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SVILUPPO DEL LINGUAGGIO E

DIVERSITÀ LINGUISTICA
STEF ANI A SI NESI – UNI VER SI TÀ D EGL I STUD I D I
C AM E R I N O
PUNTI CHIAVE LEZIONE DI OGGI

• Modalità di acquisizione del linguaggio e


alfabetizzazione emergente.

• Bilinguismo: modalità di apprendimento.

• Apprendimento del linguaggio e diversità


linguistiche.

STEFANIASINESI
SVILUPPO DEL LINGUAGGIO E
DIVERSITÀ LINGUISTICA
• Coordinare suoni, significati, parole e sequenze di
parole, volume, tono di voce, inflessione e alternanza
dei ruoli.

• Verso i quattro anni di età, la maggior parte dei


bambini, possiede un vocabolario di migliaia di parole e
conosce le regole grammaticali per sostenere le
conversazioni a livello elementare.

• Le culture creano le parole per i concetti che per esse


sono importanti.

• Le lingue cambiano nel corso del tempo e riflettono il


mutamento dei bisogni e dei valori culturali.

STEFANIASINESI
L’ENIGMA DEL LINGUAGGIO

• Fattori biologici, culturali ed esperienziali hanno un ruolo nello


sviluppo e acquisizione del linguaggio.
• I bambini devono essere in grado di comprendere le
intenzioni altrui per poter acquisire parole, espressioni, concetti
oltre a rilevare i pattern presenti nell’uso altrui di parole ed
espressioni allo scopo di costruire la grammatica della propria
lingua.
• Due tendenze sistematiche:
1. Una nuova etichetta si riferisce ad un oggetto intero e non
solo ad una sua parte.
2. Una data etichetta si riferisce ad una classe di oggetti simili.
• Le ricompense e le correzioni hanno un ruolo fondamentale
nell’apprendere il corretto uso ma nel mettere insieme le parti
di questo complicato sistema è necessario il pensiero.

STEFANIASINESI
QUANDO E IN CHE MODO SI SVILUPPA
IL LINGUAGGIO?

STEFANIASINESI
SUONI E PRONUNCIA

• A cinque anni circa la maggior parte dei bambini


padroneggia i suoni della propria lingua, ma alcuni
di essi possono continuare ad essere non articolati
bene.

STEFANIASINESI
VOCABOLARIO E SIGNIFICATI

• Nei primi anni della scuola primaria possono avere


problemi con termini astratti e non comprendono il
periodo ipotetico, possono interpretare tutte le
affermazioni alla lettera, non capiscono il sarcasmo
o il linguaggio metaforico.
• In adolescenza sono capaci di usare crescenti
abilità cognitive per apprendere i significati di
parole astratte e per usare un linguaggio poetico e
figurato.

STEFANIASINESI
GRAMMATICA E SINTASSI

• Nel processo che porta alla comprensione delle


regole che governano una lingua i bambini
possono compiere errori:
• Ipercorrettismo
• Presto i bambini padroneggiano la sintassi, anche
qui subentra l’ipercorrettismo.
• All’inizio della scuola primaria i bambini possono
comprendere il significato delle frasi passive ma
non usano la costruzione passiva.

STEFANIASINESI
PRAGMATICA

• La pragmatica riguarda l’appropriato uso della


lingua ai fini della comunicazione nei contesti
sociali: definisce come iniziare una conversazione.
Raccontare una barzelletta, interrompere, far
proseguire una conversazione o adattare il proprio
linguaggio all’ascoltatore.

STEFANIASINESI
CONSAPEVOLEZZA METALINGUISTICA

• Intorno ai cinque anni i bambini iniziano a


sviluppare la consapevolezza metalinguistica
ovvero la comprensione del proprio uso del
linguaggio.
• Sono pronti per studiare le regole prima appresa in
modo implicito ma non espresse in modo
consapevole.

STEFANIASINESI
ALFABETIZZAZIONE EMERGENTE

• Nella maggior parte delle lingue, leggere è uno stadio


fondamentale dell’apprendimento.
• Alfabetizzazione emergente: abilità e conoscenze
solitamente sviluppate in età prescolare, che
costituiscono le basi dello sviluppo delle competenze di
lettura e scrittura.
Due ampie categorie per lo sviluppo della lettura:
• Comprensione di suoni e codici (capire che le lettere
hanno dei nomi, che determinati suoni corrispondono a
determinate lettere e che le parole sono formate da
suoni).
• Abilità del linguaggio orale (vocabolario attivo e
passivo, conoscenza della sintassi, capacità di
comprendere e raccontare storie).

