della concupiscenza e non nella
sublimazione di esso. Tuttavia, questo concetto nasconde un principio occulto.
Infatti, se nell'incontro, nel flirt, vengono accarezzati i corpi inferiori, essi smorzano la
voce dell'essere interiore, che però è di gran lunga più pura.
Perciò è il consiglio di essere inizialmente casti, di non farsi prendere
dalla passione o dalle qualità mentali e intellettuali dell'altro, ma di far
parlare la voce interiore, la voce dell'essere intrinseco o Corpo solare,
inteso come anima .
L'amore è, o meglio dovrebbe essere, un allineamento o incastro dei
quattro rispettivi corpi, analogo all'incastro fisico che avviene nel coito. Per
comprendere questo concetto, unisci le tue due mani in una
configurazione a cupola, come per pregare. Semplicemente avvicinandoli,
verranno staccati, e la cupola si spezzerà in due, cioè non si chiuderà.
Inserendo un dito nello spazio corrispondente tra le prime due
dita della mano si otterrà un corpo interbloccato; se si inseriscono
due dita, si otterranno due corpi interconnessi; se tre, di tre corpi
(naturalmente, poiché una mano ha solo tre intervalli tra le quattro
dita escluso il pollice, per il quarto corpo sarà necessario utilizzare
anche l'intervallo tra uno dei due pollici e una delle dita) .
Nel corpo solare, per intenderci l'anima, la parte densa è, come detto,
costituita dall'essere storico che Kremmerz dice provenire dallo strato esterno
della monade attraverso tutti gli innumerevoli cicli cosmici della vita. Anche
questo strato esterno è accarezzato dalle passioni infuocate dell'eros, e
secerne persino il ricordo inconscio di esistenze lontane, come indicatore
armonioso o meno del partner, ma anche con le impronte o le cicatrici delle
loro precedenti esistenze. Il corpo solare, quindi, può essere oscurato in sé e
per sé, perché l'essere profondo ha antecedenti o tendenze che si rivelano
solo accarezzando.
Questo offuscamento del corpo solare può portare alla separazione di coppie
che in fondo avrebbero una vera affinità o una sorta di devozione basata su
emanazioni ingannevoli perché basate su impressioni superficiali.
Insomma, due esseri potrebbero avere un passato storico armonioso ma un
presente discordante, oppure essere armoniosi nel presente ma discordi nel
passato. In un caso singolare, può darsi che con il tempo un'unione possa
divenire armoniosa, e, se si tratta di un'unione vera, è possibile che il detto
alchemico “Lavarsi col Fuoco” (iscrizione sulla Porta Ermetica negli indigenti
giardino del Marchese Palombara) corrisponde ad una delle operazioni
fondamentali dell'alchimia.
In questo caso le emanazioni impure, anche dell'essere storico, si
stratificano nell'occulto come uno strato di melma depositato sul fondo di
un vaso per dare l'apparenza di armonia e amore, mentre è solo un
inganno sensuale. Il fenomeno è indicato come una tintura nel linguaggio
ermetico.
Solo i grandi veggenti possono vedere i valori profondi di un essere e
conoscerne il passato storico, le sue reali attitudini, cicatrici, e non solo percepire la
struttura dei corpi inferiori.
Un'iniziazione isiaca può fornire i mezzi necessari per purificare i corpi
lunari e saturniani e permettere agli influssi mercuriali e solari di manifestarsi.
La magia eonica può fornire i mezzi per la purificazione mercuriale. Per
quanto riguarda il corpo solare, tutto ciò che è richiesto è la vera azione solare
di un adepto.
SulOpera Omniadi Giuliano
Kremmerz

Marco Daffi
di KremmerzOpera Omnia,Edizioni Mediterranee
G
iuliano Kremmerz ha ripreso il manto dell'antica tradizione
alchemicomagica dell'occultismo. Svolse questo lavoro dapprima a
Napoli (con viaggi in Sud America tra il 1890 e il 1900), in un
secondo periodo tra il 1910 e il 1912 a Bari e Napoli, e nel terzo e ultimo
periodo dal 1912 al 1930 a Beausoleil, in Francia, dove era, a tutti gli
effetti, in pensione.
Oltre a un ampio corpus di scritti sui paradossi fondamentali dell'utopia
ermetica, tra cui l'autosuggestione, il magnetismo, la telergia e la ricerca delle
verità ermetiche, egli pose anche, come preambolo a un'età dell'oro della
medicina, il problema di una “ forza vitale” che nessun laboratorio biochimico
(biotico o antibiotico) è stato finora in grado di rilevare. Fondò una Schola per
integrare i poteri della psiche e far convergere la “forza vitale” di una catena
psichica (insieme di più individui) che potesse integrarsi con il potere della
medicina o assistere i chirurghi nei loro interventi.

IL MONDO SEGRETO("INTRODUZIONE A
LA SCIENZA DEI MAGI”) ESU
MEDICINA ERMETICA
La prefazione aIl mondo segretoriassume la tesi chiave della dottrina alchemico-
magica di Kremmerz e riflette la sua fondamentale posizione reincarnazionista
rispetto alla graduale evoluzione dell'uomo.
La sua prospettiva media esplicitamente tra il ramo del misticismo che
produce “miracoli” incontrollati e incontrollabili e la medicina materialistica
(che l'autore integra con la pratica alchemica). L'autore, tuttavia, critica il
modello della Scienza Cristiana riconoscendo i meriti del progresso
scientifico medico e chirurgico, ma sostiene che le cure materiali da sole
non possono esaurire l'opera terapeutica e che la medicina materialistica
deve evolvere verso forme integrative che non escludano l'approccio
terapeutico-vitalista contributo di “guaritori” e gruppi di praticanti che
coltivano energie psichiche – e quindi incorporano la trasmissione di “forze
vitali” nelle modalità di guarigione.

ANGELI E DEMONI D'AMORE


Questo libro è un'escursione attraverso i satanismi medievali e moderni, che
porta l'attenzione sui pericoli magnetici e fluidici dell'amore incontrollato, delle
perversioni sessuali di molte epoche e allo stesso tempo delle perversioni
dell'ignoranza e della superstizione come il tragico caso esemplificato dall'abate
Urbano Grandier (bruciato vivo come presunto stregone).

LA PORTA ERMETICA
Contrariamente al titolo del libretto, l'autore non commenta gli
interessanti segni cabalistici ed ermetici che costellano la porta e sono
riprodotti sul frontespizio. La stessa Porta Ermetica è un piccolo
monumento situato in Piazza Vittorio Emanuele a Roma che è
diventato quasi fatiscente e appartiene alla villa del Marchese
Palombara, un occultista del XVII secolo che si dedicò allo studio delle
pratiche magico-alchemiche.
Il libretto, che si avvicina alle dimensioni di un opuscolo, è
un'esposizione fantasiosa di concetti simili ampiamente trattati in altri
suoi scritti, come ilCommentario, con alcuni importanti sviluppi
filosofici o dottrinali sulla reincarnazione, sui diversi tipi di magia e
sulle entità del mondo invisibile.

COMMENTARIO
Sotto il titoloCommentariocompaiono articoli di Kremmerz estratti dalla
rivista omonima. Questo materiale costituisce di gran lunga il lavoro più
interessante raccolto dalla rivista.Commentarioriflette i primi esempi di
contrasti tra i guaritori da un lato e la medicina materialista dall'altro.
L'autore pone il problema della forza vitale che nessun laboratorio
biochimico (denominato ora biotico o antibiotico) potrà mai cogliere e
propone quindi una Schola per integrare i poteri interni con il potere della
medicina per assistere la mano del chirurgo. Il punto di vista dell'autore è
ben definito, ed esplicita posizione di mediazione tra il misticismo, che
produce miracoli incontrollati e incontrollabili, e la medicina materialista,
posizione riconosciuta dall'autore nella sua concezione alchemica
- è chiaramente evidente.
Critica però il concetto di Christian Science di trascurare gli interventi
medici, riconoscendo – lui stesso laureato in medicina in Argentina – i meriti
del progresso scientifico medico e chirurgico. Sostiene che i trattamenti
materiali da soli non possono esaurire l'opera di guarigione, e che la medicina
materialista deve evolvere verso forme integrative sempre maggiori che non
rifiutino, come avveniva ai tempi dell'autore e lo è ancora oggi, i contributi
vitalisti di guaritori e gruppi di operatori che lavorano con le energie psichiche
e vitali.
Da segnalare, infine, l'interessante rubrica della rivista intitolata “Nega,
Conferma, Commenta” che, per i numerosi fatti paranormali discussi e
l'inclusione di opinioni critiche altrui, consente un maggiore
apprezzamento della personalità dell'autore.
NelCommentariosi possono trovare tutti i materiali che si vorrebbero
considerare e giudicare le sue idee alla luce dell'ortodossia della tradizione ermetica,
sul rinnovamento degli studi sul simbolismo religioso, e sui poteri paranormali del
corpo umano. Va tuttavia tenuto presente che la maggior parte, per non dire tutti,
degli scritti di questo volume non erano originariamente destinati alla diffusione da
parte del commercio librario, ma erano piuttosto insegnamenti orali impartiti alle
accademie ermetiche.

I TAROCCHI: SULLA MAGIA DIVINATORIAESU


MORTE
Gli scritti dell'autore sui Tarocchi. Queste, in verità, non corrispondono ai
loro titoli né consistono in un'esposizione interpretativa sui simboli delle
carte del “gioco”, che, secondo molti studiosi oltre a Kremmerz,
rappresenta la continuazione dell'antichissimo libro di Thot tra i Egiziani.
Invece ci sono solo idee sulla Cabala, sulle simpatie, sulle antipatie, e
sulle diverse credenze di ciò che sta oltre la tomba.

CONVERSAZIONI ALL'ACCADEMIA
PITAGORICAEAL CERCHIO VIRGILIANO
I colloqui tenutisi nei due centri di studi ermetici (forse meglio definiti
neoermetici) di Bari e di Roma nel 1921 testimoniano il tentativo
eminentemente pratico di riorganizzare questi gruppi su
il ritorno a casa di Kremmerz,*141dopo una parentesi causata dalla guerra
1914-18 e dal dopoguerra 1919-20. Purtroppo questa lodevole iniziativa non
ha raggiunto i suoi obiettivi, a dimostrazione dell'immaturità dei tempi,
impreparati a un'iniziativa così generosa.

MEDICINA DEGLI DEI


Nel suoMedicina Dei,l'autore espone sul magnetismo con confronti fatti
tra le antiche scuole di medicina magica e con i guaritori. Inoltre, in
generale, il libro discute le idee di Freud e della sua scuola in quel
momento.
Nel complesso Il Nostro evita di appesantire il lettore con un
approfondimento del suo pensiero e, soprattutto, con una pesante
esposizione delle sue idee alchemico-magiche. Le parti più interessanti di
questi scritti sono quelle sui fenomeni “metapsichici”, poiché il genere ha un
terreno comune con le indagini metapsichiche e con la magia classica.
Questi fenomeni, infatti, interessano, anche se solo dal punto di vista
storico, cinquant'anni dopo essere stati scritti dal Formisano - in quanto
vengono alla luce accuse contro i magnetizzatori per le solite accuse di loro
esercizio abusivo di pratiche mediche dell'arte ( vedi il caso Lalloze). L'autore
evidenzia:

l'idea generale,ante litteram,di un effetto psicocinetico (PK), applicato


alla cura delle malattie, che infonde energia al paziente, e sempre a
sostegno e non in opposizione ai chirurghi;
un caso di effetti psicometrici su un anello, con interpretazioni
dell'autore;
la forza benefica che nasce tra due o più psiche concordanti;
i poteri paranormali di Phineas Parkhurst Quimby (americano)
dal 1842 al 1864, punto di partenza del movimento Christian
Science;
un esame critico dei medium, tutti di indubbio interesse.

DIALOGHI SULL'ERMETISMO
IlDialoghisono gli ultimi lavori di Kremmerz. Mi è stato detto che furono
dettate oralmente tra il 1923 e il 1929, e più come testamento spirituale che a
scopo di pubblicazione; mentre l'intento di pubblicare questo materiale è
venuto dopo, e gli ultimi due dialoghi sull'ermetismo sono stati ritrovati tra le
carte dell'autore e pubblicati postumi in una seconda edizione.
L'autore è temprato dalle esperienze e dalle disillusioni che gli hanno
procurato molti dei suoi più stretti discepoli, (e ahimè) non solo in campo
dottrinale. Dopo aver dichiarato nella prefazione l'inutilità di promuovere
qualsiasi forma di propaganda in meritomagismonella maniera che tentò
dal 1897 al 1913, divulga rigorosamente concetti ispirati alla pratica
ermetica in lucido confronto con simbologia, mitologia ed elementi
fideistici, che chiama i “primi vagiti” della nuova scienza dell'animo umano,
cioè sugli studi metapsichici, parapsicologici e psicoanalitici.

SCRITTI VARI E INEDITI


MANOSCRITTI
I numerosi scritti e inediti attribuiti a Kremmerz comprendono una raccolta
non cronologica di appunti e articoli che risalgono al periodo più antico che va
dal 1892 (prima che Kremmerz iniziasse le sue pubbliche esposizioni) al 1913 e
rappresentano una fase marginale e polemica della Nostra che fu del tutto
superata. In effetti queste idee furono accantonate da Kremmerz nell'ultima
fase della sua vita.

CATECHISMO DELLA FRATERNITÀ DI


MIRIA
Il catechismo della Fraternità di Myriam esprime nella forma catechistica
del dialogo ciò che la Fraternità (dovrebbe essere): “un'associazione
delle volontà umane votate al bene dell'umanità, un'associazione costituita
scientificamente, per mezzo della quale, l'individuo che fa parte della Fraternità,
compie la sua missione di venire in aiuto del suo prossimo mettendo in moto tutte le
sue energie psichiche.

LUNAZIONI
IlLunazionidevono essere tenuti in pari importanza con ilDialoghi.
Grande merito va all'editore per averle divulgate tra i materiali inediti
utilizzati dai circoli kremmerziani. Sono annotazioni sugli influssi siderali
e lunari sulle piante, sui medicinali e sulle infermità del corpo umano.
Con la rinascita dell'interesse per la pratica scientifica dell'astrologia,
l'approccio di Kremmerz a questi studi sulle influenze astrologiche è
interessante, poiché i tipi di carattere umano vengono mostrati rispetto
ai loro dati di nascita. Allo stesso modo, le virtù delle piante e dei
medicamenti sono paragonate alle stagioni e ai cicli cosmologici e ai
diversi comportamenti e reazioni delle malattie e delle malattie ai vari
farmaci secondo l'influenza delle varie fasi lunari.
Il primo ciclo di interpretazione riguarda le fasi lunari che sono
personificate secondo antiche classificazioni caldee e indicano nuovi
modi di considerare allergie, intolleranze e cambiamenti negli effetti dei
farmaci. Un secondo ciclo di esegesi lunari è interpretato secondo
considerazioni medievali, mentre un terzo modo, inedito, è incompleto e
tratto dall'astrologia araba. L'indice delle fasi lunari con le loro
correlazioni patologiche è molto utile.

RIEPILOGO
Nel rispetto della verità, Kremmerz non aveva pretese filosofiche
riguardo all'accettazione del suo lavoro. Aveva invece pretese
“scientifiche”, basate su sue esplicite affermazioni, e inoltre parlava
sempre di una “scienza integrale” per sostituire il termine che riteneva
obsoleto:Magia.
“Una scuola nuova di zecca si eleva al di sopra del magismo, per affermare la luminosa
immortalità dello spirito” sono le sue parole, e quindi una scuola che ha portato
la “ricerca scientifica” necessaria per un finalismo trasformativo dell'uomo,*142
facendo molto affidamento sulla sua filosofia e fede. Insomma, affidandosi alle
sue aspirazioni, a percezioni derivate da oltre i cinque sensi, di un “essere” che
Kremmerz definisce poeticamente “angelico” e “dotato di potere di numens”, cioè
scientificamente dotato di para-sensi o meta -sensi che lo aiutano a sopportare e
mitigare meglio quella che le filosofie orientali chiamano “sofferenza” individuale
e quindi cosmica.
Che questo finalismo ha fortemente determinato il declino della Fraternità
di Myriam a quello di un degenerato”cacamagia” (come qualcuno lo
chiamerebbe, usando questo orribile e cacofonico neologismo) non sembra
affatto corrispondere alla storia dell'iniziativa kremmerziana.
Il finalismo alchemico-magico di Kremmerz nella sua organizzazione
spirituale e filosofica costituisce il carattere che lo differenzia dalle
congregazioni di mistici, di pseudo-occultisti e di certe esagerazioni
caratteristiche dello spiritismo nel lontano 1890-1900, che egli riteneva
dovessero essere fatte via, non per uno spirito demolitore, ma per cercare
di riportare in auge un sano spirito critico latino-occidentale che con
tendenze spirituali tentasse, spesso in modo elevato e confuso, nuovi modi
di condurre la ricerca spirituale.
Sulla base di alcune ammissioni fatte da Kremmerz attraverso confidenze
verbali condivise con me, mi sembra legittimo indicare che la causa principale del
declino della Myriam sia stata proprio la mancanza di uno spirito scientificamente
applicato da parte della maggioranza dei collaboratori nonché un'immodesta
applicazione di criteri terapeutici, derivanti dal desiderio furioso di coloro che, nel
gruppo magneticamente carico, vedendo svilupparsi le proprie facoltà psichiche
latenti, erano più interessati a compiere miracoli personali che a compiere
“buone azioni”.
Tuttavia, se è stato gettato un buon seme, allora sono fiducioso che
l'idea in nuove forme sarà ripresa da protagonisti più qualificati, simili e
forse superiori a Ciro Formisano.
APPENDICE A

introduzione

Davide Pantano

io el 1896, con l'adozione dello pseudonimo Giuliano Kremmerz, Ciro


Formisano iniziò a divulgare i primi elementi di magia naturale e divina
attraverso il diarioIl Mondo Segreto(Il mondo segreto). Allo stesso tempo,
fondò una scuola (Schola), nota come SPHCI (Schola Philosophica
Hermetica Classica Italica), per sviluppare un programma di ermetismo
basato sulle tradizioni classiche, cioè egiziane/greche/romane e
vincolandolo a fini terapeutici portati avanti. attraverso la “medicina a
distanza” per coloro che cercano il suo aiuto. La forma e la sostanza
delineate per la Schola si incarnano nella sua configurazione statutaria con
le sessanta sezioni del “Programma Fondamentale” della SPHCI e della
Fraternità Magico-Terapeutica di Miriam.
Si potrebbe giustamente affermare che Kremmerz pose le basi per
tramandare la tradizione iniziatica nel nuovo millennio riconciliandosi con
l'archetipo, cioè con il femminile divino, la forma lunare di coltivare i misteri
isiaci, soprattutto nella sua veste contemporanea di praticante
Confraternita mariana di monaci vestiti di rosso. Fu attraverso questo
archetipo che modellò la Schola, introducendo istruzioni e pratiche volte a
formare i discepoli all'esercizio dell'attività disinteressata e della
benevolenza, e a sviluppare poteri latenti in se stessi. Questo programma
fondamentale della Schola Ermetica ci ricorda, inoltre, che i poteri si
rivelano e si manifestano solo a coloro che hanno sufficientemente
sviluppato l'Ermes in se stessi. Va anche detto che il lavoro di Kremmerz
per divulgare gli insegnamenti ha incontrato una serie di ostacoli,
stessa, da territori ancora vincolati da una visione conservatrice ed elitaria della sapienza
antica e della sua trasmissione.
Il “Programma Fondamentale” è la costituzione operativa della
Myriam che fu redatta da Kremmerz e presentata al Grande Oriente
Egiziano per l'approvazione nel 1909. È una delle quattrofasciolio
opuscoli che un membro del Myriam riceverebbe al momento
dell'iniziazione. Il "Programma" delinea lo scopo, i regolamenti e le
pratiche operative della confraternita e rappresenta la visione ultima di
Kremmerz di costituire una società pitagorica contemporanea. Con il
“Programma Fondamentale”, Kremmerz formalizzò la “regola” della sua
scuola ermetica, traendo chiara ispirazione da un'ampia gamma di fonti
tra cui le correnti esoteriche prevalenti in quel momento: massoneria di
rito egiziano di base napoletana, martinismo, ordini rosacrociani e circoli
magnetici francesi , ma soprattutto dalle scuole nostrane di ermetismo
italico emerse a metà del 1600 con il “Cenacolo della Porta Ermetica”
incentrato sul Marchese Massimiliano Palombara e la Regina Cristina di
Svezia e anche dalle locali confraternite monastiche benedettine,
Questa e le altre opere selezionate qui presentate offrono ai lettori uno
sguardo nel mondo e nel rituale del Myriam.
APPENDICE B

Credo

PREFAZIONE
Giammaria

T a “Relazione ai Dodici Supremi Maestri”, la “Circolare ai


Presidenti” e il “Programma Fondamentale della Scuola” sono
documenti fondanti, cioè le carte storiche della Fraternità di Myriam,
che il “Credo” complementi.
Pubblicati, in parte, nell'immediato dopoguerra, furono tenuti, per anni, in
forzata segregazione, rendendo così un disservizio al fondatore della
Fraternità di Myriam, per non parlare di un errore nell'economia politica del
movimento Myriamic, che , pur mancando di una successione formalmente
legittima, ha una sua ragion d'essere.
Anche per questo le note critiche di Marco Daffi, tratte dai capitoli
scritti nel giugno-agosto del 1968, sulla “Terapia Ermetica”,*143ha
ragione a ricordare quale fosse l'idea originaria di Kremmerz, né più né
meno. Quell'idea era un'iniziativa che egli poneva, forse per eccesso di
zelo, sotto la suprema protezione dell'Ordine Egiziano e, come, di fatto,
esso doveva per necessità trasformare, affinare e completare l'impresa.
Tuttavia, il “Credo” riassume in sé i tratti di quella figura di iniziato che fu
Kremmerz, la cui anima di poeta traspare dai versi del poema.

Credo Il Credo (in originale italiano)


Dedicato alle Accademie Dettato per le accademie
Ermetiche della Fraternità di ermetiche Della Fratellanza di
Myriam Myriam
Credo Io credo
nell'infinita virtù, nella virtù infinita
nel sole dei soli, nel Sole dei Soli,
che trasforma che cangia l'arena in diamante,
terra in fiore, la terra in fiore,
dall'argilla in diamanti, la la crisalide in farfalle, l'oscura
crisalide in farfalla, la notte nota in aurora lucente.
oscura in un'alba luminosa.
Io credo
Credo nell'universo matrice delle forme,
nella matrice delle forme universali, Luna delle Lune,
nella luna delle lune, Che genera le forme,
che genera forme, Le accresce, le distrugge, le
rigenera.
li accresce, li distrugge, li
rigenera.

Credo Io credo
nella forza combattiva che Nella forza combattiva che vince
combatte invincibilmente Pugnando invita.
e trionfi.
Io credo
Credo Nell'intelligenza arcana
nell'intelligenza arcana Che da' all'Essere la coscienza del
vero.
che semina l'Essere con la
coscienza della verità. Io credo
Nel bene,
Credo Contro ogni strazio del dolore,
in bontà, contro Nei mali umani.
ogni tormento di dolore
dentro la malattia umana. Io credo
Nell'amore, che fissa,
Credo Nell'attimo che vola,
innamorato, che fissa La parola che crea.
nell'attimo fuggente, la
parola creata. Io credo
Nella Morte, principio
Credo Di vitanova.
nella morte, il
principio di vita nuova. Così, credo nell'UNO
Che tutto in se contiene,
Quindi, credo nell'Uno, che Moto, Forma, Forza, Intelligenza,
tutto contiene in sé: Amore e Morte.
Moto, Forma, Forza, Intelligenza,
Bontà, Amore e Morte.
Credo nell'ascenso dell'Uomo
Credo nell'ascesa All'UNO Infinito
dell'uomo all'UNO infinito, Nella legge universale,
sotto la Legge Universale Di quello che fu, che e, che in
perpetuo sara.
di ciò che era, ciò che è e ciò che
sarà per sempre.
APPENDICE C

Il programma fondamentale
Fascicolo A: Programmatica Fondamentale

Giuliano Cremmerz

I. RAPPORTO AI DODICI SUPREMI


MAESTRI DEL COLLEGIO OPERATIVO

Ai Saggi e Venerabili Anziani,


Dopo una preparazione a volte incerta, a volte intralciata dalla
mansuetudine dei provvedimenti disciplinari, oscillante tra il primitivo
desiderio dei primi adepti di denudare Iside e prostituirla al ridicolo plebeo,
all'alba del secondo decennio del nuovo secolo, ho Sono costretto con
questo “Programma Fondamentale” ad organizzare una nuova scuola per
la famiglia degli aspiranti all'altare della sapienza eterna.
Le idee non sono mie, ma tue. Le tante coppie di imperfezioni sono
mie.
Tu, che sei sottratto al turbine aspro e gravoso delle fatiche terrene,
dove gli uomini si dibattono tra passione e necessità per il pane della
terra e i misteri del divino ignoto; tu, che non sei preoccupato dai
preconcetti delle dottrine investigative umane, o dalla risplendente
riservatezza degli stanchi; tu, guardando dall'alto dei tuoi banchi le
tragiche miserie delle anime senza meta, hai pronunciato la tua parola, il
cui valore regna assoluto dalla verità suprema.
Ma io, tuo discepolo, vivo in una società sulla terra in quella terra piccola e
orgogliosa che è una cellula pensante dell'Universo, tra uomini che cercano il perduto
divinità, ancora assopita dalla cieca schiavitù dei sensi più pesanti.*144
Questa è una società in cui l'assoluto non è concepito né
nell'espressione artistica del Bello, né nell'immagine del Vero, né
nell'enigma delle cause prime; è insofferente ad ogni attesa attesa,
turbinio di corse folli e furiose alla ricerca del segreto della vita. Vedo il
mondo relativo prima della tua visione assoluta, un'ombra in me, fuori di
me, vicino e lontano.
Qui la parola si avvicina al potere di proporzioni gigantesche; la forma
grammaticale, la dialettica, il sermone, non lasciano spazio all'alta meccanica
dell'organismo mentale per concentrarsi al di fuori del relativo vortice di bugie
mascherate da verità.
Quaggiù i suoni sillabati vengono modificati per generare le idee
desiderate e cesellate, il magnete dell'incanto si disperde nella
manifestazione musicale di concetti provocatori, e la relatività inonda per
affogare i tentativi della libertà mentale di ascendere al silenzio sublime
dove esiste solo la possibilità raccogliere il seme apollineo nell'antera
sensibile della conoscenza causale.
In questo stato relativo, tra il fragore dei sentimenti, dell'orgoglio, della povertà,
delle paure, dei dubbi della tempesta, ho tradotto la tua parola assoluta in un
linguaggio mondano, indegno anche di aver reso la sua persistente fragranza. Così
facendo, la serie involontaria degli errori appare come enormi macchie sul tessuto
del candore verginale.
Nell'oceano luminoso, dove la tua intelligenza aspira ai fiori delle
creazioni scelte, dimenticate sono le apparenze degli umani, e mi viene
in mente la tua abbondante umanità ascoltando questa esposizione di
errori impossibili da curare in quest'ora in cui inizio il interpretazione per
i profani.
Quaggiù, a quest'ora, chiedono prove di sapienza per negarla. Mi
chiederanno, chi sei? Posso dirti dove puoi trovarti? E non saranno
convinti di Te, se non hanno gli occhi per vederti nella frenesia della
loro ricerca? Riuscirò a confessare chi sono senza nascondermi dai più
semplici e pronto a ricevere il sacrificio delle tue idee?

