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IL
ERMETICO
MEDICO
“Il medico ermeticoè un'aggiunta molto attesa al crescente corpus di
opere sull'ermetismo italiano, di cui Giuliano Kremmerz è la moderna
incarnazione. Erede della corrente egiziano-napoletana da cui
nacquero Cagliostro e altri, Kremmerz cercò di rivelare insegnamenti
esoterici per diminuire la sofferenza umana attraverso lo strumento
degli 'egregori' ermetici. Qui, per la prima volta in lingua inglese,
abbiamo i principi guida e gli esempi di rituali di un guaritore dalla
reputazione miracolosa per aiutarci nel nostro viaggio interiore e per
aiutarci a essere al servizio anche degli altri lungo il loro cammino”.
Note di apertura
Davide Pantano
Myriam.Fu annotato da Giammaria e pubblicato nel 1981 dalle Edizioni Alkaest di Genova, piccola casa editrice specializzata in
opere sull'ermetismo alchemico. Quel libro, elegantemente realizzato in modo artigianale, è stato disegnato a mano e stampato
su carta di qualità di cartoncino pesante. Un'unica edizione con una tiratura limitata di 500 copie fu resa disponibile e rapidamente
esaurita dall'affamata comunità ermetica italiana. Raro e presto esaurito, questo libro è venuto alla mia attenzione alla fine degli
anni '80 quando io, come molti della mia generazione (cioè prima di Internet e delle sue informazioni liberamente accessibili),
sono venuto a conoscenza di Giuliano Kremmerz attraverso le numerose citazioni fatte da Julius Evola nei suoi scritti
sull'importante magistero degli insegnamenti associati a Kremmerz e alla Myriam. Mi è capitato di ottenere una delle poche copie
del libro ancora in circolazione e sono stato immediatamente colpito dalle inquietanti intuizioni di Daffi e dalle profondità
penetranti nei meccanismi interni di Kremmerz e Myriam. Mi sembrava di essere in possesso di un'opera davvero unica, di
qualcuno con un senso della percezione ultra-acuto e una rara erudizione, che potesse offrire un resoconto di prima mano e dare
un senso ai paradossi e ai misteri apparentemente incongrui che racchiudono questo importantissimo ma enigmatico iniziato e il
suo ordine ermetico. È uno dei pochi libri su cui torno più e più volte per cogliere ulteriori significati su quel triangolo di forze
rappresentato da Marco Daffi, Giuliano Kremmerz e la Myriam. Mi sembrava di essere in possesso di un'opera davvero unica, di
qualcuno con un senso della percezione ultra-acuto e una rara erudizione, che potesse offrire un resoconto di prima mano e dare
un senso ai paradossi e ai misteri apparentemente incongrui che racchiudono questo importantissimo ma enigmatico iniziato e il
suo ordine ermetico. È uno dei pochi libri su cui torno più e più volte per cogliere ulteriori significati su quel triangolo di forze
rappresentato da Marco Daffi, Giuliano Kremmerz e la Myriam. Mi sembrava di essere in possesso di un'opera davvero unica, di
qualcuno con un senso della percezione ultra-acuto e una rara erudizione, che potesse offrire un resoconto di prima mano e dare
un senso ai paradossi e ai misteri apparentemente incongrui che racchiudono questo importantissimo ma enigmatico iniziato e il
suo ordine ermetico. È uno dei pochi libri su cui torno più e più volte per cogliere ulteriori significati su quel triangolo di forze
Marco Daffi
______
[Questo saggio era in origine un brano di un articolo intitolato “Ermetismo
alchimico: Opera e pensiero del Kremmerz” della rivistaUlisse pubblicato
nel 1948. —Trans.]
RICCIARDORICCIARDELLI
ULISSE
ROM, oOTTOBRE1948
Prima edizione diGiuliano Kremmerz e la Fr + Tr + di Myriam
(Edizioni Alkaest), 1981
introduzione
Giammaria
L'UOMO
Ciro Formisano nasce a Portici, Napoli, l'8 aprile 1861, da una nobile
famiglia della piccola borghesia. Fu mandato in una scuola media classica,
e la sua personalità - come spesso accade a chi è dotato di poteri
straordinari che iniziano come sottili tendenze fuori dall'ordinario - si
sviluppò lentamente durante la prima adolescenza fino al punto di essere
considerato uno studente mediocre e , per non dire, anche ritardato
mentalmente; ma che cambiò rapidamente, manifestandosi nel suo
irresistibile amore per gli studi investigativi e umanistici e per quella che
allora si chiamava metapsichica o parapsicologia, che allora era sinonimo
di spiritismo, e si riversò in campo letterario tanto che, come egli dichiara
lui stesso, il suo primo saggio fu scritto per una rivista letteraria nel 1880
all'età di diciannove anni.
Pasquale de Servis, occultista in senso classico e dotato di eccezionali
poteri curativi, era un amico di famiglia che stimolava e guidava il giovane
Ciro Formisano. Dopo la morte del padre, il suo spirito avventuroso lo
portò ad emigrare prima in Argentina, che in quel periodo
era un centro di libertà spirituale con la reputazione di essere aperto
a nuove idee. Lì completò i suoi studi laureandosi in medicina.
LO SCRITTORE
Con Ciro Formisano, lo scrittore non è separato dall'uomo e dal maestro delle
scienze spirituali. I vari aspetti della sua complessa personalità erano facce di
uno stesso prisma e mai si opponevano tra loro. L'autore Giuliano Kremmerz
non era dissimile dall'uomo Ciro Formisano, anche se a Napoli il suo
pseudonimo era sconosciuto. Per evitare intrusioni, ha indicato Ciro
Formisano come segretario del dottor Kremmerz, temporaneamente
occupato o assente!
Quando si tratta di considerare Kremmerz lo scrittore, non si deve pensare a
lui solo come autore di dottrine organiche,*31ma anche come organizzatore di
forme moderne di tradizioni filosofiche, in particolare l'ermetismo alchemico. Tali
erano le sue intenzioni che non cercò mai riconoscimenti, preferendo piuttosto
una sistematizzazione organica di quegli studi.
Nel periodo tra il 1890 e il 1897 Formisano, con lo pseudonimo di
Giuliano Kremmerz, scrive principalmente per riviste, proprie e non.
Tra i due periodi principali dal 1897 al 1899 e dal 1911 al 1912, fondò
le rivisteIl Mondo Segreto(Il mondo segreto) e Commentario. Sono
stati estratti gli articoli del primo di questi due periodi
daIl mondo segretoe riproposto per il volumeLa Scienza dei Magi (
Introduzione alla Scienza dei Magi); questi articoli sono stati
pesantemente rivisti rispetto al testo originale, come nel caso di
estratti ristampati daCommentarioe inserito nel compendioOpera
Omnia,che è stato ridotto a coerenza e presentato senza le note e i
commenti accessori, forse più interessanti ai fini della conoscenza del
pensiero originale dell'autore.
In questo periodo scrive anche il volumettoLa Porta Ermetica (La Porta
Ermetica), pubblicato nel 1904 e nel 1924, e il nove Dialoghi sull'Ermetismo(
Dialoghi sull'ermetismo), gli ultimi due dei quali sono stati pubblicati postumi.
Ma come si può facilmente vedere dallo stile e dal contenuto delle sue opere,
l'autore, da alchimista, scriveva per i suoi discepoli o per coloro che
simpatizzavano per la causa per attirare nelle accademie e nei circoli del
Myriam coloro che a suo giudizio erano abbastanza maturo per la ricerca
ermetica, cioè per gli esperimenti psichici.
Negli ultimi due dialoghi delinea con chiarezza il suo programma:
coerente, anche se non in modo sistematico, e frutto di un'indagine scientifica
obiettiva ed esclusivamente razionale, non basata sulla fantasia, ma
inquadrata in un metodo spirituale e dialettico inteso a stimolare e motivare la
ricerca introspettiva attraverso l'uso di paradossi e apparenti contraddizioni.
Restava inteso, tuttavia, che le parti interessate a questa ricerca avrebbero
dovuto rivolgersi a lui per una guida orale.
Inoltre, anche all'interno delle discipline della scienza ufficiale, è
risaputo che un testo, un riassunto o un compendio non possono sostituire
la voce autorevole del docente e la partecipazione alle esperienze di
laboratorio. Questo va sottolineato perché le opere di Kremmerz si basano
sull'integrazione dell'uomo come presupposto punto di partenza per la
possibilità di concentrare le energie psichiche in modalità psicodinamiche
— di cui fu indubbiamente un precursore, il suo approccio solo leggermente
analogo a quello dell'organizzazione Christian Science — che si basano sulla
preghiera e sulla concentrazione delle energie psichiche esercitate dai
corrispondenti della scuola.
Tale era lo scrittore, come con l'uomo, che il suo stile personale è
emerso; infatti scriveva quasi in modo colloquiale, preferendo il
formato dialogico, o semidialogo, all'esposizione professorale.
Occasionalmente manca l'artiglio del leone con gemme di carattere
metafisico superiore, dove parla di entità, di Ammoniale*32piani,
dell'evoluzione dell'uomo, dell'aldilà e così via.
Se un critico superficiale del suo stile spesso controverso volesse
testimoniare contraddizioni evidenti, dovrebbe studiare la dialettica indiana -
uno qualsiasi deiPrajnàpàramità Sutradi Dignaga,*33per esempio, per capire
ciò che ha detto il nostro autore e il fatto che l'Oriente e l'Occidente si
assomigliano nella sostanza come due gocce d'acqua. Ricordiamo alcuni dei
libri che ha scritto durante il periodo napoletano della sua vita, in particolare
quelli con l'editore Rocco, comeAngeli e Demoni dell'Amore(Angeli e Demoni
d'Amore), dove l'eros, e quindi la sessualità, è trattato da un punto di vista
magnetico-fluidico e non esclusivamente materialista.
Nella sua introduzione aCristo, La Magia, Il Diavolo(Cristo, la magia e il
diavolo) propone una moderna interpretazione scientifica del concetto di
esseri perversi, e nel suo stile unico sottolinea gli aspetti magici del
cristianesimo. Ancora una volta, più di questa linea di interpretazione può
essere trovata nelle sue collaborazioni con la rivistaIl Mondo Occulto(Il mondo
occulto) pubblicato a Napoli.
Inoltre, ha lasciato molte bozze e note di opere incompiute e alcune
semplicemente disegnate nella sua mente o scarabocchiate su piccoli
taccuini. Tra quelli che ricordiamo è il suo mai terminato “Delle Stelle e dei
Soli”, di cui si trova un brano in nota a margine in Il mondo segreto, trovato
nel volume 1 diIntroduzione alla Scienza dei Magi, uno studio scritto per
l'editore Rocco. Inoltre rimase in suo possesso un manoscritto sulle lettere
dell'alfabeto con un'esegesi della loro etimologia e significato occulto
insieme ad un'interpretazione dei tarocchi, una piccola parte del quale fu
poi pubblicata.
IL CAPO
Occorre riportare nella giusta luce tutta la figura del Nostro, integrando
l'aspetto di scrittore e ricercatore delle antiche scienze o arte dei magi con
il suo essere maestro di vita§37e disinteressato benefattore di coloro che da
lui chiedevano aiuto.
Se si deve considerare correttamente l'attività di Kremmerz – attività che gli
procurò molti estimatori e discepoli e la qualifica di “maestro” – bisogna fare
riferimento al suo temperamento generoso, lo stesso che lo portò a risiedere
diciassette anni in Sudamerica esplorando nuove vie di vivente, e che lo spinse a
diventare un rivoluzionario per un breve periodo – rischiando la morte per
salvare persone in pericolo – e che polemizzò con gli autorevoli esponenti del
materialismo.
Niente di tutto ciò era fuori dall'ordinario per un uomo così dotato, che
assistette alla tragedia di una grave epidemia di colera nel 1884 e, spinto
dai consigli e dai suggerimenti di un guaritore, forse anche un veggente,
concepì l'idea di propagare una concreta applicazione dei poteri della
psiche inquadrandola in una “fraternità” ispirata ai culti misterici. Nella sua
visione filantropica, ha insistito nel presentarsi per dare l'illusione di una
missione più grande di quella effettivamente possibile, dati i tempi.
Pertanto, i suoi scritti e le sue azioni umane e sociali, fino al suo ritiro a
Beausoleil, sono permeati dalle più nobili espressioni di carità, di
compassione per le sofferenze altrui, e, naturalmente, non solo con scritti o
parole ma con la spese del proprio denaro e del proprio tempo.
Sottolineo qui l'aspetto meno noto del suo apostolato. E dico che
le accademie e i circoli – da lui ispirati – incarnavano una forma, una
designazione simile a quella massonica, anche per quanto riguarda le
gerarchie e le denominazioni di “maestri” di vario grado. Era anche
accaduto che, prima del contatto con Kremmerz, molti degli
esponenti pugliesi della Schola Miriamica fossero stati iscritti a logge
massoniche. Ma bisogna precisare che non incoraggiò mai, nel
periodo in cui era in voga la Massoneria, suoi simpatizzanti o aderenti
a parteciparvi. Amici che lo conobbero anni dopo l'avvento del
Fascismo e dopo le misure antimassonistiche di Mussolini e che, vista
la loro età, non potevano essere Massoni prima del Fascismo seppero
da lui che non aveva mai fatto parte della Massoneria italiana.
Purtroppo,
IL TERAPEUTA
MARCO27, 1957
NOTE BIBLIOGRAFICHE
I giornali
Il Mondo Segreto[The Secret World], prima edizione di Detken & Rocholi
(Napoli, 1897–99).
Commentario,pubblicato per le Accademie Ermetiche e tratto da
Commentarium (Bari, 1910-11).
Collaborazioni o ripubblicazioni dei suoi scritti
Questi sono apparsi sui giornaliO Thanatos,Luce Ed Ombra[Luce e
Ombra], eIl Mondo Occulto[Il mondo occulto] (Napoli) tra il 1880 e
il 1890, eIbis(Bari) eIniziazione[Iniziazione] (Milano) dal 1945 al
1949.
Kremmerz ha ricordato che all'età di diciassette anni, dopo la morte del suo
maestro Izar (Pasquale de Servis di Portici), viaggiò in Argentina e anche
attraverso la Bolivia. Da più testimonianze posso attestare che dopo questo
soggiorno tornò in Italia poco prima del 1892, all'incirca all'epoca della
pubblicazione diIl mondo segreto.Avrà avuto una trentina d'anni, essendo
nato nel 1861. Si arricchì grazie alle vincite ottenute giocando in borsa
mercato,*54dove ammassò una fortuna - per quei tempi - e commise l'errore di
sposarsi nonostante, come confidò, avesse ricevuto un fermo dissenso dal suo
padrone.
Aveva un potente talismano, generato dalla dedizione e dal sacrificio di un
corpo lunare (di più, non saprei dire). Questo talismano non è mai stato
trovato tra le sue carte.
Alla ricerca di autentiche pratiche magiche, entrò in contatto con
alcuni centri spirituali napoletani che si radunavano intorno al
famosa media Eusapia Palladino.† 55Kremmerz mi ha detto di aver
partecipato a diverse sessioni, penso anche con alcuni suoi amici o
studenti, dite quello che volete.
Sulle discussioni che abbiamo avuto sulla sua fondazione della
Fraternità di Myriam, mi ha detto che l'iniziativa è stata lanciata d'impulso
in risposta a ciò a cui ha assistito con gli eccessi e le esaltazioni degli
spiritisti - che riteneva esperimenti inconcludenti e irrilevanti da il punto di
vista di un progresso spirituale veramente umano - e come protesta contro
la moda di abbracciare varie forme di buddismo, a cui ha fatto riferimento
come "spurio" nel "Programma Fondamentale".‡56
Dal tono con cui Kremmerz ha riportato queste spiegazioni, e da altri
elementi in mio possesso, devo trarre la conclusione che, nel momento in cui
egli, con la pubblicazione diIl mondo segreto,cominciò a pubblicizzare la
magia, non aveva ricevuto autorizzazione o guida da un ufficio superiore; era
puramente un'iniziativa personale. In confronto, ha detto (in verità il suo
discorso era rivolto più personalmente a me, ma qui l'ho spersonalizzato
apposta): “Vedi, un maestro può avere uno o due discepoli, e, meglio ancora,
può non parlare con nessuno del percorso, né delle opere segrete che ha nella
realizzazione del suo laboratorio ermetico (il suo corpo è la sua stessa
caverna), né rivelare il suo lavoro a nessuno, nemmeno al proprio
figli,*57oppure può vantarsi, come ho fatto io, di essere l'iniziatore di molti e di
fondare il Fr+».
Queste parole mostrano come la fondazione del Myriam sia stata
inizialmente da lui considerata come una creazione personale di un maestro
singolare, lo stesso Kremmerz, e non come un'emanazione di un sinodo non
identificabile. Devo presumere per certo che al momento del varo del Myriam
non vi fossero Dodici Maestri Supremi del Collegio Operativo a dirigerlo, né vi
fossero legami con un centro occulto che tale attività ortodossa avrebbe
necessariamente avuto.
Ciò non toglie nulla al valore dell'iniziativa, ma è certo e bene tener presente
questo punto: che all'inizio della propaganda di Kremmerz era più probabile che
la sua confraternita si estinguesse dopo la sua morte che non sopravvivesse; gli
eventuali sopravvissuti avrebbero dovuto fare i conti con i loro
propria forza d'inerzia, come accadde ai laboratori di Paracelso,†58da cui
l'olio di Haarlem rimase – come ricorda Ciro Formisano – uno strumento
della medicina paracelsiana. E proprio come l'olio di Haarlem ha ancora
una sua vitalità ed efficienza, sebbene non sia certamente più fabbricato da
iniziati, così si presume che ci sarebbe stata una forza di inerzia nelle attuali
associazioni miriamiche dopo la scomparsa del suo creatore, come ad
esempio, vi fu una forza d'inerzia nelle associazioni garibaldine decenni
dopo la morte di Garibaldi.
La prova di quanto scrivo è venuta dalle prime manifestazioni pubblicitarie
fatte da Kremmerz. Ed è bene tenere presente come - contrariamente a una
certa mentalità cristiana - non vi furono attività squilibrate, nessuna
menomazione del corpo, dello spirito, né turbamenti sociali, richieste
economiche e così via. Il progresso dell'iniziato era la prova della sua
qualificazione per l'ammissione.
L'iniziato deve essere sempre completamente in possesso di tutti i suoi
mezzi; se no, è segno certo che non è in armonia con qualche principio o
legge del Cosmo, inteso sia in senso generico che specifico. La malattia, la
miseria, il decadimento fisico e fisiologico non possono mai essere considerati
da noi come lo sono dai cristiani, i quali, fissati come sono a un'unica esistenza
graziosamente trattenuta dal “soffio di Dio” (come cita Kremmerz) e
ripudiando il corpo come una misera prova di sacrificio inflitto loro dal
suddetto Dio, ritengono irrilevante qualsiasi malattia o miseria, vedendoli anzi
spesso come una prova dall'alto, benignamente estesa dal loro Dio, che
assicurerà loro poi un posto migliore in paradiso.
In definitiva, il presupposto per ogni ascesa in senso positivo comporta un
perfetto stato di equilibrio e preferibilmente — salvo casi particolari ma rari di
missionari ermetici — anche un alto rango sociale; allora questo rango è analogo
al più alto stadio possibile di evoluzione nella materia, per quell'era e quel mondo
e corpo astronomico.
Se un iniziato successivamente si deteriora, fisicamente, mentalmente, socialmente
e finanziariamente, allora è un segno di qualcuno che è squilibrato; deve prima
riequilibrarsi prima di poter ascendere ulteriormente.
Sfortunatamente, la prima manifestazione della propaganda di Kremmerz fu
contrassegnata da un evento molto sfortunato. Quando andai a incontrare Kremmerz per la
prima volta a Beausoleil, nel marzo del 1927, abitavo temporaneamente a Napoli in viale
Elena (n. 19, se non sbaglio). Quando comunicai a Kremmerz il mio
indirizzo, rimase sorpreso e accennò che in quella casa e precisamente al
pianterreno aveva allestito il primo laboratorio ermetico della Myriam.
Quando abitavo in quella casa, al piano terra c'era una pasticceria.
Ho già detto che Kremmerz, dopo sette anni in Argentina
— tornato ricco, principalmente dagli investimenti in borsa e dalle lotterie in stile
americano.
Questo fu un periodo ricco per Kremmerz, e non da misurarsi solo
dal tenore di vita che - per suo conto - manteneva a Napoli, tra casa,
cavalli, carrozze e laute spese, ma dalle stesse attività imprenditoriali
impegnate da lui sette anni prima come risultato delle sue attività
magiche in Argentina e in altri paesi.
Valeva tre milioni di lire italiane; allora la lira valeva oro.*59Kremmerz
riportò dal Sud America una lauta somma pari a quella di diverse ricche
famiglie di proprietari terrieri dell'epoca. Mi ha detto che per molto
tempo ha vissuto una vita sontuosa, con pompa; ma, se posso
aggiungere, ciò non va frainteso come vanagloria o sperpero da parte
sua, bensì per necessità derivante dalle spese sociali sostenute per la
rappresentazione e la stampa dei suoi libri, che certamente sarebbero
rimasti inediti se non fossero stati pagati di tasca sua.
Come risultato della sua ricchezza, Kremmerz è stato in grado di finanziare la
stampa del suo primo numero diIl mondo segreto.Ha affermato - e credo che sia vero
— che dopo essere uscito dalla tipografia dove aveva depositato il
manoscritto, due vecchi iniziati napoletani lo presero per un braccio e gli
esclamarono: "Ciro, che hai fatto?" Certamente, quello sfogo non può essere
interpretato come un atto di accordo o di sostegno e approvazione. Ma anche
se volessimo considerare questo come un gesto personale di due sconosciuti,
saremmo smentiti dalla legge dell'equilibrio a cui ho fatto riferimento sopra.
Lo squilibrio, infatti, secondo Kremmerz, non tarda a manifestarsi in maniera
clamorosa.
Dicevo che il primo laboratorio della Myriam è stato allestito al pianterreno di
Viale Elena a Napoli. Kremmerz mi disse che teneva in un cassetto della sua
scrivania una grossa somma di denaro riportata dal Sud America,
apparentemente in banconote di grosso taglio, sia italiane che straniere. Che sia
imprudente o meno salvaguardare in tal modo un grande patrimonio, è certo
che a pochi giorni (e oserei dire ore) dalla pubblicazione del suo primo
numero, e dall'episodio del rimprovero, Kremmerz subì un grave colpo
finanziario dal quale non si riprese mai del tutto. Anzi, un suo parente
— che non ha mai identificato — ha fatto irruzione nel suo ufficio e ha preso la
somma di ottocentomila lire — o forse era più vicina a novecentomila!
