VASILIJ GROSSMAN In «Stalingrado», SCIENZA Il bosone W e la sua massa KATERINA CUPOVÁ La fumettista
lo scrittore descrive una Ucraina che non corrisponde al Modello e cartoonist ceca parla di «R.U.R»,
solcata dai profughi prima Standard lancia la «nuova fisica»? viaggio distopico fra umani e robot
di immergersi in una battaglia Andrea Capocci pagina 10 Andrea Voglino pagina 11
oggi con
quotidiano comunista ALIAS DOMENICA
ANDREA COLOMBO
PAGINA 6
Mattarella
«Europa a un bivio
tra regressione
e sopravvivenza»
La Capitale italiana della cultu-
ra per la prima è un’isola, Pro-
cida. Giornata inaugurale bat-
tezzata dal presidente Matta-
rella: «Il Paese ha bisogno che
il Sud riprenda a crescere».
ADRIANA POLLICE
PAGINA 6
Giustizia
Firmato l’accordo
sul Csm, ma riparte
Poste Italiane Sped. in a. p. - D.L. 353/2003 (conv. L. 46/2004) art. 1, c. 1, Gipa/C/RM/23/2103
subito la trattativa
Con un giorno di ritardo, la
Lega firma l’accordo sulla ri-
forma del Csm, ma subito mi-
Dopo l’orrore di Bucha, quello di Makariv: la ritirata russa svela almeno 133 cadaveri. naccia mani libere nelle vota-
zioni: «Il vero cambiamento
solo con i referendum».
Per il sindaco della città ci sono segni di torture, stupri, sgozzamenti. E l’esercito russo
si prepara all’affondo nel Donbass con un nuovo comandante voluto da Putin pagine 2/4
ANDREA FABOZZI
PAGINA 6
S
ono sul treno Bergamo-Ro- mo libro su Tom Benettollo.
ma di ritorno da un conve- Proprio da questa città ero ri- El Salvador Bukele ammanetta
gno sulle disuguaglianze partita con Aldo l’ultima volta
organizzato dall’Arci (bello) e che c’ero stata per celebrare il i media, «El Faro» si spegne
qualche ora fa mi ha telefonato 50°del Manifesto.
Foto Tano D’Amico Famiano Crucianelli per dirmi Una riflessione collettiva in que- GIANNI BERETTA PAGINA 8
che Aldo non ce l’aveva fatta. sto luogo per noi speciale per-
II È morto ieri notte a 68 anni il L’ictus aveva vinto alla fine di ché era la patria di Lucio Magri e
nostro Aldo Garzia. Per l’ultimo una angosciosa settimana. E co- di Eliseo Milani, fra i fondatori Amazon Usa Mai dire sindacato
saluto: lunedì mattina a Roma tra sì la prima commemorazione è del nostro gruppo, la sola città
le 8 e le 11,40 nella camera mor- stata dunque quella tenuta qui dove il Comitato Federale del o schiavi nella chat aziendale
tuaria dell’Ospedale San Camillo, dal presidente, un ambiente do- Pci votò a maggioranza contro
salita San Carlo - traversa della ve Aldo non è affatto sconosciu- la nostra radiazione. ROBERTO ZANINI PAGINA 9
Portuense, accanto al Forlanini to, perché autore di un bellissi- — segue a pagina 7 —
2 la notizia del giorno domenica 10 aprile 2022
LA PASSIONE
Tra le macerie
di un palazzo
distrutto dai russi
a Borodyanka foto Ap
Il premier britannico Johnson a Kiev con Zelensky Voci di siluramento per Peskov, «reo» di aver
Aiuti militari in arrivo: armi anticarro e antiaeree parlato delle ingenti perdite dell’esercito russo
Ambasciatore russo a Washington: «Se continuate a fornire armi sarà scontro tra Usa e Russia»
Nel corso di un’intervista su scontro militare diretto tra minacciato non solo i Paesi Stati occidentali che stanno
NEwsweek, l'ambasciatore Russia e Stati Uniti. L'Ucraina vicini, ma anche il mondo cercando di usare il fraterno
russo negli Stati Uniti, - ha detto l’ambasciatore, «è intero». Per l'ambasciatore, popolo ucraino nella lotta
Analtolij Antonov, ha stata inondata di armi dunque, lo scopo del contro i russi», dato che Kiev
sostenuto che e forniture di occidentali mentre il presidente russo Vladimir sarebbe stata riluttante «a
armamenti dei Paesi presidente Volodymyr Putin sarebbe quello di fermare il genocidio dei russi
occidentali all'Ucraina sono Zelensky ha annunciato i piani «smilitarizzare e denazificare adempiendo ai propri obblighi
«pericolose e provocatorie», e di Kiev per l'acquisizione di l'Ucraina per ridurre le derivanti dagli impegni
potrebbero portare a uno armi nucleari che avrebbero minacce militari poste dagli internazionali».
Accordo per 10
corridoi umanitari.
Priorità a Mariupol
dove si combatte
casa per casa
SABATO ANGIERI
SEBASTIANO CANETTA provato dal Bundesrat. rato all’Ucraina faceva parte del-
Berlino Di fatto, l’unica soluzione la Bundeswehr oppure dei resti
per tenere insieme le due neces- di magazzino della ex Ddr par-
II Dopo avere destinato all’U- sità, considerate entrambe im- zialmente già venduti a Estonia
craina armi per quasi 200 milio- prescindibili a Berlino, è che il (obici), Repubblica Ceca e Sve-
ni di euro il governo Scholz fa sa- governo Scholz «esternalizzi» zia (blindati Bmp-1) ed era sotto-
pere che i depositi della Bunde- l’aiuto militare agli ucraini, co- posto al nulla-osta di Berlino
swehr sono praticamente vuoti. me peraltro ipotizzato da Lam- per la cessione a Paesi terzi.
«Devo essere onesta: ormai brecht. «La difficoltà nelle dota- Una lista comunque mai resa
abbiamo raggiunto il limite de- zioni non significa che non pos- pubblica, proprio come in Ita-
gli stock delle nostre forze ar- siamo fare di più per l’Ucraina. lia, ufficialmente per paura del-
mate» ammette con malcelato Ci stiamo coordinando con Kiev le spie del Kgb e del Gru: «Abbia-
imbarazzo la ministra della Di- per capire quale materiale belli- mo classificato l’informazione
fesa, Christine Lambrecht co può essere fornito diretta- come segreta su esplicita richie- Base militare di Augustdorf in Germania foto Ap
(Spd), obbligata a scegliere fra mente dalle nostre industrie mi- sta dell’ambasciatore e dell’ad-
due opzioni apparentemente litari». Vuol dire dare carta bian- detto militare ucraini. Se avessi- via libera per vendere ai tede- RUSSIA, YOUTUBE OSCURA DUMA TV
Internet resta «libero»,
inconciliabili: mantenere la mi- ca al business dipinto di verde mo reso noti i dettagli delle con- schi l’«ombrello» in grado di in-
nima capacità operativa dell’e- oliva dei leader nazionali del segne, sarebbero arrivati anche tercettare i missili oltre l’atmo-
sercito tedesco, come impone settore come Rheinmetall, Hec- ai russi con pesanti conseguen- sfera fino a 2.400 km di distan-
lo standard della Nato, oppure
continuare a rifornire di mate-
kler&Koch, Diehl-Defense,
Krauss-Maffei e Thissenkrupp,
ze sotto il profilo militare» è la
giustificazione della ministra
za. Un’arma ipersonica gestita
congiuntamente da israeliani escluso da sanzioni Usa
riale bellico le truppe di Kiev, co- che verranno autorizzati a Spd, singolarmente convinta e americani; quasi fantascien-
me chiede con cadenza quoti- esportare armi dalla fabbrica che basti non dire affinché Mo- za per la Bundeswehr che oggi
diana il premier ucraino Volo- senza più l’intermediazione del- sca non sappia. fatica a reperire il carburante GIOVANNA BRANCA divisione di foto, film e docu-
dymyr Zelensky. le forze armate. MA LAMBRECHT, ben più che sul- per far volare i caccia della Luft- menti, navigazione web, blog-
DECISIONE assai complicata: at- UNA SVOLTA TOTALE: finora tutto le operazioni belliche in Ucrai- waffe, ha solo 100 tank operati- II Della nuova “ondata” di san- ging, web hosting, servizi di regi-
tualmente la Bundeswehr non l’equipaggiamento militare gi- na, resta concentrata sull’avan- vi sul totale di 244, 222 blindati zioni che gli Usa hanno imposto strazione di domini internet».
è neppure in grado di assicura- zamento dell’iter di acquisto su 348, 12 elicotteri d’attacco alla Russia, e alle figlie di Putin, Una scelta fondamentale an-
re pienamente il compito istitu- dello scudo antimissile israelia- su 27 e 9 elicotteri da trasporto è passata più inosservata una li- che per opporre resistenza alle
zionale della difesa nazionale,
«Il materiale bellico no Arrow 3 del costo di oltre 2 su 48. Cifre distantissime dagli cenza del Dipartimento del Teso- tentazioni di autarchia digitale
mentre i 100 miliardi di euro de- può essere fornito miliardi di euro che il suo mini- attuali requisiti dello Stato ro (General License n. 25), con russe, che taglierebbero definiti-
stinati al maxi-riarmo sono an- stero ha opzionato per proteg- maggiore tedesco basati su un cui l’ente federale esclude inter- vamente il Paese – e i suoi attivi-
cora appesi alla modifica della direttamente gere la Germania dai razzi bali- terzo delle dotazioni operati- net e le telecomunicazioni dalle sti, organizzazioni non governa-
Costituzione da parte del Bun- dalle nostre stici russi. Secondo indiscrezio- vo, un terzo in manutenzione e transazioni sanzionate. E lo fa in tive, giornalisti, avvocati per i di-
destag, come ribadito venerdì ni raccolte a Tel Aviv, sia Israele un terzo destinato all’addestra- diretta risposta a una lettera ritti umani, oltre che i semplici
scorso nell’ordine del giorno ap- industrie militari» che gli Usa ieri avrebbero dato il mento. aperta rivolta già il 18 marzo a Bi- cittadini - fuori dal resto del mon-
den e firmata da decine di asso- do. «Le tecnologie per la comuni-
ciazioni e organizzazioni per i di- cazione su internet statunitensi
L’INCHIESTA DEL «WALL STREET JOURNAL» ritti umani e digitali “capitana- sono cruciali per i difensori russi
In Francia è ancora
nali su quelle europee. Per
ANNA MARIA MERLO esempio, Le Pen vuole fermare
Parigi i ricongiungimenti famigliari,
un diritto riconosciuto dalla
II Ci sono dodici candidati Corte europea dei diritti
che concorrono oggi al primo dell’uomo. Vuole espellere gli
pericolo Le Pen
turno delle presidenziali fran- stranieri residenti legali, in ca-
cesi, i 48,7 milioni di elettori so di disoccupazione. «Impor-
(856mila iscritti in più che nel rò l’assimilazione alle popola-
2017) hanno scelta tra tutte le zioni che vivono in Francia»,
tendenze, eppure l’incertezza, per le donne che portano il ve-
la fatica democratica, e alla fi- lo ci sarà una multa (è facile far-
ne l’inquietudine stanno domi- lo, dice, come multare chi gui-
nando e, stando ai sondaggi, da senza la cintura di sicurez-
potrebbero spingere all’asten- za). E, per «mettere la Francia
sione una parte consistente
dell’elettorato.
Stasera il risultato potrebbe riproporre il ballottaggio di 5 anni fa, ma Mélenchon spera in ordine», Le Pen promette di
applicare «la tolleranza zero in
QUESTA SERA, il risultato po- ogni metro quadrato del terri-
trebbe riproporre il ballottag- vorita anche dall’astensione e rendaria» c’è l’intenzione di torio: i delinquenti francesi sa-
gio di 5 anni fa, Macron-Le dai voti di parte dell’elettorato far votare per impedire all’im- ranno messi in prigione e i de-
Pen, ma con il rischio di un’in- di Zemmour, una percentuale migrazione di «modificare la linquenti stranieri sull’ae-
versione delle posizioni, con la di Pécresse e anche di Mélenc- composizione e l’identità del- reo!». Nel suo bollettino chie-
candidata del Rassemblement hon che potrebbero converge- la popolazione francese», con de: «E se eleggeste finalmente
national in testa. Le percentua- re su Le Pen). l’introduzione della «preferen- una presidente che ama i fran-
li tra i due si stanno riavvici- L’ESPONENTE DEL CLAN Le Pen za nazionale», per il lavoro, la cesi?», con un riferimento indi-
nando, perché anche nel bloc- (la nipote, Marion Maréchal, è casa, il welfare («metterò fine retto a Macron, il «cosmopoli-
co di estrema destra, che pesa con Zemmour) ha costruito all’appello a venire riservando ta» (il termine sta tornando in
intorno al 35% con tre candida- un’immagine liscia, «banaliz- gli aiuti sociali ai francesi»), voga, rimandando a un passa-
ti (oltre a Marine Le Pen, data zata», nella dichiarazione di in- che colpirà i 5,2 milioni di stra- to tragico).
al 22,5%, Eric Zemmour al 9, il tenti si presenta solo come
complottista Nicolas Du- «Marine donna di stato». Met-
pont-Aignan al 2,5%) si sta co- tendo in avanti l’argomento al-
struendo la corsa al «voto uti- tamente popolare del potere
ABBONA UN DETENUTO!
le». Jean-Luc Mélenchon punta d’acquisto, ha evitato di insi-
a sparigliare questo scenario e stere su altre parti del suo pro-
ha già aspirato buona parte del- gramma, la radicalità anti-im-
le intenzioni di voto a sinistra gollismo, che con Valérie Péc- dibattiti, Macron è stato quasi migrazione che ha lasciato
(è al 17,5%). Ma la sinistra, a cui resse non migliora il disastro assente, lasciando spazio a un agli oltraggi di Zemmour. Ma
fanno riferimento sei candida- delle ultime europee: il partito tema che Marine Le Pen ha le sue intenzioni sono molto vi- È da sempre tradizione de il manifesto fare in modo che il nostro
ti (oltre a Mélenchon della di Chirac e di Sarkozy è di nuo- sfruttato a fondo: il potere d’ac- cine a quelle del teorico della giornale arrivi a chi non se lo può permettere: i detenuti. Abbiamo
France Insoumise, Fabien vo intorno all’8,5%. In questo quisto, che era già al centro del- «grande sostituzione» di popo- più richieste che donazioni, aiutaci ad attivare un abbonamento
Roussel del Pcf al 3%, Anne Hi- contesto, Emmanuel Macron è la rivolta dei gilet gialli e che lazione: Le Pen parla di «sosti- a chi ce lo richiede.
dalgo del Ps crollata al 2%, il dato in testa, al 26,5%, ma le adesso è rilanciato dall’infla- tuzione del nostro modo di vi- Puoi regalare un abbonamento annuale ma anche un trimestrale
verde Yannick Jadot al 5%, e i sorprese non sono escluse, vi- zione, dai prezzi dell’energia ta». Il costituzionalista Domini- o un semestrale, penseremo noi a riunirli.
due trotzkisti, Philippe Pou- sto il clima di sfida verso il po- che aumentano e che spingo- que Rousseau, «un ignorante» Importo minimo 63 euro.
