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sezione 3 Dagli anni Cinquanta

ai giorni nostri

Dario Fo

Morte accidentale di un anarchico (1970)


L’evento storico  Per comprendere pienamente il ambienti della sinistra extraparlamentare, il com-
senso di questa commedia tragicomica di Dario missario Calabresi fu assassinato il 17 maggio 1972.
Fo è necessario conoscere i presupposti storico- Nel 1988, in seguito alle confessioni del “pentito”
politici da cui nasce. La commedia prende spun- Leonardo Marino, per l’omicidio Calabresi venne-
to da un fatto che costituisce uno dei misteri della ro accusati e condannati Ovidio Bompressi, Sergio
storia italiana: a Milano, il 12 dicembre del 1969, Pietrostefani e Adriano Sofri, militanti del gruppo
una bomba esplose alla Banca Nazionale dell’Agri- di estrema sinistra Lotta Continua.
coltura, in Piazza Fontana, provocando diciassette
morti e ottantotto feriti. Dell’attentato vennero su- La trama  In Morte accidentale di un anarchico
bito accusati gli anarchici e gli esponenti dell’estre- Dario Fo racconta l’incongruente inchiesta sulla
ma sinistra, tra i quali il ballerino Pietro Valpreda morte di Pinelli mescolando teatro e informazione
e il ferroviere Giuseppe Pinelli. Quest’ultimo, dopo e inserendo nel suo copione alcuni elementi reali
essere stato trattenuto nella Questura di Milano dell’inchiesta. L’azione si svolge nella Questura di
per tre giorni senza che gli venisse formulata nes- Milano, dove un folle, affetto da mitomania, è stato
suna accusa precisa, precipitò da una finestra della fermato per essersi spacciato per psichiatra; appro-
Questura stessa. Dall’inchiesta che seguì a quello fittando di una temporanea assenza del commissa-
che venne definito un suicidio emersero contrad- rio, il pazzo si appropria dei documenti dell’archi-
dizioni e incongruenze imbarazzanti, come quel- viazione di un caso riguardante un anarchico che
la delle “tre scarpe”: un poliziotto sostenne di aver è precipitato da una finestra della Questura. Fin-
cercato di trattenere Pinelli ma, essendo riuscito gendo di essere il giudice e poi un capitano della
ad afferrarlo solo per un piede, di essersi trovato polizia scientifica, il pazzo svolge una sua perso-
in mano una delle scarpe del ferroviere; sul selcia- nale indagine, interrogando il commissario tito-
to del cortile della Questura il cadavere, tuttavia, fu lare dell’inchiesta e altri personaggi. Dall’indagine
rinvenuto con entrambe le scarpe. L’inchiesta sulla e dai colloqui emergono tutte le incongruenze e le
morte di Pinelli venne archiviata come “morte ac- falsificazioni delle testimonianze ufficiali. Quando
cidentale”. In seguito, l’estrema sinistra accusò il il matto verrà smascherato e si scoprirà che nulla
commissario Luigi Calabresi, che curava l’indagine, ha a che fare con la giustizia se non come imputato,
di essere il principale responsabile di quello che fu sarà troppo tardi: nella sua “follia” ha registrato tut-
ritenuto un omicidio; a causa della campagna di te le conversazioni e promette di far scoppiare uno
criminalizzazione operata su di lui, specie negli scandalo con le scomode verità che ha scoperto.

L’intervista
(morte accidentale di un anarchico, atto i)

Nella scena che presentiamo, il commissario, il que- scien­tifica, devono rilasciare un’intervista a una
store e il pazzo, nelle vesti di capitano della polizia giornalista di sinistra che vuole scrivere un articolo.

CONTENUTI La ricerca della verità dietro reticenze e bugie


Certe verità possono essere pronunciate solo da chi è ritenuto folle dalla società

giornalista Buon giorno, il signor questore per favore?


questore Sono io, piacere signorina. Noi ci conosciamo solo per telefono…
Purtroppo.
giornalista Piacere. L’agente giù alla porta mi faceva qualche difficoltà…

