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Il lIbro deI CoCktaIl Iba

Testi di Luigi Manzo

Il lIbro deI CoCktaIl Iba


di Luigi Manzo Copyright 2010 - Biblos s.r.l. Chianciano Terme (SI) Progetto editoriale: Paola Rachini Grafica: Marco Manni Progetto Editoriale, Stampa Digitale e Legatoria by Biblos S.r.l.

Per contatti con lautore: Prima edizione: marzo 2010 Biblos s.r.l. - Chianciano Terme (SI) Edizioni Argonautiche

Per contatti e commenti con lEditore: biblos@gonlinet.com www.biblosdigitale.it

Prefazione
Fare oggi un libro di cocktails, tanto pi mettersi a parlare e proporre un mondo di bere alcolici non credo sia un momento della nostra storia alquanto propizio. Tuttavia, ritengo altres importante forse quanto mai pi dora parlarne in modo professionale e con chiari concetti e lungi da ogni suggerimento e invogliamento allassunzione e al vizio dellalcol come purtroppo potrebbe essere male interpretato oggi. Litinerario che ha proposto in questo libro con delicata maestria il professor Luigi Manzo unindicazione per far conoscere meglio ed in modo semplice un mondo di buone regole e di buon costume che a sua volta, i nostri predecessori, ci hanno tramandato indicandoci in alcuni casi, sottili piaceri di godimento della vita, come nellesplicito esempio di un buon bicchiere al momento giusto senza dimenticare naturalmente, tutti gli effetti collaterali che lalcool ne potrebbe provocare. Al professore Luigi Manzo vadano sinceramente i miei apprezzamenti per come con meticolosa ricerca egli ha descritto la storia e la struttura di alcuni cocktails tra i pi conosciuti del mondo evidenziandone eminenti curiosit che ci rimandano a volte, a curiosare in periodi storici ed a personaggi a noi memori che ci giungono famosi. Questo libro sar una piacevole lettura sia per il profano che cerca di documentarsi in un piacevole mondo del saper bere bene anche miscelato, sia per il professionista che come promemoria gli sar di facile consultazione. Ma soprattutto per quei principianti che vorranno cimentarsi in un percorso di esperienze per giungere poi allacquisizione di una professione vera, bella ed affascinante come quella del Barman con la B maiuscola e tre stelle che lo distinguono. Quel barman che fa della sua professione una guida preziosa, che si sempre astenuto da qualsiasi istigazione e che sar comunque una guida preziosa per un mondo del bere bene per stare bene e continuer ad affascinare con le sue opere di miscelazione.

Roberto Giannelli
Presidente F.I.B. (Federazione. Italiana. Barman)

Cos un CoCktail
Il cocktail una bevanda composta da vari ingredienti che vengono miscelati tra di loro. Generalmente almeno uno di essi alcolico. Nel 1930 si ha notizia di una pubblicazione, il Savoy Cocktail Book1, nella quale si stabilivano alcune regole generali per preparare un cocktail. Larte di miscelare divenne talmente diffusa che nel corso degli anni nacquero associazioni di categoria specializzate come lIBA (International Bartenders Association, nata nel 1951, www.iba-world.org) e, in Italia, lAIBES (Associazione Italiana Barmen e Sostenitori, nata nel 1949, www.aibes.it) e la FIB (Federazione Italiana Barman, fondata da 3 barman, Massimo Speroni, Losavio Tommaso e Moschetti Andrea nel 2001, www. fib.cc). La storia dei cocktails va di pari passo con la storia di queste associazioni. Nel 1961 una commissione formata dai migliori barman di tutto il mondo (International Cocktail Committee) stabil alcune regole per dosare i cocktail. Poi vennero scelti e codificati 50. Negli anni la lista si allung fino a 60 cocktail regolamentari. Oggi invece i cocktail sono 66, divisi in 5 categorie dallIBA: Pre-dinner, After-dinner, Long drink, Cocktails famosi (Popular) e Special cocktails.

The Savoy cocktail book di Harry Craddock del Savoy Hotel London stato ripubblicato in

italiano nel 2007 da Excelsior 1881.

la suddivisione dei CoCktail


Molto spesso sui libri trovate una suddivisione generica dei cocktails, come cocktail aperitivi, cocktail digestivi, cocktail any time e cos via LIBA ha deciso di suddividerli in 4 categorie: Pre-dinner, After-dinner, Long drinks e Popular cocktails. All'inizio del 2010 poi stata aggiunta una nuova categoria Special cocktails, dove al momento presente un solo cocktail. Cocktails aperitivi (Pre-dinner): si tratta di miscele dal gusto pulito, secco o amabile. In essi sono presenti ingredienti che stimolano lappetito (per esempio i vermouth). Cocktails digestivi (After-dinner): sono miscele dal gusto secco o amabili. A volte contengono liquori alle erbe e hanno unalcolicit medio-alta. Un tipico esempio lApotheke (non pi presente tra i cocktails dell'IBA). Tra quelli pi famosi come after dinner vi sicuramente il Brandy Alexander (conosciuto universalmente semplicemente come Alexander, 2 cl di Cognac, 2 cl di Crema di Cacao scura, 2 cl di Crema di latte). Cocktail long drink: la funzione di questi cocktails dissetare. Per questo motivo la loro alcolicit medio bassa o addirittura assente. I ling drink vanno dai 25 ai 30 cl, ma quasi tutti quelli codificati dall'IBA si aggirano intorno ai 15 cl. Popular cocktails: sono cocktails diventati famosi grazie ad un passaparola oppure perch consumati da qualche personaggio famoso ( il caso del Cosmopolitan preferito dalla cantante Madonna e divenuto ancora pi celebre per essere comparso nella serie TV Sex and City). Special cocktails: cocktail dedicati a personaggi speciali, come al fotografo Phil Coburn che ha perso l'uso delle gambe in un attentato in Afghanistan. Oltre a queste 5 suddivisioni pi o meno nette, vi sono anche i cocktails any time: si tratta di bevande che grazie alle loro caratteristiche (alcolicit medio-bassa, gusto amabile, per esempio), si possono bere in qualsiasi ora del giorno e della notte. Un tipico esempio il cocktail Grasshopper (2 cl di Crema di menta verde, 2 cl di Crema di Cacao bianca, 2 cl di Crema di latte).

Cocktail tonici: sono energetici, alimentari, corroboranti, e i loro ingredienti variano dalle uova, al latte; dai succhi di frutta e verdura freschi, fino ad arrivare al brodo di manzo (Bull Shot). Possono essere bevuti in qualsiasi momento della giornata. I cocktail caldi vengono consumati in genere nel periodo invernale, viceversa in estate si prediligono miscele fredde. Un esempio il cocktail Bloody Mary che presenta tra gli ingredienti il succo di pomodoro.

Quali strumenti si usano


Per poter lavorare sin da subito e preparare gustosi cocktails, quello che occorre una buona attrezzatura. Basilare per la preparazione dei cocktail luso dello shaker e del mixing-glass. Vediamo come funzionano. molto semplice ricordarsi luso dello shaker e luso del mixing-glass. Lo shaker viene utilizzato per i cocktails pi densi (composti, per esempio, da sciroppi, succhi, ingredienti comunque pi difficili da amalgamare) e quindi che necessitano di essere sbattuti in modo energico. Esistono due varianti dello shaker: quello americano, chiamato semplicemente Boston e formato da due pezzi, un bicchiere in vetro e uno in acciaio; e quello continentale, formato da 3 pezzi: tappo, filtro e bicchiere in acciaio Il mixing-glass invece formato da un solo pezzo, in vetro e viene adoperato per miscele pi liquide e facilmente amalgamabili. Ecco alcune norme da tenere a mente quando si usano questi due strumenti: a) lo shaker deve essere agitato in maniera decisa per almeno 5 secondi; b) lo shaker non va riempito pi di quattro quinti per ottenere una miscelazione conveniente; c) i vari ingredienti vanno versati nello shaker in questordine: ghiaccio, zucchero, uova, latte, alcolici, succhi; d) i cocktail chiari preparati con alcolici non liquorosi (esempio il vermouth dry) non vanno preparati con lo shaker; e) bicchieri e ghiaccio debbono essere perfettamente puliti e inodori; f) il contenuto dello shaker o del mixing-glass va versato nei bicchieri allineati riempiendoli prima tutti per met e poi ricominciando dal primo per ottenere eguale distribuzione degli ingredienti per tutti gli ospiti,

siano essi 2, 4 o pi; g) nei cocktails decorati (bucce darance o di limone, ciliege, o altro) bisogna curare molto la presentazione perch salta subito agli occhi e deve soddisfare lospite; h) Champagne, spumanti o acqua soda non vanno mai introdotti nello shaker, ma versati direttamente nei bicchieri, sempre dopo gli altri eventuali ingredienti.

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lime squeezer strainer gigger muddler stirrer bar spoon

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metal pour spargicacao cucchiaio per ghiaccio mixing glass boston shaker pinza

Oltre ai citati shaker e mixing-glass abbiamo altre attrezzature di supporto. Bottiglia contagocce: necessaria per dosare alcuni bitter, curacao, essenze e salse. Boston: come accennavamo, formato da due pezzi, uno in acciaio e laltro in vetro che si incastrano uno nellaltro. Serve per agitare miscele con ingredienti densi (proprio come lo shaker continentale). Dopo la miscelazione, si apre e il contenuto resta solo nella parte in acciaio; si filtra con un passino (strainer). Il Boston uno shaker a tutti gli effetti e viene anche chiamato shaker americano. quello utilizzato da Tom Cruise nel film Cocktails. Cannucce: sono molto utilizzate, specialmente per i long drink. Per i bicchieri bassi sono adatte quelle corte. Cavatappi: per lapertura delle bottiglie. Meglio averne di diversi tipi, quello utilizzato dai sommelier il migliore, soprattutto se siamo davanti a bottiglie con tappo a sughero. Esistono anche modelli pi semplici (quelli idonei per i tappi a corona). Coltellino: utilizzato principalmente per pulire la frutta e togliere la scorza degli agrumi. Si pu utilizzare anche uno spelucchino. Cucchiai: per miscelare alcuni cocktail generalmente si usa un cucchiaio a manico lungo. Il cucchiaino da caff si utilizza per misurare la quantit di alcuni ingredienti. Frullatore (blender): per frullare la frutta e miscelare alcuni ingredienti particolarmente densi. Pu essere utilizzato anche per alcuni cocktail, come il Frozen Daiquiri e il Banana Daiquiri Frozen. Frullino: una lunga asticciola che termina con una paletta adatta per miscelare alcuni tipi di cocktail. Grattugia : per grattugiare le scorze darancia, limone o noce moscata. Lime squeezer: per spremere i lime tagliati a met. Difficilmente reperibile nei negozi, si trova facilmente su Internet, in particolare su Ebay.it. Esiste anche una variante messicana. Macinino : per macinare pepe, cannella o altre spezie. Mixing-glass : Recipiente in vetro tronco-conico in cui si realizzano alcune miscele. Il mixing-glass si usa per cocktail con ingredienti facilmente amalgamabili. Passino: detto anche strainer. E una specie di paletta - in acciaio inossidabile o argento - che ha intorno una spirale per evitare che i cubetti di ghiaccio o pezzi di frutta cadano nel bicchiere. Pinze: servono per prelevare i cubetti di ghiaccio.

Secchiello da ghiaccio: per raffreddare le bottiglie. Sifone da seltz: per ottenere acqua con molta anidride carbonica. Spremiagrumi : per ottenere il succo da limoni o arance. Stopper: si tratta di una specie di tappo, ovvero di sistema di chiusura in metallo, che permette di richiudere ermeticamente le bottiglie di spumante o champagne senza dissipare il contenuto di anidride carbonica. Tritaghiaccio: apparecchio elettrico o manuale che serve per ottenere ghiaccio tritato.

dove si servono: i vari tiPi di biCChieri


Anche i bicchieri hanno una parte importante nella preparazione dei cocktails. Ballon: bicchiere a palloncino, molto richiuso in alto, in cui si degustano le grandi acquaviti. Coppetta da cocktail o coppetta Martini: il classico bicchiere a forma di cono molto svasato. Il gambo premette la tenuta del bicchiere senza influenzare la temperatura della bevanda. Una variante rappresentata dal double martini glass (doppia coppetta da cocktail), pi alto e pi ampio nellapertura, che pu arrivare a contenere 200ml. Flte: il nome francese e letteralmente significa flauto. Si tratta di un bicchiere dal gambo sottile e dalla forma allungata: questo consente di non riscaldare troppo il contenuto tenendolo in mano. Viene utilizzato per la degustazione di vini spumanti e soprattutto Champagne. Dagli anni Trenta ha progressivamente soppiantato luso della tradizionale coppa. Il motivo non solo estetico: infatti, anche se la coppa resta molto popolare, non permette di apprezzare al suo valore giusto la qualit di un vino Champagne. La coppa essendo ampia e relativamente instabile, non consente il salire delle bolle fino alla superficie (il cosidetto perlage). Invece la flte Champagne lascia ammirare la salita delle bollicine e concentra in uno spazio stretto tutti gli aromi liberati in occasione del loro scoppio, prolungando cos la sensazione di freschezza e leffervescenza dello Champagne.

Highball: il bicchiere highball un bicchiere a forma cilindrica di tipo tumbler di capacit variabile tra 240 e 350 millilitri, utilizzato per servire cocktail miscelati o Highball. Il bicchiere highball pi alto dellold fashioned glass ma pi basso del Collins glass. Old fashioned: bicchiere tondeggiante e panciuto, adatto per il whisky, ma anche per alcuni cocktail come lomonimo Old fashioned. Viene chiamato anche rocks glass o lowball. Vi si possono servire anche liquori on the rocks. LAmerican old fashioned e il rocks glass possono contenere da 22 a 34 centilitri. Shot: lo Shot un bicchiere molto piccolo e compatto atto a contenere solo distillati o liquori senza aggiunta di altro. La capacit in volume approssimativamente da 1 a 3 once. Viene tipicamente utilizzato per bere distillati in un solo colpo (one shot). Tumbler: bicchiere cilindrico alto e stretto. Ne esistono di varia capacit, il tumbler medio, basso e alto. E chiamato anche Delmonico da un celebre locale di New York (il Delmonicos, fondato da ristoratori italiani) che ne lanci la moda.

le deCorazioni e le guarnizioni
Le decorazioni sono un elemento importante nel servizio dei cocktail e delle bevande in genere, perch con pochi semplici ingredienti si pu trasformare un drink e presentarlo in maniera eccezionale. Le decorazioni possono essere semplici e composte. Le prime si riferiscono a fette di arance, limoni, semplici olive, mentre le seconde sono composte (ad esempio) da spiedini di frutta o comunque composizioni dove vengono inseriti pi ingredienti. Ci sono alcune regole da seguire per preparare e presentare decorazioni: - gli short drink generalmente devono essere accompagnate con ciliege al maraschino, olive verdi e nere, cipolline in agrodolce, bucce di agru-

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mi e ramoscelli di menta; - i long e medium drink invece si possono decorare con qualsiasi cosa purch si tratti di ingredienti commestibili ristretti nelle seguenti categorie: frutta, erbe e verdure; - si possono altres usare stecchini di plastica, ombrellini ed altri oggetti. Occhio a non esagerare! - le decorazioni devono risultare ben salde sul bicchiere (per evitare spiacevoli incidenti) e non apparire come castelli in aria; - nei long drink necessario utilizzare sempre le cannucce al fine agevolare il cliente ( consigliabile sempre mettere due cannucce); - bisogna tener presente i tempi di esecuzione: evitate quindi decorazioni molto elaborate che richiedono un tempo di preparazione eccessivo; - conveniente usare sempre frutta non molto matura per impedire che si spappoli ed evitare che si ossidi velocemente. Essa dovr essere sempre precedentemente lavata; - sconsigliato lutilizzo dei fiori (soprattutto se molto profumati). Se proprio necessario abbiate laccortezza non collocarli a contatto con la bevanda; - obbligatorio utilizzare sempre lapposita pinzetta per inserire le decorazioni nelle bevande. Mai toccare le decorazioni con le mani! - si possono ottenere effetti cromatici e visivi decorativi anche utilizzando il ghiaccio tritato o il cosiddetto crushed; potete anche usare sciroppi, liquori colorati o creme di latte, le quali, a causa del loro speso specifico, restano in superficie o vanno in profondit o, ancora, alterano il gusto del drink proposto; - vengono considerate decorazioni anche le spolverate di noce moscata, di cacao, di zucchero a velo, cannella, di biscotti o altri simili; - il sale e lo zucchero posti sul bordo del bicchiere sono detti crustas (un esempio lo troviamo nel Margarita cocktail) sono da considerarsi elementi decorativi.

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alCune teCniChe di PreParazione


Neat: tutti quei prodotti singoli che vengono versati dalla bottiglia al bicchiere di servizio e possono essere serviti lisci o con ghiaccio (whisky, amari, etc). Build: tutti quei drink composti da vari ingredienti, preparati direttamente nel bicchiere di servizio, con ghiaccio o senza (per esempio: Cuba Libre, Negroni, Americano, etc). Mix & Pour: drink preparati direttamente nel Boston senza ghiaccio, mixati e versati nel bicchiere di servizio con ghiaccio (per esempio: Daiquiri Rocks, L.I.T.). Shake & Strain: quei drink che contengono ingredienti di difficile emulsionamento (creme, panna, latte e cos via). Sono preparati nel Boston, shakerati con ghiaccio e poi filtrati nel bicchiere di servizio senza ghiaccio. Shake & Strain with ice: come la tecnica precedente, ma serviti con ghiaccio. Shake & Pour: alternativa alla tecnica Shake & Strain e mix & pour, preparato nel Boston senza ghiaccio poi shakerato con lo stesso bicchiere di servizio con ghiaccio e versato nello stesso con il ghiaccio di shakerata. Oppure, preparati nel Boston senza ghiaccio. Stir & Strain: drink di facile emulsionamento, con liquori delicati. Vengono preparati nel mixing-glass e raffreddati con lo stirrer, filtrati infine nel bicchiere di servizio ben freddo (per esempio: Martini (Dry), Manhattan). Muddle: tutti quei drink che contengono frutta e zuccheri da pestare precedentemente alla preparazione alcolica (per esempio: Caipiroska, Caipirina, Caipiritaly, etc.). Blend: per la preparazione dei drink frozen. Si preparano direttamente nel blender frullati con ghiaccio e versati nel bicchiere di servizio (per esempio: Pia Colada, Margarita frozen, etc.). Build Layer: per la preparazione di drink a strati. Si preparano direttamente nel bicchiere di servizio senza ghiaccio, tenendo conto del peso specifico degli ingredienti per formare gli strati. In Italia sono conosciuti come Pousse-caf; un tipico esempio il B52.