Inutile dire che Kremmerz, da vero iniziato, si rifiutò di denunciare l'incidente,
figuriamoci condurre un'indagine, perché sapeva che se avesse denunciato
questo incidente, allora l'identità dell'aggressore avrebbe rivelato che il ladro era
in realtà un familiare membro.
Non solo subì una grave perdita economica, ma da quel momento
iniziò anche una lenta recessione (naturalmente con molti alti e bassi, date
le sue risorse) che si tradusse in una riduzione del suo tenore di vita a
Napoli, poi ad un ulteriore modesto calo del tenore di vita a Bari, e infine al
suo trasferimento in Francia.
È stato un errore che Kremmerz abbia pubblicatoIl mondo segreto?
C'era qualche messaggio nascosto contenuto in quell'evento? Era... forse
— qualche segno strano o qualche chiarimento in merito?
Non lo sappiamo e probabilmente non lo sapremo mai con certezza, tanto più che il
suddetto giornale non è disponibile.*60Ho l'impressione che sia stato progressivamente
tolto dalla circolazione dallo stesso Kremmerz, o per volere del collegio superiore.
(un) Kremmerz considera l'intero periodo tra il 1892 e il 1911 come una
“preparazione” che qualifica come incerta e oscillante;
(b) l'indisciplina e l'immaturità dei membri non potevano essere imputate
unicamente alla “mansuetudine” o all'assoluta mancanza di
provvedimenti disciplinari;
(c) che in questa preparazione vi era un alto grado di incertezza e
soprattutto perché le regole non erano state stabilite, tanto che
fu solo dopo diciannove anni dalla sua fondazione che Kremmerz
decise di dettarle.
Non posso in tutta coscienza dire, cari amici, che questo compito sia
stato assolto perfettamente data la natura fluida dello stile dell'autore e
l'abuso spesso sproporzionato del nostro italiano puro e chiaro. Ho avuto
troppe aspre discussioni su questi punti, e su questo non potremmo mai
riconciliarci, perché vorrei evitare di mentire a voi ea me lodando
incondizionatamente il modo in cui è stato scritto questo libretto.
In ogni caso, visto nel suo insieme,La Porta Ermeticaè un libretto di
eccezionale divulgazione in cui la classificazione della magia è accordata
ai due rami di Isiac e Solar (sebbene non perfettamente divulgati);
affermazioni sull'esistenza e le operazioni degli eoni† 65o genii, la
disuguaglianza degli uomini e la possibilità di poteri latenti sono anche
rivelazioni utili. Che l'edizione diLa Porta Ermeticaè stato stampato quasi
clandestinamente (come le pubblicazioni dei vertici della stampa italiana
Risorgimento‡66) non ha importanza, anche se contraddice lo scopo
dichiarato dell'autore di "divulgare l'antica saggezza".§67
Inutile dire che nessuno degli esponenti del Myr+ ha avuto la minima idea
o coraggio di esporre nel modo giusto la realtà della situazione!
Poco si sa dell'organizzazione della Myriam nel primo periodo tra il
1892 e il 1905. Si ritiene che esistessero una segreteria generale e un
paio di capitoli, uno a Napoli e uno a Roma, ma non so se si chiamassero
"accademie". A Napoli Lombardi*68era capo del capitolo nonché della
segreteria generale della Myriam. A Roma, signora Mongenet,†69di cui si
parlò molto nell'anteguerra a seguito del clamoroso processo, da lei
vinto, che prevedeva l'interdizione e la cattura da parte del parente, il
commissario Carruccio, .
Credo che la segreteria - carica poi annullata o sospesa - sia stata
istituita perché Kremmerz nella sua attività un po' vulcanica e
disordinata non riusciva a seguire tutto quello che accadeva. So che
tra il 1895 e il 1900, sebbene sposato e con figli, partì per un secondo
soggiorno in Sud America; poi per alcuni anni la Myriam rimase senza
possibilità di contatto diretto con il suo fondatore, situazione che si
verificò anche nell'ultimo periodo del sodalizio.
Inoltre, la costante oscillazione di Kremmerz tra dare e non dare,
dire e non dire, conseguenza del suo errore iniziale di esporre il
materiale al grande pubblico, ha certamente ostacolato la popolarità dei
suoi insegnamenti. In certi momenti, infatti, era categorico se non
addirittura apodittico, ma quando interpellato si riduceva a proferimenti
vaghi e generici.
Sono costretto a rimproverare un tale modo, perché credo fermamente che quando
l'inganno, anche se, con linguaggio banale, viene chiamato "fuori", conserva sempre
la sua natura ingannevole, e non c'è motivo di vantarsi di averlo adottato come
sistema. Che Kremmerz sia stato spinto da assoluta necessità, per mascherare le
profanazioni di cui lui stesso si è reso responsabile, e di cui si è pentito, può
spiegare il fatto ma non lo giustifica affatto.
In ogni caso, fin dagli albori di questa società terapeutica, si
sapeva che i risultati terapeutici essenziali non erano attribuibili al
efficacia dell'animismo*70catena ma ai poteri personali di Kremmerz
come terapeuta.
Fu infatti Kremmerz e solo lui ad allestire i laboratori terapeutici
per la fabbricazione del famoso unguento universale; fu lui a
compiere guarigioni che si potrebbero definire miracolose; di
medicine di laboratorio, di veri prodigi terapeutici e di guarigioni,
dopo che se n'è andato, ed ora è morto, di queste cose non si è più
saputo nulla. Con ciò non intendo contestare gli effetti benefici della
catena miriamica, perché altrimenti non mi preoccuperei di scrutare
le ragioni del declino e le loro possibili modalità di recupero, ma
confermerò i risultati veramente terapeutici della trasmutazione; la
guarigione dei tumori, della tubercolosi agli stadi avanzati, delle
paralisi non diagnosticate; di miglioramento della salute,
superamento delle crisi, potenziamento dell'efficacia dei farmaci, esiti
positivi di disturbi,
Kremmerz, non credo che possiamo dire categoricamente.†71
Kremmerz nella sua circolare del 1914 afferma che il progetto originale del
Myriam era come un centro per i pochi ma attivi elementi e come un gruppo di
anime in preghiera. Ma il piano originale non è stato compreso correttamente poiché
i primi aderenti erano impegnati "non a realizzare l'idea di una catena nella sua
miracolosa semplicità, ma nello sviluppo di superuomini miracolosi che hanno
abrogato la realizzazione di miracoli a causa del loro piccolo sé personale .”
Ora, qualunque cosa si possa pensare di questa organizzazione, sono convinto
che proprio all'interno del disegno originario della Myriam si debbano trovare le
cause profonde delle sue deficienze che hanno impedito l'affermazione della vera
catena nel senso effettivo e potente indicato da Kremmerz. essere scoperto. Mi
dispiace di non poter condividere le stesse interpretazioni che Kremmerze,
amareggiato e offuscato da maggiori preoccupazioni personali, ebbe in
retrospettiva sulle sue prime iniziative e sul declino del Fr+ di
Myriam+.
All'esame critico del programma originario del Myr +, confermato
dalla circolare di Kremmerz e da altre manifestazioni, si vede la
coesistenza di due elementi apparentemente conciliabili ma in realtà in
contrasto tra loro. È strano che dopo tanti anni passati a sperimentare
un susseguirsi inesorabile di delusioni con l'applicazione pratica di
questo programma, non se ne accorgesse.
Il primo elemento era quello che egli giustamente richiama nella circolare
come fondamentale per l'idea che lui stesso dichiara di aver ostinatamente
omesso: ovvero l'elemento massa. E' infatti evidente che solo il rapido e massiccio
aumento degli aderenti ad una catena può determinare un reale potere
terapeutico intrinseco e che non impedisce l'inserimento nella catena di specifici
poteri taumaturgici che Kremmerz ha in eccesso da donare.
Le guarigioni avvengono in luoghi come Lourdes, a Loreto, sulle rive
del Gange, e certamente alla Mecca. Le guarigioni furono indubbiamente
ottenute dall'organizzazione della Christian Science negli Stati Uniti;
altrimenti questa organizzazione si sarebbe dissolta da tempo. Mi
domando e domando: perché una società veramente diretta da un iniziato,
veramente in contatto con i piani superiori, come fu certamente il caso dei
Myr+ (a parte – ripeto – gli interventi diretti di Kremmerz) non riesce a
raggiungere i più elementari risultati come quelli nei santuari religiosi di
qualsiasi fede? Se è per la mancanza di un numero sufficiente di membri di
una certa fascia, avresti risposto correttamente. Ma, chiedo, perché la
struttura collettiva dell'organizzazione è stata costantemente scartata,
allora, come sempre,
Il secondo elemento era lo sviluppo dei poteri psichici individuali, e qui,
logicamente - per evitare di mettere più carne al fuoco - intendiamo l'unica
applicazione giustificata o concessa da Kremmerz, e cioè l'applicazione
terapeutica.
I due elementi, come detto, sembrano conciliabili ma in realtà sono
contrastanti e per ragioni che chiamiamo tecniche e per altre ragioni che
chiameremo psicologiche.
Per comprendere questo contrasto e da esso dedurre il vizio originario
della Myriam + e da esso la causa principale del tentativo fallito da parte di
Kremmerz (dell'“organizzazione definitiva”) il 29 giugno 1914,
dobbiamo indagare i poteri curativi della psiche dal punto di vista
delle masse profane.
Dal punto di vista delle masse, un evento curativo, o meglio, una guarigione
prodigiosa, può realizzarsi in un santuario, con o senza presenza di un pubblico orante,
oppure può essere prodotto individualmente o da (un) un asceta che emana più o meno
un profumo di santità, o (b) un guaritore.
Nel primo caso si potrebbe interpretare che la Madonna miracolosa o il
santo venerato (degli altari) abbia compiuto il miracolo; nel secondo caso si
potrebbe interpretare che l'asceta abbia compiuto l'evento prodigioso, e
quindi anche il singolo guaritore.
Il primo caso, invece, è impersonale, oggettivando il santuario o
l'effige sacra, ma attribuendo l'origine a un “oltre”.
Di conseguenza, i poteri della psiche, che secondo la dottrina
terapeutica ermetica sono (almeno per la maggior parte) emanazioni
non “dall'aldilà” ma “da questa parte” (la massa dei membri oranti
della catena), non vengono neppure rilevati né dedotto come
percezione dalla coscienza della catena. La catena non può né
percepire se un membro è a loro insaputa - dotato di poteri riceventi
e trasmittenti, né comprendere che in realtà l'immagine venerata non
ha compiuto un atto prodigioso ma vi è stata nella folla una persona
che canalizzando l'energia dell'orante masse e proiettandola in uno
specchio (immagine) ha trasferito a un individuo malato ciò che, nelle
giuste condizioni, l'individuo malato è in grado di assorbire e
trasformare questa energia di massa dentro di sé a proprio
vantaggio.
Tuttavia, ogni intuizione del genere è contrastata dalla fede, che è, per
definizione, cieca, come pure dagli insormontabili interessi ecclesiastici.
Ciò che è un'intuizione, in questo caso, viene oggettivato nel caso del guaritore
perché se è vero che un asceta praticante (che se cristiano, come nell'esempio in
questione, afferma sempre - per doverosa umiltà - di non essere capace di fare
miracoli) può tutt'al più ammettere di essere un mezzo, un veicolo del divino, ed è
altrettanto vero che la psicologia della folla è sempre portata ad attribuire
il miracolo all'asceta,ad personam. Sia che l'energia curativa provenga
dall'asceta inconscio o dalla folla presente*72non importa.
Indubbiamente, tuttavia, l'atto prodigioso è attribuito alla persona che
assume il ruolo di guaritore nel caso di un magnetizzatore o "mago". Dirò
anche che nei due casi di guarigioni religiose - l'energia delle masse o della
catena (preghiera) - esiste tra loro un legame latente, più o meno nascosto,
ed è anche possibile, in modo ortodosso, stabilire un collegamento in
quest'ultimo caso con la catena dei membri oranti dove il collegamento
fisico è assolutamente escluso.
Infatti, nei primi due casi, anche se è ammesso dalle gerarchie religiose che la
fervida preghiera è un caso dicondizione sine qua non†73per quanto riguarda il tema
della guarigione, le masse collettive sono maggiormente interessate dalle
impressioni.
Nel terzo caso, invece, la religione e la scienza sperimentale
riconoscono che la potenza terapeutica emana dall'individuo – essendo
rimossa (attraverso la “preghiera”) ogni pretesa di connessione con un
“oltre”, il fenomeno viene registrato e, spesso , ridotto a fenomeno naturale
(cioè, è “da qui”, a differenza degli altri che sono intesi come “fenomeni
divini” e per definizione non emananti dall'individuo).
Possiamo dunque, dopo la nostra digressione, tracciare un primo quadro di
orientamento, che non si allinea – appunto per evitare fraintendimenti – ad un vero e
proprio parallelo, ma ci condurrà sul terreno della nostra analisi.
Ma come! Non è mai stato possibile che con una gerarchia così pomposa e
cospicua, esercitando un'influenza così potente sui Myr+, si sviluppasse un
solo individuo (nemmeno uno!) che avesse poteri per ricevere, in uno stato
medianico, comunicazioni dal “ cassetta di accoglienza”?
Ci tengo a dire che, per tutte le attività di questo genere, ci vuole volontà,
costanza e soprattutto quello spirito di ricerca e sperimentazione che non è da
tutti. Ma, qualunque sia stata la causa, e sicuramente, non vi fu alcun individuo
sviluppato che potesse integrare o sostituire il Borracci, e va osservato che non
risulta che lo stesso Borracci, “maestro di terzo grado della Myriam”, abbia fatto
alcun tentativo trasmettere, cercare di insegnare in qualsiasi modo, indirizzare o
formare un altro intermediario per cure urgenti o ricevere richieste dalla casella.
Perché una lettera di risposta del genere non è mai stata pubblicata e l'articolo di
“Ottaviano” è rimasto senza risposta? Possiamo credere che Kremmerz fosse così
distratto che ciò che io - lettore tardivo della rivista - ho subito notato nella prima
lettura non sia stato da lui percepito nella sua vera portata? È quasi impossibile da
credere. Possiamo ritenere che Kremmerz fosse così privo di dignità da non
protestare contro uno schiaffo così evidente che gli veniva pubblicamente inferto?
Dobbiamo presumere che a Kremmrez sia stato ordinato di pubblicare quel
particolare articolo “in quanto tale”? Se è così, allora dobbiamo dubitare della
competenza esclusiva dei dodici saggi a dirigere il Myr + e di conseguenza la rivista, il
suo organo.
Se infatti un estraneo, apparentemente, al Collegio Operativo si permette di
esprimere un giudizio così severo sulla rivista e si ritira pubblicamente e lo fa
sapere anche a chi non vuole sapere, non è questo un segno, visto che è stato
accolto (o immediatamente) in quanto tale da Kremmerz, che c'era qualche altra
autorità a cui avrebbe dovuto obbedire che potesse fondamentalmente
censurare l'intera iniziativa e struttura del Myr + stesso? Un'altra soluzione no
mi sembra possibile senza incorrere in un severo giudizio nei confronti di Ciro
Formisano.
Ed io, che ho tutto il diritto di criticarlo, ho il chiaro dovere di
difenderne la personalità, per obbligo fiducioso, superiore a ogni legittimo
risentimento ea ogni errore.
Il periodo pugliese si concluse con la circolare del 29 giugno 1914.*95
Ricorderemo che fu proprio nel giugno del 1914 che scoppiò la prima scintilla
del conflitto mondiale, con l'uccisione a Sarajevo dell'arciduca Francesco
Ferdinando e di sua moglie. Kremmerz, in questo momento realista, e non più
ottimista come due anni prima quando, nelle note delCommentario,diceva che
non ci sarebbe stata la guerra, corre ai ripari e prevede l'impossibilità di
risoluzioni pacifiche, e - ne sono certo - prevede tutta la reazione antimagia e
antitradizionale che riaffiorò nell'Italia del dopoguerra. Fu da questo sfondo
che nacque la famosa circolare della previsione e della saggezza, da studiare e
applicare il più possibile.
Dunque, da un punto di vista intrinseco – si può ben dire – la circolare è un
documento di verità, anche se è nata prematuramente. E visto da un punto di
vista storico sulla Myriam, è davvero un documento impressionante che
spiega perfettamente tutti coloro che avevano fabbricato i propri presunti
poteri e gradi, ma i cui poteri in realtà sono come il lampo delle piume di un
pavone piuttosto che il quotidiano , laboriosa, amara opera di Kremmerz, il cui
trono non doveva essere dato per scontato!
Come è possibile pensare che quelle stesse persone contro le quali
educatamente - il rimprovero fu rivolto, cioè apparentemente rivolto solo ai primi
aderenti al Myr + ma, in realtà, a tutti coloro che esibivano in pompa magna le
loro pompose e insistenti esibizioni di “lauree” e prediche sul loro lavoro concreto
ed efficace per valorizzare la catena “da parte di un superuomo che poi si è
degnato di elargire agli altri il proprio miracolo personale”. Dico: come si
dovrebbe accettare che gli stessi ai quali – implicitamente ma fermamente – era
rivolta la censura, ma non esclusivamente coloro ai quali essa si applicherebbe,
potessero semplicemente divulgare un documento (destinato per sua natura e
qualifica ad essere divulgato) in cui le proprie debolezze, i propri errori e il
proprio orgoglio sono stati battuti? Devo rendere un grande omaggio al defunto
Arcangelo Perrone,
rimasto sepolto tra le carte del Borracci e di cui non avremmo il
minimo accenno della sua esistenza.
Ma se oggettivamente la circolare ha un grande valore come punto di
riferimento critico, ripeto, offre un valore ancora maggiore dal punto di
vista storico. Non c'è da stupirsi, infatti, che a soli tre anni dall'uscita del
“Programma Fondamentale”, definito come un assetto organico e ben
sviluppato dopo un lungo periodo di preparazione tra il 1892 e il 1909
(diciotto anni), lo stesso autore del “Programma” emana una circolare che
riduce al minimo – come evidenziato dall'analisi comparativa dei due
documenti – il valore dei gradi e delle gerarchie del Myr+ e dichiara di
impartire queste direttive “perché la Fraternità non si disperda ma ritorni ,
eccetera."
Non si disperderà? Oh, e cosa deve aver deluso così frettolosamente il
fondatore perché passasse dall'euforia di affermazioni nel “Programma” come
“Sono costretto . . . organizzare una nuova scuola”. . . "Le idee . . . sono la tua
parola . . di cui il valore regna assoluto”. . . "Ho tradotto la tua parola assoluta
in linguaggio mondano". . . «Io, da te delegato a costituirlo solidamente», ecc.,
al grido d'allarme della circolare che non disperde. . . “La confraternita. . . deve
essere unSCHOLA ERMETIS” . . . "quest'ordine . . . deve rinascere”?
Dobbiamo quindi ritenere che Kremmerz considerasse completa la sua opera nel
1909, quando scrisse il “Programma Fondamentale” (e risiedeva ancora a Bari).
Primo sottoperiodo
Questo periodo va dall'insediamento iniziale di Kremmerz in territorio
francese (Monaco) fino allo scoppio della prima guerra mondiale. Esso
coincide un po' con il periodo di stasi dell'attività di Kremmerz – stasi cui si fa
riferimento nella circolare del 1914 (“essersi da tempo... ritiratosi”) –
intervenuto tra la fine delCommentarioe la bozza del “Programma” alla
diffusione della circolare. Che cosa abbia portato a questa stasi, anzi a questa
brusca interruzione dell'attività di Kremmerz, è solo intuibile.
Con i Myr + quasi estinti a Napoli, e ridotti o diminuiti a Roma, per i soliti
motivi che Kremmerz denunciò chiaramente nella sua circolare, l'energia
vitale dei Myr + si ridusse al gruppo incentrato intorno a Bari. Lì aveva visto
ammalarsi il figlio, e aveva dovuto dedicarsi, in Francia, alle sue cure, che
insieme ad altre preoccupazioni personali gli toglievano il poco tempo che
aveva a disposizione. Era probabile anche un presentimento della prossima
conflagrazione mondiale.
Con la pubblicazione del “Programma”, intendeva stabilizzare le
accademie e le gerarchie della Myriam, e in un certo modo decentrare
la fraternità, e probabilmente sperava che in questa nuova o
forma rinnovata, anche i gruppi (originari) di Napoli e Roma potrebbero
riprendere vita e vigore. Direi che questo è stato un periodo intermedio, in cui
Kremmerz ha messo a dura prova i suoi studenti e dipendenti.
Secondo Sottoperiodo
Questo secondo sottoperiodo della sua residenza monegasca sembra corrispondere ad
un arco temporale più breve e rappresenta una stasi assoluta dell'attività di Myr+ per
tutta la durata della prima guerra mondiale e dell'immediato dopoguerra.
Infatti, con Formisano residente all'estero, credo che le restrizioni agli
spostamenti delle persone e la censura postale rendessero molto rare e
scarne le comunicazioni di carattere ermetico. Inoltre, con la sua circolare
Kremmerz aveva accentuato il suo distacco manageriale dalla sua creazione,
che ovviamente considerava vitale e capace di vita autonoma.
Una differenza, tuttavia, sembra essere evidente tra il primo e il
secondo sottoperiodo: il primo è attendista ottimista, e il secondo
attendista pessimista. Infatti, nei circa tre anni di regolamentazione
miriamica basata sul “Programma” Kremmerz dovette constatare
l'insufficienza e l'inutilità della struttura che immaginava.
Con la pubblicazione della circolare chiude virtualmente il periodo del
suo splendido isolamento per rettificare, aggiornare e proporre, forse più a
se stesso che ad altri, nuove modifiche e nuovi criteri di indirizzo e
diffusione della sua splendida “utopia”. come egli stesso definisce l'idea
fondamentale della lotta contro il dolore umano.
Ho scritto “virtualmente” perché di fatto la circolare è rimasta lettera
morta. Era rivolto ai vertici delle accademie, ma non so se e quale impatto
abbia avuto per le altre evanescenti sedi miriamiche; certamente rimase
nei cassetti del Borracci, e vi sarebbe rimasto, in privato, se il professor
Perrone di Bari, che ne ottenne una copia dal Borracci, non me ne avesse
dato il testo.
Terzo Sottoperiodo
Come accennato, questo periodo va dal 1914 al 1920 e costituisce la stasi
assoluta dell'attività di Kremmerz. Mi sembra che il suo unico ruolo attivo fosse
come facilitatore di talismani, o meglio amuleti per la difesa in caso di guerra.