STEFANIASINESI
ALFABETIZZAZIONE EMERGENTE

STEFANIASINESI
INTERNALIZZAZIONE ED
ESTERNALIZZAZIONE
• Un modo di pensare alla competenza alfabetica
emergente è rappresentato dalle nozioni di processi e
abilità di internalizzazione e di esternalizzazione.
• “Il lettore deve decifrare le unità grafiche tramutandole
in unità di suono e le unità di suono tramutandole in
unità linguistiche. Questo tipo di processo coinvolge
l’internalizzazione. Tuttavia, la capacità di pronunciare
una parola scritta o una serie di parole scritte non è
sufficiente per la lettura. Il lettore competente deve
comprendere queste derivazioni di tipo uditivo,
collocandole nella corretta cornice concettuale e
contestuale” (Whitehurst e Lonigan, 1998).

STEFANIASINESI
COMPONENTI DI ALFABETIZZAZIONE
EMERGENTE

STEFANIASINESI
COSTRUIRE LE BASI

1. Conversazioni con gli adulti, sviluppano la


conoscenza della lingua.
2. Lettura congiunta, libri usati per parlare di suoni,
parole, immagini e concetti.
• Le esperienze che i bambini maturano a casa sono
fondamentali per lo sviluppo del linguaggio e
dell’alfabetizzazione.
• Importanza del coinvolgimento con la scuola.

STEFANIASINESI
QUANDO I PROBLEMI PERSISTONO

• Blachman e colleghi (2014) hanno notato che tra il


70% e l’80% di studenti che manifestavano difficoltà
di lettura durante i primi anni di scuola non aveva
ancora raggiunto il livello dei compagni, dopo 10
anni.
• Un intervento intensivo e tempestivo tramite
insegnamento diretto e pratica di lettura è
fondamentale.
• E’ necessario un sostegno continuo.

STEFANIASINESI
ALFABETIZZAZIONE EMERGENTE E
DIVERSITÀ LINGUISTICA
• Le abilità di alfabetizzazione emergente sono
fondamentali per gli apprendimenti scolastici, a
prescindere dalla lingua, o dalle lingue, parlate dal
bambino.
• L’internalizzazione e l’esternalizzazione sono
importanti per imparare a leggere in tutte le lingue.

STEFANIASINESI
SVILUPPO DEL BILINGUISMO

• Bilinguismo additivo
• Bilinguismo sottrattivo

• I bambini bilingui raggiungono gli stadi fondamentali di


entrambe le lingue con gli stessi tempi dei bambini
monolingui.

• Prima dei cinque anni.


• Verificarsi in una gamma di contesti
• Essere sistematica, coerente e sostenuta sia a casa che nella
comunità

• La prima infanzia è il periodo migliore per acquisire due lingue


autonomamente attraverso l’esposizione.

STEFANIASINESI
BENEFICI DEL BILINGUISMO

• Livelli più alti di bilinguismo sono associati a


maggiori abilità cognitive in aree come la
formazione concettuale, la creatività, la teoria della
mente, la flessibilità cognitiva, l’attenzione e il
funzionamento esecutivo, e la consapevolezza che
parole stampate sono simboli della lingua.
• I bambini bilingui hanno una comprensione
metalinguistica più avanzata.

STEFANIASINESI
PERDITA DI UNA LINGUA

• La lingua madre è la lingua parlata dalla famiglia di


un bambino o dai parenti più anziani quando la
società, nel suo complesso, parla una lingua
diversa.
• Bisognerebbe raggiungere un bilinguismo
bilanciato, competenza aggiuntiva in una seconda
lingua che non comporta la perdita della propria
lingua madre.

STEFANIASINESI
LINGUAGGIO CONTESTUALIZZATO E
SCOLASTICO
• La competenza in una seconda lingua presenta
due aspetti:
1. La comunicazione interpersonale (abilità
linguistiche fondamentali o contestualizzate)
2. Usi standard scolastici della lingua, come la lettura
e lo svolgimento di esercizi di grammatica
(linguaggio scolastico).
Due-tre anni per il linguaggio contestualizzato.
Più di tre anni per il linguaggio accademico.

