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rassegna

Ecografia del polmone:


quello che il cardiologo dovrebbe conoscere
Antonello D’Andrea1, Donato Mele2, Stefano Palermi3, Anna Lombardi4, Giovanna Di Giannuario5,
Massimiliano Rizzo6 , Marco Campana7 , Gemma Marrazzo1 , Raffaella Scarafile1 , Alessia Gimelli8 ,
Georgette Khoury9, Antonella Moreo10, a nome dell’Area Cardioimaging
dell’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO)
1
U.O.C. Cardiologia/UTIC/Emodinamica, P.O. Umberto I, Nocera Inferiore (ASL Salerno), Università “Luigi Vanvitelli” della Campania
2
Dipartimento di Scienze Cardio-Toraco-Vascolari e Sanità Pubblica, Padova
3
Dipartimento di Sanità Pubblica, Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Napoli
4
Dipartimento di Emergenza e Accettazione, U.O.C. Pronto Soccorso - Osservazione Breve, AORN A. Cardarelli, Napoli
5
U.O.C. Cardiologia, Ospedale Infermi, Rimini
6
U.O.C. Cardiologia, Ospedale San Paolo, Civitavecchia, ASL Roma 4
7
U.O.C. Cardiologia, Fondazione Poliambulanza, Brescia
8
Fondazione CNR/Regione Toscana “Gabriele Monasterio”, Pisa
9
U.O.C. Cardiologia, Azienda Ospedaliera Santa Maria, Terni
10
Dipartimento CardioToracoVascolare “De Gasperis”, ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, Milano

In recent years, lung ultrasonography has acquired an important role as a valuable diagnostic tool in clini-
cal practice. The lung is usually poorly explorable, but it provides more acoustic information in pathological
conditions that modify the relationship between air, water and tissues. The different acoustic impedance
of all these components makes the chest wall a powerful ultrasound reflector: this is responsible for the
creation of several artifacts providing valuable information about lung pathophysiology. Lung ultrasonog-
raphy helps in the diagnostic process of parenchymal and pleural pathologies, in the differential diagnosis
of dyspnea and in the clinical and prognostic evaluation of the SARS-CoV-2 infection.
Key words. COVID-19; Emergency; Heart failure; Lung ultrasound; Pleural effusion; Pneumonia; Pulmo-
nary edema.

G Ital Cardiol 2021;22

INTRODUZIONE di aria, acqua e tessuto. Nel torace l’aria e i fluidi si distribu-


Sebbene in passato l’ecografia polmonare fosse ritenuta poco iscono in zone opposte: a paziente supino l’aria occupa le
utile da un punto di vista diagnostico1, nell’ultimo ventennio zone antideclivi, viceversa i fluidi. Dal momento che aria e
essa è stata rivalutata come valido strumento al letto del pa- acqua hanno opposte dinamiche gravitazionali, alcune condi-
ziente nelle mani del clinico2-4. La semeiotica ecografica del zioni patologiche (es. i versamenti pleurici) saranno “ricche di
polmone è relativamente semplice ma limitata dalla presenza acqua” e visibili posteriormente nel paziente supino, mentre
dell’aria5, che determina una scarsa propagazione del fascio altre (es. lo pneumotorace) saranno “ricche di aria” ed osser-
ultrasonoro, e dalle strutture ossee che compongono la gab- vabili anteriormente nel paziente supino3,6.
bia toracica; pertanto, il parenchima polmonare non risulta
direttamente visualizzabile. Per questa ragione l’ecografia
toracica sfrutta la presenza di artefatti generati dalle strut- SONDE ECOGRAFICHE E TECNICA D’ESAME
ture pleuro-polmonari3, sia in condizioni di normalità sia in
Attualmente non esistono indicazioni specifiche e convalidate
caso di patologia. Gli artefatti del polmone si differenziano in
da evidenze scientifiche sul tipo di sonda da utilizzare per l’e-
base al contenuto aereo della porzione polmonare esamina-
ta e all’omogeneità della sua distribuzione. Di fatto l’organo, cografia toracica, per cui la scelta del trasduttore va individua-
poco esplorabile ecograficamente in condizioni fisiologiche, lizzata in base al singolo caso clinico3. Se la sonda lineare, che
fornisce molte più informazioni acustiche in caso di alterazio- utilizza frequenze relativamente elevate (7-10 MHz), risulta
ni patologiche, che modificano i rapporti tra le componenti ottimale per lo studio delle strutture superficiali (pleura), la
sonda convessa, che utilizza frequenze più basse (3.5-5 MHz),
risulta indicata per lo studio delle strutture profonde (diafram-
© 2021 Il Pensiero Scientifico Editore ma). La profondità dovrebbe quindi essere modificata in base
Ricevuto 05.11.2020; nuova stesura 20.12.2020; accettato 23.12.2020. alla statura e superficie corporea del paziente e alle strutture
Gli autori dichiarano nessun conflitto di interessi.
da visualizzare. Lichtenstein e Mezière7 raccomandano l’uso
Per la corrispondenza:
Dr. Antonello D’Andrea Corso Vittorio Emanuele 121A, 80121 Napoli di una sonda microconvex come gold standard per l’ecografia
email: antonellodandrea@libero.it polmonare eseguita a letto del paziente.

