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IL BULLISMO
LA RESILIENZA
LE DIPENDENZA
LA VIOLENZA DI GENERE
LE DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO
STEFANIASINESIi
FORMULARIO DI PROGETTO
• Titolo Progetto
• Abstract Progetto
• Descrizione del progetto
• Coinvolgimento del territorio (rapporti con enti pubblici e/o
privati, associazioni, università...)
• Obiettivi del progetto
• Risultati attesi
• Modalità di diffusione del progetto
• Metodologia
• Tecnologie utilizzate
• Collegamento con progetti già attuati
STEFANIASINESIi
MACROTEMA 1:
I DISTURBI DELLA NUTRIZIONE E
DELL’ALIMENTAZIONE
STEFANIASINESIi
MACROTEMA 1: I DISTURBI DELLA
NUTRIZIONE E DELL’ALIMENTAZIONE
• In Italia sono circa 3.665.000 le persone colpite da Disturbi della Nutrizione
e dell’Alimentazione, di cui 2.665.000 sono ragazzi tra i 12 e i 25 anni.
• Il dato più preoccupante è che, in questa fascia d’età, anoressia
nervosa e bulimia nervosa, due tra i principali Disturbi della Nutrizione e
dell’Alimentazione, sono la prima causa di morte per malattia.
• Questi disturbi stanno ormai assumendo le caratteristiche di una vera e
propria epidemia sociale, con un età d’esordio già nella fascia tra i 6 e i
13 anni.
• L’insoddisfazione per il proprio corpo durante l’infanzia e l’adolescenza
rappresenta, soprattutto nel sesso femminile, uno dei principali fattori di
rischio per lo sviluppo di un Disturbo della Nutrizione e dell’Alimentazione.
• Specialmente per i pre-adolescenti e gli adolescenti, è difficilissimo
riconoscere di aver bisogno di aiuto e rivolgersi ad un professionista, per
vergogna, timore e paura di essere giudicati; si ritiene, infatti, che
soltanto il 10% di chi soffre si rivolga ai servizi di cura.
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MACROTEMA 1: I DISTURBI DELLA
NUTRIZIONE E DELL’ALIMENTAZIONE
• Oggi, la maggior parte degli adolescenti che hanno problemi
con cibo, peso e immagine corporea si trova a cercare
informazioni su Internet e a finire sui più di 500.000 siti e blog
pro-anoressia e pro-bulimia, i cosiddetti siti pro-ana e pro-
mia, vere e proprie community create dagli adolescenti stessi,
in cui si ritrovano ragazzi che vivono lo stesso disagio. In queste
community, purtroppo, sprofondano in un baratro che incita
all’anoressia, alle condotte di vomito autoindotto e
all’autolesionismo, attraverso la propaganda di consigli
pericolosi e di comportamenti disfunzionali, mirati al controllo
e/o alla perdita di peso.
• Una serie di studi di matrice anglosassone ha messo in luce
che la motivazione che spingerebbe gli adolescenti a
frequentare queste community non sia l’autodistruzione ma,
piuttosto, il bisogno di condividere il loro disagio, senza essere
giudicati.
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TASK
Il progetto da sviluppare è relativo alla prevenzione dei Disturbi della
Nutrizione e dell’Alimentazione e ha l’obiettivo di sensibilizzare ed
educare gli studenti all’accettazione del proprio corpo.
Si dovrà prevedere, come parte integrante del progetto, la
collaborazione con una radio, gestita da adolescenti, per lo sviluppo di
un format radiofonico.
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TASK
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MACROTEMA 2:
IL BULLISMO
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MACROTEMA 2: IL BULLISMO
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MACROTEMA 2: IL BULLISMO
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MACROTEMA 2: IL BULLISMO
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MACROTEMA 2: IL BULLISMO
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MACROTEMA 2: IL BULLISMO
Per evidenziare maggiormente le specificità del bullismo omofobico rispetto ad altre forme di violenza tra
pari, facciamo riferimento a Lingiardi (2009), il quale sottolinea che:
1) Le prepotenze chiamano sempre in causa una dimensione nucleare del Sé psicologico e sessuale.
2) La vittima può incontrare particolari difficoltà a chiedere aiuto agli adulti (teme di richiamare
l'attenzione sulla propria sessualità, con i relativi vissuti di ansia e vergogna, e il timore di deludere le
aspettative dei genitori). Tra l'altro, gli stessi insegnanti e genitori possono a volte avere pregiudizi
omonegativi, da cui svariate conseguenze: reazioni di diniego che portano a sottostimare o negare gli
eventi; preoccupazione per l'"anormalità" del bambino, con relativi propositi di "cura"; atteggiamento
espulsivo che si aggiunge alle dinamiche persecutorie.
