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Il seguente materiale è stato ricavato dalle letture di Edgar Cayce, il più grande

mistico e profeta del ventesimo secolo, e da Paul Solomon, mistico e collaboratore


di Madre Teresa. Semplicemente entrando in meditazione, Solomon e Cayce
accedevano alla Coscienza Universale, in cui attingevano ad informazioni
sconosciute, poi convalidate dalla storia, dalla scienza, dalla medicina e
dall’archeologia. Decine e decine di profezie di Cayce si sono pienamente
verificate, e riusciva a trovare, dal suo stato di coscienza di unità con la Coscienza
Divina anche la cura per malattie apparentemente incurabili, come la leucemia, la
tubercolosi, e molte altre.

Qui sotto inserisco le preziose informazioni che Cayce e Solomon diedero,


perfettamente corrispondenti, sebbene non si fossero mai conosciuti, e
corrispondenti anche a molti altri mistici e a documenti ritrovati addirittura dopo
la loro morte. Buona lettura.

STORIA DELL’UMANITA’ E DELL’ANIMA DI CRISTO

Molti miliardi di anni fa, prima dell’esistenza del tempo, Dio esisteva.

In un atto di amore Dio creò degli esseri per essere compagni e co-
creatori con Lui.

Così le anime di ognuno di noi vennero in essere.

La prima anima creata, quella che ora chiamiamo ‘il nostro Fratello
Maggiore’, il Figlio Unigenito, Gesù il Cristo, fu molto speciale per Dio, e
per mezzo della sua Coscienza tutto è stato creato.

In principio era il Verbo,


il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era in principio presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui,
e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò
che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre,
ma le tenebre non l'hanno accolta.

(Prologo di Giovanni)

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In effetti, questa prima anima creata, conosciuta come il Cristo, era Dio stesso, il Padre, ma in forma
individuale; come la Prima Coscienza creata, e la Prima Espressione della Mente di Dio (Logos). Mentre il
Padre era la Coscienza Infinita, il Figlio Unigenito era la Sua espressione in forma personale. Ciò che legava
l’Uno all’Altro era la Forza Divina Intelligente: lo Spirito Santo.

E così ecco la Trinità: un solo Dio in tre espressioni/persone/aspetti, cioè che assumeva tre ruoli: creazione,
preservazione, distruzione; Dio Infinito, Forza Intelligente, Uomo; saggezza, volontà, amore. Ed in questa
Trinità, il Figlio assumeva il ruolo di uomo perfetto in comunione con il Padre per mezzo del Santo Spirito, in
una relazione servo-Padrone, figlio-Padre, uomo-Dio, sebbene Egli fosse comunque il Padre stesso. Egli era
‘il Figlio dell’Uomo’, cioè l’Uomo Perfetto attraverso cui tutti devono passare, in cui tutti devono fondersi,
per poter essere nuovamente ‘uno’ con il Padre. Egli rappresenta tutti noi, l’Uno in forma personale,
l’Unigenito; il nostro destino, la nostra meta, la nostra essenza più pura, il nostro Sé Superiore, l’unico
mezzo per essere in comunione perfetta con Dio.

Dopo il nostro Fratello Maggiore, il Cristo, innumerevoli anime


individuali furono create dalla sua Coscienza.

Fu un periodo perfetto, dato che le anime appena formate


gioirono di tutto ciò che Dio aveva creato.
Vi furono anche angeli ed arcangeli e tutti i tipi di vita animale,
vegetale e minerale esistenti su molti pianeti e mondi.

Una parte di Dio fu data ad ogni anima, ed ogni vita diventò così un riflesso di Dio.

Dio ha creato le luci, la terra, il firmamento. Guardò la terra, le sue stelle, la luna e il sole, tutte queste cose,
e vide che erano buone. E mentre Dio sorrideva alla creazione, riunì i Suoi figli.

Queste entità dell’anima si staccarono dal Suo Corpo e si diffusero per godere dei piaceri, della bellezza
della creazione di Dio.

C’erano il canto, la musica e le risate dei figli di Dio. E Dio vide che tutto questo era buono.

E tutte queste entità, in quanto parti del Creatore, della natura del Creatore, erano in sé co-creatori
attraverso il potere di Dio.

Alle anime, però, Dio diede una capacità unica: quella del libero arbitrio. Esse potevano fare ciò che
volevano, anche cose che Dio non desiderava e che alteravano il piano della creazione. Questo dono, che
Dio non voleva riprendersi né controllare, dimostra l’immenso amore che il nostro Creatore aveva per
ognuno di noi. Dopotutto, Dio è amore. È un amore che non possiamo comprendere; proprio come non
possiamo comprendere Dio.

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Sebbene gli angeli non avessero tanta libertà di volontà quanta ne avessero
le anime, alcuni di essi sfidarono Dio, e ci fu una guerra spirituale. Il capo
degli angeli in rivolta fu Lucifero o Satana, una forza intelligente e oscura
che collaborava con il piano della creazione, e che fu infine gettato fuori dai
regni celesti. Questa guerra colpì tutta la creazione, comprese la terra e le
anime che ora vivono qui. L’influenza oscura di Satana creò così un mondo
in cui luce e oscurità erano in perfetto equilibrio.

Per mezzo della sua influenza, Satana tenta le anime verso il materialismo
attraverso il pensiero, i sentimenti, le emozioni, e mette in discordia gli
uomini tra loro. Il conflitto sarà lungo e difficile; però Dio e gli angeli leali
alla fine trionferanno.

Come passarono le ere, molte anime cominciarono a sperimentare la creazione di Dio, ed alcune entrarono
nel pianeta terra, facendo delle cose che non facevano parte del piano, a causa dell’influenza di Satana.
Man mano che lo fecero, persero gradualmente la loro vicinanza con Dio e dimenticarono la loro divinità -
la scintilla di Dio dentro ognuna di loro. Questo periodo era cominciato intorno al 200.000 a.C.

Soltanto vagamente queste anime riuscirono a richiamare alla memoria il loro Creatore e a ricordare
lo scopo per cui erano state create.

Fu una triste situazione che continuò a peggiorare, e non vi sembrava esserci nessuna soluzione.
Dio poteva distruggere le anime perdute ma non poteva controllarle né fermare gli errori che stavano
facendo.

Quando all’inizio le anime erano entrate sulla terra e nella materia, potevano farlo semplicemente
volendolo. Potevano ritirarsi in sé stesse e ritornare nei regni spirituali alla stessa maniera. Non avevano la
solidità che noi abbiamo adesso, ma erano più che altro spirito. Col passare del tempo, diventò sempre più
difficile lasciare il mondo materiale in questo modo, perché gli spiriti diventavano sempre più solidi, e la
loro forma diventava sempre più materiale. Alla fine venne il momento in cui queste anime non riuscirono
ad abbandonare liberamente la materia, per quanto ci provassero in tutti i modi; perché erano totalmente
prese dai piaceri sensuali. Questo periodo è, secondo il nostro calendario, quello che va dal 120.000 a.C. al
106.000 a.C.

Infine Dio confessò al nostro Fratello Maggiore, il Figlio, Gesù il


Cristo, il profondo dispiacere per aver creato le anime e per
aver dato loro il libero arbitrio.

Ora, coloro che avevano abusato della loro forza di volontà


sarebbero dovuti essere distrutti.
Ma il Fratello Maggiore non poté accettare la distruzione dei
suoi fratelli perduti.

Raccolse intorno a sé altre anime che non erano ancora


intrappolate nella materia, e discusse e progettò dei modi per
aiutare le anime perse. Il Fratello Maggiore e gli altri esseri di luce furono d’accordo di parlare a Dio della

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situazione.

Quando si avvicinò a Dio, cadde in ginocchio e supplicò:

“Padre onnipotente, hai creato per mezzo mio le anime nella Tua saggezza e nel Tuo amore. Esse erano
destinate ad essere dei compagni per me e per Te e ad aiutare nella creazione di mondi futuri. Ma si sono
smarrite. Non distruggerle, Ti supplico. Invia me per mostrare loro la via del ritorno al Tuo favore e alla loro
vera dimora. Manda me e queste altre anime che non Ti hanno dimenticato. Sarò il loro capo, e insieme
salveremo le anime perdute e mostreremo loro la via di casa. Creeremo nuovi corpi terrestri per loro,
affinché possano velocizzare la loro evoluzione spirituale.”

Dio fu commosso da questa dimostrazione altruista di amore.

Queste anime non avevano perso il loro stato celeste, eppure furono pronte a rischiarlo per aiutare coloro
che erano perdute. Volevano far partecipare anche i loro fratelli errabondi alla loro eredità.

Dio non poté dire di no a loro.

Benedisse il Fratello Maggiore e le anime fedeli, e le incitò ad iniziare la loro missione di compassione.
Dio le avvertì però che il compito sarebbe stato difficile e il risultato incerto.

In quel periodo nello sviluppo terrestre, la più grande


massa di terra e le isole che la circondavano si
chiamavano Atlantide.

Era una terra bellissima, ma le anime erano state


coinvolte nell’evoluzione e nella creazione delle piante
e degli animali della zona, e non avevano continuato
fedelmente il desiderio di Dio rispetto alla creazione. Avevano sviluppato pesti,
erbacce indesiderabili e bestie feroci, come i dinosauri, che predavano ogni cosa,
inclusi i corpi delle anime. Ancora peggio, le anime si erano create, attraverso
accoppiamenti di vari generi, delle forme corporee che erano misture di vari tipi
di vita. Alcuni corpi contenevano parti animali, come zoccoli, pelame, scaglie e
corna. Altre avevano addirittura caratteristiche vegetali come foglie e tronchi
d’albero. La memoria della nostra anima ha conservato queste mostruosità nelle
leggende di sirene, satiri, unicorni e altre strane forme corporee.

Questi corpi erano non ancora solidificati del tutto; erano certamente densi, ma
non quanto i corpi materiali che tutti noi abbiamo adesso.

Il Fratello Maggiore e gli altri figli non caduti di Dio si recarono ad Atlantide dalle anime perse in queste
strane forme fisiche. Però non crearono dei corpi terrestri della loro stessa consistenza, per evitare che
questi, che erano ora forme inquinate di creazione, coinvolgessero i loro corpi. Vennero soltanto in forma
di puro spirito, ma erano in grado di comunicare con le anime perdute (come avviene oggi con le
apparizioni della Vergine Maria). Il Fratello Maggiore, che noi conosciamo oggi con il nome di Gesù Cristo,
era il loro capo, e fu chiamato Aemilius in quella occasione.

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Parlarono alle anime perse e gli ricordarono della loro
origine divina. Inoltre reindirizzarono il processo di
evoluzione fisica delle anime e crearono dei corpi più
appropriati, solidi, per far sì che essi vivessero con
maggiore presenza fisica e in un modo che potessero
accelerare la loro evoluzione spirituale.

Il corpo che fu introdotto per le anime era


l’australopiteco, simile alla scimmia. Altri corpi furono
creati, per le relative anime di animali che abitavano la
terra. Ma anche allora le loro anime non riuscirono a ritornare ai cieli spirituali, e poterono soltanto tornare
nel mondo materiale nascendo con dei corpi nuovi. Era un ciclo senza fine e senza speranza. Non c’era
nessuna via di scampo o di ritorno verso il Padre celeste.

Aemilius e i suoi amici cercarono di riaccendere le memorie dell’inizio e della condizione celestiale di tutte
le anime, ma senza successo. Le anime intrappolate nelle forme fisiche e nella materia risero soltanto dei
figli di Dio e continuarono nella loro lussuria egoistica e nell’abuso della materialità.
Il loro mondo sensuale era tutto ciò che potevano vedere o ricordare.

Anche Aemilius e i figli di Dio si persero quasi in questo mondo della materia.

A malincuore decisero di abbandonare la loro missione e di tornare da Dio mentre erano ancora in tempo.

Con tristezza lasciarono i loro fratelli perduti e intrappolati, e ritornarono nei Cieli. Quando tornarono dal
Padre, chiesero il Suo perdono per il loro fallimento ma Lo pregarono di avere pazienza e di essere
tollerante con le anime perse.

Il Fratello Maggiore si recò di nuovo da Dio nella sua parte di portavoce per le anime non cadute. Chiese a
Dio un’altra possibilità per aiutare i fratelli perduti. Anche se amava sempre tutte le anime che erano state
create, Dio era più scoraggiato che mai per quanto riguardava quelle perse e le loro possibilità di mai
ritornare a Lui.

Dio disse al nostro Fratello Maggiore:

“Non posso aiutare le anime perse finché non si renderanno conto della pessima qualità della loro
situazione e Mi chiederanno aiuto. Parlo a loro, ma non riescono a sentirMi. Finché qualcuno non vivrà una
vita perfetta di amore e mostrerà la via, non c’è speranza. Allora le barriere fra di noi saranno rimosse. Ma
per ora hanno dimenticato chi sono e sono incapaci di amore altruista e di un ritorno alla Divinità.”

Il nostro Fratello Maggiore replicò:

“Tutto quello che dici, o Padre, è vero. Non conoscono la strada e non vogliono ascoltare. Se non Ti possono
sentire, allora lasciami andare di nuovo a parlare con loro. Lasciami vivere la vita perfetta ed essere un
esempio di amore. Allora si ricorderanno chi sono e ritorneranno da Te.”

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Ma Dio disse:

“Hai parlato bene, figlio primogenito, e ti amo tanto più per il tuo coraggio e la tua compassione; ma non è
sufficiente. Le anime perse non riescono più a comprendere qualcuno che è un essere spirituale. Possono
soltanto riconoscere un esempio in qualcuno che è come loro; non ascolteranno nessuno tranne uno di loro.
Sfortunatamente le forme fisiche sono adesso così corrotte che un’anima non sarà in grado di tornare alla
spiritualità dopo essere entrata in un corpo materiale. Non voglio lasciarti fare questo e rischiare di
perderti.”