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A D’Andrea et al

CHIAVE DI LETTURA • Esame diretto da sintomi o reperti obiettivi: l’esame è indi-


rizzato allo studio della regione sintomatica o che mostra
Ragionevoli certezze. Dopo molti anni in cui reperti auscultatori o percussori.
l’ecografia polmonare ha ricoperto un ruolo • Esame selettivo di “hot zones”: sono esaminate le regio-
marginale nella pratica clinica quotidiana, negli ni toraciche che con maggiore probabilità possono essere
ultimi tempi questa metodologia ha acquisito sede di anomalie, come ad esempio: le regioni basali per i
un’importante validità scientifica come strumento versamenti (paziente seduto), le regioni anteriori paraster-
diagnostico pratico nelle mani del medico. nali e paracardiache per le piccole falde di pneumotorace
(paziente supino), le regioni ascellari per lo studio degli
Aspetti controversi. Il polmone è un organo poco artefatti verticali, le regioni postero-basali per la ricerca di
esplorabile ecograficamente, sia perché va indagato piccoli consolidamenti cuneiformi visti in concomitanza di
attraverso finestre che si aprono tra gli spazi eventi embolici, le scansioni sottocostali per lo studio della
intercostali, sia perché in condizioni fisiologiche l’aria patologia diaframmatica.
per definizione attenua gli ultrasuoni. Al contrario
alterazioni patologiche che modificano i rapporti tra Si distinguono fondamentalmente due tipi di esame: un
le componenti di aria, acqua e tessuto evidenziano, “point-of-care ultrasonography” (PoCUS), da eseguire in ur-
genza o come rivalutazione del paziente nel tempo, e uno
diverse informazioni acustiche, perché l’impedenza
completo, da eseguire in ambulatorio o nella ricerca clinica.
acustica di queste differenti interfacce rende la parete
Le linee guida internazionali propongono un esame basato
toracica un potente riflettore di ultrasuoni ed è
su 8 o 12 zone11: 4 anteriori, 4 laterali, 4 posteriori (Figura 1).
responsabile della creazione di un numero di artefatti
da riverbero, preziosi da un punto di vista diagnostico.
Per altro l’ecografia resta un esame d’imaging “in
movimento”, influenzato dall’habitus del paziente e
dalle sue condizioni cliniche, e operatore-dipendente
in termini di interpretazione e riproducibilità. Inoltre
l’ecografia polmonare manca ancora come strumento
nel percorso formativo del cardiologo: andrebbero
infatti identificati livelli diversi di addestramento e di
competenza.
Prospettive. L’ecografia polmonare gioca un ruolo
importante nella diagnosi delle diverse patologie
pleuriche e parenchimali. Essa è utile in un contesto
di emergenza-urgenza, grazie a diversi protocolli che
ne combinano l’uso con l’ecocardiografia. Andrebbero
validati e sviluppati software per la valutazione
operatore-indipendente delle linee B, e si dovrebbero
rafforzare le basi scientifiche su cui fondare l’uso
dell’ecografia polmonare come strumento per
ottimizzare le terapie cardiologiche. Infine, l’ecografia
polmonare sta emergendo sempre più come utile
modalità diagnostica per l’inquadramento dei
pazienti con infezione da SARS-CoV-2.

Il torace andrebbe esplorato in tutti i suoi distretti ante-


riori, laterali e posteriori, studiando anche gli emidiaframmi
e le regioni immediatamente sottodiaframmatiche (Figura 1).
Inoltre, l’esame andrebbe completato con la valutazione del
cuore e della vena cava inferiore, poiché l’ecografia pleuro-
polmonare e l’ecografia cardiaca sono complementari8. Per
permettere tutto ciò, il paziente andrebbe valutato da seduto,
con entrambe le braccia sollevate sopra la testa9. Alcune situa-
zioni particolari sono rappresentate dai bambini, da pazienti
allettati e incoscienti: in tali casi si possono usare sonde più
piccole da posizionare tra la schiena del paziente e il letto5.
Tre sono gli approcci fondamentali all’ecografia toracica10:
• Esame completo del torace: in questo caso il torace viene
Figura 1. Approccio sistematico all’ecografia del polmone in un mo-
esplorato in tutte le sue parti, dagli apici polmonari agli emi- dello basato su 12 aree di esplorazione: 4 anteriori, 4 laterali e 4
diaframmi, e si ottiene un’obiettività ecografica completa. posteriori (illustrazione ad opera di Germano Massenzio).