Sembra che abbiano funzionato tutti molto bene tranne un caso particolare,
comportando una fatalità prevista.*102
Quarto sottoperiodo
Questo periodo va dal 1920 al 1926 ed è l'ultimo tentativo di Kremmerz di
galvanizzare le languenti accademie fino allo scioglimento e alla fine, come
risultato della repressione del regime politico esistente.*103
Nel 1920 (non sono a conoscenza di precedenti visite) Kremmerz si
recò a Bari in Italia. Nasce in quel periodo il nipote, sul quale Kremmerz
ripone tante illusorie speranze, credendo in un'incarnazione di una
personalità sublime, che, visti i risultati, anche se come semplice
previsione di carattere e personalità, è del tutto fallace. Da quello che so,
ha condotto una rassegna generale degli iscritti e dei simpatizzanti con
riepiloghi (pagelle) e consigli utili per tutti.
Un indizio della riorganizzazione si deduce dal fatto che egli –
approfittando del trasferimento del dottor Bonabitacola a Roma – gli affidò
l'incarico di riorganizzare quella particolare accademia, anzi di creare
accanto ad essa un più esterno “Circolo pitagorico” che si trovava in Via
delle Quattro Fontane, e divenne editore di una seconda (o terza) edizione
del Porta ermetica.
Devo dedurne che la precedente gestione del centro di Roma (della
signora Mongenet) non era andata a buon fine, ed era stata denunciata
anche da Kremmerz nella circolare, e poi, nella prefazione al Dialoghi(circa
1927-1928). Credo che il soggiorno di Kremmerz nel 1920 in Italia
fu il suo ultimo viaggio nella terra di Ausonia.† 104A Bari ha dimostrato la famosa “casella
dei messaggi per le cure terapeutiche urgenti”, che ha funzionato molto bene, come ho
detto.
Nel complesso si potrebbe dire che, pur non ritirando sostanzialmente la
direttiva dalla circolare, ha voluto mettere alla prova gli amministratori (scrivo
“amministratori” tout court senza addentrarmi nel labirinto di gradi e sottogradi
che non hanno mai avuto un valore reale salvo vanagloria) rimettendo in
carreggiata due centri: uno a Bari, dove ha risieduto a lungo prima
il suo esilio, e quello a Roma, città dove aveva sempre sognato di
fondare idee e centri di rinnovamento.*105
Ma i due centri in realtà funzionarono bene per alcuni anni: nel
dopoguerra dal 1920 al 1922 e nel primo periodo del clerico-fascismo,
prima dell'ondata antimassonica. Le iscrizioni aumentarono tra le due
accademie, o circoli che dir si voglia, fino a diverse centinaia (non so se
siano mai arrivate al mezzo migliaio).
La direzione dei due centri fu un po' diversa: più terapeutica a
Bari, dove Borracci, pur essendo avvocato, esercitò le sue indubbie
capacità terapeutiche (forse virtù acquisite da precedenti esistenze) e
con un più ampio criterio di accoglienza, senza troppe formalità,
probabilmente come effetto psicologico che risultava dalla circolare
che giaceva nel suo cassetto; le cose erano più disciplinari a Roma,
dove sembra che Bonabitacola si preoccupasse piuttosto di
diffondere gli insegnamenti generici di Kremmerz invece di creare
effettivamente "terapeutici". Borracci una volta mi ha detto che
Bonabitacola ha dato alla sua accademia una forma troppo “militare”;
Bonabitacola, a sua volta, insisteva che Kremmerz avesse linee guida
precise. Qualunque cosa sia, è certo che oltre agli effetti generali della
catena di preghiera,
Forse - lo dico per obiettività - la breve durata dell'Accademia di
Roma, attività effettivamente riducibile a un sottoperiodo dalla fine
del 1920 alla fine del 1923, non permise a Bonabitacola di dare prova
della sua maggiori o minori doti di organizzatore; per conto mio devo
avanzare molte riserve. Tuttavia, la crisi di Myriam, che sarebbe
diventata definitiva, si stava avvicinando a grandi passi.
Sottoperiodo finale
Le due accademie o circoli in cui si risolsero i Fr + di Myriam da
Kremmerz, cioè a Bari e a Roma, nel periodo tra il 1920 e il 1923
ebbero quell'impulso dato, sia materialmente, con la riorganizzazione
dei centri e la nomina di nuovi dirigenti, o spiritualmente da
Kremmerz e, forse, senza la reazione clerico-fascista, avrebbe potuto
sopravvivere oltre la morte del fondatore.
È vero, a Roma (e questo si ripeteva spesso) si ripeteva ciò che
Kremmerz deplora nella sua circolare: il carattere più formale della
parola accademiasi accentuò, facendone cioè un'accademia nel senso
più vuoto della parola stessa. Non so di chi sia stata l'idea di istituire
un periodo di noviziato per alcuni anni prima di poter ricevere il
cordone che rappresentava l'investitura iniziatica della Schola.
Certamente questo sistema è stato impostato in risposta a un
originale criterio di diversificazione in gradi, ma dopo che tutte le
iniziative fatte da Kremmerz erano state messe in atto, ne prese le
distanze. Nella circolare raccomanda di “facilitare l'ammissione a tutti
i volenterosi”, cioè di non vessare con formalità chi aveva bisogno di
incoraggiamento. Ora so che solo a Bari (vedi circolare occultata) c'era
un sistema per facilitare, senza formalità, l'ammissione al Fr+. A
Roma,
Giammaria
T herapy” ed “Eros” sono, in effetti, due capitoli (un altro avrebbe dovuto
occuparsi dell'eonico) che furono presto scritti per essere inseriti in un
più ampio trattato dal titolo di “Hermetic Alchemy” (inappropriatamente
chiamato) che Marco Daffi avevain pectoris,prima di arrivare all'idea di
comporre la sua visione in tavole e commenti, e articolata in una dottrina
alchemico-ermetica (nome corretto).
In assenza di quell'opera più ampia, questi due capitoli riveduti sono
stati ricostruiti per formare due parti di un unico testo, data la loro base
unica. L'astrale (in particolare il complesso astrale dell'individuo)
costituisce il loro comune denominatore, servendo da humus alle
corrispondenti infermità e malattie del corpo e da agente libidico di
attrazione nell'anima.
La sezione riguardante la terapia (guarigione) si limita alla medicina
ermetica come cura complementare alla terapia ufficiale o comune e
non tratta delle cosiddette guarigioni taumaturgiche, né come
esposizione metodica dell'arte medicinale o come scienza tratta da testi
didattici.
_________
[Questa introduzione è originariamente apparsa nella versione pubblicata da
Giammaria di molti dei seguenti saggi,Alchimia Ermetica Terapica ed Erotica,
edito da Editrice Kemi, 1980. —Trad.]
GIAMMARIA
Note critiche sull'ermetico
Terapeutici 1
27 GIUGNO-24 AGOSTO 1968*113
(b) per veicolare i detti poteri curativi dell'energia psichica o quella che io
chiamo la catena magica delle anime oranti a beneficio dei malati o degli
individui in stato di squilibrio;
(c) per aumentare queste energie, nella rinascita della magia antica e
calunniata, per mezzo di rituali magici sotto forma di preghiere o
incantesimi (carmen) e da ideogrammi o simboli che rappresentano l'idea
occulta della particolare terapia;
(d) per integrare questi mezzi con l'evocazione di entità nascoste ai
non iniziati, come teurgo con il potere di legare queste entità alla
catena (magica) che ha fondato e chiamato "Fraternità di
Myriam" o "Fratellanza di Myriam".
Resta inteso che i principi, inizialmente dati in forma esaustiva, non dovrebbero –
come purtroppo è avvenuto – sfociare nel fideismo, ma piuttosto promuovere una
modalità percettiva e sperimentale da parte dei membri. Kremmerz, infatti, invitava
alla critica costruttiva di tutto ciò che esponeva e incoraggiava le persone a
sviluppare conclusioni tratte dalle proprie esperienze personali.
Alla luce delle progressive conoscenze acquisite nel campo della
medicina, in senso stretto, l'ambito dellaoccultodeve limitarsi
esclusivamente all'espressioneMyriam. Nonostante la continua direzione
materialistica della scienza, la considerazione dei poteri della psiche sulla
materia ha cominciato a farsi notare solo in tempi recenti. Nella
psicoanalisi (primo timido passo, secondo Kremmerz, verso la conoscenza
del nucleo profondo dell'essere) si considera la possibilità di curare non
solo le nevrosi ma anche le malattie fisiche; quali che siano gli esiti di questi
tentativi, la medicina psicosomatica è certamente entrata nella
considerazione del potere della psiche sul corpo, sia in senso negativo,
come causa di malattie, sia in senso positivo, come mezzo terapeutico.
Nel 1894, all'inizio del lavoro di Kremmerz, tutto questo era
sconosciuto alla considerazione ufficiale. Mentre oggi Kremmerz
potrebbe giustamente partecipare a convegni di psicoanalisi e medicina
psicosomatica. Anticamente, secondo particolari tradizioni iniziatiche o
spirituali in senso diverso dal moderno, la medicina e le altre attività
conoscitive erano tipicamente dello spirito, e delle tradizioni misteriche,
di cui i templi erano scuole per educare i profani ai poteri di la psiche.
Non che non si usassero sostanze o non si facessero interventi
chirurgici, ma questi erano considerati complementari per adattare le
forze della psiche a questioni dove le forze psichiche da sole non erano
sufficienti. Del resto gli antichi (primitivi) hanno sempre avuto la loro
farmacopea, che generalmente è vegetativa, cioè materiale,
D'altra parte, una cura per tutte le malattie sarà sempre considerata una
Fata Morgana, poiché se così non fosse l'umanità sarebbe invincibile. Con ogni
progresso della medicina, compaiono nuovi problemi medici e malattie come
il cancro aumentano di entità, come era in un passato non così lontano con la
peste, la leucemia, la tubercolosi, e la lotta incessante continua. La geriatria e
la chirurgia fanno cose meravigliose; ma è giusto intervenire nei casi in cui
non c'è speranza per i condannati a morte o per quelli tenuti in vita per poco
tempo e per quelli la cui vita sta svanendo velocemente, mentre chiedono solo
la dignità di morire in pace?
La base degli studi di medicina ermetica, a differenza della medicina comune, è
l'armonia con il cosmo, pur supportata da una filosofia che considera anche gli effetti
karmici delle azioni, in modo che una malattia possa essere vista anche come un capro
espiatorio (destinatario di colpe).
Potrebbe anche riferirsi a uno squilibrio collettivo all'interno dei cicli cosmici che
interessano gruppi di persone, come il buddismo ha sempre sostenuto. Il cancro è
come era la lebbra nel Medioevo, e potrebbe anche essere collegato a uno squilibrio
collettivo nell'attuale stadio dell'umanità.
Ermeticamente si può stabilire una connessione tra l'emanazione fluidica
della sofferenza tra le masse - con la collettività negativa delle forze psichiche -
come le epidemie e le infezioni. Kremmerz, nel suoDialoghi(una delle sue
opere migliori e più lucide), ha scritto che la massa di sofferenze senza
precedenti dei combattenti durante la prima guerra mondiale potrebbe
costituiscono un quid fluidico le cui ripercussioni si ripercuoterebbero su terre lontane.*114
Queste righe furono scritte nel 1928; cosa avrebbe detto dei postumi della
seconda guerra mondiale, bombe atomiche comprese? La medicina ermetica
come applicazione delle forze spirituali al riequilibrio del corpo è intimamente
legata ad una filosofia iniziatica e quindi al mondo spirituale. Si potrebbe
anche distinguere, come ha fatto Kremmerz, tra azioni di riequilibrio, che non
penetrano al di sotto della superficie e affrontano manifestazioni esterne, e
azioni centrate in strati più profondi che modificano la struttura dell'essere
rimodellandolo e conferendogli più stabilità equilibrio. Questi due aspetti della
medicina ermetica corrispondono ai due tipi di magia a cui si riferisce
Kremmerz: magia naturale e magia divina.
Kremmerz descrive i miracoli religiosi come forme di follia con le loro
pretese di violare le leggi naturali. Secondo lui, tutto avviene nel quadro
delle leggi della natura, comprese guarigioni portentose e immediate,
anche con effetti fisico anatomici. Ma se intendiamo le leggi della natura
secondo le comuni possibilità dell'uomo contemporaneo, allora di quegli
eventi straordinari ben pochi possono essere veramente accertati.
Certamente sono, se non una violazione delle leggi naturali, allora una
violazione di quelle leggi che dimostrano l'intervento di forze provenienti
da piani superiori. Cosa significa violare una legge? Un evento che si
verifica a dispetto della legge stessa. Kremmerz gioca con l'equivoco
quando critica il verificarsi dei miracoli.
In termini reali, Kremmerz era famoso per aver ottenuto portentosi risultati di
guarigione sollevando la sua catena su un altro piano, conforme quindi a un'ulteriore
legge di natura.
Ciò che intendeva riguardo alla negazione dei miracoli era che l'uomo ignora
quei principi e leggi di natura che determinano l'effetto miracoloso. Considerando
che in realtà si tratta di lana caprina; per le masse si riferisce la legge
a quello nominale.*115
Che la maggior parte dei miracoli sia frutto di quella che Kremmerz chiama
magia naturale è vero, ma di fronte a risultati eccezionali e fuori norma, bisogna
ammettere che un'altra forza interviene da un piano ulteriore e che può
connettersi con un tipo di magia che chiama solare, qualunque sia il suo aspetto
esoterico. Ma l'ombra del fideismo è sempre in agguato e l'approccio consigliato
da Kremmerz per operare nell'opera è stato per lo più frustrato.
Tuttavia, con una ingombrante gerarchia in atto, di ispirazione
massonica, stabilì all'interno della Myriam il livello di therapeut. Ora,
questo livello doveva essere indicativo del grado raggiunto di poteri
terapeutici anche modesti, cioè sulla base di effetti effettivi di
invocazioni, e così via, realizzati dall'individuo.
Invece, se mai vi fu un terapeuta, lo fu o per trasmissione diretta del
fondatore oppure il nome rimandava ad una designazione amministrativa
di poco conto. In effetti, il fatto che veri e autentici guaritori siano mai usciti
da Myriam da soli dovrebbe essere scontato.
Kremmerz, in una circolare dal suo esilio francese, deplorava il prepotente
desiderio, tra gli esponenti delle accademie miriamiche, di mostrare le loro
qualità di guaritori, di vantarsi di miracoli personali che dovevano essere fatti
come graziosi doni per principianti e aderenti. Questi piccoli papi presuntuosi,
come li chiamava Kremmerz, avrebbero dovuto abbassare le ali dell'orgoglio di
fronte a un rigoroso e neutrale accertamento dei risultati, che si accordava con le
sue intenzioni di mettere in atto una scienza dell'anima!
Ma bisogna dire onestamente che questi errori e deviazioni risalivano
allo stesso approccio che Kremmerz osservava fin dall'inizio della Myriam:
troppa esaltazione, immaturità, mancanza di disciplina e standard
organizzativi vaghi (che lui stesso ammetteva).
Non è mai esistito un archivio che documentasse gli interventi e le
terapie; si diceva che si guariva, ma dove, quando, come, non si poteva
sapere. Kremmerz ha voluto promuovere pubblicamente la presenza di
una catena di guaritori o, se preferite, antidolorifici; forse sarebbe stato
sconsiderato prevedere l'apertura di cliniche mediche ermetiche! Era
impensabile allora, con la materia umana di piccoli papi che si
ammantavano di mistero per imporre la propria superiorità, privi di ogni
criterio scientifico. Ora, però, ha senso tentare una simile iniziativa,
sostituendo all'ammirazione enfatica del miracolo personale la
documentazione oggettiva e la critica dei risultati?
Ad un certo punto dei suoi scritti, Kremmerz parla nel suo solito
linguaggio provocatorio della Christian Science, una catena terapeutica
nordamericana, sostenendo che gli aderenti buttano la loro medicina dalla
finestra con risultati spesso disastrosi. Voleva, forse a torto, dire così disparato
le modalità della medicina vanno integrate in una visione più ampia della
medicina ermetica.
Forse le affermazioni di Kremmerz erano valide per i primi tempi
dell'iniziazione, ma in seguito tali esperienze eccessive furono abbandonate e
la Christian Science divenne un'associazione tradizionale che toccava i
molteplici aspetti della vita e si dimostrò utile per qualcosa di più della
semplice cura di il corpo. Trascorso questo tempo, quegli aderenti erano
meno propensi a chiedere l'esclusione dei medici, con i quali ora hanno
spesso collaborato. Eppure, se Kremmerz avesse studiato meglio i metodi e
l'espansione dell'organizzazione della Christian Science, allora avrebbe trovato
sorprendenti analogie con la sua stessa iniziativa, con - in più - un esempio
rilevante di organizzazione pratica e formidabile, di peso politico e di giornale
quotidiano.
Il fondamento filosofico su cui poggia la Christian Science è l'affermazione
elementare che se tutto viene da Dio, allora è a lui che dobbiamo rivolgerci
per evocare la stessa forza creatrice a beneficio degli uomini. Non c'è quindi
bisogno della follia teologica dei miracoli, ma piuttosto di un'azione concreta
all'interno di un quadro di leggi naturali e divine.
Kremmerz istituì una serie di presidi o capi di filiera tra i settori in cui
dovevano essere indirizzate richieste di interventi specifici. Kremmerz afferma
di non aver mai pensato di fondare una religione come la Christian Science,
ma la sua tesi laica cade se si considera che di fatto pose tutte le premesse per
una fede: invocazioni alle divinità, credenza nei geni (eoni), fede nella
reincarnazione, preghiere, e rituali. Cosa volere di più da un punto di vista
esterno?
Allora, la Myriam era intesa sia come filosofia che come (tentata) scuola
di iniziazione, anche se alla fine quella filosofia non penetrò nel nucleo
esterno dell'organizzazione. Le sue smentite, ben note allo scrittore, non
hanno molto peso. Sarebbe stato meglio se fosse stata fondata una setta
religiosa che sarebbe sopravvissuta alla sua esistenza!
Sia la Myriam che la Christian Science convergono su un punto comune:
che non esiste dualismo materia-spirito. Da un lato c'è un mutabile
la materia e dall'altra lo spirito*116che colpisce la materia e si traduce in un
miracolo, in violazione delle sue leggi; ma c'è ununico,con gradazioni di
azione-reazione reciproca tra materia e spirito.
Lo spirito si materializza e la materia si spiritualizza; ma non perché siano
entità separate, bensì come funzioni di un unicum cosmico. Le divergenze tra
Christian Science e Myriam sono rivelate dalla natura voluta dell'evento di
guarigione. Un intervento basato sulla volontà opera in misura minore
all'interno della forma religiosa della Christian Science e in misura massima
all'interno delle catene magiche.
Tuttavia, anche nella catena della Christian Science c'è una certa volontarietà,
poiché la figura geniale del praticante dirige la sua volontà per incanalare il flusso di
energia della catena. Tra le altre catene religiose comunemente praticate la volontà o
il desiderio di guarigione è indirettamente sposato con l'immagine della Madonna o
del santo invocato. Questo tipo di intervento indirizza la volontà guaritrice, e le
impedisce di deviare, verso i malati che pregano per se stessi.
Di norma, i sacerdoti non eseguono gesti o rituali come mezzo per
proiettare una certa volontà sul paziente. Fanno eccezione gli esorcismi, che
forse potrebbero essere considerati un residuo demonologico pagano
tollerato dalla Chiesa cattolica, ma qui non c'è istanza di catena attiva, se non
in alcuni rituali per gli ossessi. Kremmerz, invece, incoraggia le proiezioni
dirette sul paziente, con particolari rituali noti come “inserimento del paziente
nella catena”, per i quali era richiesto un intervento diretto, e qui l'elemento di
volontarietà nel ricevente (paziente) è essenziale .
All'interno della pratica di guarigione kremmerziana, i pazienti devono
vibrare all'unisono con la catena di guarigione, in una vibrazione attiva e
consapevole. Un atteggiamento pietistico e lamentoso nel paziente riduce le
possibilità di intervento della catena, perché con le suppliche ei lamenti
emerge la parte inferiore dell'essere del paziente, che offusca il contatto con
la sfera occulta del paziente.
Dal punto di vista ermetico, i precetti religiosi lo sonoenergie grossolane
senza la necessaria condensazione e raffinatezza del rituale. Pertanto, i loro
effetti sono limitati quantitativamente e qualitativamente. In sostanza, c'è una
differenza tra una catena che è psicologicamente allineata più verso un tipo
religioso Christian Science, piuttosto che con un tipo terapeutico ermetico. La
differenza sta nel fatto che la prima è grezza e non specificamente orientata
alla cura, mentre la seconda, in misura maggiore o minore, è una catena
(energeticamente) affinata con uno specifico orientamento terapeutico.
I principi della medicina ermetica si basano sui concetti di positivo,
neutro,enegativotrattamenti. Nella terapia ermetica, prototipo di cura
positiva, è la magia solare che agisce sulla malattia allontanandola dal
paziente e riportando l'organo colpito al suo stato di salute originario.
1. Diretto o positivo;
2. Misto o neutro;
3. Indiretto o relativamente negativo, poiché non avvia un'azione diretta o
indiretta o assoluta o mista in proporzioni uguali. Anche nella medicina
comune si possono distinguere le tre componenti dell'azione terapeutica.
La recitazione dei salmi davidici che Kremmerz classifica come una forma di
terapia virtuale (comunque avesse torto a mantenere segreta una pratica che
avrebbe dovuto essere divulgata) rappresenta un filo elettrico (antenna) che
attinge una forza terapeutica da un serbatoio accumulato con energia da tempi
antichi da operatori magici e disponibile per l'operatore illuminato che può e lo
utilizzerà.
La Myriam avrebbe potuto sopravvivere come associazione pitagorica, come
si tentò a Roma, senza le gerarchie di tipo massonico che, essendo di natura
esoterica, non potevano essere abbassate exotericamente senza un iniziato di
alto rango e, come tale, riconoscibile non per elezioni, come in certi tipi di ordini
religiosi, ma per un'investitura illuminata.
Altro principio derivato è quello stagionale e anche le ore astrologiche
adatte a compiere determinate operazioni in determinati periodi; erano
ripubblicati e anch'essi apparentemente di derivazione caldea.*121
Rappresentano un ciclo diviso in tre sotto-cicli, con il ciclo completo
ripetuto ogni 140 lunazioni, quindi ogni tre anni, come parte del
calendario continuo.