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un Po di storia dei CoCktails mondiali


Correva il 2 novembre del 1960: i rappresentanti delle nozioni aderenti alllba sono riuniti presso lHotel Scribe di Parigi per il tradizionale congresso annuale. Lagenda degli argomenti da dibattere comprende al sesto punto la voce discussione della codifica delle bevande. A prendere la parola il compianto presidente Iba Angelo Zola: a fronte del numero sempre crescente di differenti bevande miscelate, egli propone la formazione di un comitato che riduca il vasto numero di cocktails e ricette. Richiede a ogni comitato nazionale di inviare le proprie preparazioni pi tipiche al fine di stabilire una lista che comprenda tra i 50 e gli 80 cocktail che verranno classificati come approvati dalllba. A un anno di distanza, a Oslo, si ha la definizione delle prime cinquanta ricette di cocktail approvate dalla presidenza Iba. Con ci non si inteso - come potrebbe apparire dalla traduzione letterale degli atti riportati sopra - limitare il numero delle preparazioni miscelate, bens codificare un ricettario a livello internazionale in grado di definire con precisione i componenti dei drink prescelti tra i pi noti e richiesti e le loro percentuali. Attraverso la loro diffusione ad ogni iscritto alle associazioni dei barmen delle nozioni aderenti alllba, per il consumatore sar possibile richiedere e ottenere, ad esempio, un Mai-Tai sempre uguale in quanto a componenti, proporzioni, preparazione e servizio. Prendeva cos il via la storia dei 50 mondiali, il vangelo di ogni barman la base da apprendere, ma non solo memorizzare, bens studiare a fondo, analizzare poich attraverso questo sarebbe stato poi possibile s soddisfare al meglio ogni richiesta specifica, ma pure comprendere i parametri per la costruzione di quel patrimonio unico che il ricettario proprio di ogni barman, composto di preparazioni personali e inedite, molte delle quali, grazie alla propria validit, si affermano e acquistano notoriet, una fama che spesso si spinge oltre i confini nazionali. Nel frattempo avviene anche che alcune preparazioni col passare del tempo non incontrino pi il gusto del consumatore, pertanto vengano sempre meno richieste e cadano nel classico dimenticatoio. Oppure, qualche barman non ci crede pi: qualche barman che conta a livello internazionale naturalmente. E cos succede che nel novembre 1985 ad Amsterdam, nel corso del congresso mondiale dei barmen Iba, viene istituita una commissione a cui si

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affida il compito di esaminare la realt del bere miscelato ed apportare le opportune modifiche. Variazioni che puntualmente vengono presentate lanno dopo (sempre in novembre) nella caratteristica localit normanna di Deauville: i mondiali passano da 50 a 73, non solo con numerosi nomi nuovi, ma anche con numerose uscite, cui si unisce unappendice: i 25 cocktail vincitori degli Ibas World Challenge, ovvero primi classificati ai campionati mondiali che si svolgono ogni tre anni. E facile capire quale sia stato limpegno per ogni operatore per memorizzare e studiare a fondo le nuove ricette e soprattutto le modifiche di quelle rimaste, lasciando una coda di polemiche discussioni, e in alcuni casi di rifiuto che si protratta per alcuni anni. Si arriva cos al 1993 (sempre nel fatidico novembre) a Vienna: unaltra commissione che ha lavorato sullonda delle critiche giunte dai bar di ogni parte del mondo (soprattutto i giovani non sapevano cosa fare: nelle scuole alberghiere gli avevano insegnato i mitici 50 cocktail in un dato modo, ora si trovavano a ribaltare dosi e ingredienti) presenta il nuovo abc del bere miscelato, i cocktail mondiali si riducono da 73 a 53 con laggiunta di 4 ricette analcoliche. Nel 1993 le proporzioni per la quasi totalit dei casi sono rimaste fissate in decimi (lo avevano deciso nel 1986), ma alcuni cocktails come lAlexander, il Grasshopper e il celebre Negroni riconquistano i terzi con il sommo gaudio dei beventi. Ma anche la classificazione in decimi non va pi bene (e giustamente, visto che se si parla di liquidi e capienza di bicchieri bisogna ragionare in litri, centilitri e millilitri). Oggi i cocktail sono tutti in centilitri e sono aumentati arrivando a 66 cocktails. Negli USA come entit di misura troviamo le once (abbreviate nei ricettare in oz).

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i CoCktails CodifiCati dalliba


I cocktail codificati dallIBA si dividono in cinque categorie: Pre-dinner After- Dinner Long drinks Cocktail famosi Cocktails speciali (al momento vi solo un cocktails). Questo lelenco completo.

Pre-dinner Americano Bacardi cocktail Daiquiri Frozen Daiquiri Banana Daiquiri Bronx Kir Kir Royal Manhattan Manhattan Dry Manhattan Medium Margarita Martini (Dry) Martini (Perfect) Martini (Sweet) Martini (Vodka) Gibson Negroni Old fashioned Paradise Rob Roy Rose Whiskey Sour

after-dinner

Brandy Alexander Black Russian White Russian French Connection God Father God Mother

Golden Cadillac Golden Dream Grasshopper Porto Flip Rusty Nail

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long drink

Bellini Bloody Mary Brandy Egg Nog Bucks Fizz Mimosa Bull Shot Champagne cocktail John Collins Gin Fizz

- Collins tyPe Harvey Wallbanger Horses Neck Irish Coffee Pina Colada Planters Punch Screwdriver Singapore Sling Tequila Sunrise

CoCktail famosi (popular cocktails)

Caipirinha Cosmopolitan Japanese Slipper Kamikaze Long Island Iced Tea Mai-Tai Mojito Orgasm

B52 Salty Dog Sea-Breeze Cuba Libre Sex On The Beach Apple Martini

sPeCial CoCktail

Ladyboy

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I PRE-DINNER

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AmericAno
Ingredienti 3.0 cl Bitter Campari 3.0 Vermouth rosso Si prepara direttamente nel bicchiere old fashioned con ghiaccio. Si completa con soda water e si decora con mezza fetta darancia ed una scorza di limone.

Questo cocktail aperitivo molto semplice da preparare: si versano gli ingredienti direttamente nellold fashioned (in alternativa, in un tumbler basso), con alcuni cubetti di ghiaccio e si mescolano con lo stirrer. Si colma con soda water e si decora con la mezza fetta darancia e la scorza di limone. Diversi autori sostengono che si tratti di un cocktail creato in Italia negli anni Trenta. Il suo nome, forse dovuto alla moda di americanizzare tutto, fuori luogo in quanto tra gli ingredienti non c nulla di americano! Difatti il vermouth piemontese, mentre il Bitter Campari milanese; cos anche la soda water (letteralmente acqua di soda) fu inventata a Milano: non parliamo poi delle arance e limoni, anche questi prodotti tipicamente mediterranei. Esiste anche unaltra versione che racconta che il primo Americano abbia fatto comparsa nel 1860, presso il Gaspare Camparis bar a Milano. Nella cinematografia mondiale lAmericano diventa celebre anche perch uno dei cocktail preferiti da James Bond (ed anche il primo ordinato nel film James Bond 007 - Casino Royale con David Niven).

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Un altro racconto invece fa risalire il cocktail al periodo del fascismo e collega il suo nome a quello di Primo Carnera, pugile italiano, detto LAmericano, dopo una vittoria conseguita a New York. Primo Carnera approda in America nel 1930. Qui sotto contratto con il Madison Square Garden di New York e si ritrova poi in Italia a combattere contro il re-match Paulino Uzcudun, a Roma. Al match presente anche Mussolini. Primo Carnera combatte rifiutando il compenso e indossando una camicia nera, al fine di esprimere la propria vicinanza al regime fascista. Il match ben combattuto da entrambi gli sportivi, vede il pugile italiano vincere ai punti. Il pubblico Primo Carnera, detto lAmericano esprime il proprio entusiasmo, ora pi che mai. Le istituzioni, allora, lo accolgono e lo omaggiano. Carnera rappresenta un modello utile al regime. Benito Mussolini lo fa affacciare dal balcone di Piazza Venezia. Il Duce fa di Carnera un modello da imitare. Il Minculpop (ministero della cultura popolare) fa di lui un modello ideale dellitaliano. Attraverso lui, si invogliano i balilla, si rende pi popolare lideologia fascista. E, alla fine, gli viene dedicato anche il cocktail. Il cocktail Americano considerato il padre del Negroni e del Negroni Sbagliato (chiamato semplicemente Sbagliato): difatti il Negroni una versione nettamente pi alcolica rispetto le altre due e si presenta cos: 3.0 cl Vermouth rosso, 3.0 cl Campari Bitter, 3.0 cl Gin (vecchia ricetta: 1/3 Vermouth rosso, 1/3 Campari bitter 1/3 Gin); mentre invece lo Sbagliato, preparato nel seguente modo: 3.0 cl Vermouth rosso, 3.0 cl Campari bitter, 3.0 cl Spumante Brut o Prosecco.

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BAcArdi
Ingredienti 4.5 cl Bacardi Rum Bianco 2.0 cl Succo di limone o lime 0.5 cl Sciroppo di granatina Si prepara nello shaker e si serve in una coppetta a cocktails ben raffreddata.

Il Bacardi una variante del cocktail Daiquiri (che contiene come distillato base il Rum bianco, succo di lime o limone e sciroppo di zucchero, anzich lo sciroppo di granatina). La versione che conosciamo noi oggi nata negli USA. Le prime ricette del Bacardi apparvero verso il 1917, in un ricettario di Tom Bullock, Ideal Bartender. Il Rum Bacardi invece legato a un personaggio famoso nella storia dei distillati: Don Facundo Bacardi. Nato in Catalogna, si trasfer successivamente a Santiago di Cuba per avviare unattivit di commercio in vini. Nel 1862 acquist un alambicco e cominci la distillazione della melassa da canna da zucchero Don Facundo Bacardi delle piantagioni vicine. Il suo ron (rhum) diffusosi prima a LAvana e poi in Florida, ebbe un grande successo. Ci fu una pausa solo durante il proibizionismo, quando furono interrotte le esportazioni verso gli USA. Tuttavia Facundo Bacardi continu lespansione anche grazie a numerosi turisti americani che vennero ad approvvigionarsi alla fonte. Nel 1960 Fidel Castro, con un colpo di mano, nazionalizz le distillerie di Santiago, ma lazienda fece in tempo a trasferirsi in Messico ed a Portorico. Oggi Bacardi uno dei maggiori produttori di alcolici del mondo e possiede distillerie alle Bahamas, in Brasile, in Canada, in Venezuela e in Martinica, per un totale di oltre 200 milioni di bottiglie prodotte.

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dAiquiri
Ingredienti 4.5 cl Rum Bianco 2.0 cl Succo di limone o lime 0.5 cl Sciroppo di zucchero Si prepara nello shaker e si serve in una coppetta a cocktails raffreddata. Anche il Daiquiri, come il Bacardi, non prevede decorazione.

Il Daiquiri (o Daiquir) un cocktail di origini caraibiche. Gi in voga negli USA ai primi del Novecento, si pu bere anche come corroborante e dissetante. Le sue origini paiono risalire al 1898, in piena guerra tra Stati Uniti e Spagna e precisamente dopo laffondamento della nave Maine, nel porto dellAvana. Secondo gli storiografi, un marine sbarc in un piccolo villaggio nei pressi di Santiago di Cuba, precisamente a Daiquiri. Qui per placare la sete entr in una baracca che fungeva da mescita. Rifiutandosi sdegnosamente di bere rum liscio, lo fece allungare con succo di lime e poi lo corresse ulteriormente con un po di zucchero. Nacque cos il Daiquiri. Da notare che nello stesso periodo nacque anche il Cuba Libre. Unaltra leggenda riportata dal sito Elfloridita.net, sposta la sua data di nascita pochi anni pi tardi, nel 1905, quando alcuni ingegneri americani impegnati nei lavori in una miniera, lo inventarono e gli diedero il nome della spiaggia cubana Daiquiri. And cos: lingegnere Pagliuchi visit una miniera di ferro ad est di Cuba chiamata Daiquiri. Qui chiese al suo collega americano, tale Jennings S. Cox, il funzionamento della miniera per poterne esplorare altre. Alla fine della giornata, Pagliuchi propose di bere qualcosa. La leggenda narra che Cox aveva a disposizione solo rhum, dei lime e dello zucchero. Miscelarono gli ingredienti in uno shaker con ghiaccio e Pagliuchi chiese: Come si chiama questo cocktail?. Non ha un nome...potrebbe essere un rhum sour, rispose Cox. Pagliuchi concluse: Questo nome non degno di un cocktail cos fine e delizioso come il nostro. Lo chiameremo Daiquiri. Su Elfloridita.

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net presente anche una versione molto simile a quella appena citata: http://www.elfloridita.net/pages/daiquiri.php Il Daiquiri fu uno dei cocktails preferiti dallo scrittore Ernest Hemingway, insieme al mojito. Egli amava ripetere: My mojito at La Bodeguita, my daiquiri at El Floridita.

Hemingway al Floridita (tratta da Elfloridita.net)

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Frozen dAiquiri
Ingredienti 4.5 cl Rum Bianco 2.0 cl Succo di limone o lime 0.5 cl Sciroppo di zucchero una pallina di gelato Si versano gli ingredienti nel blender con ghiaccio tritato. Questo cocktail va servito in un bicchiere tipo Goblet, con due cannucce. Si pu anche servire in una coppa tipo Sombrero.

Il Frozen Daiquiri non altro che una versione del Daiquiri moderna. Ottimo destate, rinfrescante, adatto alle serate in discoteca. La ricetta internazionale dellIBA riporta tra gli ingredienti anche la presenza di una pallina di gelato. Il bicchiere pi adatto a servire il Frozen Daiquiri il Goblet. Si tratta di un bicchiere simile ad una coppa, indoneo per long drink. Di versioni del Daiquiri ve ne sono diverse. Non a caso il classico Daiquiri uno dei sei cocktails base stilati da David Augustus Embury nel suo The Fine Art of Mixing Drinks. Il Libro The fine Art of Mixing Drinks, Gi in questo libro, lautore suggeriedito nel 1948 sce qualche variante sostituendo lo sciroppo di zucchero con la granatina (ovvero: il Bacardi). Per la cronaca, gli altri 5 cocktails sono: il Martini, il Manhattan, lOld Fashioned, il Sidecar e il Jack Rose.

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BAnAnA dAiquiri
Ingredienti 4.5 cl Rum Bianco 2.0 cl Succo di limone o lime 0.5 cl Sciroppo di zucchero 1/2 banana Mettete nel blender del ghiaccio tritato, aggiungete gli ingredienti e frullate il tutto. Questo cocktail va servito in un bicchiere tipo Goblet oppure una coppa Sombrero.

Anche il Banana Daiquiri una versione del Daiquiri moderna. La banana, ingrediente che caratterizza questo cocktail, il frutto del banano (Musa sapientum). La parola banana deriva dallarabo e significa dito. Questo frutto, che non era ancora stato scoperto ed importato in Europa, veniva descritto nel 1601 come il frutto che profuma di rosa. La banana menzionata per la prima volta nella storia scritta in testi buddistici del 600 a.C. Alessandro Magno scopr il sapore della banana nelle valli dellIndia nel 327 a.C. Ma gi nel 200 avanti Cristo esisteva una coltivazione organizzata di banane in Cina. Nel 650, i conquistatori islamici portarono la banana fino in Palestina. Poi i mercanti arabi diffusero successivamente le banane in quasi tutta lAfrica. Nel 1502, i coloni Portoghesi iniziarono a coltivare le prime piantagioni di banane nei Caraibi e in America Centrale. Oggi da questo frutto, si produce artigianalmente una crema di banana (circa 30) con macerazione dei frutti in alcol. Generalmente vengono usati degli alcolati provenienti dai Caraibi e ottenuti dalla distillazione delle bucce di banana. La crema di banana piuttosto dolce e piacevole e viene utilizzata per diversi cocktail; alcuni ricettari sostituiscono la mezza banana con la crema di banana.

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Bronx
Ingredienti 3.0 cl Gin 1.5 cl Vermouth rosso 1.0 cl Vermouth dry 1.5 cl Succo darancia Si prepara nello shaker e si serve in una coppetta a cocktail (o una coppetta Martini) senza decorazione.

Il cocktail Bronx un Martini Perfect, ma con laggiunta di succo darancia. Il Bronx nel 1934 diventa uno dei cocktail pi famosi, menzionato in The Worlds 10 Most Famous Cocktails in 1934: veniva subito dopo il Martini (al primo posto) ed il Manhattan (secondo classificato). Il Bronx si ispira senza dubbio ad uno dei cinque borough in cui divisa la citt di New York, posizionato a nord di Manhattan. La sua popolazione di circa 1.300.000 abitanti. Il nome Bronx deriva da quello dello svedese Jonas Bronck, il quale fu tra i primi a insediarsi nellarea nel 1639. In origine il Bronx faceva parte della contea di Westchester County. Poi divenne un borough e non unisola quando sun alla citt di New York City nel 1898. Negli anni il Bronx ha continuato ad attirare immigranti ed attualmente la dimora di diverse minoranze etniche. Tra gli edifici pi famosi vi la chiesa di St. Jerome (posta sulla 138a strada) e lo Yankee Stadium, sito sulla riva destra del fiume Harlem dal lato del Bronx. La sua fama purtroppo legata al fatto di essere la zona pi malfamata di tutta New York. In Harlem vissero, tra gli altri, anche Arturo Toscanini, Theodore Roosevelt e Mark Twain. Mark Twain visse ad Harlem

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kir
Ingredienti 9.0 cl Vino bianco secco 1.0 cl Crema di Cassis Si prepara direttamente nella flte, versando prima la Crme de Cassis e infine colmando con vino ben freddo. In alternativa si pu usare un bicchiere a calice per vino.

Questo cocktail ha origini francesi e la leggenda narra che fu labate Kir di Digione a proporre questo cocktail agli ospiti. Naturalmente si usava del vino francese. La Crema di cassis (chiamata anche Cassis de Dijon o Crme de cassis de Dijon) un liquore francese ottenuto dalla macerazione del ribes in alcol con laggiunta di sciroppo di zucchero. Ha ottenuto lA.O.C. (ovvero Appellation dOrigine Contrle Crme de Cassis de Bourgogne). Deve avere una gradazione minima di 15 ed un contenuto di almeno 400 grammi di zucchero per litro. La produzione di questo liquore consentita solo a Dijon con ribes (la variet migliore il Nero di Borgogna) raccolti nella Cte dOr. Il ribes viene macerato in alcol per almeno tre mesi, con numerosi rimontaggi. Poi dalla spillatura si ottiene il jus vierge. Successivamente la massa del ribes viene ricoperta di alcol e acqua, spil-

Dijon - Francia

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lando si ottiene il secondo succo detto recharge. Si ripete loperazione unaltra volta e si spilla un terzo succo detto lavasse. Ognuno di questi passaggi estrae una serie diversa di sostanze. Alla fine il ribes pressato e distillato, lalcol che si ricava servir per macerare altro ribes. Il cassis di Dijon ottenuto dalla miscela dei tre differenti succhi con aggiunta di acqua, zucchero e alcol puro. Si usa soprattutto negli aperitivi per il Kir ed il Kir Royal. Tuttavia pu essere usato come digestivo con un terzo di cognac o grappa.

kir royAl
Ingredienti 9.0 cl Champagne 1.0 cl Crema di Cassis Si prepara direttamente nella flte, versando prima la Crme de Cassis e colmando infine con Champagne.

Tra tutti coloro che hanno apprezzato il Kir, vi sono anche De Gaulle e Giovanni Paolo XXIII, quando era nunzio apostolico di Parigi. La parola champagne deriva da campo o campagna. Per il vino identifica la grande regione a nord est di Parigi con i centri di Reims e Epernay, dove si produce appunto lo champagne, il pi famoso vino spumante del mondo. Champagne (Grande e Petite) anche il nome delle due zone del territorio del Cognac nelle quali si produce il distillato di qualit superiore. Tornando al Kir ed al Kir Royal, esistono diverse varianti. Eccone altre meno famose, ma altrettanto gustose: Kir on the Sky: si aggiunge Vodka e lime squeeze in sostituzione del vino o dello Champagne (cocktail di Marco Blasi, presentato al Barfestival 2007 a Kuala Lumpur); Kir Ptillant: con vino spumante; Kir Imperial: con lampone al posto del ribes e Champagne. Fino al 1987

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era nella classificazione dei cocktail IBA; Kir Normand: con sidro di Normandia in sostituzione del vino; Kir Breton: con sidro bretone in sostituzione del vino; Cidre Royal: con sidro e Calvados.

MAnhAttAn
Ingredienti 5.0 cl Rye o Canadian whiskey 2.0 cl Vermouth rosso 2 gocce di Angostura Bitter Si prepara nel mixing-glass con ghiaccio e si serve nella coppetta a cocktail, con una ciliegina al maraschino.