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L’ecografia polmonare per il cardiologo

ANATOMIA ECOGRAFICA Studio della pleura


L’immagine della parete toracica è costituita da diversi stra- Lo studio della pleura riveste grande importanza dal momen-
ti tissutali: cute, sottocute, fasce muscolari e muscoli, coste to che gran parte della patologia polmonare si esprime con
irregolarità della linea pleurica: essa è costituta dall’unione del
(cartilaginee ed ossee) e pleura12. La cute determina la prima
foglietto parietale e quello viscerale, che vengono visualizzati
eco intensa e lineare, seguita dal derma e dal grasso sotto-
insieme, ed ha uno spessore di circa 2 mm3.
cutaneo, che gradualmente risultano meno ecogeni. Ipere-
Fisiologicamente esiste un movimento di scorrimento del-
cogene sono le fasce muscolari; i muscoli invece appaiono
la pleura viscerale e parietale (sliding), che in ecografia appare
ipoecogeni, con fibre separate da interfacce ecogene. Le car-
come un unico movimento (sliding sign)5 ed è correlato con
tilagini costali sono ipoecogene, mentre la porzione ossea è
le escursioni dei polmoni durante gli atti del respiro11. Il mo-
ben distinguibile per l’iperiflettenza della corticale e il barrage vimento di sliding permette di evidenziare la dinamica pol-
acustico che determina posteriormente a sé. Infine, il piano monare, è meno evidente a livello degli apici e più evidente
pleurico appare ecogeno e riflettente. a livello delle basi. Lo sliding sign può scomparire in alcune
La differente impedenza acustica di questi tessuti rende condizioni patologiche (pneumotorace).
la parete toracica un potente riflettore di ultrasuoni ed è Il battito cardiaco determina un altro segno, il lung pul-
responsabile della creazione di artefatti da riverbero che for- se14, che altro non è che il movimento della pleura sincrono
niscono preziose informazioni sulla fisiopatologia polmonare con il cuore. La presenza di aria nella cavità pleurica impedisce
(Tabella 1). la trasmissione di questo movimento per cui la visualizzazio-
Il primo repere ecografico importante da individuare ne del lung pulse permette di escludere ragionevolmente lo
per iniziare l’esame è la linea pleurica. Come consigliato da pneumotorace.
Lichtenstein13, posizionandosi con sonda microconvex lon- Il “segno della spiaggia” (seashore sign)2 (Figura 3) è l’im-
gitudinalmente tra due coste, si otterrà l’immagine di base magine ottenuta in condizioni fisiologiche nell’esame eco-
dell’ecografia del polmone, ovvero il “segno del pipistrello” grafico monodimensionale. In tale immagine, infatti, le eco
o bat sign2: sono visualizzabili le due coste, superiore e infe- generate dalla cute, dal sottocutaneo, dal periostio, dai fasci
riore, tagliate trasversalmente con i sottostanti coni d’ombra, muscolari intercostali e dai foglietti pleurici assomigliano ad
e la linea pleurica nel mezzo. Tutto ciò che si trova al di sotto una serie di onde che si infrangono sulla spiaggia, rappresen-
della linea pleurica è considerato artefatto (Figura 2). tata dall’insieme degli artefatti che connotano il parenchima
polmonare sottostante15. L’alterazione o l’assenza di questo
segno è indice certo di patologia polmonare. Ad esempio, in
Tabella 1. Segni ecografici del polmone. caso di pneumotorace, il seashore sign è sostituito dal barco-
de sign16 (Figura 3), che riproduce grossolanamente un codice
Segno ecografico Caratteristiche a barre, ed è un segno patologico in quanto indica assenza di
Bat sign Fisiologica immagine trasversale della costa sliding pleurico.
superiore e inferiore con i sottostanti coni I lung points17 sono punti della linea pleurica in cui il rego-
d’ombra, con la linea pleurica iperecogena lare pattern dello sliding viene sostituito da una pseudolinea
nel mezzo
pleurica immobile e rappresentano zone in cui un polmone
Sliding sign Fisiologica immagine del movimento di parzialmente collassato viene a contatto con la parete toraci-
scivolamento dei foglietti pleurici ca. Essi sono correlati alla presenza di area libera subpleurica
Lung pulse Fisiologico movimento pleurico di e la loro presenza è quindi segno di pneumotorace (anche se
propagazione del battito cardiaco la loro assenza non lo esclude).
Seashore sign Fisiologico aspetto monodimensionale degli
strati della parete toracica Studio degli artefatti polmonari
Barcode sign Patologica sostituzione del seashore sign in Il parenchima polmonare è composto fondamentalmente da
caso di pneumotorace, immagine a “codice unità funzionali porose, atte agli scambi gassosi, e da intersti-
a barre” zio, distinguibile in una componente centrale (peribronchiale e
Lung point Patologica immagine di fissità della pleura, perivascolare) e in una corticale o periferica (centrolobulare)18.
punto di interruzione dello sliding pleurico Dal punto di vista ecografico il parenchima polmonare ap-
che segnala aria libera intrapleurica; pare come una zona disomogenea al di sotto della pleura che
patognomonica dello pneumotorace
rappresenta la risultante degli artefatti di riflessione e di diffu-
Linee A Fisiologiche; iperecogene; orizzontali; visibili sione generati dall’aria contenuta nel contesto del parenchima.
posteriormente alla linea pleurica, parallele
ad essa, equidistanti e multiple Tali artefatti possono essere distinti in orizzontali e verticali.
Le linee iperecogene visibili posteriormente alla linea pleu-
Linee B Patologiche se numerose; verticali;
iperecogene; mobili; nascono dalla linea
rica, parallele ad essa, equidistanti e multiple della distanza
pleurica; estensione a tutto schermo; tra la cute e la stessa linea pleurica, vengono chiamate linee
sincrone con lo sliding pleurico; cancellano A19 (Figura 4). Tali riverberi sono dovuti alla riflessione quasi
le linee A totale dell’onda incidente sulla pleura viscerale e ai multipli
Linee Z Fisiologiche; verticali; iperecogene; fisse; rimbalzi dell’onda acustica tra la linea pleurica e il trasduttore.
non originano dalla pleura; non cancellano Abbinati al fisiologico scivolamento polmonare, tali artefatti
le linee A
da riverbero sono un segno della presenza fisiologica dell’aria
Linee I Fisiologiche; verticali; partono dalla linea negli alveoli20.
pleurica; si muovono con lo scorrimento Nel caso di ispessimento dei setti interlobulari subpleurici,
polmonare
il gradiente di impedenza acustica (tra aria alveolare e setti