Il nostro Fratello Maggiore e le anime leali ponderarono la verità


delle parole di Dio. La perdita dei loro fratelli traviati sembrava
inevitabile.

E allora il Fratello Maggiore fece una proposta.

“Chiediamo a Dio di creare una nuova forma fisica per le nostre


anime non cadute, in modo da poter abitare la terra. Assumiamo
questi nuovi corpi e in loro mostriamo ai nostri fratelli la via di ritorno
a Dio. Io servirò come modello per il nuovo corpo terreno. Entrerò nel
primo corpo, e voi potete seguirmi in corpi simili. Vivremo delle vite di
amore e mostreremo ai nostri fratelli la via verso Dio.”

Quando il Fratello Maggiore presentò questo piano a Dio, non ci fu nessuna risposta immediata.

Infine, dopo molta riflessione, Dio parlò e disse: “Non voglio che nessuna anima perisca.”

[...] prego per quelli che per la loro parola crederanno in me;
perché tutti siano una sola cosa.

Come Tu, Padre, sei in me e io in Te,


siano anch’essi in noi una cosa sola,
perché il mondo creda che Tu mi hai mandato.

E la gloria che Tu hai dato a me, io l’ho data a loro,


perché siano come noi una cosa sola.

Io in loro e Tu in me, perché siano perfetti nell'unità


e il mondo sappia che Tu mi hai mandato
e li hai amati come hai amato me.

Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato siano con me dove
sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che mi hai dato;
poiché Tu mi hai amato prima della creazione del mondo.

(Giovanni 20:24)

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Perciò fu accordato un piano che si sarebbe svolto in questo modo:

1. Ogni anima deve affrontare e affrontare ancora i suoi errori o peccati, finché non avrà imparato ad
affrontarli correttamente con amore invece che con egoismo. A nessuna anima sarà però dato più di ciò
che possa trattare al momento.

2. Ogni anima avrebbe avuto molte opportunità attraverso le vite terrene per superare questo mondo di
materialità e egoismo dell’anima. Soltanto se un’anima continua ripetutamente nell’egoismo e abbandona
la luce dell’amore perderà ogni ulteriore opportunità di salvezza e sarà gettata nell’oscurità esterna.

3. Per aiutare le anime a rendersi conto della loro separazione da Dio, a Lucifero o il diavolo sarebbe stato
permesso di tentare le anime e di condurle nelle profondità estreme di depravazione. Soltanto allora ogni
anima potrebbe essere in grado di riconoscere la sua condizione del tutto disperata e cominciare a cercare
un ritorno al Padre. Nella disillusione e nella sofferenza attraverso tempo, spazio e pazienza, l’anima
potrebbe arrivare alla comprensione che la sua vera volontà è la volontà di Dio, e che nella pratica di questa
volontà c’è la felicità e il cielo.

4. Rendendosi conto della difficoltà della situazione, Dio propose che ogni peccato dell’anima dovesse
essere perdonato e le sue conseguenze evitate ogni volta che l’anima perdona quel peccato negli altri.

5. Le linee di comunicazione confuse potrebbero essere ripristinate fra Dio e le anime perse se qualche
anima dovesse vivere una vita perfetta di amore nella materialità.

6. Mentre ci sono altri piani e luoghi per lo sviluppo dell’anima, il compito di superare l’egoismo o
disubbidienza alla volontà di Dio deve essere completato sulla terra se è stato cominciato là.

7. Quando un’anima ha sostituito l’egoismo con un autentico amore per gli altri sia nel suo pensiero che
nella sua condotta, allora potrà finalmente lasciare il piano terreno e continuare verso altri regni sul suo
viaggio di ritorno al Padre.

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Dio riflesse su questo piano e vide che era buono.
Quando le anime raggiungevano gli estremi della degradazione e della separazione da Dio, potevano allora
essere disposte a cercare qualcosa di meglio. A quel punto c’era una possibilità che la memoria della loro
eredità perduta potesse essere riaccesa. Se questo succedeva, il piano avrebbe permesso alle anime perse
una via di scampo e una via di ritorno a Dio. E se soltanto un’anima risvegliata avesse mostrato la via agli
altri, allora le possibilità del loro ritorno sarebbero aumentate notevolmente.

Dio riconobbe anche che come risultato di questo lungo viaggio nella materia e nell’errore, ogni anima, se
tornasse, sarebbe più saggia e completamente dedita al piano divino del Padre. Ognuna sarebbe stata
pienamente consapevole sia della sua unità con Dio sia della sua stessa individualità.

Il carattere di ogni anima sarebbe stato arricchito per le sue esperienze particolari e uniche, e avrebbe
avuto una maturità che le avrebbe permesso di adempiere meglio alla sua parte originale di creatività e
compagnia con Dio.

Le anime non cadute furono entusiaste del piano e convennero di metterlo in pratica.

Il nostro Fratello Maggiore doveva essere il capo in questa missione nella materialità.

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In seguito si sarebbero riferiti a lui affettuosamente come “Maestro”.

In quella vita imminente sulla terra egli sarebbe però stato conosciuto come Adamo. Era il 12.000 a.C.

Lontano, in un’epoca remota, persa nello spazio tempo, i Figli della Luce guardavano giù verso il
mondo. Vedevano i figli degli uomini ridotti in schiavitù. Sapevano che solo con la libertà dalla
schiavitù, l’uomo poteva elevarsi dalla Terra al Sole. Loro discesero giù e crearono i propri corpi,
assumendo le sembianze degli uomini come proprie.

(Tavole Smeraldine di Thoth)

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La terra non aveva mai conosciuto tale bellezza come quella che
circondava le anime non cadute quando la avvicinarono e si
preparavano all’ingresso di Adamo.
Le stelle del mattino, cioè i figli di Dio, cantarono insieme con la
musica delle sfere. E gli angeli di Dio gridarono di gioia e
promisero di aiutare il Maestro e tutte le anime che cercavano di
esaudire la volontà del Padre.

Il nuovo corpo per Adamo era stato preparato da Dio con la polvere della
terra. Era pronto per ricevere lo spirito della prima anima creata di Dio, il
Cristo; sarebbe anche stata la prima anima che Dio aveva messo sulla
terra in un corpo completamente materiale, perfezionato e ospitabile. Le
altre anime compagne del maestro fecero lo stesso, e si incarnarono in
corpi perfetti. Nel frattempo, i corpi delle anime cadute e intrappolate
sul piano materiale, si erano evolute da australopitechi ad Homo
Sapiens. Quindi la terra, da quel momento, ospitava da un lato “i Figli di
Dio”, dall’altro “i figli degli uomini”. I primi erano le anime compagne del
Maestro con corpi umani perfetti; i secondi erano uomini con corpi
imperfetti e poco superiori a quelli delle scimmie, con difetti e
imperfezioni.

Per lo scopo di compagnia e aiuto, Dio divise l’anima del Maestro in due controparti, una maschile ed una
femminile; una parte entrò in un corpo maschile conosciuto come Adamo, l’altra in un corpo femminile
conosciuta come Eva – chiamata anche Lilith. Insieme avrebbero operato come anime gemelle nella loro
esperienza terrena.

E’ interessante notare che esistono ancora oggi anche antiche leggende riguardo Lilith.

Ogni cosa sulla terra fu ora sotto il controllo di Adamo ed Eva ed esisteva per servire loro. Non ci fu mai un
tale posto di bellezza come la loro casa, il Giardino dell’Eden, cioè questo mondo terrestre in origine
paradisiaco. Anche gli angeli nel cielo invidiavano Adamo ed Eva ed il paradiso dell’Eden.

La magia però non sarebbe durata.

L’angelo caduto, Lucifero, che è l’energia oscura intelligente che vive nella creazione, tramò come
sconvolgere il piano per salvare le anime perdute. Attraverso l’illusione dei sensi ingannò Adamo ed Eva e li
fece cadere nella trappola dei sensi. Come conseguenza, tutte le anime della terra si degradarono
spiritualmente; e Dio disse che entrambi – Adamo ed Eva – avrebbero dovuto soffrire la morte come le
anime perdute.

Quindi lasciarono il corpo e il Giardino dell’Eden, e chiesero a Dio pietà e un’altra possibilità. Ma la giustizia
di Dio è sicura e certa, e il loro errore non poteva essere annullato. Però Dio promise ad Adamo che un

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giorno sarebbe stato in grado di superare il suo peccato e che sarebbe ancora stato il salvatore delle anime
perdute.

Quando questa promessa fu fatta ad Adamo, Dio lo mise in guardia che il viaggio sarebbe stato lungo.
Soltanto in pazienza Adamo poteva riguadagnare la gloria perduta della sua anima e risollevare le anime
cadute. Sarebbe dovuto venire sulla terra molte volte per mostrare la via del ritorno a tutte le altre anime.
Sarebbe vagato sulla terra per molti di anni e avrebbe riscoperto e rivelato i misteri e i segreti della via
sacra.

Quando le altre anime non cadute, i figli di Dio, seguirono Adamo nella materialità, anch’esse commisero
errori e si fecero coinvolgere nella lunga processione di vite terrene. Esse videro che le donne dei figli degli
uomini erano belle, e si accoppiarono con loro; e l’unione di questi corpi – quelli dei figli di Dio e quelli delle
figlie degli uomini - determinarono così i Nephilim, o giganti. Si tratta di creature nate dal loro
accoppiamento.

I figli di Dio rivelarono dei segreti occulti alle figlie degli uomini, e le indussero a peccare di più, cadendo nel
peccato anche loro.

Era dunque finita anche per loro. Fallirono la missione e ritornarono a Dio. L’età dell’oro sulla terra stava
ormai per finire.

C’era la Luce nell’antica Atlantide. Sì, ma anche l’oscurità era nascosta nel Tutto. Così qualcuno che tra gli
uomini si era elevato ai vertici cadde dalla Luce nell’oscurità. Loro diventarono orgogliosi per la propria
conoscenza, orgogliosi del loro posto tra gli uomini. Scavarono in profondità nel proibito ed aprirono la
porta che conduceva in basso. Cercarono di acquisire sempre più conoscenza ma cercando di portarla in
alto dal basso.

(Tavole Smeraldine di Thoth)

I figli di Dio avrebbero dovuto fare assegnamento al Maestro perché mostrasse loro la via d’uscita dal caos,
ma essi sarebbero stati conforto e supporto per lui nel viaggio della redenzione.

Ora tutte le anime che erano entrate nella terra, erano intrappolate in essa.

Dopo l’esilio dal Giardino dell’Eden, Adamo ed Eva impararono a lavorare la terra e a vivere dei suoi
prodotti. Ebbero dei figli, ma anche qui ci fu delusione. Uno di loro, Caino, fu influenzato da Lucifero ed
uccise suo fratello, Abele. Caino quindi sposò una delle anime che i figli di Dio erano venuti a salvare, e si
perse senza speranza nelle vie dell’egoismo e della materialità. Un terzo figlio, Seth, conservò la spiritualità
superiore di Adamo ed Eva e ricevette da Adamo i segreti che Dio aveva affidato ad Adamo.

Attraverso la discendenza di Seth, il Maestro sarebbe tornato molte volte nello sforzo continuo di vivere
una perfetta vita di amore.

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E il Maestro tornò.

Ritornò come Enoch che, secondo la Bibbia, fu un uomo spirituale.


Questo periodo va dal 10.600 a.C. al 10.350 a.C. circa.

Enoch visse 365 anni.

Egli fu rispettato da tutti i suoi amici, e fu una fonte di ispirazione per loro.
Egli visse ad Atlantide in un primo momento, ma poiché l’età dell’oro era ormai alla fine,
Dio gli chiese di andare nella terra d’Egitto, e di indirizzare la civiltà in quel luogo, perché nelle generazioni
successive sarebbe giunto un diluvio che avrebbe sommerso definitivamente Atlantide e Lemuria, così
come molte altre terre.

Ed Enoch fuggì da Atlantide in Egitto insieme ad altri figli di Dio. Istruì gli egiziani, e costruì con Ra-Ta e Iside
la Grande Piramide di Giza, custodendo molti segreti al suo interno.

Dopo un certo periodo Dio decise di chiamare Enoch su nei cieli e di


rivelargli tutti i misteri dell’universo. Enoch li aveva conosciuti una
volta, quando era stato con Dio in principio, ma li aveva dimenticati
nella sua forma incarnata.

Così Enoch fu portato in cielo, e Dio gli rivelò tutti i segreti e le


meraviglie della creazione. Conobbe i misteri della vita, della morte,
della resurrezione dalla morte. Conobbe una figura escatologica, nominata ‘il Figlio dell’Uomo’, cioè se
stesso nella forma glorificata. Gli angeli mostrarono a Enoch quindi il suo Sé Superiore, e ciò che sarebbe
diventato alla fine del tragitto terreno. Gli fu detto che questo ‘Figlio dell’Uomo’ tornerà alla fine dei tempi
e a quel tempo siederà sul Trono della Gloria, distruggendo la terra con tutti i peccatori e salvando gli eletti.

E io vidi lʼAntico dei Giorni (il Padre),


e la Sua testa era bianca come lana,
e con Lui era un altro essere (Cristo),
il cui sembiante aveva lʼapparenza di uomo,
e il suo viso era pieno di grazia, come uno degli angeli santi.

E io chiesi allʼangelo che mi accompagnava


e mi mostrava tutte le cose nascoste riguardanti quel Figlio dellʼUomo,
chi egli era e donde veniva e perché egli stava con lʼAntico dei giorni.