tou e Nathalie Arthaud rispetti- tere in carica. no molti candidati (anche alcu- secondo la candidata, vede nel
vamente all’1 e allo 0,5%) è di- I TEMI DI DIBATTITO sono scivola- ni a sinistra) ad opporsi alle suo «progetto di controllo Pagamento con carta di credito, bonifico o bollettino postale
sunita, con posizioni che ven- ti via in una «campagna Tefal», sanzioni alla Russia per l’ag- dell’immigrazione» una «sorta Info: maniabbonati@ilmanifesto.it
gono considerate incompatibi- dove nulla ha preso piede gressione dell’Ucraina. di colpo di stato»: Le Pen agirà
li, dall’Europa alla geopolitica, nell’opinione pubblica, come SALVO L’EVENTUALITÀ, tenue, di usando l’arma del referen-
all’internazionalismo. C’è poi ha descritto il politologo Brice un blitz di Mélenchon per qua- dum, visto che sarà difficile al
Jean Lassalle, un ruralista dal Teinturier, direttore dell’istitu- lificarsi al ballottaggio, il 24 parlamento cambiare la Costi-
carattere autoritario, al 2% e la to di sondaggi Ipsos. Il Covid e aprile ci sarà il rischio di una tuzione.
destra di governo, Lr erede del la guerra hanno paralizzato i vittoria dell’estrema destra (fa- Nel «progetto di legge refe-
6 politica domenica 10 aprile 2022
direttore responsabile
Norma Rangeri
condirettore
Tommaso Di Francesco
curioso e prezioso
annuo 249 € - semestrale 140 €
versamento con bonifico
nica: due vecchietti a rappre- no con costanza e premura, e
bancario presso Banca Etica sentare la vetustà del Manife- insieme a Famiano (di cui è
intestato a “il nuovo manifesto
società cooperativa editrice”
sto-Pdup. sempre rimasto amico stret-
via A. Bargoni 8, 00153 Roma TUTTI E DUE, ad ogni modo, to) hanno curato una intelli-
IBAN: quell’immagine ce la siamo gente selezioni dei suoi scrit-
IT 84E 05018 03200 0000 11532280
tenuta, anzi attaccata alla pa- LUCIANA CASTELLINA ti, preceduta da una lunghis-
copie arretrate rete. Per me andava bene, per sima intervista che raccoglie
06/39745482 - arretrati@redscoop.it
Matusalemme una sedia a ro- camente rigoroso a cui nessu- del Pci, una sorta di tribunale ci, e poi scriverne, divideva le sue considerazioni sugli ul-
STAMPA telle è normale, ma Aldo era na contraddizione sfuggiva; e supremo interno al partito, equamente le sue vacanze fra timi decenni, quando, chiusa
RCS PRODUZIONI SPA via A. Ciamarra
351/353, Roma - RCS Produzioni giovane (al Manifesto si era insieme ricco di una cultura aveva redatto, nel 1969, la i vecchi quartieri spagnoli la seconda rivista del manife-
Milano Spa via R. Luxemburg 2, iscritto quando faceva il IV multiforme. sentenza di condanna del pri- dell’Avana e la famosa isola sto nata nel ’99, Lucio si era or-
Pessano con Bornago (MI)
ginnasio) e all’aiuto di quel I SUOI NUMEROSI libri ne sono mo nucleo dei “manifestini”. ….. dove era andato ad abita- mai ritratto dalla vita politica
raccolta diretta pubblicità mezzo aveva dovuto ricorre- la testimonianza: da quello Ma poi proprio con loro, re il regista Bergman di cui attiva.
tel. 06 68719510-511, fax 06 68719689
e-mail re da quando – 3-4 anni fa - do- su Gino Paoli, di cui era diven- vent’anni dopo, si era unito era un cultore. LA CASA DI ALDO è un archivio
ufficiopubblicita@ilmanifesto.it po una sequela di malanni tato amicissimo, a quello su nella mozione numero 2 del MA ALDO NON ERA affatto un prezioso, e penso che la pri-
indirizzo
via A. Bargoni 8, 00153 Roma che l’avevano trattenuto in Zapatero, inaspettato primo XX congresso, quella che ave- eccentrico, uno che saltella- ma cosa da fare è ora di met-
ospedale per un lunghissimo ministro socialista spagnolo, va cercato di impedire l’ope- va da una cosa all’altra. Era terlo in salvo, non disperder-
tariffe delle inserzioni
pubblicità commerciale: 368 €
tempo. alla storia del rapporto fra il razione di scioglimento con- curioso, questo si, e menoma- lo e pensare a chi potrebbe
a modulo (mm43x11) Da cui si era ripreso sia pu- Manifesto e poi Pdup con il dotta da Occhetto. le. Proprio questa era la sua prenderlo in cura. Proprio
pubblicità finanziaria/legale: 450 €
a modulo finestra di prima pagina:
re con il sostegno delle stam- Pci, cui aveva dato come tito- Molto ha anche scritto, per- ricchezza, quella che gli ha questo faceva della sua casa
formato mm 60 x 83, colore 4.550 € pelle, un po’ zoppo ma il cer- lo significativo “Da Natta a ché ne era innamorato, su permesso di essere politica- una meta obbligata per tutti
posizione di rigore più 15%
pagina intera: mm 278 x 420
vello perfettamente funzio- Natta”. Perché Natta, in quan- due paesi lontanissimi fra lo- mente coerente, ma mai sche- quelli che volevano scrivere
mezza pagina: mm 278 x 199 nante. Abitava a Testaccio e to presidente della Commis- ro, non solo geograficamen- matico o settario. sul Manifesto e la sua spesso
diffusione, contabilità, rivendite,
anche a tutto quel quartiere sione centrale di Controllo te: Cuba e la Svezia. Per andar- Ha scritto molto sul manife- tormentata storia. Memoria
abbonamenti: mancherà molto, Al mattino, conservata nelle carte ma an-
Reds, rete europea distribuzione e servizi e poi la sera d’estate, scende- che, tanto, nella sua testa.
viale Bastioni Michelangelo 5/a 00192 Roma
tel. 06 39745482, fax 06 83906171 va da casa e si sedeva al bar do- Nell’ultimo periodo era da
ve via via lo raggiungevano in Addio ha continuato e continua a capacità di trasmettere un lui che si trovavano i giovanis-
certificato
tanti per sapere come inter- ricercare le soluzioni più pensiero critico (una sola simi che hanno ricominciato
n. 8734
del 25-5-2020 pretare i fatti del giorno. Per Le sue origini “alte” e coerenti con il gran- citazione, tra le tante possi- a interessarsi delle vicende
Titolare del trattamento dei dati personali
il nuovo manifesto società cooperativa editrice
questo veniva chiamato Presi-
dente del Soviet di Testaccio. nel Ponente de flusso storico che aveva
accompagnato la complessi-
bili,: “La ricerca di un altro co-
munismo” scritto con Lucia-
politiche di un tempo ormai
precedente alla loro stessa na-
Soggetto autorizzato al trattamento dati
Reg. UE 2016/679)
il direttore responsabile della testata
MA ALDO NON AVEVA solo un
prestigio politico, era anche
ligure tà di presenza culturale,
politica, sociale del comuni-
na Castellina e Famiano Cru-
cianelli, un testo contenen-
scita, E che hanno comincia-
to a scriverne, uno sguardo
al centro della vita sociale del- smo e della sinistra italiana. te una mirabile intervista a nuovo e prezioso. Sono stati
chiuso in redazione ore 22.00
la zona: ricordo il lungo perio- Non ricordo qui le tappe Lucio Magri e accompagna- parte attiva del riuscito con-
tiratura prevista 41.664 do del covid durante il quale FRANCO ASTENGO percorse da Aldo nel giorna- ta dagli scritti più importan- vegno che abbiamo tenuto a
era difficile incontrarsi, dal lismo, il suo grande interes- ti di Lucio) e ancora intendo Rimini, a novembre, nel de-
L
suo vasto immobile e da quel- a scomparsa di Aldo se per la storia e la cultura rammentare la sua origine cennale della morte di Lucio,
li immediatamente vicini, in Garzia colpisce partico- delle socialdemocrazie da questo nostro angolo di il cui sito on line hanno co-
molti salivano sul terrazzo larmente quanti fin da- europee e per il comunismo Ponente Ligure. minciato a ristrutturare e ar-
condominiale, dove di solito gli albori hanno attraversa- cubano e neppure la polie- Con questo pezzettino di ricchire, nell’ipotesi di unifi-
si stendono i panni, per ritro- to la vicenda di quella parte dricità dei suoi interessi terra Aldo aveva sempre care finalmente le memorie
Inviate i vostri commenti su varsi attorno ad Aldo in alle- di sinistra che ha riguardato culturali a partire dal cine- conservato stretti rapporti di Lucio, di Luigi, di Rossana,
www.ilmanifesto.it gri affollati picnic multicultu- il Manifesto e il Pdup . ma e dalla sua passione per con un interscambio molto di tutta la nostra storia. Sen-
lettere@ilmanifesto.it rali, allestiti da uno stuolo di Conclusa quella stagione Bergman: altri lo faranno fitto con le compagne e i za più Aldo ho molti timori
giovani signore che non politica Aldo aveva fatto par- molto meglio di quanto compagni che lo stimavano che il progetto proceda. La
l’hanno mai lasciato solo. te di quella parte dell’intel- non riesca a farlo in questo e gli dimostravano, quando sua scomparsa oltre a darci
Aldo era un personaggio es- lettualità di sinistra che con momento. capitava dalle nostre parti, un grande dolore umano, è
senziale della nostra vita di tenacia e determinazione Ricorderò soltanto la sua un grande affetto. anche una perdita politica.
manifestini/pduppini, politi- Importante.
STATI UNITI, IL VERDETTO DI UNA GIURIA FEDERALE SUL COMPLOTTO CONTRO LA DEM GRETCHEN WHITMER
Nella neolingua
di Amazon la parola
sindacato è tabù
Storia di un social media aziendale con un vocabolario limitato
a disposizione dei lavoratori. Per evitare oscenità come "union"
Un palestinese ucciso e cinque feriti a Jenin Sri Lanka, cresce protesta anti-presidenziale Tentato golpe Usa: i messaggi di Trump Jr.
In seguito a un nuovo raid dell’esercito israeliano intorno al Grande manifestazione ieri nella capitale Colombo contro Nuove rivelazioni sull’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio, e sui
campo profughi di Jenin un palestinese è morto e altri cinque le politiche del presidente Gotabaya Rajapaksa, ritenuto il tentativi dell’ex presidente Trump e del suo team di sovvertire i
sono rimasti feriti, informa l’agenzia di stampa palestinese principale responsabile della profonda crisi economica risultati delle elezioni: la «Cnn» ha riportato che due giorni
"Wafa", durante uno scontro a fuoco. I vertici militari di Tel che attanaglia Sri Lanka. Decine di migliaia di dimostranti, prima che Biden venisse dichiarato vincitore il figlio dell’ex
Aviv confermano solo che era in corso un'operazione nella rispondendo a un appello circolato principalmente sulle presidente, Donald Trump Jr., ha mandato un messaggio al
città di Jenin e nell'adiacente campo profughi, senza fornire reti sociali, hanno sfilato nel centro della città per poi capo dello staff del padre, Mark Meadows. «Questo è ciò che
ulteriori dettagli. Originario di Jenin era Ra’ad Hazem, l’autore concentrarsi di fronte al palazzo presidenziale, dove hanno dobbiamo fare - recita il messaggio, a cui sono allegate tutte le
dell’attacco che giovedì scorso ha provocato tre morti e undici intonato slogan che invitano Rajapaksa a dimettersi per strategie per ribaltare eventuali esiti contrari alla vittoria del
feriti a Tel Aviv e poi è stato ucciso all’alba di venerdì a colpi permettere la formazione di un nuovo governo. Alla più padre - per favore leggi e fai girare a tutti coloro che devono
d’arma da fuoco a Jaffa, quartiere a prevalenza araba a sud di grave crisi attraversata dal paese risponde quello che ha le vederlo». E, aggiunge, «abbiamo molteplici strade». "Strade",
Tel Aviv. «Non aveva una chiara affiliazione, nessun tipo di sembianze del più vasto e articolato movimento di poi effettivamente praticate dal team di The Donald, fra le quali
formazione nel settore della sicurezza e non era stato mai protesta della sua storia, nato in seno alla società civile ma Trump figlio cita cause legali negli swing states e falsi «elettori
arrestato», ha dichiarato il servizio di sicurezza interno di appoggiato incondizionatamente dalle chiese anglicane e di Trump» da certificare al posto di quelli legittimi in stati
Israele, lo Shin Bet. Nelle scorse settimane in Israele almeno cattoliche, che hanno promosso la mobiltaione di ieri. Oltre tradizionalmente Gop. Oltre alla possibilità di far
14 persone sono rimaste uccise in quattro attacchi, di cui uno che dai sindacati, i quali durante la campagna elettorale disconoscere il risultato elettorale dai deputati al Congresso,
rivendicato dallo Stato islamico. avevano invece appoggiato Rajapaksa. come Trump ha cercato di fare il 6 gennaio.
10 culture domenica 10 aprile 2022
Bosone W, l’alba
del bosone di Higgs nel 2012,
una conferma di una previsio- Finora nessuno scienziato è mai
ne risalente agli anni ’60, sem- riuscito a osservarle direttamen-
brava averne sancito la corret- te ma i dati suggeriscono ai co-
tezza. smologi che la parte oscura rap-
SECONDO il Modello, il bosone presenti il 95% dell’universo.