Da qui il programma. Questo documento è compilato con parole mondane


prese a prestito o dalle rovine pestifere delle religioni volgari, o dalle
linguaggio dei profani ricercatori di arcani naturali, o dai costumi e dalle
convenzioni dei pedagoghi. Per esprimere le idee è necessario un linguaggio vivo
conosciuto tra i terrestri.
Avrei dovuto vietare queste parole offensive per non essere frainteso. Non
potrei dire che questa è la scienza della carità che nessuno comprende; questa
scienza si chiama amore. Chi mi avrebbe capito se non l'adepto ermetico che
ne comprende già la fonte? Chi avrebbe osato proporre una nuova definizione
della carità e dell'amore dopo secoli di diffusione dell'eresia cristiana?

Ho articolato la scuola negli insegnamenti profondi di un abisso


mentale dove il Numen si presenta infallibilmente ed eloquentemente,
sull'orlo di un baratro immenso, indescrivibile, dove l'audace filosofo trova
gli spettri della follia. L'ho tradotto con il concetto umano di scuola,
riducendo le incognite delle sublimi equazioni alla vile aritmetica del
mercante.
Sapevo di non fare di meglio che evitare nuove profanazioni con idee
già profanate alla fiera di quegli scaltri, furbi, essi stessi ignoranti della
ricerca umana. Né potrei fermare qui gli apparenti malintesi.
Dovrò continuarla concedendo i rituali tradizionali e pratici per la
formazione di catene invocative ed evocative. Come non usare il termine
Magia,qual è l'unica che contiene la scienza delle cause virtuali e le
potenzialità effettive delle realizzazioni? Come dovrebbe essere definito?

Le forme magiche più recenti sono giudaiche e cristiane, le meno


conosciute sono quelle caldee - come spiegherò a chi ha fretta e
impazienza di aspettare l'idea ermetica? Ora che le cose più stupide sono
temi per diatribe? Come dire ai novizi che cristianesimo ed ebraismo,
religioni o sette o eresie, non hanno niente a che fare con i salmi davidici, le
croci, le parole schematiche che abbondano nelle operazioni iniziatiche?
Come spiegare che la Miriam non è un concetto del cattolicesimo e che la
sua luce è nera? Come possiamo indicare che Hermes è uno stato di luce e
una carica vibrazionale che è più di un'immagine, è beatitudine?

Quaggiù diranno: Perché una scuola che non insegna? Non


spiega? Non polemizza, non predica, non converte? E troverò di nuovo
io stesso alle prese con la relatività terrena per sottintendere che la parola parlata
impedisce lo sviluppo della penetrazione intellettuale per la quale anche i più
semplici ideogrammi sono lussuose prevaricazioni? E mi crederanno se confermo
che una biblioteca di mille volumi non vale un atomo della Tua Luce?

O Venerabili Saggi: molti ostacoli mi hanno impedito di fare ciò che è


meglio, e questo lavoro imperfetto mi sembra il più appropriato in
quest'ora di tribolazione nella mente di un uomo avido di saggezza, in
modo speciale dove intendo ricostituire l'integrità della dottrina ermetica,
precludendo agli indecisi, ai mal preparati e ai loquaci le porte di questa
famiglia ideale.
Io, da te delegato a costituirlo solidamente, so che non è un religioso
fratellanza che avanza per convertire la voce dei desideri e delle ambizioni
tra le bestie parlanti, e non pretendo di informarli di vecchi concetti
messianici in cui ogni piccolo profeta assume la tonalità di un oratore alle
corse e ogni arcieretico diventa un pontefice.
So che le folle non sono chiamate agli arcani sacerdozi della Verità
fugace, e imploro che chi alzi la mano sia già troppo viziato dai pascoli
delle piccole religioni nascenti per far rivivere le antiche eresie della
pura conoscenza.
La conversione del divino Sconosciuto alla verità scientifica verrà a
chi è maturo, senza rinnovare le polemiche e le verbose controversie dei
primi secoli di eresia volgare, ma non ho esitato per ora a custodire il
recinto della nostra casa con una leggenda che proibisce gli adulteri di
pensiero e di tendenza.
Escluderò i buddisti spuri che vivono della fatalità di ciò che è stato
pensato e fatto in precedenza; chi non capirebbe che l'unica trasformazione
consentita in questa scuola è la purificazione del corpo, della mente e
dell'anima, da ogni causa e processo di dolore, e probabilmente sorriderebbe,
se sincero, davanti alle gesta di un terapeuta ermetico per risollevare all'altare
di Diana un'anima avvizzita dalla negatività della propria vita individuale per
l'umanità di ogni Terra dell'universo. Quanto è perverso il senso della
vibrazione immaginata, nell'incandescenza di una necessaria beatitudine di
ritorno; sarebbe possibile inoculare l'anima del ricevente e ricostituire il
trionfo della volontà dell'Ermetista su coloro che non l'hanno voluta?
Come possono i volgari e gli ignoranti, passivi alle correnti del sacrificio e del
dolore, enunciare le confessioni di credenze impresse?
Chiudo le porte a coloro che, nella loro rinuncia a se stessi, sacrificano
la volontà di essere se stessi e il cui sublime egoismo li riscatta dal fascino
di un vittimismo sacrificale.
La legge eretica sacrificale passata alla setta cristiana, dove il motivo
riassume la negazione di ogni virtù ermetica o magica, si collega al
paganesimo semipolitico dei cattolici romani e alle interpretazioni
bibliche del protestantesimo tra ogni chiesa, e sono severo con le anime
schiave dalla pratica del paulismo pretenzioso ed egoista sotto il nome
di una mitica follia.
In definitiva escludo dalla famiglia nata alla conoscenza delle leggi divine i
nuovi araldi di morte che ammettono come indiscussa la sopravvivenza di tutte le
anime terrene alla disgregazione del corpo saturniano e vile, ignorando la legge
dell'evocazione delle forme e dei pensieri vissuti, aperto a quelle creature legate
all'Adamo cabalistico.
Un ermetismo intessuto di battaglie dialettiche si arma di penne e
di lodi per combattere le follie contagiose, la cui pretesa e intolleranza
al dogma scientifico sono opera di battisti e missionari, che ne
ripudiano le nobili origini.
Pertanto, questo programma richiede solo poche anime semplici, senza
profondi impegni di coscienza e motivate dal desiderio di una ricerca
soggettiva e oggettiva, nella purezza di un concetto ideale di confidenza
fraterna con il sentimento del bene di chi dona senza chiedere e senza
volendo.
Ciò si è compiuto con la certezza di interpretare la tua Volontà, che è
la semplice idea di quell'amore e carità che non ho osato consacrare in
questo testo del Programma Fondamentale, spogliando invece l'esterno
di ogni sigla settaria, trasformando le logge in accademie , inaugurando
una festa solare alla dispersione delle tenebre angosciose che si
addensano sulla grande coscienza di persone sottratte a questi tempi
prostituiti.
Sono compiaciuto per quanto compiuto, e nella certezza che mi
concederai la forza per completare il resto del viaggio, invoco i tuoi
brillanti occhi di luce, le parole che insegni sul segreto
dei mondi e del potere di concedere l'amore, affinché un giorno, non lontano, gli
uomini possano issare sul pinnacolo dei templi di tutti gli dei il vessillo della pace
tra Cielo e Terra, e la taumaturgia possa diventare il potere necessario di ogni
umano su questo scheletro di un pianeta, per far rotolare il nostro piccolo
e miserie ambiziose attorno alla luce ammoniacale*145del grande Osiride.

JM KREMM-ERZ

II. STATUTI E PROGRAMMI DEL


MIRIA

Capitolo 1: Finalità, gradi e noviziato

1
Lo scopo di questa scuola è:

1. Lo studio delle scienze che trattano i poteri non ancora conosciuti


dell'organismo umano, l'animismo, l'attività mentale, la chiaroveggenza, la
divinazione, la telepatia e tutti i fenomeni soprannaturali e spirituali.
2. L'indagine su documenti classici, opere, memorie, scienze
alchemiche e magiche, religioni, rituali, tradizioni popolari e
mitologie di verità nascoste dagli antichi o dall'ostruzionismo
religioso o dal dominio settario.
3. La fratellanza di tutti gli studiosi di buona volontà e la formazione a
pratiche di conquista delle potenzialità dell'organismo mentale e
psicofisico tali da spiegare il loro controllo sugli effetti di fenomeni
non comuni.
4. L'applicazione di queste forze alla medicina, alla terapeutica, alla
psichiatria,*146e taumaturgia.

2
Questa scuola segue un duplice metodo di cultura: uno di letture, conferenze
e pubblicazioni destinate a fornire un patrimonio di conoscenze su tutto ciò
che è oggetto di ermetismo, magia antica e psichismo moderno, e l'altro di
pratiche tradizionali che provocano la propria ascensione educazione e
dirigere la sua spiegazione in applicazioni utili ad affrontare il dolore umano.

3
La scuola, non essendo per sua natura limitata al materiale delle sue indagini
e dei suoi insegnamenti, e paragonabile agli esperimenti delle scienze fisiche
e matematiche, adotterà un approccio all'insegnamento e alla ricerca
completamente diverso da quello finora utilizzato dalle società di ricerca
psichica e paranormale in per coltivare le attitudini occulte di ogni allievo
attraverso la partecipazione alle correnti della volontà collettiva per ottenere
fenomeni benefici e controllabili da tutti.
4
Questa scuola appartiene a tutti gli uomini di buona volontà che si impegnano a
seguirne gli insegnamenti pratici, a obbedire alle regole di ogni classe, a rispettarne
l'organizzazione gerarchica e ad affrontare ogni manifestazione della loro singolare
ascesa mediante l'applicazione delle forze psichiche unicamente per la cura di
infermità.
Coloro che appartengono a società psichiche, teosofiche, spiritiste o che
sono ferventi praticanti di religioni o membri di sette mistiche sono pregati di
non iscriversi. La nostra scuola deve considerarsi dal punto di vista della sua
organizzazione come una famiglia con la primogenitura dei più avanzati e
l'autorità patriarcale di coloro che ne sono incaricati.

5
L'idea generale della scuola si compone di cinque cerchi o classi:

La prima (cerchio esterno) comprende due sezioni: i novizi praticanti


e gli anziani.
Il secondo (cerchio interno) è formato dai discepoli veri e propri, chiamati
integrali.
Il terzo (cerchio interno) è dei terapeuti.
Il quarto (cerchio interno) è composto da maestri ermetici. La
quinta (direzione) è costituita dal Collegio Operativo.

6
Ogni membro è considerato un numero, cioè una concreta quantità di potere, ed
è l'unità minima di volontà in una catena.
Il Collegio Operativo è l'organo supremo ed è rappresentato da un delegato
dell'insegnamento generale e dell'informazione,*147che possono avere uno, due o
più segretari o responsabili che sovrintendono all'archivio centrale.
7
Per essere ammessi alla catena devi essere presentato da un membro
quando non sei conosciuto dal Delegato Generale, e devi avere la
condizione di rettitudine richiesta che renda ogni uomo rispettabile nella
società in cui vive, anche il più elementare culture dei soggetti che
costituiscono l'ambito dei nostri studi.
L'applicazione dovrebbe includere:

1. Nome, cognome, nome materno e paterno, data e luogo di nascita.


2. La promessa di seguire le regole e le pratiche della scuola.
3. Dichiarazione di non appartenenza ad ente di cui al secondo
comma del capo n. 4.
4. Impegno a mantenere riservati gli insegnamenti pratici e gli
insegnamenti speciali concessi dalla direzione.

8
Una volta accettata la domanda, il nuovo socio riceverà un verbale di
ammissione contenente il numero determinato ad appartenere, la sua
tendenza generale, grado o categoria e una cifra ideografica indicante lo
sviluppo geniale a cui deve tendere, un quaderno di istruzioni specifiche per il
suo grado e un rituale o una regola da seguire come novizio praticante.
Il membro deve ottenere un abito di lana rossa con cappuccio e cordone di
seta, che è l'uniforme indossata da ogni numero della catena psichica della
scuola.

9
Il novizio deve formare attorno a sé un gruppo di dodici nuovi membri per
ottenere l'anello di anziano e, dopo aver dimostrato di essere idoneo, può
aspirare a diventare uno della cerchia ristretta con il grado di discepolo.

10
Il membro che si rende socialmente indegno della pubblica stima, o
subisce pubblica condanna, è escluso dai numeri che compongono la
nostra scuola; in violazione delle regole si sottoporrà ad azioni disciplinari
che i maestri del Collegio Operativo avranno facoltà di attuare.

11
Al novizio praticante saranno consigliati quali libri leggere, studiare o
commentare, e gli saranno concessi aiuti in base alla diligenza e agli
studi che svolge.

12
La scuola non chiede alcun rimborso spese. Costituiti attorno ad un
ideale di bontà, tutti i membri sono considerati legati da un amorevole
patto di famiglia. Chi può contribuisce alle spese generali; chi può paghi
almeno le spese minime; i poveri non saranno indebitati senza alcun
obbligo di contribuire finanziariamente.

Capitolo 2: Carattere generale della scuola

13
La scuola nella sua forma esteriore non ha alcun simbolo eccetto l'insieme delle
volontà e delle anime che eseguono i rituali in tutti e cinque i cerchi di una catena o
comunione di identità e sono conosciute come la Fraternità Terapeutica, Magica o
Ermetica di Miriam, dove ogni membro è un fratello, a qualunque circolo o grado
appartenga.
Le abbreviazioni sono indicate con una croce, quindi: Fr + Tm + di Mir +.

14
Esternamente il gruppo dei membri che sono autorizzati a riunirsi dal
Delegato Generale sotto la direzione di un anziano, in un luogo fisso, con un
programma di studio speciale, devono presentarsi al pubblico come ente di
beneficenza, sotto il nome di un'accademia seguita da una denominazione
speciale scelta dai fondatori e approvata dalla Direzione Generale, come
accademia lulliana, della Porta, paracelsiana, o semplicemente scientifica ,
accademia psichica o filoterapeutica, e così via.

15
Ogni gruppo di non meno di cinque membri può riunirsi in accademia,
purché vi sia almeno un anziano o un discepolo tra i membri e tutti
siano d'accordo a sostenere le proprie spese necessarie per una sede
particolare con modesta dignità.

16
Ogni accademia deve avere tre cariche elettive: un preside, un archivista
e un censore. La nomina del Preside ricade sulla responsabilità di chi tra
i componenti ha il grado più avanzato, e tra quelli dello stesso grado per
elezione, salvo l'accettazione dell'ufficio da parte dell'eletto o il veto della
segreteria generale. L'archivista sovrintende all'ufficio del segretario, il
censore a quello del cassiere e del tesoriere.

17
I fondatori di ciascuna Accademia sono liberi di stabilire uno statuto o un
regolamento interno per determinare il modo o il tempo di elezione degli
incarichi, il contributo degli iscritti al mantenimento delle spese
dell'Accademia, abitazione, illuminazione, arredi, spese di segreteria ecc.,
decorazioni particolari di ogni ufficio, calendario delle riunioni (obbligatorie o
retribuite), istituzione di sale di lettura, dispensari medici quando vi è un
medico legalmente operante tra i membri, e persino stanze di ospedale dove il
numero dei membri o dei fondi lo giustifichi.

18
L'esistenza regolamentare di tre registri è obbligatoria in ogni accademia:

1. Uno per i verbali delle sedute dovuti dal segretario o archivista.


2. Uno per le spese, le raccolte e le donazioni di qualsiasi genere, che saranno
conservate dal censore.

3. Uno per i certificati originali e documentati di tutti i recuperi


ottenuti o propiziati, che devono essere custoditi e registrati e sono
a completa responsabilità etica del dirigente scolastico.

19
Le regole del lavoro collettivo o dei convegni o degli insegnamenti
saranno comunicate di volta in volta dalla Direzione Generale, la quale
conserva l'assoluta autorità gerarchica su tutti gli iscritti e le accademie,
e ove stabilisca che l'ufficio non è regolamentare, può nominare un
membro del un altro ufficio per ispezionare e riferire sull'affrontare le
irregolarità.
Tuttavia, in generale, quando non sono violate le disposizioni di
studi, pratiche e lavori, la Direzione Generale assicura la più ampia
autonomia all'espansione delle attività tra le accademie locali e deve
presentarsi al pubblico come istituzioni indipendenti e laiche, e ciò
esclude assolutamente la partecipazione di membri non iscritti alla
scuola.

20
Un'accademia affiderà ad uno dei suoi membri, un medico legalmente attivo,
l'istituzione di una clinica gratuita per i poveri o ricchi che si presentino. Il medico
deve essere assistito da due fratelli per turno tra i membri, e tutti devono
indossare una toga o toga rituale. Tutti i rimedi di laboratorio farmaceutici o
ermetici devono essere forniti gratuitamente, ma le accademie come collettivo di
membri possono accettare donazioni o oblazioni di qualsiasi tipo.

21
Un novizio indicherà la sua qualità facendo precedere il suo nome da una croce;
l'anziano con tre croci; tutto il cerchio interno da un punto circolare nero • ; il
Segretario Generale da due rette parallele tagliate da una perpendicolare; e il
Delegato Generale con una croce egizia o con cinque punte o cinque croci.

22
I soci dispersi in una regione devono essere iscritti come corrispondenti
alla più vicina accademia istituita e riconosciuta; devono accettare le
condizioni proposte dall'Accademia ai membri corrispondenti: il diritto di
comunicare le relazioni più importanti, e la responsabilità di partecipare
almeno una volta all'anno ad una riunione plenaria dell'Accademia di cui
sono corrispondenti.

23
Un festival annuale è obbligatorio per ogni accademia; questo prevede un pranzo
rituale collettivo e una riunione plenaria presso la sede con conferenza guidata dal
preside nel giorno del plenilunio nella costellazione del Leone. A tale evento possono
partecipare ai festeggiamenti plenari anche soggetti non appartenenti alla scuola,
previa regolare autorizzazione dell'ufficio presidenziale.

24
Se l'Accademia vuole presentarsi pubblicamente come ente etico
secondo le leggi dello Stato, allora deve presentare domanda alla
Delegazione del Collegio o al Capitolo Operativo.
La chiusura di un anno accademico è fissata al 21 marzo di ogni anno; in tale giorno
si rinnovano o si confermano le cariche elettive.

Capitolo 3: Il cerchio interno: integrale


Discepolo
25
I due gradi accademici del circolo esterno (praticanti e anziani) sono
preposti alla preparazione degli elementi numerici per l'iscrizione in
il cerchio interno,*148dove inizia veramente la pratica integrale dei poteri umani e
si seguono i metodi tradizionali dell'educazione magica, cioè il corpus di
conoscenze accertate - trasmesse nei libri e oralmente da coloro che ci hanno
preceduto - con l'esclusivo adattamento allo sviluppo dei poteri terapeutici. Non
si può accedere alla cerchia interna se non dopo un esame da parte di un anziano
circa la cultura generale, la condotta morale nella vita sociale, e con l'iniziazione
rituale che viene data dal Delegato Generale o dai suoi procuratori, e viene
conferita, privatamente o pubblicamente, nella accademie tra i membri esistenti
della cerchia ristretta.
Con speciali considerazioni, l'investitura del grado di discepolo può
essere conferita anche a coloro che non hanno formato intorno a sé un
gruppo di dodici membri, ma solo in via eccezionale e per servizi resi alla
scuola.

26
L'investitura del discepolo non diviene regolare fino al giorno in cui egli
riceve dal Delegato Generale o dal suo procuratore il paggio o il
diploma, e previa dichiarazione dell'investito di non appartenere ad
alcuna scuola di psichismo, setta, società o circolo che coinvolge le
scienze delle religioni, le pratiche religiose, gli incontri mistici, i gruppi
massonici con concetti iniziatici. L'elenco di tali società alle quali il
discepolo può partecipare sarà dato con riserva.

27
La domanda di iniziazione al circolo interno deve essere scritta e
presentata il giorno prima del plenilunio di ogni mese al segretario della
Direzione Generale, e le investiture concesse possono essere effettuate
solo tra il terzo giorno del novilunio e la vigilia di il plenilunio successivo
nelle ore di Mercurio propizie al calendario astrologico della scuola, e
l'aspirante all'investitura deve presentarsi con almeno tre giorni di
preparazione.

28
Il discepolo riceverà gratuitamente dalla Direzione Generale carte, diploma,
pagina, comunicazioni e quaderni senza altro obbligo che quello di rimborsare
le spese postali, e se si decide di pubblicare opere, stampe o bollettini della
scuola, di acquistare una copia che può essere concessa gratuitamente a
coloro che non possono in alcun modo permettersi di pagare l'importo.
Annoterà i suoi rapporti con la scuola anteponendo il suo numero
con un punto circolare nero.*149

29
Il discepolo di primo grado deve tenere un registro della conoscenza
acquisita per spiegare a se stesso e non agli altri le pratiche che sono
proprie del suo grado. Il nostro rito non vieta; al contrario, facilita
l'apprendimento di tutti promuovendo la costituzione di biblioteche nelle
accademie per incoraggiare la lettura di tutti i tipi di libri attinenti alle
scienze che studiano l'animo umano. Promuove l'apprendimento con
criterio e discernimento positivi, ma impedisce assolutamente che nei
rapporti scritti e orali tra gli iscritti di qualsiasi grado venga utilizzata una
logologia diversa da quella utilizzata nei quaderni di iniziazione che
verranno dati manoscritti o stampati nell'insegnamento delle classi.
Allo stesso tempo, è vietato eseguire pratiche magnetiche o partecipare a
sessioni spiritiche sperimentali, o praticare rituali che non siano autorizzati
direttamente dalla gerarchia.

30
Il discepolo deve verificare concretamente la prova che egli è un numero di una
scuola unica, perché Uno è l'Ermes universale e il Numen. E il discepolo deve
verificare che il suo compagno consacrato in questo statuto fondamentale non
può e non deve essere adulterato con innovazioni alle forme,
proprio perché chi non è chiamato a questi studi o non ne comprende le nobili
intenzioni non può conformarsi alla rigida istituzione gerarchica, istituzione
fondata per essere governata dai più evoluti per le anime magicamente oranti
di una catena che persegue uno scopo così determinato.

31
Oltre alla completa osservanza esteriore delle leggi morali della
società in cui vive, il discepolo deve:

rinuncia a ogni vanità dimostrando di eccellere nella stima del volgare


e non dimenticando che è un numero il cui valore è dato dal numen e
non dalla società umana;
non imporre la propria fede, coscienza e opinione se non con
l'esempio e l'esercizio delle virtù acquisite. L'intolleranza va bandita
da ogni cuore e anche davanti all'errore di chi nega la Luce;
non rinnegare le promesse e non dimenticarle;
non rifiutare mai l'aiuto a chi chiede e ricorda che dove le parole non
possono bastare con la persona, e se non ha parole, basta un pensiero
- e se è così incline a inchinarsi al numen o all'Hermes che invia, e a
allo stesso tempo gli dà il potere di aiutare, consolare o guarire;

non sognare invano di poter sanare ogni umana infelicità, poiché


l'umanità è formata da uomini simili a lui in apparenza, uguali a lui
negli elementi virtuali, ma diversi da lui e tra loro per grado di
sviluppo e virtù in azione - da cui emergono mali sociali. Non ha una
missione universale per guarire questa infelicità tranne
quando diventa l'incarnazione di un numen.*150

32
Il discepolo deve compiere verso la sua compagna, se non ha scelto per
tempo la via del celibato, la missione di padre piuttosto che di sposa, e
considerarla come simbolo di una donna nell'umanità universale, la
fonte di tutto ciò che è nobile e bello; in lei, matrice della società
maschile, semina nobiltà e bellezza; la guida, la ama, le perdona
generosamente ogni errore dovuto alla sensibilità del suo organismo,
poiché Ermete predilige la fragranza delle anime sensibili; la sostiene
nelle sue debolezze, perché è più debole e soggetta al dominio della
luna; non la offende, non la disprezza, non imprime nell'anima sua le
stimmate della paura; e ricorda che il modo in cui tratta le donne si
riproduce nelle generazioni in cui dovrà vivere fino alla fine dei secoli.

33
Il discepolo verso i suoi figli deve esercitare non solo ogni cura che gli affetti e la
società umana impongono, ma ogni vigilanza affinché prima della loro
riconosciuta maturità intellettuale non siano attratti dalle società religiose. Deve
insegnare ai bambini con l'esempio che ogni atto della vita ha origine nei nostri
pensieri, nelle nostre parole, nelle nostre azioni; quel dolore della carne e dello
spirito umano è come un'ombra e una tenebra in un oceano di luce; che la morte
non deve far paura, perché la vita è nel perpetuo rinnovamento delle forme; che
qui siamo sempre gli stessi e raccogliamo sofferenza e gioia in ciò che abbiamo
seminato e in ciò che semineremo; che gli dei si manifestano in noi e attraverso
di noi e che l'unico grande Dio dell'Universo è la Legge per la quale l'Universo è.

34
Oltre alle cose che gli possono essere comunicate oralmente, il
discepolo ha l'obbligo di copiare di proprio pugno, nel tempo stabilito, i
quaderni necessari alla sua educazione, ma di non comunicarli neppure
ai condiscepoli, o a renderli oggetto di dibattito pubblico. Deve eseguire
con diligenza le pratiche assegnategli dal suo procuratore o maestro e
compiere tutti i suoi atti con diligenza e puntualità, tenere un intimo
diario dei progressi compiuti e dei fenomeni ottenuti, e riferire per
iscritto se richiesto dal capo della la scuola o le segreterie centrali.
35
Il discepolo può aspirare al grado di terapeuta dopo almeno un anno dal
suo grado attuale, e non appena ha la certezza di poter operare guarigioni
nella corrente della catena della Confraternita; a questo punto dovrà
informare la segreteria del Delegato Generale con rapporti quindicinali di
tutto quanto ottenuto e provato, e questi rapporti saranno registrati e
inseriti nella sua storia nella scuola.

36
Quando la richiesta del discepolo viene presa in considerazione, il capo del
circolo o il Delegato generale gli assegna due condiscepoli per l'ispezione e,
se l'esito è positivo, passa al circolo dei terapeuti.

Capitolo 4: Il Circolo Interno: Ermetico


Terapeuti e Maestri

37
Il grado di terapeuta viene conferito con un rituale e la consacrazione di un
anello d'oro massiccio. Deve essere acquistato o fatto calzare da coloro che ne
sono insigniti del grado e consegnato alla segreteria generale affinché vi si
incidano i caratteri del talismano, poi verrà restituito con un breve rito da un
procuratore o dal Delegato Generale.

38
Insieme all'anello, verranno date istruzioni orali per usarlo in modo efficace. Al
terapeuta è fatto divieto di fare dell'anello del suo grado un vistoso ed ordinario
segno di decoro personale e lo manterrà con le disposizioni che gli saranno
comunicate al momento della consegna.
39
I terapisti della scuola cominciano ad esercitare l'ufficio di istruttore o maestro
e gli vengono affidati più novizi che deve guidare e far avanzare; non può
rifiutare questo ministero, perché per lui questo insegnamento è una prova.