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5 questore Ha ragione, la prego di perdonare, la colpa è mia che ho dimenticato


di preavvertire del suo arrivo. Le presento i miei collaboratori: l’appuntato
Pisani, il commissario dirigente di questo ufficio…
giornalista Molto piacere.
commissario Il piacere è mio… signorina (stringe la mano con piglio militaresco).
10 giornalista Accidenti che stretta!
commissario Mi scusi…
questore (indica il matto che sta armeggiando di spalle) … e per finire capita-
no… capitano?!
matto Eccomi… (Appare con baffi finti, una pezza nera sull’occhio, e una mano
15 coperta da un guanto marrone. Il questore resta attonito e non sa continuare.
Il matto si presenta da solo) Capitano Marcantonio Banzi Piccinni della
scientifica. Mi perdoni la mano rigida, ma è di legno, è un ricordo della
campagna d’Algeri, ex paracadutista della legione straniera… ma s’accomo-
di, signorina.
20 questore Desidera bere qualcosa?
giornalista No, grazie… Preferirei, se non vi spiace, cominciare subito… Scu-
satemi ma avrei un po’ di fretta. Purtroppo dovrei consegnare l’articolo per
stasera… va in macchina stanotte.
questore Va bene, come crede, cominciamo senz’altro, noi siamo pronti.
25 giornalista Avrei parecchie domande da fare. (Ha estratto un block notes sul
quale legge) La prima è proprio rivolta a lei, commissario, e perdoni s’è un
po’ provocatoria… Se non vi spiace adopero il registratore… A meno che
abbiate qualcosa in contrario… (Estrae un registratore dalla borsa).
commissario Beh, veramente… noi…
30 matto Ma per carità, faccia pure… (Al commissario) Prima regola: mai con-
traddire.
commissario Ma se ci scappa qualcosa… se vogliamo smentire, quella ha le
prove…
giornalista Scusino, signori, c’è qualcosa che non va?
35 matto (tempista) No, no, tutt’altro… il Commissario mi stava tessendo le sue
lodi, dice che lei è una donna di grande coraggio… democratica convinta,
amante della verità e della giustizia… costi quello che costi!
giornalista Il dottore è troppo generoso…
commissario Dica pure.
40 giornalista Perché la chiamano finestra-cavalcioni?
commissario Finestra-cavalcioni? A me?
giornalista Sì, O anche «commissario cavalcioni».
commissario E chi mi chiamerebbe così?
giornalista Ho qui la fotocopia della lettera di un giovane anarchico inviata dal
45 carcere di San Vittore1 nel quale il ragazzo si trovava imprigionato proprio
nei giorni della morte del nostro anarchico e che parla proprio di lei, com-
missario… e di questa stanza.
commissario Ah sì, e che dice?
giornalista (leggendo) Il commissario del quarto piano mi ha schiaffato a sede-
50 re sulla finestra le gambe penzoloni, e poi ha cominciato a provocarmi:
1. San Vittore: il carcere
«buttati» e mi insultava… «perché non ti butti… non ne hai il coraggio, eh?
di Milano. E falla finita! cosa aspetti?». Vi assicuro che ho dovuto stringere i denti per
2. Hitchcok: Alfred non soccombere per non lasciarmi andare…
Hitchcok (1899-1980) è matto Ottimo, pare la sceneggiatura di un film di Hitchcok2.
stato uno dei più grandi 55 giornalista La prego capitano… è al dirigente di questo ufficio che ho posto la
registi del secolo scor-
so, celebre per i suoi domanda, non a lei… cos’ha da rispondermi? (e avvicina il microfono alla
film “gialli”. bocca del commissario).

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matto (all’orecchio del commissario) Calma e indifferenza!


