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LO SVILUPPO COGNITIVO

STEF ANI A SI NESI – UNI VER SI TÀ D EGL I STUD I D I


C AM E R I N O
PUNTI CHIAVE LEZIONE

• Definizione di sviluppo a partire dai tre principi


universalmente condivisi e dai contributi del dibattito
ancora aperto.

• Stato dell’arte delle ricerche in corso sullo sviluppo fisico


del funzionamento del sistema nervoso.

• Teoria di Piaget sullo sviluppo cognitivo.

• Teoria dello sviluppo socio-cognitivo di Vygotsky.

• Dibattito di Piaget e Vygotsky e influenza sulla ricerca in


educazione.

STEFANIASINESI
UNA DEFINIZIONE DI SVILUPPO

• Il termine sviluppo si riferisce a determinati cambiamenti


che si manifestano in modo ordinato e persistono per un
periodo di tempo ragionevolmente esteso e che
avvengono negli esseri umani (o negli animali) a partire
dal concepimento fino alla morte.

• Lo sviluppo umano si divide in:


1. Sviluppo fisico
2. Sviluppo personale
3. Sviluppo sociale
4. Sviluppo cognitivo

STEFANIASINESI
LA MATURAZIONE E
L’APPRENDIMENTO
• La maturazione è un insieme di cambiamenti che
avviene per natura e in modo spontaneo e
programmato a livello genetico. Gran parte dello
sviluppo fisico ricade in questa categoria.

• Altri cambiamenti sono dovuti all’apprendimento.


Gran parte dello sviluppo sociale ricade in tale
categoria.

STEFANIASINESI
I QUESITO: NATURA VS EDUCAZIONE

• Per almeno duemila anni sono state proposte molte definizioni:


“ereditarietà” vs “ambiente”, “biologia” vs “cultura”, “maturazione” vs
“apprendimento” e “innato” vs “capacità acquisite”.

• Al giorno d’oggi: interazione natura-cultura, co-azioni (azioni


complesse) di natura e ambiente.

• Gli individui sono agenti attivi nella costruzione della propria traiettoria
di sviluppo in relazione alle risposte e alle opportunità offerte dai
contesti di vita.

STEFANIASINESI
II QUESITO: CONTINUITA’ VS
DISCONTINUITA’

• Lo sviluppo umano è da intendersi come


progressione continua di cambiamenti o
continua trasformazione anche discontinua,
con salti che, tuttavia, permettono una
riorganizzazione delle strutture che danno
conto di una reale progressione?

STEFANIASINESI
III QUESITO: PERIODO CRITICO VS
PERIODO SENSIBILE

• Ci sono momenti critici in cui certe abilità devono


necessariamente svilupparsi?

• Oggi si parla di periodi sensibili, in cui un soggetto è


particolarmente predisposto a rispondere a certe
esperienze e se l’ambiente non è pronto a
sostenere queste potenzialità si possono registrare
situazioni difficili.

STEFANIASINESI
I PRINCIPI GENERALI DELLO SVILUPPO

• La velocità di sviluppo delle persone è differente

• Lo sviluppo è relativamente ordinato

• Lo sviluppo avviene in modo graduale

STEFANIASINESI
LO SVILUPPO DEL CERVELLO:
I NEURONI
• Il cervello di un bambino appena nato pesa circa mezzo chilo,
un terzo del peso di un cervello adulto. Il cervello infantile
possiede miliardi di neuroni.
• Un tempo si riteneva che alla nascita una persona disponesse
già di tutti i neuroni, oggi si è constatato che la neurogenesi
continua fino all’età adulta, soprattutto nella regione
dell’ippocampo.
• I neuroni per potersi connettere ad altre cellule neuronali
emettono lunghe fibre a forma di braccio e di ramo (assoni e
dendriti).
• Le estremità delle fibre non si toccano realmente: ci sono
spazi minuscoli tra di loro chiamati sinapsi. Le connessioni
sinaptiche sono dinamiche e in costante cambiamento.