Ed egli mi rispose:

“Egli è il Figlio dellʼUomo che ha in sé la giustizia;


In Lui dimora la giustizia;
Lui ha rivelato tutti i tesori nascosti.
Perché il Signore degli spiriti ha scelto lui,
la cui sorte ha la preminenza davanti al Signore degli spiriti
in rettitudine per sempre.
E questo Figlio dellʼUomo che tu hai veduto
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farà crollare dai loro troni i re e i potenti
e scioglierà le redini dei potenti
e spezzerà i denti dei peccatori.
Ed egli scaccerà i re dai loro troni e dai loro reami,
perché essi non Lo esaltano e non Lo lodano
e neppure riconoscono umilmente quale era lʼorigine del loro regno”.

(Libro di Enoch, descrizione poetica della Divinità e della fine dei tempi)

Dopo aver conosciuto tutti i segreti, l’origine dell’umanità, il destino dell’umanità, la fine dei tempi,
l’astrologia, la scrittura, la numerologia, i segreti dello Spirito, e l’origine di tutte le anime, il Padre aveva
lasciato Enoch libero di scegliere se restare eternamente nella Luce, dato che aveva riacquisito lo stato
primordiale di unione con Lui, o di ritornare sulla terra nuovamente in futuro, sotto altri aspetti, per
continuare ad elevare l’uomo. Enoch, al momento di ricongiungersi totalmente al Padre, nella forma
originale, come in principio, guardò indietro, vide gli uomini della terra ed ebbe compassione. Non poteva
lasciare tutte quelle anime intrappolate. Ha ricordato lo scopo della sua manifestazione terrena, e l’accordo
di come lui, Enoch, che era il nostro Fratello Maggiore, il Cristo, e i suoi innumerevoli fratelli avrebbero
risollevato l’umanità dallo stato oscuro in cui si trovavano.

Ed ecco il dialogo:

Ed io fui portato davanti al Maestro-Dio.

Egli mi parlò con parole di grande potenza dicendo:

“Tu sei grande, figlio della Luce. Sei stato reso libero dall’oscurità della terra. Scegli il tuo compito tra i
figli degli uomini”.

Allora io parlai:

“Oh grande Maestro, lasciami essere un maestro di uomini, finché anche loro diverranno luci tra gli
uomini: liberi dal velo dell'illusione che li circonda”.

Poi la voce mi parlò:

“Va’, sia come vuoi. Così è decretato. Tu sei maestro del tuo destino, libero di prendere o di lasciare a
volontà. Prendi il potere. Prendi la saggezza. Brilla come una Luce tra i figli degli uomini”.

Feci la promessa di rinunciare al mio Grande Diritto di restare nella Luce, finché il mio lavoro sulla Terra
sarebbe stato compiuto, finché l’Era dell’Oscurità sarebbe passata.

(Tavole Smeraldine di Thoth, parafr. Antonio V. - sconsiglio l’interpretazione del dr. Doreal, palesemente
newage)

Dio pose anche il Suo sigillo su Enoch per designarlo appunto come ‘il Figlio dell’Uomo’ stesso, cioè Colui
che avrebbe trionfato sul male e che sarebbe stato l’ultimo giudice di tutte le anime. Ed Enoch fu
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trasfigurato nel Figlio dell’Uomo e ritornò sulla terra, raccontando alla sua famiglia e agli amici le cose che
aveva imparato da Dio. Molte anime lo ascoltarono e furono ispirate sufficientemente da condurre una vita
spirituale e da cercare il ritorno al loro Creatore. Egli avvisò anche del futuro, del passaggio delle ere, e di
ciò che sarebbe accaduto ai nostri tempi. Avvisò inoltre che dopo di lui, il suo pronipote (Noè) avrebbe
affrontato il diluvio e dato vita ad una nuova discendenza.

Enoch è descritto anche come l’annunciatore del concepimento di Horus ad Iside. Horus sarebbe dovuto
diventare il rappresentante egizio della Divinità. Era il Profeta di quel tempo, che sarebbe giunto pochi anni
dopo Enoch ed anni prima del Diluvio.

Poi, Enoch scrisse le numerose testimonianze di Atlantide e i segreti dei Cieli, in modo che non sarebbero
stati persi, e li nascose insieme ad altre testimonianze, sotto la Sfinge di Giza, in una Sala sigillata. Questi
sarebbero dovuti rimanere nascosti fino ai nostri tempi. La storia della terra non doveva essere
dimenticata, né i segreti dello Spirito.

Egli fu considerato anche l’inventore della scrittura. I libri di Enoch furono i primi libri del mondo.

Gli egizi lo chiamarono Ermete o Thoth.

Esiste un’anima che ha conosciuto tutto. Questa è l’anima di Ermete (Thoth). Egli vide tutto; e, avendo
visto, comprese; e, avendo compreso, fu in grado di svelare e mostrare: scrisse quello che aveva
conosciuto, e, dopo averlo scritto, lo nascose.

(Kore Kosmou, Dialogo tra Iside e il figlio Horus)

Tuttavia, alcune testimonianze scritte, sebbene molto generali e molto basilari rispetto a quelle che
nascose sotto la Sfinge, Enoch le diede al pubblico. Le troviamo nel Corpus Ermeticum, nei libri di Enoch,
nella Tavola Smeraldina, e nelle misteriose copie di alcune Tavole Smeraldine tradotte negli anni ’60
(sebbene la traduzione sia attendibile, tuttavia l’interpretazione che il traduttore, Dr. Doreal, diede ad esse
non è assolutamente corretta). Molte altre si persero.

Nella Stanza Segreta portai tutte le mie testimonianze e quelle di Atlantide


inabissata. Raccolsi molti poteri, molti congegni della potente spiritualità.

In profondità sotto le rocce occultai la mia Stanza Segreta, aspettando il


tempo in cui l’uomo sarebbe stato libero. Sopra la Stanza Segreta eressi un
emblema con la forma di un leone seppure simile all’uomo. Là, sotto la
figura, riposa la mia Stanza Segreta, che sarà portata fuori quando si
presenterà la necessità.

In profondità sotto la figura, giace il mio segreto.

(Tavole Smeraldine di Thoth)

La fama di Enoch fu grande, e numerose nazioni sentirono di lui e delle sue rivelazioni stupefacenti.
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Dio fu così soddisfatto e di quello che aveva compiuto che Enoch ebbe il permesso di evitare la morte e fu
portato direttamente in Cielo alla fine della sua vita sulla terra (assunzione). Egli fu accolto in Cielo come il
Signore e Maestro, come il Fratello Maggiore, il Cristo.

Dopo la partenza di Enoch, la gente dimenticò però ciò che aveva detto, e smise di seguire le vie dell’amore
e del servigio. Anche i misteri che egli aveva rivelato si perdettero o furono considerati dei meri miti.

Il diluvio sulla terra accelerava, e Dio chiese al nostro Fratello Maggiore di rallentarlo e di tentare di salvare
più anime possibili.

Era il 9.000 a.C.

Quindi il Cristo scelse una donna pura in cui rendersi nuovamente manifesto. E ad Atlantide viveva una
donna molto pura, moglie del fratello di Noè. Egli entrò nel suo grembo e formò un corpo. La donna rimase
miracolosamente incinta, ma il marito, sterile, non le credette. La donna allora morì per il dispiacere di non
essere stata creduta; ma con grande sorpresa, al momento in cui spirò, nacque da lei un bimbo dall’aspetto
di tre anni che sapeva già parlare, lodava e ringraziava l’Antico dei Giorni, il Padre. Egli era Melchisedek,
che significa ‘Re Vero’.

Noè ed il fratello rimasero sconvolti nel vedere che l’Uomo-Dio nacque nella loro famiglia. Tuttavia, passati
pochi giorni, Melchisedek sparì dalla terra e tornò in Cielo, non lasciando tracce di sé; e l’Arcangelo Michele
apparve al marito della madre di Melchisedek dicendo che ormai il diluvio era prossimo e che non poteva
essere più fermato. Disse che Melchisedek si trovava ormai nell’Eden spirituale, ma che sarebbe ritornato
più tardi, nella storia umana.

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Gli uomini cominciarono a perdersi nel sesso, nel mangiare cibi di carne uccidendo altri animali, e nel puro
egoismo. Era in corso una lotta tra la Luce e l’oscurità. Ad un tratto venne un diluvio immenso e inghiottì
tutti. Atlantide era stata inabissata, e chi si salvò da questo diluvio era Noè, con la sua famiglia.

Dio e il Maestro decisero di provarci un’altra volta.

Il Maestro in queste vite influenzò tutte le religioni che credono nell’unico Dio.
Una di queste fu quella di Zend, il padre di Zoroastro.

Una nuova religione avrebbe portato il nome di Zoroastro, e molto del suo messaggio fu rivelato e dato
attraverso Zend, suo padre. Era una religione che accelerava il modo spirituale di
pensare dell’umanità e aiutava a prepararla per l’ingresso finale e la vita perfetta
del Maestro.

Attraverso Zend si diffuse probabilmente una forma di spiritualità orientale


esistente tutt’oggi, lo Zen.

Zend è anche menzionato nella Bibbia, ma non con questo nome. Zend è
chiamato con altri nomi in altre tradizioni.

Passarono alcuni anni, e nel 2.000 a.C., Dio disse al Maestro che non avrebbe
dovuto subire né nascita fisica né morte nella sua visita successiva sulla terra.
Poteva entrare sulla terra e lasciarla proprio come le anime avevano potuto fare in
origine. E questa volta, il Maestro sarebbe ritornato come Melchisedek,
nuovamente.

Melchisedek era già venuto migliaia di anni prima, come il Salvatore che avrebbe
dovuto cambiare le sorti del diluvio di Atlantide, ma in seguito ai cambiamenti dei
piani, il bambino appena nato ritornò ai Cieli promettendo il ritorno più tardi, nella
storia umana.

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E nel 2.000 a.C., il Cristo si è manifestato sotto l’aspetto di Melchisedek, non nascendo da una madre, ma
materializzandosi come uomo, formato, in carne ed ossa. Dai regni dello
spirito si era proiettato, apparendo come uomo totalmente materiale. Non
a caso nella Bibbia sta scritto che Melchisedek era senza padre, madre,
genealogia.

Il Maestro, nei panni di Melchisedek, ha preso posto esattamente in Israele.


Era sia un sacerdote di Dio sia re della città di Gerusalemme. Conobbe
Abramo e lo incoraggiò nel suo sviluppo spirituale. Ha insegnato anche il rito
eucaristico, del pane e del vino come il corpo e il sangue della Divinità.

L’influenza di Melchisedek fu molto potente e fece ricordare a molte anime


il loro spirito divino e il ritorno a Dio. Nei tempi a venire la gente avrebbe ripensato alla vita di Melchisedek
e avrebbe riconosciuto in lui un modello di rettitudine per la giusta vita e per il corretto amore.

Melchisedek scrisse anche il libro di Giobbe, e promise il suo ritorno duemila anni dopo, annunciando la sua
morte e resurrezione (e preannunciando quindi la sua venuta come Gesù Cristo).

E mi crocifiggerete [...] fino alla nona ora. E dopo queste cose risorgerò dai morti. Il mio corpo uscirà dalla
tomba. [...] Non troveranno nessuno all’interno. [...] Mi diranno: “Tu sei forte, Melchisedek, grande
Sommo Sacerdote del Dio Altissimo”.

(Codice Melq, trovato tra gli scritti del Mar Morto nel 1947)

Melchisedek promise inoltre il suo ritorno alla fine dei tempi, come il Giusto Giudice.

Quando più tardi Dio parlò al suo popolo scelto, gli ebrei, e gli promise che un giorno avrebbe mandato loro
un messia, alcuni ragionarono che sarebbe stato qualcuno come Melchisedek. Ma dopo che Melchisedek fu
portato in Cielo al termine della sua vita terrena, la gente dimenticò Dio nuovamente e riprese i suoi modi
egoistici. Per loro Melchisedek era un dio che non conosceva né nascita né morte; non era come loro. Non
potevano fare ciò che aveva fatto Melchisedek. Si sentivano indegni di imitarlo.

Dio e il Maestro contemplarono una soluzione possibile. Forse se il Maestro veniva sulla terra la prossima
volta attraverso nascita e morte, proprio come le altre anime, avrebbero avuto un buon rapporto con lui e
avrebbero ricordato i suoi modi quando sarebbe tornato al Cielo.

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Per far questo il Maestro tornò come Giosuè, che condusse i
figli d’Israele nella Terra Promessa dopo la morte di Mosè,
in modo da preparare il popolo per la venuta futura del
Messia nel quale egli si sarebbe manifestato nel futuro e
avrebbe vissuto la vita perfetta.

Giosuè aveva totale fede in Dio, ma siccome la gente


mancava di fede, l’ingresso nella Terra Promessa dovette
essere ritardato di quarant’anni.

Benché Giosuè fosse allora in età avanzata, servì come comandante militare che scacciò e distrusse il
nemico dalla terra che Dio aveva promesso al Suo popolo. Era la stessa terra nella quale il Maestro sarebbe
venuto alla fine nella sua ultima e trionfante vita di amore e redenzione.

Ora che la via era preparata, il Maestro ha voluto manifestarsi altre volte prima della venuta finale come il
Messia, in modo da creare le condizioni ideali.

Il Maestro quindi tornò sulla terra come Giuseppe, il patriarca egizio, e nacque da Rachele e Giacobbe dopo
che avevano perso la speranza di mai avere dei figli propri.
I suoi fratellastri lo odiarono.
Giuseppe era troppo buono. I fratelli erano gelosi e tentarono di ucciderlo.
Ma Dio protesse Giuseppe, ed egli fu portato in Egitto dove visse una vita di fedeltà e rettitudine in mezzo
alle sue preoccupazioni. Dio lo benedisse, e Giuseppe diventò un capo in Egitto insieme al faraone.