commissario Non ho niente da rispondere… piuttosto è lei che mi deve rispon-
60 dere: in tutta sincerità: pensa che io abbia messo a cavalcioni anche il fer-
roviere?
matto Zitto, non ci cascare. (Canticchia) L’avvoltoio vola via… vola via dalla
casa mia…
giornalista Sbaglio o lei capitano sta facendo opera di disturbo?
65 matto Nient’affatto… commentavo soltanto. E se mi permette, io chiedo a lei,
signorina Feletti, se ci ha presi per dei propagandatori di detersivi… dal
momento che ci vuol vedere ad ogni costo intenti a fare la prova finestra
con ogni anarchico che ci capiti sottomano!
giornalista Non c’è che dire, lei è molto abile capitano.
70 commissario Grazie… m’ha tolto da un bell’impiccio… (Gli batte la mano sulla
spalla).
matto Piano con ’ste manate dottore… ci ho l’occhio di vetro!! (Indica la pezza
nera).
commissario L’occhio di vetro?
75 matto E vada piano anche a stringermi la mano, è posticcia.
giornalista Sempre a proposito di finestre, fra gli incartamenti del decreto de-
positato dal giudice archiviatore manca la perizia delle parabole di caduta3.
questore Parabole di caduta?
giornalista Sì, la parabola di caduta del presunto suicida.
80 questore E a che serve?
giornalista Serve a stabilire se, al momento dell’uscita in volo dalla finestra
l’anarchico fosse ancora completamente in vita o meno. Se sia uscito cioè
dandosi un minimo slancio oppure se sia cascato inanimato, come infatti
risulta scivolando lungo la parete… se si sia prodotte fratture o lesioni sulle
85 braccia o sulle mani, come infatti non risulta, cioè a dire che il presunto
suicida non ha portato le mani in avanti a proteggersi nel momento dell’im-
patto sul terreno: gesto normale e assolutamente istintivo…
commissario Sì, ma non dimentichi che qui ci troviamo di fronte a un suicida…
a uno che si butta perché vuol morire!
90 matto Ah, non vuol dire. Qui devo dare purtroppo ragione alla signorina…
Come vede io sono obiettivo. Si sono fatti fior di esperimenti in merito: si
sono presi dei suicidi, li si sono buttati di sotto, e si è notato che tutti, istin-
tivamente, al momento buono… trach… con le mani in avanti!
questore Ah, bell’appoggio che ci dà… ma è matto?
95 matto Sì, chi glielo ha detto?
giornalista Ma il particolare più sconcertante, del quale gradirei spiegazione,
è la mancanza, sempre fra il materiale del decreto di archiviazione, del na-
stro apposito sul quale è stata registrata l’ora esatta della chiamata telefoni-
ca dell’autolettiga… Chiamata effettuata dal centralino della questura, e
100 che, anche secondo la testimonianza del lettighiere della croce bianca, sa-
rebbe avvenuta alle dodici meno due minuti.
Mentre tutti i cronisti, che sono accorsi sul piazzale, hanno dichiarato che il
salto è avvenuto alle dodici e tre minuti esatti… In poche parole, l’autolettiga
è stata chiamata cinque minuti prima che l’anarchico volasse dalla finestra.
105 Qualcuno di voi, mi può spiegare questo curioso anticipo?
matto Beh, a noi succede spesso di chiamare le autolettighe, così, preventiva-
mente… perché non si sa mai… e qualche volta, come vede, ci azzecchiamo.
3. la perizia… caduta:
commissario (gli molla una manata sulla spalla) Bravo!
il rapporto sulla traiet-
toria seguita dal corpo matto Attento all’occhio… va a finire che mi schizza!
durante la caduta. 110 questore D’altra parte, non capisco di che cosa lei ci voglia accusare. È forse

