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Associazione Mnemosine

Corso Singolo strutturato in Master di I Livello in

BES – Bisogni Educativi Speciali

Modulo 2
“Uno sguardo alla scuola”

Corsista
Irene Silani

Anno Accademico 2018/2019

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INDICE

1. Il P.O.F 3

2. Il P.A.I e Il P.D.P 5

3. Gli organi collegiali presenti nella scuola 6

BIBLIOGRAFIA 8

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1. Il P.O.F

All’inizio di ogni anno didattico, ciascuna istituzione scolastica acquista una propria personalità
e si organizza per rispondere alle esigenze del territorio redirigendo, tenendo sempre conto degli
aspetti positivi e delle problematiche della realtà che lo circonda, il proprio Piano dell’Offerta
Formativa:

“il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale


delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare ,
extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano
nell’ambito della loro autonomia”

La scuola, con l’apporto delle competenze professionali del personale, con la collaborazione e il
concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, s’impegna a ricercare la qualità delle
attività educative.
Il P.O.F. costituisce, cosi, una direttiva per l’intera comunità scolastica, delinea l’uso delle risorse
d’Istituto e la pianificazione delle attività curricolari, extracurricolari, di sostegno, recupero,
orientamento e formazione integrata.
Ai percorsi comuni, ogni istituzione scolastica, per prevenire e gestire i rischi di disaffezione ed
abbandono scolastico, solitamente affianca, in collaborazione con associazioni territoriali ed esperti
esterni, diversi percorsi alternativi e/o integrativi di arricchimento e personalizzazione del curricolo
come:
- progetti di recupero e riequilibrio degli apprendimenti della matematica e della lingua italiana,
svolto dai docenti titolari durante l’orario scolastico;
- progetti concernenti attività espressive, musicoterapia e multimedialità;
- percorsi integrati, con funzione di orientamento all’inserimento nel mondo del lavoro;
- programmi di prevenzione e di intervento sul bullismo a scuola.

Oltre a questi piani di lavoro alternativi per rispondere a situazioni di svantaggio e disagio socio-
economico, gli Istituti propongono, anche, progetti per le “eccellenze” come:
- il potenziamento della lingua inglese attraverso corsi pomeridiani a pagamento per la
certificazione Cambridge, essendo molti Istituti stessi Centro di preparazione per la
certificazione Cambridge.

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Naturalmente, il continuo monitoraggio, accompagnato da riflessioni e confronti tra docenti e
verifiche con i genitori, nei momenti programmati dagli Organi Collegiali, permette di controllare
l’andamento del Piano dell’Offerta Formativa al fine di apportare eventuali modifiche e variazioni,
finalizzate a migliorare la qualità dell’offerta formativa della scuola.

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2. Il P.A.I e Il P.D.P

Il P.A.I, piano annuale per l’inclusività, e uno strumento che consente alle istituzioni scolastiche
di progettare la propria offerta formativa in senso inclusivo, spostando l’attenzione dal concetto di
integrazione a quello di inclusione.
Il concetto di inclusione attribuisce importanza al modo di operare sul contesto, mentre col
concetto di integrazione si focalizza l’azione sul singolo soggetto, cui si imputano deficit o limiti di
vario genere e a cui si offre un aiuto di carattere didattico e strumentale per il superamento o il
mitigamento degli stessi e per essere integrato nel sistema. Si tratta di un cambiamento di
prospettiva che impone al sistema “scuola” un nuovo punto di vista che deve essere eletto a linea
guida dell’attività educativo - didattica quotidiana.
Gli Istituti Scolastici, in linea con il Piano dell’Offerta Formativa, con il P.T.O.F e in continuità
con il lavoro intrapreso negli anni precedenti sul tema dell’inclusione, sono sempre soliti focalizzare
gli interventi su alcuni aspetti prioritari tra cui, primo fra tutti, è quello dell’accoglienza. Il
bambino/ragazzo, deve poter trovare nella scuola un ambiente in grado di accoglierlo e di
valorizzarlo, per questo ne consegue la necessita di creare un ambiente di apprendimento favorevole
all’inclusione, alla collaborazione reciproca, alla ricerca e alla crescita personale.
L’azione principale, da parte delle scuole, ad inizio anno e sempre quella di individuare gli alunni
con disabilita certificate e alunni con svantaggio socio-economico, linguistico-culturale, disagio
comportamentale-relazionale, al fine di garantire con precisione i bisogni e le peculiarità di ciascun
alunno. L’attenta analisi conoscitiva consente, cosi, alla scuola di programmare un piano di
intervento adeguato, di elaborare P.E.I e P.D.P e di individuare adeguate strategie didattico-
educative all’interno dei singoli Consigli di Classe e di Interclasse.
Il Piano didattico Personalizzato, invece, previsto dalla Legge 170 del 2010 e poi esteso a tutti
gli alunni con bisogni educativi speciali, è uno strumento di progettazione che ha lo scopo di
definire, monitorare e documentare – secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e
partecipata – le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti. E'
necessario che l’attivazione di un percorso individualizzato e personalizzato per un alunno con
Bisogni Educativi Speciali sia deliberata in Consiglio di classe dando luogo al P.D.P., firmato dal
Dirigente scolastico (o da un docente da questi specificamente delegato), dai docenti e dalla
famiglia. Nel caso in cui sia necessario trattare dati sensibili per finalità istituzionali, si avrà cura di
includere nel P.D.P. apposita autorizzazione da parte della famiglia.