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A D’Andrea et al

Figura 2. Immagine di partenza dell’ecografia del polmone, ovvero il “segno del pipi-
strello” o bat sign (a sinistra): sono visualizzabili le due coste, superiore e inferiore, taglia-
te trasversalmente con i sottostanti coni d’ombra, e la linea pleurica nel mezzo. Tutto ciò
che si trova al di sotto della linea pleurica è considerato artefatto. A destra sono rappre-
sentate le diverse strutture anatomiche attraversate dal raggio ultrasonoro nel polmone.

edematosi) risulta nettamente incrementato, determinando la


produzione di riverberi verticali iperecogeni che originano dal-
la linea pleurica e si estendono a tutto schermo, denominati
linee B (o comete)21 (Figura 4). Si tratta di immagini verticali
mobili con origine pleurica puntiforme, estese fino al margi-
ne inferiore dello schermo, che mascherano le linee A. In un
polmone normale, non ci sono mai più di 2-3 artefatti verticali
per emitorace, tipicamente localizzati alla base del polmone10;
se molto numerosi, però, essi sono espressione ecografica di
sindrome interstiziale. Un altro artefatto verticale, non consi-
derato segno di patologia, è rappresentato dalle linee Z22,23
(Tabella 1).

APPLICAZIONI CLINICHE
Si distinguono principalmente due tipi di patologie polmona-
ri: parenchimali e pleuriche (Tabella 2).

Patologie parenchimali
Possiamo distinguere un pattern “interstiziale”, localizzato a
livello dell’interstizio, e un pattern “alveolare”, localizzato a
livello di spazi aerei distali e subpleurici.

Pattern interstiziale
Questo pattern si genera per variazione degli artefatti polmo-
nari da quadro orizzontale (linee A) a quadro verticale (linee
B). Esso è definito dalla presenza di almeno tre linee B in una
scansione longitudinale, le quali possono variare in densità e
tendenza a confluire, generando forte ecogenicità e masche-
rando le linee A11. Il numero di linee B correla con il grado di
perdita di aerazione24. Esse possono essere focali o diffuse
Figura 3. Il “segno della spiaggia” (seashore sign) è l’immagine ot- bilateralmente. Quando le linee B sono dense al punto tale da
tenuta in condizioni fisiologiche nell’esame ecografico monodimen-
sionale. In tale immagine, infatti, le eco generate dalla cute, dal sot- rendere impossibile riconoscere la loro confluenza, si descrive
tocutaneo, dal periostio, dai fasci muscolari intercostali e dai foglietti il quadro di white lung12 (Figura 4).
pleurici assomigliano ad una serie di onde che si infrangono sulla Il grado di perdita di aerazione, la distribuzione dell’in-
spiaggia, rappresentata dall’insieme degli artefatti che connotano il teressamento parenchimale e altri segni oltre le linee B, per-
parenchima polmonare sottostante. In caso di pneumotorace, il se-
ashore sign è sostituito dal barcode sign, che riproduce grossolana- mettono di differenziare le due principali patologie a pattern
mente un codice a barre, ed è un segno patologico in quanto indica interstiziale4: l’edema polmonare cardiogeno e la pomonite
assenza di sliding pleurico. interstiziale.