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reato essere previdenti? Appena, tre minuti d’anticipo… andiamo, nella po-
lizia l’anticipo è tutto!
commissario E poi io sono più che convinto che la colpa sia da imputarsi agli
orologi. Quei cronisti avranno avuto gli orologi indietro… cioè, avanti…
115 questore O forse sarà stato in ritardo l’orologio marcatempo del centralino
telefonico che ha registrato la nostra telefonata…
agente Certo, più che probabile…
giornalista Strana ecatombe4 di orologi!
matto Perché strana? Mica siamo in Svizzera qua… Ognuno, qui da noi, il suo
120 orologio lo mette sull’ora che gli pare… uno preferisce essere in anticipo un
altro in ritardo… siamo in un paese di artisti, di individualisti tremendi,
ribelli alle consuetudini…
commissario Bravo, formidabile! (Gli sferra una manata, si sente il ticchettio di
una biglia che saltella sul pavimento).
125 matto Ha visto?! Che le dicevo… m’ha fatto schizzare l’occhio di vetro!
commissario (buttandosi gattoni a cercarlo) Mi scusi… glielo ritroviamo subito…
matto Meno male che ho la pezza che l’ha trattenuto, se no chissà dove finiva…
mi scusi signorina, di cosa si stava parlando?
giornalista Del fatto che siamo un paese di artisti ribelli alle consuetudini…
130 Eh, le do ragione: specie i giudici archiviatori sono ribelli: tralasciano di
raccogliere le testimonianze dirette, i nastri con le registrazioni degli orari,
le perizie di caduta, di chiedersi il perché di un’autolettiga chiamata in an-
ticipo… tutte quisquilie5! Comprese le ecchimosi6 al bulbo del collo del
morto: delle quali non sono affatto chiare le cause.
135 questore Attenta, signorina: le consiglio di non parlare a vanvera… è pericoloso…
giornalista È una minaccia?
matto No, no, signor questore… la signorina non credo parli a vanvera…
Certamente vuole alludere ad una versione dei fatti che ho già sentito rac-
contare in più di una occasione… e che stranamente è sortita7 proprio dagli
140 ambienti di questo palazzo.
questore Di che si tratterebbe?
matto Si mormora che durante l’ultimo interrogatorio all’anarchico, uno dei
presenti, giusto qualche minuto prima di mezzanotte, si sarebbe spazientito
e avrebbe sferrato un gran colpo con la mano sul collo dell’anarchico suddet-
145 to… stia calmo dottore… costui sarebbe rimasto semiparalizzato. Per di più
rantolava, non riusciva a respirare. Allora si sarebbe chiamata l’autoambu-
lanza. Nel frattempo, nel tentativo di rianimarlo, avrebbero spalancato la
finestra; e, portato l’anarchico al davanzale facendolo sporgere un po’, così
che l’aria piuttosto fresca della notte potesse scuoterlo!… Si dice fossero in
150 due a sorreggerlo… e come succede spesso in questi casi, ciascuno fidava
nell’altro… Lo tengo io? Lo tieni tu? Patapum, è andato di sotto…
Il commissario avanza imbestialito, slitta sulla biglia di vetro… e rovina al
suolo.
giornalista Esatto, proprio così.
155 questore Ma è impazzito?
matto Sì, sedici volte, questore.
commissario Per dio! ma su cosa sono slittato?!
matto Sul mio occhio di vetro… ecco su che cosa! Guarda come me l’ha spor-
cato! Appuntato, le spiace procurarmi un bicchier d’acqua per lavarlo?
4. ecatombe: strage. 160 giornalista Dovete ammettere che con questa versione si chiarirebbero un sac-
5. quisquilie: sciocchez-
ze.
co di misteri: il perché della chiamata in anticipo dell’autolettiga, il perché
6. ecchimosi: lividi. della caduta a corpo inanimato… e perfino il perché del curioso termine
7. sortita: uscita fuori. usato dal Pubblico Ministero nelle sue argomentazioni conclusive.

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matto Che termine? Cerchi di essere più chiara, che ho già il mal di testa per
165 conto mio!
giornalista Il Pubblico Ministero ha dichiarato, per iscritto, che la morte
dell’anarchico è da ritenersi: «morte accidentale». Notabene, accidente, non
suicidio, come avete detto voi. E c’è una bella differenza fra i due termini.