PLASTICITA’
STEFANIASINESI
I TIPI DI SOVRAPPRODUZIONE E
POTATURA

• Experience-expectant

• Experience-dependent

• Ambienti stimolanti possono favorire il processo di


potatura nei primi anni di vita (periodo dei processi
experience-expectant) e aiutare lo sviluppo delle sinapsi
nell’età adulta (periodo dei processi experience-
dependent).

STEFANIASINESI
LO SVILUPPO DEL CERVELLO: LA
CORTECCIA CEREBRALE
• La corteccia cerebrale costituisce circa l’85% del peso
del cervello nell’età adulta e contiene il maggior numero
di neuroni.
• La corteccia è responsabile della maggior parte delle
abilità umane, tra cui la soluzione di problemi complessi e
l’uso del linguaggio.
• La corteccia è l’ultima parte del cervello a svilupparsi, per
cui si ritiene sia più suscettibile agli influssi ambientali.

STEFANIASINESI
LA LATERALIZZAZIONE

• La lateralizzazione o la specializzazione dei due


emisferi del cervello è un ulteriore aspetto del
funzionamento del cervello ad avere implicazioni per
lo sviluppo cognitivo.

• Il cervello dei bambini più piccoli mostra maggiore


plasticità perché non è ancora specializzato come
quello dei bambini più grandi e degli adulti.

STEFANIASINESI
LO SVILUPPO DELL’ADOLESCENZA E IL CERVELLO

• I cervelli degli adolescenti sono descritti come


“dotati di un motore potente, ma con poco
controllo del volante” (Organisation for Economic
Co-operation and Development, 2007).
• Perche?
• Differenze nelle velocità di sviluppo di due
componenti chiavi: il sistema limbico e la corteccia
prefrontale.
• Il sistema limbico gestisce le emozioni e i
comportamenti, volti alla ricerca di ricompense,
novità, rischio ed emozioni.
• La corteccia prefrontale gestisce il giudizio e la
capacità di prendere decisioni.

STEFANIASINESI
COME FUNZIONA IL NOSTRO
CERVELLO
“Quando animali e persone compiono azioni nei loro
mondi danno forma ai propri comportamenti. In base
alla ricerca sul cervello sappiamo che allo stesso
modo essi danno forma all’anatomia e alla fisiologia
dei loro cervelli (e corpi). Quando controlliamo
attivamente la nostra esperienza, tale esperienza
definisce il modo in cui i nostri cervelli funzionano,
cambiando i neuroni, le sinapsi e le attività cerebrali”
(Fischer, 2009).

STEFANIASINESI
LA TEORIA DI PIAGET SULLO SVILUPPO
COGNITIVO
• La teoria di Piaget è la storia di un processo di
ricerca delle influenze che biologia ed esperienza
ambientale hanno sullo sviluppo cognitivo.
• Come fa un organismo umano a comprendere
progressivamente la realtà in cui vive e agisce, allo
scopo di adattarvisi meglio?

STEFANIASINESI
LA TEORIA DI PIAGET SULLO SVILUPPO
COGNITIVO
• I nostri processi di pensiero cambiano radicalmente,
anche se lentamente, dalla nascita alla maturità,
perché ci sforziamo costantemente di dare un
senso al mondo.
• Quattro fattori interagiscono per influenzare i
cambiamenti del pensiero:
1. Maturazione
2. Attività
3. Esperienze sociali
4. Equilibrazione

STEFANIASINESI
LE FUNZIONI DI BASE O INVARIANTI

1)Organizzazione: combinare, organizzare,


ricombinare e riordinare i comportamenti e i pensieri
in sistemi coerenti.

2)Adattamento all’ambiente.

STEFANIASINESI
L’ORGANIZZAZIONE

• Le persone nascono con una predisposizione ad


organizzare i loro processi di pensiero in strutture
psicologiche.
• Le strutture semplici vengono continuamente
combinate e coordinate per divenire più sofisticate
e, di conseguenza, più efficaci.
• Le strutture sono definite schemi sistemi
organizzati di azioni o pensieri che permettono di
rappresentare mentalmente o di pensare a oggetti
ed eventi nel mondo.