Dato che ascoltava Dio e serviva gli altri, Giuseppe salvò gli egizi e
altri dalla morte di fame per una grave siccità. Perdonò anche i suoi
fratelli che avevano cercato di ucciderlo, ed essi vennero in Egitto per
vivere con lui nella prosperità. Alla fine della sua vita, Giuseppe
comprese che aveva vissuto una buona vita che sarebbe servita da
ispirazione per altre anime nelle generazioni future. Quando esse si
sarebbero allontanate a volte dal vero sentiero, la sua vita sarebbe
stata un esempio da seguire e al quale riferirsi.

Dopo la sua morte seppe anche di dover continuare a venire sulla terra finché non avrebbe vissuto la vita
tanto perfetta in modo che tutti avrebbero conosciuto la via, e la separazione fra Dio e l’umanità sarebbe
stata cancellata per sempre.

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Una delle vite del Maestro fu quella di Asaph, un
musicista nella casa di Dio per Re Davide e Re Salomone.
Fu benedetto del dono della profezia, e questo si sarebbe
riflesso nei suoi scritti, compreso alcuni dei Salmi della
Bibbia.

Poco si sa su Asaph, perché non ci sono molti scritti o


documentazioni di lui, a parte il fatto che serviva sotto Re
Davide e Salomone.

Asaph fu un uomo di intensa fede e amore per Dio e il


Tempio di Dio. La sua influenza si sarebbe estesa molto
oltre la sua vita, e una corporazione musicale o artistica
sarebbe continuata per generazioni e sarebbe stata
conosciuta come i “figli di Asaph”.

Il Maestro ebbe un’altra vita come sacerdote di Dio. Questa


volta il suo nome fu Jeshua, ed egli fu attivo nella ricostruzione
del Tempio di Gerusalemme dopo che il popolo ebraico ritornò
dalla prigionia in Babilonia.

Durante la sua vita Jeshua fu riconosciuto da un profeta d’Israele


come l’Unto di Dio (Cristo) che un giorno avrebbe distrutto il
diavolo e la sua influenza e avrebbe ridato il trono di Dio alle
anime perdute e cadute.

Il Maestro portava sempre il sigillo di Dio.

In nessuna di queste vite il Maestro aveva vissuto una vita perfetta, ma aveva fatto molto per indicare la via
del ritorno a Dio. Diverse volte aveva dato alle anime perdute rivelazioni da parte di Dio che descrivevano i
misteri di Dio e che sarebbero dovute servire come piano per la loro salvezza. Ma ogni volta il significato
della rivelazione veniva dimenticato quando il Maestro partiva. Ci fu però una rivelazione che non si perse e
che sarebbe continuata a servire come guida per ritornare a Dio. Era la Bibbia ebraica, la parola di Dio, le
cui parti il Maestro aveva o scritto o influenzato nel corso di tutte queste vite.

Prima che il Maestro ritornò un’altra volta per raggiungere la sua meta, Dio venne da lui e parlò con amore
e affetto:

“Mio carissimo figlio, hai fatto bene. Non devi tornare sulla terra; puoi stare con Me in Cielo per sempre.”

Il Maestro replicò:

“Ti ringrazio, Padre, per il Tuo amore, ma amo anche i miei fratelli e le mie sorelle. Voglio fare vedere loro la
via, cosa che non ho ancora fatto del tutto. Ora sono pronto per vivere una vita perfetta nella materialità.
Questa volta non fallirò.”

Dio riconobbe l’impegno e l’amore del Maestro per i suoi fratelli e le sue sorelle e fu soddisfatto.

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Però Dio lo avvertì anche:

“Benché pensi anch’Io che tu sia pronto per completare il compito che hai cominciato
molto tempo fa, dovresti sapere che la tua vita sulla terra, anche se è perfetta, sarà una
vita di sofferenze e difficoltà. Hai stabilito certi schemi nella tua memoria terrena che,
se ritorni, devi affrontare e infine superare. Quando hai vissuto come Giosuè, per
esempio, hai ucciso molte persone per il bene dei popoli. Se devi completare la tua
missione terrena, devi guarire e ridare la vita a persone nelle regioni dove hai tolto la
vita prima, in modo che le persone possano imitarti e tu possa aiutare le anime a cui
avevi tolto la vita in precedenza in modo da elevarle. E devi sopportare la morte e
sperimentare qualcosa dell’agonia che hai imposto agli altri, sebbene lo hai fatto per uno scopo specifico. Se
fai tutto questo e non sbagli, la tua missione sarà completata. Avrai rimosso le cattive conseguenze che hai
dato nella tua manifestazione come Adamo, e stabilirai il modello perfetto da seguire per chiunque. Sarà
dimostrata la via da seguire per tutti, ed essi non dimenticheranno questa volta. Il vincolo sarà infine
ristabilito fra Me e i Miei figli e le Mie figlie.”

Il Maestro sapeva che cosa lo aspettasse, ma lodò Dio e disse umilmente:

“Sono pronto.”

Fu preparata la via per l’ingresso del Maestro. Eva ritornò come la Vergine Maria, per essere il canale per la
sua nascita, e molti altri che avevano lavorato con il Maestro dal principio ritornarono per assisterlo in
questa impresa che doveva fare epoca.
Proprio come avevano fatto quando Adamo entrò nella terra per la prima volta, gli angeli cantarono con
gioia al momento della nascita del Maestro nella Terra Santa e Promessa dove Giosuè (sua precedente
manifestazione) aveva messo piede secoli prima. E uomini saggi dall’est, i magi, che erano della religione di
Zend e Zoroastro vennero per rendere omaggio al ritorno del Maestro. Tutto ciò che era accaduto prima fu
ora focalizzato in questa vita presente del Maestro.

Questa volta fu chiamato Yeshoshua, che significava “Dio è salvezza.”


Aveva avuto quel nome prima, quando era manifestato come Jeshua; era
anche lo stesso come Giosuè in ebraico. In greco era Gesù.

Dio e le anime sulla terra che erano vicine a Gesù lo sorvegliarono


attentamente.
Egli ricevette un addestramento particolare, non soltanto nella religione
ebraica, ma in altre che credevano nel vero Dio. Viaggiò in India, Tibet,
Persia, Grecia, e imparò molto.
Lui e suo cugino Giovanni completarono le loro ultime iniziazioni
spirituali nella Grande Piramide che il Maestro aveva cominciato come
Ermete (Enoch/Thoth).

All’età di trent’anni Gesù era pronto per il suo ministero sacerdotale di


insegnamento e guarigione.
Scelse un gruppo di dodici apostoli per assisterlo. Ognuno di loro era stato con lui in principio e in
innumerevoli altre occasioni per cercare di salvare le anime perdute.

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Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli
mi renderà testimonianza; e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal
principio.

(Giovanni 15,26-27; Gesù parla con i suoi apostoli)

Ognuno portava anche una qualità e un’esperienza particolari per la missione del Maestro. Fu anche scelto
uno che l’avrebbe tradito, ma che, facendo questo, avrebbe reso possibile l’atto ultimo e supremo di amore
del Maestro.

I profeti d’Israele erano stati grandi, ma nessuno aveva mai insegnato come Gesù né fatto così tanti
miracoli.

I sacerdoti furono irritati per le sue condanne nei loro confronti e per l’attenzione che la gente gli dava.
Alcuni dei capo giudei erano anche preoccupati delle reazioni dei regnanti romani a questo giovane
insegnante che reclamava di avere il suo proprio regno e che aveva così tanti seguaci.

Per tre anni Gesù viaggiò nella campagna della Galilea e della Giudea. Guarì la gente e insegnò loro, e diede
istruzioni speciali ai suoi discepoli. Avrebbero dovuto proseguire dopo la sua morte e fare sì che lo scopo
dell’ultima vita del Maestro non fosse stato mancato. Infine, a Gerusalemme, Gesù fu condannato a morte
e crocifisso. Fu sepolto, ma dopo tre giorni nel sepolcro lasciò la tomba e apparve nuovamente ai suoi
seguaci. Aveva superato la morte.

In questo modo ebbe adempimento un grandissimo numero di profezie ebraiche, tra cui i Salmi di Davide,
le profezie di Isaia, e in particolare la profezia che Egli stesso fece quando era nei panni di Melchisedek.

Il cerchio disperato della schiavitù materiale era stato interrotto; egli aveva mostrato la via di ritorno al
Padre.

Lasciò un comandamento al mondo e l’aveva esemplificato in modo


totale. Era di “amarci l’un l’altro.”

Dopo che Gesù aveva lasciato i suoi seguaci ed era asceso al cielo, essi
cominciarono il compito all’apparenza impossibile di diffondere il suo
messaggio di amore in tutto il mondo. La maggior parte del popolo
ebraico rifiutò questa nuova fede, ma i non ebrei erano pronti per una
nuova verità, più profonda, e la abbracciarono alla fine.

Come il tempo passò e le nazioni pagane furono convertite alla nuova fede, la gente cominciò a dimenticare
le cose che Gesù aveva detto e il suo unico comandamento.

23
Invece di amarsi l’un l’altro, essi continuarono a vivere nell’egoismo, e le
varie fazioni della fede cominciarono a combattere e a dichiararsi il torto
reciproco. Gruppi che erano stati fondati dai discepoli e che conoscevano i
misteri dati da Gesù diventarono una minoranza, e le loro credenze si persero
alla fine nelle dottrine formalizzate dei rami romani e greci della chiesa.

La gente dimenticò che Gesù che divenne Dio era stato uno come loro. Era
un’anima che aveva dimostrato il ritorno a Dio, ma cominciarono a ricordarlo
come Dio che poteva fare tutti i tipi di cose che loro non potevano mai fare.

Dimenticarono che egli aveva detto “Seguitemi”, e li aveva incitati a fare le


cose che lui aveva fatto; a superare le tentazioni come lui le aveva superate,
ad amare come lui aveva amato.

Essi volevano venerarlo soltanto, come un essere separato, invece di seguirlo; ed essi si reputavano solo
peccatori, destinati a restare tali, e salvati solo per grazia.

Lo scopo e il significato della vita di Gesù furono minacciati e compresi male dai fratelli che era venuto a
salvare.
Era lo stesso problema che il Maestro aveva sperimentato in precedenza, specialmente nelle sue prime
apparizioni sulla terra.

Satana stava continuando a fuorviare le persone.

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Però il Maestro aveva lasciato la promessa che sarebbe arrivato un periodo nel quale la sua influenza
sarebbe veramente ritornata sulla terra. Sarebbe ritornato subito dopo l’apparizione pubblica di un
anticristo futuro che avrebbe sottomesso l’umanità, avrebbe prelevato gli eletti che avevano trasformato
completamente le loro vite a sua immagine e somiglianza, e in seguito avrebbe rigenerato la terra
riportando gli eletti su di essa. Egli avrebbe regnato come re sulla nuova terra, e la gente della terra
avrebbe conosciuto pace e amore per mille anni. Sebbene Satana fosse stato sciolto in seguito per un certo
periodo sulla terra, i modi del Maestro avrebbero alla fine preso il sopravvento.

Egli sarebbe allora il giudice del mondo. Tuttavia non ritornerà nella sua forma incarnata; bensì come
avvenne in passato: con il suo corpo di luce, e apparirà alle masse e agli uomini di ogni paese, per istruirli e
portarli all’unificazione con il Padre.

Per molti secoli dopo la sua morte il mondo lottò nell’oscurità, nell’egoismo e nel diniego dell’amore che
Gesù aveva proclamato e personificato. La chiesa che portava il suo nome fu divisa in fazioni che si
combattevano l’un l’altra, e i non credenti furono uccisi nel suo nome. Eppure vi furono dei momenti di
speranza e luminosità; ci furono dei santi e degli insegnanti che apparvero di tanto in tanto con la memoria
e il vero messaggio dell’amore del Maestro.

E quasi miracolosamente negli anni recenti, Dio ha permesso la scoperta di antichi documenti per ricordarci
della lunga missione del Maestro. Gli scritti riflettono i pensieri e le credenze dei discepoli e di altri seguaci
vicini di Gesù. Essi parlano appassionatamente dei segreti della via sacra e dei misteri dei Cieli. Raccontano
la storia, come fece Edgar Cayce, dei vagabondaggi attraverso molte vite del Maestro - il nostro Fratello
Maggiore - e della sua ricerca paziente e perseverante per rivelare ad ognuno di noi il sentiero che ci riporta
al nostro Creatore e la via dell’amore.

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DAGLI SCRITTI DI KEVIN WILLIAMS

LE INCARNAZIONI DI CRISTO

Che Gesù ebbe diverse manifestazioni sulla terra, era noto sin dai primi cristiani.

Il sistema di pensiero metafisico che emerge dal materiale di Cayce può essere descritto come una versione
“cristianizzata” delle religioni misteriche dell’antico Egitto, Caldea, Persia, India e Grecia. Si adatta a Cristo
nella tradizione mistica di un Dio unico per tutte le persone e pone Cristo al
suo centro, all’apice della struttura filosofica - la pietra angolare della
piramide.

Cayce era un cristiano fondamentalista cresciuto secondo la rigida tradizione


biblica del diciannovesimo secolo. Quando scoprì che le sue informazioni
inconsce (Cayce riportava informazioni dalla Mente Divina) dichiaravano che
le antiche religioni mistiche erano vere e acclamavano Gesù come la loro
gloria suprema, subì il più grande shock mentale ed emotivo della sua vita.
Cayce aveva solo un’istruzione di settimo grado e coscientemente non
sapeva nulla di ciò che diceva mentre era in uno stato di meditazione
profonda in comunione con Cristo. Era solo un lettore della Bibbia e non
aveva alcun tipo di scuola superiore o universitaria. Fino alle sue rivelazioni,
Cayce non aveva mai sentito parlare delle religioni misteriche. Eppure il materiale di Cayce concorda con
tutto questo.

