L’annullamento o la rinuncia sono impediti solo per motivi sui quali sia
intervenuta sentenza passata in
giudicato favorevole all’amministrazione finanziaria. Sul piano procedimentale, non è necessaria l’istanza del contribuente, anche se di regola sarà lui a richiamare l’attenzione dell’ufficio sui vizi dell’atto. Sul piano sostanziale, l’annullamento presuppone la sussistenza non solo dell’ illegittimità ma anche di un interesse pubblico alla rimozione dell’atto. Non vi è alcuna contraddizione nella denominazione di atti di autotutela attribuita a provvedimenti della finanza volti esclusivamente a tutelare il giusto riparto, i quali possono travolgere rapporti normalmente intangibili tra i privati o tra pubblica amministrazione in generale e il privato. La tutela dell’affidamento (buonafede) del contribuente. L’amministrazione finanziaria, come ogni altro operatore dell’applicazione, può ricredersi e modificare gli orientamenti interpretativi eventualmente espressi in precedenza, ma ciò non può danneggiare quanti abbiano diligentemente assecondato l’interpretazione ufficiale dell’amministrazione. Il ravvedimento interpretativo, per sua essenza o connotazione ontologica, non può essere che retroattivo, ma tale retroattività confligge con l’esigenza di prevedibilità del diritto tributario ex art. 53 Cost., nonché con l’articolo 41 costituzione(sull’iniziativa economica privata) che la corte costituzionale ha assunto come fondamento della tutela dell’affidamento(l’imprenditore e chiunque intraprenda un affare avente rilevanza economica effettua le sue scelte basandosi anche sul quadro normativo esistente quale emerge tramite le informazioni dategli dall’autorità e calcolando i relativi costi).. Tale tutela è disciplinata dallo statuto del contribuente nel seguente modo: - l’articolo 10 accorda piena tutela all’affidamento e alla buona fede del contribuente sul piano della non sanzionabilità di comportamenti adottati da quest’ultimo in conformità ad indicazioni fornitegli dall’amministrazione; - lo stesso articolo dispone la non irrogabilità di interessi moratori negli stessi ca