3) Il bambino vittima può incontrare particolari difficoltà a individuare figure di sostegno e protezione fra i
suoi pari. Il numero dei potenziali "difensori della vittima" si abbassa nel bullismo omofobico: "difendere un
omosessuale" comporta il rischio di essere considerati omosessuali.
4) Il bullismo omofobico può assumere significati difensivi rispetto all'omosessualità. Attraverso gli agìti
omonegativi, il bambino afferma il suo essere "normale" e la propria conformità al genere; le prepotenze
omofobiche potrebbero essere l'unico modo per dare sfogo ad affetti omosessuali repressi".
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MACROTEMA 2: IL BULLISMO
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MACROTEMA 2: IL BULLISMO
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MACROTEMA 2: IL BULLISMO
• I bulli adottano con più facilità rispetto agli altri
comportamenti bulimici, come l’abbuffarsi o il sottoporsi
a purghe e a pratiche di eliminazione del cibo ingerito.
Questo fenomeno può essere spiegato dal fatto che
probabilmente a prendere in giro gli altri si diventa più
sensibili sulla propria immagine corporea e si viene
anche assaliti da sensi di colpa per il comportamento
che è stato adottato, che favorisce il ricorso a un
atteggiamento autopunitivo e a gesti autolesivi. Esiste,
dunque, un legame tra bullismo e disturbi alimentari che
riguarda non soltanto le vittime di questo fenomeno, ma
anche gli stessi esecutori degli atti di bullismo, sui quali
intervengono danni alla propria autostima,
un’alterazione della percezione di sé, e conseguenze
sulle relazioni sociali e affettive a lungo termine.
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MACROTEMA 2: IL BULLISMO
• Il cyberbullismo è un atto aggressivo e intenzionale, condotto
da un individuo o da un gruppo di individui, con l’uso di varie
forme di contatto elettronico, ripetuto nel corso del tempo
contro una vittima che ha difficoltà a difendersi (Smith, 2008).
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MACROTEMA 2: IL BULLISMO
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TASK
Il progetto da sviluppare ha l’obiettivo di prevenire il
bullismo legato all’identità, all’orientamento sessuale o
all’essere recepito o rappresentato come persona fuori
dai modelli di genere normativi.
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TASK
Il progetto da sviluppare ha l’obiettivo di sensibilizzare
sui rischi della rete, per evitare che i ragazzi possano
essere esposti al rischio di essere vittime di
cyberbullismo.
Si dovrà prevedere, come parte integrante del
progetto, la collaborazione con una radio, gestita da
adolescenti, per lo sviluppo di un format radiofonico.
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TASK
Il progetto da sviluppare ha l’obiettivo di
sensibilizzare/intervenire sulle tematiche relative a
bullismo e dipendenze.
Si dovrà prevedere, come parte integrante del
progetto, la collaborazione con una radio, gestita da
adolescenti, per lo sviluppo di un format radiofonico.
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MACROTEMA 3: LA RESILIENZA
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TASK
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MACROTEMA 4:
LE DIPENDENZE
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MACROTEMA 4: LE DIPENDENZE
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MACROTEMA 4: LE DIPENDENZE
• Anche per queste forme di dipendenza non mancano le sorprese: sono molti
più di quanto si possa immaginare i giovani ossessionati dallo smartphone e
dalle console di gioco come PlayStation, XBox e Wii, che cadono preda di
reazioni aggressive ed isteriche in caso di privazione forzata o la cui vita è
fortemente condizionata da lunghe sessioni di multiplayer online, pratica
alquanto sedentaria che non prevede l’incontro fisico con gli amici.
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MACROTEMA 4: LE DIPENDENZE
• I dati statistici indicano che chi ha oltre 500 amici virtuali è spesso soggetto a
problemi comportamentali ed è più incline di altri all’abuso di sostanze.
Secondo il Laboratorio Adolescenza, l’eccessivo utilizzo dei social media,
inoltre, aumenta notevolmente il rischio su più fronti, triplicando le probabilità
di cadere nel vizio del fumo, quintuplicando quelle di dipendenza da
cannabis e raddoppiando quelle di alcolismo.