STEFANIASINESI
COME SI COSTRUISCONO GLI SCHEMI

• Gli schemi si costruiscono per processi di


adattamento che regola l’interazione tra individuo
e ambiente e consente il raggiungimento di nuove
forme di equilibrio più evolute.

STEFANIASINESI
L’ADATTAMENTO

• Due processi sono inclusi nell’adattamento:

1. Assimilazione: usiamo i nostri schemi esistenti per


comprendere gli eventi del mondo.

2. Accomodamento: modifichiamo gli schemi pre-


esistenti per rispondere a una nuova situazione.

• Le funzioni di assimilazione e accomodamento operano


in modo sinergico, creando sempre nuovi schemi o
rafforzando quelli già esistenti, con il risultato di
migliorare sempre il potere della mente di adattarsi alla
realtà.

STEFANIASINESI
L’EQUILIBRAZIONE

• Organizzare, assimilare e adattare possono essere considerate


parti di un complesso bilanciamento.
• Equilibrazione è l’atto di mantenere un equilibrio.
• Per ottenere l’equilibrio, la gente testa continuamente
l’adeguatezza dei propri pensieri.
• Se applichiamo uno schema particolare a un evento o a una
situazione e lo schema funziona, allora l’equilibrio esiste.
• Se lo schema non produce un risultato soddisfacente si
verifica uno squilibrio: ci si sente a disagio e si cerca una
soluzione attraverso l’assimilazione o l’accomodamento, con
conseguente modifica ed evoluzione del nostro pensiero.

STEFANIASINESI
I QUATTRO STADI DI SVILUPPO COGNITIVO

• Secondo Piaget, le capacità cognitive dei bambini


sono qualitativamente diverse da quelle degli
adulti.
• Solo grazie al pensiero simbolico e al ragionamento
astratto, gli schemi dei bambini, attraverso i diversi
stadi evolutivi, si avvicinano progressivamente a
quelli degli adulti.
• Tutte le persone passano attraverso gli stessi quattro
stadi di crescita, nello stesso ordine.

STEFANIASINESI
LE PROPRIETÀ DEGLI STADI DELLO
SVILUPPO COGNITIVO
• Ogni stadio individua cambiamenti qualitativi.
• Ad ogni stadio gli schemi si trasformano.
• Gli stadi si integrano gerarchicamente.
• Nel disporsi in sequenza, gli stadi rispettano un
ordine logico invariante.
• Il passaggio da uno stadio all’altro non è subitaneo
ma graduale.

STEFANIASINESI
GLI STADI DELLO SVILUPPO
COGNITIVO
• L’apprendimento dipende dai diversi livelli di
organizzazione del pensiero che si sono raggiunti. Si
impara solo ciò che è stato reso possibile da
ciascun livello.
• Lo sviluppo quindi precede e guida
l’apprendimento.

STEFANIASINESI
LO STADIO SENSOMOTORIO

• Nascita-2 anni
• Il bambino non “pensa”, nel senso che intendiamo
noi, ma sviluppa l’azione pensiero agendo in modo
fisico sul mondo.
• Questo stadio è caratterizzato dall’egocentrismo e
dalla sostanziale assenza del concetto di causalità.

STEFANIASINESI
LA PERMANENZA DELL’OGGETTO

• Durante lo stadio sensomotorio matura la


permanenza dell’oggetto.

• La comprensione del fatto che gli oggetti e gli


eventi continuano ad esistere anche quando non
possono essere rilevati dagli organi di senso.

STEFANIASINESI
LE AZIONI LOGICHE DIRETTE A UNO
SCOPO
• In questo periodo iniziano a presentarsi le azioni
logiche, dirette ad uno scopo.

• Schemi distinti di ordine inferiore vengono


organizzati in schemi superiori per il raggiungimento
di uno scopo.

• E’ possibile invertire l’azione.

STEFANIASINESI
OPERAZIONI ED EGOCENTRISMO

• Operazioni: azioni interiorizzate che permettono al


bambino di compiere mentalmente ciò che prima
poteva fare solo fisicamente,
• Egocentrismo: l’incapacità di distinguere la propria
prospettiva da quella degli altri e di tenere conto
degli altri a livello sociale.