È un'idea volgare che tutti i cibi siano adatti a tutte le stagioni: la carne
di maiale va evitata nei mesi caldi, e qualche frutto è sconsigliato in certi
periodi. Tuttavia, in generale, il consumo di alimenti è scontato
concesso, senza la minima nozione delle loro influenze occulte. Secondo le
lunazioni spiegate da Kremmerz, certe droghe o erbe o piante in genere
hanno maggiori virtù terapeutiche sotto certe lune, e questo è stato
dimostrato negli esperimenti della Fraternità di Myriam con risultati
tangibili. Allo stesso modo, alcuni farmaci dovrebbero essere evitati
durante certe lunazioni.
Questo può essere visto nel caso di uno di questi tipici adulatori. Un po'
tiepido in verità, gli era stato consigliato che per evitare di procurarsi lividi
(cioè rigonfiamenti della pelle), fosse attento a certi segni zodiacali secondo
l'altro ciclo egizio basato sul Sole e non sulla Luna. Doveva evitare riso o
pasta in un dato segno, e poi cambiare rapidamente la sua dieta per
consumare pasta e consumare riso nel segno zodiacale successivo.
L'adulatore, un po' distratto, non si è accorto del cambio di segno zodiacale
e ha continuato da buon meridionale (italiano) a consumare la pasta ai suoi
pasti. In men che non si dica la pelle si è lisciata e l'amico si è messo subito
a ridere. I lividi sono scomparsi! Perché il consumo prima di riso, poi di
pasta, è stato favorevole alla cura dei lividi?
È vero che la medicina ermetica si trova spesso contraria all'attuale
ricerca medica e dietetica che non tiene conto di alcuni criteri perché non
tiene conto dell'occorrenza (o della varietà) delle influenze psicologiche e
tecniche. Sebbene Kremmerz non abbia rivelato le regole relative al ciclo
solare, che in pratica è più esoterico, le regole che coprivano le lunazioni
furono completamente divulgate.
Molte volte, messaggi inconsci o occulti che informano una persona la
avvertono che tali sostanze o cibi sono dannosi. È sbagliato reprimere queste
tendenze in un bambino, attribuendole a capricci infantili? Queste vanno
distinte dalle idiosincrasie o dalle profonde incompatibilità.
Il punto di vista ermetico afferma che cibi ben digeriti o medicine ben tollerate
potrebbero, tuttavia, danneggiare lo sviluppo fluidico (energetico) del soggetto,
come può percepire un sensitivo.
Il principio di condensazione, o direi di fissazione delle virtù curative sulle
sostanze, è dimostrato dalla virtualità che si imprime sull'acqua o sulla terra
degli elementi dei santuari. Questi fenomeni non sono riservati a nessuna
religione particolare; piuttosto i loro portenti terapeutici lo sono
manifestato in vari luoghi della terra e nelle acque presso i popoli più
diversi e nei tempi più disparati.
Il merito va a Kremmerz per aver reso il principio di valorizzazione
una pratica scientificamente sostenibile, e in questo campo era
innegabilmente un leader, dal momento che altri non avevano ideato
la fissazione, la condensazione e la proiezione dell'energia vitale che
potesse diventare una pratica basata sulla volontà e non solo
un'attività spontanea. L'influenza terapeutica può avvenire per
addizione o sottrazione di energia; questo è del tutto analogo ai due
principi yang e yin dell'agopuntura cinese, che, nella sua forma
originale, utilizza aghi d'oro per l'aggiunta di energia e aghi d'argento
per diminuire o sottrarre correnti negative. L'aggiunta di energia
vitale è la prima applicazione di una catena magica, ed è la più
semplice: Kremmerz, con i suoi poteri personali, ha eseguito molte
applicazioni di questo tipo. In un memoriale reso dal segretario di
Rasputin,
Il segretario parla, impropriamente, dei poteri ipnotici di Rasputin. Dice che in connessione
con una nuova emorragia del principe ereditario Zarevic, Rasputin ha preso la corteccia di una
particolare specie di quercia, di cui ha fatto una poltiglia, poi ha sparso la poltiglia sul viso di
Zarevic e l'emorragia è cessata. L'autore riferisce che lo stesso Rasputin avrebbe testimoniato le
virtù terapeutiche della suddetta corteccia di quercia per arrestare l'emorragia. L'episodio è
interessante perché mostra contemporaneamente la virtù del meccanismo terapeutico ermetico
e l'ignoranza dello stesso guaritore. Che una piccola azione emostatica utilizzando la corteccia
schiacciata possa avere un tale effetto è ovviamente possibile, ma certamente non per fermare un
grave episodio emofilico! Evidentemente, e in parte inconsapevolmente, il guaritore esalta la
corteccia di quercia che è già naturalmente dotata di poteri virtuosi e ne ha moltiplicato gli agenti
attivi con i poteri della sua psiche. In questo sarebbe stato possibile, a condizione che il Myriam
fosse continuato, formare un'intera farmacopea di farmaci valorizzati a disposizione degli
aderenti alla medicina ermetica. E forse Kremmerz ci ha pensato, ma gli mancavano la forza, i
mezzi e probabilmente la capacità organizzativa per arrivare a tanto! Tuttavia, Kremmerz
contemplava anche altre applicazioni per il suo Hermetic i mezzi e probabilmente la capacità
organizzativa per arrivare a tanto! Tuttavia, Kremmerz contemplava anche altre applicazioni per il
suo Hermetic i mezzi e probabilmente la capacità organizzativa per arrivare a tanto! Tuttavia,
Kremmerz contemplava anche altre applicazioni per il suo Hermetic
medicina, cioè nei casi in cui la somministrazione diretta non era possibile. In casi
come quelli, somministrerebbe una cosiddetta imbibizione (assorbimento)
mediante un trasferimento fluidico della quintessenza della medicina al paziente.
Non dico se e quando una cosa del genere potrebbe accadere, ma è interessante
stabilire il principio che un giorno possa essere assunto da un iniziato qualificato.
Le operazioni mantiche basate sui tarocchi possono indicare cure per problemi
venerei o veleni, da somministrare con dosi minime di sostanze velenose, cioè
applicazioni di sieri, vaccini o addirittura veleno di serpente per malattie
degenerative: lebbra, pemfigo, cachessia e atassia senile.
Quando vengono messe in relazione con i quattro colori dei tarocchi, le
associazioni saranno valutate o meno in base a quanto la loro incidenza corrisponde
al destino.
In generale, tieni presente la necessità di mettere in relazione il 4 con il 7.*128
Monete*129—Sole (rosso)
Coppe—Luna (indaco)
Spade—Mercurio (giallo)
Fiori—Saturno (viola)
Monete e fiori—Marte (arancione)
Coppe e monete—Giove (ceruleo)
Coppe e fiori—Venere (verde)
Monete e coppe: Minerva, Latona, Diana, in senso positivo, indicano che i
soggetti possono evolvere ma non è probabile che si sposino.
Monete e spade: Apollo, Mercurio raffinato, intelletto altamente
evoluto.
Spade e coppe: grande sensibilità, soggetti paranormali,
psicoanalisi.
Coppe e fiori: argomenti difficili, mutevoli al massimo grado.
Pazienti immaginari.
Spade e mazze: per lo più indicatori negativi di disturbi epatici e al
momento dell'infezione o della degenerazione delle ghiandole con
secrezioni interne. Nefrosi del fegato e tumori, tumori, in particolare del
cervello.
Eros e i quattro corpi ermetici
EROS
Plotino parla dell'esistenza di due materiali, uno per gli uomini, l'altro per gli
dei. L'espressione è approssimativa. Perché la materia è sempre unificata e nei
piani superiori è in uno stato perpetuo di raffinatezza diventando più una
funzione che una sostanza; così la distinzione plotiniana è superata da una
visione integrata dell'universo.
Kremmerz ha parlato, anche se in modo indiretto, di Mercurius
Cillenius*131come sinonimo di materia fluidica, l'ultima Thule della
fluidificazione.
Più appropriatamente, tuttavia, la materia è una funzione del polo negativo
del principio solare; funziona sul piano fisico come la crocifissione†132
dei quattro corpi, e sui piani superiori come sintesi dei quattro
principi.
Tuttavia, non si ricava molto su questo argomento, né dagli scritti di
Kremmerz né dalla trasmissione orale di punti di vista esoterici. In alcuni
luoghi Kremmerz raccomanda l'astinenza volontaria e la castità come
necessarie per la magia solare, altrimenti le intelligenze (eoniche)
rimarrebbero lontane; inoltre, e ripetutamente nei suoi scritti e soprattutto
come ha confermato di persona, l'uomo sano e reintegrato deve usare
tutte le sue forze e tutti i suoi sensi, pena l'atrofia, per non rischiare di
debilitarsi quando volesse usarli.
L'astinenza volontaria e il tipo di castità auspicato da Kremmerz
possono essere intesi solo come mezzi limitati e temporanei di
purificazione, o di eliminazione di quelle unioni che, forse attraenti per i
sensi fisici, risultano impure per i sensi evoluti o sottili dell'iniziato.
Pertanto, questa pratica richiede un'applicazione regolare e periodica, che
è perfettamente coerente con la tradizione magica e alchemica, come è
ben noto a coloro che conoscono il segreto del fuoco alchemico.
Mi sembra però decisivo quello che Kremmerz ha scritto nel suo
librettoLa Porta Ermetica, che risale al 1906 ed è stato scritto
spontaneamente, come da carattere dell'autore, a volte segnato da
improvvisazioni e contraddizioni, com'è consono allo stile dell'uomo.
Ma per comprendere gli effetti dell'eros sui quattro corpi, alla base della
dottrina magico-alchemica c'è la nozione pregiudizievole di stimolazione fino
all'autoinganno, nell'esaltazione erotica.
Dal basso, dal corpo fisico, l'ardore erotico sale verso gli altri tre
corpi superiori. Questa progressione si verifica in tutti gli animali umani
esseri ed esseri evoluti allo stesso modo; solo i primi non se ne accorgono. Anche chi
intraprende il difficile cammino dell'evoluzione interiore inizialmente e successivamente
non riesce a percepire la propria arroganza, confondendo spesso la passione
volgarmente accesa con quella data dal fuoco alchemico.
Ma l'eros infiammato, alla fine, è volgare; le sue forme religiose prendono in
considerazione solo il fuoco volgare. L'ascesa della fiamma ha una certa
somiglianza con l'ascesa della kundalini attraverso i sette chakra della dottrina
yogica.
Normalmente, per legge naturale, l'ascesa sale dal basso verso l'alto. Con
chi, essendo evoluto, ha la possibilità di scorrazzare a piacimento in un corpo
o nell'altro, la corrente ha un corso diverso. Inizia dal corpo infiammato,
riscaldando deliberatamente il corpo per trasferirsi e biforcarsi verso il basso e
verso l'alto.
Il fuoco erotico porta ad emanazioni proiettate dai due corpi dei partner.
L'integrazione dell'uomo nella purificazione dei quattro corpi, e non solo del
saturniano (di purificazione in senso stretto, occorre dire di più), non prescinde
nemmeno dalle emanazioni che si manifestano dal riscaldamento stesso.
Infatti una congiunzione formata dall'istinto, ad esempio per ebbrezza,
pesa gravemente sulla sfera inferiore dell'astrale, e allora le anime inferiori
sono attratte dall'incarnazione di ubriaconi, di individui violenti o vili.
Questa ragione può spiegare perché certe incarnazioni di esseri degenerati
avvengano anche all'interno di famiglie aristocratiche. Pertanto, il monito
iniziatico alle coppie è di sapersi accendere per realizzare quella catena superiore
di anime che Kremmerz tentò invano, con mezzi limitati e puramente isiaci, di
stabilire. Così gli antichi sacerdozi consideravano l'unione sessuale come un atto
rituale che, nel matrimonio, determinava una più alta evocazione.
Chi oggi penserebbe di pregare prima di entrare nel coito? Questo
farebbe ridere, tanto che Kremmerz afferma che in generale
consideriamo l'atto non nella nobiltà dell'espressione, ma nel suo
significato animalesco.
Forse alcuni cattolici di stretta osservanza pregano in queste
circostanze, ma l'idea è viziata dall'idea del peccato, tanto che preferiamo
chiedere scusa a Dio per l'atto materiale che stiamo per compiere,
piuttosto che invocare una benedizione che è (citando Kremmerz) celeste.
Che altro dire dei manuali sulle unioni perfette e simili!
Sul piano saturniano la spinta erotica viene dal basso: il colore dei capelli, la
figura, il colore degli occhi, i movimenti, sono tutti elementi che, dal punto di
vista esterno, interessano entrambi i protagonisti dell'incontro erotico.
L'impressione favorevole può essere confermata o meno da un ulteriore
approfondimento conoscitivo, ammesso che ci sia.
Al di là dei fattori spirituali, e con ciò intendo quelli secondo il senso
comune, cominciamo a saggiare la parte meno visibile delle qualità o
emanazioni fisiche. L'odore dell'alito o del sudore non riduce o ostacola di
certo l'affetto, nonostante la commercializzazione di deodoranti e dentifrici!
Queste sono alcune delle manifestazioni più sorprendenti, ma altre, meno evidenti,
hanno la loro grande importanza nell'influenzare le affinità o la discordia sessuale.
Esistono, in altre parole, emanazioni che non dipendono dalla pelle, dai denti, dal
respiro o da altri fattori fisiologici conclamati che possono però modificare i reciproci
atteggiamenti dei due partner. Il corpo emana odori che non possono essere
classificati nella gamma ordinaria delle percezioni olfattive.
La scienza moderna, con tutte le sue ricerche sulla radiologia, arriva a
stabilire che le vibrazioni del paese natio, impresse nelle persone alla nascita, le
portano a conservare un affetto duraturo, il che spiegherebbe la nostalgia degli
emigranti o di coloro che sono lontano dai luoghi di origine, e interpreta questa
nostalgia anzitutto come un fatto spirituale, del bisogno dei nostalgici di un
bagno rinnovatore nelle loro vibrazioni native. Ma nessun senso dell'olfatto o del
tatto ci fa percepire tali vibrazioni.
Del detto abusivo “moglie e buoi del tuo villaggio”, c'è una
rudimentale intuizione di ricerca di un'emanazione omologa tra i soci?
Kremmerz ha parlato di armonia fluidica, sconsigliando unioni non
adeguatamente reciproche. In effetti in certi passaggi dei suoi scritti è
stato molto più categorico, ma l'intero problema è molto più complesso
di quello che ha suggerito. Resta poi anche il dilemma se dare retta a chi
è tanto chiaroveggente da stabilire il grado o la consistenza della
disponibilità fluidica dei due coniugi; risulta che Kremmerz, oltre a
questo generico consiglio precauzionale, non aveva mai svolto indagini
di questo genere, essendo le sue disquisizioni fatte in un contesto
puramente teorico.
Mi sembra preferibile stabilire dei principi generali. Per fare appello ai
sensibili, tendo a esaminare i loro sentimenti in modo più approfondito per non
essere ingannato dalla loro natura fallace.
Si consideri, quindi, l'idea che l'infiammarsi o lo stimolarsi dei
quattro corpi ermetici ecciti e rafforzi le emanazioni, le attrazioni o le
repulsioni dei corpi ermetici, e di conseguenza le reazioni
dell'inconscio, molto più efficacemente che nelle sedute
psicoanalitiche.
IL CORPO SATURNIANO
Per quanto riguarda il corpo fisico è evidente che la stimolazione dei
fluidi erotici aumenta le secrezioni ghiandolari e respiratorie e fa
nascere qualità latenti che non si rivelano in stati più quiescenti.
Un partner più giovane, e donatore di energia a un anziano, è percepito
come attraente per l'anziano, un paziente che, in astrale, ospita una malattia
latente che emana energia impura e persino fetida. Naturalmente l'altro
partner non si accorge di questa emanazione, ma attraverso l'infiammarsi
erotico potrà discernere impressioni disturbanti, che possono essere la radice
latente di fallimenti matrimoniali ed erotici. Tutte le simpatie tra i partner li
uniscono a distanza ma crollano nella realtà dell'intimità sessuale, cioè con la
stimolazione del corpo saturniano.
Lo stato di impotenza va ascritto a questo tipo di accoppiamento e quindi
non è uno stato di impotenza se non relativo. Quante spose e quanti sposi
fuggono, disgustati, poco dopo la prima notte di nozze! Tutto questo è
incomprensibile per i meno sensibili, ma per coloro che lo hanno sviluppato
facoltà hanno capito che con la stimolazione del corpo di Saturno
vengono alla luce i difetti, gli squilibri, le impurità.
Un'infezione venerea può, da parte di una persona dotata di consapevolezza psichica, essere
percepita come un flusso maligno prima che la gonorrea o la sifilide facciano sentire la loro
presenza. Posso confermare la capacità di pochi eletti di rilevare le impurità del corpo di Saturno.
È vero che ogni fluido influenza altri corpi, ma sottolineo il fatto che il
corpo saturniano malato o impuro vibra con frequenze proprie
indipendentemente da quelle degli altri corpi.
Ma in fondo tutti gli uomini hanno sensi più o meno sottili, e, anche senza
iniziazione, cioè senza sensibilità raffinata, ce ne sono molti che, forse per
ignoranza, hanno nascosto sensibilità così maggiori, che si manifestano
inaspettatamente, provocando in loro un senso di incompatibilità
razionalmente inspiegabili. La mancanza di riguardo per la profonda
alterazione che si produce sotto la stimolazione erotica porta a errori e
fraintendimenti a non finire.
E, d'altra parte, potrebbe capitare che un partner intriso di una percezione
non troppo sottile emani un aroma dolce inebriante di gran lunga superiore a
profumi e lozioni! Dovrebbe essere chiaro che le emanazioni positive e
negative sono proporzionate al reciproco grado di evoluzione e, se uguali, gli
esiti saranno positivi.
Non vorrei essere preso per un uomo sporco, ma, a parte la pulizia
fisica di base, l'aroma occulto supera e sostituisce l'effetto di pulizia, e
alcune attrazioni servili si spiegano con esso, in quanto lo stato sociale,
la cultura o altre qualità valgono la loro posizione. In questo caso,
nonostante le limitazioni imposte dalle impurità fisiche, l'aroma occulto
inebria.
IL CORPO LUNARE
Il corpo lunare è sede delle passioni ed è connesso al sistema linfatico, così
come alla parte inferiore, emozionale del sistema endocrino e spinale.
La sua parte superiore è collegata al corpo Mercuriale, e quello che è
attestato come il mercurio operante degli alchimisti.
Un malinteso che desidero correggere è che l'emanazione del corpo
lunare non è l'emanazione genitale linfatica o fisiologica, che è puramente
un'emanazione fisica. Piuttosto, l'emanazione lunare costituisce un corpo
in sé, un insieme di costituenti che sono indipendenti dal corpo fisico, pur
agendo, ovviamente, su di esso. Tali sentimenti si dicono spirituali data la
confusione che comunemente si fa con i vari piani dell'essere, e quindi si
considera spirituale tutto ciò che non è soggetto a percezioni fisiche.
IL CORPO MERCURIALE
In generale, il corpo Mercuriale è inteso come appartenente al piano delle
intelligenze e, ai fini dell'eros, dovrebbe essere considerato distinto in vari
piani o valori. C'è un piano più vicino al corpo lunare che secerne anche
fluidi (energie) che si combinano con l'emanazione lunare, cioè
un'intelligenza intrisa di passioni e opacità. Anche questo ha un carattere
più strettamente tecnico-magico.
Man mano che il mercurio si raffina, si allontana dal piano
dell'archetipo della specie e si sintonizza con il piano delle entità che,
pro o contro, entrano in contatto con l'iniziato sulla via
dell'integrazione. I vari sottopiani seguono tipicamente la settuplice
partizione ermetica.
Comincia dal livello saturniano, che nel suo livello di frequenza è
prossimo al lunare e che porta con sé il peso della materia, cioè della
specie. Dai piani di Saturno, gli altri piani seguono in ordine inverso di
densità:
Si dice anche che queste potenti entità possano avere un effetto sui vari
settori dell'essere: sulla fisicità dei saturniani; sul sentimentalismo dei tipi
lunari; sull'amore carnale e sugli appetiti sessuali dei venusiani; nel campo
della forza o delle azioni energiche dei marziani; sulle opere terapeutiche e
in genere benevole e concilianti presso i Gioviani; sull'intelligenza, gli affari,
il sistema nervoso spinale e gli organi interni dei Mercuriali; e infine sulle
azioni rapide, sul cervello e sulla mente superiore dei tipi Solari.
IL CORPO SOLARE
Se questo fosse il nucleo dell'essere, ciò che chiamerei la monade primordiale,
il nucleo indistruttibile dell'essere (che, inLa Porta Ermetica, Kremmerz chiama
il seme, cioè l'anima, che si dipana, divorata dai bruchi, dove questo può
riferirsi al rivestirsi dell'anima), dico - se così fosse allora non considererei
questo stato come un processo del fuoco.
Essendo un punto dell'Assoluto, intrinsecamente, né esso né cose simili
sarebbero soggette a passioni e fuochi che non richiedono stimoli.*139
Poiché il corpo solare tende all'assoluto, esso è necessariamente
formato dall'immensa stratificazione di innumerevoli (per non dire infinite)
esistenze, dai primordiFiat†140alle strutture della natura nei tre mondi, ed è
suscettibile alle stesse nature degli altri tre corpi occulti.
Mi riferisco ad una struttura modificata dall'iniziazione, e diremodificata, anche con
quello, potrebbe significare che molte vite sono passate!
Per questo la considerazione vale per tutti gli iniziati sulla via
dell'integrazione.
Pertanto, le emanazioni che sorgono dal fuoco dei corpi Mercuriale e Lunare
inferiori possono oscurare e offuscare la manifestazione del corpo Solare, che più
propriamente interviene nell'attrazione, come memoria di esistenze precedenti.
Marco Daffi
di KremmerzOpera Omnia,Edizioni Mediterranee
G
iuliano Kremmerz ha ripreso il manto dell'antica tradizione
alchemicomagica dell'occultismo. Svolse questo lavoro dapprima a
Napoli (con viaggi in Sud America tra il 1890 e il 1900), in un
secondo periodo tra il 1910 e il 1912 a Bari e Napoli, e nel terzo e ultimo
periodo dal 1912 al 1930 a Beausoleil, in Francia, dove era, a tutti gli
effetti, in pensione.
Oltre a un ampio corpus di scritti sui paradossi fondamentali dell'utopia
ermetica, tra cui l'autosuggestione, il magnetismo, la telergia e la ricerca delle
verità ermetiche, egli pose anche, come preambolo a un'età dell'oro della
medicina, il problema di una “ forza vitale” che nessun laboratorio biochimico
(biotico o antibiotico) è stato finora in grado di rilevare. Fondò una Schola per
integrare i poteri della psiche e far convergere la “forza vitale” di una catena
psichica (insieme di più individui) che potesse integrarsi con il potere della
medicina o assistere i chirurghi nei loro interventi.