40
Il terapeuta deve esercitare mettendo in pratica tutti i poteri materiali e
psichici acquisiti, consolidando la propria cultura e tentando la diretta
manifestazione dei Kons o Dioscurus*151per vederne il volto o ascoltarne la
parola e avere la chiave delle tre forme del serpente malvagio.

41
Il terapeuta passerà alla conoscenza dell'Unica Sorgente da cui
emanano i poteri curativi per eliminare i dolori della carne e dello spirito
umano, e delle tre forme di emanazione dei poteri curativi e miracolosi:
la preghiera, l'incanto e gli incantesimi o incantesimi.

42
Il terapeuta acquisirà la conoscenza della rosa†152attraverso la corrente
delle anime per comprendere i principi della terapia ermetica adatta
all'elaborazione delle medicine e su cui poggia la fallacia di tutte le scuole
mediche profane rispetto alla terapia magica; imparerà ad applicare il
magnetismo animale al di fuori dell'empirismo delle scuole conosciute; e
senza parlare saprà emanare i centri della vita e della morte e
comprenderà la possibilità di una terapia assoluta senza medicine, sia in
psicurgia che in taumaturgia.

43
Il terapeuta riceverà solo comunicazioni orali in periodi prestabiliti e senza
dubbio passerà al grado di maestro Isiac o Myriam non appena avrà intravisto
la conoscenza degli arcani, simboleggiati dalla tradizionale chiave salomonica
e dal suo uso.

44
L'investitura dei maestri è data con la stola nera dei sacerdoti necrofori
isiaci*153e la stola bianca e oro dei celebranti; saranno dati
esclusivamente a coloro che ricercano lo studio alchemico dei secondi
arcani tradizionalmente conosciuti con i nomi di elisir di lunga vita,
medicina ermetica, polvere di proiezione, trasmutazione alchemica, e
altri termini caduti in disprezzo dagli studiosi profani che, in mancanza
di tali, tuttavia cerca l'artificio nascosto di poteri sconosciuti per analogia
e non per similitudine.

45
Gli insegnanti saranno chiamati a perpetuare la scuola, a formare laboratori
ermetici, ad essere missionari della conoscenza, e a selezionare tra loro un
leader che sostituisca l'attuale Delegato Generale ora alla guida della scuola
ed entri in contatto con i dodici insegnanti più anziani del Collegio Operativo.

46
Ai maestri è affidato il mandato di mantenere salda l'unità della scuola e di
assicurarne la continuità; prendere iniziative per porla come ordine
secolare della vera scienza delle anime adattata al fine del servizio umano;
per farne uno strumento di progresso scientifico e una fonte di luce su ogni
oscura tirannia dell'ignoranza sacerdotale dei vecchi monopoli religiosi con
intenzioni di opprimere lo spirito e la scienza.

47
Il Delegato Generale è il più giovane dei maestri scelti dai dodici anziani che
formano il Collegio o Capitolo Operativo. Egli appare come il fondatore
della scuola ma deve essere considerato come uno strumento della mente
del concilio da cui è scelto.
Il Delegato Generale vigilerà sulla disciplina e sull'osservanza delle
regole con i mezzi consentiti dal suo ufficio e non mancherà a questo
mandato. I soci che violano i regolamenti o dimenticano le promesse o
che in qualsiasi modo si rendono indegni della scuola saranno puniti con
l'interdizione colposa o punitiva. Entrambe le pene comportano la
sospensione temporanea o definitiva dei poteri acquisiti, o con
l'aggravante di altre misure morali.

48
Il Delegato Generale può lasciare il suo ufficio per disposizione del Collegio o del
Capitolo Operativo, del suo giudice diretto e del suo preside. Può autorizzare,
sostituire temporaneamente o delegare a sua volta un rappresentante diretto per
una regione o uno Stato; può rimanere anonimo o manifestarsi apertamente. In
caso di morte, dal circolo dei maestri verrà eletta una terna sulla quale ricadrà la
scelta del Collegio Operativo, secondo una apposita regola che il circolo dei
maestri saprà a suo tempo.

Capitolo 5: Disposizioni complementari

49
La Scuola Ermetica deve essere considerata da ogni membro come una
carità benevola alle cui fonti simboliche ogni membro deve saggezza e
grazia - e la Fratellanza deve essere considerata come un'immensa
corrente di bene e di luce.
La personalità collettiva e grandiosa di questa fraternità ideale è una famiglia
di perfettibili che non ha altra pretesa che quella di progredire e diffondere
ovunque e ad ogni caso l'esempio di magnifica opera civile, che si manifesta con
un insegnamento progressivo per tutti gli uomini di buona volontà.
Questa non deve essere intaccata, differita o personificata da un nome o da tali
nomi, anche se tali figure possono ripetere i miracoli taumaturgici dei grandi
iniziati di tutti i tempi e di tutte le razze.
Ogni adepto della scuola, quindi, non può e non deve affermarsi a
scapito della personalità collettiva della scuola e della confraternita, anche
se il loro numen li rende degni di riverenza e fama. Ciò non per principio di
falsa umiltà comune a diverse sette, ma perché ciascuno di noi deve
considerarsi tra un numero, che svolge funzioni virtuose nella realtà della
vita tanto quanto il suo numero origina, accresciuto e intensificato dalla
grande corrente psichica di una catena di volontà che può diventare
immensa, pur passando ignorata dalle masse.

50
Per prevenire fin dall'inizio la formazione di abitudini impure, è vietato
attribuire al nome del Delegato Generale qualsiasi successo che possa
guarnire il riconoscimento da parte di un pubblico più o meno ristretto. E si
attribuirà esplicito riferimento per riferire e addebitare ogni successo alla
Scuola Ermetica o Fraternità di Myriam.

51
La scuola limita i suoi insegnamenti segreti, non perché sia o aspiri a
diventare una setta, ma per la natura stessa dei metodi e dei procedimenti
attribuiti all'educazione psichica dei suoi membri. Se oggi questi metodi
sembrano antiscientifici al volgo ed evitati dalla luce della pubblicità, non
appena queste scienze psichiche saranno studiate da singoli appassionati
delle università europee non molto avanzate, saranno riconosciute come
appropriate per una scuola dei nostri studi senza il uso di altri metodi. Gli
insegnamenti e le pratiche variano spesso, non solo da gruppo a gruppo ma
da uomo a uomo, a causa della differenza di preparazione, carattere,
tendenze e costituzione di ogni studente.

52
La Scuola Ermetica creata per i poteri integrativi dell'organismo fisico e
psichico dell'uomo, orientata all'acquisizione di qualità sopranormali, non è
una Fratellanza mistica nel senso ovvio del termine, perché non procede
dall'ignoto - il Grande Ignoto padre di ogni volgare religione. Procede
invece attraverso la grazia di concedere qualità superiori all'umanità
contemporanea, calibrando le potenze virtuali dell'organismo vivente e
vitale alla produzione di effetti vari o insoliti, materia dei miracoli attribuiti
agli dèi sacerdotali. Se i suoi discepoli raggiungono la conoscenza diretta di
vere entità (eoni) non comuni all'umano
sensibilità,*154non devono avvicinarsi a loro fortuitamente o incautamente ed
eccezionalmente come quelli di noi, ma per lo studio di leggi conosciute da
certi sacerdozi speciali per i quali, se queste entità esistono, devono rendersi
visibili e intelligenti per noi.

53
La Scuola Ermetica Fr + Tm + di Myriam vieta a qualsiasi membro, di qualsiasi
grado, di tentare di realizzare fenomeni al di fuori del solo scopo di curare o
guarire i malati. Quindi vietato: chi conduce ricerche per scopi diversi, o cerca
di abusare della libertà di intelligenza dei meno avanzati, o tergiversa per
adattare i poteri acquisiti per ottenere ricchezza o ottenere vantaggi in
contesti commerciali, o sopraffare in qualsiasi modo i disarmati per
combattere. Al contrario, è obbligatorio per tutti denunciare chiunque eserciti
le pratiche di alcuni segreti psichici al di fuori dell'organizzazione, o che violi
l'incolumità delle persone e delle famiglie.

54
Tutti i membri sono obbligati a non modellarsi su tali scuole di empirismo
medico che sviliscono gli studi moderni e le glorie contemporanee delle
indagini pazienti. Non essendo credenti nelle leggi dello spirito, queste scuole
non sono benefiche per l'emancipazione della società umana come
dovrebbero essere.
I membri devono invece considerare che la scienza umana è il risultato
degli apporti di tutti gli intelletti dei secoli precedenti, quelli che hanno
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contribuì non poco ai precedenti diciotto secoli di ignoranza, durante i


quali l'Occidente era diventato appannaggio di quella tirannia spirituale
esercitata dal fanatismo cattolico cristiano sui liberi sperimentatori
asserviti al pregiudizio di un sacerdozio anemico alle cose che sono
oggetto di osservazione e sperimentalismo.
I membri, piuttosto che vedersi in conflitto con un medico che cura un
malato, devono comprendere che l'opera del medico, unita ad una chiara
osservazione sperimentale, non manca di benefica intenzione ed è solo
imperfetta nell'accrescere la virtù del rimedio; i membri capiranno quindi
ancora che se contribuiscono con i mezzi psichici a loro disposizione,
faranno altrettanto bene a coloro che hanno il compito di aiutare.

55
Tutti i membri sono tenuti ad avere assoluta libertà da qualsiasi precedente
o contemporaneo impegno o affiliazione ad altre scuole ermetiche, siano
esse società religiose, mistiche o iniziatiche. La nostra Confraternita è e
sarà come è stata nei secoli e non pretenderà un solo apostolato. Piuttosto,
raccoglieremo e raggrupperemo con il vincolo del Sacro Ideale della
scienza e della verità, pochi ma saldi elementi che assicurino la
rappresentazione e la realizzazione della Fratellanza al di fuori di ogni lotta
politica, sociale e religiosa. Perché la scienza deve essere considerata al di
là dei confini delle nazioni e delle razze, e patrimonio di tutta l'umanità.

56
Sulla base del concetto fondamentale formulato nel paragrafo
precedente, la Fraternità sarà intesa escludere ogni preconcetto circa le
lotte di opinioni in politica e proporsi invece unicamente come
strumento della scienza, libero dai vincoli della superstizione ignorante,
monopolizzato da questa o quella forma religiosa, e dal generare l'idra
che ostacola il libero sviluppo dell'animo umano per conquistare la sua
legittima ascensione: un esempio di tolleranza della libertà di
espressione, limitata solo dai risultati delle proprie esperienze.
57
La Fraternità Ermetica come entità collettiva esclude ogni servitù dello spirito
e preclude le fortuite divisioni delle società umane, così da formare di ogni
membro un uomo integro, cioè un individuo completo nella famiglia umana,
prototipo dei cittadini della società civile umana, dominatrice delle passioni
bestiali, correttore di amarezze nei conflitti delle idee umane, pioniera di
quella pace tra i popoli, che deve preparare l'avvento simbolico di un giorno di
giustizia e di paradiso senza limiti di tempo.
Così il simbolo del matriarcato dei Myriam diventa degna
interpretazione di un programma d'amore, in cui l'arida e inesorabile
formula matematica della filosofia maschile si umanizza nelle sensibilità
dell'ideale dell'affetto materno, della bellezza nelle forme e della
delicatezza nelle essenza.

58
La scuola e la confraternita si presentino al candidato senza lo sfarzo della
ricchezza esteriore; essendo poveri di mezzi umani e di denaro, il loro
tesoro è un'idea, alla quale tutti i fratelli devono contribuire perché diventi
realtà e diffonda il bene dovunque e dovunque, nelle anime e nella carne
umana. Ricchi o poveri, gli aspiranti alla buona volontà e al retto
sentimento sono accolti in un abbraccio fraterno. Il denaro non mancherà,
perché il numen provvidenziale supplirà alla povertà degli apporti umani,
perché il tesoro della scienza deve essere nutrito e consolidato con il
pedaggio di tutte le forze intelligenti chiamate a raccogliersi.

59
Il segno esteriore di riconoscimento e affermazione della scuola, come la
croce per il cristianesimo, è la mano destra aperta, con le dita separate.
È il riconoscimento dei cinque elementi costitutivi dell'uomo integrato, e
il segno della costituzione quintupla della scuola e della liberalità in alto,
in mezzo e in basso.
60
Questo programma non deve rimanere infruttuoso, semplicemente gettato tra i libri
documentari di poesie e sogni. Essa si affida alle anime buone, come il seme sta alla
terra fertile, per creare un albero robusto dalla folta chioma, che offra riparo contro le
tempeste della vita agli uomini che, dopo aver perso la fede, cercano la verità nell'Amore
che è la Scienza della Luce.

(Approvata nelle sue 60 sezioni nella convenzione del 22 dicembre 1909,


dell'era volgare cristiana, e che annulla i 33 articoli dell'istruzione
generale approvata il 20 marzo 1896, dal Grande Oriente egiziano sotto
la cui suprema protezione la Scuola Ermetica assumo la direzione, nella
forma più semplice e modesta, come Delegato Generale e Segretario del
Collegio Operativo. Preghino tutti i frati perché io abbia la forza,
l'attitudine, la perseveranza e la virtù per compiere il minore e il
maggiore opera di salute e saggezza.)
APPENDICE D

Circolare ai Presidenti del


Confraternita di Myriam

29 giugno 1914

GM Kremmerz

Daffi fa più volte riferimento all'importanza di questa circolare nella storia


della Myriam in quanto rappresentativa della nuova direzione in cui
Kremmerz voleva indicare la Fraternità di Myriam, ma, secondo Daffi, la
circolare non è stata volutamente distribuita ai soci perché si chiamava per
uno smantellamento della natura gerarchica della fraternità. — Trans.

T o garantire che il Fr + non si disperda ma rimanga entro i confini


definiti della sua origine.
Essendomi per motivi momentanei ritirato dalla Direzione Generale della
Scuola Ermetica per lasciarvi in eredità la direzione autonoma di gruppi e
circoli, vorrei in poche parole farvi sapere alcune cose relative alla costruzione
generale della “Myriam” così che un giorno, vicini o lontani, possiamo
ricostruire definitivamente la costruzione di quella piccola sapienza per il bene
esclusivo delle persone spirituali che ci accompagnano.
Come si formò originariamente la Confraternita Magica di "Myriam"?
Nella forma più semplice ed elementare possibile. Era un centro di pochi
elementi attivi, un ramo (ROSA) di una catena progressiva di preghiera
anime il cui primo, unico ed unico scopo nella vita sociale e pratica era la
realizzazione benefica delle teorie avanzateIl mondo segreto riguardante la
guarigione delle infermità fisiche e morali, ad uso esclusivo di tutti gli
aderenti ad una fraternità laicale realizzata.
Formata come un'organizzazione elementare e semplice: gli aderenti
dovevano essere retti nella loro vita sociale e nelle loro relazioni e idealmente -
nella misura massima possibile - interessarsi alle pene di tutti coloro che
sarebbero ricorsi a vivere una vita interiore e diventare un NUMERO della catena
delle anime, effettivamente parlando.
A prima vista, lo scopo apparente della pratica della medicina fisica è
morale, ma ciò che era nascosto alle masse era un disegno vasto e più
complesso: una società pitagorica di espansione illimitata, in cui ogni numero,
relativo al suo sviluppo, potesse beneficiare in tutte le esperienze della vita
sociale, ai più bisognosi di aiuto e consiglio. E formare un'ampia compagnia di
uomini che, in direzione dei destini umani, delle razze, delle nazioni, delle
famiglie, si applichino in nome di due fattori eterni: (1) la rettitudine della
giustizia, e (2) un altruistico sentimento di solidarietà.
Lascio alla vostra considerazione quanto e quale bene possa fare questo
progetto, prima alla nostra famiglia italica e poi agli altri popoli tra i quali si
realizzerà. Questo vasto spirito originale non era inteso nel suo senso vero e
umano, e la maggior parte dei primi aderenti non realizzò l'idea organica nella
sua miracolosa semplicità, ma cercò il proprio miracolo personale; ogni aderente
si sentiva in dovere di diventare prima un superuomo cosciente e poi di compiere
il miracolo della sua piccola persona in dono ai meno abbienti.
Così nacquero gli errori di tattica, e la Fraternità, che doveva
essere aSCHOLA ERMETISin atto una società laica e non mistico-
religiosa in cui l'intelligenza del più ostile degli dèi, scaturita dalle
forze umane attive degli associati, doveva regnare per il bene.
Volevano invece e accennavano a volerla classificare tra quelle società
di Teosofia dove la teoria e l'erudizione prendono il posto del
progresso reale e delle conquiste tangibili.
Ora, ho il dovere - non come fondatore o papa di quest'ordine che, per volontà di
giustizia, deve ravvivare e diventare potente mediante le opere del bene come
fattore della grande opera a venire - di attirare la vostra attenzione sul ideale
originario della Fraternità e ritornare concretamente a questa origine facendo:
1. Chiaro, pubblico, accessibile a tutti, lo scopo semplice e concreto della
Confraternita a cui tutti possono, se lo desiderano, contribuire.
2. La prima ammissione al noviziato facile e senza impedimenti.

Consentitemi di spiegare, in poche parole, cosa sono questi due capisaldi e come
sono stati originariamente ascoltati.

1. Il pubblico deve sapere che esiste una Fraternità di persone che opera
attivamente e prega come meglio può nelle circostanze particolari e che
ad essa può ricorrere chiunque sia fisicamente o moralmente malato.
Nessuna legge restrittiva dell'esercizio della medicina può impedire a un
malato di ricorrere alla Fraternità per pregare per la sua guarigione,
tanto più che è necessario avvertire che la Fraternità non dà prescrizioni
o medicinali (questi saranno forniti per tempo) e che il paziente deve farsi
curare dal proprio medico, obbedirgli e seguire le sue prescrizioni.
L'Accademia Pitagorica di Bari dispone di un modello modello, che può
essere consegnato, leggermente modificato, a tutti i malati che
usufruiscono della Confraternita.

Non chiedere compenso. Accetta tutte le richieste e inviale forse solo una
volta alla settimana al capo del circolo o dell'accademia.
Far sapere che la Fraternità rappresenta una forza attiva che essa rivolge a
beneficio degli ammalati, a cui si può rispondere in determinate ore dell'aiuto che
essi chiedono. Metti in chiaro che la nostra è una religione d'amore e che i fattori
del nostro aiuto sono fermamente stabiliti come forze benefiche attive e che se
queste forze non sono affidate dalla fede, non importa finché lo chiedi, e al
momento stabilito , pensare. Per secoli il vapore non è stato nemmeno
considerato una forza, e adesso muove locomotive, navi e così via, e così anche il
pensiero e certe forme di preghiera.
Dovrebbe essere messo in circolazione dai circoli, ciascuno per proprio conto
e come esperimento, un ottimo volantino o libretto informativo, e ogni circolo
dovrebbe avere una cassetta esterna per ricevere le lettere firmate anche con le
iniziali, quando scritte a mano dall'infermo .
Potrei benissimo scrivere il testo di questa propaganda laica, ma il
programma va sviluppato gradualmente alla luce del sole e in
Affinché il leader di un circolo abbia assistenti coadiuvanti e attivi, dovrebbero
tutti praticare i rituali quotidiani, senza temerarietà e senza interruzioni.
Questo è il concetto chiaro ed esteriore della Fraternità nella sua attività
iniziale.

2. Rendere agevole e senza impedimenti il primo ricovero è indispensabile per il


rapido incremento della ROSA, poiché non si perdono di vista gli effetti
favorevoli che si manifestano in modo direttamente proporzionale al numero di
oranti.*155Per questo, oltre ai tanti mezzi escogitati per ostacolare
l'efficacia della Confraternita dal suo nucleo ben depurato, l'idea pratica
migliore è quella di facilitare la prima iscrizione al noviziato e non
rendere troppo difficile ed esclusivo il raggiungimento dei livelli più alti.

Il primo livello di iscrizione di un noviziato dovrebbe diventare


accessibile a tutti, come lo è il battesimo per i nuovi cristiani, con un rito
abbreviato, eseguito da un membro (iniziatore) e assistito da altri due
membri. A questi neofiti o novizi dovrebbe essere fornita una prima
pagella riassuntiva e, oltre agli impegni morali di comportarsi in modo
buono, onesto, altruista e di correggere i propri difetti e vizi morali,
l'obbligo di recitare il rito una volta al giorno.
Il progresso dei membri della catena si fonda sul principio del dodici, che
vuol dire che un gran numero di membri deve essere formato dal fattore 12
per 12. Non si passa all'anzianità se non dopo aver registrato 12 persone, ma
ognuno dei 12, a sua volta, deve registrarne anche altrettanti.
Le difficoltà create con l'effettiva registrazione degli aderenti ha limitato il
numero degli oranti, mentre se questa prima registrazione fosse facilitata, i
numeri crescerebbero da soli.
Per evitare tali problemi materiali, si potrebbe stabilire che tutti i nuovi
membri non siano ammessi al circolo se non dopo un periodo di prova e dopo
l'iscrizione individuale di altri dodici membri.
Soprattutto deve prevalere la prescrizione dell'assoluta riconoscenza nei
primi gradi e, se si tratta di oblati, nessuna oblazione deve essere resa a persone
non responsabili del circolo o dell'accademia costituiti.
Distingui pure che i malati profani, i quali semplicemente chiedono aiuto
ai membri, aiutano il noviziato a comprendere che in ogni caso devono
ottenere e possono ottenere la direzione dagli anziani, e più specialmente e
direttamente dal loro anziano, per avviarli su una retta via di filantropia,
senza misticismo (a parte qualche informazione sul regolamento del
programma così come era originariamente previsto per il rito, ma di questo
si può tener conto nei gradi più avanzati).
Questo, cari Fratelli, spiega i concetti fondamentali e originali del
principio del Myriam, e chiedo a voi, ciascuno di voi, per il futuro della
Fratellanza, di studiare il loro possibile adattamento nell'ambito da cui
dipendete.
Soprattutto, nessuna restrizione rigorosa, e fai più o meno lo stesso
con le sollecitazioni. Non dare aiuto se non richiesto; non proponete
l'iscrizione a chi non la chiede, e il resto verrà inesorabilmente.
Non perdete di vista la missione minima, che è medicina del corpo
umano, e che la Grande Missione è creare una fulgida Fratellanza che
nella sua bontà, carità, rettitudine e diligenza sia esempio di una sana
e umana civiltà e si erge contro il vizio e l'ipocrisia sociale dove spesso
un'apparenza nobile nasconde la realtà brutta e volgare.

Questo è il seme che porterà frutto superando e cancellando tutte le


sciocche iniquità e ingiustizie delle sette cadute.
La Confraternita non deve essere una setta, ma una SCUOLA esemplare che
svolge la sua attività alla luce del sole.
L'iniziazione, che comporta un lavoro individuale per il dominio dei
poteri psichici, deve invece restare riservata a chi ne persegue la meta con
assidua perseveranza e senza esitazioni.
Vi abbraccio, con fraterni saluti.
GIULIANOKREMMERZ
APPENDICE E

Il Rituale del Sagittario e il


Rituale dell'Ariete

I. PREAMBOLO

Istruzioni per i praticanti di magia e per gli studiosi di medicina di


Scienze magiche
Con questo numero diIl mondo segreto, sospenderò la profanazione delle
teorie magiche per dedicare alcune istruzioni e fornire consigli a tutti coloro
che richiedono chiarimenti sulle nuove linee guida da seguire.
Di tutti coloro che hanno seguito fedelmente le istruzioni date per la
pratica del 21 novembre,*156pochi hanno sperimentato fenomeni di grande
significato e pochissimi (solo cinque) hanno sbirciato nell'arena delle visioni
spirituali.
Certo, non poteva essere altrimenti; anzi è già troppo. Chi è bravo nella
magia può giustamente porsi una corona sul capo: i Magi, guidati dalla
stella, inchinati davanti alla culla del Cristo, erano Re. Se tutti coloro che
hanno tentato avessero successo nella magia, si ammirerebbe un popolo di
sovrani governanti in un piccolo paese di grandi miserie che in gergo
cosmografico si chiama Terra.
Ricordo, perché è facile da capire, tutti coloro che sono passati dalla
pratica dello spiritismo alla magia, che in sostanza si differenzia dallo
spiritismo per il tipo di fenomeni. Ciò che lo spiritismo intende raggiungere
attraverso il medianitàdei sensitivi, la magia deve produrre attraverso la
scienza e la coscienza del mago.
Come dovrebbero un novizio e un mago praticante arrivare a produrre
questa coscienza?
Praticando.
La pratica insegna più di tutti i libri stampati.Regnum regnare docet:*157
questo è analogo a vivere una vita esemplare in una società volgare. Solo che,
pur comprendendo che la magia, nella sua superiore maestria, non è
accessibile a tutti né è una pratica di cui tutti possono facilmente
impossessarsi, è chiaro che non è facile ottenere ciò che gli uomini di buona
volontà vogliono produrre e provare senza vedendo, per il solo motivo che
non vedono.
D'altra parte, la pratica della magia, data da un maestro, ha questa forma
coerente: lavorare, provare, produrre - o non essere momentaneamente
consapevole del lavoro psichico o animista di cui l'operatore non si dà credito,
perché non vede subito cosa hanno prodotto le sue operazioni.
Sono lusingato di parlare ai lettori e alle persone colte che hanno già letto
e seguito quanto ho scrittoIl mondo segreto,quindi eviterò di ripetere i
complimenti fatti altrove. L'eroe osserva che la natura umana, questa
sconosciuta di tutte le pelli falsamente gnostiche, si affida interamente ai sensi
- non sorprende la sua cecità - e sostiene i sensi come l'osso di base della
certezza. Gli esperimenti magici per loro dovrebbero essere ridotti a un
esercizio balistico.
Ecco il cannone, laggiù il bersaglio: prendi la mira e il proiettile va a segno.
Quindi, nella magia si svolge perfettamente lo stesso: il cannone è il mago
provato; ma il discepolo è solo quel pezzo di ferro o di bronzo informe che
prima di diventare un cannone, e quindi prima di tentare un'esperienza
balistica, subisce un processo completo di lenta trasformazione, così da
mutare interamente tutta la sua primitiva rozzezza in una precisione adatta al
necessario contingenze.
Non tutti hanno l'acume di formare questa seconda creazione di sé stessi in
una sola vita terrena mediante le sagge pratiche della magia. Infatti, coloro che
lavorano instancabilmente a lungo alla nostra arte sono guidati dall'istinto della
ricerca della trasformazione per preparare non solo l'ascesa spirituale, ma la
continuità della propria esistenza.
A rischio, forse, che questi scritti dicano troppo, o diventino a loro volta
poligami che spacciano pozioni d'amore, perle di tesori nascosti di sapienza
arcana; ma non appena passa il dottor Kremmerz, ei semi delle idee seminati
quaggiù non vengono raccolti o assaporati dal pollame contemporaneo, né
germogliano con l'inizio della stagione della fioritura.
La dottrina segreta, la dottrina che non si deve dare in pasto al volgo
pena la morte, tutte le religioni classiche l'hanno tramandata in simboli, in
storie, in parabole ai fedeli di tutti, alle chiese illuminate. Zoroastro,
Buddha, Cristo si danno la mano l'un l'altro; poiché la verità è una, ma le
forme della verità sono molte, e la verità si rivela come una bella donna che
guarda in basso, con disprezzo o ammirazione, e mentre le immagini
possono essere diverse, l'unità sottostante al soggetto è indiscutibilmente
la stessa.
Quando un uomo possiede una donna, voglio dire quando consuma tutta
la sua anima e tutto il suo corpo nel feroce passatempo della ferocia umana, e
c'è tanto in questo che le femmine meritano, ha conosciuto tutte le sue
diverse sembianze. Per lui la sintesi di tutti questi miraggi è quell'unità
femminile che trae piacere da uno sguardo di disprezzo e un altro di
ammirazione al fianco.
I maestri vengono inviati quaggiù per ricordare alla plebe la verità che hanno
dimenticato, o in un modo o nell'altro non hanno fatto altro che discutere
apparentemente le stesse verità in forme diverse: lasciando da sole le figure
colossali di grandi iniziatori come Brahma, Krishna , Cristo. Posso accertare che le
figure di molte grandi arcieresie erano dimentiche delle fonti originali a causa
delle loro memorie extraumane.
Quel Kardec*158ha lasciato una traccia profonda del suo passaggio in
Occidente, non tanto per le teorie e i fenomeni del suo spiritismo che da lui
prende il nome, ma per la teoria della reincarnazione che ha scosso e agitato
tante coscienze e forse le ha agitate più profondamente di anche i
contemporanei di Lutero dopo la Dieta di Worms.
Tutte le religioni contengono la legge della reincarnazione e il cristianesimo
cattolico ha nella sua pratica quotidiana questa regola eseguita dai sacerdoti.
Pertanto, vorrai ricordare e perpetuare questo segreto, che, come ho accennato
altrove, è rimasto così avvolto che anche i sacerdoti celebranti non ne conoscono
il significato.
Il buddismo, da cui la Società Teosofica ha preso tutto il suo linguaggio,
non è diverso dal cristianesimo: la reincarnazione nel buddismo è
un'inevitabilità. I beati del Buddismo ripetono continuamente a se stessi la
seguente frase:
“Le ore della notte sono lunghe per chi veglia: lunga è la strada per
chi è stanco, ma lunga è la vita (l'esistenza) per chi ignora la vera legge.”

