tale motivo occorre ricostruirne il contenuto tenendo conto delle peculiarità
proprie della S.r.l.
In primo luogo, l'attività di direzione e coordinamento può esser ricondotta, in senso lato, a quelle gestorie, perciò, in base alla distribuzione di competenze prevista nell'atto costitutivo può far capo tanto agli amministratori quanto ai soci. Ovviamente, nel silenzio dell'atto, i compiti gestori verranno attribuiti all'organo amministrativo. Tuttavia, anche in tal caso, ciascun amministratore o una minoranza qualificata di soci potranno affidare all'organo assembleare decisioni circa determinati argomenti. Riguardo alla responsabilità, ferma restando quella della società, risponde in solido con essa chiunque abbia preso parte al fatto lesivo e, pertanto, sia gli amministratori che i soci, qualora abbiano intenzionalmente deciso o autorizzato atti volti alla eterodirezione di società. Legittimati a proporre l'azione di responsabilità verso la società esercente attività di direzione e coordinamento, ai sensi dell'art. 2497 c.c., sono i soci ed i creditori sociali. Quando influenzate dall'attività di direzione e coordinamento, le decisioni della società dovranno essere analiticamente motivate e recare puntuale indicazione delle ragioni e degli interessi la cui valutazione ha inciso sulla loro adozione. Il rispetto di tale obbligo, nell'ambito della S.r.l., potrà comportare qualche difficoltà operativa qualora la decisione sia stata adottata ricor