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L’ecografia polmonare per il cardiologo

Figura 4. Diversi artefatti all’immagine ultrasonografica dell’interstizio polmo-


nare, dalle fisiologiche linee A, all’edema interstiziale con linee B e in casi gravi
al “polmone bianco”, fino al consolidamento parenchimale.

Tabella 2. Caratteristiche ecografiche delle patologie polmonari.

Quadro clinico Linea Sliding sign Lung pulse Linee A Linee B Altre caratteristiche
pleurica

Normale Regolare Presente Presente Presente Assenti o <2-3


Edema polmonare Regolare Presente Presente Mascherate Presenti secondo Possibile versamento pleurico
cardiogeno gradiente,
bilaterali, senza
aree di risparmio
Polmonite Irregolare Presente Presente Mascherate Presenti, anche Possibile presenza di
interstiziale solo focali e con addensamenti
aree di risparmio
Atelettasia Ridotta Assente Assente Assenti Assenti Broncogramma aereo statico;
polmonare ecogenicità versamento pleurico
Polmonite lobare Interrotta Assente Assente Assenti Possono essere Broncogramma aereo
presenti dinamico; possibile
versamento
ARDS Irregolare Ridotto/assente Presente Presenti Presenti Possibili addensamenti;
broncogramma aereo
dinamico
Embolia Regolare Presente Presente Presenti Assenti Possibile versamento
polmonare
Pneumotorace Fissa Assente Assente Presenti Assenti Barcode sign in M-mode;
regioni antideclivi
Versamento Regolare Presente Presente – – Varia per omogeneità
pleurico ed ecogenicità in base al
contenuto; presenza del
sinusoid sign; regioni declivi
ARDS, sindrome da distress respiratorio acuto.

Ed ma polmonar cardiog no bilaterali, in assenza di aree di risparmio. Può associarsi versa-


La linea pleurica appare solitamente di normale morfologia, mento pleurico bilaterale, mentre sono rari i consolidamenti.
con conservato sliding pleurico. Le linee B sono dense, simme- Le linee B si riducono con la terapia diuretica ed il loro numero
triche e spesso confluenti, con gradiente gravimetrico (trattan- è direttamente proporzionale ai valori di peptide natriuretico
dosi di un edema idrostatico, esse compaiono dapprima alle di tipo B (BNP) e alla classe NYHA26, aiutando così il clinico ad
basi polmonari e poi si estendono ai campi medi e superiori)25, orientare la terapia dello scompenso cardiaco (diuretici).

