PAESE :Italia AUTORE :Di Fabio Gavelli

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19 ottobre 2022 - Edizione Forli

Ex ginnastad’origine brasiliana,adottato,è stato in Nazionale:

«Mi sono sentito come PaolaEgonu,ma il razzismosi può battere»

LA STORIA DI PAOLO MIGUELNEGRO

ORGOGLIO
ITALIANO
Gavelli apagina4

«Italiano madi pelle neracomePaolaEgonu:

nesonoorgoglioso,nonostantei razzisti»
23 anni,èstatoginnastafinoalla Nazionale:
PaoloMiguelNegro,
PaolaEgonu, nata a Cittadella (Padova) nel
1998da genitori nigeriani, è una delle stelle
della pallavolo internazionale. Ai recenti
Mondiali in cui la nazionaleitaliana ha
conquistatala medagliadi bronzo,è stata
l’atleta che ha segnatopiù punti di tutto il
torneo.Ma alla fine delmatch con gli Usa per
il terzoposto, vinto dalle azzurre,la giocatrice
si è sfogataa bordocampo col suo
procuratore– «è la mia ultima partita conla
«Dicevanocheavreisvoltosolo lavori umili, invecesono
laureato»
nazionale... mi chiedonoaddiritturaperché
sono italiana » – , la conversazioneè stata
ripresa dauno spettatoreed èfinita sui social,
con reazioni ancherazziste contro la
campionessa,vittima ancorauna volta dei
famigerati’ leonidatastiera’e dell’odio che
in
imperversasuisocial. Successivamente,
alcuneinterviste ai media, PaolaEgonu ha poi
tentato di smorzarele polemiche,dicendo
chela prossimaestate vestiràancora la

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casaccaazzurra.Dal mondodello sport la
giocatriceha ricevuto molti attestati di
solidarietà – la velocista di coloreZaynab
Dosso, primatista italiana dei 60piani, ha
sostenutodi essereasua volta oggetto di
insulti razzisti – e lo stessopremier Mario
Draghi ha chiamatola Egonu e le ha espresso
il suo sostegno.
di Fabio Gavelli
«CapiscoPaolaEgonu, anchea
me è capitato di esserebersa-
glio di insulti razzisti, ma biso-
gna fare di tutto per aiutare la
campionessadi volley a supera-
questo momento difficile ».
re
Paolo Miguel Negro, forlivese,
23 anni il prossimo 15 dicembre,
ha esattamenteun anno in me-
no rispettoalla punta di diaman-
te della nostra Nazionale; con
lei condivide il fatto di essere
atleta, italiano, e di avere la pel-
le nera.È stato un brillante gin-
nasta al punto daessereconvo-
cato in azzurro,quindi velocista
dell’Edera Atletica, società di
cui oggi è istruttore.
Paolo Miguel Negro, cosa ha
pensatoquandoha letto lo sfo-
go della campionessa?
«Pazzescocheoggi siamo anco-
ra a quel punto con gli attacchi
a sfondo razziale, ma devo dire
che mi ha molto colpito il fatto
che la Egonu abbiareagito così.
Un’atleta del suo livello è sicura-
mente abituata a fronteggiare
critiche sulle sue prestazioni in
campo,invece mi ha sorpreso
che se la sia presacosì tanto
per un insulto espressoda qual-
che idiota. Vuol dire cheè stata
toccatanel profondo».
Nel suocasocos’è successo?
«Io sononato in Brasile nel 1999
e sono stato adottato da una
coppia forlivese quando avevo
due anni e mezzo. Da bambino
non mi è accadutonulla, anche
se inizialmente parlavo porto-
ghese eciho messoun po’ a im-
parare l’italiano. I problemi so-
no iniziati con una insegnante
delle medie e poi sono esplosi
quandoho frequentatoil Liceo
Classico ’Morgagni ».
Nevuole parlare?
«Sì, la prof dissea mio padredi
valutare secambiarmi il cogno-
me. Lui ci ha pensato, ma sono
statoio a dirgli che ero orgoglio-
so sia del mio cognome che del
colore della mia pelle. Pensodi
esserel’unico a non offendersi
se lo chiamano Negro: è il mio
cognome! ».
E al Classicocomeandò?
«Alcuni coetaneimi presero a
lungo di mira, con attacchi razzi-
sti: per esempio mandandomi
foto di manifestazioni del Ku
Klux Klan e altre cosedel gene-
re. L’ambiente era avverso, noi
neri al liceo eravamo pochi e
spessoconsiderati incapaci di
poterci elevaresocialmente. Se-
condo questamentalità erava-
mo destinati a lavori ’umili’» .
Si è ribellato a questeridicole
bassezze?
«Già allora, facendoginnastica
artistica, avevo un fisico ’ impor-
tante . Ma mia madre mi disse
che se avessireagito conla for-
za avrei peggioratola situazio-
ne: eracon i fatti chedovevo far-
mi valere».
Ed è quello che ha fatto.
«Sì, mi sonolaureato in Scienze
Motorie all’Università di Urbino
e orastostudiandoper la Magi-
strale. Alcuni di quelli che mi di-
cevano ’ fai schifo, torna al tuo
Paese’invece si sono già ferma-
ti. Il mio obiettivo è insegnare
nelle scuole».
Il razzismol’ha accompagna-
to anchenello sport?
«No, lì mi sonosentitoaccettato
e coinvolto: l’ho trovato un am-
biente inclusivo, un trampolino
da cui potevospiccareil volo. È
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statauna grande valvola di sfo- «Mi piacerebbemolto

go e quandosono statoconvo-
cato la prima volta in Nazionale incontrarePaola,
di ginnastica artistica hopianto, deve assolutamente
cosamolto rara per me. Mi ave- superarele offese»
vano scelto per rappresentare
l’Italia! ».
Come decisedi lasciarela gin-
nastica e di passareall atleti-
ca leggera?
« Nel 2017 morì mio padre in un
incidente stradale a Ladino: fu
un colpo spaventoso,fui indot-
to a fare dei cambiamenti».
Paolo, torniamo alla Egonu:
cosale direbbe a tu pertu?
«Intanto mi piacerebbemoltissi-
mo incontrarla, sarebbedavve-
ro bello. Vorrei dirle che se ce
l’ho fatta io a superarequeste
etichettechecele ho cucite ad-
dosso, ce la farà sicuramentean-
che lei. Nel 2024 ci saranno le
Olimpiadi, che qualche anno fa
furono unsognoancheper me:
Paola non può abbandonare
proprio in vista di uneventoco-
sì importantee simbolico. Biso-
gna fare di tutto perché cambi
subito idea. Le direi: questeoffe-
se non ti devono scalfire mini-
mamente ».

V
«A scuola,mi
mandavanofoto
del Ku Klux Klan
Ho reagitocoi fatti »

V
«Sonoistruttore
di atletica nell’Edera,
vorrei insegnare
nelle scuole»

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Sopra,PaoloMiguelNegro con lamagliaazzurraalivello juniores:nato inBrasile, è stato adottato dauna famigliaforlivese.

A sinistra,mentre corre con l’Edera.Sotto, il giornodellalaureainScienzeMotorie a Urbino:ora studia per la Magistrale

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