W deve essere circa 80 volte più DIVERSI FISICI però manifestano
«Naturalia e mirabilia» dei Gonzaga «Estintopedia», l’albo degli animali a rischio «Human Brains», il cervello in mostra
Si è inaugurata ieri a Palazzo Per la collana di divulgazione «Human Brains: It Begins with
Ducale di Mantova la mostra Le Sinapsi della casa editrice an Idea» è la rassegna che si
«Naturalia e Mirabilia. Scienze Camelozampa, un picture vedrà in anteprima alla
alla corte dei Gonzaga», con la book che ci porta a scoprire Fondazione Prada nella sua
riapertura della Galleria delle gli animali perduti e quelli che sede veneziana durante le
Metamorfosi situata nei pressi ancora possono essere giornate di preview della
del Giardino dei Semplici: salvati. «Estintopedia» è l’albo Biennale internazionale d’arte.
l’ambiente, chiuso al pubblico illustrato (dal 14 aprile in La Fondazione ha intrapreso
dal 2012, sarà ora accessibile libreria) dedicato agli animali dal 2018 un percorso
con un biglietto normale. Gli estinti e in pericolo, firmato multidisciplinare di
ambienti ospiteranno una da Serenella Quarello, con i approfondimento e studio di
collezione nuova che mira a rievocare la wunderkammer («camera disegni di Alessio Alcini e la revisione scientifica di Marco tematiche scientifiche. Da queste riflessioni nasce «Human
delle meraviglie») dei Gonzaga. Della originaria raccolta, molto non Ferrari (pp. 64, euro 23). Dalle storie dei più celebri ultimi Brains», un programma di mostre, convegni, incontri pubblici
c’è più, tra cui la macabra mummia Passerino (capitano del esemplari, come la colomba Martha o George, la lumaca più e attività online che culminerà a novembre. Il progetto è il
popolo ucciso nel 1328). Torna invece in sede della leggendaria sola del mondo, agli estinti più o meno noti, come il dodo, il risultato di una ricerca sviluppata in collaborazione con un
collezione naturalistica l’ippopotamo (fino al termine della tilacino, fino ai «ritrovati» come il rospo arlecchino della comitato scientifico, presieduto da Giancarlo Comi e
esposizione, poi riprenderà la strada del museo di Pavia dove è notte stellata o l’opossum pigmeo di montagna. Si va alla costituito da ricercatori, medici, psicologi, linguisti, filosofi. La
conservato): era uno dei due animali giunti a Mantova dall’Egitto scoperta della meravigliosa diversità degli animali cercando mostra, curata da Udo Kittelmann in dialogo con il comitato
nel 1603, cacciati dal medico Federigo Zerenghi. Si tratta di una di protggere chi rimane, come l’ayé ayé, il folletto del scientifico, tradurrà in una forma espositiva immersiva la
tra le più antiche tassidermie conosciute. Madagascar, o l’inia, il delfino rosa delle Amazzoni. storia dello studio del pensiero umano.
domenica 10 aprile 2022 visioni 11
SCIENZIATO-EROE ADDIO
GAIA CONTU
CAMILLA FIZ
LORENZO MARCHESI
ALESSANDRA RIA
4 8 11
Trouvaille di romanzo Dall’India alla Persia AD AMSTERDAM
americano del 1941 a Franco Maria Ricci: Indonesia, espiazione
sul caso Martin Guerre vertigine degli scacchi in mostra al Rijks
PAOLO SIMONETTI GIORGIO VILLANI MARIO FRANCESCO SIMEONE
da un esilio
produttivo
C
le contro l’inevitabile dissolu- quante «cose effimere e fuggitive
scricchiolava»
di MARCO RISPOLI
zione cui tutto è destinato. È il volino via nel mondo, senza che si
problema che tormenta e vivifi- ome affrontare il flusso possa fissarle sulla carta», lo scrit-
ca la sua scrittura. La parola poe- delle sensazioni che nel- tore prova allora di continuo, an-
tica diventa lo strumento per la modernità si susseguo- che a prezzo del proprio equili-
esorcizzare l’angoscia della per- no violente, volatili, in- brio, a salvare con le parole ciò che
dita che svilisce il godimento coerenti? Nei saggi di altrimenti «viene sommerso nel
delle cose del mondo. «Il nostro Baudelaire è possibile ri- flusso della vita». Di questo sforzo,
compito è di imprimerci questa conoscere al riguardo della sua riuscita, si trovano molti
precaria caduca terra così pro- due opposti atteggia- splendidi esempi nel volume Una
Scritte dal castello di Muzot, dove compone le Elegie duinesi fondamente, così dolorosamen-
te e appassionatamente, che la
menti, paradigmatici per le gene-
razioni a venire. Da un lato il gesto
cena elegante (traduzione di Aloi-
sio Rendi, con una nota di Ginevra
sua essenza in noi risorga “invi- altero dell’esteta, del «dandy» che Bompiani, Quodlibet «Storie», pp.
e i Sonetti a Orfeo, le lettere di Rilke selezionate per l’editore sibile”», scrive Rilke al suo tra- «aspira all’impassibilità» e antici- 155, € 14,00).
duttore polacco Witold von Hu- pa così in forme estreme la postu- La felice traduzione, datata
De Piante da Franco Rella: Noi siamo le api dell’invisibile lewicz in una lettera celebre e ra blasé dell’abitante della metro- 1961, gode meritatamente di una
fondamentale per comprende- poli che ha già visto tutto. Dall’al- prolungata giovinezza, grazie a
re la sua poetica tarda. tro l’artista con animo da «convale- una casa editrice che d’altronde re-
scente», che «possiede in sommo
L’
di FRANCESCO FIORENTINO abitare l’esilio, e forse per supe- che sempre e definitivamente «Con una parte del nostro es- ca omaggio a Walser già nel logo, e
rarlo, accogliendo e redimendo presente. All’idea di un aldilà sere partecipiamo dell’invisibi- grado la facoltà di interessarsi viva- ora lo accoglie in una sua nuova
11 giugno del la caducità di ogni cosa e di ogni che svaluta la vita terrena, Rilke le, e possiamo aumentare il no- mente alle cose, anche a quelle in collana. Il libro si compone di alcu-
1919, «après ces dimora nella profondità del pro- contrappone quella di un mon- stro possesso di invisibilità du- apparenza più banali», e simile a ne prose pubblicate dall’autore ne-
cinq ans de pri- prio sé. Ma ciò richiede – scrive do «aperto» che è più ampio del rante la nostra dimora qui», gli un fanciullo «vede tutto in forma gli Aufsätze (Saggi, 1913) e nelle Klei-
son alleman- ancora Rella – un «feroce egoi- nostro essere qui e ora, che com- dice ancora. In questa econo- di novità». Proprio questa seconda ne Dichtungen (Poemetti, 1914). A di-
de», come scri- smo», un’attenzione esclusiva, prende anche i morti e i posteri, mia metafisica anche il dolore attitudine trova impareggiabile spetto dei titoli originali, la diffe-
ve a un’amica, un raccoglimento assoluto che le cose che non conosciamo e può diventare un possesso invi- espressione nelle prose composte renza più grande tra le due raccol-
Rilke lascia la rifiuta ogni altro impegno come quelle che conosciamo, le possi- sibile e acquisire così un senso da Robert Walser durante i primi te riguarda le circostanze che ne
Germania, do- una distrazione, anche se in gio- bilità che sono state pensate e poetico. decenni del Novecento. In un testo accompagnarono la pubblicazio-
ve non farà più ritorno. Va in Sviz- co c’è il matrimonio della figlia o quelle che non lo sono state, e del 1907, per metà riflessione poe- ne. Nel breve tempo che le separa
zera per una serie di letture pub- la nascita di un nipotina, occasio- forse finanche quelle non pen- Un io in fiamme tologica e per metà autoritratto, si consumò una svolta decisiva nel-
bliche, ma anche alla ricerca di ni che Rilke diserta per non esse- sabili. Il testo che chiude la selezione Walser stesso descrive lo scrittore la vita di Walser, quando abbando-
un luogo dove completare le ele- re distolto dalla sua opera. Questo orfismo laico, che co- di Rella non è una lettera bensì come un «eroe in penombra», desi- nò definitivamente Berlino per fa-
gie iniziate a Duino nel 1912. E lo Lo Château de Muzot è per lui il stituisce il fondamento delle Ele- l’ultima annotazione del poeta deroso di «immedesimarsi in ogni re ritorno in Svizzera. In ogni caso
trova, grazie all’amico Werner luogo di una «clausura» a lungo gie duinesi come dei Sonetti a Or- morente, chiusa da alcuni versi fenomeno». Sgomento nel vedere non si ci si deve lasciare confonde-
Reinhard che affitta per lui il pic- cercata, un luogo di approdo do- feo, implica una pietas spietata che fanno parlare il corpo getta- re da quei titoli: chi cercasse la me-
colo castello medievale di Mu- po un lungo vagare, un luogo fi- e – letteralmente – conservatri- to nel «rogo» del dolore: «Sono ditazione saggistica o le preziosità
zot, presso Sierre, dove Rilke si nale: il luogo della morte come ce verso tutte le manifestazioni ancora io, io che brucio / ormai del poemetto in prosa resterà ini-
trasferisce nel luglio 1921. Là, do-
po qualche mese, avviene il mira-
telos biografico e poetologico.
Qui la sua scrittura trova quel
del vivente, anche quelle che
possono apparire più ingiuste.
qui inconoscibile?», si chiede
l’io lirico: un «io in fiamme»,
Miniature, schizzi, zialmente deluso. Ma poi non po-
trà che essere tanto più incantato
colo: nel febbraio del 1922, in po-
chi giorni porta a termine non so-
che gli sembra aver sempre cer-
cato: la «definitiva affermazio-
Come san Giuliano l’Ospitalie-
re che abbraccia il lebbroso, ma
che vive l’esperienza epifanica
di un trasporto del vivente oltre
lettere immaginarie da queste brevi prose (ritrovando-
si così in ottima compagnia, in
lo quella che considera la sua
principale opera poetica, le dieci
ne della vita» che implica un’«af-
fermazione» della morte come
non può guarirlo e forse nean-
che vorrebbe, il poeta accoglie
se stesso. Forse la vera poesia è
questo straniamento radicale,
registrano gli eventi una schiera di ammiratori che riu-
nisce Kafka e Coetzee, Musil e Se-
Elegie duinesi, ma anche, e ina-
spettatamente, un altro celebre
«lato della vita rivolto altrove da
noi, non illuminato da noi», co-
nel suo canto il bene e il male
del mondo senza alcun deside-
quasi impensabile, della vita
che riesce a guardarsi da un fuo-
sottraendoli alla loro bald, Canetti e Ben Lerner). Sono
miniature, schizzi, lettere immagi-
ciclo, i Sonetti a Orfeo. Entrambe
usciranno l’anno dopo e segna-
me sfera di un «invisibile» che è
da noi parimenti abitato ed è an-
rio di «migliorare la situazione
di alcuno», senza schierarsi né
ri di sé dove non è più catturabi-
le da alcuna conoscenza.
apparente banalità narie, frammenti narrativi o fiabe-
schi, in cui gli eventi vengono regi-
no uno dei culmini della poesia strati con appassionata accuratez-
del Novecento. za e sottratti alla loro apparente ba-
Rilke parla della loro stesura nalità. Che si tratti dell’ovazione
come di un’esplosione, un «ura- in una sala teatrale, quando dalla
gano», una «tempesta»: «tutto in galleria «buia e riboccante cadono
me, fibre, tessuti, telaio, scric- come scrosci di grandine gli ap-
chiolava e si piegava» scrive a plausi» (quasi inevitabile, allora,
Lou Andreas-Salomé. La sua vita pensare a una breve prosa di Kaf-
gli appare ora come un lungo, ka, In galleria), o che ci si ritrovi din-
tortuoso cammino verso la rea- nanzi a un «cavallo bianco nella
lizzazione di un «compito» che notte nera», fermo con maestosa
aveva intuito davanti ai quadri mestizia in mezzo all’andirivieni
di Cézanne, a Parigi, nel 1907, e di passanti e vetture, o che risuoni
che soltanto ora, quindici anni lungo la via la risata di due bambi-
dopo, tra le «vecchie mura» di ne capaci di «dissolversi e consu-
una «forte, piccola torre» nella marsi dalle risa»: ovunque il mon-
Svizzera vallese trova una forma do diviene oggetto di meravigliata
compiuta. «Ora io mi ricono- e meravigliosa attenzione.
sco», scrive sempre a Lou An- Pure, Walser, non si dilunga
dreas-Salomé. «Ora sono. Sono». mai più del dovuto sui singoli feno-
meni e il suo infallibile senso della
Feroce l’egoismo misura, come suggerisce Ginevra
Questo senso di pienezza per il Bompiani nella nota che conclude
compimento della sua missio- il libro, discende anche da una sor-
ne artistica attraversa la corri- ta di «smemoratezza». Le sue prose
spondenza che Rilke tiene da lasciano tracce evanescenti, quasi
Muzot: fondamentali per com- che, a ritrarre con cura, fin nel loro
prendere la poetica del tardo carattere effimero, le cose, ogni
Rilke, queste lettere racconta- frase abbia «il compito di far di-
no anche la sua lotta contro il menticare la precedente». Così so-
dolore che gli invade progressi- steneva Walter Benjamin, parago-
vamente il corpo, manifestan- nando i testi di Walser a «farfalle di
do la presenza della leucemia speranza». Lievi e sfuggenti, esse
che lo porterà alla morte nel consentono al lettore di respirare
1926. Ora l’editore De Piante ne «l’aria pura e forte della vita che
propone una selezione a cura di guarisce» e gli offrono un godimen-
Franco Rella con il titolo Noi sia- to non privo di tratti enigmatici o
mo le api dell’invisibile Lettere inquietanti. Poiché «nessuno gode
da Muzot (pp. 121, e 14,00). come colui che sta guarendo»: ap-
Per Rilke – suggerisce il cura- punto come un convalescente che
tore nella sua suggestiva postfa- ha dietro di sé l’abisso e davanti a
zione – la poesia è un modo per sé il mondo intero.
ALIAS DOMENICA 10 APRILE 2022 PAGINA 3
ZWEIG
Stefan Zweig con sua moglie Lotte Altmann, 1940 ca.
(Foto Three Lions/Getty Images)
carteggio
da un esilio
passivo Le lettere dall’esilio di Stefan Zweig e della
seconda moglie Lotte Altmann, raccolte con
una lunga ricerca da Darién J. Davis e Oliver
Marshall, La vita stessa è già tanto in questi
giorni Ultime lettere dall’America (traduzione
di Massimo Ferraris dalla seconda edizione
americana del 2017, Castelvecchi, pp. 288, e
17,50) offrono una eccezionale testimonian-
S
di ROBERTA ASCARELLI za su questi anni, dall’arrivo di Zweig a New
York, nel 1939, fino ai mesi trascorsi a Perse-
tefan Zweig era un ‘beniamino de- poli dove morirà suicida nel 1942.
gli dei’ per tempi inquieti: ricco, fa- Apparse in Italia a ridosso dell’anniversa-
mosissimo, con una visione del rio della scomparsa dell’autore austriaco,
mondo rassicurante e un tedesco queste ‘ultime lettere’ illuminano anni di vi-
ancora ‘classico’ ma modulato sui ta segregata di un intellettuale sfuggente no-
timbri del «moderno nervosismo». nostante la proverbiale generosità di aiuti,
Fino alla svolta del 1933 poteva contatti e testimonianze – quel «mistero
vantare una lunga serie di succes- Zweig» al quale Dominique Bona ha dedicato
si. La sua è la storia ebraica di commer- la sua empatica biografia.
cianti che diventano intellettuali, si av- Scritte in inglese per sfuggire ai controlli
venturano senza timore tra le pieghe del- della censura, ma probabilmente anche per
la storia e della mente e cercano di appro- segnare la lontananza dalla patria ‘tedesca’,
priarsi di una tradizione che diventerà lo- integrano di notizie e sentimenti lo scarno
ro solo in parte. Zweig, il decadente, alle- epistolario di quei mesi in cui signoreggia vo-
stisce a suo gusto una quadreria di perso- litiva e non sempre affidabile la prima mo-
naggi illustri dell’Occidente che tanto glie Friderike. Contengono comunicazioni
ama. Sono re e santi, poeti, medici e ma- ‘private’, gentili, spesso formali, a tratti la-
ghi, esploratori o astuti politici che bec- mentosi, destinate soprattutto alla famiglia
cheggiano impotenti– come del resto tutte di Lotte Altmann e hanno il pregio di restitui-
le sue figure – tra passione e destino. re «una visione intima di Stefan Zweig e un
All’apice del successo decise di lasciare ritratto vivace della moglie», la giovane segre-
Vienna, troppo moderna e trafficata, per riti- taria borghese ed ebrea che, nelle ricostruzio-
rarsi tra begli oggetti in un castelletto della ni, appare come ombra fedele del poeta e che
provinciale e cattolicissima Salisburgo. Poi, acquista invece in queste lettere i contorni di
con l’avvento del Nazismo, la ‘distanza’ di- una personalità e di un progetto.
venne necessità e, lentamente, approdo. Ab-
bandonò l’Austria prima dell’Anschluss, va- Vizi brasiliani
gò tra Inghilterra e America con qualche bre- Composte spesso a quattro mani, racconta-
ve ritorno e, quando la nave Uruguay attrac- no con garbato riserbo storie minute di cuci-
cò a Rio de Janeiro, nell’agosto del 1941, to e cucina, di entusiasmo per la bellezza del-
Zweig pensò di avere spezzato definitiva- la terra e per la semplicità del nuovo stile di
mente i legami con un Occidente che stava vita; accennano alla situazione politica,
cambiando troppo in fretta. «Considero per- parlano del timore di invecchiare, di libri,
duto ogni mio bene – scrive a Hanna e Man- di cura, di fuga da quella che Romain Rol-
fred Altmann – (…) nessuno ha idea di quali land aveva chiamato «religione dell’amici-
enormi cambiamenti economici produrrà zia», e che aveva caratterizzato le sue rela-
questo conflitto, anche l’America sarà un zioni fino all’ultimo approdo; segnalano
paese diverso dopo la guerra». inoltre i repentini sbalzi d’umore di lui, l’a-
sma di lei, le consolazioni e il senso di vuo-
La scelta dell’inglese to in quel luogo in cui si erano rifugiati per
Pochi mesi dopo, nella introduzione di una sottrarsi al mondo: «Non mi sono mai trova-
delle più belle memorie del primo Novecen- to in uno scenario bello come qui in Brasile,
to, Il mondo di ieri, giungeva a sostenere di non
avere più una patria: «Non possiedo più, dun- Dall’arrivo a New York, nel ’39, fino al suicidio a Persepoli e la gente è davvero gentile; l’anno scorso ci
hanno viziato e quest’anno, dato che abbia-
que, un posto nel mondo e ovunque mi sento
uno straniero o tutt’al più un ospite». le lettere di Stefan Zweig con la moglie Lotte Altmann: mo detto a tutti che vorremmo lavorare, ci la-
sciano totalmente in pace».
