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Una strategia per il passaggio al software libero

27-06-2011

1 Introduzione
Per informazioni sul concetto di software proprietario vedi: http://it.wikipedia.org/wiki/Software_proprietario Per un approfondimento sulla natura del software libero vedi: http://it.wikipedia.org/wiki/Software_libero Per un approfondimento sui vantaggi del software libero vedi: http://softwarelibero.it/altri/economia-sl.shtml

2 Classificazione del software


Dobbiamo considerare due gruppi di software utilizzati in ogni organizzazione: Software lato cliente (client): l'insieme dei programmi che si trovano installati nel computer dell'utente oltre al sistema operativo stesso (Windows), per esempio programmi per la scrittura (MS Word), per fogli elettronici (MS Excel) e per foto ritocco (Photoshop). Software lato server: i programmi di base che permettono il computer di funzionare (sistema operativo MS NT/2000, database) e le applicazioni installate e utilizzate dagli utenti collegati (gestionali ad hoc per l'amministrazione).

3 Le difficolt
Normalmente il passaggio da software proprietario a software libero richiede uno sforzo maggiore per il software lato server, in quanto il software applicativo proprietario viene sviluppato per determinati sistemi operativi o framework commerciali. Di regola una applicazione per ambiente MS Windows, per esempio, non pu essere portata senza un considerevole sforzo ad altre piattaforme. In generale il grado di difficolt nell'adozione del software libero dipende da diversi fattori tra i quali: Linguaggio di programmazione utilizzato. Sistema operativo sottostante. Tipo di database o sistema di archiviazione dati in utilizzo. Protocolli di comunicazione usati. Metodi di integrazione con altri sistemi. Capacit di adattamento degli utenti. Pagina 1 di 3

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Disponibilit di supporto tecnico. Esperienze e conoscenze acquisite con l'uso del software libero. Grandezza dell'organizzazione e del progetto.

In alcuni casi il passaggio pu essere semplice o quasi immediato. Se l'applicativo lato server utilizzato stato sviluppato in un linguaggio o framework multi-piattaforma, passare da un sistema operativo proprietario ad uno libero potrebbe essere facile. Per valutare il grado di difficolt, e quindi il costo di un passaggio lato server, ci vuole un'analisi particolare di ogni sistema. Oltre allo studio della applicazione stessa, va considerata la migrazione del database, dei protocolli, dell'interfaccia utente e dei metodi di collegamento ad altri sistemi. Se consideriamo il software lato cliente, quello installato sui PC degli utenti, vediamo che la situazione molto diversa. Oggi abbiamo a disposizione software libero equivalente e compatibile praticamente con tutti i software commerciali usati normalmente in ufficio. La maggioranza dei software liberi distribuita sotto licenza GPL, vedi : http://it.wikipedia.org/wiki/GNU_General_Public_License La licenza GPL non vieta che sia richiesto un pagamento per il software libero (libero non vuole dire gratis). Comunque, il costo di installazione di un software libero ridotto e produce risparmio a medio e lungo termine. Molti studi sono stati realizzati sull'adozione del software libero in tutto il mondo. Per una panoramica vedi: http://it.wikipedia.org/wiki/Elenco_di_casi_di_adozione_di_software_libero

4 La strategia
Come possiamo valutare se il passaggio al software libero un vantaggio per una determinata organizzazione? Quali sono i passi essenziali nel processo di adozione del software libero? Le principali azioni possibili di fronte al lavoro di passaggio dal software proprietario a quello libero sono: 1. Semplice e immediata sostituzione del software proprietario con un software libero equivalente. Per esempio: OpenOffice al posto della Suite MS Office. 2. Conversione dei dati o archivi in formati proprietari a formati liberi equivalenti e uso di un software libero adatto. Questo accade con alcune applicazioni multimedia dove i formati dei file proprietari sono protetti da diritti d'autore. 3. Uso del software proprietario su una piattaforma libera tramite emulazione della piattaforma proprietaria. Questo il caso dell'uso di Wine su Linux per eseguire applicazioni Windows. Lo stesso succede per applicazioni .NET (framework Microsoft) che possono essere eseguite con MONO su Linux. 4. Porting del software proprietario funzionante su una piattaforma proprietaria ad una piattaforma libera senza grande sforzo di programmazione. Per esempio: una applicazione Openlinea informatica Pagina 2 di 3

scritta in JAVA pu essere trasportata da Windows a Linux senza ricompilazione. Applicazioni in altri linguaggi di programmazione (COBOL, C/C++ etc) possono essere ricompilate e adattate ad un ambiente libero con un certo sforzo di programmazione. 5. Riprogrammazione totale del software proprietario originale per l'utilizzo su piattaforma libera. Questa soluzione la pi costosa in quanto necessit di un re-design del sistema e un completo sforzo di sviluppo software. Pu essere usata se il sistema in questione diventato obsoleto o troppo costoso da mantenere e se il passaggio a software libero rappresenta un significativo risparmio. Un'azione indispensabile e onnipresente l'addestramento degli utenti all'uso dei software liberi adottati. In molti l'apprendimento non difficile, in quanto i programmi liberi di uso comune sono molto simili agli analoghi proprietari. Il processo per passare al software libero implica: 1. Analisi dettagliata dei costi per identificare i punti dove intervenire. I costi non sono solo rappresentati da licenze d'uso, ma da tutti i fattori relativi all'operazione del sistema. Per esempio: manutenzione, addestramento, malfunzionamenti e obsolescenza del sistema. La migrazione raramente sar totale, spesso solo il lato cliente viene considerato vantaggioso. 2. Progettazione dell'intervento di migrazione. Viene fatta una simulazione dei benefici con l'uso di migrazioni di prova per valutare al massimo le reali difficolt e i costi. Si ipotizza la migrazione di alcuni utenti/server al software libero con conseguente monitoraggio per misurare il costo/beneficio ottenuto. 3. Esecuzione della migrazione secondo il piano stabilito. Gli interventi possono essere distribuiti nel tempo e nello spazio. Il monitoraggio un obbligo per correggere possibili errori di progetto o migliorare l'efficienza della migrazione. 4. Rapporto periodico, con dati del monitoraggio, e calcolo dei vantaggi sia economici che funzionali ottenuti.

5 Conclusione
Il passaggio dal software proprietario non soltanto motivato dal risparmio, esso rappresenta un movimento verso la trasparenza, l'accessibilit e l'indipendenza dai monopoli. Inoltre, rappresenta una scelta motivata da ragioni di sicurezza sia materiale che strategica nazionale. Questo modesto documento ha voluto presentare i punti pi importanti di un processo di adozione del software libero che pu essere molto articolato e avere svariate conseguenze nel mondo del business. Da anni il tradizionale modello del software proprietario viene messo in discussione da enti ed aziende e, allo stesso tempo, il software libero acquisisce sempre maggiore maturit. Paulo Paganelli Openlinea informatica S.r.l.

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