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MACROTEMA 4: LE DIPENDENZE
• Molti i i minori che dispongono di uno smartphone personale già dalla
quinta elementare, spesso regalato da genitori e parenti, per giungere in
terza media con ben il 10% dei ragazzi che invia abitualmente più di 500
messaggi brevi al giorno fra SMS, Whatsapp, Facebook e altre app di
instant messaging.
• Non serve svolgere specifiche ricerche per apprezzare gli effetti della
dipendenza digitale, basta osservare le fermate degli autobus all’uscita
dalla scuola o il comportamento di molti giovani nelle occasioni
conviviali: conversazione pressoché azzerata, silenzio interrotto qua e là
da grugniti di soddisfazione, scherno o fastidio a fronte del messaggio
istantaneo di turno, spesso scambiato con l’amico a fianco.
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MACROTEMA 4: LE DIPENDENZE
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MACROTEMA 4: LE DIPENDENZE
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MACROTEMA 4: LE DIPENDENZE
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MACROTEMA 4: LE DIPENDENZE
• Lo shopping compulsivo o sindrome da shopping rappresenta un disagio
psicologico e comportamentale caratterizzato da una tendenza a
manifestare vere e proprie crisi di acquisto, una forma di mania delle
spese che, nei primi anni in cui è stato descritta, ha fatto guadagnare a
questo disturbo anche il termine di oniomania o mania del comprare
(Kraepelin E., 1915).
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MACROTEMA 4: LE DIPENDENZE
• Pertanto, spesso è difficile distinguere l’acquisto
patologico da quello normale sulla base di criteri
quantitativi e la diagnosi viene posta solo molto tempo
dopo che il problema comincia a manifestarsi.
• Le caratteristiche qualitative che contraddistinguono il
problema risultano un metro più utile per riconoscere la
presenza di questo tipo di disagio, fin dai primi momenti
in cui comincia a manifestarsi. Esistono, infatti, alcune
caratteristiche che contraddistinguono gli acquisti
effettuati durante le crisi di shopping compulsivo , quali
la tendenza a comprare soprattutto oggetti inutili e non
indispensabili che, frequentemente, non si collegano ai
gusti dell’acquirente, che sono spesso al di sopra delle
sue finanze e che spesso sono varianti di una stessa
categoria di prodotto.
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MACROTEMA 4: LE DIPENDENZE
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TASK
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TASK
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TASK
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MACROTEMA 5:
LA VIOLENZA DI GENERE
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MACROTEMA 5: LA VIOLENZA DI
GENERE
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TASK
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TASK
STEFANIASINESIi
MACROTEMA 6: LE DIFFICOLTA’
DI APPRENDIMENTO
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MACROTEMA 6: LE DIFFICOLTÀ DI
APPRENDIMENTO
• Difficoltà specifiche in una o più aree accademiche, scarsa
coordinazione, problemi nel prestare attenzione, iperattività e
impulsività, problemi a organizzare e interpretare informazioni
visive e uditive, apparente mancanza di motivazione,
difficoltà a farsi degli amici e a mantenerli.
• La maggior parte degli studenti con disturbi
dell’apprendimento ha problemi di lettura.
• La matematica è la seconda difficoltà più comune per gli
studenti con disturbi dell’apprendimento.
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MACROTEMA 6: LE DIFFICOLTÀ DI
APPRENDIMENTO
• La diagnosi precoce è di cruciale importanza.
• Gli studenti che non comprendono il motivo dei loro problemi
possono sperimentare un senso di impotenza appresa.
• Impotenza appresa: l’aspettativa basata su esperienze
precedenti di mancanza di controllo, che ogni sforzo
condurrà a insuccesso.
• Gli studenti con disturbi dell’apprendimento possono tentare
di compensare i loro problemi e sviluppare cattive abitudini di
studio, o iniziare a evitare alcune materie per paura di non
saper gestire il lavoro.
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MACROTEMA 6: LE DIFFICOLTÀ DI
APPRENDIMENTO
• Fin dalla scuola dell’Infanzia occorre saper riconoscere i
segnali e, all’occorrenza, effettuare un’indagine approfondita
per poi intervenire con metodologie idonee coinvolgendo
l’intero corpo docente in continuità orizzontale con le famiglie
e il territorio.
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TASK
Il progetto ha l’obiettivo di sviluppare un servizio di
supporto a ragazzi e genitori di ragazzi che presentano
disturbi dell’apprendimento.
Il progetto deve prevedere la creazione di uno sportello
presso le scuole.
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TASK
STEFANIASINESIi
TASK
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BUON LAVORO
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