In Brasile mise in atto l’erosione sistemati- Su tutto domina l’interrogativo sul suici-
ca del suo vecchio mondo corteggiando con La vita stessa è già tanto in questi giorni, da Castelvecchi dio con cui si conclude la esistenza degli
consapevolezza oscillante il nulla. Si sottras- Zweig. Lo sottolineano i curatori nella lunga
se agli onori, evitò di incontrare i conoscenti introduzione, le recensioni alle molte edizio-
Piccole notazioni,
e i suoi molti e appassionati lettori, si rifugiò ni del testo, le due lettere di amici ‘brasiliani,
in una improbabile località di villeggiatura a Ernst Feder e Ferdinand Burger che, in appen-
settanta chilometri da Rio de Janeiro: «Qui vi- dice al volume, cercano di spiegare agli Alt-
viamo dimenticati e dimenticando il tempo mann i motivi di quel gesto disperato e in-
e il mondo (ma non voi)», scrisse alla famiglia comprensibile. Lo insegue inevitabilmente
da Persepolis. In un percorso di esilio perso- anche il lettore, attirato nella quotidianità
che vuole dare forma al flusso dei casi stretto di Versuchung, tentazio-
ne. Nel romanzo, forma e deci-
sione sono due facce di un’unica
nire e del carattere dionisiaco
della trasformazione, vale a di-
re con l’esaltazione di quel flui-
esclusione per giunta irata. E
poi Gerda, Sepp, Bonadea e Dio-
tima, tutti ricompresi in un oriz-
medaglia e, nella interpretazio- re che tutto trascina con sé e la zonte che non è né temporale
C
di GIAMPIERO MORETTI mune». La vita, insomma, co- volezza che l’Io (vivente e po- ne di Cacciari, «l’uomo senza cui apparente insensatezza il su- né tantomeno spaziale, bensì di
me simbolo che però si sa non tenzialmente narrante) non qualità è precisamente colui che per o oltre uomo dovrebbe sapere progressiva quanto prevista in-
on la sua consolidata tec- essere narrabile. riesce a giustificare né con l’a- ricerca insieme forma e decisio- affrontare: un gorgo, essere af- significanza.
nica ermeneutica, che Qualunque testo che somi- zione né con il pensiero il nu- ne, che vuole conferire forma al ferrati dal quale non sarebbe Secondo Cacciari, «la para-
coincide con un ben pre- gli a un romanzo, dalla fine cleo di quel che potrebbe di- flusso dei casi e decidersi a un debolezza ma forza estrema. dossalità dell’impresa musilia-
ciso passo di scrittura, dell’Ottocento in poi, e parti- ventare, prima di ogni altro tempo di volerne spezzare il con- Esaltati, esasperati, e in alcu- na consiste …nel guadagnare la
Massimo Cacciari in Pa- colarmente in area mitteleuro- progetto, esperienza vissuta. tinuum esprimendo la propria ni tratti anche esasperanti, so- purezza del linguaggio mistico
radiso e naufragio (Ei- pea, procede nella consapevo- Lo potrebbe se il libero arbitrio, irriducibile interiorità». no infatti i personaggi: Clarissa, attraverso l’avventura saggisti-
naudi, pp. 128, e 13,00) lezza di una impossibilità di e la responsabilità che ne discen- Se quella individuata da Cac- la più sinceramente nietzschea- ca»; «paradosso», come si sa, è
si inserisce tagliente raccontare ciò che desidere- de, esistessero; ma Ulrich, special- ciari è la cifra di Ulrich (ovvia- na, colei che sarebbe pronta al parola che a Cacciari piace forse
tra le pagine dell’Uomo senza qua- rebbe. Premessa che vale in mente nel primo volume dell’ope- mente non definitiva, dato il «sacrificio» di sé, se solo potes- più di «crisi», anche se esse si toc-
lità di Robert Musil, con la con- particolare per l’opera di Mu- ra, approda al massimo all’elenco personaggio e data la posizione se; Arheim, il calcolatore dell’a- cano significativamente e per
sapevolezza di doversi impe- sil anche perché, il nucleo statistico del probabile, all’enu- teorica di Musil), a partire da nima, colui che (a differenza del un lungo tratto. Paradosso e cri-
gnare in una interpretazione dell’inenarrabilità troneggia merazione di quel che accade e quella traccia diventa possibile Conte Leinsdorf e della sua vo- si, entrambi esiti aporistici del
che non può né deve poggiare nel tempo come un problema che, proprio per tale impossibilità avvicinare le figure che si alter- lontà di conservazione ad ogni romanzo di Musil si danno con-
sulla ricostruzione del conte- filosofico. Cacciari connette di giustificazione ulteriore, resta nano nel romanzo. A proposito costo) alla ragionevolezza spiri- vegno nella Mitteleuropa or-
sto e tanto meno sui pregressi Ulrich, il protagonista – né at- inenarrabile e, anzi, ancora pri- del criminale Moosbrugger, tualizzata affida il compito di mai orfana della Romantik, del
del testo interpretato, ma deve tore né agito bensì visitatore ma, pressoché non vissuto. An- emerge l’interrogativo se sia un’educazione progettuale sogno della narrazione dell’esi-
piuttosto dedicarsi alla «insepa- attento e interrogante degli ac- che se «nulla esiste sempre, e tutta- «giusto» giudicarlo colpevole, dell’anima come forza vitale; stenza come esposizione di un
rabilità degli assolutamente di- cadimenti – al Törless cui lo ac- via per lo più sì» Ulrich non rinun- proprio in «omaggio» a quello Meingast, che a quella medesi- senso, certo uno tra i tanti possi-
stinti, l’affinità che compone comuna «quell’impossibile cia a un qualche flirt con il senso, che Cacciari individua come il ma forza prorompente contrap- bili, almeno come direzione,
ciò che appare incommensura- che è il dar-forma alla decisio- con il significato, al di là di un’ap- convitato di pietra di tutto il ro- pone senz’altro lo spirito in mo- senza che questo significhi im-
bile, privo di qualsiasi metro co- ne» ovvero, l’amara consape- parenza-sostanza che si mostra co- manzo, Nietzsche. Per la verità, do che non possa giammai risol- mediatamente una mèta.
PAGINA 4 10 APRILE 2022 ALIAS DOMENICA
LEWIS
Uno dei più celebri furti di identità
trouvaille della storia, rivisitato in un romanzo
americana di Janet Lewis, uscito in America
nel 1941: La moglie di Martin Guerre,
tradotto ora da Racconti Edizioni
il decadente
«vite di coppia»
HUYSMANS
I
di PASQUALE DI PALMO
n questi ultimi anni abbiamo assisti-
to a un forte ritorno di interesse per
la figura di Joris-Karl Huysmans, cul-
minata con la pubblicazione, nel
2019, del volume Romans et nouvelles
nella prestigiosa Bibliothèque de la
Pléiade di Gallimard. Anche nel no-
stro paese, sull’onda del successo
avuto con il romanzo Sottomissione di Houel-
lebecq, il cui protagonista, tra un amplesso
e l’altro, si dichiara uno studioso di Huy-
smans, si sono avvicendate ristampe e nuo-
ve traduzioni. È la volta adesso di Vite di
coppia, che Prehistorica Editore licenzia
nell’elegante versione di Filippo D’Angelo
(pp. 248, € 18,00). Il romanzo En ménage,
uscito originariamente nel 1881 presso
Charpentier, risente del periodo naturali-
sta dello scrittore, anche se qua e là serpeg-
gia quel dégoût che caratterizza la fase suc-
cessiva, confluita in À rebours (1884), defini-
to da Mario Praz «il libro cardinale del deca-
dentismo». Una prima, pionieristica versio-
ne era stata allestita da Cesare Giardini nel
1934 per Mondadori con l’improponibile ti-
tolo di Guai ai soli – e una grafica agghiaccian-
te – nella collana «Il romanzo moderno» che
sostituì i «Romanzi dell’800», in cui era ap-
prodato nello stesso anno Sorelle Vatard.
«Una pagina di vita, la più banale e stra-
ziante» così definì Zola En ménage su Le Figa-
ro poco dopo la sua pubblicazione. E, in ef-
fetti, la vicenda che vede protagonista lo
scrittore André Jayant (non «Javant» come ri-
portato a più riprese nell’introduzione),
coadiuvato dall’amico pittore Cyprien Ti-
baille, personaggio già apparso in Les sœurs
Vatard, si può configurare esemplare nel
contesto delle opere di Huysmans che, non
a caso, considerava questo romanzo uno
dei suoi più riusciti. Edito dopo la prova di
Sac au dos, apparsa nel 1880 nella raccolta stesso Huysmans. Significativo è il fatto che
collettanea Les soirées de Médan, sorta di ma- un brano dei Croquis parisiens, edito l’anno
nifesto di poetica naturalista che annovera-
va contributi compositi (Zola, Maupassant,
Céard, Hennique, Alexis) sulla guerra del
«Una pagina di vita, la più banale e straziante», precedente, si ritrovi collocato nel quinto
capitolo e che André Breton abbia estrapola-
to due singoli momenti per rappresentare
1870, il romanzo di Huysmans fu accolto
dalla critica con giudizi impietosi. Si rim-
proverava all’autore l’eccessivo trasporto
scrisse Zola del romanzo di Huysmans «En ménage» Huysmans nella sua Anthologie de l’humour
noir: il primo è tratto da questo romanzo e il
successivo da En rade (1887). Il capostipite
con il quale registrava eventi e situazioni de-
primenti, al limite del patologico, nono-
stante l’intento fosse quello di manifestare
(1881): nuova traduzione italiana, da Prehistorica del surrealismo avrebbe potuto attingere,
nonostante la dichiarata vena anticlerica-
le, alle atmosfere di Là-bas, intrise di una fa-
Un adulterio
il proprio disincanto con le armi di un reali- scinazione per l’orrido, ibridata di sulfurea
smo passato al vaglio di uno stile impeccabi- ironia, che passa dalla descrizione partico-
le. Fu accolto invece con entusiasmo da una lareggiata delle malefatte di Gilles de Rais,
piccola cerchia di intenditori, tra i quali Céz- considerato «il Des Esseintes del quindicesi-
anne e Pissarro. mo secolo» – sull’onda di un sadismo com-
patibile con i dettami surrealistici che con-
I giudizi sferzanti dei due amici durrà all’inchiesta del dissidente Bataille –
naturalista
La trama ruota intorno alla scena iniziale a quella della messa nera che rappresenta il
dell’adulterio commesso dalla moglie del prototipo del satanismo d’accatto. Quest’ul-
protagonista: il quale si ritrova, suo malgra- timo ha inaugurato gli esiti di certa lettera-
do, ad affrontare una serie di complicate vi- tura d’appendice (ma non solo: si pensi a Er-
cissitudini esistenziali che lo porteranno a nest de Gengenbach, ex-seminarista che
riappacificarsi con la consorte. Léon Bloy aderisce al surrealismo e licenzia l’eccentri-
stigmatizzò la mancanza di verosimiglian- co memoriale L’expérience démoniaque), sca-
za nella reazione di André alla scoperta del turendo verso le derive cinematografiche
(con disgusto)
tradimento coniugale. Tutto il romanzo è del fantastico. Sembra che l’espressione
modulato sui giudizi sferzanti dei due ami- «umorismo nero» sia stata coniata all’inter-
ci, affetti da misantropia e misoginia, in par- no di un autoritratto firmato con lo pseudo-
te ereditate dallo scetticismo schopenhaue- nimo A. Meunier nel 1885. Proprio con
riano (ma anche dal patrimonio simbolista: Là-bas, pubblicato nel ’91, farà la sua com-
si pensi alla concezione della donna nel con- parsa il personaggio di Durtal, chiaro alter
temporaneo Laforgue). Huysmans indugia ego dell’autore, protagonista della trilogia
nella raffigurazione di personaggi gretti, «cattolica» che raccoglie i romanzi En route
maligni, ipocriti – il cammeo di Mélanie, la (’95), La Cathédrale (’98) e L’Oblat (1903), costi-
domestica –, calati in un contesto sociale op- tuenti uno dei punti più ragguardevoli del-
primente e perbenista, che tende a invi- Paul Cézanne, Nudo tato volume della «Pléiade», sottolinea nel- naturalistici, accolti nei primi due romanzi la sua opera.
