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La Magistratura

La magistratura in generale
La magistratura è un organo costituzionale composto dall’insieme di giudici (funzione giurisdizionale, applicazione
delle norme giuridiche). La magistratura, applicando la regola generale decide come risolvere un determinato
caso emanando una sentenza (decisone obbligata obbligatoria per i destinatari).

La costituzione contiene diversi principi che regolano l’attività dei giudici. Tali norme assicurano sia l’imparzialità e
l’indipendenza delle magistrature sia i principi che disciplinano il funzionamento dell’attività giurisdizionale.

Per garantire ciò nella costituzione sono presenti alcune regole fondamentali:

• Viene riconosciuta l’eguaglianza di tutti davanti alla legge

• L’assunzione dei giudici avviene attraverso concorso pubblico, riservato ai possessori di titoli speci ci (dal
1999 possono entrare in corte di cassazione anche gli avvocati con almeno 15 anni di esperienza e
professori universitari)

• L’indipendenza (Art. 107: assenza di gerarchia tra i magistrati e l’inamovibilità di essi)

• Imparzialità

Il principio del giusto processo (disciplinato dall’Art. 111) prevede che sia incentrato sul contraddittorio (libera
discussione e confronto delle parti) e che sia sottoposto alla decisione di un giudice imparziale. L’articolo prevede
anche l’informazione di garanzia con la quale una persona accusata viene contattata attraverso una busta chiusa
con una lettera esplicativa dei fatti commessi.

La costituzione prevede inoltre che tutti i provvedimenti dei giudici siano motivati e che in caso le parti non le
ritengano corrette si possa passare ad un grado di giudizio superiore.

I diversi tipi di giudici e di processi


In Italia l’attività giuridica è divisa in 3 ambiti: civile, penale e amministrativo.

In tutti i casi si arriva alla decisione attraverso un processo durante il quale le parti cercano di ricostruire lo
svolgimento dei fatti e si conclude con una sentenza vincolante per entrambi.

Per consentire alle persone con basso reddito è presente un’istituto chiamato patrocinio gratuito.

Il processo civile
Il processo disciplinato dal diritto civile riguarda le controversie tra privati. Si attiva attraverso un’istanza di una
delle parti attraverso un’atto chiamato atto di citazione; attraverso esso l’attore (parte che avvia il procedimento)
cita il convenuto (parte che viene citata) davanti ad un giudice.

La competenza di un giudice dipende sia dal valore di una causa sia dal tipo di materia. Il tribunale ordinario
decide in materia civile e penale con composizione monocratica e solo per speci che ipotesi in composizione
collegiale.

Il processo inizia con l’atto di citazione dove l’attore individua il convenuto, spiega i fatti e le norme giuridiche che
sono state violate. Può inoltre allegare documenti e chiedere l’ascolto di testimoni.

L'atto di citazione viene consegnato al convenuto attraverso una procedura di noti cazione: questi può decidere
di costituirsi in giudizio tramite un atto che prende il nome di costituzione in giudizio. In caso non si costituisca il
convenuto viene detto contumace e il processo procederà ugualmente in sua assenza.

Le parti si incontrano davanti al giudice nel palazzo di giustizia: udienza. Durante la prima udienza il giudice
compie un tentativo di conciliazione tra le parti. Se funziona il processo si conclude altrimenti continua attraverso
udienze successive. Al termine del processo il giudice emana una sentenza con la quale stabilisce la sua
decisione in merito alla controversia. La sentenza, che deve essere adeguatamente motivata, ha valore di legge
tra le parti; è però possibile che una delle due parti (o entrambe) non condividano il contenuto della sentenza e
chiedano l’applicazione, in principio del doppio grado di giudizio, del riesame di un altro giudice (sentenza
appellata).

Il giudice di pace
Le cause civili di piccola entità e i processi penali per reati minori sono a dati ai giudici di pace. Per essere
nominati giudici di pace non bisogna fare concorsi, essere tra i 30 e 70 anni, considerati capaci e meritevoli e una
laurea in giurisprudenza. Durano in carica 4 anni per un massimo di 2 mandati. La legge assegna al giudice di
pace un ruolo di mediatore a nché tenti una conciliazione paci ca. Se ci riesci viene compilato un verbale ma se
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non hai esito positivo sarà necessario iniziare un vero e proprio processo. Concretamente per richiedere il
tentativo di conciliazione in sede non contenziosa si deve procedere così:

• L’interessato si reca in u cio e spiega il motivo dell’intervento del giudice

• Viene compilato un verbale breve in cui vengono descritte le dichiarazioni delle parti e una data per
l’udienza che viene noti cato all’altra parte

• Se le parti si presentano e la mediazione ha successo viene rmato un verbale che vincola le parti, in
mancanza di una parte o della conciliazione non vengono prodotti e etti

Il processo penale
Il processo penale è diverso dal civile poiché è basato sull'obbligatorietà dell'azione penale. Mentre nel processo
civile l'attore è libero di iniziare o meno un processo, nel settore penale il pubblico ministero è obbligato quando
a conoscenza di un reato (qualsiasi situazione commessa da un soggetto in violazione di una norma per il quale
l'ordinamento prevede una sanzione penale) a procedere nei confronti di presunti colpevoli. Il processo penale è
nalizzato a punire i colpevoli di un reato con l'applicazione delle sanzioni previste dalla legge.

L'azione penale inizia quando un pubblico ministero riceve notizia di un reato, questo può consistere in vari
rapporti o denunce fatte da cittadini, ed è obbligato a procedere per individuare il presunto responsabile. A tal ne
il PM incarica la polizia giudiziaria di e ettuare le indagini per individuare le persone sospettate di aver commessi
reati. Per garantire gli indagati di poter formulare le loro difese è previsto che questi siano informati attraverso
un'informazione di garanzia.

Al termine dell'indagini e dopo aver sentito anche le persone sospettate il PM può decidere sulla base delle prove
raccolte di archiviare il procedimento o di attivare il processo penale che si svolgerà poi davanti all'autorità
giudiziaria competente (rinvio a giudizio).

Il processo amministrativo
Il processo amministrativo e diretto alla risoluzione di controversie tra i privati e pubblica amministrazione. I
processi amministrativi hanno per oggetto gli atti emessi dalla p.a. dei quali si contesta la legittimità (conformità
alla legge) o l’opportunità (merito delle scelte alla base dell’atto).

Il processo amministrativo è a dato a due diversi organi: il Tar (tribunale amministrativo regionale) e il Consiglio
di Stato (l’organo d’appello dopo la sentenza del tar).

Il consiglio superiore della magistratura


Al ne di assicurare l’indipendenza e l’autonomia della magistratura la costituzione prevede un’organo chiamato
CSM che adotta tutte le attività professionali e lavorative dei magistrati. Il CSM è composto da 24 membri (1/3
nominati dal parlamento, 2/3 dai magistrati) e da 3 che ne fanno parte di diritto (PDR, primo presidente e
procuratore generale di cassazione). Possono essere eletti solo avvocati, professori e magistrati. I 24 membri
elettivi durano in carica 4 anni e non sono immediatamente rieleggibili.

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