Le rivelazioni di Cayce sui cosiddetti “anni perduti” di Gesù da giovane (tra i tredici e i ventinove anni) che
studiava in Egitto, Persia e India suggeriscono un’importante compatibilità tra le religioni orientali e
occidentali. La cristologia di Cayce fa dell’anima di Cristo non solo un ideale e il modello verso il quale tutti
dovrebbero aspirare, ma una presenza viva per guidare le persone verso l’unione con Dio - la perfetta unità
divina-umana che Gesù ha raggiunto.

Secondo il materiale di Cayce, Gesù e Adamo erano diverse incarnazioni della stessa anima di Cristo. Anche
Eva e la Vergine Maria (l’anima gemella di Gesù) erano diverse incarnazioni della stessa anima. Questa
connessione Adamo-Gesù può essere vista nel seguente estratto dalle letture di Cayce:

Domanda: “Quando giunse a Gesù la conoscenza che sarebbe stato il Salvatore del mondo?”.

Cayce: “Quando cadde nell’Eden”. [2067-7]

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Secondo Cayce, anche molte altre personalità dell’Antico Testamento e della storia erano incarnazioni di
Gesù. Il materiale di Cayce descrive l’intera Bibbia cristiana come parte della storia della lunga lotta di Gesù
per dimostrare la “cristianità” e fornire all’umanità un modello
per fare lo stesso.

Edgar Cayce, Paul Solomon, e molti altri mistici e santi che hanno
attinto alla Mente di Cristo e che hanno avuto il permesso da Dio
di rivelare queste informazioni, affermano infatti, nelle loro
rivelazioni che la “caduta dell’uomo”, era un evento registrato
simbolicamente nella Genesi in cui le anime dal Cielo discesero
per la prima volta sul piano terrestre per iniziare ad incarnarsi come esseri umani. La prima ondata di anime
che si sono incarnate (note nella Bibbia come “i figli degli uomini”) sono rimaste intrappolate
accidentalmente sul piano terrestre, a causa del loro uso improprio del libero arbitrio. Questi eventi
diedero origine a leggende della “caduta degli angeli” e ad animali mitici del tipo descritto nel film “Il
Signore degli Anelli” di JRR Tolkien.

La seconda ondata di incarnazioni (note nella Bibbia come “i figli di Dio”) consisteva in quelle anime guidate
da Aemilius – l’anima di Cristo - che volontariamente vennero sulla terra per assistere la prima ondata di
anime intrappolate. Hanno guidato il processo di evoluzione fisica in modo da creare forme fisiche più
appropriate per queste anime.

Cayce colloca Aemilius su Atlantide, ma dice che non si è incarnato fisicamente fino a quando non è stata
creata la forma fisica umana perfetta, momento in cui iniziano i racconti della Genesi di Adamo ed Eva.
Cayce a volte usava la parola “Adamo” anche per riferirsi, secondo una chiave di lettura diversa, all’intero
gruppo di anime che avevano accompagnato l’anima del Cristo nell’incarnarsi sul piano terrestre e che si
erano incarnate come le cinque razze dell’umanità su cinque
continenti separati. Adamo (inteso come l’anima del Cristo in
questo caso) si unì alla sua anima gemella Eva nel lasciarsi
sedurre dalla materialità stessa. Questo è simboleggiato dalla sua
accettazione del “frutto proibito”. Gli altri figli di Dio seguirono la
sua guida e si incarnarono, e di conseguenza furono spinti a
esprimere la loro materialità incrociandosi con le “figlie degli

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uomini” (Genesi 6) che erano gli homo sapiens che si erano evoluti da uomini-scimmia secondo la teoria
dell'evoluzione di Darwin.

Cayce ha anche identificato Melchisedek come un’incarnazione di Gesù. Melchisedek era il “re di Salem” e
“sacerdote dell’altissimo Dio” che condivide il pane e il vino con Abramo in Genesi 14:18-20. Melchisedek è
anche menzionato sia nei Rotoli del Mar Morto (IIQ Melq) che nei codici di Nag Hammadi (NEC IX 1), in cui
appare come una figura angelica cosmica simile al Cristo risorto.
Ebrei 5:10 si riferisce a Gesù “un sommo sacerdote secondo
l’ordine di Melchisedek”. Secondo Cayce, Melchisedek scrisse il
Libro di Giobbe che contiene molti versi insoliti che Cayce citava
spesso mentre era in meditazione profonda. Ad esempio, Cayce
affermò: “Poiché, i figli di Dio si sono riuniti per ragionare, come
riportato da Giobbe. Chi ha registrato il libro di Giobbe? Il Figlio
dell’Uomo! Melchisedek scrisse Giobbe!”.

Cayce identificò anche la personalità biblica di nome Enoch come una manifestazione di Gesù.
Enoch è descritto in diversi scritti pseudo-epigrafici e in alcuni scritti cabalistici

La Bibbia moderna fa una breve menzione di Enoch:

“Ed Enoc camminava con Dio: ed egli scomparve, perché Dio lo prese con sé”. (Genesi 5:18-24)

I libri di Enoch descrivono la caduta degli angeli nella materialità – l’inizio dell’incarnazione delle anime dal
Cielo. Descrive anche i numerosi viaggi celesti di Enoch in cui gli viene rivelato il futuro fino al tempo del
regno messianico. L’Enoch etiope introduce Enoch ad una figura messianica denominata “il Figlio
dell’Uomo”. La scrittura ebraica conosciuta come “Apocalisse di Enoch” descrive Enoch trasfigurato in un
angelo di nome Metatron (che significa, secondo una traduzione più corretta “Figlio dell’Uomo” appunto, o
“Colui che sta sul Trono”). Nel Nuovo Testamento, Enoch è menzionato in Ebrei 11:5 e Giuda 14-15. Il fatto
che la Bibbia stessa citi dal Libro di Enoch è una prova che Cayce aveva ragione sul fatto che il libro fosse
una fonte valida per una conoscenza spirituale superiore.

Cayce identificò anche la personalità biblica di nome Giuseppe (figlio di Giacobbe) come incarnazione
dell’anima di Gesù. Di conseguenza, la fuga di Giuseppe dalla fossa non fu solo un evento letterale, ma
un’anticipazione simbolica della risurrezione di Gesù. L’identificazione di Cayce di Giosuè, il famigerato
leader genocida di Israele nell’Antico Testamento, come un’incarnazione di Gesù è un po’ più difficile da
credere. Ma Cayce considerava la pretesa di fama di Giosuè come lo scriba di Mosè che “psichicamente”
dettava gran parte di ciò che è attribuito a Mosè. Questa interessante informazione spiega come “Mosè”
scrisse della propria morte. Un’altra personalità biblica nominata da Cayce come la manifestazione di Gesù
è il sommo sacerdote di nome Jeshua che ha contribuito a organizzare il ritorno dall’esilio e la ricostruzione
del tempio (vedere Esdra e Neemia). Secondo Cayce, questo Jeshua è colui che ha compilato e tradotto i
libri della Bibbia. In sostanza, Cayce identifica tutte queste personalità bibliche come rivelatori psichici.

Un fatto interessante è che “Joshua”, “Jeshua” e “Gesù” sono in realtà lo stesso nome. Il nome “Gesù” è
una versione latina del nome aramaico Jeshua o “Yeshua”. E Yeshua è l’ebraico per Joshua o “Yehoshua”.

Riguardo alla cosiddetta “Seconda Venuta” di Cristo (che in realtà non è la seconda), Cayce la interpretò
come un effettivo ritorno di Gesù Cristo in forma fisica, oltre che come un ritorno della Coscienza Cristica
(Spirito Santo) nei cuori degli uomini.

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L’EDUCAZIONE DI GESU’ AD EST, TRA I 13 E I 29 ANNI

Secondo Cayce, Gesù aveva sedici anni quando iniziò la sua educazione sulle vie degli
antichi maestri. In primo luogo, si recò in Egitto dove, da bambino, Gesù fu portato
dopo la sua nascita dai suoi genitori per fuggire da Erode, come afferma il Vangelo di
Matteo. Dopo aver trascorso del tempo a studiare in Egitto, Gesù trascorse almeno
tre anni in India e infine un anno in Persia. L’idea che Gesù avesse trascorso i suoi
“anni perduti” vagando per l’Asia non ebbe origine con Cayce. Il suo primo
sostenitore sembra essere stato il corrispondente di guerra russo Nicholas Notovitch
(1858-1916), in foto a destra, che descrisse i suoi viaggi nell’India britannica in un
libro intitolato “La vita sconosciuta di Gesù Cristo”, pubblicato nel 1894. Secondo il
suo libro, il “capo lama” di un monastero tibetano disse a Notovitch che la loro
biblioteca conteneva registrazioni di una visita di Gesù nei tempi antichi. Alla fine il capo lama cedette alle
richieste di Notovitch di esaminare gli archivi. Erano due grandi volumi rilegati scritti in tibetano, che
Notovitch tradusse tramite il suo interprete come “La vita di Sant’Issa: il migliore dei figli degli uomini”.

Il testo inizia riassumendo l’esodo degli ebrei dall’Egitto, la caduta di Israele nel peccato durante il periodo
profetico e la successiva occupazione romana. Ma Dio ebbe pietà di una povera coppia (Maria e Giuseppe),
che ricompensa dando loro un figlio, Issa (che è il nome arabo e indiano per indicare Gesù). Tutto va bene
finché il ragazzo non compie tredici anni e i genitori gli organizzano un matrimonio. Issa “... lasciò la casa dei
genitori in segreto, partì da Gerusalemme, e con i mercanti e si diresse verso Sind, con l’obiettivo di
perfezionarsi nella parola divina e di studiare le leggi dei grandi Buddha”. [IV. 12- 13]

A quattordici anni, incontrò gli “adoratori errati di Jaine”, un riferimento al giainismo. Poi ha trascorso sei
anni a studiare i Veda e ha imparato l’arte dell’esorcismo e della preghiera di intercessione. Issa ha
rimproverato i sacerdoti bramini per aver sostenuto il sistema delle caste. Issa avrebbe anche violato le loro
usanze dando insegnamenti alle caste inferiori. Viene visto rifiutare l’autorità dei Veda e dei Purana
29
secondo l’interpretazione dei sacerdoti corrotti, negare la Trimurti e l’incarnazione di Brahma come Vishnu,
Shiva e altri dei. È scritto che Issa sminuì l’idolatria e riuscì a malapena a scappare dall’India rischiando la
vita. In Nepal, divenne esperto in pali e trascorse sei anni a studiare i sutra buddisti. In Persia condannò i
sacrifici umani e animali, l’adorazione del sole, il dualismo del bene e del male e il sacerdozio zoroastriano.
Quindi i sacerdoti lo presero, lo gettarono nel deserto, tra le belve feroci, ma Issa, protetto dallo Spirito di
Dio, sfuggì comunque.

(Kevin Williams)

30
IL SARCOFAGO DELLA GRANDE PIRAMIDE DI GIZA (di Antonio V.)

Nella Camera del Re della Grande Piramide di Giza, un misterioso sarcofago vuoto ha attratto lʼattenzione
di innumerevoli ricercatori.

Pochi ne hanno compreso la funzione, ma colui che mi ha


aperto gli occhi è stato Mario Pincherle (passato a miglior vita
nel 2012), grande ricercatore e studioso delle antiche civiltà
nonché uno tra gli scrittori che adoro.

Infatti, Pincherle racconta nei suoi libri che, nella Camera del
Re della Grande Piramide, vi è una misteriosa presenza di onde
alpha che colpisce i lobi frontali del cervello, facendo perdere
la nozione del tempo e inducendo a stati meditativi profondi.

Pincherle ha dichiarato in una sua intervista di essersi recato in Egitto, passando la notte nella Camera del
Re:

“Stetti per un poʼ di tempo nella Camera del Re, mentre altre persone mi aspettavano fuori dalla Piramide.
Ad un certo punto uscii, convinto che fossero passate alcune ore, ma in realtà erano trascorsi solo alcuni
minuti. Da lì capii che allʼinterno della Piramide il tempo scorre diversamente.”

Una coppia ha raccontato un fatto simile. Entrando nella Camera del Re, la coppia uscì dopo “5 minuti”, ma
la guardia infuriata si lamentava perché erano passate in realtà più di tre ore.

E infine la storia di Napoleone, che entrò in segreto nella piramide di Cheope, nella notte tra il 12 e il 13
agosto del 1799. Il generale Napoleone Bonaparte fu condotto in tutta segretezza nella Camera del Re, nel
cuore della piramide di Cheope, dove un misterioso profeta dalle vesti scarlatte gli rivelò ciò che il destino
gli riservava. Era quello lo scopo recondito della campagna dʼEgitto: trovare la leggendaria Camera
dellʼEternità, che custodisce la mappa del futuro, il significato della vita, il segreto dellʼimmortalità.
Napoleone si sarebbe sempre rifiutato di raccontare cosa accadde quella notte, persino in punto di morte a
Sant’Elena quando gli vennero nuovamente domandate spiegazioni, rispondendo che “nessuno vi avrebbe
mai creduto”.

Il mistero si infittisce di più grazie ad una scoperta sorprendente: le Tavole Smeraldine di Thoth, che
parlano di questo misterioso sarcofago e della sua funzione. Ma non è tutto: gli scritti di Enoch/Thoth
(entrambi la stessa personalità chiamata con due nomi distinti in base alle tradizioni), dichiarano che fu
proprio Enoch/Thoth a costruire la Grande Piramide, nel 10.500 a.C. — cosa che lʼarcheologia tradizionale
colloca erroneamente nel 2.500 a.C. circa e attribuisce la costruzione al faraone Cheope (unʼinteressante
teoria di Pincherle dice che Cheope non era un faraone, bensì un simbolo per indicare la Grande Piramide, il
cui nome significa appunto “Culla del Divino”).