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A D’Andrea et al

Polmonite interstiziale
La linea pleurica è solitamente di morfologia irregolare con sli-
ding pleurico ridotto o abolito. Le linee B sono dense e spesso
confluenti, senza gradiente gravimetrico di distribuzione e non
si riducono con la terapia diuretica. Possono coesistere aree di
polmone normale con linee A, può associarsi versamento pleu-
rico bilaterale e possono essere presenti consolidamenti27.
Il coronavirus 2 da sindrome respiratoria acuta grave
(SARS-CoV-2) ha specifico tropismo per le basse vie respira-
torie, causando come manifestazione clinica principale una
polmonite interstiziale bilaterale che coinvolge soprattutto le
zone periferiche del polmone28. Soldati et al.29 hanno propo-
sto un metodo quantitativo, semplice e riproducibile per ese-
guire tale esame in questi pazienti, basato su un protocollo di
Figura 5. Atelettasia ostruttiva del polmone, con epatizzazione del
acquisizione che divide il torace in 14 scansioni totali (7 aree parenchima polmonare e broncogramma aereo.
per ogni lato). Il grado di impegno parenchimale può essere
valutato semiquantitativamente attribuendo un punteggio da
0 a 3 per ciascuna delle 14 aree esaminate. Segni tipici sono:
linee B multiple o confluenti (white lung), bilaterali, più fre- pillare, provocate da un meccanismo infiammatorio piuttosto
quenti in sede postero-basale, a distribuzione generalmente uniforme. Il quadro ecografico può variare, in base allo stadio
asimmetrica e con presenza di aree di risparmio; consolida- di malattia, da pattern interstiziale fino a pattern alveolare
menti parenchimali periferici con dimensioni variabili (anche (addensamenti)11; è stato visto, inoltre, che tale quadro cam-
ampie) e con distribuzione analoga a quella dell’interessa- bia con la posizione assunta dal paziente30.
mento interstiziale; linea pleurica irregolare con ispessimenti La linea pleurica appare addensata, irregolare e frammen-
e discontinuità, con riduzione dello sliding soprattutto nei casi tata, con sliding ridotto o abolito e presenza del lung pulse;
di interessamento parenchimale più esteso; consolidamenti sono presenti linee B bilaterali e aree di polmone normale
subpleurici associati di piccole dimensioni e forma variabile. con linee A; sono possibili piccoli addensamenti subpleurici e
presenza di broncogrammi aerei nelle fasi di consolidamento
Pattern alveolare avanzate; non si associa versamento pleurico.
In ecografia l’addensamento polmonare mostra aspetto “pa-
renchimatoso”, caratterizzabile per forma, ecostruttura ed Embolia polmonare
ecogenicità. L’aria all’interno degli addensamenti appare ri- L’ecografia polmonare, accanto ai segni ecocardiografici e
flettente e disegna immagini brillanti che definiscono il bron- vascolari noti, supporta la diagnosi di embolia polmonare
cogramma aereo, ovvero l’evidenza ecografica dei bronchi consentendo di visualizzare le conseguenze dell’ostruzione
areati. I principali quadri patologici sono: l’atelettasia polmo- embolica sul tessuto polmonare, quando questa evolve in
nare, la polmonite lobare, la sindrome da distress respiratorio lesione consolidativa (infarto) che appare come un’area ipo-
acuto (ARDS), l’embolia polmonare. ecogena4. La linea pleurica è normale con sliding conservato,
sono presenti linee A e può associarsi versamento pleurico
Atelettasia polmonare adiacente31,32.
L’atelettasia consiste nella mancata ventilazione di porzio-
ni di polmone o dell’intero organo. Può essere compressiva Patologie pleuriche
(da aumento pressorio nel cavo pleurico) o da riassorbimento Pneumotorace
(ostruttiva). Lo pneumotorace consiste nella presenza di aria nello spazio tra
La linea pleurica mostra ridotta ecogenicità e assenza di pleura viscerale e pleura parietale. In questo caso l’esame va ese-
sliding. La zona atelettasica appare come un’area ipoecoge- guito con paziente supino, in sede parasternale e bilateralmente33.
na, di forma varia e struttura disomogenea per la presenza di Sliding pleurico34 e lung pulse sono assenti; assenti anche le
broncogramma aereo parallelo e statico (un broncogramma linee B35. Sono presenti linee A orizzontali36, lung points (pato-
aereo dinamico esclude la natura atelettasica del consolida- gnomonici, ma la loro assenza non esclude uno pneumotora-
mento)23. In caso di atelettasia polmonare completa è molto ce)3 e barcode sign (Figura 3). Recentemente Volpicelli et al.37
accentuato il lung pulse (Figura 5). hanno descritto un ulteriore segno: quando piccole quantità di
aria pleurica sono intrappolate, i bordi esterni sono visti come
Polmonite lobare due lung points sui lati opposti della scansione (double lung
In questo caso la linea pleurica è interrotta a livello del conso- point sign).
lidamento, con assenza di sliding pleurico. L’addensamento è
rappresentato da un’area ipoecogena, di forma varia e strut- Versamento pleurico
tura disomogenea per la presenza di broncogramma aereo L’ecografia polmonare è la tecnica migliore per la diagnosi e
dinamico arboriforme, con rinforzo ecogeno posteriore al con- la caratterizzazione del versamento pleurico38. Esso si distin-
solidamento subpleurico; può associarsi versamento pleurico27. gue per distribuzione e qualità, quindi appare come un’area
anecogena omogenea o disomogenea39 in sede declive an-
Sindrome da distress respiratorio acuto teriormente al diaframma quando è libero, o in qualsivoglia
Questo quadro rappresenta l’estremo di uno spettro di pato- sede se è saccato. L’ecogenicità del versamento dipende dalla
logie acute polmonari da lesione della membrana alveolo-ca- composizione. Il trasudato, poiché a prevalente contenuto