Il Manhattan oggi uno dei pi famosi cocktail a base di whiskey. Grazie ai suoi ingredienti un ottimo aperitivo. Secondo una tradizione popolare, pare che questo cocktail sia nato presso il Manhattan Club di New York City nel 1870: qui si svolgeva un ricevimento organizzato da Jennie Jerome (madre del Primo Ministro Winston Churchill) in onore del candidato presidenziale Samuel J. Tilden. Il successo del ricevimento si riflett anche sul cocktail Manhattan, che divenne alla moda. Le cronache dellepoca parlano del Manhattan cocktail come un mix di American Whiskey, Italian Vermouth and Angostura bitters. Sulla scia del successo nacquero numerosi varianti di cocktail chiamati Manhattan e serviti nella zona di Manhattan. Infatti ancora oggi esistono innumerevoli versioni di questo cocktail. Per esempio The Savoy Cocktail book di Harry Craddock presenta una versione definita dolce, dove gli ingredienti si equivalgono: di Rye o Canadian Whiskey ed di Vermouth italiano (sinonimo di vermouth rosso). Nel 1948 David A. Embury nel suo The Fine Art of Mixing Drinks cos presenta il cocktail:

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The Manhattan 5 parts American whiskey 1 part Italian (sweet) vermouth dash of Angostura bitters to each drink Stir with ice, strain into a cocktail glass and serve garnish with a maraschino cherry. Curiosit: il Manhattan uno dei cocktail pi citati nei programmi televisivi. Nella serie Sex and the City risulta uno dei pi consumati (insieme al Cosmopolitan). Nella scena finale dellepisodio numero 90 descritto nei minimi dettagli e in questa puntata si approfitta per parlare anche dellamore verso la loro citt: Manhattan, appunto. Ne I Simpsons, nellepisodio intitolato Bart lassassino, Bart Simpson viene risparmiato da Tony Ciccione (Anthony DAmico), capobastone della mafia di Springfield solo se riuscir a preparare un superbo Manhattan. Ci riesce e diventa barman della mafia. Eddie lo svelto, il protagonista principale de Il colore dei soldi di Scorsese, interpretato da Paul Newman, sceglie il Manhattan come suo cocktail preferito. Nel film A qualcuno piace caldo, con Marilyn Monroe e Jack Lemmon (diretto da Billy Wilder) le ragazze improvvisano un party sul treno e scelgono di preparare un Manhattan usando Bourbon whiskey anzich il Canadian e miscelano il tutto in una bottiglia.

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MAnhAttAn dry
Ingredienti 5.0 cl Rye o Canadian whiskey 2.0 cl Vermouth dry 2 gocce di Angostura Bitter Si prepara nel mixing-glass con ghiaccio e si serve nella coppetta a cocktail; si guarnisce infine con un lemon twist.

Si tratta di una variante del Manhattan, pi secco del precedente. Infatti al posto del vermouth rosso (dolce), viene utilizzato il Vermouth dry. Un ingrediente caratterizzante, come il precedente, lAngostura. LAngostura il nome commerciale di un bitter alcolizzato a base di rhum e scorze di arancia amara. Fu ideato da J.G. Siegert, medico e generale dellarmata di Bolivar, nel 1824, quando invent questo bitter aromatico dal colore rosso-bruno dal gusto pronunciato di genziana, dandogli il nome di Angostura, citt dove si trovava lattuale Ciudad Bolivar. Successivamente venne commercializzato in Venezuela dal 1830 e fabbricato a La Trinit secondo la ricetta originale di Siegert. Una goccia di Angostura entra nella composizione di molti cocktail e in molte ricette di cucina. Viene utilizzato anche in pasticceria.

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MPAnhAttAn medium (o erFect)


Ingredienti 5.0 cl Rye o Canadian whiskey 2.0 cl Vermouth dry 1.0 cl Vermouth rosso Si prepara nel mixing-glass con ghiaccio e si serve nella coppetta a cocktail, guarnendo con una ciliegina al maraschino e un lemon twist.

Nella versione Medium (o Perfect) non troviamo pi lAngostura, ma sono presenti due tipi di vermouth: il dry ed il rosso. In italiano si pu dire indifferentemente vermut o vermouth (la seconda dizione di origine francese). La parola proviene dal termine Wermuth, nome tedesco dellassenzio (Artemisia absinthium), usata anche per designare i vini con aggiunta di assenzio. La produzione di vini aromatizzati con fiori, erbe, resina e spezie ha origini assai antiche. Infatti risale allantica Grecia, dove Ippocrate usava preparare un vino aromatizzato a base di artemisia e dittamo con virt digestive e tonificanti, oltre che curative. Per tutto il Medioevo questo tipo di vino sar chiamato vino ippocratico o vino dassenzio. I veneziani, detentori del monopolio del commercio con lOriente, introdussero in Italia un gran numero di piante aromatiche e spezie che entrarono nella composizione di molti vini ippocratici. La descrizione di uno di questi vini la troviamo in De notevoli et utilissimi ammaestramenti dellagricoltura, stampata a Venezia nel 1542 e che rappresenta la traduzione dal greco al volgare da parte di un certo Pietro Lauro Modenese di unopera appunto di Costantino del 300 d.C. Leonardo Fioravanti, medico bolognese, nel 1678 cos descriveva le virt del vermut: Facilita la digestione, pulisce il sangue, d un buon sonno e un colore sano alla pelle. Il suo amaro eccita le funzioni biliari, riconforta il fegato, fa lavorare meglio le reni e rallegra il cuore. Nel Rinascimento i centri di maggiore produzione dei vini aromatizzati furono Torino, Venezia e Firenze. Proprio nel Piemonte (oggi patria del

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vermouth) vi erano condizioni particolarmente favorevoli: infatti abbiamo da una parte la pianura che produceva vini bianchi secchi e dallaltra la montagna dove crescevano una grande quantit di erbe. Il vermut sostanzialmente una miscela di vino, alcol, zucchero e sostanze aromatiche senza laggiunta di coloranti. Soltanto per il tipo rosso, la colorazione data dallaggiunta di caramello. I vini impiegati nella preparazione sono vini neutri senza profumi e senza gusto spiccato, come alcuni trebbiano romagnoli oppure vini dellItalia meridionale. Gli aromi utilizzati sono molteplici ed ogni casa nasconde la propria ricetta segreta. Vi sono tuttavia ingredienti che ricorrono spesso come: scorze di china, artemisia, iris, coriandolo, genziana, zenzero, cannella, origano, garofano, camomilla, arancia amara, timo, vaniglia, ecc. Gli aromi un tempo erano essiccati, triturati e messi in un sacco di tela immerso a macerare nel vino. Oggi invece lestrazione avviene per infusione o macerazione con eventuale distillazione del prodotto macerato. Lestratto, prima di essere aggiunto al vino, invecchiato per qualche mese in botte. La gradazione alcolica varia da 15,5 a 19. A seconda del contenuto di zucchero, abbiamo due tipi di vermut. Il vermut dolce contiene da 14 a 260 grammi di zucchero per litro: prodotto bianco, rosso e ros. Il tipo classico il vermut di Torino rosso. Esistono anche vermut chinati, alla vaniglia o amari. Il vermut secco o dry di colore bianco e contiene meno di 40 grammi di zucchero per litro. In Francia si produce un vermut tipo Chambery che si discosta da quelli italiani per colore e gusto pi ossidati. Il vermut si beve generalmente come aperitivo, puro e ben freddo. A volte si aggiunge ghiaccio e si decora con una scorza di limone o arancia. Molti sono i cocktail dove presente il vermouth (tra i pi celebri, il Negroni ed il Martini Dry).

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mArgAritA
Ingredienti 3.5 cl Tequila 2.0 cl Cointreau 1.5 cl Succo di limone o lime Si prepara nello shaker e si serve in una coppetta a cocktail. Si orla tutta la coppetta con del sale. In Italia vi labitudine di orlare solo una parte del bordo: questo secondo il gusto del cliente

Si tratta di un cocktail rinfrescante, tipicamente estivo. Sono numerose le leggende sulla sua nascita ma sembra che la sua origine risalga agli anni Quaranta e si debba ad un certo Danny Herrera, proprietario del Rancho La Gloria tra Rosarito Beach e Tijuana. Danny Herrera fu costretto ad inventarsi una serie di miscele a base di tequila per una sua ospite che poteva bere solo cocktail di questo tipo; la pi riuscita fu senza dubbio la ricetta del Margarita e da quel momento il cocktail divenne celebre. La tequila unacquavite messicana ricavata dalla distillazione del succo del frutto dellagave coltivata in una regione delimitata. La distillazione non era conosciuta in Messico fino a quando arrivarono i conquistadores spagnoli, portando con s i primi alambicchi. In mancanza di altre materie si inizi a produrre la pulque, una bevanda fermentata ricavata dallagave. La tequila nasce agli inizi del secolo; il nome deriva dallomonima citt nella provincia di Jalisco nel cuore del Messico. Oggi si coltiva una variet di agave, nota come agave tequilana, che ha bisogno di un periodo di dodici-quindici anni prima di produrre i primi frutti. I frutti vengono bolliti, macinati e pressati. Il succo che si ricava messo a fermentare con laggiunta di lieviti. Il liquido fermentato distillato in alambicco discontinuo di tipo charentais. La prima distillazione produce un liquido alcolico a 20 circa, chiamata mescal, che a volte pu essere

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messo in commercio tal quale. La seconda distillazione produce unacquavite chiara e forte: la tequila. Lanejo una qualit di tequila, dal colore bruno chiaro, invecchiata in fusti di rovere bianco. La tequila si beve pura oppure mangiando immediatamente prima un pizzico di sale ed una fetta di limone.

Tommy guns tequila

mArtini (dry)
Ingredienti 5.5 cl Gin 1.5 cl Vermouth Dry Si prepara nel mixing-glass e si serve nella coppetta da cocktail, aggiungendo uno sprizzo di scorza di limone oppure unoliva verde servita preferibilmente a parte.

Pare che questo cocktail sia stato ideato da un tale Martini, italiano nativo di Arma di Taggia, intorno al 1910 presso il Knickerbocker Hotel di New York in onore di John D. Rockefeller. Questa versione la pi accreditata ed stata documentata da John Doxan in Stirred - Not Shaken. Altri autori sostengono invece che sia un

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Martinez, operante in un grande bar a Boston. Esistono diverse varianti del Martini, come lo Sweet Martini ed il Medium Martini, oltre al Vodkatini, quello preferito da James Bond che chiedeva: Vodka Martini agitato, non mescolato. Il Martini Dry faceva parte delle 6 ricette fondamentali del The Fine Art of Mixing Drinks di David A. Embury, del 1948. La ricetta proposta da Embury era la seguente: 7 parts English gin 1 part French (dry) vermouth Come si diceva, le tesi riguardanti le origini di questo cocktail sono numerose e, in gran parte, vicine alla leggenda. Altre versioni vedono il cocktail nascere in una cittadina della California di nome Martinez. Qui presente una targa in bronzo che recita: In questo luogo, nel 1874 Julio Richelieu, barista, ha servito il primo Martini a un minatore che, entrato nel suo saloon... aveva chiesto qualcosa di speciale. Gli venne servito un Martinez Special. Dopo tre o quattro bicchieri la z si era persa per strada. Andando a ritroso nel tempo, intorno al 1860, pare che Jerry Thomas, titolare di un bar a San Francisco presso lOccidental Hotel sulla Montgomery Street nonch celebre barman, avesse servito un cocktail di nome Martinez ad un cliente in viaggio appunto per Martinez. LOxford English Dictionary invece associa erroneamente lorigine del nome del cocktail a quello del vermouth dry della Martini & Rossi, ma la ditta sarebbe nata pi tardi del cocktail stesso. Andrea Moschetti, nel suo libro Barman. Il mondo in una goccia, spiega che sono tre i modi per servire il Martini: il Dry Martini, appunto, il Martini Montgomery e Martini allamericana. I tre diversi modi di preparare la bevanda la caratterizzano nel gusto, dal secco del dry al very dry del Montgomery allextra dry di quello allamericana dove il vermouth partecipa solo a livello di profumazione. Il nome Bernard Law Montgomery Montgomery al Martini fu dato da Hemin-

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gway, il quale sosteneva che il Generale Montgomery era solito attaccare il nemico solo quando le sue forze erano in rapporto di quindici a uno, cos anche il suo Martini doveva essere di 15 parti di gin e una di vermouth. Nella versione allamericana invece il vermouth viene solamente usato per profumare il ghiaccio e poi viene eliminato. Il Martini resta oggi il re dei cocktail.

mArtini (PerFect)
Ingredienti 5.5 cl Gin 1.0 cl Vermouth Dry 1.0 cl Vermouth rosso Si prepara nel mixing-glass e si serve nella coppetta a cocktail; si pu guarnire con una ciliegina rossa oppure con una scorzetta di limone.

Il Perfect Martini (chiamato anche Medium Martini) una variante del celebre Martini cocktail. Il suo sapore tende decisamente verso il dolce, vista la presenza del vermouth rosso e della ciliegina. Il suo nome richiama lazienda Martini e Rossi, che pur essendo nata nel 1863 (qualche anno dopo la prima menzione del Martini cocktail ad opera di Jerry Thomas) giover sicuramente del successo del drink, tanto che Martini rosso o Martini dry spesso sono sinonimi di vermouth rosso e vermouth dry. Lazienda, inizialmente chiamata Martini, Sola e C., venne fondata da Luigi Rossi, geniale erborista, in societ con Alessandro Martini e Teofilo Sola rilevando unavviata distilleria. Dalla sua fondazione ha conosciuto una costante espansione. Nel 1993 stata acquistata dal gruppo Bacardi ed nato un nuovo gruppo denominato Bacardi-Martini. Gli stabilimenti pi importanti di produzione sono a Pessione vicino Chieri per vermut e liquori, a Santo Stefano Belbo per lAsti Spumante. Altri stabilimenti sono dislocati nelle varie filiali sparse in tutto il mondo. I prodotti Martini e Rossi sono principalmente i vermut: Martini Bian-

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co, Martini Rosso, Martini Dry e Martini Ros (soprattutto i primi due sono internazionalmente conosciuti, tanto che si chiamano semplicemente Bianco e Rosso), e sono bevuti sia come aperitivi sia utilizzati per la realizzazione di un grande numero di cocktail, tra i quali appunto la celebre serie dei Martini cocktails. Gli altri prodotti sono la China Martini, la Menta Sacco, gli spumanti e lAsti Spumante.

mArtini (Sweet)
Ingredienti 5.5 cl Gin 1.5 cl Vermouth rosso Si prepara nel mixing-glass e si serve nella coppetta a cocktail, aggiungendo una ciliegina al maraschino come guarnizione. Si pu anche servire con ghiaccio, ma in questo caso va servito in un bicchiere old fashioned.

Sweet sta per dolce. Infatti dei quattro Martini mondiali, questo sicuramente il pi dolce, per via del vermouth rosso e della ciliegina.

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Laltro ingrediente, fondamentale, il Gin. Verso la fine del XVI secolo gli olandesi vendevano in Inghilterra la loro acquavite a base di ginepro chiamata genever. Le navi provenienti da Schiedam sbarcavano i barili di acquaviti nei porti di Bristol, Portsmouth e Londra. In quel periodo per distillare in Inghilterra occorreva una autorizzazione reale. Nel 1688 al trono dInghilterra sale Guglielmo dOrange, che proibisce limportazione delle acquaviti straniere, per favorire la produzione di acquaviti di grano inglesi. Approfitta del conflitto di interesse dei parlamentari, i quali, essendo quasi tutti grandi proprietari terrieri, approvarono la legge, aumentando cos le vendite dei cereali prodotti sulle loro terre. Nacquero molte distillerie che cominciarono la produzione di unacquavite simile al genever e che, ben presto, per contrazione, venne chiamata gin. Per aumentare la produzione di cereali e incrementare il consumo di gin, la distilleria liberalizzata e le tasse sugli alcolici sono notevolmente ridotte. Fu questo linizio dell era del gin (1690-1751). Il gin si distilla un po dappertutto, in qualsiasi modo e con qualsiasi materia prima. Tutti lo vendono: il bottigliere, il tabaccaio, il farmacista, il barbiere. Il gin costa ormai meno della birra, inebria pi velocemente e fa dimenticare la povert, la miseria. Il consumo cresce in maniera impressionante: da due milioni di litri nel 1690 si arriva a venti milioni di litri nel 1729. La situazione inizia a precipitare: il gin diventa fonte di numerosi disordini sociali nei quartieri poveri, dove vivono persone in costante stato dubriachezza. Il Parlamento cerca di porre rimedio imponendo con il Gin Act unimposta molto alta sulle licenze di vendita e per ogni gallone di acquavite. Come risultato proliferano le distillerie clandestine che producono alcol che molto spesso si rivela tossico. In seguito a rivolte e pressioni, il Parlamento recede e le imposte sono ridotte. Risale a quellepoca una celebre incisione di William Hogarth titolata Gin Lane che ritrae una taverna con questa insegna: Drunk for a penny, dead drunk for two pennies, clean straw for nothing (ubriaco per un penny, ubriaco morto per due penny, paglia pulita per niente). Successivamente nel 1751 una nuova legge del Parlamento ripropone provvedimenti necessari ad arginare il problema e cerca di indirizzare i produttori verso una migliore qualit. Allinizio del secolo scorso di sviluppa un nuovo fenomeno quello del gin palaces. Le taverne luride vengono rimpiazzate poco per volta da locali ben arredati ed eleganti dove si beve il gin. Il gin palaces sono frequentati da quella classe sociale che

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trae i primi benefici dallindustrializzazione e diventano uno dei simboli dellepoca vittoriana. Si instaura labitudine di bere il gin allungato con acqua, con soda e limone. I coloni inglesi lo bevono invece miscelato con acqua e china come eccellente tonico.

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Con il passare degli anni e dei gusti, il gin diviene meno dolce e pi leggero. Il tipo pi classico di gin il London dry gin. Come gli altri gin, prodotto anche in altri paesi, ma con ricetta dei distillatori londinesi. Gli stessi produttori londinesi non possono effettuare la prima distillazione: una legge del 1929 li obbliga ad utilizzare dellalcol puro che essi possono ridistillare. Oltre allalcol puro, un altro ingrediente fondamentale laroma. Laroma dato dalle piante, dalle scorze e dai frutti. I principali sono: ginepro, coriandolo, liquirizia, angelica, ginestra, in percentuali diversi per ogni produttore. Il metodo di produzione pi diffuso consiste nel ridistillare lalcol di base con immersi gli aromi. La distillazione si effettua con alambicco di tipo tradizionale (caldaia, collo di cigno, serpentina) ma di grandi dimensioni, separando il cuore del distillato dalle code e teste. Il gin che risulta di forte gradazione, ridotta con laggiunta di acqua demineralizzata. Un altro metodo utilizza un concentrato di aromi che viene miscelato allalcol puro. I gin prodotti con i due metodi sono molto simili tra di loro. Il gin raramente si beve puro: di solito si aggiunge ghiaccio, acqua tonica e una scorza di limone. la base fondamentale per innumerevoli cocktails, tra cui, appunto, i celebri Martini.

mArtini (VodkA)
Ingredienti 5.5 cl Vodka 1.5 cl Vermouth Dry Si prepara nel mixing-glass e si serve in una coppetta Martini. Si aggiunge uno sprizzo di scorza di limone e, a piacere, unoliva verde.