Qual è questa vera legge che il Buddha dice in un dialogo con Daniya nel
Tripitaka:
“Ho rotto tutti i legami, ho rotto tutti gli ostacoli, NON SARÒ PIÙ
CONCEPITO.”
Ripassa tutte le dottrine religiose classiche e troverai il sigillo
consapevole e frainteso della trasmigrazione delle anime. Ma capitelo
bene, prima di giudicarlo con parole e pensieri della società
contemporanea, comprese le teorie reincarnazioniste degli spiritisti!
La dottrina segreta segue un modello mistico delle leggi concrete della
natura; comprende tutto e compie l'evoluzione dell'animo umano non in una
sola esistenza terrena, ma in una serie di lunghe vite che rappresentano
l'evoluzione completa dello spirito fino alla conquista della sua primitiva
libertà e fino a quella rottura da ogni legame che fa esclamare il Buddha“Non
sarò più concepito”.
Ipoteticamente, l'Uomo rappresenta esplicitamente il contenitore di un angelo
defunto. L'involuzione dello spirito angelico è appunto la sua umanizzazione, come la
sua evoluzione è l'integrazione: la riconquista della sua libertà divina, cioè la sua
completa spiritualizzazione. Il Nirvana, o stasi di beatitudine, e le esistenze terrene
non sono che tante righe di una pagina tra gli estremi dell'involuzione e della
completa reintegrazione.
Parlo ai miei lettori da cosaLo so:e il mio invito alla spiritualizzazione
delle anime incagliate in questo fango terreno è uno dei tanti
tentativi di riscatto, su cui punta l'occhio vigile di Trimurti*159si compiace di
potare il mistico fiore di loto e la rosa piena di grazia.
Ascoltami con l'anima, perché parlo allo spirito di chi mi legge, e
vorrei che l'intelligente sfogliando queste pagine ricordasse, almeno
per un lampo, che il fango della terra non pesa né loro né me giù in
quest'ora di passione umana.
Il capitano che fa il galante davanti a una fila fiancheggiata da soldati dice: “Ne ho
moltiuomini.” Gli uomini sono piccole unità: due braccia, due gambe, un tronco e una
forma della testa auomo;la stessa configurazione costituisce un idiota così come un
saggio.
Un capitano galante taglia i suoi soldati come moschetti: misura i
suoi uomini come i suoimoschetti.Ma non sa chi di loro sia un
imbecille e quale un sapiente - e ripete l'errore umano di fermarsi
all'apparenza delle cose e valutarle in base a ciò.
Gli uomini, come le cose, differiscono per il loro contenuto. Vediamo un
fodero e non assumiamo la qualità della lama: un manico cesellato può
contenere una spada in miniatura e un fodero rustico una lama autentica.
Perciò gli uomini vanitosi di spirito danno tutto alle apparenze, perché i
volgari sono inclini ad amarla e apprezzarla. Pertanto, la società umana si
nutre di uomini resi schiavi dalla manipolazione dei loro desideri. Mentre il
sapiente (che gli orientali chiamano il beato che penetra le leggi occulte) mira
al contenuto travalicando la forma.
Perciò Cristo disse a Pietro:mi rinnegherai tre volte prima che il
gallo canti— il gallo che doveva cantare è ora l'araldo del Sole
d'Oriente, luce dell'anima e Lucifero della mente umana nel corpo
umano del primo degli apostoli.
Così, gli spiriti eletti sono circondati dall'invidia, perché una società di
persone semicoscienti li saluta come un'ingiustizia. L'uomo che eccelle per
virtù e per lume mentale è un'imposizione.
Ma questa lotta è personificata dal dualismo della cabala: l'inferno della
religione cattolica apostolica romana sta qui, nell'attrazione dello spirito
egoistico della terra sulla natura umana.
Chi non è di questa terra e qui arriva è un Cristo che deve sopportare
fino all'ultima goccia di sangue questo calice amaro, tale che «non viene,
ma come re», come invocato nel Paternoster.
La chiave classica di ogni religione si trova nella conoscenza del sé angelico
dell'individuo: gli orientali dicono che Buddha è in te; Gli occidentali cambiano quel
nome per dire che Cristo è in noi.
Il Buddha o Cristo o Beato o Santo o Ahura Mazda in noi si manifesta solo
quando il grande tentatore, oscuro, pieno di seria materialità, chiamato Mira,
Ahriman, Diavolo, Satana, Lucifero, è scomparso.
L'involuzione dell'anima è il peccato originale, ma avere la chiara
intelligenza di questa caduta degli angeli significa possedere la scienza
dell'involuzione nella vita delle anime ed essere o un santo tra i santi o
l'alleato del Nemico della Luce.
Se vuoi, con criteri esatti, avere un'idea approssimativa dello
sviluppo dell'intelligenza divina in noi, guarda al risveglio quotidiano
dell'intelligenza umana nei bambini. I maestri potrebbero scrivere
trattati su questo: Nel bambino, l'intelligenza umana sorge come
un'incredulità e un ricordo. Il bambino con due begli occhi non vede il
seno di sua madre; il primo sorriso è solo per lei; poi riconosce gli altri
e sorride. Dopo riconosce i luoghi e le cose e la sua memoria si
risveglia, e la parola interviene in favore delle cose concrete, e l'istinto
- quella forza incompresa dell'organismo umano che filosofi e fisiologi
hanno così diversamente definito - si manifesta come l'inconscio di
stadi precedenti della vita psichica, la cui memoria viene cancellata
nella reincarnazione. Incoscienza,

Ho parlato con persone che non hanno mai aperto un libro di magia,
eseguito un rituale o consultato un calendario magico, eppure chi
istintivamente parlava e operava con mezzi magici - e coloro che hanno perso
la memoria di ciò che, condensato allo stato dell'istinto, era conosciuto e
praticato in modo incompleto nelle esistenze precedenti. Qualcuno mi ha
confessato che si sentiva di fare così e così, perché gli parlava un angelo, il suo
angelo, ilintelligente involontariouomo che inconsapevolmente operava in lui.
Il problema che gli uomini comuni si pongono davanti agli occhi, come principio
e fine di ogni filosofia, ha a che fare con il problema di ciò che esiste oltre la morte,e
questo non è che un vano spaventapasseri prima della reincarnazione della
coscienza attraverso la trasmigrazione delle anime.
Pitagora parlando davanti ai pulcini appena nati voleva che le persone si
inchinassero perché potessero contenere l'anima di chissà quale parente. Il pagano
religione, anche la religione classica dei grandi festaioli,*160ritrae gli dei
nell'atto olimpico di trasmutare i loro amanti in bestie o vegetali: non
perché il mito non abbia i suoi significati scientifici occulti, ma, e
soprattutto perché il concetto di trasmigrazione delle anime non era né
nuovo né inaudito in una religione in cui le divinità trasformavano le
creature umane in piante e bestie, invertendo l'ordine delle evoluzioni
coinvolgendo nella materialità coloro che li avevano traditi e ingannati.
La Chiesa cattolica ha scomunicato gli stregoni ei loro patti: perché il patto
della strega o diabolico è implicitamente la negazione volontaria della propria
redenzione spirituale. La filosofia cinica è uno degli estremi del circolo di
beatitudine di Brahma: l'invulnerabilità alle passioni della materia costituisce il
principio argomentativo dell'apparizione di Cristo nell'uomo, e mi sembra che la
passione di Cristo celebrata dalla Chiesa sia un modo plastificato per iniettare
nelle meningi della plebe un siero simbolico di una rivelazione di un sacerdozio
che non detiene più le chiavi.
Tornando ora all'argomento che mi ha ispirato queste parole, il cui valore
non è apprezzato da tutti, voglio insistere affinché i miei lettori non si fermino
alla prima pagina di questa grande scienza della Magia e non contino le ore, i
minuti e i momenti come se le ore e i minuti e i momenti fossero un'eternità.

Una volta fu chiesto a un buddista se la terra potesse essere resa


idonea a portare frutti secondo la volontà dell'uomo. Il beato rispose:
Ogni cosa ha il suo tempo: la terra dona secondo la volontà dell'uomo e
secondo i tempi.
Lo dice Confucio nel libro delle parole sacreil tempo è quello che inizia
tra la promessa e il grande conseguimento—cioè tra desiderio e
realizzazione.
Talete ricordava che il frutto di un albero non è maturo finché non è di stagione,
come il puledro di un asino non nasce prima del dodicesimo mese di gravidanza.
Ora, chi vuole studiare e praticare la magia non deve dimenticare, se mi
ha capito bene, che la conoscenza dell'io interiore costituisce la prima parte
della manifestazione intelligente e cosciente del discepolo - un'unità che
sfugge all'uomo negli stadi ordinari dell'umanità volgare - dopo di che la
conoscenza è connessa coscientemente con il mondo delle cause e non per
fede cieca.
Poiché questo è un passo così importante, il lettore non dovrebbe avere fretta di
andarsene, poco dopo aver iniziato, poiché, come dicono i seguaci di Confucio, il tempo
matura l'atto desiderato.
Nella nostra società profana, cieca e materialista, un bambino colto,
riconosciuto come tale dallo stato in cui vive, impiega un paio di dozzine di anni
prima di diventare superiore ai suoi coetanei aprendo la finestra della sua mente.
Simile alla moglie di Giacobbe Rachele del simbolismo biblico, il cui esempio
dovrebbe bastare a tutti coloro che operano con troppa fretta.
La mia preghiera è semplice: chi comincia deve essere tenace, pertinace e
audace: la vita di un uomo non vale nulla se pretende di credere che la vita del
corpo umanoè identico e uguale alla durata della vita dell'anima umana. A
quanto pare, abbiamo la memoria così corta; è vero, perché gli uomini
dimenticano; il rumore delle passioni umane uccide l'intelletto della luce.
In sostanza, però, ciò è falso: perché l'anima dell'uomo non dimentica
nulla e può intuire, anche tra le dure e severe catene dell'amore terreno e
dell'odio istintivo, la rivelazione di idee fatte in altre epoche.

II. STATUTO E PROGRAMMA DEL


MIRIA
Torniamo alla pratica.
Chi volesse riprendere la pratica iniziata a novembre farebbe bene a
ricominciare con quelle previste per il 21 o 22 marzo.
In Magia tutto è analogico: per analogia le rose possiedono le virtù di
Venere e la pelle del centauro è usata per bruciare le carni di Eracle;
astronomicamente il nuovo anno inizia quando☉si trova in , il vello d'oro
delle fatiche di Giasone è, meno le corna, l'agnello di Dio e l'agnello Gesù.

Dal naturale aspetto teosofico, il sole nel suo corso è analogo alla
vita di Cristo e all'evoluzione delle anime.
Dall'equinozio d'autunno all'equinozio di primavera, e dal
costellazioni dal Sagittario all'Ariete, il regno materiale riemerge dalle
tenebre, il caldo dal freddo, la terra che era desolata dall'assenza di
bontà (il sole, Cristo, la coscienza, la scienza) così come l'Alma Mater
diventa la Mater Dolorosa.
In Capricorno, il moto ascendente del sole nel suo percorso eclittico
celebra la festa del Natale della Luce: ritorna il Cristo, il sole, la luce; il
bambino Gesù è il bambino solare. Attraverso la sua lotta umana, lui
sorge nel cielo (cioè sopra) in Ariete; così il Concilio di Nicea del 325 dC
stabilì l'anniversario della Pasqua cristiana, il cui calcolo non è
astrologicamente esatto, alla domenica successiva al plenilunio di marzo
dopo il ventesimo giorno. Nella solennità della Pasqua o della
risurrezione di Cristo, il simbolo dell'Ariete sta per l'agnello, simbolo del
Salvatore, perché il sole risorge e con la sua luce trionfante salva la
terra: Arimane è vinto.
L'azione della Capra (Capricorno) o dell'Ariete astronomico (Ariete) è
antichissima e dalla più remota antichità. I Caldei, gli Egiziani, gli Ebrei la
custodivano con tutto il suo simbolismo sacrificale: essi stessi ne erano
certi nell'eredità dei sacerdoti delle primitive razze ariane.
Lo zodiaco cristiano è inteso nel suo simbolismo come essenzialmente
egiziano nella mansuetudine, malleabile come la pasta, rappresentante della
zona astrale, e incastonato con una croce sul dorso. La profezia dell'Ariete di
Daniele spiega il significato delle corna a coloro che desiderano comprenderlo, e
la liturgia cattolica, di cui non è questa la sede per discuterne, ha assunto i
significati astronomici di molte delle feste di origine più antica.
Ad esempio, durante la festa di agosto di Eliopoli, il sole è in Leone, e la
Candelora è la trasformazione delle feste del Lupercale in onore di Pan, come
decretato da papa Gelasio.
Ora, in Sagittario, cioè quando il sole è assente dalla terra, il discepolo
inizia il suo ciclo di preparazione: è assopito dal profondo inverno in attesa
della luce e della rinascita che inizia in primavera. Le sue invocazioni per
l'avvento della luce trasformano la preghiera in LUCE TRIONFANTE.

IL RITUALE DEL SAGITTARIO


(Rito di novembre)

Pratica:
Questo è il programma per ogni nuovo mago con cui cominciare.
L'aspirante tipo che viene dallo spiritismo quotidiano può fare a meno di
tutte le nostre regole e può tentare di realizzare da sé il programma che ho
precedentemente espresso, ma se non ci riesce o trova dei ritardi, allora non è
male seguire le prescrizioni che do.
Delineerò un programma introduttivo all'iniziazione magica per i pochi
uomini comuni di buona volontà che desiderano penetrare nell'oscuro e
calunniato sentiero della magia, e senza alcun sottotesto, lo offro a coloro che
hanno i mezzi per entrarvi con tutto l'onore delle armi, un rituale molto semplice
da praticare, dopo il quale coloro che hanno sinceramente fatto progressi
troveranno il modo di riorganizzarsi e riconosceranno tra loro un maestro che li
guiderà nell'iniziazione superiore dei segreti dello spirito umano e dell'invisibile.
Per ora, ecco la ricetta così com'è, come se la stessi dando a uno dei miei
singoli studenti. Lo può tentare chiunque, appena ha raggiunto una certa
sensibilità psichica; e coloro che hanno una volontà forte e potente, affinché
evitino di iniziare e poi interrompere il rituale, e che desiderano perseverare
ad ogni costo, anche se non sono provati e provati, possono eseguire la
pratica, come la do .

Rituale da eseguire
È ora di iniziare =☽di novembre, cioè dal 14 al 28 novembre.*161
Coloro che desiderano praticare da soli possono iniziare isolandosi
dalla vita quotidiana per un periodo di completa lunazione. Ventotto
giorni di celibato, di quieto vivere, ma non di ozio, se ben inteso.
Ognuno deve essere responsabile di gestire i propri affari.
Coloro che hanno famiglia dovrebbero provvedere a se stessi, nella stessa
casa, una stanza separata dove dormire e contemplare da soli. Se è vostra
abitudine cenare in compagnia, allora preferite mangiare da soli e mai dopo il
tramonto, e sempre con moderazione. Nei ventotto giorni, abbi molta cura di
purificare adeguatamente il tuo corpo: cambia spesso la biancheria da letto, fai
un lavaggio generale il lunedì e il venerdì, aera e purifica la stanza mattina e sera,
pulisci o fai pulire la stanza lavando il pavimento con acqua di mare e dove il
mare non è vicino con acqua corrente.
Esercitare prudenza non discutendo con un milione di domande sul perché si debba
preferire l'acqua di mare o l'acqua corrente all'acqua di pozzo o di cisterna: io dispenso
le regole e pregare che gli uomini di buona volontà le eseguano senza discussione,
dopodiché i perché formeranno oggetto delle loro contemplazioni.
Nei ventotto giorni della luna, prega con il tuo cuore:

Alla volontà intelligente del mondo che ti rende degno di entrare nello
studio delle leggi segrete dello spirito umano e guida la tua intelligenza
di te stesso, che tutte le creature spirituali imperfette, tutte le entità
oscure e coloro che hanno ingannato i tuoi sensi, allontanati da te.

Le preghiere dovrebbero essere dette dopo che ti sei purificato. Prega in


silenzio e pronuncia le parole con la bocca e non solo con la mente.
All'inizio scegli una fragranza quotidiana tra gli incensi freschi; ma la
sera, spesso, brucia qualche foglia di alloro comune.
Prega, sempre rivolto a oriente, e con le finestre aperte nelle ore
mattutine, verso l'alba.
Nel periodo preparatorio al celibato, non rispondere ad alcuna richiesta di
comunicazione, per quanto insistente tu possa sentirne il bisogno; lascia che un
sogno lucido sia la tua guida, un sogno che non interpreterai mai alla lettera.

Quando inizi la seconda parte del rituale, aggiungi alla tua preghiera
segni che traccerai mattina e sera con il pollice destro esteso e rivolto verso
il basso come un bastone ai quattro angoli della stanza e al centro.
Questi segni usati nella pratica dell'iniziazione saranno pubblicati in una tabella
alla fine del capitolo.
Non riflettere o filosofeggiare sulla scarsa bellezza calligrafica dei segni e
sul loro significato; rintracciandoli nella prima ora del sorgere del sole di ogni
giorno e prima di coricarsi ogni sera, cercate di condensare tutta la vostra
attenzione sulla realizzazione della volontà divina da cui emanano— dopo
esserti messo al centro della stanza, chiedi cosa desideri sapere dalla scienza
delle verità nascoste del mondo spirituale.
Fallo, senza difetti, ogni mattina e ogni sera. RESTATE IN SILENZIO
E VEDRETE GLI EFFETTI.
Appena cominci a vedere un filo di luce osservata, non pensare di scriverne ai
giornali o di mandarmi un attestato. Non ho bisogno che mi si dica in pubblico,
come con i dentisti, che è andata bene; Ho bisogno di essere particolarmente
utile agli studiosi, e vorrei urgentemente che lo facessero tutti coloro che hanno
un qualche grado di medianità, o che sono dotati di una volontà di ferro,
altrimenti avrei scritto un libro inutile.
Se cominci a essere degno delle vere manifestazioni dell'ignoto, non
parlare, ma lavora in silenzio, ogni notte di luna crescente, e prega con
fervore. Nel giorno in cui potrò esserti veramente utile, non hai che da
desiderarlo con certezza e conoscerai me o chi è al mio posto, per
vederci, e dove fondare una scuola che non sia né un vana accademia né
setta. Ma per essere ammessi a questa scuola di scienza bisogna ben
impegnare l'operazione che ho dato: tra i meritevoli senza conoscersi,
ma animati dallo stesso spirito di bontà, troverai fratelli, che sono tutti
per uno e uno per tutti.
DEVO AVVISARE GLI IMPRUDENTI ED I PRESUNTOSI CHE SE NON
OPERANO SOLO A FINE DEL BENE, AVRANNO RISULTATI MALE.

Per dimostrare che la magia dei magi non è la fantasia di una montagna
malata, devo dire ai signori, alle giovani ragazze e alle signore, alla persona
media che inizia, che do loro i principi della realizzazione, come Dio diede ai primi
padri l'albero del bene e del male.
SE PRATICANO BENE VEDRANNO GRANDI RISULTATI, se sono tentati
dalla fuggevole curiosità di abusare della loro pratica magica,
sperimenteranno le stesse conseguenze nella vita reale, e impareranno che
è pericoloso scrivere libri per denigrarlo, ed è meglio non tentare ciò
da cui ti nascondi, quando il tuo cuore non è puro e l'ideale di bontà
non è definitivo.
Così dice un proverbio italiano: Patti chiari tra amici intimi. La
sventura verrà agli imprudenti per amore del bene, per convertirli alla
verità.

GIULIANOKREMMERZ

IL RITO DELL'ARIETE
Includerò il rituale completo per coloro che possono eseguirlo completamente, coloro
che non possono, lascia che facciano ciò che possono e coloro che, per lo meno,
sentiranno chiaramente che le forme rituali nascondono un'applicazione pratica entro i
limiti dell'onesto, giusto , e le idee sacre dovrebbero praticarlo.
Tre giorni di preparazione e purificazione: astenersi da tutti i cibi di
origine animale, quindi escludere carne, uova, burro, pesce, formaggio.
Lavaggi o bagni o abluzioni alla sera e al mattino, purificazione con legno di
sandalo e fumigazioni di benzoino; in mancanza di incenso utilizzare le
foglie di mirto.
Quando esegue le orazioni il discepolo deve indossare una veste di lino bianco. Anche la
legatura o la fascia intorno alla vita dovrebbe essere bianca. Dovrebbe portare un bastone
color rosa e impugnare la spada con una presa da crociato.
Mentre per il rito di novembre ho prescritto l'assoluta separazione
del discepolo dai pasti domestici, in questo rito dell'Ariete è necessaria
una separazione solitaria dal letto coniugale, che per i celibi significa
castità.*162
Il discepolo che entra in una sala da pranzo deve prendere il suo posto
d'onore, e prima di iniziare il pasto (lo stesso con il sedersi a tavola) immergerà le
dita nell'acqua e traccerà con il pollice sulla tavola, dopo che il pane è stato
spezzato, il segno della benedizione ai figli della luce.
Dopo i primi tre giorni di purificazione, tutto il resto delle due
settimane, in cui si proseguono le invocazioni, non va evitato, se non con
pasti a base di carni animali (carni macellate, pesci, uccelli), e si può
mangiare tutto ciò che deriva da animali vivi: latte, burro, uova,
formaggio. Si tratta di un sistema quasi completo di alimentazione
regolare che, a parte il rito, consiglio a tutti e soprattutto a chi studia e
pratica la magia.
Il classico profumo di è legno di sandalo, ma l'essere pianeta dominante
♂ i profumi di Marte sono ottimali.*163
Il discepolo usa nelle sue vesti la più grande proprietà. Il concetto di
mondanità nella persona è analogo alla purezza dello spirito, come il camice
bianco alla purezza dell'ascesa.
Spiegato come tale, il rituale dell'Ariete diventa una pratica più facile per
coloro che vogliono seguirlo, specialmente nelle condizioni scomode in cui la
civiltà moderna costringe uomini e donne di buona volontà.
I segni da tracciare (vedi prassi di novembre) sono i seguenti e
devono essere così disposti:
L'operatore deve fumigare il luogo delle operazioni: e secondo i
punti cardinali, traccerà con il carbone i quattro segni nei siti indicati,
poi il quinto davanti al luogo dove ora si trova, e dopo
aver tracciato il segno mettete gli altri profumi nel recipiente del fuoco.
Stare con il bastone rivolto verso il carbone (o con la spada in direzione del
segno) e invocarela Forza che restituisce il sole all'Ariete e che restituisce la
vita alle creature che muoiono nella luce e che riappare il genio della luce
disperso nel cammino dell'inferno della materia.
Qui concedo al discepolo la libertà di seguire qualunque forma di incantesimo
sembri appropriata.
I cristiani di tutte le chiese e gli ebrei usano i salmi davidici. Per il
rituale dell'Ariete usa i salmi 43*164e 41†165che sono invocazioni allo
Spirito Santo dei riti cattolici.‡166
Altri discepoli che vogliono seguire un più esclusivamente imprecatorio§167
la formula magica mitigherà il potere spirituale invisibile più vicino per consentire
il contatto con il proprio genio, cioè con l'intelligenza divina più adatta a
l'attuale stato di purificazione rispetto al proprio.¶ 168
In un modo o nell'altro, a questo punto, il discepolo estrae con l'estremità
della spada o del bastone il pentacolo di Salomone, con la punta a oriente, e in
lo spazio tra i suoi piedi e il fuoco i seguenti personaggi:**169

Quindi, ad alta voce, chiama sette volte Michele, il grande angelo del
settenario, e chiedi la luce per una rapida ascesa spirituale e l'intervento
di un messaggero divino.