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L’ecografia polmonare per il cardiologo

fluido, appare come un versamento semplice tendenzialmen- immediatamente successivo allo studio della cinetica parie-
te anecogeno e omogeneo. Invece la presenza di fibrina, tale regionale (step A). Gli altri tre sono rispettivamente lo
cellule o detriti in sospensione produce spot ecogeni, mobili studio della volumetria cardiaca (step C), del microcircolo
con gli atti del respiro fino a sedimentazioni declivi o mul- coronarico (step D) e della riserva cronotropa (step E). Una
tiple sepimentazioni nel caso di versamenti ricchi di fibrina normale risposta ABCDE-SE identifica un cuore “non ischemi-
o nell’empiema (essudati, versamento complesso). La fibrina co”, “asciutto”, “forte”, “caldo” e “veloce”, quindi a rischio
può infatti produrre dei veri e propri tralci che connettono molto basso. Una risposta ABCDE-SE anormale identifica un
diaframma, parete e parenchima. Inoltre ispessimenti pleurici cuore “ischemico”, “umido”, “debole”, “freddo” e “lento”.
o setti fibrinici possono arrivare a circoscrivere il versamento Teoricamente lo step B dovrebbe includere lo studio di 28
rendendolo quindi saccato, e pertanto evidenziabile anche in zone46, in ambito di ricerca, o di 4 in ambito clinico (al terzo
sedi antideclivi (Figura 6). A paziente supino, uno spazio alla spazio intercostale lungo la linea ascellare media e anterio-
base del polmone di 50 mm tra il polmone stesso e la parete re, bilateralmente)8. Ad ognuna di queste zone va assegnato
toracica posteriore è indicativo di un versamento pleurico di un punteggio che va da 0 (presenza di sole LINEE A) a 10
circa 500 ml40. (presenza di LINEE B coalescenti, white lung) ed il punteg-
L’ecografia infine diviene un valido strumento interven- gio cumulativo finale può variare da 0 (normale) a 40 (edema
tistico mirato all’evacuazione o alla caratterizzazione diretta polmonare). Il valore al picco dello stress viene definito nor-
del versamento, guidando visivamente la toracentesi oppure male (da 0 a 1), lievemente anormale (2-4), moderato (5-9)
la biopsia pleurica, anche a letto del paziente, riducendone i o grave (>10)46. Il numero di linee B è correlato alla quantità
rischi rispetto all’approccio non eco-guidato41,42. di acqua polmonare extravascolare8 e la loro presenza sotto
stress riflette la concentrazione del BNP48, che è direttamente
correlato al numero delle linee B.
ECOGRAFIA POLMONARE NELL’ECO-STRESS
L’ecografia cardiaca sotto stress è impiegata principalmente per
la valutazione funzionale di pazienti con patologia coronarica, ECOGRAFIA POLMONARE NELL’EMERGENZA-
ma per la sua versatilità trova applicazione anche nello stu- URGENZA
dio delle cardiopatie valvolari, cardiopatie congenite e rigetto Gli ultimi anni hanno visto un impiego sempre maggiore
post-trapianto di cuore43,44 o comunque in quelle condizioni dell’ecografia in ambito dell’emergenza-urgenza tramite pro-
dove è utile valutare il sovraccarico ventricolare sotto sforzo. tocolli dedicati e nell’ottica di un esame mirato al sintomo,
Inizialmente impiegata come estensione della valutazione che viene denominato PoCUS. L’ecografia polmonare ha rag-
ecocardiografica transtoracica a riposo45, l’ecografia polmo- giunto un’elevata accuratezza diagnostica che consente di
nare può completare l’ecografia cardiaca sotto stress secon- individuare rapidamente patologie acute, nonché un’ottima
do il protocollo ABCDE-SE (ABCDE Protocol for Stress Echo- discriminazione nella diagnosi differenziale, indispensabile se
cardiography)8,45-49 per la valutazione delle linee B e quindi si considera la dispnea come frequente motivo di accesso al
della congestione polmonare, come secondo step (step B) pronto soccorso50.

Figura 6. Diverse morfologie di versamento pleurico: (A) non compressivo; (B) con atelettasia
compressiva del polmone; (C) corpuscolato ematico; (D) saccato e sepimentato.