Si tratta di una delle pi famose varianti del cocktail Martini. Questo cocktail stato reso celebre da James Bond che lo desiderava shakerato e non mescolato. Tra gli estimatori dobbiamo annoverare Winston Churchill, Truman Capote, J. Robert Oppenheimer, F. Scott Fitzgerald, Ernest

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Hemingway, Cary Grant, lex Presidente Franklin Delano Roosevelt e naturalmente James Bond. Solo in uno tra gli ultimi film (Casin Royale), alla domanda del barman se desidera il cocktail shakerato o miscelato, Bond (impersonato dallattore Daniel Craig), risponde ma chi se ne importa!. Si dice vodka in russo e wodka in polacco. La vodka nata in Polonia e poi si diffusa in Russia. Wodka viene da woda che in polacco significa acqua. Allinizio del Cinquecento il nome lo ritroviamo nellHerbier di Falimirz del 1534 e designava preparazioni medicinali a base di erbe, di basso contenuto alcolico, e ci che intendiamo per vodka oggi veniva chiamato acquavite, gorzalka (nome che oggi, in Polonia, designa lacquavite) o in latino vinum crematum. Solo nel secolo dopo, sotto il regno di Sigismondo III Vasa, il nome wodka dato alle bevande alcoliche. In

Una suggestiva immagine di uno dei palazzi della Piazza Rossa a Mosca

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quellepoca i centri di maggior produzione sono Poznam, Cracovia e Danzica. Nel 1620, nella sola Danzica (considerato luogo natio della wodka) operavano 65 distillerie ufficiali, senza contare quelle clandestine. In Russia nel 1649, lo Zar Alessio promulg un codice imperiale per la produzione dellalcol e allinizio del XVIII secolo i nobili proprietari terrieri avevano lautorizzazione per detenere un alambicco per piccole produzioni. Nel secolo scorso gli alambicchi discontinui artigianali sono stati sostituiti con alambicchi a colonna a distillazione continua. La vodka un distillato che si produce con materie prime molto povere, cereali (segale, frumento, mais), melassa di barbabietola o patate, ma alcune volte anche prugne o addirittura ortiche. Non esiste nessuna regolamentazione per quanto riguarda le materie prime, che si possono utilizzare in purezza o miscelate. La materia prima triturata e fermentata. La distillazione avviene generalmente in tre tempi. Dalla prima si ottiene la brantowka (wodka bruciata) un liquido di gradazione intorno ai 15; dalla seconda distillazione si ottiene la prostka (wodka rustica) e dalla terza lokovita (acquavite) a circa 70. La vodka un distillato molto puro e per questo piuttosto povero di profumi, ma con molte impurit che vengono eliminate con un trattamento di carbone attivo. Per la commercializzazione, si riduce la gradazione a 40 con aggiunta dacqua purissima. Una vodka di maggiore qualit e con pi profumi ottenuta da una quarta distillazione dellacquavite a 40, in cui sono stati macerati frutti, bacche, erbe o fiori. In mancanza di una legislazione protettiva, la vodka prodotta anche al di fuori della Polonia e Russia, laddove sono localizzati i principali mercati: in USA (prodotta inizialmente da una famiglia di emigranti russi, uno degli alcolici pi venduti), Inghilterra, Svizzera e Francia. La vodka si beve generalmente ghiacciata in caratteristici piccoli bicchieri, anchessi conservati in congelatore o comunque nel ghiaccio, come forte aperitivo, come digestivo o secondo lusanza russa, con caviale o salmone affumicato. Si utilizza anche nella composizione di numerosi cocktail.

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giBSon
Ingredienti 6.0 cl Gin 1.0 cl Vermouth Dry Versate il gin e il vermouth nel mixingglass con ghiaccio, agitate e servitelo in una coppetta a cocktail ben fredda. La sua guarnizione una cipollina dolce.

Il Gibson una variante del Martini cocktail. Il suo autore pare che sia tale Charles Dana Gibson, un disegnatore americano, autore delle Gibson Girls, coloro che dovevano rappresentare le ragazze americane del Ventesimo secolo. Al posto delloliva verde si utilizza per guarnire una cipollina dolce per cocktail. Le origini di questo short drink sono ancora confuse: secondo Wikipedia, lenciclopedia online, fu unidea di Charley Connolly, il bartender del Players Club di New York City che modific la ricetta originale del Martini, inserendo la cipollina al posto delloliva e dandogli il nome. Unaltra storia narra ancora che fu un diplomatico americano a ideare questa variante del Martini durante il Proibizionismo. Essendo astemio, ma non potendo rifiutare i drink nei ricevimenti ufficiali presso le ambasciate, chiedeva di versare dellacqua nella coppetta e guarniva lanalcolico drink con una cipollina. Una storia simile parla di un banchiere di nome Gibson che amava concludere i suoi affari a pranzo: mentre gli ospiti bevevano il classico Martini, lui per restare sobrio si faceva servire acqua fredCopertina del Time Magazine: Dana Gibson

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da nella coppetta e una cipollina. Questultima doveva servire a distinguere i Martini alcolici (guarniti con loliva) dal suo finto Martini... Unaltra versione narra che il drink stato creato a San Francisco da Walter DK Gibson (1864-1938), presso il Club Bohemian circa 1898 o 1900.

negroni
Ingredienti 3.0 cl Bitter Campari 3.0 cl Vermouth rosso 3.0 cl Gin Si prepara direttamente in un old fashioned con ghiaccio. Si mescola e si guarnisce, infine, con mezza fetta darancia. facoltativa una spruzzata di soda water.

Il Negroni un cocktail molto alcolico e secondo la leggenda fu ideato a Firenze nel 1919-20 dal Conte Camillo Negroni. Il nobile Negroni era solito ordinare al barman del Caff Casoni (un certo Angelo Tesauro, secondo altri autori per pare che fosse Fosco Scarselli) di Via de Tornabuoni un cocktail Americano con unaggiunta di gin. In onore di questo Conte, gli fu dato il nome di Negroni: ovvero un Americano alla maniera del Conte Negroni. uno dei cocktail aperitivi pi famosi. Ci sono anche delle varianti di questo cocktail: Il Negroni sbagliato, con lo spumante brut che sostituisce il Gin. stato inventato al Bar Basso a Milano; Il Negrosky, con la vodka al posto del Gin; Il Redhuvber, una variante diffusa soprattutto nel torinese (si sostituisce il Campari Soda al Bitter Campari); Con Punt e mes al posto del vermouth rosso, che gli dona un sapore ancora pi amaro.

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Per approfondire: Sulle tracce del conte. La vera storia del cocktail Negroni, di Luca Picchi, Plan edizioni. Luca Picchi, barman fiorentino, scrittore per vocazione, racconta La vera storia del cocktail Negroni. Il volume rievoca con graziosi aneddoti immersi nelle atmosfere dellepoca un tratto leggero di vita quotidiana; nel libro c molto di pi di una storia di un aperitivo. Quella della nascita del Negroni una pagina di costume che lautore disegna, raccontando la vita e la personalit dei due protagonisti: il conte Camillo Negroni e il barman Fosco Scarselli, che ci sono restituiti come personaggi a tutto tondo; tratteggiando il clima sociale, politico e culturale della Firenze che va dal 1865 (anno della sua investitura a capitale del Regno) a fin dopo la prima guerra mondiale. Ripercorrendo la storia e tracciando una mappa dei Caff storici della citt, ritrovi di poeti e intellettuali, luoghi di elaborazione politica e letteraria e di tutti i quegli esercizi storici, (hotel, trattorie e fiaschetterie) ancora esistenti, dove nacque il famoso cocktail Negroni. Il tutto integrato da una serie di fotografie, illustrazioni e documenti depoca. Non mancano, per finire, ricette e consigli e varianti per preparare in maniera filologica lamericano alla maniera del conte Negroni.

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old FAShioned
Ingredienti 4.0 cl.Bourbon, Scotch o Rye whiskey 1 zolletta di zucchero 2 gocce di Angostura Bitter 1 spruzzata di Soda Water Si adagia la zolletta di zucchero nel fondo di un bicchiere tipo old fashioned e si bagna con due gocce di Angostura. Si spruzza con soda water e si aggiunge qualche cubetto di ghiaccio. Si aggiunge il whiskey e si mescola. Alla fine si decora con mezza fetta darancia, una piccola scorza di limone e due ciliegine al maraschino.

Il primo riferimento al cocktail old fashioned lo troviamo nel lontano 1880, al Pendennis Club, un club per gentiluomini situato in Louisville, nel Kentucky. La ricetta sicuramente stata ideata dal barman del club e resa popolare da uno dei membri del club, il Colonnello James E. Pepper, che lo ha diffuso al bar del Waldorf-Astoria Hotel di New York. Pepper era anche un distillatore di whiskey e la sua distilleria oggi prende il nome di Labrot & Graham. Il Whisky (che come tutti o quasi i distillati tradotto con acqua di vita) un distillato di cereali di diverso tipo. Generalmente sono due grandi gruppi di whisky: il whisky scozzese e il whiskey americano e canadese. Tuttavia da menzionare anche il whisky giapponese. Tornando ai gruppi tradizionali, il primo, prodotto a partire dal XV secolo, si ottiene distillando orzo maltato (Malt Scotch Whisky) oppure una miscela di cereali

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(Grains Whisky). Se il Whisky proviene da ununica distillazione e sulla bottiglia riportata la scritta Single, allora si parla di Single Malt, ovvero un whisky prodotto da una sola distilleria e da una sola qualit di malto. La stragrande maggioranza dei prodotti in commercio tuttavia Blended, ovvero una miscela di diversi tipi di Whisky, di varia provenienza e grado di invecchiamento. Il Whisky scozzese pu essere messo in vendita dopo tre anni di stagionatura, anche se il periodo ottimale di invecchiamento di almeno cinque anni. Tra i cocktail internazionali a base di Scotch Whisky ricordiamo il Rob Roy e il Rusty Nail. Il Bourbon il Whiskey statunitense pi diffuso al mondo ed prodotto principalmente nella zona del Kentucky. Ricavato da una miscela di cereali, con prevalenza di mais (almeno il 51%), viene successivamente invecchiato in botti di rovere affumicato. A difUna bottiglia di whiskey prodotta dalla Labrot&Graham ferenza del precedente, il Bourbon dispone di un gusto ed un aroma particolarmente accentuati ed il Whiskey che si presta maggiormente alla preparazione di cocktail, in abbinamento con Vermouth e succhi di frutta. Lo ritroviamo in cocktails come il citato Old Fashioned, il Whiskey Sour e il Manhattan.

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PArAdiSe
Ingredienti 3.5 cl Gin 2.0 cl Apricot Brandy 1.5 cl Succo darancia Si prepara nello shaker e si serve in una coppetta da cocktail ben fredda.

Lingrediente che caratterizza questo cocktail paradisiaco sicuramente lApricot Brandy shakerato con il succo darancia. Si tratta di un cocktail digestivo, che va bene anche bevuto a tutte le ore. Lalbicocca, elemento che spicca in questo cocktail, seppur usata con un distillato, un ottimo frutto. ricca di vitamina B, C, PP, ma soprattutto di carotenoidi, precursori della vitamina A. Due etti di albicocche fresche forniscono il 100% del fabbisogno di vitamina A di un adulto. La vitamina A protegge le superfici dellorganismo, interne ed esterne. La sua carenza provoca secchezza della pelle e delle mucose respiratorie, digerenti e urinarie. Inoltre pu portare alla facile rottura delle unghie, alla presenza di capelli fragili e opachi, a certe difficolt nella cicatrizzazione delle ferite, addirittura a un arresto nella crescita ed a unaumentata fragilit ossea. Lalbicocca apprezzata sia per la preparazione di liquori sia per ricavarne acquavite di frutta. Si ottiene un alcolato dalla distillazione effettuata generalmente in alambicco discontinuo del frutto o da uninfusione per macerazione del frutto in alcol. Lapricot brandy elaborato da uninfusione del frutto con il suo nocciolo in alcol (alcol neutro oppure brandy); il liquido risultante edulcorato e portato ad una gradazione tra i 20 e i 30. LUngheria produce Le albicocche sono la base di diversi liquori un distillato di albicocca

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denominato barack plinka. In Francia Marie Brizard commercializza lApry, ma molte altre case offrono nella loro di prodotti un liquore a base di albicocca. In Italia prodotto al Nord, soprattutto in Alto Adige.

roB roy
Ingredienti 4.5 cl Scotch Whisky 2.5 cl Vermouth rosso 1 goccia di Angostura Bitter Si prepara in un mixing-glass e si serve in una coppetta a cocktail ben fredda. Si decora con una ciliegina al maraschino.

Una statua delleroe scozzese Robert Roy MacGregor

Il Rob Roy un cocktail molto simile al Manhattan. Il suo nome ricorda quello di un eroe scozzese, Robert Roy MacGregor. Il Manhattan cambia solo per la base alcolica: si usa il Rye Wiskey al posto dello Scotch Wisky. Anche qui sono presenti delle varianti, come il Dry Rob Roy (con vermouth dry) e Perfect Rob Roy (composto con eguali parti di vermouth rosso e vermouth dry). Curiosit: in un episodio dei Simpson (One fish, two fish, blowfish, Blue fish), Moe Syzlak, proprietario del malfamato bar dove Homer Simpson ed i suoi amici si ritrovano (la taverna di Moe), risponde al telefono dicendo: Salve. Questa la taverna di Moe, il posto dove

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nato il Rob Roy. Compare anche in altre produzioni, come in Sbucato dal passato (Blast from the past, 1999, di Hugh Wilson) e in una puntata di Friends, dove lattore Chandler Bing (interpretato da Matthew Perry) chiede un Rob Roy, aggiungendo che lavrebbe sempre voluto conoscere.

roSe
Ingredienti 4.5 cl Dry Vermouth 1.5 cl Kirsch 1.0 cl Cherry Brandy Si prepara nel mixing-glass e si serve nella coppetta a cocktail, guarnendo con una ciliegina al maraschino.

Il Rose un cocktail risalente agli anni Venti. Nel Savoy Cocktail Book trovano posto diverse ricette (alcuni definite francesi ed una inglese). Al posto del Cherry Brandy, si utilizzava lo sciroppo di fragole. Cos an-

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che la ciliegina al maraschino stata aggiunta in un secondo momento. Lo Cherry Brandy un liquore molto dolce che si ottiene per macerazione di ciliegie intere in brandy e in alcol etilico buon gusto. Le ciliegie, con nocciolo, sono macerate in alcol per alcuni mesi per trasmettere aroma e colore. Il liquido alcolico che si ottiene edulcorato, filtrato ed imbottigliato. Altro ingrediente caratterizzante il Kirsch: si tratta di un acquavite con una gradazione alcolica intorno al 45%, che si ricava dalle ciliegie. Prodotta prevalentemente nel Nord Europa ed in Svizzera: in questultimo Paese esiste anche un consorzio a tutela e garanzia del prodotto. Il disciplinare di produzione prevede che le ciliegie mature vengano fatte fermentare insieme ai noccioli spezzettati. Una volta cominciata la fermentazione, di distilla il prodotto (due volte). Per aumentare il grado alcolico possibile anche aggiungere dello zucchero. Il prodotto finito ottenuto pu essere invecchiato in botti di frassino oppure in recipienti di terra cotta.

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w hiSkey Sour
Ingredienti 4.5 cl Bourbon whiskey 3.0 cl Succo di limone 1.5 cl Sciroppo di zucchero 1 goccia di bianco duovo Si prepara nello shaker, agitandolo vigorosamente per far amalgamare bene anche il bianco duovo. Si pu servire sia in un bicchiere tipo cobbler, sia in un old fashioned riempito di ghiaccio e guarnendo, infine, con mezza fetta darancia e una ciliegina al maraschino.

Questo cocktail fa parte della famiglia dei sours, i quali sono caratterizzati dal gusto acidulo del limone che si fonda con un distillato come il whiskey. Il whiskey non lunico distillato che si pu usare: vi sono infatti anche i brandy sour, i Gin sour, Apricot sour, etc). Anche il Margarita ed il Sidecar (cocktail internazionale fino a poco tempo addietro) si presentano con una ricetta molto simile. I sours fanno la prima comparsa nel lontano 1862, in un libro di Jerry Thomas, dal titolo How to mix drinks. I sours di solito sono formati da una base di distillato (in questo caso il whiskey) succo di limone (o lime) ed un componente dolcificante (liquori come il triple sec o anche succhi). I sours pi conosciuti non sono tanti: Kamikaze Daiquiri Sidecar Margarita Amaretto sour

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Jerry Thomas fu un famoso barman allHotel Metropolitan di New York e alla Planters House di Saint Louis. Nel 1862 pubblic un libro dedicato ai cocktail. Nel 2007 stato edito anche in Italia (da Feltrinelli) con il titolo: Il manuale del vero gaudente, ovvero il grande libro dei drink (330 pagine, 16,00 Euro).

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GLI AFTER-DINNER

BrAndy AlexAnder
Ingredienti 2.0 cl Cognac 2.0 cl Crema di cacao (scura) 2.0 cl Crema di latte Si prepara in uno shaker con ghiaccio e si serve in una coppetta a cocktails. Si aggiunge, alla fine, una spolverata di noce moscata, grattugiandola.

Pare che il primo nome di questo cocktail fosse Panam: al posto del Cognac si usava il Gin. Il Brandy Alexander (meglio conosciuto semplicemente come Alexander) un cocktail storico, il pi studiato nelle scuole alberghiere poich era il primo della lista nei cocktail internazionali. La miscela, profumata, rimasta quasi alterata. Oltre al Gin si preferito la crema di cacao scura al posto di quella chiara. Due sono le ipotesi sulla sua origine: Alexander ricorda Alessandro Magno, il grande condottiero dellantica Grecia. La seconda leggenda

Alessandro Magno alla battaglia di Isso - Particolare tratto da un affresco di Pompei Museo Archeologico Nazionale di Napoli

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riferita al maresciallo Alexander, che divenne conte di Tunisi dopo la vittoria ad El Alamein sulle truppe dellAsse, nel 1943. Per chi ama la storia italiana, la disfatta di El Alamein, seppur disastrosa vista dagli esiti della Seconda Guerra mondiale, regal una delle pagine pi eroiche dei soldati italiani, in particolare della Folgore. stato creato a Londra nel 1922 da Henry Mc.Elhone al Ciros Club in onore di una sposa famosa.

BlAck ruSSiAn
Ingredienti 5.0 cl Vodka 2.0 cl Liquore al caff Si prepara direttamente in un bicchiere tipo old fashioned riempito di ghiaccio. Si mescola delicatamente e si serve.

Le origini di questo cocktails, formato da vodka e liquore al caff, risalgono al 1949, grazie al barman Gustave Tops, impiegato presso lhotel Metropole di Bruxelles. Il cocktail, secondo la leggenda, fu preparato per lambasciatore americano in Lussemburgo Pearl Mesta. Una Russia nera poteva essere concepita, in quel momento, come una nazione dominata dal Male: non a caso ci troviamo in piena Guerra Fredda. La Guerra Fredda fu la contrapposizione che si cre alla fine della Seconda Guerra mondiale tra due blocchi internazionali, generalmente categorizzati come Ovest (con gli Stati Uniti dAmerica, gli alleati della NATO e i Paesi amici) e il blocco dellEst (lUnione Sovietica, gli alleati del Patto di Varsavia e i Paesi amici). Tale tensione dur circa mezzo secolo e, per fortuna, non si concretizz mai in un conflitto militare diretto (la disponibilit di armi nucleari per

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entrambe le parti avrebbe irreparabilmente distrutto lintero pianeta). Nel frattempo la tensione diede sviluppo ad una corsa in vari campi: militare, spaziale, ideologico, psicologico, tecnologico, sportivo. Il termine fu introdotto nel 1947 dal consigliere presidenziale Bernard Baruch e dal giornalista Walter Lippmann per descrivere lemergere delle tensioni tra due alleati della seconda guerra mondiale. Gli storici sono concordi nel definire che la Guerra Fredda termin con la caduta del Muro di Berlino (9 novembre 1989), seppur molti segnali della fine ci furono gi in precedenza. La Russia nera stata protagonista di numerosi romanzi, tra cui anche Icon di Frederick Forsyth, famoso scrittore britannico di spy story.

LHotel Ukraina, a Mosca, uno dei pi importanti alberghi moscoviti e teatro di guerre di spie

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w hite ruSSiAn
Ingredienti 5.0 cl Vodka 2.0 cl Liquore al caff 3.0 cl Crema di latte Si prepara direttamente in un bicchiere tipo old fashioned riempito di ghiaccio. Si aggiunge alla fine la crema di latte (non prima di averla shakerata) mescolando il tutto delicatamente.