schiarli nelle spire di un conformismo para- femminile disteso, la sua prefazione il prevalere del gusto «per Marthe, histoire d’une fille (1876) e Les sœurs Va-
lizzante, senza possibilità di redenzione. La 1886-’90, Wuppertal, l’ignobile, il basso, il sudicio» che farà scrive- tard (’79), cercando al tempo stesso di distac- Gli anni della conversione
descrizione degli stessi scorci urbani o su- Kunstmuseum re a Edmond de Goncourt nel suo Journal: carsene. Tale processo, che porterà alla ce- La conversione di Huysmans, in parte ricon-
burbani sembra conformarsi a quello stato «L’autore è troppo innamorato della cacca». sura di À rebours, comprende la prova inter- ducibile all’operato dell’Abate Mugnier e di
di precarietà che domina l’aspetto psicolo- Altrove evidenzia come «questo perfetto ro- media di À vau-l’eau (’82), in cui si riportano Léon Bloy, sfocerà nel suo ordinamento co-
gico dei personaggi, attestandosi intorno a manzo della mediocrità» si scinda in due le peripezie esistenziali di Jean Folantin, me oblato nell’abbazia benedettina di Ligu-
colori sbiaditi di acquerello, che risentono parti: quello della coppia impossibile con- oscuro burocrate disgustato dallo spleen e gé, poco prima che il governo laicista sop-
di ambienti asfittici e degradati. La visione trapposta all’artista. «Il romanzo della cop- da una professione che presenta chiari ad- primesse le congregazioni religiose nel
della banlieue, dominata da ciminiere e gazo- pia impossibile è più flaubertiano che zolia- dentellati autobiografici. 1901. Gli ultimi anni si concentrarono in-
metri, illuminata dalla fioca luce dei lam- no: è un ritratto della stupidità borghese, Sembra che l’autore, nel descrivere so- torno alla realizzazione di opere dal chiaro
pioni a gas, è ancora smaccatamente baude- delle illusioni sgonfiate, più vicino a Mada- prattutto gli amici André e Cyprien, abbia intento agiografico, come quelle dedicate a
lairiana e preannuncia l’interesse che sfoce- me Bovary o a L’educazione sentimentale che al- operato una singolare scissione della sua Don Giovanni Bosco e Santa Lydwine di
rà nei libercoli in cui un’eccentrica flânerie, lo Scannatoio» aggiunge Jourde. personalità, usando un lenticolare approc- Schiedam, oltre alle Foules de Lourdes (1906),
che prefigura l’interesse di Benjamin per i D’altronde già Robert Baldick, nella stori- cio alla variegata dimensione psicologica in cui viene pressoché ribaltato l’agnostici-
passages, porterà l’autore a investigare il cor- ca biografia su Huysmans, asseriva che que- che presenta come costante quella del man- smo del vecchio maestro Zola, incapace di
so interrato della Bièvre, nonché Saint-Sév- sto libro non è un’opera tipicamente natu- cato appagamento, del castigo di sé (il teren- aderire ai miracoli manifestatisi in loco, co-
erin, Les Gobelins, Notre-Dame. Altri qua- ralista, ma si rifà alla tradizione di Benja- ziano Heautontimorumenos rielaborato da me traspare dal romanzo Lourdes (1894).
dretti risentono invece dei paesaggi degli min Constant, anticipando, al contempo, Baudelaire). Il pittore si paragona a Forain, Huysmans, incantato dalle regole della li-
amati pittori fiamminghi del XVII secolo. certi esiti proustiani. En ménage rappresen- a Raffaelli, agli impressionisti che compaio- turgia e del canto fermo, dette disposizione
Pierre Jourde, uno dei curatori del succi- ta in effetti il tentativo di aderire ai precetti no a più riprese nelle cronache d’arte dello di farsi seppellire vestito da oblato.
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PRETE
Apparizione, turbamento, fascinazione, Sebastiano Ricci, Medoro
e Angelica, 1716 ca.,
H
di ENZO DI MAURO Mann, Dante e gli stilnovisti, il
Cantico dei cantici e Giovanni del-
o conosciuto Anto- la Croce, Proust e Musil, Petrar-
nio Prete alla fine ca e Tasso, Ovidio e Tozzi, Ro-
degli anni settanta, stand e Keats, Kleist e Char, Mal-
quando ancora ri- larmé e Zweig, Donne, Philip
siedeva a Milano in Roth e Scott Fitzgerald…
una casa di Porta Carte d’amore, veniamo a sa-
Romana. Suppon- pere da una nota finale, si è co-
go che di lì a poco sa- struito nel tempo e proprio a
rebbe uscito per Feltrinelli Il partire dal 1980, con un saggio
pensiero poetante (1980, di recen- apparso sul «Piccolo Hans». Ri-
te ristampato da Mimesis), il li- corda Prete: «Quando, molti an-
bro sullo Zibaldone destinato a ni fa, lavoravo intorno al capito-
diventare un classico nell’am- lo del Pensiero poetante dedicato
bito degli studi leopardiani, in- al “desiderio illimitato”, mi sor-
sieme ai saggi di poetica raccol- prendevo via via nel vedere co-
ti in Il demone dell’analogia del me le considerazioni leopardia-
1986. Era, quello, anche il tem- ne, staccandosi dal fondo sensi-
po di una rivista di gran pregio stico settecentesco – attestato
come «Il piccolo Hans», dove let- sui rapporti tra sensazione e bi-
teratura, psicoanalisi e scienze sogno – dislocassero il deside-
umane procedevano per sor- rio nello stesso campo di do-
prendenti intrecci e alla cui re- mande che, dopo Freud, avreb-
dazione fattivamente contri- bero attraversato il Novecen-
buivano, tra gli altri, Giuliano to». Ecco allora, dopo Freud, La-
Gramigna, Ermanno Krumm, can, Deleuze e Guattari e il no-
Mario Spinella e Italo Viola. Fu stro Elvio Fachinelli. Si vuol si-
una stagione, forse l’ultima, di gnificare che il cerchio si chiu-
formidabili azzardi, di avventu- de e che dentro questo cerchio
rose sperimentazioni, di splen- si svolge tutto il lavoro interpre-
dida confusione degli stili e an- tativo di Prete, qui e altrove, pri-
che di spettacolari errori e falli- ma e dopo. Gli strumenti con
menti e abbagli, ma niente a cui è lavorato il libro sono affila-
che vedere avevano con la re- ti mediante una serie di raffina-
staurazione letteraria (e politi- te griglie interpretative. Ma c’è
ca) che si sarebbe avviata di lì a inoltre qualcosa, come si affer-
poco, quasi che un richiamo mava, di più personale, di più
all’ordine fosse caduto dal cie- esistenziale e, dunque, di più
lo a voler segnalare la nobile de- profondo. Scrive infatti Prete,
bolezza degli uni e la cinica laddove si occupa della conti-
astuzia degli altri, i successori, guità tra amicizia e amore: «La
Abbecedario letterario
gli eredi. Se ricordo l’epoca così mia generazione, che ha fatto
lontana e perduta è solo per di- esperienza, nel Sessantotto e
re che Prete si nutrì di quel cli- lungo gli anni settanta, di una
ma, di quei materiali, di quelle liberazione del desiderio dai
comunità e, prima ancora, del prestabiliti alvei delle istitu-
decennio precedente, del Ses- zioni familiari e delle conven-
L
di ALBERTO FRACCACRETA ne della più genuina idea di engagement culturale, pur momento in cui muove dalla critica degli stereotipi
prodare, adesso, in quello che mantenendo i crismi e gli stili della logica apodittica, che accompagnano o connotano ovvero affliggono
lo stesso autore non può non a differenza immediatamente riconoscibi- si muove verso una certificazione specializzante che un autore, un testo, un’epoca intera della produzione.
definire «un paese che non ha le tra critica militante e critica accademica – ha il merito se non altro di empire i (drammatici) vuo- (...) Qualunque conoscenza si acquisisce muovendo
confini» e che proprio per que- differenza saldatasi in Italia già con la lette- ti di dialogo tra i due ambiti. da uno stereotipo, cioè da un pregiudizio, per poi sot-
sta insita vastità «invita a un’in- ratura periodica nell’età del riformismo il- Massimo Raffaeli, collaboratore del supplemen- toporlo a critica e finalmente a un giudizio ulteriore.
terrogazione incessante», in luminista e rafforzata dal sorgere della to-cultura del manifesto sin dal primo numero, ha rac- Infatti non è bastato un secolo, quanto a Leopardi ad
primo luogo della lingua con scuola storica nella parte alta dell’Ottocen- colto i suoi Scritti per “Alias” (2010-2020) nel libro Di sen- esempio, per tradurre “pessimismo” nella parola “ma-
la quale esso si esprime, quella to – è nei ferri del mestiere a disposizione so comune (Affinità Elettive Edizioni, pp. 314, € terialismo”, proprio perché gli stereotipi sono sem-
dei poeti, degli scrittori, dei fi- dell’esperto: nel primo caso l’articolo di 18,00), ideale continuazione di Bande à part (Gaffi pre tanto resistenti, duri a morire, in quanto fondati
losofi, dei pittori, degli artisti. giornale, l’elzeviro, il saggio brillante, contornato ta- 2011) che conteneva i «pezzi» pubblicati dal 1998 al su una verità che, beninteso, essi deformano nello
Prete definisce il suo recentis- lora da toni oracolari e da una verve polemicamente 2009. Questo nuovo tassello è non soltanto interpreta- stesso momento in cui la esibiscono. Dunque il senso
simo Carte d’amore (Bollati assertiva; nel secondo caso lo studio comparatisti- tivo dell’«industria culturale» (ricondotta alle benja- comune (...) è quanto precede e al contempo residua
Boringhieri «Nuova Cultura», co-argomentativo, speziato di ampie inquadrature miniane rovine di una «gremita, variopinta discari- da una qualsiasi esperienza, compresa naturalmente
pp. 365, e 18,00) come un «ab- bibliografiche e «disteso» sotto il profilo espositivo. ca»), ma anche esemplarmente capace di accorciare quella della lettura, come si trattasse dell’effetto di ri-
becedario essenziale, seppur Un supplemento come «Alias Domenica», espressio- quelle distanze irriducibili con l’ala universitaria che caduta di una verità così propalata da usurarsi e pre-
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SERIANNI
Inferno, Canto XXXIII,
Dante incontra Non solo espressioni e parole inventate
settecentenario frate Alberigo,
illustrazione come «mensola» e «moderno»:
dantesco di Giovanni Stradano,
1587 l’italiano del poema ultraterreno
sopravvive per l’82 %. Parola di Dante,
un’indagine di Luca Serianni dal Mulino
Perché la Commedia
I
di PAOLO PELLEGRINI te stesso ebbe a garantirgli di non avere
mai cambiato una sola parola del poema
n una misteriosa quanto straordi- per far tornare la rima). A questo, Serian-
naria lettera conservata tra le car- ni dedica tutto il primo capitolo, necessa-
te autografe di Giovanni Boccac- ria premessa a quanto segue. E la premes-
ha trasformato
cio, un certo Ilaro, monaco presso sa riveste particolare rilievo dal momen-
il cenobio di Santa Croce del Cor- to che in Dante abbiamo talvolta a che fa-
vo sopra la foce della Magra, tra- re con incursioni linguistiche periferi-
scrive l’intervista a un viandante che, inserzioni di tratti decisamente con-
di passaggio per il monastero e di- notati a scopo mimetico-dialogico su cui
retto «ad partes ultramontanas». Benevol- però va fatta la tara alla luce della lezione
mente accolto, il viandante (che nella let- dei codici e della loro patina linguistica.
SCACCHI
Nacquero in India, e al posto della Regina
collezionismo c’era il Consigliere del Re... Storia, evoluzione
eccentrico e arte di un gioco archetipico e «letterario»
in un libro soggiogante di Franco Maria Ricci,
con le foto di Massimo Listri: Sulla scacchiera
C
di GIORGIO VILLANI di basarsi quasi esclusivamente sull’azzardo, s’ad-
dicevano ai frequentatori delle bische assai meglio
on molta probabilità gli scacchi nacquero che non ai principi di sangue.
in India intorno al VI secolo. Il Chaturanga Le partite di scacchi, con le loro mosse e contro-
– questo era il nome originario – si giocava mosse, si trovarono di volta in volta a simboleggia-
su una scacchiera divisa in quattro schie- re il corteggiamento, il governo degli stati o, più ge-
ramenti d’otto pezzi ciascuno. Le figure neralmente, la maniera savia di condursi nelle co-
delle pedine corrispondevano al genere se di questo mondo. Salis ci ricorda come nel rac-
delle armate indiane, la loro disposizione conto di Nabokov La difesa di Lužin lo scacchista sia
alla tipologia più frequente degli schiera- un doppio dello scrittore stesso ma se, come leggia-
menti, con gli elefanti al centro, i carri ai fianchi e mo nel libro, «probabilmente gli scacchi sono la co-
la fanteria davanti al Re. Questi, allora come ades- sa finita che più s’avvicina all’infinito», esercitan-
so, si trovava in mezzo alle altre pedine, ma aveva dosi la creatività del giocatore entro un numero fis-
accanto a sé non la sua Regina bensì un Consi- so di regole e di caselle, non si può estendere la me-
gliere o un Primo Ministro, il quale, forse, se- tafora allo spirito classico che trova nell’imitazio-
condo un ordine cosmologico, avrebbe an- ne dell’antico e nell’utilizzo di forme codificate, co-
che potuto rappresentare il fuoco, co- me l’alessandrino o il sonetto, uno stimolo, inve-
me il carro da battaglia la terra e l’e- ce che una costrizione, della fantasia?
lefante l’aria. Al principio, tutta- Se furono amati da diversi poeti e scritto-
via, gli scacchi dovevano esse- ri, al punto da esser alle volte identificati
re stati un gioco di dadi, co- con lo stesso mestiere di scrivere, gli
me apprendiamo dagli scacchi ebbero, tuttavia, almeno un
autori di questo son- prestigioso detrattore in Edgar Al-
tuosissimo libro lan Poe. Egli, infatti, nel suo fa-
edito da Franco moso racconto Gli assassinii del-
Maria Ricci Sulla la Rue Morgue, li giudicò infe-
scacchiera Arte e riori alla dama per la par-
scienza degli scacchi (te- te che vi prendevano
sti di Zachary F. Mainen, elementi estranei al-
Raznav Sandru, Stefano Sa- le pure facoltà in-
lis, Adolivio Capece; fotogra- tellettuali, come ad
fie di Massimo Listri, pp. 168, e esempio la concentra-
60,00), sicché i suoi primitivi gioca- zione: «essendo – scriveva
tori avrebbero somigliato all’Achille a proposito degli scacchi – i
e all’Aiace che vediamo raffigurati, chi- movimenti possibili, oltre che
ni sulle combinazioni aleatorie, nella fa- varii, involuti, le occasioni di quel-
mosa anfora di Exekias dei Musei Vaticani. È le sviste ne vengono moltiplicate; e in
plausibile che i risultati venissero segnati con nove casi su dieci non è il giocatore più
un sasso su delle linee orizzontali o verticali, pro- acuto ma il più concentrato che vince». Sarà
dromi delle future scacchiere. forse per quella sua visione un po’ troppo
Dalla Persia, dove cominciò a prendere una for- astratta e meccanica dell’intelligenza analitica –
ma più vicina a quella attuale, il gioco si mosse come gli rimproverò tra gli altri H.D. Lawrence –
poi sulle carovane e sulle navi alla volta dell’Euro- che il grande scrittore di Boston giudicò gli scac-
pa medievale. Era l’epoca dei romanzi cortesi, il chi mentalmente poco seri? A suo dire la profondi-
Vizir o Consigliere lasciò, così, il posto alla Regi- tà degli scacchi era apparente: in realtà essi erano
na ch’era Donna in quel senso etimologico di do- solamente tortuosi. A differenza del Marco Polo
mina che si trova tanto spesso al centro della lirica immaginato da Italo Calvino che «disponendo sul-
amorosa. La libertà di movimento che aveva acqui- la scacchiera torri incombenti e cavalli ombrosi,
sito la sua pedina rispetto alle altre ne faceva, in- addensando sciami di pedine, tracciando viali di-
fatti, l’incontestabile Signora della scacchiera al ritti o obliqui come l’incedere della regina, ricrea-
punto che non si farebbe fatica a immaginarla nel- va le prospettive e gli spazi di città bianche e nere
la stessa maniera in cui era raffigurata Doralice nelle notti di luna», la complessità delle loro rego-
nello stendardo di Rodomonte: reggente la briglia le non riuscivano nemmeno a stimolarne la copio-
d’un ammansito leone. sa fantasia di narratore. Né si lasciò sedurre dalla
Ma, com’è loro tradizione, le edizioni di Franco Scacchiera in malachite e avorio, scacchiera, con le sue infinite possibilità moltipli-
Maria Ricci – che sono sempre state fra le più presti- origine incerta da ricercarsi in Francia catorie che stanno alla base della nota leggenda –
giose della nostra editoria – non esauriscono il loro o in Russia, XIX secolo riportata anche dagli autori – dei chicchi di riso
interesse nel raccontare la storia degli oggetti che che, raddoppiati di casella in casella, avrebbero
Pedine lucenti
amano. Come i labirinti, come le fontane, come gli raggiunto un numero talmente esorbitante da
automi, come le polene, come tutti gli oggetti che mettere in difficoltà il re che li aveva incautamente
hanno soggiogato per secoli la fantasia del genere promessi a un suo suddito.