STEFANIASINESI
ERRORI COMUNI E TRAGUARDI
NELL’APPRENDIMENTO DI UNA
SECONDA LINGUA

STEFANIASINESI
CULTURA E DIVERSITÀ
STEF ANI A SI NESI – UNI VER SI TÀ D EGL I STUD I D I
C AM E R I N O
PUNTI CHIAVE LEZIONE

• Esplorare il ruolo delle influenze culturali


sull’intelligenza e l’apprendimento; evidenziare i
conflitti e le compatibilità.
• Status socio-economico e influenza
sull’apprendimento.
• Ruolo del pregiudizio e dello stereotipo.
• Ruolo del genere e del sesso.
• Che cosa si intende per educazione multiculturale.
• Resilienza e classi resilienti.

STEFANIASINESI
RUOLI E INFLUENZE DELLA DIVERSITÀ
CULTURALE
• Cultura: conoscenza, valori, attitudini, tradizioni,
lingua e valori che danno forma e direzione alle
credenze e guidano il comportamento di un
gruppo di persone.
• La cultura è stata paragonata ad un iceberg, di cui
solo un terzo è visibile (costumi, tradizioni), il resto è
nascosto e sconosciuto.
• Molte differenze culturali sono “sommerse”
(preferenze e convinzioni implicite, sottaciute o
inconsce).

STEFANIASINESI
LA CULTURA COME UN ICEBERG

STEFANIASINESI
LE DIFFERENZE CULTURALI

• Le influenze culturali sono diffuse e pervasive.


• Differenze nelle regole di condotta delle relazioni
interpersonali.
• Alcuni psicologi affermano che sia la cultura a
definire l’intelligenza.
• Differenze (intelligenza e sintomi disturbi psicologici)
tra culture orientali e occidentali.

STEFANIASINESI
CONFLITTI E COMPATIBILITÀ
CULTURALI
• Abitudini, comportamenti e stili di vita, possono
provocare, se non compresi, fraintendimenti e
conflitti, in particolare quando si riferiscono a valori
e competenze della cultura dominante.
• Alcuni comportamenti vengono percepiti come
inappropriati, contrari alle regole, volgari, irrispettosi.
• Valori culturali dominanti: norma (es. bambina
statunitense di origine messicana).

STEFANIASINESI
DISPARITÀ ECONOMICHE E DI CLASSE
SOCIALE
• Consapevolezza circa la classe sociale.
• La condizione di classe sociale deve essere
ridefinita non solo in base alla ricchezza, ma al
prestigio, potere e livello di istruzione arrivando a
definire lo status socio-economico.
• Status socio-economico: posizione relativa
all’interno della società, basata sul reddito, sul
potere, sul background e sul prestigio.
• La maggior parte dei ricercatori identifica quattro
livelli generali di status socio-economico: alto,
medio, classe lavoratrice, basso.

STEFANIASINESI
SALUTE, AMBIENTE E CONFLITTI
FAMILIARI

• Gli effetti negativi della povertà si fanno sentire ancor


prima della nascita del bambino.
• Nei primi anni di vita i bambini poveri hanno livelli di
ormoni dello stress maggiori rispetto a quelli di bambini di
classe media e di famiglie abbienti.
• Basse aspettative – scarsa autostima scolastica -
impotenza appresa.
• Legittimare aspettative basse e non fornire adeguate
risorse e opportunità.
• Circolo vizioso: continua svalutazione e fallimenti
conseguenti.

STEFANIASINESI
INFLUENZA DEI COETANEI E
RESISTENZA CULTURALE
• Resistenza culturale=predittore di abbandono.
• Spesso la condizione di povertà e di status socio-
economico basso significa per questi individui non
considerare importante la dimensione culturale che
ritengono svilente per la loro identità.

STEFANIASINESI
CONTESTO FAMILIARE E RISORSE

• Le famiglie povere spesso non hanno la possibilità di


accedere a contesti scolastici adeguati la cui
frequenza può favorire lo sviluppo sociale e
cognitivo.
• Tale situazione, anche se frequente, non è
generalizzabile.
• Le risorse che la famiglia e la comunità mettono in
campo per rappresentano il maggior predittore di
successo scolastico.