STEFANIASINESI
LO STADIO PREOPERATORIO

• 2-7 anni
• Appare il linguaggio: i bambini iniziano a rappresentare il
mondo attraverso parole, immagini, disegni e giochi.
• Sono in grado di ricostruire azioni passate e di prevedere
azioni future.
• Sviluppano il gioco di fare finta e le spiegazioni
animistiche.
• Iniziano a comprendere la distinzione Io-mondo grazie
anche ai processi di socializzazione.
• Il bambino continua ad essere essenzialmente
egocentrico.

STEFANIASINESI
LO STADIO OPERATORIO-CONCRETO

• 7-11 anni
• Il ragionamento diventa logico e spesso precede
l’azione, ma rimane ancorato ad oggetti concreti (il
bambino non riesce ancora a ragionare in modo
astratto come fa l’adulto). Si supera l’egocentrismo
e si instaura la capacità di cooperare fattivamente
con altri.
• La conservazione si estende correttamente a tutte
le proprietà dell’oggetto.

STEFANIASINESI
L’OPERAZIONE CONCRETA

• È un’azione mentale reversibile che riguarda


oggetti reali, concreti, immediatamente disponibili
per il bambino.
• Classificazione e seriazione.

STEFANIASINESI
LO STADIO LOGICO-FORMALE

• Dagli 11 anni in poi


• La capacità di astrazione permette all’adolescente
di ragionare attraverso simboli che non si riferiscono
ad oggetti del mondo reale.
• Le operazioni logiche vengono trasposte dal piano
concreto-immediato a quello delle idee
(ragionamento ipotetico-deduttivo).
• Il pensiero ipotetico può anche esssere fantastico.
• Egocentrismo adolescenziale: concentrazione sulle
proprie idee.

STEFANIASINESI
TUTTI RAGGIUNGONO IL QUARTO
STADIO?
• I primi tre stadi della teoria di Piaget vengono
imposti, nella maggior parte degli individui, dalla
realtà fisica.

• Le operazioni formali invece non sono strettamente


legate all’ambiente fisico. La capacità di eseguire
operazioni formali è spesso il risultato di
un’abitudine a risolvere questioni teoriche e
all’impiego del ragionamento scientifico (capacità
coltivate e trasmesse nei livelli più alti di cultura).

STEFANIASINESI
PIAGET:ASISMILAZIONE, ACCOMODAMENTO
E TEORIA DELLO SVILUPPO

• Nel corso dello sviluppo, il bambino è inizialmente


fortemente legato al contatto fisico con il mondo e
alla manipolazione di oggetti. La maturazione
biologica del cervello porta poi verso il pensiero
logico-formale e astratto.
• Questa maturazione comporta anche l’uscita
dall’egocentrismo (incapacità di distinguere il
punto di vista proprio da quello degli altri). Il
pensieo logico-formale comprende anche la
capacità di role-taking (assunzione del punto di
vista dell’altro, teoria della mente, ecc).

STEFANIASINESI
IL RUOLO DELL’APPRENDIMENTO
SECONDO PIAGET
• I processi educativi, secondo Piaget, hanno un
ruolo subordinato ai processi maturativi di sviluppo.
• Il bambino impara solo se ha, nella sua mente,
strutture pronte ad accogliere, processare ed
organizzare nuove informazioni.
• In termini didattici, quindi, occorre prima accertarsi
di quale sia il livello maturativo del bambino e poi
proporre compiti ed esercizi coerenti con tale
livello.

STEFANIASINESI
IL RUOLO DELL’APPRENDIMENTO
SECONDO PIAGET
• I bambini apprendono sin dalla nascita a sviluppare
schemi sulla base di competenze e riflessi innati.
• L’educazione può indirizzare queste abilità verso
linee di sviluppo sociale e cognitivo.
• La conoscenza non va trasmessa, ma il bambino
deve poter agire attivamente su di essa,
costruendo e ricostruendo i propri schemi.
• Secondo Piaget, non è utile domandare al
bambino di esprimere abilità che superano lo
stadio evolutivo in cui egli si trova.