Ma veniamo al dunque. Cosa dice Thoth a proposito della Grande Piramide e del sarcofago vuoto? Lo cito:

“Costruii la Grande Piramide, disegnata sopra la piramide di forza terrestre, ardente eternamente così che
possa durare attraverso i secoli. In questa accumulai la mia conoscenza della Magica Scienza così che possa
ritrovarla qui quando di nuovo tornerò dallʼOltretomba. Si, la mia anima errante si incarnerà di nuovo,
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tornando dallʼOltretomba. Io sono lʼEmissario del Divino sulla terra, adempiente ai Suoi comandi, al fine che
lʼuomo possa elevarsi.”

E ancora:

“Là sull’apice, posi un cristallo che, mandando un raggio nello Spazio-Tempo, attirò la forza al di fuori
dell’etere, concentrandola sul cancello di Amenti (la Camera del Re). Costruii altre sale e le lasciai
apparentemente vuote, eppure in esse ci sono le chiavi per Amenti (Amenti è il Regno della Luce). Chi
coraggiosamente vorrà tentare i regni delle tenebre, deve purificarsi digiunando a lungo (il digiuno inteso
simbolicamente, come digiuno del mondo; rinuncia e distacco dai sensi). Giaccia nel sarcofago di pietra
nella mia stanza. Poi gli rivelerò i grandi misteri. Poco dopo s’inoltrerà dove io, Thoth, Signore di Saggezza,
lo incontrerò, nell’oscurità della Terra, tenendolo sempre con me e dimorando con lui. Cerca nella mia
Piramide, in profondità nel passaggio che termina con un muro.” (Tavole Smeraldine)

Non so se Pincherle conoscesse le Tavole Smeraldine, ma certamente è qualcosa di affascinante. Si dice che
il sarcofago sia stato spostato dalla sua posizione originale, in quanto accadevano fenomeni strani. Là,
anticamente, gli iniziati passavano tre giorni e tre notti dentro al sarcofago, e tornavano con una
consapevolezza superiore.

Infine cito Enoch:

“Verrà il giorno in cui la Piramide renderà noto ciò che le è stato affidato e salterà in aria come unʼariete,
e la triste Età del Ferro (il Kali Yuga, lʼEtà Oscura attuale) finirà.”

32
IL SEGRETO SOTTO LA SFINGE DI GIZA (di Antonio V.)

Credo che la storia ci dica ben poco sulla Sfinge di Giza.

Eppure antichi documenti affermano che sia il simbolo della Divinità che sta sorvegliando qualcosa al di
sotto. Eʼ un guardiano, una sentinella.

Ho studiato bene anche la storia. Mi sono accorto che gli storici hanno barato! Non riportano mai quel poco
che narrano le fonti originarie.

Tito Livio narrava che il fondatore di Roma fosse un essere divino, e che scomparve ascendendo al cielo.
Che dire di Tucidide che ha dichiarato che la Sicilia era abitata da Ciclopi? Da questi stessi autori presero ciò
che conveniva loro, il resto – che ai loro occhi appariva utopico – è stato negato. Ma questa è unʼingiustizia:
non si possono estrapolare informazioni ed escluderne altre di una stessa fonte…

Potrei parlare per molto.

Ma lʼargomento è la Sfinge, chiamata ai tempi “Mistero dei misteri”. Situata nel regno di Khem (oggi
“Egitto”).

Quali sono i documenti principali? (Ne cito pochi…)

Le Tavole Smeraldine di Thoth sono delle tavole che Thoth ha lasciato al mondo dodicimila anni fa, tuttʼoggi
ben conservate. Intorno agli anni ʼ60 sono state divulgate delle traduzioni.

[Le traduzioni delle Tavole sono state divulgate insieme ad unʼinterpretazione personalissima del Dr.
Doreal per nulla attendibile, dato che si è perso nei classici discorsi ufologici, vedendo Thoth come un
alieno piuttosto che come una manifestazione del Logos]

Nelle Tavole Smeraldine di Thoth è narrata la storia secondo cui lo stesso Thoth ha creato una stanza
segreta poi sigillata e ha edificato al di sopra la Sfinge:

“IN PROFONDITÀ SOTTO LE ROCCE OCCULTAI LA MIA STANZA


SEGRETA, ASPETTANDO IL TEMPO IN CUI LʼUOMO SAREBBE STATO
LIBERO. SOPRA LA STANZA SEGRETA, ERESSI UN EMBLEMA CON LA
FORMA DI UN LEONE SEPPURE SIMILE ALLʼUOMO. LÀ, SOTTO LA
FIGURA, RIPOSA LA MIA STANZA SEGRETA, CHE SARÀ PORTATA
FUORI QUANDO SI PRESENTERÀ LA NECESSITÀ.” – Tavole Smeraldine

E ancora:

“NELLA STANZA SEGRETA PORTAI TUTTE LE MIE TESTIMONIANZE E QUELLE DI ATLANTIDE INABISSATA.
RACCOLSI TUTTI I MIEI POTERI, MOLTI CONGEGNI DELLA POTENTE SPIRITUALITÀ.” – Tavole Smeraldine

E conclude:
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“IN PROFONDITÀ SOTTO LA FIGURA, GIACE IL MIO SEGRETO.” – Tavole Smeraldine

Thoth è una figura misteriosa, il cui nome completo è “Thot


Hermes Trismegistus” (Ermete Trismegisto). Nella Bibbia è
chiamato Enoch, e nel Corano è chiamato Idris. La storia
racconta che quando Thoth vide che il destino di Atlantide
era segnato, emigrò verso est, in Egitto, dove costruì le
piramidi e creò la Sala segreta sotto la Sfinge. Centinaia di
anni dopo, venne il diluvio che sommerse Atlantide, di cui si
salvò un suo pronipote: Noè. Era il 9.000 a.C.

Nel “Kore Kosmou”, opera antichissima ritrovata nel V secolo


d.C. in cui si narra del dialogo tra Iside e il figlio Horus, sta
scritto:

“ESISTE UNʼANIMA CHE HA CONOSCIUTO TUTTO. QUESTA È


LʼANIMA DI ERMETE (THOTH). EGLI VIDE TUTTO, E, AVENDO
VISTO, COMPRESE; E, AVENDO COMPRESO, FU IN GRADO DI
SVELARE E MOSTRARE: SCRISSE QUELLO CHE AVEVA CONOSCIUTO E DOPO AVERLO SCRITTO LO NASCOSE.”
– Kore Kosmou

Lo scritto prosegue, narrando la preghiera di Thoth mentre nascondeva i libri sotto la Sfinge di Giza:

“SACRI LIBRI, CHE SIETE STATI PRODOTTI DALLE MIE MANI INCORRUTTIBILI, SUI QUALI HO POTERE PERCHÉ
VI UNSI CON LʼUNGUENTO DELLʼIMMORTALITÀ, RIMANETE INCORRUTTIBILI PER LʼETERNITAʼ, POICHÉ SIETE
INVISIBILI E INTROVABILI PER TUTTI QUELLI CHE SONO DESTINATI A PERCORRERE LE PIANURE DI QUESTA
TERRA, FINO A QUANDO IL CIELO INVECCHIANDO NON GENERERÀ UOMINI DEGNI DI VOI.” – Kore Kosmou

Questi scritti mi hanno lasciato nel mistero, finché non ho conosciuto… Edgar Cayce!

Edgar Cayce era un sensitivo che, sdraiandosi in trance, aveva libero accesso alla memoria universale
(Coscienza di Cristo). Sapeva infatti passato, presente e futuro di ognuno; curava malattie che la medicina
non riusciva a curare; prediceva situazioni ed eventi accaduti con precisione (eventi verificati anche dopo la
sua morte). Cayce ebbe numerosi contatti con Gesù, e vedeva cose fuori dallʼordinario. Era un messaggero
guidato dal Divino.

Cayce era un cristiano fondamentalista. Non credeva lui stesso in ciò che riportava da quella meditazione
profonda. Quando ha scoperto che Gesù era molto più grande dellʼidea che ne dava la sua religione, subì
uno shock emotivo e un cambiamento profondo.

Cosa disse Cayce a proposito del contenuto della Stanza Segreta collocata sotto la Sfinge?

Disse proprio che:

“THOTH/ERMETE AVEVA LASCIATO BEN 32 TAVOLE SOTTO LA SFINGE, CON TUTTA LA STORIA DI LEMURIA,
DI ATLANTIDE, DEGLI USI E I COSTUMI, LE TECNOLOGIE DI QUEI POPOLI; CON LO SCOPO E LA COSTRUZIONE
DELLA GRANDE PIRAMIDE; CON CHI, DOVE, QUANDO, COME E PERCHÉ TUTTO CIÒ È AVVENUTO; I SEGRETI

34
PER UNIRE SCIENZA E SPIRITO; E TUTTO CIÒ CHE SAREBBE ACCADUTO FINO AI GIORNI NOSTRI CON
LʼAPERTURA DELLA SALA SOTTO LA SFINGE DI GIZA. ALLʼINTERNO, INOLTRE, SONO PRESENTI STRUMENTI
MUSICALI, TECNOLOGIE VARIE, CRISTALLI, MANUFATTI.”

Diceva tuttavia che la Sala non poteva essere aperta finché il tempo non sarebbe stato compiuto, quando
sarebbe crollata la maggior parte degli interessi egoistici. Disse che la Sala/Stanza è sigillata. Solo un
illuminato può aprirla quando si compirà il tempo. Probabilmente lo studio fatto non è terreno. Questo
tempo si compirà entro il 2033 — secondo le previsioni di Cayce — dopo un disastro mondiale
drammatico…

Dei ricercatori, in effetti, si accorsero nel 1997 che, attraverso lʼuso dei radar, vi potevano essere delle
camere collocate sotto la Sfinge. Da lì iniziarono gli scavi, che si conclusero nel 2010.

Proprio due anni prima, un sensitivo canadese altrettanto noto, con le stesse capacità di Cayce (Douglass
James Cottrell), rivelò:

“La Sala sotto la Sfinge sarà scoperta nellʼagosto 2010. Ma non sarà aperta, perché il tempo non è
compiuto; dunque resta sempre sigillata. Ma la scoperta sarà nascosta, e gli scavi si interromperanno,
distraendo il pubblico con unʼaltra scoperta.”

Andò proprio così. Gli scavi furono interrotti nel 2010 (a settembre), e Zahi Hawass tentó di dirigere
lʼattenzione sulla scoperta della tomba di Akhenaton. E non solo! Negó per giunta il sistema di grotte che
era stato fotografato al di sotto della Sfinge, facendo infuriare i ricercatori!

Che dire inoltre del buco che la Sfinge aveva al centro della testa nei primi anni che fu scoperta, e che poi è
stato sigillato su ordine dallʼegittologo Henry Salt?

Salt scrisse:

“SONO SCESO GIÙ NELLA SFINGE DAL BUCO AL CENTRO DELLA TESTA. CIÒ CHE HO SCOPERTO È TALMENTE
GRANDE DA SCONVOLGERE LʼINTERA UMANITÀ.”

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Cosa avrà visto Salt? La Stanza è sigillata, ma è probabile che possa aver visto unʼanticamera o un sistema di
piramidi sotterraneo…

Le profezie ci dicono che la Sala sarà aperta in un momento di grande confusione e di estremo pericolo per
lʼumanità, e precederà quella che è considerata la “Seconda Venuta di Cristo” o “Età dellʼOro”. Inoltre si
dice che vi siano altre due controparti gemelle: una nello Yucatan e una sommersa in un tempio
dellʼoceano atlantico, che “deve riemergere non appena inizieranno i cambiamenti” (Edgar Cayce).

Ma soprattutto, chi sarà lʼilluminato che aprirà la Sala? Se ne conosce infatti il nome, e ci sono parecchie
documentazioni di lui, vivo oggi su questa terra, che si sta preparando per apparire pubblicamente. E’ il
precursore di Cristo descritto da molti testi sacri, per la fine dei tempi, durante il tempo dell’anticristo. Ne
ho parlato in molte altre puntate, ma non vorrei dilungarmi.

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I SEGRETI DEL RE

Cari amici,

La Nostra Madre e Regina dei Cieli, la Vergine Maria, appare nel mondo sin dai tempi degli apostoli. Viene a
guidare la Chiesa, e parla basandosi su un linguaggio cattolico, per aiutare le persone. Viene per aiutarci a
farci aprire all’amore e a rivelarci delle grandi verità
sul nostro futuro in modo da prepararci. Ci viene ad
avvisare che il futuro dell'umanità non è inciso su una
roccia, ma che può cambiare in relazione al
cambiamento di noi stessi. Viene per avvisare perchè
ci ama, non per impaurirci.

Quando un bimbo corre dei pericoli, la madre tenera


lo avvisa che si potrebbe fare male, e gli dice a cosa
potrebbe andare incontro, e come deve fare per
evitare di cadere e farsi male. Così, allo stesso modo,
la nostra Mamma Celeste ci è vicina e ci avvisa. Ma
anche durante i cambiamenti, se confidiamo nella
Madre siamo protetti dal suo manto di stelle.

Comunque la Mamma Celeste non viene solo ad


avvisarci delle cattive conseguenze dell'umanità, ma
anche di cose molto buone. Purtroppo non tutte sono
vere apparizioni; le vere apparizioni sono ben poche.

Che ci crediate o meno, stiamo per entrare nell'età


dell'oro, in un’era messianica, in cui Cristo sarà Re,
fatta di amore, saggezza, salute e felicità. Tutto questo non è più molto lontano, ma avverrà a pochissimi
anni da adesso.