Commenti sul Rituale


Oggi do questo rituale da eseguire dal 21 marzo al 27 marzo, e poi dall'11
aprile al 18 aprile; Non offro ulteriori rituali, né aggiunte né chiarimenti. Per
rendere accessibile l'occultismo, non posso ridurlo a una mera pratica
religiosa. Con i due riti (Sagittario e Ariete) ridotti a pratiche così semplici
credo di aver fatto pubblicamente il meglio che potesse fare un adepto di
magia; in caso contrario, sarei costretto a sostituire una vecchia religione con
una nuova religione, mentre la magia è per l'aristocrazia del cuore e della
mente, e la religione è per la preghiera.
Coloro che compiono coscienziosamente quanto prescritto nei due riti, e
specialmente quanto indicato nel secondo, esaltando la propria mente alla purezza
ottimale di un ideale divino, troveranno il modo di penetrare fuori da quell'ebbrezza
stato in cui gli uomini sono immersi e entreranno in contatto con il Maestro e non hanno
bisogno di ulteriori ripetizioni.
Poiché l'ascesa è iniziata, il discepolo deve essere completamente tutt'uno
con il suo maestro visibile o invisibile, per seguirlo e obbedirgli e camminare fino
a giungere alla meta di penetrare i misteri indicibili che gli altari e le religioni
nascondono gelosamente in simbolismi poliformi, e che hanno il potere dei
miracoli.
Ridere davanti all'ostia consacrata quando il sacerdote la eleva è un atto
che denota poco rispetto per le opinioni altrui, né si tratta semplicemente di
mancanza di cortesia; soprattutto è una forma di bestialità perché chi ignora
ciò che il sacerdote tenta di ottenere con quell'atto capisce chiaramente che
deriderlo è un'assurdità da sciocchi saggi.
Riguardo a questo rituale di magia operante, cosa comprende non dirò;
padroneggiarne il significato o intuirne il significato è compito del
discepolo che inizia.
Le ore preferite per eseguire questo rituale sono prima dell'alba,
verso le quattro del mattino o poco dopo. Faresti bene a studiare il
posizioni dei cieli: a quell'ora☿è assente, lo sono anche ♀ e ♂;♃ha
ha attraversato il meridiano e solo♄si avvicina ed è debole: il divampante☉
ritorna.
Quali fenomeni ci si dovrebbe aspettare?
Di grazia, cosa stai aspettando in quell'ora in cui l'intero planetario
bestiario è passato, e il nefasto♄l'opposizione è neutralizzata dall'ora
trionfante dell'Ariete?
Attendere l'avvento di☉:con l'avvento di fronte a te mentre operi, si
verificherà un avvento psichico in relazione alle operazioni magiche.
Sono sicuro che alcuni individui desidererebbero più fenomeni materiali
che fenomeni di luce psichica, ma il Mago Saggio considera precisamente che
i fenomeni materiali sono solo una piccola parte della fenomenologia mentale
e preferisce questo a quelli.
Operando nel buio della notte: le mosche fatate o le lucciole o un gufo o un
brigante possono sorprenderti con il loro aspetto; tutto questo è meraviglioso, e
nel buio della notte e nella solitudine di una foresta il soffio più mite ti dà i brividi;
il brigante sarà in grado di effettuare qualsiasi attacco contro di te
con impunità; le tue grida restano inascoltate, la solitudine ti rende schiavo del
brigante. Se invece del malfattore arrivasse una fanciulla come tante belle ad
acuire il tuo desiderio bestiale, sarai felice ma sorpreso ugualmente. Lascia che
accadano queste cose che non sono meraviglie inaudite e l'improvvisatore ti
sedurrà, contento di essere agitato da un diavolo, brigante, o di baciare un
diavolo disegnando cerchi o figure! Sono questi i fenomeni che desideri? O sei
come il dottor Faustus che convoca il diavolo e firma un contratto con lui e
assistito da un notaio per ottenere la soddisfazione di tutti i desideri mondani?
Piuttosto Magic non è di questa diabolica mania, tanto meno l'aria di
solleticare la perversità psichica di certi signori.
La magia con le sue operazioni ed io con i miei riti iniziatici attendiamo
solo un fenomeno, un grande fenomeno, che il Sole risplenda, e che il
grande dio della luce mentale si stia risvegliando ad est della psiche
dormiente del discepolo, e che il giorno sia fatta nell'anima di chi la invoca.
Parlo simbolicamente?
Non è colpa del simbolismo dell'uomo, ma della povertà delle lingue
umane. Il simbolo è visto come opera di un capo di stato maggiore invece che
di un'intuizione magica. Alcune parole la lingua comune non possiede, perché
ciò che si trova essere comune negli uomini non ha il minimo significato a ciò
a cui si riferisce; mentre l'umanità si risveglia al nuovo stato della psiche
umana, sono necessarie nuove parole; quando mancano le parole, si usano
similitudini e certe nuove percezioni dello stato dell'anima sono adombrate
dai poeti nelle loro finzioni ritratte nella natura visibile.
Le religioni fanno la stessa cosa, perché tutti gli ispirati, tutti i santi, tutti i
dottori delle religioni classiche non potevano esprimere con parole
incomprensibili le idee che essi soli avevano. Quando si comprende che le parole
generano idee, come un rovesciamento che genera la causa dall'effetto, si saprà
anche quanto siano ignoranti coloro che negano alle parole nella magia la
proprietà di generare miracoli.
Quando i simboli delle antiche usanze entrano nelle idee fatte dai
popoli, accade che le vere chiavi si perdano per loro nel pozzo dell'oblio. E
gli uomini nuovi che vengono e sanno dove e da quale mondo gridano, e le
tribolazioni che attendono la briciola di sapienza,brucia i simboli e usa le
parole.
Ma è troppo tardi.
Quindi i simboli diventanoparoleemere parole.Per riflessione, le idee
formano la coscienza delle persone senza il giusto sentimento dell'idea
madre, e così gli errori si fissano come chiodi nella materia grigia del
cervello profano.
Il Sole! Cos'è questo sole di cui la magia parla così solennemente?
Forse è quel ragionamento secondo le regole dei filosofi alla moda?
Forse è l'esame gratuito che ostentano tutti i repubblicani della scienza
sperimentale?
No questosolenon può essere definito a priori da un uomo che non
l'ha mai visto. Se ho definito in modi mitici ilMotivoche guida l'adepto,
che lo confonderebbe con il filosoficocriterioche guida lo sperimentatore
in fisica, e i miei lettori non mi capirebbero. Questo sole è il Messia che
gli ebrei aspettano e lo stesso Messia che la chiesa vede riassunto in
cielo nella Pasqua dell'Ariete. Ne parlo, ma gli antichi iniziati non
volevano che se ne parlasse così chiaramente, perché le idee sante sono
come le donne, si consumano e si prostituiscono parlandone a lungo.

In Magic, non appena conosci i rudimenti teorici, devi farlo opera, cioè
tentare in ogni modo di realizzare i propri fini, altrimenti se si parla e non si
opera, si diventa nient'altro che un cacosofia, un ubriacone di parole vuote, un
pietoso saltatore della lingua; ed è così che si diffondono scismi e menzogne che
non hanno fondamento, né capo né coda, e trascinano nell'errore tutti i
legislatori che seguono quelli che gridano più forte.
Prima di spacciare giudizi, dovrebbe essere evidente che quando
l'uomo diventa capace di ragionare con il buon senso, ha già deviato dalla
retta via della natura e della verità con mezzi di indagine autosuggestivi,
pieni di errori e di incertezze.
Colui che viene acclamato medico dalle nostre scuole scientifiche è un
uomo già fatto di idee da lunghi anni di predicazione professorale che gli
hanno riempito la testa di tanta suggestione da credere veramente a ciò che
gli altri gli hanno fatto credere. Le discussioni sono una perdita di tempo; se
vuole andare contro questa grande follia del buon senso deve farlolavora,
prega, pratica—solo così può salvarsi dall'acqua chelo sommerge,che mi
ricorda l'espressione del salmista ebreo che dice che la cecità opprime lo
spirito dei falsi gnostici.
Cristo amava i bambini perché le loro anime non erano ancora entrate in
contatto con lo spirito di errore che la società umana suda e respira, alterando i
ricordi delle nostre origini spirituali.
Prendi un uomo modestamente alfabetizzato quanto può scrivere, leggere
e calcolare; scegli tra quelli di indole mite e di animo fermo, senza grandi virtù
e grandi vizi. Scegli una vita sobria in campagna e pratica una semplice
operazione delle due date e l'avvento del loro intelletto si manifesterà meglio
e più chiaramente che in un cervello abituato alla raffinatezza e alle frasi prese
in prestito. Le menti semplici arrivano prima del quelli deviati lo fanno,i
bambini possiedono intatta l'irradiazione spirituale, e quelli troppo avvezzi alla
malizia la perdono.
Capisco che non sia facile convincere alcuni dei sordi che mi leggono,
ma tant'è: se nella tua vita ti imbatti in un uomo veramente superiore allo
spirito dei tempi, la sua anima infantile esala anche dal suo vestito, perché
il fango non l'ha macchiato e la malizia non l'ha tentato. Quanto più un
uomo desidera sentirsi come coloro che non si lasciano ingannare, tanto
più le tenebre lo accecano.
Gli scienziati contemporanei dicono che le anime dei bambini sono più
facilmente suggestionabile: si ingannano, perché sul tema della suggestionabilità
la scienza medica delle scuole contemporanee non ha ancora pronunciato la sua
parola definitiva e non sa dove questi studi condurranno le future generazioni di
discenti. Tra la suggestione e l'invocazione della luce corre un abisso: ma per
invocare Cristo, Buddha, sole dell'animo umano, bisogna desiderare e chiedere
con l'anima della prima infanzia, ancora profumata del profumo della semplicità
spirituale dell'altro mondo.
Rispondo a chi mi scrive:vorremmo vedere qualcosa, e dire come
San Tommaso,Ci credo perché posso toccarlo.
Èquesto qualcosadesideri ardentemente vedere un'apparizione, aspirito,
l'anima di un defunto? Ma le apparizioni, ilspiriti,le anime dei morti no
toccabile. truffatori,*170che è indiscutibilmente un uomo al di sopra della media
dottorale intellettualmente, e che possiede fegato ardito per aver detto le verità
che accerta, non per questo sembra assiomatico nelle sue convinzioni, ciò che
con logica comune potrebbe significare solo questo: che non eppure credi in
tutto ciò che è veramente possibile nel mondo invisibile.
Allora che senso ha investigare la Dottrina Occulta per fenomeni che
altri hanno ottenuto in modi del tutto elementari?
Un solo fenomeno devi chiedere e aspettarti dalla nostra dottrina: la
reintegrazione del tuo Sé Intelligente, che il tuo spirito rischierà di cercare
la Luce e nella luce il Maestro.
Una volta avvenuto questo fenomeno unico e grandioso, tutti gli altri
sono come un gioco da ragazzi: sai cosa sono, e non varrà l'ebbrezza di
un sabato sera: hai già bevuto l'acqua della fonte celeste e assaggiato il
pane degli angeli di papà Dante.

III.
Detto questo, desidero esaurire l'argomento con alcune ricette precotte che
gioveranno al discepolo della magia pratica mentre tenta di penetrare i segreti
delle analogie astronomiche, in modo da non essere sommerso di lettere per
rispondere a coloro che richiedono un trattato sulle scienze occulte.
Il discepolo della Magia deve considerarsi sulla terra come un atomo
dell'Universo-Unità eunoinsieme a questa unità: Morgante e Marguette,*171
l'infinitesimo piccolo, la cui influenza nessuno abbraccia.
Chi lavora, partendo da questo concetto unitario, deve ricordare, per tutte le
teorie espresse inIl mondo segreto, che la sua pratica deve agire sul resto di
questo corpo illimitato (Universo) - in modo che possa attrarre e respingere,
aspirare e respirare, trattenere e rilasciare ilindeterminatocreatore che anima i
mondi tanto quanto il pollice della mano può toccare tutte le altre dita.
Chi può rifare se stesso in una volta è il detentore di tutte le chiavi
dei miracoli fisici e intellettuali.
Come mettersi sulla strada giusta per ottenere le chiavi desiderate? La
magia ti dà i riti per illuminarti.
Con i rituali che ti ho dato, ti dico: esegui,Tentativoesperanza. Quando
hai fatto tutto esattamente, scrupolosamente, tacitamente, e non hai
potuto completare la luce e penetrare oltre la corrente delle anime
nell'arena dei puri, non dire:Ho finito e l'ho praticato invano, perché se l'hai
fatto fedelmente, o in tempo utile, la mano amica che hai invocato
comincerà, latentemente, l'opera - senza che tu te ne renda conto
conto - per dissipare le tue tenebre, invisibili e indifferenti all'opera di
reintegrazione in questa beatitudine di Luce non sarà interrotta, fino al
giorno del trionfo completo dell'Intelletto di Verità in te. Un anno solare,
da marzo a marzo, segna una svolta completa nelle apparizioni cicliche
della natura.
Tutto ritorna e tutto finisce; la legge fatale dell'eternità nell'ellittica
solare è un dipinto creato dal creatore dell'universo.
A novembre e in (marzo-aprile), il ciclo ricomincia: che io sia su
questa terra o fuori da questa terra quando sarai pronto, mi troverai
sempre e parleremo il linguaggio delle idee e delle verità
incomunicabili con le parole umane.
Con questo ho finito: per chi è già iniziato alla pratica magica ho
detto troppo, per chi vuole imparare e discutere tutto in chiacchiere, ho
detto troppo poco.
Credo di aver scritto abbastanza, cioè quanto è strettamente utile e necessario
per arrivare agli uomini di buona volontà.
Attenzione che il quinto segno delle cinque operazioni che iniziano il 21 marzo è il
segno di un animale zodiacale e di una croce; l'animale potrebbe non essere in cielo
e la croce può essere il quarto colore delle carte dei tarocchi.*172E può darsi
che dove il fuoco brucia l'incenso e il mirto, si possa indovinare e compiere
l'olocausto della materia vivente e svelare un grande segreto.
Ave, o discepolo, ti saluto, ricorda ilClama Necessidi Isaia.†173Il
tempo è propizio.
GIULIANOKREMMERZ

Nota alle istruzioni precedenti: Come ho detto nella nota 4 della mia nota [a
pagina 213], ecco un esempio di incantesimo classico tratto da De Abano, il cui
sistema è angelico come tutti i rituali medievali. È per un allenamento
domenicale:
Conjuro et confirmo super vos Angei fortes Dei, et sancti in nomine
Adonay, Eye, Eye, Eya, qui est ille, qui fuit, est et erit, Eye, Abraye; et in
nomine Saday, Cados, Cados, Cados, alte sendentis super Cherubin; et per
nomen magnum ipsius Dei fortes et potentis, exaltatique super omnes
coelos, Eye, Saraye, plasmatoris seculorum, qui creavit mundum, coelum,
terram, mare, et omnia quae in eis sunt in prime Die, et sigillavit ea sancto
nomine suo Phaa; et per nomine sanctorum Angelorum qui dominantur in
quarto exercitu et serviunt coram potentissimo Salamia, Angelo Magno et
honorato; et per nomen stellae, quae est SOL et per signum, et per
immensum nomen Dei vivi, et per nomina omnia praedicta, conjuro te
Michael, angele magne, qui es praepositus Diei Dominicae; et per nomen
Adonay, Dei Israel, qui creavit mundum et quicquid in eo est, quod pro me
labores, et adimpleas omnem meam petizioneem, juxta meum velle, et votum
meum, in negotio et causa mea.
Varie foto di Giuliano Kremmerz catturate tramite la sua
apostolato
Note a piè di pagina

* 1 . Lo studio più completo di questa tradizione è David Pantano,La


porta magica: uno studio sulla tradizione ermetica italica(Melbourne:
Manticore Press, 2019). Inizia con Enea, Pitagora, Apuleio e Virgilio,
prosegue con Dante, Marsilio Ficino, Pico della Mirandola, Giordano
Bruno, Tommaso Campanella e Cesare della Riviera, conduce a
Cagliostro e Giambattista Vico, e termina con Giuliano Kremmerz,
Julius Evola, Marco Daffi, Giammaria.
* 2 . La storia di questa corrente è ampiamente trattata da Giuseppe
Maddalena Capiferro e Cristian Guzzo,L'Arcano degli Arcani: Ermetismo
Egizio-Partenopeo fra i secoli XVIII–XX(Viareggio: Edizioni Rebis, 2011).

* 3 . Ancora su di lui in David Pantano, La porta magica, e in Giuseppe


Maddalena Capiferro e Cristian Guzzo nell'introduzione a Il processo
del Mago (Viareggio, 2010).
†4 . Le citazioni testuali di Kremmerz indicano la direzione di questa magia d'amore:
“L'amore è il sacrificio istintivo dell'io sotto varie forme nell'unità
sintetica della natura.” Inoltre: “Un entusiasta . . . l'amore basato
sulla mente è impuro, passionale ed è demoniaco. Nell'obbediente,
paziente. . . cuore è un sentimento di abdicazione e di dedizione
angelica”. Vedi Capiferro e Guzzo,L'Arcano degli Arcani, 69.
‡ 5 .Scopi e pratiche alchemiche dell'Ordine Osirideo Egizio(Edizioni
Agape, metà degli anni '80). All'inizio di questo intrigante libro l'editore sottolinea,
tuttavia, che questi insegnamenti probabilmente sono solo derivazioni degli
insegnamenti di Kremmerz piuttosto che del suo lavoro originale.

* 6 . MA IAH-HEL (Anna Maria Piscitelli), ed.,La Pietra Angolare


Miriamica: Oltre 100 anni di storia documentata della SPHCI Fr +
Tm + di Miriam di Giuliano Kremmerz,vol. 1 (Napoli, 2014). Questo libro contiene
un'ampia documentazione che rivendica la legittima successione alla scuola
iniziatica di Kremmerz.
†7 . Giammaria,Marco Daffi e la sua opera(Milano: Editrice Kemi, 1980),
14.
* 8 . Cfr. “KRUR”, “Avviamento alla Magia secondo Giuliano Kremmerz” (1929),
225. Questa frase, però, è stata sostituita da altre parole di approvazione
nelle successive ristampe dell'articolo.
† 9 . FabrizioGiorgio,Roma Renovata Resurgat(Roma: Settimo Sigillo,
2011), Volume 1, 224, 289.
‡10 . Luca Valentini, “Speciale Gruppo di Ur/ Julius Evola e la Fratellanza
di Myriam”, sito de Il Primato Nazionale, agosto 2017.
* 11 . Guarda il mioLa porta magica: uno studio della tradizione ermetica italica
(Manticore Press, 2019).
† 12 . VedereLa Scienza Ermetica della Trasformazione: Il Sentiero Iniziatico della
Magia naturale e divina(Tradizioni interiori, 2019),Angeli e Demoni
d'Amore(pubblicato in modo indipendente, 2019), eI Tarocchi da un punto
di vista filosofico(pubblicato in modo indipendente, 2019).
* 13 . VedereIl Processo del Mago,a cura di PL Pierini (Edizioni Rebis,
2010). Questo libro racconta le vicende inedite che portarono a un
clamoroso processo che coinvolse un ricco nobile e appassionato di
esoterismo, il barone Ricciardelli, nipote di Giuliano Kremmerz, e alti
rappresentanti della Confraternita di Miriam.
†14 . Come notato in Giammaria,Il tapocco secondo la mensa isiaca e l'i re
(Edizioni Alkaest, 1980). Guarda il mioLa Porta Magicaper ulteriori
informazioni su Marco Daffi e sull'ambiente ermetico italico.
‡15 . Riferimento alle opere di Anna Maria Partini, Piero Fenili, Giammaria
Gonella, Luciano Raffaele di Santadomenica, Claudio Claudi,
Vincenzo Nestler.
* 16 . Giammaria,Marco Daffi e la sua opera(Kemi, 1981), postfazione di P.
L., 202.
* 17 . Marco Daffi,Epistolario Confidenziale(di prossima pubblicazione).
* 18 . Sulle opere di Giuliano Kremmerz vedi Bollettino della Società
Italiana di Metapsichica 1, n. 2 (luglio-dicembre 1955): 84-86, e vol.
4, n. 1 (gennaio-giugno 1958): 13-15; trovato anche in Giammaria,
Collecta (Genova: Amenothes, 2003), 89–93.

†19 . Centro Ermetismo Universale di Roma era il ramo editoriale di


una delle organizzazioni miriamiche che prosperarono in Italia dopo la
seconda guerra mondiale. CEUR è stata la prima casa editrice a rendere
disponibile al pubblico il catalogo completo delle opere pubblicate di
Kremmerz in tre volumi.
* 20 . [“L'anima di un Heroi dotata d'igegno” (l'anima di un eroe
dotato di ingegno)-Trans.]
†21 . I principi pitagorici sono incentrati sugli insegnamenti (paideia) di
arete (eccellenza) o virtù sviluppata internamente che cerca di integrare
l'esoterico (akousmatikoi,“insegnamenti orali”) con la scientifica (
mathēmatikoi) in un equilibrio organico del sé, che porta alla
personificazione della virtù.
* 22 . [Kremmerz ha collaborato con l'editore napoletano Derken &
Rocholl per la sua rivistaIl Mondo Segreto (1896-1899). È stato
inoltre direttore di una rubrica di titoli sull'occultismo intitolata
“Biblioteca Esoterica Italiana” per la Casa Editrice Partenopea di
Napoli. Vedi “Opera Omnia” sul sito di Giuliano Kremmerz.-Trans.]

* 23 . [Giuliano Kremmerz e la Fr + Tr + di Myriam delle Edizioni Alkaest, prima


parte de Il medico ermetico. -Trans.]
* 24 . [Ottaviano è lo pseudonimo del Principe Leone Caetani. Vedi The Magic
Door di David Pantano per ulteriori informazioni su Ottaviano e l'ambiente
ermetico italico. -Trans.]
†25 . [Izar è Izar Bne Escur, pseudonimo di Pasquale de Servis, membro di
il Grande Oriente Egiziano e primo maestro nelle arti iniziatiche di
Kremmerz.-Trans.]
‡26 . [Mamo, o Mamo Rosar Amru, si riferisce al principale egregore del
Myriam. Kremmerz, nel suoLa Scienza dei Magi(Scienza dei Magi),
vol. 2 (Roma: Edizioni Mediterranee, 1975, ristampa 1983), pp. 196-99, scrive una storia “ermetica”

piuttosto incomprensibile. Si tratta di un certo Mamo Rosar Amru, sedicente sacerdote di Iside, che

esporta i misteri isiaci nella terra del Partenone (Napoli, Campania) dalle terre nilotiche nei primi secoli

d.C. Questo misterioso transfert è aiutato da un ierodulo "assiro" di nome Myria. Il culto di Iside fu

reinventato in epoca ellenistica, mutato in funzione della credenza di massa nell'immortalità dell'anima.

La storia ha un certo dualismo. Cittadino dell'universo, Mamo confessa il suo orrore alla prospettiva del

coito. Nella riflessione e nell'antitesi, Myria celebra l'accogliente nudità dei suoi umidi recessi: è la

metafora dell'anima, essenza divina, legata alle catene del desiderio, schiava di passioni lascive e

inconfessate, che Kremmerz, con prosa ermetica, definisce come "amore". Il sacerdote Mamo non sa –

in senso gnostico, naturalmente – cosa sia questo “amore” che fu elargito dalla dea Iside e depositato

nell'involucro sacrale e vaginale di Myria. Sarà fatto partecipare alla fine del racconto, quando l'ira della

dea, infuriata forse per aver insultato il suo ierodulo, scatenerà la sua furia su Pompei, seppellendo la

città sotto un bianco manto di cenere. Alla vista di tali rovine, Mamo, forse preso da compassione,

sperimenterà per la prima volta il senso kremmerziano dell'"amore". quando l'ira della dea, infuriata

forse per aver insultato il suo ierodulo, scatenerà il suo furore su Pompei, seppellendo la città sotto un

bianco manto di cenere. Alla vista di tali rovine, Mamo, forse preso da compassione, sperimenterà per

la prima volta il senso kremmerziano dell'"amore". quando l'ira della dea, infuriata forse per aver

insultato il suo ierodulo, scatenerà il suo furore su Pompei, seppellendo la città sotto un bianco manto

di cenere. Alla vista di tali rovine, Mamo, forse preso da compassione, sperimenterà per la prima volta il

senso kremmerziano dell'"amore".-Trans.]

* 27 . [La Cabala italiana ha profonde radici storiche e accademiche


associate alla Cabala cristiana di Pico della Mirandola, Cesare della
Riviera e altri. Sebbene condivida radici comuni nel misticismo ebraico,
è separato e diverso dagli altri rami di questa tradizione in Occidente.
Miriam o Myriam è la forma cabalistica di Maria, e in termini iniziatici
rappresenta la rigenerazione dell'uomo, amaritudine maris, regina
degli angeli, redentrice di Lilith ed Eva, il cui stato di purezza ha
realizzato la nascita di Cristo o Emmanuele. In termini iniziatici, la
Myriam rappresenta la trasformazione dei metalli vili in argento
(argento o stadio lunare dell'albedo; Maria) e poi nell'oro della
perfezione (corpo di ibis o mercurio contenente lo Spirito Santo;
Paraclito). Come afferma Daffi a p. 91, “Miriam, un simbolo del mondo o
dei piani da cui, oltre alle energie psichiche della catena, vengono tratte
forze curative. E a pag. 99, “questi, passivi nella loro influenza ermetica,
attivarsi nel trasferire al paziente la virtù propria accresciuta dalla
preghiera magica con il piano occulto e rende così possibile un
miracolo. Ciò determina una profonda e repentina modificazione
della situazione anatomopatologica del paziente”.-Trans.]

†28 . [L'unico figlio di Kremmerz, Michele Formisano, era turbato per tutta la vita
vita adulta con disturbi psicologici che, secondo la tradizione
esoterica, furono causati dalla sua pratica di alcuni rituali magici
avanzati per i quali non era preparato.-Trans.]
‡29 . [Questo si riferisce alventenneoi vent'anni in cui il fascismo
era al potere il regime di Benito Mussolini e alla pressione politica
esercitata sugli esiliati per la loro presunta o reale opposizione politica al
regime.-Trans.]
§30 . [Il confine tra Italia e Francia comprendeva numerosi espatriati
Italiani che per motivi politici, sociali o ideologici furono costretti a
emigrare, soprattutto durante l'era fascista (1922-1945).-Trans.]
* 31 . [Organico in questo contesto si riferisce a dottrine viventi di un ordine cosmico,
in contrasto con le dottrine inorganiche che sono astratte, materialistiche,
umanocentriche e statiche. Le dottrine organiche sono vive e nutrite dallo
spiritus delle energie cosmiche e applicate nella vita quotidiana. -Trans.]
* 32 . [I piani ammonici si riferiscono al livello solare di iniziazione riservato
ai maestri di autorealizzazione nella terminologia della scala
napoletano-egiziana.-Trans.]
* 33 . [L'italiano qui si legge "Prajna Paramita Pindarta di Dinnaga". Pindara è
un villaggio in India e un altro nome per la divinità Pāṇḍaravāsinī.
Dignaga o Diṅnāga (c. 480-c. 540 d.C.) era uno studioso buddista indiano.
—Trans.]
* 34 . [“Sfortunate vicende giudiziarie” è presumibilmente un riferimento al
procedimento giudiziario che coinvolge Daffi e il nipote di Kremmerz
riassunto nel libro Il Processo del Mago, pubblicato nel 1942 e
ristampato nel 2010 dalle Edizioni Rebis. -Trans.]
†35 . [Nostra: Daffi si riferisce in tutto questo testo a Kremmerz con la terza-
pronome persona impersonaleNostro. -Trans.]
‡36 . [Francesco Paolo Michetti (1851-1929) è stato un artista multidisciplinare,
autore, fotografo e pittore rinomato per i suoi ritratti naturalistici della
vita rurale in Abruzzo. -Trans.]
§37 . [“Maestro della vita” si riferisce a un individuo che ha imparato l'arte di
vivere in tutti i suoi molteplici aspetti. —Trans.]
* 38 . [Vedi Appendice B per la traduzione inglese del Credo. —Trans.]
* 39 . [Kremmerz, “Ai discepoli della grande arte”, in La scienza ermetica
della trasformazione: il sentiero iniziatico della magia naturale e divina,
trad. Fernando Picchi (Rochester, Vt.: Inner Traditions, 2019), 14–15.
-Trans.]
* 40 . [Si riferisce al terapeuta ermetico. La parola therapeut (plurale
therapeutae) è latina, dal plurale greco therapeutai di Filone (Θεραπευταί). Il
termine therapeutes si riferisce a un assistente degli dei, sebbene il termine e
il relativo aggettivo therapeutikos portino nei testi successivi il significato di
assistere a guarire o curare in senso spirituale o medico. -Trans.]
†41 . [Scolain latino antico indicava una scuola di maestri dove gli studenti
andò a imparare e praticare le arti antiche come la medicina.-Trans.]
*42 . [Ciò si riferisce ai casi di guarigione registrati nelle riviste mediche, in
particolare quelli della fine del 1800 in Francia e associati alle scuole
magnetiche di Hector Durville e altri magneticisti e mesmeristi.— Trad.]