STEFANIASINESI
CHE COS’È IL PREGIUDIZIO?
• Pregiudizio: un giudizio prematuro o una generalizzazione irrazionale
riguardo a un’intera categoria di persone.
• E’ un insieme di credenze, emozioni e tendenze a particolari azioni.
• Es. si ha un pregiudizio verso le persone in sovrappeso se si pensa che
siano pigre (credenza), se si prova ribrezzo (emozione) e ci si rifiuta di
uscire con loro (azione).
• Motivi di pregiudizio:
Razza (è pervasivo e non si limita a un singolo gruppo)
Etnicità
Religione
Politica
Geografia
Lingua
Orientamento sessuale
Genere o aspetto

STEFANIASINESI
LO SVILUPPO DEL PREGIUDIZIO
• Il pregiudizio si sviluppa già intorno ai 4-5 anni.
• Origine del pregiudizio come trasmissione culturale;
in alcune ricerche, però, si osserva la presenza di
pregiudizi razziali in bambini come risultato di una
combinazione di fattori sociali e personali.
• Una fonte di pregiudizio è la tendenza umana a
dividere il mondo sociale in due categorie: noi e gli
altri.
• Anche le emozioni hanno un ruolo.
• Il pregiudizio è molto più di una tendenza a creare
gruppi, di un’autogiustificazione, o di una reazione
emotiva, è anche un insieme di valori culturali.

STEFANIASINESI
LO SVILUPPO DEL PREGIUDIZIO
• Razza: categoria creata dalla società e basata
sull’aspetto e sulla discendenza.
• Etnicità: eredità culturale condivisa da un gruppo di
persone.
• Il pregiudizio è difficile da combattere, perché fa parte
dei nostri processi cognitivi.
• Ci sono schemi che organizzano la nostra conoscenza
riguardo le persone che frequentiamo e tutte le nostre
attività quotidiane.
• Gli stereotipi sono descrizioni semplificate che si
applicano a tutti i membri di un gruppo.
• Come per tutti gli schemi, usiamo gli stereotipi per dare
un senso al mondo.

STEFANIASINESI
MINACCIA DELLO STEREOTIPO

Minaccia dello stereotipo: il peso emozionale aggiuntivo


dovuto al timore che la performance possa confermare
uno stereotipo che gli altri hanno costruito su di noi.
Come influisce sull’apprendimento?
1. Impedire alle persone di dare il meglio nei test e nei
compiti
2. Interferire con l’apprendimento di una materia e
l’attenzione dedicata a essa (es. la matematica)
3. Diminuire l’interesse e il valore assegnato a tale
materia
La minaccia dello stereotipo la profezia che si
autoavvera (Merton, 1948).

STEFANIASINESI
COMBATTERE LA MINACCIA DELLO
STEREOTIPO
• Aronson e collaboratori (2002) hanno dimostrato i potenti effetti del cambiamento
delle convinzioni riguardo all’intelligenza cambiamento di esiti e traiettorie di
sviluppo.
• Un atteggiamento mentale positivo mirato alla crescita e al miglioramento possa
essere appreso e costituire uno schema valido per tutta la vita.
• Teoria incrementale dell’intelligenza: difficoltà e insuccessi non sono un segnale di
scarse capacità, ma un feedback sulla nostra prestazione grazie all’impegno
attiviamo e sviluppiamo intelligenza e capacità mettendole a frutto nel migliore
dei modi. L’impegno assume un ruolo fondamentale.

Obiettivi di padronanza o di crescita

Chi crede che le capacità sono incrementali, si impegna di più, si pone in prevalenza
obiettivi di padronanza, si sforza di realizzare nuovi apprendimenti.

STEFANIASINESI
COMBATTERE LA MINACCIA DELLO
STEREOTIPO
• Queste teorie creano la nostra realtà.
• Chi crede che le capacità siano entità fisse non si
espone a nuove esperienze, si pone obiettivi di
prestazione, rinuncia alla possibilità di
apprendimento.
• Chi crede che le capacità siano incrementali, si
impegna di più, si pone obiettivi di padronanza, si
sforza di realizzare nuovi apprendimenti, crea le
condizioni per accrescere le competenze.
• Effetti non solo sull’apprendimento ma in tutte le
sfere di attività personale.

STEFANIASINESI
RICERCA

• Dweck ha misurato la teoria dell’intelligenza in un


gruppo di ragazzi che iniziavano la prima media,
indagando anche le reazioni all’insuccesso e il
rendimento scolastico in quinta elementare.
• Gli studenti in possesso della teoria dell’entità si
trovarono svantaggiati.