IL MONDO SEGRETO("INTRODUZIONE A
LA SCIENZA DEI MAGI”) ESU
MEDICINA ERMETICA
La prefazione aIl mondo segretoriassume la tesi chiave della dottrina alchemico-
magica di Kremmerz e riflette la sua fondamentale posizione reincarnazionista
rispetto alla graduale evoluzione dell'uomo.
La sua prospettiva media esplicitamente tra il ramo del misticismo che
produce “miracoli” incontrollati e incontrollabili e la medicina materialistica
(che l'autore integra con la pratica alchemica). L'autore, tuttavia, critica il
modello della Scienza Cristiana riconoscendo i meriti del progresso
scientifico medico e chirurgico, ma sostiene che le cure materiali da sole
non possono esaurire l'opera terapeutica e che la medicina materialistica
deve evolvere verso forme integrative che non escludano l'approccio
terapeutico-vitalista contributo di “guaritori” e gruppi di praticanti che
coltivano energie psichiche – e quindi incorporano la trasmissione di “forze
vitali” nelle modalità di guarigione.
LA PORTA ERMETICA
Contrariamente al titolo del libretto, l'autore non commenta gli
interessanti segni cabalistici ed ermetici che costellano la porta e sono
riprodotti sul frontespizio. La stessa Porta Ermetica è un piccolo
monumento situato in Piazza Vittorio Emanuele a Roma che è
diventato quasi fatiscente e appartiene alla villa del Marchese
Palombara, un occultista del XVII secolo che si dedicò allo studio delle
pratiche magico-alchemiche.
Il libretto, che si avvicina alle dimensioni di un opuscolo, è
un'esposizione fantasiosa di concetti simili ampiamente trattati in altri
suoi scritti, come ilCommentario, con alcuni importanti sviluppi
filosofici o dottrinali sulla reincarnazione, sui diversi tipi di magia e
sulle entità del mondo invisibile.
COMMENTARIO
Sotto il titoloCommentariocompaiono articoli di Kremmerz estratti dalla
rivista omonima. Questo materiale costituisce di gran lunga il lavoro più
interessante raccolto dalla rivista.Commentarioriflette i primi esempi di
contrasti tra i guaritori da un lato e la medicina materialista dall'altro.
L'autore pone il problema della forza vitale che nessun laboratorio
biochimico (denominato ora biotico o antibiotico) potrà mai cogliere e
propone quindi una Schola per integrare i poteri interni con il potere della
medicina per assistere la mano del chirurgo. Il punto di vista dell'autore è
ben definito, ed esplicita posizione di mediazione tra il misticismo, che
produce miracoli incontrollati e incontrollabili, e la medicina materialista,
posizione riconosciuta dall'autore nella sua concezione alchemica
- è chiaramente evidente.
Critica però il concetto di Christian Science di trascurare gli interventi
medici, riconoscendo – lui stesso laureato in medicina in Argentina – i meriti
del progresso scientifico medico e chirurgico. Sostiene che i trattamenti
materiali da soli non possono esaurire l'opera di guarigione, e che la medicina
materialista deve evolvere verso forme integrative sempre maggiori che non
rifiutino, come avveniva ai tempi dell'autore e lo è ancora oggi, i contributi
vitalisti di guaritori e gruppi di operatori che lavorano con le energie psichiche
e vitali.
Da segnalare, infine, l'interessante rubrica della rivista intitolata “Nega,
Conferma, Commenta” che, per i numerosi fatti paranormali discussi e
l'inclusione di opinioni critiche altrui, consente un maggiore
apprezzamento della personalità dell'autore.
NelCommentariosi possono trovare tutti i materiali che si vorrebbero
considerare e giudicare le sue idee alla luce dell'ortodossia della tradizione ermetica,
sul rinnovamento degli studi sul simbolismo religioso, e sui poteri paranormali del
corpo umano. Va tuttavia tenuto presente che la maggior parte, per non dire tutti,
degli scritti di questo volume non erano originariamente destinati alla diffusione da
parte del commercio librario, ma erano piuttosto insegnamenti orali impartiti alle
accademie ermetiche.
CONVERSAZIONI ALL'ACCADEMIA
PITAGORICAEAL CERCHIO VIRGILIANO
I colloqui tenutisi nei due centri di studi ermetici (forse meglio definiti
neoermetici) di Bari e di Roma nel 1921 testimoniano il tentativo
eminentemente pratico di riorganizzare questi gruppi su
il ritorno a casa di Kremmerz,*141dopo una parentesi causata dalla guerra
1914-18 e dal dopoguerra 1919-20. Purtroppo questa lodevole iniziativa non
ha raggiunto i suoi obiettivi, a dimostrazione dell'immaturità dei tempi,
impreparati a un'iniziativa così generosa.
DIALOGHI SULL'ERMETISMO
IlDialoghisono gli ultimi lavori di Kremmerz. Mi è stato detto che furono
dettate oralmente tra il 1923 e il 1929, e più come testamento spirituale che a
scopo di pubblicazione; mentre l'intento di pubblicare questo materiale è
venuto dopo, e gli ultimi due dialoghi sull'ermetismo sono stati ritrovati tra le
carte dell'autore e pubblicati postumi in una seconda edizione.
L'autore è temprato dalle esperienze e dalle disillusioni che gli hanno
procurato molti dei suoi più stretti discepoli, (e ahimè) non solo in campo
dottrinale. Dopo aver dichiarato nella prefazione l'inutilità di promuovere
qualsiasi forma di propaganda in meritomagismonella maniera che tentò
dal 1897 al 1913, divulga rigorosamente concetti ispirati alla pratica
ermetica in lucido confronto con simbologia, mitologia ed elementi
fideistici, che chiama i “primi vagiti” della nuova scienza dell'animo umano,
cioè sugli studi metapsichici, parapsicologici e psicoanalitici.
LUNAZIONI
IlLunazionidevono essere tenuti in pari importanza con ilDialoghi.
Grande merito va all'editore per averle divulgate tra i materiali inediti
utilizzati dai circoli kremmerziani. Sono annotazioni sugli influssi siderali
e lunari sulle piante, sui medicinali e sulle infermità del corpo umano.
Con la rinascita dell'interesse per la pratica scientifica dell'astrologia,
l'approccio di Kremmerz a questi studi sulle influenze astrologiche è
interessante, poiché i tipi di carattere umano vengono mostrati rispetto
ai loro dati di nascita. Allo stesso modo, le virtù delle piante e dei
medicamenti sono paragonate alle stagioni e ai cicli cosmologici e ai
diversi comportamenti e reazioni delle malattie e delle malattie ai vari
farmaci secondo l'influenza delle varie fasi lunari.
Il primo ciclo di interpretazione riguarda le fasi lunari che sono
personificate secondo antiche classificazioni caldee e indicano nuovi
modi di considerare allergie, intolleranze e cambiamenti negli effetti dei
farmaci. Un secondo ciclo di esegesi lunari è interpretato secondo
considerazioni medievali, mentre un terzo modo, inedito, è incompleto e
tratto dall'astrologia araba. L'indice delle fasi lunari con le loro
correlazioni patologiche è molto utile.
RIEPILOGO
Nel rispetto della verità, Kremmerz non aveva pretese filosofiche
riguardo all'accettazione del suo lavoro. Aveva invece pretese
“scientifiche”, basate su sue esplicite affermazioni, e inoltre parlava
sempre di una “scienza integrale” per sostituire il termine che riteneva
obsoleto:Magia.
“Una scuola nuova di zecca si eleva al di sopra del magismo, per affermare la luminosa
immortalità dello spirito” sono le sue parole, e quindi una scuola che ha portato
la “ricerca scientifica” necessaria per un finalismo trasformativo dell'uomo,*142
facendo molto affidamento sulla sua filosofia e fede. Insomma, affidandosi alle
sue aspirazioni, a percezioni derivate da oltre i cinque sensi, di un “essere” che
Kremmerz definisce poeticamente “angelico” e “dotato di potere di numens”, cioè
scientificamente dotato di para-sensi o meta -sensi che lo aiutano a sopportare e
mitigare meglio quella che le filosofie orientali chiamano “sofferenza” individuale
e quindi cosmica.
Che questo finalismo ha fortemente determinato il declino della Fraternità
di Myriam a quello di un degenerato”cacamagia” (come qualcuno lo
chiamerebbe, usando questo orribile e cacofonico neologismo) non sembra
affatto corrispondere alla storia dell'iniziativa kremmerziana.
Il finalismo alchemico-magico di Kremmerz nella sua organizzazione
spirituale e filosofica costituisce il carattere che lo differenzia dalle
congregazioni di mistici, di pseudo-occultisti e di certe esagerazioni
caratteristiche dello spiritismo nel lontano 1890-1900, che egli riteneva
dovessero essere fatte via, non per uno spirito demolitore, ma per cercare
di riportare in auge un sano spirito critico latino-occidentale che con
tendenze spirituali tentasse, spesso in modo elevato e confuso, nuovi modi
di condurre la ricerca spirituale.
Sulla base di alcune ammissioni fatte da Kremmerz attraverso confidenze
verbali condivise con me, mi sembra legittimo indicare che la causa principale del
declino della Myriam sia stata proprio la mancanza di uno spirito scientificamente
applicato da parte della maggioranza dei collaboratori nonché un'immodesta
applicazione di criteri terapeutici, derivanti dal desiderio furioso di coloro che, nel
gruppo magneticamente carico, vedendo svilupparsi le proprie facoltà psichiche
latenti, erano più interessati a compiere miracoli personali che a compiere
“buone azioni”.
Tuttavia, se è stato gettato un buon seme, allora sono fiducioso che
l'idea in nuove forme sarà ripresa da protagonisti più qualificati, simili e
forse superiori a Ciro Formisano.
APPENDICE A
introduzione
Davide Pantano
Credo
PREFAZIONE
Giammaria
Credo Io credo
nella forza combattiva che Nella forza combattiva che vince
combatte invincibilmente Pugnando invita.
e trionfi.
Io credo
Credo Nell'intelligenza arcana
nell'intelligenza arcana Che da' all'Essere la coscienza del
vero.
che semina l'Essere con la
coscienza della verità. Io credo
Nel bene,
Credo Contro ogni strazio del dolore,
in bontà, contro Nei mali umani.
ogni tormento di dolore
dentro la malattia umana. Io credo
Nell'amore, che fissa,
Credo Nell'attimo che vola,
innamorato, che fissa La parola che crea.
nell'attimo fuggente, la
parola creata. Io credo
Nella Morte, principio
Credo Di vitanova.
nella morte, il
principio di vita nuova. Così, credo nell'UNO
Che tutto in se contiene,
Quindi, credo nell'Uno, che Moto, Forma, Forza, Intelligenza,
tutto contiene in sé: Amore e Morte.
Moto, Forma, Forza, Intelligenza,
Bontà, Amore e Morte.
Credo nell'ascenso dell'Uomo
Credo nell'ascesa All'UNO Infinito
dell'uomo all'UNO infinito, Nella legge universale,
sotto la Legge Universale Di quello che fu, che e, che in
perpetuo sara.
di ciò che era, ciò che è e ciò che
sarà per sempre.
APPENDICE C
Il programma fondamentale
Fascicolo A: Programmatica Fondamentale
Giuliano Cremmerz
JM KREMM-ERZ
1
Lo scopo di questa scuola è:
2
Questa scuola segue un duplice metodo di cultura: uno di letture, conferenze
e pubblicazioni destinate a fornire un patrimonio di conoscenze su tutto ciò
che è oggetto di ermetismo, magia antica e psichismo moderno, e l'altro di
pratiche tradizionali che provocano la propria ascensione educazione e
dirigere la sua spiegazione in applicazioni utili ad affrontare il dolore umano.
3
La scuola, non essendo per sua natura limitata al materiale delle sue indagini
e dei suoi insegnamenti, e paragonabile agli esperimenti delle scienze fisiche
e matematiche, adotterà un approccio all'insegnamento e alla ricerca
completamente diverso da quello finora utilizzato dalle società di ricerca
psichica e paranormale in per coltivare le attitudini occulte di ogni allievo
attraverso la partecipazione alle correnti della volontà collettiva per ottenere
fenomeni benefici e controllabili da tutti.
4
Questa scuola appartiene a tutti gli uomini di buona volontà che si impegnano a
seguirne gli insegnamenti pratici, a obbedire alle regole di ogni classe, a rispettarne
l'organizzazione gerarchica e ad affrontare ogni manifestazione della loro singolare
ascesa mediante l'applicazione delle forze psichiche unicamente per la cura di
infermità.
Coloro che appartengono a società psichiche, teosofiche, spiritiste o che
sono ferventi praticanti di religioni o membri di sette mistiche sono pregati di
non iscriversi. La nostra scuola deve considerarsi dal punto di vista della sua
organizzazione come una famiglia con la primogenitura dei più avanzati e
l'autorità patriarcale di coloro che ne sono incaricati.
5
L'idea generale della scuola si compone di cinque cerchi o classi:
6
Ogni membro è considerato un numero, cioè una concreta quantità di potere, ed
è l'unità minima di volontà in una catena.
Il Collegio Operativo è l'organo supremo ed è rappresentato da un delegato
dell'insegnamento generale e dell'informazione,*147che possono avere uno, due o
più segretari o responsabili che sovrintendono all'archivio centrale.
7
Per essere ammessi alla catena devi essere presentato da un membro
quando non sei conosciuto dal Delegato Generale, e devi avere la
condizione di rettitudine richiesta che renda ogni uomo rispettabile nella
società in cui vive, anche il più elementare culture dei soggetti che
costituiscono l'ambito dei nostri studi.
L'applicazione dovrebbe includere:
8
Una volta accettata la domanda, il nuovo socio riceverà un verbale di
ammissione contenente il numero determinato ad appartenere, la sua
tendenza generale, grado o categoria e una cifra ideografica indicante lo
sviluppo geniale a cui deve tendere, un quaderno di istruzioni specifiche per il
suo grado e un rituale o una regola da seguire come novizio praticante.
Il membro deve ottenere un abito di lana rossa con cappuccio e cordone di
seta, che è l'uniforme indossata da ogni numero della catena psichica della
scuola.
9
Il novizio deve formare attorno a sé un gruppo di dodici nuovi membri per
ottenere l'anello di anziano e, dopo aver dimostrato di essere idoneo, può
aspirare a diventare uno della cerchia ristretta con il grado di discepolo.
10
Il membro che si rende socialmente indegno della pubblica stima, o
subisce pubblica condanna, è escluso dai numeri che compongono la
nostra scuola; in violazione delle regole si sottoporrà ad azioni disciplinari
che i maestri del Collegio Operativo avranno facoltà di attuare.
11
Al novizio praticante saranno consigliati quali libri leggere, studiare o
commentare, e gli saranno concessi aiuti in base alla diligenza e agli
studi che svolge.
12
La scuola non chiede alcun rimborso spese. Costituiti attorno ad un
ideale di bontà, tutti i membri sono considerati legati da un amorevole
patto di famiglia. Chi può contribuisce alle spese generali; chi può paghi
almeno le spese minime; i poveri non saranno indebitati senza alcun
obbligo di contribuire finanziariamente.
13
La scuola nella sua forma esteriore non ha alcun simbolo eccetto l'insieme delle
volontà e delle anime che eseguono i rituali in tutti e cinque i cerchi di una catena o
comunione di identità e sono conosciute come la Fraternità Terapeutica, Magica o
Ermetica di Miriam, dove ogni membro è un fratello, a qualunque circolo o grado
appartenga.
Le abbreviazioni sono indicate con una croce, quindi: Fr + Tm + di Mir +.
14
Esternamente il gruppo dei membri che sono autorizzati a riunirsi dal
Delegato Generale sotto la direzione di un anziano, in un luogo fisso, con un
programma di studio speciale, devono presentarsi al pubblico come ente di
beneficenza, sotto il nome di un'accademia seguita da una denominazione
speciale scelta dai fondatori e approvata dalla Direzione Generale, come
accademia lulliana, della Porta, paracelsiana, o semplicemente scientifica ,
accademia psichica o filoterapeutica, e così via.
15
Ogni gruppo di non meno di cinque membri può riunirsi in accademia,
purché vi sia almeno un anziano o un discepolo tra i membri e tutti
siano d'accordo a sostenere le proprie spese necessarie per una sede
particolare con modesta dignità.
16
Ogni accademia deve avere tre cariche elettive: un preside, un archivista
e un censore. La nomina del Preside ricade sulla responsabilità di chi tra
i componenti ha il grado più avanzato, e tra quelli dello stesso grado per
elezione, salvo l'accettazione dell'ufficio da parte dell'eletto o il veto della
segreteria generale. L'archivista sovrintende all'ufficio del segretario, il
censore a quello del cassiere e del tesoriere.
17
I fondatori di ciascuna Accademia sono liberi di stabilire uno statuto o un
regolamento interno per determinare il modo o il tempo di elezione degli
incarichi, il contributo degli iscritti al mantenimento delle spese
dell'Accademia, abitazione, illuminazione, arredi, spese di segreteria ecc.,
decorazioni particolari di ogni ufficio, calendario delle riunioni (obbligatorie o
retribuite), istituzione di sale di lettura, dispensari medici quando vi è un
medico legalmente operante tra i membri, e persino stanze di ospedale dove il
numero dei membri o dei fondi lo giustifichi.
18
L'esistenza regolamentare di tre registri è obbligatoria in ogni accademia:
19
Le regole del lavoro collettivo o dei convegni o degli insegnamenti
saranno comunicate di volta in volta dalla Direzione Generale, la quale
conserva l'assoluta autorità gerarchica su tutti gli iscritti e le accademie,
e ove stabilisca che l'ufficio non è regolamentare, può nominare un
membro del un altro ufficio per ispezionare e riferire sull'affrontare le
irregolarità.
Tuttavia, in generale, quando non sono violate le disposizioni di
studi, pratiche e lavori, la Direzione Generale assicura la più ampia
autonomia all'espansione delle attività tra le accademie locali e deve
presentarsi al pubblico come istituzioni indipendenti e laiche, e ciò
esclude assolutamente la partecipazione di membri non iscritti alla
scuola.
20
Un'accademia affiderà ad uno dei suoi membri, un medico legalmente attivo,
l'istituzione di una clinica gratuita per i poveri o ricchi che si presentino. Il medico
deve essere assistito da due fratelli per turno tra i membri, e tutti devono
indossare una toga o toga rituale. Tutti i rimedi di laboratorio farmaceutici o
ermetici devono essere forniti gratuitamente, ma le accademie come collettivo di
membri possono accettare donazioni o oblazioni di qualsiasi tipo.
21
Un novizio indicherà la sua qualità facendo precedere il suo nome da una croce;
l'anziano con tre croci; tutto il cerchio interno da un punto circolare nero • ; il
Segretario Generale da due rette parallele tagliate da una perpendicolare; e il
Delegato Generale con una croce egizia o con cinque punte o cinque croci.
22
I soci dispersi in una regione devono essere iscritti come corrispondenti
alla più vicina accademia istituita e riconosciuta; devono accettare le
condizioni proposte dall'Accademia ai membri corrispondenti: il diritto di
comunicare le relazioni più importanti, e la responsabilità di partecipare
almeno una volta all'anno ad una riunione plenaria dell'Accademia di cui
sono corrispondenti.
23
Un festival annuale è obbligatorio per ogni accademia; questo prevede un pranzo
rituale collettivo e una riunione plenaria presso la sede con conferenza guidata dal
preside nel giorno del plenilunio nella costellazione del Leone. A tale evento possono
partecipare ai festeggiamenti plenari anche soggetti non appartenenti alla scuola,
previa regolare autorizzazione dell'ufficio presidenziale.
24
Se l'Accademia vuole presentarsi pubblicamente come ente etico
secondo le leggi dello Stato, allora deve presentare domanda alla
Delegazione del Collegio o al Capitolo Operativo.
La chiusura di un anno accademico è fissata al 21 marzo di ogni anno; in tale giorno
si rinnovano o si confermano le cariche elettive.
26
L'investitura del discepolo non diviene regolare fino al giorno in cui egli
riceve dal Delegato Generale o dal suo procuratore il paggio o il
diploma, e previa dichiarazione dell'investito di non appartenere ad
alcuna scuola di psichismo, setta, società o circolo che coinvolge le
scienze delle religioni, le pratiche religiose, gli incontri mistici, i gruppi
massonici con concetti iniziatici. L'elenco di tali società alle quali il
discepolo può partecipare sarà dato con riserva.
27
La domanda di iniziazione al circolo interno deve essere scritta e
presentata il giorno prima del plenilunio di ogni mese al segretario della
Direzione Generale, e le investiture concesse possono essere effettuate
solo tra il terzo giorno del novilunio e la vigilia di il plenilunio successivo
nelle ore di Mercurio propizie al calendario astrologico della scuola, e
l'aspirante all'investitura deve presentarsi con almeno tre giorni di
preparazione.
28
Il discepolo riceverà gratuitamente dalla Direzione Generale carte, diploma,
pagina, comunicazioni e quaderni senza altro obbligo che quello di rimborsare
le spese postali, e se si decide di pubblicare opere, stampe o bollettini della
scuola, di acquistare una copia che può essere concessa gratuitamente a
coloro che non possono in alcun modo permettersi di pagare l'importo.
Annoterà i suoi rapporti con la scuola anteponendo il suo numero
con un punto circolare nero.*149
29
Il discepolo di primo grado deve tenere un registro della conoscenza
acquisita per spiegare a se stesso e non agli altri le pratiche che sono
proprie del suo grado. Il nostro rito non vieta; al contrario, facilita
l'apprendimento di tutti promuovendo la costituzione di biblioteche nelle
accademie per incoraggiare la lettura di tutti i tipi di libri attinenti alle
scienze che studiano l'animo umano. Promuove l'apprendimento con
criterio e discernimento positivi, ma impedisce assolutamente che nei
rapporti scritti e orali tra gli iscritti di qualsiasi grado venga utilizzata una
logologia diversa da quella utilizzata nei quaderni di iniziazione che
verranno dati manoscritti o stampati nell'insegnamento delle classi.
Allo stesso tempo, è vietato eseguire pratiche magnetiche o partecipare a
sessioni spiritiche sperimentali, o praticare rituali che non siano autorizzati
direttamente dalla gerarchia.
30
Il discepolo deve verificare concretamente la prova che egli è un numero di una
scuola unica, perché Uno è l'Ermes universale e il Numen. E il discepolo deve
verificare che il suo compagno consacrato in questo statuto fondamentale non
può e non deve essere adulterato con innovazioni alle forme,
proprio perché chi non è chiamato a questi studi o non ne comprende le nobili
intenzioni non può conformarsi alla rigida istituzione gerarchica, istituzione
fondata per essere governata dai più evoluti per le anime magicamente oranti
di una catena che persegue uno scopo così determinato.