umano, così anche le scacchiere hanno qualcosa Una volta, tuttavia, anche Poe s’interessò all’ar-
d’archetipico. Le vediamo sfilarsi dal loro fondo ne- gomento, e fu per il famoso caso del giocatore di
ro nelle magnifiche fotografie di Listri, assieme al- scacchi di Maelzel, al quale dedicò un articolo. Nel
e linee ortogonali,
le loro pedine, isolate e lucenti, quasi ad acquistare libro se ne ricorda succintamente la vicenda: il gio-
un rilievo metafisico. «Perché ci affascinano?» – si catore – un androide in abiti ottomani collegato a
domanda Stefano Salis – «E cosa rappresentano?». un grosso scatolone su cui era collocata la scacchie-
Difficile dirlo. Sappiamo che nel Medioevo godette- ra – era stato costruito nel 1770 dal barone unghere-
ro di molto prestigio, sebbene più tardi moralisti se Wolfgang von Kempelen per trastullo della cor-
come il Savonarola mettessero gli scacchi insieme te austriaca. In realtà il «Turco» aveva ben poco
ai molti trastulli i quali, col distogliere la mente dal dell’automa e molto della marionetta. Ogni suo mo-
effetto metafisico
cammino spirituale, spianavano la via a quell’al- vimento era infatti regolato da un nano che, nasco-
tro, che portava giù giù sin nelle gorge dell’Inferno. sto in un vano della macchina – proprio lì dove
Essi, tuttavia, furono praticati anche da uomini di avrebbero dovuto essere collocati gli ingranaggi –,
indubbia probità, come Alfonso X di Castiglia e osservava le mosse dell’avversario grazie a un siste-
León, detto il Saggio, il quale, intorno al 1283, nel ma di magneti posto sotto la scacchiera. Dopo aver
suo Libro de los juegos ne illustrò il valore morale, di costituito, per un certo tempo, lo svago di Maria Te-
contro a giochi come la triga o l’azar che, per il fatto resa d’Austria, l’ingegnosa invenzione di von Kem-
pelen prese a errare per l’Europa e per l’America do-
ve, quando non aveva l’onore di sfidare avversari
della levatura di Benjamin Franklin o di Napoleo-
ne, si trovava a sollecitare le menti ben più volgari
S
TORNA IL MAGAZINE FMR fogliare il numero uno della del Sesia» –, di paraventi giapponesi col precedenza gli stravaganti lavori di dei frequentatori delle fiere, fino a che nel 1854
nuova serie di «FMR» (éphémère motivo delle vesti abbandonate detto Pianta fosse stato proprio Mario Praz, il non venne distrutto da un incendio.
Il Museo di Pamuk come andrebbe letto per tagasode; in questo, scopriamo a quale aveva saputo appunto legare in Come s’è detto, il «Turco» era in realtà un nano.
preservarne il gioco di parole) è Istanbul un museo, detto dell’innocen- molti suoi scritti la bellezza all’amore Oggi invece i rapporti si sono invertiti e non vi è uo-
e i vecchi amici: Listri, un’autentica delizia. Come aprire un za, in cui lo scrittore Orhan Pamuk ha dell’insolito). Si potrà pensare un po’ mo che possa eguagliare un calcolatore. Nel 1997
libro intonso la cui carta abbia raccolto gli oggetti sentimentali d’un suo alle Wunderkammern, nelle quali gli Deep Blue riuscì a battere il campione Kasparov: «la
Mariotti, i Bodoni... conservato tutta la sua fragranza antica. personaggio di fantasia, e alla Scuola oggetti erano raccolti per la loro vittoria di Deep Blue – scrive Salis – era un risultato
Ritroviamo alcune vecchie firme, come Grande di San Rocco le capricciose eccezionalità, non fosse che nei lindi epocale (…) nel momento in cui quella capacità è
quella di Giovanni Mariotti, le sculture di Francesco Pianta – che, Bodoni, torniti e longilinei come diventata tale da battere il campione del mondo,
magnifiche foto di Listri, i caratteri isolato, assume un rilievo unico, colonne neoclassiche, v’è come c’è poco altro da dire». Ma Deep Blue aveva sopraf-
Bodoni, alti e slanciati come corazzieri in prezioso, quasi il gheriglio d’un racconto un’istanza di chiarità settecentesca. Né fatto il suo sfidante «con la forza bruta dei numeri»,
divisa, ma, soprattutto, ritroviamo lo immaginario e possibile. Un gusto della sì può dimenticare che questa illustre mentre processori più aggiornati e sofisticati, co-
spirito, pressoché intatto. Cosa sia Bellezza non soltanto sub specie aeterni- casa editrice inaugurò la sua storia con me AlphaZero, riescono perfino ad apprendere le
questo spirito è difficile dire in poche tatis, nei suoi aspetti, cioè, universali, ma la ristampa dell’Encyclopédie di Diderot regole scacchistiche, autoistruendosi come pure in-
parole. Si potrebbe parlare d’un gusto anche in quelli più individuali e insoliti, e d’Alembert. Quale che sia l’essenza di telligenze artificiali. Forse, in un giorno non lonta-
per il dettaglio, per il particolare – nel generati da una sensibilità particolare, e «FMR», questa sigla cela più che un no, avranno anche fattezze antropomorfe. Acca-
numero zero avevamo letto d’una perciò, appunto, più éphémères (e non nome, è una scelta, una, sebbene drà allora l’opposto di quel che avveniva col gioca-
piccola cappella «lungo il greto pietroso è un caso che ad aver notato in ineffabile, categoria del gusto. (g.v.) tore di Maelzel: sarà la macchina a fingersi uomo.
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arte irregolare
del dopoguerra
REMO BIANCO
Zibaldone del fantasista A fianco, Remo Bianco,
Impronta – Senza titolo,
1956 circa. In foto,
l’artista nello studio
mentre lavora ai ferri
tra i suoi Collages,
1960 circa
fu la pittura il vero punto in co- sonaggio che emerge è infatti lontà che dal nostro corpo, pas-
mune fra loro, quanto un at- istrionico e sorprendente. sando sull’oggetto, dia a que-
per frammenti e sogni, edita da Johan & Levi pittore» a presentarlo a Carlo
Cardazzo, con cui si sarebbe
stabilito un lungo e felice soda-
collaboratrice disposta a viag-
giare – perfetta conoscenza in-
glese – possibilmente laurea-
Bianco sapeva benissimo
che molte di queste erano idee
irrealizzabili, anche se nella
lizio, proseguito poi con suo ta», che, dopo una serie di col- sua vita non erano mancati
I
di LUCA PIETRO NICOLETTI questo libro mi ha incoraggia- fatti e avvenimenti, infatti, fratello Renato. «Dire che De episodi eccentrici,
to a proseguire in questo sen- non sembra interessargli, Pisis era una sorgente o un fuo- dal tentativo di so-
n un ritratto fotografi- so». mentre uno zibaldone di pen- co d’artificio», prosegue, «può stituire il campani-
co scattato da Ugo Mu- Quando scrisse queste po- sieri gli consentiva una libertà sembrare banale, infatti non le di San Marco, a
las nel 1965 si vede un che righe, intorno al 1982, associativa altrimenti di diffi- trovo altre parole, ma era lui la Venezia, con una
elegante Remo Bianco Bianco aveva compiuto ses- cile restituzione. Perciò non “cosa” da vedere e sentire». sua gigantesca pa-
(1922-’88) puntare il di- sant’anni, e ragioni di salute lo dev’essergli parso quasi mai Il più delle volte, però, è un goda (1972), alla co-
to verso l’osservatore. avevano costretto a un prolun- necessario apporre una data a ragionamento che procede mica disavventura
Quella foto era stata gato periodo di convalescenza questi testi, tanto che i pochi per associazioni fantastiche a vissuta con Ray-
usata a scopi promozio- ospedaliera: fu proprio questa tentativi di datazione possono mandare avanti il discorso di mond Hainis, a Pa-
nali, come se l’artista, novello circostanza, come sentisse basarsi solo su riferimenti in- frammento in frammento, co- rigi, nel tentativo
zio Sam, intimasse a visitare la l’approssimarsi della fine, a terni al racconto. In virtù di me una schidionata di pensie- di estorcere una re-
sua mostra presso la milanese spingerlo a un’operazione di questo, forse, la scrittura se- ri e narrazioni che alterna gistrazione della
galleria del Naviglio. Era l’im- sintesi di questo genere. Non gue un flusso di coscienza con- squarci di memoria e idee di sua voce da inclu-
magine più adatta per la coper- era nemmeno l’unico, fra i tinuo e ritornante. Di tanto in possibili opere d’arte, si tratti dere in un suo Qua-
tina del suo La dittatura della suoi coetanei artisti, ad aver tanto si sofferma, persino rac- di oggetti o di performance, o dro parlante. La
fantasia Collage autobiografico, pensato che fosse giunto il mo- contando più volte gli stessi addirittura vere e proprie mo- scrittura, dunque,
il dattiloscritto inedito pubbli- mento di fare il punto: Autoro- aneddoti da punti di vista di- stre basate su trovate ironiche serviva come esten-
cato da Johan & Levi nel cente- tella, a cui lo accomuna il pi- versi e con leggere varianti, su e spiazzanti, divenendo a loro sione immaginati-
nario della nascita (pp. 230, e glio libertino, fu pubblicato da alcune figure cruciali del suo volta opere d’arte tempora- va: «come una vol-
24,00). Non è una vera e pro- Mimmo Rotella nel 1972; Auto- percorso, dalla «sincerità ani- nee. «Continuo a essere osses- ta l’artista illustra-
pria autobiografia, ma una mitobiografia, col suo insolito malesca» di Beniamino Joppo- sionato dalle idee di mostre, va un pensiero, co-
narrazione frammentaria in racconto à rebours (adottato an- lo al ricordo commosso di Filip- piccole performance ecc…», loqui da commedia all’italia- sì oggi può illustrare un sillogi-
cui è facile perdersi senza ap- che da Bianco), verrà licenzia- po De Pisis, forse l’incontro afferma, «tutto ciò che vedo, na, si trova a partire per la Li- smo, non so, un gioco di paro-
poggiarsi al puntuale e appas- to da Enrico Baj nel 1983. umanamente più importante tutto ciò che sento, per me si bia con Vanda, una delle ragaz- le». La stessa lettura di libri di
sionato profilo introduttivo Bianco, però, aveva in men- della sua vita. trasformerebbe in pittura scul- ze che si erano presentate. In ogni genere era finalizzata a
tracciato da Sharon Hecker, te un libro come «opera aper- «De Pisis mi aiutò molto», ri- tura arte figurativa insom- un altro brano immagina inve- identificare frasi che, isolate,
tessuto intrecciando fonti d’ar- ta», a cui si potesse mettere ma- corda l’artista, «non è mai sta- ma». Tutto, insomma, può di- ce una «mostra pranzo», in cui potevano diventare idee da svi-
chivio e testimonianze orali. no aggiungendo all’infinto to un insegnante per me, ma ventare arte o accendere l’im- «sui tavoli ci saranno le opere luppare in pittura o in scultu-
Più che parlare di sé per eri- frammenti senza mai giunge- un maestro. Infatti, era più maginazione, fra sollecitazio- trasformate in cibi che dovran- ra. A quel punto, nessun freno
gere il monumento alla pro- re a una conclusione definiti- prodigo che generoso», e non ni visive e associazioni verbali no essere consumati (...). E poteva arginare la sua fantasia
pria esperienza biografica, in- va. Per questo, forse, nelle ulti- da tradurre poi in immagine. ogni tavola rappresenterà un combinatoria, ricorrendo a
fatti, Bianco aveva usato la pa- me pagine del testo si trova il «Io dovrei essere un dittato- umore: rosa viola nero etc. bi- ipotetici manifesti di aleatori
gina scritta come occasione di progetto di un futuro libro au- re», scrive Bianco, «sarei un uo- sognerà quindi trovare il mo- movimenti d’avanguardia: Ar-
ulteriore estensione dell’atti-
vità creativa: annota infatti
tobiografico, come se quello
letto fin lì fosse il brogliaccio
Da leggere accanto mo terribile, se potessi mette-
rei tutti sotto il giogo della mia
do di modificare il colore degli
ingredienti, usando delle so-
te psicoterapica; Arte intenzio-
nale o progettuale; Arte chimi-
che l’idea di fare un libro «a pic-
cole inquadrature, senza un
di un racconto ancora da scri-
vere. Eppure Bianco l’aveva
ad «Autorotella» fantasia e creatività perché ho
continuamente bisogno dell’a-
stanze innocue». Oppure, do-
po aver letto un libro su Miche-
ca; Arte elementare. La sola co-
sa che non preoccupa Bianco,
nesso, impostato in modo ca-
suale e continuo per poter rial-
fatto trascrivere e consegnare
per la pubblicazione a Virgilio
di Mimmo Rotella iuto di tutti (...). Se fossi un dit-
tatore, la mia sarebbe una ben
langelo, la sua fantasia lo spin-
ge all’ipotesi di «costruire una
in fondo, è il racconto del suo
itinerario creativo, rapsodica-
lacciare in ogni momento il
passato al presente e al futuro,
Gianni, suo mecenate e colle-
zionista, con la precisa idea di
e «Automitobiografia» strana guerra di conquista,
perché tutto lo scopo consiste-
scultura che sia soltanto basa-
ta sulla tensione: una scultura
mente evocato: era quel catalo-
go di gesti incompiuti, verbal-
è piaciuta ai miei amici e l’edi-
tore che dovrebbe realizzare
fare di un volume a stampa.
Una narrazione lineare di
di Enrico Baj rebbe in una costante docu-
mentazione figurativa». Il per-
invisibile, formata dalla con-
centrazione della nostra vo-
mente risolti, a essere di per sé
un’opera d’arte.