Cosa dice la Madre nelle apparizioni in cui manifesta i chiari segni della sua presenza? Dice che presto,
durante i cambiamenti, riemergeranno dagli oceani gli antichissimi continenti perduti, che sono stati
sommersi ai tempi del Diluvio. Mi viene da pensare ad Atlantide, anche perchè la Santa Vergine dice che
proprio nell'oceano atlantico riemergerà un continente molto grande e pieno di ricchezze, di saggezza, di
conoscenze estranee e perdute che aiuteranno l'uomo a comprendere i segreti per unire Scienza e Spirito.

Vedremo in altri posti, sepolti dalle sabbie, anche antichi documenti storici su Cristo, e parti della sua vita,
così come degli antichi profeti. Scopriremo la ‘Parola Divina’, anche quella che è stata nascosta all’umanità
e che deve essere conosciuta ai nostri tempi: si tratta di una rivelazione dei segreti del creato, dell’universo,
del cosmo, di Cristo.

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VI lascio a una rivelazione di Cayce sulle scoperte su Cristo.

D- A partire da quale periodo e per quanto tempo Gesù rimase in India?

R- Da tredici a sedici. Un anno in viaggio e in Persia; la maggior parte era in Egitto. In questo la parte più
grande si vedrà nelle testimonianze lasciate là nelle piramidi; perché qui si insegnò agli iniziati.

D- Descrivete gli insegnamenti ricevuti in India.

R- Quelle purificazioni del corpo in relazione con la preparazione per la forza nel fisico, nonché nell’uomo
mentale. Nei viaggi e in Persia l’unità di forze in relazione con quegli insegnamenti di quello dato in quelli
di Zu e Ra. In Egitto ciò che era stata la base di tutti gli insegnamenti in quelli del tempio, e le
conseguenze delle azioni del crocifiggere del sé in relazione agli ideali che consentono le capacità di
portare avanti ciò che si è stati chiamati a fare.

D- In quale piramide ci sono le testimonianze del Cristo?

R- In quella che deve ancora essere scoperta.

D- Vi sono delle testimonianze scritte degli insegnamenti che non sono ancora state trovate?

R- Piuttosto di più delle persone frequentate maggiormente, e quelle testimonianze che devono ancora
essere trovate sulla preparazione dell’uomo, del Cristo, in quelle ancora da scoprire nella piramide.

D- Quando sarà data la possibilità di scoprire queste?

R- Quando vi è stato abbastanza della resa dei conti attraverso cui il mondo sta passando nel
presente.

D- Perché la Bibbia non parla dell’educazione di Gesù, o ci sono ora dei manoscritti sulla terra che
daranno questi dettagli mancanti?

R- Ve ne sono alcuni che sono stati contraffatti. Tutti quelli che esistevano sono stati distrutti — cioè gli
originali —, con le attività ad Alessandria.

(Edgar Cayce, profeta dormiente)

L'uomo scoprirà i segreti dei patriarchi prima del diluvio, e scoprirà il vero funzionamento delle piramidi (di
cui si dice che avesse avuto a che fare il grande Enoch, bisnonno di Noè); si scopriranno segreti e oggetti,
antichi oggetti di un passato a noi ignoto che stupiranno l'uomo, e si verrà a conoscenza della vera storia
dell'uomo e delle civiltà perdute, dei governatori antichi e di come accadde nei dettagli la caduta
dell'uomo.

La Nostra Madre e Regina del creato sarà conosciuta molto meglio, e ne verrà fuori un modo diverso di
credere, più profondo ed intimo con il Creatore. Questa comprensione più profonda sarà generata dai
grandi messaggeri e dal Signore stesso, che non dobbiamo confondere con l'anticristo che si ergerà a
Messia sviando per poco tempo l'umanità, prima dell'arrivo di Gesù tra noi.

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La Madre Santissima svela anche un grande segreto: quando la
terra sarà purificata, degli esseri simili a noi provenienti dal cuore
della terra verranno e ci istruiranno. In effetti le letture degli
antichi, tra cui di Jules Verne (in particolare il libro ‘Viaggio al
centro della terra’), parlano dell'esistenza di alcuni esseri
amorevoli che hanno trovato posto, durante le migrazioni al
tempo del diluvio, nel cuore della terra, dove vi è vita a noi
sconosciuta, e molto più grande di quella della superficie in cui
viviamo. Non so a voi, ma a me ricorda qualcosa la storia
dell’ammiraglio Bird. La conoscete? Vi consiglio di ricercare sul
web “Ammiraglio Bird” e del suo viaggio in Antartide.

Purtroppo molti si approfittano di questi grandi segreti per creare teorie moderniste e sette newage che
deviano, ma la verità che giungerà in tutta la sua purezza è dietro l’angolo. Dobbiamo quindi essere
preparati e fiduciosi, attraverso la preghiera, l'Eucaristia e le buone opere; perchè la parola del nostro Re e
della nostra Mamma si avvererà. Dalle ceneri sorgerà la fenice.

Il Gesù che conosciamo oggi lo vedremo prossimamente e lo scopriremo più grande ancora di quello che
oggi crediamo. La sensazione che ci trasmetterà sarà: infinito, saggezza suprema, luce spirituale.

Quanti messaggeri divini appariranno ai nostri tempi per annunciare la venuta del Signore, in attesa di un
comando! Quanti segreti inimmaginabili che vedremo e che ci sbalordiranno! Presto l'atmosfera sarà
purificata e l'uomo potrà conversare con creature divine (gli angeli) che vivono nel mondo invisibile. La vista
spirituale dell'uomo si aprirà. Allo stesso modo, il nostro Signore farà nascere creature nuove (animali
diversi), e scopriremo creature antiche che vivono nel fondo degli oceani. Alcune di queste oggi sono
considerate ‘mitologia’.

Comunque teniamo per mano la nostra Mamma e facciamo la volontà del Signore, e tutto andrà bene. Ciò
richiede una preparazione spirituale per
ognuno di noi, perchè questi segreti verranno
fuori solo quando l'uomo è pronto a
conoscerli. Quindi ciò accadrà durante questo
tempo di purificazione, che è già iniziato.

Vi sembro in preda alla fantasia? Bene, allora


non preoccupatevi. Continuate a camminare
verso il Divino, e poi vedrete con i vostri occhi.
La Mamma non ci deluderà, e nemmeno il
nostro Signore.

“Questa è la Generazione che scoprirà tanti segreti tenuti nascosti.”

(La Santissima Vergine Maria alla veggente Luz De Maria)

39
I TRE GIORNI DI BUIO

In molti messaggi, sia nuovi che antichi, la Santissima


Vergine ci avverte dellʼimpatto di uno o più corpi celesti
sulla terra.

Leggiamo cosa dice p. Flavio Ubodi nel libro “Asciugherò


le vostre lacrime”:

“… un asteroide presto colpirà la terra e neutralizzerà la


tecnologia, data inizialmente come aiuto allʼuomo, ma
che invece è stata usata male”.

La possibilità che un asteroide colpisca la terra è messa


in risalto anche dagli scienziati, e spesso appaiono
pubblicazioni al riguardo, ma sembra che siano costretti
al silenzio per non allarmare lʼumanità.

La Madonna stessa dice: «Gli scienziati hanno la bocca


imbavagliata dai potenti» (la Vergine Maria a
Trevignano Romano, 2 agosto 2016).”

(p. Flavio Ubodi, dal libro: “Asciugherò le vostre


lacrime”)

Questo ci è stato detto anche da molti santi e mistici, tra cui Santa Ildegarda. La Mamma Celeste tuttavia
non si sofferma solo su un corpo celeste, ma dice che ne attrarremo almeno quattro:

• Due corpi celesti verranno e si scontreranno tra loro, distruggendosi e facendo cadere fuoco dal cielo in
diverse parti del mondo. Allo stesso tempo, durante questo fenomeno, sperimenteremo lʼAvvertimento
(una revisione di tutto il bene e il male che abbiamo fatto nella vita, per circa 15 minuti).

• Un corpo celeste verrà e si schianterà nellʼoceano atlantico, provocando terremoti e maremoti, e


permettendo così a dei resti di continenti sconosciuti di riemergere.

• Un altro verrà e sfiorerà la terra, provocando tre giorni di buio con unʼinversione dei poli terrestri.

Questo mi ricorda un poʼ la profezia Hopi, dei nativi, secondo cui:

“Alla fine dei tempi, dei corpi celesti appariranno nei cieli e purificheranno la terra, tra cui uno in particolare.
Dopodiché, un grande messaggero appare per restaurare la terra e annunciare il Quinto Mondo…” –
(Profezia Hopi).

Non dice forse la stessa cosa la Madonnina? Non dice che verrà un uomo mandato dal Padre per essere il
Precursore della Venuta di Cristo e per restaurare la terra, combattendo lʼanticristo? Non ci parla di queste
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medesime purificazioni? Ricordiamoci che la Santa Vergine ama il popolo dei nativi, e che è apparsa come
una di loro a un povero azteco, in Messico, venerata oggi come LA MADONNA DI GUADALUPE!

Tale purificazione ci è mandata da Dio per fermare la rigidità umana. Pare che in seguito o durante questi
eventi, COMPARIRÀ NEL CIELO (probabilmente si tratterà di un evento astronomico o di altro) UNA CROCE
GIGANTE CHE SARÀ VISTA DAL MONDO INTERO! Allora si renderà chiaro al mondo la presenza di Dio.

Vi lascio alla citazione di Gesù nei vangeli che sembra riferirsi a questo fenomeno:

“Subito dopo la tribolazione di quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, gli astri
cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno sconvolte. Allora comparirà nel cielo il segno del Figlio
dellʼuomo, e allora si batteranno il petto tutte le tribù della terra.” – (Mt 24:29-30)

Per ora è tutto. Noi prepariamoci spiritualmente, e saremo protetti.

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L’ANTICO CONTINENTE DI ATLANTIDE RIEMERGERA’?

Vi lascio ad alcune predizioni, solo alcune, dei tanti mistici che hanno previsto la riemersione del
continente di Atlantide.

Buona lettura:

“Atlantide risorgerà nel ventunesimo secolo.”

(Jakob Bohemme, mistico)

“Vedrete che le acque dellʼatlantico e del pacifico daranno vita a nuovi luoghi, nuovi continenti, che sono in
effetti quelli vecchi che ritornano di nuovo. Troverai glorie e ricchezze oltre quelle che hai osato immaginare
di questi luoghi. Tutto questo attribuirà una grande responsabilità a tutti gli uomini che vivono in quel
tempo.”

(Paul Solomon, profeta dormiente)

“Gli oceani aumenteranno il loro volume. Spunta nuova terra, segnale della rinascita dei Miei.”

(Vergine Maria delle apparizioni, a Luz De Maria)

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“Vidi allora che un maremoto immenso colpiva tutta la costa occidentale della Florida e degli Stati Uniti in
generale, sommergendola in modo definitivo. I cinesi, che avevano causato la guerra mondiale,
approfittavano del caos generale in America e del collasso economico dovuto ai disastri naturali, e la
invadono, uccidendo molti esseri umani. Mentre questo avviene, dallʼoceano atlantico emerge un
continente sconosciuto completamente nuovo.”

(Ned Dougherty, esperienza di premorte e annunci futuri, Fast Lane To Heaven)

“La terra debole affonderà, e quella fin’ora rimasta sconosciuta riemergerà.”

(Vergine Maria delle apparizioni, a Luz De Maria)

“Dopo la purificazione, vidi che dagli oceani emergevano continenti nuovi, che erano in realtà i vecchi che
tornavano in superficie. Somigliavano molto al colore dei pianeti che lʼArcangelo Michele mi aveva mostrato
prima. Ma ciò che mi dava più gioia era che non cʼerano più guerre e malattie! Il mondo era diventato un
paradiso terrestre. Gli uomini erano organizzati in tribù ed erano tutti molto spirituali.”

(Lou Famoso, esperienza di premorte con annunci futuri)

“Figli Miei, le onde marine flagelleranno le coste orientali degli Stati Uniti. Dallʼoceano atlantico sorgeranno
nuove terre, resti di continenti persi in altre epoche…”

(Vergine Maria delle apparizioni, a Luz De Maria)

“Molti, legati all’Oscurità, lotteranno per allontanare altri dalla Luce. Poi sull’uomo verrà la grande guerra
che farà tremare la Terra e sconvolgerà il suo corso. Sì, i Fratelli Neri provocheranno la guerra tra la Luce e
l’oscurità. Quando l’uomo nuovamente conquisterà l’oceano (navigare) e volerà in aria con ali come un
uccello (aerei), quando avrà imparato ad utilizzare il fulmine (elettricità), allora inizierà il tempo della
guerra. Grande sarà la battaglia tra le forze, grande la lotta tra l’Oscurità e la Luce. Nazione si solleverà
contro nazione usando le forze oscure per distruggere la Terra. Armi di forza faranno piangere gli uomini
della Terra, finché metà dei popoli se ne andrà. Allora si faranno avanti i Figli del Mattino e daranno il loro
editto ai figli degli uomini, dicendo: ‘Oh uomini, smettete di lottare con i vostri fratelli. Solo così tornerete
alla Luce. Desisti con la tua miscredenza, oh fratello mio; segui il cammino e sappi che sarete giusti’.
Allora gli uomini smetteranno di combattere, fratello contro fratello e padre contro figlio. Poi Atlantide si
solleverà dal suo posto sotto le onde del cupo oceano. Quindi si aprirà l’Era della Luce, e tutti cercheranno la
Luce della meta. I Fratelli della Luce governeranno il popolo. L’Oscurità della notte sarà sconfitta. Sì, i figli
degli uomini progrediranno e si eleveranno verso la grande meta. Ci saranno conoscenza e saggezza nella
grande era dell’uomo, perché si sarà avvicinato alla fiamma eterna, la Fonte di tutta la saggezza, il luogo
del principio, che è Uno con la fine di tutte le cose.” (Thoth)

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“Nell’oceano si troverà quello che l’uomo non avrebbe mai immaginato.”