STEFANIASINESI
IL GENERE NELL’INSEGNAMENTO E
NELL’APPRENDIMENTO
• La parola “genere” di norma si riferisce a tratti e
comportamenti che una particolare cultura ritiene appropriati
per uomini e donne. Di contro, il sesso si riferisce alle differenze
biologiche (Brannon, 2002; Deaux, 1993).
• L’identità in termini di genere e sesso ha tre componenti:
1. Identità di genere è l’autoidentificazione di una persona
come maschio o femmina.
2. L’orientamento sessuale riguarda le scelte di una persona in
fatto di partner sessuali.
3. I comportamenti del ruolo di genere sono quei
comportamenti e quelle caratteristiche che la cultura
associa a ciascun genere.
• L’identità sessuale è una complessa costruzione di credenze,
atteggiamenti e comportamenti.

STEFANIASINESI
ORIENTAMENTO SESSUALE

• L’orientamento sessuale riguarda ciò che si


percepisce come attrazione, “un meccanismo
interno che dirige la sessualità di una persona verso
femmine, maschi o verso entrambi, magari a diversi
livelli (Savin-Williams e Vrangalova, 2013).
• LGBTQ: persone il cui orientamento sessuale è gay,
transgender, bisessuale, o coloro che si interrogano
sul loro orientamento sessuale.
• Hanno più probabilità di subire bullismo e ad alto
rischio di fare assenze e tentare il suicidio.

STEFANIASINESI
ORIENTAMENTO SESSUALE

• Sviluppo dell’orientamento sessuale come parte


dell’identità:
Sentirsi diverso, a partire dai 6 anni, il bambino può
essere o meno interessato alle attività di altri bambini
dello stesso sesso. Alcuni possono trovare preoccupante
questa differenza e venir “scoperti”, altri no.
Sentirsi confusi, nell’adolescenza si provando attrazione
per coetanei dello stesso sesso, possono sentirsi confusi,
sconvolti, soli e insicuri sul da farsi. Possono sentire la
mancanza di modelli di ruolo e cercare di cambiare.
Accettazione, da giovani adulti, risolvono i problemi
dell’orientamento sessuale e si identificano come gay,
lesbiche, bisessuali. Possono scegliere di rendere
pubblico l’orientamento oppure no.

STEFANIASINESI
RUOLI DI GENERE

• I ruoli di genere sono le aspettative sul modo in cui


maschi e femmine dovrebbero comportarsi, riguardano
cioè ciò che è maschile e femminile.
• Già dai due anni sono consapevoli delle differenze tra i
generi.
• Per mezzo delle interazioni con famiglia, coetanei,
insegnanti, giocattoli e ambiente, si sviluppano schemi
di genere: strutture cognitive organizzate che includono
informazioni relative al sesso, che influenzano a loro
volta il modo in cui i bambini pensano e si comportano.
• Verso i quattro anni i bambini hanno un senso iniziale dei
ruoli di genere e a cinque anni sviluppano uno schema
riguardo ai vestiti, giochi, comportamenti e carriere
“giusti” per maschi e femmine.

STEFANIASINESI
TEORIA DEGLI SCHEMI DI GENERE

STEFANIASINESI
L’EDUCAZIONE MULTICULTURALE:
CREARE CLASSI INCLUSIVE
• Educazione multiculturale: un’educazione che
promuove equità nella scolarizzazione di tutti gli
studenti.
• L’educazione multiculturale secondo Banks ha
cinque valenze e rappresenta un arricchimento nel
curriculum. Per renderla appropriata per tutti gli
studenti occorre considerare tutte le valenze. Il
modo in cui sono strutturate le attività sportive e la
consulenza psicologica, il metodo di insegnamento
impiegato, le lezioni sul pregiudizio, le prospettive sul
sapere.

STEFANIASINESI
LE VALENZE DELL’EDUCAZIONE
MULTICULTURALE SECONDO BANKS

STEFANIASINESI
L’EDUCAZIONE MULTICULTURALE:
CREARE CLASSI INCLUSIVE
Pedagogia culturalmente rilevante: insegnamento d’eccellenza per
studenti di diverse etnie che porti al successo scolastico, allo sviluppo e al
mantenimento della loro cultura e alla consapevolezza critica per opporsi
allo status quo.

L’insegnamento dovrebbe rispondere a tre quesiti:


1. Gli studenti devono vivere il successo accademico. Hanno bisogno di
apprendere la lettura, la matematica, la tecnologia, le scienze sociali
e politiche per essere membri attivi della democrazia.
2. Gli studenti devono sviluppare/mantenere le loro competenze
culturali. Man mano che aumentano le capacità accademiche, gli
studenti devono conservare le loro competenze culturali.
3. Gli studenti devono sviluppare coscienza critica per sfidare lo status
quo. Devono sviluppare coscienza socio-politica che permetta loro di
criticare le norme sociali, i valori, i divieti e le istituzioni che producono
e mantengono iniquità sociali.