31
Oltre alla completa osservanza esteriore delle leggi morali della
società in cui vive, il discepolo deve:
32
Il discepolo deve compiere verso la sua compagna, se non ha scelto per
tempo la via del celibato, la missione di padre piuttosto che di sposa, e
considerarla come simbolo di una donna nell'umanità universale, la
fonte di tutto ciò che è nobile e bello; in lei, matrice della società
maschile, semina nobiltà e bellezza; la guida, la ama, le perdona
generosamente ogni errore dovuto alla sensibilità del suo organismo,
poiché Ermete predilige la fragranza delle anime sensibili; la sostiene
nelle sue debolezze, perché è più debole e soggetta al dominio della
luna; non la offende, non la disprezza, non imprime nell'anima sua le
stimmate della paura; e ricorda che il modo in cui tratta le donne si
riproduce nelle generazioni in cui dovrà vivere fino alla fine dei secoli.
33
Il discepolo verso i suoi figli deve esercitare non solo ogni cura che gli affetti e la
società umana impongono, ma ogni vigilanza affinché prima della loro
riconosciuta maturità intellettuale non siano attratti dalle società religiose. Deve
insegnare ai bambini con l'esempio che ogni atto della vita ha origine nei nostri
pensieri, nelle nostre parole, nelle nostre azioni; quel dolore della carne e dello
spirito umano è come un'ombra e una tenebra in un oceano di luce; che la morte
non deve far paura, perché la vita è nel perpetuo rinnovamento delle forme; che
qui siamo sempre gli stessi e raccogliamo sofferenza e gioia in ciò che abbiamo
seminato e in ciò che semineremo; che gli dei si manifestano in noi e attraverso
di noi e che l'unico grande Dio dell'Universo è la Legge per la quale l'Universo è.
34
Oltre alle cose che gli possono essere comunicate oralmente, il
discepolo ha l'obbligo di copiare di proprio pugno, nel tempo stabilito, i
quaderni necessari alla sua educazione, ma di non comunicarli neppure
ai condiscepoli, o a renderli oggetto di dibattito pubblico. Deve eseguire
con diligenza le pratiche assegnategli dal suo procuratore o maestro e
compiere tutti i suoi atti con diligenza e puntualità, tenere un intimo
diario dei progressi compiuti e dei fenomeni ottenuti, e riferire per
iscritto se richiesto dal capo della la scuola o le segreterie centrali.
35
Il discepolo può aspirare al grado di terapeuta dopo almeno un anno dal
suo grado attuale, e non appena ha la certezza di poter operare guarigioni
nella corrente della catena della Confraternita; a questo punto dovrà
informare la segreteria del Delegato Generale con rapporti quindicinali di
tutto quanto ottenuto e provato, e questi rapporti saranno registrati e
inseriti nella sua storia nella scuola.
36
Quando la richiesta del discepolo viene presa in considerazione, il capo del
circolo o il Delegato generale gli assegna due condiscepoli per l'ispezione e,
se l'esito è positivo, passa al circolo dei terapeuti.
37
Il grado di terapeuta viene conferito con un rituale e la consacrazione di un
anello d'oro massiccio. Deve essere acquistato o fatto calzare da coloro che ne
sono insigniti del grado e consegnato alla segreteria generale affinché vi si
incidano i caratteri del talismano, poi verrà restituito con un breve rito da un
procuratore o dal Delegato Generale.
38
Insieme all'anello, verranno date istruzioni orali per usarlo in modo efficace. Al
terapeuta è fatto divieto di fare dell'anello del suo grado un vistoso ed ordinario
segno di decoro personale e lo manterrà con le disposizioni che gli saranno
comunicate al momento della consegna.
39
I terapisti della scuola cominciano ad esercitare l'ufficio di istruttore o maestro
e gli vengono affidati più novizi che deve guidare e far avanzare; non può
rifiutare questo ministero, perché per lui questo insegnamento è una prova.
40
Il terapeuta deve esercitare mettendo in pratica tutti i poteri materiali e
psichici acquisiti, consolidando la propria cultura e tentando la diretta
manifestazione dei Kons o Dioscurus*151per vederne il volto o ascoltarne la
parola e avere la chiave delle tre forme del serpente malvagio.
41
Il terapeuta passerà alla conoscenza dell'Unica Sorgente da cui
emanano i poteri curativi per eliminare i dolori della carne e dello spirito
umano, e delle tre forme di emanazione dei poteri curativi e miracolosi:
la preghiera, l'incanto e gli incantesimi o incantesimi.
42
Il terapeuta acquisirà la conoscenza della rosa†152attraverso la corrente
delle anime per comprendere i principi della terapia ermetica adatta
all'elaborazione delle medicine e su cui poggia la fallacia di tutte le scuole
mediche profane rispetto alla terapia magica; imparerà ad applicare il
magnetismo animale al di fuori dell'empirismo delle scuole conosciute; e
senza parlare saprà emanare i centri della vita e della morte e
comprenderà la possibilità di una terapia assoluta senza medicine, sia in
psicurgia che in taumaturgia.
43
Il terapeuta riceverà solo comunicazioni orali in periodi prestabiliti e senza
dubbio passerà al grado di maestro Isiac o Myriam non appena avrà intravisto
la conoscenza degli arcani, simboleggiati dalla tradizionale chiave salomonica
e dal suo uso.
44
L'investitura dei maestri è data con la stola nera dei sacerdoti necrofori
isiaci*153e la stola bianca e oro dei celebranti; saranno dati
esclusivamente a coloro che ricercano lo studio alchemico dei secondi
arcani tradizionalmente conosciuti con i nomi di elisir di lunga vita,
medicina ermetica, polvere di proiezione, trasmutazione alchemica, e
altri termini caduti in disprezzo dagli studiosi profani che, in mancanza
di tali, tuttavia cerca l'artificio nascosto di poteri sconosciuti per analogia
e non per similitudine.
45
Gli insegnanti saranno chiamati a perpetuare la scuola, a formare laboratori
ermetici, ad essere missionari della conoscenza, e a selezionare tra loro un
leader che sostituisca l'attuale Delegato Generale ora alla guida della scuola
ed entri in contatto con i dodici insegnanti più anziani del Collegio Operativo.
46
Ai maestri è affidato il mandato di mantenere salda l'unità della scuola e di
assicurarne la continuità; prendere iniziative per porla come ordine
secolare della vera scienza delle anime adattata al fine del servizio umano;
per farne uno strumento di progresso scientifico e una fonte di luce su ogni
oscura tirannia dell'ignoranza sacerdotale dei vecchi monopoli religiosi con
intenzioni di opprimere lo spirito e la scienza.
47
Il Delegato Generale è il più giovane dei maestri scelti dai dodici anziani che
formano il Collegio o Capitolo Operativo. Egli appare come il fondatore
della scuola ma deve essere considerato come uno strumento della mente
del concilio da cui è scelto.
Il Delegato Generale vigilerà sulla disciplina e sull'osservanza delle
regole con i mezzi consentiti dal suo ufficio e non mancherà a questo
mandato. I soci che violano i regolamenti o dimenticano le promesse o
che in qualsiasi modo si rendono indegni della scuola saranno puniti con
l'interdizione colposa o punitiva. Entrambe le pene comportano la
sospensione temporanea o definitiva dei poteri acquisiti, o con
l'aggravante di altre misure morali.
48
Il Delegato Generale può lasciare il suo ufficio per disposizione del Collegio o del
Capitolo Operativo, del suo giudice diretto e del suo preside. Può autorizzare,
sostituire temporaneamente o delegare a sua volta un rappresentante diretto per
una regione o uno Stato; può rimanere anonimo o manifestarsi apertamente. In
caso di morte, dal circolo dei maestri verrà eletta una terna sulla quale ricadrà la
scelta del Collegio Operativo, secondo una apposita regola che il circolo dei
maestri saprà a suo tempo.
49
La Scuola Ermetica deve essere considerata da ogni membro come una
carità benevola alle cui fonti simboliche ogni membro deve saggezza e
grazia - e la Fratellanza deve essere considerata come un'immensa
corrente di bene e di luce.
La personalità collettiva e grandiosa di questa fraternità ideale è una famiglia
di perfettibili che non ha altra pretesa che quella di progredire e diffondere
ovunque e ad ogni caso l'esempio di magnifica opera civile, che si manifesta con
un insegnamento progressivo per tutti gli uomini di buona volontà.
Questa non deve essere intaccata, differita o personificata da un nome o da tali
nomi, anche se tali figure possono ripetere i miracoli taumaturgici dei grandi
iniziati di tutti i tempi e di tutte le razze.
Ogni adepto della scuola, quindi, non può e non deve affermarsi a
scapito della personalità collettiva della scuola e della confraternita, anche
se il loro numen li rende degni di riverenza e fama. Ciò non per principio di
falsa umiltà comune a diverse sette, ma perché ciascuno di noi deve
considerarsi tra un numero, che svolge funzioni virtuose nella realtà della
vita tanto quanto il suo numero origina, accresciuto e intensificato dalla
grande corrente psichica di una catena di volontà che può diventare
immensa, pur passando ignorata dalle masse.
50
Per prevenire fin dall'inizio la formazione di abitudini impure, è vietato
attribuire al nome del Delegato Generale qualsiasi successo che possa
guarnire il riconoscimento da parte di un pubblico più o meno ristretto. E si
attribuirà esplicito riferimento per riferire e addebitare ogni successo alla
Scuola Ermetica o Fraternità di Myriam.
51
La scuola limita i suoi insegnamenti segreti, non perché sia o aspiri a
diventare una setta, ma per la natura stessa dei metodi e dei procedimenti
attribuiti all'educazione psichica dei suoi membri. Se oggi questi metodi
sembrano antiscientifici al volgo ed evitati dalla luce della pubblicità, non
appena queste scienze psichiche saranno studiate da singoli appassionati
delle università europee non molto avanzate, saranno riconosciute come
appropriate per una scuola dei nostri studi senza il uso di altri metodi. Gli
insegnamenti e le pratiche variano spesso, non solo da gruppo a gruppo ma
da uomo a uomo, a causa della differenza di preparazione, carattere,
tendenze e costituzione di ogni studente.
52
La Scuola Ermetica creata per i poteri integrativi dell'organismo fisico e
psichico dell'uomo, orientata all'acquisizione di qualità sopranormali, non è
una Fratellanza mistica nel senso ovvio del termine, perché non procede
dall'ignoto - il Grande Ignoto padre di ogni volgare religione. Procede
invece attraverso la grazia di concedere qualità superiori all'umanità
contemporanea, calibrando le potenze virtuali dell'organismo vivente e
vitale alla produzione di effetti vari o insoliti, materia dei miracoli attribuiti
agli dèi sacerdotali. Se i suoi discepoli raggiungono la conoscenza diretta di
vere entità (eoni) non comuni all'umano
sensibilità,*154non devono avvicinarsi a loro fortuitamente o incautamente ed
eccezionalmente come quelli di noi, ma per lo studio di leggi conosciute da
certi sacerdozi speciali per i quali, se queste entità esistono, devono rendersi
visibili e intelligenti per noi.
53
La Scuola Ermetica Fr + Tm + di Myriam vieta a qualsiasi membro, di qualsiasi
grado, di tentare di realizzare fenomeni al di fuori del solo scopo di curare o
guarire i malati. Quindi vietato: chi conduce ricerche per scopi diversi, o cerca
di abusare della libertà di intelligenza dei meno avanzati, o tergiversa per
adattare i poteri acquisiti per ottenere ricchezza o ottenere vantaggi in
contesti commerciali, o sopraffare in qualsiasi modo i disarmati per
combattere. Al contrario, è obbligatorio per tutti denunciare chiunque eserciti
le pratiche di alcuni segreti psichici al di fuori dell'organizzazione, o che violi
l'incolumità delle persone e delle famiglie.
54
Tutti i membri sono obbligati a non modellarsi su tali scuole di empirismo
medico che sviliscono gli studi moderni e le glorie contemporanee delle
indagini pazienti. Non essendo credenti nelle leggi dello spirito, queste scuole
non sono benefiche per l'emancipazione della società umana come
dovrebbero essere.
I membri devono invece considerare che la scienza umana è il risultato
degli apporti di tutti gli intelletti dei secoli precedenti, quelli che hanno
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Tutti i membri sono tenuti ad avere assoluta libertà da qualsiasi precedente
o contemporaneo impegno o affiliazione ad altre scuole ermetiche, siano
esse società religiose, mistiche o iniziatiche. La nostra Confraternita è e
sarà come è stata nei secoli e non pretenderà un solo apostolato. Piuttosto,
raccoglieremo e raggrupperemo con il vincolo del Sacro Ideale della
scienza e della verità, pochi ma saldi elementi che assicurino la
rappresentazione e la realizzazione della Fratellanza al di fuori di ogni lotta
politica, sociale e religiosa. Perché la scienza deve essere considerata al di
là dei confini delle nazioni e delle razze, e patrimonio di tutta l'umanità.
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Sulla base del concetto fondamentale formulato nel paragrafo
precedente, la Fraternità sarà intesa escludere ogni preconcetto circa le
lotte di opinioni in politica e proporsi invece unicamente come
strumento della scienza, libero dai vincoli della superstizione ignorante,
monopolizzato da questa o quella forma religiosa, e dal generare l'idra
che ostacola il libero sviluppo dell'animo umano per conquistare la sua
legittima ascensione: un esempio di tolleranza della libertà di
espressione, limitata solo dai risultati delle proprie esperienze.
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La Fraternità Ermetica come entità collettiva esclude ogni servitù dello spirito
e preclude le fortuite divisioni delle società umane, così da formare di ogni
membro un uomo integro, cioè un individuo completo nella famiglia umana,
prototipo dei cittadini della società civile umana, dominatrice delle passioni
bestiali, correttore di amarezze nei conflitti delle idee umane, pioniera di
quella pace tra i popoli, che deve preparare l'avvento simbolico di un giorno di
giustizia e di paradiso senza limiti di tempo.
Così il simbolo del matriarcato dei Myriam diventa degna
interpretazione di un programma d'amore, in cui l'arida e inesorabile
formula matematica della filosofia maschile si umanizza nelle sensibilità
dell'ideale dell'affetto materno, della bellezza nelle forme e della
delicatezza nelle essenza.
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La scuola e la confraternita si presentino al candidato senza lo sfarzo della
ricchezza esteriore; essendo poveri di mezzi umani e di denaro, il loro
tesoro è un'idea, alla quale tutti i fratelli devono contribuire perché diventi
realtà e diffonda il bene dovunque e dovunque, nelle anime e nella carne
umana. Ricchi o poveri, gli aspiranti alla buona volontà e al retto
sentimento sono accolti in un abbraccio fraterno. Il denaro non mancherà,
perché il numen provvidenziale supplirà alla povertà degli apporti umani,
perché il tesoro della scienza deve essere nutrito e consolidato con il
pedaggio di tutte le forze intelligenti chiamate a raccogliersi.
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Il segno esteriore di riconoscimento e affermazione della scuola, come la
croce per il cristianesimo, è la mano destra aperta, con le dita separate.
È il riconoscimento dei cinque elementi costitutivi dell'uomo integrato, e
il segno della costituzione quintupla della scuola e della liberalità in alto,
in mezzo e in basso.
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Questo programma non deve rimanere infruttuoso, semplicemente gettato tra i libri
documentari di poesie e sogni. Essa si affida alle anime buone, come il seme sta alla
terra fertile, per creare un albero robusto dalla folta chioma, che offra riparo contro le
tempeste della vita agli uomini che, dopo aver perso la fede, cercano la verità nell'Amore
che è la Scienza della Luce.
29 giugno 1914
GM Kremmerz
Consentitemi di spiegare, in poche parole, cosa sono questi due capisaldi e come
sono stati originariamente ascoltati.
1. Il pubblico deve sapere che esiste una Fraternità di persone che opera
attivamente e prega come meglio può nelle circostanze particolari e che
ad essa può ricorrere chiunque sia fisicamente o moralmente malato.
Nessuna legge restrittiva dell'esercizio della medicina può impedire a un
malato di ricorrere alla Fraternità per pregare per la sua guarigione,
tanto più che è necessario avvertire che la Fraternità non dà prescrizioni
o medicinali (questi saranno forniti per tempo) e che il paziente deve farsi
curare dal proprio medico, obbedirgli e seguire le sue prescrizioni.
L'Accademia Pitagorica di Bari dispone di un modello modello, che può
essere consegnato, leggermente modificato, a tutti i malati che
usufruiscono della Confraternita.
Non chiedere compenso. Accetta tutte le richieste e inviale forse solo una
volta alla settimana al capo del circolo o dell'accademia.
Far sapere che la Fraternità rappresenta una forza attiva che essa rivolge a
beneficio degli ammalati, a cui si può rispondere in determinate ore dell'aiuto che
essi chiedono. Metti in chiaro che la nostra è una religione d'amore e che i fattori
del nostro aiuto sono fermamente stabiliti come forze benefiche attive e che se
queste forze non sono affidate dalla fede, non importa finché lo chiedi, e al
momento stabilito , pensare. Per secoli il vapore non è stato nemmeno
considerato una forza, e adesso muove locomotive, navi e così via, e così anche il
pensiero e certe forme di preghiera.
Dovrebbe essere messo in circolazione dai circoli, ciascuno per proprio conto
e come esperimento, un ottimo volantino o libretto informativo, e ogni circolo
dovrebbe avere una cassetta esterna per ricevere le lettere firmate anche con le
iniziali, quando scritte a mano dall'infermo .
Potrei benissimo scrivere il testo di questa propaganda laica, ma il
programma va sviluppato gradualmente alla luce del sole e in
Affinché il leader di un circolo abbia assistenti coadiuvanti e attivi, dovrebbero
tutti praticare i rituali quotidiani, senza temerarietà e senza interruzioni.
Questo è il concetto chiaro ed esteriore della Fraternità nella sua attività
iniziale.
I. PREAMBOLO
Qual è questa vera legge che il Buddha dice in un dialogo con Daniya nel
Tripitaka:
“Ho rotto tutti i legami, ho rotto tutti gli ostacoli, NON SARÒ PIÙ
CONCEPITO.”
Ripassa tutte le dottrine religiose classiche e troverai il sigillo
consapevole e frainteso della trasmigrazione delle anime. Ma capitelo
bene, prima di giudicarlo con parole e pensieri della società
contemporanea, comprese le teorie reincarnazioniste degli spiritisti!
La dottrina segreta segue un modello mistico delle leggi concrete della
natura; comprende tutto e compie l'evoluzione dell'animo umano non in una
sola esistenza terrena, ma in una serie di lunghe vite che rappresentano
l'evoluzione completa dello spirito fino alla conquista della sua primitiva
libertà e fino a quella rottura da ogni legame che fa esclamare il Buddha“Non
sarò più concepito”.
Ipoteticamente, l'Uomo rappresenta esplicitamente il contenitore di un angelo
defunto. L'involuzione dello spirito angelico è appunto la sua umanizzazione, come la
sua evoluzione è l'integrazione: la riconquista della sua libertà divina, cioè la sua
completa spiritualizzazione. Il Nirvana, o stasi di beatitudine, e le esistenze terrene
non sono che tante righe di una pagina tra gli estremi dell'involuzione e della
completa reintegrazione.
Parlo ai miei lettori da cosaLo so:e il mio invito alla spiritualizzazione
delle anime incagliate in questo fango terreno è uno dei tanti
tentativi di riscatto, su cui punta l'occhio vigile di Trimurti*159si compiace di
potare il mistico fiore di loto e la rosa piena di grazia.
Ascoltami con l'anima, perché parlo allo spirito di chi mi legge, e
vorrei che l'intelligente sfogliando queste pagine ricordasse, almeno
per un lampo, che il fango della terra non pesa né loro né me giù in
quest'ora di passione umana.
Il capitano che fa il galante davanti a una fila fiancheggiata da soldati dice: “Ne ho
moltiuomini.” Gli uomini sono piccole unità: due braccia, due gambe, un tronco e una
forma della testa auomo;la stessa configurazione costituisce un idiota così come un
saggio.
Un capitano galante taglia i suoi soldati come moschetti: misura i
suoi uomini come i suoimoschetti.Ma non sa chi di loro sia un
imbecille e quale un sapiente - e ripete l'errore umano di fermarsi
all'apparenza delle cose e valutarle in base a ciò.
Gli uomini, come le cose, differiscono per il loro contenuto. Vediamo un
fodero e non assumiamo la qualità della lama: un manico cesellato può
contenere una spada in miniatura e un fodero rustico una lama autentica.
Perciò gli uomini vanitosi di spirito danno tutto alle apparenze, perché i
volgari sono inclini ad amarla e apprezzarla. Pertanto, la società umana si
nutre di uomini resi schiavi dalla manipolazione dei loro desideri. Mentre il
sapiente (che gli orientali chiamano il beato che penetra le leggi occulte) mira
al contenuto travalicando la forma.
Perciò Cristo disse a Pietro:mi rinnegherai tre volte prima che il
gallo canti— il gallo che doveva cantare è ora l'araldo del Sole
d'Oriente, luce dell'anima e Lucifero della mente umana nel corpo
umano del primo degli apostoli.
Così, gli spiriti eletti sono circondati dall'invidia, perché una società di
persone semicoscienti li saluta come un'ingiustizia. L'uomo che eccelle per
virtù e per lume mentale è un'imposizione.
Ma questa lotta è personificata dal dualismo della cabala: l'inferno della
religione cattolica apostolica romana sta qui, nell'attrazione dello spirito
egoistico della terra sulla natura umana.
Chi non è di questa terra e qui arriva è un Cristo che deve sopportare
fino all'ultima goccia di sangue questo calice amaro, tale che «non viene,
ma come re», come invocato nel Paternoster.
La chiave classica di ogni religione si trova nella conoscenza del sé angelico
dell'individuo: gli orientali dicono che Buddha è in te; Gli occidentali cambiano quel
nome per dire che Cristo è in noi.
Il Buddha o Cristo o Beato o Santo o Ahura Mazda in noi si manifesta solo
quando il grande tentatore, oscuro, pieno di seria materialità, chiamato Mira,
Ahriman, Diavolo, Satana, Lucifero, è scomparso.
L'involuzione dell'anima è il peccato originale, ma avere la chiara
intelligenza di questa caduta degli angeli significa possedere la scienza
dell'involuzione nella vita delle anime ed essere o un santo tra i santi o
l'alleato del Nemico della Luce.