†43 . [La pratica miriamica consiste in preghiere ritualizzate in allineamento con


il calendario cosmologico. Durante queste preghiere la catena di
praticanti ermetici, come la Fraternità di Myriam, canalizza l'energia
vitale attraverso il veicolo dei "corridoi dell'amore" verso un
individuo (trasferimento di energia) che è un condotto o prisma per
ricevere (-) energia vitale e trasmettere (+) energia vitale al gruppo di
astanti o ad un individuo malato. Questa energia integra e aumenta
la quantità naturale di energia scambiata all'interno del gruppo. In
“Fitoterapia nozioni ermetiche”, scritto perDiario di Kemi-Hathorno.
5, Daffi ha scritto: “Questa forza, come Maestro Kremmerz
dice, si chiama amore: tra l'infermo e il suo guaritore ci deve essere
amore. Il guaritore prende l'anima del suo malato in un dolcissimo
abbraccio, e nell'unione perfetta della sua solare vitalità inonda il corpo
del sofferente, per cui avviene il piccolo miracolo.-Trans.]
* 44 . [Kremmerz riuscì solo parzialmente a diffondere le sue idee perché i
gerarchi della Fraternità di Myriam erano guidati da piani egoistici o
avevano esperienza e conoscenza insufficienti per determinare come il
processo di guarigione o le operazioni terapeutiche avrebbero dovuto
funzionare.-Trans.]
* 45 . [ Joseph Banks Rhine, pionieristico parapsicologo. —Trans.]
† 46 . [Questo per dire, Kremmerz è stato attento a non mescolare il suo scientifico
indagini e pratiche operative di guarigione ermetica con pratiche religiose
di fede o con le pratiche taumaturgiche di guaritori eccezionali (operatori
di miracoli) come Paracelso, Cagliostro o St. Germain. Non trasgredirebbe
i confini che separano la scienza dalla religione mescolando le due, come
ha fatto, ad esempio, la Christian Science. Kremmerz ha anche affermato
che i guaritori non dovrebbero lavorare indipendentemente o escludendo
i medici e che la guarigione ermetica dovrebbe integrare i trattamenti
medici. —Trans.]
*47 . [Fratres si riferisce in senso lato alla confraternita dei guaritori, inclusi
medici, terapisti e specialisti. -Trans.]
†48 . [Il chinino è un alcaloide isolato dalla corteccia dell'albero della china e
utilizzato per il trattamento della malaria e degli stati febbrili associati e dei crampi alle
gambe causati da spasmo vascolare.—TradS.]

*49 . [Vedi appendice D, “Circolare ai Presidenti della Fraternità di


Myriam, 29 giugno 1914”.-Trans.]
* 50 . Usai queste due parole con Kremmerz, e lui convenne che fossero
opportune per qualificare i presidi ad altri esponenti del Myr +, poiché lui
stesso deplorava la tendenza a impressionare le persone che non hanno
né rettitudine mentale né morale né poteri.
†51 . [Daffi allude alla corruzione dilagante nelle accademie, che
la maggior parte dei membri ha scelto di non vedere o di tacere, mentre lui in modo
subdolo “ha acceso un fiammifero” per denunciare la corruzione dei gerarchi.
L'uso dell'allegoria e delle metafore è un tratto comune della scuola
kremmerziana, essendo la tradizione poetica o mitopoietica un tratto
distintivo della tradizione sapienziale italica.-Trans.]
* 52 . [Qui, Daffi si lamenta del fatto che, esprimendo i suoi giudizi sulle
carenze e deficienze di Kremmerz e della Myriam, si alienerà dalla
comunità ermetica italiana. Per “struttura sociale dominante” si
riferisce alla struttura sociale gerarchica delle organizzazioni
iniziatiche di rito egizio con base napoletana, che a quel tempo erano
guidate da Leone Caetani, Reggente del Grande Oriente d'Egitto.
L'Ordine Egiziano, detto anche dei 12 Maestri Supremi del Collegio
Operativo, era il vertice delle organizzazioni iniziatiche di Rito
Egiziano napoletano come la Myriam, il Rito di Mizraim, il Rito di
Memphis, il Rito Egiziano della Massoneria di Calgiostro, e così via.—
Trad.]
† 53 . [Questa frase latina significa letteralmente “rendere conto” e viene
dal Vangelo di Luca 16:2. Nell'italiano standard, è usato come sinonimo
di resa dei conti, come ad esempio nella frase “Siamo giunti al (abbiamo
raggiunto il) redde rationem!”-Trans.]
* 54 . In una nota aIntroduzione alla Scienza dei Magi,vi farete un'idea
dell'attività di Kremmerz quando scrive del talismano donato a un
discepolo dal suo maestro e dopo che il suo uso autorizzato fu abusato
con conseguenze disastrose.
†55 . [Eusapia Palladino (1854–1918), medium spiritista italiana della Puglia
che affermava di poter parlare con i morti tramite uno spirito guida,
levitare tavoli e creare altri fenomeni soprannaturali.-Trans.]
‡56 . [Il “Programma Fondamentale” era la costituzione della Fraternità di
Myriam scritta da Kremmerz nel 1909 e approvata dal Supreme College
of the Great Egyptian Orient (GOE). Fascicolo A (Dossier A), materiale di
studio fornito ai nuovi aderenti della Fraternità di Myriam. Vedi
appendice C.-Trans.]
* 57 . Questa frase acquista più valore per l'amaro esito che Kremmerz visse con
il figlio. Secondo lui, suo figlio è stato vittima di conoscenze acquisite
incautamente a causa di una cassaforte in cui si trovavano note segrete
custodito restava, per fatale svista, aperto e alla mercé del
demonio.
† 58 . [Paracelso (alias Philippus Aureolus Theophrastus Bombastus von
Hohenheim, 1494-1541) è stato un alchimista, astrologo e medico
svizzero, noto per aver integrato la dottrina tetradica aristotelica che
spiegava la mutazione della materia attraverso i quattro elementi acqua,
aria, terra e fuoco, con la teoria trina del sale, dello zolfo e mercurio.
C'erano voci perpetuate dai circoli miriamici che sostenevano che
Paracelsus fosse una precedente incarnazione di Kremmerz.—TradS.]
* 59 . [I Ricciardelli erano ricchi proprietari terrieri che possedevano ed
affittavano migliaia di ettari di terra in Puglia, Abruzzo e Lazio.—
Trad.]
* 60 . [Il Mondo Secreto edito nel 1982 dalle Edizioni Rebis di
Viarregio in due volumi. -Trans.]
*61 . [La parola animistico qui riguarda l'anima, l'irriducibile radice
cosciente del Sé. -Trans.]
*62 . Dal nome degli abitanti del Principato di Monaco, anche se Beausoleil
si trova nella parte francese di Montecarlo. La casa di Kremmerz era sul
lato francese della strada mentre i negozi dove faceva la spesa erano
tutti in territorio monegasco. Corrispondeva tramite un segretario da
parte francese; tuttavia, la sua vita fu vissuta principalmente a
Montecarlo; fu sepolto nel cimitero di Monaco (al centro del principato
francese), e non sappiamo dove furono gettate le sue ossa! [Daffi ha
scritto questa nota dopo la guerra quando si sapevano poche
informazioni personali su Kremmerz. Tuttavia, successivamente è
venuta alla luce l'ubicazione della sua tomba e altre informazioni
personali e familiari. Il suo luogo di sepoltura è elencato sul sito web
Find a Grave con l'ID memoriale 50571412.—TradS.]
†63 . [Questo si riferisce alle azioni delle squadre fasciste che chiudono il fraterno
organizzazioni sospettate di avere affiliazioni massoniche. L'Accademia
Pitagorica di Bari fu invasa nel 1924 dalle squadre fasciste che saccheggiarono
l'edificio, distrussero proprietà e bruciarono documenti.—TradS.]
*64 . [La forma italiana di una femminamago. -Trans.]
† 65 . [Gli eoni sono intelligenze incorporanti che risiedono nel piano astrale che
gli iniziati entrano in contatto con per certe operazioni magiche.-Trans.]
‡ 66 . [Daffi con ogni probabilità si riferisce alla letteratura, opuscoli, e
materiale insurrezionalista pubblicato in segreto per evitare la censura che
spingeva il popolo italiano a ribellarsi e unirsi a una rivolta nazionale contro le
potenze straniere che allora occupavano l'Italia: l'Austria, la Santa Sede e il
Regno di Napoli.-Trans.]
§67 . Vorrei ricordarteloLa Porta Ermeticaè stato incluso nel
indice dei libri proibiti dal fascismo, come potete constatare voi stessi;
certamente questo divieto fu dovuto a uomini ignoranti che presero lo
pseudonimo Kremmerz e qualche triangolo inserito nella riproduzione della
porta materiale per opera massonica.
*68 . [Dal 1910 al 1949, Domenico Lombardi, napoletano come
Formisano, fu il secondo segretario della Myriam dopo Cuccurulu.
Lombardi ha contribuito con alcuni articoli a The Secret World. Fu il
capo de facto dei vari circoli miriamici dopo la scomparsa di
Kremmerz. Vedi La Pietra Angolare, Edizioni Rebis. -Trans.]
†69 . [Lina Mongenet è stata membro dell'Accademia Virgiliana di Roma. Lei
si vociferava che avesse fornito a Julius Evola l'articolo scritto da Ekatlos
(creduto essere il principe Leone Caetani) intitolato “Il grande segno. On
Stage and in the Wings” e trovato inIntroduzione alla magia,vol. 3
(Tradizioni interiori, 2021) pag. 394.-Trans.]
*70 . [Animistico qui si riferisce alla natura spirituale-numinale della catena
iniziatica. Spirituale e numinale sono intercambiabili in questo caso,
intendendo il nucleo spirituale della catena, che è il suo numen. -Trans.]
†71 . Dott. Giovanni Bonabitacola, di San Severo, morto nel 1944 dopo
ritiratosi come medico praticante e presidente del circolo pitagorico in
via delle Quattro Fontane dal 1919 al 1924, mi confessò - mi pare fosse
a Bari - che fu fatto un unico e ultimo malaugurato tentativo di cura
ermetica per un caso di sifilide. Il risultato fu disastroso perché il
paziente rimase paralizzato. Bonabitacola mi ha detto tanto perché gli
avevo proposto il caso di una paziente colpita da questa infermità, e lui
ha dichiarato categoricamente - avvalorando le sue parole con un
esempio - che allo stato attuale dei procedimenti non c'era
un'accademia di Myriam che potesse permettere di sostituire le proprie
cure ermetiche, inesistenti e inefficaci, con quelle praticate dalla
farmacopea ufficiale.
*72 . [Come è il caso della Messa per i vivi di Padre Pio da Pietrelcina nel
convento di San Giovanni Rotondo.-Trans.]
†73 . [Una condizione necessaria senza la quale qualcosa non è possibile. —
Trans.]
*74 . [La Fraternità di Myriam era organizzata secondo una struttura
gerarchica di cinque gradi. Questi erano: I. un grado esterno che
consiste nel praticare i Novizi e gli Anziani; II. un Circolo interno di
Discepoli Integrali; III. terapeuti; IV. Maestri del Miriam; e il V. grado
costituito dal Collegio Operativo dei Direttori di 12 Savant.-Trans.]
†75 . [Maestro Kremmerz.-Trans.]
*76 . La distinzione tra magia passiva, che è correlata al principio del
Due e deriva dalla Matrice Diadica, traendone energie, e magia
attiva, che trae energie dall'Uno e quindi non sottrae ma aggiunge
energia al piano della creazione, può avere diversi aspetti. In senso
generale le masse profane sono sinonimo del principio diadico del
Due (principio di dualità) e come primo grado dell'Uno (diciamo ad
esempio il “novizio” della Myriam) che difficilmente sente il bisogno
di evolversi da una rozza dipendenza dalle forze naturali.

Questo – in generale – è già un distacco da Matrix, almeno in senso


filosofico, visto che lo èazionee non passività per desiderare un
insegnamento che non sia volgare.
In relazione ad altre scuole mistiche, poi, il principio Uno è dato dal
collegamento ad una fonte iniziatica (seconda distinzione), assumendo il
principio Due riferito ai tentativi di distacco da Matrix che non hanno (ancora)
raggiunto la sponda iniziatica . In una terza distinzione, tutti i praticanti sono
ancora nel Due finché non arriva il momento in cui un vero contatto
mercuriale (eonico-interiore) è stato rivelato e fissato.
Nella quarta distinzione si pone un confine tra il Due (principio
lunare) e l'Uno (principio solare), in un certo punto in cui avviene
l'incontro con l'iniziatore di cui parla Kremmerz.
In una quinta distinzione il confine è posto al momento dell'inizio del
vero e proprio distacco, in senso tecnico, da Matrix.
In una sesta distinzione fisseremo il confine quando Apollo o l'ampolla
alchemica (luce interiore) sarà perfezionata.
E potremmo continuare. . . .
† 77 . I terminiisiaco,osiride,lunare, esolaresono stati profanati da
Manzi e altri, soprattutto nei gravi errori editoriali milanesi e negli
illegittimi tentativi fiorentini di ridare vita a ciò che nella vita reale
non fu mai.
Per ragioni strettamente magiche - in magia - i termini sopra
menzionati furono sostituiti conterapeutico passivoeterapeutico attivo;
queste parole adottate sono più generiche, e il significato tecnico attribuito
alla suddetta profanazione è quello in disuso. [Daffi si riferisce a come certi
termini che erano in uso tra gli iniziati, comeisiaco, osirideo, lunare,e così
via, sono stati usati impropriamente da coloro che scrivono di tali cose
senza avere le qualifiche richieste. Quindi, i legittimi iniziati, che non
volevano essere associati ai ciarlatani o ai presunti iniziati, ricorrevano alla
sostituzione dei suddetti termini profanati con altri più generici, e così i
termini iniziatici originari andavano lentamente perdendo l'uso da parte
degli iniziati.—TradS.]
*78 . [L'oscurità o nigredo si riferisce allo stadio nero di decomposizione e
dissoluzione associato al piombo metallico.-Trans.]
*79 . [Il drago del Giardino delle Esperidi si riferisce alla coscienza di
sé: dubbio, critica e sentimenti di inferiorità che impediscono il
proprio sviluppo ed evoluzione autocoscienti.—TradS.]
†80 . [In DanteDivina Commedia, Dite è una città situata nel quinto cerchio di
inferno, indicato come la "Capitale del peccato".—TradS.]

‡ 81 . [Corpus Philosophorum totia Magiae: testo interno riservato a


Osirian iniziati. Daffi si riferisce alla sezione delCorpusintitolato “Maria”
dove Kremmerz espone la purificazione dell'iniziato attraverso una
discesa nell'inferno.—TradS.]
*82 . In una mia relazione del luglio 1929, Kremmerz, avendo saputo che
Manzi assumeva i suoi presunti titoli iniziatici ostentando anelli
e altre cose, mi scrisse: "Manzi sarà severamente punito per queste
ostentazioni".
†83 . [Giacomo Borracci: capo dell'Accademia Virgiliana di Bari.-Trans.]
‡ 84 . [Giovanni Bonabitacola: capo dell'Accademia Virgiliana di Roma
prima della seconda guerra mondiale.-Trans.]

* 85 . Ne ho avuto prova - anche se non me ne ero accorto durante la vita


di Kremmrerz - e anche se non fosse avvenuta la precisazione esplicita
di questa sostanziale differenza di trattamento (corrispondente, come
appresi nel 1929, proprio a un diverso grado), quando Borracci , reduce
dalla gloriosa impresa di aver bruciato tutte le carte appartenenti al
defunto Kremmerz, espresse di sua iniziativa il suo stupore per la mole
di corrispondenza tra me e Kremmerz, la quale, nobilmente, senza
darmene il minimo avviso, riteneva di aveva distrutto.
Per il modo e il tono era implicito dal fatto, in soli tre anni, che con
nessun'altra persona Kremmerz aveva corrisposto tanto quanto con me,
osservazione che riguardava anche la differenza nella quantità di
corrispondenza tra Borracci e Formisano.
*86 . Le parole che Kremmerz mi rivolse furono, salvo variazioni
insignificanti, le seguenti: “Vedi . . . in queste circostanze il tuo caso di
offuscamento si può spiegare come se io, passando vicino a un pozzo,
udissi una voce che grida aiuto, ma di cui non riuscivo a riconoscere il
volto. Guardando giù per l'imboccatura del pozzo, ho riconosciuto la
tua voce e ho detto: 'Guarda un po', . . . tal dei tali è caduto nel pozzo.
Ed eccomi qui ora per aiutarti.'”
†87 . [Maestroomagisternel senso iniziatico del termine.-Trans.]
‡88 . Secondo Kremmerz, questo grado nei tempi antichi corrispondeva a
quello dell'antico Egitto Afratobita o Efretobita. Kremmerz
aggiunse, nella sua lettera che mi giunse in Abruzzo prima che
andassi a visitarlo per l'ultima volta nell'autunno del 1929: terra."

* 89 . In quei giorni di novembre del 1929 il Dott. Giuseppe Curci da Modugno, mio
ottimo ed affezionato parente, mentre dimorava a Bari si recava a Monte
Carlo e insieme abbiamo conosciuto Formisano. Non ricordo in quale
contesto Curci si rivolse a lui in pubblico (e ad un livello dove gli altri
potevano sentire) e si riferì a lui con la qualifica di “maestro”. Kremmerz
balzò in piedi, molto seccato che si usasse in pubblico un termine così
riferito a lui, e rispose: “Ma lasciamo stare questa espressione, caro Curci;
qui in Francia, gli insegnanti elementari sono indicati come maestri (
maitres)!”
†90 . In quel periodo mi trovai in gravi difficoltà economiche, a causa di
le attività dannose condotte da Manzi contro di me, e avallate da
Borracci.
Kremmerz non è stato informato della realtà alla base dei danni rispetto ai
quali, a causa della sua inconsapevolezza e allo stesso tempo della sua
inettitudine con il denaro, altri si erano trovati in una situazione contraddittoria.
Come terapeuta la sua tendenza era, non diremo assolutamente, ma
relativamente inadatta a trattare le ordinarie questioni amministrative e
finanziarie. Gli è stato necessario confrontarsi con alcuni discepoli gallo-pugliesi
che, per lo più, tranne, credo, Borracci, erano (o avrebbero dovuto essere)
orientati verso la strada della “generazione” finanziaria. La mia esitazione in
queste faccende mi fu di grave danno.
A conferma di ciò posso aggiungere che, nella prima lettera che mi
scrisse, su Manzi, in risposta alle mie proteste e richieste – fin dal 1926 –
di chiarimenti sui miei rapporti finanziari e commerciali con Manzi,
precisava: “Non posso intervenire su questioni relative al profitto, se non
chiamato. La parola profittoaveva su di me un effetto magico se mi fossi
giustamente astenuto dal “chiamarlo” così, perché sarebbe stato non
solo per mio interesse ma per mio dovere, e questo tanto più, poiché lo
scopo di fare soldi in questioni finanziarie con Manzi era davvero
estraneo a ogni mio pensiero, poiché era solo, a mio avviso, per
agevolare un “produttore di ricchezza” (espressione – piena di ironia –
corrente a quel tempo in quegli ambienti gallo-pugliesi!) che non faceva
direttamente e di regola assumere la direzione degli affari finanziari: il
che può, se non giustificare il suo assenteismo da qualsiasi irregolarità
che i suoi “discepoli” compissero, certamente spiegare di che cosa fosse
fatto – fino al chiarimento che gli fece un amico integerrimo. Avvenne
poi, come le cose sono solite fare,
Carlo a sollecitare un pagamento con scadenza di pochi giorni; Ho letto il telegramma a
Kremmerz.
Devo anche dire che in quel momento - forse per paura della censura -
desiderava che nelle comunicazioni a lui indirizzate non venissero utilizzati i
telegrammi. Ricordo il suo fastidio per un telegramma di un mio dipendente,
intorno al luglio 1929. E un altro caso raccontatomi da Bonabitacola della sua
preoccupazione per un criptico telegramma inviato da Pietro Clemente, il quale,
telegrafando perché in gravi condizioni di salute, aveva utilizzato un espressione
enigmatica, quasi come “la mia barca imbarca acqua; lo rimetterai insieme.
Non era per il fatto del telegramma in sé, piuttosto il contenuto
mostrava in quali congerie di guai mi avevano gettato i suoi “discepoli” e
“produttori di ricchezza”. Non solo era preoccupato, ma mi venne incontro
con una richiesta di prestito non tanto piccola, per allora, di ventimila lire,
che restituì secondo le sue istruzioni prima di morire; se non ricordo male,
era nell'aprile del 1930. [Kremmerz chiese questo prestito a Daffi per
pagare i debiti che erano maturati dalla cattiva gestione degli affari dei suoi
discepoli. I dettagli sono esplicitati nelProva del mago.-Trans.]
Lasciato Montecarlo, gli scrissi da Genova riferendogli alcune
emergenze che nel frattempo si erano sovrapposte: ormai, avendogli
sciolto un po' la lingua, gli avevo anche fatto notare la mia situazione di
dover vendere alcune i miei possedimenti per far fronte al disastro che
mi aveva imposto il gruppo gallo-pugliese.
Tutto questo aveva - ripeto - ormai completamente aperto gli occhi di Kremmerz.
Avendo però, almeno dai miei viaggi a Montecarlo e Beausoleil,
tratto l'indimenticabile vantaggio di aver reciso completamente ogni
rapporto con i gallo-pugliesi, visto che non c'erano più “maestri” ai cui
consigli dovevo riverentemente inchinarmi la mia testa e. . . sborsare
denaro o girare cambiali, ero allora in lite con Borracci per la
liquidazione di un compenso per presunta assistenza legale prestata
(si risolse proprio per l'intervento di Formisano).
Nello scrivermi di questo ed altro e nel ribadire (alla fine del 1929)
il perentorio consiglio di liquidare ogni e qualsivoglia rapporto con i
gallo-pugliesi, riconosceva che ero del tutto estraneo alla voracità e
all'avidità di denaro. C'era un giudizio implicito e molto severo degli
altri!
* 91 . [Vedi appendice C, "Programma fondamentale".-Trans.]
*92 . [Setteali (letteralmente sette ali) è l'anagramma di Orazio De
Atellis, importante ermetista e capo politico del movimento
Carboneria, e avanzato iniziato-adepto della scuola napoletana
egizia. Kremmerz racconta ne I dialoghi ermetici che nel 1821
Setteali (De Angelis) era a Nizza con alcuni iniziati e uno di loro indicò
il cielo dove una nuvola formava la forma di un'aquila, a cui Setteali
fece notare che doveva essere un segno che Napoleone era appena
morto. — Trad.]
* 93 . [In questo momento e immediatamente.-Trans.]

† 94 . Kremmerz non ha mai menzionato il vero nome di Ottaviano (Ottaviano).


Possiamo però certamente identificarlo in Don Leone Caetani, duca di
Sermoneta, principe di Teano, noto studioso islamista, ex parlamentare,
emigrato in Canada dopo la prima guerra mondiale e morto a Vancouver
(la Napoli del Canada) il giorno di Natale Giorno nel 1935.
Kremmerz, infatti, ha sempre parlato di “Ottaviano” come di un principe romano
emigrato in Canada dopo la prima guerra mondiale e che aveva venduto ai fratelli la
sua quota di proprietà a Roma. Tutte queste condizioni corrispondono perfettamente
al principe Caetani.
Ancora un ulteriore particolare completa il quadro, ed e cioè che il principe
Caetani si dedicava precedentemente alle imprese forestali, fatto di cui Kremmerz
parlava spesso.
Dal punto di vista ermetico, poi, bisogna considerare l'assoluta
somiglianza di stile tra i volumi di islamistica di Caetani e i due (unici)
articoli pubblicati da “Ottaviano” inCommentario. Sono troppe le
coincidenze perché sia possibile che un altro principe romano si sia
trovato nelle stesse condizioni di Caetani.
Infine, racconterò una strana coincidenza ermetica: la famiglia Caetani
possedeva una proprietà a Velletri, un paese vicino a Roma. Ora, è risaputo che
l'imperatore Augusto (Ottaviano) nacque a Velletri e la maggior parte dei suoi
antenati di famiglia provenivano da lì! “Ottaviano”, dunque, dal punto di vista
ermetico, non era un semplice pseudonimo ma un nome che richiama la sua
gloriosa esistenza precedente – come si diceva negli ambienti ermetici – come
Cesare Ottaviano Augusto.
* 95 . [Vedi allegato D.-Trans.]
*96 . [Sisifo era conosciuto nell'antica mitologia greca come re crudele che veniva punito
dovendo spingere una grossa roccia su una ripida collina, solo per farla rotolare
all'indietro quando si avvicinava alla cima. Da allora, è noto per aver spinto la roccia
instancabilmente per l'eternità. —Trans.]

