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Variabilità genetica nelle piante

La variabilità genetica che si manifesta ad ogni nuova generazione filiale,  è assicurata


dalla riproduzione sessuata.
Questo è possibile dal momento che i caratteri genetici sono codificati da geni nelle loro diverse
espressioni, sui quali agiscono quattro processi casuali:

1.  crossing over, cioè la rottura della doppia elica e lo scambio di segmenti di DNA fra    una coppia
di cromosomi omologhi (profase della meiosi I);
2.  assortimento indipendente, per cui le coppie di cromosomi omologhi si distribuiscono in modo
indipendente tra loro nelle cellule figlie ((metafase della meiosi I);
3.   fecondazione dei gameti;
4.   mutazioni spontanee, che possono cambiare l’assetto genomico originario.
 
Ad ogni generazione quindi la selezione naturale può operare una “scelta”, facendo sopravvivere gli
individui portatori di quelle  combinazioni alleliche più favorevoli in quel contesto ambientale. Allo
stesso modo la variabilità genetica ha offerto all’Uomo molti vantaggi di “scelta”: da un incrocio
parentale, pilotato per ottenere determinate caratteristiche nella generazione filiale, si potranno
scegliere gli individui con le caratteristiche migliori.

Variabilità genetica negli animali


Sulla base delle analisi genomiche effettuate mediante l’impiego di marcatori molecolari STR (Short
Tandem Repeat), ilLaboratorio di Biotecnologie Genetiche dell’ Università di Pisa, ha indagato la
Variabilità Genetica mediante metodiche di Genetica Molecolare delle seguenti popolazioni:
Le principali razze bovine da carne nazionali ed internazionali (Chianina, Marchigiana, Romagnola,
Maremmana, Piemontese, Charolais, Limousine). Per queste razze sono state effettuate inoltre le
stime delle rassomiglianze genetiche tra singoli individui e tra razze. L’applicazione del Genotipo
Multilocus Individuale ha reso possibile la definizione di sottopopolazioni a priori ed a posteriori, allo
scopo di meglio definire la struttura genetica delle popolazioni in esame. – Finanziamenti ARSIA,
ARAM, Ministero della Salute –
1 Le popolazioni bovine autoctone della Regione Toscana: Pontremolese, Garfagnina, Calvana.
Anche la variabilità genetica di queste popolazioni è stata indagata con il suddetto approccio di
studio – Finanziamento ARSIA –
2 La popolazione Asinina dell’Amiata – Finanziamento PRIN –
3 La razza Ovina Massese – Finanziamento ARSIA –
4 Le razze ovine Autoctone dell’Italia Meridionale Continentale: Altamurana, Bagnolese, Gentile di
Puglia, Laticauda, Leccese. -Finanziamento Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e
Forestali-

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