Se vuoi, con criteri esatti, avere un'idea approssimativa dello
sviluppo dell'intelligenza divina in noi, guarda al risveglio quotidiano
dell'intelligenza umana nei bambini. I maestri potrebbero scrivere
trattati su questo: Nel bambino, l'intelligenza umana sorge come
un'incredulità e un ricordo. Il bambino con due begli occhi non vede il
seno di sua madre; il primo sorriso è solo per lei; poi riconosce gli altri
e sorride. Dopo riconosce i luoghi e le cose e la sua memoria si
risveglia, e la parola interviene in favore delle cose concrete, e l'istinto
- quella forza incompresa dell'organismo umano che filosofi e fisiologi
hanno così diversamente definito - si manifesta come l'inconscio di
stadi precedenti della vita psichica, la cui memoria viene cancellata
nella reincarnazione. Incoscienza,
Ho parlato con persone che non hanno mai aperto un libro di magia,
eseguito un rituale o consultato un calendario magico, eppure chi
istintivamente parlava e operava con mezzi magici - e coloro che hanno perso
la memoria di ciò che, condensato allo stato dell'istinto, era conosciuto e
praticato in modo incompleto nelle esistenze precedenti. Qualcuno mi ha
confessato che si sentiva di fare così e così, perché gli parlava un angelo, il suo
angelo, ilintelligente involontariouomo che inconsapevolmente operava in lui.
Il problema che gli uomini comuni si pongono davanti agli occhi, come principio
e fine di ogni filosofia, ha a che fare con il problema di ciò che esiste oltre la morte,e
questo non è che un vano spaventapasseri prima della reincarnazione della
coscienza attraverso la trasmigrazione delle anime.
Pitagora parlando davanti ai pulcini appena nati voleva che le persone si
inchinassero perché potessero contenere l'anima di chissà quale parente. Il pagano
religione, anche la religione classica dei grandi festaioli,*160ritrae gli dei
nell'atto olimpico di trasmutare i loro amanti in bestie o vegetali: non
perché il mito non abbia i suoi significati scientifici occulti, ma, e
soprattutto perché il concetto di trasmigrazione delle anime non era né
nuovo né inaudito in una religione in cui le divinità trasformavano le
creature umane in piante e bestie, invertendo l'ordine delle evoluzioni
coinvolgendo nella materialità coloro che li avevano traditi e ingannati.
La Chiesa cattolica ha scomunicato gli stregoni ei loro patti: perché il patto
della strega o diabolico è implicitamente la negazione volontaria della propria
redenzione spirituale. La filosofia cinica è uno degli estremi del circolo di
beatitudine di Brahma: l'invulnerabilità alle passioni della materia costituisce il
principio argomentativo dell'apparizione di Cristo nell'uomo, e mi sembra che la
passione di Cristo celebrata dalla Chiesa sia un modo plastificato per iniettare
nelle meningi della plebe un siero simbolico di una rivelazione di un sacerdozio
che non detiene più le chiavi.
Tornando ora all'argomento che mi ha ispirato queste parole, il cui valore
non è apprezzato da tutti, voglio insistere affinché i miei lettori non si fermino
alla prima pagina di questa grande scienza della Magia e non contino le ore, i
minuti e i momenti come se le ore e i minuti e i momenti fossero un'eternità.
Dal naturale aspetto teosofico, il sole nel suo corso è analogo alla
vita di Cristo e all'evoluzione delle anime.
Dall'equinozio d'autunno all'equinozio di primavera, e dal
costellazioni dal Sagittario all'Ariete, il regno materiale riemerge dalle
tenebre, il caldo dal freddo, la terra che era desolata dall'assenza di
bontà (il sole, Cristo, la coscienza, la scienza) così come l'Alma Mater
diventa la Mater Dolorosa.
In Capricorno, il moto ascendente del sole nel suo percorso eclittico
celebra la festa del Natale della Luce: ritorna il Cristo, il sole, la luce; il
bambino Gesù è il bambino solare. Attraverso la sua lotta umana, lui
sorge nel cielo (cioè sopra) in Ariete; così il Concilio di Nicea del 325 dC
stabilì l'anniversario della Pasqua cristiana, il cui calcolo non è
astrologicamente esatto, alla domenica successiva al plenilunio di marzo
dopo il ventesimo giorno. Nella solennità della Pasqua o della
risurrezione di Cristo, il simbolo dell'Ariete sta per l'agnello, simbolo del
Salvatore, perché il sole risorge e con la sua luce trionfante salva la
terra: Arimane è vinto.
L'azione della Capra (Capricorno) o dell'Ariete astronomico (Ariete) è
antichissima e dalla più remota antichità. I Caldei, gli Egiziani, gli Ebrei la
custodivano con tutto il suo simbolismo sacrificale: essi stessi ne erano
certi nell'eredità dei sacerdoti delle primitive razze ariane.
Lo zodiaco cristiano è inteso nel suo simbolismo come essenzialmente
egiziano nella mansuetudine, malleabile come la pasta, rappresentante della
zona astrale, e incastonato con una croce sul dorso. La profezia dell'Ariete di
Daniele spiega il significato delle corna a coloro che desiderano comprenderlo, e
la liturgia cattolica, di cui non è questa la sede per discuterne, ha assunto i
significati astronomici di molte delle feste di origine più antica.
Ad esempio, durante la festa di agosto di Eliopoli, il sole è in Leone, e la
Candelora è la trasformazione delle feste del Lupercale in onore di Pan, come
decretato da papa Gelasio.
Ora, in Sagittario, cioè quando il sole è assente dalla terra, il discepolo
inizia il suo ciclo di preparazione: è assopito dal profondo inverno in attesa
della luce e della rinascita che inizia in primavera. Le sue invocazioni per
l'avvento della luce trasformano la preghiera in LUCE TRIONFANTE.
Pratica:
Questo è il programma per ogni nuovo mago con cui cominciare.
L'aspirante tipo che viene dallo spiritismo quotidiano può fare a meno di
tutte le nostre regole e può tentare di realizzare da sé il programma che ho
precedentemente espresso, ma se non ci riesce o trova dei ritardi, allora non è
male seguire le prescrizioni che do.
Delineerò un programma introduttivo all'iniziazione magica per i pochi
uomini comuni di buona volontà che desiderano penetrare nell'oscuro e
calunniato sentiero della magia, e senza alcun sottotesto, lo offro a coloro che
hanno i mezzi per entrarvi con tutto l'onore delle armi, un rituale molto semplice
da praticare, dopo il quale coloro che hanno sinceramente fatto progressi
troveranno il modo di riorganizzarsi e riconosceranno tra loro un maestro che li
guiderà nell'iniziazione superiore dei segreti dello spirito umano e dell'invisibile.
Per ora, ecco la ricetta così com'è, come se la stessi dando a uno dei miei
singoli studenti. Lo può tentare chiunque, appena ha raggiunto una certa
sensibilità psichica; e coloro che hanno una volontà forte e potente, affinché
evitino di iniziare e poi interrompere il rituale, e che desiderano perseverare
ad ogni costo, anche se non sono provati e provati, possono eseguire la
pratica, come la do .
Rituale da eseguire
È ora di iniziare =☽di novembre, cioè dal 14 al 28 novembre.*161
Coloro che desiderano praticare da soli possono iniziare isolandosi
dalla vita quotidiana per un periodo di completa lunazione. Ventotto
giorni di celibato, di quieto vivere, ma non di ozio, se ben inteso.
Ognuno deve essere responsabile di gestire i propri affari.
Coloro che hanno famiglia dovrebbero provvedere a se stessi, nella stessa
casa, una stanza separata dove dormire e contemplare da soli. Se è vostra
abitudine cenare in compagnia, allora preferite mangiare da soli e mai dopo il
tramonto, e sempre con moderazione. Nei ventotto giorni, abbi molta cura di
purificare adeguatamente il tuo corpo: cambia spesso la biancheria da letto, fai
un lavaggio generale il lunedì e il venerdì, aera e purifica la stanza mattina e sera,
pulisci o fai pulire la stanza lavando il pavimento con acqua di mare e dove il
mare non è vicino con acqua corrente.
Esercitare prudenza non discutendo con un milione di domande sul perché si debba
preferire l'acqua di mare o l'acqua corrente all'acqua di pozzo o di cisterna: io dispenso
le regole e pregare che gli uomini di buona volontà le eseguano senza discussione,
dopodiché i perché formeranno oggetto delle loro contemplazioni.
Nei ventotto giorni della luna, prega con il tuo cuore:
Alla volontà intelligente del mondo che ti rende degno di entrare nello
studio delle leggi segrete dello spirito umano e guida la tua intelligenza
di te stesso, che tutte le creature spirituali imperfette, tutte le entità
oscure e coloro che hanno ingannato i tuoi sensi, allontanati da te.
Quando inizi la seconda parte del rituale, aggiungi alla tua preghiera
segni che traccerai mattina e sera con il pollice destro esteso e rivolto verso
il basso come un bastone ai quattro angoli della stanza e al centro.
Questi segni usati nella pratica dell'iniziazione saranno pubblicati in una tabella
alla fine del capitolo.
Non riflettere o filosofeggiare sulla scarsa bellezza calligrafica dei segni e
sul loro significato; rintracciandoli nella prima ora del sorgere del sole di ogni
giorno e prima di coricarsi ogni sera, cercate di condensare tutta la vostra
attenzione sulla realizzazione della volontà divina da cui emanano— dopo
esserti messo al centro della stanza, chiedi cosa desideri sapere dalla scienza
delle verità nascoste del mondo spirituale.
Fallo, senza difetti, ogni mattina e ogni sera. RESTATE IN SILENZIO
E VEDRETE GLI EFFETTI.
Appena cominci a vedere un filo di luce osservata, non pensare di scriverne ai
giornali o di mandarmi un attestato. Non ho bisogno che mi si dica in pubblico,
come con i dentisti, che è andata bene; Ho bisogno di essere particolarmente
utile agli studiosi, e vorrei urgentemente che lo facessero tutti coloro che hanno
un qualche grado di medianità, o che sono dotati di una volontà di ferro,
altrimenti avrei scritto un libro inutile.
Se cominci a essere degno delle vere manifestazioni dell'ignoto, non
parlare, ma lavora in silenzio, ogni notte di luna crescente, e prega con
fervore. Nel giorno in cui potrò esserti veramente utile, non hai che da
desiderarlo con certezza e conoscerai me o chi è al mio posto, per
vederci, e dove fondare una scuola che non sia né un vana accademia né
setta. Ma per essere ammessi a questa scuola di scienza bisogna ben
impegnare l'operazione che ho dato: tra i meritevoli senza conoscersi,
ma animati dallo stesso spirito di bontà, troverai fratelli, che sono tutti
per uno e uno per tutti.
DEVO AVVISARE GLI IMPRUDENTI ED I PRESUNTOSI CHE SE NON
OPERANO SOLO A FINE DEL BENE, AVRANNO RISULTATI MALE.
Per dimostrare che la magia dei magi non è la fantasia di una montagna
malata, devo dire ai signori, alle giovani ragazze e alle signore, alla persona
media che inizia, che do loro i principi della realizzazione, come Dio diede ai primi
padri l'albero del bene e del male.
SE PRATICANO BENE VEDRANNO GRANDI RISULTATI, se sono tentati
dalla fuggevole curiosità di abusare della loro pratica magica,
sperimenteranno le stesse conseguenze nella vita reale, e impareranno che
è pericoloso scrivere libri per denigrarlo, ed è meglio non tentare ciò
da cui ti nascondi, quando il tuo cuore non è puro e l'ideale di bontà
non è definitivo.
Così dice un proverbio italiano: Patti chiari tra amici intimi. La
sventura verrà agli imprudenti per amore del bene, per convertirli alla
verità.
GIULIANOKREMMERZ
IL RITO DELL'ARIETE
Includerò il rituale completo per coloro che possono eseguirlo completamente, coloro
che non possono, lascia che facciano ciò che possono e coloro che, per lo meno,
sentiranno chiaramente che le forme rituali nascondono un'applicazione pratica entro i
limiti dell'onesto, giusto , e le idee sacre dovrebbero praticarlo.
Tre giorni di preparazione e purificazione: astenersi da tutti i cibi di
origine animale, quindi escludere carne, uova, burro, pesce, formaggio.
Lavaggi o bagni o abluzioni alla sera e al mattino, purificazione con legno di
sandalo e fumigazioni di benzoino; in mancanza di incenso utilizzare le
foglie di mirto.
Quando esegue le orazioni il discepolo deve indossare una veste di lino bianco. Anche la
legatura o la fascia intorno alla vita dovrebbe essere bianca. Dovrebbe portare un bastone
color rosa e impugnare la spada con una presa da crociato.
Mentre per il rito di novembre ho prescritto l'assoluta separazione
del discepolo dai pasti domestici, in questo rito dell'Ariete è necessaria
una separazione solitaria dal letto coniugale, che per i celibi significa
castità.*162
Il discepolo che entra in una sala da pranzo deve prendere il suo posto
d'onore, e prima di iniziare il pasto (lo stesso con il sedersi a tavola) immergerà le
dita nell'acqua e traccerà con il pollice sulla tavola, dopo che il pane è stato
spezzato, il segno della benedizione ai figli della luce.
Dopo i primi tre giorni di purificazione, tutto il resto delle due
settimane, in cui si proseguono le invocazioni, non va evitato, se non con
pasti a base di carni animali (carni macellate, pesci, uccelli), e si può
mangiare tutto ciò che deriva da animali vivi: latte, burro, uova,
formaggio. Si tratta di un sistema quasi completo di alimentazione
regolare che, a parte il rito, consiglio a tutti e soprattutto a chi studia e
pratica la magia.
Il classico profumo di è legno di sandalo, ma l'essere pianeta dominante
♂ i profumi di Marte sono ottimali.*163
Il discepolo usa nelle sue vesti la più grande proprietà. Il concetto di
mondanità nella persona è analogo alla purezza dello spirito, come il camice
bianco alla purezza dell'ascesa.
Spiegato come tale, il rituale dell'Ariete diventa una pratica più facile per
coloro che vogliono seguirlo, specialmente nelle condizioni scomode in cui la
civiltà moderna costringe uomini e donne di buona volontà.
I segni da tracciare (vedi prassi di novembre) sono i seguenti e
devono essere così disposti:
L'operatore deve fumigare il luogo delle operazioni: e secondo i
punti cardinali, traccerà con il carbone i quattro segni nei siti indicati,
poi il quinto davanti al luogo dove ora si trova, e dopo
aver tracciato il segno mettete gli altri profumi nel recipiente del fuoco.
Stare con il bastone rivolto verso il carbone (o con la spada in direzione del
segno) e invocarela Forza che restituisce il sole all'Ariete e che restituisce la
vita alle creature che muoiono nella luce e che riappare il genio della luce
disperso nel cammino dell'inferno della materia.
Qui concedo al discepolo la libertà di seguire qualunque forma di incantesimo
sembri appropriata.
I cristiani di tutte le chiese e gli ebrei usano i salmi davidici. Per il
rituale dell'Ariete usa i salmi 43*164e 41†165che sono invocazioni allo
Spirito Santo dei riti cattolici.‡166
Altri discepoli che vogliono seguire un più esclusivamente imprecatorio§167
la formula magica mitigherà il potere spirituale invisibile più vicino per consentire
il contatto con il proprio genio, cioè con l'intelligenza divina più adatta a
l'attuale stato di purificazione rispetto al proprio.¶ 168
In un modo o nell'altro, a questo punto, il discepolo estrae con l'estremità
della spada o del bastone il pentacolo di Salomone, con la punta a oriente, e in
lo spazio tra i suoi piedi e il fuoco i seguenti personaggi:**169
Quindi, ad alta voce, chiama sette volte Michele, il grande angelo del
settenario, e chiedi la luce per una rapida ascesa spirituale e l'intervento
di un messaggero divino.
In Magic, non appena conosci i rudimenti teorici, devi farlo opera, cioè
tentare in ogni modo di realizzare i propri fini, altrimenti se si parla e non si
opera, si diventa nient'altro che un cacosofia, un ubriacone di parole vuote, un
pietoso saltatore della lingua; ed è così che si diffondono scismi e menzogne che
non hanno fondamento, né capo né coda, e trascinano nell'errore tutti i
legislatori che seguono quelli che gridano più forte.
Prima di spacciare giudizi, dovrebbe essere evidente che quando
l'uomo diventa capace di ragionare con il buon senso, ha già deviato dalla
retta via della natura e della verità con mezzi di indagine autosuggestivi,
pieni di errori e di incertezze.
Colui che viene acclamato medico dalle nostre scuole scientifiche è un
uomo già fatto di idee da lunghi anni di predicazione professorale che gli
hanno riempito la testa di tanta suggestione da credere veramente a ciò che
gli altri gli hanno fatto credere. Le discussioni sono una perdita di tempo; se
vuole andare contro questa grande follia del buon senso deve farlolavora,
prega, pratica—solo così può salvarsi dall'acqua chelo sommerge,che mi
ricorda l'espressione del salmista ebreo che dice che la cecità opprime lo
spirito dei falsi gnostici.
Cristo amava i bambini perché le loro anime non erano ancora entrate in
contatto con lo spirito di errore che la società umana suda e respira, alterando i
ricordi delle nostre origini spirituali.
Prendi un uomo modestamente alfabetizzato quanto può scrivere, leggere
e calcolare; scegli tra quelli di indole mite e di animo fermo, senza grandi virtù
e grandi vizi. Scegli una vita sobria in campagna e pratica una semplice
operazione delle due date e l'avvento del loro intelletto si manifesterà meglio
e più chiaramente che in un cervello abituato alla raffinatezza e alle frasi prese
in prestito. Le menti semplici arrivano prima del quelli deviati lo fanno,i
bambini possiedono intatta l'irradiazione spirituale, e quelli troppo avvezzi alla
malizia la perdono.
Capisco che non sia facile convincere alcuni dei sordi che mi leggono,
ma tant'è: se nella tua vita ti imbatti in un uomo veramente superiore allo
spirito dei tempi, la sua anima infantile esala anche dal suo vestito, perché
il fango non l'ha macchiato e la malizia non l'ha tentato. Quanto più un
uomo desidera sentirsi come coloro che non si lasciano ingannare, tanto
più le tenebre lo accecano.
Gli scienziati contemporanei dicono che le anime dei bambini sono più
facilmente suggestionabile: si ingannano, perché sul tema della suggestionabilità
la scienza medica delle scuole contemporanee non ha ancora pronunciato la sua
parola definitiva e non sa dove questi studi condurranno le future generazioni di
discenti. Tra la suggestione e l'invocazione della luce corre un abisso: ma per
invocare Cristo, Buddha, sole dell'animo umano, bisogna desiderare e chiedere
con l'anima della prima infanzia, ancora profumata del profumo della semplicità
spirituale dell'altro mondo.
Rispondo a chi mi scrive:vorremmo vedere qualcosa, e dire come
San Tommaso,Ci credo perché posso toccarlo.
Èquesto qualcosadesideri ardentemente vedere un'apparizione, aspirito,
l'anima di un defunto? Ma le apparizioni, ilspiriti,le anime dei morti no
toccabile. truffatori,*170che è indiscutibilmente un uomo al di sopra della media
dottorale intellettualmente, e che possiede fegato ardito per aver detto le verità
che accerta, non per questo sembra assiomatico nelle sue convinzioni, ciò che
con logica comune potrebbe significare solo questo: che non eppure credi in
tutto ciò che è veramente possibile nel mondo invisibile.
Allora che senso ha investigare la Dottrina Occulta per fenomeni che
altri hanno ottenuto in modi del tutto elementari?
Un solo fenomeno devi chiedere e aspettarti dalla nostra dottrina: la
reintegrazione del tuo Sé Intelligente, che il tuo spirito rischierà di cercare
la Luce e nella luce il Maestro.
Una volta avvenuto questo fenomeno unico e grandioso, tutti gli altri
sono come un gioco da ragazzi: sai cosa sono, e non varrà l'ebbrezza di
un sabato sera: hai già bevuto l'acqua della fonte celeste e assaggiato il
pane degli angeli di papà Dante.
III.
Detto questo, desidero esaurire l'argomento con alcune ricette precotte che
gioveranno al discepolo della magia pratica mentre tenta di penetrare i segreti
delle analogie astronomiche, in modo da non essere sommerso di lettere per
rispondere a coloro che richiedono un trattato sulle scienze occulte.
Il discepolo della Magia deve considerarsi sulla terra come un atomo
dell'Universo-Unità eunoinsieme a questa unità: Morgante e Marguette,*171
l'infinitesimo piccolo, la cui influenza nessuno abbraccia.
Chi lavora, partendo da questo concetto unitario, deve ricordare, per tutte le
teorie espresse inIl mondo segreto, che la sua pratica deve agire sul resto di
questo corpo illimitato (Universo) - in modo che possa attrarre e respingere,
aspirare e respirare, trattenere e rilasciare ilindeterminatocreatore che anima i
mondi tanto quanto il pollice della mano può toccare tutte le altre dita.
Chi può rifare se stesso in una volta è il detentore di tutte le chiavi
dei miracoli fisici e intellettuali.
Come mettersi sulla strada giusta per ottenere le chiavi desiderate? La
magia ti dà i riti per illuminarti.
Con i rituali che ti ho dato, ti dico: esegui,Tentativoesperanza. Quando
hai fatto tutto esattamente, scrupolosamente, tacitamente, e non hai
potuto completare la luce e penetrare oltre la corrente delle anime
nell'arena dei puri, non dire:Ho finito e l'ho praticato invano, perché se l'hai
fatto fedelmente, o in tempo utile, la mano amica che hai invocato
comincerà, latentemente, l'opera - senza che tu te ne renda conto
conto - per dissipare le tue tenebre, invisibili e indifferenti all'opera di
reintegrazione in questa beatitudine di Luce non sarà interrotta, fino al
giorno del trionfo completo dell'Intelletto di Verità in te. Un anno solare,
da marzo a marzo, segna una svolta completa nelle apparizioni cicliche
della natura.
Tutto ritorna e tutto finisce; la legge fatale dell'eternità nell'ellittica
solare è un dipinto creato dal creatore dell'universo.
A novembre e in (marzo-aprile), il ciclo ricomincia: che io sia su
questa terra o fuori da questa terra quando sarai pronto, mi troverai
sempre e parleremo il linguaggio delle idee e delle verità
incomunicabili con le parole umane.
Con questo ho finito: per chi è già iniziato alla pratica magica ho
detto troppo, per chi vuole imparare e discutere tutto in chiacchiere, ho
detto troppo poco.
Credo di aver scritto abbastanza, cioè quanto è strettamente utile e necessario
per arrivare agli uomini di buona volontà.