da Le commedie di Dario Fo, vol. VII, Torino, Einaudi, 1999

PER LAVORARE SUL TESTO


  Nel passo presentato la giornalista cerca di far luce di mascherare l’incongruenza della chiamata dell’auto-
sulle incongruenze che caratterizzano la versione della lettiga prima del decesso dell’anarchico appellandosi
vicenda della morte dell’«anarchico» data dalle autori- al cattivo funzionamento degli orologi: «mica siamo in
tà, mentre i rappresentanti della legge cercano, goffa- Svizzera qua»; r. 119; «strana ecatombe di orologi»; r.
mente, di coprire la realtà dei fatti. La volontà di con- 118; dove il termine «ecatombe» stride con il contesto,
traffare le prove, di ostacolare la giornalista impegnata contribuendo alla comicità pungente dell’osservazione.
nella sua scomoda inchiesta emerge fin dalle prime bat- Da notare poi la scena dell’occhio di vetro che schizza
tute del dialogo. Il commissario si mostra palesemen- fuori dall’orbita, introducendo un elemento surrealisti-
te intimidito dall’intenzione della donna di registrare co e grottesco che interrompe per un attimo la seque-
la loro conversazione («Ma se ci scappa qualcosa… se la degli interrogativi posti dalla giornalista. Originale,
vogliamo smentire, quella ha le prove…», rr. 32-33); le infine, la scelta stessa di ricorrere al personaggio del
incongruenze che la giornalista, di volta in volta, mette pazzo con la sua benda sull’occhio, la mano posticcia e
in rilievo, suscitano una serie di risposte e di giustifica- la sua schiettezza, per imprimere all’indagine la neces-
zioni grottesche («…io sono più convinto che la colpa saria svolta. In una società dominata dall’ingiustizia e
sia da imputarsi agli orologi…», rr. 113-114). L’atteggia- dagli abusi, solo chi si pone fuori dal comune modo di
mento di quanti dovrebbero farsi garanti della verità si pensare può tentare un avvicinamento alla verità.
segnala dunque per un’ipocrisia e una malafede tanto Quella di Dario Fo non è, dunque, una comicità gratui­
colpevoli quanto mal dissimulate. ta: la farsa e il grottesco scatenano un riso amaro, ri-
flesso di un mondo privo di valori nel quale prevalgono
  La scena offre un esempio significativo della capa-
la violenza e il sopruso.
cità di Dario Fo di conciliare, nel suo teatro, impegno
e farsa. Le precisazioni fatte dalla giornalista e le sue   Grande è l’attenzione all’uso del lessico, che non
domande sono basate sui documenti effettivi dell’in- stupisce in un autore che ha improntato parte del suo
chiesta riguardante il caso Pinelli. Attraverso un’attenta teatro sulla ricerca linguistica e filologica. Nell’ultima
opera di documentazione, l’autore informa così il pub- battuta del testo, per esempio, la giornalista sottolinea
blico sui dubbi e sulle contraddizioni reali che carat- la differenza che intercorre tra «accidente» e «suici-
terizzano un episodio di scottante attualità, facendo dio», individuando nella dichiarazione del Pubblico Mi-
dello spettacolo teatrale uno strumento di denuncia e nistero, secondo cui quella dell’anarchico è stata una
di indagine. Ma il tono non è quello freddo e distaccato «morte accidentale», una involontaria ammissione del
del documentario o dell’inchiesta: l’ironia diventa anzi modo effettivo in cui si sono svolti i fatti. Le parole e il
lo strumento attraverso cui condurre una critica sfer- linguaggio possono fornire, a chi sa decifrarli, preziose
zante nei confronti del potere e dei suoi abusi. Ne è un chiavi interpretative della realtà e dei suoi meccanismi
esempio la serie di battute connesse con il tentativo anche più distorti.

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VERSO L’ESAME 1a prova, tip. A Analisi di un testo teatrale

COMPRENSIONE

Il riassunto
1.  Riassumi la scena in un massimo di 8 righe.
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La realtà e il teatro
2.  A quale evento reale è ispirato il testo?
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Le incongruenze
3.  Quali sono le incongruenze e le stranezze di cui la giornalista chiede ragione ai suoi intervistati?
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ANALISI

Il linguaggio
4.  Come definiresti il linguaggio di Fo? Si tratta di un linguaggio epico, letterario, o di un linguaggio parlato, popolare?
Rspondi con opportuni riferimenti al testo.
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I personaggi
5.  Il personaggio principale è definito «il matto», ma da quello che riesce a compiere – impossessarsi dei documenti,
rendersi credibile nei vari ruoli che interpreta, compiere una sua personale indagine – si direbbe che tanto matto non
sia. Perché, secondo te, Fo ha voluto attribuire a questo personaggio caratteristiche di follia?
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6.  Delinea un ritratto del commissario, mettendo in evidenza le incongruenze e le giustificazioni.


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L’ironia
7.  Il teatro di Dario Fo non assume mai toni drammatici; anche quando l’autore tratta argomenti tragici cerca di presen-
tarli con ironia. Individua nel testo i passi in cui la drammaticità dei fatti viene smorzata dagli interventi ironici.
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Il ritmo
8.  Come definiresti il ritmo del brano? Lento e riflessivo o veloce e scoppiettante? Rispondi facendo degli esempi tratti dal
testo. Quali sono, secondo te, le ragioni di questa scelta?
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APPROFONDIMENTO

L’interpretazione
9.  Come ha scritto “Le Monde” nel 1997, Dario Fo ha fatto del riso «un’arma» per smascherare l’ipocrisia e i meccanismi
distorti attraverso i quali la politica e le istituzioni, talvolta occultano la verità. Condividi questa interpretazione dell’arte
e del teatro di Fo? Ti può aiutare a rispondere l’individuazione, nel testo letto, del rapporto tra farsa e impegno politico.
Tieni presenti sia le battute dei diversi personaggi, sia le didascalie.
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