* 97 . Praticamente abitava a Montecarlo, poiché l'appartamento dove


risiedeva, nel periodo in cui l'ho conosciuto, era all'angolo di una rampa
(Escalier Tivoli) e la via su cui si affacciava il palazzo era sul lato francese
della strada di fronte al all'inizio della rampa, così che attraversando da un
marciapiede all'altro per fare la spesa nei negozi si era già nel principato.
Ritirava la posta presso una cassetta delle lettere situata sul suolo
francese (ufficio postale di Beausoleil) a poche centinaia di metri lungo la
stessa strada.
* 98 . Kremmerz mi ha detto che il primo laboratorio di Myriam si
trovava in un edificio di Viale Elena, guarda caso lo stesso edificio
in cui abitavo all'epoca del mio primo incontro con lo stesso
Kremmerz. In effetti è stata questa circostanza che lo ha portato a
menzionare questo punto. Non so quali preparazioni o pratiche si
facessero al laboratorio ermetico kremmerziano. Ritengo però
che, vista l'ostilità della moglie nei confronti della sua attività, egli
ben presto, forse più per evitare polemiche familiari che per
particolari segreti di lavorazione, avesse allestito presso Ravello
(Amalfi) un laboratorio per la preparazione di medicamenti
ermetici. Mi disse anche che in questo eremo risiedeva l'ultimo dei
superstiti di una tragedia avvenuta molti anni prima a Napoli per
gravi errori commessi da un gruppo di iniziati;

Non so dire quando questo laboratorio di Ravello sia stato chiuso da


Kremmerz. Più tardi, mi disse che aveva ricostruito un laboratorio simile in
montagna, a due o tre ore di viaggio da Beausoleil nelle piccole Alpi (les
Alpilles). Non so perché abbia scelto luoghi di montagna, se per motivi di
riservatezza o per motivi astrologici, o per raccogliere erbe particolari.
Naturalmente mi sembra che l'unico lavoro intrapreso sia stato quello del
Farmaco cattolicodegli alchimisti, a cui lui, mi sembra, nel
ultime fasi della sua esistenza diedero forma ad un unguento o polvere
oleosa, e che - secondo i Miriamiti di Bari - diede ottimi risultati.
Non ho mai visto né usato un unguento o una polvere del genere,
perché all'epoca in cui conobbi Kremmerz e, prima di lui, Giacomo
Borracci, non si faceva più niente a Bari, né a Napoli né a Napoli.
Beausoleil. Ricordo vagamente che mi offrì solo un'occhiata in una
scatoletta in cui sembrava esserci sul fondo una polvere gialla,
residuo di non so quali manipolazioni, e basta.
Ma credo che quanto detto sia sufficiente a confermare che Kremmerz
svolse comunque — nei primi anni del suo soggiorno in Francia (Monaco),
tra il 1912 e il 1917 — un lavoro pratico di medicina ermetica.
Riguardo alla sua attività di medico, mi disse che pur avendo un
diploma argentino che avrebbe potuto tranquillamente far certificare, non
si è mai avvalso di questa possibilità per i consulti. Tuttavia, in quanto
privato e senza concorrenza professionale, dovette certamente intervenire
a livello medico e ammise di aver stretto buone amicizie con vari medici. È
probabile che dalla cerchia che lo circondava trapelassero alcune sue
guarigioni miracolose o notevoli, e che alimentarono la sua reputazione,
accresciuta quando si fratturò la spalla destra e durante l'ultima malattia,
presso i medici locali che lo consideravano un ricco collega in ritiro. [
Farmaco cattolicoqui si riferisce alla medicina universale o alla sostanza
primaria prescritta dagli alchimisti, e non alla parte del testo alchemico del
1666 Chimica Vannoindicato comeDe Farmaco cattolico.-Trans.]
* 99 . Alla fine del 1928 Kremmerz fu coinvolto in un incidente stradale
avvenuto quasi davanti alla sua porta. Una donna stava per essere
investita da un veicolo e lui si è lanciato in soccorso, riuscendo a sottrarla
all'incidente, ma facendosi a sua volta colpire al braccio destro e alla
spalla. È uscito con una frattura alla spalla che ha limitato il movimento del
braccio a metà del range normale.
L'origine occulta dell'incidente è stata discussa molto nei circoli miriamici e
l'incidente è stato attribuito a uno squilibrio che Kremmerz ha subito a causa
della disobbedienza. Si diceva infatti che un gruppo di iniziati di alto rango
d'oltreoceano lo avesse formalmente invitato a trasferirsi in America per dirigere
le funzioni di una cerchia interna di iniziati superiori.
Kremmerz esaminò a lungo questa proposta, ea un certo punto quasi
accarezzò l'idea, che avrebbe portato anche a una stabile soluzione
finanziaria, ma alla fine - e dopo lunghe deliberazioni pro e contro - decise di
non accettarla , perché il programma avrebbe comportato la separazione dai
suoi parenti, moglie e figlio, anche se questi sarebbero stati messi in
condizioni senza temere ristrettezze economiche. Si diceva anche che questi
iniziati insistessero, anche dopo il rifiuto iniziale di Kremmerz, per nuove
conversazioni, come per avvertirlo delle conseguenze se avesse continuato a
rifiutare, ma Kremmerz alla fine fu fermo nella sua decisione. Per coincidenza,
l'incidente automobilistico è seguito molto poco dopo questo episodio.
Non comunicavo direttamente con Kremmerz, perché, ripeto, i miei
rapporti secolari erano di natura del tutto personale, quindi se da un
lato ero più sicuro di altri, dall'altro ero all'oscuro di molte cose che
faceva . Ma ricordo che nella primavera del 1928, prima di un lungo
periodo di mia assenza dalla Francia (vi ritornai un anno e un quarto
dopo, nell'estate del 1929), proprio sulla banchina della stazione mentre
aspettavo il treno che doveva riportarmi in Italia, Kremmerz mi disse che
stava valutando l'opportunità di trasferirsi altrove: in quel momento era
indeciso se scegliere la Svizzera o il Canada. In ogni caso, sembrava
essersi convinto che la vita che stava vivendo a Montecarlo ea Beausoleil
non fosse più adatta a lui e alle sue esigenze.
Ho osservato che in questo modo ha deciso di abbandonare i suoi allievi o
seguaci. A questa intimazione ha risposto: “Sarò geograficamente più lontano,
ma spiritualmente molto più vicino perché potrò ancora una volta orientare,
consigliare e aiutare in modo più efficace”.
Questa affermazione conferma e verifica pienamente l'episodio sopra narrato.

* 100 . [Questa affermazione è sfuggente, ma credo che Daffi si riferisca al


incapacità della Myriam come organizzazione di sviluppare veri adepti che
potessero gestire e salvaguardare l'ordine senza le indicazioni di
Kremmerz.—TradS.]
* 101 . Borracci mi ha dichiarato: “Mi sono messo completamente in gioco
ombre, nel senso che non solo non partecipo poi a riunioni di sorta, ma
limito la mia funzione a prendere nota dei nuovi aspiranti, che non
conosco quasi mai, e a mandargli il cordone di rito”.
Bonabitacola aveva ormai da molti anni abbandonato l'agape della
luna piena durante i mesi solari, con la pretesa di assentarsi per le
vacanze estive.
* 102 . Il caso era quello di un membro a cui Kremmerz aveva donato l'amuleto
con la seguente frase: "Attenti all'aria". Il destinatario superficiale credeva
che il consiglio fosse quello di evitare correnti, brividi e malattie
polmonari, ma non pensava a tutti i significati dell'oroscopo che era
indissolubilmente legato alla donazione dell'amuleto. Perciò non esitò ad
arruolarsi nell'aeronautica, nel cui servizio fu ucciso: non si era guardato
dall'“aria”, e questo lo aveva colpito, come era il suo destino, contro il
quale – quando assoluto – nessun dio o il padrone può impedire.
* 103 . [Quello del fascismo italiano, dal 1922 al 1945.-Trans.]
† 104 . [Ausonia è un antico nome dell'Italia di epoca preromana e
indicato come tale dagli autori latini Virgilio e Ovidio.-Trans.]
* 105 . Nei circoli miriamici è sempre stato affermato che Kremmerz lo fosse
la reincarnazione di Giuseppe Balsamo, il conte di Cagliostro. In effetti,
la somiglianza tra Cagliostro e Kremmerz era impressionante.
Kremmerz non ha mai detto chiaro e tondo: “Io ero Cagliostro”, ma un
giorno eravamo seduti sulla terrazza del Casinò di Montecarlo (non
ricordo più di cosa si discuteva, ricordo solo che si parlava delle
persecuzioni e delle incomprensioni che gli iniziati erano sempre
soggetti) e disse: “Vedi, Ricciardi (nell'intimità del momento in cui
abbreviò il mio cognome), arrivarono ad accusare Cagliostro di aver
rubato la collana della regina”. Non era certo una novità, ma tutta
l'importanza per me stava nel tono con cui fu pronunciata la frase:
sembrava che lo stesso Cagliostro mi stesse parlando pochi giorni dopo
la sua assoluzione!
Se si considera vera l'ipotesi della sua reincarnazione in Cagliostro, si
spiega la sua insistenza nel voler creare, riorganizzare e ripiantare a Roma -
dove Cagliostro fece il suo infelice tentativo propagandistico che si concluse
con il processo al Sant'Uffizio - per far sì che un centro per le sue idee e
attività. C'è anche una grande somiglianza tra il disegno della "Massoneria
Cofto-egiziana" di Cagliostro e quello della "Fraternità di Myriam" di
Kremmerz.
Su Cagliostro e il suo processo, Borracci mi ha fatto notare che storicamente
il processo a Cagliostro è stato l'ultimo processo penale conpremio di corpoda
quell'istituzione ormai (e speriamo per sempre) ridotta a catalogare libri proibiti
ea emettere scomuniche relativamente innocue.
A conferma delle sottili impressioni sulla veridicità della precedente
incarnazione di Formisano-Kremmerz come Cagliostro, devo aggiungere che
nella stessa occasione in cui, sulla terrazza di Montecarlo, Kremmerz si risentì
per la falsa accusa mossa a Cagliostro, sua moglie che gli sedeva accanto e
che aveva orecchie acutissime, come molte donne, sentendo il marito parlare
di Cagliostro, pronunciò una frase strana e paradossale a cui stento a credere
se non l'avessi sentita con le mie orecchie: "Eh Ciro" (pronunciatoSiro in
francese, non so se stesse scherzando), “ti ricordi come stavi bene a San Leo?”
San Leo fu il carcere, come tutti sanno, dove Cagliostro fu rinchiuso a vita
dopo la condanna dell'Inquisizione. Mi chiedo e chiedo, potrebbe spiegarmi
perché una donna che si vantava di essere “cattolica romana apostolica”,
probabilmente per ostentare la sua (presunta) fede e provocare il marito,
potesse dimostrare di credere nella reincarnazione anche solo per un istante,
al punto da deridere il marito per una disgrazia subita da un personaggio
storico vissuto 150 anni prima? Misteri della psiche umana!

Ciò che conta non è questa sfortunata psicologia femminile, ma


l'osservazione che avevo fatto nell'occasione che lui non solo non
rimproverava la moglie per questa infelice affermazione (e questo si spiega
con la sua condizione) ma si lamentava anche (rivolgendosi a me per
mostrare pentimento) che aveva, in passato, confidato alla moglie. E,
d'altronde, come poteva inventarsi una storia del genere Anna Beato,
donna di pochissima cultura rispetto a Formisano?
Devo quindi dedurne che la precedente incarnazione come Cagliostro è
stata confidata da Kremmerz alla cerchia dei suoi intimi e spiega così
l'attrazione e insieme la repulsione che aveva per Roma. [Anna Beato era il
nome della moglie di Ciro Formisano.-Trans.]
*106 . [Dopo che il governo di Mussolini approvò una legge che metteva al bando la massoneria
organizzazioni Numerose furono le incursioni compiute dalle squadre
fasciste in tutta la penisola per sovvertire qualsiasi organizzazione ritenuta
massonica.-Trans.]
* 107 . Kremmerz mi ha detto che in passato la forma massonica è stata adottata da
fraternità iniziatiche, ma che tale forma non è più ritenuta congruente con le
rinnovate forme della tradizione. Lui stesso non è mai appartenuto alla
massoneria italiana. Forse quello americano.
Non sono quindi in grado di stabilire se in linea di principio Kremmerz abbia
incluso la Massoneria tra le associazioni vietate dall'articolo cinquantacinquesimo del
programma di adesione degli aspiranti alla Myriam.
Mi sembra però chiaro da tutto il contesto che la Massoneria è vuota,
già compromessa da vincoli politici, non solo di ogni contenuto
iniziatico, ma anche di ogni capacità sociale e spirituale, e va intesa tra le
società vietate agli appartenenti alla la Miriam.
*108 . Per misurare l'importanza della luna piena agape nella prima estate
mese e, di conseguenza, della negligente leggerezza con cui i vertici delle
accademie Myriam hanno preteso che questo evento si svolgesse come una
cerimonia, è necessario conoscere bene i fondamenti dell'alimentazione
occulta degli esseri umani.
Kremmerz mi ha insegnato - e questo insegnamento lo devo veramente a lui
- che avviene un contatto intimo tra i corpi fluidici degli operatori ei loro corpi
umani eterei, anche se sono semplicemente coinvolti nella magia isiaca. Geniio
eonisono attratti verso la sfera umana dalle emanazioni umorali umane, e questo
costituisce un segreto per operazioni di livello superiore.
Ma basti ricordare come i poteri di un'agape, che non deve essere quindi
un banchetto triste come un refettorio ma gioiosamente asciutto, siano
inevitabilmente attratti, se si tratta di un'agape e non di un carnevale dei sensi
entità astrali volute agenti sul piano fisico. Nel Solleone, poi, i genii sono
particolarmente attivi per il ciclo insito nella loro natura, e perciò si avvicinano
agli iniziati, desiderosi di partecipare, per sedersi a quella tavola loro
promessa nel patto rituale.
E la vera promessa era invitaregeniia ciascun Solleone: la promessa era
insita nel fatto stesso di entrare a far parte della catena stabilita. Ora,
disinteressarsi o fuggire per paura o per pusillanimità da questo preciso
impegno equivale a invitare a cena un amico e poi cacciarlo via da casa
quando arriva con il biglietto d'invito in mano! Nessuna giustificazione,
nessuna paura può giustificare l'annullamento di questo banchetto annuale!
Chi ha la fortuna di percepire che cosa grandiosa è l'incontro, da
tutti i punti cardinali di entità di ogni specie e genere, e non solo
quelle appartenenti alla propria catena. Rinnovando un patto si
alimentano fluidamente nell'agape, rafforzando il sodalizio con i
partecipanti. A lui solo si deve l'enorme superficialità con cui questo
rito è stato trattato dai cosiddetti capi ed esponenti che lo hanno
lasciato cadere in disuso.
Un'agape ha anche un altro scopo non facilmente distinguibile a
causa dei suoi riflessi con menti inconsce immature per le stratificazioni
delle credenze nazarene in una sola e unica esistenza e in un effetto
allargante da parte di Hermes. Vale a dire del suddetto, con le
emanazioni conviviali di un'agape sacra, avviene un'alimentazione
fluidica di anime disincarnate che a stadi evolutivi superiori o inferiori si
nutrono in sfere diverse e quindi non ostruiscono gli eoni.
I banchetti non avevano altro scopo in nessuna zona dell'Italia
meridionale se non quello di riunire e riconsolare, cioè lo scopo apparente
o nascosto di consolare i parenti addolorati, e cucinare per loro, in segno di
lutto, per spegnere il focolare centrale in casa. [Solleone, che significa
letteralmente Sole-Leone, è piena estate tra metà luglio e metà agosto,
durante il quale il sole risiede nella casa zodiacale del Leone, in mezzo al
sole cocente della calura estiva.—Trans.]
*109 . Come Kremmerz giudicò il trattato Lateranense può essere dedotto dal
frase seguente: “I fascisti vestono di nero e qui la loro tintura
fatale è nera”, cioè Kremmerz voleva vedere un'attrazione magica
o un'affiliazione del colore nero dei preti alle camicie nere dei
fascisti.
Questa frase integra altri esempi dello stesso periodo, in cui questa questione
dei colori è emersa durante le conversazioni; Kremmerz ha confermato la sua
avversione per l'abbigliamento nero dei cattolici e mi ha mostrato i suoi calzini, che
quel giorno erano rossi, e ha detto: "Vedi, io non porto nemmeno i calzini neri, e non
li ho mai indossati!"
* 110 . Kremmerz una volta mi parlò di insolite operazioni magiche che furono
compiuta da un gruppo di iniziati a Napoli. Ne avevo sentito parlare da
Bonabitacola in precedenti conversazioni. Questi erano alta magia
operazioni che comportano la creazione di un corpo temporale per un eone; pare che in
effetti questa creazione abbia avuto i suoi effetti per un certo periodo, e, per quanto non
fosse favoleggiato, si arrivò al punto che l'eone, nelle sembianze di un gentiluomo in
abito da sera, intervenne nelle rappresentazioni pubbliche!

Kremmerz mi ha raccontato che, a causa di errori commessi dagli


operatori, le operazioni si sono invertite e l'entità ha portato alla distruzione
del luogo dove si svolgevano le operazioni: il crollo dell'edificio che ha
travolto gli operatori tranne uno che - ha aggiunto Kremmerz - è
sopravvissuto malato (con tubercolosi) per diversi anni.
Conosco ciò a cui si fa riferimento qui per mia conoscenza e non
per bocca di altri, ma non posso rivelare il segreto.
Kremmerz ha commentato l'evento, dicendomi: “Beh, Ricciardé .
. . non è necessario che, nei nostri tempi (moderni), si facciano cose che si
facevano nei tempi antichi».
In un'altra occasione mi parlò di certe pratiche, dicendo: “Vedi,
Ricciardé! A quei tempi, il discepolo poteva essere rinchiuso nel tempio e
ricevere alloggio e cure e gli veniva detto di 'fare questo e quello, e per
tanti giorni e mesi!' e non gli è stato permesso di partire fino a quando
l'operazione a lui assegnata non ha avuto successo, tutto questo è oggi
inconcepibile.
Mi è stato poi detto dagli accoliti della sua iniziativa che forse più di una volta
ha detto “avevo sbagliato il calendario”, intendendo che la sua iniziativa era stata
anacronistica – in anticipo sui tempi. [“Corpo temporale per un eone” si riferisce
alla creazione magica di un homunuculus, come raccontato notoriamente nel
romanzo classico di Gustav MeyrinkIl Golem.—Trad.]

*111 . Che Kremmerz non credesse che presto sarebbe morto, lo deduco dal
seguenti fatti:

1. Intorno al 1928 Kremmerz confidò ai suoi collaboratori più iniziati


che il suo ciclo di vita subì una crisi nel senso che sarebbe morto
entro quell'anno o sarebbe vissuto altri diciassette anni, cioè
intorno al 1945.
2. Infatti nel 1928 Kremmerz era in procinto di decidere (vedi la nota alle
pagine 70-71) se trasferirsi in Nord America. Questo trasferimento
comportava la sua reintegrazione “nel mio rango antico”. Qualunque fosse il
grado o la funzione, è chiaro che difficilmente un grado di rilievo (che si
presume essere quello in cui Kremmerz doveva essere reintegrato) sarebbe
affidato per un solo anno, o poco più, e partire dal fine del 1928, periodo
probabile del nuovo insediamento, fino al maggio 1930, periodo della sua
morte.
3. Come è noto, Kremmerz in quel particolare periodo continuò a scrivere il
Dialoghi. Nella prefazione alla prima edizione scrive: “Poiché non ho
spiegato perché è stato stampato questo primo volume, non spenderò
nulla, nemmeno una parola, perché dopo questo non appariranno altri
volumi con altri dialoghi ”- segno che intendeva continuare a scrivere per
diversi anni.
4. Un elemento intrinseco su ulteriori bozze delDialoghisi può dedurre
dal tempo necessario per scrivere i primi sette dialoghi. Nel dialogo
3, capitolo 6, cita l'Institut Metapsychique International di Parigi e
nei suoi commenti scrive: “di cui fanno parte . . . Dottor Geley. . .”

Ora, nelle mie conversazioni del 1929 osservai che il Dr. Geley era
morto nel 1925 in un incidente aereo, e lo sapevo perché ero un lettore
delle pubblicazioni delle indagini dell'Istituto Francese di Metapsichica.
Kremmerz (non so perché, leggermente infastidito dalla mia domanda)
rispose che il terzo dialogo era stato scritto intorno al 1923, quando
Geley era ancora vivo.
Come dice nella prefazione all'edizione del 1929, non ha riletto né
corretto i suoi scritti.
Se dunque nel 1923 scrisse il terzo dialogo e nel 1929 ne aveva
scritti in tutto nove, cioè altri sei, gli attribuiremo una velocità di lavoro
di un dialogo all'anno, e se crediamo che il ciclo da lui disegnato nella
sua mente doveva basarsi su uno dei due numeri cabalistici 21 (7 × 3)
o 27 (3 × 9), su un altro volume, forse due (con sette o nove dialoghi
per volume), possiamo supporre che Kremmerz si aspettasse scrivere
da dodici a diciotto altri dialoghi (capitoli) che ci darebbero, nel caso
del numero inferiore di dodici anni, un dialogo all'anno dal 1920 al
1942, e nell'altro caso una durata massima di diciotto anni (cioè, 1930
+ 18 = 1948), forse troppo vecchio an
età, ma al ritmo di un dialogo ogni sei mesi significherebbe altri nove
anni di vita, cosa molto probabile perché sarebbe arrivato alle soglie
della seconda guerra mondiale (si veda la nota alle pagine 70-71).

5. È stato riferito dagli amici intimi di Myriam, di Kremmerz, che aveva


detto in più occasioni che avrebbe lasciato la Costa Azzurra solo in
caso di guerra tra Italia e Francia. Prendo questa affermazione per la
verità. Certamente predisse o almeno intravide nel 1928-29 che la
guerra sarebbe scoppiata circa dieci anni dopo; ora, formulare una
tale ipotesi portava con sé come premessa la sua esistenza, almeno
alle soglie del conflitto tra le due nazioni sorelle.
Va inteso che la sua intenzione di rimanere in Costa Azzurra era
apparentemente contraddittoria con le trattative che condusse con i
suoi amici d'oltreoceano per trasferirsi, trattative che possiamo
collocare tra il 1928 e il momento dell'incidente, nell'estate di
quell'anno, ma si può conciliare la contraddizione ritenendo che
l'affermazione della permanenza in Costa Azzurra rispondesse al suo
segreto proposito di rifiutare, in ultima analisi, come del resto fece,
l'invito a trasferirsi.

*112 .La Porta Ermetica, come accennato, è stato inserito nell'Indice di


Libri proibiti per motivi razziali, così come erano proibite le opere di
Eliphas Levi. Chissà perché, ma credo volutamente che abbiano finto di
ignorare il fatto che Kremmerz fosse solo uno pseudonimo del nome
napoletano di Formisano, e che nessuno si sia preoccupato di far sapere
alla censura che Eliphas Levi era lo pseudonimo di un francese “ariano” e
diacono di Santa Romana Chiesa. Alphonse Louis Constant fu
impropriamente chiamato "Abate Constant", come lo stesso Lévi-Constant
aveva sempre chiarito.
Forse il pentacolo e le lettere ebraiche delle figure che illustrano il
monumento della Porta Ermetica in piazza Vittorio Emanuele hanno fatto pensare
a sette ebraiche; chi lo sa? Naturalmente, però, nessuno dei professori di Myriam
ha avuto il coraggio di dire una parola, nemmeno di rettificare l'“arianesimo”
degli autori. Ma sapevano, rannicchiati, come si erano rimpiccioliti nelle loro
poltrone?
Non so, poi, in un certo momento del 1943, quale fosse il programma di
Bonabitacola per la stampa delle opere di Kremmerz. Naturalmente, quando ho
accennato a un programma simile, come sempre, con parole ed espressioni
pompose, mi ha detto che le autorità preposte ai permessi avevano negato il
permesso, protestando per mancanza di carta. Come osservava un malinconico
Bonabitacola: “Che miseria morale! Purtroppo bisogna ammettere che il
programma romano è caduto!”
*113 . [Giammaria cita nell'introduzione a “Alchimia, Ermetica,
Terapica ed Erotica” che Marco Daffi aveva in mente di scrivere un libro su
“Eros, Therapeutics and Eonics”, e questi saggi sono stati scritti a tale scopo.
Le date si riferiscono al momento in cui i saggi furono scritti, un anno prima
della morte di Daffi nel 1969. In un certo senso i saggi qui inclusi
rappresentano il testamento finale di Daffi.-Trans.]
*114 . [Con "quid fluido", Kremmerz sta parlando di un non ancora manifesto
fattore rilevabile che agisce come un agente occulto ma resiste
all'osservazione empirica. Quid è un'influenza o una causa sconosciuta
percepita dalla mente e non dai sensi esterni. A seconda del contesto, il
termine potrebbe riferirsi a una forza occulta, sincronicità, entità, legge o
proprietà impegnata all'interno del modello standard dell'ermetismo, che
pretende che ogni individuo o entità, oggetto, ecc., sia connesso all'Uno: il
Monade: in un regno oltre il tempo e lo spazio secondo le leggi occulte. In
questo esempio, Kremmerz afferma che l'entità delle sofferenze di massa
verificatesi durante la prima guerra mondiale avrebbe potuto accumularsi,
indugiare e rimanere dormiente come una sterlina in un deposito occulto per
decenni, manifestandosi infine come la causa nascosta alla base dei violenti
cambiamenti che ha travolto le società occidentali alla fine degli anni '30 e
'60.— Trad.]
*115 . [La lana caprina è un materiale ultra fine di fibre sottili chiamato anche
mohair. In questo contesto, Daffi fa un confronto poetico con i principi e le leggi
raffinati, trasparenti, occulti che determinano l'atto miracoloso. Il “nominale” si
riferisce alle leggi naturali. I miracoli sono come la lana caprina, troppo delicata e
fine per essere percepita o apprezzata dalle masse grossolane, poiché accordano
gli eventi solo agli avvenimenti naturali.—TradS.]
*116 . [Questa non è l'anima individuale, ma piuttosto lo Spirito universale nel
senso di Spiritus, Paraclete, Ruach Elohim o Anima Mundi.-Trans.]
*117 . [La valorizzazione è uno specifico potere ermetico (occulto) o virtù esclusiva
a magi avanzati per la trasmissione di energia, intesa in senso
tradizionale per conferire valore a qualcuno o qualcosa elevandone
l'essere ontologico. La valorizzazione è il potere effettivo trasmesso
dall'Ermetista per migliorare un degno discepolo con un'energia o
un'esperienza superiore. Un esempio pertinente è fornito da Kremmerz
inCorpo,dove Kremmerz, un novizio, chiede al suo maestro Izar Bne
Escur un talismano per liberarlo dalla paura vissuta di notte. Izar
raccoglie una pietra triangolare dalla riva del mare e la dà a Kremmerz,
dicendo: "Questo ti libererà dalle tue paure". A questo, Kremmerz
chiede: "È questo il risultato della mia autosuggestione?" Izar risponde:
"No, anche se non credi nel potere di questa pietra, ti proteggerà
comunque dalla paura della notte perché la mia volontà è impressa su
questa pietra e ti libererà". (Corpus philosophicum totius magiae,di G.
Kremmerz, Editrice Kemi, Milano, 1982, pag. 84.)
— Trad.]
*118 . [Il corpo lunare è il sistema umorale associato alle emozioni,
sentimenti, e così via.-Trans.]
†119 . [Il corpo solare è il recesso più profondo del sé, l'attivo, centrato sulla volontà
stato di coscienza.-Trans.]
* 120 . [Circolare di Kremmerz del 1914 ai presidenti della Myriamic
accademie. Vedi appendice D. —Trans.]
*121 . [Si tratta di un riferimento alla pubblicazione delle lunazioni attribuita ad an
anonimo napoletano (Izar Bne Escur) sulla pratica di imbrigliare gli
auspici siderali. —Trans.]
*122 . [Vedi allegato B.-Trans.]
*123 . [Lo stato di Stella Fissa si riferisce a uno stato incondizionato dell'essere,
realizzato dall'iniziato nel sancta sanctorum, e caratterizzato dalla
completa integrazione dell'individuo nella sua radice trascendente:
numen. Vedi Marco Daffi, Gli Avatars, Kemi-Hathor N. 32, Feb. 1988,
Milano —Trad.]
*124 . [Hyliac o Hyle si riferisce all'involucro materiale.—TradS.]
*125 . [Riferimento alla corrispondenza tradizionale delle quattro radici divine
dell'esistenza che collegano gli umori con gli elementi. Polibo, genero di
Ippocrate, sviluppò la dottrina dei quattro umori (humoresque = “fluidi”)
dalla dottrina dei quattro elementi e un sistema terapeutico che si basa su
di essa, la medicina umorale. Secondo questo sistema, la salute
corrisponde ad un'armoniosa distribuzione dei quattro umori (eucrasia),
rispettivamente degli elementi: sangue (aria), muco (acqua), bile nera
(terra) e bile gialla (fuoco). La malattia, invece, è un'errata miscelazione di
fluidi (discrasia), come nel caso della dominanza di un fluido o di un
elemento. Secondo antichi concetti, la terapia avviene svuotando il liquido
in eccesso (materia pecans = “materia contaminata”).
— Trad.]
*126 . [Daffi lo dice in alcune circostanze, ad esempio con le malattie
che colpiscono i legamenti o il tessuto connettivo, è difficile discernere uno
qualsiasi dei quattro corpi come predominante a causa dell'interconnessione
della malattia o della malattia. Sta sottolineando che in casi di grande
complessità, il trattamento dei pazienti richiede più di una soluzione valida
per tutti e che devono essere attuati trattamenti diversi per corpi diversi.
-Trans.]
*127 . [Ogni giorno della settimana è intriso di una qualità dominante di uno di
le sette forme di intelligenza. —Trans.]
*128 . [Questi sono i simboli numerologici cardinali riferiti da Hermetic
pratica per denotare la relazione tra i quattro corpi terrestri (tellus)
con le sette forme siderali (sidus) delle Luci intelligibili. L'aquila che
vola in aria e il rospo che striscia a terra rappresentano il Magistero.
Nelle forme ermetiche di esegesi mantica, il veggente deve
comprendere la relazione tra la configurazione generale dei corpi
quaternari dell'oggetto in esame con i vettori dominanti delle sette
luci siderali (potenze). (Vedi Michael Maier, Symbola Aureae Mensae
Duodecim Nationum[1617], citato da Pietro Negri, “Sub Specie
Interioritatus”,Introduzione alla magia,Volume 1, Inner Traditions,
2001, pagina 8.) —Trans.]
*129 . [Si riferisce alle carte dei tarocchi italiani composte da quattro semi: monete, coppe,
spade, bastoni. —Trans.]
* 130 . [Daffi si riferisce a dichiarazioni della Chiesa cattolica di recente
fatto usare un metodo contraccettivo ritmico come alternativa all'aborto.
Tale consiglio dimostra che intendevano l'eros come una virtù intrinseca al
matrimonio.-Trans.]
* 131 . [Ermes o Mercurio, patrono dei viaggiatori, dei pellegrini e dei ladri, era
nato in una grotta sul monte Cillene in Arcadia (quindi etichettato con
l'attributo Cillenius, che rappresenta un aspetto più alto, trasfigurato e
rarefatto di Mercurius).—TradS.]
†132 . [O intersezione.-Trans.]
* 133 . [Capitolo 7 diLa Porta Ermetica. -Trans.]
* 134 . [Preso in prestito dal greco ágamos, "celibe", "single", da a + -
gamos, derivato di gámos "matrimonio", "matrimonio", che significa non
coinvolgere la fusione di gameti maschili e femminili nella riproduzione:
agamogenetico, agamo, partenogenetico, asessuale, non sessuale. -Trans.]
* 135 . [La frase affinità elettive o affinità chimiche era usata per
descrivono composti che interagiscono tra loro solo in
determinate circostanze. In un romanzo omonimo, Goethe lo usò
come metafora organizzativa del matrimonio e del conflitto tra
responsabilità e passione.—Trad.]
*136 . [Vale a dire, l'idea che le benedizioni di un prete possano spazzare via il
differenze inconciliabili tra coppie mal assortite.-Trans.]
†137 . [Questo si riferisce all'elemento Ermetico o interno del fuoco, specialmente a
uno stato alterato dell'essere, come il kremmerzianomagche attiva
consapevolmente vettori di energia sotto forma di desiderio, volontà, amore.-Trans.]