Attenzione che il quinto segno delle cinque operazioni che iniziano il 21 marzo è il
segno di un animale zodiacale e di una croce; l'animale potrebbe non essere in cielo
e la croce può essere il quarto colore delle carte dei tarocchi.*172E può darsi
che dove il fuoco brucia l'incenso e il mirto, si possa indovinare e compiere
l'olocausto della materia vivente e svelare un grande segreto.
Ave, o discepolo, ti saluto, ricorda ilClama Necessidi Isaia.†173Il
tempo è propizio.
GIULIANOKREMMERZ
Nota alle istruzioni precedenti: Come ho detto nella nota 4 della mia nota [a
pagina 213], ecco un esempio di incantesimo classico tratto da De Abano, il cui
sistema è angelico come tutti i rituali medievali. È per un allenamento
domenicale:
Conjuro et confirmo super vos Angei fortes Dei, et sancti in nomine
Adonay, Eye, Eye, Eya, qui est ille, qui fuit, est et erit, Eye, Abraye; et in
nomine Saday, Cados, Cados, Cados, alte sendentis super Cherubin; et per
nomen magnum ipsius Dei fortes et potentis, exaltatique super omnes
coelos, Eye, Saraye, plasmatoris seculorum, qui creavit mundum, coelum,
terram, mare, et omnia quae in eis sunt in prime Die, et sigillavit ea sancto
nomine suo Phaa; et per nomine sanctorum Angelorum qui dominantur in
quarto exercitu et serviunt coram potentissimo Salamia, Angelo Magno et
honorato; et per nomen stellae, quae est SOL et per signum, et per
immensum nomen Dei vivi, et per nomina omnia praedicta, conjuro te
Michael, angele magne, qui es praepositus Diei Dominicae; et per nomen
Adonay, Dei Israel, qui creavit mundum et quicquid in eo est, quod pro me
labores, et adimpleas omnem meam petizioneem, juxta meum velle, et votum
meum, in negotio et causa mea.
Varie foto di Giuliano Kremmerz catturate tramite la sua
apostolato
Note a piè di pagina
piuttosto incomprensibile. Si tratta di un certo Mamo Rosar Amru, sedicente sacerdote di Iside, che
esporta i misteri isiaci nella terra del Partenone (Napoli, Campania) dalle terre nilotiche nei primi secoli
d.C. Questo misterioso transfert è aiutato da un ierodulo "assiro" di nome Myria. Il culto di Iside fu
reinventato in epoca ellenistica, mutato in funzione della credenza di massa nell'immortalità dell'anima.
La storia ha un certo dualismo. Cittadino dell'universo, Mamo confessa il suo orrore alla prospettiva del
coito. Nella riflessione e nell'antitesi, Myria celebra l'accogliente nudità dei suoi umidi recessi: è la
metafora dell'anima, essenza divina, legata alle catene del desiderio, schiava di passioni lascive e
inconfessate, che Kremmerz, con prosa ermetica, definisce come "amore". Il sacerdote Mamo non sa –
in senso gnostico, naturalmente – cosa sia questo “amore” che fu elargito dalla dea Iside e depositato
nell'involucro sacrale e vaginale di Myria. Sarà fatto partecipare alla fine del racconto, quando l'ira della
dea, infuriata forse per aver insultato il suo ierodulo, scatenerà la sua furia su Pompei, seppellendo la
città sotto un bianco manto di cenere. Alla vista di tali rovine, Mamo, forse preso da compassione,
sperimenterà per la prima volta il senso kremmerziano dell'"amore". quando l'ira della dea, infuriata
forse per aver insultato il suo ierodulo, scatenerà il suo furore su Pompei, seppellendo la città sotto un
bianco manto di cenere. Alla vista di tali rovine, Mamo, forse preso da compassione, sperimenterà per
la prima volta il senso kremmerziano dell'"amore". quando l'ira della dea, infuriata forse per aver
insultato il suo ierodulo, scatenerà il suo furore su Pompei, seppellendo la città sotto un bianco manto
di cenere. Alla vista di tali rovine, Mamo, forse preso da compassione, sperimenterà per la prima volta il
†28 . [L'unico figlio di Kremmerz, Michele Formisano, era turbato per tutta la vita
vita adulta con disturbi psicologici che, secondo la tradizione
esoterica, furono causati dalla sua pratica di alcuni rituali magici
avanzati per i quali non era preparato.-Trans.]
‡29 . [Questo si riferisce alventenneoi vent'anni in cui il fascismo
era al potere il regime di Benito Mussolini e alla pressione politica
esercitata sugli esiliati per la loro presunta o reale opposizione politica al
regime.-Trans.]
§30 . [Il confine tra Italia e Francia comprendeva numerosi espatriati
Italiani che per motivi politici, sociali o ideologici furono costretti a
emigrare, soprattutto durante l'era fascista (1922-1945).-Trans.]
* 31 . [Organico in questo contesto si riferisce a dottrine viventi di un ordine cosmico,
in contrasto con le dottrine inorganiche che sono astratte, materialistiche,
umanocentriche e statiche. Le dottrine organiche sono vive e nutrite dallo
spiritus delle energie cosmiche e applicate nella vita quotidiana. -Trans.]
* 32 . [I piani ammonici si riferiscono al livello solare di iniziazione riservato
ai maestri di autorealizzazione nella terminologia della scala
napoletano-egiziana.-Trans.]
* 33 . [L'italiano qui si legge "Prajna Paramita Pindarta di Dinnaga". Pindara è
un villaggio in India e un altro nome per la divinità Pāṇḍaravāsinī.
Dignaga o Diṅnāga (c. 480-c. 540 d.C.) era uno studioso buddista indiano.
—Trans.]
* 34 . [“Sfortunate vicende giudiziarie” è presumibilmente un riferimento al
procedimento giudiziario che coinvolge Daffi e il nipote di Kremmerz
riassunto nel libro Il Processo del Mago, pubblicato nel 1942 e
ristampato nel 2010 dalle Edizioni Rebis. -Trans.]
†35 . [Nostra: Daffi si riferisce in tutto questo testo a Kremmerz con la terza-
pronome persona impersonaleNostro. -Trans.]
‡36 . [Francesco Paolo Michetti (1851-1929) è stato un artista multidisciplinare,
autore, fotografo e pittore rinomato per i suoi ritratti naturalistici della
vita rurale in Abruzzo. -Trans.]
§37 . [“Maestro della vita” si riferisce a un individuo che ha imparato l'arte di
vivere in tutti i suoi molteplici aspetti. —Trans.]
* 38 . [Vedi Appendice B per la traduzione inglese del Credo. —Trans.]
* 39 . [Kremmerz, “Ai discepoli della grande arte”, in La scienza ermetica
della trasformazione: il sentiero iniziatico della magia naturale e divina,
trad. Fernando Picchi (Rochester, Vt.: Inner Traditions, 2019), 14–15.
-Trans.]
* 40 . [Si riferisce al terapeuta ermetico. La parola therapeut (plurale
therapeutae) è latina, dal plurale greco therapeutai di Filone (Θεραπευταί). Il
termine therapeutes si riferisce a un assistente degli dei, sebbene il termine e
il relativo aggettivo therapeutikos portino nei testi successivi il significato di
assistere a guarire o curare in senso spirituale o medico. -Trans.]
†41 . [Scolain latino antico indicava una scuola di maestri dove gli studenti
andò a imparare e praticare le arti antiche come la medicina.-Trans.]
*42 . [Ciò si riferisce ai casi di guarigione registrati nelle riviste mediche, in
particolare quelli della fine del 1800 in Francia e associati alle scuole
magnetiche di Hector Durville e altri magneticisti e mesmeristi.— Trad.]
* 89 . In quei giorni di novembre del 1929 il Dott. Giuseppe Curci da Modugno, mio
ottimo ed affezionato parente, mentre dimorava a Bari si recava a Monte
Carlo e insieme abbiamo conosciuto Formisano. Non ricordo in quale
contesto Curci si rivolse a lui in pubblico (e ad un livello dove gli altri
potevano sentire) e si riferì a lui con la qualifica di “maestro”. Kremmerz
balzò in piedi, molto seccato che si usasse in pubblico un termine così
riferito a lui, e rispose: “Ma lasciamo stare questa espressione, caro Curci;
qui in Francia, gli insegnanti elementari sono indicati come maestri (
maitres)!”
†90 . In quel periodo mi trovai in gravi difficoltà economiche, a causa di
le attività dannose condotte da Manzi contro di me, e avallate da
Borracci.
Kremmerz non è stato informato della realtà alla base dei danni rispetto ai
quali, a causa della sua inconsapevolezza e allo stesso tempo della sua
inettitudine con il denaro, altri si erano trovati in una situazione contraddittoria.
Come terapeuta la sua tendenza era, non diremo assolutamente, ma
relativamente inadatta a trattare le ordinarie questioni amministrative e
finanziarie. Gli è stato necessario confrontarsi con alcuni discepoli gallo-pugliesi
che, per lo più, tranne, credo, Borracci, erano (o avrebbero dovuto essere)
orientati verso la strada della “generazione” finanziaria. La mia esitazione in
queste faccende mi fu di grave danno.
A conferma di ciò posso aggiungere che, nella prima lettera che mi
scrisse, su Manzi, in risposta alle mie proteste e richieste – fin dal 1926 –
di chiarimenti sui miei rapporti finanziari e commerciali con Manzi,
precisava: “Non posso intervenire su questioni relative al profitto, se non
chiamato. La parola profittoaveva su di me un effetto magico se mi fossi
giustamente astenuto dal “chiamarlo” così, perché sarebbe stato non
solo per mio interesse ma per mio dovere, e questo tanto più, poiché lo
scopo di fare soldi in questioni finanziarie con Manzi era davvero
estraneo a ogni mio pensiero, poiché era solo, a mio avviso, per
agevolare un “produttore di ricchezza” (espressione – piena di ironia –
corrente a quel tempo in quegli ambienti gallo-pugliesi!) che non faceva
direttamente e di regola assumere la direzione degli affari finanziari: il
che può, se non giustificare il suo assenteismo da qualsiasi irregolarità
che i suoi “discepoli” compissero, certamente spiegare di che cosa fosse
fatto – fino al chiarimento che gli fece un amico integerrimo. Avvenne
poi, come le cose sono solite fare,
Carlo a sollecitare un pagamento con scadenza di pochi giorni; Ho letto il telegramma a
Kremmerz.
Devo anche dire che in quel momento - forse per paura della censura -
desiderava che nelle comunicazioni a lui indirizzate non venissero utilizzati i
telegrammi. Ricordo il suo fastidio per un telegramma di un mio dipendente,
intorno al luglio 1929. E un altro caso raccontatomi da Bonabitacola della sua
preoccupazione per un criptico telegramma inviato da Pietro Clemente, il quale,
telegrafando perché in gravi condizioni di salute, aveva utilizzato un espressione
enigmatica, quasi come “la mia barca imbarca acqua; lo rimetterai insieme.
Non era per il fatto del telegramma in sé, piuttosto il contenuto
mostrava in quali congerie di guai mi avevano gettato i suoi “discepoli” e
“produttori di ricchezza”. Non solo era preoccupato, ma mi venne incontro
con una richiesta di prestito non tanto piccola, per allora, di ventimila lire,
che restituì secondo le sue istruzioni prima di morire; se non ricordo male,
era nell'aprile del 1930. [Kremmerz chiese questo prestito a Daffi per
pagare i debiti che erano maturati dalla cattiva gestione degli affari dei suoi
discepoli. I dettagli sono esplicitati nelProva del mago.-Trans.]
Lasciato Montecarlo, gli scrissi da Genova riferendogli alcune
emergenze che nel frattempo si erano sovrapposte: ormai, avendogli
sciolto un po' la lingua, gli avevo anche fatto notare la mia situazione di
dover vendere alcune i miei possedimenti per far fronte al disastro che
mi aveva imposto il gruppo gallo-pugliese.
Tutto questo aveva - ripeto - ormai completamente aperto gli occhi di Kremmerz.
Avendo però, almeno dai miei viaggi a Montecarlo e Beausoleil,
tratto l'indimenticabile vantaggio di aver reciso completamente ogni
rapporto con i gallo-pugliesi, visto che non c'erano più “maestri” ai cui
consigli dovevo riverentemente inchinarmi la mia testa e. . . sborsare
denaro o girare cambiali, ero allora in lite con Borracci per la
liquidazione di un compenso per presunta assistenza legale prestata
(si risolse proprio per l'intervento di Formisano).
Nello scrivermi di questo ed altro e nel ribadire (alla fine del 1929)
il perentorio consiglio di liquidare ogni e qualsivoglia rapporto con i
gallo-pugliesi, riconosceva che ero del tutto estraneo alla voracità e
all'avidità di denaro. C'era un giudizio implicito e molto severo degli
altri!
* 91 . [Vedi appendice C, "Programma fondamentale".-Trans.]
*92 . [Setteali (letteralmente sette ali) è l'anagramma di Orazio De
Atellis, importante ermetista e capo politico del movimento
Carboneria, e avanzato iniziato-adepto della scuola napoletana
egizia. Kremmerz racconta ne I dialoghi ermetici che nel 1821
Setteali (De Angelis) era a Nizza con alcuni iniziati e uno di loro indicò
il cielo dove una nuvola formava la forma di un'aquila, a cui Setteali
fece notare che doveva essere un segno che Napoleone era appena
morto. — Trad.]
* 93 . [In questo momento e immediatamente.-Trans.]
*111 . Che Kremmerz non credesse che presto sarebbe morto, lo deduco dal
seguenti fatti:
Ora, nelle mie conversazioni del 1929 osservai che il Dr. Geley era
morto nel 1925 in un incidente aereo, e lo sapevo perché ero un lettore
delle pubblicazioni delle indagini dell'Istituto Francese di Metapsichica.
Kremmerz (non so perché, leggermente infastidito dalla mia domanda)
rispose che il terzo dialogo era stato scritto intorno al 1923, quando
Geley era ancora vivo.
Come dice nella prefazione all'edizione del 1929, non ha riletto né
corretto i suoi scritti.
Se dunque nel 1923 scrisse il terzo dialogo e nel 1929 ne aveva
scritti in tutto nove, cioè altri sei, gli attribuiremo una velocità di lavoro
di un dialogo all'anno, e se crediamo che il ciclo da lui disegnato nella
sua mente doveva basarsi su uno dei due numeri cabalistici 21 (7 × 3)
o 27 (3 × 9), su un altro volume, forse due (con sette o nove dialoghi
per volume), possiamo supporre che Kremmerz si aspettasse scrivere
da dodici a diciotto altri dialoghi (capitoli) che ci darebbero, nel caso
del numero inferiore di dodici anni, un dialogo all'anno dal 1920 al
1942, e nell'altro caso una durata massima di diciotto anni (cioè, 1930
+ 18 = 1948), forse troppo vecchio an
età, ma al ritmo di un dialogo ogni sei mesi significherebbe altri nove
anni di vita, cosa molto probabile perché sarebbe arrivato alle soglie
della seconda guerra mondiale (si veda la nota alle pagine 70-71).
168¶ . Non riproduco qui alcuna formula imprecante presa dal classico
rituali per operazioni, perché non desidero limitare l'azione intellettuale
del discepolo oltre i limiti della grafica dei nostri geroglifici magici. Ma
coloro che vogliono avere un concetto di maledizioni magiche e
scongiuri alla fine di questa istruzione troveranno lo sgomento di
Mikhail G dalHeptamerondi Pietro d'Abano e tre preghiere che un
nostro buon amico mi manda per posta.
* * 169 . I segni sono tracciati da destra a sinistra.
*172 . [Cioè, viola. I semi dei tarocchi possono essere disposti dall'alto verso il basso
secondo i quattro elementi: monete, spade, coppe, bastoni. I colori
corrispondenti sono rosso, giallo, blu, viola, sulla base dei riferimenti di Daffi
alle correlazioni tra i simboli delle carte dei tarocchi e la tetralogia ermetica. I
fiori sono terreni, le coppe acquose, le spade aeree e le monete infuocate. —
Trans.]
†173 . [“Grida forte e non ti trattenere” (Isaia 58:1). Segue questa preghiera
l'ultima delle tre ripetizioni dell'Agnus Dei che chiude la messa. —
Trans.]
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I dati di catalogazione in pubblicazione per questo titolo sono disponibili presso la Library of
Congress
astinenza, 131
accademie, 44, 72, 76, 175–76
Accademia di Bari, 41
terapia attiva, 51-52
agopuntura, 104, 113
ammissione, 78
agape, 80
aria, 105
acqua fonti,110
Argentina, 11
Rituale dell'Ariete, 210–20
artrite, 122
partizione astrale, 117
attrazione, 119
batteri, 107
banchetti, 80
Bari, 76
Periodo barese, 68, 77-78
percosse, 106
chiese, 108
cerchi, 76
circolari, 70–71, 73, 78, 102, 191–96.Guarda ancheappendici
chiaroveggenza, 117-18
Clemente, Pietro, 55, 58
coagulanti, 109
energia collettiva, 90
colori, 117–18, 123–27
Commentario,x, 42–43, 63, 65, 152–53
“Disposizioni complementari”, 185–90
condensa, 104, 113
conferenze, 176
Confucio, 204
contagio, 107
convulsioni di San Medardo, 106
cortisonici, 106
Credo, 79, 111, 162-64
criminali, 106
croci, 177
folle, 108
maledizioni, 106
Cirene, 106
divinità, 96
maligni, 106
fede, 48, 99
Fascismo, xi, 19, 81
Fata Morgan, 92
stanchezza, 24-25
feste, 177
febbri, 110
fideismo 94
filtrazione, 121
fuoco, 105
Francesco d'Assisi, 13
Fraternità di Myriam, xvii, 11–12, 31–33
catechismo di, 156
circolare ai presidenti, 191–96
formazione di, 191–96
fondazione di, 34-42
gravitazione, 119
verde, 125–26
energie grossolane, 97
salute, 115
oroscopi, 70-71
Horo, 133-34
umanità, 180
partizione iliaca, 117
ipnotismo, 20
malattia, 108
imbibizione, 105
immaturità, 95
indaco, 123-24
infezioni, 92-93
malattie infettive, 121
iniziazione, 96, 178, 196
fraternità iniziatiche, 79
cerchia ristretta, 172, 177–
82 insonnia, 101
insulti, 106
intelligenza, divisione di, 111–13, 117–18, 123–27
cerchio interno, 172, 182–85
interventi, 95
disturbi intestinali, 120
intolleranze, 180
Introduzione alla Scienza dei Magi,17, 38-39, 90
intuizione, 48, 100
Sacerdoti isiaci, 184
Iside, 133-34
Islam, 132
Italia, 11–12, 75–76
laboratori, 69
Patti Lateranensi, 81
Libano, Giustiniano,9
leucemia, 92
Levi, Elifa, 86
legamenti, 119
fegato, 120
longevità, 114
Corpo lunare, 28, 99, 116–18, 140–43
Geni lunari, 112
Lunazioni, 156
lussuria, 135-36
linfatico, 28
malattia linfatica, 120
ermetica, 28–29
medium, 20
membri, 173-74
uomini, 199–205
vibrazioni mentali, 26
Mercurial body, 28, 116–18, 143–45
Mercurial genii, 112
Mercurio Cillenio, 130
Mercurio, 124–25, 144
Michetti, Francesco Paola, 18
microbi, 107–8
Medioevo, 92, 108
latte, 110
cure minerali, 110
minerali, 110-11
aereo miracoloso, 99
miracoli, 93-95
Lunedì, 112, 123–24
Mondo Segreto, Il,x, 15, 34, 35, 38, 90, 151, 197–202
Monegasco, 41
Periodo monegasco, 70, 72-73
monogamia, 128
Luna, 103, 117, 123–24, 144
Mormoni, 128
Madre, culto di, 100
madri, 106
Musulmani, 128-29
mistici, 99
dolore, 114-15
Palladino, Eusapia, 34
Pantano, David, xv-xxiii
Tipi paracelsiani, 118
Paracelso, 26, 28, 35-36, 109
paralisi, 120
terapia passiva, 51-52
pasta, 103–4
perispirito, 116
Perrone, Arcangelo, 67
pestilenza, 110
Farmaco cattolico,69-70
flemmatico, 28
Piscitelli, Anna Maria, xii peste, 92
piante, 103, 110-11
Plotino, 130
politica, 188-89
maiale, 103
premonizioni, 100
prescrizioni, 118
sacerdoti, 97
coniglio, 107
Rasputin, 105
rinascita, 116
rosso, 123
reincarnazione, 13, 96
religione, 48–49, 128–36
miracoli religiosi, 93
rimaterializzazione, 113
rimedi, 108
“Rapporto ai Dodici Supremi Maestri”, 162, 165–70
Rhine, Joseph Banks, 26
Ricciardelli, Ricciardo, xvi-xvii
riso, 103-104
"Diritto di non dare, The", 63-64
squilla, 182
rituali, 23, 26, 91, 96, 206–20
Rocco, 17
Accademia di Roma, 77-78
scola,24, 40
Schola Philosophica Hermetica Classica Italica, 19, 78, 151, 152, 160, 192,
196
scuola, 171-77
scienza, 20, 188
forma scientifica, 49-50
Scienza Magi, La,15
stagioni, 28, 103
Mondo Segreto, Il,x, 15, 34, 35, 38, 90, 151, 197–202
sette, 101
autoguarigione, 24
autosuggestione, 101
sieri, 107
Servis, Pasquale de, 10-11.Guarda ancheEscur, Izar Bne
sesso e sessualità, 17, 128-36
Shaivismo, 129
Sisifo, 67-68
dormire, 24-25
lumache, 107
Partito Socialista, 78
anima, 24
Sole, 123
Domenica, 111–12, 123
chirurgia, 92
Tantra, 129
Taoismo, 132
tarocchi, 126-27
Talete, 204
taumaturgo, 115
agente terapeutico, 110
catena terapeutica.Vederepoteri terapeutici
transfert, 106-7
verità, 188
tubercolosi, 92
Martedì, 112
tumori, 120
Dodici Saggi, 65
Dodici Supremi Maestri, 65, 162, 165–70
vaccini, 107
Valentino, 132
valorizzazione, 98–99, 101–2, 104–5
vanità, 180
cure a base vegetale, 110
geni veneriani, 112
Venere, 117, 125-26, 144
vibrazione, 97
vibrazioni, 100–101
Vignali, 55
viola, 126
Circolo Virgiliano, 20, 41, 81, 82
terapia virtuale, 102–3
virus, 107–8
veggenti, 109
energia vitale, 104–5, 109
forze vitali, 107
verruche, 107
acqua, 105
ricchezza, 189
Yang, 104
giallo, 124–25
Yin, 104
zodiaco, 103–4
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