Si tratta di una variante del Black Russian. Un riferimento ad una Russia bianca esiste e si rif alla Guerra civile russa che scoppi subito dopo la presa del potere da parte dei bolscevichi (novembre 1917), tra questi ultimi, detti Rossi, e vari gruppi che si opponevano ai risultati della Rivoluzione dOttobre, detti appunto Bianchi. La guerra civile arriv fino al 1921 con la vittoria dei Rossi. Grazie a questo successo, i comunisti russi decisero di stipulare la pace separata con la Germania con il

Propaganda bolscevica del 1918 che mostra Trockij nei panni di San Giorgio che sconfigge il drago capitalista

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Trattato di Brest-Litovsk che venne ratificato il 6 marzo 1918. Questa decisione, oltre a rispecchiare il programma propagandato dai bolscevichi dal febbraio del 1917, avrebbe garantito, secondo il parere di Lenin e Trockij, maggiori possibilit di estendere la rivoluzione comunista nel cuore dellEuropa (ed in particolare in Germania) e di garantire pi tempo al giovane potere comunista allinterno del paese. La presa di potere dei comunisti port di conseguenza anche al rafforzarsi dei gruppi anti-comunisti, sia allinterno che allesterno della Russia, che intrapresero azioni contro il nuovo regime. Winston Churchill dichiar che il Bolscevismo doveva essere strangolato nella culla.

French connection
Ingredienti 3.5 cl Cognac 3.5 cl Liquore Amaretto Si prepara direttamente in un bicchiere tipo old fashioned riempito di ghiaccio. Si mescola delicatamente e si serve.

Il French Connection un cocktail che fa parte di una trilogia di cocktails criminali: il Godfather (il padrino), Godmother (la madrina) e, appunto, French Connection. Questi cocktails hanno un unico denominatore: il collegamento con la mafia e la criminalit organizzata. La French Connection stata unorganizzazione francese specializzata nel traffico di eroina dalla regione di Marsiglia agli Stati Uniti, la cui attivit culminata negli anni Cinquanta e Sessanta. Tale commercio si sviluppato con unallenza con la mafia italo-americana. I suoi leader furono due figure corse del Milieu Franois Spirito e Antoine Gurini associati al brasiliano Auguste Ricord, al corso Paul Mondoloni e al siciliano Salvatore Greco.

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I Soprano uno degli ultimi lavori televisivi incentrati su una famiglia di mafiosi italo-americana

god FAther
Ingredienti 3.5 cl Scotch Whisky 3.5 cl Liquore Amaretto Si prepara direttamente in un bicchiere tipo old fashioned ricolmo di ghiaccio.

Il God Father un cocktail composto da un ingrediente scozzese ed uno italiano, tutti e due in parti uguali. LAmaretto stato negli anni passati lemblema della liquoristica italiana. Lorigine di questo liquore pare affondare addirittura nel 1500. Avvenne che nella citt di Saronno (in provincia di Varese) al pittore Bernardino Luini fu commissionato un affresco ritraente la Madonna e lAdorazione dei magi. Ancora oggi questo affresco visibile nel Santuario della Beata

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Vergine dei Miracoli. La leggenda narra anche che nel periodo del soggiorno del pittore, quesi alloggiasse presso una locandiera di particolare bellezza, di cui si innamor al punto da usarla come modella per la sua Madonna (pratica abbastanza diffusa allepoca, anche per soggetti religiosi, Caravaggio docet). Per ringraziarlo delle attenzioni, lei gli offr un elisir di erbe, zucchero tostato, mandorle amare e brandy che venne immediatamente apprezzato e si diffuse in pochissimo tempo. Per cui il liquore mantenne nel tempo un significato di affetto ed amicizia ed oggi uno dei prodotti italiani pi diffusi allestero. A differenza di altri prodotti, il suo nome non viene tradotto e resta invariato in tutte le lingue. Nella citt di Saronno ha sede lo storico stabilimento dellazienda Illva Saronno S.p.a., produttrice del liquore con il marchio Disaronno. Il liquore Amaretto pu anche venire preparato in modo casalingo e molte famiglie hanno una loro ricetta: non , infatti, un liquore distillato, ma un preparato per infusione in base alcolica, come il Nocino o il Limoncello.

Marlon Brando in una scena de il Padrino, tratto dal romanzo dellitalo-americano Mario Puzo

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god mother
Ingredienti 3.5 cl Vodka 3.5 cl Liquore Amaretto Questo drink, simile al precedente, si prepara direttamente in un bicchiere tipo old fashioned riempito di ghiaccio.

Lultima variante della serie dei cocktails criminali il God Mother. Anche qui gli ingredienti sono due e cambia solo il distillato: la vodka al posto dello Scotch e del Cognac. Il liquore Amaretto completa il cocktail. La madrina ricorda quelle sinistre donne che hanno accompagnato la fama di mariti, fratelli, parenti, nella gestione del patrimonio criminale. Pupetta Maresca fu la prima donna in Italia ad avere questa fama. Aspettava un bambino ed era appena ventenne quando uccise Totonno e Pumigliano. Gli spar semplicemente perch pensava fosse lassassino di suo marito, il camorrista Pascalone e Nola. La sua storia venne raccontata raccontata in un film (La sfida, di Francesco Rosi) e dest scalpore perch nel 1955 di donne donore nessuno ne parlava. Molti anni pi tardi, nel 1993, quando al termine di una lunghissima latitanza si costitu Rosetta Cutolo, sorella di Raffaele, il boss di Ottaviano, le cose erano parecchio cambiate. Le donne di camorra, a differenza di quella della mafia, stavano diventando Il manifesto de iIl Camorrista una realt. Rosetta era accusata di Giuseppe Tornatore

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di 9 omicidi (venne sempre assolta), oltre che perfettamente in grado di gestire la Nuova camorra organizzata mentre il fratello era in carcere. Non fu lultima: nel corso dello stesso anno, infatti, fin in prigione anche Patrizia Ferriero, moglie del camorrista Raffaele Stolder. Ancora oggi le donne dei boss gestiscono il potere quando i loro mariti sono assenti, o latitanti o rinchiusi in un carcere. Sono molto amate dal popolino, tanto che spesso si prestano a dispensare consigli e ricevere persone per ascoltare i loro problemi, questo soprattutto in Campania.

golden cAdillAc
Ingredienti 2.0 cl Liquore Galliano 2.0 cl Crema di cacao bianca 2.0 cl Crema di latte Si prepara in uno shaker con ghiaccio e si serve in una coppetta a cocktail.

Le origini del Golden Cadillac si fanno risalire agli anni Cinquanta, quanto fece la sua comparsa sui grandi schermi il film Una cadillac tutta doro (The Solid Gold Cadillac, il titolo originale). Nel film una donna piccola e graziosa, Laura Partridge (interpretata da Judy Holliday) unazionista che mette a soqquadro i corrotti dirigenti di una grossa societ. Si tratta di una commedia girata da Richard Quine, con Paul Douglas e Judy Holliday.
Il manifesto del film The solid gold cadillac

Poco prima delluscita del film, nel 1953 entrava in produzione la prima

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Cadillac Eldorado, considerata il massimo di una Personal Luxury Car, con un prezzo che superava i 7000 dollari, una cifra esorbitante per lepoca, paragonabile a quella di una Rolls-Royce. Grazie anche al film le vendite di questauto aumentarono.

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golden dreAm
Ingredienti 2.0 cl Liquore Galliano 2.0 cl Cointreau 2.0 cl Succo darancia 1.0 cl Crema di latte Si prepara in uno shaker con ghiaccio, agitando energicamente e si serve in una coppetta a cocktail.

Il Golden Dream fu ideato negli anni Sessanta dal barman Raimundo Alvarez, in servizio presso lOld King Bar di Miami (Florida). Dedicato allattrice Joan Crawford, questo cocktail divent popolare alla fine degli anni Sessanta nella costa orientale degli USA. Joan Crawford, allanagrafe Lucille Fay LeSueur (San Antonio, 23 marzo 1904 New York, 10 maggio 1977), stata unattrice statunitense, vincitrice di un Premio Oscar. Si spos ben quattro volte; adott quattro figli ma mor in solitudine. Tra i film pi famosi ricordiamo Grand Hotel e Johnny Guitar. Curiosit: pare che il suo volto abbia ispirato quello della strega Grimilde nel film della Disney Biancaneve e i sette nani. Lattrice Joan Crawford

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grASShoPPer
Ingredienti 2.0 cl Crema di menta verde 2.0 cl Crema di cacao bianco 2.0 cl Crema di latte Si prepara in uno shaker con ghiaccio, si agita con energia e si serve in una coppetta a cocktail.

Il suo nome significa cavalletta e il colore verde brillante, donato dalla crema di cacao verde, vuole ricordare il prato dove le cavallette scorazzano. Pare che questo cocktail sia stato inventato al Tujagues, un bar situato nel quartiere francese di New Orleans (in Louisiana) ed abbia raggiunto la sua popolarita tra gli anni Cinquanta e Sessanta in tutta lAmerica del sud. Esistono anche delle varianti: la prima il Vodka Grasshopper, dove si sostituisce la crema di latte con la vodka. Viene anche chiamato Flying Grasshopper. Poi vi il Brown Grasshopper, nel quale si aggiunge una spolverata di caff macinato. Nel Nord America, specialmente nel Wisconsin, nel Grasshopper si usa il gelato al posto della crema di latte, miscelandolo nel blender. Curiosit: nel film Ronin, del 1998, Sam (interpretato da Robert De Niro) scherza sui metoIl manifesto del film Ronin, di degli interrogatori con Larry con Robert De Niro

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(interpretato da Skipp Sudduth) e Spencer (Sean Bean). Ad un certo punto Robert De Niro scherza sui metodi di e afferma che durante un interrogatorio aveva resistito a lungo, ma i suoi aguzzini gli avevano dato un Grillo parlante. Larry chiede: Come fatto? e egli: Vediamo due parti di gin, una di brandy parte, una parte Crme de Menthe ... Il Grasshoper anche uno dei cocktails pi citati nelle trasmissioni televisive e radiofoniche. John Cleese, attore, racconta di una barzelletta sul cocktail nel suo programma sulla CBC radio: Una cavalletta entra in un bar e salta sul bancone. Il bartender gli fa: Abbiamo un cocktail con il tuo nome. La cavalletta replica: Avete un cocktail chiamato Brian?

Porto FliP
Ingredienti 1.5 cl Brandy 4.5 cl Porto rosso 1.0 cl Rosso duovo Si prepara in uno shaker con ghiaccio, agitando energicamente e si serve in una coppetta a cocktail. Alla fine si aggiunge una grattugiata di noce moscata.

Lingrediente caratteristico di questo cocktail il Porto. Il Porto, o vino di Porto, un vino liquoroso portoghese che viene prodotto esclusivamente da uve provenienti dalla regione del Douro, nel nord del Portogallo, situata a circa 100 chilometri a est della citt di Porto. La caratteristica principale del Porto, oltre al clima particolare in cui maturano le uve, la sua fermentazione incompleta, che viene fermata ad uno stadio iniziale tramite laggiunta di alcol vinico, ottenuto da distillazione del vino contenente circa il 77% di alcol. In questo modo il vino risulta naturalmente dolce, a causa del residuo zuccherino derivante dalluva che i lieviti non hanno potuto trasformare interamente in

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alcool poich inibiti dalla concentrazione elevata di etanolo che pu raggiungere livelli compresi tra il 18 e il 22%. I principali tipi di Porto sono sette: le categorie base, bianco, ruby e tawny, poi i tipi pi pregiati, Tawny invecchiato (aged tawny pu essere commercializzato dopo 10 anni di invecchiamento, fino ad arrivare 40), Colheita, LBV (Late Bottled Vintage), e Vintage, che risulta il pi pregiato.

Il paesaggio caratteristico delle coste portoghesi

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ruSty nAil
Ingredienti 4.5 cl Scotch whisky 2.5 cl Drambuie Si prepara direttamente un bicchiere tipo old fashioned con ghiaccio. Agitare delicatamente e guarnire con un twist di limone.

Entrambi gli ingredienti di questo cocktali sono legati a doppio filo con la Scozia. Lo Scotch Whisky da una parte, mentre dallaltra si utilizza il Drambuie che un liquore la cui ricetta un mix di whisky, miele... segreti e leggende. Lunica cosa certa di questo liquore il suo collegamento alla figura del Principe Charles Edward Stuart che nel 1745, allet di 25 anni arriv sullisola di Eriskay, in Scozia, per partecipare alla ribellione contro George I. Un anno dopo, la ribellione fall e Charles, accompagnato suo malgrado da un imponente taglia sulla testa, fu costretto alla fuga, aiutato dai clan scozzesi che avevano partecipato alla guerra. Il principe sfugg alla cattura a lungo, aiutato soprattutto dal clan dei MacKinnon. Per sdebitarsi, il principe Stuart volle donare a John MacKinnon la ricetta del suo elisir segreto. Si dice infatti che il principe bevesse ogni giorno un sorso di una bevanda speciale che gli conferiva forza e buona salute, creata su commissione dal suo farmacista personale anni prima. Il clan MacKinnon accett la custodia della ricetta, ma nello stesso tempo diffuse la bevanda in Scozia dove divent molto popolare. Agli inizi del 900, un discendente della famiglia, Malcolm, si trasfer a Edinburgo dove, insieme ad Eleanor Ross, decise che era giunto il momento di sfruttare commercialmente la ricetta del Drambuie. Nel 1909 uscirono dalla fabbrica le prime bottiglie e nel 1914 fondarono, ormai avviati, la Drambuie Liqueur Company (www.drambuie.com). Ancora oggi lazienda gestita dalla stessa famiglia e mantiene segreto il contenuto della ricetta.

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Incerto anche il significato del nome che deriva dal gaelico. Secondo alcuni deriva da dram buidhe, che significa bevanda gialla mentre altri sostengono che derivi da dram buidheach, ovvero bevanda che soddisfa.

Ritratto del principe Charles Edward Stuart

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I LO N G D R I N K

Bellini
Ingredienti 10.0 cl Vino spumante secco 5.0 cl Nettare di pesca bianca Per prima cosa si sbuccia la pesca, si frulla e si versa il succo in un piccolo bricco di vetro, dopo averlo filtrato con un passino. Poi si versa nella flte (o nel bicchiere da spumante) e si aggiunge lo spumante freddo, mescolando delicatamente alla fine.

Il cocktail Bellini fu ideato a Venezia negli anni Cinquanta da Giuseppe Cipriani, titolare del celebre Harrys Bar di Venezia. Cipriani volle dedicare questo cocktail a Giovanni Bellini (1432-1516), pittore italiano morto a Venezia ed autore di opere come la Pala di san Zaccaria (Chiesa di San Zaccaria, Venezia) e la Sacra allegoria (Galleria degli Uffizi, Firenze). La nascita del Bellini ebbe luogo durante una mostra a Venezia dedicata al famoso artista. Il Bellini ha come caratteristica principale la pesca, che viene frullata al momento. La pesca un frutto originario della Cina (qui viene considerato simbolo dimmortalit) ed i fiori dei suoi alberi sono stati decantati da poeti, pittori e cantanti. Lalbero arriv dalloriente al La Pala di San Zaccaria di Giovanni Bellini seguito delle caroChiesa di San Zaccaria, Venezia

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vane sino in Persia e poi grazie ad Alessandro Magno si diffuse in tutto il bacino del Mar Mediterraneo. In Egitto, la pesca era sacra ad Arpocrate, che veniva raffigurato come un fanciullo con un dito sulle labbra, ad indicare il silenzio interiore ed esteriore. La stagione delle pesche va da giugno a settembre, ed questo il periodo migliore per degustare il Bellini. In mancanza di pesche fresche, si pu ricorrere a succhi in bottigliette... ma non la stessa cosa!

Bloody mAry
Ingredienti 4.5 cl Vodka 9.0 cl Succo di pomodoro 1.5 cl Succo di limone In un bicchere tipo highball versare due gocce di Worchestershire Sauce, Tabasco, sale e pepe e gli altri ingredienti. Girare delicatamente con uno stirrer. Si pu anche guarnire con sale di sedano e una fettina di limone.

Il nome Bloody Mary, tradotto letteralmente, sta per Maria la Sanguinaria, sinistro personaggio realmente vissuto nella persona di Maria I dInghilterra, nata Maria Tudor. stata una sovrana britannica, regina dInghilterra e Irlanda dal 6 luglio 1553 fino alla morte. Figlia di Enrico VIII e Caterina di Aragona, Maria ricordata nella storia appunto come la sanguinaria: infatti fece giustiziare allepoca almeno trecento oppositori religiosi di fede protestante. Comunque su Wikipedia, lorigine del Bloody Mary oggetto di disputa. Infatti vi una versione che dichiara che la prima creazione avvenne grazie allattore George Jessel, intorno al 1939. Lucius Beebe, nella sua colonna scandalistica This New York (New York Herald Tribune, 2 dicembre 1939, pagina 9), pubblic quello che si ritiene sia il primo riferimento a questo cocktail, insieme alla ricetta originale: Il nuovo tonico

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di George Jessel, che sta ricevendo attenzione dagli editorialisti della citt, chiamato Bloody Mary: met succo di pomodoro, met vodka. Il francese Fernand Petiot diede forza alla tesi per cui George Jessel invent per primo il drink e il nome, e che egli (Petiot) aggiunse semplicemente le spezie alla semplice bevanda composta da vodka e succo di pomodoro. Infatti cos scrive sul New Yorker Magazine del luglio 1964: Maria I dInghilterra - Ritratto di Anthonis Mor Io ho dato il via al Bloody El Museo Nacional del Prado, Madrid Mary odierno, racconta. George Jessel disse di averlo creato, ma non era altro che vodka e succo di pomodoro quando lo rilevai. Io copro il fondo dello shaker con quattro grosse prese di sale, due di pepe nero, due di pepe di cayenna e uno strato di salsa Worcestershire; quindi aggiungo una spruzzata di succo di limone e del ghiaccio tritato, verso due once di vodka e due di spesso succo di pomodoro, scuoto, filtro e verso. Noi serviamo da cento a centocinquanta Bloody Marys al giorno, qui nella King Cole Room e negli altri ristoranti e sale per banchetti. Lepiteto Bloody Mary viene associato anche a diversi personaggi femminili, storici o fittizi: oltre alla regina Maria I dInghilterra, si ritiene anche che lispirazione per il cocktail fu la star Hollywoodiana Mary Pickford, che in precedenza ebbe un cocktail simile, consistente di rum, granatina e maraschino che portava il suo nome. Nel 1934 il cocktail venne chiamato Red Snapper al St. Regis Hotel, dove allepoca lavorava come barman Petiot. Fu qui che al drink venne aggiunto il tabasco e il nome Bloody Mary divenne popolare. Negli anni 1960 al Bloody Mary si aggiunse il sedano, richiesto da un ospite della Pump Room dellAmbassador East Hotel di Chicago.

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Curiosit (tratte da Wikipedia): Nel film South Pacific, del 1958, la canzone Bloody Mary si riferisce al personaggio di Bloody Mary, una commerciante del luogo. Nel film I Tenenbaum, Richie Tenenbaum (interpretato da Luke Cunningham Wilson) beve frequentemente il Bloody Mary. Nella sitcom I Jefferson, la mamma beve regolarmente il Bloody Mary. Nel romanzo Il diario di Bridget Jones, Bridget e le sue amiche hanno uninsana ossessione per il Bloody Mary pomeridiano.

BrAndy egg nogg


Ingredienti 4.0 cl Brandy 5.0 cl Latte 1.0 cl Sciroppo di zucchero 1 Rosso duovo Si prepara nello shaker e si versa in un bicchiere highball, riempito di ghiaccio. Si grattugia un po di noce moscata alla fine.