(Vergine Maria delle apparizioni, a Luz De Maria)

“Non ogni anima sulla Terra morirà, mentre la coda dei Draghi (?) passa. Non tutte le terre sulla terra
affonderanno, ma queste si riempiranno di fetore e di corpi putrescenti di bestie e di vegetazione increspata.
Ma la terra che sorge dal mare (Atlantide) sarà secca e pulita, morbida e libera dallo sporco degli uomini, e
quindi può essere la fonte della nuova dinastia dell'uomo. LʼEtà dellʼoro ricomincerà.”

(Mamma Shipton)

“Amato Popolo Mio, le acque degli oceani faranno conoscere quello che si trovava sepolto nella profondità
dei mari. Le acque degli oceani riserveranno grandi sorprese all’uomo.”

(Vergine Maria delle apparizioni, a Luz De Maria)

“Per quanto riguarda nuovamente i cambiamenti fisici: la terra verrà disgregata nella parte occidentale
dell’America. La parte più grande del Giappone deve andare nel mare. La parte più alta dell’Europa verrà
cambiata in un batter d’occhio. Della terra apparirà lontano dalla costa orientale dell’America. Ci saranno
gli sconvolgimenti nell’Artico e nell’Antartico che produrranno l’eruzione di vulcani nelle aree torride, e ci
sarà allora lo spostamento dei poli; in modo che dove c’era un clima freddo o semi tropicale ci sarà un clima
più tropicale, e cresceranno il muschio e le felci.”

(Edgar Cayce, profeta dormiente)

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UNA RIFLESSIONE DELLA VEGGENTE E MISTICA LUZ DE MARIA

Perché Cristo continua a soffrire e a manifestarsi così - tramite la Madre (la Vergine Maria delle
apparizioni) -, in tanti luoghi del mondo? Perché ci stiamo comportando bene? Oppure perché ogni giorno
ci avviciniamo ai frutti delle nostre cattive azioni?

La Madre Santissima chiama tutti noi a una conversione (cambiamento interiore) totale e assoluta. Questa
deve essere unʼadesione totale e assoluta a Suo Figlio, il Cristo.

La nostra risposta non deve essere “io credo”. Deve essere una risposta di pratica del Vangelo!

A me la Madre dice: “Ama! Devi essere unʼesperta nellʼAmore. E tutto il resto ti sarà dato in aggiunta.”

Però ci chiede di essere esperti nellʼAmore Cristico (Amore verso ogni creatura, con equanimità, nella
giustizia, senza interesse personale); non nellʼamore che esprime lʼumanità, che è un amore mascherato.

La Madre ci invita continuamente ad essere testimoni viventi dellʼopera di Gesù Cristo. Perché Gesù ha
bisogno di un popolo fedele, non di un popolo unito solo da una determinata chiesa o da una
denominazione religiosa; ha bisogno di unʼumanità conformata nel Suo Amore, nellʼAmore Cristico, e
nellʼAmore della Madre Santissima, che è sempre stata il primo discepolo di Suo Figlio. E Lei continua ad
apparire rivelandoci la Parola di Suo Figlio; perché Lei è presente e continuerà ad essere presente fino alla
Fine dei Tempi (fino al Ritorno di Gesù Cristo).

A Lei, Suo Figlio ha affidato questa generazione.

La Madre era molto addolorata quattro giorni fa, quando


mi ha detto: “Ho sofferto molto quando sono state
distrutte le città di Sodoma e Gomorra, a causa del male
dellʼuomo”.

Questo ci fa retrocedere nella storia e ci fa capire che


Maria è stata presentata anche allʼinizio dellʼumanità,
visto che Lei parla di Sodoma e Gomorra.

E mi ha detto: “Questa generazione mi fa soffrire di più della generazione di Sodoma e Gomorra”.

Mi ha mostrato una visione in cui vedevo la Terra e i demoni intorno alla terra che non potevano
penetrarla.

Io ho chiesto alla Madre: “Mamma, perchè non entrano i demoni nella terra e rimangono fuori?”.

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Lei risponde: “Perché il demonio non ha bisogno di tentarlo allʼuomo. Lui sta fuori dalla terra tranquillo,
perché lʼuomo ha superato il limite nel peccato”.

E noi, che siamo qui per Volontà di Cristo, siamo pezzi fondamentali di un grande mosaico, che è la Volontà
di Cristo. Non siamo qui per caso. Siamo qui per dare
testimonianza della Presenza del Cristo e della Madre Santissima
sulla terra.

Non posso pensare ad un figlio senza una madre. Mai! Non posso
pensare ad una persona che si autodefinisce cristiana se non è
amante di Maria! Perché Lei ci porta da Suo Figlio; perché Lei sta
conducendo questa generazione alla Seconda Venuta di Suo
Figlio. E quindi dobbiamo cambiare la nostra coscienza, senza
considerarci una persona qualsiasi del mondo.

Noi sappiamo di più. E quindi se noi abbiamo ricevuto di più, a noi sarà chiesto di più.

Per questo dobbiamo essere UNITI, formando una muraglia impenetrabile, perché lʼarma che sta usando il
demonio è quella di dividerci. E non possiamo permettere in nessunʼArca e in nessun gruppo spirituale (in
generale) la divisione.

Ognuno deve essere cosciente che può ed è uno strumento di Amore e di Unione Cristica.

(Luz De Maria)

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BREVE INTERVISTA AD ANTONIO V.

INTERV: Buona sera, Antonio.

ANTONIO: Buona sera.

INTERV: Questa è un’intervista un po’ diversa. E’ scritta. Ti va bene?

ANTONIO: Certamente.

INTERV: So che fai puntate su Zoom, e altrove, giusto?

ANTONIO: Solo su Zoom... al momento.

INTERV: Avevi anche un gruppo Facebook?

ANTONIO: Avevo un profilo Facebook, in cui pubblicavo materiale spirituale, poi l’ho dovuto chiudere.

INTERV: Mi dispiace, questa intervista vorrei fartela perché ho letto le tue ricerche e vorrei porti alcune
domande, anche per quelli che stanno intraprendendo un percorso spirituale e vorrebbero sapere che
strada prendere.

ANTONIO: Certamente, Luigi. Credo che la strada presa non è rilevante, secondo il mio modesto parere.
Purchè ci si attenga al Vangelo, che è la predicazione del distacco dalle cose terrene e dell’amore assoluto
per Dio e per il prossimo.

INTERV: Credi che un amante di Rama o di Krishna possa quindi raggiungere Dio?

ANTONIO: Si, certamente. Perché Dio non è interessato alla buccia esterna, alla religione esteriore, ma a
quella interiore, ossia alla costanza nostra e alla volontà di purificare il nostro cuore per essere simili a Lui, a
sua immagine e somiglianza. Lo Spirito di Cristo ha parlato lungo le ere attraverso molti messaggeri,
attraverso molti profeti, che venivano con tutta la gloria o con una parte di gloria. Cristo non ci ha mai
abbandonato, e come Lui stesso ebbe molte manifestazioni su questo piano, anche il Suo Spirito prese il
sopravvento nei messaggeri dell’India. Come affermava lo Spirito di Dio attraverso Krishna: “Per la
protezione della giustizia e per la distruzione della malvagità, Io Mi incarno di era in era”.

INTERV: Bene, e come si può giungere a realizzare la piena unità con Dio? Sei uno studioso dei testi sacri,
cosa consigliano i profeti delle epoche?

ANTONIO: Le pratiche differiscono in ogni religione, e i riti sono differenti. Ogni pratica va bene per
raggiungere Dio in quella particolare religione. Secondo il cristianesimo, il rosario e l’Eucaristia presa
debitamente sono fondamentali. La preghiera dovrebbe essere fatta molto spesso, accompagnata dalle
buone opere e da un costante auto esame. Tuttavia, questo non significa che l’uomo deve abbassare la
testa alla propria istituzione religiosa in tutto e per tutto, in modo da venirne condizionato. E nemmeno
significa che dovrebbe accettare ogni novità come verità, o che dovrebbe mescolare varie pratiche e
preghiere di diverse religioni. Ciascuno deve seguire la propria via.

INTERV: Molto bene. Cosa ne pensi della reincarnazione? Ci sono scuole di pensiero che non la accettano...
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ANTONIO: La reincarnazione è stata la rovina delle menti immature, perché non fanno altro ai giorni di
oggi, ma anche in passato, che interessarsi alla conoscenza delle vite precedenti, o ad esaltarsi di essere
stati questo o quello, perdendo di vista la pratica spirituale. Probabilmente è stata una grande benedizione
che Dio non abbia permesso che essa fosse stata rivelata agli occidentali. Solo oggi si sta diffondendo, e gli
effetti sono quasi sempre devastanti. Poco importa secondo me se si crede nella questione della rinascita o
meno. Importa la pratica spirituale, nel presente. Molti invece credono di essere evoluti perché conoscono
di più... e invece si perdono di più...

INTERV: Forse hai ragione, in effetti non si vedono altro che presunti messia che appaiono come conigli in
giro, che dicono di essere la reincarnazione di Gesù. Giusto?

ANTONIO: Gesù ritornerà, non come uomo, ma come spirito, e anche come Coscienza Universale. E’ il
ritorno sia dell’uomo Gesù, in forma di spirito, che della Coscienza Divina. Coincideranno entrambi i ritorni,
nello stesso istante, perché avverrà nel momento cruciale. Tuttavia, Cristo sarà preceduto da un precursore
che restaurerà la terra prima del suo ritorno, ma questo apparirà solo al momento dell’anticristo, per
riscattare il popolo fedele.

INTERV: Credi che il rosario sia un buon metodo per sintonizzarsi con Cristo?

ANTONIO: A dir poco ottimo. Nel rosario, si meditano i misteri della vita di Cristo, volgendo l’attenzione
all’Ave Maria, e salutando la Madre Santissima all’interno del mistero contemplato. Se fatto con pazienza e
coscienza, porta a grandissimi risultati, perché la Madre non ha altro compito che quello di portarci
all’identificazione completa con suo Figlio, il Cristo; e con un po’ di perseveranza ci aprirà anche gli occhi
dello spirito e ce lo mostrerà, come se fosse in carne ed ossa. Questa Madre ci sta vicino, ci tiene per mano,
ed è la chiave. E’ la nostra guida più importante nel cammino cristiano.

INTERV: Credi che influisca la corruzione della Chiesa Cattolica nella nostra pratica spirituale?

ANTONIO: E perché dovrebbe? La nostra attenzione deve essere rivolta al Vangelo, non alle ricchezze della
Chiesa o ai sacerdoti corrotti. Anche se un sacerdote è corrotto, io prenderei lo stesso l’Eucaristia dalle sue
mani, perché in quel momento, al momento della funzione della consacrazione delle ostie, per me il
sacerdote rappresenta Cristo; non che io debba adorarlo, assolutamente no; ma è come se Cristo stesso
agisse attraverso di lui per consacrare l’ostia. Poco mi importa quindi della personalità del sacerdote; mi
importa di più ricevere Cristo. Ma se il sacerdote è un buon uomo, allora meglio così.

INTERV: Credi che il futuro ci prospetti grandi catastrofi?

ANTONIO: Credo assolutamente di si. Ecco perché non c’è più molto tempo e dobbiamo addentrarci adesso
nei Sacri Cuori di Gesù e Maria. Chi si prepara infatti sarà protetto, e non perirà durante i cambiamenti, che
sono già iniziati.

INTERV: Sono già iniziati?

ANTONIO: Si, con questa pandemia si è accesa la fiammella. I grandi mistici hanno rivelato che la Grande
Piramide di Giza è anche un cronogramma della storia umana. E questo è stato scoperto recentemente.
Hanno rivelato che attraverso i passaggi, attraverso le stanze, ci sono nelle pareti dei codici che indicano
delle date. I corridoi in discesa e stretti, indicano momenti brutti per l’umanità. I corridoi più larghi e in

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salita indicano momenti di espansione. Ci sono ancora molte stanze non scoperte, ma è stata rilevata la
data del 4.000 a.C., poi più avanti quella del 4 a.C., data della nascita di Cristo secondo le rivelazioni di
Cayce, e quella del 30 d.C., che indica la sua resurrezione. Poi
ci sono altre date, come quella del 1914, in cui è iniziata la
prima guerra mondiale, e poche altre come quella del 1929,
con il crollo della borsa, e del 1958, anno di inizio di
un’espansione di coscienza, secondo i mistici. Poi andando
nella Camera del Re, che è l’ultima, vi sono le ultime date: il
1998, data che Cayce indicò come l’inizio dei cambiamenti
energetici della terra; poi settembre 2001, che indica
l’attentato alle torri gemelle; il 2012, che non ha a che fare
con la teoria maya, ma che indica un’accelerazione di
cambiamenti energetici. Infine ci sono le ultime due date che,
secondo i mistici, sono cruciali: il 2020 e il 2033. Cayce dice
che il 2033 sarà la data limite in cui Cristo ritornerà. Quindi siamo proprio alle porte.

INTERV: Come facevano gli antichi a rilevare questi eventi in modo così preciso? Incredibile...

ANTONIO: Mi ricorda in effetti il detto di Cristo: “I vostri capelli sul capo sono tutti contati”...

INTERV: Mi è piaciuta molto questa intervista. Grazie mille, Antonio. E’ stato un piacere. Ti ascolteremo
volentieri la prossima volta su Zoom.

ANTONIO: Il piacere è stato mio. La trasmissione andrà nuovamente in onda dopo il 25 dicembre 2020.

INTERV: Se saremo vivi... di questi tempi...

(risate)

ANTONIO: Speriamo...

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