*138 . [Questo monumento presenta emblemi e iscrizioni per ciascuno dei


pianeti e metalli. Questo si riferisce a Marte/Ferro, e l'iscrizione
completa recita,QUI SCIT COMBVRERE AQVA ET LAVARE IGNE FACIT DE
TERRA CAELVM ET DE CAELO TERRAM PRETIOSAM("Colui che può
bruciare con l'acqua e lavarsi con il fuoco fa un cielo di terra e una terra
preziosa di cielo"). —Trans.]
* 139 . ["Non richiedere stimolazione" è un riferimento a innato e interno
conoscenza basata sull'intuizione che non è condizionata da stimoli
esterni.—TradS.]
† 140 . [Fiatè latino per "Lascia che sia fatto", un comando autorevole o
decreto ufficiale.—TradS.]
*141 . [Nel 1921, dopo aver trascorso molti anni all'estero in Francia,
Kremmerz tornò in Italia per tenere una serie di conferenze
sull'ermetismo presso le due rimanenti accademie miriamiche ancora
operanti, l'Accademia Pitagorica di Bari e il Circolo Virgiliano di Roma.
Indubbiamente, Kremmerz ha cercato di valutare la qualità dei membri
e determinare se i tempi fossero propizi per rinnovare il Myriam.
— Trad.]
*142 . [“Finalismo dell'uomo” si riferisce all'esito trasmutativo di un uomo
ontologia da animale umano a essenza divina dell'essere (angelico).—
Trad.]
*143 . [Vedi capitolo 4.-Trans.]
*144 . Kremmerz afferma che i sensi esterni sono appesantiti da
percezione materiale, impedendo così agli individui di immaginare
forze intelligibili.-Trans.]
* 145 . [“Luce ammoniacale” si riferisce alla luce del dio egizio Amon,
chiamato Ammone dai Greci. —Trans.]
*146 . [La capacità di comprendere e migliorare la struttura, il funzionamento e
capacità della mente attraverso il pensiero e l'autoanalisi; lo studio di questo
considerato come una scienza. —Trans.]
*147 . [Cioè, un rappresentante del Collegio Operativo scelto per essere il
volto visibile ai membri della Myriam. —Trans.]
*148 . [Questi sono calcoli numerici di membri utilizzati per determinare
quale programma iniziatico è appropriato per loro in base alle loro
caratteristiche o tendenze interiori. —Trans.]
*149 . Quindi, • 121 segno di Giove. [Kremmerz dà 121 qui un esempio di
il calcolo numerico che il maestro Myriam avrebbe calcolato per determinare
la cifra di un iniziato. La cifra è impiegata in un rituale dall'iniziato per
rintracciare la sua identità in un segno magico. —Trans.]
* 150 . La tua missione, dice Hermes, è indicare la strada, non seguirla con la forza
perché non solo faresti un'opera scellerata di costrizione della
volontà altrui, ma imiteresti lo stolto che vuole insegnare la lingua
umana a un asino a cui bastano tre vocali.
*151 . [Rito di Kons o Dioscurus è il nome del rituale praticato da
terapeuti della Myriam quando conducono la guarigione ermetica.
Il Kons è un eone di antica origine caldea e citato negli antichi
manoscritti attribuiti a Izar Bne Escur e all'Ordine Egiziano. —
Trans.]
† 152 . [Questo è un codice iniziatico che si riferisce all'anima o al numen in corsivo-
terminologia romana. La rosa rappresenta la radice irriducibile
dell'essere dove il sé si fonde con il Sé e mantiene la continuità
cosciente di quel legame ontologico. Vedi il riferimento di Apuleio
alla rosa in Metamorfosi,oL'asino d'oro,così come riferimenti in
Dante e altri membri del gruppo di poeti noti come Fedeli d'Amore
(fedeli d'amore). —Trans.]
*153 . [Guide del mondo interiore.-Trans.]
*154 . [Non percepibile dalla persona media.-Trans.]
* 155 . [Gli oranti sono devoti di anime oranti, membri praticanti del
Rito miriamico.-Trans.]
*156 . [Kremmerz si riferisce al Rituale del Sagittario. Egli elabora in precedenza
in The Secret World questa pratica preliminare è un mezzo per gli aspiranti di
entrare in contatto con il mondo supersensoriale. -Trans.]
*157 . [“Colui che insegna regole”. —Trans.]
*158 . [Allan Kardec, padre dello spiritualismo (o spiritismo). —Trans.]
*159 . [Il triplice principio metafisico alla base della realtà nel tradizionale
Filosofia indiana. —Trans.]
* 160 . [Baccanati. —Trans.]
*161 . [In particolare, 14–28 novembre 1898; da due giorni prima del
luna nuova alla notte prima della luna piena in Sagittario. —Trans.]
*162 . La castità non è intesa nel modo più austero, piuttosto è equità di
intenzioni, parole e atti.
*163 . L'incenso deve essere acceso nelle ore di preghiera e al posto di
preghiera. Ma il discepolo la cui bottega non è in una stanza fuori della
casa dove abita con persone della sua famiglia si trova costretto ad
usare due stanze separate, una per la casa e una per sé. Alcune
persone devono operare la sera in locali adibiti durante il giorno ad altri
usi e frequentati da profani; usa lo zolfo come agente purificatore delle
esalazioni estranee, e poi il profumo del rito nelle operazioni.
*164 . Deus, auribus nostris udivimus, ecc., fino al ventunesimo verso
che termina con le parole et si expandimus munus nostras ad deum
alinum.
†165 .Quemadmodum desidera cervus ad fontes aquarum,eccetera.

‡166 . Ugualmente buono è l'Angelus recitato dai cattolici. §167 .

[Come in una maledizione, maledizione, hex. —Trans.]

168¶ . Non riproduco qui alcuna formula imprecante presa dal classico
rituali per operazioni, perché non desidero limitare l'azione intellettuale
del discepolo oltre i limiti della grafica dei nostri geroglifici magici. Ma
coloro che vogliono avere un concetto di maledizioni magiche e
scongiuri alla fine di questa istruzione troveranno lo sgomento di
Mikhail G dalHeptamerondi Pietro d'Abano e tre preghiere che un
nostro buon amico mi manda per posta.
* * 169 . I segni sono tracciati da destra a sinistra.

* 170 . [Sir William Crookes, chimico e sostenitore di spicco dello spiritualista


affermazioni e ricerca psichica. —Trans.]
*171 . [Due giganti dal poema del 1478Morgantedi Luigi Fulci. In un
ironia della sorte, Morgante muore per il morso di un minuscolo granchio. —Trans.]

*172 . [Cioè, viola. I semi dei tarocchi possono essere disposti dall'alto verso il basso
secondo i quattro elementi: monete, spade, coppe, bastoni. I colori
corrispondenti sono rosso, giallo, blu, viola, sulla base dei riferimenti di Daffi
alle correlazioni tra i simboli delle carte dei tarocchi e la tetralogia ermetica. I
fiori sono terreni, le coppe acquose, le spade aeree e le monete infuocate. —
Trans.]
†173 . [“Grida forte e non ti trattenere” (Isaia 58:1). Segue questa preghiera
l'ultima delle tre ripetizioni dell'Agnus Dei che chiude la messa. —
Trans.]
Informazioni sull'autore e sul traduttore

MARCO DAFFI , pseudonimo del barone Ricciardo Ricciardelli (1900–1969),


è stato un esoterista italiano e autore di numerosi libri in italiano
sull'ermetismo e l'alchimia.

DAVIDE PANTANO , è un ricercatore indipendente, traduttore, storico e


scrittore specializzato in spiritualità, metafisica, filosofia e pratiche
iniziatiche dell'Occidente e dell'Oriente. Autore diLa Porta Magica, vive a
Toronto.
Informazioni sulle tradizioni interiori • Bear & Company

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Traduzione in inglese, prefazione, introduzione in appendice e annotazioni


copyright © 2022 di David Pantano

Prefazione copyright © 2022 di Hans Thomas Hakl

Introduzione originariamente pubblicata in italiano come parte di “Ermetismo


alchemico: Opera e pensiero del Kremmerz” inUlisse,1948
Parte 1 originariamente pubblicata in italiano nel 1981 con il titoloGiuliano
Kremmerz e la Fratellanza di Myriamdelle Edizioni Alkaest
Capitoli 3-7 nella parte 2 originariamente pubblicati in italiano nel 1980 con il titolo
Alchimia ermetica: terapica ed erotica delle Edizioni Kemi
Capitolo 8 originariamente pubblicato in italiano inBollettino della Società Italianà
di Metapsichica,Anno 1, Fasc. 2, luglio-dicembre 1955, Roma
Appendice E originariamente pubblicata in italiano inIl Mondo Segreto,Fasciolo
IX, 1898 e Fasciolo III, 1899

Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o
utilizzata in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo, elettronico o meccanico,
comprese fotocopie, registrazioni o qualsiasi sistema di archiviazione e recupero
di informazioni, senza il permesso scritto dell'editore.

I dati di catalogazione in pubblicazione per questo titolo sono disponibili presso la Library of
Congress

ISBN 978-1-64411-454-4 (stampa)


ISBN 978-1-64411-455-1 (ebook)
Per inviare corrispondenza al traduttore di questo libro, spedisci una lettera di
prima classe all'autore c/o Inner Traditions • Bear & Company, One Park Street,
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Indice

Numeri di pagina incorsivofare riferimento alle illustrazioni. Tutti i

numeri di pagina si riferiscono all'edizione cartacea di questo titolo.

Assoluto, 133, 146


assorbimento, 105

astinenza, 131
accademie, 44, 72, 76, 175–76
Accademia di Bari, 41
terapia attiva, 51-52
agopuntura, 104, 113
ammissione, 78

agape, 80
aria, 105

trasmutazione alchemica, 184


allergie e allergeni, 109-10 luce
ammoniacale, 170
Piani ammonici, 16
Angeli e Demoni d'Amore,x-xi, 17, 52
magnetismo animale, 183
antibiotici, 107
antisettici, 107
applicazione, 173
Periodo pugliese, 66

acqua fonti,110
Argentina, 11
Rituale dell'Ariete, 210–20

artrite, 122
partizione astrale, 117

attrazione, 119

batteri, 107
banchetti, 80
Bari, 76
Periodo barese, 68, 77-78

percosse, 106

Beato, Anna, 11-12


Essere, 116-18
biliare, 28
blenorragia, 110
bodhisattva, 100
Bonabitacola, Giovanni, 75, 76–77, 78, 79–80, 81–82, 86
malattia ossea, 120
Borracci, Giacomo, 59, 60–61, 76–77, 79
alito di Dio, 36
Fratellanza, 91
Buddismo, 21, 34, 92, 100, 128, 132, 168-69

Caetani, Principe Leone, 114.Guarda ancheOttaviano

Cagliostro, conte, 76-77, 109


calcificazione di ossa/muscoli, 121
calendari, 103, 135
cancro, 92
Capoferro, Giuseppe Maddalena, XII
soccorso in caso di incidente d'auto, infortunio di Kremmerz nel 70
catechismo della Fraternità di Myriam, 156
Chiesa cattolica, 78, 97, 134–35, 137, 169, 188
celibato, 181
molecole cellulari, 113
catena di anime, 11, 12, 22–23, 25–26 45–50, 80, 91, 95–100, 108, 112, 151,
173, 191, 192, 194
Derivazioni caldee, 103, 167
carità, 19
amuleti, 91
castità, 131, 136
bambini, 181
epidemia di colera, 11, 19
colera degli dei, 106
Cristo, 26
Cristo, la Magia e il Diavolo,17
Cristianesimo, 21, 23, 36, 167–68, 190
Christian Science, 16, 22–23, 95–97
malattia cronica, 121
anima di crisalide, 116

chiese, 108
cerchi, 76
circolari, 70–71, 73, 78, 102, 191–96.Guarda ancheappendici
chiaroveggenza, 117-18
Clemente, Pietro, 55, 58
coagulanti, 109
energia collettiva, 90
colori, 117–18, 123–27
Commentario,x, 42–43, 63, 65, 152–53
“Disposizioni complementari”, 185–90
condensa, 104, 113
conferenze, 176
Confucio, 204
contagio, 107
convulsioni di San Medardo, 106
cortisonici, 106
Credo, 79, 111, 162-64
criminali, 106
croci, 177
folle, 108
maledizioni, 106

Cirene, 106

Daffi, Marco, xi, xii–xiii, xvii–xviii, 1–3, 88–89, 162


Salmi davidici, 101, 102–3, 167–68
giorni della settimana,

111-13 morte, 13, 25

malattie da decalcificazione, 121

divinità, 96

Delegato Generale, 173, 175, 178, 184


dematerializzazione, 113
distacco, 55-56
diavoli, 106, 134
diabete, 121
Dialoghi sull'ermetismo,13, 16, 21–22, 39–40, 72, 84, 110, 155
Veicolo diamante, 129
dimensioni, 100
Dioscuro, 183
direzione, 72
proiezioni dirette, 97
discepoli, 179–82
malattia, 91, 106–7, 119
divinazione, 129
magia divina, 93
divinità, 166
drago, 53
terra, 105
chirurgia ectoplasmatica,
112-13 Eddy, Mary Baker, 22
elementali, 105
Elio, 7
Tavoletta di Smeraldo, 146–47

forma empirica, 49-50


energia, 101-2, 104
entità, 16, 91, 98
eoni, 111–12
epidemie, 92–93, 106, 109–10
epilessia, 120
equilibrio, 13, 24, 93
Eros, 128-36
quattro corpi e, 136–48
religione e, 17
Escur, Izar Bne, x,9,34, 98, 103, 183.Guarda ancheServis, Pasquale degli spiriti

maligni, 106

Evola, Giulio, xiii esuli, 12


esorcismi, 97
spese, 174
cerchio esterno, 172, 177-78

fede, 48, 99
Fascismo, xi, 19, 81
Fata Morgan, 92
stanchezza, 24-25

feste, 177
febbri, 110
fideismo 94

filtrazione, 121

fuoco, 105

cinque cerchi, 172

armonia fluidica, 138


quid fluidico, 93, 98
cibi, 103–4
forza di attrazione, 119

Formisano, Ciro.VedereKremmerz, Giuliano


fondatori, 175–76
quattro corpi, 117–18, 119, 136–48

quattro elementi, 105

Francesco d'Assisi, 13
Fraternità di Myriam, xvii, 11–12, 31–33
catechismo di, 156
circolare ai presidenti, 191–96
formazione di, 191–96
fondazione di, 34-42

gerarchia operativa di, 60-63,60


disegno originale di, 45–47
scopo, gradi e noviziato, 171-77
sottoperiodi di, 73–86
fratelli, 28
Massoneria, 78-80
Costa Azzurra, 85
Venerdì, 112, 125–26
frutta, 103

“Programma fondamentale”, 41–42, 67, 161

Giardino delle Esperidi, 53


Garibaldi, Giuseppe, 36 Geley
(medico), 85
Direzione Generale, 176, 179
genii, 96, 106, 111–12
geriatria, 92
Gnostici, 134
Dio, 95–96
età dell'oro, 115
anelli d'oro, 182
gratitudine, 195

gravitazione, 119

Grande Oriente egiziano, 7–8

Grande missione, 195

verde, 125–26
energie grossolane, 97

gruppi e circoli, 70-71


Guzzo, Cristian, xii

Olio di Haarlem, 35-36

Hakl, Hans Thomas, ix-xiv


guaritori e guarigione, 94-95
catene di guarigione.Vederecatena delle anime guarigione volontà, 97

salute, 115

disturbi cardiaci, 121

azione emostatica, 105


erbe, 102, 103
Ermes, 24, 32, 80
Catena ermetica.Vederecatena di
anime Credo ermetico, 111-12
Porta Ermetica, La,20, 23, 40, 42–43, 52, 75, 86, 142
Medicina ermetica, 27, 105–11, 113–15
forme di intelligenza, 111–13, 117–18, 123–27 tavola
della morfologia corporea, 120–22
fonti tradizionali per, 116–22 Ordine
ermetico della Golden Dawn, xv–xvi “Terapia
ermetica”, 162
gerarchie, 103
ipertensione, 122
Induismo, 133
Tipi ippocratici, 118
speranza, 115

oroscopi, 70-71
Horo, 133-34
umanità, 180
partizione iliaca, 117
ipnotismo, 20

malattia, 108

imbibizione, 105
immaturità, 95
indaco, 123-24
infezioni, 92-93
malattie infettive, 121
iniziazione, 96, 178, 196
fraternità iniziatiche, 79
cerchia ristretta, 172, 177–
82 insonnia, 101
insulti, 106
intelligenza, divisione di, 111–13, 117–18, 123–27
cerchio interno, 172, 182–85
interventi, 95
disturbi intestinali, 120
intolleranze, 180
Introduzione alla Scienza dei Magi,17, 38-39, 90
intuizione, 48, 100
Sacerdoti isiaci, 184

Iside, 133-34
Islam, 132
Italia, 11–12, 75–76

Geni gioviani, 112


Ebraismo, 167
Giove, 117, 125, 144

Kardec, Allan, 199–200


karma, 107, 114
strati karmici, 109
Kons, 183
Cremmerz, Giuliano
opere complete di, 150–58
fatti relativi alla morte, 84-85
Italia e, 34
panoramica delle fasi della vita, nella

foto 9–29,8,222–23 Credo

kremmerziano, 19–20, 162–64

laboratori, 69
Patti Lateranensi, 81

Libano, Giustiniano,9
leucemia, 92
Levi, Elifa, 86
legamenti, 119
fegato, 120

longevità, 114
Corpo lunare, 28, 99, 116–18, 140–43
Geni lunari, 112
Lunazioni, 156
lussuria, 135-36

linfatico, 28
malattia linfatica, 120

Madonna, 100–101, 106


mag, 21
magia, 18, 51, 116, 167 catena magica.

Vederemagnetismo della catena delle

anime, 25, 26, 28–29, 183 mago, 48

agenti malefici, 110


fluidi maligni, 106
uomo, integrazione di, 16
matrimonio, 129-30, 132, 134
Marte, 117, 124, 144
Geni marziali, 112
Massoni, 19, 78-80
energia fluidica di massa, 99 maestri
della Myriam, 19, 53–60 materialismo,
19
materia, 96, 110, 130
dualismo materia-spirito,
96 farmaci, 101-2
Medicina Dei,154–55
medicina, 113-14.Guarda ancheMedicinali di medicina

ermetica, 28–29

medium, 20
membri, 173-74
uomini, 199–205

vibrazioni mentali, 26
Mercurial body, 28, 116–18, 143–45
Mercurial genii, 112
Mercurio Cillenio, 130
Mercurio, 124–25, 144
Michetti, Francesco Paola, 18
microbi, 107–8
Medioevo, 92, 108
latte, 110
cure minerali, 110
minerali, 110-11
aereo miracoloso, 99
miracoli, 93-95
Lunedì, 112, 123–24
Mondo Segreto, Il,x, 15, 34, 35, 38, 90, 151, 197–202
Monegasco, 41
Periodo monegasco, 70, 72-73
monogamia, 128
Luna, 103, 117, 123–24, 144
Mormoni, 128
Madre, culto di, 100
madri, 106
Musulmani, 128-29

Mussolini, Benito, 19, 78-79 Myriam.


VedereFraternità di Myriam
Accademia miriamica di Bari, 19-20
tradizioni misteriche, 92
misticismo, 21

mistici, 99

magia naturale, 93-94


natura, leggi di, 93-94
napoletano, 13
cicli negativi, 111
trattamenti negativi, 97
nevrosi, 91, 109
trattamenti neutri, 97–98
novembre, Rito di, 206–10
novizi, 177
Numen, 167

corteccia di quercia, 105


oblio, 132
occulto, 91, 100
nube occulta, 110
Mondo Occulto, Il,17
ufficiali, 175
Una fonte, 183
Opera Omnia,15
Collegio operativo, 42, 65–66, 172–73, 184
arancione, 124
Osiride, 133-34, 170
Ottaviano, 64-65.Guarda ancheCaetani, Principe Leone

dolore, 114-15

Palladino, Eusapia, 34
Pantano, David, xv-xxiii
Tipi paracelsiani, 118
Paracelso, 26, 28, 35-36, 109
paralisi, 120
terapia passiva, 51-52
pasta, 103–4
perispirito, 116
Perrone, Arcangelo, 67
pestilenza, 110
Farmaco cattolico,69-70
flemmatico, 28
Piscitelli, Anna Maria, xii peste, 92
piante, 103, 110-11
Plotino, 130
politica, 188-89
maiale, 103

Porta Ermetica, La,15-16


cicli positivi, 111
trattamenti positivi, 97-98
Prajnaparamita Sutra,17
preghiera, 16, 23, 48, 49, 91, 96, 102–3, 108

premonizioni, 100
prescrizioni, 118
sacerdoti, 97

principio delle dodici, 195


processioni, 108
proiezione, 184
propaganda, 40
psiche, 22, 47-48, 90
energia psichica, 2, 16, 20, 91, 108, 113
psicoanalisi, 91–92
medicina psicosomatica, 92
Pugliesi, Pasquale, xii–xiii
Pulcinella, segreto di, 79
Associazioni pitagoriche, 103
Circolo pitagorico, 75, 82
Principio pitagorico, 90 Società
pitagorica, 115

tonico al chinino, 101

coniglio, 107

Rasputin, 105
rinascita, 116

rosso, 123
reincarnazione, 13, 96
religione, 48–49, 128–36
miracoli religiosi, 93
rimaterializzazione, 113
rimedi, 108
“Rapporto ai Dodici Supremi Maestri”, 162, 165–70
Rhine, Joseph Banks, 26
Ricciardelli, Ricciardo, xvi-xvii
riso, 103-104
"Diritto di non dare, The", 63-64
squilla, 182
rituali, 23, 26, 91, 96, 206–20
Rocco, 17
Accademia di Roma, 77-78

rosa, conoscenza di, 183

Sagittario Rituale, 206-10


santuari, 100, 104
sanguigno, 28

Sabato, 112, 126


Saturno, 126

Corpo di Saturno, 28, 116–18, 139–40


Geni di Saturno, 112
cicatrici, 117

scola,24, 40
Schola Philosophica Hermetica Classica Italica, 19, 78, 151, 152, 160, 192,
196
scuola, 171-77
scienza, 20, 188
forma scientifica, 49-50
Scienza Magi, La,15
stagioni, 28, 103
Mondo Segreto, Il,x, 15, 34, 35, 38, 90, 151, 197–202
sette, 101
autoguarigione, 24

autosuggestione, 101

sieri, 107
Servis, Pasquale de, 10-11.Guarda ancheEscur, Izar Bne
sesso e sessualità, 17, 128-36
Shaivismo, 129
Sisifo, 67-68
dormire, 24-25

lumache, 107

Partito Socialista, 78

Corpo solare, 28, 99, 117–18, 146–48

ciclo solare, 104


Geni solari, 111–12, 144
magia solare, 94, 102
Solleone, 80
Chiave salomonica, 184

anima, 24

anime, 26, 108-9


spirito, 96

spiritismo, 20, 197–198

catena spirituale.Vederecatena delle anime

acqua sorgiva, 110

"Statuti e programmi della Myriam", 170–190


Stefanka, Josef, XIV
ulcere allo stomaco, 107

sostanze, 92, 98–99, 104, 110–11


corpo sottile, 114–15, 116
sofferenza, 92-93
pillole di zucchero, 101

Sole, 123
Domenica, 111–12, 123

chirurgia, 92

Tantra, 129
Taoismo, 132

tarocchi, 126-27

Tarocchi: Sulla Magia Divinatoria e sulla Morte,153


templi, 100
corpo temporale, 83

Talete, 204
taumaturgo, 115
agente terapeutico, 110
catena terapeutica.Vederepoteri terapeutici

della catena delle anime, 94-96

Giovedì, 112, 125


tempo, 22

cicli temporali, 111

transfert, 106-7
verità, 188

tubercolosi, 92
Martedì, 112
tumori, 120
Dodici Saggi, 65
Dodici Supremi Maestri, 65, 162, 165–70

chiaroveggenza universale, 117–18

Natura universale, 100

vaccini, 107
Valentino, 132
valorizzazione, 98–99, 101–2, 104–5
vanità, 180
cure a base vegetale, 110
geni veneriani, 112
Venere, 117, 125-26, 144
vibrazione, 97

vibrazioni, 100–101
Vignali, 55
viola, 126
Circolo Virgiliano, 20, 41, 81, 82
terapia virtuale, 102–3
virus, 107–8
veggenti, 109
energia vitale, 104–5, 109
forze vitali, 107

verruche, 107

acqua, 105
ricchezza, 189

mercoledì, 112, 124–25


lividi, 103–4
volontà, 2, 104
saggezza, 166

donne, 181, 199


Bosco della vita, 116, 117 Prima

guerra mondiale, 73, 110 Seconda

guerra mondiale, 93, 110

Yang, 104
giallo, 124–25
Yin, 104

Zarevic (principe ereditario), 105

zodiaco, 103–4
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