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L’ernia del disco può comprimere uno qualunque dei nervi che transita nelle regioni
cervicale e lombare e provocare dolore, anche intenso, in grado di diffondersi lungo
l’intero percorso del nervo: il dolore può raggiungere collo, arti superiori e inferiori, a
seconda della vertebra interessata.
Il 70% delle ernie discali che colpiscono il tratto vertebrale si localizzano all’altezza dei
dischi C6-C7; più raro è l’interessamento della parte C5-C6.
Quest’ultimo può originare dolori diffusi e persistenti nell’area della cavità cardiaca,
simulando un infarto del miocardio.
Tuttavia, l’ernia del disco a livello del tratto cervicale è piuttosto rara, mentre è molto
più comune nel tratto lombare, lombalgia e dolori bassa schiena, in quanto le
sollecitazioni risultano tanto maggiori quanto più vicini alla zona sacrale sono i dischi
intervertebrali, essendo questa regione obbligata a sopportare un peso maggiore.
In questo caso, il dolore tende a diffondersi verso fianco, coscia, polpaccio e piede.
Ecco perché ernia lombare e dolore al fianco possono essere collegati tra loro.
La gravità dei sintomi è piuttosto collegata con la sede specifica dell’ernia e con il
relativo livello di infiammazione.
Tra queste le gambe, il basso ventre e il fianco. Ecco perché a volte ernia lombare e
dolore al fianco risultano collegati l’una all’altro. Proprio per tale motivo, un’ernia o
una protrusione localizzate in una sede particolarmente sensibile possono essere
associate a una maggior intensità della sintomatologia, rispetto a un’ernia lontana dalle
terminazioni nervose.
Anche alla luce di questa considerazione, ogni approccio terapeutico va personalizzato
sulla base del singolo caso e, nonostante la chirurgia resti il miglior trattamento
risolutivo, non sempre costituisce la prima indicazione che il medico propone al
paziente.