STEFANIASINESI
L’EDUCAZIONE MULTICULTURALE:
CREARE CLASSI INCLUSIVE
Delpit (2003) afferma che i docenti:
• Devono essere convinti delle capacità intellettuali,
dell’umanità e del carattere spirituale dei loro
alunni. Devono credere in questi bambini.
• Devono contrastare il pregiudizio che il successo
scolastico dipenda solo dal frequentare contesti
elitari, mentre indice di buon apprendimento deve
essere la qualità dell’insegnamento.
• Devono imparare a conoscere i loro studenti e il
loro contesto di appartenenza senza pregiudizi.

STEFANIASINESI
• Privilegiare metodologie didattiche di recupero e
supporto a situazioni di fragilità riconoscere le
potenzialità di ciascuno, con l’obiettivo di offrire
opportunità e occasioni significative di
apprendimento anche in contesti problematici o
deprivati, lavorando sullo sviluppo di capacità di
resilienza.

STEFANIASINESI
CARATTERISTICHE DI SCUOLE E
DOCENTI ASSOCIATE AL SUCCESSO
SCOLASTICO

STEFANIASINESI
L’EDUCAZIONE MULTICULTURALE:
CREARE CLASSI INCLUSIVE
• Resilienza: la capacità di adattarsi allo sviluppo
malgrado circostanze difficili e fattori di rischio.
• Educare alla resilienza è un importante obiettivo da
perseguire, non solo perché può favorire il successo
scolastico, ma anche come promotore in capacità
resilienti anche in altri ambiti quali quello affettivo,
emotivo e relazionale.

STEFANIASINESI
CLASSI RESILIENTI

• Gruppo minoritario: un gruppo di persone socialmente


svantaggiato non sempre corrispondente a una
minoranza nelle cifre effettive.
• Le migliori pratiche per gli studenti appartenenti a
questo gruppo:
Autoefficacia scolastica: convinzione di credere nella
propria capacità di apprendere.
Apprendimento autoregolato: riveste un ruolo
fondamentale per un ambiente di studio ordinato e
sicuro.
Autodeterminazione scolastica: prendere decisioni,
stabilire ruoli e mantenerli.
Relazioni efficaci: docente-studente, coi compagni,
scuola-famiglia.

STEFANIASINESI
STUDENTI RESILIENTI

• Progrediscono nonostante le difficoltà, sono


attivamente impegnati e coinvolti nella scuola.
• Buone capacità interpersonali, fiducia nelle proprie
possibilità di apprendere, atteggiamenti positivi
verso la scuola, orgoglio etnico e alte aspettative.
• Sono maggiormente in grado di far fronte a stress
emotivi e psicologici, di utilizzare comportamento
adattivi e di essere “competenti”.
• Un soggetto “competente” è in grado di utilizzare le
giuste strategie e/o abilità nel sapere come reagire
di fronte alle avversità.

STEFANIASINESI
VALORI CULTURALI E STILI DI
APPRENDIMENTO
• Alcuni studenti preferiscono attività cooperativa e
non amano entrare in competizione con i
compagni.
• Diversificazione delle modalità di insegnamento-
apprendimento proposte.
• Essere sensibili agli stili di apprendimento e proporre
metodologie personalizzate che consentono a
ciascuno di poter imparare meglio.

STEFANIASINESI
L’EDUCAZIONE MULTICULTURALE:
CREARE CLASSI INCLUSIVE
• La classe è un ambiente di comunicazione speciale; ha
il suo insieme di regole su quando, come, a chi, di che
cosa e in che modo usare il linguaggio.
• Pragmatica: le regole di come e quando usare il
linguaggio per comunicare in una particolare cultura.
• Strutture partecipate: le regole formali e informali che
indicano come prendere parte a una data attività.

• Definiscono la partecipazione adeguata per ciascuna


attività scolastica.

STEFANIASINESI
FONTI DI FRAINTENDIMENTO

• Alcuni bambini sono più bravi a interpretare le


situazioni della classe perché le strutture
partecipate della scuola coincidono con quelle
apprese a casa.
• Bambini provenienti da contesti culturali diversi,
potrebbero fraintendere o avere tempi di risposta
più lunghi.
• E’ fondamentale ridurre il gap linguistico e utilizzare
modalità comunicative chiare e dirette.
• Non bisogna presumere che gli studenti sappiano
cosa fare.

STEFANIASINESI

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