Legg-nog una categoria di cocktails dove vi sono sempre due elementi fondamentali: latte e uova. A questi si aggiungono vini ad alta gradazione, oppure liquori. Dato che si tratta di ingredienti che vanno bene amalgamati previsto luso dello shaker con ghiaccio, tranne quando si servono caldi, durante la stagione invernale in alta montagna. Nel Brandy Egg Nogg il distillato utilizzato il Brandy. Le origini del Brandy sono collegate al Brandewijn: questo, in olandese, significa vin brul, vino bruciato, ed era, una volta, lacquavite di vino. Nella lingua inglese il suo nome divenuto semplicemente brandy. Il brandy oggi prodotto in Russia, in America Latina, in Francia, in Sudafrica ed in Italia. In Spagna, dove il brandy vanta una tradizione

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antichissima, dal 1987 stata varata una denominazione dorigine per il brandy di Jerez de la Frontera. Generalmente il brandy (escluso quello spagnolo) riporta dizioni come V.S.O.P. o Napolon o Tre Stelle, le quali tuttavia sono solo parole di fantasia e non indicano un periodo di invecchiamento, come invece accade per le acquaviti di vino ad A.O.C. francesi. In Italia la produzione di acquavite di vino ha origini rinascimentali. Infatti tra i primi documenti ritrovati vi unautorizzazione concessa nel 1583 da Emanuele I di Savoia a tale Orazio Senese per la produzione di acquavite di vino. Inoltre nel 1601 a Venezia esisteva la Congrega della Universit degli Acquavitai. Anche in Italia si decise di usare il nome internazionale di brandy (anche perch commercialmente era gi conosciuto). Tuttavia Gabriele dAnnunzio propose il nome arzente, ma lidea non ebbe seguito. Negli anni Cinquanta divenne di moda brandy e in Italia diviene molto popolare. Fino a pochi anni addietro il brandy italiano veniva consumato per il 90% entro i confini nazionali. Il 7 dicembre 1951, con la legge n. 1559, viene adottato il termine brandy italiano: questo deve derivare dalla distillazione di uve di tutto il territorio nazionale che vengono distillate per due volte in alambicchi. Alla distillazione seguir un invecchiamento in botti di rovere per un periodo minimo di due anni.

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BuckS Fizz
Ingredienti 10.0 cl Succo darancia 5.0 cl Champagne o vino spumante Si versano gli ingredienti nella flte mescolandoli delicatamente. Si pu anche guarnire con un twist darancia

Il Bucks Fizz un cocktail alcolico preparato con succo darancia fresco (da evitare quindi quello confezionato) e champagne. Questo cocktail nato nel 1921, ideato da uno dei barman del Londons Bucks Club: Mr McGarry. Se lo Champagne non disponibile, allora si pu utilizzare al suo posto del vino bianco frizzante (oppure anche un prosecco). Lo champagne un vino spumante famoso in tutto il mondo e comunemente associato ai concetti di lusso e festa; prende il nome dalla regione della Champagne, situata nel nord-est della Francia. Qui viene prodotto, in particolare la legge del 22 luglio 1927 stabilisce che le zone di produzione siano le seguenti: Montagne di Reims (dipartimento della Marna): le colline, principalmente esposte a Sud, sono caratterizzate da terreni gessosi che assicurano un ottimo drenaggio ed il cui colore chiaro riflette intensamente i raggi del sole. Il vitigno predominante in questo territorio il pinot noir. Nelle cantine (caves) delle montagne di Reims riposano degli champagnes rinomati per la potenza, la struttura e la nobilt. Valle della Marna (Marna ed Aisne): la caratteristica delle colline il suo terreno argilloso e calcareo, a tendenza marnosa. Il vitigno principale il pinot meunier. Gli champagnes della valle della Marne, grazie alla loro grande variet, possiedono un seducente bouquet fruttato ed unelevata morbidezza. Cte des blancs (Marna): il vitigno principale lo chardonnay, lunica uva a bacca bianca autorizzata per la produzione dello champagne. I terreni, gessosi, assicurano elevate riserve dacqua e di calore del sottosuolo. La Cte des Blancs d vita a champagnes pregiati, caratterizzati

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da vivacit e carattere, e dagli aromi leggeri e delicati, simboli di finezza ed eleganza. Vigne dellAube, Bar-sur-Aube, Bar-sur-Seine (dipartimento dellAube): il vitigno pinot noir si trova tra terreni gessosi a tendenza marnosa. Gli champagnes della Cte des Bar sono vini di carattere, rotondi e dagli aromi complessi. Con una superficie vitata di circa 24.000 ettari, il territorio viticolo dello Champagne il meno esteso e il pi settentrionale della Francia. Lo champagne uno dei pochi vini ai quali sia stato attribuito un inventore, labate benedettino Dom Prignon, anche se esistono varie versioni sulla sua origine.

Statua dellabate benedettino Dom Perignon

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mimoSA
Ingredienti 7.5 cl Spumante 7.5 cl Succo darancia Versare il succo darancia in una flte insieme allo spumante (si pu usare anche champagne). Mescolare delicatamente. Si pu guarnire con un twist darancia ( facoltativa).

Il Mimosa un cocktail di gran classe, notoriamente servito in hotel di lusso e nelle classi prime degli aerei. Gli ingredienti sono quelli del Buck Fizz, solo che si pu utilizzare al posto dello champagne dello spumante. Quando viene aggiunto il Grand Marnier, allora prende il nome di Grand Mimosa. Le origini del Mimosa sono sconosciute. Si presume che sia stato inventato al Paris Ritz nel 1925, e somiglia molto al Bucks Fizz, ideato in Inghilterra nei 1921, il cui nome rispecchia il locale dove stato servito per primo. Inoltre nel Bucks Fizz si utilizza tradizionalmente champagne e succo di arancia (a volte con aggiunta di sciroppo di granatina). Il nome mimosa comparso nel 1925 viene dai fiori della omonima pianta del mimosa, colore giallo brillante. Mentre la maggior parte dei barman sono concordi che il Mimosa dovrebbe essere servito in una flte, le proporzioni esatte della bevanda sono dibattute spesso. Alcune ricette richiedono una misura di tre parti di champagne ad una parte di succo di arancia, mentre altre preferiscono met e met. Entrambi gli ingredienti dovrebbero essere raffreddati ed alcuni barman inoltre servono il cocktail con alcuni cubetti di ghiaccio. Altri contestano luso di ghiaccio poich il suo sciogliersi diluisce la bevanda. I Mimosa sono serviti generalmente senza guarnizione, ma si pu utilizzare un twist darancia.

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Curiosit: la mimosa, nel simbolismo massonico, lemblema della sicurezza. Essendo un fiore che appare agli inizi della primavera associato al Sole, alla luce, alloro, quindi simbolo di potenza e magnificenza2.

Jules Boucher, La SimboLogia maSSonica, Atanor Edizioni, Roma, pag. 279.

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Bull Shot
Ingredienti 3.0 cl Vodka 6.0 cl Brodo di carne 1.0 cl Succo di limone Si prepara direttamente in un bicchiere highball con ghiaccio, versando tutti gli ingredienti. Si guarnisce con una spolverata di sale di sedano. Nota: pu essere servito caldo quando fuori freddo

Nato negli Stati Uniti negli anni Sessanta, ma non si conosce linventore. Della stessa famiglia del Bloody Mary un cocktail corroborante da bere in tarda mattinata dopo eventuali bagordi notturni. Composto da vodka, tabasco e/o salsa del worcestershire e consomm oppure brodo raffreddato di manzo. In realt fa parte di quei cocktails che si bevono pi per curiosit che altro. Merita una menzione anche il cosidetto sale di sedano (presente anche nel Bloody Mary). Si tratta di una miscela formata da semi di sedano e sale. Viene utilizzata in cucina sugli arrosti e le verdure grigliate. Si pu anche brinare il bordo del tumbler con sale di sedano

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chAmPAgne cocktAil
Ingredienti 9.0 cl Champagne o Spumante 1.0 cl Brandy Si prepara direttamente nella flte, adagiando in fondo una zolletta di zucchero con due gocce di Angostura bitter, poi il brandy e lo Champagne. Si guarnisce con una fetta darancia e una ciliegina al maraschino.

Considerato che dello champagne ne abbiamo parlato diffusamente in precedenza, aggiungiamo due parole sulle differenze tra bottiglia e bottiglia. Gli champagne si possono differenziare per il colore, per il tipo di uve utilizzate, e per il dosaggio (quantit di residuo zuccherino). Lo champagne per esempio pu essere bianco o ros (meno diffuso). Lo champagne ros pu essere ottenuto mescolando vini bianchi e vini rossi o da una breve macerazione a contatto con le bucce delle uve a bacca rossa.

Reims celebre anche per la cattedrale gotica. Questa un dipinto di Domenico Quaglio (1787-1837)

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Lo champagne ottenuto da sole uve a bacca bianca si chiama blanc de blancs, mentre lo champagne ottenuto da sole uve a bacca nera si chiama blanc de noirs. Dosaggio Tecnicamente laggiunta allo champagne, prima dellimbottigliamento, di una piccola dose di sciroppo composto da zucchero di canna, vini vecchi e, a volte, cognac o altri distillati. Da un lato questo servir ad addolcire un vino che non ha residuo zuccherino e, di conseguenza, si presenta con unacidit molto elevata, dallaltro lato invece fondamentale per fornire allo champagne (soprattutto se non millesimato) quelle sfumature di aroma e di gusto caratteristiche del produttore, cio quello che in gergo viene definito got maison.

John collinS
Ingredienti 4.5 cl Gin 3.0 cl Succo di limone 1.5 cl Sciroppo di zucchero 6.0 cl Soda water Versare tutti gli ingredienti in un bicchiere tipo highball, riempito con ghiaccio. Mescolare delicatamente e guarnire con una fetta di limone e una ciliegia al maraschino. Aggiungere una goccia di Angostura bitter. (Nota: Usare Old Tom Gin per il Tom Collins).

Se vogliamo parlare del John Collins, prima bisogner dire due parole sul suo fratello Tom. Il Tom Collins un cocktail che fa parte della categoria Fizz, la cui base lOld Tom Gin (trattasi di una versione dolcificata precursore del London Dry Gin) e viene servito con ghiaccio in bicchieri grandi, tipo

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tumbler (i cosidetti highballs). Lo zucchero e il succo limone possono essere sostituiti da prodotti preconfezionati e gi miscelati assieme. Fratelli di Tom Collins, sono John e Pierre il francese. Il primo nativo di Londra dove gi inizia a lavorare in un pub ben frequentato nel cuore della city. Ha un lieve accento straniero, probabilmente un olandese come la genever, il gin che lha tenuto a battesimo, ma dichiara di essere cockney purosangue. Pare che il suo nome derivi da Old Tom Gin, sparito nel nulla pochi anni addietro. Dicono abbia lavorato anche sulla costa del Devonshire, con il Plymouth gin. Comunque ora di nuovo in citt, e va avanti solo a London Gin ormai da un pezzo. Nellagosto 1891, si schier a difesa del Tom Collins un medico britannico, sir Morell Mackenzie che scrisse un articolo e afferm che lInghilterra aveva dato i natali al cocktail Tom Collins e il suo ideatore era John Collins. Nellarticolo, Mackenzie cit una vecchia canzone, il cui titolo era appunto John Collins. Tuttavia poi si scoperse che il titolo era Jim Collins. La storia non fin l: lo scrittore americano Charles Montgomery Skinner parl del Tom Collins, prendendolo come esempio di cocktails da esportare in Europa. Agli inizi degli anni Venti, negli Stati Uniti, linteresse per questo cocktails, complice il Proibizionismo, fin e si persero anche le tracce delle sue origini, divenute incerte... Curiosit: John Collins (5 Marzo 1625 Londra, 10 Novembre 1683) stato un matematico inglese. Fu membro della Royal Society di Londra, di cui fu bibliotecario. Il suo nome associato alla vasta corrispondenza che ebbe con matematici di spicco, tra cui Giovanni Alfonso Borelli, Gottfried Leibniz, Isaac Newton, John Wallis, James Gregory e Christiaan Huygens. La sua corrispondenza ha fornito dettagli di molte scoperte e sviluppi del suo tempo.

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gin Fizz
Ingredienti 4.5 cl Gin 3.0 cl Succo di limone 1.0 cl Sciroppo di zucchero 8.0 cl Soda water Si prepara nello shaker con ghiaccio (tranne la soda). Si serve in un bicchiere tipo highball, colmando con soda.

Le origini del Gin Fizz si perdono lontane nei secoli: secondo alcuni la sua ricetta risale addirittura al 1750. Si tratta di una variante del Gin Tonic. Questultimo pare sia stato inventato da alcuni ufficiali della Marina inglese, che nel 1750, dopo le campagne coloniali, presero labitudine di utilizzare il gin per combattere la febbre: da qui nacque il grande cocktail Gin tonic. Infatti a quei tempi le navigazioni erano lunghe e in stiva si consumavano prodotti non freschi, soprattutto senza una delle vitamine pi importanti: la C, utile a prevenire lo scorbuto. Da qui lidea di preparare un elixir dove ci fosse anche il limone. Fu lammiraglio Nelson ad avere lidea di miscelare questi ingredienti (si aggiungeva allepoca, nella ricetta originale, la pianta della china). In questo modo lalcool riusciva a conservare la vitamina C. Il successo della bevanda tra le truppe fu totale, soprattutto nella lotta allo scorbuto. Ancora oggi i marinai britannici sono soprannominati Limey (probabilmente derivato da lime juicer (succo di lime) per lusanza della Royal Navy di distribuire succo di lime per prevenire questa malattia. Al ritorno in patria, i marinai inglesi conservarono labitudine di consumare il gin in questo modo, ma modificarono la ricetta aumentando gli ingredienti e aggiungendo la soda water: ecco nato il Gin Fizz (fizz sta per frizzante). Vi sono alcune varianti del Gin Fizz: Silver Fizz: si aggiunge il bianco duovo;

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Golden Fizz: si aggiunge il rosso duovo; Diamond Fizz: con vino frizzante; Green Fizz: si aggiunge una spruzzata di crema di menta.

Horatio Nelson - Ritratto di Lemuel Francis Abbott National Portrait Gallery di Londra.

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hArVey wAllBAnger
Ingredienti 4.5 cl Vodka 1.5 cl Liquore Galliano 9.0 cl Succo darancia Si prepara direttamente nel bicchiere highball, riempiendolo con cubetti di ghiaccio, miscelandolo delicatamente e completando con liquore Galliano. Si guarnisce con una fetta di arancia e ciliegina al maraschino.

Lorigine dellHarvey Wallbanger attribuita a 3 personaggi: Donato Duke Antone, cognato del senatore Carlo Lanzillotti dello Stato di New York. Il secondo un surfista del Manhattan Beach. Il terzo personaggio Bill Doner, bartender al The Office in Newport Beach, insieme a Robert Pratt, barman del Arlberg Chalet, presso il lago Mammoth. Il cocktail era poco conosciuto fuori della California fino al 1970, quando divenne improvvisamente popolare per essere servita sui voli della TWA. Il nome deriva dal coniglio gigante che nel film Harvey parlava a James Stewart quando sbatteva contro un muro, appunto wallbanger in inglese. Nel film Stewart veste i panni del gentile Elwood P. Dowd, il cui miglior amico Harvey, un grosso coniglio bianco parlante che soltanto lui riesce a vedere. Per la sorella di Elwood, Veta Louise, lossessione del fratello per Unimmagine tratta dal film Harvey, diretto da Henry Costner Harvey rappresenta un grosso in-

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tralcio ai suoi piani per far sposare la figlia. Cos Veta Louise decide di far ricoverare Elwood in una clinica psichiatrica, ma per un divertente malinteso finisce per essere ricoverata la stessa Veta Louise. Tocca proprio a Elwood, con la sua fresca ed ingenua psicologia e con il suo amico immaginario, risolvere il pasticcio.

horSe S neck
Ingredienti 4.0 cl Brandy 11.0 cl Ginger Ale Spruzzata di Angostura bitter (facoltativa) Si prepara direttamente nel bicchiere highball con cubetti di ghiaccio. Si mescola delicatamente e si guarnisce con una spirale di limone. Se richiesto, alcune gocce di Angostura Bitter. ciliegina al maraschino.

Le origini di questo long drink risalgono al 1890 ed nato come cocktail analcolico composto da ginger ale, ghiaccio e scorza di limone. Nel 1910 ci fu una variante dove venne aggiunto il brandy (ed a volte il Bourbon whiskey). Lultima versione analcolica servita risale alla fine degli anni Cinquanta nellUpstate di New York. Il suo nome significa criniera di cavallo ed riferito alla forma del twist di limone a forma di spirale che viene aggiunta. Proprio nel twist di limone contenuto lolio essenziale: si tratta di un liquido etereo e volatile con un colore che va dal giallo a verde ed una volta estratto per pressione meccanica mantiene lodore della scorza. Costituito prevalentemente da limonene e pineni (beta-pinene, alfa pinene, gamma terpinene), quasi completamente solubile in alcool etilico a 96. Viene impiegato principalmente nellindustria alimentare per il suo potere aromatizzante ed in quella profumiera. Nella farmacologia il

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succo viene usato come antiemorragico, disinfettante e ipoglicemizzante Era reputato indispensabile nella cura dello scorbuto: cosa ben nota tra i marinai che non mancavano di approvvigionarsi di limoni prima di ogni viaggio impegnativo.

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iriSh coFFee
Ingredienti 4.0 cl Irish Whiskey 8.0 cl Caff 3.0 cl Crema di latte 1 cucchiaino da t di zucchero di canna LIrish coffee si prepara direttamente nel bicchiere apposito precedentemente riscaldato con acqua calda. Per prima cosa si raffredda lo shaker e si agita la crema di latte per almeno 2 minuti, lasciandola poi in frigo. Poi si versa lo zucchero di canna e il whiskey e si riscalda il tutto con il lanciavapore, aggiungendo il caff espresso. Alla fine si unisce la panna semimontata aiutandosi con un cucchiaino. Infatti deve apparire con due strati: uno nero ed uno bianco. Alcuni usano ricette diverse, per esempio zuccherano prima il caff e poi lo miscelano con il whiskey nel bicchiere.

La definizione che da Wikipedia dellIrish coffee la seguente: LIrish coffee, o caff irlandese, un caff caldo, zuccherato, corretto con whisky e con uno strato di panna sulla superficie. In effetti cos: in fondo si tratta di un caff caldo con aggiunta di whiskey (attenzione utilizzare il whisky errato, ci vuole whiskey irlandese) e panna semimontata. A volte in questo cocktail vengono aggiunte spezie come la noce moscata o la cannella. Linvenzione del cocktail viene attribuita alla cittadina irlandese di Foynes: qui i bar del porto e dellaeroporto servivano la bevanda per riscaldare i passeggeri reduci dalle traversate trans-atlantiche.

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Unaltra tradizione parla di un certo Mr. Sheridan, capo dei barman nel bar dellaeroporto di Shannon in Irlanda. Nel 1942 allaeroporto giunsero in piena notte dei passeggeri stanchi e stizziti per la cancellazione del loro volo dovuta al maltempo. Allora Joe Sheridan pens di servire loro qualcosa di robusto che potesse rinfrancare e, soprattutto, riscaldare i passeggeri. Prepar del caffe molto forte, aggiunse zucchero e whiskey, completando con una guarnizione di panna. Quando i passeggeri gli chiesero se si trattasse di caff brasiliano, Mr. Sheridan divertito rispose: No, caffe irlandese!. Un giorno, un giornalista del San Francisco Chronicle, atterrato a Shannon, scopr la bevanda e lapprezz molto, tanto che gli dedic un articolo sul quotidiano a grande tiratura di cui era corrispondente. E fu cos che lidea della bevanda irlandese fu ripresa dai bar di San Francisco, tanto che la ricetta si diffuse in tutto il mondo.

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PiA colAdA
Ingredienti 3.0 cl Rum bianco 3.0 cl Latte di cocco 9.0 cl Succo di ananas Si prepara in un blender con del ghiaccio tritato; si versano i prodotti (succo dananas, Rum bianco, latte di cocco), si frulla per alcuni secondi e si versa nel tubler (o anche old fashioned) senza filtrare. Si pu decorare con una fettina di ananas, due ciliegine e due cannucce lunghe.

Sono diverse le versioni circa lorigine della Pia Colada. Gi dagli anni Venti si parlava di una bevanda a base di ananas e rum, ma senza il latte di cocco. Nel 1950 compare un trafiletto sul New York Times: Drinks in the West Indies range from Martiniques famous rum punch to Cubas pina colada (rum, pineapple and coconut milk). Key West has a variety of lime swizzles and punches, and Granadians use nutmeg in their rum drinks. (New York Times, 16 Aprile 1950) Unaltra versione invece riconosce il Pia Colada come bevanda tipica di Porto Rico, Paese dove si narra che lautore sia stato tale Don Ramon Portas Mingot, che nel 1863 ide un cocktail originale a base di frutta: il primo Pia

La targa che ricorda dove nata la Pia Colada situata presso la casa di Don Ramon Portas Mingot

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Colada, appunto. Nella Vecchia San Juan possibile osservare una targhetta commemorativa in marmo che ricorda questo evento.