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3. Gli organi collegiali presenti nella scuola

Fondamentale è il valore della collaborazione tra colleghi docenti, poiché, sebbene difficile,
ripaga sempre dando risultati più potenti e significativi rispetto ai contributi individuali; da qui, la
necessita da parte del mondo scuola di formare diversi organi collegiali che cooperino tra loro.
Il Consiglio d’Istituto, composto dal Dirigente scolastico, otto rappresentanti del personale
docente, due del personale amministrativo, tecnico e ausiliario e otto dei genitori degli alunni,
definisce e adotta gli indirizzi generali; determina le forme di autofinanziamento della scuola;
delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e stabilisce come impiegare i mezzi finanziari
per il funzionamento amministrativo e didattico. Spetta al consiglio l’adozione del regolamento
interno dell’istituto, l’acquisto, il rinnovo e la conservazione di tutti i beni necessari alla vita della
scuola, la decisione in merito alla partecipazione ad attività culturali, sportive e ricreative; delibera
eventuali iniziative assistenziali. Inoltre il consiglio di circolo o di istituto indica i criteri generali
relativi alla formazione delle classi, all’assegnazione dei singoli docenti, e al coordinamento
organizzativo dei consigli di intersezione, di interclasse o di classe; esprime parere sull’andamento
generale, didattico ed amministrativo, dell’istituto, stabilisce i criteri per l’espletamento dei servizi
amministrativi ed esercita le competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici
scolastici.
Il Collegio dei Docenti, composto da tutti gli insegnanti in servizio dell’Istituto Scolastico e
presieduto dal Dirigente di quest’ultimo, delibera i criteri metodologico-didattici e di valutazione;
delibera la suddivisione dell’anno scolastico in quadrimestri o trimestri; provvede all’adozione dei
libri di testo, promuove iniziative di aggiornamento e delibera i progetti e le attività extrascolastiche

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miranti all’ampliamento dell’offerta formativa.
Il Consiglio di Classe, formato da tutti i docenti della classe e quattro rappresentanti dei genitori
e presieduto dal Dirigente scolastico o da un docente da lui delegato, analizza le difficoltà dei
singoli studenti, rilevando i punti di debolezza e di forza su cui intervenire; individua le modalità di
realizzazione delle verifiche e comunica alle famiglie gli esiti delle stesse; registra le attività di
recupero, la loro consistenza oraria e il numero di studenti partecipanti.
I dipartimenti disciplinari, emanazione del Collegio dei Docenti, sono formati da docenti che
appartengono alla stessa disciplina o area disciplinare, preposti per prendere decisioni comuni su
determinati aspetti importanti della didattica. Infatti, in sede di dipartimento disciplinare, i docenti
sono chiamati a concordare scelte comuni inerenti al valore formativo e didattico-metodologico.
Nel mondo della scuola ….. TUTTI PER UNO, UNO PER TUTTI!

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BIBLIOGRAFIA

Dispense:
-Corso di 50 ore, in modalità webinair, “I bisogni educativi speciali (BES): inclusività e strumenti di
intervento” tenuto da Associazione Nazionale Orientatori (ASNOR – Ente accreditato dal Ministero
dell’Istruzione dell’Universita e della Ricerca per la formazione del personale della Scuola DM
05/07/2013 - Direttiva 90/2003).

-Corso di 4 ore, in modalità webinair, “Criteri e strumenti della valutazione glottodidattica” tenuto
dalla Docente Daria Coppola - Università di Pisa - (con la collaborazione di Andrea Zingoni).

-Corso di 5 ore, in modalità webinair, “I dispositivi europei per la trasparenza delle competenze e
delle qualificazioni”, tenuto dalla Docente Erica Lepri.

-Corso di 50 ore, in modalità webinair, “Dislessia Amica” (Livello Avanzato), realizzato


dall’Associazione Italiana Dislessia (AID) con Fondazione TIM

Siti Web:
-www.edscuola.it/archivio/handicap, contiene numerose informazioni aggiornate sulle
problematiche e l’attualità dell’handicap ed una raccolta normativa, cliccando su” norme.

-www.superabile.it, contiene numerose informazioni sui diversi aspetti della disabilità.

-www.superando.it, sito della F I S H, federazione Italiana per il Superamento dell’handicap.

-http://digilander.libero.it/rihas sito con moltissimo materiale didattico, gestito dalla Dr.ssa Angela
Carlino Bandinelli.

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