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A D’Andrea et al

Il protocollo BLUE (Bedside Lung Ultrasound in Emergen- pneumotorace), successivamente uno shock cardiogeno (in-
cy), ad esempio, è stato realizzato in base alle cause più fre- sufficienza di cuore sinistro, profilo B da edema polmonare),
quenti di insufficienza respiratoria13. Questo algoritmo con- poi uno shock ipovolemico (profilo A o equivalente) ed indivi-
sente di definire nove profili in base alla presenza di linee A duare i pazienti suscettibili di fluid resuscitation nonché la ri-
o linee B e alla presenza/assenza di sliding pleurico, ciascuno sposta ad essa, efficace o meno (shock distributivo) (Figura 7).
associato a specifiche patologie: A (conservato sliding ante- Inoltre, tale protocollo può porre un alert per una sindrome
riore, presenza di linee A), A’ (presenza di linee A anteriori, interstiziale iatrogena in pazienti sottoposti a fluidoterapia, in
sliding abolito), B (conservato sliding, presenza di linee B), B’ caso di comparsa di linee B de novo, che può altrimenti decor-
(presenza di linee B anteriori, sliding abolito), A/B (linee B uni-
rere ed evolvere in maniera clinicamente silente13.
laterali), C (consolidazioni polmonari anteriori), A-no-V-PLAPS
(profilo A in assenza di trombosi venosa profonda, sindrome
alveolare e/o pleurica postero-laterale), A plus DVT (profilo A
con evidenza di trombosi venosa profonda), nude (profilo A in
CONCLUSIONI
assenza di trombosi venosa profonda e di sindrome alveolare L’ecografia polmonare permette una diagnosi rapida a letto
e/o pleurica postero-laterale). del paziente ed è potenzialmente un ottimo strumento per
Un’ulteriore evoluzione è lo studio ecografico integrato di la diagnosi differenziale della dispnea, per visualizzare e ca-
cuore, polmone e vena cava inferiore che consente – seguen- ratterizzare il versamento pleurico, lo pneumotorace e masse
do i vari algoritmi – di focalizzare rapidamente il problema pleuriche, e come guida per procedure invasive (toracentesi,
riducendo i tempi diagnostico-terapeutici50. La vena cava infe- biopsie, drenaggi), anche nei pazienti sottoposti a ventila-
riore, infatti, rispecchia lo stato di riempimento intravascolare zione. Tali proprietà oggi sono massimizzate dall’utilizzo di
e la sua analisi – intesa come quantificazione del suo diametro ecografi portatili, spesso tramite smartphone e tablet, che
e della sua collassabilità con gli atti del respiro – risulta sempli- permettono un’interpretazione diagnostica in tempo reale e
ce, affidabile e riproducibile51. un rapido inquadramento terapeutico del paziente, proprietà
Il protocollo RADiUS (Rapid Assessment of Dyspnea with
fondamentali nell’attuale pandemia da SARS-CoV-2 ad esem-
Ultrasonography)51 suggerisce, in caso di dispnea, di analizza-
pio. Non è da sottovalutare poi la scarsa invasività della meto-
re in ordine: 1) cuore, 2) vena cava inferiore, 3) cavità toracica
dica, rispetto alla tomografia computerizzata.
per eventuale versamento, 4) linea pleurica.
Il protocollo FALLS (Fluid Administration Limited by Lung Tra i principali limiti vi sono aspetti medico-correlati (si
Sonography) fonde l’ecocardiografia al protocollo BLUE7,13. tratta di una tecnica operatore-dipendente), aspetti pazien-
In tal caso l’algoritmo proposto si applica di fronte a stati di te-correlati (le finestre acustiche non sono ottimali in pazienti
shock, per i quali segue la classificazione di Weil, e consiste obesi, con precedenti chirurgici o con broncopneumopatia
in un susseguirsi di “rule-out” di possibili diagnosi alternati- cronica ostruttiva37) ed aspetti patologia-correlati5 (una pato-
ve attraverso i segni ecografici cardiaci e polmonari. Il primo logia polmonare è visibile all’ecografia solo se ha localizzazio-
passo consiste nell’escludere uno shock ostruttivo (tampona- ne periferica, ha raggiunto la pleura, non c’è aria nello spazio
mento cardiaco, dilatazione ventricolare destra, profilo A da pleurico, c’è aria nel sottocute e non è coperta dalle ossa).

Figura 7. Algoritmo di studio integrato per gli stati di shock: valutazione combinata della vena cava inferiore
(VCI), del cuore e del polmone.

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L’ecografia polmonare per il cardiologo

RIASSUNTO forniscono preziose informazioni sulla fisiopatologia polmonare.


Negli ultimi anni l’ecografia polmonare ha acquisito un importante L’applicazione clinica dell’ecografia polmonare spazia dallo studio
ruolo come valido strumento diagnostico al letto del paziente. Il elettivo delle patologie parenchimali e pleuriche, alle condizioni di
polmone, poco esplorabile ecograficamente in condizioni fisiolo- emergenza-urgenza come la diagnosi differenziale della dispnea,
giche, fornisce invece molte informazioni acustiche in caso di alte- fino all’inquadramento diagnostico-prognostico dei pazienti affetti
razioni patologiche che modificano i rapporti tra le componenti di da polmonite da SARS-CoV-2.
aria, acqua e tessuto. La differente impedenza acustica di queste
interfacce rende la parete toracica un potente riflettore di ultrasuo- Parole chiave. COVID-19; Ecografia toracica; Edema polmonare;
ni ed è responsabile della creazione di un numero di artefatti che Emergenza; Polmonite; Scompenso cardiaco; Versamento pleurico.

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