STEFANIASINESI
IL PRIMATO DELL’AZIONE

• Per poter raggiungere nuovi adattamenti, il


bambino opera attivamente sul mondo esterno per
mezzo dell’azione.
• L’azione consente alle informazioni provenienti dal
mondo di divenire realtà.

STEFANIASINESI
L’ELABORAZIONE DELLE INFORMAZIONI E
LE NEUROSCIENZE: IL CONTRIBUTO DEI
NEOPIAGETIANI
• La maturità dei bambini avviene per stadi
all’interno di domini specifici come concetti
numerici, concetti spaziali, compiti sociali, racconti
di favole, valutazione degli oggetti fisici e sviluppo
motorio (Case, 1992, 1998).

• Nell’apprendere una nuova capacità i bambini


passano attraverso tre stadi, dalle azioni alle
rappresentazioni e fino alle astrazioni (Fischer, 2009).

STEFANIASINESI
LO SVILUPPO COGNITIVO E LA CULTURA

Piaget ha dedicato scarsa attenzione all’influenza della cultura


e del gruppo sociale a cui il bambino appartiene.

Ricerche cross-culturali hanno dimostrato che, pur


mantenendosi le tappe di sviluppo, può esistere una variazione
nella comparsa.

Anche le operazioni concrete possono svilupparsi diversamente,


in culture differenti.

STEFANIASINESI
LA PROSPETTIVA SOCIO-CULTURALE DI
VYGOTSKY

La coscienza nasce e si sviluppa grazie ad un’attività


socialmente significativa nel mondo.

La consapevolezza di Sé è legata alla consapevolezza


dell’altro: questo aspetto differenzia l’uomo dalle specie animali.

La cultura forma lo sviluppo cognitivo e determina cosa e come


il bambino imparerà circa il mondo, il contenuto e i processi di
pensiero.

Lo sviluppo cognitivo va ricondotto alle interazioni sociali che


l’individuo attua nell’ambiente.

STEFANIASINESI
VYGOTSKY:FUNZIONI PSICHICHE
INFERIORI E SUPERIORI
• Le funzioni psichiche inferiori sono geneticamente ereditate,
involontarie, autonome rispetto alle superiori e la loro struttura
non è determianta culturalmente.

• Le funzioni psichiche superiori sono culturalmente


determinate, volontarie ed appaiono coordinate tra di loro.

• Il possaggio dalle funzioni psichiche inferiori a quelle superiori


avviene quando il bambino entra in contatto con sistemi di
organizzazioni superiori e non spontanei, come
l’organizzazione scientifica, insegnata a scuola.

STEFANIASINESI
LE FONTI SOCIALI DEL PENSIERO
INDIVIDUALE

“Ogni funzione dello sviluppo culturale del bambino si manifesta


due volte: primo, sul livello sociale, e poi su quello individuale;
prima tra persone (inter-psicologicamente) e poi nel bambino
(intra-psicologicamente). Ciò si applica egualmente
all’attenzione volontaria, alla memoria logica e alla formazione
dei concetti. Tutte le funzioni superiori hanno origine come
relazione effettive tra individui umani” (Vygotsky, 1978).

STEFANIASINESI
GLI STRUMENTI CULTURALI E LO SVILUPPO
COGNITIVO
Vygotsky riteneva che gli strumenti culturali compresi quelli
tecnici (timbri, guide, righelli, carta da disegno, computer,
Internet, traduttori simultanei, motori di ricerca, agende digitali
ecc) e quelli psicologici (sistemi di segni e simboli, come i numeri
e i sistemi matematici, il Braille e il linguaggio dei segni , mappe,
opere d’arte, codici, linguaggi) svolgessero un ruolo importante
nello sviluppo cognitivo.

STEFANIASINESI
GLI STRUMENTI PSICOLOGICI

• Vygotsky riteneva che tutti i processi mentali di alto livello, come il


ragionamento e il problem solving, fossero mediati da strumenti
psicologici.

• L’essenza dello sviluppo cognitivo sta nel padroneggiare l’uso di


strumenti psicologici per conquistare il tipo di pensiero avanzato e il
problem solving.