Quindi molto probabile che in buona parte dei Caraibi, gi dagli anni Cinquanta, si fosse a conoscenza di questo tipo di bevanda, chiamata semplicemente ananas colata. Ma solo nel 1963 che essa venne ufficializzata col nome di Pia Colada e assunta come bevanda nazionale portoricana. Curiosit: esiste anche una versione analcolica del Pia Colada ed chiamata Vergine Pia Colada. Gli ingredienti sono: 7 oz Succo di ananas 2 oz Latte di cocco Un bicchiere di ghiaccio tritato Si versa il succo di ananas, il latte di cocco ed il ghiaccio tritato in un blender e si serve in un tumbler con la stessa decorazione usata nella versione internazionale del Pia Colada.

Un altro cocktail il Chi Chi: la sua ricetta uguale al Pia Colada, tranne per il rum che viene sostituito con la vodka.

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PlAnter S Punch
Ingredienti 6.0 cl Rum scuro 3.0 cl Succo di limone 1.0 cl Sciroppo di granatina Soda water Si prepara in uno shaker con ghiaccio e si serve in un bicchiere tipo highball, completando con soda water. Mescolare delicatamente e aggiungere uno spruzzo di Angostura bitter. Si guarnisce, infine, con fette di limone e arancia.

Il Planters Punch un cocktail a base di rum. Tuttavia il suo nome non legato ad un cocktail specifico, ma ad una serie di bevande che hanno come base sempre il rum, ma che si differenziano da altri ingredienti, come il succo di limone, il succo di lime, succo darancia, granatina, soda water e cos via... La prima menzione di questo cocktail apparsa 8 Agosto del 1908 in una edizione del New York Times: PLANTERS PUNCH This recipe I give to thee, Dear brother in the heat. Take two of sour (lime let it be) To one and a half of sweet, Of Old Jamaica pour three strong, And add four parts of weak. Then mix and drink. I do no wrong-I know whereof I speak.

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Nel 1921 The Gleaner aggiunge: A planters punch is made of pure Jamaica rum, a little cane syrup, cracked ice along with a slice of native pineopple and orange to make it more attractive. Il Planters Punch molto famoso in Giamaica, soprattutto a Kingston. La ricetta del luogo consiglia: 1 Tablespoon Sugar Syrup The Juice of a fresh Lime 1 Wineglass Bacardi Rum Shake well; strain into a tumbler, and grate Nutmeg and a pinch of Red Pepper on top. No Soda whatever. Esistono anche delle varianti, come il Golden Glow, che presenta laggiunta di Bourbon whiskey e sciroppo di granatina, che gli regalano una delicata sfumatura aranciata. Curiosit: nella puntata La guerra dei Simpson il vicino di casa di Homer Simpson, Ned Flanders, chiede a Homer se gli va di assaggiare il suo Flanders punch delirante. Ned Flanders gli spiega come fatto il suo cocktail e Homer gliene chiede un altro.

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ScrewdriVer
Ingredienti 5.0 cl Vodka 10.0 cl Succo dArancia Si prepara direttamente in un bicchiere tipo highball. Si mescola delicatamente e si guarnisce con mezza fetta darancia.

Il suo nome significa cacciavite. Di sicuro si sa che stato inventato prima del 24 Ottobre del 1949. Secondo il Time alcuni agenti dei servizi segreti turchi si incontrarono in un bar poco illuminato del Park Hotel con alcuni ingegneri americani e dei rifugiati balcanici, e bevvero insieme una bevanda denominata screwdriver, formata da vodka e succo darancia. Questo cocktail anche conosciuto come Vodka e arancia e vi sono diverse varianti di questo cocktail. Il Povero cacciavite per esempio composto da una parte di vodka e due parti di un drink tipo Gatorade. Sostituendo il succo darancia con un una bevanda gassata come lOrangina abbiamo un altro cocktail conosciuto come Hi-Fi. Unaltra versione prevede laggiunta del soft drink Tang al posto del succo darancia ed conosciuto come un Cosmonauta fuzzy o un Banger Tang. Alcuni barman aggiungono il liquore Amaretto, addolcendolo: prende il nome, in questo caso, di Samerreto. Il Critty Bo nato in onore del primo campione di ghostride e si prepara con una parte di vodka e due parti di Sunnyd, questultimo un drink a base di arancia. Il noto cocktail Harvey Wallbanger non altro che una versione dello Screwdriver con una spruzzata di liquore Galliano in cima. In alcuni casi, dello Sloe gin viene aggiunto al drink: conosciuto come Sloe screw, ma se preparato in un Tall glass (un highball pi capiente) prende il nome di Long Sloe crew. Se si aggiunge del Southern Com-

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fort3 allora abbiamo uno Sloe Comfortable screw. Infine con il liquore Galliano prende il nome di Sloe screw against the wall (in riferimento allHarvey Wallbanger). Ma la fantasia non ha limiti: Vodka, Peach Schnapps e succo darancia compongono il Fuzzy Screw. Se si sostiuisce succo di mela al posto del succo darancia, ecco lAnita Bryant, in onore della cantante ed attivista americana nota soprattutto per le Il Doctor Who sue prese di posizione e in secondo piano il Tardis, il suo veicolo. contro lomosessualit e protagonista negli anni Settanta di campagne politiche per impedire la parit di diritti ai gay. Quando misceliamo vodka con Jones Soda blue abbiamo il Sonic Screwdriver, uno dei cocktail favoriti da il Dottore, nella serie televisiva Doctor Who. Ed infine, per chiudere, vodka e succo di prugna formano il Piledriver.

Il Southern Comfort un famoso liquore statunitense prodotto fai dal 1874. Consiste in un mix di whiskey, arancia, vaniglia e derivati di cannella. Ha un retrogusto mieloso.
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SingAPore Sling
Ingredienti 4.0 cl Gin 2.0 cl Cherry Brandy 0.5 cl Cointreau 0.5 cl DOM Benedictine 1.0 cl Sciroppo di granatina 8.0 cl Succo dananas 3.0 cl Succo di limone 1 goccia di Angostura Bitters Si prepara nello shaker e si serve in un bicchiere tipo highball. Si guarnisce infine una fettina di ananas e una ciliegia al maraschino.

Questo cocktail stato inventato da Ngiam Tong Boon () per il Long Bar nel Raffles Hotel, a Singapore, tra il 1910 e il 1915; si tratta di una versione del sing, un tipo di cocktail tradizionale. La prima ricetta pubblicata prima del 1970 differente da quella che si usa oggi. Vi sono diverse varianti del Singapore Sling: la ricetta tradizionale ancora prevede gin, cherry brandy e liquore Benedictine (in eguale musura). Il drink deve essere shakerato e versato in un bicchiere da long drink. Il bel colore rosso dato dalla granatina (meglio conosciuta come sciroppo di granatina): trattasi di uno sciroppo analcolico a base di melagrana, utilizzata per la preparazione di granite e cocktail. Il suo nome deriva dalla denominazione granato con cui anche nota la melagrana. Tradizionalmente la granatina era preparata mediante bollitura del succo ricavato dai chicchi delle

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melagrane con il miele o lo zucchero, in parti pressapoco uguali. Oggi gli sciroppi industriali sono invece composti in massima parte da succo di altri frutti come agrumi, ribes, lampone addizionati ad aromi e solo raramente con vero succo di melagrano. Curiosit: un Singapore Sling gustato al Long Bar dentro il Raffles Hotel, naturalmente a Singapore, costa $25.90 (e include il 10% del servizio e 7% tasse).

Uno dei bar situati allinterno del Raffles Hotel (tratta da www.raffles.com)

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tequilA SunriSe
Ingredienti 4.5 cl Tequila 9.0 cl Succo darancia 1.5 cl Sciroppo di granatina Si prepara direttamente in un bicchiere tipo highball colmo di ghiaccio. Si versa il tequila, succo darancia ed infine la granatina per ottenere un effetto aurora. Si guarnisce con una fettina darancia e ciliegina al maraschino e due cannucce.

Esistono due tipi di Tequila Sunrise: uno con Tequila, Creme de cassis, succo di lime e soda e laltro, il pi conosciuto, con Tequila, succo darancia e sciroppo di granatina. Preparato per la prima volta presso lArizona Baltimore (un locale di Phoenix, Una delle sale dellArizona Baltimore in Arizona, www. (foto tratta da www.arizonabiltmore.com) arizonabiltmore. com), solo nel 1973 diventa famoso quando gli Eagles uscirono con un single chiamato Tequila Sunrise. Nel 1988 Mel Gibson e Michelle Pfeiffer intitolarono un film Tequila Sunrise. A seguire anche un gruppo hip hop (i Cypress Hill) intitolarono un single come Tequila Sunrise. Il Tequila Sunrise un long drink e va

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servito nel bicchiere highball. il cocktail che chiude la lista dei long drinks internazionali codificati dallIBA. Esistono anche della varianti: Tequila Sunset: si sostituisce alla granatina il blackberry brandy; Vodka Sunrise: si usa la Vodka al posto del Tequila; Astronaut Sunrise: si usa il Tang al posto del succo darancia. Per chi voglia approfondire, tutta la storia del Tequila Sunrise disponibile nel sito dellArizona Biltmore: h t t p : / / w w w. a r i z o n a b i l t m o r e . c o m / u p l o a d s / t h e _ w r i g h t _ b a r _ menu_100306_581.pdf

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I CO C K TA I L S P O P U L A R

cAiPirinhA
Ingredienti 5.0 cl. Cachaa 1/2 Lime tagliato in 4 pezzi 2 cucchiaini da t di zucchero di canna Tagliare il lime in 4 pezzi ed aggiungere lo zucchero in un bicchiere tipo old fashioned. Pestare delicatamente e colmare con ghiaccio e la cachaa.

La Caipirinha il cocktail brasiliano per eccellenza, la cui base la cachaa (il distillato pi bevuto in Brasile). Infatti in questo Paese lo troviamo un po ovunque: ristoranti, bar e la sua popolarit aumentata al di fuori dei confini nazionali solamente dopo che stato inserito tra i cocktails popolari dellIBA. La parola caipirinha il diminuitivo di caipira, che sta per contadino. Vi sono numerose varianti di questo cocktails: La Caipivodka: meglio conosciuta come Caipiroska, la vodka sostituisce la cachaa; La Caipirissima: ovvero una variante con rum al posto della cachaa; Caipirao: tipico drink portoghese, con il liquore Beirao al posto sempre della cachaa; Caipirita: qui si utilizza il Tequila. Caipiritaly: ideato da Beppe Castiello e Luigi Manzo, con al posto della cachaa, il Bitter Campari. Esistono anche delle versioni con frutta fresca, definite Caipifruta, dove al posto del lime vengono utilizzati altri tipi di frutta (singolarmente oppure insieme), come kiwi, ananas, limoni, mango...
Il cocktail Caipiritaly

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coSmoPolitAn
Ingredienti 4.0 cl. Vodka al limone 1.5 cl. Cointreau 1.5 cl. Succo di lime 3.0 cl. Succo di mirtillo rosso Si prepara nello shaker riempito con ghiaccio e si serve in una doppia coppetta a cocktail, guarnito con una fettina di lime.

Il Cosmopolitan una variante di un vecchio cocktail, il Gin Daisy. Le origini del Cosmopolitan sono controverse. Alcune case produttrici di vodka hanno confezionato delle storie ad hoc per il Cosmopolitan: cos hanno fatto la stessa cosa delle Associazioni di categoria. Lunico dato certo che il Cosmopolitan stato inventato nel lontano 1958, quando molte persone ordinavano (e conoscevano) solo il classico Martini Dry... perch faceva trendy. Il Cosmopolitan appare per per la prima volta sotto il nome di Stealth Martini: il barman Barnaby Conrad III lancia questa variante in onore del Re Martini. Trascorre un decennio e si arriva al 1970, quando un altro barman, sempre nello stesso locale, cambia il nome di Stealth Martini in Cosmopolitan. Il colore, il sapore meno secco e pi morbido, fa s che il cocktail si diffonda tra le ragazze. Verso il 1985, John Caine, titolare del Caff Mars di San Francisco, inserisce il Cosmopolitan tra le ricette servite nel suo bar. E da questo momento diventa uno dei cocktails pi popolari sulla costa orientale degli Stati Uniti. Tra le citazioni celebri, va segnalata la menzione nel telefilm Sex and the City, che gli ha regalato una popolarit improvvisa. Allora gli autori per dimostrare che la TV aveva uninfluenza devastante, si sono inventati il Cosmopolitan White e come per magia nei locali newyorkesi han-

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Unimmagine tratta da Sex and City

no iniziato a chiedere il Cosmopolitan White (oggi esistono almeno 9 varianti del Cosmopolitan, tutte presentate sul sito www.cocktailtimes. com). Curiosit: il Cosmopolitan stato oggetto anche di un videogame dal titolo The Right Mix (http://www.liquidlight.co.uk/our-work/clients/landsecurities/the-right-mix/

JAPAneSe SliPPer
Ingredienti 3.0 cl. Midori 3.0 cl. Cointreau 3.0 cl. Succo di limone Si prepara nello shaker e si serve in una coppetta a cocktail. Si guarnisce con una fettina di melone.

Creato nel 1984 da Jean-Paul Bourguignon a Melbourne, oggi fa parte della categoria dei cocktails popolari dellIBA.

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Midori, citt giapponese della prefettura di Gunma

Gli ingredienti sono equilibrati: 3 cl di Midori (che prende il nome da una citt giapponese della prefettura di Gunma); 3 cl di Cointreau e 3 cl di succo di limone. Il liquore Midori si presenta con un brillante colore verde. Prodotto oggi in Messico, originario per del Giappone. Midori in giapponese vuole dire verde e la gradazione alcolica si aggira intorno ai 20. La storia del Midori inizia nel 1978, quando viene lanciato negli USA dalla Suntory, produttrice del liquore. Nel 1984 arriva anche in Giappone ed in Italia arriver solo nel 1991. Nel 2007 segna il record di 300.000 bottiglie vendute. Poich si presenta come un liquore estremamente dolce, raramente viene consumato da solo, ma quasi sempre in bevande miscelate.

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kAmikAze
Ingredienti 3.0 cl. Vodka 3.0 cl. Cointreau 3.0 cl. Succo di limone Versare gli ingredienti nello shaker e si serve in una coppetta a cocktail. Si guarnisce con una fettina di lime.

Il Kamikaze fatto con parti uguali di Vodka, Triple Sec e succo di limone. Il nome Kamikaze () deriva da una parola giapponese, di solito tradotta come vento divino. Kaze sta per vento, ka significa inspirare e ze significa espirare e kami significa divino: questo termine entr in uso per indicare il nome di un leggendario tifone che si dice abbia salvato il Giappone da una flotta di invasione Mongola inviata da Kublai Khan nel 1281. In Giappone la parola kamikaze viene utilizzata solo per riferirsi a questo tifone. Internazionalmente questa parola viene generalmente riferita agli attacchi suicidi eseguiti dai piloti giapponesi contro le navi alleate verso la fine della campagna del pacifico nella Seconda Guerra mondiale. Gli attacchi aerei furono laspetto predominante e meglio conosciuto di un uso pi ampio di attacchi (o piani) suicidi da parte di personale giapponese, inclusi soldati che indossavano esplosivo ed equipaggi di navi cariche di bombe. In giapponese il termine usato per le unit che eseguivano questi attacchi tokubetsu k geki tai (, letteralmente unit dattacco speciale), solitamente abbreviato in tokk tai (). Nella seconda guerra mondiale le squadre suicide provenienti dalla Marina Imperiale Giapponese furono chiamate shinp tokubetsu k geki tai ( ), dove shinp la lettura (cinese) dei kanji che formano la parola kamikaze. Dopo la fine della Seconda Guerra mondiale, la parola kamikaze stata applicata ad una variet pi ampia di attacchi suicidi, in altre parti del mondo ed in altre epoche. Da includere Selbstopfer (in tedesco selbst se stessi e opfer vittima) nella Germania nazista durante la seconda guerra

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mondiale ed attentati suicidi di natura terroristica come quelli dell11 settembre 2001 negli Stati Uniti o dei palestinesi in Israele. Va sottolineato che (a differenza degli attacchi sferrati dai giapponesi contro le Forze Alleate nella Seconda Guerra mondiale) gli atti terroristici hanno obiettivi non combattenti. Luso internazionale corrente del termine kamikaze per identificare attentati suicidi di natura terroristica - o di qualsiasi altra natura - non viene adottato dalla stampa nipponica, che invece gli preferisce jibaku tero (), abbreviazione della locuzione anglo-giapponese jibaku terorisuto (, terroristi autoesplodenti).

Attacco di un kamikaze ripreso un attimo prima di schiantarsi su una nave americana, durante la Seconda Guerra mondiale

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long iSlAnd ice teA


Ingredienti 1.5 cl Vodka 1.5 cl Tequila 1.5 cl Rum bianco 1.5 cl Cointreau 1.5 cl Gin 2.5 cl Succo di limone 3.0 cl Sciroppo di zucchero Spruzzata di Cola Si prepara direttamente in un bicchiere tipo highball, riempito di ghiaccio. Mescolare delicatamene e guarnire con una spirale di limone e due cannucce.

Il Long Island Iced Tea fu servito la prima volta nei tardi anni settanta da Robert (Rosebud) Butt, un barman dellOak Beach Inn, nella citt di Babylon, LongIsland, New York. Nasce nel periodo del proibizionismo negli Stati Uniti e il suo colore dato da poca cola, che fa apparire appunto il cocktail una bibita analcolica: t per lappunto. Da qui Long Island Iced Tea. In questo modo ci si prendeva beffa dei controlli. Long Island (appartenente allo stato di New York) lisola maggiore (3.566 km, 7.150.000 abitanti) della costa orientale degli USA di fronte agli stati di New York e Connecticut. separata dal continente dallo stretto di Long Island Sound, lungo 175 km e largo da 5 a 32 km. Lisola suddivisa in quattro contee: Kings, Queens, Nassau e Suffolk. Le prime due corrispondono rispettivamente ai distretti di Brooklyn e di Queens della citt di New York. Comunque, quando ci si riferisce a Long Island nel linguaggio di tutti i giorni, di solito si intende parlare solo delle contee di Suffolk e Nassau, in quanto Brooklyn e Queens, pur facendo parte dellisola a tutti gli effetti, nellimmaginario collettivo sono maggiormente legati alla citt di New York.

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Long Island, soprattutto nel secondo senso sopra esplicitato, nota per il suo benessere e per lalta qualit della vita. Secondo i dati forniti dal censimento del 2000, la contea di Nassau la seconda per reddito pro capite nello Stato di New York e la sesta pi ricca degli Stati Uniti. Della Contea di Suffolk sono famose le numerose cittadine che si trovano sul mare, inclusi gli Hamptons. Secondo le statistiche dellFBI, il complesso delle contee di Nassau e Suffolk ha il secondo pi basso livello di criminalit negli Stati Uniti.

New York - Long Island

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mAi tAi
Ingredienti 3.0 cl Rum bianco 3.0 cl Rum scuro 1.5 cl Orange Curacao 1.5 cl Sciroppo dorzata (di mandorle) 0.5 cl Sciroppo di cristalli di zucchero 1.0 cl Succo di lime Si versano gli ingredienti in uno shaker, eccetto il rum scuro. Dopo aver shakerato, si versa il cocktail in un bicchiere tipo highball, aggiungendo il rum chiaro e guarnendo con uno spicchio di ananas ed una scorza di lime. Servire con cannuccia.