PAGINA 10 10 APRILE 2022 ALIAS DOMENICA
N
di PAOLO MARTORE A fianco, i bronzi Edo pianeta che per missione mostra-
a terra nei giorni no oggetti sottratti con la forza o
el 1897 un battaglione della «spedizione l’inganno. Per l’autore, la tesi se- VÍRIDE
di truppe britanniche punitiva» inglese contro condo cui a Londra, Parigi, New
agli ordini dell’ammi- il Benin, febbraio 1897, York e Berlino gli oggetti sarebbe-
raglio Harry Rawson foto di Reginald Granville; ro in qualche modo più tutelati
invase la città di Edo, in basso, una placca che a Lagos, Nairobi o Kinshasa è
oggi Benin City. L’ope- fra quelle trafugate, smentita dal fatto «che attualmen- Zampieri,
razione militare sancì metà XVI - XVII secolo, te i curatori di questi presunti ri-
la fine del grande Re- Dallas Museum of Art. coveri sicuri del patrimonio uni- dall’ecologia urbana
gno Edo, sull’area dell’attuale Ni- Rubrica: Georges versale non sanno neanche cosa
geria, che venne smembrato in Descombes, Svizzera, c’è in collezione». Non è infre- a Clément
piccoli stati poi inglobati nella re- rinaturalizzazione quente, infatti, che nei depositi
gione coloniale della British West del fiume Aire dei grandi musei si trovino stipati
Africa. Prima di radere al suolo il alla rinfusa oggetti sommaria-
Restituire o cosa?
palazzo reale, i soldati lo saccheg- mente catalogati dei quali non si
giarono prelevando un’ingente è nemmeno grado di indicare con Andrea Di Salvo
quantità di splendidi manufatti certezza la provenienza; mentre
in avorio, ottone, ferro e bronzo. scarseggiano sempre le risorse
Una parte di questo bottino, ora per svolgere le opportune ricer-
convenzionalmente noto come che su origini e natura degli ma-
Case history
«i bronzi del Benin», venne quin- nufatti. In ogni caso, i curatori
di trasferita al British Museum; non dovrebbero limitarsi ad ac-
un’altra, più cospicua, restò ai certare la provenienza del singo-
militari oppure fu venduta e lo oggetto, bensì ricostruire sen-
dunque dispersa. Oggi i bronzi za edulcorarla la sua storia. Hicks
del Benin si trovano disseminati propone infatti un approccio «ne-
in un numero imprecisato di col- crologico»: «capire cosa è stato
L
tra questi, l’Ethnologisches di ti del passato, ma portare il pub- a consapevolezza del
Berlino, il Weltmuseum di Vien- blico a una migliore comprensio- radicale alterarsi
na, il Pitt Rivers di Oxford, il ne dei fatti. dell’equilibrio tra
MARKK di Amburgo e il Metropo- Fatta salva la buona fede, va co- ambiente e condotte del
litan di New York. munque osservato che in linea nostro stare al mondo hanno
In The Brutish Museums: The teorica la proposta di Hicks si con- da tempo indotto il progetto
Benin Bronzes, Colonial Violen-
ce and Cultural Restitution (Plu- Dan Hicks, The Brutish Museums, Pluto Press: il saccheggio figura come ennesima istanza
dell’utopia politicamente corret-
di paesaggio a tentare di
operare una loro
to Press, pp. 368, £ 20,00) Dan
Hicks, archeologo e curatore del britannico del 1897, e la musealizzazione che ne seguì, letti ta del «riparare» alla malvagità col-
lettiva di ieri (verso gli Edo, o gli in-
riconciliazione Verso una
nuova estetica tra qualità del
Pitt Rivers, racconta le vicissitudi- diani d'America, o gli immigrati paesaggio e ragioni dell’ambiente
ni dei manufatti Edo riallaccian- alla luce della controversia sul destino dell’arte etnografica cinesi, ecc.) attraverso indennizzi – sottotitolo del lavoro di
dosi al controverso tema delle re- o provvedimenti giuridici. Pur- Laura Zampieri, Il mondo non è
stituzioni di beni culturali ai pro- troppo, l’idea che un ordine giuri- più un giardino, Quodlibet (pp.
pri Paesi d’origine. Hicks smonta di contrita autodenuncia. consenta ai Paesi ex-colonie di in- esempio, Tristram Hunt, diretto- dico possa fare ammenda per i 168, €18,00). Dove, per via di
con acribia la narrazione un tem- Seguendo questo solco di pen- terrogare la propria eredità cul- re del V&A e già parlamentare suoi crimini fondatori e lavarsi co- genealogie teoriche e analisi
po sostenuta dalle fonti ufficiali siero, Hicks si augura che il mu- turale. Il problema è tanto più ur- del partito laburista, ha afferma- sì retroattivamente delle proprie di casi progettuali, vengono
secondo cui la spedizione del seo possa diventare uno spazio an- gente nel caso dei bronzi del Be- to i che musei hanno il compito colpe ritrovando l’innocenza per- riproposte le tappe che
1897 sarebbe stata una rappresa- tirazzista dove tracciare collega- nin, il cui ritorno è invocato da di mediare tra «nostalgia impe- duta è illusoria. Senza contare conducono a enucleare le più
glia all’aggressione subita da menti tra l’oppressione storica e decenni dai nigeriani; e difatti la rialista» e «politica identitaria», e che nell’era della dematerializza- recenti attitudini del
una delegazione britannica, e ri- le ingiustizie odierne. A tal fine Germania ha recentemente pertanto bisogna biasimare chi as- zione la tardiva restituzione di be- progetto contemporaneo.
corda che per offuscare la gratui- sottolinea la necessità di ricono- mosso passi concreti verso la re- simila lo smantellamento delle ni culturali giacenti nei depositi Sullo sfondo del tormentato
ta prepotenza dell’intervento si scere e stigmatizzare la violenza stituzione di oggetti finora nelle collezioni pubbliche a una rivalsa potrebbe benissimo sembrare processo di superamento di
fece pretestuosamente leva originaria, perché altrimenti non sue collezioni. contro il patriarcato, il razzismo e un’astuta manovra di decluttering, una cartesiana, univoca
sull’obbligo morale di sradicare si fa che prolungare quella stessa Tuttavia, così come negli ulti- l’iniquità sociale. eliminazione degli ingombri, lettura della natura, si
l’usanza locale dei sacrifici uma- violenza commemorando un cri- mi anni si sono moltiplicati i fau- Nel controbattere questo gene- nonché prefigurare – e Hicks di- analizza come nei decenni a
ni. Di conseguenza, la razzia ven- mine; il che vale in particolare ma tori del rimpatrio, si è anche con- re di convinzione, Hicks esamina mostra di esserne consapevole – il cavallo del XXI secolo, nel
ne giustificata in quanto inden- non esclusivamente per i musei solidato un fronte di scettici che la Declaration on the importance and conseguimento di un nuovo e più segno di un pensiero che
nizzo delle spese di guerra e pre- etno-antropologici. L’unica solu- vede nell’idea di decolonizzazio- value of universal museums, un docu- brutale ordine imperialista, in nell’ecologia assume
sentata come azione di salvaguar- zione sarebbe in pratica restitui- ne dei musei un disegno anti-in- mento pubblicato nel 2002 e sot- cui l’oppressore dopo aver lucra- l’attitudine comune di
dia condotta in nome dell’umani- re tutto e avviare in questo modo tellettuale nocivo per il ruolo toscritto da diciotto importanti to sulla rapina specula sulla resti- riferimento, si interpolino
tà, ovvero un «effetto collatera- un processo di risarcimento che delle istituzioni museali. Ad enti culturali – incluso l’Opificio tuzione della refurtiva. pianificazione integrata e
le» che in definitiva permise al studio delle scienze naturali,
pubblico di Sua Maestà la Regina risposte aperte e soluzioni
Vittoria di scoprire l’estetica di collaboranti, adattative alle
un popolo esotico. frastagliate dinamiche dei
In realtà, come appurato dagli sistemi ambientali, anche
storici, l’intervento rientrava in urbani, infrastrutture soft,
un piano espansionistico nell’am- estetica del divenire e
bito del confronto tra le potenze comprensione di scarti e
europee per il dominio del conti- dismissioni. Il dibattito di
nente africano: una guerra mon- matrice anglosassone vien
diale ante litteram che si protrasse posto a confronto con quello
ininterrotta per tre decenni, dalla mediterraneo ed europeo.
Conferenza di Berlino fino al Con le sue specificità,
1914. La spedizione punitiva del dall’attenzione per l’ecologia
1897 fu un’invasione accurata- urbana e le sue comunità
mente premeditata in cui «si spac- vegetali – la lezione a inizi
ciò uno stupro per un salvatag- anni ottanta del naturalista
gio» (John Boardman). Paul Jovet e la sistematica di
Soddisfatte le pretese economi- Herbert Sukopp – alla
che dei militari, l’esposizione dei promozione della vita
bronzi in spazi deputati servì in- spontanea negli spazi
nanzitutto a celebrare la grandez- pubblici, fino alla visione
za dell’impero britannico, espor- planetaria dell’ecologia
tatore di civiltà, cristianità e ca- umanista di Clément.
pitalismo, illustrando l’inferio- Mentre significativo è il
rità razziale degli africani. In distillarsi di un metodo
questo senso il museo assolse inteso a cogliere
perfettamente la sua funzione eterogeneità, discontinuità,
fondamentale di dispositivo contraddizioni, in una
ideologico. Cambiato ormai lo dimensione processuale
scenario geopolitico, i musei de- aperta, piuttosto che non per
vono oggi rispondere a richieste via di definizioni formali.
profondamente diverse e perciò Una rappresentazione
tendono a ridiscutere i propri sintetica per strati che vede
trascorsi colonialisti, passando compresenti misure, figure,
da una posizione di orgogliosa dati, mappe, foto.
rappresentanza del potere a una
ALIAS DOMENICA 10 APRILE 2022 PAGINA 11
REVOLUSI!
La colpa storica, atroce, dell’ex impero Il dipinto raffigura una Belanda Hitam,
al museo statale olandese in una mostra di scritture, «olandese nera»: i Belanda sono
un gruppo di africani reclutati
L
AMSTERDAM storia naturale e antropologia,
civici, universitari e statali,
a scorza modulare di dell’esercito e missionari, a ospi-
un ananas maturo, tare collezioni di oggetti prove-
una papaia tagliata a nienti dalle ex colonie. Il primo
metà, con i semini Museo Coloniale per «statuto» è
che traboccano dalla stato quello inaugurato nel
polpa. I colori fre- 1923, a Roma, al Palazzo della
schissimi, le forme Consulta, sede del Ministero del-
esuberanti e circon- le Colonie, con lo scopo di docu-
fuse da un alone di mistero. mentare e presentare al pubbli-
Sembra un post di Instagram, co il legame tra l’Italia e l’Eri-
una colazione ricca di vitami- trea, la Somalia e la Libia. Dopo
ne, fibre e antiossidanti. Invece aver chiuso i battenti nel 1972,
è una natura morta del 1640, an- la sua collezione confluì, nel
zi una Stilleven, visto che siamo 2017, con il nome di Museo Italo
in pieno Gouden Eeuw, il Seco- Africano Ilaria Alpi, nel MUCIV -
lo d’Oro delle Sette Provincie Museo delle Civiltà, un conglo-
dei Paesi Bassi. L’autore del di- merato di raccolte che compren-
pinto è Albert Eckhout, pittore de, tra le altre, quelle del Museo
di genere, originario di Gronin- Preistorico Etnografico Luigi Pi-
gen e vissuto, tra il 1637 e il gorini e il Museo d’Arte Orienta-
1644, nella Nuova Olanda, cor- le Giuseppe Tucci. Questi pas-
rispondente alla regione nord saggi tra depositi e intestazioni
orientale del Brasile. meriterebbero un approfondi-
Formalmente perfetta, l’ope- mento, tuttavia il passato colo-
ra è esposta al Rijksmuseum di niale italiano – restringendo il
Amsterdam e contestualizzarla campo ai soli aspetti museologi-
nello spazio e nel tempo dell’E- ci e museografici – è stato tratta-
poca Coloniale produce una di- to finora in maniera episodica e
scordanza tra categorie etiche sembra ancora lontano dal tro-
ed estetiche, una reazione a cate- vare uno spazio di rappresenta-
na che coinvolge anche altri ma- zione come quello offerto dalla
nufatti e reperti riferibili a un si- mostra al Rijksmuseum.
mile ambito, diffusi in molte sa- Nei Paesi Bassi, l’anno è inizia-
Indonesia, guerra
le del museo più importante del- to con un’ammissione di re-
la Capitale olandese. Se, nel sponsabilità: il primo ministro
XVII secolo, per tentare di rap- Mark Rutte si è scusato pubblica-
presentare un mondo ancora mente con l’Indonesia a nome
tutto da comprendere ci si affi- della Nazione, riconoscendo l’u-
dava a un frutto maturo e a uno tilizzo, da parte dei reparti colo-
d’indipendenza al Rijks
scorcio di paesaggio esotico, og- niali olandesi, di violenze siste-
gi gli ex Imperi guardano al loro matiche contro la popolazione
passato criticamente, anche at- civile, durante i periodi più tra-
traverso progetti dal taglio tan- gici della guerra di indipenden-
to storiografico quanto emoti- za. Significativo che, ad affianca-
vo, come Revolusi! Indonesië onaf- re i processi politici e sociali di
hankelijk”, Rivoluzione! Indone- elaborazione della questione co-
sia Indipendente, mostra dedi- loniale, siano proprio i musei
cata alla guerra di indipendenza più emblematici dei rispettivi
combattuta, tra il 1945 e il 1949,
dalla nazione del sudest asiatico Un team di studiosi olandesi e indonesiani al servizio di un dispositivo scenico Paesi, istituzioni alle quali si de-
lega la funzione di legittimare
contro la dominazione dell’Im-
pero coloniale nederlandese. pieno-vuoto, luce-ombra, in cui la ricerca storica si fa emozione anticoloniale l’identità nazionale e che, spes-
so, rappresentano un’emana-
Curata da un team composto zione territoriale delle direttive
da ricercatori e storici olandesi dei ministeri.