• Quando i bambini si dedicano ad un’attività, con adulti o compagni


più abili, si attua uno scambio di idee e di modi di pensare o di
rappresentare oggetti. Queste idee co-create vengono interiorizzate.
Conoscenze, idee, attitudini e valori si sviluppano attraverso
l’appropriazione di modi di agire e di pensare, forniti dalla cultura o
da altri membri del gruppo.

• Il linguaggio è lo strumento più importante perchè permette di


procurarsi altri strumenti.

STEFANIASINESI
IL RUOLO DEL LINGUAGGIO E DEL DISCORSO
PRIVATO
“La capacità specificatamente umana di usare il linguaggio fornisce
strumenti ausiliari per la soluzione di compiti difficili, permette di
superare l’azione impulsiva, consente di pianificare la soluzione di un
problema prima di metterla in pratica e di dominare il proprio
comportamento” (Vygotsky, 1978).
Importanza del discorso privato perchè porta il bambino all’auto-
regolazione: la capacità di pianificare, monitorare e guidare il proprio
pensiero e la propria capacità di risolvere i problemi.
Il comportamento di un bambino è regolato dall’uso del linguaggio di
altre persone e da segni gestuali.
In seguito il bambino impara a regolare il comportamento degli altri
usando lo stesso strumento linguistico.
Il discorso interiore è “un piano interno di pensiero verbale” (Vygotsky,
1934/1987).

STEFANIASINESI
IL DISCORSO PRIVATO: PIAGET E
VYGOTSKY

STEFANIASINESI
LA ZONA DI SVILUPPO PROSSIMALE (ZSP)

E’ l’area che intercorre tra le attuali performance del bambino e il


livello che egli protrebbe raggiungere con la guida di un adulto o
lavorando con un bambino “sviluppato in modo più completo”.

E’ uno spazio dinamico in cui bambino e adulto interagiscono e si


scambiano competenze.

E’ il “magico luogo intermedio”, un posto che si trova tra ciò che il


bambino già sa e ciò che non è ancora pronto a imparare (Berger,
2012).

Nella zona di sviluppo prossimale sono presenti due componenti:


1. Soggettiva, basata sull’imitazione.
2. Sociale, basata sulla relazione con un pari o con un adulto.

STEFANIASINESI
ZSP E DISCORSO INTERIORE

Spesso, un adulto usa comandi verbali per aiutare un bambino a risolvere un


problema o a svolgere un compito  SCAFFOLDING (Wood, Bruner, Ross, 1976)
(creare un’impalcatura).
Il termine Scaffolding è stato originariamente coniato durante l’osservazione di
un gruppo di madri con i propri figli, nel secondo semestre di vita.
Successivamente Bruner e collaboratori, lo hanno codificato osservando
l’interazione di un insegnante con un bambino, nell’esecuzione di un compito di
costruzione.
L’impalcatura è una metafora di un sostegno temporaneo che l’adulto offre al
bambino, per aiutarlo a procedere con sicurezza ed in modo autonomo.
Scaffolding e Zona di Sviluppo Prossimale risultano essere concetti molto vicini tra
loro: lo Scaffolding facilita il movimento assistito all’interno della Zona di Sviluppo
Prossimale.
Esso viene gradualmente ridotto quando il bambino prende il controllo sulla
guida, dapprima, dando comandi a se stesso con il discorso privato e, in un
secondo tempo, giungendo al discorso interiore.

STEFANIASINESI
L’APPRENDIMENTO E LO SVILUPPO: PIAGET E
VYGOTSKY

Piaget: sviluppo come costruzione attiva di conoscenza e


apprendimento come formazione passiva di associazioni.
“L’apprendimento è subordinato allo sviluppo, e non il contrario”
(Piaget, 1964).

Vygotsky: l’apprendimento è un processo attivo che non aspetta che


le persone siano pronte.
L’apprendimento è uno strumento per lo sviluppo e lo spinge a livelli
superiori. Le altre persone hanno un ruolo significativo nello sviluppo
cognitivo.

STEFANIASINESI

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