Il Mai Tai un cocktail alcolico ideato presso Trader Vics, un ristorante in stile polinesiano in Oakland, California, nel 1944. Un rivale del ristorante, il Don the Beachcomber, diffuse poi una versione diversa di questo cocktail. Maitai una parola tailandese sta per buono. Tuttavia il nome del drink composto solo da due parole: Mai Tai, appunto. Secondo la storia, il barman del Traders Vic, Victor J. Bergeron, cre questo cocktail in un pomeriggio per alcuni amici di ritorno da un viaggio da Tahiti. Uno di questi assaggi ed esclam: Maitai roa! (letteralmente molto buono!), e da qui ecco il nome. Il Mai Tai ha avuto anche enorme risalto grazie al film Blue Hawaii con Elvis Presley. Curiosit: il Mai Tai bevuto da Stewart Gilligan Griffin, chiamato semplicemente Stewie ed uno dei principali personaggi dei cartoon I griffin. Figlio minore di Peter e Lois, geniale bambino diabolico, sempre impegnato a progettare piani per sbarazzarsi della madre. Il Mai Tai compare nellepisodio 14 della 3 stagione, nella puntata Gli antenati.

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Nelle pagine del sito Tradervics.com possibile leggere anche la storia del Mai Tai

moJito
Ingredienti 4.0 cl Rum bianco 3.0 cl Succo di lime 3 foglioline di menta 2 cucchiaini di t di zucchero di canna Soda Water Si adagia sul fondo al bicchiere la menta con zucchero e succo di lime e si pesta delicatamente per far sprigionare lessenza alla menta. Si aggiunge il rum e si colma con soda water. Si guarnisce con foglioline di menta.

Lorigine del Moijto cubana e sarebbe stato ideato dal barman Angelo Martnez, un cubano che gestiva il famoso bar La Bodeguita del Medio a LAvana, instancabile preparatore di cocktails. Il nome Mojito deriverebbe dalla parola voodoo Mojo che significa Incantesimo. Gli ingredienti del Mojito sono: foglie di menta (da preferire Hierba Buena), rum bianco, zucchero, succo di lime e soda (o, in alternativa, acqua

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frizzante). Viene servito freddo ed ha un gusto decisamente pungente dovuto alla combinazione della freschezza della menta e al gusto molto forte del rum. Secondo alcuni la menta va pestata, in realt per far fuoriuscire le essenze basta semplicemente premerla con il muddler. Vi sono anche alcuni accorgimenti stagionali: per esempio il sapore del Mojito diverso da stagione a stagione. Infatti in inverno pu essere pi amaro, mentre in estate pi gradevole, poich la menta si Ernest Hemingway con il Daiquiri, presenta pi matura e meno uno dei suoi cocktail preferiti aspra. Esiste anche una piccola variante, amata da Ernest Hemingway, che consiste nel mescolare due tipi di rum: il primo chiaro invecchiato da 1 a 3 anni ed il secondo ambrato invecchiato per un periodo che va dai 7 anni in su. Si presenta con un gusto pi pungente e un tasso alcolico maggiore. Il Mojito era uno dei cocktail preferiti da Hernest Hemingway insieme al Daiquiri (Mi mojito en La Bodeguita, mi daiquiri en El Floridita).

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orgASm
Ingredienti 3.0 cl Cointreau 3.0 cl Baileys Irish Cream 2.0 cl Grand Marnier Si versano gli ingredienti direttamente in un bicchiere tipo old fashioned (oppure in uno shot glass, uno di quei bicchieri che in Italia usiamo per la grappa). Si guarnisce con una ciliegina al maraschino.

Esistono molte varianti di questo cocktail. Una per esempio ricordata con una frase a doppio senso: being made on your B.A.C.K., dove lacronimo B.A.C.K. sta per fatto con Baileys, Amaretto, half and half (dove la C sta per crema), e Kahla, dove ogni ingrediente versato in parti uguali. Baileys Irish Cream (nel marchio depositato viene omesso lapostrofo) un liquore a base di whisky irlandese e di crema, realizzato dalla societ R. A. Bailey & C. di Dublino in Irlanda. Ha un tasso alcolometrico del 17%. Questo prodotto venne lanciato in commercio il 26 novembre 1974, orientato per il mercato americano. In Baileys troviamo un profumo di crema e di caff con aromi di mandorla e di nocciola ed un gusto morbido e zuccherato. Nel 2003, Bailey ha lanciato sul mercato Baileys Glide, una bevanda meno gustosa e pi lunga con 4.0% ABV (Volume di alcool, una misura del contenuto di alcool

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delle bevande alcoliche), per puntare su nuovi mercati, ma la produzione stata interrotto nel 2006. Nel 2005, Baileys ha lanciato anche una variante dellIrish Cream, quella alla menta e cioccolata e quella al caramello, con la stessa quantit di alcool (17%, come loriginale).

B 52
Ingredienti 2.0 cl Kahlua 2.0 cl Baileys Irish Cream 2.0 cl Grand Marnier Si versano gli ingredienti in uno shooter e si serve con uno stirrer. Normalmente viene servito nei bicchierini shot. Come primo ingrediente si versa il liquore al caff, seguito dalla Crema Baileys molto lentamente facendola scorrere sul retro di un cucchiaio. Infine si versa il Grand Marnier.

Nato negli Stati Uniti, composto da liquore al caff, crema Baileys e Grand Marnier. Se si riesce a prepararlo correttamente, gli ingredienti (a causa della loro diversa densit) tendono a separarsi visibilmente in tre strati. Alcuni barman aggiungono un goccio di alcol e con un fiammifero danno fuoco (versione flamb). Il suo nome riferito al bombardiere a lungo raggio B-52 Fortezza Volante, usato nella Guerra del Vietnam per sganciare le bombe incendiarie al napalm (da ci probabilmente nata una versione infiammabile). Secondo alcuni la prima versione del B52 compare nel ristorante Alices a Malibu, in California; secondo altri la sua origine legata alla Keg Steakhouse a Calgary, in Canada, nel 1977. Terza, ma non ultima, versione accreditano il B52 a Adam Honigman, un bartender al Max-

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wells Plum Bar di New York City, verso la fine degli anni 70 (oppure i primi anni 80). La sua popolarit alquanto diffusa ha creato molte varianti. Tutte insieme, questi cocktail sono considerati la Serie B-50

la versione fiammeggiante

Per un effetto pi coreografico va bevuto infiammato: per fare questo basta dare fuoco al Grand Marnier, con un fiammifero ed in pochi secondi prender fuoco. Tuttavia questo non sempre riesce ed alcuni barman sostituiscono il Grand Marnier con altri distillati o liquori di gradazione superiore o aggiungono alcol etilico puro. Una volta acceso va bevuto con la cannuccia tutto dun fiato, questo per evitare che la cannuccia prenda fuoco, in quanto aspirando, il liquido che passa dentro la cannuccia la raffredda. Anche lasciando il bicchiere acceso le fiamme non passeranno mai negli strati inferiori, dopo un po si spegner da solo, e anche lasciandolo bruciare fino alla fine gli strati di liquore sottostante al Grand Marnier rimarranno sempre freddi Le varianti del B52 B-52 con Bombay Doors: un B-52 con gin Bombay B-52 nel deserto: un B-52 con tequila al posto del Baileys B-52 con Cointreau B-53: un B-52 con Vodka B-54: un B-52 con Amaretto B-55: un B-52 con Assenzio B-57: un B-52 con Sambuca e Triple Sec al posto del Grand Marnier B-61: un B-52 con vaniglia e crema di cacao B-1: un B-52 con Vodka Ketel-One

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Il bombardiere B52

SAlty dog
Ingredienti 4.0 cl Vodka 10.0 cl Succo di pompelmo Si versano gli ingredienti in uno shaker. Si filtra poi in un bicchiere highball con il bordo orlato di sale e riempito con ghiaccio. Aggiungere 2 cannucce lunghe e servire.

Il Salty Dog un cocktail a base di vodka (ma spesso si utilizza anche il gin) e succo di pompelmo, servito in un bicchiere tipo highball con il bordo orlato di sale. Vi un cocktail simile, il Greyhound, dove lunica differenza il bicchiere senza sale. Il pompelmo, o meglio il suo succo, lelemento caratterizzante di questo drink. Lagrume probabilmente arriva dallAmerica Centrale. Si dice sia stato scoperto nel 1750, probabilmente a Barbados o alle Bahamas. In realt plausibile che da questi luoghi sia stato portato in Florida. Non ci sono per ancora alcune supposizioni valide su come abbia fatto ad arrivare dallAmerica al Mediterraneo. In Europa per tanto tempo stato usato pianta ornamentale; poi nel XIX secolo diventato popolare. Oggi il pompelmo si coltiva in tutto il mondo. Ne sono i maggiori produttori gli USA, con piantagioni in Florida e Texas. Per il Salty Dog consigliabile usare il pompelmo rosa. Si tratta di un ibrido con larancio che ha sollevato molto interesse tra i compratori, tanto da favorire ulteriori ibridazioni soprattutto con larancio moro. Sono stati raggiunti buoni risultati: il frutto sta diventando sempre pi colorato e sempre pi dolce, mentre la buccia si sta assottigliando. Al momento il pompelmo rosa

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solo una variet del pompelmo giallo, ma potrebbe succedere che in breve diventi specie autonoma di citrus. gi successo con le clementine: quando una variet raggiunge qualit peculiari facilmente ripetibili, mantenendo invariate le nuove caratteristiche, librido assume lo status di specie.

SeA Breeze
Ingredienti 4.0 cl Vodka 12.0 cl Succo di mirtilli rosso 3.0 cl Succo di pompelmo Si versano gli ingredienti in un bicchiere tipo highball, riempito con ghiaccio. Si guarnisce, infine, con una fettina di lime.

Cocktail tipicamente estivo (la brezza del vento), anche grazie alla disponibilit degli ingredienti stagionali. Alcol (vodka) e succo di frutta un mix vincente presente in numerosi drink (Screwdriver docet). Esiste anche una variante hawaiana, il Bay breeze, con il succo di ananas al posto del succo di pompelmo. Il cocktail nato negli anni Venti, ma la ricetta originale era differente da quella usata oggi: per esempio gin e granatina prendevano il posto della vodka e del succo di pompelmo. Nel 2005, con il film Red Eye, di Wes Creaven, Jackson Rippner (interpretato da Cillian Murphy) spinge contro il muro Lisa Reisert (Rachel McAdams) e urla: Non sono sicuro che tu sia una una persona tanto sincera. Ti ho seguito e studiato per tante settimane, e neanche una volta che avessi ordinato qualcosa che non fosse un fottuto Sea Breeze!. Il cocktail citato anche in French Kiss (con Meg Ryan) e Scent of Woman con Al Pacino.

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cuBA liBre
Ingredienti 5.0 cl Rum bianco 10.0 cl Cola Si versano gli ingredienti direttamente in un bicchiere tipo highball riempito con ghiaccio. Si aggiunge infine una fettina di lime.

Il Cuba libre deve il suo nome naturalmente allisola di Cuba, ma in realt sono tante le ipotesi sullorigine. Cuba Libre o Cuba libera, secondo alcuni stato ideato per festeggiare lindipendenza di Cuba dalla Spagna, verso la fine del 1800, ottenuta grazie allaiuto degli Stati Uniti: un barman cubano un la Coca Cola (prodotto tipico americano) al rum (prodotto tipico cubano) per unire simbolicamente le due nazioni. In origine pare che il Cuba libre fosse un Daiquiri allungato con Cola. Poi arriv la versione pi semplice. Vi unaltra versione che ricorda invece il giornale rivoluzionario Cuba Libre fondato nel 1928 da Julio Antonio Mella. In Wikipedia la prima versione viene raccontata cos: Il Cuba libre pare che fosse stato inventato durante una battaglia tra Spagna e Stati Uniti. successo quando i soldati americani arrivarono in gran numero sullisola di Cuba. Un pomeriggio, un gruppo di soldati americani si recarono in un bar dove di Havana. Fausto Rodriguez ricorda che un capitano entr e ordin Rum Bacardi e Coca-Cola con ghiaccio. Bevve con tanto piacere, che i soldati intorno a lui chiesero un drink identico. Al successivo giro, un soldato chiese di brindare A Cuba libera! e da qui nacque il cocktails. Tuttavia vi sono alcune incongruenze: mentre la guerra si svolgeva nel 1898, la Coca-Cola arriv a Cuba solo nel 1900. Ci non ha impedito che il Cuba Libre avesse successo anche oltre ai confini cubani e americani. Per esempio in Nicaragua, il Rum Bacardi sostituito dal Flor de Caa (la marca nazionale del rum nicaraguense): chiamato Nica Libre. In Venezuela il Cuba Libre Preparado contiene

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una spruzzata di gin e una di Angostura bitters. In Spagna viene chiamato Ron-Cola e Cubata. In Australia chiamato semplicemente Rum and Coke. In Inghilterra lo si ordina chiamandolo Bacardi and Coke. In Peru vi una variante, il Peru Libre, preparato con il pisco anzich rum. In Olanda viene comunemente chiamato Baco, abbreviativo dei due ingredienti: Bacardi rum e Coca-Cola. In Puerto Rico conosciuto come Qbalibre e si usa Ron Don Q, il rum preferito dai portoricani al posto del Bacardi. In Beverly Hills, in California, si miscela Captain Morgans Spiced Rum con Coca-Cola.

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Sex on the BeAch


Ingredienti 4.0 cl Vodka 2.0 cl Peach Schnapps 4.0 cl Succo darancia 4.0 cl Succo di mirtilli rosso Si versano gli ingredienti in uno shaker. Si versa il cocktail in un bicchiere tipo highball riempito di ghiaccio e si guarnisce con una fetta di arancia.

Il Sex On The Beach stato creato sicuramente dopo gli anni Settanta, visto che fino a quel momento nessun cocktail poteva contenere la parola sex, in quanto ritenuto sconveniente nei locali statunitensi. Quindi nacquero dapprima il Fun on the beach e poi il Peach on the beach, questultimo composto da 2 cl di vodka, 2 cl di midori, 2 cl di chambord, succo di ananas e di mirtillo rosso, che avevano leffetto di scurire enormemente il cocktail e donargli un gusto molto dolce. Il Peach on the beach non ebbe successo in Europa, vista la difficile reperibilit del Midori, e fu il Fun on the beach ad affermarsi decisamente nel vecchio continente. Il cocktail venne poi approvato dallIBA e inserito nella lista dei cocktails famosi. Oggi vi sono alcune varianti, come il Modern Sex on the Beach, dove il succo darancia viene sostituito dal succo di ananas. Altre varianti prevedono il rum al posto della vodka, mentre girano anche delle versioni analcoliche chiamate Safe Sex on the Beach, Dry Humping on the Beach oppure Virgins on the Beach, questultimo analcolico.

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APPle mArtini
Ingredienti 4.0 cl Vodka 1.5 cl Apple Schnapps 1.5 cl Cointreau Si versano gli ingredienti in un mixing glass con ghiaccio. Agitare bene con uno stirrer e versare in una coppetta da cocktails. Guarnire, infine, con una fettina di mela.

Chiamato anche Appletini o Melatini, una combinazione di vodka, Apple Schnapps e Cointreau. LApple Schnapps una grappa estratta dalla mela. Pare che questo drink comparve per la prima volta nel 1970, dalle mani di un bartender irlandese, Barry Lovern, presso lArdilaun Hotel, nella citt di Glenard Crescent, Galway, in Irlanda. E stato il cocktail preferito dal dottor John Michael Dorian (Zach Braff), nella sitcom televisiva Scrubs. A volte per al Melatini, preferisce il Pescatini. Il Melatini compare anche in unaltra sitcom, Due uomini e mezzo (Two an a Half Men) con Alan Harper (interpretato da Jon Cryer).

I personaggi di Scrubs, la sitcom televisiva della ABC Studios

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lAdy Boy
Ingredienti 3.5 cl Baileys Irish Cream 3.5 cl Brandy Si versano gli ingredienti direttamente in un tumbler basso con ghiaccio. Guarnire con un bastoncino di cannella e spolverare con una grattugiata di noce moscata.

Questo cocktail di stato creato da un fotografo, Phil Coburn che stava lavorando per il Sunday Mirror. Una notte nel 2003, in Giordania, mentre infuriava la guerra, Phil ed un amico e collega giornalista Steve Boggan, corrompevano alcuni funzionari iracheni per ottenere un visto ed entrare nel paese, Phil ide questo cocktail (che lui stesso defin terribile), chiamandolo Ladyboy. Phil e Steve convinsero il barman dellIntercontinental di Amman, che si trattava di un cocktail conosciuto e risero di gusto allidea del barman che si era bevuto lintera storia (i ladyboys sono transessuali e Phil giocava sul doppio senso di cocktails).

Il fotografo Phil Coburn

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Nella seconda settimana di Gennaio 2010 in Afghanistan, Phil e il suo reporter, Rupert Hamer, rimasero vittime di un attentato terroristico. Rupert stato ucciso, cos anche due i due militari Usa e lo stesso attentatore. Phil ha perso le gambe, ma, grazie a Dio, sopravvissuto. Nonostante ci il suo buon umore non gli passato e sar padre al pi presto. LIBA ha voluto menzionare il suo cocktail nel ricettario internazionale, in una nuova categoria: gli speciali.

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bibliografia
I testi consultati sono i seguenti Andrea Moschetti Barman. Il mondo in una goccia Plan edizioni, Firenze 2009. Harry Craddock The Savoy Cocktail Book Excelsior 1881, Milano 2007. Luciano Imbriani E lora del cocktail De Agostini, Novara 1995. Jerry Thomas - Il manuale del vero gaudente, ovvero il grande libro dei drink Feltrinelli, Milano 2007. Sall Jacques, Sall Bernard - Dizionario degli alcolici Gremese Editore, Roma 1990.

internet
http://www.iba-world.com: il sito ufficiale dellIBA (International Bartenders Association). http://www.fib.cc: il sito della Federazione Italiana Barman, dove vengono proposti anche nuovi cocktails. http://www.100cocktails.com: le ricette dei principali cocktails, con curiosit e approfondimenti (in italiano). http://www.cocktailtimes.com/: notizie ed approfondimenti su cocktails (in inglese). http://it.wikipedia.org: Enciclopedia ondine, ricca di approfondimenti e curiosit. Notizie approfondite sui cocktails le trovate per nella versione inglese: http://en.wikipedia.org/wiki/IBA_Official_Cocktail

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INDICE

Prefazione Cos un CoCktail la suddivisione dei CoCktail Quali strumenti si usano dove si servono: i vari tiPi di biCChieri le deCorazioni e le guarnizioni alCune teCniChe di PreParazione un Po di storia dei CoCktails mondiali i CoCktails CodifiCati dalliba i CoCktails Pre-dinner
Americano Bacardi cocktail Daiquiri Frozen Daiquiri Banana Daiquiri Bronx Kir Kir Royal Manhattan Manhattan Dry Manhattan Medium Margarita Martini (Dry) Martini (Perfect) Martini (Sweet) Martini (Vodka) Gibson

p.3 p.4 p.5 p.6 p.9 p.10 p.12 p.13 p.16 p.18 p.20 p.22 p.23 p.25 p.26 p.27 p.28 p.29 p.30 p.32 p.33 p.35 p.36 p.38 p.39 p.42 p.45

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Negroni Old fashioned Paradise Rob Roy Rose Whiskey Sour

p.46 p.48 p.50 p.51 p.52 p.54 p.56 p.58 p.59 p.61 p.62 p.63 p.65 p.66 p.68 p.69 p.70 p.72 p.75 p.76 p.77 p.79 p.81 p.83 p.85 p.86 p.87 p.89 p.91 p.92 p.94 p.96 p.98 p.100 p.102 p.104

i CoCktails after dinner


Brandy Alexander Black Russian White Russian French Connection God Father God Mother Golden Cadillac Golden Dream Grasshopper Porto Flip Rusty Nail

i long drink - Collins tyPe


Bellini Bloody Mary Brandy Egg Nog Bucks Fizz Mimosa Bull Shot Champagne cocktail John Collins Gin Fizz Harvey Wallbanger Horses Neck Irish Coffee Pina Colada Planters Punch Screwdriver Singapore Sling Tequila Sunrise

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i CoCktails famosi (popular cocktails)


Caipirinha Cosmopolitan Japanese Slipper Kamikaze Long Island Iced Tea Mai-Tai Mojito Orgasm B52 Salty Dog Sea-Breeze Cuba Libre Sex On The Beach Apple Martini

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sPeCial CoCktail
Ladyboy

bibliografia indiCe

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BIBLOS s.r.l.

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