e indonesiani, visitabile al Rijk- D’altra parte, il museo rima-
smuseum fino al 5 giugno, Revo- ne una struttura circoscritta, in
lusi! propone un allestimento cui far deflagrare, in modalità
scandito da un’alternanza serra- controllata e con rischi calcola-
ta di pieni e vuoti, di coni di luce bili – in particolare quando si
e angoli d’ombra, per tradurre tratta di mostre temporanee –,
in maniera accattivante un argo- narrazioni alternative dalla
mento altrimenti specialistico, portata potenzialmente deva-
settoriale. Le sale sono animate stante per quelle stesse identi-
da proiezioni a tutta parete di tà. Rivoluzione può essere il tito-
riprese d’epoca, clip audio sto- lo accattivante di un progetto
riche, bacheche dense di ogget- espositivo ma la stessa parola,
ti, poster e opuscoli confiscati pronunciata in una piazza, in
dai servizi di intelligence olan- un parlamento o su un social
desi, manifesti di protesta con network, assume una valenza
slogan inneggianti alla libertà, diversa. Di fatto, nell’ex Neder-
pagine di diari che si interrom- ladense koloniale Rijk, l’argo-
pono bruscamente. In esposi- mento è diventato quasi un to-
zione anche molte fotografie Volti e nomi di fotoreporter, rando la nutrita percentuale di frontato questo nodo, spesso mente annunciato la commis- pos. Nel videogioco satirico Ne-
scattate degli inviati dei gior- combattenti, soldati, artisti, di- popolazione nederlandese di sotto la pressione dei governi sione di una nuova opera d’arte derland – the Game, dedicato, ap-
nali europei e statunitensi. plomatici, bambini, politici, origini indonesiane (nel 2021, si delle ex colonie. per «bilanciare» il dipinto mura- punto, agli stereotipi nederlan-
Spiccano quelle di Henri Car- persone comuni, dell’una e è attestata al 2,2%). È il caso dei «Bronzi del Be- le realizzato nel 1927, per il ri- desi, il Player, oltre ad aspetta-
tier Bresson, nelle quali il con- dell’altra parte, si affastellano Il colonialismo è un fenome- nin», dispersi tra collezioni pub- storante del museo, dall’eroe di re i treni in ritardo alla stazione
sueto equilibrio compositivo nelle sale, mettendo in dialogo no che lavora ancora oggi, sotto bliche e private di tutto il mon- guerra Rex Whistler, oggi taccia- di Utrecht Centraal, dovrà bloc-
viene agitato da inaspettati ac- il punto di vista del colonizzato altre forme, nelle aree carsiche do, dall’Humboldt Forum di Ber- to di riferimenti tossici alla care un corteo KOZP (Kick Out
centi drammatici, vividi e cora- e del colonizzatore. Ognuna del- della società postglobalizzata, lino allo Smithsonian Institu- schiavitù. Va ancora oltre il go- Zwarte Piet). Il riferimento è al-
li. Il massimo esponente del le loro testimonianze, pervenu- scavando in direzioni oblique tion, a seguito del saccheggio verno del Belgio che, in collabo- le decine di manifestazioni con-
moment décisif testimoniò, per teci tramite una scrittura, un di- per emergere nei quartieri più del Palazzo Imperiale di Edo da razione con le autorità del Con- tro la riproposizione della figu-
l’Agenzia Magnum, le fasi cru- segno, un ritratto, una registra- o meno periferici delle metro- parte dell’esercito britannico, go, ha dato il via a un comitato ra tradizionale di Zwarte Piet,
ciali di passaggio della nascita zione, va a comporre una vicen- poli oppure nei centri della pro- nel 1897. Negli ultimi anni la Ni- speciale che valuterà tutti i re- «Pietro il nero», il piccolo aiutan-
della Repubblica Indonesiana, da che, tra le pieghe della crona- duzione culturale di caratura geria ne ha rivendicato il legitti- perti risalenti all’epoca colonia- te di Sinterklaas che ancora og-
dalla proclamazione di Sukarno ca e il rumore di fondo degli internazionale. Come il Rijk- mo possesso e adesso ne chiede le e acquisiti dalle collezioni gi, in molte città dei Paesi Bassi,
come primo Presidente, alla riti- eventi, è arrivata ai giorni nostri smuseum, infatti, anche altre la restituzione. In Gran Breta- pubbliche. si ricorda truccando di nero il vi-
rata delle truppe coloniali. tutt’altro che inerte, conside- istituzioni museali hanno af- gna, la Tate Britain ha recente- In Italia, sono circa novanta i so dei bambini.
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PAGINA 12 10 APRILE 2022 ALIAS DOMENICA
alla estense
di modena
CRISTALLI LIQUIDI
Paul Kos,
ascoltare
il silenzio
Riccardo Venturi
D
ue blocchi di ghiaccio Thing Co., Allan Kaprow,
di undici chili Dennis Oppenheim,
ciascuno poggiati su Lawrence Weiner, Peter
una o due piattaforme Hutchinson, Rafael Ferrer, i
quadrate, circondati da otto nostri Gianni Pettena o
aste e microfoni puntati Mario Ceroli (penso alla sua
verso il basso. Un piramide di ghiaccio del
amplificatore, un mixer e 1968): lunga è la lista degli
degli altoparlanti sullo artisti interessati allo stato
sfondo completano solido dell’acqua. In ballo ci
l’installazione. Un sono senza dubbio questioni
Una mostra-dossier a partire dall’esame diagnostico di un piccolo corpus di dipinti dispositivo di registrazione
scenografico e imponente,
legate alla temporalità e alla
natura processuale della
con santi eremiti legato ai nomi del grande pittore ticinese e di Giuseppe Vermiglio perlomeno rispetto al suo
compito, sebbene appena
scultura, come nel primo
intervento performativo e
sufficiente per rendere concettuale di Marioni, One
udibile lo Second Sculpture
Il volto terroso
di GIULIA ZACCARIOTTO sciogliersi del (1968), in cui
L
MODENA ghiaccio. Quando lancia in aria un
le registrazione è metro di metallo
e mostre possono an- trasmessa alla che, disegnata
che essere scommes- radio (KPFA FM, una linea nello
se, l’esito delle quali Berkeley, spazio, ricade a
intorno a Serodine
non è certo: ecco il ca- disponibile dal terra vinto dalla
so di una piccola 2015 in vinile) è gravità – un
esposizione dossier difficilmente secondo che nel
alla Galleria Estense distinguibile dal caso di Kos dura
di Modena, curata da vociare dei una giornata
Federico Fischetti, conservato- visitatori. Paul intera. O
re del museo, ed Emanuela Daf- Kos realizza The questioni legate
fra, direttrice della Direzione Sound of Ice Melting nel 1970, alle pratiche artistiche
Regionale Musei della Lombar- invitato dall’artista Tom effimere e «post-studio». Kos
dia. Indagini intorno a Giovanni Se- terroso volto del Santo, con sottotetto in condizioni davve- San Giovanni presenta attribu- Marioni incontrato al tornerà a utilizzare lo stesso
rodine (1600-1630). I santi eremiti quella fronte corrucciata illu- ro precarie a causa del degrado ti più tradizionali, come il te- Richmond Art Center un materiale nel 1974, quando
della Galleria Estense e della Certo- minata da tocchi di biacca, la ambientale e di ridipinture in- schio o il galero cardinalizio anno prima. A quell’epoca nel video Ice Makes Fire lo
sa di Pavia (fino al 26 giugno) na- mano sinistra, che tiene aperto vasive, eppure ha rivelato una rosso smagliante, ma anche, al Marioni fonda a San vediamo manipolare un
sce dal progetto di restauro di il pesante volume sul quale l’e- materia pittorica genuina e margine destro, e in parte fuori Francisco il MOCA o blocco di ghiaccio e,
un dipinto che si trova nella col- remita trascrive la Bibbia, e il un’insospettabile qualità. An- da questo, un candelabro con Museum of Conceptual Art tenendolo tra i raggi del sole
lezione estense almeno dal morbido panneggio dell’ab- cora tutto da studiare, il dipin- una candela spenta. Nel tardo (e non Contemporary come e della legna da ardere,
1866 e raffigurante un santo bondantissima veste. to presenta brani di stupefacen- Cinquecento era stata infatti a volte riportato), uno dei servirsene come lente per
chino a scrivere: una tela tradi- Ma l’autore? Il raffronto con te naturalismo, come il muso formalizzata l’iconografia di primi spazi espositivi appiccare il fuoco. Possiamo
zionalmente attribuita all’a- le analisi di altre opere certe dell’agnello, ormai diventato san Gerolamo e, tra i precetti alternativi, «un’opera d’arte iscrivere The Sound of Ice
sconese Giovanni Serodine. dell’asconese di una pennella- pecora, e la mano del santo, gio- del De picturis et imaginibus sacris sociale su ampia scala». Se il Melting nella tendenza,
L’intervento sull’opera, anneri- ta diversa, probabilmente non vane in volto ma con una ruvi- (1570, J. Molanus), c’era di rap- museo chiuderà i battenti ancora attuale, che
ta dal tempo, era una scommes- la sua. Scommessa persa? No, dezza inedita. presentarlo con la candela, nel 1984, qui si terranno trasforma il white cube in un
sa: avrebbe potuto rivelare am- una nuova pista di ricerca. Il santo estense, e la sua ver- strumento essenziale di ogni alcune mostre seminali museo multi-sensoriale, o in
pie ridipinture, così come una Nello stesso arco di tempo so- sione pavese, hanno richiesto studiolo, accesa nelle scene quali Sound Sculpture As, dove quella che fa del suono un
materia pittorica genuina; con- no state coinvolte nel progetto anche un approfondimento notturne, o spenta, ma pur Kos espone i suoi due medium artistico; possiamo
fermare l’attribuzione al cara- anche le collezioni della Certo- iconografico. La tela modenese sempre presente, nelle diurne. blocchi di ghiaccio, sostituiti confrontarla agli
vaggesco svizzero, così come sa di Pavia, dove almeno dal Set- si presenta oggi come una stret- Sembra quindi che il santo ogni giorno. Con l’aiuto di esperimenti di diffusione del
portare in un’altra direzione. tecento sono conservate tre te- ta inquadratura dell’eremita estense abbia ritrovato la sua un ingegnere del suono, suono in ambienti diversi da
La storia dura quasi due an- le (originariamente dovevano scrivente, resecata appena sot- identità, pur (forse) perdendo registra ogni passaggio del quelli deputati all’ascolto
ni. Inizialmente sembrava do- essere sei) raffiguranti altret- to il libro aperto, e non conce- quella del suo autore. ghiaccio da solido a liquido, della musica, che hanno
vesse trattarsi di una non trop- tanti santi eremiti, uno dei qua- de alcun attributo iconografi- In un momento storico in lo amplifica con una schiera interessato artisti quanto
po complessa pulitura, poi la li non è altro che una copia del co utile per riconoscere l’identi- cui i musei devono, e vogliono, di microfoni che ad alcuni, musicisti. Possiamo
scoperta di ampie aree rima- santo estense, con un’inqua- tà del protagonista. Al contra- sempre di più aprirsi al pubbli- tenuto conto dell’attualità contestualizzarla nella
neggiate e di una superficie dratura più ampia, che ritrae rio, la grande tela della Certo- co generalista, è comunque ne- politica, evoca le conferenze storia della performance nel
compromessa: erano necessa- l’intera figura dell’eremita se- sa, realizzata copiando quella cessario ritagliare degli spazi stampa del governo campo espanso, con
rie indagini diagnostiche per duto e immerso in un paesag- estense quando era ancora inte- per la ricerca e per gli speciali- americano sulla guerra in particolare attenzione alla
decidere come procedere. Allo gio boschivo. Anche le tele pa- gra, restituisce uno studiolo sti del settore, ricorda Martina Vietnam.Tenendo insieme scena concettuale della Bay
scopo il museo ha scelto di col- vesi, tradizionalmente attribui- agreste improvvisato su una Bagnoli, direttrice delle Galle- scultura e arte concettuale, Area. Ma cruciale resta, in
laborare con lo studio di Davi- te a Giuseppe Vermiglio e botte- roccia, alla quale l’uomo si ap- rie Estensi. Questo dossier è Kos mostra un’attenzione finale, l’influenza che la
de Bussolari e poi con Gianluca ga, sono state sottoposte a un poggia pesantemente, e ai pie- proprio uno di questi casi: non per gli elementi diffusa alla filosofia buddista ha avuto
Poldi, che già in passato si era accurato restauro. La pulitura di della quale sono accatastati vuole presentare conclusioni, fine degli anni sessanta, in California negli anni
occupato di Serodine, assieme del San Paolo eremita, seduto alcuni pesanti volumi, uno ma il primo step di un percorso. negli Stati Uniti come in settanta in quanto mezzo
al quale si sarebbero potuti sulla sinistra della tela, in pre- aperto. Al margine destro, in se- Nei prossimi mesi, infatti, sarà Italia se pensiamo all’Arte privilegiato per sfidare i
mettere a confronto i risultati ghiera, mentre lascia il centro condo piano, compare un can- organizzata al museo una gior- povera. Resta da studiare limiti del pensiero razionale
scientifici nell’ottica di ragio- del dipinto a una grossa zucca e delabro con un moccolo spen- nata di studi con l’obiettivo di l’attrattiva che il ghiaccio ha e modernista. The Sound... si
nare sull’autografia della tela. a una grande borsa di paglia, ha to. Come intuito da Fischetti, è mettere in relazione i risultati esercitato sugli artisti basa del resto su un celebre
Non a caso come immagine permesso di leggere con mag- forse proprio questo attributo, scientifico-diagnostici con il concettuali, soprattutto se koan zen: «Quando si battono
simbolo della mostra è stata giore chiarezza la scena che si lì posto per fungere da prova in- punto di vista degli studiosi, consideriamo che non è entrambe le mani si produce
scelta la radiografia del dipin- svolge in secondo piano, entro diziaria, che permette di rico- nella speranza di arrivare a un sufficiente, e neanche un suono; qual è il suono di
to, che ne esalta sfumature e un antro roccioso, dove noscere san Gerolamo nel bar- nome condiviso sotto il quale corretto, evocare la pista una sola mano che
complessità nascoste o perdu- sant’Antonio abate è intendo a buto uomo ammantato di gri- collocare il santo estense. ambientale per cui lo applaude?». Dopo essersi
te nel visibile. Un mezzo impor- discutere animatamente con gio-bluastro. Il precedente illu- Una scatola di naturalismo scioglimento del ghiaccio o scervellato spazientendo il
tante per apprezzare meglio la un fauno. stre? Caravaggio a La Valletta. lombardo nel percorso preva- dei ghiacciai è una delle maestro, il giovane monaco
genuinità di alcune delle parti La tela con il san Giovanni La tela dipinta da Merisi nel lentemente emiliano-veneto immagini più potenti del intuisce che la risposta è il
più affascinanti del dipinto: il Battista, invece, giaceva in un 1608 per la concattedrale di delle sale della Galleria. riscaldamento climatico e silenzio – se si può ascoltare,
della crisi ecologica. N.E. è tuttavia privo di suono.
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pagina dei quotidiani sul sito eurekaddl:
https://eurekaddl.builders/newspapers
Se ha gradito questo quotidiano o rivista e se li ha trovati in qualsiasi altra parte che non
sia il sito qui sotto indicato, significa che ci sono stati rubati, vanificando, così, il lavoro
dei nostri uploader. La preghiamo di sostenerci venendo a scaricare anche solo una volta al
giorno dove sono stati creati, cioè su:
eurekaddl.builders
Se non vuole passare dal sito può usare uno dei seguenti due contenitori di
links, gli unici aggiornati 24/24 ore e con quotidiani e riviste
https://www.filecrypt.cc/Container/3CC24754F6.html
https://www.keeplinks.org/p17/5ff15490b62ea
Senza il suo aiuto, purtroppo,presto potrebbe non trovarli più: loro non avranno più nulla da
rubare, e lei più nulla da leggere. Troverà quotidiani, riviste, libri, audiolibri, fumetti, riviste
straniere, fumetti e riviste per adulti, tutto gratis, senza registrazioni e prima di tutti gli altri,
nel sito più fornito ed aggiornato d'Italia, quello da cui tutti gli altri siti rubano soltanto. Trova
inoltre tutte le novità musicali un giorno prima dell'uscita ufficiale in Italia, software, apps,
giochi per tutte le console, tutti i film al cinema e migliaia di titoli in DVDRip, e tutte le serie
che può desiderare sempre online dalla prima all'ultima puntata.
IMPORTANTE
Si ricordi di salvare tutti i nostri social qui di seguito elencati, perchè alcuni di essi
(soprattutto Facebook) potrebbero essere presto chiusi, avranno TUTTI il nuovo indirizzo aggiornato:
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